petrucci letture del territorio
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SE IL PAESAGGIO RACCONTA….
Laboratori sul territorio nell’ora di Geostoria
Claudia Petrucci 2012
Territorio, Ambiente , Paesaggio • Indicano prospettive diverse (ma non separabili) di lettura di luoghi e
contesti vitali• Nell’uso, possono correre rischi di contrapposizione, o di
connotazione ambigua(Settis)• Territorio:indica , in senso generale, una superficie antropizzata. A
rischio di interpretazioni distorte come spazio da occupare e costruire o di sconfinamenti etologici (il territorialismo animale)
• Ambiente:nozione biologica in senso ampio, comunità dei viventi in un contesto parziale o generale. Può venire contrapposto arbitrariamente alla presenza umana
• Paesaggio : Deriva da “Image du Pays” , nozione percettiva , ma anche estetica, che rimanda a un quadro complesso che ricompone elementi diversi. Può venire ridotto a hortus conclusus aristocratico da recintare con scrupolo estetizzante, ma questa interpretazione è arbitraria, date le connessioni con la tutela ambientale e la salute pubblica (Quaini; Settis),
• Claudia Petrucci 2012
Paesaggio
• E’ nominato esplicitamente nell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”, che collega insieme aspetti naturali e culturali
• E’ la forma visibile del territorio, che ne rivela la complessità e le sue caratteristiche di “bene comune” (Magnaghi)
• Da un punto di vista didattico, ha il vantaggio di richiamare immediatamente un contesto e un’esperienza percettiva concreta e complessiva
• Claudia Petrucci 2012
Esempio :Un’escursione sul monte di
Portofino Molte caratteristiche di questo territorio percepite
come “naturali” ( terrazzamenti, affioramenti d’acqua, tipi di vegetazione) sono il risultato di molte e diverse trasformazioni antropiche :
• Colonizzazione e uso agricolo• Abbandono• Aggressione speculativa• Salvaguardia e rinaturalizzazione intenzionale• Uso ricreativo e Accerchiamento urbano
• Claudia Petrucci 2012
Leggere un territorio significa attivare competenze
competenze di base[1] nel rapporto con lo spazio geografico:
• Localizzare (dare posizione e distribuzione di) un fenomeno
• Percepire la distanza (assoluta e relativa, ma anche temporale) , tra fenomeni
• Leggere e rappresentare la scala , cioè il rapporto tra le dimensioni secondo cui si presentano i fenomeni
[1] La classificazione delle competenze qui utilizzata è tratta da : Paolo Battistini (AIIG) Competenze della Geografia e programmazione modulare, in “L’Ecole Valdotaine n. 55- 2002”
Claudia Petrucci 2012
Competenze di interconnessione
più specifiche, ma fondamentali, ci permettono di riconoscere e ordinare le informazioni geografiche e le interconnessioni coinvolte :
• leggere le interazioni spaziali tra fenomeni• leggere le trasformazioni dello spazio nel tempo• leggere le relazioni geopolitiche
Claudia Petrucci 2012
Le competenze vanno identificate e messe in uso appena possibile
• I saperi propedeutici possono essere di diversa complessità. Si può cominciare anche da livelli minimi
• Competenze e contenuti si alimentano reciprocamente
• Le attivazioni di competenze possono indirizzare il repertorio di argomenti di studio
• E il repertorio degli strumenti culturali e disciplinari da approfondire
Claudia Petrucci 2012
Il primo passo è una carta o mappa mentale
La rappresentazione delle immagini
che ciascun individuo si forma
quando pensa ad uno spazio fisico
Kelvin Lynch The Image of the City, 1969
Claudia Petrucci 2012
Claudia Petrucci 2012
Claudia 2012
Claudia Petrucci 2012
Le carte mentali servono a :
• Rappresentare le percezioni del territorio e in genere dello spazio fisico
• Rendere esplicite le convenzioni cartografiche• Far emergere le rappresentazioni prevalenti di
uno spazio o territorio da parte dei soggetti (anche collettivi) che lo usano
Claudia Petrucci 2012
Esercitare competenze :un modello adattabile a diversi argomenti e
momenti nel curricolo• Fare esperienza diretta, e/o mediata da immagini, di un
territorio/paesaggio • Individuare le caratteristiche rilevanti e distintive di quel paesaggio• Rappresentarle in una carta mentale• Allargare la prospettiva e confrontare le diverse rappresentazioni• Osservare il cambiamento nel tempo degli elementi distintivi del
paesaggio con immagini e testimonianze (anche Arte e Letteratura)
• Dati e fonti – dove e come trovarli• E adesso che ci facciamo qui? Avvisi ad abitanti e viaggiatori. Può
essere il momento dell’impegno, ma anche quello della leggerezza
Claudia Petrucci 2012
Claudia Petrucci 2012
Esempio n.1 :Allargare la visuale
Ridurre la scalaPercepire i problemi
Immagine 1 : Il ponte di Rialto a VeneziaImmagine 2 : foto aerea a volo d’ uccelloImmagine 3 : foto aerea zenitaleImmagine 4 : foto satellitare della laguna
La sequenza di immagini inserisce la tradizionale veduta da cartolina turistica nell’ecosistema fragile della Laguna Veneta. Le foto a volo d’uccello rivelano, per esempio, l’ingombro di imbarcazioni incongrue
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Esempio n. 2 : Viaggi nel tempo e nell’espansione urbana
• Man mano che la città cresce serve una scala più piccola per rappresentarla
• Alla fine della sequenza identificare su una mappa di Bologna (anche Google map) l’itinerario che dalla Torre degli Asinelli ( il punto di vista virtuale origine delle nostre immagini) porta a via Clavature .
• Quale scala ci serve per vedere almeno i dati essenziali distintivi della posizione geografica della città?
• Che fine ha fatto il fiume Aposa?
Claudia Petrucci 2012
(D,Manacorda-G.Pucci Storia antica vol. 2 –Zanichelli1998)
Esempio n. 3 : una catastrofe classica
• Testo di riferimento : la seconda lettera di Plinio a Tacito (fuga da Miseno)
• Materiali di riferimento: carte e immagini dell’area vesuviana
• Compito: ricavare da una fonte letteraria le informazioni geostoriche, scientifiche e sociali, e confrontarle con quanto sappiamo da altre fonti
Claudia Petrucci 2012
Su questi percorsi costruiamo un Laboratorio
Il laboratorio è un modo di lavorare, che può utilizzare ambienti e strumenti di diversa complessità tecnologica
• ci si pongono domande
• si lavora in gruppo• si utilizzano diversi
materiali e fonti di informazione
• ci si prende la responsabilità di una relazione finale
Regole del gioco (gruppi, metodi e strumenti) per il laboratorio
• Gruppi di 4, tutti relazionano, valutazione distinta tra prodotto ed esposizione individuale
• È utile usare uno schema di GANTT per tenere sotto controllo i tempi e le responsabilità
• I siti utilizzati devono riflettere esperienze reali (es. siti di comuni, blog di viaggiatori ) NON materiali di seconda mano reperiti da studenti it o da altre scuole
• di ogni immagine deve essere indicata la localizzazione• Se la presentazione è corredata da musica, la musica
deve essere del luogo a meno che non si possa spiegare il motivo di un’eccezione
• Le fonti dei dati vanno SEMPRE indicate in biblio e sitografia
Claudia Petrucci 2012
•Immagini da osservare•Carte geografiche da saper leggere e su cui orientarsi •Grafici da saper leggere e costruire• Indicatori economico sociali per il
confronto tra aree : •PIL/pc,•ISU•Indice di Gini ( disuguaglianza)•Indice di Kearney (globalizzazione)
Strumenti indispensabili
Claudia Petrucci 2012
Buone abitudini : Connettere Planisferi e immagini
• La connessione grafica tra il planisfero e l’immagine permette di mettere in relazione la mappa e il territorio
• (nell’esempio in alto, paesaggio agricolo in Ladakh, alta valle dell’Indo, con le case addossate all’affioramento roccioso per lasciare spazio alle coltivazioni)
C.Petrucci- A.Londrillo Il mondo che cambia, Bulgarini 2009
Buone abitudini : confrontare planisferi fisici, politici e
tematici
• Il confronto tra Planisferi tematici e geografia di base, e tra più Planisferi tematici, aiuta a mettere in relazione e ipotizzare cause e conseguenze
Per esempio : • mettere a confronto il PT dell’antropizzazione delle coste , quello
della desertificazione e quello della provenienza dei profughi ambientali,
• mettere a confronto la distribuzione ISU e le correnti delle migrazioni
le Metacarte
Sono strumenti efficaci, ma
• Conviene utilizzare quelle tradizionali a superficie rettangolare , perché possono essere anche costruite dagli studenti con strumenti semplici.
• Le metacarte con effetto “ a palloncino sgonfiabile” nascondono il procedimento generatore
I siti utilizzati devono essere siti della vita reale, non scolastica
per esempio:
• http://europa.eu/
• http://www.un.org/
• http://www.misericordiaonline.net/selfsafe
• http://vulcan.fis.uniroma3.it/vesuvio/79_eruption.html
• http://www.balcanicaucaso.org/
• http://www.monde-diplomatique.fr
Claudia Petrucci 2012
Il piano di lavoro a scuola
• La presentazione sintetica degli argomenti indispensabili per costruire competenze geografiche di base richiede circa trenta ore, se utilizza bene gli strumenti visivi: planisferi, immagini, grafici e tabelle.
• L’esempio presentato qui ha seguito la vecchia scansione liceale di due ore settimanali per un solo anno (totale annuale di 66 ore), e ha lasciato libero molto tempo per costruire gli approfondimenti e le relazioni finali degli studenti.
• E’ però tranquillamente gestibile all’interno del nuovo blocco di geostoria , o con un’ora settimanale per due anni, o in modo modulare inserendo gli argomenti quando servono.
Argomenti
I cambiamenti della Terra. Cambiamenti endogeni ed esogeni della morfologia terrestre. Forze naturali e cambiamenti antropici .Formazione e forma delle montagne . le regioni instabili : vulcani e terremoti (1a sett.)
I cambiamenti di origine antropica : Dubai : Viaggio virtuale sulla costa degli Emirati Arabi (2° sett)
Uscita a Colico , Alto Lario: I Montecchi e l’abbazia di Piona . Costruzione di un reportage di viaggio. Modi diversi di rappresentare un territorio. Esperienza del terreno e cartografia (3° sett)
Corsi e specchi d’acqua. Acque e terre instabili . L’Aral, Il Ciad, la crisi dei fiumi, il rischio idrogeologico. Gli Oceani, le coste , le isole (4°)
Climi e ambienti. Da che cosa dipendono : l’importanza della latitudine e quella della morfologia fisica. Zoom sull’ambiente mediterraneo. La difesa della biodiversità (5° e 6°)
Popolazione e città. Transizioni demografiche. Speranza di vita alla nascita . Gli indicatori sociali. Le migrazioni e la loro gestione . La nuova forma delle città. Conurbazioni, megalopoli, centri e periferie . Come gestire i centri storici. Viaggio virtuale a Tokyo e a Los Angeles (7° e 8°)
Le attività economiche e le risorse. Dalle attività di sussistenza al mercato globale. Settori e processi industriali. Paesaggi agrari e paesaggi industriali. I consumi e le fonti di energia. L’economia post industriale: comunicazioni, servizi e diritti. La gestione ambientale. Leggere dati, grafici, tabelle (9-10-)
La globalizzazione e la geopolitica. : Gli indicatori per il confronto internazionale :PIL/pc,ISU, Indice di Gini (disuguaglianza), Indice di Kearney (livello di globalizzazione). La collaborazione tra stati e le organizzazioni internazionali. Gli stati nazionali e gli stati plurinazionali. Le istituzioni europee. (11-12)
Geopolitica e gestione ecologica: i rapporti tra gli stati e i problemi dell’equilibrio ambientale . Strategie fin qui seguite e strategie possibili. Esempi : lo sfruttamento delle risorse ittiche, lo sfruttamento delle foreste; gli usi dell’acqua (13-14)
Presentazione di alcune aree del mondo: micro conferenze a cura di gruppi di studenti ( costruzione ed esposizione pubblica di presentazioni PowerPoint)
Bibliografia
• Massimo Quaini La Terra vista dalla Luna, manuale di geografia Ghisetti e Corvi 1998
• D.Manacorda- G.Pucci Storia antica vol. 2 –Zanichelli1998
• Tiziano Scarpa Venezia è un pesce Feltrinelli. 2001• Marco Lodoli Isole Einaudi 2006 • Luisa Bonesio Paesaggio, identità e comunità Diabasis
2007• Mario Tozzi Viaggio in Italia DeAgostini 2009• C.Petrucci- A.Londrillo Il mondo che cambia, Bulgarini
2009• Salvatore Settis Paesaggio Costituzione cemento
Einaudi 2010