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Per molto tempo l’italiano è stato una lingua assai poco parlata in Italia per la varietà e il vigore dei dialetti. Perciò nel 1861 nel nostro Paese bisognava realizzare, oltre che l’unità politica, anche l’unificazione linguistica. Italian o e dialetto nel 1861.

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Page 1: Per molto tempo litaliano è stato una lingua assai poco parlata in Italia per la varietà e il vigore dei dialetti. Perciò nel 1861 nel nostro Paese bisognava

                            

Per molto tempo l’italiano è stato una lingua assai poco parlata in Italia per la varietà e il vigore dei dialetti.Perciò nel 1861 nel nostro Paese bisognava realizzare, oltre che l’unità politica, anche l’unificazione linguistica.Tullio De Mauro, rinomato linguista, calcolò che all’atto dell’Unità d’Italia solo il 2,5% della popolazione parlasse italiano .

Italiano e dialetto nel 1861.

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Lo stesso Vittorio

Emanuele II, primo

re d’Italia,

ricorreva al

piemontese o al

francese

praticamente in

ogni occasione e

non conosceva la

lingua italiana.

Je vais manger!!!

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LE MIGRAZIONI INTERNE

Dal 1946 ad oggi circa sei

milioni di italiani emigrarono

all'estero, mentre negli stessi

anni altri 17.000.000 di italiani

cambiarono residenza,

trasferendosi per motivi di

lavoro

da una parte all'altra del

Paese, ma soprattutto nelle

città industriali del centro-

nord.

Le migrazioni dal Sud al Nord Italia dal dopoguerra a oggi

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Come diffondere la lingua italiana sui territori meridionali.

Il primo passo intrapreso fu quello di rendere più capillare l'istruzione e l'alfabetizzazione lungo la penisola. Un processo che fu certamente utile,ma che a sua volta determinò due nuovi fenomeni, ovvero la formazione dei diversi italiani regionali (esistenti ancora oggi nelle diverse zone dell'Italia) e l'italianizzazione del dialetto.  Altra spinta alla nascita dell'italiano come lingua condivisa furono sicuramente le migrazioni interne dalle campagne alla città e da nord a sud.

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Fu soprattutto nel corso degli anni

Sessanta che

un imponente flusso migratorio

portò molti

lavoratori dalle aree agricole del

Mezzogiorno

verso le regioni e le città

industrializzate

dell’Italia del Nord, che potevano

garantire posti di lavoro nelle loro

fabbriche. Tipico è il caso di Torino,

dove gli stabilimenti FIAT

assorbirono grandi quantità di

manodopera, al punto che in alcuni

reparti più dell'80% degli operai

erano di origine meridionale.

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Emigranti

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http://www.youtube.com/watch?v=2qy4qEg9Khs  http://www.youtube.com/watch?v=XgiOZDxrq4s

http://www.youtube.com/watch?v=V_q9shaMmGw

Vi mostriamo alcuni video di emigrazioni