pensiero del mese il futuro vincenzo bologna il nunvo...

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Anno Vlil - N. 9 - Settembre 1975- Via Trento 4 Tel. 8 6 0 5 0 MONTEFIASCONE - Suppl. di S. Moria Nuova - Sped. in abb. post. Gruppo III - N. Pensiero del Mese Il Futuro è dei giovani Il periodo storico vissuto dal giovane di oggi è drammatico ed esaltante; drammatico perché sembra portare la distruzione a tut- to ciò che è "passato"; esaltante perche nuove strade, nuove forme di convivenza u- mana, nuove prospettive di vita. E' questo il tempo d'incubazione d'una nuo- va civiltà, fonte qualitativamente diversa dalle precedenti. Mentre l'uomo d'una certa età è legato a schemi prefabbricati ed è incapace di sogna- re il totalmente nuovo, il giovane, sensibile al futuro vergine d'esperienze, può veramen. te costruire qualcosa di diverso, di più giu- sto, di più umano. Non esiste "gioventù brucata " ma gioven- tù "inquieta"; inquieta perché vive in un am. biente che non è il suo e del suo è alla ri- cerca. Il Papa — nel documento Gaudete in Do- mino cosi si esprime: « Ci sembra che la presente crisi del mon_ do, caratterizzata per molti giovani da una grande confusione, denunci ida una parte lo aspetto senile — del tutto anacronistico di una civiltà commerciale, edonistica, mate- rialistica, che tenta ancora di spacciarsi co- me portatrice d'avvenire. Contro questa illu. sione, la reazione istintiva di numerosi gio- vani, pur nei suoi eccessi, esprìme un va- lore reale. Questa generazione è in attesa di qualche altra cosa. Privata repentinamente di tradizioni pro- tettive, e pòi amaramente disillusa dalla va- nità e dal vuoto spirituale delle false novi- tà, delle ideologie atee, di certi misticismi deleteri, non sta forse per scoprirs o per ritrovare la novità sicura e inalterabile del mistero divino rivelato in Gesù Cristo? ». Continua il Papa rivolgendosi ai giovani; « Vi invitiamo cordialmente a rendervi at- tenti ai richiami interiori che vi pervengono. Vi stimoliamo ad elevare il vostro sguardo, il vostro cuore, le vostre fresche energie verso le altezze ad affrontare lo sforzo delle a- •scensioni dello spirito ». Quanto più delude la relatività della verità umana tanto maggiormente è profonda e li- beratrice la gioia della Verità divina. « Essa si dona — dice il Papa — a chi l'ama tanto da cercarla tenacemente ». E conclude: « Disponendovi ad accoglierla e a comu- nicarla, voi garantirete nello stesso tempo il vostro personale perfezionamento secondo il Cristo._e la prossima tappa storica del Po- polo di Dio ». Fumata bianca al Consiglio Comunale Vincenzo Bologna il nunvo Sindaco Eletti anche gli Assessori Dopo quasi tre mesi di polemiche interne al gruppo di maggioranza, e dopo tre votazioni an- date a vuoto, la D.C. è riuscita a trovare fati- cosamente l'accordo di tutti i suoi consiglieri e ad imporre il peso della maggioranza assoluta conquistata nelle elezioni del 15 giugno. E co- sì con i sedici voti necessari è stato eletto sin- daco VINCENZO BOLOGNA, attualmente presi- dente del Civico Ospedale; ad assessori effetti- vi sono stati scelti Vincenzo Danti con 17 voti, Augusto Angeloni, Maurizio Minciotti e Mario Mocini con 16 voti; assessori supplenti sono ri- sultati Franco Marziantonio e Mario Savelli con 16 voti. Come si prevedeva, anche se superando non lievi difficoltà, si è così giunti al monocolore de- mocristiano; e ci sembra sia stata la soluzione migliore, la più logica, pur se la stessa pote- va essere raggiunta almeno due mesi fa, senza dare adito a voci più o meno tendenziose, a con- trasti più o meno acuti, a illazioni più o meno fondate. Di fronte alla nuova Amministrazione sta un avvenire pieno di lavoro, un complesso di pro- blemi non certo facili; per la soluzione di que- sti il nuovo Sindaco ha chiesto giustamente lo aiuto non solo dei consiglieri del suo Partito, ma anche la collaborazione della minoranza e lo apporto costruttivo delle forze economiche e sociali della nostra città. Anche « La Voce » offre la sua collaborazione al nuovo Sindaco e alla nuova Giunta, a cui for- mula i migliori auguri di buon lavoro nell'interes- se esclusivo di tutta la cittadinanza; e mentre si scusa con i suoi affezionati lettori per II ri- tardo con cui esce questo numero; proprio per- ché si è ritenuto opportuno attendere la forma- zione della nuova Giunta, si riserva di ritornare sull'argomento con maggiore ampiezza. I mali della democrazia Abbiamo detto altre volte che non spetta a noi fare analisi di carattere etico-politico su avve- nimenti nazionali e internazionali. Il sistema di governo democratico, però, ci tocca da vicino (anche noi abbiamo votato - attendiamo un sin- daco, una giunta ecc.) e quindi non è male che anche noi ci facciamo su qualche riflessione. Che Ja democrazia sia la miglior forma di go- verno, senza tema di confronti con altri sistemi sssolutistici (siano essi rossi o neri) è cosa risaputa fin dai tempi di Aristotele. La libertà, la dignità della persona umana, lo spirito, il plu- ra'ismo, l'inserimento in comunità internazionali, lo sviluppo culturale e sociale ecc. sono valori fondamentali che l'uomo può conseguire solo nella democrazia. Purché però la democrazia sia democrazia, cioè autorità del popo/o (rappre- sentato da propri candidati) a vantaggio dei po- polo. Oggi, nella nostra nazione ed anche nel nostro piccolo ambiente di Montefiascone, sono in molti a dubitare dell'esistenza della vera de- mocrazia. Perché? ORA, QUI, DEVI CAPITARE! Quando due persone sono in lite ed una rie- sce ad ottenere un piazzamento di favore, dice a'I'altra: « ora, qui, devi capitare! ». Espressio- ne che sentiam pronunciare anche da qualche politicante. Il che vuol dire aver travisato com- pletamente il concetto di autorità. L'autorità è servizio e non dominio; è dire: qual è l'azione migliore perché il popolo abbia bene?, e non: qual'è il modo migliore per far prevalere la mia idea, la mia posizione, il mio privilegio? Oggi purtroppo l'autorità non è al servizio ma asservisce. E che democrazia è questa? DOVE' IL PARTITO? Ogni partito ha un compito preciso: enuncia- re principi, valori, fare un programma di fron- te ai quali l'elettorato prende posizione. E lo uomo politico ha il compito di interpretare le e- sigenze morali-spirituali-economiche del popolo (segue a pag. 2)

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A n n o Vlil - N . 9 - Settembre 1975- Via Trento 4 Tel. 8 6 0 5 0 MONTEFIASCONE - Suppl. di S. Moria Nuova - Sped. in abb. post. Gruppo III - N.

P e n s i e r o d e l M e s e

Il Futuro è dei giovani

Il periodo storico vissuto dal giovane di oggi è drammatico ed esaltante; drammatico perché sembra portare la distruzione a tut-to ciò che è "passato"; esaltante perche dà nuove strade, nuove forme di convivenza u-mana, nuove prospettive di vita.

E' questo il tempo d'incubazione d'una nuo-va civiltà, fonte qualitativamente diversa dalle precedenti.

Mentre l'uomo d'una certa età è legato a schemi prefabbricati ed è incapace di sogna-re il totalmente nuovo, il giovane, sensibile al futuro vergine d'esperienze, può veramen. te costruire qualcosa di diverso, di più giu-sto, di più umano.

Non esiste "gioventù brucata " ma gioven-tù "inquieta"; inquieta perché vive in un am. biente che non è il suo e del suo è alla ri-cerca.

Il Papa — nel documento Gaudete in Do-mino — cosi si esprime:

« Ci s e m b r a che la p r e sen t e crisi del mon_ do, ca ra t t e r izza ta p e r mol t i giovani da u n a grande confus ione , denunc i ida u n a p a r t e lo a spe t to senile — del t u t t o anac ron i s t i co — d i u n a civiltà commerc ia le , edonist ica , ma te -rialist ica, che t en ta anco ra di spacciars i co-me p o r t a t r i c e d 'avveni re . C o n t r o ques ta i l lu. sione, la reazione is t int iva di n u m e r o s i gio-vani, p u r nei suoi eccessi, e sp r ìme u n va-lo re reale. Ques ta generazione è in a t t e sa di qua l che a l t r a cosa .

Pr iva ta r e p e n t i n a m e n t e di t radiz ioni p ro-tet t ive, e pòi a m a r a m e n t e disil lusa dal la va-ni tà e da l vuo to sp i r i tua le delle fa l se novi-tà, delle ideologie atee, di cer t i mis t ic ismi deleteri , non s ta f o r s e p e r s cop r i r s o p e r r i t rova re la novi tà s icura e ina l te rabi le del mis te ro divino r ive la to in Gesù Cr is to? ».

Continua il Papa rivolgendosi ai giovani; « Vi invi t iamo co rd ia lmen te a renderv i a t-

tenti ai r ich iami in te r ior i che vi pervengono . Vi s t imol iamo ad elevare il vos t ro sguardo , il vos t ro cuore , le vos t re f r e sche energie verso le altezze ad a f f r o n t a r e lo s forzo del le a-•scensioni dello spi r i to ».

Quanto più delude la relatività della verità umana tanto maggiormente è profonda e li-beratrice la gioia della Verità divina.

« Essa si dona — dice il Papa — a chi l ' ama t an to da ce rcar la t enacemen te ».

E conclude: « Disponendovi ad accoglierla e a comu-

nicar la , voi ga ran t i r e t e nello s tesso t e m p o il vos t ro pe r sona le pe r f ez ionamen to secondo il Cr i s to ._e la p r o s s i m a t a p p a s tor ica de l Po-polo di Dio ».

Fumata bianca al Consiglio Comunale

Vincenzo Bologna il nunvo Sindaco Eletti anche gli Assessori

Dopo quasi tre mesi di polemiche interne al gruppo di maggioranza, e dopo tre votazioni an-date a vuoto, la D.C. è riuscita a trovare fati-cosamente l'accordo di tutti i suoi consiglieri e ad imporre il peso della maggioranza assoluta conquistata nelle elezioni del 15 giugno. E co-sì con i sedici voti necessari è stato eletto sin-daco VINCENZO BOLOGNA, attualmente presi-dente del Civico Ospedale; ad assessori effetti-vi sono stati scelti Vincenzo Danti con 17 voti, Augusto Angeloni, Maurizio Minciotti e Mario Mocini con 16 voti; assessori supplenti sono ri-sultati Franco Marziantonio e Mario Savelli con 16 voti.

Come si prevedeva, anche se superando non lievi difficoltà, si è così giunti al monocolore de-mocristiano; e ci sembra sia stata la soluzione migliore, la più logica, pur se la stessa pote-va essere raggiunta almeno due mesi fa, senza dare adito a voci più o meno tendenziose, a con-

trasti più o meno acuti, a illazioni più o meno fondate.

Di fronte alla nuova Amministrazione sta un avvenire pieno di lavoro, un complesso di pro-blemi non certo facili; per la soluzione di que-sti il nuovo Sindaco ha chiesto giustamente lo aiuto non solo dei consiglieri del suo Partito, ma anche la collaborazione della minoranza e lo apporto costruttivo delle forze economiche e sociali della nostra città.

Anche « La Voce » offre la sua collaborazione al nuovo Sindaco e alla nuova Giunta, a cui for-mula i migliori auguri di buon lavoro nell'interes-se esclusivo di tutta la cittadinanza; e mentre si scusa con i suoi affezionati lettori per II ri-tardo con cui esce questo numero; proprio per-ché si è ritenuto opportuno attendere la forma-zione della nuova Giunta, si riserva di ritornare sull'argomento con maggiore ampiezza.

I mali della democrazia Abbiamo detto altre volte che non spetta a noi

fare analisi di carattere etico-politico su avve-nimenti nazionali e internazionali. Il sistema di governo democratico, però, ci tocca da vicino (anche noi abbiamo votato - attendiamo un sin-daco, una giunta ecc.) e quindi non è male che anche noi ci facciamo su qualche riflessione.

Che Ja democrazia sia la miglior forma di go-verno, senza tema di confronti con altri sistemi sssolutistici (siano essi rossi o neri) è cosa risaputa f in dai tempi di Aristotele. La libertà, la dignità della persona umana, lo spirito, il plu-ra'ismo, l ' inserimento in comunità internazionali, lo sviluppo culturale e sociale ecc. sono valori fondamentali che l'uomo può conseguire solo nella democrazia. Purché però la democrazia sia democrazia, cioè autorità del popo/o (rappre-sentato da propri candidati) a vantaggio dei po-polo. Oggi, nella nostra nazione ed anche nel nostro piccolo ambiente di Montefiascone, sono in molti a dubitare dell'esistenza della vera de-mocrazia. Perché?

ORA, QUI, DEVI CAPITARE! Quando due persone sono in lite ed una rie-

sce ad ottenere un piazzamento di favore, dice a'I'altra: « ora, qui, devi capitare! ». Espressio-ne che sentiam pronunciare anche da qualche politicante. Il che vuol dire aver travisato com-pletamente il concetto di autorità. L'autorità è servizio e non dominio; è dire: qual è l'azione migliore perché il popolo abbia bene?, e non: qual'è il modo migliore per far prevalere la mia idea, la mia posizione, il mio privilegio?

Oggi purtroppo l'autorità non è al servizio ma asservisce. E che democrazia è questa?

DOVE' IL PARTITO? Ogni partito ha un compito preciso: enuncia-

re principi, valori, fare un programma di fron-te ai quali l 'elettorato prende posizione. E lo uomo politico ha il compito di interpretare le e-sigenze morali-spirituali-economiche del popolo

( s e g u e a p a g . 2 )

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L'angolo delle Muse

URBANO V E MONTEF1ASCONE

Pubblichiamo una lettera inviata al Sindaco relativa all' intitolazione di una piazza al Papa Urbano V che elevò Montefiascone alla digni-tà di Città. Sig. Sindaco,

Nella toponomastica della città, che va sem-pre più ampliandosi, non c e memoria del Papa Urbano V, che fu tanto munifico verso Monte-fiascone.

Vari anni fa, se non erro, dovrebbe esserci stata una De'ibera Comunale di intestare al Pa-pa Beato Urbano V il Piazzale sotto il Palazzo Papale della Rocca. Ho creduto che la cosa fos-se stata realizzata, invece nulla!

Già Mons. Latino Salotti — apprezzato saggi-

li Consiglio di amministrazione dell'Ospedale Civile di Montefiascone comunica che sono a-perti i termini per la presentazione delle doman. de di ammissione a n. 25 posti della Scuola per Infermieri generici aperti ai giovani d'ambo i sessi e che si svolgerà nell'anno scolastico '75/ '76.

La Scuola per Infermieri, istituita presso l'O-spedale di Montefiascone con decreti congiunti del Ministero della Sanità e della Pubblica Istru-

(riporto da pag. 1)

I mali della democrazia per farne programma di vita e di azione, il che vuol dire essere a disposizione del partito e del popolo.

Le parti invece, oggi, si stanno capovolgendo. Non è più l'ideale che conta ma l'individuo, non è più il partito che conta ma il polit ico, il quale si serve del partito per affermare j propri inte-ressi. Come si spiega altrimenti il prolif icarsi di correnti di partito e l'enorme dTstanza tra uo-mini dello stesso partito? Il dialogo per costoro spesso è più facile con uomini di partit i con-trari (ai quali magari si fanno passare sottoma-no notizie compromettenti in modo da scredi-tare amici (?) concorrenti dello stesso part i to).

PERCHE' I FRANCHI TIRATORI? Il popolo con le elezioni sceglie i propri rap-

presentanti, ma a che servono? Bastano solo i « pochi » che contano, che danno ordini, che decidono! Gli altri? Sono numero, chiamati solo a dire sì oppure no. E' questo il metodo di par-t i t i total i tari e non dei partit i democratici, dove le soluzioni vanno cercate insieme, con tut'.i i rappresentanti e dove la testa si piega solo al-la maggioranza e non al capo.

Non potendo dire di no in altra sede (temen-do vendette!), qualcuno ha il coraggio (!) di l ' i re no nel segreto dell'urna. Ecco chi è il franco tiratore.

UOMINI SIAJE E NON... Persone preparate, istruite, abituate a deci-

dere, una volta elette sembrano rinunciare alla testa per correre dietro al capo.

Quante volte mi son fermato a guardare i ra-gazzi giocare al calciobalilla. Nel calciobalilla ci sono stecche con due, tre, quattro ecc. pu-pazzetti uniti strettamente insieme. Basta una mano per muoverli due, tre o quattro insieme. Ci credereste? Mi vien da pensare ai pupazzetti del calciobalilla, pensando ai nostri rappresen-tanti politici. Credevo, invece, che fosse so'o il modo di agire di ben altri partit i !

sta del'e cose di Montefiascone — al termine del suo opuscolo, edito il 26 aprile 1943, con i' t i tolo « Il Papa Urbano V a Montefiascone », lo aveva tanto auspicato con queste sue paro-le:

« Desta non poca meraviglia che Montefia-scone non abbia dato una pubblica manifestazio-ne della sua riconoscenza verso il Papa, il Bea-to Urbano V, dalla cui munificenza paterna eb-be, quale duplice onorifico regalo, il t i tolo di città e la sede vescovile. Ordinariamente città e paesi, hanno denominato piazze e vie, o in-ciso lapidi, o eretto statue, ai grandi benefatto-ri da cui trassero onore e vantaggi, per eternar-li nella memoria dei posteri. »

A Lui, Signor Sindaco, un tanto onore!

D. ErnMio Marinelli (cittadino di Montefiascone)

zione, intende sopperire alla carenza di perso-nale paramedico qualificato che grava sui ^noso-comi della zona ed in più intende offr i re una qualifica preziosa ai giovani in cerca di una occupazione.

Presso l'Ospedale di Montefiascone si era già svolto un corso per infermieri che diede ott imi risultati.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria del-l'Ospedale Civile di Montefiascone, tel. 86016.

Non ci si può allora mettere d'accordo? Ci si deve mettere d'accordo, ma sull 'affermazione di pr inc ip i , sulla soluzione di problemi concreti, non sulla paro'a del capo.

Oltre che di piedi, perbacco, siamo dotati an-che di testa!

C ERA UNA VOLTA UN RE! Un re, eletto per servire il popolo, volle ser-

virsi del popolo per costruirsi un'alta torre. Las-sù pose il suo trono. Che meraviglia! Il popolo giù in basso neppure si vedeva, figuriamoci se gli poteva dare ancora fastidio con le sue con-tinue richieste.

Un bel giorno, dall'alto del suo osservatorio, vide tanti piccoli esseri brulicare intorno alla torre. Vo'le guardare meglio, che succedeva?

Quei piccoli esseri, con pale e picconi, si da-vano da fare per demolire le basi della torre. Impaurito, il re, si precipitò per le scale per giungere a terra prima che fosse troppo tardi. Povero re! Non ce la fece. La torre precipitò e lui, il re, rimase schiacciato dalle macerie.

Il popolo respirò e si nominò un altro re!

LE MIE GIARE

Qualcuno ha aperto le mie giare colme di tramonti ed albe, di strade interminabili dove il sudore ha scavato buche profonde, di maschere ciniche e beffarde di cui i miei incubi infantili s'adornavano, di piccoli scrigni dove da sempre racchiudo h paura e la voglia di morire, di tutte le chiavi con cui posso denudare me stesso. Qualcuno ha aperto le mie giaie.

L. I.

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CONTADINI

L'asino carico di bigonce non dondola più di fatica sull'erta strada aperta sulla valle.

L'uva già pesta nel raccolto era nel sacco legato a ricoprire i canestri colmi e saporiva mani e labbra del mosto e delle facce.

Uomo e donna della falce più non passano a tracciare segni di percorsi solari, tacciono zoccolo e vergate sui fianchi della bestia e sulla strada dove l'acqua fontanara più non scorre tra colpi di panni sulla roccia.

Vo dimenticando immagini, già sedimenta nel petto il sentimento che maturava con erbe e frutti, ora nuvole preparano violenza all'uomo nuovo senza più conforto del lento remoto sergere di lune.

PIERO PIERI

La poesia ha ottenuto il premio di segnala-zione (medaglia, diploma e un quadro d'autore) a' Concorso Internazionale « Larius » indetto dal circolo artistico-culturale « EGO ID » di Como, sotto il patrocinio dell 'Assessorato al Turismo della Regione Lombardia. La cerimonia di pre-miazione ha avuto luogo il 29 giugno a Vil la Carlotta di Tremezzo-Cadenabbia.

A. P. l . - Associazione Pedagogica Italiana ISTITUTO ESEDRA (al cenrro di Roma)

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Scuola per infermieri presso l'ospedale di Montefiascone

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5

FIERA DEL VINO SPORT Calcio r GRAN PREMIO DI RUZZOLONE

Singolo: 1. Menichini; 2. Pette; 3. Pezzato; 4. Di Tom-maso.

Doppio: 1. Menichini _ Vercelli-; 2. Pezzato - Stefanoni; 3. Nevi - Onofri; 4. Pette - Rocchi.

GIMKANAUTO - 1° TROFEO MARIO LORETI 1. assoluto BeIJeggi Angelo: Classe da 500 cc. a 800 cc.:

1. Belleggi Angelo; 2. Conti Mario; 3. Bellini Gianfranco; 4. Marianello Dino.

Classe da cc. 801 a cc. 1000: 1. Pasqualini Alvaro; 2. Buzzi Franco; 3. Leo-nardi Domenico; 4. Morincasa Pietro.

Classe oltre cc. 1000: 1. Savelli Giovanni; 2. Donati Agostino; 3.

Mocini Angelo; 4. Gentili Nello. 1a donna classificata: Salucci Lina.

2° TROFEO LOMBARDI - CICLISMO DILETTANTI Ordine d'arrivo:

1_. Manetti Giampiero (G.S. Del Tongo); 2. Faggiani Alfredo (G.S. Gamondi); 3. Roghi Paolo (G.S. Del Tongo); 4. lacomini Mauro (G. S. Co-lumbia); 5. Alanti Giuseppe (G. S. Castiglione-se); 6. Mandriani Vittorio [G. S. Molbi lbover).

BRISCOLA 1. Carnevali Marco . Valleriani Enzo; 2. Scornino Roberto - Stefanoni Armando; 3. Bertuccini Bruno - Cecchetti Geremia; 4. Notazio Roberto - Sguazzino Alvaro.

5° Torneo Tennistauolo Città di Montefiascone

Terminate le manifestazioni folkloristiche delle quali era stata suggestivo scenario, la Rocca dei Papi è divenuta teatro del 5.o Torneo di Tennis tavolo « Città di Montefiascone ». La competi-zione, assistita da un'organizzazione migliora dello scorso anno, e confortata da un discreto livello tecnico ed agonistico, si è articolata in due categorie, singolo e doppio, dallo svolgimen-to abbastanza simile per le numerose sorprese verif icatesi nell'una e nell'altra specialità.

Nel singolo, infatti, nessuna delle otto teste di serie riusciva ad entrare in semifinale, alle quali approdavano quattro giocatori tut t i con le carte in regola per aspirare alla vittoria finale, ma che il pronostico avrebbe voluto eliminati precedentemente di fronte ad avversari più quo-tati alla vigila: il viterbese Treta, sempre in gra-do di farsi valere per la sua esperienza e il suo gioco uti l i taristico anche se non troppo spetta, co'are; il tedesco Screiber, dotato di un gioco d'attacco efficacissmo anche se a volte un po' disordinato; il falisco Pascucci, anche lui da considerare tra le rivelazioni del torneo e infine i l sorianese Buttinelli, forse il meno accreditato dei quattro.

Le semifinali avevano diverso svo'gimento: più sbrigativa la prima, con uno Screiber in gran forma, che costringeva alla resa Treta, più tira-ta la seconda, con Pascucci che si faceva strap-pare il posto in finale dal più regolare e conti-nuo Buttinelli.

Nel'e finali, Treta si aggiudicava il terzo po sto iVperando Pascucci in due sole partite, e sempre in due partite Screiber vinceva il tor-neo, prevalendo in finale con il suo arrembante gioco di attacco sulla regolarità del pur vafido Buttinell i.

Anche nel doppio, le sorprese apparivano al-l 'ordine del giorno: giungevano in; semifinale le coppie Buttinelli - Boccialoni, Carelli - Ricca, Menichelli - Lozzi, Manente - Psoletti. Le prime due si affrontavano in un incontro t iratissimo, al termine del quale il duo sorianese prevaleva su quello falisco; l'altra finalista era l'inedita cop pia Manente-Paoletti, che aveva avuto ragione del duo Menichelli - Lozzi.

In seguito, Carelli - Ricca ottenevano il terzo posto, battendo Meniche-IJi . Lozzi, mentre nella finalissima si verificava l'ennesima sorpresa,

per la vittoria del due sorianese Buttinelli-Boc-cialoni, sui falisci Manente-Paoletti.

In conclusione, una manifestazione molto viva ed interessante, cui è stata degna e piacevole appendice la partita di esibizione disputata (e vinta) dal 3.a categoria romano Fionda contro il vincitore, il tedesco Screiber.

Baseball CLASSIFICA FINALE DEL CAMPIONATO SERIE C Romans 12 11 1 917 Rams 12 10 2 833 Etrusca 11 8 3 727 Poi. Maccarese 9 4 5 444 Metak 11 4 7 364 Gerini 12 1 11 083 Alba Rieti* 11 1 12 077 * penalizzata di 2 partite perse.

Ott imo il campionato disputato dalla squadra voluta e sostenuta con grande entusiasmo dal presidente Caporali e seguita con attaccamento e competenza dai dirigenti e da tutto il giovane pubblico, che mai ha mancato dj incoraggiarla, seguendola a volte anche in trasferta.

il terzo posto conseguito dalla compagine montefiasconese è e deve essere un trampolino di lancio per l 'attività futura, dato che le squa-dre dei Rams e dei Romans (secondi e primi) hanno sempre dovuto sudare davanti a Donnino e compagni, vista .la sconfitta per 12 a 9 subita dai Rams a Montefiascone e le due t iratissime e tecnicamente valide partite perse coi Romans. Da sottolineare il continuo crescendo del rendi-mento della squadra in attacco, che fa ben spe-rare Der ia prossima attività; mentre la difesa, ben registrata all'inizio, ha avuto nell'arco della stagione Heqli sompensi dovuti presumibilmente al calo di forma di qualche elemento.

Scompensi che i ragazzi si apprestano ad eli-minare con una intensa preparazione in vista dell ' importante appuntamento di fine settembre a Roma per i] Torneo Simeoni, dove tra l'altro potranno incontrare anche le squadre con cui hanno perduto e prendersi una meritata rivincita.

Tiro con l'arco Montefiascone si è aggiudicata !a vittoria sul

triangolare di t i ro con l'arco in costume tra le città di Fivizzano, Orte e Montefiascone, avendo vinto entrambi gli incontri disputati.

Risultati della gara svoltasi a Montefiascone il 10 agosto: 1" squadra classificata Montefiascone con pun-t i 341; 2. Fivizzano con punti 218; 3. Orte con punti 160. CLASSIFICA INDIVIDUALE: 1. Sonni Edoardo (Montefiascone) punti 93, 2. Ballarono (Montefiascone) 89; 3. Giusti (Monte-fiascone) 83.

Risultati della gara disputata a Fivizzano il 17 agosto: 1a squadra classificata Moniefiascone con pun-ti 414; 2. Fivizzano con punti 393; 3. Orte con punti 240. CLASSIFICA INDIVIDUALE: 1. Sonni Edoardo (Montefiascone) punti 97, 2. Ballarono (Montefiascone) 95, 3. Sonni Ettore (Montefiascone) 84. 1° della categoria allievi: Sonni Ettore (Monte-fiascone).

PRESSO LA NUOVA

Tip. GRAFFIETTI RICCO CAMPIONARIO DI:

PARTECIPAZIONI NOZZE - NASCITA & TUTTI I LAVORI TIPOGRAFICI

IV Torneo Città di Montefiascone

I RISULTATI: Semifinali:

Zepponami - Lago 3-2 S. Margherita - S. Flaviano 1-0

Finale 3. e 4. posto: S. Flaviano . Lago 2-1 (dopo i tempi supplementari)

Finalissima: S. Margherita - Zepponami 4-3 (dopo j tempi supplementari e i calci di rigore)

CLASSIFICA FINALE 1. S. Margherita 2. Zepponami 3. S. Flaviano 4. Lago

Via Cannelle, 70 MONTEFIASCONE

Incontro di AHeNca a Montefiascone

E' iniziato un intenso periodo di preparazione agonistica delle atlete falische, che, dopo aver qaregaiato contro le giallorosse del N. G. di Vitorchiano, dovranno affrontare, la non facile Libertas Valmontone ed infine la fort issima for-mazione Umbra dello Sporting Club di Orvieto.

Un programma intenso ed ambizioso quello de! prof. Severi ancor più ambizioso se si pen-sa alle diff icoltà tecniche e organizzative che si possono incontrare nella realizzazione di in-contri di atletica leggera su di un campo privo di pista e di pedane come quello di Montefia-scone. Eppure la gara non è stata male, un po' lenta nello svolgimento, malgrado j continui sol-leciti del prof. Severi ai suoi collaboratori ed ha messo in luce, da parte del D.T. biancoverde e della sua equipe, tanto coraggio e tutta quella passione per cui già li conosciamo.

La qara è iniziata alla insegna dell'incertezza con la bella vittoria della giallorossa Leoni nel salto in alto davanti alla sorprendente Patrizia Bendia ed alla Rossana Tofanicchio un po' giù di tono.

Al termine di questa gara il punteggio era di 5 - 5.

Punte sul vivo le bianco-verdi si sono scate-nate.

Subito dopo, infatti, la Torrigiani e la Tabarrini si sono aggiudicate il primo e secondo posto ri-spettivamente con 11 "2 e 11"3._sui 100 m. e ben poco riuscivano a fare nel getto del peso le redivive Mariani e Bellatreccia contro la Anna-maria Scarponi, prima con 8,50, e la Patrizia Roc-chi, seconda con 8,49.

Storia a se la gara dei 1000 metri con la Bruna Giraldo in fuga solitaria dal primo all'ul-t imo metro e che vinceva con più di 100 metri di vantaggio sulla sempre più sorprendente ma-tricola bianco-verde Patrizia Bendia che nel f i-nale resisteva bene all'attacco delle due atlete di Vitorchiano.

Risultato finale: Alto Lazio 26; Vitorchiano 16.

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6

LA XVII FIERA DEL VINO Nuovo comitato per il corteo storico

Rilievi La forte affluenza dei visitatori a] Parco del-

la Fiera ha messo in maggiore evidenza questo anno la insufficiente capienza del Giardino pub-blico, sede ormai tradizionale dell'annuale ma-nifestazione estiva. Dei circa 2500 mq. di su-perficie, una buona metà è occupata dalle aiuo-le e dal Monumento ai Caduti; dei restanti 1200 mq. quasi duecento servono per gli stands. Ri-mane un'area di circa mille metri quadrati, sul. la quale in certi momenti si agista una folla di almeno mille persone. La ressa è particolarmen-te forte all'unico ingresso, dove si scontrano le due correnti che procedono in senso contrario. La Fiera rischia di essere soffocata da quello stesso pubblico che si cerca giustamente di attrarre con le diverse iniziative.

La soluzione del problema va ricercata, a no-stro modesto parere, nella sistemazione della zona sottostante di Prato Giardino, attualmente inutilizzata, e cioè dei due viali laterali € dello spiazzo di fondo. I lavori di sistemazione non dovrebbero richiedere una forte spesa, mentre 10 spazio ottenuto sarebbe secondo noi sufficien-te per consentire alla Fiera di avere quel respi-ro che negli ult imi anni è gradualmente diminui-to in relazione alla maggiore affluenza dei vi-sitatori e dell'aumentato numero degli stands.

Un'altra iniziativa da prendere è quella di ot-tenere dal Comune lo sgombero delie automobL 11 da tutto il Piazzale Roma che, adeguatamente transennato, dovrebbe essere « isola pedonale» per tutta la durata della Fiera del Vino (alme-no!). Le trenta o quaranta autovetture, che at-tualmente vi sono di solito parcheggiate, po-trebbero essere posteggiate in qualsiasi altro luogo. L'isola pedonale sarebbe una vera oasi per il passeggio dei pedoni (soprattutto dei bambini) che in tal modo verrebbero compen-sati dalla perdita di buona parte della zona in-terna del Giardino, adibito a parco-fiera.

Un'altra proposta che ci è stata segnalata da più parti e che condividiamo pienamente è nuella di eliminare completamente il t raff ico dalla zona di Porta di Borgo nelle ore pomeridia-

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ne dei giorni festivi^ che cadono durante il pe. riodo della Fiera. Il t raff ico dovrebbe essere di-rottato lungo via delle Cannelle e via Orvietana per il doppio senso Viterbo-Bolsena e lungo via O. Borghesi e via Bandita per il doppio senso Marta-Bolsena. Basterebbero poche frecce se-gnaletiche e un paio di vigil i urbani per isolare la zona calda della Porta di Borgo e consentire il tranquillo svolgimento delle varie manifesta-zioni. I! primo a guadagnarne poi sarebbe pro-prio il traff ico sulla Cassia!

Tra i festeggiamenti che molteplici e di varia natura, hanno allietato la Fiera quelli che han-no dato maggiore soddisfazione, per l'eccellenza e la finezza, offert i dall 'Assessorato al Turismo e Spettacolo della Regione Lazio, sono stati il Balletto classico di Renato Greco e quello di Flamenco Puro, esibito dalla compagnia Spagno-la. Quest'ult imo imperniato sul movimento del-le gambe e dei piedi non si è del tutto potuto vedere da quelli che non si trovavano nelle pri-me fi le a causa della non felice posizione del piano del suojo della Piazza. In futuro si potrà ovviare con un piano di palco più elevato.

La rievocazione storica di Defuk riproposta con un notevole numero di costumi, calzature e strumenti in dotazione definit iva ai protagonisti, cui ha provveduto la Pro-Loco (prima erano pre-si a Drestito e noleggio) si è svolta ancora più seriamente, dignitosamente e compiutamente, eccezion fatta per la serata dell 'arrivo di Mar-tino nell ' incontro con Ja Rettoria Falisca alla Rocca. Innovazione che, presentata in ora not-turna, non era stata malauguramente preparata per tempo. Oltre ad una necessaria sufficiente

. i'Iuminazione del giardino, lo svolgimento della ultima parte potrebbe essere ordinato con una doppia fi la di fiaccole a uguale distanza a la-sciar passare il popolo che poi può essere di-sposto entro il Piazzale tra i due ruderi, in mo-do che sia il servo Martino che i Notabili pos-sono affacciarsi dalla spalletta vicina all'ingres-so dei saloni.

Meglio sarebbe se si ottenesse dal Genio Ci-vile il restauro dei pliastri e delie arcate del portico a nord del corti le cinquecentesco- che interessano il sostegno del balcone cui si può accedere dal secondo dei saloni soprastanti e dove si potrebbe dignitosamente affacciarsi.

Al vasto campo boario, unico posto che si presta per qualsiasi manifestazione di vasto re-spiro e di qualunque importanza e tipo si sono potute sportivamente svolgere le aare di t iro con l'arco. Occorre prestare attenzione a questa bella e comoda spianata a pochi centinaia di metri dal centro storico affinché resti per la maggior parte possibile di uso pubff ico. Ad affiancare degnamente le manifestazioni legate alla fiera, la biennale d'arte in S. Flaviano ha contribuito ad arricchire la festa, dandole un e-levato tono culturale.

La Voce invia un caldo ringraziamento al'o in-faticabile Sig. Marsiantonio, Presidente della Pro-Montefiascone, al Presidente del Comitato Festeqgiamenti Sig. Ferlizzi, al Presidente della Biennale Dott. Mezzoprete, all 'attivissimo Pietro Volpini, alla dott.ssa Pappagallo organizzatrice del Corteo Storico, all 'Assessore al Turismo e Spettacolo delja Regione Lazio, nonché a tutte le Autorità Provinciali, politiche e amministra-tive locali che hanno col loro contributo resa Dossibile questa nostra bella e ormai tradiziona-le manifestazione.

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da «Cesare alla Caualla» con il suo panorama di cielo, terra e lago, la sua cucina i suoi ampi saloni attressatis-simi per banchetti, matrimoni, cerimonie, ecc.

MONTEFIASCONE Telefono 8 6 0 6 8

A pochi giorni dalla chiusura della Fiera dei Vino, si è riunito il Comitato per il Corteo stori-co di Defuk, che ha a lungo discusso sui proble-mi inerenti alla manifestazione. Poiché da parte dei presenti è stato lamentato il disinteresse di alcuni membri, si è deciso di assegnare di nuovo gli incarichi, scegliendo persone più di-sponibili.

A presidente è stato eletto il prof. Pietro Vol-pini, al quale è stato affidato anche il settore stampa e pubblicità. Come Vice presidente è stato scelto il per. tecn. Giorgio Perelli, che è stato incaricato anche di tenere le relazioni con i rapDresentanti dei cortei storici di altre città. La segreteria è stata affidata alla signora Delia Nardi Porroni; la prof.ssa Hda Pappagallo è sta-ta incaricata del disegno e della realizzazione dei costumi; alla sig.na Daniela Ramaglioni è stato affidato il settore femminile.

La parte musicale sarà curata dal prof. Mario Nardi, la parte spettacolare da Armando Min-ciott i, mentre Mauro Trapè e Antonio Tacchi si occuperanno dei personaggi, delle armi e dei vestit i .

Infine il Comitato ha deliberato di chiamare a far parte dej Comitato stesso in veste di colla-boratori i sigg. Massimo Jacoponi e Luigi Capa-ti. A tutt i auguri di buon lavoro!

Carouino alla Fiera Non sono mancate lagnanze per il prezzo del

vino ai vari stands della Fiera; il vino bianco infatti veniva venduto a 100 lire al bicchiere, lo aleatico a L. 150 (e da uno stand anche L. 200). Considerando che con un l i tro si riempivano ot-to bicchieri, il vino bianco è stato venduto a li-re 800 al l itro e l'aleatico a L. 1.200.

Non sembra questo ai sigg. Espositori un prez-zo esagerato? Nel parco-fiera i visitatori non dovrebbero trovare un prezzo propagandistico? Che ne pensa a proposito la Direzione della ma-nifestazione?

Si dice che siano stati venduti 250 q.li di vino. Se la quantità corrisponde al vero, ponendo che il prezzo medio di vendita aj l itro sia stato di L. 900, l'incasso totale ammonterebbe a lire 22 milioni e mezzo. Non c'è male!

La medaglia a Defuk Dopo 864 anni Montefiascone vuol dedicare

un'artistica medaglia al famoso tedesco che ha immortalato il nostro vino e reso celebre la nostra città.

I vari esemplari saranno fusi nella dimensio-ne di circa 10 cm. e poi singolarmente lavorati • n modo che ogni pezzo abbia caratteristiche proprie particolari e conservi l 'unicità dell'opera, garantita da un certif icato dell'autore. L'incisore è Tommaso Gismondi, molto noto in campo in-ternazionale.

II verso della medaglia rappresenta Defuk che, sceso da cavallo, assaggia il vino fal isco, appena spillato da una botte; il retro riporta la tacciata di S. Flaviano e gli stemmi di Monte-fiascone e di Augusta (Baviera).

La medaglia sarà coniata in tre t ipi : — copia in bronzo patinata (L. 15.000); — copia in bronzo argentata a fuoco (L. 20.000); — copia in bronzo con dorature a fuoco (lire

20.000). Il ricavato netto della vendita dei pezzi sarà

devoluto al Comitato per il Corteo di Defuk che io utilizzerà per le spese di gestione.

Gli interessati possono rivolgersi per infor-mazioni e prenotazioni presso l'Associazione Pro-loco (via Verentana).

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Un chiarimento sul sequestro di reperti archeologici

lldf dott. Cesare Helloni riceviamo e pubblichiamo

Al Direttore de « La Voce »

E' mio vivo desiderio ristabilire la verità su un recente fatto di cronaca che ha coinvolto la mia persona e che certa stampa, per amore del sen-sazionale, ha voluto tingere di giallo. I pezzi archeologici etruschi, che sono stati ritrovati dai Carabinieri della Compagnia di Montefiascone in un magazzino di mia proprie-tà, non erano da me detenuti abusivamente, per-ché mi furono assegnati in custodia, a norma di legge, f in dal 1954 dalla Sovrintendenza alle Antichità, dato che gli scavi erano stati esegui-t i a mie spese. Tali pezzi sono stati ora prele-vati da! locale in cui venivano scrupolosamen-

Aderendo al gentile invito rivoltole dalla Dire-zione def Ristorante «Rondinel la», la nostra Redazione si è ritrovata al gran completo giove-dì 21 agosto nel salone del noto locale, dove era ad accoglierla con inappuntabile cortesia il proprietario rag. Roberto Nicolai. Erano presen-t i anche i nostri collaboratori « romani » Fran-cesco Presciuttini e Alfredo Gaddi con le rispet-t ive signore.

Il pranzo ha riproposto, se pur ce n'era biso-gno, la bontà della cucina «Rondinella»; dai can-nelloni alle fettuccine, dall 'arrosto misto ai con-torni, per f inire alla futta, al caffè, all'amaro (per non parlare dell'antipasto in cui figuravano certi crostini!), è stato tutto un susseguirsi di appeti-tose vivande che non solo soddisfacevano il pa-

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te conservati e sono stati rimessi dai Carabinie-ri alla suddetta Sovrintendenza di Roma per un doveroso controllo, dato che le chiusure del ri-postiglio risultavano di recente manomesse.

Ad un primo controllo, effettuato da un inca-ricato della Sovrintendenza, non sono risultati oggetti mancanti, forse per il loro scarso va-lore venale. Gli oggetti di insigne valore archeo-logico^.provenienti dagli scavi cui ho sopra ac-cennato, furono invece accuratamente scelti a suo tempo da ispettori della Sovrintendenza e destinati al Museo di Viterbo dove da un lustro sono esposti in vetrine per l'ammirazione dei vi-sitatori che tra l'altro possono vedere un vaso nanatenaico di grosse dimensioni e di artistica fattura, che veniva donato al vincitore di una

lato ma solleticavano anche l'odorato e la vista. Se si aggiunge che il tutto era accompagnato

da un vino frizzante e saporito, non si può fare a meno di elogiare la squisita ospitalità del Ri-storante Rondinella, che è in grado di offr i re ai suoi c' ienti una cucina genuina, originali spe. cialità gastronomiche, locali accoglienti, un ot-timo servizio, un ampio ombroso parcheggio e soprattutto una cordialità nel contempo affet-tuosa e rispettosa. Grazie, Rondinella!

da Rondinella Noi ce trovamo qui, perché 'I padrone de sto locale belio e rinomato co 'na lettra gentile, ha invitato de «La Voce», giornal, la redazione.

Questo vo dì che 'I nostro Rondinella a sta pubblicazione je vo bene perché quer che c'è scritto je sta bene. Tocca a noi illustrà, st'opera bella.

E' n'orno caro, un grande cittadino con tanto de giudizio e de passione perchè è merito suo sta posizione, che dà lustro a sta mensa e ar nostro vino.

Or tutti in coro insieme al Direttore ringraziam della buona colazione, del trattamento fatto a profusione: brindiam prosperità sempre maggiore.

Vincenzo Carelli

gara delle Olimpiadi antiche. Mancava un documento per la regolare deten-

zione dei pezzi, e cioè l'elenco ufficiale dei re-perti, sia di quelli prescelti dalla Sovrintendenza e consegnati al Museo di Viterbo, sia di quelli lasciati in custodia al sottoscritto.

Alla compi'azione di tale elenco sta ora prov-vedendo la Sovrintendenza.

Per quanto riguarda i cartell ini rinvenuti su alcuni pezzi, debbo precisare che provvidi io stesso ad applicarceli per una più rapida e pre-cisa catalogazione dei reperti, di cui mi era stata affidata la custodia.

Con preghiera di pubblicare quanto sopra per smentire le notizie lesive della mia onorabilità che certa stampa ha diffuso con notevole su-perficialità e leggerezza, ringrazio e saluto di-stintamente.

Dr. Cesare Belloni

L antico pastificio "Alto Lazio,, Ita chiuso i battenti

Il pastif icio « Alto Lazio » di Montefiascone, proprietà del comm. Giulio Perugini, già sinda-co della cittadina falisca, ha chiuso i battenti e tutte le attrezzature sono state smantellate.

L'antico pastif icio, installato f in dagli inizi del secolo, era un po' come un'istituzione locale e — a dire il vero •— i maccheroni e gli spaghetti che oroduceva erano di prima qualità, anche perché si avvaleva di maestranze specializzate che facevano capo ad un maestro pastaio napo-letano « verace » il sig. Cannavacciolo che in fatto di pasta non doveva prendere lezioni da nessuno.

A conduzione familiare, il pastif icio aveva ri-sentito negli ult imi tempi dell 'enorme crescita dei costi di produzione, primo fra tut t i il verti-ginoso aumento del prezzo del grano duro ed e-videntemente non ha retto più all 'urto di que-sti aumenti ed ha chiuso bottega.

Da notare anzi che il prezzo di vendita della pasta prodotta nell 'opificio falisco sia all'ingros-so che al minuto, si era mantenuto sempre su quotazioni inferiori a quello stabil ito dal CIPE e tutto questo per favorire i clienti affezionati di antica data, costituit i in gran parte da fami-glie di contadini, di operai e di meno abbienti sia di Montefiascone che dei paesi vicini.

Svuotato dei suoi antichi e prestigiosi macchi-nari, l ' immobile di via Dante Alighieri, sarà ora adibito ad altro uso, ma per la popolazione fa-lisca e delle zone l imitrofe, quell 'antico palazzo « belle epoque » resterà sempre « il pastif icio ».

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I L a V O C E - 1 a cura

G i o v a i ; dei Club

lì A?. Cario

X i r i e r o t Con questo articolo voglio rispondere a tut t i

quei montefiasconesi che ci criticano e che non hanno fiducia in noi giovani e in particolar mo-do mi riferisco a quel carissimo(a) signor(a) P. P. di Montefiascone che, nello scorso numero del nostro giornale, in una lettera al direttore, ha affermato che, per ritirare le offerte per la festa di S. Margherita, non si dovevano far gi-rare i giovani.i Dice che molti non si sono fida-ti.

Caro sgnor P.P. come si fa a non dar fiducia a dei giovani che, per organizzare la festa di S. Bartolomeo ci hanno rimesso tutt i quei pochi sol-di che si erano guadagnati col sudore della loro fronte? le sembra che questi giovani non meri-tano la fiducia del popolo? Aveva forse paura che Quei ragazzi con i soldi delle offerte ci si fossero comperati il gelato?

Forse non è neanche questo; è che oggi voi considerate i giovani come dei perditempo, co-me dei delinquenti, ma perché vi siete fatt i que-sto concetto di noi? E' ora di smetterla, ed è anche ora di smetterla di dir male del nostro

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Club. Passiamo per la strada e la gente ci fer-ma dicendoci che « lassù » è un « casino » (scu-sate il termine ma è quello con il quale voi vi siete espressi) perché pensate questo di noi? solamente perché ci sono anche delle ragazze?

Noi riusciamo a creare qualcosa che voi non avete mai fatto e che non farete mai e sapete perché? Perché vi manca la buona volontà, la vog'ia di fare, l 'entusisamo di creare. Sarebbe meglio se anche noi ci mettessimo seduti tutt i i giorni sul muretto del Vittoria?

E lei signor P.P. cosa ne dice di questi giova-ni del S. Carlo? Nessuno ci vuol dar fiducia, pen-si che, per organizzare la festa di S. Bartolomeo, avevamo chiesto anche la collaborazione della locale Pro Loco e questa, in un primo tempo, aveva accettato poi, forse perché non aveva più fiducia in noi, ci ha lasciati soli in campo sen-za più aiutarci.

Spettabile Pro Loco, la fiducia ce la date so-lamente quando vi siamo indispensabili? Duran-te !a fiera del vino ci siete venuti a cercare, ci avete fatto organizzare la Gimkana, ci avete fat-to verniciare lancie, scudi ecc. per il corteo di Defuk, ci avete fatto lavorare nella preparazione degli stands e non ci avete nemmeno ringra-ziato!

Sono stato troppo cattivo? Non mi pare, co-munque se ho dato questa impressione vi chie-do scusa, ma quello che è giusto è giusto.

Gianni Nunziati

Montefiascone-Roma: Marcia della fede Abbiamo raggiunto il gruppetto di giovani che

nella prima mattina di lunedì 25 hanno lasciato Montefiascone per raggiungere a piedi Roma. E' il terzo giorno della marcia e ormai già si respira l'aria della capitale. Mentre i sei camminano sot-to gli zaini, facciamo qualche domanda per farci spiegare il motivo di questa iniziativa.

Cosa significa per voi questa marcia? — Senz'altro non vuole essere solo una «bra-

vata ». Abbiamo pensato che il modo migliore per celebrare l'Anno Santo era quello di r i f lettere un po' più del solito sulla nostra vita e sul nostro modo di essere cristiani. E per questo siamo u_ sciti dal tran tran quotidiano per vivere una espe-rienza nuova e più profonda.

Credete che per un giovane d'oggi la proposta di Cristo sia ancora valida?

—• Forse più che una volta. Non dobbiamo con-fondere Ja validità del cristianesimo con la diff i-coltà di professarlo. Certo che non possiamo es-sere cristiani come lo erano nel 1200. Ecco per-ché cerchiamo di capire sempre meglio cosa vuol dire per noi giovani essere autentici cristiani e nello stesso tempo non sembrare pezzi da mu-seo.

Quali sono secondo voi le caratteristiche del

Cristiano del XX secolo. — Il cristiano di oggi pur affermando e creden-

do nei valori del'o spirito, deve dare il suo con-tr ibuto concreto perchè ad ogni uomo vengano riconosciuti i propri dir i t t i . E soprattutto deve togliersi quella maschera di falso paternalismo che con la scusa di fare la « carità » gli ha fatto dimenticare di operare concretamente per stabi-lire la giustizia.

Li accompagnamo per un tratto di strada. Le macchine che sfrecciano veloci contrasta-

no troppo con la lentezza del nostro passo e ci richiamano alla realtà del mondo in cui siamo immersi e che è fatto soprattutto di rumore, di movimento, di stress. Un mondo che ci vieta di pensare e di r i f lettere.

Gli autisti guardano la strana comitiva e fanno appena in tempo a staccare la mano dal volante per fare un senno di saluto o un volgare gesto di derisione.

Chi cerca di sqeuire Cristo, come lui, sarà un segno di contraddizione.

d. m.

S. Bartolomeo 1975 Quest'anno ho visto rivivere la festa di S.

Bartolomeo e con essa la zona più antica del paese si è risvegliata. I giovani del S. Carlo (e qui una nota particolare per Gianni Nunziati ani-matore di questi festeggiamenti) ce l'hanno mes-sa tutta e si sono presentati con un programma da far invidia alle migliori feste della zona. Ma non è tanto la quantità delle manifestazioni che mi ha colpito, quanto lo spirito di novità che ha assunto la festa. Infatti con l ' inserimento della « Fiaccolata dell 'Amicizia » e del « Ceno-ne della Fratellanza » (nato dalla fantasia e dal-l'iniziativa di Franco Spinelli) quella che pote-va essere soltanto una occasione per far baldo-ria si è trasformata in un momento di incontro e di amicizia. E come esempio di questo alone di novità che ha circondato i festeggiamenti di S. Bartolomeo vog'io portare proprio la serata alla Porticella nella quale ho potuto rivivere nel clima caldo e genuino che è proprio delle feste paesane. E' stato un tuf fo nel passato che ha avuto le sue note di colore — gli agnelli che si cuocevano sulla brace; il vino che rendeva sinceri; 'a banda che si faceva trasportare dal-

BaHnelli Il negozio dei giovani

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l'estro e dall ' inventiva; le donne che portavano quasi tr ionfalmente piatti stracolmi di bruschettà •—• e ha avuto anche note di profonda drammati-cità quando Giorgio Zerbini con la sua arte che ha come poli estremi il patetico e l'ironia bo-naria e scanzonata ci ha fatto assaporare le la-crime di que'le pietre antiche, il sudore di quel selciato sconnesso e ha rievocato fantasmi scomparsi da tempo dalla vita e dalla memoria.

Ho gustato una festa genuino e mi sono sem-pre più convinto che le cose più belle sono an-che le più semplici.

d.m.

Sbandieratoli Il Comitato del Corteo Storico lancia

un caldo appello ai giovani dai 12 anni in

su perché vogliano aderire al Gruppo de-

gli Sbandierato^ che si sta costituendo.

Per le adesioni rivolgersi alla Pro-loco,

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Pubblici Segreti di MALAPEXXA

L'acqua ci manca alla Rocca sventola bandiera bianca !

A Montefiascone manca l'acqua. Sistematica-mente, ormai dall'inizio dell'estate, i rubinetti delle abitazioni restano asciutti come minimo per l ' intero pomeriggio, da'le 15,30 alle 19,30 e per tutta la notte.

Non mancano segnalazioni di agglomerati ur-bani, sia del centro che periferici (Via del Pino, Pietrare, ecc...) dove l'acqua viene tolta per in-tere giornate.

In questa situazione di estremo disagio sono coinvolti anche l'Ospedale, Villa Margherita do-ve sono ospitati i piccoli paraplegici, la casa di riposo per anziani ONPI, tutte le comunità e i pubblici esercizi (bar, alberghi, barbieri, nego-zi...).

In Questi ambienti la mancanza di acqua cor-rente sufficiente sta creando .dei problemi che vanno ben o'tre il semplice fastidio che tale mancanza può creare in una famiglia, non ultimo si teme l'insorgere di malattie infettive.

Inutile stare qui ad elencare tutta una serie di pericoli e di risvolti negativi causati da que-sta prolungata penuria di acqua, essi sono fa-cilmente intuibil i; segnaliamo soltanto l'ammor-bante « lezzo » emanato dalle fogne all 'asciutto e la decisione di molti vil leggianti di fare vali-gie e abbandonare la nostra città (sic!).

Sulle cause che hanno portato ad una situa-zione cosi grave, non si sa niente di preciso. Montefiascone è servita da tre acquedotti:

quello del Fiora, quello del Lago e quello del Cimino; in Comune si dice che le pompe lavo-rano 24 ore su 24 ma egualmente l'acqua è in-sufficiente al punto di dover essere ricorsi al razionamento drastico f ino a ridurne il consumo del 50%.

Come dicevamo all'inizio, la popolazione è sottoposta a gravi disagi ed essendo giunta al-l 'estremo della sopportazione si teme possa in-scenare manifestazioni di protesta.

e

Alessandro Vagnoni aggredito da due teppisti romani

Un grave episodio di teppismo si è verif icato a Montefiascone, dove all ' interno della Rocca dei Papi, due giovinastri romani hanno aggredito e picchiato a sangue un ragazzo de! luogo, Ales-sandro Vagnoni di 17 anni, f iglio di un mare-sciallo dei carabinieri.

Ma ecco come si sono svolti i fatt i . In un salone della Rocca è stata allestita, in questi giorni, una mostra fotografica a cura del Club giovanile « S. Car'o » di cui il Vagnoni è mem-bro e addetto alla segreteria della mostra stes-sa.

I due romani entrati all ' interno della Rocca hanno staccato due fotograie dai supporti e allo indirizzo di Vagnoni hanno detto: « Queste ce le prendiamo per ricordo » al ché il ragazzo fa-ceva notare che le fotografie non potevano es-sere asportate e invitava i due romani a rimet-terle al loro posto.

Per tutta risposta il Vagnoni riceveva un vio-

lento pugno in faccia e ad un suo tentativo di reazione veniva immobilizzato dall'altro teppista mentre il compagno infieriva sul malcapitato guardiano della mostra, con pugni e calci f ino a farlo stramazzare a terra.

Compiuta l'aggressione i due giovinastri scap-pavano a bordo di una macchina di cui però il Vagnoni, benché dolorante, riusciva a rilevare il numero di targa.

I carabinieri prontamente avvertit i si gettava-no all ' inseguimento dei due teppisti e riusciva-no a bloccarli e a denunciarli alla A.G. per furto, aggressione e lesioni gravi.

II giovane falisco è stato quindi ricoverato all'Ospedale Grande di Viterbo dove i sanitari lo hanno sottoposto a ripetuti interventi chi-rurgici, avendo egli subito la frattura multipla del setto nasale, ferite e contusioni sul viso e in varie parti del corpo.

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Il nostro Angelo Picciollo

superapplaudito ! In una cornice di pubblico numeroso e at-

tento, si è svolta a Montefiascone, una gara di poeti estemporanei organizzata dall'ENAL di Vi-terbo in occasione dei festeggiamenti per la Fiera del Vino.

Otto poeti dalla vena fresca e genuina, si so-no cimentati al microfono, con i loro gorgheggi e le loro stoccate in «ottava rima », mandando in visibi l io il folto pubblico di appassionati.

Presentatore d'eccezione della manifestazione è stato lo scrittore e poeta Rosario Scipio che ha decantato anche una sua bellissima poesia sul fascino del vino Est! Est!! Est!!!

I poeti dovevano scegliere a caso un tema da verseggiare in due ottave, quindi destreg. giarsi in contrasti di antico sapore contadino quando nelle lunghe sere di inverno, nei tempi andati, questi cantori si battevano fino all'ul-t ima rima davanti al fuoco dei camini.

Al termine della gara, sì procedeva ad una graduatoria cui prendevano parte una giuria e il pubblico dando i seguenti r isultati:

1. Edilio Romanelli di Arezzo che sul tema « La minigonna » sfoggiava tutta la sua bravura conquistando la coppa dell'On.Ie Andreott i ed una confezione di vino.

2. Angelo Picciollo poeta falisco di rara fre-schezza in barba ai suoi numerosi anni, premiato con la coppa Dominici e vino.

3. Francesco Vincenti di Bassano Romano un menestrello delicato e virtuoso cui è andata la coppa della Pro-Loco e naturalmente vino.

Gli altri cinque poeti, tut t i egualmente bravi e precisamente: Ruggero Montagni, Vittorio Pao-lini, Duilio Fetoni, Aldo Tofi tut t i da Montefia-scone e il giovane Ennio De Santis di Piansano si aggiudicavano una bella medaglia ed una bot-tiglia di vino ciascuno.

Nel corso della simpatica manifestazione poe-tica il popolare « cantore » Ruggero Bonifazi di Canino ha intrattenuto il pubblico con le sue storie in rima, premiate con applausi a scena aperta.

il poeta martano Renato Fucini (omonimo dello scrittore toscano) ha recitato una commo-vente poesia sulla terra di Maremma.

Un premio speciale è stato conferito dal pub-blico al poeta nostrano Angelo Picciollo che è stato l 'artista più applaudito e più gradito.

Da ultimo un plauso di ringraziamento va ri-volto al direttore provinciale dell'ENAL dott. Ivo Valentini che con tanta passione organizza que-ste manifestazioni di genuina e popolare bel-lezza.

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IO

Lettera semichiusa alla «gioventù contestatrice»

La lettera di Patrizia Trapè « ai borghesi » ha suscitato un certo interesse. Patrizia, che ha terminato quest'anno la scuola me-dia, e si è iscritta all ' Istituto magistrale delle Benedettine, non è la ragazza « con-testatrice » della lettera; non è né mar-xista, né fascista; è una ragazza normale, che cerca di fare uso della propria testa e che, avendo la penna facile, (la lettera non gliel'ha scritta nessuno), ha voluto espri-mere quel guazzabuglio di contraddizioni presente nell'animo del giovane di oggi. La risposta, quindi, che riportiamo non ri-guarda tanto Patrizia, anche se rivolta alla sua lettera, quanto a tutt i quei giovani che vi ci si riconoscono.

Mia cara sorellina, sono un vecchio Lumacone che risponde alla

tua lettera. Ho solcato spesso le pagine di que-sto giornale lasciando tracce volatili qua e là.

Avevo pensato di chiudermi dignitosamente in qualche buco di muro antico e ci stavo bene finché non ho tirato fuori le corna per lèggere !a tua feroce missiva. __

Tanto feroce che in un primo momento mi so-no detto: « Ecco qui un'altra cannibala che arro-ta i dentini di perla sulla cotica dei borghesi per poter azzannare meglio la sua fetta di torta quando sarà ora ». Non pensare subito che io sia ingiusto; ne ho visti tanti come te. Mi sono spesso trovato gomito a gomito con loro men-tre strillavano le parole più sante e vere e do-po un po' li ho rivisti intorno alla porchetta del-l'economia sociale mentre si pappavano il pro-sciutto dell'idealismo alla faccia del bicarbona-to di sodio.

Ma spero ardentemente nel mio cuoricino di lumaca che non sia così anche per te. Forse tu riuscirai a portare per tutta la vita, quella splen-dida fiamma pura che ora possiedi. Magari mia dolce sorellina!

Il fatto è, vedi, che non ci riuscirai se non proverai a imparare il rispetto degli altri. Sai!?! E' facile dire: « Porci borghesi! » e, quando è passato un po' di tempo è altrettanto facile di-re: « Giovani stracciosi! ». E' magari la stessa persona che dice le due cose e non pensa che è una « cojoneria » solo perché è partita da una pedana di intransigenza e lì è rimasta.

E' facile criticare un modo di vita rinchiuden-dosi in un altro ugualmente privo di umanità.

Si, è vero, le signore che aspettano quattro ore dal parrucchiere ti possono far senso! Beh! Senti che mi è capitato tempo fà. Stavo a pren-dere il sole su un muro scabro, ero in pace e sulla digestione. All'Improvviso ti arrivano un lui e una lei in blue jeans nuovi di zecca, usciti allora allora dai portafoglioni lurido-borghesi di papà matusa-pagatori. Lei fà: « Orribili sti blue jeans così nuovi» lui dice: «Ennò!?!». E come se niente fosse si mettono tutt'e due a grattarsi le ginocchia e un'altra parte anatomica sul mu-ro per dare ai calzoni quel non sò che di con-sunto che pare stia tanto bene.

Ahò! Lo sai? In quel momento, lì in mezzo, con tutto quel grattareccio, ho preferito quelli che non si siedono per non sporcare i pantaloni, come dici tu. Almeno non fanno fale a nessuno e non rischiano di sfragne un poro lumacone al muro cor una culata! Tu che ne dici?

10 fra una civiltà che fà la permanente e una che si gratta al muro, non saprei che scegliere. Mi sono simpatiche tutt'e due, e non vedo per-ché si dovrebbero fare sbudgljamenti per due modi di vivere diversi. Mi pare che l'aria non ce la rubiamo. Certo tu dici: « Voi borghesi sie-te disonesti! » Tutti? E quanti fra voi sono tut-to latte e burro?

11 quaio è che voi giovani volete cercare di purificare la società, col ferro e col fuoco. Ma bisognerà che prima questa purificazione la fac-

ciate per voi, dal di dentro. Altrimenti a che ser-ve mozzicare tutti quando in bocca c'è lo stesso veleno?

Tu dici: «Siamo fascisti,., marxisti;...» Ma come fate a cercare una soluzione autoritaria quando Voi non intendete assolutamente più il principio di autorità?

Poniamo che un giorno il governo, rosso o ne-ro che sa, vi dica: « Cocchi miei, la patria è poa-retta e bisogna risparmià. Dunque via li motori-ni, via li vestitucci che costano un pozzo, via pa-recchi studenti da le scole, e parecchi pijno 'r rappitello sinnò sò tortorate sur groppone? ». Allora come farete? Perché un governo a tipo dittatoriale, non auarda tanto per il sottile, indi-ca una strada e basta e il piccolo contestatore si sfragne come l'orzo ner macinino. Il governo autoritario non è come il genitore borghese che paga e manda giù come un broccolo. Boh! Mi piacerà vedervi allora da che parte vi metterete.

Nell'attesa ti saluto e sono... Oh, a proposito io sono un vecchierello scandalizzabile che fece parte dell'Azione Cattolica e, nonostante que-sto, provo una grande simpatia per te e tutti i tuoi simili. Come anche per i Cardinali e il Va-ticano.

L'opportunità de'Ia prossima ricorrenza del mese di novembre particolarmente dedicato ai defunti, richiama l'attenzione sulla necessità di sistemazione del tratto che può chiamarsi pedo-nale e riquarda precisamente i due lati della via Cassia che a'Iaccia il centro di Montefiascone coi suo Cimitero Monumentale. La Cassia nella sua intera larghezza è percorsa da un incessan-te notevole numero di autoveicoli, fatto che im-pedisce un normale passaggio a piedi di gran parte della popolazione che accede al Cimitero e non ha mezzi o non crede di usare la vettura per ta'e scopo. Tenuto conto che per accorgi-menti e per norme fatte osservare sia dall'Azien-da Statale della strada, sia dal Comune, i fabbri-cati che sono stati edificati ai fianchi della im-portante arteria, sono stati disposti ad una di-stanza non minore di cinque metri dal ciglio della strada. Pertanto si rileva che vi è suffi-ciente larghezza per essere destinati le due parti laterali a marciapiede ove la gente possa con ordine e sicurezza disporsi a percorrere il tratto Città-Cimitero.

Come risolvere il problema di esecuzione? Crediamo che il Comune voglia riconoscere la necessità e la uti l i tà di creare questi marcia-Diedi con relative radittorie e che comportano la chiusura dei due antiestetici e pericolosi fos-sati laterali con scorrimento sotterraneo di ac-que di scolo piovane e sporche.

La situazione attuale delle profonde cunette, con l'accumularsi dei vari residui, carta, foglie, r i f iut i ; certamente non risponde alle regole del-l'igiene e della estetica urbana. All ' incrocio del-la Cassia con l'origine della Umbro-Casentinese si sprigiona un puzzo pestilenziale che si av-verte a distanza permanentemente. L'arteria in questione da tempo ormai è allacciata a nuove vie con numerose case costruite nelle sue adia-cenze e va tenuto nella giusta considerazione quale nuovo quartiere residenziale unito al cen-tro cittadino. E' da ritenersi che le migliorie in questione sarebbero sicuramente approvate dai residenti interessati, anche se questi dovessero partecipare finanziariamente per quanto può loro spettare nei modi di legge, alla loro realizza-

Guarda che in fondo, loro fanno un discorso non diverso dal tuo, un discorso di onestà. So-lo che non sono inguastiti come te.

lo una volta, propendevo per l'inguastimento. Addirittura ci avevo le allucinazioni. Proprio co-me la bonanimo del pòro Girolamo Savonarola. Poi una lumaca saggia mi prescrisse una tonnel-lata d'insalata de papàra cor un bigonzo de ca-pomilla. Da allora ho visto tutto più bello e so-no in pace col mondo.

Nun sei in pace manco tu? Dammi retta: papà-ra e capomilla. Non sono droghe per evadere da una società fessacchiotta, solo tranquillanti per vederla più chiara.

E se poi ti vorrai iscrivere all'Azione Cattoli-ca, acquisterai pure quel senso dell'humor che ti donerebbe un frego. Ti ho da preparare la tes-sera?

Ciao sorellina, ho paura che quando mi in-contrerai mi vorrai dare un'acciaccata con le tue scarpe da due palmi. Però mi saresti sim-patica lo stesso.

Rientro nel buco e voglio farlo con grafia mia nentile damigella. Bacio la mano in nome di Mons. Della Casa e mi profondo,

Dev.mo LUMACONE

zione e qualora il Comune non riuscisse a tro-vare i fondi occorrenti. Non sappiamo se questi lavori sono di pertinenza esclusiva del Comune e quale e quanta parte spetta all 'ANAS. Comun-que stiano le cose, spetta al Comune salva-ciuardare gli interessi dei cittadini ed è dovere de'lo stesso prendere l'iniziativa ed occuparsi con impegno alla realizzazione della importante questione. All 'Amministrazione Comunale non può non stare a cuore sia l ' incolumità che la sa-lute del'e persone, come anche il miglioramen-to della viabilità per una regolare percorrenza tanto necessaria in quel tratto all ' intera cittadi-nanza e che va considerata non soltanto come utile oossibilità di accesso pedonale al cimite-ro mancante di un proprio servizio di linea e in-tesa oel solo mese di novembre cui il movi-mento è più intenso, ma che concerne l ' intero anno e come si è detto interessa anche un inte-ro nuovo quartiere residenziale nonché una si-stemazione estetica ed urbanistica di una delle più belle nuove strade cittadine.

di VINCENZO CARELLI

SANITARIA di Marzetti Amedeo

VIA DELLA CROCE, 34

Tutto per la mamma -bambino - neonato

Nel vostro interesse V 1 S 1 T AT E C 1

Per una civile viabilità pedonale Città - Cimitero

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La Fede oggi Perchè portarli in chiesa? Gent.mo Direttore,

non riesco a capire perché vengono portate in chiesa, dopo morte, quelle persone, che in vita non ci hanno mai messo piede. Non sarebbe più coerente celebrare un rito civile, come fan-no in altre parti?

D. Ch. - Montefiascone

Prima di rispondere alla sua domanda, mi per-metta di spiegare con le parole del « Direttorio Liturgico » emanato dalla CEI, il significato del. la liturgia funeraria. Dice così:

« Le sacre cerimonie, i riti che si celebrano per i funerali cristiani, debbono essere conside-rati alla luce della fede cristiana, che "dà una risposila alle ansietà dell'uomo circa la sorte futura; e al tempo stesso dà la possibilità di comunicare in Cristo con i propri cari già strap-pati da'la morte, col dare la speranza che essi abbiano già raggiunto la vera vita presso Dio " (GS. 18).

Il tema di fondo delle celebrazioni funerarie è dato dal rapporto della Chiesa sulla terra con la Chiesa in Cielo, e perciò questa liturgia è una viva espressione della Comunione dei Santi...

La Chiesa dei viatori, riconoscendo questa co-munione di tutto il Corpo mistico di Gesù Cri-sto, fin dai primi tempi della religione cristiana coltivò con grande pietà la memoria dei defun-ti... e ha offerto per loro anche suffragi.

La liturgia dei defunti, oltre ad essere litur-gia di suffragio, è anche liturgia di memoria, poiché la comunità ecclesiale in terra si riuni-sce in un clima di fede e di speranza, per "fare la memoria" dei suoi membri che hanno lascia-to questo mondo e ai quali si sente legata in Cristo con vincolo di carità fraterna.

Infatti il ricordo di persone care, ora scompar-se, è incitamento ad una vita cristiana più fei-vorosa, e il pensiero d'una loro maggiore vici-nanza a Dio è motivo di conforto e gratitudine. Ma è anche doveroso pregare jjer queste per-sone, che possono essere nell'amore divino pu-rificante in attesa de'la visione beatifica. Le o-pere e le preghiere di suffragio sono perciò non solo legittime, ma anche raccomandabili ».

E veniamo ora al suo interrogativo. Il Signore vuole la salvezza di tutti gli uomi-

ni, cristiani e non cristiani. La via normale di cui si serve per salvare l'uomo è l'appartenenza

alla Chiesa Cattolica con la partecipazione ai sacramenti. E, per uno che ha fede e che muore in seno alla Chiesa, problemi non ci sono.

Sorgono, invece, per chi — almeno esterior-mente — non sembra avere fede, perché non praticante. Muore, forse anche improvvisamen-te; quindi non c'è stato ravvedimento né atto di fede. Perché portarlo in chiesa per i funerali?

Vede, caro amico, un conto è il nostro giudi-zio umano su una persona, un conto è il giu-dizio di Dio, che penetra nelle profondità del cuore e valuta per intero una vita. Per salvare un'anima, Dio non è legato neppure ai mezzi ordinari (Chiesa-sacramenti ecc.) che lui stes-so ha istituito. Chissà che non tenga conto del-l'onestà, della bontà di tutta una vita e di quel barlume di fede che ogni battezzato possiede fin dall'inizio della sua vita cristiana? Chi può penetrare nel misterioso cuore dell'uomo e nel suo rapporto con il Creatore?

Non portare in chiesa un cristiano defunto lo si può soltanto nel caso in cui si ha la certezza assoluta della sua dannazione eterna. E chi può averla tale certezza?

Rimane quindi sempre a noi il dovere di pre-gare per i defunti e di portarli in chiesa, anche se non vi hanno messo mai piede quando erano vivi. Se la vedranno con Dio, che sicuramente è più buono e comprensivo degli uomini.

Soltanto quando uno si toglie la vita, non vie. ne portato in chiesa; e non per dire: condanna eterna del suicida (solo Dio giudica) ma per ammonimento ai vivi a non compiere un atto così grave.

Pellegrinaggio a Roma

per l'Anno Santo — Si effettuerà la domenica 5 ottobre. — Quota di partecipazione L. 2.300. — Per le iscrizioni rivolgersi al Parroco di S.

Margherita - tei. 86050.

Resoconto festeggiamenti S. Margherita 1975 ENTRATA USCITE

Raccolta L. 1.218.250 Tipografia e pubblicità varia L. 203.400 Avanzo lordo della l .a Tombola L. 905.000 Spese inerenti le due tombole » 505.000 Idem 2.a Tombola L. 469.500 Mostra fotografica L. 210.000 Iscrizioni Mostra fotografica L. 28.000 ENEL per a'Iacciamenti L. 12.963 Contributo Comune L. 150.000 Fuochi di artif icio L. 1.005.150 Avanzo 1974 L. 102.482 Spese varie per-spettacolo in Piazza

(compreso palco) L. 315.000 Corsa ciclistica L. 150.000 Banda (servizio e merende) L. 340.000 Contr. gara bocciofila L. 35.0C0 Contr. gara arcieri L. 40.000 Illuminazione Basilica L. 80.000 Aff issioni, rimb. vari e materiale ac-

quistato per la Mostra L. 61.156

TOTALE L. 2.873.232 TOTALE L. 2.957.674

RIEPILOGO:

Totale Uscite L. 2.957.674 Totale Entrate L. 2.873.232

Disavanzo finale L. 84.442

PRO DEFUNCTIS

12 settembre: Att i l io Altorio 13 settembre: Cesare Moscetti 19 settembre: Vincenzo Saraca 20 settembre: Rosa Franci 26 settembre: Angelo Sermini 27 settembre: Assunta Cappannella 3 ottobre: Francesco Ciucci

Raccolta festeggiamenti

S. Margherita 1975 Corso Cavour - botteghe (Monanni

Dante) L. 153.500 Corso Cavour - case; Barone; Gari-

baldi; Butina'e; S. Pietro (Egidi Gustavo e Paola) L. 119.500

Croci; Pipere; Cappuccini (Fetoni Rosella) L. 38.000

Croce; Borghesi; Manin; Bandita, Isonzo (Volpini Marisa, Neri Agata) L. 118.250 Bixio; Indipendenza; Cassia sud

(Fabene Fabio - Andolf i Giovan-ni) L. 22.250

Nazionale; Malatesta (Giusti Ro-sanna) L. 30.000

Verentana; Pini (Brachino Domenico) L. 150.000 Lago (Lozzi Maria - Pezzato Rosella) L. 67.900 Porticella; Falisco; Logge; S. Lucia

(Crocetti Marcella) L. 97.500 Piave; Casti; S. Maria (Marconi - O-

nofri) L. 41.200 Castagno - G. Contadini (Paoletti

Vittoria) L. 49.700 Poggetto; Scuola Media (Burla Te-

resa L. 30.950 D. Alighieri; Bertina; Pino (Nunziati

Giovanni) L. 31.000 Cassia sud e adiacenze (Manzi Tina) L. 38.500 Banca Cattolica L. 50.000 Caporali Astorre L. 50.000 Offerte varie L. 130.000

TOTALE L. 1.218.250

ANNA RITA presso la Parrucchiera Marcella

MANICURE VISAGISTA

PEDICURE

Estetista Diplomata da corso professio-nale della Regione Lazio.

Via Cassia Sud, 101 - Tel. 86667 Parrucchiera Marcella - Tel. 86760

MONTEFIASCONE

Bar - Pizzeria Rosticceria

Specialità CALZONI SUPPLÌ'

POLLI Via della Croce n. 36

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Cronache Falische DAL BRASILE PER ESSERE BATTEZZATO

I! piccolo Marcello Oleandro Ricca, nato a S. Pao'o in Brasile, nel dicembre del 1974, e che ha portato immensa gioia ai genitori Francesco

Ricca e Bruna Gianlorenzo, è giunto in aereo dal Brasile per ricevere il sacramento del batte-simo qui in Italia. Durante il rito sembrava che capisse! e qualche cosetta non gli è andata a genio!

Era presente al rito anche lo zio Luigi Ricca con Ja sposa Esmeralda De A'meida Nave. Il ma-tr imonio tra i due è avvenuto nel '74 a S. Paolo in Brasile.

A tutt i , compresi i nonni italiani, facciamo i migliori rallegramenti e auguriamo un buon viaggio di ritorno in Brasile.

S. MARIA DEL PINO E' il t i tolo della chiesetta, costruita in locali

tà Pino, dal Dr. Quintino Mezzoprete e signora Santa e solennemente inaugurata con la cele-brazione della santa messa da parte del parroco D. Biagio Governatori. Per l'occasione è stata battezzata Ja piccola Sara.

A'Ia inaugurazione è seguito un simpatico pic-nic all'aperto a base di porchetta, prosciutto, melone ecc. ecc.

Imparino i preti se vogliono gente alla Santa Messa! • QUANTE UNIONI!

Il settembre è il mese degli sposi. Basta ri-cordarne alcuni per rendersene conto.

Si sono uniti !n matrimonio il sig. Luigi Perlor-ca e la sig.na Giovanna Bronzetti.

Il 14 settembre — nella suggestiva cripta di S. Lucia — si uniranno il sig. Lanfranco Stefa-nelli e la sig.na Maria Rosaria Ballarotto.

Il 20 settembre sarà la volta di Angelo Ca-stellani e Graziella Bartoleschi.

Seguirà il 21 settembre lo sposalizio di Valerio Marianello e Maria Ferri.

Il 27 s'involeranno a nozze Eligio Spinelli e Rossana Giusti.

Il 28 tocca a Santino Merlo e Bruna Trapè, la quale, con il matrimonio festeggerà la laurea in Dirit to Ecclesiastico, conseguita presso la fa-coltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Roma, con la discussione della tesi <• La dicatio ad cultum pubblicum ». Il voto 110 e lode speriamo che valga anche per il matrimo nio!

Chiuderà la serie il matrimonio di Capobian-chi Pietro e Erminia Crocetti.

A Roma, poi, presso la basilica di S. Alessio sull 'Aventino, il 14 settembre si giureranno fe-deltà eterna la sig.na Paola Ricci e il sig. Anto-nino Merendino.

Manciate di auguri a tut t i e schiere Ji f ig l i maschi e femmine...! • UN GIOVANE D'ORO

Abbiamo appreso solo ora la notizia della scomparsa del giovane falisco David Andreini, residente a Genova. Brigadiere della Finanza fu colpito otto anni fa da una paralisi progressiva che l'ha portato poi alla morte. Chi lo ha avvici, nato durante la lunga malattia è rimasto mera-vigliato della sua serenità, f rut to d'una fede cri-stiana vissuta fino in fondo. Il giovane David, strappato alla vita quando questa più gli arride-va, era affezionatissimo a « La Voce » e noi lo abbiamo conosciuto tramite qualche suo breve scritto. Ci permettiamo ricordarlo al suffragio di tutt i .

• GARA DEL RUZZOLONE

Un tempo questa gara del ruzzolone era mol-to più praticata, anche oggi però ha i suoi patit i.

L'ultima si è svolta presso la Madonna della Valle il 17 di agosto e ha visto i seguenti vin-ci tor i : 1. Verzelli Albano; 2. Meneghini; 3. Pio Nono (lo scopino). Chissà che non vengano in-gaggiati per je prossime Olimpiadi!

• PULIZIA E TRASCURATEZZA

Ci si dice che f in dallo scorso anno uno sca-rico di sansa attende d'essere rimosso da via

delle Cannelle. Forse dovrà rimanere come ci-melio della passata stagione!

Quanto è preziosa l'acqua! L'abbiamo consta-tato durante questa estate con i nostri rubinetti secchi. Eppure ad una rottura della tubatura pub-blica — in fondo a! Corso Cavour — nessuno badò. Guardie, guardate!

• COSTEI FUNEBRI E MANIFESTI

Spesso si assiste a cortei funebri sulle stra-de nazionali e provinciali. Si formano lunghe fi-le di macchine, dato l' intenso traff ico, con il risultato che mentre davanti si prega, dietro si bestemmia!

Così pure i muri del'a città sono spesso ri-pieni di grossi manifesti da morto.

Perché il Comune non emette una ordinanza che vieti i cortei funebri sulle strade nazionali e provinciali e manifesti troppo gràndi l istati a nero, come ormai è avvenuto in tutte le città? Non si farebbe nessun torto ai nostri morti e non si darebbe fastidio ai vivi.

• LUTTO IN CASA SARACA

Dopo breve malattia sopportata con cristiana rassegnazione, si è spento Vincenzo Saraca di 76 anni nostro affezionato lettore. Fu combat-

tente e decorato a) valore nella Prima Guerra Mondiale. Lavoratore instancabile prima in A-frica Orientale e poi nella nostra città, dove creò una delle prime imprese edili del dopo-guerra che si adoperò per la ricostruzione. L'im-presa. ha poi avuto lo sviluppo che tut t i cono-scono con l'apporto del f igl io geom. Oliviero.

Vincenzo Saraca lascia un grande vuoto nel cuore di chi lo stimò e di chi gli volle bene, ma ancor più lascia il suo esempio di serietà di vita e di laboriosità che gli fu congeniale fino agli ult imi suoi giorni.

Alla vedova signora Giselda nata Pezzato, ai f igl i Oliviero, Giuseppina e Eva sposata in A-merica, giungano i sensi delja nostra cristiana solidarietà e le nostre preghiere per l'anima di Vincenzo.

• PP.TT. ALLE MOSSE

La signorina Fernanda Gattella è stata nomi-nata Titolare del nuovo Uff icio Postale aperto re-centemente nella frazione « Mosse » e funzio-nante.

A proposito di questo Ufficio Postale, il Comi-tato di Quartiere di quella frazione vuole, tra-mite noi, ringraziare pubblicamente il Direttore

BAR - VINI

"La Nera,, di Costantini

Zepponami

Provincia'e delle Poste per il fatt ivo interessa-mento, grazie'al quale Je Poste alle Mosse da una « favola » sono diventate una felice e uti le realtà.

• BIENNALE D'ARTE

Il pittore di origine spagnola Mattias Ruz, con il quadro « Il Buon Pastore » quotato lire 300.000, ha vinto l 'ottava edizione della Bienna-le d'Arte, allestita nella Basilica di S. Flaviano. Al tr i premi sono andati all 'artista falisco Giulio Mariani, £< pit tore romano Alessio Menghini, a Salvatore Saraca e ad altri.

ANAGRAFE CITTADINA NATI

Lucio Tofanicchio di Giuseppe e di Adami Maria Grazia

Riccardo Gevi di Adriano e di Maccaroni Maria Teresa

Luca Luzzi di Mario e di Ciripicchio Iolanda Tiziana Giraldo di Santino e di Pagliaccia Rosina Cristiano Pag'ialunga di Antonio e di Bacchiarri

Rosa Simona Guerrini di Gianfranco e di Ceccarelli

Maria Luigi Di Pietro di Amedeo e di Menghini Ven-

turina Paola Guerrini di Lorenzo e Belano Angela Att i l io Bacchiarri di Valentino e Aquilanti Silvana Elisa Fumagalli di Walter e Bellacima Graziella

SPOSI Porroni Norberto - Troscia Marialena Fanelli Giuseppe - Tamantini Franca Bertuccini Angelo Enrico - Ricci Cesarina Gianlorenzo Giulio - Vincenzoni Norma Del Savio Maurizio - Pappagallo Maria

MORTI Cicoria Riccardo - Sguazzino Giuseppe - Pepponi Annunziata - Marsil i Terzina - Franci Rosa -Saraca Vincenzo _ Prosperi Livio - Dose Maria -Fratini Armando - Fortunati Nejlo - Fiorucci Giu-lia - Diana Agata - Marini Luisa - Maiucci Ce-sare . Altorio Att i l io Venanzio - Sermini Ange-lo - Ciucci Francesco.

BENEMERITI DE « LA VOCE »

Hanno offerto L. 10.000; Madri Benedettine; Savignoni V.; Del Canuto Rosati A.; Manghini Alessio; C.F.

Hanno offerto L. 5.000: Ricca O.; Lozzi M.; Po-lidori I. e D.; Mocini R.; Franceschi A.

Hanno offreto L. 4.000: Leonardi D.; Gennari M.

Hanno offerto L. 3.000: Moscett i L.; Lanzi M.; Fumagalli V.; Fioravanti D.; Scoponi Q.; Moisè E.; Giraldo E.

Ha offerto L. 2.500: Giuliani G. Hanno offerto L. 2.000: Castellucci D.A.; Cap.

pannella E.; Cicoria M.; Morano M.; Franco D.; Marinell i E. e G.; Giraldo V.

Hanno offerto L. 1.000: Bucaccio S.; Ciarmato-ri R.; Ricci G.; Ciripicchio D.; Manzi A.

Ha offerto L. 500: Bracoloni A.

LA VOCE Mensile di Montefiascons

Direttore AGOSTINO BALLAROTTO Vice Direttore UMBERTO G. RICCI Responsabile ANGELO GARGIULI Direzione, Redazione, Amministrazione: 01027 Montefiascone, Via Trento 4 Telef. 86050 - c.c.p. 1/37007 intestato a: Parrocchia di S. Margherita 01027 Monte-fiascone - Viterbo Suppl. a S. Maria Nuova, Reg. Trlb. VT n. 153 del 30-10-1967.

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