papasseit ok1 - institut ramon llull · joan salvat-papasseit il poema de la rosa sulle labbra e...

1

Upload: others

Post on 18-Sep-2019

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

www.editoririuniti.net € 15,00

ISBN: 978-88-359-9393-3

Joan Salvat-Papasseit disse un giorno a J.V. Foix, l’altro grande poeta catalano d’avan-guardia: «La tradizione conta, ma contano di più la giustizia e la libertà di ricercare». La poesia e la prosa di Salvat-Papasseit nascono dalla fusione di questa doppia corrente, giustizia e libertà, intese come superamento della norma nel senso più tedioso o repres-sivo del termine.La sua poesia è straordinaria per radicalità e senso della libertà. Non frequentò l’università e poco la scuola: scrive guidato da una sensibilità primigenia, cui aggiunge la fascinazione per l’arte “nuova”, chiamata a rinnovare le forme obsolete della tradizione, come la rivo-luzione aveva il compito di porre fine all’oppressione dell’uomo sull’uomo.Salvat-Papasseit fu ribelle e autodidatta, voleva un mondo migliore. Le sue poesie sono piene della parola “domani”, i suoi articoli hanno come punto di partenza l’uguaglianza e la giustizia sociale; egli anela al giorno che verrà, non al giorno trascorso. Nei suoi versi d’amore, pur tanto innovativi, si leggono anche suggestioni della tradizione cortese, rove-sciati in chiave provocatoriamente sensuale.Sì, morì giovane. Però la sua opera e la sua figura non hanno mai cessato di vivere, per i lettori dall’animo inquieto, come simbolo di vitalismo e di amore per la libertà.

joan

salvat-papasseitil po

ema d

ella ro

sa sulle labbr

a

Editori Internazionali

Riuniti

Joan Salvat-Papasseit (Barcellona, 1894-1924) è un nome fondamentale dell’avanguar-dia letteraria catalana. Nato in una famiglia molto umile (la madre era gitana) del quar-tiere della Barceloneta, autodidatta, fece un’infinità di lavori prima di collaborare a riviste rivoluzionarie, di scrivere versi e di fare amicizia con alcuni degli intellettuali e degli artisti più innovatori del suo tempo, tra cui Joan Miró e Salvador Dalí.D’estrazione proletaria, Salvat-Papasseit è un socialista attratto dall’anarchia, nell’Europa e nella Catalogna in tumulto dell’inizio del XX secolo (quando Barcellona era conosciuta come “la Rosa di fuoco”), e finirà con il volgersi verso un catalanismo radicale. Affascina-to dalle avanguardie, aveva cominciato a scrivere una poesia di rottura ma con elementi della tradizione popolare: Poemes en ondes hertzianes (1919), L’irradiador del Port i les gavines (1921) ed El poema de La rosa als llavis (1923). La sua produzione poetica com-prende anche Les conspiracions (1922), La gesta dels estels (1922) e postumo Óssa Menor: fi dels poemes d’avantguarda (1925).

Joan Salvat-Papasseit

introduzione di Jaume Subiranatraduzione di Marcello Belotti

IL POEMA DELLA ROSA SULLE LABBRAe prose scelte

testo originale catalano a fronte

Questo volume (prima traduzione di un libro di salvat-papasseit in italiano) inclu-de anche una selezione dei suoi articoli più significativi sull’arte e sull’artista, sulla nazionalità e sulla libertà, sulla tradizione e sulla modernità in letteratura.

Page 2: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

AsceCollana di letteraturaDirettrice di collana Cristina Guarnieri

© 2014 Editori Riuniti Int. S.r.l.s.ISBN: 978-88-359-9393-3

La traduzione di questo libro è stata resa possibile grazieal contributo dell’Institut Ramon Llull

© della traduzione: Marcello Belotti, 2014© dell’introduzione: Jaume Subirana, 2014

Si riproducono dalla prima edizione: 1. Amorino con arco di Josep Obiols; 2. Il frontespizio era in origine di colore rosso fuoco; 3. Angelo con manto di Josep Obiols; 4. Il calligramma “Giaculatoria”, anch’esso di colore rosso fuoco; 5. Il secondo calligramma, in origine di color violetto scuro. Tutti i titoli delle sezioni del poema sono originariamente di colore rosso fuoco.Foto di Joan Salvat-Papasseit: “Fondo familiare di Joan Salvat-Papasseit”, s.d., Sezione dei Manoscritti, Biblioteca de Catalunya (Barcellona).

Realizzazione editoriale: Olimpia D’AccuntoImmagine di copertina: Robert Delaunay, Political Drama, 1914www.editoririuniti.net

Page 3: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

Joan Salvat-Papasseit

Il poema deLa rosa sulle labbra

e prose scelte

Introduzione di Jaume SubiranaTraduzione di Marcello Belotti

Testo originale catalano a fronte

Page 4: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale
Page 5: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

Indice

Ma la gioia è mia di Jaume Subirana 11

Bibliografia essenziale a cura di Jaume Subirana 21

Il poema de La rosa sulle labbra (1923) 27

Bottoni di fuoco sul cuore 33

IL DESIDERIO E IL CONVITO 35 Che gru il mio aquilone 37 Lascerò la città 41 Poiché sei venuta 43 E il suo sguardo 45 Amo l’aroma 47

IL CALLIGRAMMA, I 49 Giaculatoria 51

LE IMMAGINI, I 53 E il vento lasciava 55

L’ANSIOSO OFFICIO E LA FIORITURA 57 Essere maestro d’amore 59 Sotto il mio labbro il suo 61

LE IMMAGINI, 2 63 Se, per averla 65

Page 6: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

RACCOLTA DI PETALI 67 Mentre i panni si asciugano 69

L’INIZIO 71 Sarò nella tua camera, amica 73

LE IMMAGINI, 3 75 Fazzoletto profumato 77

CONTENTEZZA 79 Che tiepido piacere 81

L’OFFERTA DEL PEGNO 83 Tirannia dell’amore 85 È ancora fanciulletta e come un sole 87

LE IMMAGINI, 4 89 Poiché è alta e slanciata 91

RACCOLTA DI FRUTTI, I 93 Occhi chiusi l’amore 95

IL CALLIGRAMMA, e 2 97 Come so che si bacia 99

RACCOLTA DI FRUTTI, 2 101 Se la spogliavo 103 Viva l’amore 105 Bianca bruna 107

LE IMMAGINI, e 5 109 E quando fiduciosi gli alberi 111

LEGGENDA 115 C’era un ladro 117

IL SOGNO E LA RUGIADA 119 La carne fa carne 121

Page 7: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

Che risveglio 125 Ma di questo sogno 127

ORA, E OGNI DOMANI 129 Se tu andassi lontano 131

CARTE-LETTRE 133 Rotaie e più rotaie 135

CHIUSURA 137 L’altra parte delle montagne 139

Prose scelte 141

Note biografiche (senza data) 143La Nazionalità e il Socialismo (1916) 145Natura e Arte (1918) 161Sono io, che parlo ai giovani (1919) 165Idea del Poeta (1919) 169Contro i poeti con la lettera minuscola – Primo 173

manifesto futurista catalano (1920)F.T. Marinetti: 8 Anime in una bomba (1921) 177Da Salvat a J. Lleonart (1922) 179

Page 8: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

Il poema deLa rosa sulle labbra

(1923)

Page 9: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale
Page 10: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

38

Vianant vora la marprega pels marins que arriben;si veuen l’estel dansarmoren de tan que sospiren.

Vianant puja al meu botque és lliure de la sentida,però no diguis ni un motsi no vols perdre la vida.

Vianant, no parlis, no, que l’oreig l’acosta, i miraque et prendrà l’amor senyor–que el mariner ja sospira.

Page 11: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

39

Viandante al bordo mareprega per i marinai che approdano;se vedono l’aquilone danzaremuoiono per il tanto sospirare.

Viandante, sali sulla mia scialuppache è libera dalle pene,ma non dire neppure una parolase non vuoi la vita perdere.

Viandante, non parlare, no,che il venticello la avvicina, e attentoche ti catturerà l’amore signore– che il marinaio già sospira.

Page 12: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

40

DEIXARÉ LA CIUTAT

deixaré la ciutat que em distreu de l’amorla meva barca el Porti el voltàmetre encès que porto a la butxaca–

l’autòmnibus brunzenti el més bonic ocell que és l’aviói temptaré la noia que ara arriba i ja em priva

li diré com la copa melangiosa és del vi–i el meu braç del seu coll–i veurà que ara llenço la stylo i no la cullo

i em faré el rostre pàl·lid com si fos un minyói diré maliciós:–com un pinyó és la boca que em captiva.

Page 13: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

41

LASCERÒ LA CITTÀ

lascerò la città che mi distrae dall’amorela mia barca il Portoe il voltametro acceso che porto in tasca –

l’auto-omnibus sfrigolantee il più bell’uccello che è l’aereoe tenterò la ragazza che arriva e già mi sfugge

le dirò quanto la coppa nostalgica è del vino– e il mio braccio del suo collo –e vedrà che ora io getto la stilo e non la raccolgo

e mi si farà il viso pallido come se fossi un bimboe dirò malizioso:– come un pinolo è la bocca che mi cattura.

Page 14: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

42

PERQUÈ HAS VINGUT

Perquè has vingut han florit els lilàsi han dit llur joia envejosa a les roses:

mireu la noia que us guanya l’esclat,bella i pubilla, i és bruna de rostre.

De tan que és jove enamora el seu pas–qui no la sap quan la veu s’enamora.

Perquè has vingut jo ara torno a estimar:diré el teu nom i el cantarà l’alosa.

Page 15: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

43

POICHÉ SEI VENUTA

Poiché sei venuta sono fioriti i lillàe hanno detto la loro gioia invidiosa alle rose:

guardate la ragazza che vi supera in splendore, bella e fanciulla, ed è bruna nel volto.

È tanto giovane che innamora al suo passare– chi non la sa quando la vede se ne innamora.

Poiché sei venuta, ora ritorno ad amare:dirò il tuo nome e lo canterà l’allodola.

Page 16: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

44

I EL SEU ESGUARD

i el seu esguard damunt el meu esguardsóc presoner que la vull presonera:aquest matí que una flor m’ha posatli deia així baix baixet a l’orella:

sota els teus ulls, és un bes el que em plau:

Page 17: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

45

E IL SUO SGUARDO

e il suo sguardo addosso al mio sguardosono prigioniero io che la voglio prigioniera:stamane mi ha infilato un fiore all’occhielloe le dicevo così pian pianino all’orecchio:

sotto i tuoi occhi, è un bacio quello che mi piace:

Page 18: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale
Page 19: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale
Page 20: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

58

SER MESTRE D’AMOR

Ser mestre d’amorqui no pagaria,ara que en sóc jol’aprenenta em tira.

De dir la lliçótota Ella s’afina–ja sap tan el corque no li cal guia;amb un sol petóla lliçó es sabia.

Qui és mestre d’amordel guany ja pot viure.

Page 21: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

59

ESSERE MAESTRO D’AMORE

Essere maestro d’amorechi non pagherebbe,ora che io lo sonol’allieva mi getta via.

Nel dire la lezioneLei tutta si affina –sa già tanto il cuoreche non le serve una guida;con un solo baciola lezione sapeva.

Chi è maestro d’amoredel guiderdone può vivere.

Page 22: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

60

SOTA EL MEU LLAVI EL SEU

sota el meu llavi el seu, com el foc i la brasa,la seda dels seus rulls com el pecat més dolç–i l’espatlla ben nua ben blancal’ombra corba incitant de l’esguard:encara un altre bes un altre un altre

–quin perfum de magnòlia el seu pit odorant!

Page 23: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

61

SOTTO IL MIO LABBRO IL SUO

sotto il mio labbro il suo, come il fuoco e la brace,la seta dei suoi riccioli come il peccato più dolce– e la spalla tutta nuda tutta biancal’ombra curva seducente dello sguardo:ancora un altro bacio un altro un altro

– quale profumo di magnolia il suo petto fragrante!

Page 24: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

64

SI, PER TENIR-LA

Si, per tenir-la, la feria al cor–era l’ortiga que alena cremor.

()

Page 25: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

65

SE, PER AVERLA

Se, per averla, la ferivo nel cuore – ero l’ortica che alita bruciore.

()

Page 26: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale
Page 27: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

NO

TRE D

AME

DE

LA

GA

RDE

PRI

EZ

PO

UR N

OU

S

MA

RSE

I LL

E

PO

RT

D

’AM

OU

R

NO

TRE D

AME

DE

LA

GA

RD

E

PRIE

Z P

OUR

NO

US

Page 28: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

102

SI LA DESPULLAVA

Si la despullavaoh, la meva amor!un botó que queiaja em donava goig–ara la brusetai el cinyell tot pret,mel rosada i frescala sina després:

al mig de la toiaclavellets vermells:

Page 29: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

103

SE LA SPOGLIAVO

Se la spogliavo,oh, il mio amore!un bottone che cadevae già mi dava gioia– ora la blusettae la cinta ben stretta,miele rosato e frescoil seno poi:

al centro del mazzo di fiorigarofanini vermigli:

Page 30: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

116

SI N’ERA UN LLADRE

 

Si n’era un lladre cor-robador,mirada bruna, llavi de foc.–Ai, la padrina, m’ha pres el dot.)(

Page 31: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

117

C’ERA UN LADRO

 

C’era un ladro cuore-predone, sguardo bruno, labbra di fuoco. – Ahi, madrina, m’ha rubato la dote.

( )

Page 32: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

124

QUIN DESVETLLAR-ME

Quin desvetllar-me el seu cos tot nu(era un fanal que em feria la cara)–quan a ciutat plou tot queda com Tu,nacre lluent de l’una banda a l’altra.

Ja et sóc fidel com ho és el ratpenatque viu esclau al voltant de la nitra;digue’m per què, sota el braç i amagat,tens un secret com d’ulls negres, que em mira.

Dius mon amant, com un desmai d’onadaque el iol l’esquinça sota el ventre moll;per aquest bres jo també et diré: amada–però el teu secret, negre negre, em té tot!

Page 33: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

125

CHE RISVEGLIO

Che risveglio per me è il suo corpo tutto nudo(era un fanale che il viso mi feriva)– quando nella città piove tutto rimane come Te,madreperla lucente da una parte all’altra.

Ora ti sono fedele come lo è il pipistrelloche vive schiavo attorno al salnitro;dimmi perché, sotto il braccio e di nascosto,tieni un segreto che mi guarda come occhi neri.

Dici amante mio, come un deliquio di un’ondache la iole lacera sotto il ventre bagnato;per questo dondolio anch’io ti dirò: amata– ma il tuo segreto, nero nero, mi possiede tutto!

Page 34: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

134

RAILS I MÉS RAILS

rails i més rails–i més rails i més rails–(la xemeneia fa el seu nom blanc en marxa)

jo resto pres per la xarxa dels rails:cor i desig com unes mans lligades

(si xiula fort penso que m’ha cridat)–perquè enyora l’amanti jo l’amor del cos i el de l’amor només de l’estimada

i ara imaginoel seu bes i el seu braçi és sols l’agulla dels rails i la màquina

MÉS RAILS QUE VOLS D’OCELLLA MATINADA CLARA

Page 35: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

135

ROTAIE E ANCORA ROTAIE

rotaie e ancora rotaie– e ancora rotaie e ancora rotaie –(il fumaiolo disegna il suo nome bianco in movimento)

io resto prigioniero della rete di rotaie:cuore e desiderio come mani legate

(se fischia forte penso che m’abbia chiamato)– perché ha nostalgia dell’amantee io dell’amore del corpo e di quello soltanto dell’amor dell’amata

e ora immaginoil suo bacio e il suo braccioed è solo l’ago degli scambi e la macchina.

PIÙ ROTAIE CHE VOLI D’UCCELLOL’ALBEGGIARE CHIARO

Page 36: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

143

Note biografiche1

Nacqui il 16 maggio 1894. Pochi giorni dopo fui battezzato nella parrocchia di Santa Madrona, in un pomeriggio tempesto-so d’acqua simile all’ostinazione. Quel giorno a Montjuïc2 por-tavano in una cappella alcuni condannati a morte. La città, rag-gomitolata e timorosa, tratteneva il respiro. Nel farmi cristiano, il sacerdote disse a coloro che mi tenevano: «Nato con l’acqua ostinata, forse morirà nel fuoco…». Questa previsione non ha mai lasciato tranquilla la mia povera madre. A dodici anni ero puro come mai più potrà ripetersi: il mio destino, la Chiesa. A vent’anni, afflitto, cristiano e socialista, vedevo il Montjuïc a tal punto come un affronto che si doveva sopportare. Un libro in spagnolo, Humo de fábrica3 [Fumo di fabbrica] e Un enemic del

1 “Notes biogràfiques” apparve per la prima volta in un testo autografo e poi riprodotto in facsimile, senza data e firmato dal poeta. [Tutte le note sono a cura del traduttore.]

2 Piccola montagna di 177 metri d’altezza, situata vicino al porto di Barcellona. Sull’o-rigine del nome vi sono due ipotesi: che derivi dal catalano medievale “Mont dels Jueus – Monte degli ebrei” per la presenza di un cimitero ebraico, oppure dal latino “Mons Iovis – Monte di Giove” poiché Barcellona fu città romana con il nome di Barcino.

3 Josep Salvat-Papasseit, Humo de fábrica, Barcellona, Galerías Layetanas, 1918.

Page 37: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

144

poble4, sono le ultime fiammate. Ancora non ho mai scritto senza immergere la penna nel cuore, spalancato.

Sono, come uomo di lettere, di immaginazione scarsa, piut-tosto elementare; ho visto o vissuto tutto. Ma io mi riconosco in un’aristocrazia dello spirito, che può elevarsi dai limiti del sapere accademico, che non mi ha dato mai riparo dalle intemperie. A cominciare dai primi passi.

Amo l’arte e gli artisti, e le opere inutili degli artisti. Aspiro a un’opera inutile che dia consolazione agli uomini ricchi, senza la democrazia che confonde l’uomo ricco con l’uomo che ha denaro, l’artista con il cavallo.

Non ho mai avuto fortuna né mai ne avrò. Ma la gioia è mia, perché la so fingere, mestiere di Poeta, quale io sono. Secondo le previsioni, la morte mi coglierà col fuoco, perché un fuoco in-terno mi consuma. Rimpiango che la gloria non sia una fanciulla che si possa stringere tra le braccia.

4 Un Enemic del Poble (Fulla de subversió espiritual) [Un Nemico del Popolo (Foglio di sovversione spirituale)], rivista fondata dal poeta nel 1917, che vi pubblicò numerosi testi in prosa, e che continuò a essere editata fino al 1919.

Page 38: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

165

Sono io, che parlo ai giovani1

«Ahimè, colui che si astiene, per squallido cinismo o altra vile freddezza!»

J. M. DE SUCRE

1. Siate, ognuno di voi, almeno una lucciola.2. La grandezza di Goethe si trova in ciò che fece, non in

ciò che tralasciò di fare. 3. Sono Poeti solamente coloro che cantano nel lotta e

biasimano nei loro canti. 4. Nella leggenda sublime, Geova è la comparsa. Quella è

grandezza: quella degli angeli ribelli. 5. Sia la vostra moda cruda nudezza. 6. Non vogliate mai sapere qual sia l’ora quieta del riposo:

chiedete al mare – cavallo da tiro più forte – per quale ragione le loro onde selvagge amoreggino eternamente con l’inquietudine.

7. Non conosciate altra maestà che quella delle intelligenze attive.

8. Se insieme a un cielo ribollente vi è stato dato uno zenit e un mare blu, non per questo riposatevi. Vi è stato fatto questo dono affinché lo meritiate.

1 “Sóc jo, que parlo als joves”, testo apparso sulla rivista Un Enemic del Poble (Fulla de subversió espiritual), numero 45 (gennaio 1919), firmato dal poeta. La rivista fu fondata dal poeta nel 1917, che vi pubblicò numerosi testi in prosa e continuò a essere editata fino al 1919.

Page 39: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

166

9. Non disprezzate mai la tenacia di coloro che pescano con la canna; disprezzate la loro pazienza, se volete.

10. Chi fra voi, e per la Libertà, non ha mai messo in pericolo qualche volta la propria libertà, non è giovane; chi per la Vita non è pronto a morire, anch’egli non è giovane. Né essere liberi né vivere è concesso a tutti.

11. Vogliate liberarvi di ogni menzogna: di ogni galanteria, ad esempio. Non accettate di accompagnarvi a persone irrigidite fuori e vuote dentro.

12. Le grandi parole di Gesù – «costruite sulla pietra viva» – non furono dirette ai deboli, bensì ai forti; piuttosto ai vecchi con un cuore giovane che ai giovani con un’anima da vecchio.

13. Tutto ciò che uscirà di sano dalla vostra mente, lo partorirete con dolore; e non pretendete di partorire senza dolore, perché siete giunti in tempi di prove dure. Ciascuno di voi ha vent’anni.

14. Abbiate, com’è doveroso, impulsività. Ma riflettete, anche. Senza eccedere nella riflessione e neppure nell’impulsività: essendo un bel po’ bambini, non commettete il peccato di giungere a sembrarlo.

15. Coloro che nell’essere vecchi ricordano con nostalgia la loro gioventù, serbano l’entusiasmo e la speranza di dominare il mondo. Non ci si dovrà fidare dei giovani che non vogliono intendere questo desiderio.

16. È una piccola poesia. Ogni volta che, di nuovo, il treno attraversa i campi – li attraversa cento volte ogni giorno – gli uomini dell’aratro, della falce e della zappa abbandonano i propri strumenti di lavoro e fissano il loro sguardo sulla vertigine che vola. Ogni volta, sotto

Page 40: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

167

il sole, quando nuovamente il treno è già lontano e sta svanendo, gli uomini dell’aratro, della falce e della zappa ritornano a far lavorare le mani. Ma lo fanno così in fretta che direste che il treno li ha fatti vergognare del loro procedere lenti sul lavoro. Ci sarà chi, tra di voi, non provi vergogna nell’avanzare poco a poco?

17. Vi ricordate di Lilliput2? Ciascuno di voi può essere Gulliver, se si prepara ad andarci. (Vivete a Lilliput). Se vi volete imprigionare i piedi e le braccia, se vi volete imprigionare financo il corpo, mantenete l’anima con fierezza libera.

18. I fiacchi temono Dio; i tenaci lo fissano con sguardo fermo. Pensate che Dio guarda se stesso, e che solo Egli è grande, recita il libro sacro.

19. I popoli che edificarono le piramidi, non si riposarono sotto il sole e non lo seppero mai temere. Malgrado ciò, non dateci importanza, visto che quei tempi sono ormai lontani: ciascuno di voi elevi un ideale di tale dignità che gli consenta financo di danzare su cime ancora più alte di quelle delle vecchie piramidi.

20. Non ponete mai limiti alla nostra nobiltà; che vuol dire: non fate il male ancorché comporti del bene. Odiate il tiranno, persino se vi è parso intelligente, odiate l’ignorante, anche se è schiavo.

2 Lilliput è un paese immaginario presente nella prima parte del libro, I viaggi di Gul-liver (1726) di Jonathan Swift.

Page 41: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

169

Idea del Poeta1

I. Il ritmo di una Vita – una solitudine meditativa, un atto profetico, un sacrificio – può essere solo una danza. L’euritmia è nella danza, varia e guaritrice di immutabili destini. E una filo-sofia può essere fondata grazie della danza. Inventare un sistema filosofico in contrapposizione a quelli già prestabiliti, gli uni so-pra gli altri, nelle metafisiche, è una soluzione. Non all’interno della vita. La riflessione rigorosa del filosofo, che ama raramente perché conosce l’interiorità più profonda dell’uomo, contraddi-ce la verità che non può esistere se non è di belle forme: invece il Poeta vive, e non c’è un sistema che valga una cospirazione del Poeta.

II. Per essere Poeta sarà necessario in primo luogo sentire il desiderio di lottare. ANZI QUALCOSA PIÙ DI QUESTO: la vocazione stessa. Noi, per esempio, abbiamo cesellatori meravi-gliosi, però invano abbiamo cercato il Poeta: questi crede in Dio e non è un mistico; rifiuta il plebiscito, perché non si mischia

1 “Concepte del Poeta”, pubblicato sulla rivista catalana Mar Vella (numero 4), nel dicembre del 1919.

Page 42: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

170

con i vili trenta denari; quest’altro, il cesellatore, non ci crede, né agli dei né ai plebisciti – e in ciò già si avvicina al poeta –, ma non è un combattente e ha paura del giudizio degli uomini inquadrati perché sono prudenti. Il Poeta sarà, dunque, l’uomo entusiasta.

III. Un uomo entusiasta non potrà definirsi tale né in base all’ambito né per il suo ruolo all’interno di tale ambito: per es., Dídac Ruiz2. Le molteplici sfaccettature sono il suo vigore. La danza è già così. Sarà inoltre coraggioso, di un coraggio pieno: Walt Whitman3, altro esempio.

IV. Il fuoco è la parola e la parola è: Dio. Questa trilogia è il petto, la mente e il braccio di tutti i Poeti. Come un’Opera Ar-chitettonica che si chiamerà Michelangelo, o Leonardo da Vinci, o Bernard Palissy4, o Ramon Llull5, o Goethe: financo Nietzsche

2 Cfr. p. 150, nota 6.

3 Poeta statunitense (1819-1892), legato a una visione armonica dell’universo, nel 1855 pubblicò la prima edizione di Leaves of grass, sua opera principale, che avrebbe avu-to numerose edizioni ampliative. Lavorò anche come tipografo, professore e giornalista. Dalla terza edizione del 1860, che includeva le sezioni Children of Adam e Calamus, e poi con la quarta del 1867, arricchita da Drum Taps, e la quinta del 1871 che incluse Passage to India, l’opera ottenne un consenso diffuso e l’autore visse gli ultimi anni di vita nel pieno riconoscimento della grandezza della sua opera. La sua produzione ha influito su numerosi poeti successivi, tra cui Cummings, Wilde, Pound ed Eliot.

4 Ceramista francese (1510-1590), rinnovò l’arte dell’invetriatura; difese la tecnica quale strumento di conoscenza e si scagliò contro il sapere libresco.

5 Filosofo, teologo, scrittore, poeta, mistico e missionario catalano (1233-1316), scrisse numerose opere in catalano, latino e arabo. Elemento fondamentale del suo pensiero fu l’idea della missione per convertire ebrei e musulmani al cristianesimo: in questa prospettiva elaborò la sua ars, una logica universale, capace di scoprire e dimostrare la verità partendo dai termini semplici e combinandoli in modo matematico. Scrisse opere teologiche e scientifiche di grande levatura e si distinse anche per alcune opere letterarie

Page 43: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

171

come Cristo, financo Napoleone come San Francesco. Il Poeta fa voto di Eternità e quando ha il nome di Colombo, la grandezza del mondo ne viene accresciuta. Per questo i Poeti si sposano con la luna, perché vivono in un mondo che sta in alto, sopra questo mondo. Ma non è il loro destino né la volontà ciò che muove i Poeti; è la danza stessa, l’ottimismo nell’amore e nel dolore. Per questo, i perseguitati da tutte le disgrazie sono i fortunati di tutte le fortune.

V. Dire Poeta vuol dire esultanza, provar piacere nell’inten-dere il bene della bestemmia. Il male non è mai esistito. Almeno gli uomini liberi, che sono gli uomini forti, non l’hanno potuto conoscere. Però esiste l’uggia, che è la massa ignorante della ci-viltà. Questa massa enorme, tutta l’umanità intimorita e scema, che vive perché ha stabilito come norma sociale l’ipocrisia, è ciò che il Poeta biasima. Perciò la riflessione non ha un valore così alto come l’ottimismo e di questo, l’entusiasmo.

VI. La manifestazione, grafica, financo morale, di cui il Poeta vive, è la sincerità. Il Poeta si muove da solo fra le moltitudini, ed è una meraviglia nella sua epoca per il fatto che è sincero. Nello spazio chiuso del suo pugno, che non si riposa mai, racchiude l’avvenire del tutto. Perché il Poeta è vate, cioè: veggente. Coloro

tra cui il Blanquerna o Llibre d’Evast e d’Aloma e de Blanquerna (1283), il El Fèlix o Llibre de meravelles (1287-89) e una serie di opere poetiche che costituiscono il primo grande documento della letteratura catalana. Ricordiamo la grande enciclopedia Arbre de Cièn-cia (1296-1297) e le due opere poetiche el Desconhort (1295) i el Cant de Ramon (1300). Viaggiò per l’Europa, l’Asia e l’Africa, visse a Parigi e Roma e negli ultimi anni della sua vita andò missionario a Tunisi; rientrò a Maiorca poco prima di morire. Ha avuto una forte influenza nei secoli successivi, tra gli altri, su Giordano Bruno e il filosofo Leibniz, oltre che sui poeti catalani successivi, fino ai nostri giorni.

Page 44: papasseit ok1 - Institut Ramon Llull · Joan Salvat-Papasseit Il poema de La rosa sulle labbra e prose scelte Introduzione di Jaume Subirana Traduzione di Marcello Belotti Testo originale

172

che sono nel mondo, e non solamente per uno spazio di tem-po delimitato, bensì per un’Eternità, sanno che quando il Poeta apre le mani, un’Era sconosciuta è cominciata.