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1 41° u scita, G ennaio 2 014 Onlus Registrazione: T ribunale d i A lessandria N . 6 48 d el 2 0/07/2010 LA M IA VOCE LA NOSTRA VOCE ! Indice: Pag. 1 Pranzo di Natale Pag. 7 Giuseppe Tortora Pag. 13 Casale (Nelson Mandela) Pag. 2 Voltaggio Pag. 8 Pranzo di Natale “Andeira” Pag. 14 Gabriele Pag. 3 Enrico Demaria Pag. 9 Francesco e Laura V. Pag. 15 Geo Andeira di Riccardo Pag. 4 Mapi Pag. 10 Riccardo T. (Geo Andeira) Pag. 16 Presentazione Associazione Pag. 5 Marcos….. Pag. 11 …...Riccardo T. Pag. 6 …….Marcos Pag. 12 Riccardo T. (conclusioni) Sabato 7 dicembre 2013 Pranzo con i soci di Andeira Si sono riuniti in una ventina di persone per mangiare in armonìa. Inoltre, questo incontro, è stato un’occasione per discutere riguardo il lavoro svolto durante l’anno. Concluso il pranzo i ragazzi si sono augurati un sereno Natale e un arrivederci a gennaio 2014, mese in cui ripartiranno le attività dell’associazione. www.andeira.it ……

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Page 1: Pag. 2 Voltaggio Pag. 8 Pranzo di Natale “Andeira” Pag. 14 ...andeira.it/cgi-bin/giornale/Gennaio2014.pdf · Simona saranno sempre dalla mia, e poi, anche se c'è la fatica, c’è

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41° uscita, Gennaio 2014

Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010

LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !

Indice:

Pag. 1 Pranzo di Natale Pag. 7 Giuseppe Tortora Pag. 13 Casale (Nelson Mandela)

Pag. 2 Voltaggio Pag. 8 Pranzo di Natale “Andeira” Pag. 14 Gabriele

Pag. 3 Enrico Demaria Pag. 9 Francesco e Laura V. Pag. 15 Geo Andeira di Riccardo

Pag. 4 Mapi Pag. 10 Riccardo T. (Geo Andeira) Pag. 16 Presentazione Associazione

Pag. 5 Marcos….. Pag. 11 …...Riccardo T.

Pag. 6 …….Marcos Pag. 12 Riccardo T. (conclusioni)

Sabato 7 dicembre 2013 Pranzo con i soci di Andeira

Si sono riuniti in una ventina di persone per mangiare in armonìa. Inoltre, questo incontro, è stato un’occasione per discutere riguardo il lavoro svolto durante l’anno. Concluso il pranzo i ragazzi si sono augurati un sereno Natale e un arrivederci a gennaio 2014, mese in cui ripartiranno le attività dell’associazione.

www.andeira.it

……

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~ 2 ~

La Doppia Ombra – Voltaggio

Cuscini, Tisane e Lavoro

Noi

Siamo qui,

noi,

coi no stri sogni,

quelli delle

grandi passioni,

delle idee

luminose;

siamo qui;

con le nostre

storie;

e vogliamo

volare,

e vogliamo

guarire;

e stare benone;

e abbiamo avuto

i nostri guai,

abbiamo sofferto;

siamo noi,

siamo noi;

quelli ,

che non è finita,

quelli che

ricominciano,

che sperano,

che amano

ancora,

nonostante tutto,

siamo noi.

Stefano Merialdi

Recentemente ho avuto una grande opportunità, ormai siamo in inverno e

il lavoro in campagna è stato temporaneamente sospeso, ringrazio il

signore per avermi fatto conoscere una persona di gran cuore che aiuta gli

altri senza interesse ed è proprio lui, Mario che mi ha trovato lavoro in

campagna e adesso dopo un po' di difficoltà mi ha dato un altro lavoro con

più profitto, in pratica si tratta di un tirocinio di 6 mesi da svolgere a

Voltaggio, il guadagno è il doppio tant'è che abbiamo dovuto aprire un

conto e in più

c'è la

possibilità che

mi assumano

definitivamen

te in azienda.

Il lavoro,

attraverso la

Cooperativa

Essedi, è

semplicissimo

, si tratta di

tagliare dei

pezzi di lana

che verranno

usati poi per

farne dei cuscini. In un secondo tempo si passerà alla confezione di

preparati per infusi.

All'inizio ero molto contento e sembrava che i miei sogni si stessero

realizzando ma io, per mia stessa ammissione, sono un tipo che se

potrebbe, vivrebbe di pensione, sono pigro e ho passato gran parte della

mia vita in casa, e alle prime difficoltà ho perso di mordente fino al punto

di arrendermi.

Purtroppo, per motivi personali, non posso prendermi il lusso di perdere

questo lavoro solo perché può sembrare noioso, il lavoro è troppo

importante, specie in tempi di crisi come questi e Mario e la mia referente

Simona, mi vengono sempre incontro, cercano di farmi ragionare e solo

ora ho capito che i sogni, i progetti hanno un prezzo e io non voglio fare

brutte figure con chi mi conosce.

Ora vorrei solo rimettermi in carreggiata e dimostrare a tutti che non sono

un lavativo, un parassita, perché, come ha detto Mario, io sono una

persona molto intelligente che se vuole può, e io voglio, per la mia

famiglia, per i miei progetti e per i miei sogni.

Le difficoltà non mancheranno e mi ci devo abituare e so che Mario e

Simona saranno sempre dalla mia, e poi, anche se c'è la fatica, c’è anche il

guadagno e ho capito che devo ringraziare il cielo di tutto questo.

Grazie Mario, grazie Simona, alla fine sarà una vittoria.

Christopher Inhaynes

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L'INVERNO .............In un paese del Piemonte l'

inverno è molto freddo quando le giornate sono umide senza sole, come si può essere attratti dalle feste di Natale? Una risposta c'è . Chi ci sente è una persona buona verso chi soffre di solitudine perché è uno che ha bisogno di trovare aiuto anche per trascorrere il periodo natalizio e cerca ascolto. Secondo le antiche leggende, a Natale, veniva svelato il futuro e a mezzanotte tornava la calma e la tranquillità in tutto il mondo. Dal 17 al 24 dicembre i Romani festeggiavano i Saturnalia per salutare la fine dell'anno e assicurare la salute delle semine invernali. Nel IV secolo d. C., il 25 dicembre, fu scelto per celebrare il Natale cristiano. Le grandi feste invernali pagane furono sostituite da una celebrazione sicuramente più gioiosa e una magia buona, auspici di nuove fortune assieme al racconto della natività, cambiarono in tutti l' ATTESA DELLA LUCE e la RINASCITA dopo le lungh giornate buie dell'inverno.

Demaria Enrico

GIORNI DI FESTA..................................La fiera di S.Caterina. A Novi Ligure,il 24 Novembre 2013 tramite la festa di S.Caterina c' è stata una sfilata di calessi trainati da cavalli .Ci sono andato con mia madre perché c' erano le giostre,le bancarelle coi panini e i dolciumi. C' erano molte merci e oggetti natalizi .Come tutti gli anni , il 25 novembre si ricorda S.Caterina d' Alessandria,che è raffigurata con la ruota del martirio e rappresentata da una bella statua votiva nella chiesa S.Andrea in Collegiata .I Novesi pregano questa santa e rinnovano la tradizione della fiera e anche della buona cucina.In quei giorni fa freddo perché è inverno ed è una bella occasione di festeggiare durante la stagione invernale e fredda. Il giorno 25 ci sono tornato con mio papà.C' era il sole e abbiamo mangiato i panini con la porchetta e passeggiato.

...Enrico

Il 7 dicembre 2013, ho recitato questa poesia per gli amici di ANDEIRA . Il titolo è : LO

FESTEGGIAMO IL NATALE? Sono in attesa di un nuovo natale,di un nuovo anno da

festeggiare. Avvolto nel sonno aspetto la neve ,i regali,la festa , la bella speranza e vedo le

luci dalla mia stanza. Enrico

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LA FORZA DEL PERDONO Il 30 novembre è la giornata in cui 1700 città nel mondo dicono No alla pena di morte. Lo fanno illuminando un monumento significativo, organizzando conferenze e incontri. Anche Genova da anni aderisce al movimento Città per la Vita, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Quest’anno è stato invitato Rais Bhujian a portare la sua testimonianza davanti a una Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale gremita. Rais è un giovane, emigrato dal Bangladesh negli Stati Uniti, precisamente a Dallas in Texas. Il 21 settembre 2001, dieci giorni dopo l’attentato alle Torri Gemelle, viene colpito al viso da una scarica di pallottole sparate dal fucile di Mark Stroman, un nazionalista xenofobo che aveva perso la sorella nell’attentato terroristico. Stroman aveva deciso di farsi

vendetta da solo, uccidendo tutti i musulmani che avrebbe incontrato sulla sua strada. Rais Bhujian riuscì a sopravvivere al tentato omicidio ma due persone persero la vita. Stroman venne catturato qualche giorno dopo e condannato a morte. Dopo l’incidente molte cose sono cambiate nella vita di Rais: ha perso il lavoro, la fidanzata e nonostante le cure non è riuscito a riacquistare la vista da un occhio. Era giusto che Stroman morisse? Rais ha percorso un lungo cammino interiore che lo ha condotto a La Mecca, dove ha compreso che l’unica strada per liberare se stesso dall’odio era il perdono. La logica dell’ “occhio per occhio”, come diceva Gandhi, rende ciechi. Non serve a trovare pace. In un’intervista Rais ha detto: “L'odio non porta a risolvere pacificamente alcuna situazione. L'ho capito dopo che io stesso sono diventato una vittima dei crimini dell'odio a causa della tragedia delle Torri gemelle dell'11 settembre. Quello che mi è¨ accaduto ha cambiato completamente la mia vita e mi ha aiutato a capire che l'odio reca solo paura, miseria, risentimento e disastri nelle vite umane. Crea ostacoli insormontabili a una crescita sana dell'umanità e sminuisce la società nel suo complesso.” Avvicinandosi a Dio Rais ha iniziato a vedere Mark Stroman non come un nemico da eliminare ma come un uomo suo simile, che aveva sbagliato ma che poteva essere perdonato. Per questo si è battuto fino all’ultimo per impedire la sua esecuzione e ha fondato l’Associazione World Without Hate. Nonostante il suo impegno, Stroman è stato giustiziato nel 2011 ma, dopo aver saputo che Rais si stava battendo per la sua salvezza, ha dichiarato: “Ero un uomo libero, ma in realtà dentro di me ero come rinchiuso in una prigione a causa dell’odio che portavo nel cuore. Adesso mi sento felice come non lo sono mai stato. Ti prego perdonami”. Mark è morto, ma le parole di perdono di Rais lo hanno reso libero. Libero dall’odio e dal razzismo che portava dentro di sé. Mi ha colpita molto la storia di Rais Bhujian: non è facile riuscire a perdonare chi ti ha fatto del male, non è facile vedere nel tuo potenziale assassino un uomo che può redimersi, che può cambiare. Come ha detto Luca Borzani -Presidente della Fondazione per la Cultura- “l’incontro di Palazzo Ducale è stato uno spazio di parola diversa offerto alla città, uno strumento contro la globalizzazione dell’indifferenza. Rais ha portato la sua testimonianza di uomo coraggioso e libero, capace di mettersi contro un senso comune, uscendo dalla logica esclusiva della vittima.” Mi chiedo: io avrei avuto il coraggio di fare lo stesso? Maria Pia Amico (Genova)

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Marcos (Ovada)

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Ciao a tutti, mi chiamo Giuseppe Tortora.

Ho 31 anni, vivo ad Ovada e sono un ragazzo solare e di compagnia; nel

tempo libero nel mi piace ascoltare la musica italiana, ogni tanto esco con i

miei amici vado nel ristoranti e pizzerie.

Amo tantissimo lo sport, in particolare il calcio: sono un gran tifoso del

Milan e qualche volta vado allo stadio a vedere la mia squadra del cuore.

Lavoro come segretario alle scuole medie da circa 15 anni ma il mio scopo

è quello di avere un lavoro stabile, perché nel lavoro che faccio ci metto

l’anima e vorrei che la gente mi venisse incontro.

Io nel lavoro sono molto corretto e preciso, perché sono abituato. L’anno

scorso ho fatto uno stage lavorativo con una radio locale per sei mesi, mi

era piaciuto molto come Stage.

Io penso che lavorare come giornalista sia una cosa bellissima. Non

nascondo che sarebbe un mio sogno, perché io vorrei provare a fare

qualcosa di importante per la mia vita.

Saluti da

Giuseppe Tortora

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Un pranzo “speciale” nel quale hanno partecipato il Cda, soci ordinari,

i giornalisti protagonisti di Andeira e alcuni genitori.

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L’ultimo giorno di scuola prima

delle vacanze natalizie

Abbiamo fatto la festa, abbiamo fatto un gioco organizzato dalla professoressa Bocchio: “Indovina chi?” in cui tutti, uno alla volta,

dovevamo indovinare chi o che cosa veniva interpretato, tipo mimo. E’ stato bello, mi è piaciuto. Poi siamo andati ad allestire il cibo per fare la festa e abbiamo ballato. Non mi sono mai divertito così tanto! Ho ballato con Arianna era contenta e mi ha fatto piacere scatenarmi con lei. Mi dispiace non vedere i compagni per le vacanze, ma sono contento di riposarmi e iniziare poi il nuovo anno riposato.

Infine abbiamo ringraziato fatto la professoressa Squadrelli (mitica!) e le abbiamo chiesto scusa per le volte che l’abbiamo fatta arrabbiare. Lei si è commossa. Sono proprio contento della scuola di cui faccio parte! Al prossimo anno!!

Laura V. augura a tutti i lettori di Andeira un

Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Nella foto sulla destra L. (ragazza non vedente)

ha voluto ricordare, scrivendo nel suo piano di

gomma con fogli lucidi, che il 19 dicembre 2013

presso il Teatro Splendor di Ovada ha svolto

insieme ai suoi compagni del Centro Diurno per

disabili Lo Zainetto di Ovada uno spettacolo

teatrale: il giro del mondo in 80 giorni. Le scene

sono state svolte tramite le "ombre cinesi".

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GEO ANDEIRA /3 CASALE MONFERRATO

(Casal in piemontese, Casà in dialetto monferrino)

Proseguendo con ciò che ho iniziato nei numeri scorsi, come prima uscita del 2014 e terza di Geo Andeira

intendo parlarvi della città di Casale Monferrato, Comune di 34.576 abitanti della provincia di Alessandria.

Sul territorio comunale si trovano otto frazioni: Casale Popolo; Cerreto; Rolasco; Roncaglia San Germano;

S.Maria del Tempio; Terranova e Vialarda. Il Santo Patrono è Sant’Evasio. Casale è sede di un’importante

Diocesi.

Casale è situata in un'area pianeggiante dove prevale coltivazione del riso, ma comprende anche una

splendida zona collinare limitrofa produttrice di pregiati vini (Barbera, Dolcetto, Grignolino,...) e sede di

grandi aziende vitivinicole. La città vantava una notevole presenza di piccole e medie imprese, ma anche di

grandi gruppi industriali come la Bistefani, una delle più importanti industrie dolciarie italiane,

la Cerutti, specializzata nelle macchine rotative, la Buzzi Unicem, multinazionale del cemento, e la dismessa

Eternit.

Durante il corso del Novecento fu uno dei maggiori centri specializzati nella produzione del cemento, mentre

negli ultimi venti anni si era consolidato il settore della refrigerazione, diventando (assieme a Ticineto e

Quattordio) uno dei vertici del distretto dei frigoriferi industriali. Ad oggi rimangono a Casale ancora oltre

10 aziende. Il progetto Casale Capitale del Freddo si prefigge di portare formazione, un laboratorio ed un

centro di ricerca nella città.

Sin da quando divenne municipium romano la città è stata il centro più importante del circondario; dopo un

periodo di decadenza causata dalla caduta dell'Impero romano e dalle invasioni dei popoli barbari, infatti,

divenne un libero Comune e dal XV al XVI secolo fu la capitale dei Paleologi. Successivamente divenne

dominio dei Gonzaga, che costruirono una delle più grandi e prestigiose cittadelle europee. Contesa nel corso

del XVII e XVIII secolo tra francesi e spagnoli, durante il Risorgimento fu uno dei baluardi difensivi contro

l'Impero austriaco. Oggi Casale, collocata all'interno del triangolo industriale Torino-Genova-Milano, è un

importante centro industriale noto soprattutto per la produzione di cemento e per la presenza dalla dismessa

fabbrica Eternit, che produceva l'omonimo materiale altamente dannoso per l'uomo a causa della presenza di

amianto.

Casale è anche conosciuta a livello internazionale come sede delle maggiori industrie italiane del comparto

del freddo, in particolare delle vetrine refrigerate e dei camion refrigerati; per questo motivo viene anche

definita Capitale del Freddo.

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Il comune di Casale Monferrato è esteso 86,32 km2e si estende su un'area pianeggiante situata ai piedi delle

colline del Monferrato, celebre regione vitivinicola della quale è considerata la capitale storica. La città

inoltre sorge su una posizione favorevole poiché si trova a poca distanza dai capoluoghi di Vercelli,

Alessandria, Asti e Novara e all'interno del triangolo industriale.

Monumenti: Il Duomo è il più antico monumento della città di Casale Monferrato e una delle più importanti

cattedrali in stile romanico lombardo del Piemonte. Secondo la Passio, opera che descrive le vicende e il

martirio di Sant'Evasio, la fondazione della chiesa risale all'VIII secolo d.C. ad opera del re longobardo

Liutprando. Le prime notizie certe dell'esistenza della chiesa sono documentate in un atto di donazione del

974 e in atti successivi risalenti all'XI secolo. Fu consacrato nel 1108 da Papa Pasquale II. Nel 1215, a

seguito della guerra fra i Casalesi e gli Alessandrini, i Vercellesi, i Pavesi ed i Milanesi, fu gravemente

danneggiata e in più punti ricostruita. Sebbene sia stata oggetto di numerosi interventi e restauri durante il

XVIII e l'XIX secolo, mantiene ancora oggi gran parte delle caratteristiche acquisite in epoca medievale.

Oltre alla Cattedrale vi sono diverse chiese: la Chiesa di San Domenico che è la più importante chiesa

cittadina dopo il Duomo; fondata da Guglielmo VIII nel 1472, fu terminata nel 1506 da Bonifacio V ed

affidata alla cura dei Padri Domenicani. Negli stessi anni fu edificato anche il convento. Sia il convento che

la chiesa rimasero unite fino al 1822, quando, a seguito delle soppressioni napoleoniche, una parte del

convento fu divisa in tre lotti e concesso a privati. Vi sono numerose opere d'arte datate dal XV al XVIII

secolo, come un dipinto quattrocentesco raffigurante la Madonna con Bambino (di scuola fiamminga) Il

miracolo del libro di San Domenico, La resurrezione da parte di San Domenico del nipote del cardinale Colonna, La battaglia degli Albigesi di Pier Francesco Guala (fine XVII inizio XVIII secolo) e altri dipinti

attribuiti del XVI secolo attribuiti a Nicolò Musso, Giovan Battista Caire e Guglielmo Caccia. Degne di nota

la tomba cinquecentesca Benvenuto Sangiorgio, cavaliere gerosolimitano e membro del Senato casalese, e di

altri principi Paleologi e Gonzaga. All'interno del convento spiccano la Cappella del Rosario, ricca di stucchi

e decorazioni, il chiostro rinascimentale, la torre campanaria ed il salone quattrocentesco. La Chiesa di San

Paolo fu iniziata nel 1586 su disegno dell'architetto milanese Lorenzo Binago, padre barnabita, la chiesa a

croce greca, fu consacrata il 12 novembre 1595. La chiesa fu officiata con l'annesso collegio, ora scuola

elementare di Stato, fino al 1802, anno della soppressione napoleonica dai padri Barnabiti. Sulla facciata

statue della Madonna di Loreto, di San Pietro, San Paolo, San Carlo Borromeo e Sant'Alessandro Sauli. Sono

presenti numerose opere del Sei-Settecento, tra cui opere pittoriche di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo:

Decollazione di San Paolo, Assunta, San Matteo e l'Angelo e la Vocazione di Matteo. Sempre all'interno

della chiesa, sul lato destro, vi è la Casa di Loreto, aperta nel 1645. Infine la Chiesa di Santa Caterina

Costruita all'inizio del Settecento su progetto di Giovanni Battista Scapitta, assieme al convento, la chiesa fu

consacrata il 24 agosto 1720. La chiesa mantenne inalterata la sua struttura originaria, mentre il convento

subì numerose trasformazioni (divenendo anche scuola e ospedale). Considerata uno dei capolavori barocchi

della città, l'esterno è caratterizzato da una grande cupola e dalla facciata a due ordini. L'interno, a croce

greca è caratterizzato dal gruppo scultoreo in marmi policromi che raffigura la Vergine Assunta.

La sinagoga, edificata nel 1595 (come testimonia una lapide), fu assorbita durante il XVII e il XVIII secolo

dal ghetto ebraico. Anche in periodi di minor libertà per gli ebrei, come l'epoca napoleonica, la sinagoga fu

costantemente abbellita con nuove opere artistiche. Nel 1866 la nuova sinagoga, completamente trasformata,

fu consacrata. L'esterno è molto sobrio, mimetizzato con l'ambiente circostante, mentre l'interno è

caratterizzato dalla massiccia presenza di stucchi d'oro. Nel matroneo è stata allestita la mostra permanente

dei documenti e delle opere artistiche della comunità; la biblioteca e l'archivio storico sono collocate al

secondo piano. Attualmente la sinagoga non è utilizzata regolarmente perché il numero di ebrei è molto

ridotto. Oltre agli edifici di culto si trovano in città diversi palazzi di origine molta antica dimora di nobili

famiglie casalesi. Ricordiamo tra essi: Palazzo di Anna d'Alençon Risalente al tardo Quattrocento, è

un'antica costruzione caratterizzata da un tipico cortile rinascimentale, circondato da colonne circolari di

laterizio con capitelli cubiformi, un porticato con archi a sesto acuto e a tutto sesto, tipicamente

rinascimentali e decorazioni a stemmi e tavolette dipinte rappresentanti personaggi della famiglia paleologa e

della stessa Anna d'Alençon; al suo interno nelle ampie sale spiccano soffitti a cassettoni. Abitato in origine

dalla marchesa Anna d'Alençon, dal XVII secolo appartenne alla famiglia Fassi di Balzola. Palazzo Treville

è l’opera più nota di Giovanni Battista Scapitta, è uno dei palazzi più importanti della città. Costruito tra il

1710 ed il 1714 è in stile Barocco piemontese e si affaccia Via Mameli creando un notevole impatto visivo

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con la sua imponente facciata curvilinea. Di particolare interesse sono l'atrio e il cortile, ricchi di luce e

colore. Inoltre palazzo Sannazaro di origine tardo-medievale, fu profondamente rimaneggiato durante il

Settecento, epoca in cui assunse l'attuale aspetto barocco. Palazzo San Giorgio (Municipio) sorto sui resti di

un palazzo precedente, fu costruito nel 1778; stilisticamente è un'opera di transizione tra il Rococò e il

Neoclassico. Ha una facciata ripartita in tre ordini con finestre contornate da stucchi. Il portale, formato da

colonne binate, è sormontato da un balcone con balaustra in pietra ornata da quattro putti in marmo,

rappresentanti le quattro stagioni. Di grande valore il Teatro municipale fu costruito tra il 1785 ed il 1786 fu

inaugurato nel 1791. Dai contemporanei fu considerato il miglior teatro del Regno di Sardegna dopo quello

di Torino. Tra i simboli di Casale la torre civica a pianta quadrata, in mattoni, domina con i suoi 60 metri di

altezza tutta la città ed è uno dei suoi simboli; venne elevata probabilmente nel XI secolo, assieme alla chiesa

di Santo Stefano e ad altre due torri a scopo difensivo. Nel XVI secolo fu ristrutturata e fu costruita la parte

al di sopra dell'orologio, in stile rinascimentale (tranne la cupola, aggiunta in epoca sabauda . Nel 1731 e nel

1780 furono condotti altri restauri; nel 1920, infine, un altro restauro eliminò l'intonaco e la portò all'attuale

aspetto. In cima vi è una banderuola raffigurante lo stemma della famiglia Gonzaga: croce attorniata da 4

aquile. Sulla torre due affreschi raffigurano lo stemma di Casale Monferrato. Il Castello dei Paleologi

Costruito nel 1352 da Giovanni II Paleologo, per rafforzare le fortificazioni già esistenti, nel Quattrocento fu

ampliato e trasformato da Guglielmo VIII Paleologo e Bonifacio V. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis del

1559, passata la città in mano ai Gonzaga di Mantova, l'edificio perse la sua funzione di dimora e fu

trasformato nuovamente in fortezza; vennero infatti potenziati i fianchi, le torri, furono aggiunti i rivellini

(negli stessi anni ebbe inizio anche la costruzione della Cittadella). Fino alla metà del XIX secolo il castello

mantenne inalterata la struttura impostata dai Gonzaga. Dal 1856, poi, a causa della necessità di nuovi spazi

urbani, iniziò la demolizione dei rivellini. Tuttora il castello è in parte visitabile ed è diventato un contenitore

culturale della città.

Piazza Mazzini è uno dei luoghi più antichi della città, forse addirittura risalente all'epoca romana, poiché è il

punto di incrocio di via Saffi, via Duomo, via Roma e via Lanza. Durante il Medioevo questa piazza,

chiamata all'epoca piazza del Comune, era il centro della vita politica e commerciale del borgo. Nel corso dei

secoli, oltre a cambiare diversi nomi (da piazza del Comune divenne, durante la dominazione napoleonica,

place de la Reunion, poi piazza Carlo Alberto, ed infine piazza Mazzini) ha subito numerose modifiche che

ne hanno alterato l'aspetto originale, specie dopo i lavori eseguiti nell'Ottocento. Oggi la piazza è

caratterizzata dalla presenza, al centro, della statua di Carlo Alberto a cavallo, dai portici che la circondano

quasi interamente, e dalla porta omonima rinascimentale.

Due sono i Musei di Casale :Il Museo Civico: situato all'interno del convento della chiesa di Santa Croce, è

composto da una gipsoteca Bistolfi e da una pinacoteca e contiene numerose opere di artisti monferrini

appartenenti a differenti epoche. Museo Ebraico: allestito all'interno del matroneo della Sinagoga, e in alcune

stanze adiacenti, contiene numerosi argenti, tessuti e oggetti appartenuti alla comunità ebraica casalese.

Casale fa parte inoltre dell'Ecomuseo delle terre d'acqua. La più importante biblioteca cittadina è la

Biblioteca Civica "Giovanni Canna, dal 1970 la biblioteca è ubicata all'interno di Palazzo Langosco, ed offre

numerosi servizi agli utenti.

Casale è stata la patria di numerosi artisti, atleti, scienziati, sovrani, politici, religiosi distintisi in molti

casi anche al di fuori dei limiti locali, come: Giovanna Vialardi di Villanova, poetessa, autrice, tra l'altro,

delle Rime (Lucca 1559);Bartolomeo Vialardi di Villanova, Governatore del castello di Casale, consigliere

di Stato e tesoriere generale del Monferrato;Luigi Canina, Architetto ed archeologo vissuto tra il 1700 ed il

1800; Giovanni Lanza (Casale Monferrato, 15 febbraio 1810 – Roma, 9 marzo 1882) è stato un politico

italiano. Tra gli altri incarichi ricoperti, è stato Presidente del Consiglio dei ministri dal 1869 al 1873.

Durante il suo governo vi fu la Presa di Roma, compiendo così, nove anni dopo l'Unità d'Italia, l'ultimo atto

del Risorgimento nazionale. Francesco Ottavio Magnocavalli, anche noto come Magnocavallo (Casale

Monferrato, 1707 – Moncalvo, 1789), è stato un architetto e scrittore italiano. Anna d'Alençon (30 ottobre

1492 – Casale Monferrato, 9 ottobre 1562) fu signora de La Guerche, marchesa consorte del Monferrato e

reggente. Fu l'ultima dei tre figli di Renato di Valois, duca d'Alençon, e della beata Margherita di Lorena-

Vaudemont. Bonifacio Cane, detto Facino (Casale Monferrato, 1360 – Pavia, 16 maggio 1412), è stato un

condottiero italiano, famoso per esser stato un crudele mercenario nell'Italia settentrionale tra il XIV-XV

secolo. Roberto Bolle, ballerino di fama mondiale. Riccardo Tornato (Cassine)

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Nelson Mandela Il 5 dicembre si è spento a 95 anni Nelson

Mandela, la sua morte ha fatto piangere tutto il

mondo, è stato un simbolo per l'Africa per la

sua lotta conto l'uguaglianza, libertà e il

razzismo.Proviene da una tribù altolocata,

iniziò a battersi per il suo popolo quando era

ancora un studente di Giurisprudenza. Nel

1944, fa parte della fondazione della lega

giovanile dell'African National Congress.

Nel 1960 esce indenne dal massacro di

Shaperville e abbraccia la lotta armata.

Viene arrestato nel 1963 e condannato all'

ergastolo, nel carcere di Robben Island, a Città

del Capo, dove continuò la lotta per avere

l'uguaglianza e contro il razzismo.Il presidente

americano De Klert, nel 1991, gli concede la

libertà e, dopo tre anni, arriva il primo voto

libero nella storia africana, e diventa lui stesso

presidente che resta in carica fino al 1998, e nel

2004 si ritira. Dopo dieci giorni di lutto, verrà il

suo funerale per domenica 15 dicembre e ci

saranno i capi di Stato di tutto il mondo e circa

2 milioni di persone per dargli l'ultimo saluto.

Il 10 dicembre, nello stadio dei Mondiali di

calcio a Johannesburg, per ricordarlo.

Vari presidenti come Obama ha detto di lui che

era " un uomo generoso d'animo e coraggioso,

perchè è riuscito a sconfiggere la rabbia, l'odio

e la vendetta ".Mandela verrà sepolto il 15

dicembre a Qunu, il suo villaggio natale.

David Cavallo

Attività sportiva Judo intermedio

Quest’ anno faccio una nuova attività

sportiva, ho iniziato a ottobre 2013 alla

palestra comunale di casale arti marziali

alla scuola media dante. La lezione la

conduce l' istruttore Alessandro e la

maestra Rita. I miei compagni sono: Federico,

Alex, Edoardo, Christian Brescianini e gli altri

non li conosco, siamo in dieci, tutti maschi

e una femmina che sono io. Durante l '

attività sportiva prima facciamo il saluto

breake, poi facciamo la corsa, poi i

piegamenti con le gambe e le braccia, poi

coricati a pancia in giù sul tappeto blu e

giallo poi con le mani tocchiamo il muro ;

dopo il riscaldamento facciamo il

combattimento con una persona che sta vicino a

noi, combattiamo con le mani nude e

mettiamo al tappeto i nostri compagni.

L’istruttore ci spiega la lezione, ci fa vedere

cosa dobbiamo fare in coppia con i nostri

compagni, prima lo fa con Federico poi mi

ha fatto mettere schiena contro schiena con

Alex.Ho scelto questo sport perchè mi piace

tanto, l’ ho visto in un telefilm in tv,

ckikinit a colpi di karate, mi è piaciuto molto e

ho detto a mia mamma che volevo farlo, lei è

andata ad informarsi a Borgo san martino da

Anna Brescianini che abita vicino a noi.Sono

molto contenta di fare questo sport, mi hanno

dato la tessera di JUDO INTERMEDIO

Luana Rota

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LA MIA PRIMA LEZIONE DI FOTOGRAFIA Faccio il corso tecnico-grafico nella classe terza b dell’ISS “Leardi” di Casale

Monferrato: nelle ore dei Laboratori tecnici questa settimana ho avuto la mia

prima lezione di fotografia sul ritratto in studio. Ho imparato subito che la

prima cosa da fare è mettere la macchina fotografica al collo con una tracolla

per non farla cadere. Poi bisogna agganciare la macchina fotografica al

cavalletto ad incastro e metterla in verticale all’altezza del mio sguardo, mentre

sono seduto su una sedia. Davanti a me avevo un set fotografico: c’era un

fondale bianco, la mia compagna Giulia che ha fatto da modella e due grandi

luci flash che servivano a illuminare la scena. Prima di fare le foto bisogna

controllare il funzionamento dei flash, facendo una prova. Per un ritratto il flash

deve illuminare la scena almeno per un 250 esimo di secondo, altrimenti la

fotografia potrebbe prendere solo la mezza figura. E’arrivato finalmente il

momento di fare l’inquadratura a mezza figura, dal giro vita fino alla testa di

Giulia. L’immagine è da mettere a fuoco usando la ghiera che ruota sopra

all’obiettivo: poi spegnendo le luci nell’aula ho scattato la mia prima fotografia.

Ecco quindi il risultato: vi piace?

Gabriele

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La nuova “Geo Andeira” di: Riccardo Tornato”

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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad

un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.

Consiglio direttivo:

Giuseppe Ravetti – Presidente

Michele Rolla – Vice Presidente

Elisa Regaglio - Segretario

Maddalena De Silvestro – Consigliere

Luisa Miselli – Consigliere

“Andeira”

Direttore Responsabile: Mimma Caligaris

Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073

Castellazzo Bormida (AL)

Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]

Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]

Sostenete il progetto “Andeira”: Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762