ottobre 2014

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EDITORIALE QUESTO MESE Segue la programmazione >>> MERCOLEDÌ 01 I mercoledì del documentario 17.45 THE ACT OF KILLING (Danimarca-Norvegia-GB/2012) di Joshua Oppenheimer (110’) Indonesia, 1965: i paramilitari del movimento Panca- sila danno vita a un colpo di stato che instaurerà una delle più feroci dittature del Novecento. Un genocidio con oltre un milione di persone trucidate nella più grande ‘caccia ai comunisti’ di tutti i tempi. I killer di allora, celebrati dal regime e mai puniti, oggi sono an- ziani signori benestanti. Joshua Oppenheimer, al suo esordio, segue il loro percorso in un racconto crudo, a tratti surreale, assolutamente unico, sulle conseguen- ze violente dell’esercizio del potere. Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Aspettando Terra di Tutti Film Festival 20.00 IO STO CON LA SPOSA (Italia/2014) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry (98’) “Un film documentario ma anche un’azione politica, una storia reale ma anche fantastica”. I tre autori (un regista, un giornalista e un poeta palestinese-siriano) descrivono così l’impresa (cinematografica e reale) compiuta tra il 14 e il 18 novembre 2013: aiutare cinque palestinesi e siriani in fuga dalla guerra ad attraversare clandestinamente l’Europa, da Milano a Stoccolma, inscenando un finto matrimonio. “Una favola di disobbedienza civile che solleva e risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità, il diritto delle persone a spostarsi senza impedimenti, sfuggendo guerre o dittature crudeli” (Marzia Gandolfi). Anteprima in collaborazione con Terra di Tutti Film Fe- stival, Centro Amilcar Cabral, Candidamente, Cineama, Circuito Cinema Bologna. Il film ha ricevuto lo Human Rights Nights Award all’ultima Mostra di Venezia. La rassegna Riusciranno i nostri eroi è promossa da FICE Emilia-Romagna in collaborazione con La Rete degli Spettatori e Sindacato Nazionale Critici Cinema- tografici Italiani (Gruppo Emilia-Romagna/Marche) Al termine incontro con Antonio Augugliaro e Gabriele Del Grande I mercoledì del documentario 22.15 THE LOOK OF SILENCE (Danimarca-Finlandia-Indonesia-Norvegia-GB/2014) di Joshua Oppenheimer (98’) Gran premio della giuria all’ultima Mostra di Venezia, è un documentario complementare e opposto a The Act of Killing. Il punto di vista sugli eventi è ribaltato: Op- penheimer accompagna Adi, fratello di una delle vitti- me del genocidio indonesiano, durante gli incontri con alcuni dei carnefici e dei loro familiari. Confronti dif- ficili, tesi, inquietanti, dai quali emerge l’immagine di una società che impunemente ignora o non riconosce le proprie colpe. “Un poema che parla del silenzio che nasce dal terrore” lo ha definito il regista, “un poema sulla necessità di rompere quel silenzio, ma anche sul trauma che dalla rottura di quel silenzio deriva”. GIOVEDÌ 02 18.00 THE LOOK OF SILENCE (replica) Omaggio a François Truffaut Inaugurazione della rassegna 20.00 JULES E JIM (Jules et Jim, Francia/1962) di François Truffaut (110’) A Parigi, negli anni Dieci, due uomini e una donna provano ad amarsi oltre le regole, attraverso il tem- po, la guerra, matrimoni e amanti, accensioni e de- lusioni: è lei, alla fine, a non saper accettare la resa. “Abbiamo giocato con le sorgenti della vita, e ab- biamo perso”. Appunto il film definitivo sul perdere, sul perdersi: “Il cinema di Truffaut è una macchina per fare il vuoto” (Jean Collet). Capolavoro d’utopia dolcemente amorale, infinitamente replicato in tanti film à la manière de. (pcris) 22.15 FAHRENHEIT 451 (GB/1966) di François Truffaut (112’) Fantascienza umanista: in un alienato mondo futuro, il libro è scrigno dello spirito, segnale di fratellanza, linea di resistenza e disobbedienza. Lo si distrugge con il fuoco o lo si assume per transustanziazione (gli uominilibro), in un rapporto sacrale. Julie Christie è doppia icona sixties in un appassionato film d’anti- cipazione: i sentimenti sono elementari quanto il ca- talogo di modernariato che ispira il décor (il design è fascista, il country è libertario), la parabola bibliofila è tuttora irresistibile. (pcris) VENERDÌ 03 18.00 FAHRENHEIT 451 (replica) Omaggio a François Truffaut 20.00 L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE (L’Homme qui amait les femmes, Francia/1977) di François Truffaut (115’) Storia d’un seduttore discreto e malinconico, journal intime d’un collezionista solitario. A parlarci è la voce di un morto (Bertrand osserva la ronde delle amanti intorno alla sua tomba), la ritrattistica è di grazia sublime: ogni donna del passato ha un suo colore, un suo segreto. Thanatos in agguato nella “semi- fatalità d’ogni incontro erotico” (Franco La Polla), e nell’epigramma libertino: “Le gambe delle donne sono compassi che misurano il mondo, dandogli il suo equilibrio”. (pcris) Omaggio a François Truffaut 22.15 BACI RUBATI (Baiser volés, Francia/1968) di François Truffaut (90’) Dedicato a Henri Langlois, che da pochi mesi il gover- no De Gaulle aveva allontanato dalla direzione della Cinémathèque, motivando in quell’epoca infiammata un’autentica sollevazione di cineasti e cinéphiles (e Truffaut fu in prima linea). Terza fetta di vita di Antoi- ne Doinel, il film è il più aperto, gioioso ed errabondo. Parigi, percorsa dalla posta pneumatica e da donne alte e belle, ha una luce che scalda il cuore, ed è certo il luogo migliore dove apprendere la vita e l’amore. Un presente di giovinezza già nel riverbero della nostalgia (Que reste-t-il de nos amours?). (pcris) SABATO 04 Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b 09.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA Il mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret- tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero. Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Attesi ritorni 16.00 DRAGON TRAINER 2 (How to Train Your Dragon 2, USA/2014) di Dean DeBlois (102’) Sono passati cinque anni nell’isola di Berk e la pacifica convivenza tra vichinghi e draghi che Hiccup e Sdentato hanno avviato nel primo Dragon Trainer è minacciata da un’armata di cattivissimi ‘sputafuoco’ comandati dall’oscuro e temibile Drago. Il secondo capitolo dell’a- nimazione targata Dreamworks è una favola pacifista che regala divertimento, avventure emozionanti e una spettacolare ambientazione fantastico-medievale. Animazione, Avventura. Dai 6 anni in su 18.00 JULES E JIM (replica) Cinquant’anni fa il Vangelo di Pasolini 20.15 SOPRALLUOGHI IN PALESTINA PER IL VANGELO SECONDO MATTEO (Italia/1963) di Pier Paolo Pasolini (52’) Mentre esce in sala il Pasolini di Abel Ferrara, cele- briamo il cinquantenario del Vangelo secondo Matteo, capolavoro pasoliniano recentemente riportato all’o- nore delle cronache dall’“Osservatore Romano”, che lo ha definito “il miglior film su Gesù mai girato”. I Sopralluoghi raccontano il viaggio di Pasolini alla ricerca di un’ambientazione per il film, girato poi in Basilicata. “Le facce degli arabi sono precristiane: indifferenti, allegre, animalesche, e un po’ funeree, su di esse non è passata, neanche da lontano, la predi- cazione di Cristo” (Pier Paolo Pasolini). Cinquant’anni fa il Vangelo di Pasolini 21.30 IL VANGELO SECONDO MATTEO (Italia/1964) di Pier Paolo Pasolini (137’) “La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la let- tura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggia- va in me il fascino dell’irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un’ope- ra marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode come potevo farli? Potevo farli con i baffoni, i denti digrignanti, vestiti di stracci, come i cori dell’opera? No, non li potevo fare così. Li ho vestiti un po’ da fascisti e li ho immaginati come delle squadracce fasciste o come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria”. (Pier Paolo Pasolini) Introducono Enrique Irazoqui, protagonista del film, e Roberto Chiesi DOMENICA 05 Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi 16.00 DRAGON TRAINER 2 (replica) (How to Train Your Dragon 2, USA/2014) di Dean DeBlois (102’) Animazione, Avventura. Dai 6 anni in su Omaggio a François Truffaut 18.00 EFFETTO NOTTE (La Nuit américaine, Francia/1973) di François Truffaut (115’) A Nizza un regista gira la storia di una sposina che fug- ge col suocero, e il set vive la mobilitazione incrociata di crisi e sentimenti tra personaggi della finzione e della realtà. Celebratissimo, e il più sincero e interessante, tra i film sull’amour du cinéma: Truffaut rende omag- gio a Welles, a Renoir, a Hitchcock, ma soprattutto dà splendida messinscena “alla domanda che mi tormen- ta da trent’anni: il cinema è più importante della vita? […] Non ci sono ingorghi nei film, né stasi né tempi morti. I film corrono come treni nella notte”. (pcris) Omaggio a François Truffaut 20.15 ADELE H., UNA STORIA D’AMORE (L’Histoire d’Adèle H., Francia/1975) di François Truffaut (96’) “Brano musicale per un solo strumento” (François Truffaut), film lancinante come un grido: l’urlo silen- zioso dell’amore non ricambiato. Truffaut non accetta distrazioni, non ammette ironia, non lascia un attimo il fianco della sua eroina disperata, cui concede però la luminosa bellezza (Isabelle Adjani al suo esordio nel ci- nema) che la storia le aveva negato. L’ossessione senza risposta di Adèle Hugo per l’ufficiale inglese diventa az- zardo drammaturgico vinto: “Non potendo avere il sor- riso dell’amore, mi condanno alla sua smorfia”. (pcris) Guilty Pleasures Viaggio senza bussola nel cinema di culto 22.15 UP! (USA/1976) di Russ Meyer (80’) Continua il viaggio intrapreso lo scorso mese nell’uni- verso comico-erotico di Russ Meyer, qui “al massimo del suo manierismo in una sex comedy piuttosto in- coerente su un nazista fuggiasco (tra le altre cose). Un mucchio di trovate erotiche bizzarre e gustose, un montaggio vigoroso, e solo un quantitativo minimo e discontinuo di senso – quanto basta per gli appas- sionati” (Dave Kehr). In Italia uscì all’epoca col titolo Le deliranti avventure erotiche dell’agente speciale Margò. Il soggetto originale, totalmente rimaneggiato, è del critico statunitense Roger Ebert. LUNEDÌ 06 Il Cinema Ritrovato al Cinema Classici restaurati in prima visione 18.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in ono- re di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoi- ne cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla finestrella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua cor- sa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut entra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra in- fanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al po- tere di Vitrac. Ragazzi terribili di Melville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossellini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comune. Si dirà pre- sto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris) MARTEDÌ 07 18.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica) MERCOLEDÌ 08 17.45 MARAT/SADE (GB/1967) di Peter Brook (116’) Ovvero, da titolo completo e perfettamente illustra- tivo, il processo e l’assassinio di Jean-Paul Marat messi in scena dagli internati al manicomio di Cha- renton sotto la direzione del Marchese De Sade. È il dramma che Peter Brook aveva già portato in teatro in un leggendario allestimento degli anni Sessanta, dove in sintonia con l’aria (teatrale e politica) del tempo i malati psichiatrici si ribellavano e aggredivano guar- diani e pubblico. “Furibondo e gelido esempio di teatro nel cinema” (Emanuela Martini), il film serba il suo destabilizzante parossismo coniugandolo oggi alla patina d’epoca. Certamente un’esperienza, e: “Il pro- blema di portare un testo teatrale sullo schermo è sta- to affrontato in molti modi, e spesso disatrosamente, ma è arduo ricordare un esito trionfale come quello raggiunto da Brook in Marat-Sade” (Roger Ebert). In occasione dello spettacolo La persecuzione e l’as- sassinio di Jean-Paul Marat, regia di Nanni Garella (15-26 ottobre, Teatro Arena del Sole). In collaborazione con Teatro Arena del Sole e ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incon- trano il pubblico. I mercoledì del documentario 20.15 LA ZUPPA DEL DEMONIO (Italia/2014) di Davide Ferrario (80’) “‘La zuppa del demonio’ è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, Il pianeta acciaio, per descrivere le lavora- zioni nell’altoforno. Cinquant’anni dopo, quella defi- nizione è una formidabile immagine per descrivere l’ambigua natura dell’utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. È questo il tema del nostro film: l’idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973- 74) ha accompagnato lo sviluppo industriale e tecno- logico” (Davide Ferrario). Al montaggio di immagini provenienti dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Im- presa di Ivrea fanno da controcanto i testi di letterati e intellettuali novecenteschi. Introduce Davide Ferrario 22.15 ADELE H., UNA STORIA D’AMORE (replica) GIOVEDÌ 09 Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Omaggio a Franco Maresco 18.00 TOTÒ CHE VISSE DUE VOLTE (Italia/1998) di Daniele Ciprì e Franco Maresco (95’) “Vero capolavoro del duo palermitano e pietra dello scandalo (idiota e assurdo) in cui venne gettato dalla Commissione censura, che prima cercò di bloccare il film in quanto degradante ‘per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell’umanità’ con par- ticolare disprezzo per il ‘sentimento religioso’, e poi contribuì al processo per vilipendio alla religione cat- tolica dal quale, al pari del Pasolini della Ricotta, Ci- prì e Maresco furono assolti. Il film era effettivamente scandaloso, ma per i motivi opposti. In un mondo […] che ha cessato di interrogarsi sulla forza, la bellezza, il mistero del messaggio evangelico, niente risulta più provocatorio e scandaloso di chi questa indagine ten- ta invece di farla”. (Nicola Lagioia) 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: [email protected] Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Omaggio a Franco Maresco 20.10 BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA (Italia/2014) di Franco Maresco (95’) “Partito come un documentario sul rapporto tra Ber- lusconi e Cosa Nostra, il film devia verso un viaggio tra i cantanti neomelodici al seguito dell’irresistibile impresario Ciccio Mira, come a mostrare una sorta di transfert collettivo e delle segrete assonanze tra due mondi in apparenza lontani. Ma in realtà il tutto su- bito si interrompe e collassa: Maresco, ci dice il film, è sparito, forse vittima del proprio film, e sulle sue tracce parte un Tatti Sanguineti un po’ Caronte e un po’ Philip Marlowe. […] Si ride, certo, ma il sentimen- to finale è quasi straziante. Perché Maresco in fondo ha una grande pietà per il mondo terribile che narra: il vero orrore gli sembra piuttosto il volto dell’Italia di oggi”. (Emiliano Morreale) Introduce il produttore Rean Mazzone 22.15 BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA (replica) Documentari e cinema sociale dal sud del mondo 8 a edizione dall’8 al 12 ottobre Proiezioni dalle ore 14 a mezzanotte Il programma dettagliato verrà distribuito a parte Tutte le proiezioni sono a ingresso libero www.terradituttifilmfestival.org VENERDÌ 10 TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL SABATO 11 09.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Terra di Tutti Film Festival 16.00 LA BICICLETTA VERDE (Wadjda, Arabia Saudita-Germania/2012) di Haifaa Al-Mansour (100’) Un film ‘rivoluzionario’ per diversi motivi. Innanzi tut- to perché infrange il tabù di uno sguardo femminile dietro la macchina da presa in una paese, l’Arabia Saudita, in cui lo sguardo è tutto ciò che le donne pos- sono mostrare in pubblico. E rivoluzionario perché an- che la protagonista è una donna ‘rivoluzionaria’: una bambina cresciuta tra le regole ferree della tradizione che semplicemente sogna una bicicletta (verde, non a caso), simbolo di indipendenza e libertà in un mondo in cui alle donne è impedito anche di guidare. (ac) Drammatico. Dai 10 anni in su Ingresso libero TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL DOMENICA 12 TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Terra di Tutti Film Festival 16.00 VADO A SCUOLA (Sur le chemin de l’école, Francia-Cina-Sudafrica-Brasile- Colombia/2013) di Pascal Plisson (75’) Quattro bambini uniti dal desiderio di imparare: Jackson, Zahira, Carlito e Samuel abitano rispetti- vamente in Kenya, Marocco, Patagonia e India e ogni giorno devono affrontare pericoli e ostacoli – distanze enormi da percorrere, serpenti, elefanti, banditi – per raggiungere la scuola. Sono spinti da una grande de- terminazione, dalla volontà di riscattarsi dalla pover- tà e di costruire il proprio futuro. “Spero di mostrare al pubblico che ci sono altre realtà, che l’accesso alla conoscenza è di fondamentale importanza per tutti i bambini del mondo” (Pascal Plisson). Documentario. Dagli 8 anni in su Ingresso libero TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL LUNEDÌ 13 18.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica) MARTEDÌ 14 18.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica) MERCOLEDÌ 15 17.45 L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE (replica) Cinque decenni di migrazione 20.00 GIÀ VOLA IL FIORE MAGRO (Déjà s’envole la fleur maigre, Belgio/1960) di Paul Meyer (91’) Questo ritratto neorealista di grande bellezza estetica racconta la disperazione di un emigrato italiano in Belgio e il suo lavoro nell’inferno della miniera. Paul Meyer realizza il primo film sul declino economico della Vallonia e la chiusura delle miniere, e l’establi- shment belga gliela farà pagare molto cara. Un vero capolavoro sconosciuto e ingiustamente dimenticato, pochissimo visto all’epoca nonostante i complimenti pubblici di Visconti, De Sica, Rossellini e Zavattini. Primo di una serie di appuntamenti dedicati alla mi- grazione italiana nella seconda metà del Novecento che proseguirà fino a dicembre. Introduce Renzo Orlandi (Università di Bologna) Rassegna in collaborazione con Scuola di Giurispru- denza – Alma Mater Studiorum Università di Bologna I mercoledì del documentario Fare cinema in Emilia-Romagna 22.15 THE LONG ROAD TO THE HALL OF FAME (Italia-USA/2014) di Réda Zine (70’) La vita di Tony King alias Malik Farrakhan attraver- sa mezzo secolo di storia afroamericana. Nato negli anni della segregazione, è stato tra i primi giocatori di football professionisti di colore, poi modello e attore in film blaxploitation, come Shaft, e ancora guardia del corpo dei Public Enemy. Attivista politico, entra a far parte della Nation of Islam prendendo il nome di Ma- lik Farrakhan. Un uomo che “sembrava aver vissuto diverse vite parallele” lo definisce Réda Zine, regista marocchino bolognese d’adozione. Introduce Réda Zine GIOVEDÌ 16 Omaggio a François Truffaut 17.45 LE DUE INGLESI (Les deux anglaises et le Continent, Francia/1971) di François Truffaut (108’) “Sarebbe sbagliato dire che Truffaut adatta Henri- Pierre Roché: piuttosto dona alla sua opera la forma verso cui essa tendeva” (Sylvain Coumol). Il più ro- manzesco, il meno romantico dei film truffautiani: la storia ottocentesca di Claude e delle due sorelle in- glesi ha toni via via più cupi e crudi. Profondamente morboso: l’amore è un procedere millimetrico e osses- sivo verso la deflorazione, la morte ha il sapore della terra. (pcris) Omaggio a François Truffaut 21.30 L’ULTIMO METRÒ (Le Dernier métro, Francia/1980) di François Truffaut (130’) Per Truffaut, innamorato delle canzoni di Trenet, que- sto è il film sulla Francia e sul teatro dans la joie et la douleur: a Parigi, negli anni dell’occupazione nazista, Deneuve direttrice di teatro prosegue con astuzia e coraggio il lavoro del marito regista ebreo, nascosto nei sotterranei. L’attor giovane Depardieu porta scom- pigli di cuore, ma il finale è di letizia e liberazione. Bel colore d’epoca, antiretorica la celebrazione delle arti dello spettacolo, fantasmatica la fotografia di Néstor Almendros. (pcris) VENERDÌ 17 17.30 L’ULTIMO METRÒ (replica) CinemAfrica Inaugurazione della rassegna 20.00 NELSON MANDELA: THE MYTH AND ME (Sudafrica-Germania/2014) di Khalo Matabane (84’) Lettera aperta a Nelson Mandela, in cui si esamina in modo sobrio e demistificante la figura del leader e il suo ruolo nelle riforme sudafricane degli anni Novanta. Allo sguardo del regista si aggiungono le voci di politici, attivisti e intellettuali (il Dalai Lama, Henry Kissinger, Colin Powell, tra gli altri) intorno alle sfide che gli ideali di libertà, riconciliazione e perdono lasciati in eredità da Madiba lanciano in un mondo ancora dominato da conflitti e disugua- glianze. 22.30 O GRANDE KILAPY (Angola-Portogallo-Brasile/2012) di Zézé Gamboa (100’) João Fraga è un incorreggibile donnaiolo scialac- quatore e un imbroglione di professione. Interessato certamente più al denaro e ai piaceri della vita che alla lotta politica, finisce suo malgrado per divenire un paladino della lotta contro il potere coloniale. Am- bientato negli anni Settanta, gli ultimi della domina- zione portoghese in Angola, questo film tratto da una storia vera offre una prospettiva acuta e inconsueta sui valori di un’elite dominante ormai al tramonto. 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: [email protected] Rassegna a cura dell’Associazione Centro Studi Do- nati - www.centrostudidonati.org Biblioteca Renzo Renzi 20.30 - 23.30 Una notte in biblioteca per ricordare Renzo Renzi A partire dalle 20.30 la biblioteca terrà aperti i propri spazi in via straordinaria fino a tarda ora per ricorda- re, a dieci anni dalla sua scomparsa, Renzo Renzi. Cri- tico cinematografico, scrittore, organizzatore culturale e regista di documentari, Renzi è stato uno dei fon- datori della Cineteca di Bologna. Saranno proiettati a ciclo continuo i cortometraggi da lui realizzati a metà degli anni Cinquanta e verranno esposti documenti originali, carteggi, manoscritti inediti. Non mancherà una galleria di immagini fotografiche dell’archivio, selezionate tra le migliaia donate alla Cineteca. Ad aprire la serata un grande amico di Renzi, il fotografo Mario Dondero. Ingresso libero Informazioni: 051 2195322 SABATO 18 09.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA Sala Scorsese Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Ragazzi selvaggi. Il Cinema Ritrovato al Cinema 16.00 I 400 COLPI (replica) (Les 400 coups, Francia/1959) di François Truffaut (93’) Drammatico. Dai 12 anni in su CinemAfrica 17.30 MUNYURANGABO (Rwanda-USA/2007) di Lee Isaac Chung (97’) A oltre un decennio di distanza il tragico genocidio rwandese continua a influenzare i rapporti tra le per- sone. Possono due adolescenti, uno hutu e l’altro tutsi, mantenere salda la loro amicizia, nonostante lo scon- tro etnico che ha sconvolto il loro paese? Primo film in lingua Kinyarwanda, girato in undici giorni, con pochi mezzi e con soli attori non professionisti locali e ampio ricorso all’improvvisazione, è rapidamente diventato un piccolo caso internazionale. Per Roger Ebert “bello e potente in ogni inquadratura, un capolavoro”. CinemAfrica 20.00 WAR WITCH (Canada/2012) di Kim Nguyen (90’) Africa subsahariana. Dopo che il suo villaggio è sta- to bruciato, Komona è costretta a uccidere i genitori come iniziazione alla vita da soldato e a subire ogni genere di violenza. Cercando rifugio dall’orrore, incon- tra un ragazzo albino, che lei chiama ‘Mago’. Insieme fuggono alla ricerca di un futuro migliore. Presentato al Festival di Berlino, dove la giovane protagonista ha vinto il premio come migliore attrice, War Witch è stato nella cinquina dell’Oscar 2013 per il Miglior film straniero. CinemAfrica 22.30 LIFE ABOVE ALL (Sud Africa-Germania/2010) di Oliver Schmitz (100’) In un piccolo villaggio sudafricano Lillian è malata di AIDS ed è sua figlia Chanda, dodicenne, a prendersi cura della famiglia. In una comunità in cui, a causa di superstizioni e ignoranza, la paura e i pregiudizi di- lagano, energia, compassione e coraggio convivono nel cuore della bambina. Tratto dal romanzo Chanda’s Se- crets di Allan Stratton, un dramma universale ed emo- zionante, in cui spicca l’interpretazione della giovane protagonista premiata al Festival di Durban. DOMENICA 19 CinemAfrica 15.30 THE SQUARE – DENTRO LA RIVOLUZIONE (Al-Midan, Egitto-USA/2013) di Jehane Noujaim (104’) Dal 2011, anno della caduta di Mubarak, fino al gol- pe militare che ha deposto il presidente Mohamed Morsi nell’estate del 2013. Tre anni di rivoluzione in Piazza Tahrir, cuore pulsante di una speranza collet- tiva, raccontati da questo sconvolgente documentario candidato all’Oscar: dai colorati sit-in di protesta agli scontri con la polizia, l’occhio silenzioso di Jehane Noujaim segue cinque manifestanti mentre a loro vol- ta testimoniano, videocamera alla mano, le utopie e le atrocità di un popolo in lotta. Sala Scorsese Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Short Stories. Racconti persiani 16.00 LES CONTES DE LA MÈRE POULE (Iran/1992-2000) di Farkondeh Torabi, Morteza Ahadi Sarkani e Vajollah Fard-e-Moghadam (46’) Tre cortometraggi ispirati alla tradizione persiana raccontati animando stoffe preziose e ritagli di carta. In Shangoul e Mangoul tre capretti devono difendersi da un lupo cattivo durante la breve assenza della loro mamma; in Il pesce Arcobaleno il pesce più bello del mare deve imparare ad aprirsi agli altri e accettare il loro aiuto; Lili Hosak è invece un piccolo pulcino avventuroso che si allontana dai genitori e cade in acqua: per salvarlo, tutti gli animali si mobilitano. Animazione. Dai 4 anni in su A seguire laboratorio gratuito di animazione in stop motion con stoffe e ritagli. Prenotazione obbligatoria: [email protected] 17.45 NELSON MANDELA: THE MYTH AND ME (replica) 20.00 LIFE ABOVE ALL (replica) 22.30 WAR WITCH (replica) LUNEDÌ 20 18.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica) MARTEDÌ 21 18.00 I 400 COLPI (replica) In ricordo di Peter von Bagh 19.45 SOSIALISMI (Finlandia/2014) di Peter von Bagh (86’) Sosialismi si apre con una delle prime immagini in movimento della storia del cinema, La Sortie de l’Usine Lumière à Lyon (1895) di Louis Lumière, e con l’energia e le teorie che diedero vita al marxismo, per concluder- si nel presente, quando le icone della speranza in un mondo migliore e più giusto sono state trasformate in prodotti di consumo, mercanzia, opinioni esibite più che profonde convinzioni. Peter von Bagh ci mostra come il socialismo e il cinema siano la stessa cosa. E ci dice che il cinema e il socialismo ci saranno sempre, come sapeva bene Tom Joad”. (Olaf Möller) REMEMBRANCE – A SMALL MOVIE ABOUT OULU IN THE 1950s (Muisteja – pieni elokuva 50-luvun oulusta, Finlandia/2013) di Peter von Bagh (69’) “Nel suo primo film saggio autobiografico, Peter von Bagh narra alcuni ricordi dell’infanzia trascorsa a Oulu. Più precisamente usa la propria vita come un prisma attraverso il quale esaminare la storia finlan- dese: non è solo un ricordo agrodolce ma anche una riflessione su una generazione che ha conosciuto le difficoltà e le follie del dopoguerra. Com’è sua con- suetudine, von Bagh si muove avanti e indietro nel tempo, attraversa i decenni, passa con disinvoltura da un tema all’altro accompagnato dalle armonie di Olavi Virta e Leevi Madetoja. Remembrance suona ri- petutamente come un grido di battaglia. Guarda verso casa con affetto, angelo, e davanti a te con rabbia”. (Olaf Möller) 22.30 I 400 COLPI (replica) MERCOLEDÌ 22 17.45 EFFETTO NOTTE (replica) Cinque decenni di migrazione 20.00 PANE E CIOCCOLATA (Italia/1973) di Franco Brusati (110’) La commedia di Franco Brusati dedicata all’emigra- zione italiana in Svizzera. Protagonista un cameriere interpretato da Nino Manfredi, “onesto lavoratore ma oppresso da un acuto, ossessivo senso di inferiorità, del resto confermato dal disprezzo che gli dimostrano gli abitanti del paese che lo ospita” (Alberto Moravia). Vinse l’Orso d’Argento a Berlino e il David di Donatello per il miglior film e il migliore interprete. “Non credo proprio di esagerare nell’assicurare che Manfredi in Pane e cioccolata è all’altezza di Chaplin in Tempi moderni. Un Chaplin che si concede meno illusioni, perché italiano e conosce da generazioni e generazioni l’andamento della Storia” (Oreste Del Buono). Restauro promosso da Cineteca di Bologna, CSC – Cineteca Nazionale e Lucky Red Introducono Stefano Canestrari e Annalisa Verza (Università di Bologna) 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca Prenotazioni: [email protected] IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA CLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONE tutti i lunedì e martedì del mese È ripartita la distribuzione di grandi classici del cinema promossa da Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol sull’intero territorio nazionale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo torna sul grande schermo in prima visione in splendide copie restaurate con tecnologia digitale. Ad aprire la stagione 2014-2015 è l’indimenticabile lungometraggio d’esordio di François Truffaut, I 400 colpi, poetico ritratto d’adolescente che nel 1959 inaugurava la stagione della nouvelle vague francese e il ciclo dedicato ad Antoine Doinel. OMAGGIO A FRANÇOIS TRUFFAUT dal 2 al 30 ottobre È stato il più amato dei cineasti; il più lieve e tragico, il più grave e sentimentale (le donne, i bambini, i libri, i morti); l’iconoclasta e poi forse il rifondatore di un’altra qualité française; il portatore di una straordinaria eredità critica. Se certi temi, certe immagini, certi film ci parlano da una sorta di lontana modernità (dei gesti, degli abiti, delle parole e delle passioni, soprattutto della cinefilia), intatta e urgente è sempre l’interrogazione truffautiana sul senso del cinema, sulla rela- zione (fondativa, ultimativa) tra il cinema e la vita. CINEMAFRICA dal 17 al 19 ottobre Nona edizione, la prima in collaborazione con la Cineteca, per la rassegna promossa dell’Associazione Centro Studi Donati dedicata alla recente produzione cinemato- grafica dall’Africa e sull’Africa. Dall’eredità di Mandela alle conseguenze del ge- nocidio rwandese, dalle piaghe dell’AIDS e dei bambini soldato, alle memorie del passato coloniale e alla rivoluzione di piazza Tahrir. Un viaggio a trecentosessanta gradi attraverso la bellezza e le contraddizioni di un continente in movimento. TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL dal 10 al 12 ottobre Tre giorni di cinema documentario e sociale dal sud del mondo sui temi della lotta alla povertà, della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura biologica ed equo- solidale, delle nuove cittadinanze, della sopravvivenza nelle regioni in guerra. La vita nella striscia di Gaza, le proteste in Turchia, il Brasile dei mondiali di calcio e una comunità Rom in un campo di Napoli. E, ancora, una transessuale a Belgrado e donne che lavorano in una miniera. Sono solo alcune tra le storie. Storie di conflitti, di persone e luoghi spesso dimenticati dai media mainstream. GENDER BENDER dal 25 ottobre al 1º novembre Dodicesima edizione del festival che offre uno sguardo attento e curioso agli im- maginari della cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Per Gender Bender, è tempo di super eroi. È il momento opportuno per rivelare quei caratteri peculiari che rendono speciale e super ciascuno di noi. Questa edizione è una visione a volo d’uccello e a velocità supersonica sulla bellezza e la fragilità del genere umano e sulle tante storie che ne costituiscono la straordinaria e sorprendente ricchezza e varietà. CINECLUB PER BAMBINI E RAGAZZI tutti i sabati e le domeniche del mese Molte le proposte di Schermi e Lavagne per l’ottobre dei cinefili in erba. Per i più piccoli arrivano le fantastiche avventure di Dragon Trainer 2 e le storie animate su carta e stoffe dell’iraniano Les Contes de la mère poule. Per i più grandicelli, il capolavoro di François Truffaut, I 400 colpi, e i tesori dell’animazione giapponese. Il cineclub incontra anche Terra di Tutti Film Festival e il cinema sociale con La bicicletta verde, storia al femminile diretta dalla prima donna regista dell’Arabia Saudita, e Vado a scuola, documentario sulle difficoltà d’accesso all’istruzione nel sud del mondo. Il 21 ottobre del 1984, aveva da qualche mese compiuto cinquantadue anni, moriva François Truffaut. Ventitré anni di carriera, ventuno lungometraggi. Ma quello che ci ha lasciato va molto oltre un dato numerico, i suoi film sono stati cruciali per l’educazione sentimentale di molte generazioni di spettatori. La sua vita è un romanzo, con una nonna che lo inizia alla lettura, un padre che non lo riconosce, un’infanzia tra i riformatori, un cinelub fondato a sedici anni e, da questa esperienza, l’incontro con il critico più grande del cinema francese, André Bazin, che sarà la figura paterna che gli era mancata. Prima di essere cineasta, Truffaut è una delle firme più prestigiose e polemiche dei Cahiers du Cinéma, la rivista che nei primi anni Cinquanta demoliva il vecchio cinema francese, con la sua qualità troppo collaudata e troppo ‘scritta’, e poneva le basi teoriche e vitali per la nascita della Nouvelle Vague. Critico acceso e implacabile, temuto per i suoi attacchi senza appello, Truffaut, diventato regista, addolcisce gli spigoli e comincia proprio raccontando un’infanzia difficile che somiglia molto alla sua. Subito stabilisce con gli spettatori di tutto il mondo una relazione speciale, un’empatia che è sopravvissuta alla sua morte. Se è vero che la febbre amorosa è il cuore del suo cinema, quel primo film che nel 1959 segna anche l’esordio del suo alter ego, Jean-Pierre Léaud/Antoine Doinel, è una partenza vertiginosa. I provini de I 400 colpi, recentemente ritrovati, sono una pura meraviglia. Il quattordicenne Léaud tiene testa a Truffaut, lo sorprende, lo seduce, è già Doinel, anche se il film non ha ancora un titolo: Truffaut esita tra L’età ingrata, I piccoli compagni, I ragazzi vagabondi. I 400 colpi è un’espressione francese che in italiano si può tradurre con “fare il diavolo a quattro”. È il caso unico di un titolo davvero strano, intraducibile eppure misteriosamente evocativo, che ci introduce al film più perfetto sul rifiuto di essere adulti a vantaggio di un mondo poetico, che sfida le regole della gravità e che vuole zero in condotta. A ottobre riportiamo in settanta sale italiane I 400 colpi e al Lumière un’ampia selezione delle opere di Truffaut. Sarà un’occasione, per i tanti che conoscono e amano Truffaut, di rivedere i suoi film in versione originale e in belle copie, e per chi non lo ha mai visto di scoprirlo al cinema – e sarà una di quelle scoperte che possono far innamorare del cinema, di colpo e per sempre. Esiste ancora un posto per Truffaut e il suo cinema in questo paese distratto, in inizio di secondo millennio? Noi faremo il diavolo a quattro perché ci sia! Il programma di ottobre è anche una scelta di grandi documentari pressoché sconosciuti in Italia, l’ospitalità a tre festival fuori mainstream e l’arrivo a Bologna di uno degli artisti più liberi e sorprendenti, Alejandro Jodorowsky… Basta essere curiosi e amare la cultura per perdersi felici in questo programma. Con commozione e rimpianto dedichiamo la proiezione di Sosialismi e Remembrance – A Small Movie About Oulu in the 1950s a Peter von Bagh, per tredici anni direttore artistico del Cinema Ritrovato, che se n’è andato a fine settembre. È stato lo spirito profondo e l’animatore insostituibile del nostro festival unico al mondo, ha illuminato la strada di noi tutti con la sua cultura cosmopolita, la felicità naturale e la portentosa competenza con cui si muoveva nella storia del cinema, l’ironia nordica, la qualità umana che appariva così evidente a chiunque avesse occasione d’incontrarlo. Non bastano le parole a dire quanto ci mancherà. Gian Luca Farinelli Appunti di François Truffaut, alla ricerca di un titolo per il suo primo film.

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Programma del Cinema LumièreOttobre 2014

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Page 1: Ottobre 2014

EDITORIALE QUESTO MESE

Segue la programmazione >>>

MERCOLEDÌ01I mercoledì del documentario17.45 THE ACT OF KILLING

(Danimarca-Norvegia-GB/2012)di Joshua Oppenheimer (110’)

Indonesia, 1965: i paramilitari del movimento Panca-sila danno vita a un colpo di stato che instaurerà una delle più feroci dittature del Novecento. Un genocidio con oltre un milione di persone trucidate nella più grande ‘caccia ai comunisti’ di tutti i tempi. I killer di allora, celebrati dal regime e mai puniti, oggi sono an-ziani signori benestanti. Joshua Oppenheimer, al suo esordio, segue il loro percorso in un racconto crudo, a tratti surreale, assolutamente unico, sulle conseguen-ze violente dell’esercizio del potere.

Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Aspettando Terra di Tutti Film Festival20.00 IO STO CON LA SPOSA

(Italia/2014) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry (98’) “Un film documentario ma anche un’azione politica, una storia reale ma anche fantastica”. I tre autori (un regista, un giornalista e un poeta palestinese-siriano) descrivono così l’impresa (cinematografica e reale) compiuta tra il 14 e il 18 novembre 2013: aiutare cinque palestinesi e siriani in fuga dalla guerra ad attraversare clandestinamente l’Europa, da Milano a Stoccolma, inscenando un finto matrimonio. “Una favola di disobbedienza civile che solleva e risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità, il diritto delle persone a spostarsi senza impedimenti, sfuggendo guerre o dittature crudeli” (Marzia Gandolfi).Anteprima in collaborazione con Terra di Tutti Film Fe-stival, Centro Amilcar Cabral, Candidamente, Cineama, Circuito Cinema Bologna. Il film ha ricevuto lo Human Rights Nights Award all’ultima Mostra di Venezia.La rassegna Riusciranno i nostri eroi è promossa da FICE Emilia-Romagna in collaborazione con La Rete degli Spettatori e Sindacato Nazionale Critici Cinema-tografici Italiani (Gruppo Emilia-Romagna/Marche)Al termine incontro con Antonio Augugliaro eGabriele Del Grande

I mercoledì del documentario22.15 THE LOOK OF SILENCE

(Danimarca-Finlandia-Indonesia-Norvegia-GB/2014)di Joshua Oppenheimer (98’)

Gran premio della giuria all’ultima Mostra di Venezia, è un documentario complementare e opposto a The Act of Killing. Il punto di vista sugli eventi è ribaltato: Op-penheimer accompagna Adi, fratello di una delle vitti-me del genocidio indonesiano, durante gli incontri con alcuni dei carnefici e dei loro familiari. Confronti dif-ficili, tesi, inquietanti, dai quali emerge l’immagine di una società che impunemente ignora o non riconosce le proprie colpe. “Un poema che parla del silenzio che nasce dal terrore” lo ha definito il regista, “un poema sulla necessità di rompere quel silenzio, ma anche sul trauma che dalla rottura di quel silenzio deriva”.

GIOVEDÌ0218.00 THE LOOK OF SILENCE (replica)

Omaggio a François TruffautInaugurazione della rassegna

20.00 JULES E JIM(Jules et Jim, Francia/1962)di François Truffaut (110’) A Parigi, negli anni Dieci, due uomini e una donna provano ad amarsi oltre le regole, attraverso il tem-po, la guerra, matrimoni e amanti, accensioni e de-lusioni: è lei, alla fine, a non saper accettare la resa. “Abbiamo giocato con le sorgenti della vita, e ab-biamo perso”. Appunto il film definitivo sul perdere, sul perdersi: “Il cinema di Truffaut è una macchina per fare il vuoto” (Jean Collet). Capolavoro d’utopia dolcemente amorale, infinitamente replicato in tanti film à la manière de. (pcris)

22.15 FAHRENHEIT 451(GB/1966) di François Truffaut (112’) Fantascienza umanista: in un alienato mondo futuro, il libro è scrigno dello spirito, segnale di fratellanza, linea di resistenza e disobbedienza. Lo si distrugge con il fuoco o lo si assume per transustanziazione (gli uominilibro), in un rapporto sacrale. Julie Christie è doppia icona sixties in un appassionato film d’anti-cipazione: i sentimenti sono elementari quanto il ca-talogo di modernariato che ispira il décor (il design è fascista, il country è libertario), la parabola bibliofila è tuttora irresistibile. (pcris)

VENERDÌ0318.00 FAHRENHEIT 451 (replica)

Omaggio a François Truffaut20.00 L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE

(L’Homme qui amait les femmes, Francia/1977)di François Truffaut (115’) Storia d’un seduttore discreto e malinconico, journal intime d’un collezionista solitario. A parlarci è la voce di un morto (Bertrand osserva la ronde delle amanti intorno alla sua tomba), la ritrattistica è di grazia sublime: ogni donna del passato ha un suo colore, un suo segreto. Thanatos in agguato nella “semi-fatalità d’ogni incontro erotico” (Franco La Polla), e nell’epigramma libertino: “Le gambe delle donne sono compassi che misurano il mondo, dandogli il suo equilibrio”. (pcris)

Omaggio a François Truffaut22.15 BACI RUBATI

(Baiser volés, Francia/1968)di François Truffaut (90’)

Dedicato a Henri Langlois, che da pochi mesi il gover-no De Gaulle aveva allontanato dalla direzione della Cinémathèque, motivando in quell’epoca infiammata un’autentica sollevazione di cineasti e cinéphiles (e Truffaut fu in prima linea). Terza fetta di vita di Antoi-ne Doinel, il film è il più aperto, gioioso ed errabondo. Parigi, percorsa dalla posta pneumatica e da donne alte e belle, ha una luce che scalda il cuore, ed è certo il luogo migliore dove apprendere la vita e l’amore. Un presente di giovinezza già nel riverbero della nostalgia (Que reste-t-il de nos amours?). (pcris)

SABATO04Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b09.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRAIl mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.

Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziAttesi ritorni16.00 DRAGON TRAINER 2

(How to Train Your Dragon 2, USA/2014)di Dean DeBlois (102’) Sono passati cinque anni nell’isola di Berk e la pacifica convivenza tra vichinghi e draghi che Hiccup e Sdentato hanno avviato nel primo Dragon Trainer è minacciata da un’armata di cattivissimi ‘sputafuoco’ comandati dall’oscuro e temibile Drago. Il secondo capitolo dell’a-nimazione targata Dreamworks è una favola pacifista che regala divertimento, avventure emozionanti e una spettacolare ambientazione fantastico-medievale.Animazione, Avventura. Dai 6 anni in su

18.00 JULES E JIM (replica)

Cinquant’anni fa il Vangelo di Pasolini20.15 SOPRALLUOGHI IN PALESTINA PER

IL VANGELO SECONDO MATTEO(Italia/1963) di Pier Paolo Pasolini (52’) Mentre esce in sala il Pasolini di Abel Ferrara, cele-briamo il cinquantenario del Vangelo secondo Matteo, capolavoro pasoliniano recentemente riportato all’o-nore delle cronache dall’“Osservatore Romano”, che lo ha definito “il miglior film su Gesù mai girato”. I Sopralluoghi raccontano il viaggio di Pasolini alla ricerca di un’ambientazione per il film, girato poi in Basilicata. “Le facce degli arabi sono precristiane: indifferenti, allegre, animalesche, e un po’ funeree, su di esse non è passata, neanche da lontano, la predi-cazione di Cristo” (Pier Paolo Pasolini).

Cinquant’anni fa il Vangelo di Pasolini21.30 IL VANGELO SECONDO MATTEO

(Italia/1964) di Pier Paolo Pasolini (137’) “La mia lettura del Vangelo non poteva che essere la let-tura di un marxista, ma contemporaneamente serpeggia-va in me il fascino dell’irrazionale, del divino, che domina tutto il Vangelo. Io come marxista non posso spiegarlo e non può spiegarlo nemmeno il marxismo. Fino a un certo limite della coscienza, anzi in tutta coscienza, è un’ope-ra marxista: non potevo girare delle scene senza che ci fosse un momento di sincerità, intesa come attualità. Infatti, i soldati di Erode come potevo farli? Potevo farli con i baffoni, i denti digrignanti, vestiti di stracci, come i cori dell’opera? No, non li potevo fare così. Li ho vestiti un po’ da fascisti e li ho immaginati come delle squadracce

fasciste o come i fascisti che uccidevano i bambini slavi buttandoli in aria”. (Pier Paolo Pasolini)Introducono Enrique Irazoqui, protagonista del film, e Roberto Chiesi

DOMENICA05Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi16.00 DRAGON TRAINER 2 (replica)

(How to Train Your Dragon 2, USA/2014)di Dean DeBlois (102’) Animazione, Avventura. Dai 6 anni in su

Omaggio a François Truffaut18.00 EFFETTO NOTTE

(La Nuit américaine, Francia/1973)di François Truffaut (115’) A Nizza un regista gira la storia di una sposina che fug-ge col suocero, e il set vive la mobilitazione incrociata di crisi e sentimenti tra personaggi della finzione e della realtà. Celebratissimo, e il più sincero e interessante, tra i film sull’amour du cinéma: Truffaut rende omag-gio a Welles, a Renoir, a Hitchcock, ma soprattutto dà splendida messinscena “alla domanda che mi tormen-ta da trent’anni: il cinema è più importante della vita? […] Non ci sono ingorghi nei film, né stasi né tempi morti. I film corrono come treni nella notte”. (pcris)

Omaggio a François Truffaut20.15 ADELE H., UNA STORIA D’AMORE

(L’Histoire d’Adèle H., Francia/1975)di François Truffaut (96’) “Brano musicale per un solo strumento” (François Truffaut), film lancinante come un grido: l’urlo silen-zioso dell’amore non ricambiato. Truffaut non accetta distrazioni, non ammette ironia, non lascia un attimo il fianco della sua eroina disperata, cui concede però la luminosa bellezza (Isabelle Adjani al suo esordio nel ci-nema) che la storia le aveva negato. L’ossessione senza risposta di Adèle Hugo per l’ufficiale inglese diventa az-zardo drammaturgico vinto: “Non potendo avere il sor-riso dell’amore, mi condanno alla sua smorfia”. (pcris)

Guilty PleasuresViaggio senza bussola nel cinema di culto22.15 UP!

(USA/1976) di Russ Meyer (80’)Continua il viaggio intrapreso lo scorso mese nell’uni-verso comico-erotico di Russ Meyer, qui “al massimo del suo manierismo in una sex comedy piuttosto in-coerente su un nazista fuggiasco (tra le altre cose). Un mucchio di trovate erotiche bizzarre e gustose, un montaggio vigoroso, e solo un quantitativo minimo e

discontinuo di senso – quanto basta per gli appas-sionati” (Dave Kehr). In Italia uscì all’epoca col titolo Le deliranti avventure erotiche dell’agente speciale Margò. Il soggetto originale, totalmente rimaneggiato, è del critico statunitense Roger Ebert.

LUNEDÌ06Il Cinema Ritrovato al CinemaClassici restaurati in prima visione18.15 20.15 22.15

I 400 COLPI(Les 400 coups, Francia/1959)di François Truffaut (93’) Primo film di Truffaut, e primo della serie Doinel. Antoine Doinel, come il Michel Poiccard di Godard, corre più forte che può: ha quattordici anni, è uno studente furbo e svogliato, allestisce altarini in ono-re di Balzac, ruba una macchina da scrivere. Antoi-ne cambia il modo in cui il cinema guarda il mondo: sguardo infantile, struggente, dalla finestrella del cellulare che lo porta al riformatorio, sguardo di colpo adulto davanti al mare che blocca la sua cor-sa. Godard ha fatto della nouvelle vague qualcosa di travolgente, Truffaut l’ha destinata all’eternità. “Con I 400 colpi François Truffaut entra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra in-fanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al po-tere di Vitrac. Ragazzi terribili di Melville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossellini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l’uscita del film nel linguaggio comune. Si dirà pre-sto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard). (pcris)

MARTEDÌ0718.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica)

MERCOLEDÌ0817.45 MARAT/SADE

(GB/1967) di Peter Brook (116’)Ovvero, da titolo completo e perfettamente illustra-tivo, il processo e l’assassinio di Jean-Paul Marat messi in scena dagli internati al manicomio di Cha-renton sotto la direzione del Marchese De Sade. È il dramma che Peter Brook aveva già portato in teatro in un leggendario allestimento degli anni Sessanta, dove in sintonia con l’aria (teatrale e politica) del tempo i malati psichiatrici si ribellavano e aggredivano guar-diani e pubblico. “Furibondo e gelido esempio di teatro nel cinema” (Emanuela Martini), il film serba il suo destabilizzante parossismo coniugandolo oggi alla patina d’epoca. Certamente un’esperienza, e: “Il pro-blema di portare un testo teatrale sullo schermo è sta-to affrontato in molti modi, e spesso disatrosamente, ma è arduo ricordare un esito trionfale come quello raggiunto da Brook in Marat-Sade” (Roger Ebert). In occasione dello spettacolo La persecuzione e l’as-sassinio di Jean-Paul Marat, regia di Nanni Garella (15-26 ottobre, Teatro Arena del Sole).In collaborazione con Teatro Arena del Solee ERT – Emilia-Romagna Teatro Fondazione

Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incon-trano il pubblico. I mercoledì del documentario20.15 LA ZUPPA DEL DEMONIO

(Italia/2014) di Davide Ferrario (80’) “‘La zuppa del demonio’ è il termine usato da Dino Buzzati nel commento a un documentario industriale del 1964, Il pianeta acciaio, per descrivere le lavora-zioni nell’altoforno. Cinquant’anni dopo, quella defi-nizione è una formidabile immagine per descrivere l’ambigua natura dell’utopia del progresso che ha accompagnato tutto il secolo scorso. È questo il tema del nostro film: l’idea positiva che per gran parte del Novecento (almeno fino alla crisi petrolifera del 1973-74) ha accompagnato lo sviluppo industriale e tecno-logico” (Davide Ferrario). Al montaggio di immagini provenienti dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Im-presa di Ivrea fanno da controcanto i testi di letterati e intellettuali novecenteschi.Introduce Davide Ferrario

22.15 ADELE H., UNA STORIA D’AMORE (replica)

GIOVEDÌ09Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Omaggio a Franco Maresco18.00 TOTÒ CHE VISSE DUE VOLTE

(Italia/1998) di Daniele Ciprì e Franco Maresco (95’) “Vero capolavoro del duo palermitano e pietra dello scandalo (idiota e assurdo) in cui venne gettato dalla Commissione censura, che prima cercò di bloccare il film in quanto degradante ‘per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell’umanità’ con par-ticolare disprezzo per il ‘sentimento religioso’, e poi contribuì al processo per vilipendio alla religione cat-tolica dal quale, al pari del Pasolini della Ricotta, Ci-prì e Maresco furono assolti. Il film era effettivamente scandaloso, ma per i motivi opposti. In un mondo […] che ha cessato di interrogarsi sulla forza, la bellezza, il mistero del messaggio evangelico, niente risulta più provocatorio e scandaloso di chi questa indagine ten-ta invece di farla”. (Nicola Lagioia)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori italiani incontrano il pubblico. Omaggio a Franco Maresco20.10 BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA

(Italia/2014) di Franco Maresco (95’) “Partito come un documentario sul rapporto tra Ber-lusconi e Cosa Nostra, il film devia verso un viaggio tra i cantanti neomelodici al seguito dell’irresistibile impresario Ciccio Mira, come a mostrare una sorta di transfert collettivo e delle segrete assonanze tra due mondi in apparenza lontani. Ma in realtà il tutto su-bito si interrompe e collassa: Maresco, ci dice il film, è sparito, forse vittima del proprio film, e sulle sue tracce parte un Tatti Sanguineti un po’ Caronte e un po’ Philip Marlowe. […] Si ride, certo, ma il sentimen-to finale è quasi straziante. Perché Maresco in fondo ha una grande pietà per il mondo terribile che narra: il vero orrore gli sembra piuttosto il volto dell’Italia di oggi”. (Emiliano Morreale)Introduce il produttore Rean Mazzone

22.15 BELLUSCONE – UNA STORIA SICILIANA(replica)

Documentari e cinema sociale dal sud del mondo8a edizione dall’8 al 12 ottobre

Proiezioni dalle ore 14 a mezzanotteIl programma dettagliato verrà distribuito a parte Tutte le proiezioni sono a ingresso liberowww.terradituttifilmfestival.org

VENERDÌ10TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL

SABATO1109.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL

Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziTerra di Tutti Film Festival16.00 LA BICICLETTA VERDE

(Wadjda, Arabia Saudita-Germania/2012)di Haifaa Al-Mansour (100’) Un film ‘rivoluzionario’ per diversi motivi. Innanzi tut-to perché infrange il tabù di uno sguardo femminile dietro la macchina da presa in una paese, l’Arabia Saudita, in cui lo sguardo è tutto ciò che le donne pos-sono mostrare in pubblico. E rivoluzionario perché an-che la protagonista è una donna ‘rivoluzionaria’: una bambina cresciuta tra le regole ferree della tradizione che semplicemente sogna una bicicletta (verde, non a caso), simbolo di indipendenza e libertà in un mondo in cui alle donne è impedito anche di guidare. (ac)Drammatico. Dai 10 anni in suIngresso libero

TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL

DOMENICA12TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL

Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Terra di Tutti Film Festival16.00 VADO A SCUOLA

(Sur le chemin de l’école, Francia-Cina-Sudafrica-Brasile-Colombia/2013) di Pascal Plisson (75’) Quattro bambini uniti dal desiderio di imparare: Jackson, Zahira, Carlito e Samuel abitano rispetti-vamente in Kenya, Marocco, Patagonia e India e ogni giorno devono affrontare pericoli e ostacoli – distanze enormi da percorrere, serpenti, elefanti, banditi – per raggiungere la scuola. Sono spinti da una grande de-terminazione, dalla volontà di riscattarsi dalla pover-tà e di costruire il proprio futuro. “Spero di mostrare al pubblico che ci sono altre realtà, che l’accesso alla conoscenza è di fondamentale importanza per tutti i bambini del mondo” (Pascal Plisson).Documentario. Dagli 8 anni in suIngresso libero

TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL

LUNEDÌ1318.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica)

MARTEDÌ1418.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica)

MERCOLEDÌ1517.45 L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE (replica)

Cinque decenni di migrazione20.00 GIÀ VOLA IL FIORE MAGRO

(Déjà s’envole la fleur maigre, Belgio/1960)di Paul Meyer (91’) Questo ritratto neorealista di grande bellezza estetica racconta la disperazione di un emigrato italiano in Belgio e il suo lavoro nell’inferno della miniera. Paul Meyer realizza il primo film sul declino economico della Vallonia e la chiusura delle miniere, e l’establi-shment belga gliela farà pagare molto cara. Un vero capolavoro sconosciuto e ingiustamente dimenticato, pochissimo visto all’epoca nonostante i complimenti pubblici di Visconti, De Sica, Rossellini e Zavattini. Primo di una serie di appuntamenti dedicati alla mi-grazione italiana nella seconda metà del Novecento che proseguirà fino a dicembre.Introduce Renzo Orlandi (Università di Bologna)Rassegna in collaborazione con Scuola di Giurispru-denza – Alma Mater Studiorum Università di Bologna

I mercoledì del documentarioFare cinema in Emilia-Romagna22.15 THE LONG ROAD TO THE HALL OF FAME

(Italia-USA/2014) di Réda Zine (70’)

La vita di Tony King alias Malik Farrakhan attraver-sa mezzo secolo di storia afroamericana. Nato negli anni della segregazione, è stato tra i primi giocatori di football professionisti di colore, poi modello e attore in film blaxploitation, come Shaft, e ancora guardia del corpo dei Public Enemy. Attivista politico, entra a far parte della Nation of Islam prendendo il nome di Ma-lik Farrakhan. Un uomo che “sembrava aver vissuto diverse vite parallele” lo definisce Réda Zine, regista marocchino bolognese d’adozione.Introduce Réda Zine

GIOVEDÌ16Omaggio a François Truffaut17.45 LE DUE INGLESI

(Les deux anglaises et le Continent, Francia/1971)di François Truffaut (108’) “Sarebbe sbagliato dire che Truffaut adatta Henri-Pierre Roché: piuttosto dona alla sua opera la forma verso cui essa tendeva” (Sylvain Coumol). Il più ro-manzesco, il meno romantico dei film truffautiani: la storia ottocentesca di Claude e delle due sorelle in-glesi ha toni via via più cupi e crudi. Profondamente morboso: l’amore è un procedere millimetrico e osses-sivo verso la deflorazione, la morte ha il sapore della terra. (pcris)

Omaggio a François Truffaut21.30 L’ULTIMO METRÒ

(Le Dernier métro, Francia/1980)di François Truffaut (130’) Per Truffaut, innamorato delle canzoni di Trenet, que-sto è il film sulla Francia e sul teatro dans la joie et la douleur: a Parigi, negli anni dell’occupazione nazista, Deneuve direttrice di teatro prosegue con astuzia e coraggio il lavoro del marito regista ebreo, nascosto nei sotterranei. L’attor giovane Depardieu porta scom-pigli di cuore, ma il finale è di letizia e liberazione. Bel colore d’epoca, antiretorica la celebrazione delle arti dello spettacolo, fantasmatica la fotografia di Néstor Almendros. (pcris)

VENERDÌ1717.30 L’ULTIMO METRÒ (replica)

CinemAfricaInaugurazione della rassegna

20.00 NELSON MANDELA: THE MYTH AND ME (Sudafrica-Germania/2014)di Khalo Matabane (84’) Lettera aperta a Nelson Mandela, in cui si esamina in modo sobrio e demistificante la figura del leader e il suo ruolo nelle riforme sudafricane degli anni Novanta. Allo sguardo del regista si aggiungono le voci di politici, attivisti e intellettuali (il Dalai Lama, Henry Kissinger, Colin Powell, tra gli altri) intorno alle sfide che gli ideali di libertà, riconciliazione e perdono lasciati in eredità da Madiba lanciano in un mondo ancora dominato da conflitti e disugua-glianze.

22.30 O GRANDE KILAPY(Angola-Portogallo-Brasile/2012)di Zézé Gamboa (100’) João Fraga è un incorreggibile donnaiolo scialac-quatore e un imbroglione di professione. Interessato certamente più al denaro e ai piaceri della vita che alla lotta politica, finisce suo malgrado per divenire un paladino della lotta contro il potere coloniale. Am-bientato negli anni Settanta, gli ultimi della domina-zione portoghese in Angola, questo film tratto da una storia vera offre una prospettiva acuta e inconsueta sui valori di un’elite dominante ormai al tramonto.10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

Rassegna a cura dell’Associazione Centro Studi Do-nati - www.centrostudidonati.org

Biblioteca Renzo Renzi20.30 - 23.30 Una notte in bibliotecaper ricordare Renzo RenziA partire dalle 20.30 la biblioteca terrà aperti i propri spazi in via straordinaria fino a tarda ora per ricorda-re, a dieci anni dalla sua scomparsa, Renzo Renzi. Cri-tico cinematografico, scrittore, organizzatore culturale e regista di documentari, Renzi è stato uno dei fon-datori della Cineteca di Bologna. Saranno proiettati a ciclo continuo i cortometraggi da lui realizzati a metà degli anni Cinquanta e verranno esposti documenti originali, carteggi, manoscritti inediti. Non mancherà una galleria di immagini fotografiche dell’archivio, selezionate tra le migliaia donate alla Cineteca. Ad aprire la serata un grande amico di Renzi, il fotografo Mario Dondero.Ingresso liberoInformazioni: 051 2195322

SABATO1809.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Sala ScorseseSchermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziRagazzi selvaggi. Il Cinema Ritrovato al Cinema16.00 I 400 COLPI (replica)

(Les 400 coups, Francia/1959)di François Truffaut (93’) Drammatico. Dai 12 anni in su

CinemAfrica17.30 MUNYURANGABO

(Rwanda-USA/2007) di Lee Isaac Chung (97’) A oltre un decennio di distanza il tragico genocidio rwandese continua a influenzare i rapporti tra le per-sone. Possono due adolescenti, uno hutu e l’altro tutsi, mantenere salda la loro amicizia, nonostante lo scon-tro etnico che ha sconvolto il loro paese? Primo film in lingua Kinyarwanda, girato in undici giorni, con pochi mezzi e con soli attori non professionisti locali e ampio ricorso all’improvvisazione, è rapidamente diventato un piccolo caso internazionale. Per Roger Ebert “bello e potente in ogni inquadratura, un capolavoro”.

CinemAfrica20.00 WAR WITCH

(Canada/2012) di Kim Nguyen (90’) Africa subsahariana. Dopo che il suo villaggio è sta-to bruciato, Komona è costretta a uccidere i genitori come iniziazione alla vita da soldato e a subire ogni genere di violenza. Cercando rifugio dall’orrore, incon-tra un ragazzo albino, che lei chiama ‘Mago’. Insieme fuggono alla ricerca di un futuro migliore. Presentato al Festival di Berlino, dove la giovane protagonista ha vinto il premio come migliore attrice, War Witch è stato nella cinquina dell’Oscar 2013 per il Miglior film straniero.

CinemAfrica22.30 LIFE ABOVE ALL

(Sud Africa-Germania/2010)di Oliver Schmitz (100’) In un piccolo villaggio sudafricano Lillian è malata di AIDS ed è sua figlia Chanda, dodicenne, a prendersi cura della famiglia. In una comunità in cui, a causa di superstizioni e ignoranza, la paura e i pregiudizi di-lagano, energia, compassione e coraggio convivono nel

cuore della bambina. Tratto dal romanzo Chanda’s Se-crets di Allan Stratton, un dramma universale ed emo-zionante, in cui spicca l’interpretazione della giovane protagonista premiata al Festival di Durban.

DOMENICA19CinemAfrica15.30 THE SQUARE – DENTRO LA RIVOLUZIONE

(Al-Midan, Egitto-USA/2013)di Jehane Noujaim (104’) Dal 2011, anno della caduta di Mubarak, fino al gol-pe militare che ha deposto il presidente Mohamed Morsi nell’estate del 2013. Tre anni di rivoluzione in Piazza Tahrir, cuore pulsante di una speranza collet-tiva, raccontati da questo sconvolgente documentario candidato all’Oscar: dai colorati sit-in di protesta agli scontri con la polizia, l’occhio silenzioso di Jehane Noujaim segue cinque manifestanti mentre a loro vol-ta testimoniano, videocamera alla mano, le utopie e le atrocità di un popolo in lotta.

Sala ScorseseSchermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziShort Stories. Racconti persiani16.00 LES CONTES DE LA MÈRE POULE

(Iran/1992-2000) di Farkondeh Torabi, Morteza Ahadi Sarkani e Vajollah Fard-e-Moghadam (46’) Tre cortometraggi ispirati alla tradizione persiana raccontati animando stoffe preziose e ritagli di carta. In Shangoul e Mangoul tre capretti devono difendersi da un lupo cattivo durante la breve assenza della loro mamma; in Il pesce Arcobaleno il pesce più bello del mare deve imparare ad aprirsi agli altri e accettare il loro aiuto; Lili Hosak è invece un piccolo pulcino avventuroso che si allontana dai genitori e cade in acqua: per salvarlo, tutti gli animali si mobilitano.Animazione. Dai 4 anni in suA seguire laboratorio gratuito di animazione in stop motion con stoffe e ritagli. Prenotazione obbligatoria: [email protected]

17.45 NELSON MANDELA: THE MYTH AND ME(replica)

20.00 LIFE ABOVE ALL (replica)

22.30 WAR WITCH (replica)

LUNEDÌ2018.15 20.15 22.15 I 400 COLPI (replica)

MARTEDÌ2118.00 I 400 COLPI (replica)

In ricordo di Peter von Bagh19.45 SOSIALISMI

(Finlandia/2014) di Peter von Bagh (86’) “Sosialismi si apre con una delle prime immagini in movimento della storia del cinema, La Sortie de l’Usine Lumière à Lyon (1895) di Louis Lumière, e con l’energia e le teorie che diedero vita al marxismo, per concluder-si nel presente, quando le icone della speranza in un mondo migliore e più giusto sono state trasformate in

prodotti di consumo, mercanzia, opinioni esibite più che profonde convinzioni. Peter von Bagh ci mostra come il socialismo e il cinema siano la stessa cosa. E ci dice che il cinema e il socialismo ci saranno sempre, come sapeva bene Tom Joad”. (Olaf Möller)REMEMBRANCE – A SMALL MOVIE ABOUT OULU IN THE 1950s(Muisteja – pieni elokuva 50-luvun oulusta, Finlandia/2013) di Peter von Bagh (69’) “Nel suo primo film saggio autobiografico, Peter von Bagh narra alcuni ricordi dell’infanzia trascorsa a Oulu. Più precisamente usa la propria vita come un prisma attraverso il quale esaminare la storia finlan-dese: non è solo un ricordo agrodolce ma anche una riflessione su una generazione che ha conosciuto le difficoltà e le follie del dopoguerra. Com’è sua con-suetudine, von Bagh si muove avanti e indietro nel tempo, attraversa i decenni, passa con disinvoltura da un tema all’altro accompagnato dalle armonie di Olavi Virta e Leevi Madetoja. Remembrance suona ri-petutamente come un grido di battaglia. Guarda verso casa con affetto, angelo, e davanti a te con rabbia”. (Olaf Möller)

22.30 I 400 COLPI (replica)

MERCOLEDÌ2217.45 EFFETTO NOTTE (replica)

Cinque decenni di migrazione20.00 PANE E CIOCCOLATA

(Italia/1973) di Franco Brusati (110’) La commedia di Franco Brusati dedicata all’emigra-zione italiana in Svizzera. Protagonista un cameriere interpretato da Nino Manfredi, “onesto lavoratore ma oppresso da un acuto, ossessivo senso di inferiorità, del resto confermato dal disprezzo che gli dimostrano gli abitanti del paese che lo ospita” (Alberto Moravia). Vinse l’Orso d’Argento a Berlino e il David di Donatello per il miglior film e il migliore interprete. “Non credo proprio di esagerare nell’assicurare che Manfredi in Pane e cioccolata è all’altezza di Chaplin in Tempi moderni. Un Chaplin che si concede meno illusioni, perché italiano e conosce da generazioni e generazioni l’andamento della Storia” (Oreste Del Buono).Restauro promosso da Cineteca di Bologna,CSC – Cineteca Nazionale e Lucky RedIntroducono Stefano Canestrari e Annalisa Verza (Università di Bologna)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

IL CINEMA RITROVATO AL CINEMACLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONEtutti i lunedì e martedì del meseÈ ripartita la distribuzione di grandi classici del cinema promossa da Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol sull’intero territorio nazionale. Una nuova selezione di capolavori senza tempo torna sul grande schermo in prima visione in splendide copie restaurate con tecnologia digitale. Ad aprire la stagione 2014-2015 è l’indimenticabile lungometraggio d’esordio di François Truffaut, I 400 colpi, poetico ritratto d’adolescente che nel 1959 inaugurava la stagione della nouvelle vague francese e il ciclo dedicato ad Antoine Doinel.

OMAGGIO A FRANÇOIS TRUFFAUTdal 2 al 30 ottobreÈ stato il più amato dei cineasti; il più lieve e tragico, il più grave e sentimentale (le donne, i bambini, i libri, i morti); l’iconoclasta e poi forse il rifondatore di un’altra qualité française; il portatore di una straordinaria eredità critica. Se certi temi, certe immagini, certi film ci parlano da una sorta di lontana modernità (dei gesti, degli abiti, delle parole e delle passioni, soprattutto della cinefilia), intatta e urgente è sempre l’interrogazione truffautiana sul senso del cinema, sulla rela-zione (fondativa, ultimativa) tra il cinema e la vita.

CINEMAFRICAdal 17 al 19 ottobre Nona edizione, la prima in collaborazione con la Cineteca, per la rassegna promossa dell’Associazione Centro Studi Donati dedicata alla recente produzione cinemato-grafica dall’Africa e sull’Africa. Dall’eredità di Mandela alle conseguenze del ge-nocidio rwandese, dalle piaghe dell’AIDS e dei bambini soldato, alle memorie del passato coloniale e alla rivoluzione di piazza Tahrir. Un viaggio a trecentosessanta gradi attraverso la bellezza e le contraddizioni di un continente in movimento.

TERRA DI TUTTI FILM FESTIVALdal 10 al 12 ottobreTre giorni di cinema documentario e sociale dal sud del mondo sui temi della lotta alla povertà, della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura biologica ed equo-solidale, delle nuove cittadinanze, della sopravvivenza nelle regioni in guerra. La vita nella striscia di Gaza, le proteste in Turchia, il Brasile dei mondiali di calcio e una comunità Rom in un campo di Napoli. E, ancora, una transessuale a Belgrado e donne che lavorano in una miniera. Sono solo alcune tra le storie. Storie di conflitti, di persone e luoghi spesso dimenticati dai media mainstream.

GENDER BENDER dal 25 ottobre al 1º novembre Dodicesima edizione del festival che offre uno sguardo attento e curioso agli im-maginari della cultura contemporanea legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Per Gender Bender, è tempo di super eroi. È il momento opportuno per rivelare quei caratteri peculiari che rendono speciale e super ciascuno di noi. Questa edizione è una visione a volo d’uccello e a velocità supersonica sulla bellezza e la fragilità del genere umano e sulle tante storie che ne costituiscono la straordinaria e sorprendente ricchezza e varietà.

CINECLUB PER BAMBINI E RAGAZZI tutti i sabati e le domeniche del meseMolte le proposte di Schermi e Lavagne per l’ottobre dei cinefili in erba. Per i più piccoli arrivano le fantastiche avventure di Dragon Trainer 2 e le storie animate su carta e stoffe dell’iraniano Les Contes de la mère poule. Per i più grandicelli, il capolavoro di François Truffaut, I 400 colpi, e i tesori dell’animazione giapponese. Il cineclub incontra anche Terra di Tutti Film Festival e il cinema sociale con La bicicletta verde, storia al femminile diretta dalla prima donna regista dell’Arabia Saudita, e Vado a scuola, documentario sulle difficoltà d’accesso all’istruzione nel sud del mondo.

Il 21 ottobre del 1984, aveva da qualche mese compiuto cinquantadue anni, moriva François Truffaut. Ventitré anni di carriera, ventuno lungometraggi. Ma quello che ci ha lasciato va molto oltre un dato numerico, i suoi film sono stati cruciali per l’educazione sentimentale di molte generazioni di spettatori. La sua vita è un romanzo, con una nonna che lo inizia alla lettura, un padre che non lo riconosce, un’infanzia tra i riformatori, un cinelub fondato a sedici anni e, da questa esperienza, l’incontro con il critico più grande del cinema francese, André Bazin, che sarà la figura paterna che gli era mancata. Prima di essere cineasta, Truffaut è una delle firme più prestigiose e polemiche dei Cahiers du Cinéma, la rivista che nei primi anni Cinquanta demoliva il vecchio cinema francese, con la sua qualità troppo collaudata e troppo ‘scritta’, e poneva le basi teoriche e vitali per la nascita della Nouvelle Vague.Critico acceso e implacabile, temuto per i suoi attacchi senza appello, Truffaut, diventato regista, addolcisce gli spigoli e comincia proprio raccontando un’infanzia difficile che somiglia molto alla sua. Subito stabilisce con gli spettatori di tutto il mondo una relazione speciale, un’empatia che è sopravvissuta alla sua morte.Se è vero che la febbre amorosa è il cuore del suo cinema, quel primo film che nel 1959 segna anche l’esordio del suo alter ego, Jean-Pierre Léaud/Antoine Doinel, è una partenza vertiginosa. I provini de I 400 colpi, recentemente ritrovati, sono una pura meraviglia. Il quattordicenne Léaud tiene testa a Truffaut, lo sorprende, lo seduce, è già Doinel, anche se il film non ha ancora un titolo: Truffaut esita tra L’età ingrata, I piccoli compagni, I ragazzi vagabondi. I 400 colpi è un’espressione francese che in italiano si può tradurre con “fare il diavolo a quattro”. È il caso unico di un titolo davvero strano, intraducibile eppure misteriosamente evocativo, che ci introduce al film più perfetto sul rifiuto di essere adulti a vantaggio di un mondo poetico, che sfida le regole della gravità e che vuole zero in condotta.A ottobre riportiamo in settanta sale italiane I 400 colpi e al Lumière un’ampia selezione delle opere di Truffaut. Sarà un’occasione, per i tanti che conoscono e amano Truffaut, di rivedere i suoi film in versione originale e in belle copie, e per chi non lo ha mai visto di scoprirlo al cinema – e sarà una di quelle scoperte che possono far innamorare del cinema, di colpo e per sempre. Esiste ancora un posto per Truffaut e il suo cinema in questo paese distratto, in inizio di secondo millennio? Noi faremo il diavolo a quattro perché ci sia!Il programma di ottobre è anche una scelta di grandi documentari pressoché sconosciuti in Italia, l’ospitalità a tre festival fuori mainstream e l’arrivo a Bologna di uno degli artisti più liberi e sorprendenti, Alejandro Jodorowsky… Basta essere curiosi e amare la cultura per perdersi felici in questo programma.

Con commozione e rimpianto dedichiamo la proiezione di Sosialismi e Remembrance – A Small Movie About Oulu in the 1950s a Peter von Bagh, per tredici anni direttore artistico del Cinema Ritrovato, che se n’è andato a fine settembre. È stato lo spirito profondo e l’animatore insostituibile del nostro festival unico al mondo, ha illuminato la strada di noi tutti con la sua cultura cosmopolita, la felicità naturale e la portentosa competenza con cui si muoveva nella storia del cinema, l’ironia nordica, la qualità umana che appariva così evidente a chiunque avesse occasione d’incontrarlo. Non bastano le parole a dire quanto ci mancherà.

Gian Luca Farinelli

Appunti di François Truffaut, alla ricerca di un titolo per il suo primo film.

Page 2: Ottobre 2014

OTTOBRE2014ANNO XXX / N. 8

SOSTENITORI

OTTOBRE 2014ANNO XXX / N. 8

PROGRAMMA LUMIèRE anni dilumiere

Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311

Jean-Pierre Léaud in I 400 colpi (1959) di François Truffaut

CINEMA LUMIèRE - Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b - tel. 051 2195311 - www.cinetecadibologna.it

Versione originale con sottotitoli italiani Relatore / incontro / tavola rotonda Evento fuori sala Accompagnamento musicale dal vivo Cinefilia Ritrovata Schermi e Lavagne I mercoledì del documentario I lunedì di Officinema. Laboratori e incontri con il cinema italiano

Saranno presenti Silvio Soldini, Giorgio Garinie Massimo Maggio (direttore CBM Italia).In collaborazione con CBM Italia Onlus eFondazione Golinelli

Gender Bender20.00 TIGER ORANGE

(USA/2014) di Wade Gasque (76’) Chet e Todd sono due fratelli gay cresciuti nella pro-vincia americana. Mentre il primo ha continuato a vivere in famiglia nascondendo la sua omosessualità, il secondo è scappato a Los Angeles per vivere la sua vita fino in fondo. Ma la morte del padre li spinge a un difficile riavvicinamento. “C’è un legame, una profon-da conoscenza che condividiamo con nostro fratello o sorella. Abbiamo vissuto una vita con loro, siamo stati forgiati dalle stesse forze. Forse sono i nostri specchi più grandi... nel bene e nel male” (Wade Gasque).Anteprima nazionale

Gender Bender22.15 APPROPRIATE BEHAVIOR

(USA/2014) di Desiree Akhavan (86’) Dalla regista e interprete della fortunata web serie The Slope, un film autobiografico che racconta con humour la difficoltà di vivere apertamente la propria bises-sualità in una famiglia di origine iraniana. Shirin vive a Brooklyn, ha rotto con la sua fidanzata e si imbarca in una serie di avventure pansessuali alla ricerca di se stessa e della propria identità. Presentato al Sundan-ce 2014, un’originale commedia sul coming out e sul dissidio tra desideri e aspettative sociali.Anteprima nazionale

DOMENICA26Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziI tesori dell’animazione giapponese16.00 UNA LETTERA PER MOMO (replica)

(Momo e no tegami, Giappone/2011)di Hiroyuki Okiura (120’) Animazione. Dai 10 anni in suIn attesa di conferma

Gender Bender. Omaggio a Lou Reed18.00 LOU REED: ROCK AND ROLL HEART

(USA/1998) di Timothy Greenfield-Sanders (73’) L’opera di Lou Reed, musicista, narratore e poeta, ha radicalmente ridefinito i confini formali e tematici del rock, esercitando un’innegabile influenza su più di una generazione di musicisti. A un anno esatto dalla sua scomparsa, Gender Bender gli rende omaggio con un documentario che raccoglie rari materiali d’archi-vio, interviste e testimonianze di amici, collaboratori e artisti come David Bowie, Patti Smith, Andy Warhol, Maureen Tucker, Joe Dallesandro.RED SHIRLEY(USA/2010) di Lou Reed e Ralph Gibson (28’) La prima volta di Lou Reed dietro la macchina da pre-sa esplora un paesaggio che ha ben poco di musicale: il volto e i racconti di una cugina, alla vigilia del suo centesimo compleanno.

Gender Bender20.00 SALVATION ARMY

(L’Armée du salut, Francia-Svizzera-Marocco/2013)di Abdellah Taïa (84’) Adolescenza e prima vita adulta di un ragazzo gay ma-

rocchino. Dalla natia Casablanca tanto sensuale quanto claustrofobicamente omofobica, alla ‘fuga’ in Svizzera per riappropriarsi, non senza compromessi e sofferenza, di un’identità e di un destino troppo a lungo negati. Film d’esordio (tratto dal suo omonimo romanzo) del primo scrittore arabo dichiaratamente omosessuale, è un mélo prosciugato, un racconto autobiografico di formazione che procede per frammenti, in cui le parole cedono il passo ai silenzi, agli sguardi, al calore degli abbracci.

Gender Bender22.15 THE SUMMERSIDE

(Del lado del verano, Spagna/2012)di Antonia San Juan (100’) Tana vorrebbe partire con il suo fidanzato per l’Austra-lia e mettersi per sempre alle spalle la sua famiglia disfunzionale. La morte improvvisa del padre la ricac-cerà però in un vortice di rancori, invidie e ipocrisie, tra tradimenti, telefonate anonime, pettegolezzi, co-ming out e gravidanze indesiderate. Antonia San Juan, l’indimenticabile Agrado di Tutto su mia madre, firma una gay comedy nerissima che, con il suo campionario di battute salaci, equivoci, brave attrici, toni dal grot-tesco al melodrammatico, non può non far pensare alla sgargiante irriverenza del primo Almodóvar.

LUNEDÌ27Giornata Mondiale UNESCO del Patrimonio Audiovisivo18.15 I 400 COLPI (replica)

(Les 400 coups, Francia/1959)di François Truffaut (93’)Il 27 ottobre si celebra il World Day for Audiovisual Heritage (WDAVH), promosso da UNESCO e CCAAA (Co-ordinating Council of Audiovisual Archives Asso-ciations). La Giornata Mondiale ha l’obiettivo di cele-brare il lavoro che si sta compiendo in tutto il mondo per preservare e diffondere il patrimonio audiovisivo.

Sala Scorsese20.15 I 400 COLPI (replica)

Gender Bender20.00 THE CIRCLE

(Der Kreis, Svizzera/2014) di Stefan Haupt (102’) Zurigo, anni Cinquanta. Nata per mano di un rifugiato tedesco fuggito dal regime nazista, “Der Kreis” fu la prima rivista beefcake europea, oltre a un omonimo club gay nella permissiva Svizzera del dopoguerra. Nel corso di quelle allegre serate vissute in piena libertà, nasce l’amore fra la drag Röbi Rapp e il timido in-segnante Ernst. Una serie di omicidi di omosessuali infrangerà il sogno del circolo ‘vizioso’. Ma non quello

dei due protagonisti (ora ultraottantenni e felicemente sposati) i cui veri racconti si intrecciano alla finzione della messa in scena.

Gender Bender22.15 20 LIES, 4 PARENTS AND A LITTLE EGG

(20 Leugens, 4 ouders en een scharrelei, Paesi Bassi/2013) di Hanro Smitsman (81’) Sesso, bugie e segreti gay. Una coppia lesbica con a carico un figlio quindicenne piuttosto inquieto, Dylan. Una coppia di maschietti gay consolidata e borghese. Cosa succede se all’improvviso si scopre che il ragaz-zo è figlio di uno dei due uomini? Commedia e melo-dramma si sposano felicemente in questo film fresco, cinico e politicamente scorretto sui nuovi orizzonti della genitorialità e della famiglia allargata.

MARTEDÌ28Sala CerviGender Bender. Same, Same, but Different16.00 THE DEVOTION PROJECT – MY PERSON

(USA/2012) di Tony Osso (10’) BURGER (GB-Norvegia/2013) di Magnus Mork (11’)DANNY’S PARADE (Paesi Bassi/2007)di Anneke de Lind van Wijngaarden (15’)IT’S NOT A COWBOY MOVIE (Ce n’est pas un film de cow-boys, Francia/2012) di Benjamin Parent (12’) STRAIGHT WITH YOU(Niet op meisjes, Paesi Bassi/2013) di Daan Bol (19’) FROM LUCAS TO LUUS(Van Lucas naar Luus, Paesi Bassi/2005)di Charlotte Hoogakker (18’) Same, Same, but Different è un progetto speciale dedicato agli studenti e agli insegnanti delle scuole superiori di Bologna, che utilizza il linguaggio ci-nematografico per educare le nuove generazioni al rispetto delle differenze, intese come portatrici di ric-chezza culturale. Sono previste una serie di proiezioni di cortometraggi selezionati dai principali festival in-ternazionali, seguite da un dibattito sui temi esplorati nei film.

18.15 I 400 COLPI (replica)

Gender Bender18.15 REGARDING SUSAN SONTAG

(USA/2014) di Nancy D. Kates (100’) Susan Sontag è stata tra gli intellettuali più influen-ti, provocatori e controversi del Ventesimo secolo: scrittrice, critica, attivista politica e icona femmi-nista della sua generazione, ma anche personaggio assolutamente glamour, amato da artisti come Andy Warhol e costantemente sotto i riflettori dei media. Questo documentario ne ripercorre la vita, cercando di spingersi dietro le quinte del personaggio pubblico e raccontando la donna e il suo mondo interiore, attra-verso foto, estratti dai diari e le testimonianze delle persone a lei più vicine. Anteprima nazionale

Gender Bender22.15 JULIA

(Germania-Lituania/2013) di J. Jackie Baier (89’) Storia di Julia K., transessuale, prostituta, alcolista e tossicodipendente, che diciottenne lascia il suo paese d’origine, la Lituania, per trasferirsi a Berlino e ini-ziare una nuova vita senza compromessi. Una storia

di sradicamento e rabbia, di perdizione e scoperta di sé, raccontata in un documentario realizzato nell’arco di un decennio, durante i quali la filmmaker J. Jackie Baier (anch’essa trans) ha fotografato e ripreso Julia nella sua vita quotidiana.

Sala Scorsese22.15 I 400 COLPI (replica)

MERCOLEDÌ29Sala Cervi16.00 THE DEVOTION PROJECT – MY PERSON

BURGER / DANNY’S PARADE / IT’S NOT A COW-BOY MOVIE / STRAIGHT WITH YOU / FROM LUCAS TO LUUS (replica)

18.00 LA CAMERA VERDE (replica)

Sala Auditorium (Piazzatta Pier Paolo Pasolini, 5b)Anteprima20.00 LA DANZA DE LA REALIDAD

(Cile-Francia/2013)di Alejandro Jodorowsky (130’) Alejandro Jodorowsky è nato nel 1929 a Tocopilla, città costiera sul limite del deserto cileno, dove questo film è stato girato. Qui Jodorowsky ha trascorso un’infanzia dif-ficile e solitaria, figlio di una famiglia sradicata: facendo confluire storia personale, metafora e poesia, La danza de la realidad riflette una filosofia d’autore secondo cui la realtà non è oggettiva, ma piuttosto una ‘danza’ cre-ata dalle nostre fantasie. L’ultimo film di questo cineasta irriducibile è stato accolto con appassionato calore dalla critica internazionale: “L’opera di un anarchico di altissi-ma disciplina, la cui arma principale contro l’autorità è la sua stessa immagianzione” (New York Times), “Il miglior film di Jodorowsky, e certamente, a compimento di una filmografia ribollente di iperboli e simbologie, un film che si riconcilia con l’idea di tessuto narrativo” (Village Voice).Introduce Alejandro JodorowskyIngresso: 7 € (sono sospese tutte le riduzioni).

Omaggio a François Truffaut20.00 LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO

(La Femme d’à côté, Francia/1981)di François Truffaut (106’) Mathilde dal nome stendhaliano ritrova sette anni dopo l’uomo che aveva amato fin quasi a soccombere: entrambi vivono in belle case vicine, dentro simili vite serene, eppure l’incontro sarà fatale. “Spero che il pub-blico non prenda parte, che li ami entrambi come li amo io”: ma come sempre per Truffaut, anche questa è sto-ria di uno squilibrio passionale, e pur nella tragedia che

accomuna, la disfatta (amorosa) è della donna. Frasi che nessuno ha dimenticato: “Le canzonette dicono la verità, e più sono stupide più dicono la verità”, e “Né con te né senza di te”, exergo ed epitaffio. (pcris)

Cinema del presente. Motor Show22.15 THE BEST BAR IN AMERICA

(USA/2014) di Damon Ristau ed Eric Ristau (89’) Un viaggio a bordo di una BMW R60/2 del 1960 con sidecar lungo le strade dell’Ovest americano. A com-pierlo è Sanders, uno scrittore in declino con l’incarico di rintracciare i più leggendari bar del profondo West per farne una guida. Al suo fianco è Northway, sorta di saggio alcolizzato. Grazie a lui, a una schiera di colori-ti personaggi incontrati nelle varie tappe del percorso e alla saggezza di illustri predecessori come Ernest Hemingway e Jim Harrison, Sanders apprenderà l’arte del vivere sulla strada. Un road movie low budget co-stato “meno di una Harley”.In collaborazione con

22.30 LA DANZA DE LA REALIDAD (replica)

GIOVEDÌ3017.45 LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO

(replica)

Gender Bender20.00 SUCH GOOD PEOPLE

(USA/2014) di Stewart Wade (97’) Richard e suo marito Alex scoprono incidentalmente un milione di dollari nascosto nella casa di una ricca coppia di filantropi. Alla morte improvvisa dei padroni di casa decidono di recuperare i soldi, ma non sono i soli a provarci... Scatenata commedia che si fa beffe di avidità, rivalità e gelosie familiari. “Richard e Alex sono soltanto una coppia che vuole quello che voglio-no tutti: una famiglia e una favolosa casa sulle col-line. E sono tanto, o poco, intelligenti quanto lo sono tutti gli altri nel film” (David Michael Barrett).Anteprima nazionale

Gender Bender22.15 MENSTRUAL MAN

(India/2013) di Amit Virmani (63’) In India soltanto una donna su dieci usa gli assorben-ti durante il ciclo mestruale, con tutti i rischi per la salute che questo comporta. Menstrual Man racconta la storia dell’uomo che ha intrapreso una battaglia solitaria per cambiare questo stato di cose, sfidando le superstizioni, i pregiudizi e l’ignoranza della società rurale indiana e dando il via a un grande movimento di emancipazione culturale e sociale.Anteprima nazionale

VENERDÌ31Robert Altman17.00 NASHVILLE

(USA/1975) di Robert Altman (159’) “La più divertente visione epica dell’America che sia mai arrivata sugli schermi. Il film è, a un tempo, una narrazione in stile Grand Hotel, con le storie intrec-

Omaggio a François Truffaut22.30 LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE

(La Sirène du Mississippi, Francia-Italia/1969)di François Truffaut (120’) Lei si finge un’altra per sposarlo e derubarlo, lui accetta fino in fondo l’inganno e il destino. Inizio so-leggiato e tropicale, finale sprofondato nella neve e nell’amour fou. La realtà poco a poco s’allontana, così la pertinenza verbale: “Je vous aime”, “Je te crois”. Mélo e poliziesco, tra strazio e parodia. E il seno nudo di Catherine Deneuve, pallida femme fatale. (pcris)

GIOVEDÌ23Robert Altman17.00 AMERICA OGGI

(Short Cuts, USA/1993) di Robert Altman (187’) Straordinario cut-up dai racconti di Raymond Carver, il punto più alto dei rapporti tra cinema e letteratu-ra americana. “Nashville raccontava cinque giorni di ventiquattro personaggi nella città della musica country; America oggi racconta oltre quaranta per-sonaggi in una Los Angeles assediata da aerei che spruzzano pesticida e minacciata dal terremoto che prima o poi la raderà al suolo. Le storie si sovrap-pongono, si rincorrono, talvolta si intrecciano; ma raramente la nostra percezione è stata tanto acuta ed elettrizzata, raramente abbiamo condiviso tanto a fondo personaggi così deboli, confusi, cinici, delusi. Tra Nashville e America oggi passano vent’anni di storia americana; al disorientamento si è sostituita la disperazione” (Emanuela Martini).

Uno sguardo al documentario. Robert Altman20.15 ALTMAN

(Canada/2013) di Ron Mann (95’) Anticonformista. Ribelle. Innovatore. Sperimentatore. Alieno alle convenzioni hollywoodiane, indipendente per vocazione e per stile, Robert Altman ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema con film come M.A.S.H., Nashville, I protagonisti, America oggi. Ron Mann ripercorre la sua vita e le sue opere attraverso interviste rare, estratti da film, immagini d’archivio e le riflessioni dei familiari e dei suoi più noti colla-boratori (tra i quali James Caan, Elliott Gould, Keith Carradine, Julianne Moore, Paul Thomas Anderson, Bruce Willis e Robin Williams).

22.00 LE DUE INGLESI (replica)

VENERDÌ2417.45 LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE (replica)

Riusciranno i nostri eroiI nuovi autori italiani incontrano il pubblico20.00 ANIME NERE

(Italia-Francia/2014) di Francesco Munzi (103’) “Un film straordinario per forza emotiva e coerenza narrativa, specie di tragedia elisabettiana ambientata nella parte più cupa della Calabria, dove il destino che incombe su una famiglia finisce per chiedere il suo ine-vitabile tributo di sangue. Ma è insieme un ritratto finis-simo e preciso di un modo di vivere che sembra sfidare i secoli e le leggi, ancorato a vecchie tradizioni e usanze immodificabili che aggiunge al dramma un altro e più concreto livello di lettura, quasi da antropologia dei co-

stumi. Un incontro raro, tra storia e contesto, tra forza della finzione e concretezza del reale, che fa del film una splendida riuscita”. (Paolo Mereghetti)Al termine incontro con Francesco MunziIn attesa di conferma

Omaggio a François Truffaut22.30 LA CAMERA VERDE

(La Chambre verte, Francia/1978)di François Truffaut (94’) Julien Davenne passa i giorni nel ricordo della mo-glie e degli amici morti. L’amore vivo di Cecilia non lo sottrarrà al suo destino. Con profondità inaudita, con ascolto teso al soprannaturale Truffaut interpre-ta alcuni racconti di Henry James, e compone il suo discorso sulla morte. Il film turba per inattualità e sepolcrale dolcezza: “È più facile vivere con i morti: essi sono chiusi tra i muri trasparenti della nostra immaginazione”. (pcris)10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della CinetecaPrenotazioni: [email protected]

GENDER BENDER dal 25 ottobre al 1º novembre 2013

www.genderbender.it

SABATO2509.00 - 14.00 IL MERCATO DELLA TERRA

Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazziI tesori dell’animazione giapponese16.00 UNA LETTERA PER MOMO

(Momo e no tegami, Giappone/2011)di Hiroyuki Okiura (120’) “Cara Momo...” Momo ha undici anni quando il padre muore lasciandole un’ultima lettera appena iniziata, sul cui contenuto continua a interrogarsi. Trasferitasi con la madre in una piccola isola lontana da Tokyo, Momo scopre nella soffitta della nuova casa tre biz-zarri demoni, visibili a lei sola. Si tratta di tre ‘guar-diani’, voraci e imprevedibili, inviati dall’oltremondo per vegliare su madre e figlia. Per Momo si aprono le porte di una dimensione misteriosa e la possibilità di iniziare una nuova vita. Secondo film di Okiura, raffi-nato e commovente.Animazione. Dai 10 anni in su In attesa di conferma

Uno sguardo al documentario18.30 UN ALBERO INDIANO

(Italia/2014)di Silvio Soldini e Giorgio Garini (43’) Durante un viaggio in India, lo scultore non vedente Felice Tagliaferri tiene un corso per bambini ciechi, sordi e sordo-ciechi in una scuola di CBM Italia, ONG impegnata a combattere le forme evitabili di cecità e di disabilità fisica e mentale nei paesi più poveri del mondo. Si tratta, all’apparenza, di una sfida impossibile, ma il linguaggio dell’arte non conosce barriere. L’intenso documentario di Soldini e Garini, già autori di Per altri occhi, esprime appieno i valori dell’inclusione, del lavorare insieme e dell’apertura alle differenze.Introduce Felice Tagliaferri

EDIZIONI CINETECA DI BOLOGNA

C’ERA UNA VOLTA IN ITALIA. IL CINEMA DI SERGIO LEONEdi Christopher Fraylingpp. 230

A completamento del lungo lavoro dedicato dalla Cineteca di Bo-logna all’opera di Ser-gio Leone (la versione extended di C’era una

volta in America, i recenti restauri e distribuzione dei tre film del dollaro), arriva in libreria a fine ottobre C’era una volta in Italia. Il cinema di Sergio Leone di Christopher Frayling, che propone una riflessione ampia e accurata e insieme uno spettacolare percorso tra preziosi materiali iconografici leoniani, dai più rari manifesti d’epoca alle foto di scena scattate da Ange-lo Novi su alcuni set. L’autore è il più accreditato bio-grafo e studioso internazionale del cinema di Leone, e il volume è la prima edizione italiana del suo Once Upon a Time in Italy (uscito negli Stati Uniti nel 2004), arricchita e integrata di nuovi contributi: Frayling ri-percorre e interpreta la forte e irregolare presenza di Sergio Leone nel cinema italiano, la sua straordinaria eredità culturale, la reivenzione dell’epos western, i progressivi spostamenti dal cinema popolare al cine-ma d’autore senza mai perdere lo status di ‘regista di culto’. Attorno alle analisi dei singoli film, il libro co-struisce un imponente coro di voci: attori e collabora-tori d’una vita di cinema, da Clint Eastwood a Claudia Cardinale, da Eli Wallach a James Woods, da Bernardo Bertolucci a Luciano Vincenzoni, da Tonino Delli Colli a Sergio Donati, parlano e raccontano il ‘loro’ Leone in altrettante interviste che Frayling ha raccolto nel corso degli anni.C’era una volta in Italia. Il cinema di Sergio Leone esce in occasione della mostra omonima coprodotta da Ci-neteca di Bologna e Museo del Cinema di Torino (Mole Antonelliana, dal 22 ottobre) e curata dallo stesso Christopher Frayling in collaborazione con Lorenzo Codelli: immagini grafiche e fotografiche, documenti, costumi, pistole, frammenti, rarità d’archivio.

Visita guidata ai luoghi della Manifattura e delle Acque11 ottobre 2014, dalle 17.30 alle 19

I luoghi in cui ha sede la Cineteca di Bologna raccon-tano una parte importante della storia della città e in particolare dei suoi canali. L’ex Manifattura Tabacchi, in via Riva di Reno, sorge agli inizi dell’Ottocento. L’ex Macello è costruito nel 1883 in stretta relazione con lo sviluppo del mercato del bestiame in via dello Scalo. La visita guidata ne ripercorrerà la storia descrivendo le istituzioni e le collezioni che attualmente vi sono ospi-tate, mettendo in rilievo gli antichi percorsi delle acque.La visita si aprirà con una presentazione di immagi-ni storiche conservate dall’Archivio fotografico della Cineteca di Bologna, presso la sede della Biblioteca Renzo Renzi (Piazzetta Pier Paolo Pasolini 3/b).In collaborazione con Consorzio della Chiusa di Casa-lecchio e del Canale di RenoLa visita è a numero chiuso. Costo: 5 €.Prenotazioni: [email protected]

LE TARIFFE DEL CINEMA LUMIèRE

PRIME VISIONI*Interi € 7,00 Mercoledì € 5,00 RiduzioniAmici e Sostenitori Cineteca € 5,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 6,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi), Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,50* I prezzi potranno aumentare a 8,00 o (interi) e 6,00 o (ridotti) o subire variazioni su richiesta dei distributoriProiezioni in 3DInteri € 10,00 Ridotti € 8,00

CINECLUBInteri € 6,00 RiduzioniTessera Cineclub, Amici e Sostenitori Cineteca € 4,50AGIS (escluso sabato e festivi) € 5,00Studenti e Carta Giovani (escluso sabato e festivi),Over 60 (escluso sabato e festivi) € 4,00

SCHERMI E LAVAGNEInteri € 6,00RiduzioniMinori di 18 anni € 3,00Studenti, Carta Giovani, Over 60 € 4,00Soci Coop € 4,00Tessera Schermi e Lavagne (minori di 18 anni) € 5,00Ogni cinque ingressi, il sesto è gratuito

GENDER BENDERIntero € 7,00 Ridotto (GB Card, SocioCoop, Amici e Sostenitoridella Cineteca) € 4,00

Student CardPer gli studenti dell’anno in corso dell’Università di Bo-logna, 10 ingressi a 20 e per le proiezioni di Cineclub.

Convenzioni (sala Officinema/Mastroianni)Personale docente e non docente dell’Università di Bologna, dipendenti comunali di Bologna e Provincia, possessori Carta Più e MultiPiù Feltrinelli, soci Alliance Française de Bologne, soci Associazione Culturale Italo Britannica, soci Associazione Hispania, soci Istituto di Cultura Germanica, soci Associazione Culturale Italo-Belga, soci Slow Food, abbonati TPer, Family Card, Tessera dell’Istituzione Biblio-teche di Bologna € 5,00

CinemAfrica è un’iniziativa dell’associazione Centro Studi Donati, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, con il contributo di Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Comune di Castel San Pietro Terme, Comune di Zola Predosa e Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione.L’ingresso alle proiezioni della rassegna è gratuito per tutti gli studenti.

Campagna Fice ’Chi fa d’essai fa per tre’per i giovani fino ai 30 anniIl mercoledì, in entrambe le sale € 3,00Invalidi con accompagnatore ingresso libero

Nota bene: per usufruire delle riduzioni è necessario pre-sentare un titolo di riconoscimento; le riduzioni valgono per la programmazione ordinaria e non durante i festival

La Cineteca si riserva il diritto di sospendere la validità di tessere e convenzioni per determinate proiezioni

Direzione culturale: Fondazione Cineteca di Bologna Presidente: Marco BellocchioDirettore: Gian Luca FarinelliConsiglio di amministrazione: Marco Bellocchio,Valerio De Paolis, Alina MarazziFondatore: Comune di Bologna Sostenitori: Production Pathé, Shivendra Singh Dungarpur, Gruppo HeraGestione: Mostra Internazionale del Cinema Libero – Presidente Gian Paolo TestaDirezione e cura del programma: Andrea Morini Coordinamento programmazione: Luisa Ceretto,Anna Di Martino, Isabella MalagutiSegreteria organizzativa: Erika AngioliniSchermi e Lavagne. Cineclub per ragazzi è a cura di Luisa Ceretto, Elisa Giovannelli, Andrea Morini, in collaborazione con Guy Borlée, Cristina Piccinini, Francesca Gisotti, Massimo Sterpi, Gabriele Veggetti e Narges Bajat

CINETECA MENSILEPeriodico di informazione cinematograficaDirettore responsabile: Paola CristalliDirezione culturale: Fondazione Cineteca di BolognaRedazione: Alice Autelitano, Alessandro CavazzaEdizione on-line: Alessandro Cavazza Grafica e composizione: D-sign.itStampa: Tipografia Moderna Editore: Ente Mostra Internazionale del Cinema LiberoProprietà: Fondazione Cineteca di Bologna (aut. Trib. n. 5243 del 14-2-1985)Distribuzione: Bernardo Galasso; Fare mondi di Piazza Grande cooperativa sociale

Ringraziamenti:Gabriele Del Grande, Luca Bigazzi, Rean Mazzone, Elena Pagnoni (Fice Emilia-Romagna), Anastasia Plazzotta (Feltrinelli Realcinema), Laura Salerno (CBM Italia), Reda Zine

Il programma potrà subire variazioni per cause indipendenti dalla nostra volontà.

ciate dei suoi ventiquattro personaggi; un musical country-and-western; un documentario su Nashville e sulla vita americana; una riflessione sul rapporto amoroso tra performer e pubblico; e un grande party organizzato da Robert Altman. Nelle sequenze iniziali, quando il popolo degli attori altmaniani comincia ad arrivare, in una lunga fila dall’aeroporto alla città, può venirci in mente la processione circense nel non-finale di 8 ½: ma i clown di Altman sono assai più autonomi, il loro movimento assai più libero”. (Pauline Kael)

Sala CerviGender Bender18.30 IO SONO UNA PARTE DEL PROBLEMA

(Italia/2013) di Canecapovolto (36’)Qual è il peso reale dell’omofobia interiorizzata nella co-struzione della nostra identità? Proseguendo il discorso intrapreso in Abbiamo un problema attorno alla triade Sesso, Religione e Morte, questo corto del collettivo Ca-necapovolto “offre una messinscena – o una serie di messinscene – del ‘problema’ dell’omofobia in quanto enigma e mette in scena la logica ora tragica, ora comi-ca del ‘nemico interno’, che è naturalmente centrale per la definizione di omofobia” (Marco Pustianaz).Ingresso libero

Gender Bender20.00 BOYS

(Jongens, Paesi Bassi/2014) di Mischa Kamp (78’) Sieger è un mite ragazzo di quindici anni che vive con il padre e il fratello maggiore. Fa parte della squadra di atletica e viene selezionato per partecipare ai campionati nazionali di staffetta. Del team è membro anche l’impre-vedibile ed estroverso Marc: tra i due nasce un legame che presto si spinge oltre la semplice amicizia. Delicato ritratto di un’educazione sentimentale, Boys racconta con grazia e freschezza i turbamenti del cuore, che si alternano al dinamismo e all’adrenalina delle sequenze sportive.

Gender Bender22.15 LAND OF STORMS

(Viharsarok, Ungheria-Germania/2014)di Ádám Császi (105’) Difficile pensare a un ambiente più machista di uno spogliatoio di una squadra di calcio. Ne fa le spese Szabi, che lascia la sua squadra per ritornare nel natio villaggio rurale in Ungheria. Qui incontra e si innamora di Áron, un ragazzo in cerca d’identità in una regione ultratradizionalista. Tutto è complicato dall’arrivo di un vecchio compagno di squadra che vuole convincerlo a ritornare ad allenarsi in Germania. Ispirato a una storia vera, è un film duro e intenso sospeso tra desiderio e tabù sociali. Presentato nella sezione Panorama della Berlinale 2014 e premiato ai festival di Tel Aviv e Taipei.Anteprima nazionale

Testi di Alice Autelitano, Alessandro Cavazza e Paola Cristalli

Classici del cinema che ritrovano il grande schermo, l’incontro vivo con il pubblico di una sala cinemato-grafica. Capolavori di ogni tempo (e senza tempo) che tornano a essere prime visioni, soprattutto per le generazioni di oggi: perché è solo la visione collettiva davanti a un grande schermo che può recuperare, di questi film, l’autentica bellezza visiva, l’emozione di-rompente e tutto il divertimento, il piacere, il brivido.Prosegue anche nella stagione 2014-2015 la distri-buzione, promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno di Gruppo Unipol, di grandi film recentemen-te restaurati con tecnologia digitale in prima visione sull’intero territorio nazionale. La seconda stagione del progetto si è inaugurata con I 400 colpi, film-manifesto della nouvelle vague realiz-zato nel 1959 da François Truffaut e affidato al volto di un ragazzo, Jean-Pierre Léaud, che diverrà da quel momento il volto-simbolo della nuova onda del cinema francese. Il restauro è realizzato da Mk2 e la Cineteca di Bologna lo porta in sala grazie alla collaborazione con BIM Distribuzione. Seguiranno, fra novembre e di-cembre, i restauri di Gioventù bruciata di Nicholas Ray (realizzato da Warner Bros. e promosso da The Film Foundation di Martin Scorsese e Gucci) e di Tempi mo-derni di Charlie Chaplin, a suggellare le celebrazioni per il centenario della maschera di Charlot.

Main Sponsor

www.ilcinemaritrovato.it21o

ISCRIVITI ONLINEfestival.movibeta.comwww.visionitaliane.itentro e non oltre il 15 novembre 2014

25 febbraio 1 marzo 2015

Per dettagli relativi ai vantaggi e alle agevolazioni delle tessere Amici e Sostenitori della Cineteca rimandiamo al sito www.cinetecadibologna.it Tutte le tessere hanno validità annuale, da settembre 2014 ad agosto 2015. Sono acquistabili alla cassa del Cinema Lumière, presso la Biblioteca Renzo Renzi o sul sito della Cineteca

TESSERE SOSTENITORE DELLA CINETECA

500 €

100 €

TESSERE AMICI DELLA CINETECA

1 Tessera 25 €

2 Tessere 45 €

3 Tessere 60 €

TESSERA SCHERMI & LAVAGNE

5 €

STUDENT CARD

20 €

TESSERA CINECLUB

10 €

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CINETECA DI BOLOGNA / Cinema Lumière 2014/2015