oistingu! il nostro partito: la linea da marx, a lenin, a...
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OISTINGU! Il NOSTRO PARTITO: La linea da Marx, a lenin, a livorno 1921, alla lolla dalla sinistra conlro la degenerazione di M1m, al riliuto dei blocchi partigiani. la dura opera del nslau11 ~alla ~ellrina e dell'ornan1 ri,oluzionari1, a conlallo con la classe operaia, !uori dal po!iticantismo persanale ad elellnralesca.
organo del partito comunïsta internazionalista
22 aprile 1961 - Anno X n. 8 IL PROGRAMMA COMlJNif,TA • Cas. Post ~~•
MILANO Una copia L. 30 - Abb. ann. L. 600
Sped. m Abbonamento postale Gruppo
l° laggio quaggiù sulla terra Il vero successo dei lanci spa
ziali, per la società dominante, consiste nel volgere gli occhi dei proletari dalla terra, dove scltanto le lotte di lasse si corn battono e si vincono, verso il firmamento in cui, dopo che i preti offrivano ad essi Je gioie del paradiso, la tecnica ultramo terna proietta le loro speranze di emancipazione dal giogo del capitale e di riscatto da una ser vità dura a morire. Le navi di Gagarin e successori prendono il posta dei santi e dei beati nelia meritoria funzione di som ministrare « oppio ai popoli ,,. Scriveva Marx: « L'ipoteca che il contadino possiede sui beni celesti garantisce l'ipoteca che il borghese possiede sui beni del contadino ». Parafrasando, po tremmo dire che l'ipoteca acce sa « per canto " dei proletari sugli spazi celesti garantisce la ipoteca che l'opportunismo ( e, per il sua tramite, la borghesia mondiale) nossiede sull'unico be- ne di cui -i proletari disponga- no: la loro forza or ganizzata di classe. Assordati e intorpiditi da una propaganda chiassosa, essi credono di aver conquistato il cielo: dimenticano - questa è almeno la speranza, finora rea lizzata, dei bor ghesi - di do versi conquistare la terra strap pandola al regno immondo del danaro. Il Primo Maggio sarà celebra
to da tutti all'insegna della con cordia nazionale, della coesisten za paciftca, della democrazia: le organizzazioni legate al verbo di Krusciov vi aggiungeranno in proprio la " vittoria sullo spa zio ,,. Ma, i.ronia suprema, il mondo è intriso di sangue: la coesistenza, la pace, la dernocra zia universale sono, a sedici an ni dalla fine di uno spaventoso macel.lo, un' ininterrotta catena mana. di massacri internazionali loca- Ma questo è un modo di vedere lizzati - nel Congo, in Algeria, limitalo al nostro ristretlissimo mo nel Laos, a Cuba ... - e di scon- virnento, Andiamo quindi avanti, tri violenti fra i proletari riven- magar'i nella ipotesi che siamo noi dicanti il diritto alla vita e le gli asini. in un monde sapiente. forze dell'ordine all'interno di Lo smaccc degli americani è stato tutti i Paesi. Coesistenza fra mer- pieno. Non solo sono st at i prece canti, si; ma Lotta fra oppres- dut i ne] far vja gg i a re un uomc sori ed oppressi .e solo gli op- vivo Iuort dalla atmosfera terrc pressi che alla forza oppongono stre; ma quello che loro prepara la forza, che aila violcnza non vano cru di purtata molto minore: rispondono con l'imbelle arma un Iancio di missile-satellite per de1la scheda o delle servili pe- una diecina di mila chilometri, con tizioni al lupo perchè diventi arrivo in mezzo all'oceano. l russi agnellino, solo questi oppressi hanno il 12 aprilc 1961 attualo un infrangono secolari catene. Con- lancio di uorno vivo con una « noc cordia, gara paciftca, libero ,, gio- ca » intera in orbita kepleriana at co democratico .. ? Andatelo a lorno alla Terra, col r isultato di ar chiedere ai negri del Congo o rivare non lungi da! punto di par dell' Angola, aile plebi bianche i enzu - cosa che non parrebbe dell'Algeria o rneticce di Cuba, essere g randjosa ··- ma comunque ai proletari belgi o italiani in I ricuper ando il soggetto vivo dopo sciopero contro schieramenti di 89 minuli di giro completo su or poliziotti e di pompieri, di ba- bila, più un margine di altri 19 stonatori statali e di pacificatori minuti, Jargamenle sufficienti alla sociali! Nei fatti, se non nella fase di Iancio e di discesa. cos~ienza, essi sanno che la leg- Gagarin ha assicurato che pote ge e: « o combattimento '? m?r- va resislere più a lungo, ma per. ora te»_; c~e die~ro. gli ~term prm- non si puo dire che il limite di cipn dl CUI S\ rrempiono la bec- durata passi il tempo di un secon ca i:;overnantl frances1,, bel_g,, a-1 do giro O di più gj r i, o. si sareb menca:11 e consort! d Occ1d~nte be ridotto al massimo ad un'altra e d'Onente, stanno la volonta di etenia rapina di grandi compa gnie di zuccherieri e petrolieri, i Juridi interessi di banchieri e industriali, <li commercianti e agrari; e che il dominio di que sta genia internazionale, basato sull'Impiego della civilizzatrice e cristianissima violenza, solo dalla violenza puô essere abbattuto. Vantino pure ,i teorici della
coesistenza pacifica e della via democratica ·· al socialismo, le conquiste di una tecnica che già fece il vanto di Hitler! Essi han no spedito nei cieli ben altro: hanno « mandata in soffitta » le armi internazionali di lotta del proletariato. Essi esaltano la forza travolgen.te del « campo sociali sta »: perchè, allora, spezzetta no le agitazioni operaie da una Una scusa degli americani è che fabbrica all'altra, di reparto in non voglione rischiare nessuna vita, reparto, di categoria in catego- per il Ioro culto della persona uma: ria e mentre dovunaue una si- na! Scusa magra. dato che i russi tu~zi~ne semore più intollerabile agitano questa stessa retorica, usa spinge gli operai allo sciopero, no le si.esse droghe. Sebbene il lasciano che i fuochi accesi qua r isultato non sia tante grande quan e là si spengano, invece di riu- to le gonfiature di questi giorni, esso nirli in una sola, grande, impe- valeva bene la pelle di alcuni pr imi tuosa fiammata? Perché hanno sperimentatori, se vi fossero stati spezzato e spezzano ogni gior- casi di morte. La fabbrica degli no .il vincolo che doveva unire 1 eroi è da secolt il vertice di ogni
Riabbassino i proletari gli OC·· chi sulla terra ,e vedan.o intat to il regno del capitale e sem pre viva la cosegna marxista: la Stato, arma di oppressione di una classe su.I'altra, non si con quista pacilicamente; si distrug ge; non si riforma, si abbatte con la violenza, e solo con la Iorza organizzata della dittatura proletaria si crea ,sulle sue ma cerie, una società nuova! La de magogia butta in pasto agli ope rai il processo al massacratore Eichmann: ma intanto Krupp e cnnsorti, i veri prolittatori dei massacri a ripetizione dei pro letari di tutti i continenti, ce-
( continua in 4" pagina,)
struttura L'odierna del salario
L' analisi dell' evoluzione della strutt.ura del salarro, cosi corne è
venuta delineandosi dal dopoguer ra ad oggi, è indispensabile per rer.dersi esatto conte della pres sione padronale nel rruscito ten tativo da un lato di rendere la clas se lavoratrice semvre più dipen dente da! processo produttivo e dall'altro di suddividerla attraverso una politica di sperequazione terri tor iale e di sesso ; corne per accer tare nella loro interezza le respon sabilità dei sindacati collaborazio nistrci e indicare la via attravet so la quale 1a classe lavoratrice potrà riprendere la propria auto mia nei eonfront! deJla classe a.nt a gonistica e ritrovare la propria unità di lotta.
li salaria si compone oggi di due parti essenûali: una fissa, alla cui base stanno 1 mlnimi tabellari , e
e manovale comune. Inoltre, tenen do presenti le cosiddette « zone salariaü » che sono 13 in tutta Ita lia. si hanno, per ogni categor ia singola. ben 416 minimi tabellari. La suddivisione del territ-orio na
zionale in 13 zone, più aleune extra zone, fu definita ne! 1954 da un accorda sottoscrrtto dalle centrali sindacali con quell'operazione che fu detta di conglobamento, cioè di uniftcazione delle voci salarl ali al lora esistenti in due grandi voci, cioè: 1) retribuzione tabellare, 2> cont ingenza. Fino al 1954, viceversa, il sala
rio dell'operaio di industria era cosi composta: . p ag a base; _ I quo ta di rivalutazrone ; - li quota di rivalutazione; - eontingenza ; - caro pane, fissato in lire 20; diverse componenti che si erano venute {ormando ne! dopoguerra per at teriuare in un modo o nell 'altro il peso dell'inf!azione. !naitre du rant e il periodo bel lico , al fine di salv aguardare il potere d'ac·qui sto del salaria, la paga base aveva subito alcuni aumenti soprattutto per lo strato di lavoratori meno retribuiti, perche di qualifica infe riore; si era quindi avuto un ap piattimento dei salari rispetto aile qualifiche, che più tardi, corne ve çlremo in seguito, imporrà il ri corso a quote di rivalutazione. Verso la fine del 1945, si giunse
a un primo accoI'do di perequa zione salariale per cui si decise di rifarsi al costo della vita ne! deter mi~are le variazioni, in più o in meno, della contingenza ne! tempo, introducendo il sistema della scala mobile. Lo scopo di qûesta · inno vazione, accolta con entusiasmo dal l'ancora unitaria CGIL, imbevuta di ideali patriottardi e antifascisti, era. nella situazione ·d'instabilità so ciale derivante da! dissesto econo mico e finanziario generale, netta mente opportunistico, in quanta si venne a stabilire una vera e pro pria tregua sindacale _grazie a cui il sangue e il sudore del proleta riato furono chiamati a riversarsi nella dura opera di ricostruzione sia della maccbina produttiva che dell'apparato statale e quest'ul Limo potè accentuare sempre più, solto l'etichett.a democratica, il suo carattere fascista. ln base al sistema della scala m,.,_
bile, apposite commissioni istituih°" in agni provincia calcolarono un bilancio familiare tipo partendo dal" l'ipotesi di un consuma media nor male di 2200 calorie per l'uomo adulte, e, in relazione ai prezzi Jocali, stabilirono la contingenza-' base. Le variazioni trimestrali del• la contingenza venivano cosl ad es:. sere determinate provincialmente in base all'oscilla:z.ione dei prezzi ap-. plicando alla contingenza base un apposito coefficiente (2 per gli uo mini adulti. 1,75 pe rie donne e i minori). Ne! 1946 si ebbero alcune modi
fiche, che portarono da 2200 a 2600 le calorie messe a base della compi lazione del bilancio familiare, da- 3 a 2 mesi il periodo di varia zione della contingenza, da 2 a 2,3 il coefficiente per l'uomo adul to e da l,75 a 2 quello per le donne e i minori. Ora, poichè la contingenza non
si differenziava a seconda delle qualifiche, e il costo deila vita (1938 = 100) era salito da 2975 dal
Quali conquiste della scienza! Al l'ottobre 1946 a 4165 nell'aprile 1947 tempo di Mussolini, quando il cre- (cosicchè la contingenza, che fino tinismo di moda aveva corne « ver- al 1945 rappresentava solo il 5 % del tici" Benito, Adolfo e Tenno, cosi totale della remunerazione del la corne oggi ha i due K (non sono voro, divenne il 70 % ne! 1947 ), i due corridori svizzeri Kubler e si ebbe una accentuazione del Koblet di qualche anno fa, ma i fenomeno già citato dell'appiat deliziosi odierni campioni Kennedy timento salariale, che si arrestà solo e Krusciov), e quando !'America ne! 1949 quando si decise di abo- .. scese in guerra, fu fatta una scema lire gli indici provinciali del costo canz.one: Colombo, Colombo, chi te della vita sostituendoH con un in- 1'/ia fatto fa'!?... dice nazionale, di stabilire diversi Quando le flotte di astronavi fa. valori delle variazioni per le sin
ranno saltare la storia ed esporte- gale categorie, e di portare il bi ranno l'onta dei dollari o dei rubli, lancio familiare tipo da 2600 a 3000' che è Jo stesso1 dovremo dunque calorie. sentire gli scemi, che vedono tutto L'analisi condotta fin qui smen in responsabilità persona li, cantare: tisce la tesi seconda cui il capita Gaga.rin Gagarin, chi te l'ha faito lismo potrebbe mantenere stabil fa.'!?... ' mente posizioni di privilegi.o e di Noi non I"idiamo arnaro che del- « aristocrazia n a favore di un Cel'to
l'umanÙà beota e della sfronta- strate operaio. Questa tesi ignora, lezza dei registi e dei man<41ers le contraddizioni del sistema e la di tutto il bordellame pubblicitario, incertezza e i. sacrifici ai quali onta massima di un monda putre- essa condanna i lavoratori, sulle fatto. (continua in 4• pagina}
l'altra uariabHe, in cui rientrano lutte quelle aggiunte a carattere aziendale, che vanna dai cottimi ai p1·emi di produzione, dagli in cent.ivi ai premi di assiduità, col laborazlone, attaccam.ento al lavoro e cosi via. Prenâiamo per ora in esame la
parte fissa. Essa si differenzia in nanzitutlo in ben 12 categorie in dustria]i e precisamente: indùstria estrat.tiva, alimentare. tessile, pelli cuoio e calzature, legno, metallur gica, meccanica, n1ateriali da co slruzione, chimica, poligrafica, edi le, produzione e distribuzione di energia e}ettrica. A sua volta, la paga di categoria
si differenziR -- a seconda dell'età del lavoratore - in 4 minimj (16 anni, I'/-18, 19-20, 20 ed oltre), in altri 4 riferiti al sesso, e in al trettanti rapportati aile qualifiche di: operaio specializzato, operaio qua.lificat.o, manovale specializzato
i moti violenti e niente affatto I secolare miseria hanno spezzato dernocratici, a dio piacendo, del- 1- fino a quando ,se non risorga le popolazioni di colore a quelli I il movimento operaio rivoluzio erokamente violenti in un se- nario mondiale? - l' ennesimo coln di battaglie, dei proletari tentativo di far ruotare indie metropolitani, e delegano all'or- tro le ruote della storia. ganizzazione piratesca delle Na zioni Unite il compito di risol vere i problemi del Congo o del Laos,. o a pacifici accordi in ter statali que Ili dell' Algeria ,e la· sciano che gli scioperi poten zia!mente insurrezionali del Bel gio, · istintiva e lisica ripercus sione degli avvenimenti africani in Europa, si esauriscano nel l'isolamento e ne! com.promesso parlamentare e sindacale? Pos sono, loro, gongolare delle ba toste subite - e batoste sono senza dubbio -· dall'America a Cuba; ma intanto i barbudos s1 sono difesi da soli, e non i be lant i « gridi di dolore della co scienza ci vile ,,, ma le braccia di uomini oppressi da una pluri-
Il primo assaggio ~ello spazio estraterrestre L'evento è stato di prima gran
dezza corne fatto politico; è un problema diverso stabilire la su•• grandezza corne fatto scientijico. Sono in ragione inversa: jn uno società ad econom.ia monetaria il successo politico è in ragione deUa credulità ed insipienza generale. che sono immense, e la parola scien· ti.fico. ha una portata dubbia perché solo in una società comunista. os sia non di classe e non dj monetn, comincerà a nascere La scienza u-
mezzor a, con arrivo fuori dall'UR SS, che certo non conveniva. Anche se il soggetto americano
avesse voJato prima per venti mi nuti, raggiungendo un'altezza del l"ordine d1 quella russa (lra 175 e 302 km), la « realizzazione » sovie tica avrebbe costituito un fatto più clamoroso. America dunque battuta in pie
no, nel!'effetto (lasciamo stare le cause!). Grave sconfitta accusata. « Being first in space is a terrifie propaganda ,>: essere primi nello spazio costituisce una propaganda terriflcante! Ecco corne si tirano Je somme all'americana. Monda mo uetario vale monda di pubblicità. E a Mosca non scherzano nello sfruitare il successo!
soli 10 r ag gi terrestri. La attra zione sarà ridotta di 100 volte, al l'uno per cento, e la contraria forza centrifuga sa, à la stessa. L'effetto sulla vita è lo stesso? Lo neghia mo, o almeno non è stato dimo strat.o .. Lasciamo a parte tutte le fasce
di radiazioni ecc. per tema delle quali si prova con esseri vivi sotto i 400 km di altezza. Se leggiamo le risposte date ad
esempio da! Blagonravov in Italia alle varie domande, e confrontia mo la prima l( inl.ervista » diramata con la conferenza stampa di Ga-
met.ri. Di quanto ruomo si è al- garin, ~10teremo 1:1na. seria pruden .. lontanalo da] centro della Terra? za c~ntro la conven1enza di sfrut n raggio terrestre è di 6378 km, e tare il rumore. q_uin<li il passo fatto è tra il 2,75 Noi n-::-.,n crecliamo che Gagarin c il 4,75 per cento. vagasse nella cabina, corne nella
Se il prossimo passa fosse la fantascienza in cui fu primo Ver Luna, si pensi che la distanz.a (' di n.c, che lui leggeva da ragazzo, Pen- 60 raggi lerrestri ossia da quel 5 s,a.mo che nel moto su orbita il per cento s1 tratta di andare al ve1colo debba essere rigido e tutto seimila per cento. Tutto sta a Co· il suo contcnuto legato all'involu rninc'lare, è motivo buono per la cro. Un piccolo spostamento varia retorîca dei poeH; ma si puà vedere la misura della forza centrifuga dovc avvjene che « la quantità ,,; contra quella cost~nte dell'attrazio trasforma in qua1Hà >>. ne. Abbiamo arrisch1ato una pa- L'uomo ha resistito alla assen- rado~s~le tesi: la vita non è solo
za di gravita. Ma è la stessa cosa poss1b1ie sulla Terra, ma su un a 300 km e a milioni d' km? L- corpo abbastanza grande da tenere attraZîone terrestre a 300L km. è cti~ attratto a sè il vivente. minuita in ragione inversa delle Non abbiamo creduto che Gagarin distanze da! centro elevate al qua- vedesse il cielo nero, la terra az drato. Il calcoletto mostra che a- zurra e il sole di decuplicato spler. giva su Gagarin per il 90 per dore. La. stta retina sarebbe bru cento circa di quello cbc agisce c1ata. Blagnrtravov ha detto secca su me sedentario. Ma, data la vela· mente: << Non aveva finestre, vede cità del Vostok e del suo corpo, di va "per radio" ». circa 8inila melri al seconda, una Uno ha detto: « Le stèsse osser forza opposta, centrifuga.- esatta. vazioni non si facevano meglio con mente uguale a quel 0,90 della gra- apparecchi e· registrazioni o tra· vità, la teneva in equilibrio. In smissioni >l? « Certo, - ha detto queste condizio·ni l'esperimetro pro- lo scienziato ... -. L'esperimento ha va che, in un comp1icatissimo 8p.. se-rvito a rnostrare che l'uomo non parecchio, si sopravvive per più di era in stato di jncoscienz-a o le· 108 minuti. targo. ma il poco che ha falto si Suppomamo che il ve,colo g1r1 a poteva fare con d1spos1tivi stru
j menlail »_-
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E il s1mpatlco ragazzo si è 1n- • • fine lasciato sfuggire: « Spero di v<1- l\tierC3Dll ID fiera lare veramente ». ossia d1 << tare
il pilota"· Tu\to questo riporta noi codini
e antilluministi alla previsione che per viaggiatori spaziali l'umanità userà dei robots. L'uomo spaz.iale è bravo: bravo
inde o.c cadaver.
retorica, alla quale servono tanto bene i n1orti, quanta î vîvi. E a morti clamorose, anche con alta probabilità, in questo mondo di gen te che vuole sfondare ne! rumore e nel c:onto in . banca, si trovano da· est e da ovest · volontari a· josa,. scnza rispondere di vio]enza alla libertà e dignitil della personali· là ta-ta-ta-ta.
Lasciamo per ora la persona uni ca e i mlliardi attoniti. Il Vostok col suo passeggero ben
vivo ha rag:giunto l'altezza minima di I î5 e lu mass.ima di 302 chilo-
Macmillan ha ben capito la lezione di }Çrusciov: « La prova es senziale· - ha detto a proposito della gara e dei rapporti est-ovest - si avrà non sul campo di bat taglia, ma sulta piazza del mercato » (corne se la ·piazza del mercato e le sue schermaglie non fossero l'an ticamera della guerra guerreggia ta!), n1a, più rnarxista del suo corn .. pare (sebbene involontariamente), ha aggiunto a chiarimento: « li ca pitalisme deve espand.ersi a perire, questo lo sapeva perfino [ che cosa c'entri il « perfino », lo sa il buon dio J Marx >>. Se ne deduce che, offrendo all'Occidente vecchio-bor· ghese la gara di espansione com merciale, Krusciov gli offre l'ossi geno, la condizione della sua soprav vivenza: senza una piazza del mer cato in espansione, quella appunto che vorrebbe spalancargli Nikita, addio capitalisme!
La retorica poetica che mosse i Monti e i Carducci in epoche in cui la venalità mercantile lasciava pure qua!che spiraglio per scopri re un compito alla persona1 ha oggi -- e non in Russia - creàta la formola cbe Gagarin ·vale un se conda Colombo. Non ci preme confrontare i va
lori personali. che non sono il no stro metro, e non direrno che Co lombo (falta poi la parte fra storia e leggenda?) ebbe lui l'idea del nuovo prlncipio, anclJ,e se era un grosso errore (è l'errore che gene ra la nuova verità) in quanta cre-
dette di aver trovato le Indie « bu scando oriente per accidente », e che solo combattè sontro la orga nizzal& doltrina del tempo e strap pà poche ore alla rivolla dei ma rinai che lo volevano affogare nel l'Atlantico. Questo confronta non serve. La
impresa di Colombo, came avrebbe fatto quella di un altro, apri le vie, per motivi che egli non poteva prevedere, ad una nuova epoca e forma storica.
L ·umanità bianca potè spostarsi, con epopea mù vergognosa che glo riosa, sui nuovi continenti, che del resto forse àltri uomini di razza bianca avevano molto prima calca to. Si apri con le grandi scoperte geograflche l'èra borghese: una casa orrenda. ma che doveva nascere c scorrere. Citano che Lenin avrebbe detto
che la scoperta di allri pianeti abi tati avrebbe conêlotto a mutare la nostra teoria marxista della storia. Se T.,cnin lo disse, fu unicaruente nel senso che solo una forma so ciale non capitalista avrebbe data soluzione ai problemi della vila nel cosmo. Ora non si traita di dire che
Gagarin è andato fuori di tanto, che Colombo si sarebbe· potuto con lentare di tagliare un trecento mi glia di Oceano. fuori di Spagna; è ln avevano gi~ fatto tanti1 ignoti. Lenin non pensô, che a vendo
qualchc rriHiardino di uomini di troppo, avremmo usato Venere ca me colonia di popolazione! Avreb be fondato un nuovo impel'ialismo, proprio lui! E solo cosi sarebbe saltata la nostra dottrina sulla suc cessione delle forme storichel I kremliniani ·ci possono credere.
Come il capitalismo lo vedono solo in America. io vedranno in futuro tutto migrato su Venere o Marte. E allora ci ammorberanno con allri mille anni di coesistenza social capitalista !
• opera10
3{
La verifica marxiste della odierna decomposizione del capitale aell' occldente classico come nella degenerante struttnra mssa. Onerra spietata dal 1914 al 1961 ail' enliantesi bnbbone opportnnista - (Seuue la prima seduta) coordinati Rapporti E11ploslone dl aantra dizionl dl classe nella econornia appena pervenuta al
suo sviluppo capitalistico, e quin eoonomla aapitalistioa I di in espansione, favorita dal
I'aver ereditato dalla rivoluzio ne proletaria una organizzazio ne statale fortemente centraliz zata, Tuttavia si verifica anche qui la stessa legge di decrescen za dei ritmi produttivi che si è rilevata nei classici paesi capita listi di Occidente, da tempo svi luppatisi nelle forme capitali stiche di produzione sociale. Con la seconda guerra imperialisti-
A questo piano settennale, che ca anche la· Russia è compléta dovrebbe essere, giusta le insi- mente dominata dalle leggi del stenti dichiarazioni dei russi, capitale. parte di uno più vaste, il quin- La produzione industriale del dicennale; a sua volta parte di l96U è stata del 10% superiore a un altro piano di previsioni ven- quella del 1959. Un buon passo, tennali, abbiamo dedicato cure in genere, ma non eccezi.onale; particolari di analisi, controllo e inferiore a quello del 1959, che critica, seguendolo nei Jimiti del era stato dell' 11 %, ed inferiore possibile, ne! suo complesso svol- anche ad alcuni paesi occiden gimento, almeno ogni trimestre, tali, per esempio l'Italia, che ha e ne abbiamo dato in questo raggiunto un ottimo 15%. giornale resoconto scritto in occa- E' ftnita l'epoca di alti incre sione delle periodiche riunioni menti annui, e la graneassa della interfederali. propaganda preterisce sottolinea- D'altra parte, non abbiamo li- l'e l'espansione costante dell'eco
mitato questo Iavoro all'econo- nomia, non preoccupandosi al mia russa, ma, sotto il profila meno ufficialmenta della decre dello studio dell'economia capi- scenza dei ritmi. Infatti, corne talista in generale nelle sue rea- si nota dal prospetto sull'indu lizzazioni pratiche, lo abbiamo stria, le percentu.ali realizzate so esteso a quella degli U.S.A. Con no inferiori a quelle del '59 per do non abbiamo mai voluto, ne acciaio, petrolio, energia elettri lo vogliamo neppure ora, con- ca, carbone, merci essenziali e trapporre le due economie corne strategiche in r egirna di produ se fossero di natura diversa, an- zione capitalistica. che se i contingenti risultati pro- Ma la decrescenza maggiore duttivi potessero far sorgere il si nota sovrattutto ne! gruppo dubbio in qualche ingenua o « B ", o dei beni di consuma. Il benpensante anima in pena in '59 dette questi risultati: il grup cerca di « concrete " speranze che po « A ", o dei beni di produ si tratti invero di due « campi ,, zione .aumentô del 12% rispetto social! opposti. Per la stessa ra- al '58 e il gruppo « B >> del 10,3%. gione è bene ripetera che ogni Per il '60, il gruppo « A » è au nostra previsione circa lo svi- mentato dell' 11 %, il "B » del luppo quantitativo e qualitativo l' 8%. Alla diminuzione in. am dell'cconomia russa è perfetta- bedue i settori fa rrscontro la mente leggibile nel metodo mar- rnaggior diminuzione del setto xista di interpretazione dei fatti re « B )), che interessa da vici econornici, anche se la polemica no i proletari, gli unici che ab ci ha indotti a fare delle distin- biano la sola veste di consu zioni sulla reale portata del « ca- matori per eccellenza, Ma su que pitalismo di stato » in Russia, che sto ritorneremo più avanti a pro potrebbero trarre in inganno i pcsi to della produzione agricola. lettori. Precisiamo perciô anco- La condizione essenziale per ra una volta che il capitalisme chè siano raggiunti gli obiettivi di stato non è una fase specia- di massima del piano settenna le della forma capitalistica di le stanno, perô, ne! mantenimen produzione sociale, nè tanto me- to dei ritmi sin qui tenuti per no fase finale dello stesso modo la maggior parte delle merci es di produzione, Per la stessa ra- senziali. gione non sussiste una forma Fanno eccezione il carbone e cosidetta privata, ed una statale l'energia elettrica, i cui rispet del capitalismo. Queste distin- tivi incrementi nel '60, del!' 1 % zioni non sono affatto contem- e del 10%, sono insufficienti. In plate dal metodo marxista, ma fatti il bilancio di previsione ha semmai strumenti di propagan- fissato per il carbone il quantita da e pubblicistica socialista, uti- tivo di 611 milioni di tonn., che Iizzati a fini di popolare divul- non potrà essere raggiunto. Al gazione delle sconcezze della so- I' 1 % al massimo, potranno arri cietà moderna. vare a 540 mil.ni di tonn., molto Il capitalismo di stato rappre- distanti dalle 611 fissate. Per la
senta, cosi, il capitalisme in gene- energia elettrica vale la stessa rale, perfettamente determinato considerazione: kwk complessive dalle classiche leggi dell'econo- alla fine del settennio, 520 mi mia capitalista, cosi corne fu- , liardi; al 10% annuo d'incremen rono scoperte da Marx. to, saranno in totale 470 miliar- Per la Russia si tratta di una di. La deflcienza è assai grave,
1'11888
Il secondo anno del Piano settennale:
A) lndustria
alla riutuone di del 3 Roma e 4 1961 marzo mangi tutto il patrimonio zoo tecnico! Il decremento del!' 1 % nella
produzione del latte ha frenato e compromesso seriamènte il rag giungimento dei 105 mil.ni di tcnn. del piano al 1965. Anche se si potesse mantenere il ritmo medio previsto dal piano del l' 8%, alla fine del piano si sa rebbero orodotti solo 90 mil.ni di tonn., - restando molto lonta ni dall'obiettivo finale. Per il burro esiste una leggera discor danza. I testi russi ufficiali dan no incremento zero, su.fponendo che la produzione de '59 sia stata rettificata a 848 dagli 845 resi noti a suo tempo. Per noi, che di questa rettifica non abbiamo avuto notizia, il latte avrebbe invece avuto un incremento delle G,4 o/o.
Comunque, è pur sempre un misero aumento, che pregiudica seriamente il raggiungimento del palo 1965.
Delle uova nulla si sa, ma è presumibile che abbiano av:uto un certo aumento, da quelle che si puè dedurre. dagli acquisti sta tali, superrori del 15% a quel li del '59. L'ultima nota dolorosa viene dalle patate che sia ne! '59 che nel '60 non hanno avu to mcrementi; anzi, il '60 è stato negativo per il 2,7%, allontanan do cosi la meta di 147 mil.ni di tonn. del 'G5.
in quanto l'energia elettrica eo- primo e di 36 mil.ni di tonn. stituisce la forma meno costosa quel!~ per il seeondo. di energia e un prodotto di pri- Le stesse buone previsioni e mana irnportanza. Le campagne gli stessi risultati si riscontra russe, corne abbiamo già scritto, no per la produzione pro-capite, sono ancora molto arretrate e in fatta eecezione per il carbone, gran parte prive di elettricità; so- che è al di sotto del 1958. lo le aziE;nde ~iù i~por.tanti so- Il perdurare dell' attuale li n_o provy.1ste ~1 impianti elettri- vello produttivo dipenderà so et J?€r l il luminaaione e, la ~on- vrattutto dagl! U.S.A. e dalla du~1one meccamca dell agricot- agricoltura. Gli americani, per tui a. nsollevare le loro poco brillan- Il famoso GOELRO, il piano ti condizioni devono assoluta
di Lenin per l'elettrificazione di mente compr.imer'e le importa tutta la Russia, poggia ormai su zioni ed aumentare le esporta basi essenzialmente diverse da zioni, il che · significa estendere quelle proletarie di origine e e approfondrre le zone d'influen certo serve per altri fini e scopi. za economica e politica, affron- I ritmi irnposti all'acciaio e tare e superare la concorrenza
al cemento fanno prevedere il avversaria. Si spiega cosi il for superamento del piano; rispet- caiolo mvito russo alla « coesi tivamente al 9% e al 17% do- stenza pasifica », alla collabora vrebbero arrivare ad una 'pro- zione internazionale. L'agricoltu duzione di 104 mil.ni di tonn. ra, il tallone d'Achille dell'eco il primo e di 91 mil.ni di tonn. nomia capitalista in generale e il seconda: sempre che tutto va- della Russia in particolare, con da Iiscio, vale a dire che nel set- la sua organizzazione eolcosia tore edilizio continui la specu- na, non nsponde pienamente al lazione denunciata... e l'eroga- le necessità produttive del ca zione di prestiti ai « cittadini » pitalismo, anche se ha avuto dei sovietici, Questo aspetto della meriti controrivoluzionari nel produzione russa - l'edilizia - I'impiantare la produzione capi è assai interessante perchè por~ talistica in. URSS. I. russi hanno ta in fronte le stigmate classi- assoluto bisogno di controllare ehe dell' economia borghese. Il la produzionc agrieola, ma non buon proletario, ancora col naso possono fare a meno, per il ca all'insù . ogni volta che si par li rattera mercantile dell'economia, di Russia, non riesce a trovare di assistere al suo progressrvo il nesso indissolubile fra gli « 85 regredire. In questo senso, han milioni di metri quadrati di su- no peggiorate le condizioni di perficie abitabile ovvero circa controllo allargando le maglie 2,4 milioni di appartamenti ... ul- statali e concedendo possibilità timati nell'URSS l'anno scorso di manovra economica ai con le 625 mila case costruite nell~ ·, tadini, che, a ccinti fatti, le uti campagne da colcosiani e intel- lizzano pcr i loro egoistici inte lettuali rurali » (dal discorso di ress1. Krusciov del 17-1-61) e l'af-1 farismo che imperversa in ge- ' ' nere nena economia capitalisti- B) Produz1one agncola ca e in particolare nell'edilizia. Valga l'articolo del Kommu.
nist, che denuncia una abbon ,;ianza « sospetta " di ville pri vate, di giardini individuali, di automobili personali, e del fatto che « persone disoneste si fan no passare per costruttori pri vati e, utilizzando materiali da costruzione appartenenti a l l o Stafo, si costruiscono case per sonali », che « alcuni, poi, ven :iono a prezzi di speculazione ».
Si ponga mente all'Italia, ai va l'i piani « Fanfani " ,« Tupini », ecc., per l'incremento dell'edi lizia « popolare », vere e proprie panacee per mettere in movi mento giganteschi affari di ri strette clientele. La Russia d'og gi non è ancora abbastanza de mocratica per farci assistere ai colossali intrallazzi dell' « Immo biliare ,, romana; ma, a quanto pare, sfa imparando celermente la lezione. I ritmi annui per gli altri pro
dotti, gas e rninerale di ferrn, rispettivamente ciel 26% e del 13%, dovrebbero far superare di 10 miliatdi di me. la previsio ne finale di miliardi 140 per il
nificare e controllare la produ zione, anche se uno dei settori fondamentali dell'economia è di rettamente gestito dallo stato centrale. Quando le forme ca pitalistiche di produzione si svi luppano ed assumono propor zioni apprezzabili, ogni controlfo ed ogni previsione è impossi bile, perchè sfugge alla tecnica economica, perchè l'economia è economia politica, fondata su contradittori rapporti di classe La crisi di oggi è la premessa della crisi di domani che inve stirà · tutta la società russa, tut ta la società in genere, il modo di produzione capitalistico mon diale. Con questo il benesseri smo popolare (Russia) o demo cratico (USA) ha ricevuto un t:remendo coloo. Veniamo alle cifre di cpntrollo per il 1960. Il grano, la carne e lardo sono
le uniche merci prodotte con un incremento attivo, rispettiva mente del 7% circa e del 2,3%. Il grano prodotto è stato di 1332 mil.ni di q.li, con 610 kg. a te sta, sempre inferiore di 65 mil.ni a quello prodotto nel 1958, che fu di 1397 mil.ni, e · 665,2 kg. pro-capite. Il confronta col '58 (nteressa perchè si è sempre gri ,;iato ai quattro venti che l'obiet tivo fondamentale del piano era di raggiungere i famigerati 1800 mil.ni di q.li che costarono la testa a Malenkov. Il ritmo me dio di 2,4-3,7% previsto non ba ,ta più per raggiungere la mèta, C) dopo l'affondata del 1959; ma non basta neppure l' incremento di circa il _,% d_el 1960, co) quale Questo de~olante quadro s'o a~ mass1mo si _POtre):>b~o r~g- scura ancor più nella cornice g_mngere 1465 m1I.m d1 q.h, obiet- dei risultati preoccupanti del t1vo sempre molto lontano da l'allevamento Ad eccezione de que}lo prevent1vato. . gli o.-ini, gll altri settori sono La consolaz10ne non v1ene dal~ in au.mento, ma di gran lunga
Se il 1959 aveva destato vivo 1 )a came e .d~I l~do, ~rodott1 inferiore a quello previsto, co al!arme per la produzione gra- m rag10ne _d1 8,7 :m1l.m .d1 tonn., me si puè, notare dal prospetto naria (meno 10,7% del 1958) e I con una r1part1z.!one d1 kg. 39 con la media annua d'incremen per quella delle patate, il de- a testa . ed un mcremento . del to prestabilita da! piano. Ogni corso 1960 è stato un vero e 2,3%, d1 gran lunga mfenore tipo di allevamento è al di sotto proprio fallimento della produ- a quello del 1959 che fu del di auesta media ed in maniera zione agricola in generale. Le l~,5%, e d1 quello med10 del notevole: i bovini in complesso invettive le recriminazioni le piano calcolato nella m1sura del- hanno reali,zato il 2% anzichè denunce,' i provvedimenti b~ro- l' 8,5%,. Si mei;ava gran vanto, il 5%, di cui vacche 3% anzichè cratici, non riusciranno mai a dopo I nsultati_ de~ 1_959, ch~ s! l'8%; i suini il 10% anzichè il coprire la portata reale dei.risul- sarebbero raggmnt1 _1 16 _m1!.m 15%. Col basso incremento nel tati economici deficitari. · di . tonn. finah del pian?. m an- l'allevamento è spiegabile la cat- Nelle campagne russe, per ora, t1c1po,. superan_do le. pIU rosee tiva resa dei prodotti zootecnici,
esplode la crisi classica del si- preyisiom. degh stess1 detratton corne carne e lardo, latte e bur stema, che nei set-tori industria- occ1dentah. ro. I russi avevano preventivato li propriamente capitalistici è Il colpo è duro, più duro delle i,er la. carne e il latte nel 1960 contenuta. Questo è l'aspetto più disillusioni granarie, in quanto rispettivamente 10,B mil.ni di importante dello sviluppo capi- si contava di giustificare i cattivi · tonn. e 72 mil.ni di tonn. Lo talistico dell'URSS, in primo luo- risultati cerea]icoli con la mag·- smacco è tre.mendo, perchè è un go perchè riconferma in manie- gior produzione di carne, alla freno notevole ed oggi !nsupe ra esemplare che la nostra ana- moda appunto dei fratelli ca- rabile, una bassa produz1one a lisi spi~tata,. non solo e non p_italisti d'occidente, per i quali grkola. che in t<:>rm!ni caJ?i~ali~ tanto d1 ogg1 ma e soprattutto s1 verificano gli stessi fenome- st1c1 si traduce m 1mposs1b1hta del lontano 1926, s'inquadra per- ni di decrescenza della produ- di . aumento dell'esercito indu !ettamente nel marxismo; che il zione granaria. Anche ammet- str,ale degli operai. Per aumen nostro giudizio sulla Russia post- tendo che si possa sostenere un tare. la produzione occorrono uo rivoluzio~aria, della Russia dei incremento medio dell' 8,5% per mim, e alimenti per gli uomini. piani qumquennali, è giusto 6 i l?rossimi anni, l'obiettivo dei 16 La preoccupazione dei dirigen co~re~te; m seconda luogo, ~e~- m1l.m di tonn .. rimarrà ;nolto ti sovietici a questo proposito c_h~ d1mostra la real~ 1mpos~b1- l~mta~o e prat1camente 1rrea- traspare da ogni Ioro intervento l1~a per una form!lz1.one s_oc1!lle bzzab1le, a meno, corne si scrisse in questi tempi. Dicono chiaro d1 natura non soc1ahsta d1 p1a- su questo giornale, che non .;i che occorre una maggior produ-
PIANO SETTENNALE ·1965 INDUSTRIA
PIANO SETTENNALE 1965 AGRICOL TURA
Allmmento
UNI'fA' DI MISURA 1 9 5 B l 9 5 9 PERCENTUALE 1 9 6 0 ABITANTI: 210 MILIONI ABITANTI: 212 MILIONI ABITANTI: 218 MILIONI % Piano finale
PRODOTTI 1960/1959 al 1965 Globale Pro-capite Globale Pro-capite Globale Pro-capite del piano rea!e Globale Pro-cap ile
ACCIAIO. mil.nit. kg. 54,9 261 59,9 282 7,5 9,1 65,3 300 9 91
PETROLIO mil.nit. kg. 113 538 129,5 611 10,3 14,6 148 678 14 240
ENERGIA ELETTRICA mil.di kwh kwh. 233 1110 264 1245 12,l 13,5 292 1334 10 520
CARBONE mil.ni t. kg. 496 2362 508,5 2389 3 2 513 2353 1 611
GAS NATURALE. mil.di me. me. 29,8 142 37,2 175 26,5 24,1 47 216 26 140
CEMENTO mil.nit. kg. 33,3 159 38,8 183 13,5 15 45,4 209 17 81
MINERALE DI FERRO mil.ni t. kg. 88,8 425 94,4 445 9,6 6 107 490 ]3 !GO
NOT A. -- Le percentuali d1 incremento annuo sono !ratte dalle quantità globali. Quelle pro-capite sarebbero in feriori.
UNITA' DI MISURA l 9 5 8 % 1 9 5 9 ABIT ANTI: 218 MILIONI
1
Previsioni ABITANTI: 210 MILIONI ABITANTI: 212 MILIONI % 1 9 6 0 %
PRODOTTI media realizzata realizzata al 1965 Globale Pro-capite Globale Pro-capite del piano Globale Pro-capite Globale Pro-capite
GRANAGLIE mil.ni q.li kg. 1.397 665,2 2,4-3,7 1.248 588,6 -10,7 1.332 610 6,9 1.800
CARNE E LARDO . mil.nit. kg. 7,7 36,6 10,5 8,5 40 10,5 8,7 39 2,3 16
LATTE mil.nit. kg. 57,8 276 7,8-8,7 62 293 7,2 61,5 Z82 -1 105
BURRO 1000 t. kg. 779 3,7 5 845 4 8,4 848 3,8 0,4 1.008
UOVA. mil.di pezzi N. 23 109,5 6,9 24,8 117 7,8 - - - 37
PATATE mil.nit. kg. 86,5 420 5 86,4 40 0 84 38 -2,7 147
NOTA. - Le percentuali di incremento annuo sono tratte dalle quantità globali. Quelle pro-capite sarebbero inleriori.
zione agricola per portare avan ti il piano settennale nell'indu stria. E si fanno in quattro, in giro per il sub-continente russo, a « spiegare » questa impellen te necessità. A quanta sembra, a risolve
re la spinosa questione servono a coco le « teorie nuove » del matematico Kantorovic. Più chiaro appare questo stato
di squilibrro produttivo tra in dustria e agricoltura, riflettendo sulla ripartizione per abitante delle due categorie principali dell'allevamento, quella dei bo vini e queila delle vacche. Stral ciamo ·da questo elenco relati vamente lungo tre « punti " di cronologia politico - sociale. Nel 1916, anno di grazia zarista e della guerra imperialistica, spet ta vano ai 165 mil.ni di russi 0,35 di bovino e 0,18 di vacca. Ne! 1928, ultimo del metodo lenini sta della N.E.P., rispettivamen te 0,45 e 0,22. Ne! 1960, ai 218 milioni della « socialista ,, madre Russia, 0,35 e 0,16. Cioè, in que sta vile epoca di benesserismo popolare e di rimbedllimento
spaziale cui carogne e pidocchi non mancano di credere cieca mente, il livello dell'allevamen to per i bovini è ruguale a quel lo dei tempi dello zar, e per i e vacche inferiore; e sempre inferiore sia per gli uni che per le aitre al 1928. E' nostra tesi, più volte di
mostrata in queste pagine, che la pubblicità data dai russi ai loro strabilianti successi econo mici è pura demagogia, con ter mine di raffronto non tanto e soprattutto i tempi aristocratici, quanto invece quelli più volte derisi e bistrattati del glorioso tentativo rivoluzionario dei bol- 1 • scevichi di far avanzare I'eco nomia con la preoccupazione pri .na di soilevare il proletariato -:talle miserie in cui era stato te r. uto lino allora. Ogni cortina ::-.;.mogena di alte tecniche, di eruzione produttiva di merci e di tecnici, non è riuscita a mi gliorare in maniera apprezza bile, anzi decente, le condizio ni di vîta di milioni di proie tari industriali ed agricoli. (Contiruui)
IL PROGRAMMA COMUNISTA Il
ALL.EVAMENTO
l 9 5 9 1 9 6 0 % %
f PRODOTTI 1 Totale 1 Di cui Economie Totale Di cui Economie 1960 su ]959 del piano
kolkos-soYkos personah kolkos sovkos personali
BOVIN!. 74,2 47,4 26,8 75,8 50,9 24,9 2 5
t di cui: · Vacche 33,9 16,3 17,6 34,8 18,i 16,7 3 8 1
Manzi 40,3 31,l 9,1 41 32,8 9,2 2 - SUIN! 53,4 36,6 16,8 58,6 40,2 18,4 10 15
OVIN! . ·136,1 105,7 30,4 132,9 103,3 29,6 -2 5,5
~f GNI Dfl TfMPI • « nell'Unione Sovietica i ricchi non ci possono più essere, essendo state eliminate per sempre le classi sfrut tatrici "· Ma più imbarazzata della demanda è la risposta dell' « Uni tà », la quale se la cava col dire che, parlando di un « marito rie co », quelle tali r agazze si riferi scono agli uomin] « che per il loro lavoro percepiscono un salarie più alto degli altri" e aggiunge: « E' naturale [nota bene) che non solo quelle ragazze, ma tutti i citta dini sovietici pensino di mrglio rare le loro condizioni. Che questo
modo di pensare possa tuttavia por re anche problemi di costume e richieda una battagha ideo!ogica è un fatto ». Ma il disagio del let tore era un altro: egli si chiedeva se, dunque, in regime soeialista i ricchi ci sono e corne possono es serci ancora, e se. d'altra parte, t< migliorare la propria condizione >, signifi.ca, anche laggiù, per una ra gazza, beccarsi un marito col por tafogli gonfio - problema oggettivo, non morale o ideologico. E l' « U nità » a. questo non risponde, per ché non puè decentemente farlo.
La base { continuazione da! numero preced ente)
Aspetti esplosh,i dell'agrtcollura
Si è visto dalle statistiche gE1 cita te di fonte francese che: 1) la proprietà indivisa (comunitaria) delle tribù è stata sempre più so ·stituita nelle zone agricole dalla proprietà privata: 2) il tipo di con duzione agricola capitalistico do mina sul tipo tradizionale mus sulmano. Non basta. La popo!azione euro
pee che vive de!l'agricoltttra, com presa la popolazione non attiva, era ne! 1954 di 93.000 persone (attivi 45.000), mentre risultava di 221.230 nel !911 e nel !948 di 123.000, co sicchè, se al principio del secolo rappresentava 1/3 della popolazio ne europea complessiva, oggi non ne è più che il decimo; ma in sessant'anni la proprietà eu.,.opea è aumentata di oltre il 50%, pas sando da 1.846.000 a 2.726.000 ha., e ha cosl raggiunto il massimo di estensione e concentrazione, aven do occupato il massimo di terre atte a) suo modo di produzione e compresse fino ai limili del possi bile l'agr icolt ura arcaica mussul mana. Le terre migltorr del Iito rale, collivate a viti , agrurni, pro dotli ort.ofrutticoli. e lutte le col ture induslriali (alfa, sughero, ecc.), sono in rnano ad europei.
• La faccenda, rivelata dall'« U nità », delle ragazze sovietiche il cui uruco sogno è di trovare un marito ricco, ha avuto uno strano seguito: il 2 marzo, un lettore ha scritto al « giornale del popolo » per manifestare la sua meraviglia che sogni di quella natura possano nascer e ne] cervello sia pure di un'ochetta di ragazza, visto che
economica del conflitto algerino Parallelamente ail' estensione e
concentrazione della proprietà cap i talistica, sono stati spettacolosi gli sviluppi delta meccanizzazione del I'agricoltur a. Fra il 1939 e il 1955, il numero delle mietitrici-tre bbia trici è awnentato di oltre 7 volte: do 500 ne! 1939 a 3.730 nel 1955. Quello dei trattori è cresciuto di quasi 4 volte, cioè da 5.600 a 20.508 nello stesso periodo. Questa situazione si ripercuote
sulla manodopera. agricola. L'arcai co khamessat (colonia parziaria a l/5) tende rapidamente a scornpa rire senza che la manodopera sa lariata aumenti di altrettanto. Nel 1951. il numero dei lavoratori agri coli permanenti era di 171.232, di cui 8.000 europei; ne! 1954, era di 112.000, mentre i non-permanent, ragiungevano i 459.000. Nessuno dei diversi piani per l'avvenire pre vede un aumento della manodopera agrrcola. Paragonando la produzione del
19!1, nei 1938 e del 1953 nei settori base de!l'alimentazione, si constata che essa è diminuita notevohnente per testa di abitanti. Poichè ci interessa la produzione globale, non dist.inguiamo qui fra produzione eu ropea e · produzione mussulmana: della partecipazione effettiva dei due gruppi al consuma globa le sarà possibile farsi un'idea rife rendosi alrammontare dei redditi delle diverse categorie sociali ri portati in una successiva tabella. Vediamo dunque I'andamento della produzione per testa:
PR0DUZ10NE IN KG PER ABITANTE
1911 19.18 1953 Grano (duro e tenero) 163,0 132,0 119 2 Orzo 174,0 99,8 83,0 Patate 7,3 10.58 25,8 Legumi 7,0 4,6 6,0 Mais 2,5 2,0 1,3 Datteri 7,0 12,2 10,7 Olio d'oliva (hl) 3,2 2,4 3,0
Analcght risultati si ottengono I mero di bestie per abitanti, ma nelle statisliche riguardanti l'ai- anche il patrimonio zootecnico as levamento. dove la decadenza col- soluto (salvo, Ira il 1938 e il 1953, pisce non solo il rapporto fra nu- una leggera ripresa degli ovini).
NUMERO DI BESTIE PER MILLE ABITANTI
1911 1938 1953
Bovini 200 110 91 Ovini 1533 824 631 Caprini !J94 378 339
La decadenza dell'agricoltura è, came si sa, un fenomeno tipico dell' econornia capitalistica, aggra vata qui da! forte tasso di incre mento demograflco della popola zione algerina (oggi calcolato al 28 per mille, tre volte quelle degli europei in Algeria). Si aggiunga che le prospettive di
miglioramento qualitativo del suo lo sono armai nulle: il limite estre mo non solo è stato raggiunto, ma, secondo R. Dumont, « ogni giorno che passa l'Algeria ha in media 100 ettari di terre· in· mena» .. E' vero ] La tabella che segue, basata su che, da! 1926, è in atto un piano uno studio pubblicato recentemen di costruzione di sbarramenti più te da! Club Jean Moulin (« Les adatti al le condizioni naturali, ma perspectives d'emploi des Européens la politica dei grandi sbarramenti- en Algér ie »), dà sia la struttura serbatoi trova un freno nella cc ter- delle diverse classi in presenza, sia ribile minaccia ~ell'invasamento • 1 le differenze di reddito tra europei (R. Gendarme, L'éconorme de l'Al- e mussulmani all'tnterno di ogm gérie, 1959), giacchè ne! periodo di categoria e tra « madrepatria » e 50 anni in cui si calcola che una colonia:
Gruppi sociali Famiglie
opera di sbar ramento sia ammor tizzata essa è pure soggetta ad in sabbiar si e la terra perde di qua lità in modo probabilmente irri mediabile in un'economia mercan tile. Nessuna speranza, dunque, di guadagnare terre nuove agli indi geni, o agli europei.
Classi socialt e tnteretisi di classe
Popolaz. totale
in o/o del tot.
Redd. indiv Rapp. con in frs. la Francia
1. - Conduttori agr ico li ricchi e dirigent! del commercio e dell'industria: Europer 10.000 30.000 3 1.215.000 5 volte Mussulrn ani 4.000 21.000 0,25 434 1,8 volte 2. - Quadri amministrativi e tecnici, commercianti medi e agiati, li-
3. - Salariat; permanenti dell'industria, del commercio e strazione, pîccoli · e medi commerciautr:
Europei 168.000 638.000 61,3 Mussulmani . 225.000 1.-193.000 14,2 4. - Opera] agr icolt permanenti, e non-agrtcoli a
disoccupati, casalinghe, piccoli commcrcianti: Europei . . 25.000 95.000 9,1 Mussulmani . . 310.000 1.653.000 19,6
beri professionisll. Europei . . '17.000 Mussulmani 25.000
277.000 133.000
365.000 226.000
1,5 volte 0,9 volte
dell'ammini-
0,5 volte 0,3 volte
26,6 1,5
119.000 75.700 impiego irregolare,
57.900 34.600
0,25 volte 0,14 volte
5. - Conduttori agricoli su piccole aree, giornalieri agricoli, lavoratori stagionali, famiglie di lavoratori in Francia:
N essun europeo . - Mussulmani . . 996.000
Basta uno sguardo alla tabella per dimostrare che l'Algeria pre senta le caratteristiche di una eco nomia coloniale, ed è percorsa da violenti.ssime tensioni sociali1 facil ment.e rilevabili dall'enorme scarto fra i redditi delle diverse catego rie. Le categorie privilegiate della colonia, e le loro controparti o ap pendici indigene, sono ultra-ricche; a volte, anzi, più ricche che le categorie corrispondenti in Francia ( cfr. i numeri l e 2 del quadro). I loro interessi sono comuni: solo quella che puè essere considerata corne la « ·borghesia algerina » - soprattutto i capitalisti Iondiari mussulmani - potrebbe avere un
Afriaa a111ara In un articolo pubblicato net n. 6 discusso pubblicamente e con ur
di quest'auno, avevamo presagito genza (campa Cavallo!). - i!lustrando i rapporti di pro- Non è da oggi, infatti, che S.M. duzione e di lavoro vigenti nelle crlstianissima il fucile porta ta ... colonie portoghesi in Africa, - che civiltà fra i negri soggetti a Li nessun cordone sanitario avrebbe sbona. Citiamo alcune tappe di que impedito alla rivolta neira di esten- st'opera gloriosa: dersi entro i, confini dell'.~ngola Agosto 1959: a Pijiguiti, nella Gui o del Mozamb1co. Le recent1ss1me nea portoghese, i avoratori negri s?mmosse e l;:i.. Joro feroce repres~ del porto entrano in sciopero; al s1one ne han.no dato una pronta cune diecine vengono uccisi a colpi con.ferma. di mitraglia. Del resto, le autorità coloniali di L r 1960. c b. d ll'A •
Lisbona non suno nemmeno riuscite 1 ug Lo • ad' 8 tn a: ne .fn ad impedire che, in senso inverso, go a:_ rnassa~ro ~ 0'?er~i mani ~ le notizie sulla tensione sociale nei ,;~nti per r1vend1caz1on1 econom1- territori d'oltremare (considerate c e. dai dirigenti p·ortoghesi corne« pro- Settembre.196_0; a Mue_ve, nel M<>: vincie metropolitane » i cui abi~ zamb1co: ptu dt 100 afr1can1 ucc1s1 tanti è Ioro cristiani;simo dovere dalle Iorze dell'ordine durante una d proteggere, educare e... incivili- manifestazione a favore di due arre re) varcassero i confini e giunges- stati negri. sero sia in Europa, sia aile N.U., Ottobre. 1960; a Icolo e Bengo, dove 39 paesi afro-asiatici - ancora sempre nell'Angola: 30 morti e ·200 illusi di potersi servire di questo feriti, e i villaggi rasï al suolo, per strumento ai fini della « decolo- una analoga manifestazione di pro nizzazione )) ·- hanno presentato testa. il 21 marzo una mozione affinchè il Novembre 1960; a Loanda, nel problema delle colonie portoghesi l'Angola: 8 prigionieri della prigio e del loro aperto disprezzo dei « di; ne miiitare fucilati sui posta, senza ritti fondamentali dell'uomo » sia processo.
Febbraio 1960; sempre a Loanda, nell'Angola: i morti in seguito alla repressione di una sommossa risw tano -- secondo un corrispondente pella Radio-TV francese (forse lie to di poter scaricare sui portoghe si un po' delle... glorie di cui il suo esercito si è coperto in Alge ria) - circa 800. · E, si badi, sono sommosse più o meno « urbane >.', che prescindono dalla guerriglià in corso nella boscaglia o ai margini delle grosse piantagioni europee. E' proprio su! terreno dei rap·
porti di lavoro (per i quali riman, diamo al primo sommario artico lo da noi pubblicato net n, 6 di quest'anno), che tali sommosse so no perlopiù avvenute, o diretta mente, o indirettamente, cioè per solidarietà verso arrestati e tortu• ràti. Le colonie portoghesi sono uno di quei casi di cui parlava Marx, in cui l'impianto di rapporti di produzione capitalistici in con tinenti extra-el:J.rOpei non escludc la persistenza di un·economia schia vista, ma si sovrappone e intrec cia ad essa: qui il Capitale si serve sia della bandiera del « lavoro li bero », sia di quella della schiavitù e del servaggio; diventa negriero nel modo e nelle forme classiche. Ed è, naturalmente, benedetto dagli zelantissimi preti metropolitani...
5.400.000 24.500 0,1 64,2
presenta in ]inea di principio corne I servizio non-mussulmani, 47.000 un colonialista, perchè la società mussulmani. Ma dielro questi con· europea nella sua totalità opprime I correnti mussulmani si profllava !'indigeno. Questo il ruolo del fat- no più di 200.000 disoccupati e semi tore di razza e nazione ne! gioco disoccupati delle bidonvilles e del degli antagonismi di classe in Al- bled,' da cui masse enormi di senza geria: ed è un ruolo sociale, corne lavoro si rovcsciavano senza tregua spiegava Marx a proposito dell'lr- nei centri urbani. Di recente, i mus· landa, la "prima colonia » dell'In- sulmani hanno superato in numero ghilterra ». gli europei in tutte le città ad ec- Vediamo i fatti in Algeria: ne! cezione di Algeri, dove il rapportu
1954, mentre la disoccupazione in- è di 43 a 57: eppure, il 90,8% deglt furiava tra i mussulmani, e il pie- europei abita nelle città contro il no impiego regnava fra gli europei, 19% dei mussulmani. Il fenomeno di fronte a 65.120 impiegati euro- dell'urbanesimo ci fornisce l'indi pei si trovavano 15.190 mussulma- ce sicuro del ritmo dell'espropria ni; di fronte a 51.650 operai quali- zione; ed è impressionante:
tivi rurali al giorno d'oegi, potreb bero ritirarsi datragricoltura senza che la produzione diminuisca ». Le masse ritirate da! lavoro agricolo per riempire i « campi di raccolta » (in cui sarebbero concentrati da 1,5 a 2 milloni di mussulmani) non assorbono che la ·metà della po polazione eccedente. Come si vede ai numeri 3 e 4 della
tabella, il problema nazionale e co loniale tocca direttamente il pro letariato. I mussulmani espropriati affluiscono nelle « bido.nvilles » e fanno concorrenza agli operai eu ropei che sono privilegiati in qµan to godono di diritti negati agli altri (assunzione al 100-90%, reddi to assicurato in tempo di cri si); la concorrenza fra i lavoratori e l'im menso esercito di riserva causato dalle espropriazioni ad opera della classe capitalistica fondiaria a fa vore dei compari capitalisti del l'industria, sia in Francia che in Algeria, inasprisce a sua volta il conllitto ira Je due « comunità di operai » e rigetta gli europei ne! campo dei colonialisti, perchè l'an tagon.ismo cresce col crescere della concorrenza stessa. Cosi, ogni eu ropeo, sia pure un lavoratore, si
volte
intéresse anche all'indipendenza na zionale, per la c_ui causa si è schie- rato, periopiù, molto tardi. Ma essa è spaventata dalla massa enorme degli espropriati e del proletariato agricolo e industriale e dai proble mi che un ritorno ·alla calma e allo sviluppo economico solleva (specialmente l'impossibilità di ren dere sedentari gli espropriati: ri forma agraria). Di qui la sua ten denza al compromesso e al blocco col rest.o della sua classe, anche se francese, come è avvenuto in Tunisia e un po' meno ne! Ma racco, malgrado i suoi « sentimenti nazionali ». Come è confermato dai numeri 31
4 e 5 - sebbene il quadro, di fonte borghese, sia piuttosto confuso nel le delimitazJoni di classe, cosicchè si possono trovare unite sotlo lo stesso titolo categorie e sottocate gorie sociali diverse, proletarie e non• proletarie (piccolissimi com m~rcianti, ambulanti, ecc.) -., esi ste in Algeria un terreno favo revole alla rivoluzione doppia, in cui si profila un proletariato che si metta alla testa della massa conta dina miserabi!e - la cui estrema povertà e documenta ta da un . red dito · medio di !rs. 24.500 allora! - e cerchi d'imporre la propria so luzione. E' in questi paesi che la Rivoiuzione russa ebbe naturalmen te una ripercussione formidabile ne! 1919-27; le masse l'avevano capito; possano capire in futuro che la Russia di Krusciov non ne è la erede! In fondo alla tabella troviamo
(categoria 5) i soli indigeni, quelli che · il marxismo considera ancor più miserabili ed oppressi del· pro letariato: il reddito medio, qui cal c.olato ne! 1954 a 24.500 frs. si ri- Nell'agricottu,-a: hene oggi caduto a 17.000 (Moch). La situazione di questa categoria 1) produzione vegetale, rappresen è stata cosi giudicata dagli eco- tante il 43,5% del settore, suddivi nomisti borghesi: « Supponendo che sa in: l'impiego medio di un agricoltofe a) cereali (frumento, orzo, ave- sia di 200 giorni all'anno, almeno na, mais, riso, sorgo), 37%; 700.000 agricoltori mussulmani e ri- b) vina (non consuma ta dai mus- spettive famiglie (circa 3.500.000 sulmani), 35%; persane), cioè il 45% degli effet-1 cl frutti (agrumi, olive, datteri,
• Ma risponde per lei la « Soviet .skaia Rossia », della stesso giorno là dove parla del villaggio di Spor ny; un villaggio « in cui nessunn lavora se non nelia propria azien· da privata e le aziende private prosperano sfruttando le terre del la Stato "; un villaggio il cui capo riconosciuto è « il proprietario più ricco » della zona, Zachar Vassi lenko, la cui rendita annua si ag gil'a sui 75 mila rubli nuovi, cio~ sui 52 milioni di !ire; un villag gio di cui lo Stato vorrebbe, si. controllare le fonti di ricchezza ma non puà perchè, « quando mandia mo un funzionario, queHi portano i branchi e le greggi nella steppa. e la steppa è grande ... ». Dunque, i ricchi - quelli che vivono sui lavoro altrtti, non « sui proprio la• voro » - ci sono, e non possono non esserci, dal momento che si è ri conosciuto il diritto al membro del cholchos di tenere un pezzo di ter ra in proprietà privata, di vend.ere i suai prodotti privati sui mercato, di accumulare capitale e di tra sme\terlo per eredità ai flgli. E si ha un bel dire che a Sporny o al trove sono tutti bricconi e gabba mondo; primà, infatti, si deve spie gare come è possibile che l'accu mulazione di fortune e rendite pri vate si verifichi in un regime che si dice socialista o addirittura co munista. La ragazza sogna il ma rito ricco? Eccolo li. Il letton, si stupisce che, distrutte « per· sempre le classi sfruttatrici », quel tale sogno rinasca? Le classi « distrut •e » eccole li, e con esse il sogno.
.E lo Stato non ci puè far nulla, nemmeno se lo volesse: esso è lv strumento politico di una società mercantile; che cosa puè fare con tro le classi di cui è chiamato a difender gli interessi 1 Altrimenti, steppa o no, agirebbe!
ficati europei, 49.830 mussulmani; di fronte a 'i .200 manovali euro pei. 141.130 mussulmani; di fronte a 33.890 domestici e personale di
1900 1930
316.000 590.000
Popot. urbano. Popol. rurale
3.700.000 4.900.000
Rapporta fra popo!. urbana e popol. al
gerina 0,077 0,120
Tasso d'aumento in rapporta al 1900
1959 . . . -t-90%
2.100.000 Tasso d'aumento in rapporlo al 1930 +260%
Cortina dt ferro contro le Francia
Si è analizr.ato finora lo sviluppo dell'agricoltura, che è il dato fonda mentale dell' Algeria, giacchè le principali industrie algerine sono estrattive, e quindi anch'esse le- gate al suolo (Marx, infatti, le includeva nell'agricoltura). Passia mo ora all'analisi dell'economia glo bale, indicando l'importanza di ogni settore produttivo rispetto all'insie me degli altri. Ne! 1954, !a produzione bruta
complessiva dell' Algeria ammonta va in valore a 591,l miliardi di franchi, cosi ripartiti: l) 11aricoltura, a!levamento, fore·, ste e pesca: 197,6 miliardi, pari al 33,4% del totale (in Francia, 30% ). 2) Tra.sporti, co,nmercio, servlzi di versi: 230 miliardi, cioè il 39,2% (in Francia, 30%). 3) Industria (compresi energia, mj niere, ediliz.ia ,Javori pubblici): 163.5 miliardi, cioè il 27,4%, contro il 50% in Francia. Analizzando comparativamente 1
diversi settorj I distinguiamo:
+32% 6.700.000
-t-36%
0,235
flchi, uva da tavela ecc.), 14%; d) ortaggi (patate, pomodori, le
gumi secchi ecc.l, 12%; 2) cotture industriali, rappresen tanti il 26,5% del totale, suddi• vise in: a) tabacco. 73,5%, b) cotone, lino, barbabietole da
zucchero, 26,5%; 3) produzione animale, rappresen tanle il 25% della produzione a gricola: a) cârne, 42%, b J prodotti lattieri, 34%, cJ poUame 15%, lane e pelli 9%:
4) produzione forestale, rappresen tante il 4% dell'insieme della pro duzione agricola (alfa, crine vege tale, sughero, ecc.). Gli altri due settori (trasporti,
commercio, industria) si suddivido no in: indu.stria alimentare (com• presi fiammi!eri, tabacchi e sapo ni), 39,5%; !cwori pubblici e edi• lizia, 23%; miniere, e!ettricità, gas e petroli., 12,75 % ; produzione e tra sformaz. meta1li (comprese manu tenzione e riparazione), 12o/0; ma· teriali da costru.zione, ceramiche, vetrerie, 4,75%; tessili, 4,5%; indu stria chimica e caucciù, 3o/0; cuoi e ca!zature, 2.25%; ind. poligrajica, 1,75%; carte e cartoni, 0,75%; di ve-rsi "2,15o/o. Le prospettive di sviluppo eco
nomico decennale (1957-1966) sono le seguenti: « Portare ad oltre 1.600 miliardi 1il valore annuo di una produz'ione interna che fu di cir ca 695 miliardi ne! 1956; aumen-
4 IL PROGRAMMA COMUNISTA
partita tare del !>% all'anno in media il I materie prime e di questo merca !ivello di vita di una popolazione to protetto. cresciuta da 10 a 13 rnilioni (!'eu- Lo studio citato pjù sopra con vope n avrà quindi un aumento di cludeva a favore dell'abbanduno 246.000 frs .. contro 24.600 al mus- del vespaio alger ino: sarebbe per sulmano, H che aggraverà lo scar- fi.no più economico rim borsare tut to già esistente ) ; assicurare un im- li i propr ietarr per le perdite su :,iego non-agricolo a circa 875.000 bite, il che rappresenterebbe al persane in più, di cui 780.000 mus- rnassimo il prezzo di 18 mesi cti sulmani ». Ma, a giudicare dai piani guer ra. Ma sarebbe uccidere la Hl aito per il 1966, si avrebbe uno galiina dalle uova d'oro. Un capi sviluppo estremamente debole dP.1 talista non accetterà mai, a meno settore ag ricolo , la cui parte sul d'essere pazzo completo, di vendere totale diminuirebbe dal 33,4% al la propria azienda per vivere poi 15,4%; ne! settore industriale, sa- di rendita: essa non solo gli da rebbero stjmol at i soprattutto la pro- da vi vere, ma si ingzandisce, e au duzione di petrolio, h'ndustria edi- menta di valore, se la tiene. I « r i .. Iiz ia, i lavori pubblici e in mi- formatori » del Club Jean Moulin sura minore l'industria di trasfor- confondono il capitale (cifra d'af mazione; che devono dare impulsa fari complessiva) con i titoli di pro al settore industriale che passerebbe prietà delle installazioni, degli at dal 27,4 % al 47,9 %. Ciè significa trezzi, del suolo ecc.: credono che che la dipendenza economica del- il capitalismo sia un modo di pro- 1.'Algeria dalla Francia aumente- pr ietà, mentre è un modo di pro rebbe. duzione. Ma le terre e il capitale Il rimedio? Marx lo proponeva situati in Algeria non possono es
per l'Irlanda: autogoverno e îndi- sere trasferiti in Francia: col get pendenza dall' Ir ghi!terra; ri valu- tito della Joro vendita bisognerebbe zione agraria; protezione doganale acqujstare terre da altri prop.rie verso le merci inglesi. tari trancesi, cioè espropriarne un
gran numero e accrescere la con centrazione della proprietà terriera, o creare nuove mdustr ie in con correnza con quelle esistenti. Quelio che si verificherà è dun
que un trasferimento dell'elemen to fondamentale · del conflitto alge rino. Finora la proprietà fondiaria capitalistica in Francia godeva di una stabi lità notevole; gli Incon venienti del capitalismo agrario erano riservati ai <( territori d'ol tremare », e la piccola proprietà particellare metropolitana poteva sopravviver e. Cio non potrà pi'! avvenire. D'altro Iato la concorren za ira i lavoratori in Algeria si tr àsferire bbe in Francia se tutti gli europei fosse r o rrmpat riati ; mentre nell'industria, colpit a dalla concotrenza mondiale, si aggrave rebbero i conflitti di classe ira ca pitale e Iavcro. E' vero che il prolungarsi de 11 a guerra d' Al geria ha già permesso d'impor re primi sacrifici « materia li » e di introdurre progressiva mente le ,~ misure di austerità n imposte dalla perdita dell'lmpero coloniale. La smobilitazione delle masse la voratrici ad opera di or ganizzazioni economiche e politiche corrotte mira, in definitiva, a evi tare alla borghesia francese una sorpresa simile a quella che si è prodotta in Belgio, Ma nessuna a-
Trasferimenlo del conftitto algerino
in Francia e in « Oriente» « L'Ir landa il baluardo dell'ari
stocr azia .fondiaria britannica. Lo sfruttamento di questo paese nun à solo la fonte principale della sua ricchezza materiale, ma anche la sua maggior forza morale. E' gra zie ad essa, in realtà, che l'lnghil terra domina l' Irlanda. L' Irian da è dunque il grande mezzo con cui l' aristocrazia i n g 1 e s e -nantiene la sua dominazione nella stessa Inghilter ra » ( M a r x a .. Meyer e A. Vogt, 9-4-1870): Allo stesso modo, la perdita dell'Al ger ia vibrerebbe un colpo terri i:lile alla grande proprietà fondia ria francese e alle numerose in dustrie che beneficiano delle sue
la struttura dêl salaria (continuaz. dalla la pagina) cui spalle ricade l'intero peso delle crisi. Bastino i seguenti dati, che se
gnano tu tto un periodo di sofferen ze pro!etarie: (Paga del manovale comune = 100)
1938 1949 operaio spec. 154 109 operaio qualif. 123 105 .nanovale qualif. 107 103 maoovale corn. 100 100 Come si vede, rispetto all'ante
~uerra, la remuneraztone delle di verse categorie a qualifiche si era no andate sensibilmente avvicinan do, Nello stesso anno 1949 e in quello
successivo, 1950, arrivata a buon punto l'opera di ricostruzione e ri- Da più di due mesi, dalt'epoca .;anamento nazionate, fu alfrontato cioè della proclamazione dello scio :!. prob\ema delle qualifiche, e, dopo pero nelle imprese siderurgiche, l introduztone delle quote aggiun- continua alla Breda di Sesto S. Gio ~ive, diverse a seconda delle 4 qua- vannt una lutta che riassume ed iifiche _e dette « di rivalutazione », esaspera lïnettitudine - per dir :{h indic] divennero : poco - dei dirigenti sindacalj di op. spec. 123; op. quai. 112; man. tutte le tendenze e sfumature, che rpec. 106; _man. corn. 100; ". nel da anni conducono Ja classe ope- 1954, dopa il conglobamento nspet- raia ad una serre di sconfitte e tiva'?'.ente 1_25; . 113; . 107; 100. La percii> il padronato e i sua; organi forb1ce. si rraprrva: 11 distacco tra ad un rafforzamento sia sul piano categorre oper aie tendeva ad ac- dei rapporti di forza, che su quello centuarsi di nuovo. dell'influenza ideologica corruttrice.
.. "' 11 Quest'influe:nza, che trova il auo Siamo cosi giunti al 1954 che se- raggio di azione nei ben noti ac
:;:na l'attuazione del cong lobarnen- cordi separati ed aziendali, nei pjù ta, od unificazione delle voci sala· stretli legami islituiti fra salaria riali sulla base esistente tultora. e produzione e, sui piano politico. La di!ficoltà maggiore di tale fra prcletarrato e sislema capjta
operazione era rappresentata dalla Iisnco, a spese dell'unità e auto anificazione delle diverse zone ter- nomia non formale e dernagogica, ritoriali. Infattr, la paga-base era ma rivoluzionaria e di classe, dei differenziata per 4 zone territoriali, lavoratori, si puè dire che abbia ra conungenza per singola provincia, raccolto alla Breda i suoi frutti e nel cornplesso agni qualifica corn- maggiori, ove si consideri che que portava 95 sjtuazioni salar iaii di- j sta azienda si situa ne! cuore di verse. una concentrazione oper aia dimo- L'« unificazione » fu chiamata strarasi sempre fra le più forti e « rlassetto zonale" e consistette ne! coscientj,
raggruppare Je 95 situazioni in 13 Dagli ann] dei Jicenziamenti in zope, più le extra-zone: si ven_ne massa (o, corne si diceva, dei ten cosl a sancire in altro modo l'o- tativi di « risanamento »), la con· dierna sperequazione territoriale, dizione delle maestranze è dive sottoscritta da tutte le confedera- nuta sernpre pjù insostenibile quan zion] di mestiere, Dettata in un to a Iivello delle ret1·ibuzioni, orario primo tempo da situazioni di emer- di lavoro, cottirni e sicurezz.a so genza in cui i sindacati si erano ciale. Tutto ciè venne giustificato in patrtotticamente collocati a fianco nome di una pretesa « collabora della classe capitalistica, tale spe- zjone », - parola d'ordine alla qua requazione è oggi mantenuta art i- le non mancarono di associarsi le ûcialmente al solo scopo di fram- org anizzazioni sindacali, perchè si ment are. il. movimento operaio. ln- trattava di un'azienda di Stato do f att i, termînato il periodo di rico- ve ,a sentir loro, non esiste pa struzione, l'intensificazione degli in· drone, ma aile cui sorti sarebbe o-èstimenti nelle zone a salari più interessata la collettività intera. basst e la migrucione interna han· Lïntransigen7.a nella quale oggi no praticamente eliminato agni dif- si trincera la direzione è una secca ferenza ter r itor i a le fra gruppi ur- smentita a chi aveva colorito di ban; e proletarr. Ma i grandi pa- rosee tinte la funzione di « avan trioti dell'unit<l nazionale, cosi sol- guardia » del.le aziende di Stato leritl <li costruire uno stato uni- nello schieramento padronale a ... di tario e autoritario e un parla- fesa dei salariati. In realtà questo mento nazionale, non la sono af- gruppo, che si rifiuta di concedere fatto di avere un proletariato uni- i miglioramenti non cerlo sufficiemi ta, forte e compalto, in grado di chiesti dagli operai giustificando;i affronlare il compito storico che è ancora una volta con le << precarie insostituibilmente chiamato ad assol- condizioni » della produzione, si è vere sotto la guida del partita ri- dimostrato condiscendente solo in voluzionario: l'abolizione di lutte quei · settori in cui era meno inte le differenze e i privilegi sociali, ressato. Ma è anche da rilevare
· in uno con quella della divisione che, davanti a una simile giustifi· della società in classi. cazione, jl sindacato unitario, che Vedremo in successivi articoli co- dovrebbe essere al\'avanguardia del.
me, da allora, si è conftgurata ul- la .lotta, invece ha svuotato uno teriormente la struttura delle mer- sciopero che doveva e poteva cedi. ess~re condotto con decisione (co-
stuzia potrà evitare alla crisi a·· installarsi nel cuore del sistema econom1co franceset soprattutto man mana che la concorrenza sul mercato internazionale si accre scerà. Nel 1909 (leitera a I. I. Skvorzov
Stepar.ov: del 16-12) Lenin cara, lerizzava cosi la differenza fra Ja Germania 1849 e la Rllssia dopo il 1900: la Germania era divisa in 36 stati feurlali che la rivolu zione borghese doveva abolire per erigere uno Stato capitalista unita rio: quella che si poteva per prima era dunque una questione naziona le. In Russîa, invece, l'unità na zîonalc era già compiuta; dunque si poncva la quest10ne agraria. ]\fa la borghesia non poteva « risol vere ,, il problema agrario che a prezzo di moiti decenni di espropriazioni e delle peggiori calamità (è la sto ria di tutti i piani agricoli della Russia degenerata e borghese): dun que, solo il proletariato poteva, me diante la sua dittatura, spezzare gli ostacoli allo sviluppo delle for e produttive sull' agricoltura e regolare il prog\ema agrario. Per l'Algeria la situazione è analoga: e 1 « comunisti n, con la 1oro <c nazione algerina in formazione », sono ben lontani da! !eninismo. La prima questione che si porrà non appena proc!amata l'indipendenza dell'j\.1- geria, quale che essa sia, sarà quella fondamentale, che nessun vela na sconderà più agli occhi delle mas se: la questione agraria, il pro blema sociale. Nessun paese dive nuto indipendente in quest' area geografica ha finora risolto quel problema: esso sarà la prossima tappa, non per la « volontà » delle masse o dei Joro dirigenti, ma per la spinta irresistibile delle condi zîoni economiche. L'Algeria, in cui la decomposi
zione della proprietà comunitaria stab1lizzatrice è più progredita, ri sch.1a di scatenare il movimento generak L'area geografica e sto rica cui l'Algeria appartiene non troverà dunque la « pace » con la «fine della colonizzazione >> van tata da Krusciov. Nè l'esempio dei cholchos russi o de1le comuni rura li cinesi, nè lo sviluppo della poli iica agraria fin qui praticata, po tranno risolvere la questione. Lenin aveva concluso da! problema agra rio russo alla necessità della dittatu ra del proletariato: questa è la so Iuzione sempre « attuàle » anche per l'Algeria.
Magnilicbe lotte abbandonate a se Alla Breda
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slesse me hanno dimostrato, con genero sità e coraggio, i lavoratori che spontaneamente hanno deciso di inasprire la lotta formando cortej presto dispersi dalla polizia, e oc cupando temporaneamente la fab brica), non ha trovato di meglio che chiedere lïntervento di una ... commissione parlamentare d'inchie sta sull'operato della direzione, nei cui « errori » essi vorrebbero addi· tare l'origine d'ogni male. Questa posizione ben si addice a
bonzi opportunisti che non sanno e non vogliono riconoscere nello stesso sistema di produzione capi talistico, sia esso privato o stataJe1
l'ingranaggjo da cui, quotidiana mente, gli operai sono spremuti ~ soffocali. Cosi agenda, essi svolgo no un'altra delle funzioni degli op portunisti: quella di distogliere la latta dai suoi verj obiettivi e, in ta! modo, svuotarla de\ sua signi ficato. Non sappiamo quanta durerà Lo
sciopero, ma non è difficile· preve derne J'esito. Gli stessi dirigenti, consci della difficoltà di controllare i lavoratorit esaspe·rati e sfi.duciati, troveranno comodo accettare al più presto possibile e. in qua!unque mo do un compromesso. Di qui la, ri• chiesta d'una sollecita mediazione del Ministro del Lavoro. Ai battaglieri operai della Breda,
auguriamo che sappiano, nelle futu re lotte, riconoscere i loro pl'inci pali nemici nei collaborazionisti, nei lea!itari, ne! fautori di una po!iti ca di smembramento della classe operaia, e che, attraverso la lotla unitaria, sotto la guida del sinda cato di classe e del partita ri voluzio nario, sappinno riconquistare la lo ro autonomia politica per giungere alla estirpazione del vero cancro che li di vara: il c'\Pitale.
Il metallurgico
A Oatanla Cata.nia, aprile.
Nella seconda seltimana del me se di aprile, in Catania, abbiamo assistito ad un coraggioso episodio di latta della classe !avora.trice. l dipendenti della Società Traspor ti ··- SITA -, da tempo rivendi cavano m.iglioramenti eConomici. Ir ritati per l'atteggiamento elus.ivo della direzione, il gjorno 7 accu pavana il deposilo degli autobus in San Giuseppe La Rena, scac ciandone il direltore. Subito, da parte del questore,
veniva mol>ilitata la polizia. Que sta peri>, partita baldanzosamen te sulle velocj camionette. s'arrc-
1 FERROVIERI Nf L PANTAN01vïta Con decisioni dell 'ultimissima ora.
anche lo sciopero del 15 aprile è stato revocato: ancora una volta, la numerosa ~ategoria dei ferrovieri è stata trombata dalla collusione fra autorit;\ gaver.native - azienda]i cen\rali sindacaü opportuniste. Si ctica quel che si vuole. ma quest~ è l'impressione generale dei fer rov.ieri, giù scottati da fatti corne !'ultimo in ordine di tempo: la so spensione della sciopero del 16 feb braio. Come infatti si sarebbe potuta
definire la complessa materia che forma oggetto delle rivendicazioni nel1a bre-ve durata degli incontri av venuti fra Je parti contraenti? Il fiuto del Iavoratore non pu6 non intuire che fra queste non esiste nessuna seria contrapposizione di interessi. Inoltre, da quando s1 sent! parlare di una mediazione drl presidente del consiglio, il sospet• to che tutto finisse in una bolla di sapone si iece str-ada tra i fer rovieri. I sindacati - nessuno e~du so -, che in agni controve·rsia non fanno che invocare mediazb1ù di prefetti e. ministri, poteva:10 rf · spingere l'offerta di un'azioue ct·n· ciliatrice? Che senso avrebbe avu to, allora, « la buona vol mta di collaborazione con l'aziend.1 )> ~r . fessata da tulle le organi1.-·a10ni. SFI in testa, tanto più itJ !:torni in cui Jo scoppio della csis; del l'azienda, denunciala dagli ultimi gravi incidenti ferroviari, Ia pal·· pitare i cuori di tutti i « medici ;~ ansiosi di guarire la C< grande ma lata »? In altra occasione torneremo su
questo punto dolente, e vedrem,1 corne i riformatori « rassi )) vogh3- no realizzare il sogno che cc lo statr, rîconosca il ruolo democratico inso stituibile del sindacato nella socie tà nazionale "·· Non potendo entrare dalla porta principale, si affan nano ad aprfrsi quella di servi zio per andarsi a sedere d·a cc pari a pari " col padrone al tavolo dove si discute l'amministrazione dell'a zlenda - che è quanta dire una parte della cosidetta economia na zionale. Alla demagogia, l'arte del cc rrioderno » sindacalismo... sa ag giungere la bestialità e la faccia tosta. Torniamo per ora aile rivendi
cazioni dei ferrovieri. Purtroppo, a costoro non riesce più cosi agevole orientarsi neppure in una materia che li interessa da vicino. Le inter minabili discussioni, i rinvii, le sospensioni degli scioperi, il modo di attuarli una volta per gruppi e poi con tut.ta la categoria, i con tinui c< arricchimenti )> delle richie
.. ste, tut.ta questo complesso di cose impedisce di raccapezzarcisi chi voglia seguire attentamente lo svi luppo della controversia. Prima si parlava di « trasformazione » delle C.A. (competenze accessorie) dei macchinisti, dei conduttori e degli eqmpaggi delle navi trahetto, e si fecero scioperare sollanto questi tre raggruppamenti il 2 e il 28 dicembre. Poi si ripiegi> su sem plici aumenti delle C.A. e si ag giunsero la richiesta di ritocchi ai premi di rendimento (premi di maggior produzione e di operosità) per g]i altri raggruppamenti, e quella dell'indennità di mensa. Si stava per fare lo sciopero il 16 febbraio; ma la si sospese, in se guito alle « a?sicurazioni e agli hp pegni " dell'azienda. Da allora ven- nero a galla, ed occuparono quasi
CONFERENZA Nella sede del giornale a Mi
lano, via Eustachi 33, avrà Iuo go il 2S maggio, <lomenica, aile ore 10, una conferenza sui tema: « Il significato della Comune di Parigi nella storia del movimeilto rivoluzionario proletario intcrna zionale ».
Compagni, sùnpatizzanti e Iet tori del giornale sono invitati ad intervenire,
un poste di primo piano. altri pro blemi cosidelti normativi, fra i quali quello schHoso dei cc rua li apcrti »1 seCé)ndo i quall i ferro vieri dovrcbbero col tempo avan zare sulla scala gerarchica indi per,.dentemente dalle necessità del le piante organiche. Dave vanno a finire, cosL i propositi tanto della a?:ienda quanto dei sindacati di « sganciare » i ferrovieri dalla burocrazia statale1 e di riferire le paghe aile effe!tive presl~zioni di riascuno? Quante chiacchiere si sono fatle, da parte di tutti i pa ladini dell"ammodernamento indu striale dell'azienda' Ma, a prescin· dere da questo pro blema, ingar bugliato per gli stessi « esperti " quello che ci preme di far rile vare è che, mentre sono del tutto in significanti i vantaggi economici che deriverebbero dalla realizzazio ne dei « ruoli aperti " per tutto li personale esecutivo, i vantaggi « mo rali >> sarebbero una solenne frega tura opportunista, perchè, con essi perfino gli elementi proletari che si erano conservati immuni dalla leb bra carderistica n.e sarebbero in fettati. Quanta agli « arricchimen ti » delle rivendicaz.ioni, c'è da di re un 'ultima cosa: lo sciopero che si doveva fare - secondo le pro clamazioni ufficiali dei sindacati -- doveva anche essere una pro testa contra le accuse rivolte ai ferrovieri dalla stampa e dagli stes si am 'oienti del ministero per il verificarsi degli incidenti; prote sta che doveva sortire l'effetto di chiamare i sindacati ad una colla borêlzione da cc pari a pari» nel risanam.enento tecnico - economico dell 'azienda attraverso una l< mi. g!iore politica dei trasporti "· Que sto îl motiva per cui allo sciopero aveva aderito· anche il sindacato dei iunzionari, offesi nel loro pre stigio dalle ingiurie mosse da terzi. Da quanta sopra siamo aUtoriz
zati a malignare ancor più sull' et t· silo" degli accordi che hanno por tato alla revoca dello sciopero. l sindacati si sono genuflessi di fronte a semplici promesse; tl'ora in poi, l'azienda chiederà anche questa lo ro collaboraz.ione;· i ferrovieri con tinueranno a sospirare j quattrini: e le demagogiche richieste degli aumenti di stipendio e de!la 14• men.,;ihtàJ che non sono obbiettivi delle lotte finora sostenute, li cul leranno per chissà. quanto tempo in nuove illuswni. E cosi... campa cavallo! /! ferroviere
Primo Maggio
stava davanti ai cancelli serrati: autisti e bigliettai s'erano mostrati decisi a tutto. Una irruzione avreb be avuto conseguenze gravissime per il padronato, visto che all'in terno del deposito v'erano decine di automezzi e centinaia di litri di carburante. La CGIL, dopo otto giorni di occupazione, seguendo 11 so!ito sciagurato metodo dell'agi tazione aziendale ,anzichè lanciare la parola d'ordine della sciopero generale di solidarietà di tutti i lavoratori della città - il solo che avrebbe pfegato i dirigenti della SI'fA - ha sottoscritto uo accor da vergognoso troncando cosi l'agi tazione operaia. L'accorda capitolardo non com
porta alcun aumento di salario ma addi.rittura un prestito in denaro, sconla bile con trattenute sulle spet tanze mensili, a partire dall'agosto di quesl'anno sino al dicembre 1962. Il prestito è rappresentato da L. 70 mila pe1· il personale d 'officina e da L. 55.000 per quello viaggiante. A quest'ultimo è stata concessa anche unïndennità una tantum di L. 15.000. Inutile dire che l'« Unità" (16-4)
ha presentato l'accorda corne un
(continuaz. dalla l" pagina) lebrano una prosperità che mai, nella loro storia sanguinosa, a vevano vantato. Si celebrano vit· torie e successi; mEt intanto il mostro è li, nella vita quoti diana della fabbrica, nei rap porti fra popoli, nelle orge del la speculazione, e degli intral lazzi, nelle sudice delizie di una dolce vita " fundata sul lavo- 11'.'0 », cel·to: il lavoro altrui. Tale è, su ouesta pavera ter
ra alla quale i preti delle chie se e i sacerdoti delle tecniche nuove vorrebbero offrire una pacifica alternativa negli spazi celesti, la reallà bruta. Il Pri mo Maggio 191!1 vedrà ancora danzare sulle sti,ssi, piazze pro letari e borghesi, la rossa ban diera delle lotte di classe tin-
., gersi di tricolore, e musiche di organo e -ronzii di sputnik be nedire la festa della concilia zione delle classi. Verrà gior no in cui la vecchia talpa della Rivoluzione scaverà sotto i pie ùi dei mercanti di cannoni e dei mercanti di principii l'ab,is so della rivolta proletaria. Sarà qu~llo l' Anno Primo della sto ria umana - quaggiù, su una terra non più matrigna ma, final mente, madre di tutti!
" grande successo » e una « vitto- ria» dei d.ipendentj della SITA, mentr,e il locale segretario deÜa Camera del Lavoro si è dilungak in declamazioni sui « diritti demo cratici e costituzionali » dei lavo ratod. Pagliacciate che servono a nascondere la sconfitta e a sfidu ciare l'iniziativa di Jotta della clas se lavoratrice. Infatti, a poche ore dalla « consegna » dei Jocali alla direzione della SITA (« L'Unità » nota compiaciuta: « Alla presenza di un notaro), il portavoce della borghesia locale, il giornale "La Sicilia » (16-4), soddisfatto di came si sono svolte le case, già parla di " conseguenze penali " che col pirebbero i lnvoratorL i più com battivi. Altro che vittoria! I lavoratori sanno che la vittoria
puô essere raggiunta in un solo modo: con la latta frontale e gene rale. Una lotla cioè che non discri mini tra azienda e azi"enda, ma crei nei fatti una solidarietà ope rante di tutta la classe proletaria. Ma. per questo, è necessario che essi impongano la· loro voJontà e, en! sua trionfo, l'abbandono del metodo delle agitazioni settoriali.
Il corrispondente.
del FORLI'. ~ Si è tenuta il 9 aprile la consuPta riuniune regionale emt liano-romagnola, in gran parte de dicata a un efficace resoconto della riunione interfederaie di Roma elle i c.>mpagni e i sirnpatizzanti pre senti hanno fïcguito con grande in teresse ed attenzione. Il relatore sl è soffermato in particolare sul pro blema, cosl vivo oggi, della salda tura de.lie rivoluzioni « democrati· che » nei paesi coloniali con l'as salto proleta.rio aile roccaforti ca· pitalislichc negli antichi Stati bor ghesi: il Congo e 1' Aige ria da un lato, l'evoluzione economica e so ciale dell'URSS, lo statu dell'eco nomia amerkana, la situazione del la Gerrnania in riferimento al glo rioso passato della sua classe ope raïa rivoluzionaria ne!le grandi bat taglie del primo dopoguerra, da\l'al tro sono stati ira i tempi più appas sinanti della riunione. Sono stati pu re accennati i devirsi problemi orga nizzativi emersi alla riunione di Roma, e i compagni hanno proce duto a due sottoscrizioni, una in neggiante allà profilassi rivoluzio· naria e l'altra in rnemoria delliil Comune di Parigi, pèr un totale di 11.650 lire.
GENOV.'\. - Dopo una ben riuscita diffusione pubblica del giornale, i r.ompagni banna proseguito le lorn discussioni e chiarifi.cazioni con un gruppo di marittimi in agitazione nel quadro di iniziative analoghe promosse dal Partito in diverse zone di mare.
TORINO. -- Il gruppo ha provve duto a una larga distribuzione di vo!antini sulla questione della Fiat, circa la quale abbiamo riferito sui n. 7. Continua pure !'opera di diffu sione del giornale in quartieri prole tari.
Sulle raunioni tenute nel Veneto e in Toscana il 16 corr. riferiremo nel prossimo numero. totale della remunerazjone del la-
Perchè la nostra stampa viva MILANO: Fesso 6000; Claudio 200;
FraDchina 1000; Mariotto contra i pidocchi 500; aile riunioni setti mana\i 6750; Vito saluta'ndo i com pagni di Portoferraio 1000: Ante·· nio S. 1500; rimanenza vecchia 8000. TORINO: Lencia in memoria del padre 2000. PIOVENE ROCCHET TE: fra compagni e simpatizzan ti 2700; · alla riunione coi camp agni d' Arisicro 1600; dopa una bic chie ra ta col compagno Matteo il grup po di Piovene 1300. ROMA: Bice çontributo mensile 5000. CASALE PO POLO: Zavattaro 450; fra com pagni Bar Mercato 4l5; i compa gni La Pizza 500; dall'Argentina, Somaschini 1000; Fermo 100; De michelis 250; Pederzolli 50; Bar Mercato saluta Iaris 470; Felice 200; Casermone 80; Saluli ad Asti 35. PARMA: Vittorio 1000; FORLI': inneggiando alla profilassi rivolu zionaria e contra la canagliata, il gruppo e simpatizzanti: Monti ri cordando Sincovic 1000; Andrea 100; V. 400; Gastone 500: Armando 1000; Dina e R. 1000: Nereo 1000; Bian co 500; Giovanni 300; il proleta rio ,,OO; Emilio 500. FORLI': Alla riunione regionale del 9-4 c.a. Ri cordando il 900 anniversario della Comune di Parigi: Michele 500; Ce sare 1000; Dino e R. 1000; Nereo 250; G. G. 300; Candoli ~00; P. En· rico 250; P. Orlando 250; Bianco 200; N.N. 300; Gastone 250; Monti 250. GENOVA: Primo 70; Pietro 500; Giuseppe 80; Narciso 250; Pri mo 80; Giampiero 100; Piero 100; Mirco per la Rivoluzione 100; la ris per le sei pagine 100; Giulio 100; Tonino per l'abolizione del· l'af!itto 100; Gira contro la iatica 100; Giuseppe 135; Smith 100: alla pari 35: Claudio 250; Andrea 350; Giovani della Pippa 200; il gruppet to simpatizzanti del Cantiere Na vale Ansaldo (Renzo, Renato, Pin tas, Cosulich, Ottavio) 500; Nar ciso 250; Primo 100; Iaris per Je sei pagine 100; Giulio 100; Primo 50. MESTRE: alla riunione contra i traditori di ieri e di oggi: Jacus 1000; Giovane 500; Silvano 500; Gigi 1000; Giovanni 1000; Piovene 1000. MILANO: raccolte tra com pagni dopo la· canagliata: Alfonso 2000; Ferruccio 1000; Mariotto 2000; Osvaldo 2000; Nino 2000; Enzo 1000; Franca 1000; Valerio 1000 Claudio 2000; Libero 500; Vittorio 1000; Ga leno 2000; Italiano 2000; Sebastia no 500; Chille 1000; Luciano 6000; Valentino 5000. Totale: L. 96.500 Totale precedente: L. 389.060 Totale aenerale; L. 485.560
VERSAMENTI BOLOGNA 600. CASALE POPO
LO: 4350. TORIN0: 4500. PIOVE NE R.: 6900. BOLOGNA: 1000. RO MA: 6600. GENOVA: 6150. FOR LI': 11.650.
Responsabile BRUNO MAFFI
Reg. Trib. Milano n. 2839 Ind. Gra:fiche Bernabei e C.
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