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OGGI come IERI 125 anni della Banda Musicale AURORA di Cavallino Treporti

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OGGI come IERI

125 anni dellaBanda Musicale

AURORAdi Cavallino Treporti

OGGI come IERI

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BMA Edizioni

125 anni della Banda Musicaleaurora di Cavallino-Treporti

OGGI come IERI

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La nostra avventura inizia nel 1886, quando un gruppo di amici musicisti decide di dar vita alla banda di paese chiamandola “Banda dei Tre Ponti”. Con il trascorrere degli anni e a causa degli eventi, il gruppo incontra alcuni momenti di difficoltà, fino allo scioglimento. Nel 1945, quando la nazione rinasce dagli orrori della guerra, il complesso trova nuovo vigore e si ricostituisce con il nome di Banda AURORA. Da allora ad oggi, la banda è sempre stata un punto di riferimento nel nostro territorio, presentandosi puntuale ad ogni occasione. Negli ultimi anni la nostra “signora” ha cambiato veste e si presenta oggi in tre forme diverse: come tradizionale complesso bandistico presente alle manifestazioni commemorative; come scuola di musica, ultima nata con grande soddisfazione di partecipazione ed infine come Aurorawindband, naturale evoluzione artistica, big band apprezzata per le sua dimensione live in molte piazze del Litorale e di Jesolo. E’ oggi un orgoglio festeggiare i 125 anni con tutti voi e ritrovare in ogni componente lo stesso entusiasmo di chi diede vita a tutto questo. Ringrazio tutti coloro che in questi anni hanno donato

all’associazione tempo e amore per la musica, i componenti, i presidenti ed i maestri che si sono susseguiti.Da presidente ritengo che ci possiamo definire un orgoglio per il Comune di Cavallino Treporti, essendo un’associazione storica che ha contribuito a sostenere la cultura e il valore della musica universale.

Per ricordare il 125 º anniversario della costituzione della Banda Aurora, l’attuale Presidenza ha voluto dare alle stampe questo libro fotografico che ne ripercorre la storia. E’ un’iniziativa molto bella e ai promotori va il mio sentito ringraziamento nella convinzione di interpretare i sentimenti dei cittadini di Cavallino-Treporti. E li ringrazio anche per avermi chiesto di inserire in questo libro il saluto dell’Amministrazione Comunale. Lo faccio molto volentieri, anche al di là del mio ruolo istituzionale e con una certa emozione, perché anch’io, come tante persone di Cavallino-Treporti, sono stato coinvolto nella storia della Banda, sia per essere stato un “apprendista bandista” (ho frequentato per breve tempo i corsi con lo storico maestro Maddalena” e aspiravo a diventare un sassofonista –aspirazione poi abbandonata-), sia perché mio padre ne ha fatto parte per tanti anni suonando il clarino e quindi in famiglia si respirava “aria di banda”.La Banda è sempre stata un elemento importante per la nostra comunità, soprattutto in periodi dove erano rari i momenti di aggregazione e scarse le occasioni per dare sfogo alle proprie passioni, soprattutto quando (non c’erano ancora i complessi musicali) era l’unico modo per “fare musica”.In tante occasioni la Banda Aurora ha dato un’identità al nostro territorio, accompagnando le cerimonie religiose e civili, le processioni, le inaugurazioni delle opere pubbliche, le feste nazionali: non c’è momento importante della nostra storia che non abbia visto la partecipazione della Banda.Coincidenza vuole che quest’anno si celebrino il 150º anniversario dell’Unità d’Italia e il 125º anniversario della Banda: solo 25 anni separano le due date, tanto per dire della storia e della tradizione della Banda Aurora. E proprio per questo, riconoscendone i meriti, abbiamo riconosciuto con una specifica delibera la Banda Musicale Aurora quale gruppo di Musica Popolare e Amatoriale di Interesse Comunale aderendo a un’iniziativa del Consiglio dei Ministri.E’ quindi doveroso un ricordo per tutti coloro che dal momento della sua costituzione ad oggi, in fasi e momenti diversi, spesso con difficoltà ma sempre con entusiasmo, hanno scritto questa storia straordinaria: i presidenti e i maestri che si sono succeduti, i suonatori, le loro famiglie. E un ringraziamento particolare va a chi, in questi ultimi anni, raccogliendone la preziosa eredità , ne ha fatto rivivere lo spirito, in forme diverse e innovative, arricchendo il nostro Comune di una presenza importante in campo musicale.

Fa onore e piacere poter apprezzare e conoscere questa antica e meravigliosa realtà così radicata nella tradizione del Litorale Veneziano. Oltre un secolo di

presenza della banda musicale nella propria comunità rappresenta un risultato che ha pochi confronti. Il continuo impegno e la dedizione che sapete dare

consente di tener viva l’aggregazione delle persone nel vostro territorio.Nell’augurarvi un futuro pari al vostro passato, Vi testimonio la mia stima e

l’apprezzamento dell’Istituzione che rappresento.I miei più cordiali e distinti saluti.

E’ già da inizio 2011 che all’interno di Aurora Wind Band si è iniziato a parlare del nostro grande anniversario di fondazione, e ovviamente approfittiamo di ogni

occasione per ricordare al nostro pubblico questo importante evento; nel fare questo ci siamo ormai abituati a sentire queste due domande:

“125 anni?”, “Ma proprio voi?”Ebbene, alla prima domanda è semplice rispondere: sì, proprio 125 anni, dato che il

primo nucleo di musicisti dilettanti si è creato nel nostro territorio nel lontano 1886 e l’Aurora Wind Band è oggi l’erede effettiva di quei primi pionieri del pentagramma.

E’ invece per noi un grande onore rispondere alla seconda domanda.Sì, proprio noi di Aurora Wind Band! Alla fine del XIX secolo si usavano formare

gruppi musicali per poter replicare anche nei più piccoli paesi quella che all’epoca era la musica popolare, ovvero la lirica. Dal 1886 ad oggi all’interno

della Banda Aurora si sono succeduti un’infinità di strumentisti, di maestri e di presidenti ma la finalità del nostro lavoro è sempre quella di divertire ed intrattenere i nostri ascoltatori con musiche e

spettacoli in base al gusto musicale del periodo. Attualmente Banda Aurora è formata da 3 importantissime realtà:

la Banda Aurora stessa, che seppur impiegata raramente non manca di sottolineare i momenti più solenni del nostro territorio;

Aurora Wind Band, formata dagli stessi elementi della Banda ma con un carattere più Pop; l’Aurora Music School, che oggi come ieri divulga alle

prossime generazioni la passione per le note.Non rimane quindi che augurare buon anniversario alla Banda Aurora,

ambasciatrice di musica del passato, del presente e sicuramente del futuro, BUON 125°!

AntonellA ViAnelloPresidente della Banda MusicaleAURORA di Cavallino Treporti

clAudio orAzioSindaco del Comune di Cavallino-Treporti

Arch. GiAcomo GrAndolfoAssessore per l’Associazionismo

e volontariato della Provincia di Venezia

lucA scArpiMaestro della Banda Musicale AURORA di Cavallino Treporti

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Le prime testimonianze sulla presenza della banda sul territorio di Cavallino Treporti risalgono al 1921, raccolte da Piero Santostefano nel suo libro “Cavallino nel Novecento” (Momenti di storia religiosa e sociale nei diari di Arturo Vidal ed Emilio Spolador 1925 – 1952) pubblicato nel 2006.Il 1886 quindi, ha una collocazione simbolica e tramandato oralmente senza purtroppo riconoscere una valenza certa a questa data. Gli archivi storici di Venezia, nei quali possa essere contenuta qualche altra informazione sono tuttora inaccessibili, anche se non escludiamo la possibilità di attivare ed approfondire la ricerca storica delle radici del gruppo bandistico.Nel 1921 siamo certi che la banda offriva il proprio servizio nelle cerimonie religiose, tra cui funerali e processioni, ma è dal 1926 che i preziosi diari offrono un calendario di presenze del gruppo nell’attività sociale del territorio. In quell’anno la banda è presente il 18 Luglio, il 29 Agosto per la festa del Tempeston, il 4 Novembre per i Caduti e l’ 8 Dicembre per i Santi Innocenti. Poi nel 1927 celebra anche il Natale Fascista il 21 Aprile, suona per le comunioni, per il rosario e a Natale.L’anno successivo, il 1928 si esibirà a Lio Piccolo per i combattenti, per il Rosario ad ottobre. La presenza del gruppo è costante e sottolinea la caparbietà del servizio, titolare di un folclore volontario ma anche officina musicale di una continua fucina per i giovani del Litorale.La prima foto è del 1939 e ritrae il corpo bandistico a Cavallino, davanti all’asilo infantile, attualmente in rovina sul sagrato della parrocchia di S. Maria Elisabetta.La differenza d’età tra le file della banda è evidente, tra giovanissimi, giovani ed anziani il connubio è assolutamente trasversale, a sottolineare la passione per la musica senza età e senza confini.

1886-1940: lA musicA del noVecento

La storica banda nel 1939, immortalata nel sagrato della chiesa di S. M. Elisabetta a Cavallino.Sullo sfondo vediamo l’asilo infantile, oggi in rovina.

La banda di Treporti in posa per una foto ricordo. A sinistra bimbi curiosi osservano i suonatori.

Un immagine degli anni ‘50 sullo sfondo agreste

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La memoria storica della banda colloca attorno agli anni ’30 i primi ricordi autentici sul susseguirsi della dinastia dei Maestri e direttori del complesso. Il primo è il M.ro Vacca, che porterà il testimone fino agli anni ‘40 con il M.ro Alfredo Bergamo.

Nel periodo bellico ricordiamo sicuramente il M.ro D’ Este ed il prezioso M.ro Procondio; ma nel dopoguerra accade il primo episodio di campanilismo sul Litorale e la banda si divide: a Cavallino il M.ro Ferruccio Valentini dirige una propria fazione e a Treporti, il M.ro Carlo Maddalena, ricostituisce il gruppo denominato Banda di Treporti. E’ facile immaginare quindi anche una certa rivalità tra bande, impegnati su due fronti musicali simili, condivisi nello stesso luogo.

Carlo Maddalena originario veneziano, dirigeva la banda a Treporti. Nel 1955/56 viene convocato a Jesolo per formare la nuova banda cittadina. Per costituire il nuovo ensemble seleziona più di cinquecento allievi e appassionati. Moltissimi sono da Cavallino Treporti, testimoni della spiccata vocazione musicale del territorio.Nel contempo, attorno al 1959, un vivaio di giovani musicanti cresce in questo contesto, fino a creare per un breve periodo un gruppo singolo, con una sua identità: il gruppo giovani fonda la Banda Stella Maris.

1945: lA rinAscitA

1954, la banda inaugura la linea elettrica a Lio Piccolo con una classica cena a base di sarde in

saor e polenta.

Anni 50, in trasferta a Venezia. I componenti erano esclusivamente maschi

Uno degli scopi principali di una banda è quello di avvicinare i giovani alla musica. Infatti risalgono da tempi immemorabili i corsi di orientamento musicale ad indirizzo bandistico che aprivano le porte alla cultura musicale. Col tempo questo servizio è stato sostituito dalla scuole di musica private e a pagamento, ma un tempo la banda, era l’unica possibile opportunità. Un’ altra condizione per far capire le regole bandistiche: chi entrava nel gruppo suonava uno strumento che serviva al gruppo stesso, a discrezione del maestro. Questa è la testimonianza di Livio a riguardo:«Era il Marzo del 1952 e la banda faceva le prove a Treporti. Io andavo ad ascoltarla e mi mettevo là fuori, con il desiderio di imparare uno strumento. All’epoca avevo 24 anni e Mario Ferro mi ha preso per un braccio e mi ha tirato dentro la saletta dove gli altri provavano. Ha fermato le prove e ha chiesto al Maestro Maddalena se potevo unirmi al gruppo. Ho comprato il Bona (testo base di solfeggio musicale) per 100 lire e ho cominciato così. Iniziai con il flicorno soprano come seconda voce, non potevo scegliere io. Oggi i ragazzi studiano per anni prima di esibirsi, vanno al Conservatorio, ma nella banda non c’era tutto questo tempo. La prima uscita è stata nel luglio stesso, il giorno del Redentore.

Livio Costantini

Anni 50, la banda veste una sobria divisa ed il cappello;

per essere un piccolo quartiere il complesso bandistico era più che

dignitoso.

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Bozzato inizia ad introdurre nel gruppo le prime musiche moderne, in alternativa alle tradizionali marce e l’esibizione con l’utilizzo di un proprio palchetto ed impianti di amplificazione.

Gli anni ’80 vedono la presenza dei fratelli Mario e Berto Torcellan, che dedicano alla banda molte energie per la crescita e per il continuo fisiologico turn-over dei giovani allievi.

E’ infatti con il M.ro Mario che molti giovani crescono nel gruppo e scoprono una passione sincera per la musica; meno fortuna con gli anni a venire avrà il fratello Berto, che si troverà a dirigere una nuova generazione di allievi, meno attenti alla cultura bandistica, spettatori involontari del cambiamento degli ultimi anni.

Nel 1965 circa, per opera sempre del M.ro Maddalena, la banda si ricompone in un’unica associazione, principalmente per mancanza di nuove leve: nasce la Banda Musicale Aurora.

Il Maestro Maddalena detta regole precise e prepara arrangiamenti originali per il corpo bandistico; nel 1972 passa il testimone al M.ro Silvano Bozzato, che si trova tra le mani un gruppo unito e già ricco di tradizione.

1960 - 1980:lA crescitA

Un classico connubio: Banda e

Majorettes. Primi anni ‘70 con il

M.ro Silvano Bozzato.

Sullo sfondo la neonata chiesa

di Cavallino. Il gruppo in

camicia con stemma rosso, posa

orgoglioso.

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Banda Aurora in concerto

a Treporti, visibile la facciata del

vecchio patronato.

Dirige il M.ro Mario Torcellan.

Egidio Chiusso, storico bandista, in una foto del 1980.

La banda ha suonato in tutti gli spazi pubblici possibili del Litorale. Qui con Ferdinando “Risi” al Palazzetto dello Sport. Ancora con Mario in un altro servizio immancabile: la processione di Saccagnana.

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Gli spazi per provare erano un problema cronico. Solo nell’ultimo decennio, con il Comune di CT, l’amministrazione ha ritenuto di trovare una giusta collocazione per le associazioni, tra cui la banda. Ma nel dopoguerra, non esistevano spazi adibiti per funzioni a carattere sociale ed escluse le chiese, la banda si arrangiava come poteva. Sentite cosa racconta Bepi Enzo a proposito:«Nel 1948 provavamo al sabato sera, a Treporti, in un rifugio della seconda guerra mondiale appena terminata. Si trovava a Ovest delle scuole elementari, prima del ponte. Abbiamo terminato a mezzanotte e siamo andati a casa, stanchi per una intensa serata. All’una il rifugio è crollato, forse suonavamo troppo forte!»

Bepi Pacion

L’onore di suonare in piazza San Marco a Venezia. Una delle piazze più belle del mondo ha ospitato anche la Banda Aurora.

Gran Concerto diretti dal M.ro Berto Torcellan a Treporti in

occasione del Carnevale.

Un altro servizio immancabile: la festa dell’ AVIS a Burano, per gentile intercessione del maestro Berto.

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Piazza Galuppi a Burano è sempre stata come una nostra piazza.

Innumerevoli volte la banda ha prestato servizio nel’isola del merletto

La banda in una splendida giornata a Burano. Le colonne portanti dell’attuale band sono dei piccoli cuccioli.

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Il gruppo condivideva straordinari momenti di goliardia, spontanea e simpatica, fin dall’inizio della propria attività musicale. Suonare in banda in fondo significava partecipare ad un servizio ma anche stare insieme, prima e dopo. Ancora Bepi ci racconta questo divertente aneddoto:«Una volta siamo andati a suonare a Pellestrina, c’erano i Caponeti e Renato Orazio al seguito. Abbiamo svolto il servizio, e poi siamo saliti in pullman per tornare a Treporti. Renato era partito con la corsa mezz’ora prima e gli altri una volta scesi hanno aspettato Piero, il papà dei Caponeti, che cercava invano Renato dentro la corriera. Era convinto che si fosse nascosto per non pagare il biglietto. L’ilarità della situazione prese il

sopravvento e questa vicenda restò nella memoria per molti anni»

Bepi Pacion

Esibizione estiva . In prima fila diverse ragazze; una scelta di buon gusto.

In servizio a Ca’ Savio, sulla scalinata della nuova chiesa parrocchiale

di S. Francesco. La nuova generazione avanza.

A destra la rassicurante presenza del presidente

Renzo Vanin.

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Amissi.

Dopo tanti bei discorsiE tante cose che i gà voestro dirdisemo qualcosa che ne fassa divertir.

Semo qua tuti presentidea banda i componenti;dopo aver bevuo e tanto magnà,qualcosa adesso ne resta da parlar.

Se xe da dirghe qualcossa al presidente,che par el sonar e xe esigente,ma generoso immensamente.Lo ringrasemo con tuto el corE che l’anno prossimo el fassa el stesso lavor.

Al maestro, sposo d’argento,xe da farghe un complimento, co queo chel ga fatto e che el ga da far, basta che a siora Luisa no ea se gabbia a stufare che sua toea lo lassa lavorar; riconoscendo el so santo lavorsperemo chel dura fin ae nosse d’or.

A segretario Faeanga che nol fassa massa fadiga, anca parchè el xe sempre in divisa, e a mattina co e fiamme saee dopo in giacca al concerto serae.

A segretario Nicola che el se daga da far, sempre presente ae lesion e a sonar, sperando che so morosa no se gabbia a stufar,sino ghe disemo:Cara signorina ea banda xe nata prima.

Al cassier Bepi Fero più o meno commosso,ghe raccomandemo de no ndar in rosso, me sembraria impossibile che dopo tanti anniel ne dovesse crear sti malani.

E passando ai colleghi più ansiani, speremo che i dura pa tanti anni;ai siovani no ghe disemo quanto che i xe bravi,ma che puntualmente i vegna a scuola e ai conserti;dae brute compagnie tegnè i oci verti.

E ciapemo le famegie più numerose ghe saria da dirghe tante cose:co noialtri continuè a vegner, portando a sonar magari anche e muger.

Ea famegia Quintavae, vero modeo:Tromba, clarin e tambureo; lori i podari far un orchestrina,portando a sonar anca a siora Cristina.

Ea a famegia Illi Fero, modeo perfetto:Sax alto, clarin e clarinetto, coi Quintavae i finisse ea colana,purchè vegna a sonar anca a Siora Luciana.

Ea fameia Bepi Nardin, veri sonadori:tutti do sax tenori, purchè no ve gavessi a stufar, portè ea siora Paola anca ea a sonar.

E cussi, che più ne gà più ne metta, anca Francesco portarà Ea siora Antonietta, che par portar tutti i so accessori e strumenti,del Cecchetto ghe vol tutti i so parenti.

Ea famegia Bressaneo, se un vero modeo:Basso, clarin e un santerasemin:De Massimo tutti semo contenti perché el xe sempre tra i presenti; qunado che a Treporti el vegnarà ad abitar,speremo che el vegna anca a sonar;el gavarà finio sti canai passar, che iu par questo el passarà aea storia, un vero Caronte de Dantesca memoria.

Ea famegia Longo, che vien da Cavain, sax alto e basso in SI;e a siora Paola, muger de Longo,e no e xe bae, me ga registrà tutti i concerti ae SIAE,e perciò sin da sto momento, xe come ea gavesse sonà un strumento.

I fradei Enso no i ga mai perso tempo, parchè prima de sonar i sa chel palco i ga da portar.E cussi anca par questi xe da far un pensierin, che no ne tocca portarseo co un caretin.

A Bruno Sanea detto el forner, lu ne fa spesso el piacer,oltre che vegner a sonar, i strumenti a Treviso el ga da portar;anca lu ormai e xe passa ai ansianiel ga pena finio i sessant’ani, el li ga finii el giorno diese e se xe da bever, lu no bada a spese.

E Bepi Enso detto Pacion, come sonador el saria bon;se vegnesse el saria uno dei bravi elementi, speremo che a sia finia la storia dei venti.

El Silvio Taiapiera ottima tromba; la sua cardiopatia par la bandae a xe stada come na bomba;con un poco de oio, bisturi e quel che el se ga da far,speremo che sta valvola se metta a funziona e co noialtri el vegna presto a sonar, un strumento o l’altro xe sempre queo magari i piatti o el tambureo.

El Bepi Rossi, cossa sonio, a dirlo xe un fatto co ste done qua presenti,quea a xe na roba che se pol far anca tra parenti.

El Dorissa Armando gran bombardin,bisogna che seo tegnemo sempre vissin che cussì nol manca mai,anca se a volte el perde i ociai; in serca dapartuto, nel fodro, in Vespa,par fin da drio el sedil, che parl trovarli gavemo ciamà ea Protesion Civil.

El Toschi Ioghi co a scusa dell’anca, xe poche le volte che el vien e più que che el manca;eo trovemo a Muran al museo del Vero o de sotegon al Gato Nero.

El Bepi Costantin, deto Beniaminel xe manca par un bel tochetin, lu preferisse al sonar in gondoea a cantar,e noialtri ne dispiase parchè el xe un sonador,cissà che ghe vegna un bel raffredor.

Al Stefano Zanea no ghe disemo gnente,perché nol pol esser sempre presente;quando chel gà una domenega a casache altra che toca farla in fornasa;però sucede anca da sposeti,bisogna star coa muger e i fioeti.

El Bussea Alessio che vien da Muran,sto anno el ne gà da poco na man;el caso se ga fato grave pai orari dea motonave;opur sel vien sta do orete, che no e ghe bastapar vender coean e bever ombrete.

Al caro Ermi noto Assessor, anca i Region xe tanta confusion;se par far sta grasia ghe vol l’incenso, par noialtri ghe sarà compenso?

El segretario Giorgio Berton co noialtri el xe massa bon,

ma el quartier anca queo, el xe duro prima de dar un scheo;i me fa portar codici e caendari dei conserti, ma par pagar i xe sempre incerti;adesso chea presidensa la xe vacante chi sarà l’aspirante?

Se no i se decideva pagar, da Don Piero i faseimo dir dall’Altar;e cussì col bilancio i me meteva a dura prova, ma dal nostro presidente ghe faseimometer un articolo su Venesia Nova.

Aver qua noialtri Don Piero aea xe na sorpresa,basta che nol ne domanda schei par ea ciesa;quel che noialtri podemo far,quando che la inaugura andaremo a sonar;caro Don Piero la banda xe sempre fra e prime,basta chel prepara poenta e costesine.

De Nando Nardin cossa gavemo da dir, gran presentator che ea gente fa divertir; speremo che a noialtri el ne daga na man,e no sempre dir “diretta dal Maestro Torcellan”,sta qua xe na roba che va dita e fata,però sta banda la va pur pagata!Xe un tocheto che dura sta facenda,la colpa no xe tua ma dell’Autonoma Asienda.

Adesso me toca tor de meso anca el dotor Gheso,come omo e dotor el saria bon,pecà chel fassa parte dea tersa commision,che sensa farghe tanti complimenti, i xe duri da dar i finanziamenti; noialtri come complesso no semo nati adesso,varda quanti bei siovani e quanti ansiani,sta banda ga più de sento anni;la gà sonà par tante ore compresa giovinessa e bianco fiore,sonemo anca bandiera rossa e l’inno de Mameli,sonaremo sempre finchè no ne dè schei.

De Rino Berton cosa xe da far?Ormai dea Banda el se gà afessionà,speremo che presto aea scuola Carpaccio el ne possa verser un spaccio.

Anca Lili Fuin el meio dei ristoratori, eo faremo presidente dei cacciatorima adesso che le selvagine xe molto rare (a noialtri ne va ben tuto)metete d’acordo co to compare.

El Bodi Artiano gran organisator de gite e pransi gran promotor,noialtri speremo quanto prima chel ne porta al ristorante daea Rosina.

Anca Don Roberto che nol xe qua presente, gran paroco apostolo dea sente,speremo chel continua sempre dal’altar co la so parola a predicarle bee parole che a lu’ no ghe manca, finchè no ghe ciapa i dolori all’anca;el vegna co noialtri chel fa manco fadiga, portando co lù anca la Gigia.

Caro Luciano Balarin gran consiglier, adesso che fra poco ti smetti el mestier,speremo che ea promessa no sia morta, da tre piani te gà da farne na torta.

E cussì cari amissi no steve averne a mal, mi ve auguro buone feste e buon Nadal,buon anno sereno e cuor contento,go finio e adesso me sento.

Vostro Bepi Fero

Tradizionali concerti natalizi. Al centro una festa per ringraziare l’impegno e la presenza di due figure importantissime: Il presidente Renzo Vanin consegna un piccolo ricordo al cassiere Bepi Ferro e al bombardino Armando Dorizza. Al centro il signor Irmo Galliolo, Presidente Ambima della Provincia di Venezia.A sinistra il presidente del Consiglio di Quartiere Maurizio Orazio.

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1995: Venti di gioVentùSi arriva dunque agli anni ’90 e con il M.ro Renzo Molin, nel suo primo periodo l’ensemble rimane consolidato, nonostante la vivacità e la volontà di avvicinarsi ad un nuovo modo di fare musica. All’inizio del nuovo secolo contribuisce anche il M.ro Nicola Longo a traghettare la banda nel nuovo millennio, consapevole e combattuto tra la tradizione bandistica e le esigenze dei giovani che esprimono la propria volontà al cambiamento.

Festa dell’Avis del 1995. Il corteo con i labari e la banda a gran completo. Un periodo davvero fecondo per il complesso che raccolse in quel periodo tantissimi giovani tra le sue file. Un modo per inaugurare le nuove divise bordeaux, colore ufficiale della Banda Aurora e il suo nuovo labaro.

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i presidenti dellA BAndA AurorAUn gruppo con una storia così lunga ed appassionata, non avrebbe svolto il proprio percorso senza l’aiuto di un presidente. Sfortunatamente i ricordi si perdono con il tempo e quindi è solo dal dopoguerra con il signor Ettore Facco che possiamo identificare una figura di dirigente, forse perché la presenza del Maestro era sicuramente più necessaria ed importante, perché tutto era più semplice e i rapporti con le persone erano più diretti, quindi ci risulta palese che la presenza della banda nei servizi religiosi e sociali e le comunicazioni di servizio fossero gestiti da una persona sola. Al signor Facco si succede il signor Giuseppe Gisotti, fino ad arrivare al preziosissimo Giuseppe (Bepi) Ferro, una delle poche persone che ha contribuito alla continuità della Banda per oltre mezzo secolo, e che ha speso fino in fondo la passione per il gruppo, fino agli ultimi anni di vita, in qualità infine di cassiere. Il signor Renzo Vanin diventa presidente della Banda Aurora nel 1984, e intuisce che la presenza del gruppo possa portare un altro tipo di testimonianza: è di quegli anni l’avvicinarsi della banda nei campeggi del Litorale, per comunicare ai turisti, attraverso la musica, la tradizione bandistica con le musiche veneziane.Il presidente Vanin, costituisce un vero consiglio direttivo, che sulla carta trova inseriti (per statuto) un numero cospicuo di consiglieri e di amministratori; in realtà si affianca da un lato con il cassiere Bepi Ferro e dall’altro dalla segretaria Antonella Vianello. Nel 1995 Antonella viene eletta come nuova presidente, e con l’aiuto di un nuovo direttivo continua sulla strada iniziata dal predecessore fino ai giorni nostri. La banda inizia lentamente a prendere una nuova consapevolezza, a guardarsi intorno e a capire che è necessario cambiare per avvicinare i giovani alla musica. All’inizio del 2000 il complesso tenta nuove strade, con l’utilizzo di nuovi strumenti e con un repertorio diverso dalla tradizione bandistica. Il banco di prova sono le esibizioni nei campeggi ma anche nelle piazze. All’affezionato pubblico questo cambiamento piace, ai giovani che si avvicinano a questo modo di fare musica insieme, anche. Manca qualcosa, quell’elemento che nel 2004 darà vita ad un nuovo percorso e sceglierà di mutare la banda in una big band di musica internazionale, con la speranza che la Banda Aurora possa attingere da questa fonte per alimentarsi e continuare il proprio servizio socio culturale.

Siamo nel 2000.La banda prova qualcosa di nuovo,sempre nella tradizione.Iniziano i primi concertini nei campeggi.

Qui a lato al Camping Residence,sotto alla base militare di Ca’ Vio.

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Un gruppo con una storia così lunga condivide spesso momenti di stanchezza. L’amicizia e la passione comune per la musica sono un collante indispensabile.Tra i componenti si genera in modo naturale una divisione fisiologica:I giovani e gli anziani. Con la trasformazione in Aurorawindband, alcuni adulti cedono il passo ai più giovani ma altri restano e condividono questa scelta.

«Era arrivato il momento di cambiare e di rinnovare la fiducia nei ragazzi.Sono entrato in banda nel 1982 e appartenere a questo gruppo mi ha sempre reso orgoglioso. Ho conosciuto tanta gente ma i giovani mi hanno fatto crescere musicalmente e vivere un sogno che spero duri più a lungo possibile».

Poldo Falanga

Ritrovare il Carnevale a Cavallino dopo tanti anni e rimettersi a giocare, sfilando con dei sombreri.La banda Aurora è anche questo.

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Straordinaria esperienza in comune, quella vissuta nel 2004 con gli amici del Coro Cavallino. Qui sul palco del Teatro Cormorano a Ca’ Savio.

Ho accolto con grande piacere e onore l’invito a formulare un saluto ad Aurora Wind Band per il felice e significativo anniversario che si appresta a festeggiare.E’ una vera soddisfazione vedere la vita di un’associazione costellata di momenti celebrativi che, accanto ai ricordi e ai successi, ne attestano l’attualità, la vivacità, l’entusiasmo e la voglia di fare.Il traguardo raggiunto è ragguardevole: 125 anni di attività che hanno visto questo complesso musicale attraversare i grandi momenti della nostra storia, eventi tragici come le guerre, ma anche periodi di notevole progresso sociale, economico, culturale e tecnologico.E proprio questo progresso è alla base dei cambiamenti che hanno caratterizzato questo gruppo nel corso della sua vita: infatti tecnologia e ricambio generazionale hanno fatto sì che una classica “banda” cittadina si evolvesse in una formazione nuova e giovane, nello spirito come nel repertorio, senza per questo disconoscere il grande patrimonio di servizio e umanità accumulato in decenni di attività per la gente di Cavallino Treporti.

Come Direttore del “Coro Cavallino” e della “Corale Cavallino”, sono particolarmente felice di poter far parte di questo importante evento, e di ricambiare così la cortesia che Aurora Wind Band ha dimostrato in occasione dei 25 anni del Coro Cavallino, nel novembre del 2004.Il fatto di suonare e cantare insieme ha senz’altro una grande valenza celebrativa, ma al tempo stesso è la dimostrazione di come la musica sia in grado di unire, di comunicare, di toccare le corde “giuste” per suscitare emozioni.Ad Aurora Wind Band va il mio più sentito ringraziamento e un caloroso augurio a proseguire in un cammino lungo il quale raccogliere tante soddisfazioni, grazie a quel linguaggio universale e di pace che è la Musica. Al mio augurio si uniscono, con affetto e simpatia, gli amici e le amiche del “Coro Cavallino” e della “Corale Cavallino”.

LuCA EnzODirettore del Coro e Corale Cavallino

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2004:lA metAmorfosiIl 29 Aprile 2004 con un concerto presso il Teatro Cormorano a Ca’ Savio nasce AURORAwindBAND diretta dal M.ro Renzo Molin. Il progetto viene definito come la naturale evoluzione artistica della Banda Aurora e si propone come una continuità sul percorso che la banda aveva iniziato già nel primi anni del 2000. La prima esibizione in realtà propone ancora un repertorio classico, con pochi accenni alla musica moderna, l’impostazione del gruppo è ancora tradizionale, seduti sulle sedie e con la predominanza di brani esclusivamente suonati da strumenti, con i fiati in prima linea. La volontà di cambiare è evidente ma devono passare ancora molti concerti prima che il pubblico percepisca questo cambiamento e ancora oggi, dopo alcuni anni, troviamo chi dopo una nostra esibizione ci confessa che si aspettava un concerto classico della Banda.Fattore determinante del nuovo stile e che consolida la svolta artistica avviene nel 2007 con l’apporto del nuovo giovane direttore, il M.ro Luca Scarpi, il quale inizia a preparare un nuovo repertorio, a carattere internazionale e con brani degli anni 70/90 oltre ad una line-up di vocalist di alto livello. AWB svolge la propria attività nel periodo estivo, con un tour locale all’interno dei campeggi del Litorale e nelle piazze di Jesolo.La comunicazione ha svolto un ruolo molto importante in questi ultimi anni, con la presenza costante nel web, con una propria discografia e la produzione nel Natale scorso del nostro primo DVD.A luglio del 2009 per volontà della direttrice Laila Dei Rossi nasce AURORA music SCHOOL, la scuola di musica per i giovani allievi di Cavallino Treporti che nel suo primo anno di attività conterà più di settanta allievi, con sede a Ca’ Savio. Quest’anno alla fine del secondo anno scolastico, la scuola di musica della Banda Musicale Aurora si è confermata come un’indispensabile presenza sul territorio, che grazie a qualificati insegnanti vuole trasmettere la passione per la musica allo stesso modo e con lo stesso spirito dei nostri antenati di 125 anni fa.

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Il primo concerto di Aurorawindband e un live al Camping Marina di Venezia, anno 2006.

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2007Uno splendido ricordo

al CampingUnion Lido

(Photo Mirko Cattelan)

Fa un certo che scrivere a una signora che compie 125 anni.Che faccio? Ti dico semplicemente:“auguri Aurora”. E’ davvero troppo poco per chi da un quarto di secolo ha già spento le sue prime cento candeline. Se cento fiammelle fanno una sontuosa fiamma, 125 cosa fanno? Un incendio!Che poi a ben guardare, cara Aurora sei proprio un bel tipo: trascorrono gli anni e invece di invecchiare ringiovanisci. Mi sa che hai scovato da qualche parte quell’elisir di lunga vita che molti sostengono non esistere. Invece Aurora sei qui a dimostrare il contrario e a svelare che probabilmente la magia della longevità non è qualcosa che si beve ma qualcosa che si ascolta: la musica.Sempre di cocktail si tratta, ma con te a essere mescolati sono i sax alle trombe, le chitarre ai clarinetti. Se poi aggiungi una buona dose di percussioni, un’abbondante razione di tastiere e ci metti una generosa spruzzata di voci… l’ensemble è fatto.Così sono trascorsi i decenni e tu, vivace dama, hai attraversato intere epoche, in verità non sempre in splendida forma, ma hai sempre saputo rifarti il trucco e apparire più bella di prima, non rinunciando nemmeno, come una vera e propria diva, al vezzo di cambiarti il nome, senza però snaturare le tue origini. Diciamocelo: quel wind e quella banda privata dell’a finale fanno tanto glamour. Ma non è forse anche questo un modo per mantenersi giovani?Ti ricordo che in questo 2011 di grandi anniversari c’è una tua quasi coetanea che ti guarda dall’alto dei suoi 150 anni. Si chiama Italia e a lei appartiene questo meraviglioso lembo di terra dove tu sei nata. Vero è che spesso

le rendi omaggio, intonando quelle note che ci inducono a portare la mano sul cuore e che per quante volte si ascoltino riescono sempre a emozionare.E allora continua così, Aurora Wind Band, a emozionarci con i nostri inni, con i brani di ieri e di oggi, tra commozione e allegria. E smetti solo quando smetterà la musica. Cioè mai.

Erminio Vanin

AurorA,un’AnticAgioVAnissimAsignorA

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Gli spettacoli di AWB cambiano continuamente; una ricerca continua per mettersi semprein discussione

Diventare il maestro della Banda Aurora nel 1994 è stato per me la realizzazione di un sogno e soprattutto il raggiungimento di una soddisfazione personale per quanto riguarda la mia carriera di musicista.Mi sono avvicinato alla musica da bambino, per merito di uno zio paterno che suonava il clarinetto e che mi ha trasmesso la sua stessa passione per questo strumento.Gli anni del conservatorio mi hanno fornito le competenze tecniche per suonare, ma la voglia di fare musica, di condividere con gli altri note, spartiti, staccati e stecche, me l’ha data proprio la banda che, più di ogni altra realtà, è riuscita a trasmettermi il senso di appartenenza ad un gruppo che condivide gli stessi valori.Il passaggio da semplice clarinettista di fila a maestro non è stato facile, né indolore!Ho dovuto assumermi responsabilità, scrivere e arrangiare i brani da suonare, doverli riadattare perché non sempre”suonavano bene”, farmi ascoltare dai “quattro veci”, ( colonna portante della Banda), che avevano sulle spalle molti più anni di esperienza di me, ma anche dai giovani che si avvicinavano a questa realtà, la musica da banda, credendo di trovare un gruppo rock! Beh, non è stato facile conciliare tutto questo!!!Ma personalmente, oltre a darmi grandi soddisfazioni tutto ciò, mi ha dato la possibilità di incontrare una splendida ragazza che a quel tempo faceva la majorette e che oggi è diventata mia moglie e mi ha regalato tre splendidi bambini.Non ho più tempo per suonare o per esercitarmi con clarinetto e sax, ma i miei eredi promettono bene!Riccardo, 11 anni, suona la batteria da quando ne aveva tre, e mi ha seguito in diversi concerti, quando ero ancora maestro e la Banda Aurora si stava trasformando in AURORA WIND BAND!A casa si esercitava suonando sulle registrazioni dei nostri concerti!Aurora, mia figlia, (un nome, un destino!), canta e balla e chissà se un giorno mi chiederà di suonare il clarinetto: la valigetta l’ho messa da parte…

Francesco, l’ultimo arrivato, ha solo 9 mesi, ma promette bene perché ruba già le bacchette al fratello maggiore!Chissà, forse nel futuro dell’AURORA WIND BAND ci sarà posto ancora per un altro componente della famiglia Molin!

REnzO MOlIndalla Banda Aurora ad Aurorawindband

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L’eleganza del Teatro, il calore di una festa pomeridiana e la simpatia del carnevale. Questa è la banda Aurora ed Aurorawindband.

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GlI AMICI dEl lITORAlE d’ARTE

La Banda Aurora, da sempre presente nel nostro territorio ancor prima della nascita del comune di Cavallino-Treporti, è la prima e la più antica realtà musicale del nostro paese sentita da tutti i cittadini.Da sempre ha fatto vivere dei bei momenti di cultura e di buona musica ai nostri nonni, addirittura ai nonni dei nostri nonni ed ora a noi.Ebbene si, è dal 1886 che i componenti della banda, susseguitisi in tutti questi anni, ci hanno fatto divertire, ballare, emozionare ed innamorare con la loro splendida musica e le loro splendide voci e tuttora ci intrattengono alle feste con tutta la passione che hanno dentro.L’Associazione, da sempre vicina alla persone e soprattutto a bambini con la voglia di interpretare l’amore che li lega al canto e alla buona musica, ha deciso di formare l’Aurora Music School, che ogni anno consente a molti giovani e giovanissimi di esprimere quest’arte in tutta la sua forma.Dal 1886 hanno sempre intrapreso un percorso in salita fino ad arrivare a oggi con la stima e l’orgoglio di tutte le persone che li seguono appassionatamente.L’associazione Litorale d’Arte augura di cuore che questa magnifica melodia vi accompagni in un lungo cammino di grandi emozioni e soddisfazioni.

Il presidenteMonica Vanin

Gli ultimi spettacoli testimoniano la maturità artistica e la capacità di comunicazione raggiunta.

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grAzie A tutti

Alzi la mano chi non ha avuto un parente nella Banda Aurora di Cavallino Treporti.La caratteristica di questo territorio che tra mare e laguna ospita da sempre le medesime generazioni, unita ad un’associazione che trasversalmente attraverso la musica ha unito

padri e figli merita questo tipo di riflessione. Quindi come non menzionare le famiglie che attraverso il loro amore per la musica sono riusciti a farlo trasmettere ai loro eredi,

magari con il semplice fatto di avere in casa, presenza costante, uno strumento?Quanti bambini si sono avvicinati alla musica in questo modo, con la sana curiosità

tipica dell’adolescenza di avvicinarsi a un pezzo di metallo o di legno per provare a farne uscire dei suoni e con questo dare vita ad un percorso, inconsapevole, che diventa con il tempo un servizio utile e a volte indispensabile. Chi ha partecipato alle manifestazioni religiose e civili riconosce l’importanza della musica, e la banda diventa partecipe mai protagonista, essenziale ma discreta. Con questi valori i giovani si sono avvicinati alla

musica e i loro padri hanno potuto orgogliosamente cedere il testimone. Perciò possiamo ricordare le famiglie Baldissera, da Rino a Cesare, Vittorio, Amedeo e il

Sisoea, ai Ferro, da Illi, Egidio, Rino e il sempre presente Bepi. Poi ci sono i Chiusso, Egidio e Lino, i Caponeti, I Pacion, I Quintavalle, Nardin, Bressanello, Longo da Cavallino da cui il noto maestro Nicola. Difficile ricordare tutti. Tanti sono transitati tra le file per un breve

periodo, alcuni hanno contribuito per più tempo, diversi sono passati e altri speriamo possano arrivare. La banda è stata per 125 anni un pezzo della cultura del Litorale,

attraversando momenti allegri e tristi, separazione e riappacificazioni, due guerre e la nascita del nuovo Comune. L’amico Erminio, tempo fa sulla banda citò la poetessa

Emily Dickinson: “A tutti è dovuto il mattino, ad alcuni la notte. A solo pochi eletti la luce dell’Aurora”. E noi, oltre alla luce, dell’ Aurora abbiamo anche la musica… Più eletti di cosi!

Grazie di cuore a tutti.

Banda Musicale Aurora 1886 – 2011

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Direzione Artistica:Maurilio Dorigo

Foto cover Fabio Ballarin© Tutti i diritti riservati

BMA EdizioniLuglio 2011

Ringraziamo chi ha contribuito alla realizzazione di questo album fotografico, le collezioni private di tutti quanti ci hanno fornito il

raro materiale, in particolar modo la Signora ENRICA VANIN per aver conservato la prima foto della banda, la signora SANDRA MARTIN e

l’Associazione “TRA MAR e LAGUNA” e la biblioteca di Cavallino-Treporti per le valide informazioni e la sua accurata ricerca, ARIANNA TORCELLAN

filo diretto del papà MARIO e dello zio BERTO. A quanti avranno mododi completare con la loro memoria le informazioni raccolte,un invito a contribuire in futuro a creare un archivio storico,

custode della nostra cultura del passato.

GRAZIE

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Associazione Banda AurorAdi cavallino-treporti

via dei ciliegi, 3 - 30016 Jesolo (venezia)

www.aurorawindband.it

BMA EdizioniLuglio 2011