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Non morti, ma dormienti «Dio non ha creato la morte e non gode per la ro- vina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano (...). Sì, Dio ha creato l’uomo per incorruttibilità, lo ha fatto a immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza colo- ro che le appartengono». Oggi sentiamo queste frasi perentorie del libro della Sapienza, e probabilmente ci restano alcuni dubbi. È davvero così? La menzogna è tipica del diavolo. E se la morte, intesa come fi- ne, fosse un’illusione? Molte esperienze di confine, raccontate da chi è stato ritenuto morto e poi si è risvegliato, descrivono ricor-di nitidi, pur in assenza di attività cerebrale. Sembrerebbe simile la risurrezione della figlia di Giairo, con quella fede insistita di Gesù, che ribadisce: «La bambina non è morta, ma dorme». Evidentemente noi troviamo una differenza abissale tra il sonno e la morte. Eppure, come l’esperienza corporea degli esseri u- mani ha bisogno del sonno, per ritemprarsi, così sembra avere bisogno della morte, quando il fisico (corpo e mente) non ce la fa più. Sappiamo inoltre dalla scienza che tutte le realtà di questo mondo non si distruggono, ma si trasformano. Certo, vorremmo avere chi amiamo sempre con noi. Il dolore del lutto è il vero frutto diabolico. Nella fede in Cristo, speriamo in un ricongiungimento nel mondo di Dio, sapendo di essere sempre stati vicini, nell’amore. Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS Tempo Ordinario - B - XIII domenica ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 25 1 - 8 Luglio 2018 PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it UN AMORE MI ATTENDE Cosa succederà dall'altra parte- quando tutto per me si sarà dilegua- to nell'eternità io non lo so. Ma credo, credo soltanto che un Amore mi attende. Penso che allora dovrò fare, povera e spogliata di ogni cosa,il bilancio della mia vita. Ma non crediate che io mi disperi. Io credo, credo con tutte le mie forze che un Amore mi attende. Quando morirò, non piangete; è un Amore che mi prende. Né avrò paura - potrebbe essere diversamente? Richiamatemi soltanto alla memoria che un Amore mi attende. Egli mi renderà interamente capace di accogliere la sua gioia e la sua luce. Sì Padre, io vengo a te nel vento, in quel vento di cui nessuno sa né da dove viene, né dove va, verso il tuo Amore che mi attende. Parrocchiale a Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. Il loro messaggio è complementare. Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini. Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione con- giunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambi- na la fede di suo padre. Bisogna notare soprat- tutto che la bambina ha dodici anni e che la don- na soffre da dodici anni. Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni . Gesù sceglie dodici apostoli, poi- ché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli. E la fine dei tempi è simboleggia- ta dalle dodici porte della Gerusalemme celeste . Così come la donna dell’Apocalisse è coronata da dodici stelle. E quando sappiamo che il gior- no per Gesù conta dodici ore capiamo che i no- stri due miracoli non sono semplici gesti di mise- ricordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice è liberata dai suoi mali.

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Non morti, ma dormienti «Dio non ha creato la morte e non gode per la ro-vina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose

perché esistano (...). Sì, Dio ha creato l’uomo per incorruttibilità, lo ha fatto a immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza colo-ro che le appartengono». Oggi sentiamo queste frasi perentorie del libro della Sapienza, e probabilmente ci restano alcuni dubbi. È davvero così? La menzogna è tipica del diavolo. E se la morte, intesa come fi-ne, fosse un’illusione? Molte esperienze di confine, raccontate da chi è stato ritenuto morto e poi si è risvegliato, descrivono ricor-di nitidi, pur in assenza di attività cerebrale. Sembrerebbe simile la risurrezione della figlia di Giairo, con quella fede insistita di Gesù, che ribadisce: «La bambina non è morta, ma dorme». Evidentemente noi troviamo una differenza abissale tra il sonno e la morte. Eppure, come l’esperienza corporea degli esseri u-mani ha bisogno del sonno, per ritemprarsi, così sembra avere bisogno della morte, quando il fisico (corpo e mente) non ce la fa più. Sappiamo inoltre dalla scienza che tutte le realtà di questo mondo non si distruggono, ma si trasformano. Certo, vorremmo avere chi amiamo sempre con noi. Il dolore del lutto è il vero frutto diabolico. Nella fede in Cristo, speriamo in un ricongiungimento nel mondo di Dio, sapendo di essere sempre stati vicini, nell’amore.

Stampato in proprio - Parrocchia Sant’Ignazio da Laconi - Serramanna - VS

Tempo Ordinario - B - XIII domenica

ANNO OTTAVO SETTIMANA n° 25

1 - 8 Luglio 2018

PARROCCHIA Sant’IGNAZIO da Laconi Viale S. Ignazio 55 , 09038 SERRAMANNA

tel. +39 389 00 45 667-telegram: santignaziodalaconi www.parrocchiasantignaziodalaconi .it

UN AMORE MI ATTENDE

Cosa succederà dall'altra parte-quando tutto per me si sarà dilegua-to nell'eternità io non lo so. Ma credo, credo soltanto che un Amore mi attende. Penso che allora dovrò fare, povera e spogliata di ogni cosa,il bilancio della mia vita. Ma non crediate che io mi disperi. Io credo, credo con tutte le mie forze che un Amore mi attende. Quando morirò, non piangete; è un Amore che mi prende. Né avrò paura - potrebbe essere diversamente? Richiamatemi soltanto alla memoria che un Amore mi attende. Egli mi renderà interamente capace di accogliere la sua gioia e la sua luce. Sì Padre, io vengo a te nel vento, in quel vento di cui nessuno sa né da dove viene, né dove va, verso il tuo Amore che mi attende.

Parrocchiale a

Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. Il loro messaggio è complementare. Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe

sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini. Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione con-giunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambi-na la fede di suo padre. Bisogna notare soprat-tutto che la bambina ha dodici anni e che la don-na soffre da dodici anni. Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni . Gesù sceglie dodici apostoli, poi-ché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli. E la fine dei tempi è simboleggia-ta dalle dodici porte della Gerusalemme celeste . Così come la donna dell’Apocalisse è coronata da dodici stelle. E quando sappiamo che il gior-no per Gesù conta dodici ore capiamo che i no-stri due miracoli non sono semplici gesti di mise-ricordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice è liberata dai suoi mali.

«È alquanto chiaro che, in primavera, io non sarò più vivo. Sperimenterò una nuova vita in modo differente. Benché non sappia cosa m'aspetta nell'aldilà, so che come Dio mi ha chiamato a servirlo al meglio delle mie capacità in tutta la mia vita in terra, Egli mi sta ora chiamando a casa. Molti mi hanno chie-sto di parlare del paradiso e della vita ultraterrena. Talvolta sorrido a tale richiesta, perché ne so tanto quanto loro. Eppure, quando un giovane mi chiese se aspettavo con ansia di essere unito a Dio, e a tutti coloro che se ne sono andati prima di me, feci un collegamento con la prima volta che andai con mia madre e mia sorella nella terra natale dei miei genitori, nel Nord Italia. Mi sembrava di esserci già stato prima. Dopo anni che sfogliavo l'album di fotografie di mia madre, riconobbi le montagne, il paese, le case e la gente. Appena entrammo nella valle, dissi: «Dio mio, questo posto lo conosco. Sono a casa». In qualche modo, penso che passando da questa vita alla vita eterna sia una cosa simile. Sarò a casa» (card. Joseph Bernardin)

ORARI delle CELEBRAZIONI

FERIALE e PRE FESTIVO FESTIVO ore 19.00 Coroncina al S. Cuore ore 8.30 ore 19.15 S. Messa e Vespri ore 10.00 Per questo periodo è sospesa la Messa festiva delle 11.30. Per le CONFESSIONI il parroco è sempre disponibile!

GREST estate insieme Per tutti i bambini e i ragazzi dalle 9 alle 12. ogni lunedi, mercoledi e venerdi in Oartorio.

Venerdì 6 luglio Primo del mese

8. 00 S. Comunioni ai malati 18.30 Ora di Adorazione e benedizione Euc. 19.15 S. Messa in onore del S, Cuore di Gesu’

Ora di Guardia del Rosario per-petuo sabato 7 luglio

18.00 Ora di Guardia del rosario perpetuo

Pellegrinaggio Lourdes 19 - 26 luglio

Tutti gli iscritti sono invitati a portare i documenti di identità e il saldo per il pellegrinaggio.

Vangelo Vivo

Avvisi della Settimana

A s’abi chi pùngit ‘ndi ddi càlat sa brenti ! let. All’ape che punge gli scende la pancia. fig. L’ape che punge resta poi senza pungiglione. Molte volte il male si ritorce contro chi l’ha commesso: chi si comporta male resta vittima, a sua volta, dei suoi modi brutali e violenti.

Dalla saggezza dei nostri padri

DOMENICA 1 LUGLIO XIII del TEMPO ORDINARIO S. Aronne Sagra estiva N.S. di Bonaria

8.30 In onore N. S . di Bonaria 10.00 Batzella RINA

LUNEDÌ 2 LUGLIO XIII Settimana del Tempo Ordinario B.V. delle Grazie

19.15 Atzori LUCIA (1°anniv.)

MARTEDÌ 3 LUGLIO XIII Settimana di Tempo Ordinario S. Tommaso Ap.

18.30 Serci AGOSTINA (trig.) 19.15 Marongiu MARIA (1°anniv.)

MERCOLEDI’ 4 LUGLIO XIII Settimana di Tempo Ordinario S. Elisabetta di Portogallo

8.30 Don TARCISIO Pili

GIOVEDÌ 5 LUGLIO XIII Settimana di Tempo Ordinario S. Antonio M. Zaccaria

19.15 Paschina DANIELE (gruppo rosario)

VENERDÌ 6 LUGLIO XIII Settimana di Tempo Ordinario S. Maria Goretti

8.00 S. Comunioni ai malati 18.30 Ora di Adorazione Euc. e benedizione 19.15 In onore del S. CUORE di Gesu’ (apostolato)

SABATO 7 LUGLIO XIII Settimana di Tempo Ordinario S. Ampelio

18.00 Ora di GUARDIA del Rosario perpetuo 19.15 PIERINA

DOMENICA 8 LUGLIO XIV del TEMPO ORDINARIO SS. Aquila e Priscilla

8.30 P. PAOLO Bellett i – P. PAOLOMonni - MIRKO 10.00 Pro POPULO Battesimo di Sanna JOEL FELICE

Buona Domenica a tutti!

don Pietro

Calendario liturgico e intenzioni SS. Messe