neoplasia - terapia occupazionale · pdf fileneoplasia ! nuova crescita tumore ! tumefazione...
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NEOPLASIANEOPLASIA !! nuova crescita nuova crescita
TUMORETUMORE !! tumefazione tumefazione
CANCROCANCRO !! termine comune per tutti termine comune per tutti
i tumori maligni i tumori maligni
UNA NEOPLASIA EUNA NEOPLASIA E’’ UNA MASSA ANOMALA DI UNA MASSA ANOMALA DI
TESSUTO LA CUI CRESCITA ECCESSIVA ETESSUTO LA CUI CRESCITA ECCESSIVA E’’
SCOORDINATA RISPETTO A QUELLA DELSCOORDINATA RISPETTO A QUELLA DEL
TESSUTO NORMALE E PERSISTE NELLA SUATESSUTO NORMALE E PERSISTE NELLA SUA
ECCESSIVITAECCESSIVITA’’ ANCHE DOPO LA CESSAZIONE ANCHE DOPO LA CESSAZIONE
DEGLI STIMOLI CHE LDEGLI STIMOLI CHE L’’HANNO PROVOCATA.HANNO PROVOCATA.
Alterazioni dellAlterazioni dell’’architettura architettura tissutaletissutale::
displasiedisplasie
Caratteristiche:Caratteristiche:
-- comportamento comportamento afinalisticoafinalistico
-- il tumore cresce a spese dellil tumore cresce a spese dell’’ospite ospite !!
le cellule neoplastiche competono conle cellule neoplastiche competono con
le cellule dei tessuti normali perle cellule dei tessuti normali per
ll’’approvvigionamento energetico eapprovvigionamento energetico e
nutritivonutritivo
-- il tumore è virtualmente autonomo il tumore è virtualmente autonomo
Caratteristiche di base delle celluleCaratteristiche di base delle celluletumoralitumorali
•• Acquisizione dellAcquisizione dell’’autonomia moltiplicativaautonomia moltiplicativa
•• Riduzione o perdita della capacità Riduzione o perdita della capacità differenziativadifferenziativa
•• Riduzione o perdita della capacità di andareRiduzione o perdita della capacità di andareincontro a morte programmata (incontro a morte programmata (apoptosiapoptosi))
I tumori vengono attualmente classificati in
base a due criteri:
--COMPORTAMENTO BIOLOGICOCOMPORTAMENTO BIOLOGICO ! benignobenigno
o maligno
-- ISTOGENESI ISTOGENESI ! indica il particolare tessutotessuto dal
quale il tumore ha preso origine e, più
precisamente, il tipotipo cellularecellulare che è andato
incontro alla trasformazione neoplastica
•• TUMORI DEI TESSUTI EMOLINFOPOIETICITUMORI DEI TESSUTI EMOLINFOPOIETICI
maligni:maligni:
•• LEUCEMIE: dalle cellule immature del midollo osseoLEUCEMIE: dalle cellule immature del midollo osseo
•• LINFOMI: dai linfociti maturiLINFOMI: dai linfociti maturi
•• TUMORI DEI MELANOCITI:TUMORI DEI MELANOCITI:
•• NEVI: benigniNEVI: benigni
•• MELANOMI: maligniMELANOMI: maligni
Atipie citologiche
benignità malignità
NELL’AMBITO DELLA PROGRESSIONE NEOPLASTICA UNA TAPPA FONDAMENTALE
E’ RAPPRESENTATA DALLA CAPACITA’ DEL TUMORE DI DOTARSI DI UNA RICCA
VASCOLARIZZAZIONE MEDIANTE UN PROCESSO DI NEOANGIOGENESI.
ANGIOGENESIANGIOGENESI DEIDEI TUMORITUMORI
le cellule tumorali producono molecole le cellule tumorali producono molecole angiogenetiche angiogenetiche ee
anti-angiogeneticheanti-angiogenetiche
In assenza di vascolarizzazione i tumori non possonoIn assenza di vascolarizzazione i tumori non possono
superare dimensioni di 1 o 2 mmsuperare dimensioni di 1 o 2 mm
Nella fase iniziale della crescita tumorale non cNella fase iniziale della crescita tumorale non c’è’è
angiogenesiangiogenesi
Effetti della neovascolarizzazioneEffetti della neovascolarizzazione
•• La La perfusione perfusione fornisce ossigeno e nutrientifornisce ossigeno e nutrienti
METASTASIMETASTASI
Principali vie di diffusione delle cellulePrincipali vie di diffusione delle celluletumoralitumorali
•• Diffusione linfaticaDiffusione linfatica
•• Diffusione ematicaDiffusione ematica
•• Diffusione Diffusione transcelomaticatranscelomatica
•• Diffusione per via canalicolareDiffusione per via canalicolare
•• Diffusione per contiguitàDiffusione per contiguità
LE METASTASI
METASTASI POLMONARI MULTIPLE
METASTASI PER VIA EMATICAMETASTASI PER VIA EMATICAcriteri criteri emodinamiciemodinamici
Metastasi TIPO PORTALE: da stomaco, intestino, parte alta del retto,Metastasi TIPO PORTALE: da stomaco, intestino, parte alta del retto,
cistifellea, ecc. cistifellea, ecc. !! FEGATO FEGATO
Metastasi TIPO CAVA: encefali, parte bassa del retto, rene, ovaio,Metastasi TIPO CAVA: encefali, parte bassa del retto, rene, ovaio,
testicolo, utero, ecc. testicolo, utero, ecc. !! POLMONE POLMONE
Metastasi TIPO POLMONARE: tumori primitivi del polmone Metastasi TIPO POLMONARE: tumori primitivi del polmone !! in teoria in teoria
tutti i tessuti; in realtà sono molto frequenti alltutti i tessuti; in realtà sono molto frequenti all’’ENCEFALO.ENCEFALO.
METASTASI PER VIA LINFATICAMETASTASI PER VIA LINFATICA
•• La disseminazione delle metastasi ai linfonodiLa disseminazione delle metastasi ai linfonodi
segue le vie naturali del drenaggio linfatico.segue le vie naturali del drenaggio linfatico.
Ad Ad eses.:.:
•• I carcinomi della mammella, che solitamente insorgonoI carcinomi della mammella, che solitamente insorgono
nel quadrante supero-esterno, nel quadrante supero-esterno, metastatizzano metastatizzano in primain prima
istanza ai linfonodi ascellari.istanza ai linfonodi ascellari.
Metastasi per via Metastasi per via transcelomaticatranscelomaticaesempi:esempi:
•• Metastatizzazione Metastatizzazione nella pleura da parte dinella pleura da parte ditumori del polmone, delltumori del polmone, dell’’esofago, dellaesofago, dellamammella.mammella.
•• Metastatizzazione Metastatizzazione nel peritoneo da parte dinel peritoneo da parte ditumori dello stomaco, delltumori dello stomaco, dell’’intestino,intestino,delldell’’ovaio.ovaio.
Metastasi per via canalicolareMetastasi per via canalicolare
•• Le cellule tumorali, percorrendo il dottoLe cellule tumorali, percorrendo il dottoescretore della ghiandola in cui si èescretore della ghiandola in cui si èsviluppato il tumore, raggiungono lsviluppato il tumore, raggiungono l’’organoorganoin cui esso sbocca.in cui esso sbocca.
Esempio: Esempio: adenocarcinomi adenocarcinomi della pelvi renaledella pelvi renaleche, attraverso lche, attraverso l’’uretere, possono dareuretere, possono daremetastasi nella vescica urinaria.metastasi nella vescica urinaria.
Fattori che influenzanoFattori che influenzano
ll’’incidenza e la mortalitàincidenza e la mortalità
INCIDENZA: USA 1998 ! 564.000 decessi per cancro, pari al 23% di tutte le morti (seconda
causa di morte dopo le malattie cardiovascolari).
Il tasso totale di mortalità nei maschi è notevolmente aumentato negli ultimi 50 anni, mentre
per le femmine è diminuito sensibilmente.
Tassi di mortalità per cancro negli USA
ETA’
L’età influisce in maniera significativa sulla probabilità di
essere colpiti da tumore ! nel gruppo di età compreso fra i 55
e i 74 anni si osserva un aumento esponenziale della mortalità
per cancro.
EREDITARIETA’
L’insorgenza è legata ad una predisposizione ereditaria
NELLA MAGGIOR PARTE DEI TUMORI SONO STATI INDIVIDUATI PRECISI FATTORI
AMBIENTALI COME FATTORI DI RISCHIO PER LA LORO INSORGENZA
RADIAZIONE
SOLARE
FUMO DI
SIGARETTA
ALIMENTAZIONE
VIRUS
FATTORI GEOGRAFICI E AMBIENTALI: per molte forme di cancro i tassi di incidenza
mostrano significative differenze geografiche
PERCHE’ ?
Quali meccanismi provocano la
comparsa di cellule neoplastiche?
Quali sono le cause del cancro ?
AGENTI CHIMICI AGENTI FISICI
A FRONTE DELLA MOLTEPLICITA’ E VARIETA’ DEGLI AGENTI
CANCEROGENI, QUESTI AGISCONO ATTRAVERSO UN MECCANISMO
COMUNE A LIVELLO MOLECOLARE.
BASI MOLECOLARI DEL CANCRO
Principi fondamentali
-ALLA BASE DEL PROCESSO DI CANCEROGENESI
CI SONO DANNI GENETICI NON LETALI
(MUTAZIONI).
La massa tumorale deriva dallLa massa tumorale deriva dall’’espansione clonale di unaespansione clonale di una
singola cellula progenitrice che ha subito un dannosingola cellula progenitrice che ha subito un danno
genetico genetico !! i tumori sono i tumori sono monoclonalimonoclonali..
INDUZIONE SPERIMENTALE DI TUMORI NELL’ANIMALE DA LABORATORIO
DNA danneggiato,DNA danneggiato,
Proto-oncogeniProto-oncogeni,,
Oncogèni attivatiOncogèni attivati
GeniGeni coinvolticoinvolti nelnel cancrocancro
I bersagli principali del danno genetico sonocostituiti da tre classi di geni che normalmenteregolano importanti funzioni cellulari:
• a) Proto-oncogeni(oncogeni dominanti)
• b) Geni oncosoppressori (oncogeni recessivi)
• c) Geni che regolano la morte cellulareprogrammata o apoptosi
Proto-OncogeniProto-OncogeniI proto-oncogeni sono una famiglia di geni che rivestono un ruolocruciale nella vita della cellula. Sono le strutture molecolari tramite cuila cellula riceve un segnale di crescita e lo traduce nell’attivazionespecifica dei geni effettori che presiedono alla divisione cellulare
La crescita e la divisione cellulare sononormalmente controllate da proteinedette fattori di crescita, che si legano arecettori della superficie cellulare.Questo legame attiva una serie dienzimi intracellulari, che a loro voltacontrollano speciali proteine, dettefattori di trascrizione, all’interno delnucleo della cellula. I fattori ditrascrizione attivati accendono geninecessari per la crescita e laproliferazione della cellula. Molticomponenti di questo “pathway”, adesempio fattori di crescita, enzimitrasduttori di segnale, recettori e fattoridi trascrizione, sono codificati da proto-oncogeni.
Gli oncogeni
• Gli oncogeni derivano daiproto-oncogeni permutazione oiperespressione
• Le mutazioni nellasequenza dei proto-oncogeni hanno effettodominantedominante
• Gli oncogeni codificanoproteine mutate o inquantità eccessiva
• Sono vanificati imeccanismi di controllodella crescita.
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TRE MODALITA’ DI “ATTIVAZIONE” DEI PROTO-ONCOGENI
Gli oncogeni agiscono come un
acceleratore sulla crescita
cellulare
Producendo una versione anormale o
quantità eccessiva di proteine
coinvolte nel controllo della crescita
cellulare, gli oncogeni rendono
iperattivi i meccanismi di controllo
della crescita. Costringendo le cellule
a crescere e dividersi di continuo. Una
cellula tumorale può contenere uno o
più oncogeni, il che significa che uno
o più componenti di questi
meccanismi possono essere anormali.
Geni oncosoppressori
• Gli oncosoppressori sono
geni i cui prodotti pongono
freni alla proliferazione
cellulare, la loro funzione
fisiologica è quella di regolare
la crescita cellulare
• Entrambi gli alleli (recessivirecessivi)
degli oncosoppressori
debbono essere danneggiati
perché avvenga la
trasformazione
L’antioncogene p53 innesca il
suicidio cellulare
L’antioncogene P53 codifica per la
proteina "p53" che è capace di
innescare il suicidio cellulare
(apotosi). In cellule che hanno subito
un danno al DNA, la proteina p53
agisce come un freno che arresta la
crescita e la divisione della cellula.
Se il danno non può essere riparato la
cellula inizia la catena di eventi che
porta al suicidio, quindi evitando che
cellule con il DNA danneggiato
crescano in modo incontrollato.
•• A) Ruolo di A) Ruolo di p53p53 nelnel
mantenimento dellmantenimento dell’’integrità delintegrità del
genomagenoma……
•• B)B) Nelle cellule in cui Nelle cellule in cui p53 è persop53 è perso
o mutatoo mutato,, che hanno subito unche hanno subito un
danno al danno al genoma genoma continuano acontinuano a
proliferare (il DNA non vieneproliferare (il DNA non viene
riparato e le mutazioniriparato e le mutazioni
permangono nelle cellule) fino apermangono nelle cellule) fino a
generare una neoplasiagenerare una neoplasia
•• Più del 50% dei tumori umaniPiù del 50% dei tumori umani
presenta mutazioni di questopresenta mutazioni di questo
genegene
AA BB
Gene p53: il guardiano del genoma
- Oltre alle precedenti esiste un’altra categoria di geni coinvolti
nei processi di cancerogenesi: i geni che regolano i processi
di riparazione dei danni del DNA. Un deficit di questi geni
può predisporre all’insorgenza di mutazioni del genoma e,
pertanto, alla trasformazione neoplastica.
- Il processo di cancerogenesi è un processo a tappe
successive sia a livello fenotipico che genetico. Il processo
attraverso il quale i tumori acquisiscono gradualmente le loro
caratteristiche fenotipiche (crescita eccessiva, invasività locale,
capacità di dare metastasi, ecc) è chiamato progressione
neoplastica.
Riassumendo :Riassumendo :