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I NUMERI DEL COMUNE RAPPORTO URBES 2015 Il benessere equo e sostenibile nelle città L’intero Rapporto e tutte le tavole statistiche sono scaricabili all’indirizzo: http://www.istat.it/urbes2015 a cura del Servizio Statistica del Comune di Napoli Capoluogo Provincia Abitanti* 989.111 3.127.390 Superficie (km 2 ) 119,02 1.178,93 Densità (ab. per km 2 ) 8.310,23 2.652,73 * al 1.1.2014 Numero Addetti unità locali Imprese* 66.812 235.269 Istituzioni non profit* 2.356 5.292 Istituzioni pubbliche* 54 78.048 * al 31.12.2011 Napoli Comune di Napoli

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Page 1: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

I numerI del comune

RappoRto URbes 2015 Il benessere equo e sostenibile nelle città

L’intero Rapporto e tutte le tavole statistiche sono scaricabili all’indirizzo: http://www.istat.it/urbes2015

a cura del Servizio Statistica del Comune di Napoli

Capoluogo Provincia

Abitanti* 989.111 3.127.390

Superficie (km2) 119,02 1.178,93

Densità (ab. per km2) 8.310,23 2.652,73

* al 1.1.2014

Numero Addetti unità locali

Imprese* 66.812 235.269

Istituzioni non profit* 2.356 5.292

Istituzioni pubbliche* 54 78.048

* al 31.12.2011

Napoli

Comune di Napoli

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IN EVIDENZA

Napoli

Speranza di vita alla nascitaAnno 2013

Fonte: Istat, Indagine sui decessi e sulle cause di morte

75

77

79

81

83

85

87

Provincia Regione Italia

Maschi Femmine

Tasso di mancata par-tecipazione al lavoro della popolazione in età 15-74 anniAnno 2013

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

0

10

20

30

40

50

60

Provincia Regione Italia

Maschi Femmine

Con il Rapporto UrBes 2015 – il benessere nelle città, il Comune di Napoli in collaborazione con l’Istat presenta i risultati sulle tendenze del Benessere Equo e Sostenibile, analizzati sulla base di oltre 60 indicatori. Questi misurano molteplici aspetti dei domini in cui si articola il concetto di benessere, che ha una connotazione multidimensionale: non si riferisce, infatti, soltanto a lavoro e benessere economico, particolarmente rilevanti in una fase di crisi come questa, ma al complesso della qualità della vita dei cittadini.

A Napoli, secondo le stime provinciali del 2013, la speranza di vita per gli uomini è pari a 77,6 anni, quella delle donne a 82,4 anni, in aumento rispetto al 2004 di 1,8 anni per i primi e di un anno per le seconde. Permane, tuttavia, il divario territoriale: a Napoli si vive 2,2 anni in meno rispetto alla media nazionale. Miglioramenti sono visibili anche per alcuni indicatori di mortalità. Il tasso di mortalità infantile, nonostante il leggero aumento verificatosi nell’anno 2011, si riduce di 10 punti passando da 49,6 decessi

per 10.000 nati vivi nel 2004 a 39,6 nel 2011. In diminuzione anche la mortalità per tumori maligni tra i 20 e 64 anni (tassi standardizzati), con valori che si mantengono più elevati tra gli uomini (12,6 per 10.000 residenti) che per le donne (9,2). Nonostante l’attenuarsi del trend in crescita, i tassi standardizzati di mortalità oltre i 65 anni per demenza e malattie del sistema nervoso sono passati tra 2006 al 2011 da 16,8 per 10.000 residenti a 21,3, mantenendosi, tuttavia, costantemente al disotto della media nazionale. Mediamente più bassa rispetto al dato nazionale è anche la mortalità per incidenti stradali tra i giovani di 15-34 anni: 0,5 per 10.000 residenti, contro 1,0.

Nel comune di Napoli aumenta il livello d’istruzione della popolazione: dal 2001 al 2011 la quota di persone di 25-64 anni con almeno un diploma superiore passa dal 44,1% al 50,7%, quella dei 30-34enni con un titolo universitario dal 17,5% al 20,3%. Tuttavia, si registra uno svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente il ciclo formativo e, infine, nei livelli di competenza alfabetica e numerica misurati dalle prove Invalsi. La scuola dell’infanzia rappresenta, invece, un punto di forza del sistema d’istruzione e formazione napoletano. Nel 2012/2013, la quasi totalità dei bambini di 4-5 anni partecipa alla scuola dell’infanzia (95,6%), un valore superiore a quello medio delle città metropolitane e a quello regionale, del Mezzogiorno e nazionale.

Aspetti strutturali e l’acuirsi della crisi economica hanno determinato, in termini di occupazione, nell’ultimo decennio, la crescita ininterrotta della distanza che separa il Mezzogiorno dal Nord e dal Centro. Nel 2013, nella provincia di Napoli soltanto il 40,2% delle persone dai 20 ai 64 anni risulta occupato, 3,3 punti percentuali in meno di quanto registrato nel 2008. Tale livello occupazionale è inferiore di 5,4 punti rispetto al Mezzogiorno e di ben 19,6 punti rispetto alla media nazionale.

La crisi economica ha colpito soprattutto la componente maschile (-8,0 punti), essendo la componente femminile cresciuta di 1,3 punti percentuali. Rimane in ogni caso elevatissimo il divario di genere (25,8 punti percentuali) e resta alta la mancata partecipazione al mercato del lavoro per le madri con figli in età inferiore ai tre anni. Un dato positivo può cogliersi nella diminuzione, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, del tasso di infortuni mortali.

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IN EVIDENZA

Napoli

Reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatriciAnno 2012

Fonte: Istituto Tagliacarne

0

5.000

10.000

15.000

20.000

Provincia Regione Ripartizione Italia

Connessa alla situazione del mercato del lavoro, anche quella del benessere economico delle famiglie mostra dati problematici. Nel quadriennio 2009-2012 il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici è diminuito di 138 euro, a fronte di un aumento del valore medio nazionale di 28 euro. Nel 2012, nell’ambito della provincia, il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici è risultato pari a 12.314 euro, superiore al valore regionale (11.932 euro) ma inferiore

a quelli del Mezzogiorno (12.775 euro) e nazionale (17.307). Alle diseguaglianze di reddito si aggiungono le maggiori difficoltà economiche delle famiglie, risultanti dall’aumento delle sofferenze bancarie e dall’elevata quota di persone che vivono in famiglie dove nessun componente lavora o percepisce una pensione di lavoro, entrambe in misura superiore agli altri contesti territoriali.

La sfera delle relazioni sociali si caratterizza, invece, per la crescita del settore non profit, nel quale hanno un ruolo rilevante le attività di volontariato, le finalità di tipo solidaristico e il coinvolgimento di soggetti svantaggiati. Nel comune di Napoli la presenza di istituzioni non profit è aumentata tra il censimento del 2001 e quello del 2011, passando dal 23,3 al 24,5 per 10.000 abitanti e i volontari attivi nel settore sono aumentati da 202,5 a 337,0 per 10.000 abitanti, anche se l’azione dell’associazionismo e del volontariato continua a essere meno intensa di quella degli altri contesti territoriali.

Una dimensione per alcuni versi di prossimità con quella delle relazioni sociali è quella del rapporto dei cittadini con la politica e le istituzioni: in tal caso le dinamiche sono diversificate. Da un lato, la bassa fiducia nelle istituzioni si riflette in una contrazione della partecipazione elettorale, che nel 2011 registra una riduzione dei votanti di oltre 6 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2006. Dall’altro, aumenta la percentuale di donne presenti nel Consiglio Comunale (10,4% del totale degli eletti, contro il 5% del 2004) e la percentuale delle donne assessori comunali (30,8% del totale degli assessori, contro il 12,5% del 2004).

Gli indicatori attinenti alla misura della sicurezza dei cittadini evidenziano forti differenze territoriali sia nei livelli sia negli andamenti temporali dei reati. Negli ultimi anni, a fronte di un aumento generalizzato dei reati contro il patrimonio e una diminuzione degli omicidi, nel comune di Napoli diminuiscono sia i furti con destrezza (308,3 per 100.000 abitanti) sia le rapine (350,8 per 100.000 abitanti contro 130,3 delle città metropolitane). Aumentano invece gli omicidi e i furti in abitazione (145,1 per 100.000 abitanti), la cui frequenza è tuttavia decisamente inferiore a quella rilevata in media nelle altre città metropolitane. Gli indicatori confermano le forti differenze territoriali nel rischio di subire reati sulla proprietà, che pongono in evidenza i furti in abitazioni al Nord, i borseggi nel Nord-ovest e nei grandi centri metropolitani e le rapine al Sud.

Circa la qualità dei servizi offerti ai cittadini il quadro delineato dagli indicatori è variegato. Le difficoltà economiche si sono fatte sentire sul piano del trasporto pubblico locale, che ha visto una contrazione generalizzata del servizio offerto. Nel 2012 nel comune di Napoli sono stati offerti 3.310 posti-km per abitante, con una flessione del 6,05% rispetto all’anno precedente, e dell’11,4% rispetto all’anno 2008. Inoltre, va segnalato che nel 2013 diminuiscono gli incidenti stradali ma cresce il numero delle vittime della strada. Di contro, si registra la realizzazione di una pista ciclabile (13,4 chilometri per 100Km2) e una maggiore disponibilità di aree pedonali (36,3 m2 per 100 abitanti), aumentate di oltre il 21% rispetto all’anno precedente e del 30% rispetto all’anno 2008. La raccolta differenziata ha riguardato, nel 2012, il 35,9% dei rifiuti e risulta in continua crescita nell’ultimo decennio; rispetto al 2008 il miglioramento è stato di 21,2 punti percentuali: un incremento che ha ridotto sensibilmente la distanza dalla media

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IN EVIDENZA

Napoli

Famiglie con connes-sione Internet a banda larga (per 100 famiglie)Anno 2011

Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quoti-diana“

36

38

40

42

44

46

Comune Provincia Regione Ripartizione Italia

nazionale.

Il comune di Napoli può vantare uno straordinario patrimonio culturale e paesaggistico, le cui componenti più emblematiche sono rappresentate dal centro storico, il più vasto d’Europa, riconosciuto nel 1995 “patrimonio dell’umanità”, e dalla significativa presenza di aree verdi e parchi urbani di interesse storico, artistico e paesaggistico. Emerge, tuttavia, una difficoltà a tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, dovuta storicamente a condizioni di contesto meno favorevoli alla conservazione, a causa della combinata presenza di un’elevata densità di beni culturali e di popolazione. Sull’intero stock di edifici abitati costruiti prima del 1919, solo il 28,4% risulta in ottimo o buono stato di conservazione.

Anche gli aspetti più strettamente attinenti alle condizioni dell’ambiente evidenziano segnali contraddittori. Continua a diminuire il numero delle autovetture più inquinanti (classe euro 3 o inferiore) ma quelle in classe euro 4 o superiore sono ancora in netta minoranza. Un elevato “profilo verde” caratterizza il capoluogo, dove la densità totale delle aree verdi (aree naturali protette e aree del verde urbano) rappresenta il 34,2% della superficie comunale, mentre la disponibilità di verde urbano a gestione

pubblica è pari a 12,4 m2 per abitante e la superficie destinata agli orti urbani ammonta a 0,9 metri quadrati per 100 abitanti. Emergono criticità per il dato relativo alla dispersione di acqua potabile della rete di distribuzione comunale (41,1%) e per la qualità dell’aria, misurata tramite il monitoraggio del PM10. Nel comune di Napoli, il valore limite per la protezione della salute umana è stato superato nel 2013 in 120 giorni, a fronte del valore riferito all’insieme dei capoluoghi di provincia italiani pari a 44 giorni. Un dato in crescita rispetto al triennio precedente e, comunque, più basso rispetto ai picchi registrati nel 2008 e, soprattutto, nel 2009. Dal punto di vista dell’inquinamento acustico, nel corso del 2013, sono state effettuate attività di misura del rumore per la verifica del rispetto dei valori limite imposti dalla normativa. Diminuisce la percentuale di controlli nei quali è stato riscontrato almeno un superamento dei limiti.

Infine, nell’ambito della ricerca e innovazione si registra una propensione alla brevettazione ancora in forte ritardo e il confronto con altri contesti territoriali risulta particolarmente penalizzante: nel 2009 sono stati registrati 16 brevetti per milione di abitanti, contro gli 83,8 della media delle Città metropolitane e i 73,7 della media nazionale. Non si sono avuti, altresì, miglioramenti significativi nella quota di occupati nell’high-tech mentre, dal punto di vista della diffusione della conoscenza

e dell’uso delle tecnologie, nel 2011 risulta che solo il 44,1% delle famiglie dispone di una connessione internet a banda larga.

Raccolta differenziata dei rifiuti urbani (per-centuale sul totale dei rifiuti urbani raccolti)Anno 2013

Fonte: Istat, elaborazione su dati Ispra

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10

20

30

40

50

Provincia Regione Ripartizione Italia

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Approfondimenti

LA REFEZIONE SCOLASTICA A NAPOLIIl Comune di Napoli attribuisce alla refezione scolastica, di cui è evidente il risvolto sociale, una forte valenza educativa riconoscendone l’essenzialità. Infatti, essa non solo consente la realizzazione del tempo prolungato ma educa i bambini e, indirettamente, le famiglie a un sano e corretto stile alimentare. Il servizio, erogato agli alunni delle scuole dell’infanzia comunali e statali e a quelle primarie e secondarie di primo grado statali che ne fanno richiesta, viene assicurato da aziende specializzate nella ristorazione collettiva selezionate per mezzo di gara d’appalto ad evidenza pubblica, e fa registrare ogni anno numeri considerevoli.Con riferimento all’anno 2013 sono stati erogati 3.766.115 pasti a circa 38.000 alunni così distribuiti:

L’ampiezza dell’utenza e la fascia d’età interessata hanno indotto l’Amministrazione comunale, unitamente alla ASL NA1 Centro, a utilizzare il servizio di refezione scolastica comunale quale strumento di contrasto al problema dell’eccesso di peso nella popolazione infantile.Secondo i dati presentati nel Rapporto “OKkio alla salute”1 2012, la Campania mostra la più alta prevalenza di eccesso ponderale tra tutte le regioni italiane. Tra i bambini il 6,04% risulta essere in condizioni di obesità severa, il 15,5% risulta obeso, il 27,2% sovrappeso, il 50,6% normopeso e lo 0,6% sottopeso. I bambini che frequentano scuole in centri metropolitani/peri-metropolitani tendono a essere più obesi, mentre il rischio di obesità diminuisce con l’aumentare della scolarità della madre: 25,4% per titolo di scuola elementare o media, 18,8% per diploma di scuola superiore, 15,2% per la laurea. Con riferimento al territorio dell’A.S.L. Napoli 1 Centro, comprendente l’intera città di Napoli e l’isola di Capri, i dati evidenziano che il 6% dei bambini risulta in condizioni di obesità severa, il 17% risulta obeso, il 30% in sovrappeso, il 47% normopeso e lo 0,2% sottopeso. Complessivamente il 53% dei bambini presenta un eccesso ponderale che comprende sia sovrappeso che obesità. Il rischio di obesità diminuisce con il crescere della scolarità della madre, da 31% per titolo di scuola elementare o media, a 17% per diploma di scuola superiore, a 9.5% per la laurea. Dai dati autoriferiti dai genitori emerge che il 29% delle madri è in sovrappeso e l’8% è obeso; i padri, invece, sono nel 51,5% in sovrappeso e nel 14% obesi. Quando almeno uno dei due genitori è in sovrappeso il 32% dei bambini risulta in sovrappeso e il 22% obeso. Quando almeno un genitore è obeso il 32% dei bambini è in sovrappeso e il 43% obeso.

Napoli

Asili Nido Comunali, 172.284

Scuole Infanzia Comunali, 516.023

Scuole Infanzia Statali, 1.629.704

Scuole Primarie Statali, 1.417.999

Scuole Secondarie di 1° grado Statali,

30.105

Numero di pasti erogati per ordine scolastico. Comune di Napoli - Anno 2013 (valori assoluti)

Fonte: Comune di Napoli - Direzione Centrale Welfare e Servizi Educativi

1. OKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati, promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM, ed è coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con le Regioni, il Ministe-ro della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Cfr. www.okkioallasalute.it.

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Approfondimenti

Napoli

Si sono, dunque, studiate e attuate valenti iniziative – incontri di formazione ed informazione del personale addetto, incontri con i genitori sulle tematiche nutrizionali, apposite pubblicazioni per i bambini e le famiglie - attraverso le quali viene realizzata una proficua campagna di educazione alimentare.Anche la formulazione dei menù per la refezione scolastica è improntata alla necessità di migliorare lo stile alimentare, tenendo conto, nel contempo, delle tradizioni gastronomiche locali e dell’esigenza di soddisfare le necessità nutrizionali garantendo la sicurezza dal punto di vista microbiologico. La scelta delle pietanze è frutto delle conoscenze dei gusti e delle abitudini alimentari dei bambini, acquisite attraverso un’indagine preliminare. Sono elaborate diete speciali per le patologie alimentari più diffuse, al fine di consentire un rapido inserimento nella ristorazione scolastica agli alunni affetti da tali patologie. Sono previste, infatti, tabelle dietetiche speciali standard per le seguenti patologie: celiachia, intolleranza alle proteine del latte vaccino, intolleranza alle proteine dell’uovo, intolleranza alle proteine del latte vaccino e uovo, intolleranza al pesce. È, inoltre, prevista una tabella dietetica per la minoranza religiosa musulmana, particolarmente numerosa nel comune di Napoli, e una tabella dietetica vegetariana. Infine, viene, tra l’altro, elaborata un’apposita tabella dietetica personalizzata per alunni, le cui famiglie ne facciano richiesta, affetti da

altre particolari patologie. Tali diete perseguono l’obiettivo di differenziarsi quanto meno possibile dalle tabelle dietetiche standard, per garantire l’elemento psicologico di maggiore

Intolleranza al glutine, 161

Intolleranza alle proteine dell'uovo,

39

Intolleranza alle proteine del latte

vaccino, 66

Intolleranza alle proteine del latte vaccino e uovo, 36

Intolleranza al pesce, 46

Dislipidemia -Diabete, 3

Menù privo di carne suina, 78

Menù vegetariano, 21

Dieta personalizzata, 137

Pasti speciali somministrati per tipologia di dieta. Comune di Napoli. Anno 2013/2014 (valori assoluti)

Fonte: Comune di Napoli- Direzione Centrale Welfare e Servizi Educativi

0

10

20

30

40

50

60

maschi femmine maschi femmine

Normo/ sottopeso sovrappeso Obeso

NapoliCampania

Fonte: Rapporto OKkio 2012, in: https://www.okkioallasalute.it/

Stato ponderale dei bambini di 8-9 anni per sesso. Regione Campania e Comune di Napoli. Anno 2012 (valori percentuali)

Stato ponderale dei bambini di 8-9 anni per livello di istruzione della madre. Comune di Napoli. Anno 2012 (valori percentuali)

0

10

20

30

40

50

60

70

Normo/ sottopeso sovrappeso Obeso

Nessuna, elementare, media Superiore Laurea

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Approfondimenti

Napoli

similitudine del pasto rispetto agli altri bambini. I regimi dietetici particolari sono formulati dettagliando anche le modalità di manipolazione degli alimenti per assicurare una preparazione priva di errori e eventuali contaminazioni, allegando, laddove necessario, anche una lista di prodotti consentiti e non consentiti. E’ garantito che tali preparazioni speciali avvengano in un’area funzionale all’interno del centro di cottura destinata esclusivamente a esse e che le stesse siano facilmente identificabili con etichettatura di colore diverso e riportante codice identificativo dell’alunno. La fiducia accordata dai genitori al servizio è dimostrata dal costante aumento del numero di richieste di diete speciali che dalle 304 relative all’anno scolastico 2001/2002 sono arrivate alle 587 per l’ anno scolastico 2013/2014.

Del pari la qualità del servizio fornito dalle ditte affidatarie, alle quali già in sede di preselezione vengono richiesti fondamentali requisiti che tendono a garantire, tra l’altro, la sicurezza igienica degli alimenti e la sicurezza nutrizionale dei pasti offerti, è dimostrata dal trascurabile numero di segnalazioni di disservizi da parte delle scuole e dalla loro tipologia.

Nel periodo di erogazione del servizio gli obiettivi di controllo della sicurezza igienica degli alimenti e di sicurezza nutrizionale dei pasti vengono perseguiti attraverso mirati strumenti operativi ed il supporto di professionalità dedicate nell’ambito dei servizi specifici dell’ASL NA 1 Centro (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Servizio Igiene Alimenti Origine Animale).La politica tariffaria adottata dall’Amministrazione Comunale è una conferma della grandissima importanza attribuita alla refezione scolastica per il raggiungimento delle finalità già esplicitate. Infatti, l’Amministrazione Comunale impiega ingenti risorse del proprio bilancio per coprire la spesa del servizio contenendo il più possibile la contribuzione delle famiglie: è prevista una quota mensile di 5 euro per quelle rientranti in una fascia ISEE fino a 4.900 euro annui, nonché una serie di esenzioni e riduzioni che agevolino il più possibile la fruizione.

Disservizi segnalati per tipologia di inconveniente. Comune di Napoli.Anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14 (valori assoluti).

Tipologia

Anno scolastico

2011/2012 2012/2013 2013/2014

Inconvenienti di natura biotica (*) 13 17 13

Inconvenienti di natura abiotica 18 9 4

Inconvenienti di natura organolettica 17 4 1

TOTALE 51 31 19

Fonte: Comunedi Napoli - Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli I Centro

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Approfondimenti

Napoli

Alunni refezionati per Municipalità e classe di reddito dichiarato dalla famiglia – Comune di Napoli - Anno scolastico 2013/2014 (valori percentuali e assoluti)

MN

Reddito ISEE (percentuali di riga)

alunni esenti e/o H (% sul totale)/

Totale alunni refezionati 0 -

4500,994501 -

8750,998751 -

12500,9912501 -

18750,99oltre

18750,99

1 33,2 13,4 6,6 4,2 39,8 2,8 1.692

2 58,3 18,5 6,7 4,7 8,3 3,4 3.335

3 48,5 19,2 10,9 5,8 13,1 2,6 4.134

4 53,9 21,0 8,6 5,8 7,3 3,3 3.403

5 14,4 10,4 7,5 9,5 56,4 1,8 5.668

6 60,3 22,9 7,2 4,1 2,7 2,8 5.794

7 63,3 21,2 5,3 3,2 2,1 4,9 2.796

8 60,6 19,5 6,1 3,1 3,6 7,2 4.747

9 46,6 22,6 10,1 7,3 10,9 2,4 2.664

10 31,6 20,7 13,1 12,3 19,1 3,2 3.870

Totale 46,6 18,9 8,2 6,2 16,7 3,4 38.103

Fonte: Comune di Napoli-Direzione Centrale Welfare e Servizi Educativi

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Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE (PER 10.000 NATI VIVI)

SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA – FEMMINE (NUMERO MEDIO DI ANNI)

SPERANZA DI VITA ALLA NASCITA – MASCHI(NUMERO MEDIO DI ANNI)

0

10

20

30

40

50

60

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 201174

76

78

80

82

84

86

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 201374

76

78

80

82

84

86

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER DEMENZE E MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO (PER 10.000 PERSONE DI 65 ANNI E PIÙ)

TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER TUMORE (PER 10.000 PERSONE DI 20-64)

TASSO STANDARDIZZATO DI MORTALITÀ PER ACCIDENTI DI TRASPORTO (PER 10.000 PERSONE DI 15-34)

0

5

10

15

20

25

30

2006 2007 2008 2009 2010 20110

2

4

6

8

10

12

14

2006 2007 2008 2009 2010 20110,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2006 2007 2008 2009 2010 2011

PERSONE CHE HANNO CONSEGUITO UN TITOLO UNIVERSITARIO (PER 100 PERSONE DI 30-34 ANNI)

PERSONE CON ALMENO IL DIPLOMA SUPERIORE (PER 100 PERSONE DI 25-64 ANNI)

PARTECIPAZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA (PER 100 BAMBINI DI 4-5 ANNI)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2001 201110

20

30

40

50

60

70

80

2001 201193,0

93,5

94,0

94,5

95,0

95,5

96,0

96,5

2007-08 2008-09 2009-10 2010-11 2011-12 2012-13

LIVELLO DI COMPETENZA ALFABETICA DEGLI STUDENTI (*). ANNO SCOLASTICO 2011/2012 (PUNTEGGIO MEDIO)

GIOVANI CHE NON LAVORANO E NON STUDIANO (NEET) (PER 100 PERSONE DI 15-29 ANNI)

USCITA PRECOCE DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (PER 100 PERSONE DI 18-24 ANNI)

165

170

175

180

185

190

195

Comune Provincia Regione Italia10

20

30

40

50

2001 20110

5

10

15

20

25

30

35

2001 2011

Page 10: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

10

Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO (PER 100 FORZE DI LAVORO E PARTE DELLE FORZE DI LAVORO POTENZIALI)

TASSO DI OCCUPAZIONE 20-64 ANNI (PER 100 PERSONE DI 20-64 ANNI)

LIVELLO DI COMPETENZA NUMERICA DEGLI STUDENTI (*). ANNO SCOLASTICO 2011/2012 (PUNTEGGIO MEDIO)

0

10

20

30

40

50

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

10

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70

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013160

165

170

175

180

185

190

195

Comune Provincia Regione Italia

REDDITO DISPONIBILE PRO CAPITE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI (IN EURO)

RAPPORTO TRA TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE DI 25-49 ANNI CON FIGLI IN ETÀ PRESCOLARE E DELLE DONNE SENZA FIGLI (*) ANNO 2011 (PER 100)

TASSO DI INFORTUNI MORTALI (PER 100.000 OCCUPATI)

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

2009 2010 2011 201265

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Comune Provincia Regione Italia0

1

2

3

4

5

2010 2011 2012

INCIDENZA DI PERSONE CHE VIVONO IN FAMIGLIE SENZA OCCUPATI (*) ANNO 2011 (PER 100 CHE VIVONO IN FAMIGLIE CON ALMENO UN COMPONENTE DI 18-59 ANNI)

INDICE DI QUALITÀ DELL’ABITAZIONE (*) ANNO 2011 (PER 100.000 ABITANTI)

CONTRIBUENTI IRPEF CON MENO DI 10 MILA EURO (*) ANNO 2012 (PER 100)

0

5

10

15

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Comune Provincia Regione Italia0

20

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100

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140

160

Comune Provincia Regione Italia0

10

20

30

40

50

Comune Provincia Regione Italia

ISTITUZIONI NON PROFIT (PER 10.000 ABITANTI)VOLONTARI DELLE UNITÀ LOCALI DELLE ISTITUZIONI NON PROFIT (PER 10.000 ABITANTI)

SOFFERENZE BANCARIE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI (PER 100 IMPIEGHI DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI)

0

10

20

30

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50

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2001 20110

200

400

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1.000

2001 20110

2

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8

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2011 2012 2013

Page 11: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

11

Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

PARTECIPAZIONE ELETTORALE (PER 100 AVENTI DIRITTO)

LAVORATORI RETRIBUITI DELLE UNITÀ LOCALI DELLE COOPERATIVE SOCIALI (PER 10.000 ABITANTI)

COOPERATIVE SOCIALI (PER 10.000 ABITANTI)

40

45

50

55

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65

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2006 20110

10

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2001 20110,0

0,5

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1,5

2,0

2001 2011

ETÀ MEDIA DEI CONSIGLIERI COMUNALI (ANNI)DONNE NEGLI ORGANI DECISIONALI (PER 100 ASSESSORI)

DONNE NEI CONSIGLI COMUNALI (PER 100 ELETTI)

30

35

40

45

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

5

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40

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

LUNGHEZZA DEI PROCEDIMENTI CIVILI (IN GIORNI)

ISTITUZIONI PUBBLICHE CHE HANNO EFFETTUATO ALMENO UNA FORMA DI RENDICONTAZIONE SOCIALE (*) ANNO 2011 (PER 100)

ETÀ MEDIA DEGLI ASSESSORI COMUNALI (ANNI)

0

100

200

300

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 20120

10

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Comune Provincia Regione Italia30

35

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55

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70

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

TASSO DI FURTI CON DESTREZZA (PER 100.000 ABITANTI)

TASSO DI FURTI IN ABITAZIONE (PER 100.000 ABITANTI)

TASSO DI OMICIDI (PER 100.000 ABITANTI)

0

50

100

150

200

250

300

350

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2009 2010 2011 20120

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2009 2010 2011 20120,0

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2009 2010 2011 2012

Page 12: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

12

Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

NUMERO DI MUSEI, GALLERIE, SITI ARCHEOLOGICI E MONUMENTI (*) ANNO 2011 (PER 100.000 ABITANTI)

NUMERO DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE COMUNALI E PROVINCIALI (*) ANNO 2012 (PER 100.000 ABITANTI)

TASSO DI RAPINE (PER 100.000 ABITANTI)

0

2

4

6

8

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Comune Provincia Regione Italia0

1

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3

4

5

6

Comune Provincia Regione Italia0

100

200

300

400

500

2009 2010 2011 2012

DENSITÀ DI VERDE STORICO E PARCHI URBANI DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (PER 100 M2 DI SUPERFICIE DEI CENTRI ABITATI DEI CAPOLUOGHI)

VISITATORI DI MUSEI, GALLERIE, SITI ARCHEOLOGICI E MONUMENTI (*) ANNO 2011 (PER 100 ABITANTI)

UTENTI DI BIBLIOTECHE PUBBLICHE COMUNALI E PROVINCIALI (*) ANNO 2012 (PER 100 ABITANTI)

0

1

2

3

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6

2012 20130

50

100

150

200

Comune Provincia Regione Italia0

10

20

30

40

50

60

70

Comune Provincia Regione Italia

QUALITÀ DELL’ARIA URBANA (NUMERO DI SUPERAMENTI DEL VALORE LIMITE GIORNALIERO DI PM10)

DISPERSIONE DI RETE DI ACQUA POTABILE (*) ANNO 2012 (PERCENTUALE SUL TOTALE ACQUA IMMESSA)

CONSISTENZA DEL TESSUTO URBANO STORICO (*) ANNO 2001 (EDIFICI ABITATI IN OTTIMO/BUONO STATO PER 100 EDIFICI COSTRUITI PRIMA DEL 1919)

0

50

100

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

10

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30

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Comune Provincia Regione Italia0

10

20

30

40

50

60

70

Comune Provincia Regione Italia

DENSITÀ TOTALE DI AREE VERDI (*) ANNO 2013 (PERCENTUALE SULLA SUPERFICE COMUNALE)

DISPONIBILITÀ DI VERDE URBANO (METRI QUADRATI PER ABITANTE)

INQUINAMENTO ACUSTICO (SUPERAMENTI DEI LIMITI PER 100.000 ABITANTI)

0

5

10

15

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35

40

Comune Provincia Regione Italia0

25

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75

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2011 2012 20130

1

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2012 2013

Page 13: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

13

Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

AUTOVETTURE CIRCOLANTI CON STANDARD DI EMISSIONI INFERIORI ALLA CLASSE EURO 4 (PER 1.000 ABITANTI)

TELERISCALDAMENTO (M3 PER 100 ABITANTI)ORTI URBANI (*) ANNO 2013 (M2 PER 100 ABITANTI)

0

100

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2009 2010 2011 2012 20130

2

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12

2011 20120

5

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15

20

Comune Provincia Regione Italia

FAMIGLIE CON CONNESSIONE INTERNET A BANDA LARGA (*) ANNO 2011 (PER 100 FAMIGLIE)

SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA NEI SETTORI AD ALTA INTENSITÀ DI CONOSCENZA TECNOLOGICA (PER 100 OCCUPATI)

PROPENSIONE ALLA BREVETTAZIONE (PER MILIONE DI ABITANTI)

39

40

41

42

43

44

45

46

Comune Provincia Regione Italia0

1

2

3

4

5

6

2007 2008 2009 2010 20110

20

40

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2006 2007 2008 2009 2010

CONFERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI IN DISCARICA (PERCENTUALE SUL TOTALE DEI RIFIUTI URBANI)

SCUOLE ELEMENTARI E SECONDARIE DI PRIMO GRADO CON PERCORSI ACCESSIBILI INTERNI ED ESTERNI (*) ANNO 2013 (PER 100 SCUOLE)

PRESA IN CARICO DELL'UTENZA PER I SERVIZI COMUNALI PER L'INFANZIA (PER 100 BAMBINI DI 0-2 ANNI)

0

10

20

30

40

50

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

5

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25

Comune Provincia Regione Italia0

2

4

6

8

10

12

14

16

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

DENSITÀ DELLE RETI URBANE DI TPL (POSTI-KM PER ABITANTE)

TEMPO DEDICATO ALLA MOBILITÀ (*) ANNO 2011 (IN MINUTI)

RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI (PERCENTUALE SUL TOTALE DEI RIFIUTI URBANI RACCOLTI)

0

1.000

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2008 2009 2010 2011 201221

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26

27

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Comune Provincia Regione Italia0

10

20

30

40

50

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Page 14: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

14

Comune

Provincia

Regione

Italia

LEGENDA

Serie Storiche degli indicatori urBeS

(*) Indicatori per i quali manca la serie storica

Napoli

SERVIZI DI INFO-MOBILITÀ (*) ANNO 2012 (NUMERO DI SISTEMI)

DISPONIBILITÀ DI AREE PEDONALI (M2 PER 100 ABITANTI)

DENSITÀ DELLE PISTE CICLABILI (PER 100 KM2 DI SUPERFICIE COMUNALE)

0,0

0,5

1,0

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Comune Provincia Regione Italia0

5

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2008 2009 2010 2011 20120

5

10

15

20

2008 2009 2010 2011 2012 2013

TASSO DI MORTALITÀ DEI PEDONI (PER 100.000 ABITANTI)

TASSO DI INCIDENTALITÀ STRADALE (PER 100.000 ABITANTI)

0,0

0,2

0,4

0,6

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1,2

1,4

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 20130

100

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400

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2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Page 15: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

15

indicatori urBes

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Napoli

Page 16: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

16

indicatori urBes

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Page 17: Napoli - Istat · svantaggio territoriale nell’elevata quota di ragazzi 15-29 anni che non studiano e non lavorano (Neet), nella percentuale di giovani che interrompono prematuramente

17

indicatori urBes

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Napoli