mondo agricolo n.3

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FORAGRI E L’AGROSOCIALE • L’EXPO DI ISRAELE V GAMMA DA SPADELLARE • I GIOVANI E L’AGENDA DIGITALE •ALBO AGROMECCANICI LATTE SENZA TABÛ • ENAPA AL SERVIZIO DEL CITTADINO • PARI OPPORTUNITÀ

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Il mensile di Confagricoltura

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Page 1: Mondo agricolo n.3

FORAGRI E L’AGROSOCIALE • L’EXPO DI ISRAELE • V GAMMA DA SPADELLARE • I GIOVANI E L’AGENDA DIGITALE•ALBO AGROMECCANICI • LATTE SENZA TABÛ • ENAPA AL SERVIZIO DEL CITTADINO • PARI OPPORTUNITÀ

Page 2: Mondo agricolo n.3

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Page 3: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO | 3

Il futuro è sostenibile

L’ ED I TOR IALE

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n un momento in cui sullo scenario internazionale assistiamo ad accadimenti gravicome quello di Tunisi e persistono diverse tensioni (la situazione in Ucraina, i rapportiGrecia-Bruxelles in via di definizione, la prosecuzione dell'embargo russo, solo per citarne alcuni) la situazione nazionale non presenta aspetti più rassicuranti.Se il nostro impegno sul fronte interno continua (come quello per contrastareprovvedimenti iniqui come l’IMU agricola; o come quello per le semplificazioni, e il raggiungimento del Testo Unico per il settore vitivinicolo è – in tal senso - un traguardo decisivo per l’intera filiera che si è incontrata al Vinitaly), fervono anche le attività di più ampio respiro.In questo momento infatti, alla vigilia dell’EXPO, è necessario mantenere una visioned’insieme quanto più ampia e lungimirante possibile sulle esigenze del nostro settore e della nostra economia: guardare quindi ai mercati esteri e pensare al futuro.EXPO è senza dubbio l’Occasione in questo 2015 e il nostro impegno per l’EsposizioneUniversale è fortemente legato ad un tema – tra gli altri - che rappresenta una delle parole chiave di questamanifestazione: sostenibilità.Per “nutrire il pianeta”, immaginare un futuro in cui le produzioni siano sufficienti - e quindi in crescita, di pari passo con la crescita demografica - e distribuite in maniera

equa, non si può prescindere dalla sostenibilità.All’indomani della giornata mondiale dell’acqua, ribadiamo il nostroimpegno per una razionalizzazione dell’uso delle risorse, ma non solo!Nell’ambito della sostenibilità ci siamo mossi con largo anticipo - due annifa - e siamo ancora oggi l'unica organizzazione che si occupa disostenibilità, ambientale, economica e sociale, con uno specifico progetto: si tratta di “EcoCloud 2.0” (fase successiva del progetto “EcoCloud – la retedelle idee sostenibili”). Un’iniziativa che nella prima fase ha riunito insiemeaziende che attuavano già pratiche sostenibili o interessate ad apprenderne,creando così una vera e propria rete di buone pratiche sostenibili.

Abbiamo stilato un manifesto sulla sostenibilità e redatto un disciplinare di applicazione del manifesto, approvato da stakeholder autorevoli in questo ambito.Abbiamo coinvolto numerose aziende e ne stiamo coinvolgendo altre, per diffondereuna vera e propria cultura della sostenibilità che implica un modo di “fare impresa”responsabile e lungimirante, oltre che innovativo.Da quando siamo partiti ad oggi abbiamo fatto passi avanti importanti nell'ambitodello sviluppo sostenibile e continueremo il percorso intrapreso.Perché sviluppo, crescita e produttività oggi sono possibili solo con un uso sostenibiledelle risorse, ambientali, umane ed economiche. È così, come abbiamo intenzione di far capire, che “nutrire il pianeta” è un obiettivo possibile.

Mario Guidi

I

Page 4: Mondo agricolo n.3

SOMMAR IO

L’EDITORIALEIl futuro è sostenibile

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANO SOSTENIBILITÀ

Al serviziodel futuro

Luigi Tozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Milano da coltivare

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Grano tra i grattacieli

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

La biodiversitànel vigneto

Claudio Costantino . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

Insalate virtuose

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

ATTUALITÀ PMI

Impresa familiarecastellana

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

ATTUALITÀ INTERNAZIONALIZZAZIONE

Italian sounding

G.B. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Israele verso Expo

E.T. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

SPECIALE SIMA

Il motoredella sostenibilità

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

Versatile seminatrice

Barbara Mengozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

ATTUALITÀ AGROALIMENTARE

Tutto quello che avrestevoluto sapere sul latte

Claudio Costantino . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Rubriche

Mappamondo Seattle . . . . . . . . . . . . . 32

Organizzazione Protesta anti-imu . . 48

Anga Agenda digitale . . . . . . . . . . . . . 50

Over65 Memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Campi rosa Pari opportunità . . . . . . . 60

Agriturismo Abruzzo . . . . . . . . . . . . . 62

Vino Volvito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

UNCAI NOTIZIE

Le news

dei contoterzisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuo

Italia, Euro 30,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

Pubblicità

Via Monte Rosa, 19

20149 Milano

Tel. +39.02.4694949 - 48018114

Fax +39.02.4693172

[email protected]

Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA

EUROINTERSTAMPA

Testata associata all’USPI

Page 5: Mondo agricolo n.3

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Page 6: Mondo agricolo n.3

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

6 | MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

Al servizio del futuroAl servizio del futuro

Page 7: Mondo agricolo n.3

La sostenibilità delle pro-duzioni alimentari è unodei temi principali di Ex-po 2015 e rappresenta lasfida che gli agricoltorihanno di fronte nei pros-

simi anni: produrre cibo per tutti, pro-durre in modo sostenibile.Due anni fa Confagricoltura ha precor-so i tempi, chiedendo alle aziende as-sociate cosa facessero per essere pro-duttive e sostenibili. L’intento era quel-lo di imparare da loro, ma anche didiffondere le buone pratiche di soste-nibilità tra le proprie aziende. Nacquecosì EcoCloud, la rete delle idee soste-nibili. Lo scorso anno, sulla scia dellaprima esperienza, Confagricoltura hadato vita ad un secondo progetto di so-stenibilità: EcoCloud 2.0. Sostenibilità è soprattutto un impe-gno per il nostro futuro. Si passati dal-le buone pratiche, al “Manifesto dellasostenibilità” di EcoCloud, con cui leaziende, aderendo, si assumono la re-sponsabilità di essere sostenibili. Nonsemplicemente produrre in modo so-stenibile, ma essere sostenibili. L’a-zienda tutela l’ecosistema e difende labiodiversità; valorizza le comunità edi territori dove risiede, rafforzando ilpatrimonio naturalistico, storico, arti-stico e culturale del proprio territorioattraverso iniziative; promuove, ovepossibile, una catena di fornitura cherispetti i valori di tipo etico, sociale,ambientale ed economico indicati nelManifesto; ma soprattutto fa dell’inno-

d i Luigi Tozzi

EcoCloud, a due annidalla costituzione,alza l’asticella degli obiettivi

da raggiungere

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |7

La sfida degli agricoltori:

produrre per tutti ,

produrre sostenibile

A Bologna, alla presenza delministro dell’Ambiente, GianLuca Galletti, i promotori dellacampagna europea “Un annocontro lo spreco”, Last MinuteMarket e Whirlpool, hanno as-segnato gli “Oscar alla sosteni-bilità” per gli interventi concre-ti intrapresi da Enti pubblici,Imprese e terzo Settore. Per lacategoria Enti pubblici sono

stati premiati le Regioni Piemonte/Valle d’Aosta per il progetto “Una buona oc-casione” sui sistemi alimentari sostenibili, la Provincia di Trento e Pesaro-Urbinoper il progetto “Ri-gustami a casa” e il Comune di Jesi per il “Tavolo della solida-rietà”. Confagricoltura ha ricevuto un riconoscimento speciale per il ProgettoEcoCloud.

OSCAR DELLA SOSTENIBILITÀn

L’adesione al Manifesto è il primo pas-so per un’azienda. Importante è com-prendere come i suoi principi siano ap-plicabili. Così è stato redatto un disci-plinare generale (certificabile se richie-sto) nel quale sono state elencate lebuone pratiche che attuano quei prin-cipi. Sia il Manifesto, sia il disciplinaresono stati validati da un Panel distakeholder molto autorevole, nel qua-le erano presenti i massimi esperti na-zionali di sostenibilità, la direzione per

vazione la chiave di volta per la soste-nibilità, collaborando con enti di ri-cerca o istituzioni che mirano ad ac-crescere la conoscenza scientifica el'innovazione tecnica e tecnologia vol-ta alla sostenibilità delle produzioni.

Page 8: Mondo agricolo n.3

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

8 | MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

la sostenibilità della FAO, aziende im-portanti quali Monsanto, Barilla e Pero-ni, oltre ai consumatori ed ai rappre-sentanti di organizzazioni quali Agro-farma e Federalimentare. Con Barilla e Peroni si è redatto un di-sciplinare specifico per il settore deicereali, affinché lo schema EcoCloudvenisse riconosciuto equivalente ai lo-ro schemi di sostenibilità. In tal modol’azienda EcoCloud, per fornire le dueaziende, non deve applicare un nuovodisciplinare, ma è sufficiente che ri-spetti quello di EcoCloud.Nei prossimi mesi sarà necessario va-lutare in campo l’efficacia delle buonepratiche EcoCloud, in modo da poter-le confrontare con altri schemi di so-stenibilità. Si misureranno in aziendepilota le performance ambientali delleloro buone pratiche. Saranno svilup-pate anche altre filiere come quelledell’ortofrutta , dell’allevamento e del-la viticoltura.Ad Expo si porteranno alcuni di questirisultati e si parteciperà ad eventi per ladiffusione della idea di sostenibilità diConfagricoltura.Questi sono alcuni dei risultati ottenutinel corso del 2014, ma non dobbiamodimenticare i riconoscimenti avuti dal-l’esterno. A novembre, il nostro proget-to, ha ricevuto una menzione specialeal “Premio Whirlpool Vivere a sprecoZero” direttamente dal ministro del-l’Ambiente Galletti. EcoCloud è risulta-to l’unico progetto in campo agricoloche ha diffuso le buone pratiche per lalotta allo spreco alimentare. E la sua im-portanza è stata sostenuta anche nellaCarta di Milano, dove è ancora l’unicoprogetto agricolo sulla sostenibilità.Ora serve che tutta la nostra organizza-zione diffonda il progetto EcoCloud2.0 presso le aziende Confagricoltura,perché la sostenibilità della produzio-ne agricola sia di tutti e dia l’opportu-nità di sviluppo, mediante l’innovazio-ne, all’Italia intera. ���

Manifesto Sostenibilità:

rispetto dei valori etici,

economici e ambientali

Page 9: Mondo agricolo n.3

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Page 10: Mondo agricolo n.3

Milano da coltivare

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

1 0 | MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

Il plasticodi “The green circle”

Page 11: Mondo agricolo n.3

Portare l’agricoltura incittà. E’ questo l’obiettivodi “MiColtivo. The GreenCircle”, un percorso dedi-cato all'agricoltura urbanache rientra nel palinsesto

di iniziative civico – culturali dedicatealla “Porta Nuova Smart Community”,promosso da Fondazione Riccardo Ca-tella per il 2015, e realizzate insieme al-la Fondazione Nicola Trussardi ed aConfagricoltura, in linea con il tema diExpo 2015 "Nutrire il Pianeta, Energiaper la Vita". Un progetto che punta allariscoperta di alcuni valori come la con-divisione del cibo e dell'energia, la sal-vaguardia del territorio e dell'ambien-te, la crescita sociale ed economica nelrispetto della qualità della vita degli in-dividui e delle comunità. Protagonistidel percorso sono otto mesi di espe-rienze agricole nel centro di Milano, al-l’interno dell’area Porta Nuova, volutida due importanti istituzioni che ope-rano per la città. La Fondazione Catella,nata nel 2005 con la missione di favori-re la cultura della responsabilità nell’o-perare sul territorio e di sviluppareprogetti civici di valorizzazione e di ani-mazione negli spazi pubblici e nellearee verdi cittadine, favorendo l’ap-profondimento e la condivisione delleconoscenze nel campo dell’architettu-ra, dell’urbanistica, del verde e deglispazi pubblici, della sostenibilità am-

di Gabriella Bechi

La Fondazione Catella,

in collab orazione con la Fondazione Trussardi

e Confagricoltura, presenta

“MiColtivo. The Green

Circle”, un percorso

di agricoltura urbana,

che prevede il recupero

dell’area Porta Nuova

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |11

bientale, del design e della comunica-zione. E la Fondazione Nicola Trussar-di, un’istituzione non profit che dal2003 esplora Milano, riscoprendo e va-lorizzando con l’arte contemporanealuoghi dimenticati e gioielli preziosi na-scosti nel cuore della città.La prima tappa di questo percorso sichiama Wheatfield, ovvero un campodi grano realizzato al centro di Milano.E non un campo di grano qualunque,bensì un’opera d’arte ambientale del-l’artista americana Agnes Denes. Cin-

quantamila metri quadrati che preve-dono il coinvolgimento dei cittadini dafine febbraio a ottobre nelle varie fasidella coltivazione del grano, dalla semi-na alla raccolta. Il primo appuntamentoè stato sabato 28 febbraio. Stivali digomma, palette, rastrelli e una mancia-ta di semi, in 5mila, i contadini per ungiorno si sono riuniti nel grande spazionel quartiere di Porta Nuova, in mezzoai grattacieli. Dai bambini, entusiasti diaffondare i piedi nel fango, agli ottan-tenni. Chi attratto dal messaggio am-bientalista, chi dall’idea di parteciparea un happening artistico. E, come pre-vede la tradizione agricola lombarda,insieme alla semina del grano, c’è stataanche quella dell’erba medica che, do-po la raccolta del grano a luglio, darà vi-ta a un grande prato costellato di fioriazzurri. ''Abbiamo restituito a Milano una zonache era rimasta incolta per oltre 50 an-ni - spiega Guido Folonari, delegatoConfagricoltura -. E’ stato fatto un gros-so lavoro scientifico per la realizzazio-ne dei suoli sui quali abbiamo semina-to. Sono stati trasportati nell’area15.500 metri cubi di terra da coltivo,utilizzati 1.250 chili di sementi di granodella tipologia Odisseo, una delle piùdiffuse al mondo, che si semina pro-prio in questi giorni e che nel giro diun mese avrà il pelume verde, e circa5.000 chili di concime. Un intervento

Folonari: «Restituita

alla città una zona rimasta

incolta per 50 anni»

Page 12: Mondo agricolo n.3

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

12| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

gettato con il supporto di Tobias Bu-cher, agricoltore ed esperto di pae-saggio, in un’area adiacente al giardi-no pubblico di via De Castillia. L’ortoospiterà un programma di attività lu-diche e didattiche sulla coltivazione esull’educazione alimentare, rivolte inparticolar modo a bambini e famiglieed un palinsesto di attività dedicate alcibo e all’alimentazione realizzate inpartnership con il ristorante Ratanà eall’esperto di food Filippo Polidori.Ultima tappa quella dedicata al temadella biodiversità, attraverso un totemdigitale che affronterà il tema parten-do dall’esperienza del Bosco Vertica-le, vincitore dell’International Highri-se Award 2014, come progetto all’a-vanguardia per la grande attenzioneper la sostenibilità e la biodiversità.L’opera dell’artista potrà così esserefruita, oltre che dal basso, permetten-do al visitatore di camminare attra-verso il campo di grano, anche dall’al-to osservandola nel suo insieme."Abbiamo aderito con convinzione aquesto progetto perché vogliamo af-fermare la nostra idea di agricolturache è quella di un'attività profonda-mente legata al territorio, alla socia-lità, alla persona. Il legame tra prodot-to dell'agricoltura ed individuo è, persua natura, imprescindibile e quoti-diano – ha detto il presidente dellaConfagricoltura Mario Guidi -. È inquesta quotidianità che noi, Confagri-coltura, intendiamo calare la nostrapresenza, con i nostri prodotti, ma an-che con iniziative capaci di avvicina-re sempre più, in un rapporto di reci-proca ed approfondita conoscenza,realtà produttive, intese in terminisenza dubbio primariamente econo-mici, ma anche sociali e culturali. Fa-re agricoltura - e lo dimostra "Mi Col-tivo" - significa anche fare cultura,promuovere valori trasversali a piùsettori ed ambiti, che si contaminanovirtuosamente tra loro. E farlo con losguardo rivolto al futuro, con le suetecnologie ed i suoi linguaggi, che dal-la tradizione sappiano trarre le cono-scenze fondamentali e più prezioseper trasformarle in un'innovazione adisposizione di tutti”. ���

no la crescita e la maturazione. La mietitura — il grano Odisseo giungepresto a maturazione — è prevista peril mese di luglio. La destinazione delraccolto non è ancora stata definita ma,superati i controlli medico-scientifici,potrebbe essere utilizzato a scopo be-nefico: se non per nutrire il pianeta, iltema di Expo, almeno per aiutare alcu-ne realtà locali. Seconda tappa del progetto MiColti-vo sarà una video mostra didattica al-lestita al piano terra della sede dellaFondazione Riccardo Catella, che daaprile racconterà l’opera e le temati-che del progetto. E, contemporanea-mente, l’avvio dell’iniziativa “Coltivia-mo insieme”, un orto con frutteto di4.000 metri quadrati, realizzato dallaFondazione Riccardo Catella in colla-borazione con Confagricoltura, pro-

Nell’orto-frutteto

le attività di educazione

alimentare per i bambini

spettacolare, dunque, ben più grandedi quello realizzato a New York su un’a-rea di un ettaro.”“I turisti dell'Expo - sottolinea NicolaTrussardi - saranno piacevolmente col-piti dai 5 ettari di campagna tra i palaz-zi di Porta Nuova”. “Durante l'Expo –aggiunge Manfredi Catella, presidentedella fondazione Riccardo Catella - suquesto terreno non ci sarebbe statonulla, da qui è nata l'idea di portare lespighe in città. Un modo per comuni-care Milano in tutto il mondo e segna-re un momento culturale importanteper il Paese”. Il secondo appuntamento è invece incalendario per sabato 11 aprile, quan-do il campo di grano verrà ufficialmen-te aperto al pubblico in occasione diMiart 2015, fiera internazionale d’artemoderna e contemporanea di Milano.Da quel momento l’area di Porta Nuo-va dove sorgerà Wheatfield, chiusa alpubblico per oltre cinquant’anni, saràfinalmente resa accessibile a tutti e saràpossibile attraversare il campo di granodi Agnes Denes, osservandone da vici-

Il progettoWheatfield

Page 13: Mondo agricolo n.3

GLI IMPEGNI CONCRETI PER IL FUTURO DELL’AGRICOLTURAThe Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura - è l’ambizioso piano relativo all’impegno concreto che

Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente. The Good Growth Plan consiste in tre sfide e sei

impegni misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere e che l’aumento

della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.

Il piano “The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura” nel contesto agricolo italiano

si basa su 3 elementi fondamentali declinati in progetti specifici:

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Salvaguardare la qualità delle produzioni

Promuovere le peculiarità delle filiere agroalimentari italiane

Gestione multifunzionale del territorioMira a dimostrare come un’agricoltura intensiva

produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di

biodiversità possano coesistere sfruttando le aree

marginali delle aziende agricole come i bordi campo.

Grano Armandoè un contratto di filiera che permette di garantire grano

di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium

del pastificio De Matteis.

Protocolli di qualità per la filiera vitivinicolaè un protocollo di coltivazione per l’uva da tavola

e l’uva da vino sviluppato per soddisfare i requisiti

di sostenibilità della Grande Distribuzione che sono

richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l’accesso

ai mercati.

Filiera di Qualità del Pomodoro da Industriaè un protocollo di coltivazione del pomodoro da industria

che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori

italiani e a rispondere ai requisiti di sostenibilità dei

mercati nazionali e internazionali.

Water Optimization Cornè un programma di coltivazione creato per ottimizzare

le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla

combinazione di ricerca genetica tradizionale con

programmi di semina e difesa fitosanitaria.

HYVIDORappresenta la tecnologia sviluppata da Syngenta

per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in

quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi di orzo

con un protocollo di coltivazione studiato per consentire

una massimizzazione delle rese.

Formazione sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell’ambiente

Ha lo scopo di sensibilizzare chi lavora in agricoltura

ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità

sociale, di tutela della salute e dell’ambiente.

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Page 14: Mondo agricolo n.3

Land art ecologica a Milano

dell’artista americana

Agnes Denes che replicherà

la celebre installazione

“Wheatfield”, realizzata

nel 1982, a New York

14| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

di Gabriella Bechi

Tra grattacieli ed edifici fu-turistici crescerà Wheat-

field (Campo di Grano),

un’opera d’arte ambien-

tale dell’artista america-

na Agnes Denes, spetta-

colare intervento di Land Art ecologi-

ca concepito nel 1982 per riportare

l’attenzione del pubblico su alcuni

valori sempre più trascurati dalla so-

cietà globalizzata.

Wheatfield si estenderà per 5 ettari

all’interno dell’area che ospiterà il

futuro parco pubblico la “Biblioteca

degli Alberi”. Per realizzare il campo

di grano a Porta Nuova sono stati

trasportati nell’area 15.500 metri

cubi di terra da coltivo, utilizzati

1.250 chili di sementi di grano della

tipologia Odisseo (250 chili per et-

taro) e circa 5.000 chili di concime.

Realizzato per la prima volta nel

1982 a New York in un’area di un et-

taro, a Battery Park City, Wheatfield

Grano tra i grattacieliGrano tra i grattacieli

Page 15: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |15

ce e dal forte impatto ecologista: un

campo di grano cresce nel cuore di

Milano, all’ombra dei grattacieli del-

la city, e torna a essere fulcro del no-

stro vivere quotidiano. L’intervento

di Agnes Denes è anche considerato

un caposaldo del femminismo. In

Wheatfield, infatti, l’artista si rim-

possessa della terra e ne celebra la

potenza generatrice.

Come spiega Agnes Denes: “Fare ar-

te oggi significa assumersi delle re-

sponsabilità nei confronti dei nostri

simili. Siamo la prima specie che ha

la capacità di alterare consapevol-

mente la propria evoluzione, fino a

porre fine alla propria esistenza. Ab-

biamo preso in mano il nostro de-

stino, e il nostro impatto sulla terra

è stupefacente. A causa del nostro

incredibile ‘successo’ stiamo stra-

volgendo il pianeta, sperperando le

sue risorse. Siamo giovani, come

specie, e ancora più giovani come

civiltà e, come bambini spericolati,

avviamo processi che non sappia-

mo controllare. Credo che il nuovo

ruolo dell'artista sia quello di creare

un'arte che vada oltre la decorazio-

ne, l'oggetto e il suo uso politico;

un'arte che metta in discussione lo

status quo e le infinite contraddi-

zioni che accettiamo e approviamo.

Un'arte che inneschi e ravvivi il

pensiero”.

Agnes Denes ha accettato l’invito

della Fondazione Riccardo Catella e

della Fondazione Nicola Trussardi a

realizzare Wheatfield a Milano, in

occasione di Expo, per rinnovare

questo messaggio di ritorno alla

semplicità e alla concretezza della

terra, portatrice di vita e di prospe-

rità. Wheatfield, infatti, non è sol-

tanto un’opera d’arte, ma è soprat-

tutto un concetto universale, un

grande motore di aggregazione e

impegno sociale, che coinvolgerà

centinaia di cittadini nelle fasi della

coltivazione in un’esperienza che si

lega alla storia agricola del nostro

Paese: dalla semina al raccolto e alla

trebbiatura, grazie al supporto degli

agricoltori di Confagricoltura. ���

Se è vero che il libri sono fat-ti di carta e che la carta si ri-cava dagli alberi, a Berlino,nel distretto PrenzlauerBerg, spuntano gli alberi dilibri, grazie a “Book Forest”,un progetto promosso dal-l’associazione imprendito-riale femminile BauFach-Frau, volto a dare nuova vitaagli alberi morti, trasfor-mandoli in librerie a dispo-sizione dei cittadini per ilbookcrossing (cioè lo scam-bio di libri). Ogni troncopuò contenere fino a centovolumi all’interno di vere eproprie teche scavate nellacorteccia e protette dalle in-temperie. «Il progetto - spie-

gano i promotori - vuole contribuire ad uno sviluppo sostenibile dell’istruzio-ne professionale e punta a valorizzare la catena foresta-legno-libro». (M.M.)

SUCCESSO A BERLINO DEL “BOOK FOREST”n

Agnes Denes tra le spighe di New York

L’artista si rimpossessa

della terra e ne celebra

la potenza generatrice

è rimasto nella memoria collettiva

come una delle opere di arte am-

bientale più celebri, un capolavoro

dalla potente carica simbolica e dal-

la grande forza trasgressiva. Con

Wheatfield la natura si riappropria

della città con un’immagine sempli-

Page 16: Mondo agricolo n.3

Focus sui 60 cm

a cavallo del piano

di coltivazione, importanti

per gli organismi

terricoli che aumentano

la fertilità del terreno

16| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

di Claudio Costantino

Il progetto Magis è giunto adun nuovo step. D’altronde iltermine “magis” significa “dipiù”, cioè sempre meglio. E suquesta strada si sta proceden-do speditamente. Come è noto

Magis (www.magisvino.it) rientranelle attività di Food Chain Partner-ship di Bayer CropScience, volte adaffiancare i produttori nell’adozio-ne di un approccio produttivo so-stenibile, certificato dall’ente terzo

indipendente DNV GL, per poteravere il giusto riconoscimento daparte dei consumatori, spesso ignaridell’impegno che sta dietro l’agroa-limentare “made in Italy”. È indub-biamente uno dei più avanzati espe-rimenti sulla sostenibilità della viti-vinicoltura nel mondo, come rico-nosciuto anche dall’OIV. AncheConfagricoltura crede molto in que-sta iniziativa e l’ha inserita tra le “be-st practice” di EcoCloud. Le aziende

La biodiversità nel vigneto

Page 17: Mondo agricolo n.3

la prima volta, con Magis il “focus”cade sui 60 centimetri a cavallo delpiano di coltivazione, dove si osser-va la maggior parte della biodiver-sità in un vigneto, quel luogo dovesi compiono i cicli degli elementi edove gli organismi terricoli svolgo-no la loro funzione per mantenere

la fertilità del terreno. Magismette insieme metodi sem-plici per verificare autono-mamente il livello di bio-diversità del proprio vi-gneto, che è strettamentelegato alla sostenibilità,traducendo la conserva-zione e l’aumento dellabiodiversità in vantag-gio per l’azienda, sia dal

Porte aperte in Canada

per produttori di vini

sostenibili certificati Magis

aderenti producono in modo soste-nibile seguendo le linee guida checoprono l’intero ciclo produttivodel vino, a partire dallagestione della vite, finoall’ottenimento del pro-dotto finito. Quindi pre-stando attenzione allagestione agronomica,degli agrofarmaci, delleavversità della vite, del-le attrezzature ed allaqualità e sicurezza delleuve e del vino.Raggiunto il traguar-do della certificazio-ne dei propri vini so-stenibili, le primeaziende aderentihanno fatto un al-tro passo del per-corso di Magis,rivolto alla tu-tela della bio-diversità. Per

punto di vista agronomico, sia daquello economico.Magis riesce a fare “di più” ancheper quei produttori interessati all’e-sportazione in Canada, poiché è in-serito all’interno della lista dei pro-grammi internazionali di sostenibi-lità riconosciuti dal SAQ – Sociétédes alcools du Québec. I mercati regolati dai Monopoli diStato per la commercializzazionedel vino, come il Canada, rappresen-tano un elemento cruciale nellestrategie di esportazione dei pro-duttori del vino. I vini Magis com-mercializzati attraverso il monopo-lio del Québec ottengono dunquel’etichetta di “Responsible Choice” ei produttori di vini sostenibili certi-ficati Magis, interessati all’esporta-zione nella regione del Québec, to-talizzano punteggi aggiuntivi neitenders organizzati dal Monopolio,garantendo una maggiore spintaverso l’esportazione. ���

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Page 18: Mondo agricolo n.3

For.Agri sostiene le attività

aziendali e le cooperative

che operano per i soggetti

svantaggiati ed il recupero

delle imprese confiscate

alle mafie

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

18| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

termini occupazionali è molto eleva-to, con circa 320.000 lavoratori dipen-denti, per una media di 23 lavoratori acooperativa e l’impiego in media di530 soggetti ogni 100mila abitanti a li-vello nazionale. La cooperazione so-ciale agricola in Italia conta ormai cir-ca 400 cooperative sociali, impegnatein attività produttive lungo tutta la fi-liera, dalla coltivazione, all’industriaalimentare, al commercio. Sono impie-gati circa 4.000 lavoratori dipendentisu tutto il territorio nazionale, per unvalore della produzione di 200 milio-ni di euro. “Abbiamo riservato – ha continuatoBianchi - risorse specifiche a progettipresentati da queste particolari im-prese, che continuano a crescere di“I

ntendiamo sostenere l’agricoltu-ra sociale, dedicando una partedelle nostre risorse allo sviluppodi attività a favore di soggettisvantaggiati e per il recupero diimprese confiscate alla crimina-

lità. L’agricoltura è una straordinariaforza terapeutica che non può essereignorata”. Lo ha detto Stefano Bianchi,presidente di For.Agri, il Fondo parite-tico nazionale interprofessionale perla formazione continua in agricoltura,costituito da Confagricoltura, Coldi-retti, Cia, Cgil, Cisl, Uil, Confederdia eautorizzato dal ministero del Lavoro.For.Agri è il primo, e per ora l’unico,Fondo interprofessionale che dedicaattenzione al terzo settore, investendorisorse per l’agricoltura sociale, e que-sta sua attività è stata presentata nelcorso di un evento che si è svolto in

Impegno agrosociale

Confagricoltura il 4 marzo scorso. L’agricoltura sociale è molto diffusa inItalia, anche se ancora poco nota. InParlamento è in dirittura d’arrivo lalegge per regolarla. Nell’ambito diquella che viene ampiamente definitaagricoltura sociale, un ruolo predomi-nante, ricorda For.Agri, è svolto dallecooperative sociali, organizzazioniche hanno lo scopo di perseguire l’in-teresse generale della comunità versol’integrazione sociale dei cittadini, at-traverso la gestione di servizi socio-sa-nitari ed educativi o lo svolgimento diattività diverse – incluse quelle agrico-le - finalizzate all’inserimento lavorati-vo di persone svantaggiate. In Italia si contano ormai circa 14.000cooperative sociali e il loro impatto in

Olivero e Bianchi

Impegno agrosociale

Page 19: Mondo agricolo n.3

numero, finanziando in cinque anni diattività 7 cicli formativi, dando la pos-sibilità ad oltre 23 mila lavoratori diusufruirne. Il nostro Fondo interpro-fessionale ritiene indispensabile pro-muovere la formazione e lo sviluppodi capacità e competenze di chi è di-rettamente coinvolto nella gestione enell’attività di queste imprese che, ol-tre a produrre beni agro-alimentari, fa-voriscono l’inclusione sociale, l’inseri-mento terapeutico e lavorativo di sog-getti deboli e svantaggiati, l’organizza-zione di servizi per minori e per an-ziani”. Al convegno è intervenuto anche il vi-ceministro delle Politiche agricole, ali-mentari e forestali Andrea Olivero cheha definito l'iniziativa di For.Agri per ilsociale "un'operazione che guardacon lungimiranza al futuro perché ilsociale è una grande risorsa per lacoesione della società e la qualità del-le relazioni umane” ed ha auspicatouna rapida approvazione al Senatodella legge, «che deve essere suppor-tata non solo dalle organizzazioni dirappresentanza, ma anche dalle istitu-zioni, ritagliando uno spazio per l'a-gricoltura sociale anche nei Piani diSviluppo Regionali.»Il direttore di For.Agri Roberto Bian-chi ha reso noti i dati relativi all'ente,sottolineando che le aziende agricoleaderenti sono in costante ascesa. Nel2013 erano circa 200 mila gli operaiinteressati e 20 mila gli impiegati agri-coli e che l’obiettivo è far aderire tut-te le 250 mila aziende interessate, chepossono farlo semplicemente desti-nando al fondo il contributo dello0,30%, previsto dalla legge per l'assi-curazione obbligatoria contro la di-soccupazione involontaria. Il presi-dente di Confagricoltura Mario Guidi,ha rimarcato l’intenzione dell’Orga-nizzazione di investire sempre di piùsu For.Agri, dando all'organismo bila-terale più visibilità. (G. B.)

Nell’anno dell’Expo de-dicato al cibo e alle

sfide per nutrire il pianeta,la lotta allo spreco alimen-tare ha un nuovo alleatograzie al lancio di In cucinaio non spreco, il ricettariostudiato per trasferire nelpiatto i concetti di sosteni-bilità e di risparmio dome-stico, nato dalla collabora-zione tra Syngenta, Fonda-zione Banco AlimentareOnlus e La Cucina Italiana.Il nuovo progetto editorialesi concentra non solo suglisprechi che avvengonoquotidianamente tra le mu-ra domestiche, ma spiegacome lo spreco possa giàaver origine dal campo,senza un uso consapevolee responsabile delle risor-se. Il ricettario, quindi, grazie a ri-cette, consigli e suggerimenti nonsolo degli chef ma anche degliagricoltori, supporta il consuma-tore ad utilizzare in modo consa-pevole, fantasioso e gustoso ciòche, per disattenzione o incuria, fi-nisce tra i rifiuti perché considera-to scarto o cibo non più edibile.Diffondere una migliore cono-scenza del valore del cibo e del la-voro necessario per produrlo re-stituendogli dignità, e stimolarel’adozione in cucina di piccole ac-cortezze quali, ad esempio, il riuti-lizzo degli avanzi o la capacità disfruttare le parti meno “nobili” difrutta e verdura, pertanto, sonoobiettivi niente affatto secondari omarginali ai fini di ridurre lo spre-co alimentare. Proprio l’impor-tanza di sensibilizzare l’opinionepubblica a tutti i livelli giustifica ilcoinvolgimento nel nuovo ricetta-

rio di Syngenta e Banco Alimenta-re, due realtà di primissimo pianorispettivamente nello sviluppo diun’agricoltura sostenibile e nellaraccolta e redistribuzione a scoposolidaristico delle eccedenze ali-mentari. Syngenta, azienda intera-mente dedicata all’agricoltura,che lavora quotidianamente a fian-co degli agricoltori per produrrecibo e, allo stesso tempo, promuo-vere un’agricoltura sostenibile, ingrado di sfamare la popolazionemondiale in modo sostenibile,senza spreco di risorse e nel ri-spetto dell’ambiente e delle per-sone, fa del contributo fornito a “Incucina io non spreco” un ulterioretassello del proprio impegno a li-vello globale. Il ricettario sarà disponibile onli-ne (www.syngenta.it, www.ban-coalimentare.it e www.lacucinai-taliana.it).

S Y N G E N T A , B A N C O A L IM E N T A R E E L A C U C IN A IT A L IA N A

Il ricettario che aiuta a non sprecare

O S S E R V A T O R I O

For.Agri: 23 mila lavoratori

ai corsi di formazione

per i servizi solidali

Page 20: Mondo agricolo n.3

Insalate virtuoseP R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

20| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

Page 21: Mondo agricolo n.3

di Elisabetta Tufarelli

Rago Group coniugainnovazione e sostenibilità

nella produzione orticola,dalla prima alla quinta

gamma dei precotti

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |21

Quando l’innovazione è so-

stenibile. Questo potreb-be essere il motto dell’a-zienda Rago, un’impresavirtuosa, che da più di120 anni produce nella

Piana del Sele. “Riuscire a coniugare in-novazione e sostenibilità è un obbligomorale per il nostro gruppo che pro-duce ortaggi dalla prima alla quintagamma e li commercializza attraversola GDO in Europa ed ora anche negliEmirati”. Sottolinea con orgoglio l’im-prenditore Rosario Rago, che conduceinsieme ai fratelli, un’impresa agricolaspecializzata per la produzione di «in-salatine baby leaf» e verdure. Nell’a-zienda associata a Confagricoltura nul-la è lasciato al caso ed ognuno dei fra-telli segue un settore: Antonio le pro-duzioni agricole, Mariano quelle indu-striali, Rosario l’amministrazione e ilcommerciale ed ora è arrivata in azien-da anche la quinta generazione. Una realtà importante a livello naziona-le che, da sempre, ha fatto della soste-nibilità uno dei fattori strategici del-l’impresa e vanta numerose certifica-zioni: Global Gap, Crisp, Etica, Leaf, Brc-ifs, Nature's Choice, Field to Fork diMark & Spencer e Conversation Grade.“Siamo orgogliosi – spiega Rago - di es-sere un’azienda capace di svilupparsidi generazione in generazione, senzaperdere le proprie qualità. Abbiamocreato un centro di compostaggio nelquale ricicliamo ogni scarto che pro-duciamo, trasformandolo poi in conci-me per le piantine. Siamo anche consci

Page 22: Mondo agricolo n.3

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

2 2 | MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

dotto - all’imballaggio, fino alla spedi-zione nei grandi supermercati europei.“La nostra azienda – precisa l’impren-ditore di Confagricoltura - è cresciutanel tempo con una regola precisa: quel-la di non alterare le leggi della natura,ma di assecondarle. Portiamo sulle ta-vole dei nostri clienti i nostri prodotti,che vorrei sottolineare, sono di ottimaqualità perché sono seguiti, passo pas-so ed uno ad uno con le tecnologie piùavanzate di agricoltura integrata”. Que-sto metodo di produzione, adotta tec-niche compatibili con la conservazio-ne dell’ambiente e la sicurezza alimen-tare minimizzando l’uso dei prodottichimici di sintesi e controllando l’inte-ro processo produttivo. “Seguiamo le li-nee guida indicate dai disciplinari e mi-suriamo i nostri progressi attraverso si-stemi di autodiagnosi. Per un’impresacome la nostra che sta sui mercati –continua Rago - l’agricoltura integrata èil modo più evoluto per realizzare l'a-gricoltura sostenibile perché ottimiz-

che un’attività come la nostra creiemissioni di CO2, proprio per questoabbiamo voluto compensarle piantan-

do 15.000 metri quadri di parco, sce-gliendo essenze tipicamente medi-terranee”.Visitare l’azienda Rago significascoprire un mondo produttivoche rappresenta il meglio dellecoltivazioni in serra. Le alte tec-nologie industriali si unisconocon l’attenzione all’ambiente,come l’innovativo sistema ditracciabilità del prodotto, chepermette, attraverso un sofi-sticato software, di seguire gliortaggi dalla semina – addirit-tura risalendo a chi, nell’a-zienda, ha maneggiato il pro-

Rosario Rago

Piantato un parco

con essenze mediterranee

per compensare la CO2

Page 23: Mondo agricolo n.3

Attraverso le sonde,

si misurano umidità

e temperatura del terreno

ziamo l’utilizzo delle risorse e dei mez-zi tecnici, produciamo cibi sani e sicu-ri, conserviamo e proteggiamo le risor-se ambientali”. L’impresa sta portandoavanti un innovativo progetto di ricer-ca che, attraverso sonde, permette dimisurare umidità e temperatura del ter-reno. “Così si interviene esclusivamen-te quando serve – chiarisce Rago – e lepiante difficilmente si ammalano. Orastiamo lavorando ad un progetto pereliminare totalmente i residui utilizzan-do l’ozono”.L’impresa è collocata ‘nel cuore pulsan-te dell’agricoltura salernitana’, la ferti-lissima e rigogliosa Piana del Sele e tut-to intorno, come ci ha spiegato l’im-prenditore, viene piantato moltissimoverde per attrarre gli insetti facendolientrare il meno possibile nelle serre eche nello stesso tempo funge da bar-riera per evitare l’effetto deriva deiconfinanti. Ma non solo. “Il nostro poz-zo – osserva - coibentato con lapilli vul-canici e argilla espansa per renderlo si-curo in caso di scossa sismica, è a 100metri sotto il livello del mare ed inter-cetta una falda di acqua purissima cheutilizziamo per l’irrigazione e per il la-vaggio delle nostre verdure”. In aziendasono utilizzati pannelli fotovoltaici che,al momento, permettono di abbattereil consumo elettrico del 30/40%. Perevitare l’inquinamento ed avere più lu-ce, l’illuminazione è a led e, per adesso,il 5% dei prodotti di IV gamma ha unimballo riutilizzabile di cartene. Proget-ti futuri? “Oltre alle insalate di IV gam-ma ed ai precotti, per il momento bie-tole, spinaci e cicoria, quest’anno lan-ciamo ‘Spadellami’ – conclude RosarioRago - una linea di verdure tagliate a ju-lienne pronte in 7 minuti. La nostraproduzione è venduta per 50% in Italia,il resto in Austria, Svizzera, Germania,Norvegia, Polonia e Paesi dell’Est. Orasiamo arrivati a Dubai e le verdure, abordo degli aerei Emirates, sono pro-dotte da noi”. ���

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |23

SEED YOUR SUCCESS

Page 24: Mondo agricolo n.3

Storia di azienda

multisettoriale di successo, quella di Carlo Tito Sensi.

La roccaforte di Tordimonte

cardine delle colture di vino,cereali e piante floricole

24| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

AT T U A L I TÀ PMI

di Elisabetta Tufarelli

Icastello di Tordimonte si erge,maestoso, su uno sperone chesovrasta la valle del fiume Pa-glia, circondato da pendici bo-scose. Siamo a pochi chilometrida Orvieto e la roccaforte è per-

fettamente visibile dall’autostrada. Unvero castello con tanto di torre mer-lata, che risale all’anno mille. Questalocation da favola è il quartiere gene-rale dell’azienda agricola Sensi. La fa-miglia discende direttamente dai con-ti Brazzetti, antichi proprietari della

Rocca; è oggi una bella realtà che pro-duce vino, cereali ed ha anche un vi-vaio. E’ qui che incontriamo Carlo Ti-to Sensi che, insieme al fratello PietroTito, conduce l’impresa familiare as-sociata a Confagricoltura. “Abbiamotre attività diverse, ma complementa-ri – spiega l’imprenditore –. Un’azien-da agricola cerealicola dove produ-ciamo grano duro e tenero, girasoli e,in rotazione, coltiviamo coriandoloche esportiamo in Cina, non diretta-mente, ma attraverso una cooperati-

Impresa familiarecastellana

Page 25: Mondo agricolo n.3

tipiche Stelle”. Un’impresa familiaremultisettoriale, orientata alla sosteni-bilità. “In serra – mette in evidenza -siamo attenti all’ambiente a partiredal consumo di acqua, che riutilizzia-mo più volte con il sistema di flusso eriflusso. Per le concimazioni usiamo

Progetto in cantiere:

realizzare nella rocca

un agriturismo di charme

va”. Ci troviamo nell’Orvie-tano e non potevano certa-mente mancare i vignetibellissimi, soleggiati e venti-lati. “Ovviamente – rimarca- produciamo Orvieto clas-sico e Grechetto, ma anchenumerose altre varietà chequi hanno trovato il loro ha-bitat naturale come lo Char-donnay e il Pinot. Non im-bottigliamo direttamente,ma conferiamo le nostreuve alla cooperativa Cardeto, di cuisiamo soci”. E, infine l’impresa flori-cola, che si estende su 10.000 metriquadri di serre, dove si produconopiante in vaso, orticole e moltissimetra le infinite varietà annuali. Gerani,primule, pansé, verbene, petunie, vio-le, tagete che, con i loro colori e le lo-ro splendide fioriture, arricchisconoogni giardino. “In autunno – sottoli-nea l’associato a Federimpresa - colti-viamo prevalentemente crisantemi eciclamini e per Natale ovviamente le

prevalentemente lo stallati-co naturale prodotto dai ca-valli dell’impresa delle miecugine”. Quella dei Sensi èun’impresa familiare allar-gata: oltre ai due fratelli e ai16 dipendenti, lavora daqualche anno il figlio di Car-lo Tito, il ventunenne Cesa-re. “In questi ultimi anni –continua l’imprenditore -abbiamo intensificato laproduzione di ortaggi per

venire incontro alla voglia di coltivarein giardino o sul balcone che sta ap-passionando tantissimo gli italiani.Per questo segmento abbiamo sceltoe piantato varietà meno produttive,ma più saporite, che concimiamosempre con lo stallatico”. Progetti fu-turi? “La prossima sfida a cui stiamopensando – conclude Carlo Tito Sensi- sarà quella dell’agriturismo, un’ospi-talità di charme all’interno del castel-lo di Tordimonte, che dividiamo conle cugine”. ���

Page 26: Mondo agricolo n.3

Nutrizione, gastronomia

e dieta viaggiano

sullo stesso binario. Mangiare in modointelligente

per rimanere in salute

P R I M O P I A N O S O S T E N I B I L I T À

26| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

di Eleonora Pignatelli

sigenza di sfruttare al me-glio le proprietà degli

alimenti adottando lacottura migliore. Ad

esempio la vitami-na C contenutamaggiormente ne-gli agrumi, kiwi,frutti tropicali, pe-peroncino e ver-

dura in genere“odia” la cottura; già

a 40° perde le sue pro-prietà. Quindi l’ideale

sarebbe consumare que-sti alimenti sotto vuoto. Al

contrario la vitamina E pre-sente soprattutto nell’olio e nella

frutta secca, sopporta meglio la cot-tura anche se per poco tempo. Il li-copene presente nella frutta e nellaverdura “rossa” (ad esempio nel pom-pelmo rosa e nei pomodori rossi)“ama” la cottura, ossia le sue pro-prietà vengono attivate da elevatetemperature.Non vanno dimenticate inoltre lespezie, così care ai nostri chef e cosìpreziose per la nostra salute, che uni-scono all’esaltazione del gusto le pro-prietà protettive dovute alla presen-za di curcuma (contenuta nel curry)e peperina (nel pepe nero) né, ov-viamente, il nostro olio extra verginedi oliva che aggiunge ulteriore po-tenzialità alla dieta essendo ricco ingrassi polinsaturi.Imparare a mangiare in modo intelli-gente ci permette quindi di rimanerein salute, sfruttando al meglio le qua-lità terapeutiche che gli alimenti pos-siedono attraverso la loro appetibi-lità, ma lasciando inalterate le sensa-zioni di benessere e piacere che la ta-vola ci trasmette. ���

Se per nutrizione inten-diamo i fabbisogni e glieffetti che i nutrientidanno al nostro fisico, lagastronomia ci permet-te di imparare nuove

tecniche di preparazione degli ali-menti, conoscere le tradizioni regio-nali e, quindi, intraprendere un per-corso storico-culturale. Per dieta, infi-ne, intendiamo lo studio della com-posizione e della razione alimentareottimale per raggiungere o escluderelo stato di salute o malattia. E’ dall’ar-monia di questi tre elementi che og-gi si è sviluppato il concetto di “ali-mento funzionale”, tramite la dieta“anti-age” che utilizza il cibo, ricco diantiossidanti fibre e vitamine, oltreche per puro piacere, anche a fini te-rapeutici, diventando così la nostramedicina quotidiana. Da qui derivaun’alimentazione che ci aiuta a starebene, a proteggerci dalle malattie, adinvecchiare meglio, riducendo anchel’impatto verso la comunità in termi-

ni di costo sociale.Nasce così il termine di “nutrigeno-mica”, ossia la conseguenza dell’azio-ne dei nutrienti sull’espressione ge-netica, e quello di “nutrigenetica”, os-sia l’influenza che l’assetto geneticoesercita sulla risposta dell’organismoad un determinato alimento. Una cor-retta alimentazione può infatti au-mentare le nostre difese e ridurre ifattori di rischio per e verso una ma-lattia. È l’educazione gastronomica omeglio la gastronomia metabolica,dove il cibo risulta l’equilibrio tra gu-sto e salute. Gli alimenti, inoltre, sonoin grado di stimolare le nostre endor-fine, ossia dei polipeptidi ad azionemorfinosimile che intervengono sul-la termoregolazione, sulla produzio-ne ormonale, sulla soglia del dolore,sulla sensazione di piacere e, natural-mente, pure sulla fame.Da tutto questo si deduce che semangiare è un piacere, mangiare be-ne è un dovere. Principio fondamen-tale di questa “filosofia” dietetica è l’e-

Più gusto, più salute

Page 27: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |27

La Francia mobilitagli chef in vista dell’Expo.Parigi e Roma unitenella lotta

al “sounding”

di Gabriella Bechi

Una grande cena mondia-le. Così la Francia si pre-para ad Expo 2015 perpromuovere e valorizza-re la sua vasta gamma diprodotti di qualità e la

sua cucina, riconosciuta dall’Unescopatrimonio dell’umanità. Il 19 marzo,1300 chef di tutto il mondo, contem-poraneamente, nel proprio locale,hanno proposto un menù con i saporidella gastronomia d’oltralpe, seguendoun fil rouge uguale per tutti. Un appel-lo a cui l’Italia ha risposto in manieraentusiasta, con oltre 100 chef che han-

no aderito all’iniziativa, collocandosi alprimo posto tra i Paesi partecipanti.“Segno evidente – ha detto l’ambascia-trice francese in Italia Catherine Co-lonna, illustrando l’iniziativa alla stam-pa – dell’amicizia franco-italiana e del-la comune visione di quello che si de-ve intendere per qualità dei prodotti etradizione culinaria”.Una vicinanza quella dei due Paesi infatto di arte del vivere e di apprezza-

mento per la buona tavola che ha fattosi che proprio in Italia la manifestazio-ne “Goût de France/ Good France”,promossa da Atout France, l’Ente delturismo francese, il ministero degli Af-fari esteri e dello Sviluppo internazio-nale, con la collaborazione dello chefAlain Ducasse, abbia avuto un rilievo eun successo particolare. Dal 16 al 19marzo le “Giornate della gastronomiafrancese in Italia” hanno proposto unalunga serie di eventi tra cui due ma-sterclass aperte al pubblico con glichef Bernard Fourier e Chrisophe Do-veregne; un incontro a Palazzo Farne-

se, Sede dell’ambasciata di Franciapensato appositamente per importato-ri, distributori italiani per far conosce-re l’eccellenza francese; tre cene a“quattro mani” a Roma, con altrettantiristoratori italiani e francesi, che sonostate organizzate a la Terrasse del Sofi-tel Roma Villa Borghese, al ristoranteNecci dal 1924 e al Mirabelle dell’ho-tel Splendid Royal; una tavola rotondacorrelata ad Expo 2015 dal titolo “Fran-cia-Italia”. Il territorio a tavola”. Mo-mento clou la cena di gala a PalazzoFarnese il 19 marzo preparata dallochef de cousines dell’Eliseo, GuillaumeGomez, in contemporanea alla grandekermesse mondiale. E, a dimostrazionedella rinnovata amicizia tra i due Paesi,l’ambasciatrice, durante Expo 2015,aprirà le porte di Palazzo Farnese a tregrandi chef italiani, che saranno estrat-ti a sorte tra i partecipanti. “Vogliamo –ha detto Catherine Colonna – manda-re un messaggio positivo durante l’E-sposizione di Milano, dedicata alle te-matiche che ruotano intorno alla nu-trizione. Italia e Francia devono essereunite nella difesa della qualità dei no-stri prodotti, delle nostre Denomina-zioni contro il french e l’italian soun-ding, per affermare il nostro modellodi agricoltura e di tradizione culinaria,che è anche un modello di vita.” ���

Cena mondiale francese

L’ambasciatrice:«Agricoltura

e tradizione culinaria

sono anche modello di vita»

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

Page 28: Mondo agricolo n.3

Nasce l’associazione

per la tutela del made in Italy

sul mercato tedesco

promossa da Camere

di Commercio italiane in Germania e da Confagri.Presidente è Consalvo

Il made in Italy spopola in Ger-

mania. Secondo una ricerca ef-

fettuata dalle principali catene

della GDO del Paese, il 40% dei

consumatori predilige prodotti

italiani. Ma girando tra gli scaffa-

li di quei supermercati capita spes-

sissimo di vedere prodotti che di ita-

liano non hanno niente, se non un

nome o colori evocativi.

Pasta, sughi, pizza, caffè dai nomi di

fantasia, Baresa, La luce, Combino,

Riggano, Tizio, Bellarom, che spesso e

volentieri riportano sulle confezioni

il tricolore. Ogni grande catena di su-

permercati vende prodotti che in-

gannano il consumatore facendo le-

va sul forte richiamo della prove-

nienza italiana sul consumatore tede-

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

Italian sounding

28| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

Page 29: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |29

di dare vita all’associazione“Italian Sounding”, trovando il soste-gno di Confagricoltura e di altre or-ganizzazioni che operano nel com-

parto agroalimentare.“Un’iniziativa concreta per combat-tere un fenomeno dilagante – ha det-to il vicepresidente di Confagricoltu-ra Giandomenico Consalvo, che è sta-

to eletto presi-dente dell’As-sociazione, in-sieme alla vice-

presidente dellaCCIE di Monacodi Baviera BarbaraRizzato – che ha vi-

sto la collaborazio-ne tra diverse entitàper favorire un Siste-ma Italia che funzio-ni e che sia in gradodi cogliere le enormipotenzialità che ha.”All’incontro ha porta-

to il saluto della Confa-gricoltura il direttoregenerale Luigi Mastro-buono, che ha ricordatocome l’italian soundingsia anche un segnale dellegrandi opportunità del

nostro agroalimentare edella nostra incapacità di

cogliere la domanda po-tenziale di Made in Italy

nel mondo, a causa dalle note debo-lezze strutturali del sistema produtti-vo e di commercializzazione. L’asso-ciazione è uno strumento semplice,facilmente accessibile, che sarà mol-to utile per i piccoli produttori, chenon hanno la possibilità e i capitalinecessari per registrare e difendere iloro marchi”. Presenti anche il presidente dellaCCIE di Francoforte Emanuele Gatti,il presidente di Unioncamere Ferruc-cio Dardanello, che ha ricordato chel’italian sounding genera un valore di

50, 60 miliardi di euro;Giovanni de Sanctis delministero dello Sviluppoeconomico e l’on. LauraGaravini, parlamentarePD eletta nella Circoscri-zione estero Europa, cheha rimarcato il ruolo fon-damentale della forma-zione del consumatore,che deve imparare alcu-ne regole fondamentaliper capire la provenien-za dei prodotti. (G. B.)

Contrastare prodotti

che ingannano i consumatori

evocando falsa italianità

sco. Il fenomeno, denominato "italiansounding" (che naturalmente non èdiffuso solo in Germania), colpisce inostri prodotti più rappresentativi, inparticolare nel comparto agroali-mentare, ma anche in altri settori, co-me la moda e il design. Proprio per difendere il made inItaly in Germania è nata l’associa-zione “Italian Sounding”. La sua co-stituzione è avvenuta il 24 febbraioin Confagricoltura, uno dei socifondatori insieme alla Camera diCommercio Italo Tedesca, alla Ca-mera di Commercio italiana perla Germania e alle Organizzazio-ni Conflavoro Pmi, Promindu-stria, Ciao Italia, AgronomiaFood GMBH, Associazione deisommelier tedeschi DE.SA. Le ragioni della nascitadell’Associazione risiedo-

no nella legislazione in vigo-

re in Germania, come spiega il vi-

cepresidente della CCIE di Fran-

coforte, Rodolfo Dolce. “Rappresen-

tare come italiano un prodotto che

non lo è – spiega Dolce – in Germa-

nia costituisce un illecito civile: un

raggiro per il consumatore tedesco e

una concorrenza sleale per il pro-

duttore italiano. E le cose non fun-

zionano come in Italia, dove si deve

ricorrere ad un’Autorità pubblica

per denunciare il fatto. Il diritto te-

desco concede la possibilità di inter-

venire contro l’illecito solo a una de-

terminata categoria di associazioni

(Camere di Commercio, associazioni

di consumatori o private che rappre-

sentino un numero rilevante di im-

prenditori). La tutela è

di regola molto efficace,

avviene con provvedi-

menti d’urgenza che,

una volta richiesti, ven-

gono rilasciati il giorno

stesso e possono essere

eseguiti subito con l’uf-

ficiale giudiziario, riti-

rando i prodotti dagli

scaffali”.

Per questo le Camere di

Commercio italiane in

Germania hanno deciso

Da sinistra: Dolce,Rizzato,Consalvo e Gatti

Page 30: Mondo agricolo n.3

Incontro a Palazzo della Valle

sull’appuntamento di Milano

e sulla cooperazione

tra Roma e Gerusalemme

30| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

ATTUA LI TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

“Ad Israele riconosciamograndissima professio-nalità, attenzione allasostenibilità e l'orgo-glio di essere un Paesedi agricoltori. Gli im-

prenditori agricoli guardano con gran-de interesse alle tecnologie innovati-ve, alla sperimentazione e ai risultatiottenuti dalla ricerca israeliana, in par-ticolare nel campo della gestione del-le acque e della ‘shelf life’ delle produ-zioni, fondamentale per l’export. Pro-prio per questo puntiamo, con il no-stro progetto di internazionalizzazio-ne, ad offrire occasioni di scambio e

abbiamo deciso di consolidare unaimportante cooperazione con Israele,soprattutto in vista di Expo 2015”. Co-sì, il vice presidente di Confagricoltu-ra, Giandomenico Consalvo, ha pre-sentato “Israele-Italia: Tecnologie edInnovazione in Agricoltura. Verso Ex-po 2015″, l’evento realizzato a Palazzodella Valle in collaborazione con l’Am-basciata d’Israele in Italia, al quale so-no intervenuti l’ambasciatore di Israe-le in Italia, Naor Gilon, il direttore ge-nerale dell’Agricultural Research Or-ganisation, Yoram Kalpulnik, ed il di-rettore del dipartimento di scienzebioagroalimentari del Cnr, Francesco

Israele verso Expo

Il progetto del PadiglioneIsraelea Expo

Page 31: Mondo agricolo n.3

una grande opportunità. Sta a noi sa-perla cogliere. Una serie di iniziativeper Expo sono già in corso e altre cene saranno, tra cui quelle dedicate al-l'innovazione, al ruolo della donna inagricoltura, alla gastronomia ed anchealle biotecnologie, tema sul quale so-

Naor Gilon: «Cooperazione

sempre facile con l’Italia

per la sintonia tra i popoli»

Loreto. “La mancanza di ri-sorse naturali ha fatto svi-luppare le nostre tecnolo-gie agricole - ha ricordatol’ambasciatore - per produr-re tanto con poco. Questo èil principio base della soste-nibilità”. Naor Gilon, ha sottolineatola cooperazione sempre fa-cile con l’Italia per la sinto-nia tra popoli e Paesi, lastraordinaria collaborazio-ne e le eccellenti relazioni con Con-fagricoltura ed ha annunciato che ilpadiglione israeliano presenterà i tra-guardi raggiunti dalla tecnologia agri-cola e sarà accanto a quello italiano.Infine ha rilevato come l'agricolturaisraeliana sia fortemente orientata al"business", evidenziando che l'exportagricolo del Paese ammonta a due mi-liardi di dollari e che rappresenta cir-ca il 5 per cento del totale delleesportazioni. “L'Esposizione universale di Milano è

Fondata 50 anni fa da un

gruppo di agricoltori, Netaim

comprende perfettamente le

side che i coltivatori devono

affrontare ogni giorno. Assieme

al nostro network di esperti locali

assistiamo gli agricoltori passo

passo, offrendo soluzioni irrigue

afidabili, convenienti e facili da

utilizzare. Sappiamo ciò che serve

per soddisfare l’esigenza di rese

più elevate e miglior qualità.

DA 50 ANNISCENDIAMOIN CAMPOCON TE

no previsti incontri prepara-tori in molte regioni”, hamesso in evidenza il diretto-re generale di Confagricol-tura, Luigi Mastrobuono,che ha aggiunto: ”Saremopresenti a Palazzo Italia conun "cubo multimediale", unainstallazione che presenteràl'agricoltura e i suoi prodot-ti come opere d'arte. All'e-sterno ci saranno tre diversiappuntamenti. Nel Parco

tecnologico padano, con cui abbiamorecentemente firmato un accordo; conle Fondazioni Catella e Trussardi concui partecipiamo alla realizzazione delprogetto “Mi coltivo” (v. pag. 10, ndr).Infine, l'importante intervento nellacasa degli Atellani, nelle vicinanze delCenacolo, dove ripianteremo la vignadi Leonardo e organizzeremo incontrie dibattiti, ma anche business e affari,con l’obiettivo di far conoscere il me-glio della nostra produzione agroali-mentare e il nostro Paese”. (E. T.)

Kalpulnik e Consalvo

Page 32: Mondo agricolo n.3

32| MONDO AGRICOLO | MARZO 2015

M A P P A M O N D Odi Jordan Nash

A Seattle la forestaalimentare pubblica

Ecosistema formato da alberi da frutto, cespugli e piante

autosufficienti

La Francia è diventata laterza superficie a coltiva-zione biologica d'Europa,dopo la Spagna e l'Italia,superando la Germania.Nonostante la crisi e i prez-zi più alti del biologico, iconsumatori francesi nehanno accompagnato losviluppo: lo scorso anno ilmercato ha raggiunto i 5miliardi di euro, con un au-mento del 10% rispetto al-l'anno precedente. Il 75%dei prodotti consumati è diprovenienza nazionale e il10% del latte acquistato èbiologico. Sono 1,1 milioni

gli ettari del Paese in colti-vazione biologica, che rap-presentano il 5,5% dellesuperfici agricole. Il 68%delle aziende agricole bioeuropee si concentra in seiPaesi: Italia, Spagna, Polo-nia, Francia, Grecia e Ger-mania. In Francia sono100.000 gli ettari in conver-sione, non ancora contabi-lizzati. La produzione biolo-gica e' raddoppiata in cin-que anni e in qualche annosecondo Etienne Gagneron,presidente dell’Agenzia Biofrancese, sarà possibile su-perare Spagna e Italia.

BOOM DEL BIOLOGICO IN FRANCIA

Dimenticate prati e

orti urbani.

A Seattle, nello

stato di Washington, sta

nascendo una foresta

alimentare pubblica,

seguendo gli

insegnamenti della

permacultura, per

permettere agli abitanti

di avere a disposizione

frutta e verdura fresche.

Saranno piantate

centinaia di specie

commestibili: noci e

castagni, cespugli di

mirtilli e lamponi, alberi

da frutta, tra cui mele e

pere; agrumi, piante

esotiche come ananas,

yuzu, guava, cachi,

honeyberry e mirtilli

rossi, erbe aromatiche e

tanto altro. Tutto sarà adisposizione di

chiunque vorrà

aggirarsi per

esplorare ed

‘assaggiare’,

gratuitamente

e liberamente,

questa prima

foresta

alimentare. Il

progetto di

Seattle la

‘Beacon Food

Forest’, che si

estenderà per

sette acri, sarà il

primo esempio di

foresta alimentare negli

Stati Uniti. Le foreste

alimentari sono un

sistema di coltivazione

che imita una foresta

vera e propria, creando

un ecosistema formato

da alberi da frutto,

cespugli, piante perenni

e annuali in un equilibrio

tale che siano

autosufficienti. Hanno

bisogno di interventi

minimi per quanto

riguarda innaffiatura,

eliminazione delle

erbacce o fertilizzazione.

n IN GERMANIA VACANZE IN BOTTE

In Germania, proprio al

confine con la Francia ed

ai margini della foresta

nera, in piena Valle del

Reno, c’è un struttura

originalissima che offre

‘vacanze in botte’. Viene

presentata come un’esperienza a completo contatto con la

natura. Succede a Sasbachwalden, dove alcuni viticoltori

hanno attrezzato di tutto punto camere insolite, realizzate

in botti da 8.000 litri, ma confortevoli, diversificando così in

modo originale l’attività agricola. Le ‘camere’ sono curate

in ogni minimo dettaglio, dotate di un letto matrimoniale

(o due singoli), un bagno e di angolo pranzo. Per 156 euro,

compresa la prima colazione ed un cesto di delicatessen

locali, Vivian e Patrick offrono un’esperienza romantica

fuori dal comune tra natura selvaggia e paesaggi vitivinicoli

per chi desidera sperimentare qualcosa di (molto) diverso

dalla classica sistemazione in hotel.

Page 33: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |I

L’ E D I T O R I A L E

La tecnologia che fa la qualità

Durante l’Assembleagenerale deiContoterzisti diMilano, Lodi, Como eVarese abbiamo

discusso a lungo e con passione sunuove possibilità di collaborazione tracontoterzisti e agricoltori. Arrivavamo dalla doccia fredda diun’altra assemblea, quella dei Contoterzisti di Cremona dovel’assessore lombardo alle Politiche agricole Gianni Fava avevasì portato una buona notizia, l’avvio dell’albo regionale deicontoterzisti (di cui potete leggere nelle pagine seguenti, subitodopo la nostra intervista all’eurodeputato Giovanni La Via),ma aveva anche escluso la possibilità di inserire gliagromeccanici nel PSR lombardo senza ulteriori aperture daRoma e Bruxelles. L’Unione Nazionale Contoterzisti si è spesamolto per portare sui tavoli decisionali della Comunità europeale ragioni degli agromeccanici e siamo certi che la scelta del

Veneto di inserirci nel loro PSR si dimostrerà, al contrario,vincente. Mentre attendiamo la decisione di Bruxelles sul Veneto (mancapoco, è prevista per maggio), si va avanti e a Lodi, con AntonioBoselli di Confagricoltura e Claudio Rota e Giuliano Oldani diContoterzisti Lodi, abbiamo iniziato a ragionare su come far

rientrare i contoterzisti nei finanziamenti. Tra lestrade percorribili ci sono i Contratti di Rete chepossono tradursi in piani produttivi “industriali”tra agricoltori e contoterzisti. Ne parleremoapprofonditamente a fine marzo, in occasione delnostro convegno di Agriumbria. L’idea è dirafforzare la sinergia tra contractor e farmercollocando al centro non la competitività sul prezzodel prodotto agricolo o delle lavorazioni in campo,ma la competitività sulla qualità del prodotto dellaterra e sulla tecnologia a disposizione perraggiungerla. Per fare questo i contoterzisti devonoconfrontarsi ancora di più con gli agricoltori,capirne le necessità e agire in piena sintonia diobiettivi, e solo in questo modo si difende tuttol’indotto dell’industria alimentare.

Aproniano TassinariPresidente Uncai

VERCELLI - Depositato in Camera di commercio il tariffario 2015 deiContoterzisti Vercellesi. Presenti tutte le lavorazioni professionali chefavoriscono la diffusione nelle aziende agricole di una risicolturainnovativa e rispettosa dell'ambiente. “Il Contoterzista - illustra MaurizioTomatis, presidente dei Contoterzisti Vercellesi – si espone costantementecon grossi investimenti in macchinari che solo un loro ampio utilizzopuò ammortizzare. Per questo è necessario un tariffario dettagliatodelle singole lavorazioni con trince, mietitrebbie, trattori e livellatricilaser: macchine di una certa entità i cui costi difficilmente vengonoammortizzati nella piccola e media impresa agricola. Da qui emergela figura sociale del Contoterzista che permette al piccolo e medioagricoltore di svolgere la propria attività senza investire grossi capitaliin macchinari e attrezzature ma pur sempre realizzando al meglio lelavorazioni necessarie”. Altra novità per i Contoterzisti di Vercelli e delPiemonte è la modifica della scheda per il giustificativo del carburanteagevolato, semplificata rispetto al sistema precedentemente attuatoe adottata dall'Associazione in accordo con gli Enti Regionali.

UNCAI

L'Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici ed Industrialirappresenta e tutela su tutto il territorio nazionale imprenditoriche lavorano per conto terzi nel settore agricolo e industriale.Sede Corso Vittorio Emanuele II, 87 - 00186 RomaTel. +39 06 6852557 Email [email protected] Presidente: Aproniano TassinariDirettore: Francesco Torrisi

Page 34: Mondo agricolo n.3

II| MONDO AGRICOLO |MARZO|2015

La Via, catanese, deputato al Parlamen-to europeo e presidente della Com-missione per l'Ambiente, la Sanità pub-blica e la Sicurezza alimentare.

Eppure sembra che le istituzioninon vadano sempre nella direzio-

ne di un’agricoltura sostenibile. È così, l’IMU agricola, per esempio, èun’imposta iniqua. Non è legata alreddito reale ma al reddito imponibi-le catastale. Si è dimostrato che par-tendo da un guadagno presunto di100 euro, si arriva a una tassa di 128euro. Mi chiedo come sia possibilepagare più del reddito. Inoltre, un cri-terio d’esenzione altimetrico non hasenso: non posso esentare un meletodel Trentino che genera un utile con-sistente, e tassare un agrumeto dellaSicilia. Gli effetti dell’imposta non so-no difficili da immaginare: minor la-voro, minori introiti, chiusura diaziende, abbandono, degrado am-bientale da risistemare con risorsepubbliche.

Anche gli OGM sono un tema con-troverso, e le istituzioni non aiuta-

I compiti a casa per un’agricoltura sostenibile

secondo il presidente ed eurodeputato Giovanni La Via

“Entro il 2050 a parità di ter-ra impiegata avremo biso-gno del 70% di prodottialimentari in più”. Insom-ma, l’agricoltura deve im-parare a produrre di più

con meno risorse, secondo Giovanni

UMBRIA - Ci sarà anche un convegno di Contoterzisti Umbria tra gli appuntamentiin calendario ad Agriumbria, mostra nazionale di motori, macchine e attrezzatureagricole dal 27 al 29 marzo a Bastia Umbra. Sabato 28 marzo, alle 10, l’associazioneumbra organizza un dibattito in forma di talk show dal titolo “Il contoterzismostrategico per gli agricoltori. Dove c'è agricoltura non c'è abbandono”, con lapartecipazione dell'assessore all'Agricoltura di Regione Umbria, FernandaCecchini. L’appuntamento permetterà di approfondire il legame tra agromeccanici,agricoltori e ambiente, e di fissare gli obiettivi comuni a contoterzismo eistituzioni emersi nel recente incontro tra l’assessore Cecchini e il presidentedi Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiotti. Condotto da Sauro Angelini eripreso dalle telecamere di Agrilinea, la trasmissione televisiva vedrà lapartecipazione anche di rappresentanti di Uncai, Confagricoltura e Confidiagricoli, agricoltori e imprenditori del territorio.

N O T I Z I E

Produrre di più con meno risorse

Page 35: Mondo agricolo n.3

d’arte e garantire qualità, sicurezza, sal-vaguardia dei terreni. Messo così puòdiventare qualcosa di “pop”.

Il riconoscimento nei Psr delle at-tività svolte dai terzisti come pre-statori di servizi può essere una viapercorribile verso l'innovazione eil rispetto dell'ambiente?L’inserimento dei contoterzisti nei Psraumenterebbe la competitività di tut-to il sistema agricolo. Le tariffe verreb-bero a diminuire perché ogni conto-terzista dovrebbe rientrare da capitaliinferiori e disporrebbe di macchinepiù efficienti in grado di consumaremeno carburante e lavorare superfici

MARZO 2015|MONDO AGRICOLO|III

maggiori in meno tempo. In questa fase come riuscire a ga-

rantire loro accesso ai Psr e sup-portarli in questa "battaglia" conla commissione?Nel processo di definizione dellapolitica agricola comune abbiamogià inserito passaggi che tendono aconsentire ai contoterzisti l’accessoalle risorse europee. In molti casi icontoterzisti sono, infatti, dei gestoridi terreni che realizzano tutte leoperazioni in campo, mentre l’agri-coltore ci mette solo la terra o l’ac-qua. Tuttavia ogni Regione è liberadi comportarsi in modo diverso ri-spetto ai psr. Per questo possonopresentarsi delle chiusure verso icontoterzisti che rendono di fattomeno competitivo il ricorso al no-leggio di macchine e attrezzature ri-spetto ad altri modi per averne la di-sponibilità. Un aiuto potrebbe veni-re dalla decisione delle impreseContoterzi di aggregarsi maggior-mente tra loro per fornire agli agri-coltori servizi sempre più numerosi,qualificati e imprescindibili.

Quindi come dovrebbe esserescritto il Psr per evitare interpreta-zioni restrittive?Tra i beneficiari di alcune tipologiedi misure dovrebbero essere inseri-te le aziende fornitrici di servizi.

���

UNCAI MILANO, LODI, COMO E VARESE

Giuliano Oldani è il nuovopresidente dei Contoterzisti di Milano, Lodi, Como e Varese.Vice diventa Renato Bellaviti. Incontrare i verticidelle organizzazioni agricole è tra i primi impegni del nuovopresidente: "Obiettivo di noi agromeccanici è dareuna mano al mondo agricolo,specie in questi anni

di difficoltà. Occorre però creare forti sinergie tra le associazionie cercare punti di convergenza per migliorare l'efficienza in agricoltura".

no a capire da che parte stia la so-stenibilità se pro o contro gli OGM.Spagna, Slovacchia, Ungheria, Olandasi sono dette favorevoli. Italia, Austriae Germania sono contrari. Oggi c’èdiffidenza verso gli OGM. Per questoabbiamo lasciato alla sensibilità degliStati membri la possibilità di coltivarlio meno. In futuro, quando avremo piùdati scientifici, se ne riparlerà con piùoggettività.

Come si inserisce l'attività agro-meccanica nel complesso temadella sostenibilità in agricoltura?I contoterzisti possono contribuire al-la sicurezza dei prodotti e del cibo.Penso, per esempio, alla distribuzionedei prodotti antiparassitari con mac-chinari di precisione. Occorre peròche siano sempre orientati all’innova-zione per fornire servizi migliori al co-sto più contenuto e rendere più com-petitiva l’agricoltura italiana.

Tra i “compiti a casa” per i conto-terzisti, cosa pensa degli albi pro-fessionali degli agromeccanici?Oggi si tende di più alla deregulationdelle professioni. La richiesta di albipotrebbe pertanto apparire “retrò” ameno che non diventi uno strumentoaperto che stabilisca i requisiti per po-tersi dire contoterzisti, quali compe-tenze e attrezzature siano necessarieper svolgere le lavorazioni a regola

GiulianoOldani

LOMBARDIA

“Chiederemo al ministrodell’Agricoltura Martina bandiallargati ai contoterzisti”. Così ilConsigliere di RegioneLombardia Claudio Pedrazzinidurante l’Assemblea deiContoterzisti di Milano, Lodi,Como e Varese. “Durante laConferenza Stato Regioni ilministro si era impegnato avarare dei decreti ministeriali

con bandi allargati ai contoterzisti. Questo non è ancoraavvenuto. Sarà nostro dovere insistere e ottenere che venganomesse a disposizione dei contoterzisti almeno le risorse nonusate dagli agricoltori”.

ClaudioPedrazzini

Page 36: Mondo agricolo n.3

IV| MONDO AGRICOLO |MARZO 2015

Al via l’Albo degli agromeccanici lombardi

ve che consentono un uso sostenibiledegli agrofarmaci”. Con L’Albo, i conto-terzisti lombardi trovano così uno stru-mento che permetterà di distingueregli operatori impegnati nell’aggiorna-mento del parco macchine e nella for-mazione da chi si improvvisa contoter-zista, riconoscendo il ruolo fondamen-tale che la categoria ricopre nell’ambi-to della filiera agroalimentare. “È il risul-tato di tante nostre battaglie – ha com-mentato il presidente nazionale deiContoterzisti Aproniano Tassinari, pre-sente a Cremona. Una conquista per icontoterzisti di questa regione con laquale si favorisce anche l'accesso a fi-

nanziamenti finalizzati ad ac-celerare il diffondersi di si-stemi di coltivazione ad altovalore tecnologico, come l'a-gricoltura di precisione, cheassicurano sistemi di gestio-ne sostenibili dei terreni.Ora lavoreremo per fare inmodo che anche le altre re-gioni seguano l’esempio del-la Lombardia”. ���

N O T I Z I E

Prima in Italia, la RegioneLombardia ha costituitol’Albo regionale dei Con-toterzisti. La finalità è"censire la meccanizzazio-ne agricola per conto ter-

zi, riconoscendone il ruolo all’internodel sistema agricolo", ha illustrato l'as-sessore lombardo alle Politiche agrico-le Gianni Fava intervenuto all'assem-blea dei Contoterzisti UNCAI di Cre-mona per dare l’annuncio.Al via dunque le iscrizioni, attraversouna procedura semplificata, totalmen-te informatizzata e disponibile agliutenti sul sistema informativo agrico-lo “Sisco”. La domanda di iscrizionepuò essere presentata dalle impreseiscritte alla Camera di commercio chesvolgono unicamente l’attività agro-meccanica e dalle imprese che svol-gono diverse attività produttive, tracui l’attività agromeccanica in formaautonoma e in regime di prevalenzaeconomica, rispetto ad altre attività dicarattere extra agricolo.“Tra gli aspetti che rappresentano unvalore aggiunto – ha aggiunto il diret-tore dei Contoterzisti di Cremona Fa-brizio Canesi – c’è, per esempio, il pos-sesso di macchine irroratrici innovati-

L’annuncio dell’assessore di Regione Lombardia Gianni

Fava durante l’assemblea dei Contoterzisti di Cremona

NORME E FISCALITÀ

REVISIONE MACCHINE AGRICOLE: confermata la proroga al 30 giugno 2015 del-l'emanazione del decreto attuativo.

NORME ANTINCENDIO: differiti al 7 ottobre 2016 gli adempimenti per i contenito-ri distributori mobili di capienza tra i 6 mc e i 9 mc.

SISTRI: prorogate al 1 aprile le sanzioni relative alla mancata iscrizione delle impreseal sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti e al mancato pagamento del contri-buto per l'iscrizione al SISTRI.

PATENTINO PER MACCHINE AGRICOLE: il termine per l'entrata in vigore del-l'obbligo dell'abilitazione all'uso delle macchine agricole è slittato al 31 dicembre 2015.Confermata l’esenzione dall’obbligo del patentino per chi può autocertificare di avereesperienza nell’uso di macchine agricole per almeno due anni nell’ultimo decennio.

FATTURAZIONE ELETTRONICA: obbligatoria dal 1 aprile per tutta la Pubblica ammi-nistrazione. Servizio di compilazione e trasmissione disponibile presso le sedi UNCAI.

IVA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: con lo split payment gli Enti pubblici nonversano più l'Iva al fornitore, ma direttamente allo Stato.

Da sinistra: Bonacini, Fava, Tassinari,Demicheli, Zerbinati, Maggiore

Page 37: Mondo agricolo n.3
Page 38: Mondo agricolo n.3

New Holland impegnata

a dare risposte al bisogno

di macchine che permettanodi diminuire il consumo

di energia, le emissioni

inquinanti e l’uso di prodotti chimici

S P E C I A L E S IMA

38| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

di Claudio Pietraforte

Blue Hi-eScr, sviluppata e brevettatadalla consorella Fpt Industrial, che as-sicura la conformità delle motorizza-zioni alle normative Stage IV/Tier 4 Fi-nal sulle emissioni senza bisogno diutilizzare sistemi Egr o filtri antiparti-colato. Con l’introduzione di motori dotati diquesto sistema di post-trattamento adalta efficienza, che migliora le presta-zioni riducendo i costi di esercizio, ilbrand giallo-blu ha rinnovato la pro-pria gamma di trattori nel segmentomedio-alto di potenza: le serie T7(completamente ridisegnata e arric-chita del nuovo modello T7.225), T8(con potenza massima innalzata a 435cavalli nel nuovo top di gamma) e T9che hanno debuttato al Sima 2015 nel-la versione Tier4B, caratterizzata al

Un viaggio coinvolgente einterattivo attraverso ilmondo agricolo e i 120anni di storia di NewHolland nell’ottica diuna meccanizzazione

agricola basata sulla sostenibilità e sul-l’utilizzo di energie rinnovabili. È quel-lo che il brand giallo-blu, l’unico mar-chio di macchinari agricoli ad ospita-re un padiglione ad Expo 2015, offriràai visitatori della rassegna milanesenel proprio Sustainable Farm Pavilion,a conferma di come macchine ed at-trezzature efficienti e innovative, ingrado di garantire un notevole rispar-mio di carburante, siano una concreta

Il motore della sostenibilità

risposta all’esigenza del “Do morewith less”, ovvero produrre di più emeglio diminuendo il consumo dienergia, le emissioni inquinanti e l’uti-lizzo di prodotti chimici.Una filosofia che New Holland Agri-culture ha fatto sua già da diverso tem-po, ribadita anche di recente, in oc-casione del Sima, dove Carlo Lambro,brand president di New Holland Agri-culture, nell’incontro con la stampainternazionale, ha illustrato l’approc-cio del brand agricolo di Cnh Indu-strial nell’affrontare la sfida di “nutrireil pianeta”, totalmente in linea con lasua strategia di Clean Energy Leader.Si inquadra in un futuro rispettoso del-la terra e dell’ambiente la nuova gene-razione del trattore T6 MethanePower – una delle attrazioni del Salo-ne parigino –, equipaggiato con unmotore Fpt Industrial Nef a sei cilindrida 179 cavalli di potenza massima,analogo a quelli montati sui modellistandard ma alimentato a metano al100 per cento, così da ridurre la di-pendenza dai combustibili fossili econtribuire al raggiungimento della“Energy Independent Farm”, dove ilmetano può essere generato da fontienergetiche rinnovabili, come le bio-masse. Senza trascurare il fatto che il sistemadi propulsione a metano diminuiscedell’80 per cento le emissioni di CO2rispetto ad un diesel tradizionale.New Holland ha consolidato il suoruolo di Clean Energy Leader anchegrazie alla progredita tecnologia Eco-

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MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |39

tempo stesso da più elevati livelli dicomfort.Anteprima al salone parigino ancheper il T8.435 SmartTrax (il lancio uffi-ciale è previsto nella seconda metàdell’anno), una configurazione che ab-bina i cingoli nella parte posteriore adun classico assale anteriore sospeso,permettendo quindi una maggioretrazione senza perdere in comfort dimarcia.Da segnalare ancora, sempre in temadi innovazione, la nuova rete RTK lan-ciata da New Holland nell’area Emeae i miglioramenti apportati al sistemaPLM Connect reso disponibile su unagamma più ampia di prodotti. In parti-colare, la nuova funzione di trasferi-mento dati wireless, che sarà introdot-ta nel secondo trimestre del 2015, in-

nalza ulteriormente il livello della con-nettività, aumentando il grado di inte-razione tra l’ufficio e la macchina al la-voro sul campo. «L’innovazione – ha spiegato Lambro– passa anche attraverso il sostegnofornito alla rete vendita per ampliare ilportafoglio prodotti» ed è proprio inquest’ottica che alcune macchine perl’edilizia fino ad oggi appannaggio diNew Holland Construction divente-ranno disponibili per il network diNew Holland Agriculture. Una decisio-ne che si ricollega al piano strategico

recentemente adottato da Cnh Indu-strial in merito al segmento Construc-tion con il conseguente riposiziona-mento dei due brand. Ma altre iniziative bollono in pentola,anche per quel che riguarda eventualiacquisizioni o partnership, e a tal pro-posito Lambro ha anticipato che sulfronte delle attrezzature verrà fatto unimportante annuncio entro la fine del2015. Ce n’è abbastanza, dunque, adetta del brand president di New Hol-land Agriculture, per guardare al futu-ro con una buona dose di ottimismo econtinuare ad investire, anche in con-siderazione dell’andamento ciclicodel mercato delle macchine agricole,con tre anni di boom che puntual-mente si alternano a un triennio in di-scesa. ���

A Expo, New Holland

realizzerà il “Sustainable

Farm Pavilion”

Page 40: Mondo agricolo n.3

Triplice anteprima

di Bkt: la novità di gamma Agrimax

Sirio, il lancio del nuovo sito

e la presentazione

del video corporate

S P E CI A L E S I M A

40| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

mercato le due misure 710/70 R 38 e540/65 R 38.Altra protagonista dell’appuntamentoparigino, la versione 2.0 del sito bkt-ti-res.com, interamente aggiornata e ri-voluzionata nei contenuti, con l’inten-to di farne un punto di riferimentoper clienti, utilizzatori, partner e gior-nalisti. Direttamente connesso ai so-cial network istituzionali, il sito inclu-de inoltre una nuova community,“Around Bkt”, luogo virtuale d’incon-tro tra Bkt e coloro che desiderano in-teragire con l’azienda.Sempre nel contesto del Sima, in oc-casione dell’incontro della compa-gnia indiana con la stampa di settore,è stato proiettato il nuovo video cor-porate 2015 che mette in risalto, at-traverso immagini suggestive, i puntidi forza di Bkt, un brand dai forti e ra-dicati valori, rappresentativo di un’a-zienda sempre più dinamica e solida, enel contempo, espressione di moder-nità. (C. P.)

Il salone parigino del Sima si èconfermato nell’edizione 2015,da poco conclusasi, un appunta-mento immancabile e strategicoper Bkt, impegnata ad accresce-re la propria visibilità e a raffor-

zare una posizione che vede il gruppoindiano tra i maggiori player mondialinel settore degli pneumatici off-hi-ghway, con una quota di mercato parial 6% nei segmenti specialistici mac-chine ed attrezzature agricole, movi-mento terra, minerario, industriale,portuale, Atv e giardinaggio. Quest’anno, in particolare, Bkt ha scel-to la rassegna francese come palco-scenico per una triplice anteprima: lanovità di gamma Agrimax Sirio, il lan-cio del nuovo sito del Gruppo e lapresentazione del video corporate2015.Minore impatto sull’ambiente, un’otti-ma stabilità laterale ed un elevatocomfort di guida sono solo alcune del-le peculiarità del nuovo Agrimax Sirio,uno pneumatico destinato ai trattoridi elevata potenza (oltre i 250 cavalli)e pensato per il trasporto di carichipesanti anche ad alta velocità, fino a

70 chilometri orari. La nuova mescoladel fianco e il battistrada potenziato,infatti, riducono drasticamente il calo-re generato nello pneumatico alle par-ticolari sollecitazioni dell’alta velocità.

Inoltre Agrimax Sirio, new entry nellagià nota ed accreditata linea di radialiAgrimax, lanciata con successo nel2004, può essere definito eco-friendlypoiché, grazie alla combinazione traun’impronta a terra uniforme, ossiauna maggiore area di contatto del bat-tistrada ed una minore resistenza al ro-tolamento, permette di ridurre i con-sumi di carburante, a tutto vantaggiodell’ambiente e con minori costi ope-rativi per l’azienda agricola.Al momento sono già disponibili sul

Allo stand Bkt al Sima

l’esibizione

di due football freestyler

Pneumatici vincenti

Page 41: Mondo agricolo n.3

Maneggevolezza,multifunzionalità,rispetto dell’ambiente

e comfort: questa

la formula vincente

dei “rossi” di Case IH

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |41

logia a Led di ultima generazione, siadell’interno. In particolare, il terminale Afs 700 èstato radicalmente aggiornato conl’aggiunta della configurazione dei di-stributori idraulici ausiliari e della fun-zionalità Isobus III che, a seconda del-l’attrezzo, può controllare automatica-mente la velocità di avanzamento, ilsollevatore e le funzioni dei distribu-tori idraulici ausiliari e della Pto deltrattore. Per quanto riguarda l’inverso-re, sono disponibili nuovi selettori eimpostazioni dell’aggressività, perconsentire regolazioni in linea con lesingole preferenze. Tutte le funzioni necessarie all’ope-ratore sono centralizzate e a portatadi mano, compreso il nuovo sistemaHeadland Mangement Control(Hmc) II per la gestione automaticadelle svolte a fine campo che si avva-le di un’innovativa interfaccia di faci-le utilizzo. Da segnalare infine che i trattori Pumasono disponibili con la soluzione inte-grata di guida automatica AccuGuidee sono predisposti per la connessionetelematica Afs Connect. (C. P.)

Se, com’era prevedibile, èstato il Magnum 380Cvx, in versione con cin-golatura Rowtrac, a cata-lizzare l’attenzione delpubblico all’interno del-

lo stand allestito da Case IH al Sima,non sono mancate da parte dei rossidi casa Cnh Industrial numerose altrenovità, sviluppate, come ha dichiaratoin occasione del salone parigino,Matthew Foster, vicepresidente di Ca-se IH per Europa, Medio Oriente e

Africa, «con l’obiettivo di offrire aiclienti del brand le migliori soluzionipossibili, per aziende agricole di ognidimensione».Rientra tra queste la nuova serie Pu-ma, formata da sette modelli da 150a 240 cavalli di potenza nominaleche nel top di gamma salgono a 270con Power Boost attivo. Per garantire

la conformità alle normative euro-pee sulle emissioni Stage IV (Tier 4Final) occorreva aggiornare il moto-re e la scelta è caduta sul Nef da 6,7litri prodotto da Fpt Industrial: un 6cilindri potente, efficiente ed “ecolo-gico” grazie alla collaudata tecnolo-gia Hi-eScr only. Oltre che sul motore, Case IH si è con-centrata sulla cabina, curando la pro-gettazione sia dell’esterno, dove sonopresenti un nuovo tetto e due nuoviset di fari da lavoro basati sulla tecno-

Foster: «Offriamo

soluzioni per aziende

di ogni dimensione»

L’agilità del Puma

P u m a 1 8 5 C v x

Page 42: Mondo agricolo n.3

Kuhn Italia, a Fiera

in Campo di Vercelli, ha presentatole nuove soluzioni

messe a punto per l’area riso

S P E C I A L E S I M A

42| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

di Barbara Mengozzi

Il Combiliner Sitera 3000 di Kuhn

Kuhn al pubblico italiano nel contestodella recente Fiera in Campo di Ver-

celli.

Una scelta tutt’altro che casuale, visto

l’importante ruolo che questa mac-

china può ricoprire nelle lavorazioni

in risaia garantendo la deposizione di

precisione di seme per seme nel sol-

co, presupposto, unitamente ad un

contatto ottimale seme/terra, per una

germinazione rapida ed omogenea.

La versione protagonista di questo im-

portante appuntamento è stata la Site-

Grande versatilità di im-

piego, con ampia possi-

bilità di regolazioni e

adattabilità a differenti ti-

pi di terreno, alta velo-

cità di semina e conse-

guente elevato rendimento del cantie-

re di lavoro. Sono queste, in estrema

sintesi, le principali caratteristiche del-

la combinata di semina meccanica Si-

tera, presentata ufficialmente da

Versatileseminatrice

Page 43: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |43

ra 3000, caratterizzata da una larghez-za di lavoro di 3 metri, 24 file con in-terfila da 12,5 centimetri, ingombromassimo in fase di trasporto su stradadi 3 metri, capacità della tramoggia di780 o 1.080 litri con estensione.Il rispetto dei semi di ogni dimensio-ne ed il loro costante e regolare flussonel solco di semina sono garantiti dal-la presenza di un dosatore dotato discanalature elicoidali per il dosaggiovolumetrico del seme (sistema Heli-ca) e di una vite micrometrica per laregolazione del dosaggio (chilo/etta-ro) tramite la regolazione della lar-ghezza del rullo dosatore volumetri-co. Viene offerta così la possibilità divariare la densità di semina da 1,5 a450 chili per ettaro, senza dover so-

stituire o smontare dei componentiper la regolazione del dosaggio.La barra di semina Seedflex, su strut-tura a parallelogramma, è adatta perseminare anche su residui colturaligrazie alla presenza di 24 elementi adoppio disco disposti su due ranghidistanti 35 centimetri uno dall’altro.I dischi presentano tra loro un disas-samento di 41 millimetri per un pas-saggio fluido, una migliore aperturadel solco e assenza di zollosità. A lorovolta i ruotini di chiusura solco, con

diametro di 32 centimetri e larghezzadi 45 millimetri, garantiscono un altorotolamento e capacità autopulente,contribuendo, di concerto con lapressione sull’elemento di semina di45 chili, a mantenere costante laprofondità di semina.Anteriormente il modulo di semina èmontato sull’erpice rotante Hr, propo-sto a Vercelli con il rullo in gommaPackliner: una modalità di accoppia-mento che facilita il lavoro dell’erpicerotante nei terreni pietrosi ed evita didover ritoccare le regolazioni diprofondita di semina quando si cam-bia la profondità di lavoro dell’erpice.In primo piano tra le attrezzature pre-sentate da Kuhn Italia a Vercelli ancheil nuovo aratro reversibile Multi Ma-ster 113 T 80/102 Speciale Risaia, of-ferto nelle versioni da 4 e 5 corpi,ognuno dei quali richiede una poten-za minima di 30 cavalli. La larghezza di lavoro può essere im-postata in modo semplice a 35, 40 e45 centimetri, mentre la distanza lon-gitudinale tra i corpi è di 102 centi-metri. Le dimensioni del telaio sono di120 x 120 centimetri, con una luce li-bera sottotelaio di 80 centimetri.I nuovi corpi a strisce Cl di forma eli-

coidale permettono di lavorare su ter-

reni da medio impasto a leggeri a

profondità comprese tra 15 e 25 cen-

timetri garantendo al tempo stesso

una significativa riduzione della po-

tenza e degli sforzi della trattrice, una

elevata qualità del rivoltamento del

terreno ed un’eccellente pulizia del

solco di aratura.

Contribuisce alla robustezza dei nuovi

aratri Multi Master per la risaia la pre-

senza di una testata monoblocco

rinforzata ad attacco flottante, provvi-

sta di bracci d'attacco oscillanti che

consentono all’attrezzo di adattarsi ai

movimenti non lineari riducendo lo

sforzo da parte del trattore in fase di

svolta su appezzamenti non squadra-

ti. Da segnalare anche la presenza di

tubi flessibili protetti in vicinanza del

punto di pivottamento per evitare av-

vitamenti e torsioni. Ottimizza infine

la sicurezza la presenza del bullone di

trazione. ���

Lancio sul mercato italiano

della combinata di semina

in linea Sitera

Page 44: Mondo agricolo n.3

Si amplia la gammadei sollevatori

di Merlo, all’insegna della modularità. Saranno in produzione

da maggio

S P E C I A L E S I M A

44| MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

la nuova cabina modulare pressuriz-zata, la più ampia della categoria eprovvista in opzione di un esclusivosistema di sospensioni idropneumati-che. Di serie l’Epd, che svincola il re-gime motore dal pedale dell’accele-ratore, e il Fan Drive, che permette dicambiare il senso di rotazione, daaspirante a soffiante, della ventola. Due modelli (TF 33.7 e TF 30.9) an-che per la nuova gamma Compattiche, a dispetto delle loro dimensionidavvero contenute – l’altezza è di2,12 metri e la larghezza di 2,10 me-tri – offrono gli stessi vantaggi in ter-mini di prestazioni e vantano le stes-se tecnologie di punta della serie Tur-bofarmer Medium Duty. E questo va-le anche per la versione L (Low Pro-file) nella quale l’altezza scende a so-li 2 metri, per poter operare all’inter-no di edifici con accessi limitati, man-tenendo comunque la stessa cabinadei modelli standard (e la stessa abi-tabilità interna) e la possibilità dimarciare su strada alla velocità massi-ma di 40 chilometri orari. (C. P.)

Merlo ha aggiunto unaltro importante tas-sello al processo dirinnovamento dellapropria gamma, frut-to di quell’innovati-

vo concetto di produzione modulareche, da un paio di anni a questa par-te, ha di fatto rivoluzionato le moda-lità di progettazione, realizzazione ecommercializzazione proprie delgruppo cuneese leader tecnologiconel settore dei sollevatori telescopi-ci, consentendo un notevole incre-mento sia del livello qualitativo siadel numero di versioni disponibilidel prodotto. Lo scorso febbraio sono stati presen-tati in anteprima mondiale al Sima2015 i Turbofarmer Medium Duty e iCompatti: due nuove famiglie – cheentreranno in produzione, nel casodei Medium Duty, entro maggio e,per quanto riguarda i Compatti, adottobre-novembre di quest’anno –sviluppate dagli ingegneri del grup-po Merlo partendo come sempre dazero e dotate dei contenuti esclusivie delle tecnologie derivate dai solle-

vatori delle gamme superiori. Un debutto che non poteva goderedi migliore accoglienza, visto che alsalone parigino entrambe le novitàsono state insignite del titolo di “Mac-china dell’anno” nella categoria mo-vimentazione e logistica.I Turbofarmer Medium Duty, caratte-

rizzati da dimensioni particolarmen-te compatte (l’altezza massima è con-tenuta a 2,25 metri e la larghezza a2,24) constano di due modelli, il TF35.7 e il TF 33.9, disponibili in diecidifferenti versioni, con bracci da 7 e9 metri e portate da 33 a 35 quintali.Contribuisce a garantire un’elevatamanovrabilità e ridotti consumi il pe-so limitato a 6.600 chilogrammi.Da segnalare, insieme alla doppia mo-torizzazione (da 75 o da 120 cavalli),

I Turbofarmer Compatti

arriveranno sul mercato

a ottobre-novembre

Agevoli telescopici

Più facile il lavoro in stalla con il compatto TF 30.9

Page 45: Mondo agricolo n.3
Page 46: Mondo agricolo n.3

Approfondimento a 360°

di Maccarese e Zoetis:

dalla fine delle quote

alla situazione di mercato,

dal consumo alla promozione,dal benessere animale

a quello dell’uomo

di Claudio Costantino

Avvalendosi della presenza diesperti e docenti, si è svolta al Ca-stello di San Giorgio nel borgo diMaccarese, su iniziativa dell’a-zienda Maccarese, in collabora-zione con Zoetis Italia, la tavola

rotonda su “Tutto quello che avrestevoluto sapere sul latte e non avete maiosato chiedere”; l’obiettivo è quello “disfatare i luoghi comuni che girano in-torno al mondo del latte e dei suoi de-rivati”. Molti i contributi scientifici, a

Tutto quello che avrestevoluto sapere sul latte

AT T U A L I TÀ A G R O A L I M E N T A R E

partire da quello di Andrea Formigoni,professore di nutrizione e alimentazio-ne animale all' Università di Bolognasul benessere animale, al quale ha fattoeco Fernando Aiuti, nello sfatare falseideologie circa le intolleranze al lattevaccino. Aiuti, docente di allergologia eimmunologia clinica alla Sapienza diRoma, ha sottolineato che "la demo-nizzazione delle diete con grassi e pro-teine animali è il frutto di poche cer-tezze ad errata informazione ". EvelinaFlachi, specialista in Scienza dell'Ali-mentazione e Presidente Food Educa-tion Italy ha osservato: "All'interno del-la piramide alimentare il latte e i deri-vati caseari sono inseriti nella dietagiornaliera perché, insieme ai vegetali,apportano le vitamine e i minerali ne-cessari per il fabbisogno quotidiano;non solo effetti benefici all' organismoma anche psichici. Il formaggio infattiproprio come il cioccolato contieneun aminoacido precursore della sero-tonina che da tempo viene considera-ta fondamentale per regolare il buonumore". Dello stesso parere ancheFrancesco Riva, direttore dell'unità diChirurgia dell'Ospedale Eastman diRoma, che ha ricordato come sia “un

alimento indispensabile per le nostreossa”. Preoccupa il calo dei consumima il ministero vuole intervenire. Ilrappresentante del ministero delle Po-litiche agricole Luca Bianchi ha assicu-rato che «si darà avvio ad una campa-gna di educazione alimentare pro lat-te». A fare gli onori di casa il presiden-te della Maccarese Spa Carlo Benetton,che si è detto “molto preoccupato perl'andamento del prezzo del latte inprevisione della fine del regime dellequote”. “Occorre concentrare la pro-duzione e confrontarsi con il mercatocon una maggiore forza contrattuale,agendo in un percorso di filiera», hasottolineato, dal canto suo, il presiden-te di Confagricoltura Mario Guidi. Sul fronte delle quote latte la Regionesi sta già muovendo per individuare -ha ricordato l’assessore regionale al-l’Agricoltura Sonia Ricci - “azioni chepossano aiutare gli allevatori a frontedel momento complicato”. Ha ribadi-to con convinzione il presidente e ADdella Centrale del latte di Roma(Gruppo Parmalat), Antonio Vanoli:“Ci sarà sempre spazio in Italia peruna produzione di latte di buona e al-ta qualità». ���

46|MONDO AGRICOLO|MARZO 2015

Page 47: Mondo agricolo n.3

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |47

Successo di partecipazione

e di organizzazione

per il 36° “Soggiorno

Pensionati” in Sicilia.Allegretti e Santori:«incontri e confronti»

di Elisabetta Tufarelli

Il 36° Soggiorno Pensionati si èconcluso a Giardini Naxos conun successo. Di partecipazione(800 over 65 suddivisi in due tur-ni), di organizzazione (sono sta-ti presenti il vicepresidente na-

zionale Massimiliano Giansanti, quellodi Federsicilia Massimo Franco e il pre-

sidente di Confagricoltura MessinaFrancesco Natoli), di dibattito sulleproblematiche degli agricoltori con icapelli bianchi, ma anche di diverti-mento. Ricco il programma di escur-sioni. “Mancavamo da più di 10 anni equest’anno siamo tornati nell’isola delSole, in Sicilia, nella bella GiardiniNaxos a due passi da Taormina e alcentro di un territorio ricco di bellez-ze paesaggistiche e architet-toniche”. Lo ha sottolineatoBruno Allegretti, presidentedel Sindacato Pensionati diConfagricoltura, accoglien-do i numerosi partecipanti.Una bellissima atmosfera hascandito i giorni siciliani. Trainteressanti escursioni, ani-mazione, eventi serali si èconsolidato il senso di ap-partenenza all’organizzazio-ne: alcuni associati hannocomposto una canzone, altrirecitato una poesia. Sono sta-

AT T U A L I TÀ R A P P R E S E N T A N Z A

Lo sbarco degli ottocento

ti i pensionati cremonesi, allegri ed at-tivi a portarsi a casa il trofeo di miglio-ri cantanti. “Abbiamo voluto offrire –ha continuato Allegretti – un’occasio-ne rilassata di confronto e d’incontroanche sui problemi che ci riguardanocome agricoltori e come pensionati. Inquesto scenario non incoraggiante ilSindacato Pensionati non ha abbassatola guardia e con gli altri sindacati riuni-ti nel Cupla abbiamo chiesto un diver-so ‘paniere’ di indicizzazione delle pen-sioni agganciato ai generi di prima ne-cessità”. Tra le richieste anche la resti-tuzione ai medici di base di un ruoloprimario facilitando la costituzione sulterritorio di una rete di studi associatimultidisciplinari; poi l’uniformità terri-toriale dei servizi e delle procedure el’adozione definitiva dei costi stan-dard, come le famose siringhe il cui co-sto unitario ‘inspiegabilmente’ varia da1 euro a 10 o più euro a secondo del-l’ASL che le acquista. “In questo con-testo non esaltante – ha sottolineatoAngelo Santori - ha ben operato laConfagricoltura per la difesa e la pro-mozione degli agricoltori. Pur non es-sendo ancora riuscita ad eliminare l’I-mu ne ha contenuto i danni e ha evi-tato, con la recente legge di stabilità,problemi più gravi. Incoraggiante è lasituazione organizzativa del Sindaca-to sul territorio: cresciamo costante-mente di numero e di sedi e l’OnlusSenior – L’Età della Saggezza ha molti-plicato il numero delle scelte del 5per mille raccolte coi modelli 730 eUnico: nell’ultimo anno sono aumen-tate del 300%”. ���

Page 48: Mondo agricolo n.3

48| MONDO AGRICOLO | MARZO 2015

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

“Cosa accade se i produttori abbandona-no la terra?” È questa a Casalecchio diReno (BO) - all’indomani della conver-sione in legge del decreto sull'Imu agri-cola, alla Camera dei Deputati - la pro-vocazione di Agrinsieme Emilia Roma-gna. Originale l’iniziativa: un flash mobcon i protagonisti che hanno disegnato,sui campi, vestiti di bianco un grande al-bero stilizzato. L’albero poi si è primariempito di frutti (alcuni degli agricolto-ri hanno aperto degli ombrelli rossi) einfine si è trasformato in una grandescritta che si staccava dalle colline: SOS.Una richiesta di aiuto per l’agricoltura,ma anche per la società che, senza il set-tore primario che dà cibo e preserva ilterritorio non ha scampo. Tanta atten-zione e grande partecipazione all’origi-nale protesta degli agricoltori del coordi-namento che riunisce Confagricoltura,

INIZIATIVA ANTI-IMU SULL’AGRICOLTURA DI AGRINSIEME EMILIA ROMAGNA

Protesta contro l’Imu con un partecipato flash mob

di Elisabetta Tufarelli

La “Composizioni umana”ripresa dal drone

e tanta gente comune si sono riuniti pro-prio su quei terreni dove l’agricoltura,oggi, è sempre più difficile e meno com-petitiva. “Un quarto dell’ammontare deifondi agricoli comunitari - ha sottoli-neato il coordinatore regionale Gugliel-mo Garagnani - viene usato per coprirei danni aziendali causati da calamità edissesto idrogeologico, pari a circa 1000milioni di euro nel 2014; il 43/¬45% inmedia del reddito imponibile ai fini Ir-pef delle aziende agricole se ne va per l’I-mu. E in Emilia Romagna, si è registratoun calo del 3% di aziende agricole nel2014 e dell’1,1% di occupazione neicampi. Trend in calo anche per il 2015”.La manifestazione è stata seguita anchein diretta streaming sui siti delle orga-nizzazioni e sui mega schermi allestiti aReggio Emilia nella Camera di Com-mercio e a Rimini, in piazza Cavour. Undrone dall’alto ha ripreso i partecipantiche componevano le figure. Senz’altroun modo nuovo per comunicare la rab-bia del settore agroalimentare italiano,esasperato da provvedimenti che fini-ranno per uccidere le campagne.

Cia e Alleanza delle Cooperative Agroa-limentari della regione, che continuanoa denunciare i gravi problemi che stannosoffocando il comparto, proprio a parti-re dall’Imu. Coltivatori, allevatori, frutti-coltori, ma anche esportatori di vini, sa-lumi e formaggi, di eccellenze Dop e Igp

Page 49: Mondo agricolo n.3

step. La testimonianza di figure professio-nali, che hanno fatto dell’agricoltura sene-se uno dei luoghi con la migliore qualitàdella vita al mondo, incontri in aula e la-boratori pratici sui mestieri di campagna.

Parte il progetto “Agristudenti doc”. “Mipiace l’idea – spiega Giuseppe Bicocchi,presidente di Confagricoltura Siena – dimettere in contatto mondi che hannomolto bisogno di conoscersi e rispettarsi:la campagna di ieri con il mondo ruraledi oggi. E pensiamo di favorire la com-prensione del nostro ambiente attraversola conoscenza e l’esperienza diretta deigiovani consumatori di domani”. Per sot-tolineare che l’agricoltura è un bene pre-zioso, fonte di reddito e di lavoro, il pro-getto, che ha il patrocinio della RegioneToscana, della Provincia di Siena e deiComuni di Siena, Buonconvento, Ascia-no e Rapolano Terme, si sviluppa in vari

ALLA SCOPERTA DELLE TRADIZIONI DEGLI ANTICHI MESTIERI RURALI

Nelle scuole senesi, il progetto educativodi“Agristudenti doc”

www.cropscience.bayer.it

L’antiperonosporico per la vite

La certezza del successo TM

La certezza del successo

TMTM

A maggio l’evento finale, per presentaregli elaborati realizzati dagli alunni, cheverranno poi pubblicati in un libro. L’ini-ziativa sarà supportata da una campagnadi comunicazione e sulla pagina face-book, linkabile anche dal sito Confagri-coltura Siena, verranno pubblicati post,aneddoti, proverbi e curiosità di ogni ge-nere legati all’agricoltura di ieri. Occorre, a parere di Bicocchi, creare unamaggiore sinergia fra scuola e mondoaziendale, ma è anche necessario far capi-re alle giovani generazioni che ogni pro-dotto agricolo è diverso da un altro e que-sto dipende dal territorio in cui vieneprodotto e dai metodi di produzione.

Page 50: Mondo agricolo n.3

50 | MONDO AGRICOLO | MARZO 2015

banda larga, il problema semmai è nella velocità delle

connessioni. In realtà la banda larga è insoddisfacente

per le necessità delle imprese”. L’Agenda prevedeva che

fosse completata la copertura (secondo la vecchia defi-

nizione, almeno 2 MB) entro il 2014, ma poi si è passa-

ti all’anno in corso; ed entro il 2020 si dovrà perfezio-

nare la copertura della banda ultra larga per raggiunge-

re i target europei (100%

copertura banda a 30Mb-

ps e 50% della banda a

100Mbps), appuntamento

che non si può rimandare.

Il presidente dei Giovani

Imprenditori di Federali-

mentare, Francesco Divel-

la ha parlato anche di e-

commerce:“Le vendite su

internet dei prodotti ali-

mentari italiani sono in

crescita e l’e-commerce

sta diventando sempre

più strategico per portare

il made in Italy nel mon-

do; bisognerà cogliere

l’effetto trainante dall’Ex-

po”. Dal canto suo, sull’e-

commerce, Maiorano ha

ricordato come l’Anga ab-

bia avviato la piattaforma

‘Food Made In’, che è a di-

sposizione delle aziende

associate.

Elisabetta Tufarelli

ESSENZIALE PER I GRANDI OBIETTIVI DELLA CRESCITA, DELL’OCCUPAZIONE, DELLA QUALITÀ DELLA VITA

Agenda digitale: superare i gapstrutturali e culturali

Il Global Entrepreneurship Congress (#gec2015) è, fin

dalla sua istituzione, un momento di incontro interdi-

sciplinare e trasversale in cui imprenditori, investito-

ri, ricercatori, stakeholder, opinionisti e politici si con-

frontano su idee, tecnologie e prodotti innovativi. Ora

sotto la sigla di “#gec2015”, a Milano, l’Anga ha fatto tris.

La gestione della ‘buvette’ con i vini prodotti dai giova-

ni, l’intervento di Maiora-

no sulla crescita, tra i gio-

vani, della voglia di agri-

coltura e “#filiereintelli-

genti” (il progetto avviato

dai Giovani di Confagri-

coltura in collaborazione

con quelli di Federalimen-

tare, il Cnred il Miur). Si è

discusso, in particolare,

dell’agenda digitale, quin-

di delle opportunità delle

innovazioni informatiche

e digitali in agricoltura, a

patto che il collegamento

a Internet sia aggiornato e

funzionale. Per il presiden-

te dei Giovani di Confagri-

coltura Raffaele Maiorano

– che è intervenuto all’in-

contro di Milano - “si stan-

no facendo passi avanti

nell’Agenda digitale; dal

Rapporto annuale 2014 è

emerso che l’88% delle

aree rurali è servita dalla

Bisogna utilizzare il digitalecome leva di trasformazioneeconomica e sociale: è quantoè emerso nell’incontro su“#filiereintelligenti”. Il digitaldivide resta un problema chepesa sulla competitività delleimprese agricole, con aree rurali

del Paese servite male o per niente dalla banda larga, che giàsi rivela insoddisfacente. Occorre quindi superare i gapstrutturali che ancora persistono, ma è necessariosoprattutto intervenire per ampliare la “cultura del digitale”;non serve avere la macchina veloce se poi non si sa guidare enon si ha la patente. Il problema non è solo delle aziendeagricole, ma di tutto il Paese. Ci sono carenze, difficoltà diapproccio, anche generazionale. Dal Rapporto sull’AgendaDigitale emerge che, nel 2013, il 34% della popolazionecontinuava a non connettersi a Internet. Gli utenti regolari,quelli che si collegano almeno una volta alla settimana,erano il 56%, ben sotto il 72% europeo. In attesa diprogressi, il gap culturale resta.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

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possa giovare in termini di crescitapersonale e imprenditoriale. In più, sientra a far parte di una squadra e, nel-lo stesso tempo, c’è l’occasione di cono-scere altri che fanno lo stesso lavoro,creando reti e sinergie al di là deglistretti confini locali”. Con lo slogan“Qualità di nuova generazione”, siguarda all’innovazione dai punti di vi-sta organizzativo, politico-sindacale emediatico. “Il nostro scopo – continuaMaiorano - è quello di valorizzare ilnostro modo di fare agricoltura e orga-nizzazione. Crediamo profondamentenella dell’agricoltura e nella sua capa-cità di creare benessere ambientale edeconomico per le nuove generazioniche crescono: i giovani non sono il fu-turo, sono il presente”.Il Road Show ènato all’interno del progetto di ricam-bio generazionale di Confagricoltura“Yeah! Project”, attraverso il quale sonoidentificati strumenti innovativi per at-trarre nuovi associati. “L’agricoltura èstrategica per il futuro dell’Italia, ma habisogno di più giovani – conclude ilpresidente dell’Anga -. Dobbiamo capi-re ciò che i giovani possono dare al si-stema, non il contrario”.

Grande è stata la partecipazione dimolte giovani promesse dell'agricoltu-ra, di imprenditori agricoli e di tantiaspiranti agricoltori alle tappe del RoadShow, il tour organizzato dai giovani diConfagricoltura per catturare l’atten-zione di tanti giovani coinvolgendolinell’associazione. L’Italia, si sa, è unPaese di aspiranti imprenditori e se inagricoltura ci sono solo 59.000 giovaniaziende, pari al 7,2% del settore, a pa-rere dei giovani di Confagricoltura, sipuò fare di più. Partendo da questoconcetto, quasi ovvio, questo percorsoche toccherà tutte le regioni italiane,con l'obiettivo di promuovere, tra lenuove leve, la conoscenza delle oppor-tunità che dà l’associazione, è già pas-sato, con numerosa partecipazione edentusiasmo, in Calabria, Puglia, Moli-se, Umbria e Toscana e, prossimamen-te, sarà in Liguria e in Veneto. “Il for-mat – spiega Raffaele Maiorano - èsemplice, ma efficace. Si presenta il pa-norama delle opportunità che l’Angaoffre ai giovani agricoltori e c’è la di-mostrazione pratica, attraverso la testi-monianza di due casi di successo,quanto l’appartenenza all’associazione

BRUXELLES

Anga Cuneo

illustra istanze

pro giovani

Al Road Show«la qualità di nuova generazione»

IMPEGNO SINDACALE ITINERANTE DELL’ANGA

Trasferta a Bruxelles per igiovani di Cuneo con l’o-biettivo di conoscere ‘da vi-cino’ i lavori del Parlamentoeuropeo. Grazie a questainiziativa i giovani dell’Angahanno potuto assistere auna seduta della Commis-sione Agricoltura e incon-trare, nella sede del CopaCogeca, Elvira Grassi delladirezione generale Agricol-tura della Commissione eu-ropea, conoscendo Paolo DiStefano il rappresentante diConfagricoltura a Bruxelles.Nell'occasione sono stateconsegnate all'europarla-mentare Alberto Cirio leistanze degli agricoltori del-la provincia di Cuneo. «Èstata un'esperienza interes-sante e fruttuosa – ha com-mentato il presidente del-l'Anga di Cuneo AlbertoGiordano -. Abbiamo assi-stito a una sessione dellaCommissione Agricolturain cui sono stati affrontatimolti temi. All'onorevoleCirio abbiamo inoltre fattoavere l'elenco delle nostreaziende dell'Anga, condotteda imprenditori under 40,affinché possano esserecoinvolte direttamente ininiziative di programmazio-ne futura del comparto».

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IMPEGNO DEI GIOVANI DI SANREMO PER LA FLORICOLTURA

Carro Floranga Flower Show

Impegno a 360° per i giovanidi Confagricoltura Liguria.Prima la floricoltura italiana èdiventata protagonista grazieal francobollo proposto dal-l’Anga ed edito dalle Poste Ita-liane, poi il Carro FlorangaFlower Show, in occasionedell’edizione 2015 di “CorsoFiorito” a Sanremo. La mani-festazione è seguitissima nonsolo dai sanremesi. Ad aprirela consueta sfilata dei carri fioriti di tan-tissimi comuni e cittadine della “Rivieradei Fiori” è stato proprio quello dellacittà di Sanremo, ideato e costruito daigiovani dell’Anga, dopo giorni di durolavoro spesso svolto ‘in notturna’, quan-do gli impegni in azienda davano tre-

gua. “Il carro è stato fuori concorso – haprecisato il presidente regionale, Rober-to Fiumara– e oltre all’impegno dei Gio-vani di Confagricoltura, si è affiancataquello di tanti, per far si che fosse di tut-ti, l’emblema della nostra città e dei suoifiori. Un grazie, dal punto di vista tecni-

ADVANCED TECHNOLOGY.

www.merlo.com

2015

co, – ha concluso RobertoFiumara – al servizio manu-tenzione del verde del Comu-ne che ci ha aiutato a realizza-re questo progetto, all’Asses-sore al Turismo del Comunedi Sanremo e a tutto l’ufficiocomunale del turismo chehanno fortemente credutonella nostra idea di rimarcarel’importanza dei fiori di San-remo come veicolo promo-

zionale della città, del suo comprensorioe delle sue attività. E’un momento stori-co per noi giovani di Confagricolturache arriva alle porte di un altro impor-tante evento:Floranga, la nostra grandemanifestazione floricola che si terrà al‘Palafiori’ il 28 e 29 marzo”.

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A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

Gli impianti EnviTec vengonorealizzati per ottenere le mi-

gliori prestazioni. Tuttavia la stabilitàe l’efficienza del processo biologicosono fattori fondamentali per garan-tire il massimo della redditività diciascun impianto. Sebbene la pro-duzione di biogas sia il risultato dinote reazioni biologiche (idrolisi,acidogenesi, acetoenesi, metano-genesi), l’efficienza del processobiologico varia da impianto a im-pianto a seconda della tipologia,della qualità delle biomasse e deiparametri di esercizio del digestore(pH, temperatura, sostanza secca,tempi di ritenzione ecc.). Dal 2015,la gamma dei servizi di assistenzaEnviTec si completa con il nuovo la-boratorio a Verona, integrato nellastruttura della sede centrale in ViaJean Monnet, 17 ([email protected]). Consapevole che ilmonitoraggio del processo fermen-tativo e la valutazione tempestiva deidiversi parametri siano il fattorechiave per intervenire, correggere eprevenire ogni rischio d’instabilitàbiologica e garantire la massima ef-ficienza di ogni impianto, EnviTec hadeciso di investire sulla rapidità edefficienza del suo servizio biologi-co. Il nuovo laboratorio rappresental’eccellenza della tecnologia analiti-ca su 80 mq, gestita dai professioni-sti di EnviTec. Tale servizio si adattaad ogni tipo d’impianto e tecnologiacostruttiva. Il laboratorio è nato, in-fatti, per supportare tutti coloro checercano un servizio analitico effi-ciente e sempre avvalorato da un’in-terpretazione precisa ed esaustiva

dei risultati. Per la gestione ottimaledegli impianti, vengono eseguiteanalisi complete sul digestando eogni tipo di biomassa avvalendosi diprotocolli analitici ufficiali e stru-mentazione all’avanguardia. Il labo-ratorio EnviTec è dotato della stru-mentazione più recente e automa-tizzata che permette di eseguire pa-rallelamente un ampio numero dicampioni ottimizzando così i tempianalitici dell’analisi tradizionale egarantendo al tempo stesso un’altaprecisione nei risultati ottenuti. Il la-boratorio fornisce un servizio anali-tico in grado di rilevare tempestiva-mente qualsiasi problema d’ineffi-cienza biologica su ogni tipo d’im-pianto a biogas. I risultati verrannoconsegnati nell’arco di poche oredall’arrivo del campione o, a richie-sta, in tempo reale durante un so-pralluogo con strumentazione por-tatile.L’analisi della qualità dei substrati in

� E N V IT E C B IO G A S A M P L IA L A G A M M A D E I S E R V IZ I

Nuovo laboratorio a Verona:

una squadra di biologici al servizio del biogas

ingresso al digestore permette inol-tre di formulare la dieta migliore perogni impianto e aiuta nella selezio-ne delle stesse biomasse, sugge-re n d o i l m i g l i o r ra p p o r t oqualità/prezzo. EnviTec dispone, in-fatti, di un’ampia banca dati che per-mettono di valutare i diversi tipi disubstrato sotto ogni aspetto, così co-me le problematiche legate alla lo-ro gestione.Oltre alle analisi di rou-tine, il laboratorio è in grado di ese-guire studi e progetti in collabora-zione con Enti di ricerca riconosciu-ti a livello internazionale. Questoservizio oltre ad essere tale, garan-tisce un costante aggiornamentosulle novità tecnologiche, scientifi-che e sulla gestione degli impianti.“Scegliere la nostra assistenza bio-logica vuol dire assicurare la massi-ma redditività del Vostro impianto”,conferma Silvia Di Fabio, responsa-bile dell’Assistenza Biologica Envi-Tec in Italia. �

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Alle radici del futurowww.siapa.mi.it

PORTIAMO

NEL FUTURO

LA FORZA

DEL PASSATO

Passione, esperienza, innovazione e tradizione: le solide qualità degli agricoltori italiani sono le stesse di Siapa, partner privilegiato dei Consorzi Agrari dal 1948 e sostegno essenziale per affrontare le nuove side del mercato globale.

Oggi Siapa, dopo oltre 65 anni, continua ad essere un prezioso punto di riferimento per i Consorzi Agrari, con un supporto tecnico all’avanguardia, grazie all’ampiezza e alla speciicità del catalogo prodotti, per colture sempre più protette e produttive.

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PING PONG E SALUTE

Chi non ha giocato a ping pong ameno una volta? Questaattività, come rileva uno studio dell'istitutodi scienza dello sportdel Coni, avrebbeeffetti benefici sul pianofisico e mentale, grazieal fatto che praticarlamette alla prova tutti i muscoli del corpo oltre che l'apparatoriflesso-cognitivo. Il tennis da tavolo è unadisciplina sportiva chesi può fare a qualsiasietà, consigliata aibambini perchésviluppa la capacità tattica e di concentrazione, ma anche agli anzianicome buon esercizioaerobico e anti-neurodegenerativo. Lo conferma anche una ricercacondotta in Giapponesulle demenze, nella quale si evince che la praticacontinuativa del tennisda tavolo migliora la vigilanza, l'equilibrioe la coordinazione.

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OVER 65

La memoria funziona meglio ad occhi chiusi

di Elisabetta Tufarelli

Da uno studio effettuato dai ricercatori del-la University of Surrey di Guildford (RegnoUnito), emerge che tenere gli occhi chiusiaiuti a focalizzare meglio i ricordi. Ma èimportante anche interagire con l’intervista-tore. La ricerca è stata condotta su 178volontari, suddivisi in 4 gruppi. Dopo lavisione di un film, ogni gruppo dovevarispondere a quesiti e doveva farlo, rispetti-vamente, ad occhi aperti, con gli occhi chiu-si, stabilendo un rapporto amichevole conchi faceva le domande, o non facendolo.Chi aveva risposto con gli occhi chiusi e chiaveva stabilito una relazione con l'intervi-statore ha risposto correttamente al 7 5 %delle domande, gli altri soltanto al 41%. L’e-

sperimento è proseguito chiedendoagli stessi partecipanti ciò che ave-vano ascoltato durante la finta scenadi un crimine. Sono stati confermatigli stessi risultati. Chiudere gliocchi, a parere di Robert Nash cheha guidato lo studio, aiuta perchéelimina le distrazioni, permette divisualizzare un evento e di ricordar-ne i suoni. A proposito delle funzio-ni cognitive, gli studiosi hanno poiscoperto che praticare il Tai ChiChuan rallenta il declino cognitivo

tipico dell'età. Lo rivela una ricerca pubbli-cata sul “Journal of the American GeriatricsSociety” e condotta da Peter Wayne, basatasull'esame di dati raccolti da 2 0 studi prece-dentemente pubblicati per un totale di 2553anziani. Da più di un secolo il Tai ChiChuan è considerato una disciplina pratica-bile a tutte le età e preziosa per migliorare lasalute, la capacità di mantenere l’equilibrio,l’agilità ed in generale il benessere psico-fisico; incorpora aspetti cognitivi, meditati-vi e sociali insieme. E’ un'attività soft e mol-to indicata per l'anziano. E' per questo che iricercatori hanno voluto valutare se avesseun qualche effetto nel prevenire o rallentareil declino cognitivo.

LE PERSONE ANZIANE saranno affiancate

da robot per aiutarle nello svolgere compitie mansioni, facilitando così loro la vita di tutti i giorni. Non è fantascienza, ma unprogetto reale che stanno mettendo a puntoi ricercatori italiani. Ha iniziato, infatti, amuovere i primi passi icub, il robot cuccioloche è stato sviluppato all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, con la forma e le dimensioni di un bambino che aiuterà

anziani e malati. Il prezzo dovrebbe essere di circa 10.000 euro, ma l'obiettivo èrealizzare qualcosa di più conveniente e accessibile. Quest’anno partirà il secondoprogramma di sperimentazioni, nel corso del quale altre persone anzianevolontarie proveranno i nuovi sistemi robotici, questa volta in ambienti reali.

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Soffrire di ansia?È scritto nel cervello

Analizzando l’amigdala (una parte delcervello) potrebbe essere possibile pre-dire gli effetti psicologici dello stresscon anni di anticipo. Il rischio di sof-frire di ansia e depressione è scritto inquest’area del cervello responsabiledelle emozioni, paura inclusa. E sareb-be possibile prevedere l'insorgenza diquesti problemi con anni di anticipo,identificando le persone più a rischio.Lo sostiene un nuovo studio dellaDuke University, che ha analizzato,con la risonanza magnetica, il cervellodi ragazzi di età compresa tra i 18 e i22 anni mentre osservavano immagini

festando sintomi piùgravi di ansia e

depressione. E l'at-tività dell'amig-dala permette-rebbe di preve-dere il rischio di

ansia e depressio-ne da 1 a 4 anni. La

ricerca apre le porteallo studio di nuove tera-pie o nuovi farmaci perprevenire e per alleviare i

sintomi dell'ansia e delladepressione associate allo stress.

di volti dall'espressionearrabbiata o impaurita.In seguito è statorichiesto di compila-re un questionarioper valutarne l’umo-re ogni 3 mesi. E'stato così scopertoche chi era caratte-rizzato da unarisposta maggioredell'amigdala alleimmagini mostrateaveva una maggiore probabilitàdi reagire, in futuro, allo stress, mani-

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PATRONATO di Carlo Rosati

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Al servizio del cittadino

«Il seminario a Chianciano deglioperatori di patronato Enapa èl’occasione per consolidare eaccrescere il legame tra tutti coloroche operano sul territorio e dannoimpulso ai servizi offerti». Losottolinea il presidente dell’Enapa,Roberto Poggioni, alla vigiliadell’importante appuntamento perl’ente di assistenza che si tienequando questo giornale è indiffusione. A Poggioni chiediamo difare il punto sul ruolo dei patronati.

Presidente Poggioni, gliattacchi agli istituti di assistenzasi ripetono di tanto in tanto. Cosa ne pensa? Si tratta di campagne che, spesso, nonsono fondate sui fatti e sulla realtà, mache puntano semplicemente a denigrareun’importante attività di servizio afavore di tutte le categorie sociali. Sivogliono colpire le associazionisindacali, ma alla fine il danno lo siarreca ai cittadini.

Peraltro, i patronati non sonosolo di estrazione sindacale... E’ vero, c’è una prevalenza, nell’ordinedel 50% circa, di organismi promossidai sindacati dei lavoratori ma, perl’altra metà, ci sono altre organizzazionie associazioni di categoria, inparticolare del lavoro autonomo,come Confagricoltura, che hannoun proprio patronato e chesvolgono la loro attività sulterritorio nazionale e ancheall’estero.

Una delle critichepiù frequenti,riguarda ilcapitolodellerisorsefinanziarie.

Su questo aspetto c’è grandeconfusione. Vogliamo farechiarezza? L’aspetto è molto semplice: non ci sonofinanziamenti pubblici. Il fondodestinato ai patronati è alimentato daversamenti dei lavoratori e dei datori dilavoro, comprese le nostre impreseagricole, con lo scopo di assicuraretutele fondamentali, garantitecostituzionalmente, anche a chi nonpuò permettersi di sostenerleeconomicamente. L’attività deipatronati, infatti, è assicurata a titologratuito.

In particolare sono tanti icittadini, i lavoratori, i pensionati,gli immigrati che si rivolgono alle

sedi dell’Enapa. Il numerodegli assistiti cresce

sistematicamente: ècosì? È così. Il numero deicittadini che si rivolge nonsolo all’Enapa, ma alsistema organizzato dei

Patronati, continua adaumentare, anche

perché èdiminuito il

numero deglisportelli

dell’Inps destinati a offrireinformazioni e assistenza. Oggi, unaparte dei servizi pubblici, è stataautomatizzata, ma il 75% dei fruitori,in particolare pensionati e immigrati,ha poca dimestichezza con i servizitelematici. I patronati colmano questelacune; la loro competente ed efficaceazione sussidiaria risolve una serie diproblemi sia ai cittadini sia allapubblica amministrazione.

Alla fine, per la pubblicaamministrazione c’è anche unrisparmio, in termini di oneri

del servizio? Non c’è dubbio: se questo lavoro dovesseessere fatto dagli enti previdenziali eassistenziali, la spesa sociale sarebbemaggiore per l’intera collettività. Eparliamo solo di una parte dell’attivitàsvolta dai patronati, senza contare tuttigli altri capitoli relativi, ad esempio,all’assistenza su salute, infortuni eimmigrazione.

Quanto è capillare la diffusione diquesto sistema nel suo insieme? Si contano oltre 10 mila tra ufficiprovinciali, zonali e recapiti deipatronati che – lo ribadisco – svolgonola propria attività senza oneri per icittadini. Si tratta di uno dei maggioriservizi sociale mai realizzati, senzaclamori mediatici, in un rapporto digrande attenzione alle singole persone.

Si può fare qualcosa peraccrescere questa percezione? A noi interessa che gli agricoltori, ipensionati e i cittadini in genere sianoconsapevoli dell’utilità dei servizi chepossiamo offrire loro. Peraltro, alterritorio, garantiamo dalla sede centraleil nostro quotidiano supporto, fornendoindicazioni, informazioni e consulenzaper le loro azioni operative. E’ unasinergia che va coltivata.

R o b e r t o P o g g io n i

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Non mimose ma pari opportunità

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

La direttrice del Fondo monetariointernazionale (FMI), ChristineLagarde, ha bollato l’Italia come «unodei Paesi della zona euro che incorag-giano meno la partecipazione delledonne al mercato del lavoro» e scrivenel suo blog: “In un mondo che hatanto bisogno di crescita, le donnepossono dare un contributo, se solohanno di fronte a sé pari opportu-nità”. E ancora il Fmi ha presentatouna ricerca sulla perdita di Pil in 40nazioni a causa delle discriminazionicontro le donne, che va dal 5% degliStati Uniti, al 9% in Giappone, al 15%dell’Italia. “Donne come lei ed Ange-la Merkel prima non erano certo dellesostenitrici delle quote rosa – ha sot-tolineato Marina Di Muzio - ma orahanno cambiato registro e in Germa-nia diverse società tedesche sarannoobbligate ad avere il 30% di donne neiloro incarichi dirigenziali e si stadiscutendo di un nuovo disegno dilegge per promuovere la parità sala-riale tra uomini e donne”. In agricol-tura un terzo delle aziende è a condu-zione femminile e il numero aumen-ta. ”I problemi – ha continuato la pre-sidente di Confagricoltura Donna -restano sempre gli stessi: difficoltà diaccesso al credito, mancanza di stru-

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MARIA PIA PIRICÒ imprenditricecerealicola e presidente di Confagricoltura Donna Sicilia, ha vinto il premio “Agricoltura è Donna”. L’iniziativa, promossadall’Ordine dei Dottori Agronomidella provincia di Palermo,

in collaborazione con l’assessorato regionale dell’Agricoltura, l’Istitutoregionale del Vino e dell’Olio e la Camera di Commercio, ha messo in evidenza l’importanza del ruolo delle donne in ambito agricolo.L’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca, ha sottolineato il ruolodecisivo delle donne. Piricò è stata premiata per il suo impegno in un’areasvantaggiata dell’isola, per aver valorizzato i migliori grani duri di Sicilia,riuscendo a coniugare l’impegno aziendale con quelli familiare, sindacalee per il riconoscimento delle pari opportunità.

menti di conciliazione,qualità della vita nelle areerurali e scarsa attenzionedelle Istituzioni nelle politi-che di genere”. I primi passiavanti sono stati fatti. Leimprenditrici sono stateinvitate al Quirinale per ifesteggiamenti dell’8 marzoe l’attenzione cresce. OrsolaBalducci e Silvia Parodi, indiretta Rai, hanno sottoli-neato punti di forza eopportunità dell’essereimprenditrice agricola, che

vanno colte dalle Istituzioni. Il nonriconoscimento della parità costa –sempre secondo il FMI - novemilamiliardi di dollari all’anno e il premioNobel per l’economia Amartya Senilsostiene che il differente trattamento“ci impoverisce tutti”. Dall’altro lato larivista ‘Vanity Fair’ ha citato unaricerca di Ernst Young, secondo laquale per avere un vero equilibrio digenere toccherà aspettare il 2095 e haricordato un altro studio, nel quale sidice che gli uomini pensano che ledonne abbiano già raggiunto laparità. “Tocca ora – ha concluso la

LE REGIONI SULLE DONNE

Dopo gli Stati Generali delle Donnedello scorso 5 dicembre a Roma,che ha portato alla stesura di undocumento di sintesi di tutti i lavorielaborati dalle partecipanti in vistadella Conferenza Mondiale delledonne, “Pechino vent’anni dopo”,che si svolgerà nel mese di settembrea Milano, ad Expo 2015, anche leregioni danno il loro contributo:prima l’Emilia Romagna, a Bolognail 27 febbraio, poi la Regione Toscana(in un incontro a cui ha partecipatoValeria Bruni, in rappresentanzadi Confagricoltura Donna), quindila Liguria il 16 marzo (a cui èintervenuta Silvia Parodi).

presidente di Confagricoltura Donna–continuare a ribadire le nostre istan-ze: la prossima Expo potrebbe esserel’occasione di accelerare questo pro-cesso di riconoscimento e valorizza-zione del ruolo femminile, diventatoindispensabile per la crescita del Pae-se. Un’opportunità che non possiamoperdere”.

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L'AGRICOLTURA MEDITERRANEA

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15-18

ottobre

October

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62| MONDO AGRICOLO | MARZO 2015

“MADONNA DEGLI ANGELI” A TOCCO DA CASAURIA (PE)

AGRITURISMOdi Gabriella Bechi

Nel XVII secolo era una stazione diposta per il cambio dei cavalli, costrui-ta lungo l’importante arteria dallaTiburtina Valeria, che imponeva ognitanto luoghi di ristoro per i viandanti.Oggi “Madonna degli Angeli” è unagriturismo nel cuore dell’Abruzzo, trale montagne dei Parchi nazionali dellaMajella e del Gran Sasso, che conservaancora la sua funzione di rifugio eristoro. La famiglia de Pompeis, pro-prietaria dell’azienda agricola, da oltretrentacinque anni lavora con passionea questa attività e Donna Matilde, la

spettacolari pareti a canyon della Valledell’Orta; a poco più di mezz’ora dallespiagge di Pescara e dalla stazione scii-stica di Roccaraso con oltre 100 km dipiste e a 10 chilometri dal centro ter-male di Popoli. Ma l’agriturismo“Madonna degli Angeli” è soprattuttouna sorta di “oasi naturale”, con unparco di due ettari dove sono ospiti sal-tuari scoiattoli neri appenninici, volpi,cinghiali, ricci, civette, aironi cenerini,upupe, fagiani, tassi e falchi. Luogo

Il ristoro nel cuore verde dell’Abruzzo

fondatrice, si vanta di aver creato laprima azienda agrituristica in Abruzzo. “Mia madre – racconta il figlio Loren-zo – è stata veramente una precorritri-ce dei tempi. Quando scelse di avviarel’attività agrituristica non c’era ancorauna legge dedicata e soprattutto nellanostra regione non si sapeva davverocosa fosse. Iniziò a ristrutturare alcuniedifici aziendali inutilizzati e a lavorarecon gli stranieri, soprattutto scandina-vi, che ancora oggi sono i nostri princi-pali clienti. Con gli anni abbiamodiversificato la nostra vocazione agri-

cola e trasformato struttureun tempo destinate ad atti-vità produttive in luoghi diricevimento per turisti, sem-pre con il desiderio di nonstravolgere la natura e l’iden-tità di campagna. Moltinostri sforzi sono stati spesi,infatti, per ammodernare ecreare servizi, conservandoquell’autenticità del paesag-gio rurale in virtù della qualecrediamo che l’agriturismosia un unicum nel campodell’offerta ricettiva”.Principale caratteristica del-l’azienda è la posizione geo-grafica, ideale per visitarel’intera regione. A soli 5minuti dai primi straordinariluoghi naturali del Parconazionale della Maiella, conle grotte preistoriche lungo le

Reperti storico-archeologici nel grande parco aziendale

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ideale per chi intende fare una vacanzaall’insegna della scoperta di questa bel-lissima e affascinante regione dei Par-chi e della sua incredibile biodiversità.La famiglia de Pompeis, amante eprofonda conoscitrice del territorio,mette a disposizione degli ospiti la pro-pria esperienza e varie guide per prati-care turismo alternativo (itinerari cul-turali, archeologici, naturalistici, dellefeste popolari, dell’artigianato, sportivied eno-gastronomici) o per segnalarecentri attrezzati dove praticare attivitànaturalistico-sportive (trekking, canoa,passeggiate a cavallo o a dorso d’asino,mountain bikes, parapendio, arrampi-cate assistite, visite a centri faunistici,

birdwatching). “Offriamo un ‘turismo su misura’ ainostri clienti – dice Lorenzo de Pom-peis, che dopo essersi laureato in socio-logia ha deciso di dedicarsi all’attivitàdi famiglia – e questo ha caratterizzatonel tempo la nostra ospitalità, che è fat-ta soprattutto per chi decide di venirein Abruzzo, la regione più verde d’Eu-ropa, con un grandissimo patrimoniodi biodiversità, ancora poco conosciu-ta, per godersi le incontaminate bellez-ze naturali.” Su questa impostazione hanno ruotatotutte le scelte aziendali, a partire daquelle produttive. Meno cereali, piùolivicoltura, vitivinicoltura, ortaggi e,

da poco, un piccolo allevamento dicapre e pecore allo stato brado. Appar-tamenti e non camere. Che oggi sono sette, autonomi, ricavatiall’interno delle antiche strutture dell’a-zienda, per un totale di 20 posti letto;ristrutturati e perfettamente attrezzati,conservano però l’antico arredamentoe l’atmosfera tipica del posto. Ognuno èindipendente, dispone di ingresso espazio esterno privato, di soggiornocon angolo cottura completamenteattrezzato per consentire ai clienti digodere della massima libertà. Non c’èun servizio di ristorazione, perchénegli itinerari proposti ai clienti ci sonotrattorie e ristoranti tipici consigliati. Èstata costruita una piscina a forma di“fontanile” tipico di queste zone, utiliz-zando, come per tutte le altre strutturedell’azienda, materiale originale direcupero, come antiche pietre, legni etufi di vecchi edifici. Un piccolo rifugionelle calde giornate estive, dove ritem-prarsi alla vista della campagna e dellebellissime montagne. “Questo tipo di turismo – dice l’im-prenditore – piace soprattutto agli stra-nieri, che sono da sempre la maggiorparte della nostra clientela, ma comin-cia ad essere apprezzato anche dagliitaliani. Siamo aperti tutto l’anno, suprenotazione, per un minimo di trenotti e una settimana nel periodo esti-vo. Lavoriamo esclusivamente coninternet, soprattutto con il nostro sito,meno con Booking perché la nostra èun’offerta molto particolare e non sia-mo in grado di accontentare clienti checercano certi servizi, diciamo standard,che finirebbero per essere insoddisfatti.E anche noi con loro!”

Un turismo “su misura”

per clienti che amano

immergersi nella natura

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Siamo lungo la costa ionicacalabrese, in provincia di Cro-tone, tra vigneti ad alberello,uliveti secolari e rovine mille-narie, nei comuni di Cirò eCirò Marina, un’area parti-colarmente significativadal punto di vista storicoe culturale, per la suaantichissima origine e lasplendida civiltà espressa.Qui, come altrove, quan-do l'era della pastoriziacedette il passo a quelladell'agricoltura, le cam-pagne del comprensorioricche d'acqua, pianeg-gianti verso il mare, condolci colline, si rivelavanole più idonee a beneficia-re di quella felice posizio-ne volta verso il sole nascen-te: la più favorevole alla prosperitàdel vitigno, alla sua coltura, allavinificazione del suo frutto. Produttori di vino sin dal XIX seco-lo, le famiglie Caparra e Siciliani, 50anni fa, con una solida tradizioneagraria e vitivinicola alle spalle det-tero vita alla “Caparra & Siciliani”,una delle aziende piùaffermate nel panoramaenologico calabrese. Due-cento ettari di vigneti, 150mila bottiglie, distribuitesia attraverso la Gdo (conla linea base), sia attraver-so il canale ho.re.ca, in tut-ta Italia e anche all’estero(Stati Uniti e Nord Europaa cui è destinato il 3 0 %della produzione); unostabilimento vinicolomoderno e tecnologica-

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IL VOLVITO DI “CAPARRA & SICILIANI” SI CLASSIFICA TRA I 100 VINI MIGLIORI AL MONDO

Il moderno Cirò della Magna Grecia

mente organizzato della capacitàdi 31.000 ettolitri, divisi in 110vasi vinari, distribuiti su tre piani;oltre a 150 barriques di rovere

Allier. Una cantina curata conprofonda competenza e pro-fessionalità da uno dei mag-giori enologi italiani, Fabri-zio Ciufoli.Oggi alla guida dell’aziendac’è la seconda generazionedelle due famiglie, diciottosoci, eredi dei quattro fratelliSiciliani e dei quattro fratelliCaparra che hanno dato vitaall’impresa.Tutti i vini provengono dauve di vigneti di proprietàdei soci nella zona del “Cirò”e del “Cirò Classico”, il vinocalabrese per antonomasia,

conosciuto e apprezzato in tuttoil mondo, prodotte da uve Gagliop-po, un vitigno antico, che ha oltre2000 anni di vita e che, in quella cheallora si chiamava Magna Grecia,era conosciuto con il nome Krimisiae bevuto ed apprezzato dai Greci,che lo offrivano ai vincitori delleOlimpiadi, come testimoniano le

VINO di Gabriella Bechi

immagini di Milone, grande atletacrotonese, cinto di alloro e con unacoppa di Cirò in mano. Vino digrande corpo e di elevata gradazio-ne alcolica che, negli ultimi tempi,ha acquisito un tocco di modernitàgrazie alle nuove tecniche di condu-zione dei vigneti e di vinificazione,come il controllo della temperaturadel mosto, che ha portato ad unariduzione del tasso alcolico e dellatendenza all’ossidazione. Il risultato sono vini più rotondirispetto al passato, più ricchi di sen-tori fruttati e dai bouquet più fre-schi. Come tutti i vini della vastagamma dell’azienda Caparra e Sici-liani, Cirò Doc, Greco Doc e alcuniIgt, fra cui spicca il Volvito, un CiròSuperiore Riserva, affinato per treanni in piccole botti di legno dirovere Allier, dal colore rosso rubi-no, decisamente più originale, siaper quanto concerne il gusto, masoprattutto per i profumi che risul-tano più speziati, compositi e dure-voli, con sentori di frutta matura evenature di cacao amaro.E per l’anniversario dei 50 anni cheviene festeggiato con l’uscita di un

nuovo vino “Anniversary”,presentato a Vinitaly 2015,è arrivata per la “Caparra& Siciliani” una graditissi-ma sorpresa: il Volvito2010 è entrato nella presti-giosa classifica 2015 dei100 Migliori vini del mon-do, stilata da Luca Gardini,sommelier Campione delmondo nel 2010, unicovino calabrese tra i 45 ita-liani e posizionandosiall’83° posto in assoluto.

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"Felice è colui che fafelici gli altri". Questala frase impressa sulmuro dell'edificio prin-cipale, all'altezza dellameridiana, dell’aziendaagrituristica “Dattilo”,che accoglie con bene-volenza chiunque var-chi la soglia di ingressoritrovandosi in unmondo d'altri tempi.Un mondo fatto di bor-ghi sorti sui resti dellecolonie della Magna Grecia e cam-pagne coltivate a vite e ulivo secon-do una tradizione millenaria. Immersa in questo paesaggioall'ombra degli ulivi, l’azienda Dat-tilo a Strongoli, in provincia diCrotone, è stata uno dei primiagriturismi in Calabria e oggi èfamosa anche per il suo ristorantestellato. Una stella Michelin tuttacalabrese, in un ristorante gestitoda una chef donna, dove il patronRoberto Ceraudo ha voluto punta-re sulla figlia e chef Caterina, dopol'esperienza con Francesco Rizzuto.Giovane laureata in enologia, Cate-rina frequenta la Scuola di AltaFormazione in Abruzzo di NikoRomito e, dopo uno stage, decidedi tornare nel borgo natio, dove ilpadre Roberto, dal 1973, quandodecise di acquistare la tenutaappartenuta ai Principi Campitelloe Pignatello e in seguito ai BaroniGiunti, conduce insieme agli atridue figli, Giuseppe e Giusy, un’a-zienda agricola di 60 ettari dove siproducono vino, agrumi e un oliopregiato, in coltivazione biologica.Il ristorante è ricavato da un ex

AZIENDA AGRITURISTICA DATTILO

Cucina stellata nell’ex frantoio

frantoio, che conserva un aspettorustico e storico, che si fonde per-fettamente con gli elementi più ele-ganti, regalando agli ospiti un'at-mosfera indimenticabile. Il suocuore palpita al centro del piccoloborgo del 1600. Un casale baronalecon annessa la caratteristica chie-setta coeva, circondato da rustichevillette in pietra,ricavate dalle tradi-zionali costruzionirurali, con ampie econfortevoli stanzeabbellite da terrazzifioriti e arredate conla semplicità che siadatta alla vita dicampagna. Chi arri-va in contrada Dat-tilo ama la tranquil-lità assoluta e il dol-ce far niente, ama isoggiorni all'inse-gna di un'immer-

sione profonda nellanatura, lontano dai rit-mi frenetici della città,in un luogo che ci faritornare ai valori piùautentici della vita deicampi, dell'aria pulita,dei sapori di una volta,dell'accoglienza festosa.La cucina di Caterinamantiene un forte lega-me con la gastronomiacalabrese e con le ricet-te della tradizione, che

vengono qui arricchite dalla creati-vità e dalla conoscenza delle mate-rie prime della chef. L’impostazione delle ricette segueuna saggia metodologia: pochiingredienti e attenzione sul com-ponente principale. Pecorini De Tursi e Crostini ricot-ta e menta o con la ’nduja tra gliantipasti, Crema di patate con ter-ra di funghi porcini, Bottonciniripieni di crema di ‘nduja in brododi maiale e dadolata di sedano, ilRisotto alle castagne con carbone

vegetale, sale e tar-tufo, la Lingua divitello in salsamelograno coninsalatina e quenel-le di castagne, ilMaialino con cara-mello di cipolla elimone, vellutata difave; Mousse di fon-dente con crematiepida al rosmari-no, Zuppetta diagrumi con gelatoallo yogurt e cialdi-na croccante.

MARZO 2015| MONDO AGRICOLO |65

In abbinamento con il Volvitodell’azienda “Caparra e Siciliani” lachef Caterina Ceraudo consigliamaialino con caramello di cipollae limone e vellutata di fave.

MAIALINO CON CARAMELLO

DI CIPOLLA E LIMONE

Roberto eCaterina Ceraudo

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“Il suono del tempo” è la bella operazionedella Premiata Forneria Marconi che ha risuonato, in Giappone, i suoi primi albumdegli anni ’70; sono nati così cinque dischi liveediti da Immaginifica. Dopo “Un’isola” e “Un amico”, è la volta di “Un minuto”,versione live del primo vinile della PFM “Storiadi un minuto” del 1972. Un vero e proprioconcept che racconta come, al risvegliomattutino, si ripercorra istintivamente, in un minuto, tutta la propria vita. Nel disco cisono dei brani che sono entrati nella memoriastorica, come “Impressioni di settembre”, “È festa”, “La carrozza di Hans”; sono rimasticostantemente nelle performance dal vivo del gruppo di Franz Di Cioccio, Patrick Djivas,Franco Mussida. Un disco che ha fatto scuolae che è stato raccontato minuziosamente daAntonio Oleari e Renzo Stefanel nell’omonimolibro per festeggiare il quarantennale della suauscita (Aereostella, 2012). E una canzoneintensa, vera bandiera di una stagione, qual è “Impressioni di settembre”, è stataanche musa ispiratrice del romanzo di StefanoFerrio, che ha lo stesso titolo (Aereostella2010). Non aspettatevi nel live una riletturapedissequa dei brani originali; la band

arricchisce, ricama, rinnova il suono originale. “Un minuto”è un disco esuberante, con i cavalli di battaglia in primo piano ma anche con le interessanti ripropostedi “Dove e quando” (prima e seconda parte) e “Graziedavvero”, che tornano in scaletta. Una sottolineaturasulla copertina. Quellaoriginale fu realizzata daCesare Monti, recentementescomparso; la copertinaodierna ha tutt’altro soggettoma mantiene quell’aderenza al tema del dualismo che caratterizzava il disco e la cover di Monti.

“Stordo è la parola che ho usato di più nellamia vita. È un’offesa non offensiva, un mistotra stordito e stupido”. Come sempre ironicoe scanzonato, l’artista irpino, che si è impostosui circuiti del teatro off romano, Angelo

Sateriale spiega così il significato di una parola di uso frequente nel dialettodell'entroterra campano, che è anche il titolodi una sua nuova canzone, diventatavideoclip di successo in rete. È uno dei dodicibrani vernacolari che Sateriale ha composto

per il suo nuovo progetto Artista Saltimbanco Cantautore. Scanzonato, dalla comicità prorompente: "Ho alternato - dice - la disciplina e la poesia del teatro con le serate live nei pub, questo mi ha aiutato a essere duttile".

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IL NUOVO CD “MEMORIES OF ALWAYS” COLLANA LIVE

Il primo conceptdella PFM ripropostodal vivo in Giappone

CAMPI SONORI

“Memories of always”,sono i ricordi in jazzdi Franco Baggiani(Sound Records):affiorano il suonoelettrico di MilesDavis e quello cosmicodi Sun Ra, le atmosferecrepuscolari dellaclassica contemporaneadi Alfredo Casella.Baggiani, come imodelli a cui si ispira, ama le commistioni.Nascono così sette lunghi brani per unalbum di ben 70 minuti – come sottolineail critico Donato Zoppo - «di suoniribollenti, magmatici, vorticosi». Irespiri elettrici, i soffi di vita della suatromba portano a galla quella stagioneesplosiva del jazz degli anni ’70 che –come esclamava Sun Ra – dovevasconvolgere le coscienze. Artista digrande esperienza ed espressività,Baggiani propone sue composizionioriginali, che però hanno la storia nelsuono, per un omaggio non didascalicoma pregnante, che rimembra e rinnova,

I ricordi in jazz di Baggiani

passato e futuro. Ilsuo è un discosconvolgente ecoinvolgente, conlunghe divagazioniche svettano sul ritmocontinuo che tuttoannoda. I ricordi affioranoimpetuosi dal leperformance deisettetto. I fiati di

Baggiani e di Giacomo Downie (saxbaritono), la chitarra elettrica di AdrianoArena, il basso di Lorenzo Forti, ed ilnutrito tappeto percussivo di AlbertoRosadini (batteria), di Fabio Ferrini edi Alessandro Criscino (percussioni).Tenebroso e interrogativo (“A series ofcoinvidences”), fa delle “coincidenze”,ovvero degli incontri-scontri, il suoessere. C’è carne ed anima, cometestimonia “Etnop the chinese”, altrobrano-manifesto che sembra finiremille volte per poi rinascere, interminabilenelle spirali del ritmo, con un finale asorpresa etnico-circense.

Artista saltimbanco cantautorale

di Gaetano Menna

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