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MISURARE IN RIABILITAZIONE: PRINCIPI E APPLICAZIONI - VERIFICA DEL
RISULTATO RIABILITATIVO
Cesena 19 marzo 2004
Relatore:Dott. Gianluca Acquaviva
Università di Bologna - Sede di Cesena
ALMA MATER STUDIORUM
Corso di Laurea in Fisioterapia
Presentazione del corsoPresentazione del corso
Università di BolognaCorso di Laurea in FisioterapiaSede di Cesena
Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Obiettivi:
Conoscere i principi che regolano la misura in riabilitazioneConoscere i principi che regolano la misura in riabilitazione
Conoscere i metodi e gli strumenti di misuraConoscere i metodi e gli strumenti di misura
Conoscere i concetti basilari di statisticaConoscere i concetti basilari di statistica
Argomenti del corsoArgomenti del corso
I parte • Obiettivi e scopi della misura in riabilitazione• Modello generale della riabilitazione e ICDIH• Validità, affidabilità e sensibilità della misura• Scale nominali, ordinali, a rapporti discontinue• Obiettivi riabilitativi e misura dell’efficacia• Indicatori e scale di valutazione• Cenni agli errori legati alla misura
II parte • Statistica descrittiva e stima puntuale: media, mediana, moda• Stima di variabilità: varianza e deviazione standard• Significatività statistica: errori di I e II tipo• I test statistici: parametrici e non parametrici• Metodi di misura: indici e scale di valutazione• Caso studio: descrizione metodologica• Rappresentazione dei risultati: tabelle e grafici• Conclusioni e discussione• Questionario
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Perché misurarePerché misurare
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Negli anni 80-90 non era chiaro il concetto di EFFICACIA� tante tecniche� tante teorie neuro fisio patologiche � pochi dati� autoreferenzialità
Negli anni successivi si è tentato di superare il problema introducendo il concetto di PROCESSO� teorie organizzative� efficacia = riduzione della disabilità� efficienza
Oggi il problema rimane: stabilita l’interazione logico-causale del processo riabilitativo resta da stabilire il CONTENUTO TECNICO⌦ Qualità⌦ miglioramento continuo⌦ sviluppo di protocolli⌦ linee guida⌦ ……
Modello generale della RiabilitazioneModello generale della Riabilitazione
L’International Classification of Desease Impairment and Handicap
Disabilità
Handicap1980 2000
Menomazione
Abilità
PartecipazioneVisione “in positivo”
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Danno anatomico
L’obiettivo della RiabilitazioneL’obiettivo della Riabilitazione
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Potenziale motorio residuoPotenziale motorio residuo
Il movimento è l’oggettoIl movimento è l’oggetto
Effetti terapeutici del movimentoEffetti terapeutici del movimento
Il movimento è lo strumentoIl movimento è lo strumento
Uso del movimento per curare il movimentoUso del movimento per curare il movimento
EfficaciaEfficacia
Trattamento riabilitativoTrattamento riabilitativo
GLOBALITA’GLOBALITA’
L’approccio della RiabilitazioneL’approccio della Riabilitazione
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• dal punto di vista dell’UOMO: fisica, psichica, affettiva, emozionale, relazionale, sociale, ecc.
• dal punto di vista della PATOLOGIA: motoria, cognitiva, sensoriale, ecc.
• dal punto di vista delle INTERAZIONI: plurime e dinamiche tra le menomazioni e le abilità
• …………
Misurare = Valutare ?Misurare = Valutare ?
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MISURARE � quantificare un’osservazione relativa a oggetti o eventi in rapporto ad un sistema di riferimento predeterminato (dati di fatto)
VALUTARE � attribuire un significato ad un dato, ad una misura o ad un insieme di misure in uno specifico contesto (scelte operative)
La misurazione è un mezzo non un fine!La misurazione è un mezzo non un fine!
Perché misurare in RiabilitazionePerché misurare in Riabilitazione
Obiettivi della misura
Clinici
Gestionali
InformativiUniversità di BolognaCorso di Laurea in FisioterapiaSede di Cesena
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Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
Obiettivi cliniciObiettivi clinici
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DiagnosiDiagnosi
PrognosiPrognosi
EfficaciaEfficacia
Scelta dei trattamentiScelta dei trattamenti
ComunicazioneComunicazione
Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
Obiettivi gestionaliObiettivi gestionali
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EfficienzaEfficienza
Criteri di accessoCriteri di accesso
Rapporto costo/beneficio - efficaciaRapporto costo/beneficio - efficacia
Impiego risorseImpiego risorse
Miglioramento dell’assistenzaMiglioramento dell’assistenza
Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
Obiettivi informativiObiettivi informativi
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ComunicazioneComunicazione
� informazione = educazione del paziente e famigliari� informazione = educazione del paziente e famigliari
� condivisione di un lessico per una valutazione comprensiva ed accurata
� condivisione di un lessico per una valutazione comprensiva ed accurata
Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
ValiditàValidità
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Capacità di uno strumento o sistema di misurare effettivamente ciò che pretende di misurare (appropriatezza)
Capacità di uno strumento o sistema di misurare effettivamente ciò che pretende di misurare (appropriatezza)
• di costrutto: aderente al modello teorico (es. isocinetico - velocità/forza)• predittiva: in grado di predire una situazione futura (coma glosgow scale)• di contenuto: quanto un insieme di misure sia effettivamente rappresentativo dell’oggetto fenomeno osservato (ADL)• apparente: quanto uno strumento offre a chi lo usa l’impressione di misurare ciò che vuole realmente osservare
• di costrutto: aderente al modello teorico (es. isocinetico - velocità/forza)• predittiva: in grado di predire una situazione futura (coma glosgow scale)• di contenuto: quanto un insieme di misure sia effettivamente rappresentativo dell’oggetto fenomeno osservato (ADL)• apparente: quanto uno strumento offre a chi lo usa l’impressione di misurare ciò che vuole realmente osservare
Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
SensibilitàSensibilità
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Capacità di una misura di rilevare cambiamenti nel fenomeno osservatoCapacità di una misura di rilevare cambiamenti nel fenomeno osservato
All’aumentare della sensibilità aumenta:• la complessità• la tollerabilità• gli errori di rilevazione• la sensibilità alle fluttuazioni casuali• l’incomunicabilità
All’aumentare della sensibilità aumenta:• la complessità• la tollerabilità• gli errori di rilevazione• la sensibilità alle fluttuazioni casuali• l’incomunicabilità
Caratteristiche delle misureCaratteristiche delle misure
AffidabilitàAffidabilità
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Capacità di una misura di dare risultati analoghi se ripetuta in momenti diversi e/o da persone diverse (concordanza)
Capacità di una misura di dare risultati analoghi se ripetuta in momenti diversi e/o da persone diverse (concordanza)
In genere tanto più uno strumento è stabile tanto meno è sensibileIn genere tanto più uno strumento è stabile tanto meno è sensibile
Misura dell’efficaciaMisura dell’efficacia
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MISURE DI MIGLIORAMENTOMISURE DI MIGLIORAMENTO MISURE DI RAGGIUNGIMENTO DEL CRITERIO
MISURE DI RAGGIUNGIMENTO DEL CRITERIO
� COMPRENSIBILITA’
Il pz è in grado di percorrere 10 m in meno di 30 s ?
ESITOESITO
Il pz è passato dal punteggio 25 a 45 dopo tre settimane di trattamento ?
PROCESSOPROCESSO
Misure diMisure di Misure diMisure di
Riguardano i cambiamenti della situazione clinica in seguito di un
determinato intervento
Riguardano il risultato del trattamento in relazione ad un certo obiettivo predeterminato
Misura dell’efficaciaMisura dell’efficacia
OUTCOMEOUTCOME
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Esito finale di tutti gli interventi terapeutici e clinici e sulla relativa misurazione.
Rappresenta l’insieme dei risultati ed è espressione del recupero obiettivo acquisito e delle percezioni soggettive che determinano la qualità della vita della persona
Scale di misura QUALITATIVEScale di misura QUALITATIVE
NOMINALINOMINALI
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Le osservazioni vengono attribuite ad una categoria scelta fra due o più alternative possibili e mutuamente esclusiveLe osservazioni vengono attribuite ad una categoria scelta fra due o più alternative possibili e mutuamente esclusive
Dicotomiche - presenza/assenzaDicotomiche - presenza/assenza
ORDINALIORDINALI
Le osservazioni sono classificate secondo l’INTENSITA’ con la quale possiedono una determinata caratteristicaLe osservazioni sono classificate secondo l’INTENSITA’ con la quale possiedono una determinata caratteristica
Successione logica in livelli, crescenti o decrescentiSuccessione logica in livelli, crescenti o decrescenti
Scale di misura QUANTITATIVEScale di misura QUANTITATIVE
A INTERVALLIA INTERVALLI
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Le caratteristiche sono classificate secondo il proprio RANGO di ordine predefinito. Le caratteristiche sono classificate secondo il proprio RANGO di ordine predefinito.
Gli intervalli fra i vari livelli sono UGUALIGli intervalli fra i vari livelli sono UGUALI
A RAPPORTIA RAPPORTI
Alle osservazioni sono assegnati valori numerici CONTINUI con un valore “zero” assolutoAlle osservazioni sono assegnati valori numerici CONTINUI con un valore “zero” assoluto
Scale di misuraScale di misura
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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
Scale A INTERVALLIScale A INTERVALLI Scale A RAPPORTIScale A RAPPORTI Scale NOMINALIScale NOMINALI Scale ORDINALIScale ORDINALI
NON FISICHE(qualitative)
NON FISICHE(qualitative)
FISICHE(quantitative)
FISICHE(quantitative)
• temperatura• anni• ……..
• temperatura• anni• ……..
• peso• altezza• ……..
• peso• altezza• ……..
• stato civile• uso di ausili• ……..
• stato civile• uso di ausili• ……..
• FIM• Barthel• ……...
• FIM• Barthel• ……...
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
La valutazione deve essere orientata all’analisi e misurazione delle 3 principali dimensioni:• menomazione• disabilità• handicap
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Mettere a punto strumenti per analizzare separatamente le 3 dimensioni per validare l’EFFICACIA:� delle diverse tecniche� delle molteplici tipologie di approccio� delle diverse modalità organizzative� dell’efficienza complessiva dei servizi.
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
SCALE DI VALUTAZIONE DELLA MENOMAZIONE
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Mirano a rilevare il grado di deficit:• sensoriale• sensitivo• articolare• muscolare• tono• ……..
Esempi:Glasgow Coma ScaleComa-Near Coma ScaleMini Mental Status ExaminationMotricity IndexTrunk Control Test
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
MOTRICITY INDEX
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ITEM
1. PINZA TERMINALE 0= nessun movimento
11= parziale prensione
19= presa ma non contro
gravità
22= presa ma non contro resistenza
26= presa ma non come
controlaterale
33= presa normale
2. FLESSIONE DI GOMITO3. ABDUZIONE DI SPALLA
FLESSIONE TIBIO – TARSICA ESTENSIONE DI GINOCCHIO
6. FLESSIONE DI ANCA
PUNTEGGIO
0= nessun movimento
9= contrazione
palpabile
14= movimento accennato
19= movimento
contro gravità
25= movimento
contro resist.
33= movimento
normale
Totale A. Sup. (1. + 2. + 3. + 1)/100Totale A. Inf. (4. + 5. + 6. + 1)/100
Totale lato (a. sup + a. inf)/2
TRUNK CONTROL TEST
ITEM1. Rotolare sul lato colpito
2. Rotolare sul lato sano3. Passaggio supino – seduto
4. Mantenere la posizione seduta
0 = incapace ad eseguire
12 = Capace ma solo con aiuto
non fisico
25 = Capace normalmente
PUNTEGGIO
Totale (1 + 2 + 3 + 4)/100
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
SCALE DI VALUTAZIONE DELLA DISABILITA’
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Mirano a definire nel modo più obiettivo possibile la capacità di compiere attività della vita quotidiana:• lavarsi• vestirsi• spostarsi• mangiare• …..
Esempi:Barthel IndexIndice ADL di KatzFunctional Indipendence Measure (FIM)Functional Assessment Measure (FAM)
BA
RTH
EL I
ND
EX
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15 10 5 0Alimentazione Indipendente Necessita di
assistenzaDipendente
Fare il bagno Esegue il compito senza assistenza
Dipendente
Igiene personale Si lava la faccia, si pettina, ecc.
Dipendente
VestirsiIndipendente
(compreso legare le scarpe)
Necessita di assistenza Dipendente
Controllo del retto Nessun incidente. Utilizza strumenti
Occasionali incidenti o necessita di
assistenzaDipendente
Controllo della vescica Nessun incidente. Utilizza strumenti
Occasionali incidenti o necessita di
assistenzaDipendente
Trasferimenti nel bagno
Indipendente per bagno/padella (uso
del wc, asciugamani, ecc.)
Necessita di assistenza
Dipendente
Trasferimenti sedia-letto
Indipendente (compreso chiudere
la carrozzina/pedane)
Minima asssistenza o supervisione
Necessita di assistenza per il
trsferimentoDipendente
DeambulazioneIndipendente per 50 m (permesso l'uso di ausilio)
Minima asssistenza o supervisione
Indipendente con carrozzina per almeno 50 m.
Dipendente
Salire le scaleIndipendente
(permesso l'uso di asuilio)
Necessita di assistenza Dipendente
PUNTEGGIOITEM
TOTALE 0-100 %
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
FUNCTIONAL INDIPENDENCE MEASURE (FIM)
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Cammino/carrozzina CM CR
Comprensione U VEspressione V NV
4 = assistenza
mini
ma < 25%
ITEM PUNTEGGIONutrirsiRassettarsi
3 = Assistenza
moderata < 50%
2 = Assistenza
intensa < 75%
1 = Assistenza
totale = 100%
7 = Autosufficienza
completa
6
= Autosufficienza
con adattamenti
5
= Supervisione-
predisposizoione
adattamenti
LavarsiVestirsi, dalla vita in suVestirsi, dalla vita in giùIgiene perinealeVescicaAlvoLetto/sedia/carrozzinaWC
Memoria
Vasca o doccia
Scale
Rapporto con gli altriSoluzione di problemi
PUNTEGGIO TOTALE 18 - 126
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
FUN
CTI
ON
AL
AA
SSES
SMEN
T M
EASU
RE
(FA
M)
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Deglutizione
AutomobileCammino/carrozzina CM CR
Comprensione U VEspressione V NV
3 = Assistenza
moderata
< 50%
2 = Assistenza intensa
< 75%
1 = Assistenza totale
= 100%
NutrirsiRassettarsiLavarsiVestirsi, dalla vita in suVestirsi, dalla vita in giùIgiene perineale
VescicaAlvoLetto/sedia/carrozzinaWCVasca o doccia
Scale
Rapporto con gli altri
Soluzione di problemiMemoria
Accesso ai servizi pubblici
LetturaScritturaIntellegibilità dell'eloquio
Stato emozionaleAdattamento alle disabilità
ITEM PUNTEGGIO
7 = Autosufficienza completa
6
= Autosufficienza con adattamenti
5
= Supervisione-predisposizoione
adattamenti
4 = assistenza
mini
ma
< 25%
Occupazione
OrientamentoAttenzioneValutazione della sicurezza
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
SCALE DI VALUTAZIONE DELL’HANDICAP
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Mirano a definire nel modo più obiettivo possibile le implicazioni soggettive, o comunque legate alla persona, o dell’ambiente di vita:• interazione sociale• occupazione• uso di mezzi di trasporto• ……..
Esempi:CHART (Craig Handicap Assessment an Reporting Tecnique)
Community Integration Questionnaire
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
SCALE DI VALUTAZIONE MISTE (O PER PATOLOGIE)
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Considerano insieme le tre dimensioni delle conseguenze di danni per lo studio di specifiche patologie o ambiti caratteristici della patologia stessa:• Sclerosi Multipla• Morbo di Parkinson• Para e Tetraplegia• ………….
Esempi:Expanded Disability Status Scale - SMUnified Parkinson’s Disease Rating Scale - M ParkinsonSpinal Cord Indipendence Measure - Para/Tetraplegia
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
SCALE DI VALUTAZIONE PARTICOLARI
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Morbo di Parkinson
Berg Balance Scale - equilibrio
Up & Go Test - rigidità
Questionario MOS SF-36 - umore
“Freezing” della Marcia - cammino
Indicatori e scale di valutazioneIndicatori e scale di valutazione
Statistiche Test Statistiche Test
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Cesena 19 marzo 2004Gianluca Acquaviva
Scale A INTERVALLIScale A INTERVALLI Scale A RAPPORTIScale A RAPPORTI Scale NOMINALIScale NOMINALI Scale ORDINALIScale ORDINALI
• media aritmetica• varianza/dev. standard• media aritmetica• varianza/dev. standard
• media geometrica• coeff. variazione• media geometrica• coeff. variazione
• frequenze• proporzioni• moda
• frequenze• proporzioni• moda
• mediana• range• mediana• range
• temperatura• anni• ……..
• temperatura• anni• ……..
• peso• altezza• ……..
• peso• altezza• ……..
• stato civile• uso di ausili• ……..
• stato civile• uso di ausili• ……..
• FIM• Barthel• ……...
• FIM• Barthel• ……...
TEST PARAMETRICITEST PARAMETRICI TEST NON PARAMETRICITEST NON PARAMETRICI