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SCUOLA DI NATUROPATIA RIZA TESI ENERGIE SOTTILI STUDENTE: FEDERICO MILIACCA

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SCUOLA DI NATUROPATIA RIZA

TESIENERGIESOTTILI

STUDENTE: FEDERICO MILIACCA

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PREFAZIONEL'uomo come voluto da Dio è libero, immerso e permeato in quel flusso energetico a cui diamo il nome di Vita, creato come un ponte che unisce il cielo alla terra, come un conduttore perfetto che senza alcuna resistenza può far scorrere attraverso i suoi canali energetici l'immensa energia dell'universo.

Poi un giorno in un atto di orgoglio smette di riconoscere la Vita come sua fonte e inizia a volgere lo sguardo altrove, il suo Intento e le sue azioni non seguono più il flusso originale, ma creano degli ostacoli al suo naturale scorrere, è la nascita dei cosiddetti blocchi energetici e quindi della malattia come somatizzazione della carenza energetica causata da tali blocchi, dai piani più sottili fino al piano fisico.

Siamo come stelle immerse nell'infinito amore del cosmo ma crediamo di essere lucciole perse nel bosco della nostra vita, in attesa che qualcuno o qualcosa ci mostri la strada, ignori che la strada che cerchiamo è dentro di noi, e che nessuna via al di fuori di noi ci condurrà in alcun luogo. Dobbiamo solo togliere tutti i blocchi che abbiamo messo al libero fluire della Vita per tornare ad essere di nuovo Liberi e Vivi.

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Indice1 INTRODUZIONE...........................................................................................................................42 ANATOMIA ENERGETICA..........................................................................................................5

2.1 AURA..................................................................................................................................62.2 I CHAKRA.........................................................................................................................7

2.2.1 MULADHARA CHAKRA...................................................................................102.2.2 SVADHISTHANA CHAKRA..............................................................................112.2.3 MANIPURA CHAKRA.......................................................................................122.2.4 ANAHATA CHAKRA..........................................................................................132.2.5 VISHUDDHA CHAKRA.....................................................................................142.2.6 AJNA CHAKRA...................................................................................................152.2.7 SAHASRARA CHAKRA....................................................................................16

2.3 L'ENERGIA DELLA KUNDALINI.................................................................................173 ANALISI DEI BLOCCHI ENERGETICI.....................................................................................18

3.1 LE FORME PENSIERO...................................................................................................183.2 LE MEMORIE CELLULARI...........................................................................................19

4 LA RICERCA SCIENTIFICA SULL'ENERGIA SOTTILE........................................................204.1 LA FISICA DEI QUANTI................................................................................................204.2 LA PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNOLOGIA..................................................214.3 LE TECNOLOGIE PER LA VISIONE DEI CAMPI ENERGETICI..............................22

4.3.1 LA FOTOGRAFIA KIRLIAN..............................................................................224.3.2 LA FOTOGRAFIA GDV.....................................................................................234.3.3 LA FOTOGRAFIA AD INTERFERENZA POLICONTRASTATA....................25

5 LE TERAPIE PER IL RIEQUILIBRIO ENERGETICO..............................................................265.1 TERAPIE VIBRAZIONALI.............................................................................................26

5.1.1 OMEOPATIA........................................................................................................265.1.2 FIORI DI BACH..................................................................................................275.1.3 CRISTALLI..........................................................................................................295.1.4 OLI ESSENZIALI................................................................................................305.1.5 REIKI....................................................................................................................305.1.6 CURARE CON L'ENERGIA DELLE PIRAMIDI..............................................31

5.2 LA SCELTA DEI RIMEDI PIÙ ADATTI.........................................................................335.3 ESEMPIO DI TERAPIA PER IL RIEQUILIBRIO ENERGETICO................................33

6 ESPERIENZE................................................................................................................................347 CONCLUSIONE...........................................................................................................................358 BIBLIOGRAFIA...........................................................................................................................35

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1 INTRODUZIONEIn questa tesi ho deciso di affrontare un tema molto delicato, come quello delle energie sottili, in quanto sono profondamente convinto e conscio del fatto che tutte le malattie abbiano un'origine nei piani meno densi della materia, e che è quindi possibile “affrontarle” su questi piani oltre che sul piano fisico, estirpando il male alla radice, agendo sulla causa che ha creato la somatizzazione, e non combattendone solamente le manifestazioni fisiche.

Molte malattie, sia organiche che mentali, hanno origine da fattori emotivi, poiché le persone somatizzano costantemente le loro emozioni. Tuttavia prima di somatizzare, dette emozioni si cristallizzano nel campo energetico, o aura, come blocchi: mentre si trovano i questo stato è possibile agire su di essi con lo scopo di farli sciogliere. I blocchi possiedono una vibrazione chiave, una frequenza di coesione alla quale rispondono. Se inviamo frequenze simili a quelle di coesione, si possono alterare le forze che li tengono uniti. A tal fine si possono usare diversi approcci terapeutici, basati sul suono, sui colori, sui cristalli, sui fiori di Bach e su tutte quelle forze che la natura ci mette a disposizione, indirizzando le appropriate vibrazioni verso i posti dove si trovano i blocchi.

Verranno qui a seguire presentate prima l'anatomia sottile dell'uomo secondo la visione classica e quindi le più recenti scoperte scientifiche che avvalorano quanto ci è stato tramandato migliaia di anni fa. Proseguirò parlando della malattia dal punto di vista energetico e quindi delle terapie vibrazionali che permettono di rimuovere i blocchi e di riequilibrare le naturali energie dell'uomo, dell'universo invisibile che ci circonda e di cui siamo parte integrante e di come noi interagiamo con lui.

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2 ANATOMIA ENERGETICAPartiamo dal presupposto che tutto l'universo è energia, dalla più densa alla più rarefatta, e come anche la fisica sa bene, qualsiasi oggetto e qualsiasi ambiente non ha dei confini netti e ben definiti come i nostri 5 principali sensi suggeriscono.

Alcune persone dotate di una vista sensibile alle energie, i cosiddetti chiaro-vedenti, o chiunque con l'ausilio di opportuni strumenti, possono vedere gli oggetti circondati da un'alone, una sfumatura, che va degradando verso l'esterno. Questa emanazione è il campo elettromagnetico che circonda ogni corpo fisico, ed è il risultato delle correnti energetiche che sono al suo interno.

Nel corpo umano, come ci viene tramandato dalle antiche tradizioni orientali, esistono sette centri energetici principali che governano 8.400.000 canali d’energia di cui ne vengono considerati 72.000 basilari e tre primari. Cinque centri energetici sono disposti lungo il lato interno della colonna vertebrale, mentre altri due centri sono situati nella testa, così com’è mostrato in figura 1. I Cinesi assegnano dodici coppie (ventiquattro) basilari e due principali. Ciò non significa che la rappresentazione energetica dell'uomo tra gli Indiani e i Cinesi sia diversa. È l'utilizzo pratico dei canali energetici che si diversifica per il conseguimento dei vari obiettivi. Nel corso di questa tesi verrà presa in considerazione ed ampliata la struttura energetica tramandata dallo yoga Indiano

Fig. 1 - Rappresentazione dei centri e dei canali energetici del corpo umano

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2.1 AURA

L'emanazione elettromagnetica del corpo, comunemente definita come “Aura”, parola che deriva dal greco "alos" (corona), è quella che permette gli scambi energetici con l'ambiente che ci circonda. L'aura potrebbe essere definita come un guscio di luce nel centro del quale l'individuo si muove e che l'avvolge con una radianza colorata più o meno ampia e viva, a seconda dell'evoluzione, dello stato d'animo e dello stato di salute del proprietario.

Facendo un esempio delle interazioni energetiche tra individui si può pensare di avvicinare due persone, in modo che i loro campi energetici si compenetrino. Ad ogni ben definita distanza si instaura un diverso tipo di comunicazione, partendo da quella più esterna ed arrivando fino al contatto fisico. Se le due persone si avvicinano a meno di mezzo metro di distanza l'una dall'altra, le loro aure emotive verranno a contatto e si stabilirà necessariamente una comunicazione sul piano emotivo, con tutti i pro e i contro del caso. Così per avere una comunicazione mentale efficace la distanza per compenetrare le aure è compresa circa tra ottanta centimetri ed un metro. Avvicinando le persone si torna sul piano emotivo, allontanandole la comunicazione si instaura più sul piano animico e quindi spirituale. L'aura è di fatto il mezzo di scambio energetico con il mondo circostante, potete immaginare come misceliamo la nostra Aura con le altre vicine nei luoghi affollati, come ad esempio gli autobus, al mercato, ecc. provando paure, ansie, nervosismi che non ci appartengono, ma che ci condizionano. I livelli conosciuti dell'aura sono sette, i primi tre sono legati al corpo fisico, gli altri quattro sono invece connessi con lo spirito.

La Prima Aura detta Eterica, è direttamente collegata con il corpo fisico, di cui ne disciplina l'energia, e si espande a due tre centimetri dalla pelle. Quest’aura è anche la sede dei blocchi energetici causati da una cattiva circolazione del prana.

La Seconda Aura è l’Astrale o Emotiva e si trova a circa 15 20 cm dal corpo fisico, questa aura lavora con il nostro cervello inferiore. In base allo stress, ai pensieri fissi, alla depressione cambia colore e riduce l’intensità luminosa.

La Terza Aura è la Mentale, si espande a circa 40 cm dal corpo fisico, rappresenta l'attività della mente, qui si generano le forme pensiero in seguito descritte.

La Quarta Aura è definita Permanente, in quanto alla morte del corpo fisico non si estingue, rappresenta la nostra anima. Quest’aura si trova a circa 50/60 cm dal nostro corpo fisico.

La Quinta Aura è quella Spirituale ed è evidente nelle persone molto evolute. Si rivela in questo tipo di persone con colori e luci che variano dal blu chiaro all’indaco. Dista circa un metro dal corpo.

La Sesta Aura è detta Atmica, molto luminosa nelle persone di fede, è il contatto con Dio. Nell’iconografia religiosa i Santi e gli Illuminati vengono disegnati con quest’Aura sviluppata.

La Settima Aura è detta Celestiale è la rappresentazione della luce e dell’energia che dividiamo con tutti i nostri fratelli, con tutti gli esseri viventi e con il nostro Pianeta. Questa luce arriva a volte fino a 3 mt dal corpo fisico.

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2.2 I CHAKRA

La parola chakra in sanscrito significa ruota e si riferisce ai vortici energetici che influenzano il corpo umano. I chakra possono essere visti anche come porte dei corpi sottili, che ricevono ed elaborano l'energia di livello Superiore e la trasmettono fra i diversi livelli dell'aura, infine distribuiscono l'energia del campo energetico fino al corpo fisico servendosi del sistema endocrino: a ciascun vortice è infatti associata una ghiandola endocrina. Ogni vortice si distingue inoltre per una precisa vibrazione o frequenza, a cui è associato un colore e per alcune specifiche caratteristiche.

Attraverso l'analisi dei singoli chakra si ottengono informazioni sulle aree psicologiche, caratteriali, comportamentali del soggetto. Qualora ci siano dei blocchi energetici su uno dei chakra, la somatizzazione avverrà sugli organi e sulle ghiandole associate.

Per fare un esempio, se un individuo ha un blocco emotivo nella sfera della comunicazione, questo sarà localizzato nella gola, sede del centro energetico della comunicazione verbale. I corrispondenti disturbi fisici del soggetto in esame possono andare dal semplice mal di gola a malattie più significative degli organi associati. Questo avviene come processo di somatizzazione dei pensieri che creano una realtà fisica corrispondente, che inibisce appunto la verbalizzazione.

I vortici dal 2° al 6° compresi sono doppi, ovvero sono aperti sia sulla parte anteriore che posteriore, i vortici 1° e 7°, in quanto estremità della colonna centrale che indirizza il flusso energetico verso l'alto, sono invece singoli.

Il 4° chakra funge da ponte, da elemento di congiunzione fra i tre chakra inferiori e i tre superiori, ed è collegato con ciascuno di essi; inoltre essendo il centro energetico del cuore, assume una importanza speciale. 1

Ciascuno dei tre vortici inferiori è collegato a uno dei vortici superiori, a formare una sorta di candelabro, una tipica rappresentazione di questo schema è la Menorah della tradizione ebraica.

La Menorah, è simbolo della luce spirituale e del seme della vita, ricorda il candelabro che Mosè collocò nel tabernacolo realizzato seguendo le indicazioni divine impartitegli sul monte Sinai, in tale rappresentazione ogni fiammella corrisponde ad un chakra.

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Esistono diverse modalità, o sequenze, di accensione delle fiammelle, ovvero differenti visioni per le connessioni fra i chakra:

La prima sequenza è a spirale in senso orario, ovvero si connette il 1° chakra con il 7°, il 2° con il 6°, ed il 3° con il 5° con il 4° chakra nel mezzo;

Una seconda visione per la connessione tra i chakra è quella utilizzata da Dietmar Kramer in “Nuove Terapie con i Fiori di Bach” e “Terapie Esoteriche” divenuti ormai dei veri e propri testi di riferimento. Questa connette il 1° con il 4° , il 4° con il 7°, per poi passare al 3° che sarà connesso con il 6° e il 2° con il 5°. Provando a disegnare una Menorah con questa modalità viene il seguente schema che sembra comunque interessante:

Conoscendo ed apprezzando le teorie di Kramer, preferisco prendere in considerazione questa seconda visione per le connessioni tra i chakra, che potrei sostenere con la seguente tesi:

1° e 4° sono in relazione tra loro in quanto il 1° è connesso con la vita materiale e l'emozione della paura mentre il 4° è il ponte che connette la materia con lo spirito, l'emozione associata è l'amore

2° e 5° sono entrambi collegati con l'espressione di se, con la creazione fisica nel 2° vortice, e con la creatività nel 5°

3° e 6° sono connessi in quanto entrambi espressione del proprio io individuale nel 3° chakra e della propria identità universale e cosmica nel 6°

4° e 7° sono connessi in quanto entrambi espressione dell'amore e di unione, nel 4° chakra si vive la connessione con tutto il creato, mentre nel 7° chakra si sperimenta l'unione e la fusione con Dio

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i chakra, o centri energetici, del corpo umano

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2.2.1 MULADHARA CHAKRA

Il suo nome proviene da Mûla (Radice) e âdhâra (supporto) ; vi si trova infatti la radice dei canali energetici umani, ove sta intorpidita ed assopita come un serpente l'energia Kundalini. È un chakra unico, rivolto verso terra, attraverso di lui viene canalizzata l'energia di Madre Terra e distribuita nell'aura e nei canali energetici. Viene inoltre scaricata a terra l'energia proveniente dal cosmo e canalizzata dai centri più alti. Governa la presenza fisica e il movimento del corpo, la percezione delle impressioni tattili e le sensazioni cinestetiche. Se questo vortice è disarmonico potrebbe ricevere l'energia della terra in maniera carente, il soggetto mostrerà quindi uno scarso controllo sulla propria fisicità, sarà privo di senso pratico e tenderà ad accumulare l'energia nei centri più alti. Al contrario se questo chakra è molto attivo canalizzerà una grande quantità di energia terrena che poi deve essere inviata ai centri superiori, se questa trasformazione risulta difficoltosa l'individuo tende a rimanere troppo ancorato alle proprie posizioni e gli rimane difficile evolversi verso gli altri e quindi verso una coscienza più ampia.

Posizione: 1° Chakra - Zona del perineo

Elemento: Terra

Energia: Fisica

Nota: Do

Colore: Rosso

Affermazioni: Io esisto

Organi: Arti inferiori, colonna vertebrale del sacro e del coccige, ano, retto, ultimo tratto dell'intestino, sangue e apparato circolatorio

Ghiandola endocrina: Surrenali

Sintomi fisici dello squilibrio: stanchezza, mancanza di forza fisica, sindrome da affaticamento cronico, debolezza delle gambe, alcune problematiche inerenti reni e vescica

Sintomi psicologici dello squilibrio: incapacità di imporsi, scarsa voglia di vivere, mancanza di coraggio, eccesso di paura, attacchi di panico, difficoltà a prendere decisioni per paura di non farcela, problemi relativi al denaro, mancanza di concretezza, incapacità di stare con i piedi per terra

Relazioni: Controlla una sessualità di tipo maschile, aggressiva, terrena, come soddisfacimento dei propri impulsi bestiali

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2.2.2 SVADHISTHANA CHAKRA

È legato alla sessualità, innesca l'attrazione fisica per un altro individuo, governa la potenza sessuale, l'intensità dell'orgasmo e le modalità con cui raggiungerlo. La quantità di energia sessuale è legata al corretto funzionamento del 1° chakra. È un vortice doppio, ovvero si esprime sia anteriormente che posteriormente. L'energia dell'aspetto anteriore è di tipo yang, se questo è armonico metabolizza l'energia emotiva in modo che essa si manifesti senza essere trattenuta. L'energia dell'aspetto posteriore è di tipo yin, e controlla le fantasie e le paure relative alla sessualità ed è di tipo ricettivo. Se l'aspetto anteriore è armonico ed il posteriore disarmonico, l'individuo riuscirà a ad esprimere il desiderio sessuale, ma non riuscirà ad appagarlo, probabilmente per immagini negative riferite al sesso o per fantasie eccessivamente stravaganti. L'elaborazione di questo blocco cercando delle risposte verso l'esterno porterà con molta probabilità il soggetto ad esprimere una eccessiva promiscuità. Viceversa un soggetto con una disarmonia del solo aspetto yang soffrirà per aspetti di altro tipo, come la difficoltà ad esprimere la sessualità, difficoltà a raggiungere l'orgasmo, il bisogno eccessivo di essere accolto e guidato.

Posizione: 2° Chakra - Anteriore 3-4 dita sotto l'ombelico; Posteriore nella zona dell'osso sacro

Elemento: Acqua

Energia: Sessuale

Nota: Re

Colore: Arancione

Affermazioni: Io sento, Io godo

Organi: apparato genitale

Ghiandola endocrina: gonadi

Sintomi fisici dello squilibrio: problematiche inerenti la sessualità quali: frigidità, impotenza, disturbi della fertilità, insoddisfazione sessuale, difficoltà nell'orgasmo; alcune problematiche inerenti reni e vescica

Sintomi psicologici dello squilibrio: difficoltà a gioire, a provare piacere; tendenza a trattenere le emozioni, incapacità a lasciarsi andare, paura di perdere il controllo; eccesso di fantasie sessuali

Relazioni: Controlla la sessualità di tipo femminile, emotiva, ricettiva, che comprende passione e sensibilità

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2.2.3 MANIPURA CHAKRA

Attraverso il funzionamento corretto di questo chakra riusciamo a raggiungere le cose che ci interessano, possiamo svolgere le azioni opportune per soddisfare i nostri intenti e ci sentiamo sicuri e soddisfatti del posto che abbiamo nel mondo, sviluppando un senso di appartenenza, in età adolescenziale al gruppo, in età adulta alla società di cui facciamo parte. Il 3° chakra è connesso anche alla trasformazione delle energie, con la digestione il cibo-materia diventa energia vitale per l'organismo, ed al suo opposto i pensieri diventano azioni che producono effetti reali nel mondo fisico, come l'attività lavorativa che produce beni materiali, ma anche soddisfazione e tornaconto economico.

Posizione: 3° chakra – Anteriore circa quattro dita al di sopra dell'ombelico; Posteriore alla corrispondente altezza, zona centrale del dorso

Elemento: Fuoco

Energia: Emotiva

Nota: Mi

Colore: Giallo

Affermazioni: Io Voglio

Organi: Stomaco e apparato digestivo. Fegato, cistifellea, milza, pancreas. Apparato muscolare. Schiena. Sistema immunitario, sistema nervoso autonomo

Ghiandola endocrina: Pancreas endocrino (isole di Langerhans)

Sintomi fisici dello squilibrio:disturbi digestivi di ogni tipo, come bruciori, alito cattivo, ulcera gastrica. Disfunzioni epatiche e biliari. Patologie della milza e del pancreas. Problemi ai muscoli (insieme al 1° chakra). Patologie del sistema immunitario

Sintomi psicologici dello squilibrio: Ansia, nervosismo, depressione, dipendenze da sostanze (insieme al 6° chakra). Sentimenti di egoismo, rabbia, rancore, intolleranza, avidità. Sensazioni di chiusura dello stomaco. Desiderio di potere. Incapacità di stare in gruppo in quanto incapace di affermare se stesso in modo armonico.

Relazioni: relazioni sociali, espressione di se nella la comunità, avere un posto nel mondo

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2.2.4 ANAHATA CHAKRA

È il 4° chakra, la cerniera di passaggio tra il mondo fisico dei primi tre chakra e quello spirituale dei tre superiori. È collegato a tutti gli altri. Il buon funzionamento di questo chakra è sinonimo di capacità di amare, di offrire amore incondizionato, non solo alle altre persone, ma anche alla natura, agli animali ed al mondo intero. Anche l'attitudine al perdono ed alla compassione è un riflesso dell'amore incondizionato. Un 4° chakra disarmonico è sintomo di difficoltà ad amare senza aspettarsi nulla in cambio, si noteranno prima i difetti dei nostri simili che i pregi, incapaci di considerarli nella loro interezza. Anche i problemi nelle relazioni sociali possono essere radicati nel 4° chakra oltre che nel 3°.

Questo vortice controlla anche l'amore per se stessi e per il proprio corpo, la volontà di mantenersi sani ed in forma: è attraverso l'amore ed il rispetto per la propria individualità che si riesce poi a darlo anche agli altri. L'aspetto Yin di questo vortice è deputato a ricevere amore che gli altri, compresa Madre Natura, ci donano. Non saper ricevere significa anche non riuscire ad apprezzare un tramonto, un cielo stellato, un prato fiorito, il sorriso di chi ci circonda, che ci passeranno di fianco senza accorgercene, centrati solo sui problemi, sul capufficio insopportabile e sulle bollette che non riusciamo a pagare.

Per il cuore passano anche i desideri che più vorremmo realizzare, quello che sappiamo di dover fare della nostra vita ma che mai abbiamo tentato, ai cosiddetti sogni nel cassetto. Non seguire l'intelligenza del cuore ci mette al riparo dalle difficoltà che Vivere comporta, come dice Pablo Neruda “Vivere è uno sforzo molto più del semplice atto di respirare”. Rinunciare al cuore ci impedisce di passare in un mondo luminoso, fatto su misura per noi, energeticamente ci nega l'accesso ai chakra superiore, creando una diga che impedisce all'energia di salire lungo la colonna.

Posizione: Anteriormente all'altezza del cuore, in mezzo allo sterno. Posteriormente in mezzo alle scapole

Elemento: Aria

Energia: Affettiva, Amore

Nota: FA

Colore: Verde. Colore complementare: Rosa

Affermazioni: Io Amo. Io Perdono

Organi: Cuore. Polmoni, bronchi. Braccia, mani

Ghiandola endocrina: Timo

Sintomi fisici dello squilibrio: Disturbi cardiocircolatori, aritmie cardiache. Angina pectoris, problemi alle coronarie. Iper e ipotensione. Asma, patologie delle vie respiratorie (insieme al 5° chakra). Dolori articolari alle braccia e alle mani. Disturbi del Timo

Sintomi psicologici dello squilibrio: Dispiaceri affettivi, cuore infranto. Sensazioni di ostilità, mancanza di fiducia negli altri. Incapacità di perdonare. Invidia, gelosia, odio. Mancanza di generosità e compassione.

Relazioni: Amore, affetto, amicizia.

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2.2.5 VISHUDDHA CHAKRA

È il quinto chakra, riguarda l'espressione e la comunicazione, ma anche la capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie convinzioni. Ha un aspetto yang molto marcato, esprime la necessità di comunicare, di “buttar fuori” quello che riceve. Una disarmonia di questo centro può indicare la paura di subire critiche per ciò che si esprime

Posizione: 5° chakra, sul Pomo d'Adamo negli uomini, sulla corrispondente piega del collo delle donne. Posteriormente nella parte bassa della nuca

Elemento: Etere

Energia: Sonora. Creativa

Nota: SOL

Colore: Azzurro. Colore complementare: Blu

Affermazioni: Io comunico

Organi: Apparato respiratorio: bronchi e polmoni. Gola, faringe, laringe, parte alta della trachea. Orecchie. Nuca. Bocca, denti.

Ghiandola endocrina: Tiroide

Sintomi fisici dello squilibrio: disturbi respiratori, mal di gola, tosse, faringite, laringite. Patologie dell'orecchio, labirintite. Problemi alla bocca, denti. Squilibri della tiroide.

Sintomi psicologici dello squilibrio: Difficoltà nella comunicazione e nell'espressione verbale. Nodo alla gola. Incapacità di esprimere le proprie verità e la propria creatività, timore di non essere capiti e di non piacere. Tendenza a evitare il contatto interpersonale ritirandosi nel proprio orgoglio per non subire il rifiuto da parte degli altri. Tendenza a mentire.

Relazioni: Comunicazione verbale e non verbale,

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2.2.6 AJNA CHAKRA

Il chakra è associato alla comprensione dei concetti mentali, alla facoltà di vedere ed analizzare le situazione in un'ottica più o meno ampia. Attraverso la luce della coscienza espressa da questo centro vediamo la realtà in modo più o meno nitido. Se il chakra è disarmonico vedremo il mondo attraverso il filtro delle nostre disarmonie: la comprensione della realtà sarà ridotta dai nostri limiti, distorta e resa negativa dalle nostre paure. Le disarmonie o le carenze energetiche dell'aspetto yang di questo chakra spesso vengono somatizzate come disturbi alla vista, corrispondenti alle difficoltà che si hanno nel vedere il mondo per quello che è.

All'aspetto yin di questo chakra corrispondono le capacità intuitive, le idee che ancora devono manifestarsi alla coscienza, la capacità di canalizzare informazioni. La disarmonia dei questo aspetto si manifesta come confusione mentale, carenza di immaginazione, mancanza di lucidità nelle percezioni.

Se l'aspetto yang è armonico ma lo yin è disarmonico, il soggetto avrà una visione positiva del mondo che lo circonda, tuttavia non avrà chiarezza del proprio mondo interiore e gli sarà difficile cambiare i propri schemi mentali; con l'aspetto disarmonico invertito egli sarà caratterizzato da capacità mentali ed intuitive potenziali che però non riescono ad essere utilizzate in modo positivo ed armonico. Una disarmonia di entrambi gli aspetti corrisponderà ad una visione distorta sia del mondo esterno che del mondo interiore.

Posizione: 6° chakra, anteriormente tra le sopracciglia, più in alto o più in basso a seconda degli individui; posteriormente sulla sutura tra osso occipitale e osso parietale

Elemento: Luce

Energia: Mentale

Nota: LA

Colore: Indaco

Affermazioni: Io Vedo

Organi: Occhi. Naso, via aeree superiori. Orecchie (insieme al 5° chakra). Fronte. Base del cervello.

Ghiandola endocrina: ipofisi

Sintomi fisici dello squilibrio: Problemi di vista. Mal di testa (insieme al 7° chakra), cefalea frontale, disturbi ai muscoli facciali. Patologie delle orecchie. Labirintite. Disturbi delle vie aeree superiori (insieme al 5° chakra). Sinusite. Epilessia. Squilibri dell'ipofisi.

Sintomi psicologici dello squilibrio: Confusione mentale, difficoltà a focalizzare e quindi a mettere in pratica le proprie idee (insieme al 1° chakra). Scarsa forza di volontà (insieme al 3° chakra). Uso di droghe ed allucinogeni.

Relazioni: Coscienza planetaria e universale. Senso di appartenenza a qualcosa di più grande

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2.2.7 SAHASRARA CHAKRA

È il 7° chakra o della corona, è un vortice unico e si rivolge dalla sommità della testa verso il cielo. Per mezzo di esso si recepiscono concetti globali che trascendono ciascuno dei sensi controllati dagli altri chakra; tuttavia la conoscenza di questo chakra è parziale, essendo la sua vibrazione molto elevata e quindi, per certi aspetti, fuori dalla comprensione della mente. Lavorando sui blocchi di questo chakra si migliorano gli aspetti karmici, promuovendo la risoluzione dei nodi che condizionano il corso della propria esistenza.

Posizione: Alla sommità della testa, nel punto della fontanella

Elemento: Coscienza

Energia: Spirituale

Nota: SI

Colore: Viola. Bianco luminoso

Affermazioni: Io sono

Organi: Cervello, sistema nervoso centrale. Occhi (insieme al 6° chakra)

Ghiandola endocrina: pineale o epifisi

Sintomi fisici dello squilibrio: Disturbi del ritmo circadiano sonno-veglia. Problematiche del sistema nervoso centrale. Squilibri della pineale. Invecchiamento precoce

Sintomi psicologici dello squilibrio: Paure di origine sconosciute, buio interiore. Mancanza della dimensione spirituale o spiritualità eccessiva che tende all'alienazione.

Relazioni: Unione con l'Assoluto

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2.3 L'ENERGIA DELLA KUNDALINI

Nello Yoga la Kundalini (dal sanscrito kundal, “spirale”) è un'energia addormentata in forma di serpente arrotolato su se stesso, collocata alla base della colonna vertebrale, che gli yogi risvegliano per farla risalire dal 1° chakra verso i chakra superiori. Rappresenta la forza vitale, l'energia cosmica presente in tutti gli esseri umani, capace di attraversare i chakra attivandoli e stimolandone le funzioni. Se opportunamente convogliata nel chakra del cuore, questa energia permette di trasformare le componenti istintive e sessuali della personalità in amore universale; se viene fatta risalire fino al chakra coronale esalterà il lato spirituale dell'individuo.

Le pratiche spirituali per far risalire la kundalini sono la meditazione e alcune tecniche di respirazione che prendono il nome di pranayama, o tecniche di controllo del prana (energia). Durante queste pratiche si avverte inizialmente l'energia aumentare, percepibile come una vibrazione pian piano sempre più intensa, che risalendo dal chakra di base alla testa rimuove i blocchi energetici, che si liberano sotto forma di emozioni.

Le tecniche per lo sblocco delle energie che verranno di seguito presentate hanno un forte effetto sull'energia della kundalini, in quanto questa risalendo non trova ostacoli o comunque in misura ridotta.

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3 ANALISI DEI BLOCCHI ENERGETICI

3.1 LE FORME PENSIERO

Per discutere di questo argomento dobbiamo partire dal presupposto che il cosmo intero sia permeato da una matrice energetica, o etere, in continuo movimento, e che, tramite l'azione del pensiero, sia possibile aggregare e plasmare come un'argilla questa energia universale. Ogni pensiero a cui diamo vita diventa nei piani più sottili un'entità temporanea, detta "forma-pensiero". La potenza di una forma-pensiero dipende dall'energia che l'ha creata e la sua durata dal numero di volte che viene ripetuto il pensiero che l'ha generata.

Il processo di somatizzazione dal piano energetico al piano fisico inizia nell'aura mentale, dove il pensiero viene elaborato, l'energia aggregata scende quindi, attraverso il chakra preposto ad elaborare la sua vibrazione, nell'aura astrale dove si trasforma in emozione, che se non espressa adeguatamente si “blocca” nel chakra come “forma-pensiero”. Quando invece viene normalmente elaborata continua il suo passaggio dal piano emotivo al piano eterico ed infine si manifesta nel piano fisico realizzando il progetto per cui è stata pensata.

La malattia fisica è quindi dovuta alle forme-pensiero negative che nell'aura emotiva non vengono elaborate e lasciate passare verso i piani più densi della materia. Continuando con il precedente esempio, se i pensieri negativi e ricorrenti sono legati alla propria incapacità di comunicare adeguatamente si manifesteranno fisicamente come un problema legato alla gola. A livello energetico verrà generata una forma-pensiero negativa che nell'aura emotiva stazionerà sul 5° chakra, assorbendo l'energia che normalmente viene trasmessa agli organi associati. Questa carenza energetica con il protrarsi del tempo verrà somatizzata prima nell'aura eterica come uno strappo del tessuto energetico, e quindi nel corpo fisico come malattia organica.

Queste forme energetiche sono pensieri compulsivi e ricorrenti, più o meno consci, generati dalle paure del soggetto, che assorbono l'energia che normalmente è diretta agli organi del piano fisico. Questi accumuli di energia vivono grazie ai pensieri che hanno le stesse vibrazioni che li hanno prodotti, sono di fatto una nostra creazione. I chiaro-vedenti riescono a definire queste forme-pensiero come degli aloni più scuri nel campo aurico, come delle “entità” che abbassano il tono energetico della zona dove stazionano e che vivono grazie alle vibrazioni dei pensieri di paura che li hanno creati e che vengono riformulati di continuo.

Le forme pensiero hanno anche un enorme effetto sui nostri comportamenti, in una certa misura si può dire che sono alla base dei condizionamenti che regolano una vita inconsapevole. Quando questi condizionamenti sono di una certa gravità, determinano i vizi di cui l'uomo resta schiavo (eccesso di cibo, alcool, ecc.), perché, pur riconoscendo che sono dannosi alla sua salute, non riesce a liberarsene, confermando così che non è lui a volerlo, ma che le forme-pensiero hanno un'inerzia energetica che attrae energia simile a quella che l'ha generata, poiché sono le vibrazioni del medesimo tipo che permettono loro di continuare ad esistere.

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3.2 LE MEMORIE CELLULARI

Le memorie cellulari sono le somatizzazioni delle forme pensiero, negative o positive, nel corpo fisico. In certi termini è possibile considerarle come la cronicizzazione di uno stato d'animo protratto a lungo o di uno shock di breve durata ma di forte intensità.

Per fare un esempio possiamo analizzare le tensioni fisiche croniche generate in seguito a uno stress protratto per lungo tempo. All'inizio dell'instaurarsi della tensione il cervello comunica ai muscoli di contrarsi, mentre a livello energetico sono presenti sia le forme pensiero che le relative emozioni. Questo nuovo stato si cronicizza quando le memorie delle cellule del muscolo archiviano il nuovo regime come “normale”, per cui, ad un certo punto, non hanno più bisogno di ricevere ordini in tal senso. In nuovo stato è mantenuto autonomamente e all'interno della tensione sono cristallizzate le forme pensiero e le emozioni. Questo è ancor più evidente durante una qualsiasi terapia che porta a sciogliere le tensioni, quando vengono liberate le emozioni e le forme pensiero che le hanno generate.

L'effetto delle memorie cellulari è anche visibile dopo un trapianto d'organo, quando il ricevente inizia a mostrare tratti caratteriali del donatore. Possiamo citare, proprio a questo proposito, il caso di una donna che soffriva di vertigini. Dopo l'intervento, iniziò a praticare free climbing: l'organo trapiantato, infatti, apparteneva ad uno scalatore. Stessa cosa per un altro uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene donatogli da sua moglie. Dopo l'operazione, iniziò ad appassionarsi a tutto ciò che faceva la sua consorte, tra cui fare spesa e shopping. Di esempi di questo tipo è possibile trovarne diversi, recentemente è anche uscito nelle sale cinematografiche il film “The Eye” che racconta una storia basata sul fenomeno delle memorie cellulari.

A livello scientifico, nonostante il forte scetticismo, alcuni ricercatori hanno iniziato a studiare il fenomeno. Un evidente esempio sono le cellule del sistema immunitario, che possono continuare a produrre anticorpi specifici anche quando l'antigene che li ha creati è completamente sparito dall'organismo. Queste cellule manterrebbero una copia del suddetto antigene, trasmettendolo alle cellule figlie. Si produrrebbe, quindi, una memoria cellulare specifica per quell'antigene, capace di rimanere nell'organismo a lungo, a volte per una vita intera. Su tale base sono stati trapiantati alcuni linfonodi artificiali in un topo. Questo ha iniziato subito a produrre cellule immunitarie in grado di contrastare la molecola sconosciuta, contenuta solo nella memoria del linfonodo. Dopo un mese questa "memoria cellulare" era ancora conservata ed i linfociti del topo erano ancora in grado di contrastare l'antigene.

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4 LA RICERCA SCIENTIFICA SULL'ENERGIA SOTTILEL'anatomia energetica dell'uomo fino ai giorni nostri è stata trasmessa da generazioni di Maestri spirituali che ne facevano esperienza e dono ai propri discepoli, oggi questi stessi insegnamenti possiamo cercare di analizzarli e verificarne l'effettiva validità con delle rigorose tecniche scientifiche

4.1 LA FISICA DEI QUANTI

La fisica classica sostiene che tutta la materia è energia. Questa tesi è avvalorata dalla famosa formula di Einstein: E=mc2 e cioè che l’energia è uguale alla massa (materia) moltiplicata per la velocità della luce (300.000 km al secondo) al quadrato. La fisica quantistica, che è un’estensione più avanzata della Fisica classica, sostiene, avendolo dimostrato, che tutta l’energia è espressione della coscienza ed è pertanto influenzata da questa. Quindi al di là dell’aspetto fenomenico della luce esiste un universo cosciente, definito dai fisici quantistici come il “campo delle possibilità o probabilità”. Insomma tutto ciò che prima si riteneva impossibile poiché governato da leggi deterministiche oggi viene messo in discussione e ritenuto possibile.

La materia è costituita principalmente da atomi, che sono la base o il cuore della materia fisica (noi compresi). I fisici quantistici hanno scoperto che a dimensioni subatomiche, anche quindi all’interno del nucleo dell’atomo, esiste un universo governato da leggi apparentemente bizzarre a cui hanno dato il nome di spazio quantico. Una delle scoperte più affascinanti è stata che in tale spazio opera la legge di non località, ovvero che due particelle di energia pur essendo distanti migliaia di km tra loro comunicano istantaneamente, quindi a velocità superiore a quella della luce. In seguito la scoperta ancor più affascinante è stata che le due particelle erano in realtà la stessa particella simultaneamente presente in due luoghi differenti. Quest'ultima scoperta ha rivoluzionato non solo la fisica ma la basi su cui poggia la nostra visione dell'universo, modificando inevitabilmente anche la visione della realtà fisica in cui siamo immersi tutti i giorni e di cui siamo coscienti, aprendo le porte a teorie in cui il tempo e lo spazio non esistono, a visioni secondo cui l'universo è come una rappresentazione olografica di un centro di coscienza-energia, sposando in qualche modo la visione dei mistici “Illuminati” che ci parlano di Unità e appunto di non località.

Il pensiero riveste in tale ambito un ruolo centrale, in quanto non solo influenzerebbe la materia, modificando la traiettoria delle particelle durante gli esperimenti, ma poiché tutta la materia è fondamentalmente energia-coscienza, può essere influenzata solamente da un'altra forma di energia-coscienza, quindi anche il pensiero è energia (o materia)

Tale teoria da delle basi scientifiche anche alla possibilità di aggregare forme energetiche con la focalizzazione del pensiero cosciente, dette appunto forme-pensiero

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4.2 LA PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNOLOGIA

La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) è la scienza che studia il rapporto tra mente, emozioni, sistema endocrino, sistema immunitario e stati di coscienza e le loro mediazioni chimiche, al fine di dimostrare la loro interdipendenza psico-chimica. Questo tipo di ricerca finalmente mette fine alla dicotomia tra spiritualità e scienza, tra i piani sottili e la densità della materia, o come più comunemente siamo abituati a pensare, tra psiche e soma, dimostrando che le emozioni come il Piacere, l'Amore e la Spiritualità hanno un potere immunostimolante, ovvero hanno un effetto positivo oltre che sui piani emotivo e psichico, anche sul piano fisico e quindi sulla longevità biologica.

È stato finalmente riconosciuto ciò che la concezione alchemica ha da sempre sostenuto: sia la psiche che l'autocoscienza sono corpi che esistono indipendentemente dal corpo fisico, quali realtà di materia ed energia sottili, ma al contempo che esiste per ogni stato emotivo e per ogni stato di coscienza un equivalente chimico (ormone, neurotrasmettitore ecc.) che media a livello fisico le realtà soprasensibili psichiche, mentali e spirituali, senza il quale non sarebbe possibile provare a livello di corporeità la gamma infinita degli stati emotivi e di coscienza dell'essere. In definitiva è scientificamente provato che esiste una realtà che va oltre la fisicità, quindi spirituale. È qui evidente che l'unico motore della Vita è l'Amore, e la sua manifestazione nella Gioia dell'Essere. Quanto più l'Uomo si avvicina a questa realtà, quanto più la condivide con i suoi simili, tanto più sarà in equilibrio psicoendocrinoimmunologico, e quindi in una condizione di perfetta salute.

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4.3 LE TECNOLOGIE PER LA VISIONE DEI CAMPI ENERGETICI

4.3.1 LA FOTOGRAFIA KIRLIAN

Uno dei metodi più famosi per la visione dell'emanazione elettromagnetica o aura dei corpi umani o degli oggetti è la fotografia Kirlian.

Questo tipo di fotografia, conosciuta anche come effetto Kirlian, si ottiene applicando un'alta tensione elettrica a una lastra fotografica. L'effetto è ben conosciuto in fisica ed utilizzato anche dall'industria, soprattutto la metallurgica per mettere in evidenza eventuali difetti dei materiali, ed è comunemente noto col nome di effetto corona. Si manifesta con una sfumatura colorata e luminosa attorno all'oggetto fotografato. Fu scoperto nel 1939 dal russo Semyon Kirlian, la storia racconta che mentre lavorava nell’ospedale di Krasnodar fu incuriosito dalle scintille che si producevano sulla pelle dei pazienti sottoposti a fisioterapia ad alta frequenza, si cimentò quindi a riportarne l’immagine su di una lastra fotografica, usando se stesso come cavia. Kirlian fotografò la propria mano attraversata da una corrente ad alta tensione e frequenza ma a basso amperaggio, il risultato fu sorprendente.

Oggi l'apparecchio utilizzato è fondamentalmente composto da due elettrodi, uno dei quali collegato a massa (quasi sempre un soggetto umano), e distribuisce la tensione fornita da un generatore attraverso una lastra di vetro. È chiamato camera Kirlian.

Gli esperimenti effettuati con soggetti umani hanno comprovato che l'emanazione rilevabile con la fotografia Kirlian varia con lo stato psicofisico del soggetto. Si è scoperto che con il rilassamento le immagini energetiche tendono a mostrare un'emanazione ampia e brillante, mentre con persone in stato di rabbia la foto a colori mostrano una grossa macchia rossa e con la pellicola in bianco e nero una grossa zona grigia nebbiosa oltre la normale corona. Esperimenti con altre emozioni o con sostanze che alterano lo stato di coscienza hanno riportato differenze significative con lo stato “rilassato”

Tra le applicazioni terapeutiche della fotografia Kirlian è interessante segnalare la metodologia DEPT (Diagnosi dei Punti Terminali) di Peter Mandel, messa a punto nel 1973, è riuscita a dare un'interpretazione valida e riproducibile dell'emanazione visibile nelle fotografie. Peter Mandel ha chiamato questo procedimento "topografia per la Diagnosi Energetica dei Punti Terminali” (DEPT), conosciuta all'estero con il nome di Energy Emission Analysis (EEA), perché i 20 polpastrelli fotografati rappresentano altrettanti punti terminali dei meridiani dell'agopuntura classica. Verificando le carenze o gli eccessi energetici di questi punti terminali è possibile fare una diagnosi globale dell'individuo

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Immagine kirlian per l'analisi dei punti terminali

4.3.2 LA FOTOGRAFIA GDV

La Visualizzazione in Scarica di Gas o GDV (Gas Discharge Visualisation) è l'evoluzione della fotografia Kirlian. La sua tecnologia permette di fotografare l'aura degli oggetti o del corpo umano con una risoluzione maggiore rispetto alla classica Kirlian, inoltre le immagini sono acquisite direttamente da un software per l'analisi.

La GDV utilizza un sistema di elettrodi speciali per creare un campo elettrico ad alta intensità attorno ad un oggetto, si produce una scarica di gas la cui luce può essere vista e misurata. Tale scarica luminescente può essere prodotta intorno a qualsiasi oggetto, e mostrerà variazioni di dimensione, colore, distribuzione, ecc seguendo i lievi cambiamenti dell'oggetto, con una definizione tale che non può essere equiparata da altre tecniche. Questi cambiamenti possono includere le proprietà elettriche di un oggetto, le sue caratteristiche di emissione, l'evaporazione di gas e lo scambio energetico con l'ambiente. Nel caso degli organismi viventi il metodo rivela la sua reazione complessa di fattori esterni ed interni. Una vasta gamma di influenze sottili può rendersi manifesta. Per esempio, è possibile registrare l'influenza del tipo di cibo consumato, i farmaci somministrati, e una serie di fattori ambientali come l'esposizione all'inquinamento chimico o elettromagnetico. Anche i cambiamenti nello stato d'animo di una persona possono essere facilmente visti e seguiti in tempo reale. L'utilizzo di questo strumento permette anche di verificare l'effetto dei rimedi e delle tecniche energetiche per migliorare lo stato di salute e quindi capire quale sia la più appropriata.

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Immagine dell'aura umana ottenuta con il software GDV Aura prima e dopo un trattamento

Aura di una piramide di cristallo di quarzo ialinoimmagine realizzata con il sistema DGV

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4.3.3 LA FOTOGRAFIA AD INTERFERENZA POLICONTRASTATA

La tecnologia PIP o Polycontrast Interference Photography (Fotografia ad Interferenza Policontrastata) è stata inventata alla fine del 1980 da Harry Oldfield. Consiste in uno scanner in grado di assicurare in tempo reale, tramite l'ausilio di un computer, immagini in movimento del campo energetico. La tecnologia si basa sull'interazione che esiste tra il campo energetico umano ed i fotoni che lo attraversano. La luce è in qualche modo disturbata dal campo sia quando il raggio incidente viaggia verso l'oggetto sia quando il raggio è riflesso dall'oggetto.

È stato quindi ideato un programma informatico che sarebbe in grado di analizzare le diverse intensità di luce riflessa dalla persona o da un oggetto. Questo sistema è allo stesso tempo apparentemente semplice ed estremamente preciso.

In un'intervista, Harry Oldfield dice: "Con il sistema PIP noi mostriamo l'interazione che l'energia ha con la luce, il che ci permette di avere una visione della contro-parte energetica, ovvero il modello eterico su cui sono infilate le nostre molecole fisiche. In media, ogni atomo del corpo umano viene sostituito ogni 7-9 anni. Pensate al vostro corpo non come una struttura fisica, ma come una fontana in movimento di molecole che vengono costantemente sostituite. Quindi, cosa è che li tiene in una forma coerente e riconoscibile? Noi crediamo che ci sia un modello di organizzazione dell'energia.”

Per visualizzare il campo energetico del corpo con il PIP, idealmente la persona è in una stanza con luce a spettro completo da una fonte controllata, quale una lampada, si pone dunque in piedi su uno sfondo bianco. La foto viene scattata con una videocamera digitale collegata ad un computer, il quale visualizza in tempo reale il progetto finale.

Se un chakra è perfettamente equilibrato verrà visualizzato un colore predominante, per esempio nel chakra della gola predomina il colore blu quando è armonico, rispetto a quando non lo è. Lo stesso con il chakra di base che sarà di uno marrone scuro se ci sono problemi e rosso se è sano. Anche quando il rosso è altrove c'è un potenziale pericolo per una carenza energetica.

Foto ottenute con sistema PIPSulla sinistra una persona prima di un trattamento, è visibile una carenza energetica di colore rosso.Sulla destra la stessa persona dopo il trattamento con i cristalli, le energie predominanti sono blu.

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5 LE TERAPIE PER IL RIEQUILIBRIO ENERGETICOUno dei passi fondamentali per proseguire verso la guarigione è quindi quello di tagliare gli alimenti alle suddette forme-pensiero, ovvero di cambiare modo di pensare e vivere il disagio. Tuttavia a causa dell'inerzia, anche se smettiamo di alimentare con pensieri negativi il disagio, questo per essere annullato del tutto richiederà un certo tempo. Tanta energia abbiamo messo per creare la forma pensiero, tanta dovremo impiegarne per scioglierla.

L'obiettivo del terapeuta che effettua il riequilibrio energetico consiste nell'evitare la somatizzazione dell'emozionalità negativa, facendo in modo che una vibrazione armonica elimini i blocchi aiutando la zona scelta a riprendere le vibrazioni normali.

5.1 TERAPIE VIBRAZIONALI

Il punto focale di questo tipo di terapie è che tutto è energia, come postulato per primo da Einstein, e che seppur inizialmente sorprendente, è stato ampiamente accettato dalla comunità scientifica. Di fatto materia ed energia sono sinonimi secondo la famosa formula E=mc2, e come è stato successivamente dimostrato dalla fisica dei quanti, ogni sostanza fisica è contemporaneamente sia materia sia vibrazione.

Ma cosa sono le terapie vibrazionali? Queste terapie sono una categoria che raggruppa le varie terapie naturali, che si possono basare sia su sostanze naturali che su particolari metodologie, e che agiscono secondo il principio della vibrazione. Queste terapie, mediante la loro vibrazione energetica, comunicano al soggetto in trattamento delle informazioni che influenzano il campo energetico disarmonico “suggerendo” delle soluzioni armoniche per sciogliere e quindi rimuovere il blocco.

Stando a quanto già scritto, possiamo indicativamente suddividere le terapie vibrazionali in due categorie, ovvero quelle che si basano su una sostanza naturale come principio attivo e come sorgente vibrazionale, e quelle che invece non hanno una fonte vibrazionale fisica, ma che utilizzano l'energia del pensiero e dall'intento di chi mette in atto la terapia, la fonte vibrazionale di queste terapie possiamo ipotizzare sia la coscienza del terapeuta che tramite il pensiero crea nella matrice eterica delle forme-pensiero positive che armonizzano la controparte negativa.

5.1.1 OMEOPATIA

È probabilmente una delle terapie vibrazionali più conosciute ed utilizzate, essa fonda le sue radici sulla “legge dei simili” formulata dal medico greco Ippocrate nel V secolo AC. Tale teoria sostiene che “i simili curano i simili”, ovvero che sostanze in grado di causare, nelle persone sane, i sintomi della malattia, potessero essere anche usate per curare una malattia in corso con dei sintomi simili. Tra la fine del 18° secolo e i primi anni del 19° secolo il medico tedesco Hahnemann, sperimentando tale principio inizialmente su se stesso, e quindi sui malati, ne confermò la sua validità. È la nascita dell'omeopatia.

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Hahnemann elaborò inoltre la tecnica della diluizione e dinamizzazione (scuotimento), in grado di conferire forza alla sostanza preparata. Numerosi medicinali si basano su sostanze altamente attive o velenose. Egli stabilì che i preparati dovevano essere molto diluiti per evitare che i pazienti sviluppassero effetti collaterali. Con sua sorpresa tuttavia, scoprì che, paradossalmente, quanto più il rimedio veniva diluito, tanto più la sua azione era duratura, i suoi effetti erano profondi e il numero di dosi necessarie inferiore. Dato che i medicinali sono molto diluiti, probabilmente non contengono più alcuna molecola della sostanza originale. Pertanto, anche se sono ricavati da sostanze velenose, sono assolutamente sicuri, e possono essere somministrati pure ai bambini. Proprio per questa ragione l'omeopatia desta ancora scetticismo in molti medici e scienziati conservatori.

I medicinali omeopatici vengono in genere preparati secondo due scale di diluizione: decimale (DH) e centesimale (CH). Nella scala decimale il rapporto di diluizione è pari a 1:10; in quella centesimale è di 1:100. I nomi dei rimedi sono seguiti da un numero, per esempio 6CH o 12DH, che indica quante volte sono stati diluiti e succussi (dinamizzati) e in quale scala.

Proprio per il motivo che i rimedi, già dopo il 9CH, non contengono più alcuna molecola della sostanza originale possiamo parlare di memoria energetica, che rimane impressa nell'acqua e quindi nel lattosio dei granuli, e di effetti sul campo energetico umano. Sperimentalmente si è verificato che tali rimedi agiscono più sul piano fisico quando sono concentrati, e più sul piano sottile tanto più aumenta la diluizione. Avendo i rimedi un'azione simile a quella della malattia, ma di breve durata, riescono a rimuovere la forma energetica della malattia dai corpi sottili, e di conseguenza anche dal corpo fisico.

5.1.2 FIORI DI BACH

I rimedi floreali furono scoperti in Inghilterra da Edward Bach nei primi anni del 900 e si sono oggi diffusi in gran parte del mondo per la loro capacità di riequilibrare gli stati d'animo negativi, le emozioni alterate, le ansie, e le insicurezze di vario tipo. Viene fatto un passo in avanti fondamentale rispetto all'omeopatia, difatti secondo Bach l'importante non è più il disturbo in sé, ma il temperamento psico-emotivo del soggetto che lo ha sviluppato; e quello deve essere trattato per ritrovare l'armonia perduta e quindi la guarigione. Così, uno stesso caso di asma in un bambino di temperamento allegro e attento può essere trattato con Agrimony, mentre la stessa asma in un altro soggetto apatico e sognatore richiede la prescrizione di Clematis.

Bach per scoprire i rimedi floreali si basò sulla sua grande sensibilità e sulla “dottrina esoterica delle segnature”, riscoperta nel rinascimento dal naturalista e filosofo Paracelso, secondo cui il linguaggio segreto della natura ci parla per simboli e analogie, permettendoci di intuire le proprietà curative di una pianta, come le similitudini con certi organi del corpo, o per alcune caratteristiche che ricordano i comportamenti emotivi da riequilibrare.

Il set completo dei “Fiori di Bach” si compone di 38 essenze floreali che rappresentano le 38 emozioni di base che possono essere sperimentate. Un ulteriore rimedio di emergenza, combinazione di cinque delle precedenti essenze, è considerato il 39° rimedio e viene solitamente venduto in kit con gli altri. Vengono utilizzati principalmente per bocca, ma

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poiché ciascuno di essi, al pari di un cristallo o di un olio essenziale, possiede una vibrazione specifica, la nebulizzazione sul chakra disarmonico di una miscela di acqua contenente alcune gocce del fiore appropriato è capace di correggere la disarmonia e aiutare così il vortice energetico a riequilibrarsi.

Per correggere le disarmonie di un vortice energetico con i fiori si nebulizza sul punto del corpo fisico corrispondente all'ingresso del chakra una miscela di acqua e del rimedio scelto: il chakra deve ricevere almeno quattro nebulizzazioni nella stessa giornata, quindi è necessario tenere a portata di mano il flaconcino nebulizzatore e provvedere, di tanto in tanto, a spruzzare la miscela a 15-20 cm di distanza dal punto del corpo dove il chakra è collocato, direttamente sopra i vestiti.

Un altro sistema consiste nell'applicare almeno quattro gocce del rimedio puro sulla pelle nel punto di ingresso del chakra che vogliamo riequilibrare, spanderle delicatamente con le dita ed aspettare che si asciughino. L'applicazione deve essere ripetuta almeno quattro volte nella stessa giornata. Un'ulteriore sistema per il riequilibrio del corpo energetico è utilizzando la mappa delle zone cutanee descritte da Kramer nel suo libro “Nuove terapie con i Fiori di Bach”. Anche in questo caso le essenze floreali devono essere applicate direttamente sulla pelle, seguendo la mappa fornita a corredo con il libro. L'utilizzo è perfettamente abbinabile al massaggio.

due esempi delle mappe di applicazione cutanea secondo Kramer.I numeri rappresentano le essenze floreali in ordine alfabetico

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5.1.3 CRISTALLI

I cristalli sono corpi solidi che assumono, in seguito ad un processo detto cristallizzazione, una struttura particolare. Le particelle costitutive, sono disposte secondo un ordinamento tridimensionale, che da il cosiddetto reticolo cristallino, cioè un insieme ordinato di punti che assume una forma geometrica regolare, in genere poliedrica. La formazione e l'accrescimento dei cristalli avvengono attraverso lenti processi di deposito di materiale per evaporazione o raffreddamento di soluzioni, solidificazione di masse fuse ecc.

I cristalli ci attirano per i loro colori, o per altri caratteri quali la lucentezza, la rifrazione, la riflessione. Il colore non è però una peculiarità degli oggetti, ma è un carattere che attribuisce loro al luce: il colore è luce, la luce è radiazione elettromagnetica, cioè energia; è composta di fotoni che sono definiti come “quanti di energia”. Di conseguenza i colori dei cristalli e delle pietre sono forme di energia e nello scegliere, o nello scartare, una pietra o un cristallo di un certo colore, non siamo mossi soltanto da un generico “mi piace, non mi piace”, ma soprattutto da una necessità profonda che scaturisce nei piani meno sottili della materia, dove avvengono le interazioni energetiche tra la nostra aura e quella del cristallo.

I cristalli sono conosciuti da millenni per la loro efficacia terapeutica. Prima di utilizzare i cristalli è necessario procedere alla loro purificazione ed attivazione, difatti i cristalli, avendo un'aura molto forte, attraggono tutte quelle energie con vibrazione simile, come le forme-pensiero, con cui vengono a contatto. La purificazione può avvenire mettendo i cristalli che non contengono rame in una ciotola piena di sale grosso, e lasciateveli da uno a tre giorni; trascorso il tempo, la ciotola va messa sotto l'acqua corrente finche tutto il sale non sia sciolto. I cristalli che contengono rame non devono essere messi a contatto con il sale, si possono pulire usando argilla o con l'acqua corrente.

Una volta che sono stati puliti devono essere ricaricati con energia affine alla loro vibrazione naturale e che riesca quindi ad esaltarla. I cristalli che lo tollerano vanno esposti all'energia della luce del sole, mai comunque nelle ore centrali della giornata. In alternativa, possono essere esposti alla luce della luna per un una o più notti all'aperto, preferibilmente durante plenilunio o in fase crescente. Ovviamente il luogo dove i cristalli vengono ricaricati deve essere energeticamente pulito, ovvero lontano da luoghi affollati, fonti elettromagnetiche ecc. Un altro modo, preferibile, per ricaricare e pulire i cristalli è quello di seppellirli vicino alle radici di un grande albero per un periodo da uno a tre giorni.

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5.1.4 OLI ESSENZIALI

L'uso degli oli essenziali per il riequilibrio energetico rientra nella cosiddetta aromaterapia sottile: le essenze non vengono assunte per bocca, poiché l'aroma e inteso come frequenza o informazione energetica capace di produrre effetti sull'emanazione elettromagnetica dell'uomo. Gli oli essenziali vengono suddivisi in tre categorie:

Oli di base sono quelli ricavati dalla corteccia e dalla radice, segnalati usualmente dal simbolo del quadrato. La nota di base è calda, lenta e pesante: ciò significa che l'essenza ha una frequenza energetica bassa ed evapora lentamente. Le essenze di base radicano le energie e ci collegano con la terra, esplicando un'azione stabilizzante, rilassante e sedativa; alcune tra le più utilizzate sono il legno di sandalo, patchouli e vetiver.

Oli di cuore si ottengono dalle parti aeree della pianta, come i fiori e i petali, segnalati dal simbolo del cerchio, possiedono una frequenza intermedia ed evaporano con tempo intermedi. Le essenze di cuore sono intense e sensuali, tendono a riequilibrare le energie fisiche e psichiche e agiscono sull'affettività; esempi famosi sono lavanda, neroli e rosa.

Oli di testa ricavati dagli agrumi e dalle bucce dei frutti, il loro simbolo è il triangolo. Evaporano molto rapidamente, sono caratterizzati da una frequenza rapida e dinamica. Queste fragranze spingono le energie verso l'alto, verso il piano mentale; hanno un effetto dinamizzante, stimolante e rinfrescante, particolarmente adatto alle attività intellettuali. Esempi sono il bergamotto, limone, mandarino.

Nella terapia di armonizzazione di un chakra mediante l'uso di oli essenziali, se ne versano due o tre gocce su un batuffolo di ovatta e lo si colloca sul chakra interessato sopra i vestiti. Il rimedio deve essere tenuto in posizione fintanto che non si riscontrano cambiamenti nello stato energetico del soggetto o per almeno 20 minuti.

Un altro metodo per trattare i vortici energetici o l'organismo in generale consiste nel massaggio: si prende un flaconcino di vetro scuro di 30 ml e lo si riempie quasi del tutto con degli oli vettori (tipicamente olio di mandorle, olio di semi di sesamo o olio di vinaccioli), si aggiungono quindi dalle 2 alle 10 gocce di olio essenziale puro (dipende dal tipo di OE), si agita bene, e massaggiando si applica la miscela direttamente sulla pelle nel punto corrispondente al chakra o in zone più ampie. Si può utilizzare come vettore anche una crema neutra con le stesse modalità.

5.1.5 REIKI

Secondo la tradizione fu Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, a sviluppare la pratica del Reiki, dopo avere ricevuto l'abilità di curare in seguito a tre settimane di digiuno e meditazione sul Monte Kurama.

Durante le sessioni di reiki viene canalizzata l'energia vitale universale per indurre gli effetti curativi. Ognuno può acquisire la capacità di accedere a questa energia mediante un'iniziazione.

Alcuni insegnanti sottolineano l'importanza dell'intenzione (di sanare le ferite) del praticante in questo processo mentre altri affermano che l'energia è estratta dalla ferita del ricevente al fine di attivare il processo di guarigione.

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L'intento positivo unito a una buona concentrazione mentale, ad una perfetta pulizia del corpo energetico del terapeuta e ad un cuore aperto può creare delle forme-pensiero positive molto forti in grado di disgregare quelle negative che causano i blocchi energetici.

La mia esperienza personale non mi ha portato ad incontrare il reiki, credo tuttavia che questo tipo di discipline sia efficace, come lo è la preghiera, la meditazione e tutte le richieste e i mantra che accedono ad una forma-pensiero collettiva luminosa.

5.1.6 CURARE CON L'ENERGIA DELLE PIRAMIDI

L'armonizzazione dei disequilibri energetici con l'energia delle piramidi, o piramidoterapia, è una tecnica ancora poco conosciuta, tuttavia gli effetti dell'esposizione di queste forme geometriche sono state ben studiate, e sono adir poco eccezionali. Essendo il felice possessore di una piramide Zuccari di due metri di lato posso confermare personalmente l'effetto positivo sul tono energetico

La riscoperta di queste proprietà delle piramidi, possiamo attribuirla a Karl Drbal, un ingegnere in pensione, che presentò nel 1949 all’Ufficio Brevetti di Praga il suo "Congegno per mantenere il filo di rasoi e lamette di rasoio", costituito da un modello di Piramide con le geometrie simili a Cheope. Solo dopo 10 anni di sperimentazione, in parte compiuta personalmente da uno dei membri, la commissione concedette il brevetto n. 91304.

Le ricerche continuano, nel 1968 il Dott. Luis Alvarez organizzò una spedizione in Egitto in cui venivano ricercate delle camere segrete nella piramide di Cheope mediante la misurazione dei raggi cosmici, i quali perdendo energia attraverso gli strato rocciosi della piramide e avrebbero dovuto segnalare la presenza di spazi vuoti posti al disopra della Camera del Re. I dati raccolti furono elaborati al Cairo senza rivelare nulla di interessante. Tuttavia lo stesso esperimento valutato in seguito da altri ricercatori diede risultati completamente differenti, così da far supporre la presenza di energie cosmiche che alterassero la misurazioni effettuate.

Nel 1970 un gruppo di ricercatori messicani, coordinati dal Dott. Rodriguez Alviso Luis Alberto, tra cui un ingegnere, uno psicologo e un fisico, fondarono un circolo a Città del Messico con l’intento di iniziare una serie di esperimenti riguardanti la piramidologia. La loro attività di ricerca continuò fino al 1990 e portò ad un progressivo perfezionamento nella costruzione dei modelli di piramide. Si osservò che gli effetti non dipendevano dalla massa del materiale impiegato ma soprattutto dalla forma e dal materiale impiegato. Furono ideate e sperimentate le prime piramidi tubolari, senza pareti, i concentratori, i cappelli sopra-piramidali, ecc.

Le ricerche effettuate da questo team sono state trascritte nel libro “Piramidologia” (ed. Zuccari).Dopo aver effettuato una lunga serie di test sull'accrescimento accelerato delle piante esposte al cavo piramidale, sono passati ai test sull'uomo, di cui riporto lo schema conclusivo dei risultati ottenuti:

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Per il recupero dell'energia fisica:

Soggetti totali trattati n. 25 di cui

n. 18 con esito positivo 72,0%n. 04 con esito dubbio o incerto 16,0%n. 03 con esito neutro 12,0%

Per la concentrazione e carica psicologica:

Soggetti totali trattati n. 12 di cui

n. 09 con esito positivo 75,0%n. 01 con esito dubbio o incerto 08,3%n. 02 con esito neutro 16,7%

Per il sollievo dal dolore:

Soggetti totali trattati n. 34 di cui

n. 23 con esito positivo 67,7%n. 04 con esito dubbio o incerto 11,8%n. 07 con esito neutro 20,5%

Tutte le persone sottoposte positivamente al trattamento di radiazioni cosmico-piramidali furono contattate successivamente per mesi al fine di constatare eventuali variazioni sia negative che positive. Dopo nove mesi non si ebbe a rilevare alcuna alterazione sostanziale se non la caduta degli effetti piramidali prodotti con gli esperimenti e che ora si erano dissolti con il passare del tempo. Questo naturalmente non sui soggetti con patologie risolte: in tali casi si è rilevata la continuità di assenza totale del fenomeno per il quale era intervenuta l'equipe.

Ho potuto verificare che l'utilizzo dell'energia piramidale è un mezzo per potenziare tutte le tecniche per il riequilibrio energetico fin qui descritte, il suo utilizzo difatti si integra perfettamente con la cristalloterapia, l'aromaterapia sottile, i fiori di bach e il reiki

gli strumenti utilizzati per le sedute di piramidoterapia

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5.2 LA SCELTA DEI RIMEDI PIÙ ADATTI

Per controllare in una persona quali chakra siano disarmonici e necessitino di trattamento, il metodo più semplice consiste nell'uso del pendolino. Chi ha dimestichezza con la percezione delle energie sottili potrà usare le mani passandole su ciascun centro energetico allo scopo di rilevare i blocchi, congestioni ed alterazioni; oppure potrà ricorrere agli strumenti scientifici per la visione dei campi energetici sopra citati.

Il test di compatibilità di un rimedio con un vortice energetico disarmonico può essere effettuato con i medesimi strumenti. Ad esempio con l'utilizzo del pendolino, se si opera su un'altra persona, l'elemento terapeutico viene poggiato sul corpo in corrispondenza del vortice energetico o della zona cutanea più adatta (v. terapie Kramer) e quindi si ha modo di verificare se l'oscillazione del pendolino viene influenzata positivamente. Secondo la convenzione più diffusa, il “si” corrisponde a rotazioni circolari in senso orario e anche a oscillazioni verticali in linea retta; il “no” corrisponde a rotazioni circolari in senso antiorario e a oscillazioni orizzontali in linea retta. Tuttavia gli strumenti radioestesici per testare i rimedi o i chakra, se non utilizzati correttamente, sono soggetti ad essere influenzati dal soggetto che li usa, e quindi potrebbero indurre ad interpretazioni sbagliate.

Un altra modalità è il test muscolare, o test kinesiologico, in questo caso le probabilità di errore sono ridotte al minimo, poiché è la persona stessa con i suoi muscoli, che da la risposta circa la compatibilità o meno di un rimedio su un determinato chakra. Il test si basa sul presupposto che l'organismo sa riconoscere se una sostanza è compatibile con il suo sistema energetico o se, al contrario, tale sostanza è dannosa. Quando l'organismo viene messo a confronto con una sostanza inadatta abbassa il tono energetico, il che corrisponde anche ad un'abbassamento della tensione del muscolo che viene testato; se, al contrario, le vibrazioni della sostanza con cui viene a contatto sono benefiche, il sistema aumenterà la sua energia e di conseguenza anche il tono muscolare sarà maggiore.

5.3 ESEMPIO DI TERAPIA PER IL RIEQUILIBRIO ENERGETICO

Preparare accanto a noi i rimedi da utilizzare, far sdraiare con il ventre verso l'alto il soggetto da trattare in un luogo tranquillo, possibilmente con la testa a nord ed i piedi a sud (allineamento con l'asse magnetico terrestre). È importante togliere tutti i metalli e nelle immediate vicinanze non dovranno essere presenti cellulari o altre apparecchiature che generano compi elettromagnetici.

Se si è scelto di eseguire il test dei chakra e dei rimedi da utilizzare con la radioestesia, questo è il momento più adatto. Se si intende utilizzare il test kinesiologico, questo deve essere effettuato prima di far sdraiare la persona. Si pongono quindi i rimedi scelti sui chakra interessati secondo quanto è emerso dalla scelta delle migliori sinergie tra i rimedi.

Se lo si desidera, durante la seduta, è possibile utilizzare musiche con particolari vibrazioni per lavorare su uno o più chakra, oppure il suono delle campane tibetane, le cui vibrazioni hanno un effetto molto forte di pulizia energetica sui vortici dove vengono passate.

La durata del trattamento deve essere di almeno trenta minuti, trascorsi i quali si procede a rimuovere i rimedi, cercando di percepire la differenza tra prima e dopo. È buona norma fare un nuovo test a fine seduta per verificare lo stato energetico della persona.

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6 ESPERIENZE

A corredo di questa tesi vorrei anche aggiungere l'esperienza che che ho avuto modo di fare con Pino Traversi, Auropata. Pino ha la facoltà di vedere le emanazioni energetiche dei corpi ad occhio nudo, in modo molto simile a quello che la fotografia GDV riesce a catturare. Pino studia l'aura da oltre venti anni e da dieci anni a questa parte ne ha fatto un lavoro, risolvendone le problematiche. Grazie alla sua “facoltà” riesce a vedere dove i blocchi energetici e le forme pensiero si manifestano sul piano energetico, ancor prima di somatizzarsi sul corpo fisico. Le sue parole ci dicono qualcosa in più su quello che percepisce:

“Ogni tanto mi chiedo, come posso descrivere quello che vedo, le sensazioni visive diventano energia in un movimento di luci e colori che prendono forma con un’armonia di espansione, una colonna sonora di vibrazioni. È riduttivo descrivere con le parole il flusso di luce, la sua andatura lenta e sinuosa.

I due canali di energia, (Ida e Pingala, Yin e Yang) si staccano con decisione dalla radiazione dell’aura, pur essendone parte integrante, sono onde di luce che girano in modo circolare orario al centro del corpo eterico, miliardi di puntini sempre in movimento.

La connessione dei vortici maggiori forma una ragnatela geometrica che invade parte del logos. I chakras minori, (nadis) sono vibrazioni luminose, il contatto tra il corpo fisico e l’esterno, rappresentano l’energia dell’anima, quanto più siamo vicini a Dio esprimiamo luce e viceversa.

La misura del logos umano e di circa 3/3,50 metri, all’interno di questo spazio i nostri atomi lavorano alla costruzione di tutto quello che siamo, prima materia sottile e poi forma. La misura mi viene indicata dalla esperienza visiva, durante gli anni ho misurato più volte le aperture di luce e in tutti gli esperimenti la misura era uguale per tutti, l’intensità di luce e i colori fanno la differenza.”

Riporto a fini esemplificativi l'analisi che Pino ha fatto della mia aura sui diversi piani o emissioni:

Eterico: Colore Azzurro, perdita di energia alla gola, al plesso solare, alla radice

Astrale o Emotivo: Violetto – 3 creodi (forme pensiero negative) alla gola, al cuore e alla radice

Mentale: Rosa luminoso

Permanente: Verde chiaro, tonalità molto yin

Karmico: Giallo solare

Spirituale: Indaco

Celestiale: Grigio chiaro

Alla fine di questa lettura, il riequilibrio è avvenuto tramite oli essenziali, cristalli e suoni, seguendo quanto detto precedentemente, ripristinando così le perdite di energia e rimuovendo le forme pensiero negative

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7 BIBLIOGRAFIACHAKRA – Fabio Nocentini - Ed. Giunti Demetra

Piramidologia – Rodriguez Alviso Luis Alberto – Ed. Zuccari

Enciclopedia dell'omeopatia – Tecniche Nuove

Aura Energia Luminosa – Ed. Giunti Demetra

Nuove terapie con i Fiori di Bach – Dietmar Kramer – Ed. Mediterranee

http://www.esonet.it/News-file-print-sid-9.html

http://www.ipotesi.net/ipotesi/perche.htm

http://www.esonet.it/News-file-article-sid-9.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Reiki

http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Kirlian

http://www.electrocrystal.com/pip.html

http://www.mednat.org/bioelettr/campo_energetico.htm

http://www.esogetics.com/italy/peter_mandel.html

http://www.iosononelfuturo.it/files/la_medicina_del_terzo_millennio.html

http://www.fiorigialli.it/dossier/view/3_le-arti-del-benessere/142_lutilizzo-degli-oli-essenziali-in-aromaterapia-sottile