metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

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Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

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Page 1: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie

target

Page 2: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

2.b. metodi acustici attivi (tracking acustico)

tecniche acustiche per il monitoraggio di specie marine di interesse economico e/o conservativo; in particolare:

1.a. metodi acustici passivi (passive listening)

2.a. metodi acustici attivi (tecnica del playback)

1.b. valutazione del disturbo antropico

2.c. metodi acustici attivi (echosoundig)

Page 3: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

1. a. - metodi acustici passivi (passive listening)

Consiste nella registrazione delle emissioni acustiche biologiche, loro caratterizzazione ed utilizzo per l'identificazione della specie in mare secondo una modalità non invasiva.

Idrofono ITC-6050 sensibilità -159dB re 1V //mPa

Amplificatore Stanford Sr 560

Registratore Digitale Audio DAT Sony TCD-D 100

Software analisi

- Avisoft SasLab Pro

- Cool Edit

Page 4: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

E’ uno dei pesci più pescati nel Mar del Nord, in particolare in Scozia.

Nel 1998 e 1999 lo stock dell’haddock è stato definito prossimo ai limiti biologici di sopravvivenza. ICES ha raccomandato una riduzione del pescato.

• L’haddock (fam. Gadidae) è una specie demersale, che vive abitualmente a profondità comprese tra 80-200 metri fino a profondità eccezionali di 1000 m, diffusa prevalentemente nell’oceano Atlantico settentrionale.

• E’ un pesce sonifero.

• Si riproduce da febbraio a maggio (siti riproduttivi: Mar del Nord, comprese tra le coste scozzesi e quelle norvegesi).

- Haddock (Melanogrammus aeglefinus)

Page 5: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

I maschi maturi si muovono sul fondale, emettendo, per tempi anche superiori a 20 minuti, una sequenza di singole unità sonore, detti ‘knock’, regolarmente spaziati ad intervalli di 50-140 msec (Solitary Display)

Page 6: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

acustica passiva come metodologia poco costosa per definire dettagliatamente le aree in cui l’haddock si riproduce secondo una modalità non invasiva (e considerarne la chiusura alla pesca nei periodi critici)

Conclusioni:

Page 7: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

1) Registrazione

Idrofono

D.A.T.

Recorder Calcolatore

Rappresentazione e analisi

1.b. valutazione del disturbo antropico

Page 8: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

2) Rappresentazione e analisi del suono

a) Oscillogramma (o forma d’ onda): permette una buona risoluzione dell’ ampiezza (qui espressa in mV) e del tempo. Rende difficile determinare lo spettro delle frequenze

Software dedicati (Cool Edit,, Avisoft SAS Lab) permettono di ottenere diverse modalità di “visualizzazione” del suono

Ampiezza(mV)

Tempo (msec)

Page 9: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

b) Spettro: evidenzia la distribuzione dell’ intensità del suono (dB) in funzione delle frequenze

dBFrequenze (Hz)

Page 10: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

c) Sonogramma: relaziona le frequenze al tempo; indica inoltre differenti livelli di intensità, a determinate frequenze, con una gradazione di colori o di bianco e nero

Frequenze (Hz)

Tempo (msec)

Page 11: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Audiogramma di corvina Sciaena umbra

Page 12: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

È una tecnica sperimentale usata per studiare il significato dei segnali

biologici nella comunicazione animale.

2. Metodi acustici attivi (Tecnica del playback)

‘comunicazione’: un segnale generato da un individuo

(emettitore) viene trasmesso attraverso un canale appropriato e

determina un cambiamento nel comportamento di altri individui

(riceventi), con beneficio di entrambi.

Page 13: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Consiste nel proiettare un segnale registrato in natura, registrando le modificazioni che avvengono nel

comportamento degli animali riceventi.

AQ339 UNDERWATER SPEAKER

Amplificatore

Registratore Digitale Audio DAT

Idrofono sensibilità -159dB re 1V //Pa

Registratore Digitale Audio DAT

calibrazione

Page 14: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Playback di suoni di haddock (Melanogrammus aeglefinus)

la ripetizione regolare di unità acustiche identiche in un pattern ben definito e di lunga durata, rappresenta il tipico

richiamo creato per permettere la localizzazione e l’identificazione dell’emettitore anche da grandi distanze

(Winn 1981).

Page 15: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

I suoni SD sono stati riproposti ad un totale di 25 animali marcati individualmente (12 femmine, 9 maschi, 3 immaturi) e liberi di muoversi nella vasca di osservazione circolare (10 m di diametro)

Page 16: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Conclusioni :

• nessuna chiara reazione allontanamento/avvicinamento nei maschi subordinati e femmine

• reazione in presenza di un maschio dominante in SD (suoni SD modificano il comportamento del ricevente – comunicazione)

Page 17: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

2.b. metodi acustici attivi (tracking acustico)su specie target

‘telemetria’ ovvero ‘misurazione a distanza’, intendendo così la modalità con cui i dati vengono recuperati senza il contatto diretto tra operatore e animali studiati

Page 18: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Sistemi di tracking acustico (©Vemco Ldt., Halifax, Canada)

1- Sistema mobile

Vr28 Tracking system - ricevitore ultrasonico a 4 canali d’entrata

connesso a 4 idrofoni direzionali

2- Sistema fisso

VR1 Receiver - ricevitore immergibile omnidirezionale

• Continuous V8-2L-R256 (1 emissione/ sec a 76.8 kHz)

• Coded V8-1L (1 emissione ogni 40-60 secondi a 69 kHz)

Page 19: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Specie target

Astice (Homarus gammarus L.)

Corvina (Sciaena umbra L.)

- dal 1995, rientra nella lista delle specie il cui prelievo deve essere regolato, definita dal protocollo relativo alle aree protette e alla diversità biologica nel Mediterraneo della Convenzione di Barcellona (UNEP annesso 3 del protocollo RAC-SPA).

- crostaceo di notevole importanza economica.

- le piccole dimensioni degli individui commercializzati in Mediterraneo suggeriscono uno sfruttamento eccessivo della specie.

Sono entrambe specie notturne.

Page 20: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

Conservazione

studiare il comportamento di animali traslocati in un’area dove la pesca è proibita con finalità di ripopolamento.

Page 21: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

2.c. metodi acustici attivi (echosoundig)

Alcuni stock ittici sono studiati per il loro interesse commerciale

I banchi di pesce sono individuati mediante ecoscandaglio (echosounder Biosonics DT5000 dual beam).

Sono stati individuati due tipi di banchi denominati A e B.I due gruppi occupano posizioni differenti all’interno della colonna d’acqua: i banchi A vivono a stretto contatto con il fondo ed alcune prove visivedirette hanno confermato che sono composti da mormore (Lithognatus mormyrus).

Page 22: Metodologie acustiche applicate allo studio e alla gestione di specie target

e vengono classificati secondo la loro morfologia.

I banchi B sono prevalentemente allungati, talvolta stretti e con una struttura interna molto compatta.

I banchi A sono alti ma più larghi e assumono spesso una caratteristica forma a fiamma il cui nucleo centrale è denso e con una riflessione molto forte.

I banchi B hanno un comportamento tipicamente pelagico, rispetto ai banchi A, sono localizzati più lontano dalla costa e hanno distanze dal fondo maggiori.