matteo frulio tecniche per l’avventura 1-...

8
tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICA 16 Tenere in ordine corde e cordini durante tutto l’anno evita la disperazione del magazziniere alle prese con la classica matassa senza capo. Scegliere la corda giusta non è semplice. Normalmente la scelta ricade su due materiali: canapa o corda di fibre sintetiche. La classica corda di canapa ritorta, ovvero formata da più trefoli, offre notevole resistenza alle rotture e all’usura. Spesso però, anche per motivi economici, si preferiscono corde sintetiche, per loro natura più elastiche e morbide. È bene valutare attentamente l’uso finale per scegliere bene. L’impiombatura delle corde è fondamentale. Nel caso di corde di canapa il metodo più semplice richiede l’uso di uno spago, con cui si fa una piccola fasciatura, come in figura. Quindi l’estremità viene immersa nella colla vinilica. Per distinguere corde di lunghezze differenti si può utilizzare colla con aggiunta di colori opportuni. Per corde in fibra sintetica si procede rivestendo la parte di corda da tagliare con nastro telato o isolante e solo dopo si taglia la fune al centro del nastro, evitando così sfilacciature. In alcuni casi è opportuno fondere leggermente l’estremità della corda. Una corretta manutenzione prevede di passare la cera su una fune di canapa, favorendo così la fluidità delle legature. Inoltre le corde devono essere perfettamente asciutte prima di essere riposte. Essenziale sarà infine la corretta esecuzione di nodi e legature, ma questa è un’altra storia! di Ettore Musmeci a cura di Dario Fontanesca disegni di Filippo Simioni e. i: a ù e i Matteo Frulio

Upload: buitu

Post on 15-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

tecnic

he p

er

l’A

vventur

a

1- P

IO

NIER

ISTICA

16

Tene

re i

n or

dine

cor

de e

cor

dini

dur

ante

tut

to l

’ann

o ev

ita l

a di

sper

azio

ne d

el m

agaz

zinie

re al

le p

rese

con

la cl

assic

a mat

assa

senz

a ca

po.

Sce

glie

re l

a co

rda

gius

ta n

on è

sem

plic

e.

Nor

mal

men

te l

a sc

elta

ric

ade

su d

ue m

ater

iali:

ca

napa

o c

orda

di

fibre

sin

tetic

he.

La c

lass

ica

cord

a di

can

apa

ritor

ta, o

vver

o fo

rmat

a da

più

tr

efol

i, of

fre

note

vole

res

isten

za a

lle r

ottu

re

e al

l’usu

ra.

Spes

so p

erò,

anc

he p

er m

otiv

i ec

onom

ici,

si pr

efer

iscon

o co

rde

sinte

tiche

, pe

r lor

o na

tura

più

ela

stic

he e

mor

bide

. È

bene

val

utar

e at

tent

amen

te l’u

so fi

nale

per

sceg

liere

ben

e.

L’im

piom

batu

ra

delle

co

rde

è fo

ndam

enta

le.

Nel

cas

o di

cor

de

di c

anap

a il

met

odo

più

sem

plic

e ric

hied

e l’u

so d

i un

o sp

ago,

con

cu

i si

fa u

na p

icco

la f

asci

atur

a,

com

e in

figu

ra. Q

uind

i l’e

stre

mità

vi

ene

imm

ersa

nel

la c

olla

vin

ilica

. Pe

r dist

ingu

ere

cord

e di

lung

hezz

e di

ffere

nti

si pu

ò ut

ilizz

are

colla

co

n ag

giun

ta d

i col

ori o

ppor

tuni

. Pe

r co

rde

in

fibra

sin

tetic

a si

proc

ede

rives

tend

o la

pa

rte

di

cord

a da

tagl

iare

con

nast

ro te

lato

o

isola

nte

e so

lo d

opo

si ta

glia

la

fune

al c

entr

o de

l nas

tro,

evi

tand

o co

sì sf

ilacc

iatu

re.

In a

lcun

i cas

i è

oppo

rtun

o fo

nder

e le

gger

men

te

l’est

rem

ità d

ella

cor

da.

Una

corr

etta

man

uten

zione

pre

vede

di p

assa

re la

ce

ra su

una

fune

di c

anap

a, fa

vore

ndo

così

la fl

uidi

delle

leg

atur

e.

Inol

tre

le c

orde

dev

ono

esse

re

perf

etta

men

te a

sciu

tte

prim

a di

ess

ere

ripos

te.

Esse

nzia

le s

arà

infin

e la

cor

rett

a es

ecuz

ione

di n

odi

e le

gatu

re, m

a qu

esta

è u

n’al

tra

stor

ia! di E

ttor

e M

usm

eci

a cu

ra d

i Dar

io F

onta

nesc

adi

segn

i di F

ilipp

o Si

mio

ni

capo

. S

cegl

iere

la

cord

a gi

usta

non

è s

empl

ice.

N

orm

alm

ente

la

scel

ta r

icad

e su

due

mat

eria

li:

. La

cla

ssic

a co

rda

di c

anap

a rit

orta

, ovv

ero

form

ata

da p

tref

oli,

offr

e no

tevo

le r

esist

enza

alle

rot

ture

e

all’u

sura

. Sp

esso

per

ò, a

nche

per

mot

ivi

Matteo Frulio

Page 2: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

152

L’a

ttr

ezzatur

a d

el p

ionie

re

Quando si parte per l’avventura si è tentati di portare con sé svariati

strumenti; il pensiero potrebbe essere: “i problem

i da affrontare sa-ranno tanti quindi m

eglio partire equipaggiati!”. A pensare così allo-ra è inevitabile prendere l’indispensabile accetta, un set di scalpelli, delle viti, chiodi e m

artello… Così quella che dovrebbe essere una

cassetta pratica diventa una pesante e ingombrante cassa piena di

attrezzature che il più delle volte neanche si guardano.Dipende tutto dal tipo di lavoro che vi accingete a svolgere, e dal tem

po a disposizione, perché alla fine la pionieristica si riassume

nell’eseguire congiunzioni: unire due o più pali di legno; allora si ri-corre alle legature oppure al froissartage.N

el primo caso si usano solo cordini e il risultato lo si può raggiun-

gere con rapidità, basta ricorrere alle legature che sicuramente tutti

voi conoscete!Per quanto riguarda invece la tecnica del froissartage le cose si fan-no più avvincenti. Tale m

etodo prende il nome dal capo francese

Michel Froissart e prevede l’utilizzo di cavicchi di legno. Ecco quindi

che per ottenere buoni risultati è indispensabile una certa pratica e, soprattutto, strum

enti adatti.

Nella vostra cassetta degli attrezzi dovranno esserci:

ACCETTA (non ascia che invece assomiglia più ad una zappa

e serve a scavare il legno). L’accetta è formata da un ferro dal

peso di 6/700 g e da un manico lungo 30/35 cm

. La migliore è

di tipo canadese col manico dalla doppia curvatura che evita che

“scappi di mano”. L’accetta è utile solo quando è in buono stato

quindi accertatevi che il ferro sia sempre saldo sul m

anico prima di

usarla e tenetela ben affilata. Per ritrovarla nel bosco, colorate solo il pom

o del manico con un

colore indelebile acceso come Rosso o Giallo.

SEGA. Permette un taglio del legno

con maggior precisione dell’ac-

cetta e minor fatica. L’ideale è

la sega ad arco in quanto è più m

aneggevole, ma si può usare

anche un segaccio. Esistono

No

n t

iria

mo

tr

oppo

la c

or

da

Come

ogni anno

quando si avverte aria di

Campo

Estivo le

Squadriglie tirano fuori dai

magazzini

pali e

corde per provare nodi e legature.Piacevole

e indolore

trapasso di

nozioni o

brutte sorprese e incubi per lo Squadrigliere di turno? M

olto dipende dalla manutenzione e

dalla cura con cui abbiamo conservato pali e corde. L’ideale sarebbe

utilizzare pali del luogo del campo, forniti m

agari dalla Forestale. Non

sempre questo è possibile, quindi quasi ogni Reparto, possiede una

propria riserva di pali di castagno, che in ogni caso tornano utili per esercitarsi e provare le costruzioni prim

a del campo.

Acquistare dei pali privi di corteccia è senz’altro un vantaggio per una m

aggiore vita dei pali stessi. Inoltre diametro e lunghezza devono

essere proporzionati alle esigenze che le costruzioni richiedono. Pali del diam

etro entro i 10 cm e lunghezza di 2,5 ÷ 3 m

sono scelti spesso perché adatti a diversi im

pieghi. Q

uando invece vi sono esigenze specifiche, come la costruzione di

tende sopraelevate, pali di diametro superiore ai 12 cm

e lunghezze tra i 3,5 m

per i treppiedi e 4m per i supporti perim

etrali sono più che consigliati. Un trattam

ento con un impregnante per legno o con

prodotti antitarlo è una spesa in più, ma consente ai pali una durata

maggiore nel tem

po.

Al campo è buona norm

a scavare delle buche in cui interrare le punte dei pali. La buca varia in funzione della costruzione e del terreno tra 20 e 50 cm

. Inserito il palo è utile m

ettere delle pietre ad incastro e quindi ricoprire con la terra dello scavo versando infine dell’acqua, senza esagerare, per com

pattare il tutto.

Page 3: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

314

due

tipi d

i lam

a, c

he è

sem

pre

mun

ita d

i den

ti: q

uella

“ita

liana

” co

n un

a de

ntat

ura

tutt

a ug

uale

, qui

ndi a

datt

a so

lo a

tagl

iare

il le

gno

sec-

co; q

uella

“am

eric

ana”

che

inve

ce h

a un

’alte

rnan

za tr

a de

nti p

icco

li e

gros

si; q

uest

i ulti

mi h

anno

lo sc

opo

di a

spor

tare

la se

gatu

ra d

uran

te

il ta

glio

evi

tand

o ch

e la

sega

si in

cast

ri ne

l leg

no. R

icor

date

: aff

inch

é la

seg

a ta

gli b

ene

non

è so

lo n

eces

sario

che

i va

ri de

nti s

iano

aff

ila-

ti, m

a ch

e sia

anc

he m

ante

nuta

la s

trad

a, s

e gu

arda

te b

ene

la la

ma

note

rete

che

i de

nti s

ono

alte

rnat

i alc

uni a

des

tra

altr

i a s

inist

ra e

qu

esto

per

met

te u

n’in

cisio

ne su

l leg

no p

iù sp

essa

del

la la

ma.

TRIV

ELLE

Att

rezz

o in

disp

ensa

bile

, se

rve

per

prat

icar

e i

fori

nel l

egno

dov

e in

trod

urre

poi

i ca

vicc

hi. S

i con

si-gl

iano

2 o

3 tr

ivel

le d

i dia

met

ri di

vers

i: 14

, 20

o 30

mm

. Ri

cord

ate

di n

on fa

re u

n fo

ro m

aggi

ore

di 1

/3 d

el d

iam

etro

de

l pal

o pe

rché

altr

imen

ti la

sua

resis

tenz

a è

com

prom

essa

!

PIAN

A Pa

rtic

olar

e co

ltello

a d

ue m

anic

i mol

to u

tile

per

scor

-te

ccia

re e

pia

llare

. La

lam

a va

tenu

-ta

sem

pre

ben

affil

ata

perc

hé s

ia

real

men

te e

ffic

ace.

SCAL

PELL

O M

olto

util

e pe

r fa

re g

li in

cast

ri se

ten

uto

ben

affil

ato,

tut

-ta

via

è po

ssib

ile s

ostit

uirlo

anc

he c

on

l’acc

etta

se si

ha

un p

o’ d

i pra

tica.

RASP

A. (N

on li

ma

che

ha la

gra

na p

iù s

ottil

e ed

è p

er il

fe

rro)

. Ser

ve p

er r

ifini

re i

bord

i del

legn

o ta

-gl

iato

o p

orta

re a

misu

ra g

li in

cast

ri.

MAZ

ZUO

LO U

n m

arte

llo d

i leg

no

che

non

è in

disp

ensa

bile

por

tare

co

n sé

in q

uant

o fa

cilm

ente

ric

avab

ile d

a un

qua

lsias

i tr

onco

.

MET

RO L

a pr

ecisi

o-ne

è e

ssen

ziale

nel

la

pion

ieris

tica.

chio

: que

lla è

l’al

tezz

a de

l sed

ile. P

er il

pia

no d

a cu

cina

60

cm v

anno

pi

ù ch

e be

ne p

er g

estir

e be

ne il

fuoc

o e

le p

ento

le.

Scel

ta s

bagl

iata

di c

ordi

ni, l

egat

ure,

nod

i. N

odi d

i giu

nzio

ne e

di

acco

rcia

men

to si

scel

gono

in b

ase

al d

iam

etro

dei

cor

dini

.Le

gatu

re c

on a

ccav

alla

men

ti: m

ai!

PICC

OLI

CO

NSI

GLI

Non

abb

iate

pau

ra a

smon

tare

e a

rico

stru

ire. S

i per

de p

iù te

mpo

a

cerc

are

di re

cupe

rare

una

cos

truz

ione

o u

na le

gatu

ra in

iziat

a m

ale.

Un

bel

res

piro

, rim

bocc

atev

i le

man

iche

e r

icom

inci

ate

dacc

apo!

Q

uest

a vo

lta se

nza

sbag

liare

!N

on ta

glia

te i

pali

se n

on è

nec

essa

rio.

Non

usa

te il

fild

iferr

o, n

on b

agna

te i

cord

ini

Abbi

ate

fede

nel

le le

gatu

re b

en fa

tte:

cor

dino

e p

ali d

elle

giu

ste

di-

men

sioni

, leg

atur

e pu

lite

e de

cise

bas

tera

nno.

Puliz

ia e

ord

ine:

util

izzar

e m

ater

iali

pulit

i e l’

ordi

ne n

el s

otto

cam

po

rend

ono

la re

alizz

azio

ne d

el p

roge

tto

faci

le, v

eloc

e, b

ella

!N

on d

imen

ticat

e il

nodo

pal

etto

.N

on d

imen

ticat

e la

stro

zzat

ura.

… N

on d

imen

ticat

e la

lega

tura

!

Erik

a Po

limen

idi

segn

i di S

ara

Dario

Page 4: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

134

Per la manutenzione:

pietra per affilare: insieme a un goccio d’olio è utilissim

a per mante-

nere il filo dell’accetta.Lim

a triangolare a dentatura fine: per affilare i denti del segaccio.Carta vetrata.

Ricordate infine di fuggire sempre i vostri peggiori nem

ici quando m

aneggiate questi attrezzi: stanchezza e distrazione. Causano la m

aggior parte dei danni a voi stessi e a chi vi circonda! N

oi italiani difficilmente teniam

o le mani ferm

e quando parliamo:

capite quindi i pericoli insiti nel gesticolare con un’accetta in mano o

un qualsiasi attrezzo tagliente. Lasciare poi gli attrezzi a terra crea un danno doppio: a voi stessi che

camm

inando non li scorgete nell’erba e ci cadete sopra o vi fate male

ai piedi; e ad essi che arrugginiscono con l’umidità.

Quindi il consiglio principale è e sarà sem

pre: usate la testa e non siate frettolosi. Infine, alla conclusione del lavoro, quando pulite e riponete via il m

a-teriale, chiedetevi cosa realm

ente avete usato e se avreste potuto ottenere lo stesso risultato in m

odo diverso.M

artina Acazi, Alessandro Scanferladisegni di M

artina Acazi

Page 5: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

512

Co

str

uzio

ni al C

am

po

In q

uest

o gr

ande

fog

lio t

rova

te u

n in

siem

e di

cos

truz

ioni

che

po-

treb

bero

att

rezz

are

com

plet

amen

te il

vos

tro

cam

po. S

ono

solo

idee

: l’i

deal

e è

che

cias

cuna

Squ

adrig

lia a

pplic

hi la

sua

esp

erie

nza

e co

m-

pete

nza

al lu

ogo

che

ha e

splo

rato

dur

ante

il s

opra

lluog

o al

cam

po,

per d

ecid

ere

qual

i cos

truz

ioni

real

izzar

e e

con

che

tecn

iche

. Ma

oggi

vo

rrem

mo

darv

i una

pan

oram

ica

che

vi p

erm

etta

non

tan

to d

i im

-pa

rare

nov

ità s

trab

ilian

ti, q

uand

o di

per

cepi

re c

he il

pro

gett

o de

lle

cost

ruzio

ni è

un

tutt

’uno

con

il lu

ogo

del c

ampo

, e d

ovre

bbe

esse

re

il ris

ulta

to d

i una

sol

uzio

ne o

rgan

ica

di s

celte

(e in

venz

ioni

) coe

rent

i tr

a lo

ro. D

ate

dunq

ue u

n’oc

chia

ta a

l nos

tro

cam

po e

poi

… p

ront

i a

prog

etta

re il

vos

tro!

1 –

PORT

ALE

Que

sto

port

ale

utili

z-za

la

tecn

ica

del

così

dett

o PH

(le

inizi

ali i

n fr

ance

se d

el t

erm

ine

mat

emat

ico

Para

bo-

loid

e Ip

erbo

lico)

in c

ui

i cor

dini

, tes

i tra

div

er-

si pu

nti

dei

due

pali,

tr

acci

a qu

esto

tip

o di

su

perf

icie

. Qua

li att

en-

zioni

ave

re p

er q

uest

a co

stru

zione

: i p

ali v

er-

tical

i de

vono

es

sere

in

fissi

nel t

erre

no (v

edi

artic

olo

a pa

g. X

X);

i pa

li or

izzon

tali

vann

o te

nuti

fissi

tram

ite d

ei

picc

hett

i (vo

lend

o an

che

di le

gno)

. Pe

r il P

H si

poss

ono

usar

e co

rdin

i di d

iver

si co

lori

(ad

esem

pio

quel

-li

del p

ropr

io fa

zzol

etto

ne),

anco

rati

con

chio

dini

a U

; la

scrit

ta s

ul

port

ale

può

esse

re fa

tta

a fu

oco

su u

na ta

vola

, usa

ndo

dei t

ondi

ni d

i fe

rro

arro

vent

ati.

Per

le c

ostr

uzio

ni d

a ca

mpo

i pa

li di

cas

ta-

gno

o di

abe

te s

ono

i m

iglio

ri pe

rché

so

no

resis

tent

i al

le

inte

m-

perie

, han

no u

na lu

nga

dura

ta, s

ono

dritt

i.Pr

oget

tare

sen

za c

o-no

scer

e il

mat

eria

le d

i cui

si d

ispo

ne.E

vent

ualm

ente

pro

cura

rlo.

Non

val

utar

e e

dosa

re le

for

ze. B

isogn

a es

sere

ogg

ettiv

i e s

aper

e co

sa si

è in

gra

do d

i rea

lizza

re. S

appi

ate

però

osa

re!

ERRO

RI N

ELLA

Pio

nier

istic

aSc

arso

equ

ipag

giam

ento

. Met

ro, g

omm

a, m

atita

, seg

a, tr

ivel

le, p

ala,

m

azzu

olo,

rast

rello

… B

isogn

a es

sere

att

rezz

ati a

dov

ere!

Uso

di m

ater

iali

sbag

liati.

L’ a

lzaba

ndie

ra n

on re

gge

con

lega

ture

di

spag

o! N

on so

no n

eces

sari

pali

di 4

met

ri pe

r la

scar

pier

a!N

on p

rova

re l

a co

stru

zione

. La

cos

truz

ione

reg

gerà

rea

lmen

te o

m

anca

qua

lcos

a? P

rova

re è

un

ottim

o al

lena

men

to!

Non

pre

star

e at

tenz

ione

alle

mis

ure.

Il t

avol

o è

scom

odo

se c

i si

deve

arr

ampi

care

o s

e si

deve

allu

ngar

e il

collo

per

arr

ivar

e al

la g

a-ve

tta!

Il s

edile

dev

e es

sere

alt0

40-

45 c

m; i

l pia

no d

el ta

volo

70

cm.

Avet

e di

men

ticat

o il

met

ro?

Misu

rate

con

un

cord

ino

il vo

stro

gin

oc-

Page 6: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

116

2 – ALZABANDIERA

Il progetto proposto è di sempli-

ce realizzazione. Per una buona tenuta è necessario che i penno-ni siano fissi in terra; due tiranti posti a destra e a sinistra della costruzione aiuteranno ad evitare deform

azioni della struttura. Al-cune accortezze legate a questa costruzione: - al pennone principale (quello cen-trale se ci sono tre pennoni) va is-sata la bandiera italiana; ai laterali, secondo l’ordine di im

portanza, la bandiera europea (a sinistra guar-dando la costruzione) e poi quella dell’Associazione (alla destra);- le bandiere vanno am

mainate

ogni sera, al tramonto, a m

eno che il pennone sia illuminato;

- quando non sono issate, le bandiere devono essere piegate e con-servate in una cassetta;- prim

a di alzare e fissare il pennone ricordarsi di applicare occhiello e cordino per la bandiera.

3 – POSTO

FUO

CO

Si tratta della costru-zione di panche (an-che

molto

semplici:

due piccoli

tronchi con fissata sopra una tavola) per evitare di bagnarsi nel sedersi a terra. La loro sistem

azione terrà conto del tipo di fuoco serale: in cer-

20

metr

i di c

or

da

e l

a l

eg

atur

a t

iene. O

no

?Errori com

uni nella progettazione e nella pionieristica

ERRORI N

ELLA PRO

GETTAZION

E

Non progettare affatto. Il prim

o errore è proprio non progettare (anche nella vita).Progettare senza sopralluogo. Il sopralluogo serve a m

ostrare le cri-ticità o i punti di forza del luogo in cui il progetto si realizzerà.Si ha spazio sufficiente per le costruzioni che avevam

o in mente?

Possiamo utilizzare gli alberi com

e base?Affidare la progettazione a chi non sa disegnare o non ha m

ai parte-cipato alla costruzione di un sottocam

po… O

ppure affidare il progetto allo squadrigliere detto “Picasso”…

un motivo ci sarà! Si progetta insiem

e; chi ha più esperienza sa tram

andare ottimi consigli.

Credere che basti uno schizzo di progettazione. Per ogni progetto va segnato l’esatto num

ero e la misura di pali e cordini! È spesso utile lo

zoom dei dettagli per m

ostrare il tipo di nodo/legatura o una piccola descrizione. La realizzazione verrà da sé con un progetto ben fatto, perché tutti, guardando il disegno, capiranno cosa fare.Scelta del m

ateriale Il progetto prevede anche la scelta del materia-

le da utilizzare.

Page 7: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

710

chio

se il

fuoc

o è

di b

ivac

co (r

acco

nti e

can

ti), i

n se

mic

erch

io se

si h

a ne

cess

ità d

i una

sce

na (f

uoco

con

sce

nett

e o

tecn

iche

di a

nim

azio

-ne

). Da

non

dim

entic

are

il pu

nto

di ra

ccol

ta le

gna:

que

sta

sarà

sepa

-ra

ta a

sec

onda

del

le e

sigen

ze (l

egna

per

l’ac

cens

ione

, leg

na p

er u

na

fiam

ma

più

viva

dur

ante

la ra

ppre

sent

azio

ne d

i sce

ne, …

) e c

oper

ta

dura

nte

tutt

a la

gio

rnat

a in

mod

o di

ave

rla s

empr

e as

ciut

ta in

tutt

e le

situ

azio

ni.

4 –

TAVO

LISo

no q

ui p

ropo

sti

due

prog

etti:

un

tavo

lo q

ua-

drat

o, a

pira

mid

e, e

uno

re

ttan

gola

re, c

lass

ico.

Il pr

imo

è re

alizz

abile

ini-

ziand

o a

cost

ruire

due

tr

iang

oli,

che

poi v

engo

-no

inna

lzati

e af

fron

tati,

qu

indi

colle

gati

con

delle

tr

aver

se. L

a su

a st

rutt

u-ra

non

nec

essit

a di

far

e bu

chi n

el te

rren

o pe

r in-

serir

e i p

ali.

Il se

cond

o pe

rmet

te d

i m

onta

re u

n te

lo d

i co

-pe

rtur

a so

pra

la tr

aver

sa

orizz

onta

le

supe

riore

; pe

r una

sua

mig

liore

sta-

bilit

à è

bene

fiss

are

i pal

i ne

l te

rren

o e

tend

ere

due

tiran

ti fis

sati

all’i

n-cr

ocio

dei

pal

i.Pe

r il r

ipia

no si

pos

sono

usa

re d

iver

si m

ater

iali.

Ne

prop

onia

mo

due,

di

sem

plic

e re

perim

ento

: una

tapp

arel

la u

sata

, da

srot

olar

e su

i mon

-ta

nti;

delle

ass

icel

le re

cupe

rate

da

panc

ali d

i leg

no, e

fiss

ate

con

una

sem

plic

e le

gatu

ra (v

edi d

isegn

o).

La c

oper

tura

del

tavo

lo si

rend

e ne

cess

aria

qua

ndo

il ta

volo

è e

spo-

Astu

zieLa

com

odità

al

cam

po n

on

deve

ess

ere

un o

ptio

nal:

ba-

stan

o de

lle p

icco

le a

ccor

tez-

ze e

ast

uzie

per

non

viv

ere

com

e br

uti.

Ad e

sem

pio

con

un l

egno

ver

de f

less

ibile

e

del c

ordi

no s

i può

real

izzar

e un

a st

ampe

lla, e

d av

ere

così

la c

amic

ia s

empr

e in

ord

ine;

op

pure

alc

uni

pale

tti

infis

si ne

l te

rren

o pe

rmet

tera

nno

di r

ipor

re l

e sc

arpe

la

sera

m

ante

nend

ole

asci

utte

e

evita

ndo

che

dive

ntin

o la

ta

na d

i ins

etti;

una

bac

inel

la v

icin

o al

la c

ucin

a pe

rmet

terà

di l

avar

si le

man

i e la

vare

gli

orta

ggi;

un b

arat

tolo

di m

etal

lo v

uoto

, opp

ortu

-na

men

te ta

glia

to, c

on u

na ca

ndel

a po

trà

dive

ntar

e un

min

i rifl

etto

re.

Dam

iano

Mar

ino

dise

gni d

i Ter

esa

Vale

rio

I pro

gett

i illu

stra

ti in

que

ste

pagi

ne v

i han

no c

onvi

nto?

Se

pen-

sate

di r

ealiz

zarli

al v

ostr

o Ca

mpo

Est

ivo,

vi c

hied

iam

o di

invi

arci

fo

to e

eve

ntua

li su

gger

imen

ti e

mig

liorie

. Le

cost

ruzio

ni m

iglio

ri sa

rann

o pu

bblic

ate

su A

vven

tura

. Buo

n Ca

mpo

.

Page 8: Matteo Frulio tecniche per l’Avventura 1- PIONIERISTICAvalpantenauno.weebly.com/.../4/1/5/2/41525175/01._pionieristica.pdf · con un’accetta in mano o un qualsiasi attrezzo tagliente

6 – POSTO

PREGHIERA

Sarà un posto isolato, dove è pos-sibile ritirarsi per pregare. Q

ui è proposto il progetto di un altare in cui cordini e tiranti sono l’ele-m

ento costruttivo e non solo un aiuto alla tenuta. Anche qui è bene fare un piano stabile, per perm

ettere al vostro Assistente di celebrare la m

essa sicuro che il calice e gli altri oggetti non si ro-vescino.Suggerim

enti: sulla croce potete costruire, con una corda spessa, la figura di Gesù crocifisso; intorno all’altare possono essere m

esse delle panche costruite com

e per il posto fuoco (o da lì portate in occasione delle celebrazioni com

uni).

7 – ZON

A LAVAGGISi possono costruire docce con un sem

plice secchio, oppure lava-bi con un bidone di m

etallo (vedi sussidio tecnico “Idraulico” alle pagine 47-50). Q

ui l’accortezza sarà di scegliere un posto che per-m

etta all’acqua utilizzata di scolare via, senza che faccia fango: un bancale di legno può essere un buon piatto doccia; tron-chetti di legno spaccati in quattro e poggiati a terra perm

ettono di evitare la form

azione di fango. N

on è superfluo ricorda-re un attento risparm

io dell’acqua: chiudere i ru-binetti quando non la si usa, usare bacinelle per lavare le stoviglie ecc.

98

sto al sole nell’ora dei pasti e quando piove. Può quindi essere fisso o m

ontato al mom

ento. Da ricordarsi: usare paletti per tenere alzato il telone in m

odo da evitare tiranti troppo lunghi e di mangiare col telo

sulla testa; fare attenzione alla posizione della cucina, per evitare che prenda fuoco; attenzione al vento in quanto il telo può fare da vela e far crollare tutta la costruzione.

5 – POSTO

CUCIN

A

Il progetto

pro-posto è classico, e

utilizza com

e fornelli dei bido-ni di latta. Q

uesti vengono

aperti superiorm

ente (ricordarsi

di la-

varli per togliere i residui di ciò che contenevano)

e viene aperta una finestrella sul da-vanti, dove viene posta la legna (attenzione a queste operazioni: c’è il rischio di tagliar-si). Vengono quindi inseriti due tondini di ferro che serviranno per poggiare le pentole e per m

ettere il bidone sulla struttura.Al centro è proposto un focolare per accogliere le braci e cucina-re alcuni cibi alla trappeur. Le accortezze da avere per questa co-struzione: deve essere solida (legature ben tirate, eventuali tiranti di stabilizzazione) per evitare che i bidoni si rovescino, con il rischio di bruciarsi e rovinare il pasto.Punto critico di questa costruzione è dove i tondini di ferro si appog-giano alla traversa orizzontale, in quanto la possono bruciare. Aiuta in questo il rivestire con foglio di allum

inio il palo e di versare acqua sui tondini per raffreddarli. Per l’alim

entazione del fuoco è necessa-rio usare legni di piccola dim

ensione, in modo che il fuoco non fuori-

esca e per poterne regolare l’intensità.N

on dimenticare di avere a disposizione, nelle vicinanze, dei sem

plici m

ezzi antincendio: terra, acqua, badile.