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1

INDICE

PREMESSA .................................................................................................................................... 2

Riferimenti normativi ................................................................................................................... 2

Normativa generale ................................................................................................................. 3

Impianti elettrici e speciali ....................................................................................................... 4

Impianti tecnologici .................................................................................................................. 9

IMPIANTI ELETTRICI ................................................................................................................... 11

Cabine Elettriche ....................................................................................................................... 11

Impianti di Illuminazione delle Gallerie ...................................................................................... 11

Impianti di Illuminazione Stradale .............................................................................................. 12

SEGNALETICA LUMINOSA ED IMPIANTI DI SICUREZZA IN GALLERIA ................................... 15

Sistema dinamico di imposizione dei limiti di velocità ................................................................ 15

Integrazione tra sistemi controllo e di informazione all’utenza ................................................... 15

Ramp Metering ......................................................................................................................... 16

SISTEMA AUTOMAZIONE E TELECONTROLLO ........................................................................ 17

IMPIANTI DI VENTILAZIONE ....................................................................................................... 19

Calcolo delle emissioni in galleria e del relativo fabbisogno di aria fresca ................................. 20

Monitoraggio degli inquinanti in galleria ..................................................................................... 26

IMPIANTI IDRICI........................................................................................................................... 28

IMPIANTO ANTINCENDIO ........................................................................................................... 29

Centrale antincendio ................................................................................................................. 30

Locali destinati ad ospitare i gruppi di pressurizzazione (Osservanza della norma UNI 11292-

Agosto 2008) ............................................................................................................................. 32

GRUPPI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA (ATTIVITA’ N. 64) ........................... 35

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA PER LA GALLERIA SEMINARIO DIREZIONE SUD ............. 41

ALLEGATI: APPRESTAMENTI DI SICUREZZA PER LE GALLERIE LIGEA, CERNICCHIARA E

SEMINRAIO .................................................................................................................................. 46

2

PREMESSA

Il progetto, denominato “Salerno porta Ovest”, ha sostanzialmente lo scopo di risolvere il problema

del traffico veicolare in ingresso alla città di Salerno dall’Autostrada A3, con l’obiettivo di separare il

traffico di scorrimento dallo svincolo autostradale al porto, dalle percorrenze urbane.

Il progetto, infatti, individua due percorsi diversi: uno per i flussi diretti al Porto e provenienti dal

nodo Cernicchiara, l’altro per i flussi provenienti dalla costiera e diretti o in città oppure alle

autostrade attraverso il nodo Cernicchiara.

Si prevede, pertanto, la risistemazione del nodo Cernicchiara e la realizzazione di due gallerie di

collegamento con il Porto; la definizione di Via Risorgimento - Via Gatto come una strada urbana;

una rotatoria, posta a monte lungo la Via Gatto, per differenziare il traffico verso e dal Porto da

quello diretto sulla Statale 18 verso Vietri o dalla Città.

Dalla rotatoria partiranno, infatti, due gallerie a doppia corsia, con senso unico di marcia per

canna: una con il viadotto esistente e l’altra con un nuovo viadotto che si affiancherà a quello

esistente per confluire, tramite un’unica carreggiata a quattro corsie, nella rotatoria di via Ligea e

l’innesto verso la parte terminale di Via Gatto che, ri-sagomata opportunamente, raggiungerà la

futura rotatoria sulla Statale 18 – Via Benedetto Croce.

Nell’intervento in esame è in oltre prevista la realizzazione di uno sfiocco della galleria “Seminario”

Dell’autostrada A3 in direzione Salerno.

Di seguito sono descritti tutti gli impianti che il progetto prevede di installare all’interno delle gallerie

e delle strade urbane oggetto di intervento, nonché le centrali tecnologiche a servizio dei suddetti

impianti.

Infine, poiché è prevista anche la produzione di energia elettrica di emergenza, affidata a 4 gruppi

elettrogeni, attività soggetta a visite e controlli da parte dei Vigili del Fuoco fra quelle riportate

nell’elenco del D.M. 16.02.82 quale:

� Attività n. 64 – Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori

endotermici di potenza complessiva superiore a 25 kW;

per essi verrà dimostrata l’osservanza di tutti i requisiti e le prescrizioni riportate nel :

� DM 22 ottobre 2007

Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a

combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio

di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di servizi.

Riferimenti normativi

Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti devono essere conformi alla normativa

generale (disposizioni legislative italiane) e tecnica di settore vigente, oltre che alle disposizioni

3

impartite da enti e autorità locali (VV.F; ENEL o in generale l’azienda distributrice dell’energia

elettrica; TELECOM o altro ente che gestisce il servizio telefonico/dati).

Normativa generale - D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice

della strada.

- D. M. 05.11.2001 - Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade.

- D. M. 22.04.2004 - Modifica del decreto 5 novembre 2001, n. 6792, recante «Norme funzionali

e geometriche per la costruzione delle strade».

- ANAS, circolare del 08.09.1999, prot. 7735 - Direttive per la sicurezza della circolazione nelle

gallerie stradali.

- Circolare Ministeriale n. 7938 del 06.12.1999 - Sicurezza della circolazione nelle gallerie

stradali con particolare riferimento ai veicoli che trasportano materiali pericolosi.

- D. M. 05.06.2001 - Sicurezza nelle gallerie stradali.

- D.M.LL.PP. - Sicurezza nelle gallerie stradali - 5 Giugno 2001.

- D.M. 14.09.2005 - Norme di illuminazione delle gallerie stradali.

- Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio CE n.54 del 29.04.2004 relativa ai requisiti

minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale trans-europea.

- D. Lgs. n.264 del 05/10/2006 - Attuazione della direttiva 2004/54/CE in materia di sicurezza per

le gallerie della rete stradale trans-europea.

- ANAS - Linee Guida per la progettazione della sicurezza nelle Gallerie Stradali, 2006 e

successivi aggiornamenti.

- Decreto Legge n.132 del 13.05.1999 - Interventi urgenti in materia di protezione civile.

- Decreto Legislativo 09.04.2008, n. 81 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.

123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

- D.P.R. n. 151 del 1 agosto 2011- Regolamento recante semplificazione della disciplina dei

procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi.

- Legge n. 186 del 1 marzo 1968 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali,

apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici.

- Legge n. 791 del 18.10.1977 - Attuazione della direttiva CEE 73/23 relativa alle garanzie di

sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni

limiti di tensione.

- D.M. 22.01.2008, n. 37 - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11 - quaterdecies,

comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni

in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.

- Norme C.E.I., Tutta la normativa del Comitato Elettrotecnico Italiano in generale, di interesse

per le opere in progetto ed in particolare.

4

Impianti elettrici e speciali Applicazione delle norme e testi di carattere gener ale

- CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici;

- CEI 0-3: legge 46/90 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi

allegati.

Cabine elettriche di trasformazione media tensione / bassa tensione

- CEI 0-16 Regola tecnica per le connessioni alle reti MT.

- CEI 11-35 Guida all’esecuzione delle cabine elettriche d’utente - fasc. 7491

- CEI 14-8 Trasformatori di potenza a secco. fasc. 1768

Gruppi elettrogeni

- DM 22 ottobre 2007 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per

l’installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a

macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di

servizi.

Impianti elettrici ad alta tensione e di distribuzi one pubblica a bassa tensione

- CEI 11-1: impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata;

- CEI 11-20: impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e

II categoria;

- CEI 11-37: guida per l’esecuzione degli impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di

I, II e III categoria.

- CEI 11-15 Esecuzione dei lavori sotto tensione.

- CEI 11-17 Impianti di produzione trasporto e distribuzione di energia elettrica linee in cavo.

- CEI 11-25 Calcolo delle correnti di corto circuito nelle reti trifasi in corrente alternata.

Radiocomunicazioni

- CEI 100-7: guida per l’applicazione delle norme riguardanti gli impianti d’antenna per ricezione

radiofonica e televisiva.

- CEI EN 60169-24 (CEI 46-26): Connettori per radiofrequenze - Parte 24: Connettori coassiali

per radiofrequenze con accoppiamento a vite, tipicamente da utilizzarsi nei sistemi di

distribuzione con cavi a 75 ohm (Tipo F)

Grandi apparecchiature

- CEI 17-6 Apparecchiature prefabbricate con involucro metallico per tensioni da 1 a 72,5kV

fasc.1126

- CEI 17-13/1: apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri

BT) - Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di

serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS);

- CEI 17-13/2: apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri

elettrici per bassa tensione) - Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre;

5

- CEI 17-13/3: apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri

BT) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra

destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso -

Quadri di distribuzione (ASD);

- CEI 17-13/4: apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri

BT) - Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC).

Cavi per energia

- CEI 20-40: guida per l’uso di cavi a bassa tensione.

- CEI 20-20 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale Uo/U non superiore a

450/750V.

- CEI 20-31 Cavi isolati con polietilene reticolato con tensione nominale Uo/U non superiore a

1kV

Tubazioni protettive

- CEI 23-8 Tubi protettivi rigidi in PVC e accessori.

- CEI 23-14 Tubi flessibili in PVC e loro accessori - fasc. 297

Locali accumulatori

- CEI 21-6/3: batterie di accumulatori stazionari al piombo - Parte 3: Raccomandazioni per

l’installazione e l’esercizio;

- CEI 21-20: guida per l’esercizio e la sicurezza di batterie di accumulatori al piombo per veicolo

elettrici.

Apparecchiature di bassa tensione

- CEI 23-51: prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione

per installazioni fisse per uso domestico e similare.

- CEI 23-9 Piccoli apparecchi di comando non automatici per tensione nominale fino a 380V

destinati ad usi domestici e similari - fasc. 823

- CEI 23-3 Interruttori automatici di sovraccarico per tensioni non superiori a 425V fasc. 1550

- CEI 23-18 Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con

sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari - fasc.532

- CEI 17-5 Interruttori automatici con tensione nominale non superiore a 1000 V.

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplo sione

- CEI 31-30: costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 10:

Classificazione dei luoghi pericolosi;

- CEI 31-33: costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 14:

Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle

miniere):

- CEI 31-52: costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polvere combustibile

Parte 3: Classificazione dei luoghi dove sono o possono essere presenti polveri.

6

Illuminazione stradale

- UNI 11248 Illuminazione stradale: Selezione delle categorie illuminotecniche.

- UNI EN 13201-2 Illuminazione stradale: Requisiti prestazionali.

- UNI EN 13201-3 Illuminazione stradale: Calcolo delle prestazioni.

- UNI EN 13201-4 Illuminazione stradale: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche.

Illuminazione in galleria

- UNI 11095 Illuminazione delle gallerie.

Illuminazione nei luoghi di lavoro interni

- UNI EN 1838 Illuminazione di emergenza – Marzo 2000

- EN 12464-1 Luce ed illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro interni.

Lampade e relative apparecchiature

- CEI 34-21: apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni generali e prove;

- CEI 34-22: apparecchi di illuminazione - Parte II: Prescrizioni particolari. Apparecchi di

emergenza.

Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione

- CEI 64-7: impianti elettrici di illuminazione pubblica;

- CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente

alternata e a 1500 V in corrente alternata;

- CEI 64-11: impianti elettrici nei mobili;

- CEI 64-12: guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e

terziario;

- CEI 64-14: guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori;

- CEI 64-50: edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori, ausiliari e telefonici;

- Guide CEI 64-51, 64-52, 64-53, 64-54, 64-55, 64-56 con raccomandazioni aggiuntive in

relazione alla tipologia di destinazione d’uso dei locali.

Involucri di protezione

- CEI 70-1: gradi di protezione degli involucri (Codice IP).

Elettronica di potenza

- CEI 22-26: sistemi statici di continuità (UPS) - Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS

utilizzati in aree accessibili all’operatore.

Sistemi di rilevamento e segnalazione per incendio, intrusione, furto, sabotaggio ed

aggressione

- CEI 79-3: impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari

per gli impianti antieffrazione e antintrusione;

- CEI 79-4: impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme particolari

per il controllo degli accessi;

7

- CEI 79-10: impianti di allarme - Impianti di sorveglianza cctv da utilizzare nelle applicazioni di

sicurezza.

Protezione contro i fulmini

- CEI 81-10/1 Protezione delle strutture contro i fulmini;

- CEI 81-10/2 Protezione delle strutture contro i fulmini - Valutazione del rischio dovuto al

fulmine.

Sistema di automazione

- CEI 83-2: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Parte 2-1: Panoramica del sistema

– Architettura

- CEI 83-3: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Parte 3-1: Aspetti applicativi –

Introduzione alla struttura applicativa

- CEI 83-4: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Parte 3-2: Aspetti dell’applicazione

– Processo utente

- CEI 83-5: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Parte 2-2: Panoramica

- generale – requisiti tecnici generali

- CEI 83-6: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Rapporto Tecnico 2:

- Indicazioni per l’installazionme professionale di cavi elettrici a coppia ritorta (TP) di classe 1.

- CEI 83-7: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Rapporto Tecnico 12:

- Linee guida relative alle prescrizioni per la sicurezza funzionale dei prodotti previsti per

l’integrazione in un sistema di controllo domestico.

- CEI 83-8: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Rapporto Tecnico 5: requisiti

applicativi e richieste di mercato per sistemi a raggi infrarossi nell’ambito di

- HBES

- CEI 83-9: Sistemi di comunicazione sulla rete BT – Protocollo, Integrità dati, Interfacce

- CEI 83-10: sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES). Parte 8: Valutazione di conformità

dei prodotti.

- CEI 83-11: I sistemi BUS negli edifici pregevoli per rilevanza storica e artistica.

Impianto di rivelazione e segnalazione incendi

- UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio;

Sistemi dotati di rivelatori puntiformi di fumo e di calore di segnalazione manuali;

- UNI EN 54-1 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – introduzione;

- UNI EN 54-2 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Centrale di controllo e

segnalazione;

- UNI EN 54-4 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Apparecchiature di

alimentazione;

- UNI EN 54-5 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica di incendio – Rivelatori di calore

– Rivelatori puntiformi con un elemento statico;

8

- UNI EN 54-6 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio – Rivelatori di calore

– Rivelatori velocimetrici di tipo puntiforme senza elemento statico;

- UNI EN 54-7 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio – Rivelatori

puntiformi di fumo – Rivelatori funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della

trasmissione della luce o della ionizzazione;

- UNI EN 54-8 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio – Rivelatori di calore

a soglia di temperatura elevata;

- UNI EN 54-9 Componenti dei sistemi di rivelazione automatica d’incendio – Prove di sensibilità

su focolari tipo;

- UNI EN 54-10 Rivelatori di fiamma – Rivelatori puntiformi;

- UNI EN 54-11 Punti di allarme manuale;

- UNI EN 54-12 Rivelatori di fumo – Rivelatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso;

Sistemi di evacuazione

- EN60849 (CEI 1000-55) – Sistemi per l’evacuazione d’emergenza

Compatibilità elettromagnetica

- CEI EN 61000-6-3 (CEI 210-65): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme

generiche - Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

- CEI EN 61000-6-1 (CEI 210-64): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme

generiche - Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

- CEI EN 55013 (CEI 110-3): Ricevitori radiofonici e televisivi e apparecchi associati -

Caratteristiche di radiodisturbo - Limiti e metodi di misura

- CEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari - Requisiti

di sicurezza

Cablaggio strutturato

- EIA/TIA 568A - 568B: Definizione e classificazione del cablaggio strutturato e dei componenti.

- EIA/TIA 569: Regole e procedure d’installazione.

- EIA/TIA 606: Regole per l’amministrazione di sistemi di cablaggio.

- EIA/TIA 607: Regole per la messa a terra di cablaggi di tipo schermato.

- EIA/TIA TSB67: Test dei sistemi di cablaggio.

- ISO/IEC 11801: 2002 Regole per il cablaggio strutturato, emesso in ambito internazionale

(Comitato ISO).

- EN 50173: 2002 Definizione e classificazione del cablaggio strutturato e dei componenti,

emessa in ambito europeo dal CENELEC.

- EN 50174-1/-2/-3: Regole e procedure d’installazione, emessa in ambito europeo dal

CENELEC.

- CEI 103-1/2 Impianti telefonici interni - fasc. 1331-1332

- CEI 103-1/13 Impianti telefonici interni - fasc. 1334

9

- Norme CEI 103-6 “Protezione delle linee di telecomunicazione dagli effetti dell’induzione

elettromagnetica provocata dalle linee elettriche vicine in caso di guasto”.

- CEI EN 41003 Requisiti particolari di sicurezza per apparecchiature da collegare a reti di

telecomunicazione.

- CEI EN 50116 Apparecchiature per la tecnologia dell’informazione. Prove di serie per la

verifica della sicurezza elettrica durante la fabbricazione.

Antintrusione, TVCC, TV

- Norme CEI 79-2 “Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme

particolari per le apparecchiature”

- Norme CEI 79-3 “Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiaggressione. Norme

particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione”.

- CEI EN50132-7-CEI 79-10 Impianti di allarme. Impianti di sorveglianza cctv da utilizzare nelle

applicazioni di sicurezza. Parte 7:Guide di applicazione

- CEI EN 60728-11 (CEI 100-126): Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori

e servizi interattivi - Parte 11: Sicurezza

- CEI EN 50083-2 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi

interattivi - Parte 2: Compatibilità elettromagnetica per le apparecchiature

- CEI EN 50083-3 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi

interattivi - Parte 3: Apparecchiature attive a larga banda per impianti con cavi coassiali

Impianti tecnologici Impianti di ventilazione

Per il progetto degli impianti di ventilazione si fa riferimento alle seguenti raccomandazioni:

- AIPCR Association Internazionale Permanente des Congrès de la Route – XVIIIe Congrés

Mondial de la Route à Bruxelles, Comité technique des tunnels routiers, rapport. Bruxelles

septembre 1987.

- AIPCR Association Internationale Permanente des Congrès de la Route – XIXe Congrès

Mondial de la Route à Marrakech, Comité technique des tunnels routiers, rapport. Marrakech

septembre 1991.

- AIPCR Association Internationale Permanente des Congrès de la Route – Xxe Congrès

Mondial de la Route à Montréal, Comité technique des tunnels routiers, rapport. Montreal

septembre 1995.

- AIPCR Association Internationale Permanente des Congrès de la Route – XXIe Congrès

Mondial de la Route à Montréal, Comité technique des tunnels routiers, rapport. Kuala Lumpur

octobre 1999.

- AIPCR Association mondiale de la Route – Comité AIPCR des tunnels routiers : “Fire and

Smoke Control in Road Tunnels » - ed. 1999.

10

- Ministère de l’Equipement, des Transports et du Logement - Circulaire interministérielle n.

2000-63 du 25 août 2000 relative à la sécurité dans les tunnels du réseau routier national –

Bulletin Officiel – Sept. 2000.

- D.P.C.M. del 01.03.1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e

nell’ambiente esterno.

- D.M. 16.03.1998 - Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico.

Impianti antincendio

Per il progetto dell’impianto antincendio si fa riferimento ai seguenti riferimenti legislativi, normativi

e raccomandazioni :

- D.M. 10.03.1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei

luoghi di lavoro.

- ANAS, circolare del 08/09/1999, prot. 7735 - Direttive per la sicurezza della circolazione nelle

gallerie stradali.

- Commissione ex L. 226/99 art. 8bis - Primo piano di intervento per la sicurezza nelle gallerie

stradali “Linee guida per i piani di adeguamento funzionale delle gallerie – Metodologia di

classificazione funzionale delle gallerie stradali ed autostradali”.

- Ministero LL.PP., circolare 06.12.1999, n. 7938 - Sicurezza della circolazione nelle gallerie

stradali con particolare riferimento ai veicoli che trasportano materiali pericolosi”.

- AICPR Association mondiale de la Route – Comité AIPCR des tunnels routiers : “Maitrise des

incendies et des fumées dans les tunnel routiers » - ed. 1999.

- UNI 802 – Apparecchiature per estinzione incendi : Prospetto dei tipi unificati.

- UNI 804 – Apparecchi per estinzione incendi : Raccordi per tubazioni flessibili.

- UNI 810 – Apparecchiature per estinzione incendi : Attacchi a vite.

- UNI 813 – Apparecchiature per estinzione incendi : Attacchi a madrevite.

- UNI 9485 – Apparecchiature per estinzione incedi : idranti a colonna soprasuolo di ghisa.

- UNI 9795 - Sistema fissi automatici di rivelazione, segnalazione manuale ed allarme incendi.

- UNI 10779 - Reti idranti : progettazione, installazione ed esercizio.

- UNI EN 10255 – Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura - Condizioni

tecniche di fornitura.

- UNI EN 12845 - Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler. Progettazione,

installazione e manutenzione.

11

IMPIANTI ELETTRICI

Cabine Elettriche

L’alimentazione degli impianti sarà garantita attraverso tre forniture in media tensione (MT)

indipendenti da parte dell’Ente Distributore e la realizzazione di quattro cabine di trasformazione in

bassa tensione (BT), localizzate agli imbocchi delle gallerie Cernicchiara e Ligea.

Le cabine elettriche saranno equipaggiate con gruppo elettrogeno e gruppi statici di continuità allo

scopo di garantire, in assenza di rete, l’alimentazione dei servizi generali e di emergenza previsti

per le gallerie in oggetto.

In particolare, il progetto prevede tre forniture in media tensione Enel:

o Cabina C1 – Cernicchiara (Cabina di testa n°1 Gall eria Cernicchiara)

o Cabina C2 – Ligea Poseidon (Cabina di testa n°1 Ga lleria Ligea)

o Cabina C3 – Ligea – Porto (Cabina di testa n°2 Gal leria Ligea)

Dalla cabina C1 sarà derivata la cabina BT – utente (denominata cabina C1.1) di alimentazione

della diramazione della Galleria Seminario (Svincolo A3).

Dalla cabina C2 sarà derivata la cabina MT – utente Cabina C2.1 – San Leo (Cabina di testa n°2

Galleria Cernicchiara).

Impianti di Illuminazione delle Gallerie

L’impianto di illuminazione per le gallerie sarà eseguito nel rispetto della norma UNI 11095 del

dicembre 2003 “Illuminazione delle gallerie”, come da art. 2 del D.M. 14 settembre 2005 “Norme di

illuminazione delle gallerie stradali”.

Si è fatto, altresì, riferimento alla Norma UNI 10439 “Requisiti illuminotecnici per strade con traffico

motorizzato”, alla guida CIE 88/1990 “Guide for lighting of tunnels and underpasses” e alla guida

CIE 140-2000 “Road Lighting calculation”, peraltro richiamate dalla suddetta norma UNI 11095.

Infine, il progetto è stato redatto nel rispetto della Norma UNI 11248 “Illuminazione stradale –

Selezione delle categorie illuminotecniche” e della Norma UNI EN 13201-2 “ Illuminazione stradale

– Requisiti prestazionali”.

Le norme sopra citate specificano i requisiti prestazionali minimi cui deve soddisfare l’illuminazione

artificiale della galleria al fine di garantire i prescritti livelli di comfort visivo e di sicurezza, al

conducente di un autoveicolo, sia di giorno che di notte, durante l’attraversamento della galleria.

Tali requisiti prestazionali sono espressi in termini di livelli di valori minimi di luminanza media

mantenuta (sia sulla carreggiata, sia sulle pareti), di uniformità di luminanza (sia sulla carreggiata,

sia lungo la mezzeria di ciascuna corsia), di limitazione dell’abbagliamento, di limitazione

dell’effetto fliker (farfallamento), ecc…

12

Le gallerie stradali di Cernicchiara e Ligea, al pari delle strade lungo le quali saranno realizzate,

sono state classificate come urbane di quartiere, di categoria ME3c, ed il valore minimo della

luminanza media mantenuta, prescritto dalla norma UNI EN 13201-2, è pari a 1,0 cd/m2 .

La galleria autostradale (Seminario), è stata classificata come autostrada extraurbana, di categoria

illuminotecnica ME1, ed il valore minimo della luminanza media mantenuta, prescritto dalla norma

UNI EN 13201-2, è pari a 2,0 cd/m2 . Invece, lo svincolo in galleria autostradale verso il porto, è

stata classificata come strada di servizio per autostrada extraurbana, di categoria ME3a, ed il

valore minimo della luminanza media mantenuta, prescritto dalla norma UNI EN 13201-2, è pari a

1,0 cd/m2 .

In caso di interruzione di erogazione dell’energia elettrica, il progetto prevede la realizzazione di un

impianto di illuminazione di emergenza (riserva e sicurezza), sia nelle zone interne delle gallerie,

sia nelle piazzole di sosta, attraverso l’adozione di un gruppo elettrogeno, con un’autonomia di

almeno 24 ore (uno per ogni cabina di testa) e di due gruppi statici di continuità dedicati ai servizi

di sicurezza ed ai servizi generali (sotto gruppo elettrogeno, ad intervento istantaneo ed con

autonomia di 1 ora).

In particolare, in caso di incidente all’interno della galleria, il progetto prevede la realizzazione di un

impianto di illuminazione di sicurezza, attraverso lampade a LED, necessario alla messa in

sicurezza degli utenti attraverso le vie di fuga, ovvero all’individuazione da parte degli utenti e degli

addetti al soccorso delle dotazioni per la sicurezza antincendio e delle stazioni di emergenza.

Il progetto ha previsto un rinforzo dell’impianto di illuminazione di ciascuna galleria (rispetto alle

richieste normative), con particolare riferimento allo sbocco e all’imbocco, per richiamare

l’attenzione degli utenti sul cambiamento di assetto infrastrutturale e rendere meglio avvistabili

eventuali rigurgiti in galleria di code generate dalle rotatorie.

I corpi illuminanti previsti avranno:

o grado di protezione contro la penetrazione di oggetti solidi e liquidi IP 65,

o classe di resistenza al fuoco V0;

o accessori metallici, armature, ancoraggi al rivestimento con la massima resistenza alla

corrosione;

o dispositivi che consentano lo sgancio e l’aggancio rapido.

I cavi di alimentazione saranno di tipo LS0H (a bassissima emissione di gas tossici e corrosivi), ed

inoltre, per i corpi dell’illuminazione di sicurezza, resistenti al fuoco secondo la norma EN 50200.

Impianti di Illuminazione Stradale

Il progetto dell’illuminazione per la rete stradale è stato redatto sviluppando gli indirizzi già espressi

in sede preliminare, oltre che in raccordo con quanto indicato, per la zona Cernicchiara, nella

documentazione già consegnata per il 1° Stralcio / 1° lotto.

I principi su cui si è basata la progettazione dell’opera sono stati:

13

o risparmio energetico e sostenibilità ambientale;

o innovazione tecnologica;

o sicurezza per gli operatori, utenti ed impianti;

o semplificazione ed economia manutentiva;

o qualità strutturale ed efficienza impiantistica;

Per perseguire le citate indicazioni, si è prevista una rete di illuminazione mista composta sia da

corpi al LED, installati su pali di altezza inferiore a 10m, che da corpi a scarica di ioduri metallici,

installati su paletti di 0,9m.

I principali vantaggi dei corpi led sono:

o un buon rendimento energetico paragonando il rapporto lumen/watt rispetto alle altre fonti

standard;

o la lunga durata;

o Il funzionamento a basso voltaggio;

o un buon indice di resa colorimetrica (CRI);

o la riduzione dell’inquinamento luminoso grazie alla direzionalità del fascio luminoso;

o la buona adattabilità ad un utilizzo per esterno dato che il loro funzionamento non risente di

eventuali vibrazioni.

o l’accensione immediata

o la flessibilità nel design

In linea con il moderno concetto di illuminazione “radente”, i corpi agli ioduri metallici installati ad

altezze di circa 90 cm dal piano stradale, al di sotto del punto di vista del guidatore, permettono di:

o eliminare le interferenze di volumi luminosi con l’illuminazione già presente nelle zone

circostanti con una conseguente illuminazione intrusiva ridotta;

o consumo ridotto

o migliorare la sicurezza fornendo al guidatore una guida ottica visiva per una migliore

percezione del percorso oltre che migliore visibilità di potenziali ostacoli grazie all’incidenza

radente della luce;

o limitare l’abbagliamento al conducente;

o limitare l’effetto stroboscopico (sfarfallamento);

o migliorare il livello e uniformità di luminanza;

o utilizzo non estensivo dei pali

o facilità d’intervento e manutenzione agevolata

Le peculiarità dell’illuminazione radente rappresentano una soluzione “naturale” per la

sistemazione della zona Porto – sub-ambito Ligea – causa l’attuale presenza di un’illuminazione

stradale composta da numerosi pali, con altezza 8m, che definiscono grandi volumi luminosi.

14

La non interferenza dei nuovi volumi luminosi, per allinearsi anche alle più recenti normative

tecniche di riferimento, rappresenta uno dei valori base per una progettazione sostenibile che

possa effettivamente perseguire una diminuzione dell’inquinamento luminoso.

15

SEGNALETICA LUMINOSA ED IMPIANTI DI SICUREZZA IN GALLERIA

La dotazione impiantistica all’interno delle gallerie, necessaria per un corretto esercizio in

sicurezza del traffico veicolare, sarà composta essenzialmente da:

• segnaletica luminosa verticale di emergenza per la rapida individuazione di piazzole di

sosta, stazioni di emergenza, estintori, idranti, uscite di emergenza, ecc...;

• pannelli a messaggio variabile, costituiti da una indicazione alfanumerica e da pittogrammi

di tipo full color, programmabili da remoto;

• stazioni di emergenza, progettate per mettere a disposizione diversi strumenti di sicurezza,

in particolare un telefono di emergenza, due estintori, una postazione idrante ed un

pulsante di allarme generale;

• impianto semaforico, che consenta la chiusura delle gallerie in condizioni di emergenza;

• impianto di rivelazione automatica degli incendi, attraverso cavo termosensibile;

• impianto di sorveglianza mediante telecamere per ogni senso di marcia;

• impianto di ritrasmissioni radio ad uso dei servizi di pronto intervento;

• impianto di rivelazione automatica degli incidenti e degli incendi con telecamere.

L’ingegnerizzazione degli impianti di sicurezza è stata condotta nel rispetto delle indicazioni delle

linee guida per la progettazione delle gallerie stradali dell’ANAS.

Sistema dinamico di imposizione dei limiti di veloc ità

L’adozione dei pannelli a messaggio variabile programmabili dalla postazione PC del sistema di

telecontrollo, consentirà di variare i limiti di velocità a seconda delle condizioni di traffico e della

specializzazione della corsia; ad esempio, in condizioni normali di circolazione, si potrà

rammentare all’utenza il limite di velocità di 50 km/h, mentre, in condizioni di traffico disturbato,

congestionato o in emergenza, si potrà ridurre i limiti di velocità imposti al di sotto dei 50 km/h.

Integrazione tra sistemi controllo e di informazion e all’utenza

Fornitura di un sistema diffuso e ridondante di informazione all’utenza, impostato secondo i

requisiti dei moderni sistemi ITS (Intelligent Transportation System), in modo tale da tenere

costantemente e diffusamente informati gli utenti che percorrono i tratti in galleria della presenza di

rallentamenti, di eventuali incidenti, ecc. e delle relative condizioni di fruibilità dei nodi terminali

conformati a rotatoria.

16

Questo sistema sfrutterà, tra l’altro, i PMV ed i pannelli freccia / croce previsti oltre che agli

imbocchi delle gallerie (come previsto in progetto) anche all’interno delle gallerie con frequenza

tale da garantire l’avvistabilità di almeno un PMV accoppiato ad un pannello freccia / croce lungo il

100% dello sviluppo delle gallerie.

Ramp Metering

Fornitura nelle due rotatorie di Piazza San Leo e Poseidon di un sistema di “Ramp Metering” che

gestisca, mediante l’installazione di semafori collegati al sistema di rilevamento traffico di cui

sopra, le immissioni nelle due rotatorie delle strade provenienti dal centro città, in modo tale da

dare priorità, in caso di situazioni di traffico prossime alla congestione delle due rotatorie, al flusso

che percorre il nuovo asse. Lo stesso sistema è anche collegato ai pannelli freccia / croce agli

imbocchi delle gallerie, che dovranno chiudere una o entrambe le gallerie nei casi in cui si

determinasse il blocco delle rotatorie, malgrado la presenza del sistema di “ramp metering” di cui

sopra.

17

SISTEMA AUTOMAZIONE E TELECONTROLLO

La gestione, in condizioni ordinarie e di emergenza, del nuovo complesso sistema di gallerie

stradali, sarà garantita attraverso la realizzazione di un centro di controllo (presso il Porto di

Salerno, la cui gestione sarà a carico di Autorità Portuale), al quale giungeranno, in tempo reale,

tutte le informazioni da parte degli impianti preposti all’esercizio in sicurezza del traffico veicolare.

A tale scopo, il progetto prevede la realizzazione di un impianto di supervisione per il monitoraggio

e la gestione degli impianti tecnologici a servizio delle gallerie. Il controllo avverrà tramite

dispositivi di rilevazione connessi tramite opportuni trasduttori ad un anello in fibra ottica. La

topologia della rete ad anello, garantirà una eccellente affidabilità ed una completa funzionalità,

anche in caso di guasto in un punto della rete principale.

I dati saranno acquisiti all’interno delle gallerie, attraverso una serie di “Remote I/O” distribuiti e

coordinati da un PLC di galleria, che garantirà il buon funzionamento dell’insieme grazie

all’implementazione di idonei software.

I nodi telematici previsti per la gestione della sicurezza delle gallerie sono:

• Nodo 1 – Ligea Porto

• Nodo 2 – Cernicchiara

• Nodo 3 – Seminario

• Nodo 4 – Ligea Poseidon

• Nodo 5 – Piazzale San Leo

Presso l’area del Porto è prevista la realizzazione di un centro di controllo presidiato per la

gestione della sicurezza del sistema di gallerie. Infatti, a partire dal PLC Master della cabina

elettrica “Ligea – Porto”, sarà realizzato un collegamento dedicato in fibra ottica verso la

postazione di gestione degli impianti tecnologici (centro di controllo), ove sarà possibile

visualizzare in tempo reale tutte le variabili controllate.

Inoltre, per la gestione da parte di Anas dello svincolo autostradale della galleria Seminario –

canna sud (verso Cernicchiara), si realizzerà una infrastruttura di rete (cavidotti, fibre ottiche,

postazione di supervisione, ecc…) di collegamento verso il nodo telematico gestito da Anas.

Gli impianti gestiti in galleria saranno:

a. Sistema di analisi della qualità dell’aria.

b. Illuminazione.

c. Pannelli a messaggio variabile.

d. Stazioni di emergenza.

e. Lanterne semaforiche.

f. Impianto di rivelazione incendi.

g. Impianto TVCC.

h. Impianti elettrici di cabina.

18

i. Sistema di ventilazione longitudinale.

j. Rilevazione incidenti e gestione del traffico.

19

IMPIANTI DI VENTILAZIONE

Per entrambe le gallerie è stato previsto un impianto di ventilazione di tipo longitudinale, costituito

da ventilatori assiali (jet-fan) installati a coppie sulla volta della galleria.

Tale impianto avrà la doppia funzione di diluizione degli inquinanti prodotti dagli autoveicoli

(ventilazione sanitaria) e di confinamento dei fumi prodotti da un eventuale incendio per garantire

agli utenti una via di fuga libera dal fumo (ventilazione di emergenza).

Il funzionamento del sistema di ventilazione sarà di tipo automatico:

� In fase di ventilazione sanitaria, apposite sonde per la rilevazione degli inquinanti

comanderanno l’azionamento sequenziale delle coppie di jet-fan. Con tale logica di

funzionamento sarà possibile modulare il numero di ventilatori in funzione in base alla

concentrazione degli inquinanti, evitando così inutili sprechi energetici e riducendo le

emissioni sonore.

� In fase di ventilazione di emergenza, il sistema di rilevazione incendi presente in galleria,

realizzato tramite cavo termosensibile, comanda l’accensione contemporanea di tutti i

ventilatori al fine di raggiungere un’adeguata velocità del flusso d’aria longitudinale per

garantire il confinamento ed il convogliamento verso uno dei portali dei fumi prodotti.

Per l’abbattimento del rumore in galleria ed in corrispondenza dei portali, ciascun ventilatore è

dotato di due silenziatori cilindrici, di lunghezza 1D costruiti in acciaio inox AISI 316 L/T rivestiti

internamente con materiale fonoassorbente ad alto coefficiente di assorbimento acustico.

L’impianto di ventilazione longitudinale è completato da un impianto di ventilazione e

pressurizzazione dei bypass di collegamento tra le canne delle gallerie al fine di rendere tali

collegamenti vie di fuga protette.

Tale impianto garantirà le seguenti modalità di funzionamento:

� in esercizio, assicurerà sia la condizione di sovrapressione sia le condizioni termoigrometriche

che non consentano la formazione di muffe;

� in emergenza per gli utenti, assicurerà la sovrapressione del locale in modo da impedire

l’ingresso dei fumi a porte aperte;

� in emergenza per gli addetti al soccorso ed allo spegnimento, garantirà una velocità media del

flusso sufficiente a consentire l’accesso alla canna incidentata.

L’alimentazione dell’impianto verrà garantita dall’energia elettrica prodotta dal gruppo elettrogeno.

Il sistema di comando e controllo dell’impianto, così come l’impianto d’illuminazione del

collegamento pedonale, invece, saranno alimentati dall’energia elettrica di sicurezza.

20

Figura - Sezione galleria Cernicchiara con jet- fan

Calcolo delle emissioni in galleria e del relativo fabbisogno di aria fresca

La determinazione del fabbisogno di aria fresca per la ventilazione sanitaria delle gallerie fa

riferimento a relazioni di calcolo nelle quali sono correlati i diversi parametri che entrano nella

fenomelogia aeraulica del sistema. Una relazione di tipo generale è la seguente:

ambadm CCthivq

V

MLQ

−⋅= 1

),,,( [1]

dove :

Q = portata aria [m³/s] o [kg/s]

M = intensità del traffico [veicoli/h]

L = lunghezza della galleria [m]

V = velocità dei veicoli [km/h]

21

q = emissione per veicolo [g/(vexh); (m²/(vexh)]per CO (ossido di carbonio), NOx (ossidi di

azoto), fumi da motori diesel, particolato da usura del manto stradale, pneumatici, freni;

v = velocità del veicolo [km/h]

i = pendenza corsia [%]

h = quota s.l.m. [m]

t = età dei veicoli (ripartizione del parco automobilistico in funzione degli anni di riferimento)

Cadm= concentrazione massima ammissibile degli inquinanti

Camb= concentrazione degli inquinanti nell’aria di rinnovo

I parametri v, i, h, t sono espressi con opportune relazioni numeriche o diagrammate e tengono

inoltre conto del tipo di veicolo [leggero a benzina, leggero diesel, commerciale, pesante (camion)].

Quanto sintetizzato in questo paragrafo è ampiamente illustrato nella bibliografia del PIARC; i

calcoli relativi sono riportati nel seguito della presente relazione.

Dallo Studio Trasportistico di progetto sono stati desunti i valori di flusso veicolari (I) per diversi

regimi di traffico.

Altri parametri utilizzati per descrivere il traffico sono:

� La velocità media (V) espressa in km/h;

� La concentrazione (D) espressa in veicoli/km che fornisce il numero di veicoli presenti in un

chilometro.

I tre parametri sono legati tra loro dalla relazione I=D.V.

Si è inoltre fatto riferimento al concetto di veicoli equivalenti (p.c.u., passengers car unit). In

funzione di ciò si è posta l’equivalenza 1VLB=1VLG=1pcu; 1VP=3 pcu, dove con VLB e VLG si

sono indicati i veicoli leggeri a benzina e diesel rispettivamente e con VP i veicoli pesanti.

I casi esaminati, ai fini del calcolo delle portate di aria fresca per la diluizione del CO, OP ed NOx

entro i valori di soglia, sono i seguenti:

Caso A

CO

scorrevole

Caso B

CO

congestionato

Caso C

CO

bloccato

Caso D

Fumi

scorrevole

Caso E

Fumi

congestionato

Caso F

Fumi

bloccato

Caso G

NOx

scorrevole

Caso H

NOx

congestionato

Caso I

NOx

bloccato

22

I calcoli sono stati effettuati sia per la galleria “Cernicchiara” che per quella “Ligea”

L'introduzione di catalizzatori e di filtri sullo scarico dei motori, nonchè il ricircolo dei gas di scarico

dei motori diesel, ha portato ad una riduzione degli inquinanti principali CO, fumi ed NOx presenti

nei gas di scarico. Sulla concentrazione di tali inquinanti si basa il calcolo della ventilazione delle

gallerie. Altri inquinanti, quali composti del Pb, SO2, HC, etc., risultano con concentrazioni

trascurabili in galleria se la portata dell'aria di ventilazione diluisce i valori degli inquinanti principali

CO, NOx e particolato al di sotto dei valori di soglia ammessi.

I valori delle emissioni adottati per gli inquinanti sono quelli definiti nel Congresso di Montreal

(1995) e successivamente aggiornati dal CETU nel 2002.

Essi consentono di valutare i valori di emissione degli inquinanti ammessi dalle normative CEE in

presenza o meno di catalizzatori e di filtri allo scarico dei motori, della composizione del parco

automobilistico per età di veicoli e del chilometraggio di percorrenza annuale.

Nella tabella seguente sono riportati i valori limiti degli inquinanti o valori di soglia di riferimento

indicati dal PIARC, che l’impianto di ventilazione deve poter controllare.

Condizioni di traffico CO Visibilità NOx Anno 1995

p.p.m. 2010 p.p.m.

Coefficiente di estinzione k

10³m-1

p.p.m.

Scorrevole di punta a 50 ÷ 100 km/h 100 70 5 25(*)

Congestionato 150 70 7 25(*) Bloccato 250 100 9 25(*)

(*) PIARC, Bruxelles, 1987.

Sulla base di tali indicazioni vengono determinate le portate di aria necessarie alla diluizione degli

inquinanti. I valori della portata di aria in galleria vengono calcolati sulla base delle relazioni

indicate dal PIARC con riferimento ai valori delle emissioni indicati dal PIARC in Montreal e dal

CETU.

Di seguito si riportano il riepilogo dei calcoli eseguiti per la galleria Ligea e per la galleria

Cernicchiara.

23

Galleria Ligea percorsa in salita CASO TRAFFICO Velocita' FLUSSO (VE/h, CARREG) DENSITA' (VE/km) INQUINANTE EMISSIONI TOTALI PORTATA ARIA

km/h VLB/h VLD/h VP/h VLB/km VLD/km VP/km VLB VLD VP TOTALE

A SCORR 60,00 451 253 199 8 4 3 CO (m3/h) 1,753 0,074 0,859 2,686 26,65

B CONG 10,00 226 126 99 23 13 10 CO (m3/h) 1,930 0,092 1,351 3,373 33,46

C BLOCC 0,00 57 32 25 CO (m3/h) 1,528 0,063 1,134 2,724 18,92

A SCORR 60,00 451 253 199 8 4 3 FUMI (m2/h) 0,000 150,439 490,421 640,860 89,01

B CONG 10,00 226 126 99 23 13 10 FUMI (m2/h) 0,000 28,374 812,743 841,117 83,44

C BLOCC 0,00 57 32 25 FUMI (m2/h) 0,000 7,700 482,488 490,188 37,82

A SCORR 60,00 451 253 199 8 4 3 NOx (m3/h) 0,169 0,092 1,705 1,966 54,62

B CONG 10,00 226 126 99 23 13 10 NOx (m 3/h) 0,031 0,061 1,343 1,435 39,85

C BLOCC 0,00 57 32 25 NOx (m 3/h) 0,040 0,000 1,254 1,294 35,95

24

Galleria Ligea percorsa in discesa CASO TRAFFICO Velocita' FLUSSO (VE/h, CARREG) DENSITA' (VE/km) INQUINANTE EMISSIONI TOTALI PORTATA ARIA

km/h VLB/h VLD/h VP/h VLB/km VLD/km VP/km VLB VLD VP TOTALE

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 8 4 3 CO (m3/h) 0,463 0,056 0,252 0,771 7,65

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 23 13 10 CO (m3/h) 1,220 0,085 0,589 1,894 18,79

C BLOCC 0,00 57 32 25 CO (m3/h) 1,528 0,063 0,528 2,118 15,44

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 8 4 3 FUMI (m2/h) 0,000 65,920 186,408 252,328 35,05

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 23 13 10 FUMI (m2/h) 0,000 24,456 362,655 387,111 38,40

C BLOCC 0,00 57 32 25 FUMI (m2/h) 0,000 7,700 428,449 436,149 28,14

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 8 4 3 NOx (m3/h) 0,039 0,026 0,425 0,490 13,62

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 23 13 10 NOx (m 3/h) 0,011 0,035 0,512 0,557 15,48

C BLOCC 0,00 57 32 25 NOx (m 3/h) 0,040 0,000 0,639 0,679 15,91

25

Galleria Cernicchiara CASO TRAFFICO Velocita' FLUSSO (VE/h, CORSIA) DENSITA' (VE/km) INQUINANTE EMISSIONI TOTALI PORTATA ARIA

km/h VLB/h VLD/h VP/h VLB/km VLD/km VP/km VLB VLD VP TOTALE

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 7,52 4,21 3,31 CO (m3/h) 0,610 0,056 0,504 1,170 9,29

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 22,57 12,64 9,93 CO (m3/h) 1,603 0,085 1,179 2,868 22,76

C BLOCC 0,00 57,29 32,08 25,21 CO (m3/h) 1,528 0,063 1,055 2,646 14,70

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 7,52 4,21 3,31 FUMI (m2/h) 0,000 77,554 372,815 450,370 50,04

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 22,57 12,64 9,93 FUMI (m2/h) 0,000 24,962 724,550 749,512 59,49

C BLOCC 0,00 57,29 32,08 25,21 FUMI (m2/h) 0,000 7,700 385,990 393,690 24,30

A SCORR 60,00 451,39 252,78 198,61 7,52 4,21 3,31 NOx (m3/h) 0,087 0,051 0,850 0,988 21,96

B CONG 10,00 225,69 126,39 99,31 22,57 12,64 9,93 NOx (m 3/h) 0,023 0,050 1,024 1,098 24,39

C BLOCC 0,00 57,29 32,08 25,21 NOx (m 3/h) 0,040 0,000 1,064 1,105 24,56

26

Monitoraggio degli inquinanti in galleria

Per il controllo della qualità dell’aria in galleria si prevede l’installazione di anemometri, opacimetri,

misuratori di CO ed NO-NO2 lungo la galleria Tali sensori saranno collegati al sistema di

regolazione e supervisione degli impianti. In tal modo sarà possibile monitorare costantemente il

livello degli inquinanti prodotti dagli autoveicoli e sarà possibile la regolazione automatica degli

impianti di ventilazione al fine di garantire gli standard qualitativi atmosferici richiesti dalle

raccomandazioni PIARC (Permanent International Associations of Road Congress);

Per il rilevamento della velocità e la direzione del flusso d’aria si prevede l’utilizzo di anemometri ad

impulsi ad ultrasuoni interfacciati col sistema di controllo tramite le unità I/O della galleria più vicine

al punto di installazione dei sensori.

Per la misura di fumi e polveri sospese saranno utilizzati misuratori dell’opacità dell’aria (OP).

L' opacimetro misura in modo continuo il grado di trasparenza dell'aria di una tratta di galleria fino

ad una distanza massima di 250 m. Installando in successione più dispositivi è possibile la

sorveglianza di gallerie di lunghezza superiore a 500m. Le variazioni del grado di trasparenza

dell’aria in galleria vengono prontamente rivelate dall’apparecchio e convertite in un segnale

elettrico analogico in uscita.

La misura della trasparenza dell'aria di una galleria è un fattore molto importante, perché la sua

analisi permette anche l’individuazione di eventuali incendi. Il grado di visibilità (oppure il suo

inverso opacità) è particolarmente adatto per il comando automatico del sistema di ventilazione

forzata. Il segnale analogico o digitale in uscita dal dispositivo infatti è proporzionale all'opacità

dell'aria e il suo valore può informare direttamente i sistemi di controllo della velocità dei ventilatori

consentendo considerevoli risparmi di energia ed una costante ed appropriata pulizia dell'aria da

polveri, fumo e gas tossici.

Sono inoltre previsti una serie di strumenti per il controllo dell’atmosfera in galleria costituito da un

sistema integrato di sensori per il rilievo dell’ossido di carbonio dell’ossido di azoto e del biossido di

azoto misurati in ppm.

Nello specifico per ciascuna canna della galleria Cernicchiara saranno previsti:

- Una centralina per la misura del CO e dell’OP

- Una centralina per la misura del NO-NO2 , dell’OP e della temperatura

- Un anemometro per la misura della velocità e della direzione del vento

Per la galleria Ligea saranno previsti:

Per la canna percorsa in salita (dove l’effetto pistone degli autoveicoli ha verso concorde all’ effetto

camino dei fumi caldi).

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- Una centralina per la misura del CO e dell’OP

- Una centralina per la misura del NO-NO2 , dell’OP e della temperatura

- Un anemometro per la misura della velocità e della direzione del vento

Per la canna percorsa in discesa (dove l’effetto pistone degli autoveicoli ha verso contrario all’

effetto camino dei fumi caldi).

- Una centralina per la misura del CO e dell’OP

- Una centralina per la misura del NO-NO2 , dell’OP e della temperatura

- Due anemometri per la misura della velocità e della direzione del vento

28

IMPIANTI IDRICI

In corrispondenza dei quattro imbocchi delle gallerie è prevista l’adozione di impianti di

innaffiamento delle aree a verde previste in progetto. Ciascun impianto è dotato di una centrale

contenente un gruppo di pressurizzazione, un adeguato accumulo idrico e una centralina di

regolazione per la programmazione delle operazioni di innaffiamento giornaliere e stagionali.

Ciascun impianto sarà completato da tubazioni ed innaffiatori del tipo pop up a scomparsa e del

tipo ad ala gocciolante interrata.

Per un uso razionale e sostenibile delle risorse idriche le operazioni di innaffiamento saranno

eseguite nelle ore notturne, quando la richiesta delle utenze servite dalla rete idrica infrastrutturale

è minima, e potranno essere annullate da un sensore di pioggia appositamente previsto.

In corrispondenza di ciascun raggruppamento di locali tecnici al servizio delle gallerie è prevista la

realizzazione di una tubazione completa di rubinetti portagomma per il lavaggio dei locali tecnici e

dei piazzali adiacenti. È inoltre prevista la realizzazione di una rete di scarico in pead per lo

smaltimento delle acque di lavaggio.

I locali destinati ad ospitare il centro di controllo sarà dotato di idonei impianti idrici di carico e

scarico dei servizi igienici.

29

IMPIANTO ANTINCENDIO

In ciascuna galleria è prevista l’installazione di un impianto antincendio ad idranti, dimensionato

secondo le Linee guida ANAS.

Gli impianti, eseguiti in conformità alle norme UNI 10779, saranno costituiti da idranti UNI 45

(installati all’interno delle gallerie), UNI 70 (installati all’esterno) ed attacchi di mandata per

motopompa UNI 70 (installati agli imbocchi delle gallerie).

Essendo le gallerie a traffico monodirezionale, gli idranti UNI 45 saranno posizionati, negli idonei

armadietti di emergenza, sul lato destro della carreggiata ad un’ interdistanza di 150 m.

Ogni idrante UNI 45 sarà completo di manichetta in nylon gommato di lunghezza 20 m e di

bocchello φ 20 mm e sarà in grado di erogare 120 l/min. con una pressione minima di 2 bar.

Gli idranti in galleria saranno segnalati a mezzo di cartelli luminosi.

La rete di alimentazione sarà realizzata con tubazioni in PEAD PN16 di diametro costante, chiusa

ad anello e posata interrata al di sotto del marciapiede.

La rete sarà dimensionata in modo da garantire il funzionamento contemporaneo di n.5 idranti UNI

45 e di n.2 idranti UNI 70 (portata complessiva di 1200 litri/min.) ed una pressione minima pari a

0,5 MPa.

Lungo la rete saranno installate valvole di intercettazione, al fine di consentirne il sezionamento

per tronchi in caso di interventi. Le valvole saranno del tipo in ghisa a vite esterna e verranno

idoneamente segnalate.

La soluzione ad anello prevista permetterà l’alimentazione di ogni tronco della tubazione in

ciascuna carreggiata, anche in caso di rottura della tubazione, con l’intercettazione del tratto

interessato.

Le giunzioni fra tronco e tronco lungo saranno eseguite mediante saldatura per elettrofusione.

Le derivazioni verso le cassette UNI 45 saranno eseguite con presa a staffa ed ispezionabili

mediante pozzetto in cls con chiusino in ghisa.

Le tubazioni di derivazione per l’alimentazione degli idranti saranno realizzate con tubazioni di

acciaio zincate, dipinte con due mani di smalto oleosintetico di colore rosso. Le tubazioni di

derivazione saranno posate in modo da non risultare mai esposte direttamente al fuoco, dovendo

garantire il servizio per un tempo non inferiore alle due ore nel corso delle operazioni di

spegnimento.

Ciascuna galleria sarà dotata di propria rete di distribuzione, indipendente ed alimentata da una

centrale antincendio dedicata.

30

Le due centrali sono previste posizionate in prossimità delle due cabine di trasformazione agli

ingressi delle gallerie in direzione porto; i locali in cui saranno alloggiati i gruppi di pressurizzazione

avranno tutti i requisiti imposti dalla norma UNI 11292 (Agosto 2008).

Ogni centrale antincendio sarà costituita da:

� gruppo di pressurizzazione, formato da una elettropompa di servizio, una motopompa di riserva

ed una elettropompa pilota, omologato secondo UNI EN 12845;

� una vasca di accumulo idrico, della capacità utile pari a circa 144 m3.

Ogni pompa antincendio sarà alimentata con propria linea esclusiva, derivata a monte

dell’interruttore generale BT dell’impianto elettrico, in modo che l’energia elettrica sia disponibile

anche in caso di condizione di aperto di tutti gli interruttori dell’impianto.

Le linee di alimentazione saranno protette contro i cortocircuiti ed i contatti indiretti, ma non contro il

sovraccarico, a favore della continuità e sicurezza di esercizio.

L’impianto verrà alimentato sia dalla normale rete di distribuzione di energia elettrica sia da gruppo

elettrogeno.

L’alimentazione della vasca di accumulo verrà derivata dalla rete dell’acquedotto urbano attraverso

un apposito pozzetto di consegna esterno alla centrale, in cui saranno alloggiate una valvola di

intercettazione ed una valvola di ritegno.

Centrale antincendio

Ciascuno degli impianti antincendio, come già detto in precedenza, è previsto asservito ad una

centrale antincendio costituita da gruppo di pressurizzazione e vasca di accumulo idrico, di

capacità utile pari a circa 144 m3.

Il gruppo di pressurizzazione, costruito in conformità alla UNI EN 12845, sarà costituito da :

- elettropompa principale, portata 144 m3/h, prevalenza statica utile 700 kPa;

- gruppo motopompa di riserva, portata 144 m3/h, prevalenza statica utile 700 kPa;

- elettropompa pilota, portata 5,0 m³/h, prevalenza statica utile 720 kPa.

Il gruppo motopompa monterà il serbatoio di gasolio a bordo con indicatore di livello.

La riserva idrica sarà costituita da una vasca in c.a., di capacità utile pari a circa 144 m3,

alimentata dalla rete idrica urbana tramite valvola a galleggiante, che manterrà sempre costante il

livello dell’acqua. La vasca sarà dotata, inoltre,di indicatore di livello di troppo pieno e di livellostati

di allarme di minimo e massimo livello, nonché di tubo di troppo pieno e di scarico di fondo.

Il gruppo di pressurizzazione sarà disposto su apposito basamento inerziale ed attingerà dalla

vasca con presa sottobattente.

La presa d’acqua dalla vasca sarà realizzata singolarmente per le 2 pompe principali.

31

Le pompe saranno conformi alla norma UNI/ISO 2548 ed avranno una curva caratteristica

portata/prevalenza in diminuzione con l’aumentare della portata, ma con variazione il più possibile

ridotta; la prevalenza a portata nulla non supererà quella massima più del 5 %.

La trasmissione motore-pompa sarà diretta e l’accoppiamento verrà realizzato in modo da

consentire lo smontaggio di ciascun elemento senza dover operare sull’altro.

I motori delle pompe avranno caratteristiche costruttive conformi alle norme CEI, saranno in grado

di erogare la potenza richiesta dalla pompa su tutto l’arco della sua curva caratteristica e di

assicurare il funzionamento della pompa a pieno carico in un tempo inferiore a 30 secondi

dall’avviamento.

Ogni pompa sarà comandata dal proprio pressostato. La taratura dei pressostati sarà del tipo a

scalare in modo da comandare l’avviamento in sequenza dell’elettropompa pilota, quindi

dell’elettropompa principale ed, in caso di mancato avviamento di quest’ultima, del gruppo

motopompa. Il pressostato dell’elettropompa pilota verrà tarato ad una pressione di inserimento di

6 bar, con differenziale di 0,5 bar, tale da non determinare l’avviamento delle pompe principali. I

pressostati di inserimento delle due pompe principali verranno tarati a pressioni di inserimento con

valori diversi (rispettivamente 5 bar per la pompa principale e 4 bar per la motopompa), in modo da

realizzare la condizione che una pompa funzioni come pompa primaria di intervento e l’altra

funzioni come pompa di riserva. Una volta avviate, l’arresto delle pompe principali sarà possibile

soltanto manualmente.

Ogni pompa disporrà a bordo di proprio quadro elettrico di comando e controllo, realizzato in

conformità alla UNI EN 12845 ed alle norme CEI.

I quadri elettrici saranno diversi in quanto dovranno soddisfare le caratteristiche dei motori delle

pompe a cui sono destinati. Sui quadri, oltre ai pulsanti, ai selettori, alle lampade e strumenti di

segnalazione, verranno riportate le segnalazioni di allarme ed anomalia della pompa cui il quadro è

dedicato.

La tubazione di scarico dei gas della motopompa verrà portata all’esterno.

Per la realizzazione dei collegamenti tra le varie apparecchiature, all’interno della centrale, saranno

utilizzate tubazioni in acciaio nero Mannesmann s.s a norma UNI EN 10255, serie media, verniciate

con due mani di antiruggine e due mani a finire di colore rosso RAL 3000.

Dalla centrale verrà diramata la rete di distribuzione prevista interrata sia all’esterno che all’interno

della galleria. La rete interrata sarà realizzata con tubazioni in PEAD PN16.

32

Locali destinati ad ospitare i gruppi di pressurizz azione

(Osservanza della norma UNI 11292- Agosto 2008)

Ubicazione

I locali sono ubicati in due manufatti destinati esclusivamente ad accogliere i locali tecnologici,

interrati rispettivamente: il primo all’interno della rotatoria prevista nel nodo Cernicchiara, il secondo

nella rotatoria del nodo Ligea.

Ciascuno dei manufatti risulta completamente esterno alle gallerie ed è protetto superiormente da

una superficie grigliata per evitare l’accesso ad estranei..

Ogni manufatto comprende alcuni locali elettici (cabina, quadri, UPS, ecc..), la centrale idrica, il

locale pompe antincendio e la vasca di accumulo idrico per antincendio.

Ai locali si accede da uno spazio comune (a cielo libero) raggiungibile dall’alto attraverso due scale

metalliche. Ogni locale ha accesso indipendente ed è previsto separato dai locali adiacenti per

mezzo di murature tagliafuoco REI 120’.

L’accesso alle centrali antincendio verrà segnalato con un adeguato numero di cartelli.

Accesso

L’accesso alle centrali antincendio, come già detto, avviene attraverso uno spazio esterno areato

che risponde ai requisiti di “intercapedine antincendio ad uso esclusivo” richiesti dalla norma UNI

11292. L’intercapedine di accesso ha larghezza variabile da 3,0 a 4,5 m.

Le porte di accesso dei locali sono previste a due battenti in ferro, apribili verso l’esterno e

completamente grigliate, con larghezza netta 1,20 m ed altezza 2,2 m. Tali dimensioni permettono

l’accesso agevole sia degli operatori che delle apparecchiature.

Tipologia costruttiva

I locali saranno realizzati con materiali incombustibili: infatti, saranno racchiuso tra pareti in

cemento armato (una delle quali è di separazione dalla vasca di accumulo).

Le pareti sono previste attintate in colore chiaro.

Dimensioni

L’altezza dei locali dedicati alle centrali antincendio è pari a circa 3,0 m.

I locale hanno dimensioni tali da permettere uno spazio di lavoro maggiore di 0,80 m su almeno tre

lati dei gruppi di pressurizzazione di cui si prevede l’installazione.

I quadri e gli altri dispositivi di controllo e comando saranno installati all’interno del locale stesso.

33

Caratteristiche della pavimentazione

Il pavimento è previsto piano, uniforme ed in leggera pendenza verso un punto di drenaggio,

predisposto al fine di evitare ristagni di acqua. Le tubazioni per il pescaggio dalla vasca sono

previste esterne sulla pavimentazione, pertanto si prevede l’installazione di un calpestio

sopraelevato, realizzato con grigliato keller a maglia stretta, tale da impedire il passaggio di piccoli

oggetti.

Areazione

I locali sono previsti areati per mezzo di aperture grigliate contrapposte: sul lato della porta di

accesso e sul lato ad essa opposto. Quest’ultima apre sull’intercapedine tecnica che separa l’intero

manufatto dal terrapieno retrostante.

Poiché i gruppi di pressurizzazione monteranno motopompe alimentate da motori diesel raffreddati

ad aria con potenza totale maggiore di 40 kW, saranno predisposti canali verticali in muratura nei

quali sarà convogliata, per mezzo di condotti in lamiera zincata, l’aria di raffreddamento dei motori.

La dimensione di tali condotti garantirà una sezione netta pari una volta e mezzo la sezione di

scarico del radiatore.

Avendo completamente canalizzato l’aria di espulsione, l’immissione dall’aria dall’esterno sarà

garantita dalla porta di accesso grigliata la cui superficie netta supera di gran lunga la dimensione

imposta dalla norma (due volte la sezione del radiatore).

Impianti elettrici

Gli impianti e dispositivi elettrici a servizio dei locali saranno realizzati e costruiti secondo la regola

dell’arte, nonché secondo i requisiti e le prescrizioni imposti dalle Norme CEI (apparecchiature,

messa a terra, ecc..).

Impianto di illuminazione

All’interno dei locali è previsto un impianto di illuminazione normale che garantisca 200 lux ed un

impianto di illuminazione di emergenza che, in caso d’incendio, garantisca almeno 25 lux per la

durata di un’ora.

Alimentazione elettrica di servizio

Nei locali, come richiesto dalla norma, sarà installata una presa di corrente monofase con

alimentazione distinta da quella dei quadri elettrici dei gruppi di pressurizzazione.

34

Drenaggi

Nei locali verrà realizzato un sistema di drenaggio per lo smaltimento delle acque (scarichi delle

pompe, ecc..) verso l’esterno che, oltre a garantire il flusso dell’acqua verso la fogna, ne impedisca

anche il riflusso. Il sistema sarà collegato a gravità alla fogna con una tubazione di scarico

dimensionata per assicurare lo scarico di una perdita d’acqua di almeno 20 m3/h.

Riscaldamento

Trattandosi di insediamenti da realizzarsi nella città di Salerno, non si è ritenuto necessario dotare i

locali di un impianto di riscaldamento invernale.

Sistema di scarico dei fumi

Poiché nei locali verranno installate motopompe alimentate da motori diesel, si è previsto per

ciascuno di essi una tubazione di scarico, dotata di marmitta che, attraversando l’intercapedine

tecnica, adiacente il locale, raggiunga l’esterno per scaricare direttamente in atmosfera.

La tubazione di scarico sarà collegata al motore per mezzo di condotto flessibile in grado di

assorbire eventuali vibrazioni e compensare le dilatazioni termiche. Tubazione e collegamento

flessibile saranno isolate termicamente in modo da non irradiare calore all’interno dei locali e

proteggere le persone da contatti accidentali.

L’estremità delle tubazioni di scarico, previste ad un’altezza di almeno 2,40 m dal piano di

riferimento, risulteranno distanti da finestre, porte, percorsi di transito e prese di aria di ventilazione.

I terminali saranno opportunamente protetti da eventi atmosferici e dotati di griglia di protezione.

Fissaggio

I gruppi di pressurizzazione saranno idoneamente ancorati alla pavimentazione per evitare

eventuale trasmissione di vibrazioni alla struttura. Il sistema di fissaggio prescelto avrà

caratteristiche meccaniche tali da sopportare le vibrazioni dell’impianto durante il funzionamento e

sarà in grado di garantire la tenuta nel tempo.

35

GRUPPI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA (ATTIVITA’ N. 64)

Premessa

Come già riportato al precedente par. 4.2, a servizio delle gallerie e della rete stradale, sono state

previste n. 4 cabine di trasformazione affiancate da altrettanti gruppi elettrogeni.

I gruppi, previsti dislocati lungo il percorso stradale, sono così contraddistinti:

� gruppo “Cernicchiara”, affiancato alla cabina C1, avrà potenza pari a 720 kVA in servizio

continuativo ed a 800 kVA in servizio di emergenza;

� gruppo “S. Leo”, affiancato alla cabina C2.1, avrà potenza pari a 500 kVA in servizio

continuativo ed a 550 kVA in servizio di emergenza;

� gruppo “Poseidon”, affiancato alla cabina C2, avrà potenza pari a 1.020 kVA in servizio

continuativo ed a 1.120 kVA in servizio di emergenza;

� gruppo “Ligea-Porto”, affiancato alla cabina C3, avrà potenza pari a 1.020 kVA in servizio

continuativo ed a 1.120 kVA in servizio di emergenza.

Ciascuno dei gruppi è costituito da un motore a combustione interna, alimentato a gasolio,

accoppiato a generatore asincrono.

Di seguito viene dimostrata l’osservanza di tutti i requisiti e le prescrizioni riportate nel :

� DM 22 ottobre 2007 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la

installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a

macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, commerciali e di

servizi.

Per il serbatoi di deposito, inoltre, verrà dimostrata l’osservanza delle prescrizioni riportate nel DM

28 aprile 2005.

Installazione

Ciascuno dei gruppi è previsto installato all’interno di un proprio locale, posizionato in adiacenza

alla cabina di trasformazione MT/bt di riferimento.

All’esterno del locale, è previsto interrato il serbatoio di gasolio per l’alimentazione del gruppo. Per i

gruppi Cernicchiara, Poseidon e Ligea-Porto si prevede l’installazione di serbatoi di gasolio di

capacità pari a 6.000 l; per il gruppo S. Leo, invece, è previsto un serbatoio da 4.000 l.

36

Caratteristiche dei gruppi

Ogni gruppo sarà costituito da un motore a combustione interna, accoppiato a generatore

asincrono ed è equipaggiato di serbatoio incorporato in acciaio con giunti saldati, avente capacità

max di 120 l, con funzione di serbatoio giornaliero.

Il serbatoio, a loro volta, sarà alimentato dal serbatoio interrato, posizionato all’esterno del locale.

Il serbatoio incorporato è previsto munito di un dispositivo di allarme ottico e acustico che darà un

segnale di allarme qualora il livello del carburante abbia superato quello massimo consentito.

Ogni motore sarà corredato dei seguenti dispositivi di sicurezza:

- dispositivo automatico di arresto sia per eccesso di temperatura dell’acqua di raffreddamento

che per caduta di pressione e/o di livello dell’olio lubrificante;

- dispositivo automatico d’intercettazione del flusso del combustibile per arresto del motore o per

mancanza di energia elettrica.

Il serbatoio dell’olio lubrificante sarà garantito a tenuta. I vapori dell’olio verranno riciclati nel motore

stesso.

Il gruppo sarà dotato di marcatura CE, di dichiarazione CE di conformità e di manuale di uso e

manutenzione.

I dispositivi ed i materiali accessori saranno certificati secondo le normative vigenti

I gas combusti del motore saranno scaricati direttamente in atmosfera tramite la marmitta in

dotazione al gruppo stesso, raccordata con la tubazione inghisata nella parete del locale ad una

distanza dal piano di campagna superiore a 2,40 m e ad una distanza superiore ad 1,5 m dalle

finestre.

Caratteristiche del locale

I locali, in cui si prevede di installare i gruppi, presenteranno una parete completamente attestata

su spazio a cielo libero. Su questa verranno installate due porte in ferro (totalmente grigliate,

apribili verso l’esterno e munite di congegno di autochiusura) che consentiranno sia l’accesso al

locale sia l’eventuale movimentazione del gruppo.

dalla ditta esecutrice sia relativamente ai prodotti utilizzati sia in merito alla loro applicazione.

Attestazione

Una parete dei locali (quella con la porta di accesso) sarà interamente attestata all’esterno.

Strutture

37

Le strutture verticali ed orizzontali avranno resistenza al fuoco R 120’.

Le pareti di separazione con i locali adiacenti avranno resistenza al fuoco REI 120’.

I pavimenti saranno realizzati con materiali di classe A1FL.

La resistenza al fuoco sarà verificata secondo i criteri riportati dai D.M. 16.02.2007 e 09.03.2007 e,

comunque, sarà certificata dalla ditta esecutrice sia relativamente ai prodotti utilizzati sia in merito

alla loro applicazione.

Dimensioni

L’altezza libera interna dal pavimento al soffitto non sarà inferiore a 2.70 m con un minimo di 2,00

m sottotrave.

La distanza tra il perimetro di ingombro del gruppo e dei suoi accessori e le pareti verticali ed

orizzontali del locale, permetterà agli addetti di effettuare comodamente tutte le operazioni di

controllo, nonché gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Accesso e comunicazioni

L’accesso ai locali avverrà direttamente dall’esterno da spazio a cielo libero.

Come già detto in precedenza, i locali risulteranno separati per mezzo di pareti REI 120’ sia dalla

cabina elettrica che dagli altri locali adiacenti, con i quali non avranno alcuna comunicazione.

Porte

Le porte, come già detto, saranno apribili verso l’esterno, incombustibili e munite di congegno di

autochiusura.

Ventilazione

I locali saranno areati naturalmente per mezzo di aperture di ventilazione realizzate sulle pareti

perimetrali; tali aperture avranno conteranno complessivamente una superficie non inferiore ad

1/30 della superficie in pianta del locale e, comunque, non inferiore a 0,10 m2.

Alimentazione dei motori

Sistema di alimentazione

I gruppi saranno alimentati a gasolio attraverso un serbatoio di servizio di capacità pari a 120l con

funzione di serbatoio giornaliero, a sua volta alimentato per circolazione forzata dal serbatoio

interrato, posizionato all’esterno del locale.

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Serbatoi di deposito (DM 28 aprile 2005)

I serbatoi di deposito avranno capacità pari a 6.000 e 4.000l.

Essi verranno installati all’esterno, interrati ad una distanza di almeno 0,60 m dalle pareti dei locali,

saldamente ancorati al terreno ed installati in modo da non essere danneggiati da eventuali carichi

mobili o fissi gravanti sul piano di calpestio.

I serbatoi saranno ermeticamente chiusi in modo da risultare a tenuta stagna sotto una pressione di

prova non inferiore ad 1 kg/cm2. L’esito favorevole di tale prova sarà documentato dal costruttore

dei serbatoi.

Ogni serbatoio avrà idonea protezione contro la corrosione e sarà munito di:

� tubo di carico metallico fissato stabilmente al serbatoio ed avente l’estremità libera posta in

chiusino interrato in modo da evitare che il combustibile, in caso di spargimento, possa

raggiungere locali adiacenti o sottostanti;

� tubo di sfiato dei vapori avente diametro interno pari alla metà del diametro del tubo di carico e

comunque non inferiore a 25 mm, sfociante all’esterno ad un’altezza non inferiore a 2,50 m. dal

piano di calpestio e sarà posizionato lontano da finestre e porte; la sua estremità sarà protetta

con reticella tagliafiamma;

� dispositivo atto ad interrompere, in fase di carico, il flusso del combustibile allorquando si

raggiunge il 90% della capacità geometrica del serbatoio; tale dispositivo sarà munito di

certificato di omologazione, rilasciato dal Centro Studi ed Esperienze Antincendi del Ministero

degli Interni;

� idonea messa a terra;

� targa di identificazione inamovibile, riportante: nome ed indirizzo del costruttore; anno di

costruzione; capacità, materiale e spessore del serbatoio.

Dispositivi di controllo del flusso del carburante

I serbatoi di servizio, poiché installati a quota superiore rispetto ai serbatoi di deposito, saranno

muniti di tubazioni di scarico del troppo pieno collegate a questi ultimi. Tali tubazioni saranno prive

di valvole o di saracinesche di qualsiasi genere e non presenteranno impedimenti al naturale

deflusso verso i serbatoi di deposito.

Inoltre, il sistema di rabbocco dei serbatoi di servizio sarà munito dei seguenti dispositivi di

sicurezza che interverranno automaticamente quando il livello del gasolio nei suddetti serbatoi

superi quello massimo consentito:

- dispositivo di intercettazione del flusso;

- dispositivo di arresto delle pompe di alimentazione;

39

- dispositivo di allarme ottico e acustico.

I dispositivi interverranno anche in caso di versamento di liquidi nel sistema di contenimento.

Dispositivi di sicurezza dei motori

− I motori saranno dotati dei seguenti dispositivi di sicurezza:

- dispositivo automatico di arresto sia per eccesso di temperatura dell’acqua di raffreddamento

che per caduta di pressione e/o di livello dell’olio lubrificante;

- dispositivo automatico d’intercettazione del flusso del combustibile per arresto del motore o per

mancanza di energia elettrica.

L’intervento del dispositivo di arresto provocherà anche l’esclusione della corrente elettrica dei

circuiti di alimentazione.

Sistemi di scarico dei gas combusti

Le tubazioni di scarico dei gas combusti saranno in acciaio di forte spessore, protette all’interno dei

locali con idoneo strato di coibentazione in modo da assicurare una temperatura inferiore di almeno

100°C a quella di autoignizione del gasolio.

Il materiale coibente utilizzato è previsto del tipo incombustibile, appartenente alla classe 0 di

reazione al fuoco.

Inoltre, saranno previste: una schermatura delle tubazioni che impedisca accidentali contatti con

esse, ed un innalzamento dei loro terminali fino a 3 m dalla quota di calpestio.

Impianti elettrici

Gli impianti ed i dispositivi elettrici a servizio sia dei gruppi che dei locali verranno realizzati

secondo i requisiti e le prescrizioni imposti dalle Norme CEI.

I comandi dei circuiti saranno centralizzati su unico quadro provvisto di interruttore generale,

installato in prossimità dell’accesso ai locali, a sufficiente distanza dal gruppo.

Il pulsante di arresto di ogni gruppo sarà duplicato all’esterno del locale in posizione facilmente

raggiungibile ed adeguatamente segnalata. Il pulsante attiverà anche il sezionamento esterno di

tutti i circuiti elettrici interni al locale.

L’impianto di terra dei locali, realizzato con corda nuda di rame (sezione 35 mm2) interrata, sarà

connesso a quello della cabina adiacente.

40

Mezzi di estinzione portatili

All’interno di ciascun locale è prevista l’installazione di un estintore portatile da 6 Kg di tipo

omologato per fuochi di classe 21-A, 113 B-C e di un estintore a CO2 approvato per fuochi di

classe E.

Segnaletica di sicurezza

La segnaletica di sicurezza sarà conforme al DL 493/96.

Sulla porta di accesso al locale verrà affissa idonea segnaletica costituita da cartelli ammonitori e di

divieto:

- VIETATO FUMARE;

- VIETATO L’ACCESSO AI NON ADDETTI;

- VIETATO USARE FIAMME LIBERE.

41

APPRESTAMENTI DI SICUREZZA PER LA GALLERIA SEMINARIO DIREZIONE SUD

Il paragrafo in oggetto ha come scopo quello di individuare gli interventi necessari per

l’adeguamento della canna Sud in previsione di un impiego con traffico veicolare bidirezionale per il

periodo temporale di chiusura della canna nord al fine di consentire i lavori di completamento della

nuova rampa di uscita della canna nord della galleria Seminario.

L’impresa aggiudicataria dovrà provvedere alla fornitura definitiva o provvisoria (per il periodo

temporale di chiusura della canna nord) di tutte le opere occorrenti per la energizzazione, la

gestione e la messa in sicurezza della Canna Sud della Galleria Seminario, durante la fase

transitoria in cui è in previsione un impiego della galleria con traffico veicolare bidirezionale.

In particolare si dovrà provvedere a:

1. Illuminazione ordinaria (costituita dall’illuminazione permanente e dall’illuminazione di

rinforzo). L’Appaltatore dovrà provvedere ad un adeguamento dell’impianto di illuminazione

ordinaria esistente nella Canna Sud della galleria Seminario. In particolare dovrà

provvedere alla realizzazione di una illuminazione di rinforzo adeguata ai due imbocchi della

canna sud, nella ipotesi di traffico bidirezionale e di un limite di velocità non superiore a 60

km/h.

Per l’ingresso in direzione Salerno, l’intervento sarà esteso alla sola corsia di marcia verso

Salerno, per 200 metri, attraverso la realizzazione dei seguenti gradini1:

a. Gradino di 85 cd/m2 per 110 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x400W con passo 2,25 m (48 centri luminosi).

b. Gradino di 43 cd/m2 per 30 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x400W con passo 4,5 m (7 centri luminosi).

c. Gradino di 26 cd/m2 per 20 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x250W con passo 4,5 m (5 centri luminosi).

d. Gradino di 19 cd/m2 per 30 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x150W con passo 9 m (3 centri luminosi) e lampade SAP 1x250W (intervallate con

le precedenti) con passo 9 m (3 centri luminosi).

e. Gradino di 12 cd/m2 per 10 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x150W con passo 4,5 m (2 centri luminosi).

1 Le prestazioni da garantire dovranno sommarsi a quelle garantite dall’impianto di illuminazione

permanente esistente.

42

Per l’ingresso in direzione Napoli, l’intervento sarà esteso alla sola corsia di marcia verso

Napoli, per 200 metri, attraverso la realizzazione dei seguenti gradini2:

a. Gradino di 85 cd/m2 per 110 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x400W con passo 2,25 m (48 centri luminosi).

b. Gradino di 43 cd/m2 per 30 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x400W con passo 4,5 m (7 centri luminosi).

c. Gradino di 26 cd/m2 per 20 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x250W con passo 4,5 m (5 centri luminosi).

d. Gradino di 19 cd/m2 per 30 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x150W con passo 9 m (3 centri luminosi) e lampade SAP 1x250W (intervallate con

le precedenti) con passo 9 m (3 centri luminosi).

e. Gradino di 12 cd/m2 per 10 metri: fornitura in opera di armature con lampade SAP

1x150W con passo 4,5 m (2 centri luminosi).

2. Illuminazione di emergenza (costituita dall’illuminazione della galleria in condizioni di

interruzione di erogazione dell’energia elettrica e in grado di garantire un livello minimo di

luminanza di 1 cd/mq sull’intera galleria per un tempo minimo di 30 minuti). L’Appaltatore

dovrà provvedere alla realizzazione di un impianto di illuminazione di emergenza per la

Canna Sud della galleria Seminario. In particolare, dovrà provvedere al noleggio (per il

periodo temporale di chiusura della canna nord) di un gruppo elettrogeno (di potenza 100

kVA, completo di serbatoio per una autonomia minima di 4h), attraverso il quale alimentare

la sezione di emergenza del quadro elettrico di cantiere. Quest’ultima dovrà essere

dimensionata per la protezione delle nuove linee di alimentazione dei corpi illuminanti

esistenti in galleria, preposti all’illuminazione di emergenza: almeno 1/3 dei corpi illuminanti

dell’illuminazione permanente esistente.

3. Illuminazione di sicurezza (costituita dall’illuminazione delle vie di fuga). L’appaltatore

dovrà provvedere alla realizzazione di un impianto di illuminazione di sicurezza, che dovrà

assicurare un illuminamento medio di 5 lux per una fascia di minimo 90cm, all’interno della

quale l’illuminamento minimo non dovrà essere inferiore a 2 lux (58 plafoniere a LED per

ciascuna delle due carreggiate, complete di alimentatori). Tale fascia dovrà iniziare entro

una distanza di 30 cm dal piede della barriera ridirettiva. L’impianto, sostenuto dal sistema

elettrico di emergenza, dovrà essere alimentato da un gruppo di continuità assoluta (di

2 Le prestazioni da garantire dovranno sommarsi a quelle garantite dall’impianto di illuminazione

permanente esistente.

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potenza non inferiore a 20 kVA), da noleggiare (per il periodo temporale di chiusura della

canna nord) con autonomia non inferiore a 30 minuti.

4. Messaggi radio agli utenti . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di un impianto

per ritrasmissioni radio ad uso dei servizi di pronto intervento. In particolare, saranno

adottati collegamenti geografici via radio, che utilizzano frequenze di trasmissione che

prevedano obbligo di licenza o autorizzazione, al fine di garantire la protezione da

interferenze da parte di terzi. L’impianto farà capo ad una centrale radio da noleggiare (per

il periodo temporale di chiusura della canna nord) ed installare presso le aree della cabina

Anas.

5. Stazioni di emergenza . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di un sistema di

stazioni di emergenza, progettate per mettere a disposizione strumenti di sicurezza

(estintori), ma non per proteggere gli utenti dagli effetti di un evento di incendio. In

particolare, dovranno installarsi stazioni di emergenza ai due imbocchi ed entro la galleria

ogni 150m su entrambe le carreggiate. Le stazioni dovranno contenere due estintori a

polvere ed a schiumogeno e dovranno essere segnalate con segnale luminoso nel rispetto

delle normative vigenti.

6. Rilevamento automatico degli incendi . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di un

impianto di rivelazione automatica degli incendi al quale asservire l’impianto di ventilazione

meccanica. L’impianto sarà realizzato tramite cavo termosensibile da installare sulla volta

della galleria e da collegare ad una centrale di rivelazione incendi da installare presso le

aree della cabina Anas. Ad integrazione del suddetto impianto, nello spirito di garantire una

ridondanza, saranno utilizzati altri dispositivi per la rilevazione degli incendi quali opacimetri

e sensori di concentrazione di monossido di carbonio.

7. Rilevamento automatico degli inquinanti . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di

un impianto per il puntuale controllo dei parametri che potenzialmente potranno concorrere

alla generazione di situazioni di rischio o pericolo, ovvero: livello di concentrazione degli

inquinanti (CO, CO2 e NO) prodotti dal flusso veicolare, livello di opacità dell’aria dovuto alle

emissioni dei motori diesel e dai particolati (usura pneumatici, freni, manto stradale etc.). Il

livello massimo degli inquinanti dovrà essere conforme alle indicazioni riportate nelle guide

PIARC (World Road Association) vigenti al momento della progettazione dell’impianto di

ventilazione. Inoltre, dovrà essere realizzata una postazione provvisoria di supervisione e

controllo presso le aree della cabina Anas dalla quale monitorare il livello degli inquinanti e

dunque il funzionamento dei ventilatori. I segnali, attraverso modem, dovranno essere

trasmessi alla sede Anas di Salerno.

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8. Telecamere . L’Appaltatore dovrà provvedere all’installazione di un impianto di sorveglianza

mediante telecamere per ogni senso di marcia. L’impianto di sorveglianza deve essere

connesso con una postazione di controllo presidiata, da localizzare presso le aree della

cabina Anas. Le telecamere saranno installate ai due imbocchi in modo da consentire il

controllo della situazione del traffico all’interno della galleria. I segnali video, attraverso

modem, dovranno essere trasmessi alla sede Anas di Salerno. L’alimentazione elettrica

delle telecamere sarà prelevata dal quadro elettrico di cantiere, sezione continuità assoluta.

9. Estintori . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura, presso le stazioni di emergenza, di

due estintori carrellati, da 100kg: uno a polvere ed uno a schiumogeno.

10. Segnaletica stradale . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di un impianto di

segnaletica luminosa verticale di emergenza per la rapida individuazione degli estintori e

delle vie di esodo. La segnaletica verticale di emergenza sarà di tipo luminoso, di classe

minima L2 così come descritta dal norma 12899-1 e rivestita da un film rifrangente

microprismatico in grado di assicurare la visibilità del segnale anche in caso di assenza di

energia elettrica. L’alimentazione elettrica della segnaletica luminosa sarà prelevata dal

quadro elettrico di cantiere, sezione continuità assoluta.

11. Semafori . L’Appaltatore dovrà provvedere alla fornitura provvisoria di semafori ai due

imbocchi della canna sud della galleria Seminario, allo scopo di consentire la chiusura della

galleria in situazioni d’emergenza. L’alimentazione elettrica delle telecamere sarà prelevata

dal quadro elettrico di cantiere, sezione continuità assoluta.

12. Alimentazione elettrica ordinaria . L’Appaltatore dovrà provvedere ad una integrazione

dell’alimentazione ordinaria esistente della galleria Seminario, mediante una fornitura BT

provvisoria (trifase di potenza massima 90 kW), l’installazione di un quadro elettrico di

cantiere presso la galleria e delle relative linee di alimentazione (QEC-1 per l’alimentazione

delle apparecchiature in galleria), l’installazione di un quadro elettrico di cantiere presso la

cabina Anas e delle relative linee di alimentazione (QEC-2 per l’alimentazione delle centrali

controllo).

13. Alimentazione elettrica di emergenza / sicurezza . L’Appaltatore dovrà provvedere alla

realizzazione di una sezione d’emergenza e di una sezione di continuità per il quadro QEC-

1, mediante il noleggio (per il periodo temporale di chiusura della canna nord) di un gruppo

elettrogeno (100kVA, completo di serbatoio per una autonomia minima di 4h) e di un UPS

(20 kVA, con autonomia non inferiore a 30 minuti) da installare in prossimità dell’area di

cantiere. L’Appaltatore dovrà, inoltre, provvedere alla realizzazione di una sezione di

continuità per il quadro QEC-2, mediante il noleggio (per il periodo temporale di chiusura

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della canna nord), di un UPS (20 kVA, con autonomia non inferiore a 30 minuti) da installare

in prossimità della cabina Anas.

14. Ventilazione . Durante il periodo di funzionamento in condizioni di traffico bidirezionale, al

fine di limitare la concentrazione delle sostanze inquinanti in galleria e di contenere la

propagazione dei fumi in condizioni di un eventuale incendio, la canna Sud della galleria

Seminario sarà dotata di un impianto di ventilazione longitudinale realizzato tramite due

coppie di acceleratori assiali installati sulla volta della galleria con interdistanza di circa 80m

a partire dal portale posto a Nord. I ventilatori saranno comandati da apposite centraline per

la rilevazione degli inquinanti in galleria; in particolare saranno monitorate le concentrazioni

di CO, CO2, NO e il grado di opacità dell’aria (OP), come richiesto dalle Linee Guida Anas.

Ciascun ventilatore avrà una girante di 900 mm e sarà capace di una spinta in aria ferma

pari a circa 550 N. Tale impianto sarà in grado di generare un flusso d’aria longitudinale di

circa 2 m/s, sufficiente per la diluizione degli inquinanti e per contenere il fenomeno di back-

layering dei fumi anche in caso di incendio di un mezzo pesante.

15. Erogazione idrica . L’Appaltatore, in assenza di un impianto idrico antincendio, dovrà

provvedere alla realizzazione di un presidio di sicurezza fisso, limitatamente al periodo di

gestione bidirezionale del traffico in galleria, completo di un’autopompa e di una squadra di

pronto intervento, allo scopo di garantire tempestivi interventi in caso di incendio nella

canna sud. L’autopompa dovrà essere localizzata presso l’area di cantiere (o comunque

nelle immediate vicinanze) ed impiegare gli attraversamenti dello spartitraffico agli imbocchi

per raggiungere la canna sud.

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ALLEGATI: APPRESTAMENTI DI SICUREZZA PER LE

GALLERIE LIGEA, CERNICCHIARA E SEMINRAIO