marzo 2008 what do we see? percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a...

50
Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobody’s Unpredictable Marzo 2008

Upload: giuseppa-porcu

Post on 02-May-2015

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Wh

at d

o w

e s

ee?

Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97

Nobody’s Unpredictable

Marzo 2008

Page 2: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Premessa

Assolavoro, nata nel 2006 dalla fusione delle tre rappresentanze preesistenti: Ailt, Apla e Confinterim, è l'associazione nazionale di categoria delle Agenzie per il lavoro (aderente a Confindustria) che raccoglie 68 delle 80 agenzie autorizzate dal legislatore (pari al 98% del fatturato complessivo legato al lavoro interinale).

Oggi il lavoro interinale, che la riforma del 2003 ha ribattezzato "somministrazione di lavoro a tempo determinato", ha raggiunto un monte retributivo a fine 2006 pari a 320 milioni di euro corrisposti ogni mese a 270mila lavoratori.In Italia tuttavia rappresenta solo lo 0,64% del totale degli occupati, contro l`1% della Germania, il 5% del Regno Unito o il 2,2% dell`Ue. È quindi un settore con ampi margini di crescita che potrebbe andare ben oltre quei contratti medi di 12-19 giorni con cui attualmente molte medie imprese, soprattutto dell`industria e dei servizi, tamponano le necessità stagionali o congiunturali.

EPR Comunicazione sta organizzando un convegno che avrà come oggetto “le agenzie di somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97”.

Al fine di raccogliere informazioni e dati relativi al tema oggetto di analisi, è stato richiesto ad IPSOS di esplorare qual è la percezione, l’utilizzo e quali sono le implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato, attraverso la realizzazione di un'indagine demoscopica.

Page 3: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Obiettivi

Data la natura dell’argomento e le profonde implicazioni che esso può avere per i tre soggetti coinvolti (Società di Fornitura di Lavoro Temporaneo, Azienda Utilizzatrice e il Lavoratore) abbiamo suggerito di adottare due prospettive diverse nell’analisi del tema: la prospettiva della popolazione italiana over 18 e quella di lavoratori che abbiano svolto missioni lavorative negli ultimi due anni attraverso forme di lavoro interinale.

Questa prima fase d’indagine ha esplorato la prima prospettiva e sarà utile per comprendere leevoluzioni nella percezione dell’utilità di questa forma di lavoro; essa infatti:

ha prodotto una fotografia dettagliata di atteggiamenti, credenze, stereotipi e opinioni verso il tema del “lavoro interinale”;

ha esplorato la reale conoscenza posseduta rispetto alla regolamentazione di questa forma di lavoro;

ha verificato i canali utilizzati per la ricerca del lavoro; ha permesso di analizzare eventuali differenze generazionali verso la percezione del

tema oggetto d’indagine mettendo in luce gli assunti di base in grado di influenzare le dinamiche relazionali e/o familiari.

Page 4: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Metodologia

Tipologia d'indagine:

Modalità di rilevazione:

Universo di riferimento:

Campione:

Rilevazione:

sono state condotte 1000 interviste; i dati sono stati ponderati per riportarli alla corretta distribuzione dell’universo per i seguenti parametri: età, ampiezza centro e zona di residenza.

dal 25 Febbraio al 5 Marzo 2008

indagine ad hoc su questionario semi-strutturato

interviste telefoniche (sistema C.A.T.I.)

l’universo di riferimento è costituto dalla popolazione italiana con oltre 18 anni. Il campione è rappresentativo dell’universo di riferimento in base ai seguenti parametri: età, ampiezza centro e zona di residenza.

Page 5: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Profilo degli intervistati

Page 6: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Profilo degli intervistati

Genere

uomo 49,9

donna 50,1

Età

18-24 anni 11,8

25-34 anni 23,1

35-44 anni 25,3

45-54 anni 20,8

55-64 anni 19,0

Zona

Nord-ovest 26,6

Nord-est 19,0

Centro 19,1

Sud 23,9

Isole 11,4

Titolo di studio

elevato 19,5

medio 49,8

basso 30,7

Base rispondenti: 1000

Elevato: dottorato di ricerca / master post laurea / laurea / diploma universitario o laurea breveMedio: diploma Basso: licenza media inferiore/licenza elementare/nessun titolo

Sono state condotte alcune analisi per verificare l’incidenza di una quota superiore alla media della popolazione italiana (18-64 anni) di soggetti con un livello d’istruzione medio alto; apportando un bilanciamento del campione, le risposte riportavano variazioni minime rispetto a quelle contenute in questo report.

Page 7: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Profilo degli intervistati

DIPENDENTE (NET) 75,1

Impiegato 47,5

Operaio, lavoratore manuale 22,4

Dirigente 2,2

Quadro 2,2

Apprendista 0,4

Lavorante a domicilio 0,4

AUTONOMO (NET) 19,4

Commerciante, artigiano 7,9

Libero professionista 5,3

Lav. autonomo, coltivatore diretto 3,7

Imprenditore 2,6

Altro 5,5

TIPO DI ORARIO

tempo pieno 83,3

tempo parziale 16,7

TIPO DI CONTRATTO

CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO 79,2

CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO 10,8

Contratto Part-Time 3,2

Contratto di lavoro a progetto 2,7

Contratto di apprendistato 0,2

Altro 0,5

Non sa-non risponde 3,4

PROFESSIONE

Base rispondenti: occupati 503

Page 8: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il mondo del lavoro

Page 9: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Evoluzione del mondo del lavoroA.1 In base alla sua percezione negli ultimi anni il mondo del lavoro…: Valori %

Base rispondenti: 1000

si è evoluto rapidamente

non ha subìto cambiamenti rilevanti

non sa/non risponde

Sono le persone attualmente occupate a rilevare in misura maggiore una rapida evoluzione del mondo del lavoro.

Non occupato

Disoccupato e alla ricerca

OccupatoTotale

3891095031000

Page 10: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

I cambiamenti principaliA.2 Che cosa è cambiato secondo lei? Quali sono stati i principali cambiamenti? Valori %

Base rispondenti: pensano che il mondo del lavoro si sia evoluto rapidamente 468

LE DINAMICHE DEL LAVORO (NET) 55,2 le forme di contratto 34,8 le competenze richieste 11,1 le modalità di ricerca del lavoro 8,2 la flessibilità del lavoro 5,4 nuove professioni 1,4 la legge Biagi 1,1 espansione del lavoro interinale 0,2

MINUS (NET) 24,7 la precarietà 9,3 mancanza di sicurezza del posto di lavoro 8,4 diminuzione della remunerazione 5,3 mancanza di professionalità 3,2

PLUS (NET) 20,2 avanzamento tecnologico e informatico 10,5 maggiore produttività 7,0 maggiore rispetto dei diritti 1,3 maggiore sicurezza sul posto di lavoro 1,1 qualità del lavoro è migliorata 0,8

altro 1,1non sa non risponde 7,1

Page 11: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La percezione del mercato del lavoro

A.5 Se dovesse esprimere un’opinione in merito al mercato del lavoro in questo momento, lei lo definirebbe?

Valori %

bloccato

abbastanza bloccato, ma con qualche apertura

abbastanza aperto, ma con qualche vincolo

sostanzialmente aperto

uomo donna 18-24 25-34 35-44 45-54 55-64Totale

Età

Bloccato NET 74,5 70,6 78,6 66,6 72,2 74,6 77,2 79,3

Base rispondenti: 1000 499 501 118 231 253 208 190

Le persone con un livello di istruzione medio - alto ritengono, in misura maggiore rispetto alla media della popolazione, che il mondo del lavoro, pur essendosi evoluto rapidamente negli ultimi anni, presenti ancora un mercato “bloccato”.

Page 12: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

mondo del lavoro vs. mercatoA.1 In base alla sua percezione negli ultimi anni il mondo del lavoro…: Valori %

si è evoluto rapidamente ed è APERTO

non ha subìto cambiamenti rilevanti ed è APERTO

A.5 Se dovesse esprimere un’opinione in merito al mercato del lavoro in questo momento, lei lo definirebbe?

34,0

13,9

40,5

11,5

si è evoluto rapidamente ed è BLOCCATO

non ha subìto cambiamenti rilevanti ed è BLOCCATO

Base rispondenti: 1000

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 13: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Elementi che definiscono un buon datore di lavoro

A.4 Quali sono le caratteristiche più importanti che un’azienda dovrebbe possedere o dovrebbe offrire ad un lavoratore per essere ritenuta un “buon datore di lavoro” ?

Valori %

Base rispondenti: 1000

Fattori principali

Fattori secondari

investimenti in formazione 8,4

attenzione alla sicurezza 3,3

essere un'azienda conosciuta e in crescita 3,0

avere dei dipendenti soddisfatti 2,4

maggiori responsabilità nella gestione quotidiana 2,2

buona organizzazione del lavoro 1,4

offrire maggiori servizi ai dipendenti 0,8

migliori/strutture più adeguate 0,4

altro 0,2

non sa/non risponde 7,3

Per le persone attualmente disoccupate e alla ricerca di un lavoro la “sicurezza e stabilità” di un occupazione è ritenuta un requisito prioritario e raccoglie il 60,3% delle citazioni.

Page 14: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La ricerca del lavoro

Page 15: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

I canali e percorsi di ricerca

A.6 Quale strada consiglierebbe di percorrere ad una persona che è alla ricerca di un lavoro? E poi quali altre soluzioni?

Valori %

Base rispondenti: 1000

Fattori principali

Fattori secondari

Andare all'estero 4,7

Orientarsi dove c'è una maggiore richiesta 3,8

Inserzione di annunci di lavoro sui giornali 2,6

Rivolgersi a Centri/uffici per l'impiego 2,3

Crearsi un lavoro indipendente/autonomo 2,2

Andare di persona presso le aziende 1,8

Seguire le proprie ambizioni 1,8

Le associazioni professionali 1,3

Rivolgersi ai sindacati 0,2

Altro 1,8

non sa/non risponde 17,4

Page 16: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza delle diverse tipologie di contratti

A.7 Esistono diverse tipologie di contratti. Lei saprebbe indicarmi che differenza esiste tra contratto di lavoro a progetto, contratto di lavoro autonomo o con P.IVA e contratto di lavoro interinale?

Valori %

Base rispondenti:

AutonomoDipendenteDisoccupati + Non occupatiOccupatiTotale

1000 503 497

377 97

Si, conosce le differenze

No, non saprebbe indicare

È al corrente che esistono delle differenze ma non saprebbe indicare quali siano

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 17: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Caratteristiche del contratto a progettoA.8 Potrebbe dirmi qual è la caratteristica principale del contratto a progetto? Valori %

Base rispondenti: 312 dichiarano di conoscere le caratteristiche NON SA/NON INDICA 4,1

Base rispondenti:

ALMENO UNA CITAZIONE 95,9

LEGATO AD UN PROGETTO (NET) 66,5Contratto che termina con la fine di un progetto 64,5Contratto senza garanzie di continuità 3,9

ALTRE TIPOLOGIE DI CONTRATTO (NET) 27,0E' un contratto a tempo determinato 23,2E' un contratto di collaborazione coordinata continuativa 2,6Altro forme del contratto (partita iva, contratto di formazione, lavoro occasionale) 1,6

RETRIBUZIONE E CONTRIBUTI (NET) 7,4Prevede un minimo salariale/stipendio minimo 3Non vengono versati contributi 2,6Ha una retribuzione oraria 0,6Funziona come stage senza essere retribuiti 0,6I contributi vengono pagati dall'azienda/prevede una contribuzione pensionistica 0,6

MANCANZA DEI DIRITTI E TUTELA DEL LAVORATORE (NET) 4,1Non offre tutele/assistenza in caso di malattia 2,1Non rispetta i diritti base sanciti dall'articolo 18 1,6Ferie non pagate 1,2

ALTRO (NET) 3,7E' un contratto studiato per i datori di lavoro perché permette di avere molti sgravi fiscali 2,5E' un contratto per studenti/ per giovani 0,9

Altre risposte 0,3

Page 18: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Caratteristiche del contratto “interinale”A.9 Potrebbe dirmi qual è la caratteristica principale del contratto di lavoro interinale? Valori %

Base rispondenti: 312 dichiarano di conoscere le caratteristiche

ALMENO UNA CITAZIONE 84,3

LAVORO SENZA CONTINUITÀ (NET) 55L'agenzia fa da tramite fra il lavoratore e l'azienda 47,6Lavoro precario 4,0Job sharing 2,3Offre lavoro giorno per giorno 1,9Lavoro tempo determinato senza contributi 0,9

CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO (NET) 21,5Contratto di lavoro a tempo determinato 19,2A tempo determinato con possibilità di proroga 2,2

ALTRE TIPOLOGIE DI CONTRATTO (NET) 6,2A breve termine 4,2Altro forme del contratto (lavoro atipico, part time, lavoro vincolato, lavoro indeterminato) 1,9

ALTRO (NET) 8,1E' legato al concetto di mobilità/flessibilità 4,2Offre maggiori diritti al lavoratore rispetto ai contratti a progetto 1,9Contratto snello che consenta all'azienda di non avere vincoli nei confronti del lavoratore 2,0

NON SA/NON INDICA 15,7

Page 19: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Valori %

Caratteristiche dei contratti

A.9 Potrebbe dirmi qual è la caratteristica principale del contratto di lavoro interinale?

A.8 Potrebbe dirmi qual è la caratteristica principale del contratto a progetto?

non attinente

attinente

non sa

attinente

non attinente

non sagenerico

Base rispondenti: 312 dichiarano di conoscere le caratteristiche Base rispondenti: 312 dichiarano di conoscere le caratteristiche

Il maggior numero di risposte attinenti è espresso dalle persone disoccupate alla ricerca di un lavoro (81,4%), fra i residenti al Nord Est (82,6%) e Ovest (78,3%), fra chi ritiene che il mercato del lavoro sia sostanzialmente aperto (86,0%) ed infine tra chi si ritiene informato in merito al lavoro “in somministrazione” (87,1%).

Page 20: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il lavoro somministrato a tempo determinato: la conoscenza

Page 21: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il livello di informazione

A.11 Se dovesse definire il suo livello di conoscenza delle Agenzie di somministrazione lavoro o Agenzie per il lavoro e dei meccanismi che regolano i rapporti di lavoro con questi soggetti lei direbbe di sentirsi:

Valori %

Base rispondenti: 1000

1,7

20,5

56,5

21,3

molto

poco

abbastanza per niente

INFORMATO (NET) 22,2

NON INFORMATO (NET) 77,8 INFORMATO

1000 503 109 389

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 22: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza diretta

A.21 Lei personalmente, qualcuno dei suoi familiari o qualche conoscente si è rivolto ad un’agenzia per il lavoro …

Valori %

Base rispondenti: 1000

...in passato?…negli ultimi 12

mesi

Base rispondenti: 1000

non hanno mai avuto un'esperienza né diretta

né indiretta

nosi

A.23 In seguito a questo contatto ha trovato una collocazione stabile?

Lei, personalmente

Familiari

Conoscenti

No, mai

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 23: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenzaA.10 Con la legge Biagi il lavoro interinale è stato abolito per permettere l’ingresso della somministrazione di lavoro a tempo determinato attraverso le agenzie per il lavoro. D’ora in avanti parleremo di lavoro temporaneo per riferirci al lavoro somministrato a tempo determinato fornito da un’agenzia per il lavoro.Attraverso questa forma di lavoro il lavoratore dipende giuridicamente dalle aziende fornitrici, e da queste viene retribuito, ma funzionalmente presta il suo lavoro presso altre aziende che hanno bisogno di professionalità per periodi di tempo limitato. Ora le riporterò alcune affermazioni e vorrei che mi dicesse quale di esse riflette maggiormente il suo pensiero:

Valori %

Base rispondenti: 1000

superiore ai dipendenti di pari livello impiegati

presso l’impresa utilizzatrice

inferiore ai dipendenti di pari livello impiegati presso l’impresa

utilizzatrice

identico ai dipendenti di pari livello impiegati presso l’impresa utilizzatrice

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 24: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza

Valori %

è paragonabile al lavoro nero

è paragonabile al lavoro dipendente

è una forma di lavoro moderna adatta alle esigenze del lavoratore e dell'economia

non sa/non risponde

A10b - Il lavoro temporaneo...

Totale Informati Non informati

1000 221 775Base rispondenti:

Livello d’informazione percepito

Page 25: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza

A10c - Il lavoro temporaneo...

Valori %

non offre alcuna tutela in caso di malattia del lavoratore

offre parziali tutele in caso di malattia del lavoratore

offre le stesse tutele dei dipendenti in caso di malattia del lavoratore

non sa/non risponde

Totale Informati Non informati

1000 221 775Base rispondenti:

Livello d’informazione percepito

Page 26: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza

Valori %

solo con contratti su uno specifico progetto

solo con contratti a tempo determinato

sia con contratti a tempo determinato che a tempo indeterminato

non sa/non risponde

A10d- Il lavoro temporaneo consente di assumere i dipendenti...

Totale Informati Non informati

1000 221 775Base rispondenti:

Livello d’informazione percepito

Page 27: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenza

Valori %

Base rispondenti:

non riceve alcuna indennità, ne' ha diritto ad alcuna tutela

non riceve alcuna indennità, ma mantiene il diritto di precedenza su altri in caso di chiamata

resta a disposizione dell’azienda e ha diritto a ricevere un indennità mensile di disponibilità

non sa/non risponde

A10e - E nel caso in cui l'agenzia per il lavoro stipuli con il lavoratore un’assunzione a

tempo indeterminato per i periodi nei quali non viene utilizzato:

Totale Informati Non informati

1000 221 775

Livello d’informazione percepito

Page 28: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La conoscenzaValori %

Base rispondenti:1000

Non hanno risposto correttamente a nessuna

delle variabili

Hanno risposto correttamente a 1

domanda

Hanno risposto correttamente a 2 domande

Hanno risposto correttamente a 3- 4

domande

Totale InformatiNon

informati

Hanno risposto correttamente a 1 domanda 38,4 35,6 39,1

Hanno risposto correttamente a 2 domanda 24,7 28,2 23,8

Hanno risposto correttamente a 3-4 domande 11,5 14,9 10,6

Non hanno risposto correttamente a nessuna domanda 25,4 21,3 26,5

Base rispondenti 1000 221 775

Livello d’informazione percepito

Page 29: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il lavoro somministrato a tempo determinato: le opinioni

Page 30: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Le opinioni

A14 Ora le riporterò alcune affermazioni; Le chiederò di dirmi quanto è d’accordo con ciascuna di esse: le agenzie per il lavoro…

Valori %

Base rispondenti: 1000 (*) incerti: né d’accordo né in disaccordo + non sa non risponde

Page 31: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Le opinioni

A14 Ora le riporterò alcune affermazioni; Le chiederò di dirmi quanto è d’accordo con ciascuna di esse: le agenzie per il lavoro…

Valori %

Base rispondenti:1000

ACCORDO (NET) 71,5 52,4 51,3 50,6 42,6 33,6 28,6

molto d'accordo 20,7 11,1 23,3 12,4 17,4 6,2 7

abbastanza d'accordo 50,8 41,3 28 38,2 25,3 27,4 21,6

nè d'accordo nè in disaccordo 6,3 8,9 10,6 7,2 10,5 10,9 9,1

DISACCORDO (NET) 19,6 34,3 33,9 39,6 41,4 47,8 57,6

poco d'accordo 12,7 23 22,8 19,9 21,8 29,1 35,1

per niente d'accordo 7 11,3 11 19,7 19,6 18,7 22,5

non sa 2,6 4,4 4,3 2,6 5,5 7,7 4,7

Offrono molte opportunità di

crescita professionale

Offrono la possibilità di

ricevere un'adeguata formazione

Sfruttano il lavoro delle persone in

difficoltà per pagarle poco

Contribuiscono ad eliminare il lavoro nero

Offrono solo lavori precari senza futuro

Favoriscono il reimpiego di chi

ha perso un’occupazione

Favoriscono le prime

esperienze di lavoro per

i giovani

Page 32: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Le opinioni

A14 Ora le riporterò alcune affermazioni; Le chiederò di dirmi quanto è d’accordo con ciascuna di esse: le agenzie per il lavoro…

Valori %

Base rispondenti:1000

Favoriscono le prime esperienze di lavoro per i giovani

Offrono molte opportunità di crescita professionale

Offrono la possibilità di ricevere un’adeguata formazione

ACCORDO (NET)

ACCORDO (NET)

ACCORDO (NET)

Page 33: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Le opinioni

A14 Ora le riporterò alcune affermazioni; Le chiederò di dirmi quanto è d’accordo con ciascuna di esse: le agenzie per il lavoro…

Valori %

Base rispondenti:1000

Sfruttano il lavoro delle persone in difficoltà per pagarle poco

Offrono solo lavori precari senza futuro

ACCORDO (NET)

ACCORDO (NET)

Page 34: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità

Page 35: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità: declinazioni

A15 Sempre più frequentemente si parla di flessibilità del lavoro; secondo lei con il termine “flessibilità” si intende:

Valori %

Base rispondenti:1000

la possibilità di costruire una propria carriera pur spostandosi da un settore all'altro sia all'interno di uno stesso ente sia da azienda ad azienda, accrescendo il proprio valore professionale senza perdere i benefici maturati

una serie di contratti a termine che non cumulano nel tempo vantaggi economici o professionali perché non consentono al lavoratore di progredire nel proprio cammino professionale

Sono soprattutto le persone più giovani 18-24 anni (43,4%) e coloro che, grazie ad un’agenzia di lavoro interinale, hanno trovato una collocazione (42%), a leggere nel termine flessibilità la declinazione di percorsi di carriera e crescita professionale.

che un lavoratore non rimane costantemente ancorato al proprio posto di lavoro a tempo indeterminato, ma muta più volte, nell'arco della propria vita, l'attività occupazionale e/o il datore di lavoro

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 36: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità: declinazioni

A15 Sempre più frequentemente si parla di flessibilità del lavoro; secondo lei con il termine “flessibilità” si intende:

Valori %

Base rispondenti:1000

La possibilità di costruire una propria carriera pur spostandosi da un settore all'altro sia all'interno di uno stesso ente sia da azienda ad azienda, accrescendo il proprio valore professionale senza perdere i benefici maturati:

Hanno risposto correttamente a:

Page 37: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità: declinazioni

A.18 Secondo il termine “ flessibilità del lavoro” è sinonimo di:Valori %

Non occupatoDisoccupato e alla ricerca di

lavoro

OccupatoTotale

Base rispondenti: 1000 503 109 389

Precarietà e rischio

Dinamismo inteso come molte possibilità

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 38: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità: declinazioni

A.18 Secondo il termine “ flessibilità del lavoro” è sinonimo di:Valori %

Base rispondenti: 1000 384 247 115

Precarietà e rischio

Dinamismo inteso come molte possibilità

1 domandaTotale 2 domande 3-4 domande

Hanno risposto correttamente a

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 39: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La flessibilità: declinazioni

A.18 Secondo il termine “ flessibilità del lavoro” è sinonimo di:Valori %

Base rispondenti: 1000 287 112 285

Precarietà e rischio

Dinamismo inteso come molte possibilità

Centro destra + destraCentro

Centro sinistra + sinistraTotale

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 40: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il lavoro precario

Page 41: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il lavoro precario

A.20 Infine, quali sono secondo lei le caratteristiche che rendono un lavoro precario?Valori %

Base rispondenti: 1000

La mancanza di garanzie di continuità 66,1

Mancanza di un reddito adeguato 11,7

L'impossibilità di crescere professionalmente 9,7

Mancanza di tutele dal punto di vista pensionistico 4,6

Mancanza di tutele dal punto di vista sanitario 3,3

La mancanza di tutele sindacali 2,5

Mancanza di professionalità dei lavoratori 1,8

Azienda in crisi 1,4

Assenza di contratto/ Lavoro nero 0,6

L' assunzione tramite agenzie di lavoro 0,7

Eccesso di ore lavorate rispetto a quelle previste 0,3

Contratto a progetto 0,1

altro 3,8

non sa/non risponde 14,7

Page 42: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La meritocrazia

Page 43: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La meritocrazia

A.16 In Italia si parla spesso di valorizzare il merito: alcuni sono favorevoli, ritenendo che sia corretto premiare i più meritevoli e coloro che più contribuiscono al successo dell’azienda, altri sono contrari, temendo una situazione dove i lavoratori sono in continua competizione gli uni con gli altri. A prescindere dal fatto che sia facile o meno premiare il merito e che si possano ottenere valutazioni oggettive, secondo lei….

Valori %

Base rispondenti:

…PER IL SINGOLO LAVORATORE premiare soprattutto il merito …:

…e per L’ECONOMIA ITALIANA premiare soprattutto il merito …:

Ha più vantaggi che svantaggi

Ha più svantaggi che vantaggi

Ha più vantaggi che svantaggi

Ha più svantaggi che vantaggi

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 44: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Il livello di soddisfazione

Page 45: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

La soddisfazione

A.24 Ora le chiederò di esprimere il suo livello di soddisfazione nei confronti di alcuni aspetti che riguardano la sua attività lavorativa attuale. Per rispondere utilizzi una scala da 1 a 10 dove 1 significa per niente soddisfatto e 10 estremamente soddisfatto?Quanto è soddisfatto della…

Valori %

Base rispondenti: occupati 503

69,453,7 46,9

36,5

20,7

29,732,6

26,0

9,816,5 20,5

37,5

dell'opportunità di partecipare a corsi di

formazione

del riconoscimento delle sue prestazioni

dell'equilibrio tra la sua vita privata e la sua vita professionale

del suo livello di autonomia nel suo

lavoro

? ? ? ?

InterinaliPopolazione

occupata InterinaliPopolazione

occupataPopolazione

occupataPopolazione

occupata Interinali Interinali

ElevataVoto 8-10ElevataVoto 8-10

MediaVoto 6-7MediaVoto 6-7

BassaVoto 1-5BassaVoto 1-5

I dati sono stati percentualizzati senza la quota dei “non sa/non risponde”

Page 46: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

SintesiEVOLUZIONE DEL MONDO DEL LAVORO

Il mercato del lavoro italiano è stato negli ultimi anni profondamente modificato e semplificato sia dal punto di vista delle competenze istituzionali tra i vari livelli di governo (centrale e territoriale), sia dal punto di vista delle regole di funzionamento.

A partire dal 2003, sono stati riconosciuti nuovi soggetti di intermediazione: le Agenzie private del lavoro,  Università, gli Istituti scolastici, le Camere di Commercio, i consulenti del lavoro, gli Enti bilaterali, ecc. Si tratta di nuovi soggetti che, a seguito di apposita autorizzazione del Ministero, possono svolgere attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. In questo modo è stato superato il concetto di monopolio pubblico del collocamento e si è affermata la cultura del servizio all’utente e della possibilità dello stesso di scegliere la qualità del servizio.

Tale cambiamento è stato percepito da meno della metà della popolazione italiana di età compresa tra 18 e 64 anni (46,8%) e i soggetti che dovrebbero beneficiare maggiormente di tali cambiamenti, ovvero la forza attiva alla ricerca di un’occupazione, ritiene in misura maggiore rispetto alla media, che il mercato del lavoro non abbia subìto cambiamenti rilevanti.

Tra coloro che hanno rilevato un’evoluzione, i cambiamenti risiedono principalmente nelle forme di contratto proposte e in seconda battuta nelle competenze richieste dai datori di lavoro e nell’introduzione di nuovi linguaggi informatici e tecnologici. Una quota inferiore cita come fattore di cambiamento l’introduzione di forme di lavoro precarie e la mancanza di sicurezza del posto di lavoro.

Un terzo circa della popolazione definisce il mercato del lavoro “bloccato”, mentre una quota di poco inferiore, pur evidenziando una situazione di stasi, intravede qualche apertura; l’atteggiamento più ottimista è espresso dalle fasce di popolazione più giovani.Un terzo circa della popolazione italiana (34%) a fronte di un mondo del lavoro che si è evoluto rapidamente dichiara di percepire il mercato del lavoro “bloccato”.

EVOLUZIONE DEL MONDO DEL LAVORO

Il mercato del lavoro italiano è stato negli ultimi anni profondamente modificato e semplificato sia dal punto di vista delle competenze istituzionali tra i vari livelli di governo (centrale e territoriale), sia dal punto di vista delle regole di funzionamento.

A partire dal 2003, sono stati riconosciuti nuovi soggetti di intermediazione: le Agenzie private del lavoro,  Università, gli Istituti scolastici, le Camere di Commercio, i consulenti del lavoro, gli Enti bilaterali, ecc. Si tratta di nuovi soggetti che, a seguito di apposita autorizzazione del Ministero, possono svolgere attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. In questo modo è stato superato il concetto di monopolio pubblico del collocamento e si è affermata la cultura del servizio all’utente e della possibilità dello stesso di scegliere la qualità del servizio.

Tale cambiamento è stato percepito da meno della metà della popolazione italiana di età compresa tra 18 e 64 anni (46,8%) e i soggetti che dovrebbero beneficiare maggiormente di tali cambiamenti, ovvero la forza attiva alla ricerca di un’occupazione, ritiene in misura maggiore rispetto alla media, che il mercato del lavoro non abbia subìto cambiamenti rilevanti.

Tra coloro che hanno rilevato un’evoluzione, i cambiamenti risiedono principalmente nelle forme di contratto proposte e in seconda battuta nelle competenze richieste dai datori di lavoro e nell’introduzione di nuovi linguaggi informatici e tecnologici. Una quota inferiore cita come fattore di cambiamento l’introduzione di forme di lavoro precarie e la mancanza di sicurezza del posto di lavoro.

Un terzo circa della popolazione definisce il mercato del lavoro “bloccato”, mentre una quota di poco inferiore, pur evidenziando una situazione di stasi, intravede qualche apertura; l’atteggiamento più ottimista è espresso dalle fasce di popolazione più giovani.Un terzo circa della popolazione italiana (34%) a fronte di un mondo del lavoro che si è evoluto rapidamente dichiara di percepire il mercato del lavoro “bloccato”.

Page 47: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

SintesiLA RICERCA DEL LAVORO

Il dato che emerge con forza da tutte le informazioni rilevate dall’indagine è una carenza di conoscenza dei nuovi soggetti che ruotano attorno al mondo del lavoro, delle regole che lo governano e dei diversi strumenti a disposizione per trovare un’occupazione.

La ricerca del lavoro comporta un forte coinvolgimento in termini proattivi del soggetto stesso; il primo canale di ricerca citato è, infatti, l’invio diretto del proprio curriculum vitae a diverse aziende (33%). Il 16,6% riconosce un ruolo attivo e facilitatore alle agenzie di somministrazione. Si segnala che una quota pari al 6% suggerisce la necessità di rivolgersi a politici locali e a persone importanti per ottenere una raccomandazione.

LA CONOSCENZA DEI NUOVI CONTRATTI

Meno di un terzo della popolazione conosce la differenza tra un contratto a progetto, un contratto a partita IVA e un contratto di lavoro interinale e, alla richiesta di definire nello specifico le diverse forme contrattuali, la quota di soggetti che citano delle caratteristiche attinenti alle singole tipologie si riduce ulteriormente.

LA CONOSCENZA DEL LAVORO IN SOMMINISTRAZIONE

Il 22% dei soggetti intervistati dichiara di sentirsi molto o abbastanza informato in merito ai meccanismi che regolano i rapporti con le agenzie di somministrazione del lavoro. La popolazione attiva alla ricerca di un’occupazione dichiara un livello di informazione più elevato (34,5%).

Il nuovo mercato del lavoro, così come si va delineando, presenta un carattere policentrico: per numero di operatori, di utenze, di istituzioni, di interlocutori. Alla luce di questi risultati diventa quindi fondamentale sviluppare l’intermediazione e la promozione dell’incontro tra domanda e offerta. L’insufficiente circolazione delle informazioni, infatti, può rappresentare l’ostacolo maggiore nella ricerca di occupazione, oltre a comportare frequenti distorsioni circa le aspettative e le effettive opportunità per i soggetti interessati.

LA RICERCA DEL LAVORO

Il dato che emerge con forza da tutte le informazioni rilevate dall’indagine è una carenza di conoscenza dei nuovi soggetti che ruotano attorno al mondo del lavoro, delle regole che lo governano e dei diversi strumenti a disposizione per trovare un’occupazione.

La ricerca del lavoro comporta un forte coinvolgimento in termini proattivi del soggetto stesso; il primo canale di ricerca citato è, infatti, l’invio diretto del proprio curriculum vitae a diverse aziende (33%). Il 16,6% riconosce un ruolo attivo e facilitatore alle agenzie di somministrazione. Si segnala che una quota pari al 6% suggerisce la necessità di rivolgersi a politici locali e a persone importanti per ottenere una raccomandazione.

LA CONOSCENZA DEI NUOVI CONTRATTI

Meno di un terzo della popolazione conosce la differenza tra un contratto a progetto, un contratto a partita IVA e un contratto di lavoro interinale e, alla richiesta di definire nello specifico le diverse forme contrattuali, la quota di soggetti che citano delle caratteristiche attinenti alle singole tipologie si riduce ulteriormente.

LA CONOSCENZA DEL LAVORO IN SOMMINISTRAZIONE

Il 22% dei soggetti intervistati dichiara di sentirsi molto o abbastanza informato in merito ai meccanismi che regolano i rapporti con le agenzie di somministrazione del lavoro. La popolazione attiva alla ricerca di un’occupazione dichiara un livello di informazione più elevato (34,5%).

Il nuovo mercato del lavoro, così come si va delineando, presenta un carattere policentrico: per numero di operatori, di utenze, di istituzioni, di interlocutori. Alla luce di questi risultati diventa quindi fondamentale sviluppare l’intermediazione e la promozione dell’incontro tra domanda e offerta. L’insufficiente circolazione delle informazioni, infatti, può rappresentare l’ostacolo maggiore nella ricerca di occupazione, oltre a comportare frequenti distorsioni circa le aspettative e le effettive opportunità per i soggetti interessati.

Page 48: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

Sintesi

La legge assicura al lavoratore temporaneo la parità di trattamento con i dipendenti dell'azienda utilizzatrice. Ciò risponde all'evidente esigenza di scongiurare un utilizzo non corretto del lavoro temporaneo e alla necessità di rassicurare i lavoratori di fronte ad una nuova forma di lavoro.Tuttavia il 52,3% della popolazione ritiene invece che il trattamento economico e normativo applicato ai lavoratori in somministrazione sia inferiore ai dipendenti di pari livello impiegati presso l’impresa utilizzatrice.     Le risposte espresse dal campione alle domande che fanno riferimento al lavoro “in somministrazione” evidenziano ancora una volta la disomogeneità del livello di informazione posseduto; un terzo circa del campione ritiene che il lavoro temporaneo sia paragonabile al lavoro nero, oltre il 50% ritiene che non offra alcuna tutela (26%) o solo parziale (31%) in caso di malattia del lavoratore.

Il 24% della popolazione è a conoscenza del fatto che il lavoro in somministrazione consente di assumere personale sia con contratti a tempo determinato che a tempo indeterminato.

Analizzando le risposte fornite dal campione di soggetti che si sono dichiarati “informati” in merito ai meccanismi che regolano i rapporti con le agenzie di somministrazione del lavoro, si può inferire che le informazioni possedute non siano del tutto corrette o esaustive; oltre il 50% dei soggetti “informati” ritiene che tale forma di lavoro non offra tutele in caso di malattia, mentre il 31% lo paragona al lavoro nero.

LE OPINIONI

A fronte di una carenza di informazioni delle norme che regolano il lavoro in somministrazione, si osserva una sostanziale apertura nei confronti di queste forme di lavoro.Il 72% della popolazione italiana ritiene che favorisca le prime esperienze lavorative per i giovani e il 52% che aiuti le persone che hanno perso un’occupazione a ricollocarsi; sono proprio i più giovani a manifestare le opinioni più positive nei confronti del lavoro in somministrazione.

La legge assicura al lavoratore temporaneo la parità di trattamento con i dipendenti dell'azienda utilizzatrice. Ciò risponde all'evidente esigenza di scongiurare un utilizzo non corretto del lavoro temporaneo e alla necessità di rassicurare i lavoratori di fronte ad una nuova forma di lavoro.Tuttavia il 52,3% della popolazione ritiene invece che il trattamento economico e normativo applicato ai lavoratori in somministrazione sia inferiore ai dipendenti di pari livello impiegati presso l’impresa utilizzatrice.     Le risposte espresse dal campione alle domande che fanno riferimento al lavoro “in somministrazione” evidenziano ancora una volta la disomogeneità del livello di informazione posseduto; un terzo circa del campione ritiene che il lavoro temporaneo sia paragonabile al lavoro nero, oltre il 50% ritiene che non offra alcuna tutela (26%) o solo parziale (31%) in caso di malattia del lavoratore.

Il 24% della popolazione è a conoscenza del fatto che il lavoro in somministrazione consente di assumere personale sia con contratti a tempo determinato che a tempo indeterminato.

Analizzando le risposte fornite dal campione di soggetti che si sono dichiarati “informati” in merito ai meccanismi che regolano i rapporti con le agenzie di somministrazione del lavoro, si può inferire che le informazioni possedute non siano del tutto corrette o esaustive; oltre il 50% dei soggetti “informati” ritiene che tale forma di lavoro non offra tutele in caso di malattia, mentre il 31% lo paragona al lavoro nero.

LE OPINIONI

A fronte di una carenza di informazioni delle norme che regolano il lavoro in somministrazione, si osserva una sostanziale apertura nei confronti di queste forme di lavoro.Il 72% della popolazione italiana ritiene che favorisca le prime esperienze lavorative per i giovani e il 52% che aiuti le persone che hanno perso un’occupazione a ricollocarsi; sono proprio i più giovani a manifestare le opinioni più positive nei confronti del lavoro in somministrazione.

Page 49: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 2008

SintesiFLESSIBILITÀ vs. PRECARIETÀ

Sono ancora una volta le persone più giovani 18-24 anni (43,4%) e coloro che, grazie ad un’agenzia di lavoro interinale, hanno trovato una collocazione (42%), a declinare, in misura maggiore, il termine flessibilità in “possibilità di percorsi di carriera e crescita professionale”. Complessivamente un terzo circa della popolazione attribuisce a questo termine tali caratteristiche.Poco più di un quarto degli intervistati ritiene invece che per flessibilità si intendano una serie di contratti a termine che non cumulano nel tempo vantaggi economici o professionali perché non consentono al lavoratore di progredire nel proprio cammino professionale.Il 36% definisce oggettivamente il termine flessibilità come il concetto in base al quale un lavoratore non rimane costantemente ancorato al proprio posto di lavoro a tempo indeterminato, ma muta più volte, nell'arco della propria vita, l'attività occupazionale e/o il datore di lavoro.

Il termine “flessibilità” si presta tuttavia ad essere interpretato in modo diverso a seconda della prospettiva adottata: quella della flessibilità occupazionale, della flessibilità prestazionale o della “flessicurezza” descritta dal modello Danese.Tale ampiezza di prospettive, ampiamente presente nel dibattito politico attuale, si riflette nella polarizzazione delle risposte fornite dalla popolazione; il 42% ritiene che il termine flessibilità del lavoro sia sinonimo di “dinamismo inteso come molte possibilità”, il 58% di “precarietà e rischio”. Quest’ultima declinazione risulta più accentuata tra le persone attualmente alla ricerca di un’occupazione; possiamo supporre quindi che il termine “flessibilità” evochi quindi più una richiesta di disponibilità unidirezionale che una maggiore potenzialità in termini di prospettive.

Il termine precarietà evoca principalmente la “mancanza di garanzie di continuità”; alla luce dell’apertura manifestata dagli intervistati nei confronti del concetto di flessibilità in generale, è presumibile che tale “continuità” sia riferita non tanto al “mantenimento del posto” quanto al mantenimento dell’occupazione e di tutti quelli aspetti che non influiscano negativamente nella prestazione lavorativa e nel complesso dell’esistenza personale e familiare degli individui.

FLESSIBILITÀ vs. PRECARIETÀ

Sono ancora una volta le persone più giovani 18-24 anni (43,4%) e coloro che, grazie ad un’agenzia di lavoro interinale, hanno trovato una collocazione (42%), a declinare, in misura maggiore, il termine flessibilità in “possibilità di percorsi di carriera e crescita professionale”. Complessivamente un terzo circa della popolazione attribuisce a questo termine tali caratteristiche.Poco più di un quarto degli intervistati ritiene invece che per flessibilità si intendano una serie di contratti a termine che non cumulano nel tempo vantaggi economici o professionali perché non consentono al lavoratore di progredire nel proprio cammino professionale.Il 36% definisce oggettivamente il termine flessibilità come il concetto in base al quale un lavoratore non rimane costantemente ancorato al proprio posto di lavoro a tempo indeterminato, ma muta più volte, nell'arco della propria vita, l'attività occupazionale e/o il datore di lavoro.

Il termine “flessibilità” si presta tuttavia ad essere interpretato in modo diverso a seconda della prospettiva adottata: quella della flessibilità occupazionale, della flessibilità prestazionale o della “flessicurezza” descritta dal modello Danese.Tale ampiezza di prospettive, ampiamente presente nel dibattito politico attuale, si riflette nella polarizzazione delle risposte fornite dalla popolazione; il 42% ritiene che il termine flessibilità del lavoro sia sinonimo di “dinamismo inteso come molte possibilità”, il 58% di “precarietà e rischio”. Quest’ultima declinazione risulta più accentuata tra le persone attualmente alla ricerca di un’occupazione; possiamo supporre quindi che il termine “flessibilità” evochi quindi più una richiesta di disponibilità unidirezionale che una maggiore potenzialità in termini di prospettive.

Il termine precarietà evoca principalmente la “mancanza di garanzie di continuità”; alla luce dell’apertura manifestata dagli intervistati nei confronti del concetto di flessibilità in generale, è presumibile che tale “continuità” sia riferita non tanto al “mantenimento del posto” quanto al mantenimento dell’occupazione e di tutti quelli aspetti che non influiscano negativamente nella prestazione lavorativa e nel complesso dell’esistenza personale e familiare degli individui.

Page 50: Marzo 2008 What do we see? Percezione, utilizzo e implicazioni della somministrazione del lavoro a tempo determinato a 10 anni dalla Legge 196/97 Nobodys

Marzo 200850

[email protected]