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Mappe concettuali Marzo 2009 Salvatore Colazzo Università del Salento Dipartimento di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche

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Le mappe concettuali come forma di rappresentazione della struttura cognitiva costituiscono degli straordinari mediatori didattici.

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Mappe concettuali

Marzo 2009

Salvatore Colazzo

Università

del Salento

Dipartimento di Scienze Pedagogiche, Psicologiche e Didattiche

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c 2009, Salvatore Colazzo2

Mappe concettuali: definizione

Rappresentazione in forma grafica di un insieme di concetti in relazione tra loro

Concetto A

Concetto BÈ in relazione

logica con

+ generale e astratto

+ circostanziato e particolare

(Il modello gerarchico non èl’unico possibile!)

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Rappresentare la conoscenza

Cognitivismo (Ausubel)

Le mappe hanno a che fare in qualche modo con i meccanismi attraverso cui il cervello organizza la conoscenza

Apprendimento significativo

“Solo se è possibile ‘ancorare’ delle nuove conoscenze alle conoscenze che già in qualche misura possediamo, la nostra mente le recepirà in modo significativo”

Il ruolo della memoria

Piaget

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Apprendimento per sussunzione

Sussunzione cognitiva o apprendimento per assimilazione

Assimilazione

Differenziazione progressiva

Integrazione conciliativa

Apprendimento sovraordinato

Il soggetto conoscente deve essere motivato a mettere in relazione la sua struttura cognitiva con le nuove informazioni

Un concetto si lega alla struttura cognitiva preesistente

Un nuovo concetto assimilato èin grado di consentire di

collegare concetti già appresi o da apprendere

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Apprendimento significativo (Novak)

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Comunicazione didattica efficace secondo Ausubel

Tecniche da utilizzare

Ridondanza Testo scritto

Esempi, diagrammi, schemi

Frequente ricorso al feedback

Role taking: immedesimarsi nell’allievo, tentando di percepire i contenuti d’apprendimento dal suo punto di vista

(importanza della considerazione degli apprendimenti pregressi degli allievi)

Richiamare i contenuti d’apprendimento giàprecedentemente trattati

Anticipare schematicamente i contenuti da trattare

Sufficientemente complesso

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c 2009, Salvatore Colazzo7

Ausubel spiegato da Novak (attraverso una mappa)

I più importanti principi della teoria di Ausubel

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Mappa vs territorio

BATESON

La mappa non è il territorio

Le differenze individuali

“…qualunque cosa può essere incorporata nella mente se mette in moto successioni di conseguenze”

La mappa leggeil reale come sistema di differenze, ricavando informazioni.

Evidenzia il rapporto che ognunoistituisce col reale

Conoscere èinterpretare

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Bateson: scheda biografica

Gregory Bateson (Inghilterra, 1904 - San Francisco, 1980), figlio di William Bateson (uno dei fondatori della genetica), studiò biologia e antropologia a Cambridge. Nei primi anni '30 compì delle ricerche antropologiche sul campo in Nuova Guinea e a Bali, dove conobbe Malinowsky e Margareth Mead (quest'ultima diverrà sua moglie nel 1935). Del suo lavoro di antropologo rimangono due opere: Naven e Il carattere balinese , scritto insieme alla moglie. Bateson viene ricordato anche come uno dei fondatori della cibernetica , attraverso la sua partecpazione, tra la fine degli anni '40 e i primi anni '50, alle Macy Conferences, insieme a personaggi come Arturo Rosenblueth , John von Neumann, Warren McCulloch , Claude Shannon, Ross Ashby , Heinz von Foerster, Norbert Wiener... Fu proprio dagli studi nel campo cibernetico che Bateson approdò alla psichiatria e all'epistemologia, settori ai quali egli diede i maggiori contributi. In campo psicoterapeutico il suo nome rimane legato al "Gruppo di Palo Alto" e alle ricerche da esso condotte negli anni '50. Da queste ricerche ebbero origine importanti teorie, tra le quali quella del double bind (doppio vincolo), sviluppata da Bateson quando si occupava dei reduci di guerra e dei loro problemi di schizofrenia.

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Suggerimenti bibliografici

David P. Ausubel, Educazione e processi cognitivi. Guida psicologica per gli insegnanti, trad. it. Franco Angeli, 2004 (ottava edizione,

edizione originale: 1968, prima traduzione italiana: 1978), 832 p., Euro 35,50.

Gregory Bateson , Verso un'ecologia della mente[1972], Adelphi, Milano, 1989, 604 p., Euro 28,50.Raccolta di saggi scritti da Bateson, che riguardano quattro temi principali: l'antropologia, la psichiatria, l'evoluzione biologica e la genetica. In appendice viene riportata una bibliografia completadell'autore.

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Funzione delle mappe concettuali

1. Rappresentare la propria conoscenza

2. Oggettivare, rendere trasparente ed utilizzabile la propria conoscenza

3. Riflettere sulla propria modalità di apprendimentoFunzione metacognitiva

Le mappe sono dei “mediatori didattici”

Soggettovsoggetto dell’apprendimento

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Mappe per la progettazione formativa

Le mappe aiutano il docente a meglio progettare e organizzare i percorsi formativi

Attraverso le mappe il docente esplicita le intenzionalità formative

Uso strategico e strumento di autoconsapevolezza

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I 7 principi dell’apprendimento (secondo Novak) (I/II)

1. L’apprendimento con comprensione è facilitato quando la nuova e l’esistente conoscenza sono strutturate attorno ai concetti portanti e ai principi della disciplina.

2. Gli studenti utilizzano ciò che conosconoper costruire nuovi significati.

3. L’apprendimento è facilitato dall’uso di strategie metacognitive, che identificano, controllano e regolano i processi cognitivi.

4. Gli studenti hanno strategie, approcci, modelli di abilità e stili di apprendimentodifferenti, che sono in funzione della loro eredità e delle loro esperienze precedenti.

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I 7 principi dell’apprendimento (secondo Novak) (II/II)

5. La motivazionedegli studenti all’apprendimento e la coscienza di sé interessano ciò che si è appreso, quanto si è appreso e quanta fatica sarà posta nel processo di apprendimento.

6. Le pratiche e le attività nelle quali le persone si impegnano mentre apprendono, modellano ciò che si apprende.

7. L’apprendimento è accresciuto attraverso il supporto di interazioni sociali

I principi dell’apprendimento come mezionati in un report dell’Accademia Nazione delle Scienze degli Stati Uniti (2002), riportati da Novak, J.D., La promessa di nuove idee e delle nuove tecnologie per migliorare

l’insegnamento e l’apprendimento, in www.marche.istruzione.it/allegati/novak _relazione.doc >>

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Mappe per la valutazione (I/IV)

Il docente, chiedendo allo studente di esprimere le proprie conoscenze attraverso mappe e schemi, può valutare meglio:

- i nessi tra i concetti

- il grado di integrazione delle conoscenze

La rappresentazione visiva del sapere, la discussione che ne segue col docente, favorendo la ricostruzione attiva del sapere, avviano il discente verso gradi di sempre maggiore consapevolezzadi sé (funzione metacognitiva e autovalutativa) e lo spronano all’autonomia cognitiva (empowermentdel soggetto).Attraverso le mappe concettuali è possibile osservare e registrare i cambiamenti nella comprensione individuale

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c 2009, Salvatore Colazzo16

Mappe per la valutazione (II/IV)

Attraverso le mappe il docente può:

Venire a conoscenza dei diversi stili cognitivi dei discenti

(Prima della lezione) Prendere consapevolezza delle misconoscenze o delle conoscenze ingenue che precedono un dato apprendimento

(Dopo la lezione) Capire quali sono i punti di piùdifficile concettualizzazione

La mappa è preferibile ai reattivi a risposta multipla?

Sì perché le “omissioni” nel caso delle mappe sono ricche di informazioni

Le mappe evolvono nel tempo

Le mappe favoriscono la costruzione intersoggettiva dei significati

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Mappe per la valutazione (III/IV)

Mappa concettuale prodotta da uno studente all’inizio del semestre

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Mappe per la valutazione (IV/IV)

Mappa concettuale prodotta dallo stesso studente alla fine del semestre

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Mappe: economia concettuale

La mappa è strumento di comunicazione culturale

Rappresentazione sintetica e strutturata di ambiti di sapere codificati (discipline)

Mette in evidenza la struttura concettuale portante della disciplina

Favorisce la comprensione sostanziale della disciplina

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c 2009, Salvatore Colazzo20

Osservando come una persona

interroga una mappa o come la naviga èpossibile ricavare

elementi diagnostici (possiamo capire molto del come

apprende)

Utilizzo delle mappe (I/II)

Le mappe possono

Essere interrogate

Essere interrogate

Essere navigateEssere

navigate

Perché questo concetto?

Quali sono gli ulteriori possibili riferimenti e

connessioni?

Percorrere le relazioni tra concetti, nodi e parole-

chiave

Essere scritte Essere lette

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Utilizzo della mappe (II/II)

Seconda fase: Vengono proposti testi di vario genere. Ogni testo viene diviso in sequenze. Si evidenziano in ogni sequenza le parole “chiave”. Si propone una mappa del testo NON completamente elaborata. L’allievo completa la mappa.

Prima fase: Vengono proposti testi di vario genere. Ogni testo viene diviso in sequenze. Si evidenziano in ogni sequenza le parole “chiave”. Si propone una mappa del testo giàcompletamente elaborata. L’allievo “legge” criticamente la mappa.

Terza fase: Vengono proposti testi di vario genere. Si invita l’allievo a dividere il testo in sequenze e ad evidenziare in ogni sequenza le parole “chiave”. Si propone all’allievo di costruire la sua mappa. Si chiede successivamente all’allievo di confrontare la sua mappa con una esperta, preparata dal docente, scoprendo le diversità e le analogie.

Quarta fase: Produrre testi avvalendosi di mappe preventive

Quinta fase: Progettare ipertesti ed ipermedia avvalendosi di mappe

Adattamento da: Daniele Sacchi, Insegnare con le mappe

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Mappe mentali vs mappe concettuali

Mappe mentali Mappe concettuali

Interne e soggettive

Esterne ed oggettive

Quali sono i concetti

L’ordine di prioritàfra i concetti

Le relazioni logiche fra i concetti

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Uso delle mappe dal punto di vista del docente

Attraverso le mappe concettuali il docente può

- Valutare il grado di concettualizzazione raggiunto dall’allievo

- Richiamare velocemente i concetti pregressi prima di passare alla spiegazione di nuovi.

- Dare un quadro antecedente dei contenuti di una lezione (funziona da “organizzatore anticipatore”).

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Cosa è un “organizzatore anticipatore” e a che serve

• Un organizzatore anticipatore decodifica anticipatamente la lezione (dà all’utente idea di ciò che egli deve attendersi dall’esposizione).

• Un organizzatore anticipatore segnala (senza esprimerli, ovviamente) i punti fondamentali, che possono essere segnalati, ma non espressi.

•Un organizzatore anticipatore serve per richiamare le conoscenze pregresse (la sintesi anticipatrice ha una funzione evocativa)

Un organizzatore anticipatore è una breve sintesi che precede un testo espositivo.

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Brainstorming e mappe concettuali

Raccolta a ruota liberadi tutto ciò che viene in mente a proposito di un oggetto

BRAINSTORMING MAPPA CONCETTUALE

Raccolta organizzatadi concetti, valutati nelle loro relazioni

Dal brainstorming alla mappa concettuale

Attraverso la negoziazione (sociale) dei significati

Possibile uso didattico

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Mappe concettuali e discipline

La struttura di una disciplina può essere rappresentata attraverso una mappa concettuale

Bruner : una disciplina è data dai suoi concetti e dai suoi principi organizzatori che, come tali, permettono di inquadrare i vari dati dell’esperienza e le varie conoscenze in modo organico.

Una disciplina è una rappresentazione del mondo a seguito di negoziazione di significati fatta da studiosi di un determinato campo concettuale

Schwab: si deve mostrare chiaramente agli allievi l’importanza dei concetti nel rendere possibile la conoscenza.

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Il diagramma a V

La struttura della conoscenza delle discipline si presta ad essere rappresentate attraverso il diagramma a V

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Mappe e discipline: criticità

Non tutte le discipline si prestano egualmente bene al ricorso alle mappe concettuali

Le mappe funzionano meglio negli ambiti di sapere con nuclei di conoscenza facilmente catalogabili ed

organizzabili; meno bene per dar conto di dimensioni critico-interpretative

Cognitivizzazione eccessiva dei contenuti del sapere

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c 2009, Salvatore Colazzo29

Suggerimenti bibliografici

BRUNER, J.S., Studi sullo sviluppo cognitivo, Armando, Roma, 1968

BRUNER, J. S., Psicologia della conoscenza, Armando, Roma, 1973

BRUNER J. , Verso una teoria dell’istruzione, Armando, Roma, 1978

BRUNER, J.S., La mente a più dimensioni, Laterza, Bari, 1988

BRUNER J. S., La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano, 1997

SCHWAB, J..J. et Al., La struttura della conoscenza e il curricolo, La Nuova Italia, Firenze, 1971.

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Digressione su Schwab (I/V)

J.J. Schwab, biologo, collaboratore del Biological Sciences Curriculum Study, uno dei più noti programmi sperimentali di biologia.

Una disciplina ha strutture sostanziali (concetti, idee fondamentali, quadri di valore) e strutture sintattiche (procedure metodologiche, prove, criteri, modelli di indagine, strumenti utilizzati, ecc.).Sono le "strutture concettuali" che permettono l’insorgere dei problemi da risolvere; che rendono possibile e comprensibile l’uso di certi termini e che consentono di raccogliere dati ed interpretarli.

Scienze e tecnologie diverse si rifanno a schemi concettuali e metodologici differenti.

Non c’è contrapposizione netta tra "contenuti" e "metodi“: in qualsiasi ambito di ricerca, metodi e contenuti non siano separabili, e che i "metodi non sono la vita per la costruzione della scienza, ma piuttosto fanno parte essi stessi della scienza" .

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Digressione su Schwab (II/V)

Le fasi del metodo scientifico per Schwab sono:

1) la formulazione del problema, che nasce dalla giustapposizione di un principio d’indagine (o struttura sostanziale) con alcuni fenomeni indice;

2) la ricerca dei dati, che suggerisca le possibili soluzioni del problema;

3) la riformulazione del problema, per includervi queste possibili soluzioni;

4) la scelta dei dati necessari a risolvere il problema;

5) il piano dell’esperimento e di raccolta dati

6) l’interpretazione dei dati per mezzo delle strutture sostanziali e delle nozioni precedenti già in possesso del ricercatore.

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Digressione su Schwab (III/V)

L’allievo deve:

a) cogliere la specificità di ogni corpus disciplinare (le strutture sostanziali e sintattiche della chimica sono diverse da quelle della matematica o della fisica),

b) La "sintassi della scoperta", in quel dato campo disciplinare.

La ricerca accresce costantemente la validità delle strutture sostanziali, individuando l’inadeguatezza e la debolezza di un dato principio di spiegazione e sostituendolo con un altro. La ricerca modifica costantemente la struttura delle discipline.

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Digressione su Schwab (IV/V)

Nell’insegnamento per Schwab

"l’esposizione scientifica e tecnologica non deve riguardare allora un assetto stabile e codificato della conoscenza,

ma deve procedere tra incertezze, errori, tentativi, contraddizioni.

Gli studenti devono, a loro volta, praticare la ricerca sviluppando capacità di analisi critica, di interpretazione e di valutazione di una indagine scientifica già conclusa, ma

in cui si cerca di riprodurre certe condizioni originarie della ricerca e della logica della scoperta" .

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c 2009, Salvatore Colazzo34

Digressione su Schwab (V/V)

Schwab vs Bruner

Anche Bruner valorizza il metodo della scoperta. Per Bruner, bisogna mettere il discente di fronte a:

- problemi e ad obiettivi per i quali egli sia stimolato ad inventare metodi e mezzi di soluzione,

- contraddizioni tra fonti di informazioni di cui cercare il bandolo della matassa.

Egli deve insomma individuare strutture e simmetrie in situazioni in cui tali caratteri non si presentano in modo esplicito.

Bisogna sviluppare la capacità negli allievi di interrogazione, di risposta, e di selezione continua delle informazioni.

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c 2009, Salvatore Colazzo35

Mappe concettuali e problem solving

Mappe concettuali

Per attivare la capacitàdi cogliere la situazione problemica

Per aiutare la soluzione del problema

Per rappresentare la nuova situazione strutturale dopo la soluzione del problema

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Mappe concettuali e ricerca in internet

Metodo SewcomE’ un metodo metacognitivo basato sulle mappe concettuali per

cercare, valutare ed integrare la conoscenza nel web

Brainstorming Ristrutturazione topologica della mappa

Lettura e valutazione dei documenti trovati

Ristrutturazione creativa della mappa

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Brainstorming

Lavorando in gruppo si formula una lista di parole correlate con l’argomento del quale si stanno cercando informazioni.

Argomento

Termine A Termine B

Termine C

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Ristrutturazione topologica della mappa

Gestalt

Oggetti vicini fra loro sono percepiti come un gruppo

(principio di PROSSIMITA’)

Oggetti contrassegnati in modo analogo sono percepiti come facenti parte del

medesimo gruppo (principio di SIMILARITA’)

Termine A

Termine B

Termine CTermine G

Termine E

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Utilizzo dei motori di ricerca

Si cerca, coi motori di ricerca, utilizzando gli operatori booleaniGli operatori AND, OR, NOT specificano relazioni tra concetti

AND (e) indica che due o più termini devono essere presenti contemporaneamente nel documento cercato.

OR (o) indica che la presenza di qualunque dei termini è sufficiente per selezionare una pagina

NOT (non) indica termini che NON devono essere presenti nella pagina cercata

La ricerca attraverso gli operatori booleani consente inoltre di utilizzare una tecnica particolare chiamata nesting.

Il nesting permette di costruire sequenze di comandi complessi, specificando meglio quello che serve. Si ottiene isolando due o più parole con le parentesi: ( ).

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c 2009, Salvatore Colazzo40

Lettura e valutazione dei documenti trovati

La lettura ha lo scopo di individuare eventuali nuovi termini da inserire nella mappa.I nuovi concetti così trovati recheranno traccia del documento che ne ha consentito la individuazione.

SUBJECT B

I

E

DG

H

F

C

Ahttp://ilmnopq.edu

http://blablabla.com

http://abcdef.it

La riformulazione della mappa può portare ad una nuova ricerca, maggiormente focalizzata

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c 2009, Salvatore Colazzo41

Ristrutturazione creativa della mappa

H

SUBJECT

C

A

B

G

D

F

I

E

R

R

R

http://ilmnopq.edu

http://abcdef.it

http://blablabla.com

R

R

R è la specifica relazione individuata fra i concetti

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c 2009, Salvatore Colazzo42

Un esempio (I/V) [fonte: Petrucco*]

Abiura

Pendolo

Inquisizione

Cannocchiale

Metodo scientifico

Papa

Terra

SoleCopernico

sostenne le ideefu perseguitato

fu costretto

alla

studiò il moto del

costruì il

utilizza fra i primi

nel 1922 riconosce il torto a

dimostra il mito della

dimostra che il non gira attorno alla

BRAINSTORMING

GALILEO

*http://cidoc.iuav.it/~conrad/sewcom/metodo0.htm

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Un esempio (II/V)

Ristrutturazione Spaziale. Ci sono termini che possono essere raggruppati sotto il concetto sovraordinato di Religione altre che possono riferirsi all’ astronomia altre ancora all’area della fisica. In giallo i termini riferentisi alla Religione, in arancio quelli di pertinenza dell’astronomia, in azzurro quelli propri della fisica.

Si ridisegna la mappa mettendo vicino e dentro bordi di forma uguale i termini disciplinarmente affini.

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Un esempio (III/V)

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Un esempio (IV/V)

Utilizzando in maniera selettiva i motori di ricerca, ad esempio digitando Galileo and Inquisizione, Galileo and Copernico etc., si riescono ad ottenere una serie di documenti in numero certamente più limitato, ma anche molto pertinenti.

Attraverso le consultazioni di questi documenti emergono ulteriori possibilità di ricerca (la mappa da esempio viene integrata con “pendolo di Foucault”, “perfezione degli oggetti celesti”).

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Un esempio (V/V)

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c 2009, Salvatore Colazzo47

Software per mappe concettuali

Inspirationwww.inspiration.com

Personal Brainwww.thebrain.com

Concept Map Toolswww.cmap.coginst.uwf.edu/

WMapfar.unito.it/wmap

Elaborato da Istitute for Human and Machine Cognition presso l’Università della West Florita. E’ gratuito. Permette di organizzare gruppi di sicussione a distanza, di allegare icone a concetti, rimandare a immagini, video, URL, ad altre mappe concettuali e a risorse memorizzate in un computer remoto, locale o in un server. Si presta a costruire sapere condiviso.

La NASA utilizza le mappe concettuali per reperire ed archiviare conoscenza di valore.

Knowlege Managerwww.mappeconcettuali.it

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Mappe ed ipertesti (I/II)

Le mappe sono utili strumenti per progettaree realizzare ipertesti

Home

Sito a struttura gerarchica

A monte di un ipertesto seriamente costruito c'è una mappa concettuale che rappresenta i contenuti organizzati nello spazio in modo da rendere evidenti le connessioni verticali e trasversali che li collegano.

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Mappe ed ipertesti (II/II)

� Può essere utile, costruendo la struttura di un ipertesto, non solo organizzarlo mediante le relazioni verticali (gerarchiche) di una mappa concettuale, ma provvedendo ad integrarlo con:– Relazioni orizzontali, che completeranno i significati

(seguendo una logica associativa)– Relazioni trasversali, che renderanno più complesso

e tendenzialmente reticolare l’ipertesto.

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Mappe per l’e-learning

Scopo: offrire agli attori del processo formativo (docenti, discenti, ecc.) un ambiente di contestualizzazione dei contenuti

Sono di due tipi

Statiche DinamicheCostruita e modificabile

esclusivamente attraverso il diretto intervento dell’autore o altro soggetto

Una procedura software genera la mappa. Cambia a seconda del nodo

scelto come di partenza.

The Braincostruisce mappe dinamiche

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Dalla mappa all’ontologia

Ontologia

Semantica e sistema di relazioni fra i concetti condivisi dalla comunità scientifica afferente ad un dato dominio disciplinare

Nel campo dell’e-learning è utile per favorire la condivisione della conoscenza per mezzo dei Learning Object (web semantico)

Può essere espressa da una mappa concettuale

La messa a punto di una ontologia richiede un consenso attivo di una

comunità di pratiche

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Mappa vs Ontologia: un esempio

Valutazione dell’apprendimento

Chi si valuta

Cosa si valuta Come si valuta

Quando si valutaPerché si valuta

Dove si valuta

Eterovalutazione

Autovalutazione

Valutazione fra pari

ProdottoProcesso

Strumenti

Ex ante

In itinere

Ex post

V. diagnostica

V. formativa

V. sommativa

V. promozionale

Sistemi formali

Sistemi non-formali

Sistemi informali

Mappa sul concetto di “Valutazione dell’apprendimento” che costituisce una parte dell’ontologia di EduOnto (fonte: L. Galliani - C. Petrucco, 2004).