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2015 La fortuna di questa Terra Alta Via nelle Alpi Val Sarentino La cultura temporanea del vino Walter Angonese, vino & architettura Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio Visita al Museo Archeologico MAGAZINE EXTRA CARTINA PANORAMICA ELENCO DEGLI ALLOGGI CON PREZZI

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Page 1: MAGAZINE · 2015. 6. 17. · MAGAZINE 2015 5 INDICE 8La fortuna di questa Terra… 4’20’’ Alta Via nelle Alpi Val Sarentino 14 I sapori del benessere 1’25’’ Per corpo,

2015

2015

La fortuna di questa Terra

Alta Via nelle Alpi Val Sarentino

La cultura temporanea del vino

Walter Angonese, vino & architettura

Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio

Visita al Museo Archeologico

M A G A Z I N E

EXTRA C ARTINA PANOR AMIC A ELENCO DEGLI ALLOGGI

CON PREZ ZI

Page 2: MAGAZINE · 2015. 6. 17. · MAGAZINE 2015 5 INDICE 8La fortuna di questa Terra… 4’20’’ Alta Via nelle Alpi Val Sarentino 14 I sapori del benessere 1’25’’ Per corpo,

MAGAZINE 2015 3

E D I T O R I A L E

Karen Eller & Holger Meyer

Karen Eller e Holger Meyer

vivono con i loro due figli

a Garmisch-Partenkirchen.

Lei, tre volte vincitrice della

Transalp Challenge, autrice di

libri, ciclista professionista e

team manager della squadra

SCOTT Contessa, e lui, nato a

Dortmund, esperto in scienze

dello sport, giornalista free

lance, autore e mountain

biker della prim’ora,

gestiscono l’agenzia di

MTB “Die Rasenmäher”.

Quante volte abbiamo fatto la scelta sbagliata e ci siamo ritrovati in coda sull’autostrada del Brennero solo per arrivare a sud nel minor tempo possibile e senza fare il giro più lungo! Ma i più fortunati siamo noi, che alla fine il giro più lungo lo abbiamo fatto e abbiamo imparato a conoscere, e soprattutto ad amare, la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti.

Noi biker professionisti viaggiamo quasi sempre in mountain bike e abbiamo già scoperto fantastiche regioni e posticini piacevoli in ogni parte del mondo. Qui però ci troviamo veramente a nostro agio. A Bolzano Vigneti e Dolomiti ci sono alcuni percorsi nascosti. Solo sul Monte di Mezzo, a Caldaro, si celano cir-ca ottocento chilometri di sentieri per la mountain bike che aspettano di essere scoperti. Soprattutto nella stagione fredda, quando da noi a Garmisch-Parten-kirchen c’è ancora la neve, apprezziamo il fatto che sul versante meridionale del Brennero sia già possibile viaggiare su sentieri baciati dal sole. Tuttavia ciò che più ci colpisce sono la varietà e l’offerta della regione. Primavera, estate, autunno e addirittura inverno: ogni stagione ha i suoi momenti culminanti. Si può trascorrere una giornata sul Lago di Caldaro, prendere il sole e guardare i windsurfisti mangiando un gustoso gelato. Oppure fare shopping a Bolzano: piace alle donne, ma anche agli uomini. O ancora concludere un piacevole tour in bicicletta in autunno, in occasione del tradizionale Törggelen. Ce n’è per tutti i gusti.

La nostra opzione preferita è una settimana di bici e vino a Caldaro. In nessun altro luogo è possibile incontrare di persona i vignaioli locali e degustare tanti buoni vini spingendo sui pedali. Chi preferisce affrontare l’impresa in modo un po’ più tranquillo può contare su una nutrita flotta di biciclette elettriche. È un modo fantastico di spostarsi, poiché proprio nella zona di Caldaro ci sono tante montagne popolari che aspettano con impazienza i ciclisti! Anche in famiglia abbiamo imparato ad amare Bolzano Vigneti e Dolomiti. Con i nostri due bambini abbiamo già visitato alcuni dei siti che compongono il Messner Mountain Museum: qui regna un’atmosfera formidabile e i visitatori, grandi o piccini, portano a casa un mix di storia dell’alpinismo abbinato alle peculiarità della regione. E di castelli interessanti, a Bolzano Vigneti e Dolomiti, ce n’è a sufficienza. Per scoprirli basta solo partire, a piedi o in bicicletta.

Happy TrailsKaren Eller & Holger Meyer

P.S.: Dato che i fantastici

percorsi e sentieri di Bolzano

Vigneti e Dolomiti sono

molto frequentati, apprezzati

e amati in egual misura

da escursionisti e ciclisti e

noi vogliamo continuare a

percorrere anche in futuro

queste strette stradine con

le nostre bici, cogliamo

l’occasione per fare un

appello: condividiamoli con

correttezza.

Una regione tutta da scoprire

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MAGAZINE 2015 5

I N D I C E

8 La fortuna di questa Terra… 4’20’’Alta Via nelle Alpi Val Sarentino

14 I sapori del benessere 1’25’’Per corpo, mente e spirito

16 Vacanza in mountain bike 2’55’’Pedalate di ogni ciclista

20 La cultura temporanea del vino 4’20’’Walter Angonese, vino & architettura

28 Castelronda: il fascino dei castelli 2’35’’Castelli e fortezze

32 Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio 3’40’’Visita al Museo Archeologico

38 25 anni Mercatino di Natale 1’35’’Dove il Natale è di casa

42 Tutti in pista 2’40’’Vacanze sulla neve

46 Laghi incantevoli 2’45’’I laghi più caldi delle Alpi

T E M I

6 Alto Adige ABC

26 Vini pregiati – guida enologica

40 I ristorante migliori – guida gourmet

50 365 giorni – eventi e manifestazioni

R U B R I C H E

56 Pacchetti vacanza e offerteCiclisti, escursioni, famiglie, wellness,golf, vino, cultura ed equitazione

63 Bolzano Bozen San Genesio

68 Terlano

72 Andriano

75 Appiano

90 Campeggi & Ostello della gioventù

91 Caldaro

111 Termeno

118 Bassa AtesinaCortaccia, Magrè, Cortina ssdv.

123 CastelfederOra, Montagna, Egna, Salorno

127 Laives Bronzolo Vadena

132 Meltina

135 Val Sarentino

137 Renon

141 Aldino Redagno Passo Oclini

143 Parco Naturale Monte CornoAnterivo, San Lugano, Trodena

A L L O G G I

54 Contatto

146 Come arrivare

147 Cartina panoramica

S E R V I Z I O

Tempo di lettura

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MAGAZINE 20156

avventuroso

RIVER BOATING SULL‘ADIGE

Scendere in gommone lungo il fiume e godere appieno della natura. Il River Boating è un’avventura per l’intera famiglia e per gruppi d’ogni età. Il tour di due ore conduce da Lana/Postal fino a Castel Firmiano. La gita può essere prenotata quasi ogni giorno da aprile ad ottobre. www.xsund.it

intensivo

VINOSAFARI

Una giornata all’insegna del vino, servito da osti competenti, gustato in piacevole e allegra compagnia. Il paesaggio dall’atmosfera pittoresca lungo la Strada del Vino, un intermezzo culinario e tante informazioni storico-culturali sul paese e la sua gente trasformano il “viaggio nel mondo del vino”, ogni primo venerdì del mese, in un’esperienza veramente indimenticabile.www.suedtiroler-weinstrasse.it/vinosafari

culturale

CULTURONDA®

Culturonda® è una guida per vivere l’Alto Adige e la sua cultura. Un modo per scoprire il fascino della nostra terra popolata da circa 500.000 persone di madrelingua tedesca, italiana e ladina. Culturonda® Alto Adige, Culturonda® Vino e Culturonda® Dolomythos illustrano dodici proposte tra le più significative da vivere sul territorio. www.suedtirol.info/culturonda

esemplare

EUROPEAN HOTEL DESIGN AWARDS 2014

Dopo l’ingente ristrutturazione effettuata l’inverno scorso, il Parkhotel Holzner di Soprabolzano sul Renon è tra i cinque finalisti del rinomato premio. Tra gli altri contendenti, l’Ace Hotel di Londra, l’Aman Canal Grande di Venezia, il Rosewood di Londra e l’Hotel Brussels di Bruxelles. www.parkhotel-holzner.com

musicale

FESTA KÖFELE CON RUDI GIOVANNINI

La Festa Köfele con la partecipazione del “Caruso delle montagne“ entusiasma da oramai 15 anni appassionati provenienti da tutto il mondo. Il 5 e 6 giugno 2015 il cantante Rudy Giovannini si esibisce nella sua città natale di Laives – prevendita biglietti da febbraio presso l’Associazione Turistica di Laives Bronzolo Vadena. www.leifers-info.it

A B C A L T O A D I G E

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MAGAZINE 2015 7

vivace

SPUMANTI ALTOATESINI

Le prestazioni pionieristiche di Kettmeir, la vertiginosa altitudine di Arunda, la passione familiare di Braunbach, gli estremi tempi d’invecchiamento di Martini, la tradizione secolare di Praeclarus, nonché la coltivazione biodinamica di Haderburg: gli spumanti altoatesini sorprendono per la loro qualità.www.bollicinealtoadige.it

originale

GALATEO DEL VIAGGIATORE

Sono di solito le piccole sfumature che distinguono il turista esperto da quello comune. Per questo motivo abbiamo redatto un elenco di suggerimenti divertenti che potete utilizzare durante la vostra vacanza in Alto Adige. Un piccolo aiuto per lasciare sempre un buon ricordo. www.bolzanodintorni.info

regionale

LA FORZA DELLE ALPI

Attraversando l‘Alto Adige la giornalista, fotografa e autrice Adelheid Wanninger va alla ricerca dei veri tesori di questa terra illustrando le piante più caratteristiche, le erbe officinali e i minerali della zona che possono essere utilizzati sia in cucina che nell’ambito dei trattamenti benessere, e che esercitano un potere benefico su corpo e mente. www.stocker-verlag.com

pratico

PRENOTARE ONLINE

Avete deciso per una vacanza nella zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti e fissato la data. Adesso avete solo bisogno della sistemazione. Non importa se siete alla ricerca di un albergo lussuoso a 5 stelle, di un bed & breakfast oppure di un tradizionale maso contadino – potete prenotare qualsiasi tipo di soluzione online, velocemente e in tutta sicurezza.www.bolzanodintorni.info

tradizionale

LOCANDA SUDTIROLESE

I piaceri della cucina tipica regionale, un’ospitalità schietta e una spiccata sensibilità per la tradizione: sono questi i punti chiave del marchio “locanda sudtirolese”. Le 32 locande sparse in tutta la provincia danno un prezioso contributo alla tutela e alla valorizzazione di una cultura dell’ospitalità che affonda le radici nella storia. www.locandasudtirolese.it

A B C A L T O A D I G E

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A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

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di Hannes Kröss

La FORTUNA di questa TERRA…

Natura pura:

lo spettacolare itinerario della

Hufeisentour conduce attraverso un

idilliaco paesaggio naturale

incontaminato.

A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

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Il ferro di cavallo è considerato un portafortuna fin dai tempi dei Romani, che ne introdussero l’uso. Perché un pezzo di metallo a forma di U dovrebbe possedere forze capaci di propiziare la fortuna? Si presume che sia perché il cavallo era considerato già all’epoca un animale nobile e soprattutto prezioso, simbolo di forza, potenza, resistenza e generosità. Il ferro di cavallo aveva la funzione di proteggere il prezioso animale e di conseguenza, probabilmen-te, anche le persone. Nei millenni passati si credeva che soprattutto trovare un ferro di cavallo portasse molta fortuna, e questo oggetto è rimasto fino a oggi un portafortuna in quasi tutte le culture del

L’Alto Adige è la regione dei sentieri escur-sionistici dalle lunghe distanze e dalle forti altitudini. Uno di questi, la Hufeisentour nel-le Alpi Sarentine – che prende nome dalla forma a ferro di cavallo, attraversa il cuore dell’Alto Adige.

mondo. Non ci è dato sapere se gli escursionisti e gli scalatori che hanno percorso la Hufeisentour nelle Alpi Sarentine abbiano poi avuto particolare for-tuna: la notizia non ci è stata tramandata. È certo però che dopo questa escursione di sei-sette giorni sono tornati a casa con sensazioni particolarmen-te positive. La maestosa bellezza del paesaggio, il favoloso panorama sulle montagne circostanti e la stoica tranquillità che si può godere nelle Alpi Sa-rentine sono ricordi che rimangono impressi nella mente dopo aver percorso questa Alta Via nel cuore dell’Alto Adige, che in questo momento sta vivendo una rinascita e viene riscoperta dagli amanti della natura di tutto il mondo.

IL PARADISO DELLE ESCURSIONI NEL CUORE DELL’ALTO ADIGELa Hufeisentour è stata “inventata” nel 1984 dall’al-lora Presidente dell’Associazione Turistica della Val Sarentino Robert Finazzer. Sviluppata. O semplice-mente scoperta. “Già allora attiravamo in Val Sa-

4’20’’

A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

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>> Itinerari di lunga percorrenza. L’offerta di sentie-

ri escursionistici spazia dalle suggestive altevie che

permettono di effettuare escursioni di alcuni giorni,

fino ai sentieri molto più lunghi che attraversano più

regioni e permettono di conoscere culture diverse.

L‘Alto Adige è attraversato per esempio dal sentiero

E5, nonché dall’itinerario giallo della Via Alpina, escur-

sioni che offrono emozioni uniche e indimenticabili.

www.trekking.suedtirol.info

>> Cieloronda. Questo tour circolare abbastanza im-

pegnativo attorno al Corno del Renon offre scorci pa-

noramici unici ed è considerato un Premium-Tour-E-

state. Il tour conduce dalla Cima Lago Nero lungo il

sentiero panoramico e le malghe di Barbiano al Corno

del Renon. Per il ritorno si passano le malghe del Renon.

www.renon.com

>> L’alba sul Corno del Renon. Quando i primi raggi di

sole illuminano le imponenti vette delle Dolomiti, i mat-

tinieri possono ammirare il magnifico panorama a 360°

sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO: la funivia

del Corno del Renon conduce da inizio luglio a fine set-

tembre sulla Cima Lago Nero a 2000 m. Un’esperienza

veramente unica. www.rittnerhorn.com

>> Geoparc Bletterbach. Una visita al Geoparc Blet-

terbach nei pressi di Aldino, il canyon più singolare

dell‘Alto Adige e patrimonio mondiale UNESCO, regala

emozioni uniche e indimenticabili e offre nuovi spunti

per conoscere la storia del nostro pianeta. Da non per-

dere: visite guidate nella gola del Bletterbach e escur-

sioni a tema. www.bletterbach.info

>> Parco Naturale Monte Corno. La natura si può

scoprire al meglio all’aperto, da soli o in gruppo. Da

giugno a ottobre nel Parco Naturale Monte Corno

vengono organizzate numerose escursioni guida-

te all’insegna dell’avventura. Le guide specializzate

“Vivere, conoscere e conservare la natura” insegna-

no molto sulla bellezza, la complessità e la delica-

tezza della natura, e ci richiamano a un comporta-

mento comprensivo e rispettoso nei suoi confronti.

www.trudnerhorn.com

Gli appassionati di

sport estremi e corridori

provenienti da tutto il mondo

amano allenarsi lungo

l’itinerario della Hufeisentour.

rentino molti escursionisti provenienti dalle regioni circostanti”, ricorda Walter Perkmann. Trentun’anni fa Perkmann aveva poco più di 20 anni e lavorava all’Associazione Turistica della Val Sarentino. Oggi, tre decenni dopo, è il suo amministratore e non ha perso l’entusiasmo per la varietà paesaggistica e la bellezza della Hufeisentour. Del resto, la vera bellez-za non passa. All’epoca si era stabilito che il punto di partenza del percorso “originale” fosse Sarentino, capoluogo dell’omonima valle, che l’alta via, lunga circa 80 chilometri e con quasi 5000 metri di disli-vello, dovesse essere percorsa in senso antiorario e che si richiudesse a Sarentino. Tre decenni dopo, si è un po’ meno rigidi da questo punto di vista. “Grazie alle tante diverse salite, per arrivare alla Hufeisen-tour si può partire letteralmente ovunque: il giro si

può intraprendere par-tendo dalla Valle Isarco, dall’Alta Valle Isarco, dalla Val Passiria, da Merano e dintorni, dal Monzoccolo o addirit-tura da Bolzano, attra-

versando il Renon”, continua Perkmann. Ciò che non è cambiato sono i sette punti di vidimazione, in cui bisogna farsi timbrare la cartolina per ottenere in seguito il distintivo e un attestato: per dimostra-re che l’Alta Via è stata percorsa dall’inizio alla fine, come riconoscimento della prestazione sportiva e come ricordo di una settimana indimenticabile nel cuore dell’Alto Adige.

SI PARTE DAL CORNO DEL RENON Anche se gli escursionisti possono scegliere libe-ramente il punto d’accesso alla Hufeisentour, la maggior parte di loro continua a intraprendere il giro partendo da Sarentino, oppure tralascia la prima (e impegnativa) tappa, che va dal capo-luogo della Val Sarentino fino al Corno del Renon attraverso la Forcella Sarentina, e raggiunge di-rettamente quota 2259 metri sul livello del mare salendo fino alla Cima Lago Nero (2070 metri) da Tre Sentieri con la cabinovia. Già sul Corno del Renon si viene accolti da un panorama indescri-vibile, che spazia dal Grossglockner (Austria) lun-go l’intero arco dolomitico (patrimonio mondiale UNESCO) fino al territorio che circonda l’Ortles e alla regione del Brenta. La vista sconfinata di qua-si tutte le vette offerta dalla Hufeisentour è uno dei segni distintivi di questo sentiero escursioni-stico d’alta quota. “In nessun altro luogo dell’Alto Adige si ha una visuale su quasi tutti i massicci

80 chilometri e quasi 5000

metri di dislivello

A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

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montuosi del nostro territorio e anche dei Paesi e delle regioni circostanti. Semplicemente, si ha la sensazione di trovarsi nel cuore dell’Alto Adige”, spiega Walter Perkman. Una curiosità a margine: se si sovrappongono gli assi longitudinali e oriz-zontali dell’Alto Adige, il punto d’intersezione si trova a San Martino, nelle vicinanze della malga Sunnolm e non lontano dal tracciato della Hufei-sentour. Escursionismo nel cuore dell’Alto Adige:

una definizione che calza a pennello per la Hufeisentour. Ma torniamo al punto di partenza sul Corno del Renon: da qui parte la seconda tappa con de-stinazione Santa Croce

di Lazfons, il luogo di pellegrinaggio più alto d’Eu-ropa. Con un po’ di fortuna, qui si può incontrare Tamara Lunger. La nota alpinista estrema altoate-sina è la figlia dell’oste Hansjörg, e quando è pos-sibile è al fianco del papà. “Spesso quando dà una mano trova il tempo per fare quattro chiacchiere e racconta le sue avventure sui tetti del mondo”, riferisce Perkmann. Il terzo giorno della Hufeisen-tour si conclude al Rifugio Forcella Vallaga. Lungo la strada si è tentati di fare una scappata sulla Cima San Giacomo e sul Corno di Tramin, due del-le vette più alte delle Alpi Sarentine. Anche qui la vista panoramica è sconfinata.

TAPPA REGINA O VARIANTE PER FAMIGLIE?Dopo il quarto giorno, una volta raggiunto il Pas-so Pennes con l’albergo Alpenrosenhof, si arriva a metà percorso. Da qui si affronta la seconda parte dell’itinerario in direzione sud. Il quinto giorno si pernotta alla malga Hirzerhütte, dove si può opta-re per la tappa regina, con la salita alle ambiziose vette del Corno Bianco, che per la sua forma è chiamato anche “Cervino della Val Sarentina”, e la non meno pericolosa Punta Cervina. Per le fami-glie con bambini è consigliabile scegliere la “va-riante Family”, che scende verso Rio Bianco e da lì il sesto giorno risale al Rifugio Merano. A questo punto la Hufeisentour volge lentamente ma sicu-ramente al termine. Il settimo giorno, infatti, con la salita agli Omini di Pietra il giro è praticamente concluso. Qui, a un’altitudine di 2000 metri sul li-vello del mare, circa cinquecento anni fa probabil-mente si celebravano danze delle streghe e feste sataniche. Non mancano le storie da brivido, come quelle che narrano la creazione di tempeste e i bambini mangiati. Uno scritto del tribunale risa-lente al 1540, in cui la strega Barbara Pachler (poi soprannominata Pachlerzottl, la “scarmigliona” del maso Pachler) è accusata di essersi incontrata in quel luogo con demoni e streghe, documenta l’origine di questa oscura teoria. Qui, dove si pre-sume si trovasse anche un luogo di culto celtico molto più antico, si conclude la Hufeisentour. Ora

A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

La salita al Corno del

Renon permette un accesso

facile all’itinerario della

Hufeisentour.

Al luogo di pellegrinaggio

più alto d’Europa

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MAGAZINE 2015 13

non resta che affrontare la discesa verso Saren-tino, San Genesio, Meltina o addirittura Bolzano.

ESCURSIONISTI E CORRIDORI DI TRAIL La Hufeisentour e l’intera area escursionistica, facile da raggiungere anche con i mezzi pubblici, sono indicati per gite di una giornata molto varie. L’offerta della Hufeisentour spazia dalle escursio-ni facili per le famiglie con bambini piccoli fino ai tour di arrampicata in alta quota con tanti punti esposti. Ormai anche gli sportivi estremi e gli ap-passionati di corse in montagna di tutto il mon-do hanno scoperto la Hufeisentour come zona di allenamento. Nel mese di luglio, sulle tracce dell’Alta Via delle Alpi Sarentine si disputa l’”Ul-tra Skyrace Alto Adige”, la corsa di montagna più estrema dell’Alto Adige con un percorso di 121 chilometri e 7069 metri di dislivello con partenza e arrivo a Bolzano. La Hufeisentour, però, è sol-cato soprattutto da escursionisti e scalatori di-lettanti che vogliono “lustrarsi gli occhi” con la bellezza delle montagne circostanti e assistere, da metà giugno a metà luglio, a un incredibile spettacolo della natura. È il momento in cui inizia la fioritura della rosa alpina, e tutto brilla di un rosso intenso. Se non era già accaduto in pre-cedenza, in quel momento ogni alpinista capisce perché la fortuna di questa Terra si trova sulle dorsali delle montagne della Hufeisentour.

Hannes Kröss Hannes Kröss è

caporedattore del portale

sportivo altoatesino

“SportNews.bz” e direttore

della propria agenzia di PR

(hkMedia). Giornalista,

33 anni, ha studiato Scienze

della comunicazione a

Verona, vive a Bolzano,

ha però trascorso gran

parte della sua infanzia e

gioventù in Val Sarentino

>> Ultra Skyrace Alto Adige. 121 chilometri, 7.069 m

d’altitudine e un limite di tempo di 40 ore: l’Ultra Skyra-

ce Alto Adige, la corsa estrema e più impegnativa nei

monti della Val Sarentino, rappresenta una vera sfida

psicologica e fisica per tutti i partecipanti. La 3a edizio-

ne della corsa, inaugurata nel 2013, avrà luogo dal 24 al

26 luglio 2015. www.suedtirol-ultraskyrace.it

>> Sentiero Urlesteig in Val Sarentino. Il Sentiero Urle-

steig collega la malga Pichlberg alla stazione a monte

della funivia alle malghe Pfnatsch, Sunnolm e Getrum;

per poi ritornare nuovamente al paese di San Martino. Il

sentiero offre agli escursionisti di ogni età la possibilità

di vivere la natura e il paesaggio con tutti i sensi e di

conoscere le antiche tradizioni ed usanze della Val Sa-

rentino in modo divertente attraverso giochi e piccole

avventure. www.valsarentino.com

>> Ristorante TERRA. Cantina dei vini situata nel tetto

del ristorante, cucina a vista e panorama mozzafiato: si-

tuato tra le montagne della Val Sarentino, il Relais & Cha-

teâux Auener Hof dei fratelli Gisela e Heinrich Schneider è

un gioiello di raffinatezza e design. Il Ristorante Gourmet

Terra, situato a 1.600 m d’altitudine, è stato premiato nel

2009 con una stella Michelin. www.auenerhof.it

>> Altopiano del Salto. Le soleggiate distese di larici

sull’altipiano del Monte Zoccolo invitano ad effettuare

bellissime escursioni, uscite a cavallo, a respirare aria

pura e a fare il pieno di energia ed offrono una magni-

fica vista panoramica sulle Dolomiti, la Val d’Adige, la

Mendola e il Massiccio dell’Ortles. www.tschoegglberg.it

A L T A V I A N E L L E A L P I V A L S A R E N T I N O

Zattera, scivolo,

altalena e labirinto:

il Sentiero Urlesteig offre

divertimento ad ogni età.

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MAGAZINE 201514

P E R C O R P O , M E N T E E S P I R I T O

Baciata dal sole, favorita da particolari con-dizioni climatiche e circondata da uno sce-nario naturale quasi irreale – sembra che il Creatore si sia particolarmente impegnato quando ha creato la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti! Non esiste infatti altra regione che permetta di vivere i “sapori del benesse-re” così intensamente.

Qui è facile e naturale dedicarsi alle cose belle e piacevoli della vita. La primavera, la stagione del-la rinascita, dovrebbe essere incentrata sul proprio corpo, la salute e il benessere fisico. È il momento di fortificare l’organismo e ritrovare il giusto equi-librio interiore per poter affrontare con slancio ed energia l’intero anno. Nella zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti, la primavera inizia sempre in anticipo rispetto ad altrove, e già a fine marzo la natura si risveglia dal letargo per inondare di vita e profu-mi, a maggio e giugno, le valli e gli altipiani. Con lo slogan “I sapori del benessere“ sono stati rag-

gruppate alcune interessanti offerte. I buongustai hanno così l’occasione di gustare a Termeno ottime specialità gastronomiche e assistere alla loro prepa-razione tramandata di generazione in generazione. Ad aprile e maggio è possibile intraprendere gite all’insegna del gusto nella terra degli asparagi. Un modo per assaporare questo particolare ortaggio e conoscere le sue proprietà salutari. Anche sull’al-tipiano del Renon, in occasione delle settimane escursionistiche di maggio, tutto ruota intorno alle tematiche della gastronomia, del benessere, della frutta di montagna, ecc. Chi vuole saperne di più, può partecipare al corso di cucina di Herbert Hin-tner incentrato sui prodotti regionali e di stagio-ne. Due aspetti fondamentali, sempre più ricercati dai consumatori, in quanto garanzia di autenticità, naturalezza, freschezza e bontà. Per comprendere l’importanza delle erbe aromatiche viene organizza-ta una visita guidata a Montagna. Le erbe, ricche di principi attivi, sono un regalo della natura: stimo-lano il metabolismo, hanno un effetto rivitalizzante

I SAPORI del BENESSERE

di Adelheid Wanninger

1’25’’

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e fortificano il sistema immunitario. Un’escursione guidata alla scoperta delle note profumate del vino lungo il sentiero didattico del vino di Cortaccia apre uno scorcio sul mondo della viticoltura, il paesaggio e la storia dell’Alto Adige. A coloro che desiderano approfondire la tematica del vino è dedicata l’ini-ziativa VinoSafari, che per una giornata conduce

ai poderi vinicoli, masi, cantine e all‘Accademia del Vino. Ma le attra-zioni non finiscono qui! Anche il paese vinicolo di Caldaro, l’affascinan-te Val Sarentino con la

sua tradizionale cucina contadina e i suoi prodotti tradizionali, ed infine Bolzano, dove a fine maggio viene allestita la terza edizione del Festival del Gu-sto Alto Adige, garantiscono momenti di autenticità e benessere in vacanza. Prendetevi il giusto tempo per i piaceri della vita – la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti vi aspetta!

Freschezza di primavera:

godersi momenti di piacevole

relax dopo l’inverno.

Primavera con gusto:

già all’inizio d’aprile nei

ristoranti di Terlano è

possibile gustare gli asparagi

Margerete appena raccolti.

I SAPORI del BENESSERE

di Adelheid Wanninger

Ritrovare il giusto equilibrio

interiore

>> Festival del Gusto. Dal 29 al 31 maggio 2015 tutti i

prodotti di qualità dell’Alto Adige, dalla succosa mela al

gustoso speck, si presentano assieme nel centro storico

di Bolzano. Numerosi stand gastronomici e famosi chef

di cucina invitano a questa particolare festa del gusto e

dei sensi. www.festivaldelgusto.it

>> Un frutto tutto tondo: la mela. Dove, come e qua-

li specie di mele crescono in Alto Adige? Un esperto

del posto risponde alle domande relative alle mele

dell’Alto Adige: produzione, specie e raccolto. Sicura-

mente non mancheranno aneddoti e qualche segreto.

Informazioni presso le associazioni turistiche locali.

www.melaaltoadige.com

>> Il caffè d’Anterivo. Una vera specialità locale, sia dal

punto di vista botanico, sia dal punto di vista storico-

culturale. Il Caffè di Anterivo, una tipologia di lupino,

era sempre bevuto in miscela con un caffè di cereali.

Per la maggior parte si mescolava con del caffè d’orzo.

Suggerimento: visita guidata al paese di Anterivo e

un campo di coltivazione con degustazione di caffè.

www.trudnerhorn.com

>> Polenta di Caldaro. La polenta è molto presente

nella cucina della zona di Caldaro. Gli esercizi della

zona, appartenenti all’iniziativa wein.kaltern da alcuni

anni coltivano nuovamente la tradizionale “Polenta di

Caldaro”. Disponibile presso l‘Associazione Turistica di

Caldaro. www.caldaro.info

Adelheid WanningerScrive e fotografa in qualità

di libera giornalista da più

di 20 anni per le più svariate

testate giornalistiche quali

il Porsche Club Magazin,

Journal München, Savoir

Vivre, Münchner Merkur,

Welt, spiegel-online

ecc. Autrice del libro

incentrato sull’“benessere

autentico” pubblicato dalla

casa editrice Stocker.

P E R C O R P O , M E N T E E S P I R I T O

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P E D A L A T E P E R O G N I C I C L I S T A

Vacanza in mountain bike

di Dominik Voss

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P E D A L A T E P E R O G N I C I C L I S T A

Sempre più in alto:

bellissimi scorci panoramici

sul Lago di Caldaro.

Superare centinaia di metri d’altitudine in un fiato, pedalare lontano dalla frenesia quotidiana, ammi-rare il meraviglioso paesaggio naturale e lanciarsi in una vertiginosa discesa verso valle. Mentre nel-le altre regioni alpine domina ancora la neve, in

zona Bolzano Vigneti e Dolomiti è già possibile pedalare da fine marzo lungo piste che condu-cono dalla Val Sarenti-no alla Bassa Atesina, per un divertimento in

mountain bike che non conosce limiti. Il territo-rio altoatesino non si contraddistingue solo per le tanto apprezzate e favorevoli condizioni clima-tiche, ma soprattutto per la grande varietà della zona che affascina gli appassionati di mountain bike di ogni età e bravura.

Le piste sul Monte Roen (2116 m) nei pressi di Termeno sono particolarmente apprezzate dai ciclisti tecnicamente molto abili. La famosa discesa di 14 km lungo stretti singletrail con un dislivello di 1900 m e numerosi tornanti e gradini rocciosi, è uno tra i tour più belli della regione. Molti ci-clisti vivono in bici il “flusso” (flow) o esperienza ottimale, uno stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività. Un tota-le coinvolgimento e divertimento sono garanti-ti lungo i numerosi trail nella zona di Caldaro e Termeno. Una sfida anche per i ciclisti esperti che desiderano misurare le proprie capacità, ma an-che percorsi meno impegnativi per principianti. Una vasta rete di piste per ogni gusto e grado di

difficoltà, che conduce attraverso il meraviglioso paesaggio montano. Un’attrazione che non tutte le regioni possono vantare. I trail permettono di sfrecciare verso valli e piste quasi pianeggianti che invitano a tranquille pedalate.

Molte alternative sono inoltre riservate a coloro che amano andare in mountain bike senza troppi sforzi e senza l’ansia da prestazione. Vi sono infatti molte possibilità di arrivare in quota sen-za faticare troppo. Si può optare per una pedalata lungo il tracciato della vecchia linea ferroviaria per la Val di Fiemme risalente alla Prima Guerra Mon-diale, comunemente noto come “Vecia Ferovia“, che da Egna conduce al Passo San Lugano. Lungo il tragitto si superano quasi 800 m d‘altitudine pe-dalando tranquillamente in leggera e costante sa-lita. La fatica viene premiata dai meravigliosi scorci panoramici che si aprono sull’intera vallata e dalla vista di antichi relitti del passato, quali i viadotti e le vecchie gallerie lungo il tragitto, da immorta-lare in una suggestiva fotografia. In estate, dopo i primi metri di salita, si può subito sentire il sol-lievo dell‘aria fresca di montagna, mentre la sera, quando si scende nuovamente a valle, si viene ac-colti dal tepore degli ultimi raggi di sole. Ma che dire di un rinfrescante tuffo nel Lago di Caldaro, il lago balneabile più caldo delle Alpi? La meraviglio-sa vista panoramica sul lago accompagna i ciclisti durante gli innumerevoli tour in mountain bike. Adagiato tra vigneti e frutteti, il Lago di Caldaro invita sempre a trascorrere piacevoli momenti di meritato relax. E la sera, dopo le fatiche della gior-nata, arriva finalmente il momento di degustare un

Tra gli appassionati di mountain bike la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti è conosciuta come l’eldorado dei ciclisti per la possibilità di effettuare avvincenti tour che rimangono a lungo impressi nella mente. La stagione ciclistica in regione inizia già a fine marzo, e si protrae fino a inizio novembre garantendo pedalate uniche e indimenticabili alla con-quista delle altitudini. La zona promette sfi-de e divertimento assoluto non solo ai ciclisti professionisti, ma anche ai principianti che desiderano avvicinarsi al ciclismo in vacanza.

La grande varietà affascina

gli appassionati

2’55’’

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bicchiere di vino pregiato della zona. Per poter gu-stare al meglio la vacanza in bici, oppure per perfe-zionare la propria tecnica di pedalata, è imperdibile una visita al Bikepark di Termeno. Piccoli ostacoli, ponti, ma anche trail impegnativi, offrono la possi-bilità di esercitarsi in bici per migliorare le proprie prestazioni. L’utilizzo del bikepark è gratuito. Chi lo desidera può avvalersi delle lezioni delle bikeguide della Bikeschool Roen di Termeno.

Nel cross country la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti gode da tempo di molta notorietà. Oltre alle numerose gare XC, nell’estate 2014 ha fatto tappa in Val Sarentino e a Caldaro la Bike Tran-salp Challenge, la classica attraversata delle Alpi in MTB. Un appuntamento imperdibile per i ciclisti appassionati e i simpatizzanti! Oltre alla presta-zioni sportive e al divertimento, è soprattutto la natura a richiamare gli appassionati di mountain bike che amano pedalare in solitudine attraverso i paesaggi incontaminati dello scenario montano. Una vacanza in Val Sarentino, a nord della conca valliva di Bolzano, offre esattamente questo. Qui il turismo di massa non è di casa e, circondati da più di 100 vette montuose, è possibile pedalare lungo antiche carrarecce, trail e sentieri tra prati e frut-teti senza quasi incontrare anima viva. Gli altipiani invitano a evadere dalla calura estiva. Luoghi dove vivere la mountain bike nella sua essenza. Condi-zione fisica permettendo, è possibile regalarsi una panoramica a 360° sullo scenario montano alto-atesino con vista sul Massiccio dell’Ortles e sulle Dolomiti. Un’esperienza in bici che non teme con-fronti.

Una vacanza in bici nella zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti offre tutto questo e molto di più. I tour in mountain bike in Alto Adige rimarranno per molto tempo impressi nella memoria dei fortunati ciclisti che possono provare sensazioni veramente uniche e difficilmente ripetibili a sud delle Alpi.

Dominik VossAutore freelance con specializzazione nell’ambito del

settore mountain bike e studente in Scienze motorie,

Sport ed Economia presso l‘università di Bielefeld.

Cura inoltre il sito rund-ums-rad.info. Nel tempo libero

partecipa a gare e competizioni di cross country in MTB.

>> Vacanze in bicicletta. Molti esercizi ricettivi di Terme-

no, Caldaro e Appiano si definiscono “Pro Biker” proprio

per il comfort e i servizi che offrono ai ciclisti per rendere

perfette le loro vacanze. Le associazioni turistiche pro-

pongono svariati tour in mountain bike di ogni grado di

difficoltà, nonché offerte settimanali per ciclisti esperti.

www.tramin.com, www.kaltern.com, www.eppan.com

>> E-Bike, la bici elettrica. Le e-bike permettono di af-

frontare tour impegnativi (quasi) senza fatica. Possono

essere noleggiate nei 22 noleggi di Bici Alto Adige, pres-

so le associazioni turistiche di Caldaro, Egna e Laives,

oppure presso il Centro visite Geoparc Bletterbach.

www.bolzanodintorni.info

>> Via Claudia Augusta. La Via Claudia Augusta con-

duce da Donauwörth in Germania a Venezia, e collega

persone, epoche e culture. L’antica via imperiale roma-

na può essere percorsa in carrozza, a piedi, ma ancor

meglio in bicicletta. La guida cicloturistica ed escursio-

nistica “Via Claudia Augusta” può essere ordinata sul

sito www.esterbauer.com, www.viaclaudia.org

>> Bike Woman Camp. Girl power a Caldaro: oltre ai

supertrail di ogni grado di difficoltà, allenamenti in-

centrati sulla tecnica e workshop, a settembre le appas-

sionate di ciclismo avranno la possibilità di testare gli

ultimissimi prodotti del settore. www.caldaro.info

>> Vecia Ferovia de la Val de Fiemme. La gara per

mountain bike viene organizzata ogni anno agli inizi

del mese di agosto. La gara parte dal paese di Egna e

si snoda lungo il percorso del vecchio trenino della Val

di Fiemme fino a S. Lugano. Dopodiché ci si inoltra nel-

la stretta valle di Predaia per arrivare fino a Molina di

Fiemme. Durante il tragitto panoramico si affronta un

dislivello di quasi 1000 m. Tragitto molto suggestivo e

amato agli appassionati di MTB. www.castelfeder.info

In bici attraverso il bosco di

Monticolo con sosta al lago:

un vero divertimento.

Tour facili oppure impegnativi

in compagnia di guide

esperte per vivere emozioni

uniche in montagna.

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W A L T E R A N G O N E S E , V I N O & A R C H I T E T T U R A

La CULTURA contem- poranea del vino

di Thomas Tschöll

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W A L T E R A N G O N E S E , V I N O & A R C H I T E T T U R A

La CULTURA contem- poranea del vino

Il nuovo punto vendita della Cantina di San Michele-Appiano coniuga perfettamente il piacere

di bere un buon bicchiere di vino con il paesaggio, territorio e gusto di un ambiente suggestivo.

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Quando si affronta il tema “Vino & Architet-tura in Alto Adige” c’è un nome in cui inevi-tabilmente ci si imbatte: è quello di Walter Angonese, architetto di Caldaro e professore universitario in Svizzera.

Angonese ha già avuto modo di realizzare pro-getti di grande caratura sul territorio nazionale e all’estero per vigneti, cantine cooperative, vi-ticoltori e vignaioli nell’Oltradige e nella Bassa Atesina. Le sue opere non si caratterizzano in primo luogo per un linguaggio formale in linea con lo spirito dei tempi e per la forza espressiva moderna, quanto piuttosto per la loro particola-re autonomia programmatica e per la capacità dell’architetto di far confluire nelle sue creazioni tematiche d’ispirazione locale e scenari legati al contesto. Lo stesso Angonese ritiene che la sua funzione non consista esclusivamente nel tenta-tivo coerente di “confezionare” le direttive spa-ziali e programmatiche e i requisiti del commit-tente in forme architettoniche e sequenze spaziali compiute. Gli interessano piuttosto le condizioni a margine e i temi socioculturali, correlati a un incarico di costruzione. Si impegna a riconoscere la complessità di un luogo e le questioni che si

sollevano, a inserirle nel suo processo di pensie-ro e progettazione, a formularle in una tematica progettuale precisa e a fornire le risposte corri-spondenti con i suoi progetti.

WEIN.KALTERNDal progetto wein.kaltern si evince chiaramente che nei suoi lavori la protagonista non è sempre la mera produzione architettonica. Alla fine del 1999 l’allora sindaco di Caldaro Wilfried Battisti Matscher si è rivolto a lui chiedendogli se voles-se partecipare all’elaborazione di un progetto per la commercializzazione del vino di Caldaro. Dal momento che in questo progetto lo stimolavano soprattutto gli aspetti politico-culturali e la que-stione di come un paese vocato alla viticoltura, con la sua tradizione storica, potesse essere letto in chiave contemporanea e presentato in modo autentico, si dichiarò disposto alla collaborazio-ne. Insieme ad Andreas Schett, titolare di un’a-genzia di comunicazioni di Innsbruck, cominciò a sviluppare e realizzare un concetto di marke-ting sostenibile. I protagonisti erano Aragonese nel ruolo di insider, architetto e capo progetto, Andreas Schett in qualità di esterno, uomo di cul-tura, compositore ed esperto in comunicazione, e

4’20’’

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un gruppo di lavoro composto da varie persone del luogo. I partecipanti erano accomunati dalla fiducia nel fatto che riflessioni economiche, idee di marketing e il discorso politico-culturale non dovessero per forza escludersi reciprocamente, ma che al contrario tra questi temi antitetici si potesse instaurare una simbiosi molto autentica. Osservandolo a posteriori, secondo Angonese, il processo non è scaturito dal lavoro di due teste creative, quanto piuttosto dal fatto che sono sta-te poste domande intelligenti e sono state tro-vate risposte valide. “È così che effettivamente dovrebbe funzionare”, afferma, “il resto è buona regia, buona grafica, buona architettura, buon marketing e buona presenza.” I risultati di questo lavoro sono visibili ancora oggi a Caldaro su vari livelli, e caratterizzano la località e la sua perce-zione dall’interno come dall’esterno.

HOFSTÄTTER GARTENAnche nel progetto Hofstätter Garten, realizzato per la tenuta J. Hofstätter di Termeno, si ricono-sce l’aspirazione di Angonese: creare un legame evidente tra i suoi progetti e il contesto immedia-tamente circostante. Dopo aver realizzato insieme a Markus Scherer la costruzione di un nuovo ma-

Il sentiero wein.weg di

Caldaro vanta bellissimi

belvedere con tavoli e

panchine che invitano a

piacevoli soste (sinistra).

Il podere vinivolo di Josef

Hofstätter a Termeno è,

grazie ai ca. 50 ettari di

terreno coltivati a vigna,

uno dei poderi più grandi

dell’Alto Adige (sopra).

>> Vino & architettura. Culturonda® Vino offre la pos-

sibilità, oltre ad una buon bicchiere di vino, di cono-

scere le sorprendenti storie delle cantine e dei vigneti

dell’Alto Adige. Ogni primo mercoledì del mese è possi-

bile visitare, nel corso di una gita di mezza giornata, la

Cantina di Termeno, il winecenter Caldaro e la Cantina

Schreckbichl. Un’occasione per gustare dell’ottimo vino

e ammirare i particolari stili architettonici degli edifici.

www.stradadelvino-altoadige.it

>> In bici tra i vigneti. Da fine aprile ad inizio ottobre

vengono organizzati ogni secondo martedì del mese

suggestivi tour in bici di mezza giornata lungo la cicla-

bile della Strada del Vino. I tour conducono da Appiano

a Terlano passando per Bolzano e Gries. La gita guidata

prevede anche una visita alla cantina vinicola, e una gu-

stosa merenda tirolese con un ottimo bicchiere di vino.

www.stradadelvino-altoadige.it

>> Cortaccia Esplorazione del Vino. Unici nel loro ge-

nere in Alto Adige sono i vigneti disposti a diverse alti-

tudini della cantina di Cortaccia. Meravigliosi pendii a

un’altitudine compresa tra 200 e 900 m ed esposti a su-

dovest e sudest sono vocati alla produzione di vini rossi

e bianchi. Durante le esplorazioni attraverso i vigneti,

organizzate da marzo a ottobre, si ha la possibilità di

esplorare il meraviglioso paesaggio e degustare ottimo

vino in loco. www.kellerei-kurtatsch.it

>> Vino in Festa. Eventi gastronomici e manifesta-

zioni culturali aprono dal 9 maggio al 6 giugno 2015

la porta sul mondo dei vini: complessivamente 16

comuni vinicoli si trasformano in un palcoscenico

per sommelier, cantinieri e produttori di vino. Scenari

suggestivi per un evento unico nel suo genere. Degna

conclusione: “La Notte delle cantine” il 6 giugno 2015.

www.stradadelvino-altoadige.it

>> Accademia del vino in Alto Adige. “Vino per tutti i

gusti“: questo è il motto dell’Accademia del Vino, centro

della scienza del vino, luogo d’apprendimento, del gusto

e della sperimentazione, punto di riferimento e piatta-

forma per tutti gli intenditori di vino. L’idea di base? Av-

vicinare le persone al vino e alla gastronomia in modo

semplice, anche in breve tempo. I seminari proposti sono

riservati ai principianti e ai professionisti del settore.

www.weinakademie.it

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W A L T E R A N G O N E S E , V I N O & A R C H I T E T T U R A

gazzino di grande impatto organizzato in vertica-le, nel lontano 1998, nel 2005 Angonese è stato incaricato da Martin Foradori e Franz Oberhofer del rinnovamento del locale di vendita dei vini, inclusa l’osteria. L’obiettivo era dare vita a un concetto costruito intorno al Gewürztraminer. In-sieme all’esperta curatrice Petra Paolazzi è stato sviluppato un concetto spaziale armonizzato con grande sensibilità, in cui l’area adibita alla ven-dita dei vini originariamente prevista, con eno-teca e trattoria, è stata ampliata con un’ampia zona esterna con tan-to di terrazza. Inoltre un vigneto immedia-tamente adiacente è stato incorporato nella concezione degli spazi e dell’esperienza offer-ta. In questo modo, al visitatore del locale di ven-dita dei vini e dell’enoteca è stata offerta anche la possibilità di vivere in prima persona la vigna e di percorrerla attivamente, attrezzato con un cesti-no da pic-nic che viene messo a disposizione sul posto. In varie stazioni è possibile vivere vari epi-sodi della degustazione e apprendere informazio-ni importanti sul tema della viticoltura e sull’a-zienda tradizionale Hofstätter. Un’altra parte essenziale dei lavori di Walter Angonese è costi-

tuita dalle numerose collaborazioni con gli artisti più svariati. Ad esempio, nel progetto Hofstätter Garten è stato possibile ottenere la collaborazio-ne degli artisti Lois e Franziska Weinberger, che hanno realizzato un padiglione nell’area esterna, e di Lies Bielowsky, che ha abbellito gli interni con una carta da parati appositamente realizzata. Il fatto che questo tipo di interventi artistici porti a un notevole arricchimento dei suoi lavori emerge anche dal progetto per la costruzione della nuo-

va cantina della tenuta vinicola Manincor, che Angonese ha comple-tato nel 2004 insieme a Rainer Köberl. I lavori realizzati in quell’oc-casione da Manfred Alois Mayr, Erik Stein-brecher e Josef Tratt-

ner mostrano come con interventi culturali con-centrati sia possibile completare l’architettura e trasformare lo spazio in un vettore di messaggi complessi.

CANTINA SAN MICHELE-APPIANOLa collaborazione più duratura e continua è quel-la che Walter Angonese intrattiene con la cantina cooperativa San Michele-Appiano. Qui, negli ul-timi 15 anni, l’architetto ha avuto modo di rea-lizzare una serie di interventi e progetti spaziali di entità limitata, indipendenti gli uni dagli altri ma con reciproci riferimenti. Con questi interven-ti quasi episodici nell’edificio esistente, nel corso degli anni Angonese è riuscito a contribuire in misura sostanziale a creare e ridefinire l’imma-gine della cantina. Walter Angonese ritiene che il fattore fondamentale di questa riuscita colla-borazione sia soprattutto il fatto che la direzione della cantina San Michele-Appiano abbia attuato il rinnovamento e l’adattamento delle varie parti della cooperativa passo dopo passo, ma con un concetto predefinito, ben strutturato e senza so-luzione di continuità. Questo modo di agire rap-presenta l’opposto dell’attuale tendenza diffusa nelle nuove costruzioni e ristrutturazioni delle grandi cantine. Interpellato a questo proposito, Angonese afferma: “Naturalmente nell’attuale iperbole delle nuove cantine cooperative altoa-tesine gravate dal design, che per la realizzazione dei loro progetti hanno incaricato noti architetti, si può segretamente riconoscere anche l’impo-tenza del committente, che personalmente non

Cantina San Michele: il

tunnel pitturato a lucido, il

„collo di bottiglia“ giallo-

verde, collega l‘antica cantina

vinicola con la vecchia

cisterna del vino.

Interventi culturali

completano l’architettura

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può aggiungere nulla a livello programmatico ed è costretto a cedere agli architetti il timone e l’organizzazione. Per me questi spazi con tanto design e poco vino sono un orrore.” A San Miche-le-Appiano la questione è stata affrontata con cautela e si è capito che il procedimento “step by step” offriva l’opportunità di reagire in modo assolutamente specifico a esigenze concrete e microfattori. Ad esempio, osservando la realizza-zione del nuovo locale di vendita dei vini, emerge che le lacune del concetto generale possono es-sere intese anche come la conquista di nuovi spa-zi liberi. Laddove il programma spaziale previsto non era in grado di sfruttare tutte le superfici di-sponibili, si è deciso di installare una piattaforma informativa per il “vino di San Michele”. “Fortu-natamente avevamo committenti che, per espe-rienza, hanno sempre guardato un po’ più avanti degli altri.” Così è nata l’idea di Tempo di vino. “Con esigenze complesse e i due partner collau-dati Petra Paolazzi, che ha raccolto le conoscenze disponibili nella cantina e ha preparato il mate-riale di conseguenza, e Manfred Alois Mayr, che ha completato l’architettura di Walter Angonese con interventi artistici, è nato un piccolo museo del vino in cui si offrono preziose conoscenze settoriali e si racconta un altro pezzo di storia della viticoltura locale.

Nel suo attuale progetto per il vignaiolo Thomas Pichler, Walter Angonese racconta tutta un’altra storia. “A Barolo mi hanno sempre affascinato i cosiddetti vini da garage”, afferma Walter Ango-nese. “A Caldaro Thomas Pichler è una sorta di vignaiolo da garage”. Tanta passione, forti ambi-zioni, un budget ridotto e un’area coltivabile dalle dimensioni esigue sono le realtà di questa piccola commessa. Non resta che attendere con impa-zienza per vedere come l’architetto reagirà alle specifiche tematiche locali in questo progetto nel cuore di Caldaro.

>> Il mondo del vino in Alto Adige. Circa 5.000 viticol-

tori portano le loro uve alle circa 160 cantine vinicole,

che producono a loro volta numerosi vini bianchi, rossi

e spumanti. Circa il 70% dei vini altoatesini viene pro-

dotto dalle cantine sociali, il 25% proviene dall‘Associa-

zione “Le Tenute dell’Alto Adige” e il 5% dai “Vignaioli

indipendenti dell’Alto Adige“. www.vinialtoadige.com

>> Winepass PLUS. Una vasta offerta intorno al vino,

l’utilizzo illimitato di tutti i mezzi pubblici dell’Alto Adi-

ge, accesso ai musei in tutta la regione e quattro piscine

all’aperto lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige – tut-

to questo comprende il Winepass PLUS, tessera conse-

gnata agli ospiti dagli esercizi partecipanti all’iniziativa.

www.stradadelvino-altoadige.it

>> Bianco, bianchissimo, Terlano. Se gli intenditori di

vino parlano di vini bianchi altoatesini, non possono

non pensare alla Cantina di Terlano! Nel 2014 la can-

tina ha avuto un momento di particolare gloria con la

produzione di un vino bianco che ha fatto furore anche

oltreconfine. Si tratta del Terlaner I (Primo), che ha un

prezzo di listino di 149 Euro ed è il vino bianco più caro

d’Italia. www.cantina-terlano.com

Sentieri del vino. In Alto Adige si coltiva vino da più di

3.000 anni. Passeggiando tra gli innumerevoli vigneti

si ha la possibilità di conoscere a fondo la cultura al-

toatesina. I quattro sentieri “vinicoli” conducono, da

primavera ad autunno, attraverso tutte le fasi del vino:

il Sentiero del Vino di Terlano, il Sentiero didattico di

Cortaccia, il wein.weg a Caldaro e il Sentiero didattico di

Cornaiano. Informazioni su www.bolzanodintorni.info

Thomas TschöllNato nel 1890. Laureato in architettura all’Università Tecnica

di Graz. La sua tesi è stata premiata con il

GAD-Award 2005 e con l’Österreichischer Bau-Preis 2006.

Collabora con studi di architettura nazionali ed esteri.

Dal 2009 architetto indipendente a Merano,

dal 2011 insegna alla cattedra di progettazione di Walter

Angonese presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

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G U I D A E N O L O G I C A

BIBENDA 2015 ”CINQUE GRAPPOLI”

Pinot Bianco Sandbichler 2013 H. Lun, Egna

Pinot Bianco Sirmian 2013 Cantina Nals Margreid

Terlano I Grande Cuvée 2011 Terlano Pinot Bianco 2002 Terlano Sauvignon Quarz 2012 Cantina Terlano

Gewürztraminer Kolbenhof 2013 J. Hofstätter, Termeno

Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2012 Tiefenbrunner, Cortaccia

Sauvignon Sanct Valentin 2013 Cantina San Michele, Appiano

Cuvée Flora Bianco Riserva 2010 Cantina Cornaiano, Appiano

Lagrein Abtei Muri Riserva 2011 Cantina Muri Gries, Bolzano

Lagrein Barbagòl Riserva 2011 Laimburg, Vadena

Lagrein Urban 2012 Cantina Termeno

VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO 2015 “CINQUE BOTTIGLIE”

Terlano Réserve della Contessa 2013 Tenuta Manincor, Caldaro

Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2012 Tiefenbrunner, Cortaccia

Riesling Berg 2013 Ignaz Niedrist, Appiano

Terlano I Gran Cuvée 2011 Cantina Terlano

Manna 2014 Franz Haas, Montagna

Elda 2010 Nusserhof – Mayr Heinrich, Bolzano

Pinot Nero Filiari di Mazzòn 2012 Ferruccio Carlotto, Ora

Gran Lareyn Lagrein Mitterberg 2012 Loacker Schwarhof, Bolzano

Lagrein Riserva 2012 Tenuta Waldgries – Christian Plattner, Bolzano

Lago di Caldaro Caldaro Superiore Planta-ditsch 2013 Tenuta Klosterhof, Caldaro

Le Petit Manincor 2012 Tenuta Manincor, Caldaro

VINI BUONI D’ITALIA 2015 “LE CORONE”

Gewürztraminer Atisis 2012 Cantina Colterenzio, Appiano

Lago di Caldaro Classico Superiore Puntay 2013 Erste + Neue, Caldaro

Grauvernatsch 2013 Cantina Terlano

Vernatsch Gschleier - Alte Reben 2012 Cantina Cornaiano, Appiano

S. Maddalena Huck Am Bach 2013 Cantina Bolzano

S. Maddalena Antheos 2013 Tenuta Waldgries – Christian Plattner, Bolzano

Lagrein Riserva Sond 2012 Thomas Pichler, Caldaro

Lagrein Riserva 2011 Glögglhof – Gojer Franz, Bolzano

Lagrein Riserva Porphyr 2011 Cantina Terlano

Lagrein Riserva Sanct Valentin 2010 Cantina S. Michele, Appiano

Moscato Giallo Passito Vinalia 2012 Cantina Bolzano

Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Roen 2012 Cantina Termeno

Merlot Sanct Valentin 2009 Cantina San Michele, Appiano

Cabernet Mumelter Riserva 2012 Cantina Bolzano

Cabernet Sauvignon Lafòa 2011 Cantina Colterenzio, Appiano

Amistar Rosso 2011 Peter Sölva & Söhne, Caldaro

Kermesse Cuvée MMX Elena Walch, Termeno

Moscato Rosa 2012 Franz Haas, Montagna

Moscato Giallo Passito Serenade 2011 Cantina Caldaro

Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Pasithea Oro 2012 Cantina Cornaiano, Appiano

Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Roen 2012 Cantina Termeno

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MAGAZINE 2015 27

G U I D A E N O L O G I C A

Ulteriori informazioni suwww.vinialtoadige.it

Vini pregiati e premiati

L’edizione 2015 del Gambero Rosso ha premiato 28 vini altoatesini con i “Tre Bicchieri“; 18 di questi vini sono vini bianchi, tra i quali spicca il Pinot Bianco. Nuovamente sono stati premiati con i “Tre Bicchieri” due vini Schiava: per la terza volta in serie il Santa Maddalena Antheos 2013 della Tenuta Waldgries di Bolzano e per la prima volta il Kalterersee Pfarrhof 2013 della Cantina di Caldaro.

GAMBERO ROSSO 2015 “TRE BICCHIERI”

Pinot Bianco Sirmian 2013 Cantina Nals Margreid

Terlano Pinot Bianco Eichhorn 2013 Tenuta Manincor, Caldaro

Terlano Pinot Bianco Riserva Vorberg 2011 Cantina Terlano

Gewürztraminer Nussbaumer 2013 Cantina Termeno

Gewürztraminer Auratus Crescendo 2013 Ritterhof, Caldaro

Gewürztraminer Kastelaz 2013 Elena Walch, Termeno

Sauvignon Sanct Valentin 2013 Cantina San Michele, Appiano

Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2012 Tiefenbrunner, Cortaccia

Terlano Riserva Nova Domus 2011 Cantina Terlano

Lagrein Riserva Taber 2012 Cantina Bolzano

Lagrein Riserva Abtei Muri 2011 Cantina Muri Gries, Bolzano

Lagrein Riserva 2011 Unterganzner – Josephus Mayr, Bolzano

S. Maddalena Antheos 2013 Tenuta Waldgries – Christian Plattner, Bolzano

Lago di Caldaro Classico Superiore Pfarrhof 2013 Cantina Caldaro

Cabernet Sauvignon Lafóa 2011 Cantina Colterenzio, Appiano

Cabernet Löwengang 2010 Tenutae Alois Lageder, Magrè

Pinot Nero Riserva Trattmann Mazon 2011 Cantina Cornaiano, Appiano

Passito Anthos 2010 Erste + Neue, Caldaro

Moscato Rosa 2012 Franz Haas, Montagna

WINEPASSPermette di partecipare, per tre o sette giorni consecuti-vi, a visite guidate alle cantine, degustazioni, escursioni viticole, seminari con esperti, visite al Museo del vino e ai musei civici, e molto altro ancora. I possessori potranno inoltre lasciare a casa l’auto e utilizzare illimitatamente tutti i mezzi pubblici del Trasporto Integrato dell’Alto Adige. www.stradadelvino-altoadige.it

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C A S T E L L I E F O R T E Z Z E

Castelronda: il fascino dei CASTELLI di Florian Hofer

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C A S T E L L I E F O R T E Z Z E

In base alle loro particolarità topografiche si trat-ta soprattutto di fortezze, nella zona dell’Oltra-dige di residenze, e altre volte di castelli. La di-stinzione tra fortezza, castello e residenza non è sempre netta e univoca. Le fortezze sono in gene-re strutture in evoluzione, che nell’arco dei secoli sono state ampliate, modificate nonché adegua-te alle esigenze del periodo storico. Solitamente era la natura stessa a porre dei limiti non con-cedendo troppo spazio alla costruzione. Le for-tezze avevano solitamente una funzione tattica difensiva. Munite di torrette, le fortezze venivano costruite in posizioni particolarmente strategi-che, come, per esempio, il Castello di Salorno. Il castello invece ha una funzione più rappresen-

tativa. Solitamente non possiede torrette e torri e affascina so-prattutto per l’estetica e il comfort abitativo. Il castello, come edifi-cio sontuoso costruito

soprattutto nel XVII e XVIII secolo, non è presen-te sul territorio altoatesino. L’unico castello che vanta uno stile sfarzoso è probabilmente il Ca-stello Wolfsthurn a Mareta presso Vipiteno. Il ca-stello in stile barocco possiede scalinate esterne, un portale rappresentativo, torri decorative ed erker, tipici elementi architettonici di un sontuo-so palazzo di città. Le caratteristiche di castel-li e fortezze spesso si fondono e non sempre è possibile effettuare una distinta classificazione. Spesso è più facile distinguere le strutture in base al loro utilizzo nel tempo. ll maggior numero di castelli e fortezze in Alto Adige si concentra pre-valentemente nella zona di Bolzano. La densità si

Il paesaggio altoatesino è noto per la sua grande ricchezza di edifici e luoghi d’inte-resse storico-culturale. Innumerevoli sono le fortezze, le residenze, i manieri e i castelli distribuiti sull’intero territorio. L’iniziativa Castelronda raggruppa sei castelli da scopri-re in tre giorni.

castelli, residenze e dimore ha dato l’occasione di raggruppare castelli e fortezze di diversa tipo-logia e di proporre a turisti e residenti una gita di tre giorni alla scoperta di questi meravigliosi edifici. Castelronda non è soltanto una semplice escursione di castello in castello, ma una vera e propria avventura che comprende varietà archi-tettoniche, cultura e storia dell’arte, giochi di ca-valieri, manifestazioni per bambini, nonché visite guidate per veri appassionati di storia medioeva-le. Ognuno dei sei castelli presenta peculiarità ar-chitettoniche e storiche uniche che trasformano l’iniziativa Castelronda in un’esperienza unica e indimenticabile.

Castel Firmiano offre uno spaccato sulle par-ticolari tecniche dell’arte di fortificazioni me-dioevale e rappresenta attualmente una riuscita simbiosi tra sostanza architettonica storica e elementi di architettura moderna in metallo e vetro in un concetto museale. Gli elementi archi-tettonici diversi non sembrano in contrasto tra di loro, ma sono dimostrazione di un sapiente utilizzo di strutture poste sotto la tutela dei beni culturali. Castel Forte è una delle più imponenti fortez-ze dell’Alto Adige. La storia della rocca risale al XXII secolo. Il complesso medioevale e lo stile abitativo gotico risalgono al periodo del famoso avventuriero e menestrello Oswald von Wolken-stein. Gli ambienti sfarzosi, abbelliti con preziosi rivestimenti in legno e stucchi, risalgono invece al XVII e XVIII secolo. Castel Forte ospita il Mu-seo dei castelli dell’Alto Adige e viene gestito dal “Südtiroler Burgeninstitut”, l’Associazione dei ca-stelli dell’Alto Adige.

2’35’’

Castel Roncolo, bellissimo

castello nei pressi di Bozano,

ospita uno dei piú grandi cicli

d’affreschi di pittura profana

medioevale del mondo.

Fortezze sono strutture in

evoluzione

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C A S T E L L I E F O R T E Z Z E

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Il Castello di Appiano era la residenza dei Con-ti di Appiano, una delle famiglie più importanti del paese che, all’epoca, assieme ai Conti di Tirolo, si contendeva il territorio. La cappella del castello ospita affreschi romanici tra i meglio conservati del Tirolo. Una delle pitture più importanti raffi-gura una “mangiatrici di canederli”. Gli affreschi sacrali sono di ottima qualità e risalgono all’epo-ca bizantina e al periodo delle crociate. Castel Moos-Schulthaus si compone da un’i-niziale torre abitativa medioevale e venne am-pliato nei secoli. Il castello conobbe momenti di grande gloria soprattutto in epoca gotica e nel primo rinascimento. I numerosi affreschi profani risalenti a tali periodi sono unici nel loro gene-re e non temono confronti con gli affreschi di altri castelli, tra i quali quelli di Castel Roncolo. Attualmente il Museo Castel Moos-Schulthaus rappresenta un connubio riuscito di architettu-ra medioevale e arte popolare. Ospita inoltre una raccolta di pitture e sculture d’arte temporanea tirolese. Castel Roncolo è stato costruito nel XIII secolo dalla famiglia Vanga. Alla fine del XIV secolo il castello parzialmente distrutto venne acquistato dalla famiglia di commercianti Vintler. La fami-glia ricostruì il castello e lo abbellì con un ciclo di affreschi gotici profani. Il castello ospita il più grande ciclo di affreschi profani del mondo. Le pitture rappresentano scene della vita di corte, di caccia, di danze e tornei. Alcune pitture rappre-sentano miti e leggende: tra queste spicca la sto-ria di Tristano e Isotta e di Garello da Vallefiorita, cavaliere della tavola rotonda. Castel Mareccio risale al XIII secolo ed era ori-ginariamente circondato da acqua. Castel Ma-reccio è un interessante esempio di fortezza tra-sformata nel tempo in un castello rinascimentale, ricco di elementi architettonici e pitture.

>> Castelmusika Appiano. Cori e bande musicali dei co-

muni vi accompagnano il 17 maggio 2015 durante l’e-

scursione guidata alla volta di castelli, residenze e po-

deri vinicoli di Appiano Piganò e Monte. Un’occasione

per ascoltare repertori musicali vari, dalla musica tra-

dizionale-popolare al jazz e agli evergreen in ambienti

storici di bellezza inconfondibile. www.appiano.com

>> Castelronda 2015. Dal 5 al 7 giugno 2015 sei ca-

stelli e fortezze propongono nuovamente un pro-

gramma vario e numerose manifestazioni. Un co-

modo servizio navetta da Bolzano (Piazza Walther)

conduce direttamente alla volta dei singoli castelli.

www.bolzano-bozen.it

>> Albergo storico. Dal 2007 vengono premiati gli eser-

cizi che sono riusciti a mantenere l’armonioso connubio

tra struttura storica e esigenze moderne. Nella zona di

Bolzano Vigneti e Dolomiti il premio è stato assegnato

ai seguenti hotel: 2014 Seehotel Ambach, Caldaro; 2010

Parkhotel Laurin, Bolzano e Zirmerhof, Redagno; 2008

Parkhotel Holzner, Renon. Particolari riconoscimenti

sono stati assegnati nel 2012 al Ristorante Vögele di

Bolzano e nel 2013 al Ristorante Löwengrube di Bolzano.

www.albergostorico.it

>> Museo Uomo nel Tempo. Il Museo di Cortaccia

documenta in maniera davvero interessante la vita

dell’uomo nelle varie epoche. Attraverso numerosi re-

perti archeologici ed etnografici si può scoprire detta-

gliatamente lo sviluppo dell’uomo dall’età della pietra

alla civiltà moderna. www.museumzeitreisemensch.it

Florian HoferStorico dell’arte; ha frequentato il liceo

classico Walther von der Vogelweide a

Bolzano e studiato Storia dell’arte

presso l’Università di Innsbruck.

Gestisce Castel Castelbello e

collabora a diverse pubblicazioni

e progetti. Collaboratore del

“Südtiroler Burgeninstitut”.

Meritano sempre una visita: Castello

Moos Schulthaus, Castello di Appiano,

Castel Firmiano (MMM Firmiano) e

Castel Mareccio.

C A S T E L L I E F O R T E Z Z E

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V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

ÖTZI, l’Uomo venuto dal ghiaccio

di Giancarlo Riccio

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V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

ÖTZI, l’Uomo venuto dal ghiaccio

di Giancarlo Riccio

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V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

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MAGAZINE 2015 35

E, probabilmente, ancora più avventurosa. Per l’Uomo venuto dal ghiaccio, del quale quasi quattro milioni di visitatori (e con un ritmo feli-cemente anomalo rispetto al numero di frequen-tatori di un museo) hanno già condiviso la vita, le scene di caccia, i momenti di riposo e persino gli acciacchi cardio-vascolari, è iniziata una se-

conda vita. La “mum-mia meglio conservata del mondo”, del resto, “parla” ai visitatori della scientifica e rigo-rosa struttura museale di via Museo, confi-

da di aver perso qualche centimetro di altezza rispetto alla molto onorevole statura originaria di un metro e sessanta. E dalla sua camera sta-gna, dove temperatura, umidità relativa e peso sono costantemente monitorati, è come si sia definitivamente adattato ad un confronto con la nostra contemporaneità. Di Ötzi sappiamo tut-to? No. Ma ogni giorno gli studiosi e i visitatori (moltissimi dei quali confessano, all’uscita, quasi ammaliati, di ricordare quel percorso museale e solo dopo le altre bellezze di Bolzano e dei din-torni) sono avvolti da scoperte nuove. Ma è tutto il mondo ad avere già condiviso – e continua a farlo – l’immagine dell’Uomo venuto dal ghiac-cio. Copertine di magazine prestigiosi, mi gliaia di

>> ArcheoParc Val Senales. Un museo interattivo, unico

nel suo genere, con grande areale adiacente e ambienti

ricostruiti in base ai documenti storici per creare l’habitat

naturale dell’uomo preistorico “Ötzi“, la mummia di 5.300

anni. Il vario programma quotidiano invita visitatori

d’ogni età a partecipare attivamente a tutte le iniziative.

È possibile cuocere il pane in modo “preistorico“, praticare

il tiro con l’arco, lavorare l’argilla e la pelle, oppure osser-

vare come si fonde il rame. www.archeoparc.it

>> Sulle tracce dell’amore. Il 14 e 15 febbraio 2015

l’Azienda di Soggiorno di Bolzano propone un program-

ma per San Valentino molto particolare. In collabora-

zione con artisti, storici e scrittori si ha la possibilità di

raggiungere i luoghi più romantici e suggestivi della re-

gione. Durante le visite guidate verranno narrate storie

d’amore avvincenti, romantiche, drammatiche e tragi-

che. www.bolzano-bozen.it

>> Pur Südtirol. Il “Mercato dei sapori“ di Bolzano pro-

pone una vasta gamma di prodotti regionali. Partico-

larmente interessante la cucina all’aperto, dove ven-

gono prodotti pasta e grissini con farine e ingredienti

provenienti esclusivamente da coltivazioni controllate

e biologiche. Il cuore di Pur Südtirol Bolzano è natu-

ralmente l’infinita gamma di prodotti genuini e locali.

www.pursuedtirol.com

>> Festival culturali. Piazze storiche, nonché edifici e

luoghi di interesse storico-culturale offrono la cornice

ideale per festival internazionali: il programma di ma-

nifestazioni inizia con slancio in occasione del Südtirol

Jazzfestival Alto Adige dal 26 giugno a 5 luglio. Seguo-

no poi il Festival Bolzano Danza a metà luglio, la mani-

festazione di musica classica Bolzano Festival Bozen da

fine luglio agli inizi di settembre, e le rappresentazioni

di arte moderna del Festival Transart a metà settembre.

www.bolzanodintorni.info

>> Bolzano in tasca. Una guida turistica ricca di spunti

per un lungo weekend, ma anche per un soggiorno più

esteso. Non importa se preferite dedicarvi allo shopping,

alle attività sportive oppure alla cultura – Oswald Stimpfl

vi mostra e vi racconta i più suggestivi e incantevoli an-

goli del capoluogo altoatesino. www.folioverlag.com

Quando è stato ritrovato, nel 1991 sul ghiac-ciaio italiano delle Alpi Venoste (Ötztaler Al-pen), aveva 5300 anni. Ma la nuova esistenza di Ötzi – che dal 28 marzo del 1998 è la prin-cipale attrazione turistica e scientifica non solo del Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano – promette di essere altrettanto lunga.

V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

La finestra di 40x40 cm posta

sulla cella frigorifera di Ötzi

ha soprattutto lo scopo di

garantire la conservazione

della mummia.

Un’apertura più ampia

produrrebbe uno sbalzo di

temperatura troppo elevato.

Dalla sua scoperta nel 1991

la mummia “Ötzi“ ha fornito

utilissime informazioni

scientifiche, naturalistiche e

soci-culturali sulla preistoria

d’importanza mondiale.

Ötzi, la “mummia meglio

conservata del mondo”

3’40’’

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MAGAZINE 201536

V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

Via Museo 43, Bolzano: dal

1998 “residenza“ ufficiale

di Ötzi, una delle mummie

più importanti e famose del

mondo.

servizi giornalistici per la carta stampata, radio, tv e web. Un patrimonio di informazioni ed ap-profondimenti che si intreccia con quello della comunità scientifica internazionale, la quale sta alimentando anche un dibattito sulla storia an-tica dell’Europa e delle sue popolazioni. E tutto converge sulla “città di Ötzi”, Bolzano, con una amplificazione dell’immagine culturale e turisti-ca del capoluogo altoatesino. In uno degli spazi più visitati (e commentati) dell’esposizione, ecco comunque una immagine tridimensionale che lascia esterrefatti. “Una grande fascinazione”, è il commento più frequente dei visitatori, aiutati da quella parola – fascinazione – che si declina quasi allo stesso modo in italiano, in tedesco e in inglese. Ebbene, Ötzi si propone come un reperto scientifico, come un “uomo del suo tempo”, come un cacciatore un po’ affaticato e forse persino un po’ disincantato nella ricostruzione fedele realizzata tenendo conto di misure reali e ricer-che accurate. L’uomo venuto dal ghiaccio appa-re a torso nudo, con capelli, barba e baffi che ne raccontano vicissitudini, piccole migrazioni e l’attività di caccia. Con pelli di varia provenienza

che proteggono la vita, le gambe e naturalmen-te i piedi immersi sempre in terreni selvaggi e freddi.

UN MUSEO PER BAMBINI Tagliente ed efficace è anche l’interesse dei pic-coli visitatori, sempre molto numerosi e, natu-ralmente, curiosissimi. Per loro ci sono occasioni preziose. Riuniti in gruppo con accompagnatori competenti e preparati, bambini e ragazzi sem-brano quasi avvertire lo scalpiccio delle calza-ture, taglia 38 secondo i nostri canoni moderni. Ciò nonostante, nessuno osa avvicinarsi più del consentito alla riproduzione tridimensionale. Le domande sono tantissime, una tira l’altra come in un giardino (scientifico) delle meraviglie. Ecco allora che si viene a sapere che gli antenati di Ötzi provengono dal Vicino Oriente (ricordiamo-ci che ci trovavamo oltre cinque millenni fa) e si sono avvicinati all’odierna Europa alpina per impegnarsi nell’agricoltura e nell’allevamento. Attività che non escludevano la caccia, allora esercitata per la sopravvivenza nei piccoli inse-diamenti. Desta curiosità anche che il patrimonio ereditario materno si ritrovi ancor oggi nei ceppi delle popolazioni ladine delle nostre Dolomiti. Quello paterno è invece riconoscibile negli an-tenati remoti di chi ora occupa pochissime aree isolate di Sardegna e Corsica.I visitatori più piccoli ascoltano informazioni e ricostruzioni storico-antropologiche quasi come si trattasse di narrare la storia di un bisnonno lontano, permeato di spirito d’avventura, che ha “deciso” di ritornare dal Passato per farci rico-struire la storia di un intero continente e di una intera, sfaccettata genealogia.Tempi lontanissimi. E tempi duri. Alcune tra le scoperte scientifiche più recenti hanno anche confermato che una freccia scoccata a una di-stanza di alcune decine di metri ha ferito l’Uomo venuto dal ghiaccio, provocando una emorragia. Pressoché mortale. Un trauma cranico potrebbe aver provocato in modo irreversibile il decesso. Ma quello che i ragazzi – ai quali il museo pro-pone percorsi dedicati, affollati di suggestioni anche ludiche – scoprono è anche la vicenda di una colluttazione tra lo stesso Ötzi e un suo av-versario. Forse anche più di uno.

IL MONDO DI ÖTZI La comunicazione tra l’Uomo venuto dal ghiaccio e visitatori – questa volta davvero di ogni età – è

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MAGAZINE 2015 37

Giancarlo Riccio Giornalista professionista dal 1985, ha lavorato nei

principali quotidiani nazionali italiani. Laurea ad

Innsbruck e dottorato a Berlino, è anche storico del

giornalismo e autore radiofonico e televisivo. Si occupa

di Cultura e Attualità per le edizioni di Bolzano e di Trento

del Corriere della Sera. Ha scritto libri sulla musica in

Italia e in Germania e sulla storia della tv italiana.

V I S I T A A L M U S E O A R C H E O L O G I C O

L’esposizione permanente

allestita su tre piani del

museo è completamente

dedicata ad Ötzi, l’uomo

venuto dal ghiaccio.

comunque biunivoca, con una valenza di recipro-cità entusiasmante. Come se lui raccontasse la propria storia e i frequentatori del museo voles-sero a loro volta ricostruire la propria. Lui – ri-prodotto in tre dimensioni e con l’abbigliamento che indossava al momento del ritrovamento in uno degli ambienti del museo dove le luci soffuse che proteggono la mummia sono qui un po’ più potenti e mirate – sembra proprio aver accettato il dialogo con gli abitanti del Terzo Millennio. La sua voce in più lingue accompagna i visitatori grazie a una App Audioguida che supera i con-fini dell’allestimento museale. Ne abbiamo ap-profittato. Grazie alla suggestione di una visita al mattino presto, abbiamo chiesto all’Uomo dei ghiacci che cosa si aspetti dai prossimi decenni, anzi secoli durante i quali irradierà da Bolzano il proprio messaggio scientifico e la propria sto-ria privata. Intorno alla camera asettica che lo conserva, lo abbiamo sentito prima lamentarsi un po’ perché ha perso un paio di centimetri in altezza: e questo fa parte dei supporti audio reali per i visitatori. Ma poi, tendendo l’orecchio, ci è sembrato proprio che volesse aggiungere altro. Ovvero un invito a tutti, non solo agli scienziati che continuano a studiarlo, affinché la sua sto-ria si riverberi su quella dell’umanità. Perché Ötzi unisce ed amalgama lingue e popoli differenti e ci insegna – anche – la tolleranza e l’ingegno collettivo.

Poi, nella sala dell’ultimo piano del museo, ci è sembrato che risuonasse anche l’invito a visitare gli altri musei vicini a quello di “casa sua”. Dal Museo Civico a quello Mercantile, depositari en-trambi di collezioni di arte medioevale, gotica e barocca che “disegnano” la storia altoatesina e dell’intera Europa centrale. E senza dimenticare il tesoro del duomo di Bolzano, Castel Roncolo e naturalmente il Museo di Scienze Naturali. Fino ad arrivare – passato il Talvera (Ötzi preferisce dire “guadato”, come ai suoi tempi) al Museion, museo d’arte moderna e contemporanea. Ovvero le suggestioni dell’arte e delle culture di oggi. At-traversando secoli di storia (e di scoperte scien-tifiche) che avrebbero emozionato ed entusia-smato anche lui. Se non fosse stato impegnato a cacciare o rifugiarsi dal freddo. E ogni tanto riposarsi anche un po’: giusto per non affaticare troppo il cuore.

>> Shopping a Bolzano. Bolzano, invece di centri com-

merciali, vanta dei bellissimi portici. “Sotto i portici” le

boutique si allineano una all’altra: moda italiana, loden

tirolese, negozi di lunga tradizione come Rizzoli e Ober-

rauch Zitt, nonché Benetton, Esprit e Douglas. Un per-

corso di 300 metri di negozi! Lo shopping tour prosegue

inoltre lungo la Via Dr.-Streiter, Via Argentieri, Via della

Mostra e Via Leonardo da Vinci.

>> Museo nel Monumento alla Vittoria. Il percorso

espositivo “BZ ‘18–’45. Un monumento, una città, due

dittature“ spiega la storia del Monumento alla Vitto-

ria di Bolzano. La mostra analizza gli aspetti regionali

e interregionali dal 1918–1945 e approfondisce gli

aspetti del fascismo e l’occupazione nazionalsocialista.

www.monumentoallavittoria.com

>> museumobil Card. Un unico biglietto permette la

scoperta dei musei in tutto l’Alto Adige e l’utilizzo di tut-

ti i mezzi pubblici di trasporto pubblico per tre o sette

giorni. La museumobil Card è disponibile presso tutti

i punti vendita del Trasporto Integrato Alto Adige e in

tutti gli uffici turistici. Per sapere di più consultare il sito

www.mobilcard.info

>> Bolzano, Città del vino. Bolzano deve la sua fama di

città vinicola a due vini autoctoni, il Santa Maddalena

e il Lagrein. Chi desidera saperne di più può partecipa-

re ogni sabato, nei mesi di maggio e ottobre, alle gite

enologiche di Bacchus Urbanus. www.bolzano-bozen.it

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Piazza Walther a Bolzano, sedici e cinquan-tacinque del 26 novembre 2015: si è eccitati dall’ansia e dal nervosismo come succede prima della gara.

Il sole tramonta e piazza Walther rimane buia, le autorità sul palco si presentano e salutano il pubblico accorso numeroso fra l’albero di Natale

e la statua di Walther von der Vogelweide, i fiati soffiano nell’aria i primi suoni dell’Av-vento alpino e poi, con un gesto, si accendono le luci sulla magia del

Natale. Le casette s’illuminano, si offrono agli oc-chi strappando stupore, ognuna con la sua merce ben riposta e ordinata, cascate di piccoli ogget-

ti: bocce di Natale, alcune vere e proprie opere d’arte, candele profumate e decorate con grande creatività, stelle di fiori secchi, corone d’Avvento, stelle e stelline di paglia e, ancora, un pulviscolo di ornamenti, minuscoli gioielli, per impreziosire l’albero di Natale e abbellire la casa, e piccolissimi feltri e leccornie, spesso del tempo che fu, che raccontano come una vetrina il territorio. E poi ci sono i profumi. Che sono fastosi e festosi, dicono di spezie, di frittelle di mele, di dolci e di altri cibi di una tradizione che esiste da secoli. Il mercatino di Natale è tutto questo, è anche questo, è molto più di questo.

Spuntano dietro le casette figure oranti, espressione delle fatiche e delle fantasie di un gruppo di scultori gardenesi, che sembrano riu-nire il mercato al Duomo che si slancia, possente

25 anni Mercatino di Natale

di Roberta Agosti

Nell’aria i primi suoni

dell’Avvento Alpino

1’35’’

D O V E I L N A T A L E È D I C A S A

Page 38: MAGAZINE · 2015. 6. 17. · MAGAZINE 2015 5 INDICE 8La fortuna di questa Terra… 4’20’’ Alta Via nelle Alpi Val Sarentino 14 I sapori del benessere 1’25’’ Per corpo,

MAGAZINE 2015 39

e armonioso, a ridosso della piazza: sembrano suggerire la spiritualità, sembrano spingere a in-sinuarsi in uno dei monumenti simboli della città, uno scrigno d’arte nel quale le note che si svela-no dall’organo dicono di quell’attesa che è il vero messaggio dell’Avvento. Dal palco risuonano le musiche tradizionali del Natale così come lo si in-tende nell’arco alpino: ottoni, qualche strumento a corda come l’arpa, la fisarmonica, ma anche lo scacciapensieri, suonato anticamente in molti masi dell’Alto Adige, la cetra, i corni delle Alpi, messaggi che superano l’allegro affaccendarsi del mercato per salire sopra la città.

Le luci illuminano percorsi verso il centro storico, tabernacolo di architettura e cultura nordica, con gli altri mercatini di Palais Campo-franco, piazza della Mostra e del Municipio, la Chiesa dei Domenicani e il parco dei Cappucci-ni, poi di nuovo verso il palazzo Mercantile, sede dell’omonimo museo, santuario del sapere e del potere commerciale cittadino, di piazza delle Erbe, del famoso Museo Archeologico con Ötzi, il museo civico con la preziosa storia cittadina, il Museion e, oltre il ponte Talvera, il nuovo mu-seo del Monumento alla Vittoria che racconta la storia fra le due grandi guerre. Un tema non na-talizio, ma che apre alla comprensione della città e spiega la sua coerenza, la sua essenza di ponte fra culture, la volontà di riproporre le sue tradi-zioni, fra le quali spicca, di sicuro, il mercatino di Natale.

Il Mercatino di Natale di

Bolzano, il più vecchio

assieme a quello di

Bressanone, incanta grandi

e piccini fin dal 1991.

I cinque Mercatini di Natale

Originali dell’Alto Adige

regalano una straordinaria e

singolare atmosfera natalizia.

25 anni Mercatino di Natale

di Roberta Agosti

>> Avvento Alpino in Val Sarentino. Durante i fine

settimana d’Avvento, nei vicoli del paese di Sarentino

vengono allestiti meravigliosi stand natalizi. Oltre agli

addobbi natalizi è possibile acquistare prodotti fatti a

mano come il “Sarnar Janggar“ (giacca tradizionale) in

lana di cotta di pecora oppure le “Toppar“, le pantofole

in feltro tirolese, tipici oggetti della tradizione locale.

www.alpenadvent.sarntal.com

>> “Klöckeln“ in Val Sarentino. Il “Klöckeln“ è un’anti-

chissima usanza risalente al XVI° secolo. Il nome di que-

sta sagra deriva da “Anklöpfeln” che in tedesco significa

“bussare”. Si festeggia nei tre giovedì prima di Natale con

musiche che accompagnano le canzoni tradizionali, si fa

baldoria e si raccolgono offerte. www.valsarentino.com

>> Trenatale del Renon. Nei fine-settimana prenatalizi

il “Trenatale“ fa sosta nelle stazioni ferroviarie di Sopra-

bolzano e Collalbo, dove vengono allestiti due mercatini

di Natale veramente unici. I mercatini propongono cori

e concerti, anche dei corni delle Alpi, nonché un nutrito

programma per bambini. Un’esperienza diversa lonta-

no dalla frenesia quotidiana. www.trenatale.it

>> La sfilata dell’Egetmann. Il martedì grasso, il 17

febbraio 2015, a Termeno si celebra il matrimonio

dell’Egetmann Hansl, un pupazzo in giacca nera con

tutto un seguito di mostri pelosi, figure e carri. La sin-

golare sfilata viene organizzata dal 1591 ogni due

anni a Termeno e si annovera fra le più antiche, inso-

lite e vivaci usanze del carnevale conservatesi in Tirolo.

www.egetmann.com

Roberta Agosti Nata a Merano nel 1967,

vive con la sua famiglia

a Bolzano, dove, dal

2010 dirige l’Azienda di

Soggiorno. Cresciuta a

Lana vi si è trasferita in

gioventù, scoprendo con

entusiasmo lo straordinario

potenziale turistico

della città capoluogo

e dei suoi dintorni.

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MAGAZINE 201540

G U I D A G O U R M E T

Ristorante Luogo +39Michelin

Guida Rossa 2014

Gambero Rosso 2014

Guida dell‘Espresso

2015

Osterie d‘Italia 2015

Gault Millau Südtirol

2015

Bistro Humus Bolzano 0471 971 961 12,5/20

Forsterbräu Bolzano 0471 977 243

Ristorante Castel Flavon Bolzano 0471 402 130 nominato 12,5/20

Gasthof Kohlern Bolzano 0471 329 978 nominato

Ristorante Laurin Bolzano 0471 311 000 79/100 14,5/20 15/20

Ristorante Löwengrube Bolzano 0471 970 032 14/20 13/20

Ristorante Lunas Bolzano 0471 975 642 nominato 12,5/20

Ristorante Vögele Bolzano 0471 973 938 nominato nominato

Gasthaus Cavallino Bianco Bolzano 0471 973 267 nominato

Ristorante Zur Kaiserkron Bolzano 0471 303 233 nominato 14/20 15/20

Gasthof Tiefthalerhof San Genesio 348 0333391 nominato

Gasthof Lanzenschuster San Genesio 0471 340 012 nominato

Gasthof Patauner Settequerce 0471 918 502 13/20

Ristorante Schwarzer Adler Andriano 0471 510 288 nominato

Landgasthof Bad Turmbach Appiano 0471 662 339

Ristorante Zur Rose Appiano 0471 662 249 88/100 17/20 17/20

Ristorante Ansitz Pillhof Appiano 0471 633 100 nominato

Ristorante L‘Arena Weinegg Appiano 0471 662 511

Ristorante Ritterhof Caldaro 0471 963 330 nominato 14/20

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MAGAZINE 2015 41

G U I D A G O U R M E T

I ristoranti migliori

Locali rinomati con chef pluripremiati, nobili ristoranti nell’elegante cornice di castelli e residen-ze, ma anche locali tradizionali, trattorie e osterie, malghe e rifugi semplici e genuini invitano a lasciarsi andare ai piaceri del palato. A dimostrarlo, tra l’altro, le più prestigiose guide gastrono-miche, che fanno piovere ogni anno stelle, riconoscimenti e lodi sperticate sui locali della zona.

Ristorante Luogo +39Michelin

Guida Rossa 2014

Gambero Rosso 2014

Guida dell‘Espresso

2015

Osterie d‘Italia 2015

Gault Millau Südtirol

2015

Ristorante Siegi‘s Caldaro 0471 665 721 nominato

Taberna Romani Termeno 0471 860 010

Gasthaus Zur Rose Cortaccia 0471 880 116 81/100 13/20 15/20

Gasthaus Schwarz Adler Cortaccia 0471 880 224 nominato 14/20

Vineria Paradeis Magrè 0471 809 580

Trattoria Dorfnerhof Montagna 0471 819 798 12/20 nominato

Ristorante Johnson & Dipoli Egna 0471 820 323 nominato

Gasthof Fichtenhof Salorno 0471 889 028 nominato

Ristorante Auener Hof Val Sarentino 0471 623 055 15,5/20 17/20

Ristorante Braunwirt Val Sarentino 0471 620 165 nominato 14/20

Trattoria-maso Baumannhof Renon 0471 365 206 nominato

Gasthof Ansitz Kematen Renon 0471 356 356

Gasthaus Patscheiderhof Renon 0471 365 267 nominato 13/20

Ristorante Parkhotel Holzner Renon 0471 345 231 14/20

Gasthaus Signaterhof Renon 0471 365 353 13/20

Ristorante Zirmerhof Stube 1600 Redagno 0471 887 215 nominato 13/20

Ristorante Krone Aldino 0471 886 825 77/100 nominato 14/20

Ristorante Ploner Aldino 0471 886 556 14/20

Gasthaus Kürbishof Anterivo 0471 882 140 nominato 13/20

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MAGAZINE 201542

TUTTI in PISTA

V A C A N Z E S U L L A N E V E

di Peter Treibenreif

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Gli sciatori esperti sanno che non sono i re-cord a costituire l‘attrattiva principale di un comprensorio sciistico. In questa panora-mica si colloca anche la descrizione dei tre comprensori sciistici dell’area vacanza Bol-zano Vigneti e Dolomiti, sicuramente non di grande effetto: non si trovano infatti parolo-ni eclatanti. In questo caso non è possibile vantarsi di piste chilometriche da tre cifre, e mancano anche descrizioni quali “pista più lunga“ oppure “cabinovia più alta“.

2’40’’

Familiare e personale – queste sono le parole che meglio descrivono i comprensori sciistici della zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti. I comprensori di Reinswald, Corno del Renon e Passo Oclini han-no comunque molto da offrire. Sono adatti alle famiglie e agli appassionati dello sci e della na-tura. I comprensori si presentano a misura d’uo-mo, e offrono un trattamento molto personale. Qui lo sciatore è una “persona“, e non semplice-mente un “numero pagante“. Un atteggiamento molto apprezzato anche dalla famiglia Rossi di Milano. “Abbiamo scelto come meta vacanziera la zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti soprattutto per le piste meno affollate che altrove. Questa

è la nostra vacanza in famiglia – e desideriamo trascorrere più tempo possibile assieme“, spie-ga Carlo. Carlo è uno sciatore provetto, mentre suo figlio Mattia ha scoperto lo snowboard tre anni fa. Mamma Rita scia moderatamente bene e apprezza maggiormente le terrazze soleggiate dei rifugi che alle piste troppo ripide. Martina, la piccolina della famiglia, frequenta la seconda elementare e suo padre vorrebbe che si appas-sionasse allo sci.

La famiglia sceglie come prima tappa il comprensorio sciistico di Reinswald. Dopo un anno di sosta Carlo desidera sciare su piste impegnative. Le piste in Val Sarentino sembrano essere la scelta giusta. Non per niente la valle ospita regolarmente gare di Coppa Europa. Le pi-ste sono ideali per allenarsi in velocità. La pista Pichlberg-Plankenhorn è veramente sensaziona-le: 3,7 km di lunghezza, 900 di dislivello. Non c‘è da meravigliarsi se qui si allenano i campioni del-

V A C A N Z E S U L L A N E V E

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MAGAZINE 201544

>> Divertimento sugli sci. I tre comprensori sciistici

della zona di Bolzano Vigneti e Dolomiti offrono il

meglio per gli amanti della neve: natura, suggestivi

scenari montani, tradizione e proverbiale ospitalità.

Ma la cosa più importante è sicuramente la tranquil-

lità che regna sulle piste, gli anelli per lo sci di fondo

e la pista da slittino. Tutte le informazioni all’indirizzo

www.bolzanodintorni.info

>> Gastronomia sulla neve. Sei bravissimi chef del

Renon, sei diversi rifugi e ristoranti, sei specialità

tipiche regionali – questa è la ricetta per prepa-

rare l’evento gastronomico più singolare che avrà

luogo il 17 gennaio 2015 nel comprensorio sciisti-

co del Corno del Renon, per la gioia di escursioni-

sti, sciatori, snowboarder e appassionati di slittino.

www.renon.com

>> Slittino al chiaro di luna. Il comprensorio sciisti-

co di Reinswald promette giornate indimenticabili.

Nelle notti di luna piena del 6 e 7 febbraio e del 6 e

7 marzo 2015, la cabinovia a 6 posti conduce gli ap-

passionati di slittino, dalle ore 20 alle ore 22, a 2130

m d’altitudine alla partenza della pista per slittini.

www.reinswald.com

>> Una cavalcata tra la neve fresca. Pace e re-

lax durante un’escursione in sella ad un mansueto

avelignese: nei mesi invernali l’altipiano del Renon,

San Genesio, la romantica Val Sarentino e la zona

di Meltina offrono le condizioni ideali per una ro-

mantica cavalcata attraverso il paesaggio innevato.

www.bolzanodintorni.info

>> Ortler Skiarena. 16 soleggiati comprensori scii-

stici, tra cui Reinswald e Corno Renon, con 300 km di

piste fino a 3000 m garantiscono vacanze in famiglia

all‘insegna dello sport. Per pacchetti vacanza, web-

cam e altro ancora visita www.ortlerskiarena.com

le nazionali di sci. Martina fa le sue prime espe-rienze sugli sci nell’asilo sulla neve. Gli istrutto-ri si prendono cura della piccola. Ogni inizio è difficile ma grazie ai pazienti insegnamenti degli istruttori, Martina riesce a superare ogni difficol-tà e a proseguire con grande motivazione. Mattia si esercita sulle piste pianeggianti – deve pren-

dere confidenza con lo snowboard e trovare il giusto ritmo. Intan-to la mamma si gode il sole sulla terrazza del rifugio, l’ideale per dimenticare la frene-sia della quotidianità e iniziare al meglio la

settimana di vacanza sulla neve. A fine giornata il bilancio è veramente positivo: “Meraviglioso, torneremo con piacere“, dice Rita. “Il tempo me-raviglioso, la gente, il panorama. Tutto perfetto. Ognuno di noi ha fatto ciò che voleva senza ave-re la sensazione di andare per vie diverse.“

Il comprensorio sciistico del Corno del Renon è stato scelto per far felice Mattia. Il motivo: in prossimità della stazione intermedia della cabinovia si trova un grande funpark per snowboarder. Qui Mattia può sbizzarrirsi, mentre Carlo può trascorre la giornata sugli sci con sua

Meraviglioso: il tempo,

la gente ed il panorama

V A C A N Z E S U L L A N E V E

Le larghe piste del Corno del

Renon sono ideali per sciatori

che desiderano sciare in

tranquillità e senza eccessi.

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MAGAZINE 2015 45

Peter TreibenreifNato nel 1975, residente sul Renon,

sposato e padre di due figli.

Formazione nell’ambito turistico ed esperienze

lavorative nel settore del turismo e presso

l’Associazione Turistica del Renon; giornalista

freelance dal 2012. Lavora per l’emittente

Rai Südtirol, in radio e in televisione.

moglie. Le piste del Renon sono poco ripide, ide-ali per i principianti. Il comprensorio vanta co-munque due piste più impegnative qualora Carlo decidesse di scegliere piste alternative. La coppia apprezza le discese e soprattutto il meraviglioso panorama montano. La figlia si esercita nell’asilo sulla neve. Anche qui ci sono istruttori pazien-ti che le insegnano i primi passi sugli sci. Dopo pranzo la famiglia decide di andare in slittino: prima si incamminano lungo un romantico sen-tiero innevato, e poi si lanciano con la slitta verso valle lungo la pista con vista sul magnifico Sciliar e sulle Dolomiti, per raggiungere nuovamente la stazione a valle e ritornare a Tre Sentieri. La sera si ripensa alla bellissima giornata trascorsa. “Lo snowpark è bellissimo. Una figata!“, racconta Mattia entusiasta con gli occhi che brillano.

Poi arriva il giorno in cui si decide di scia-re tutti insieme. La piccola Martina è pronta e sicura sugli sci. La meta della giornata è il com-prensorio Passo Oclini, luogo ideale per famiglie e gruppi. Cinque skilift collegano sette chilometri di piste che si estendono tra il Corno Bianco e il Corno Nero nel cuore delle Dolomiti. Carlo scia con la moglie e la figlia, mentre Mattia fa amici-zia con una scolaresca che sta trascorrendo una settimana di vacanza sulla neve. Rita s‘innamo-ra subito del meraviglioso paesaggio innevato.

La sera dice convinta: “Torneremo sicuramente. Magari con gli sci da fondo. Penso che qui anche mio marito Carlo potrebbe appassionarsi a que-sta disciplina nordica“. Dopo tre giornate trascor-se sulla neve, mamma e figlia decidono di visitare la città di Bolzano e di dedicarsi allo shopping e alla cultura mentre padre e figlio sfrecciano sulle piste da sci. La sera la famiglia si ritrova, stanca ma felice. Il giorno della partenza sono tutti un po’ tristi, ma convinti: se possibile, vogliono tor-nare in Alto Adige. Assolutamente!

V A C A N Z E S U L L A N E V E

Mentre i figli sfrecciano sulle

piste, i genitori possono

godersi tranquillamente sole

e panorama.

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Laghi incantevoli di Peter Thalmann

I L A G H I P I Ù C A L D I D E L L E A L P I

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MAGAZINE 2015 47

I L A G H I P I Ù C A L D I D E L L E A L P I

Da più di 50 anni un’attrattiva unica e spe-ciale. Non importa se dolcemente adagiato in primavera, vivace in estate oppure pitto-resco in autunno: il Lago di Caldaro affascina in ogni stagione dell’anno. Ora vi racconto una leggenda che ha come protagonista Gesù e che ha contribuito non poco ad incre-mentare il turismo della zona.

Ormai è più che risaputo che la zona di Bol-zano Vigneti e Dolomiti è una delle mete turi-stiche più amate da turisti provenienti da tutto il mondo. Una leggenda popolare narra che un giorno perfino Gesù si è fermò in zona. Si raccon-ta che abbia attraversato la zona dell’Oltradige in compagnia di San Pietro. Entrambi avevano mol-ta fame e sete. Dove ora si trova il Lago di Cal-daro, una volta si estendeva una ricca città i cui abitanti erano conosciuti per le enormi ricchezze ma anche per la loro avarizia; tant’è che non die-dero nulla da bere e da mangiare ai due viandan-ti. Solamente un artigiano che viveva in un’umile capanna sulla collina ai margini della ricca cit-tà s’impietosì e diede ai due viaggiatori assetati

una caraffa d’acqua fresca. Gesù bevette tutto d’un fiato mezza caraffa d‘acqua e il re-sto dell’acqua lo versò dalla finestra. L’acqua iniziò a zampillare dal terreno a grosse quan-tità, inondando la città e sommergendo tutto,

anche i suoi ricchi e avari abitanti. Al posto del-la città si formò un lago. L’unica casa che venne risparmiata dall‘inondazione fu la capanna del povero artigiano. La casa esiste ancora e si trova in località Campi al Lago, sulla sponda orientale del Lago di Caldaro, in una posizione veramente invidiabile.

Le “Cinque vele“ al Lago di Monticolo. Al giorno d’oggi nessuno deve più soffrire la sete e la fame a Caldaro. La località vanta, infatti, un grande numero di ristoranti e osterie tradi-zionali. La zona vive prevalentemente di turismo

che ormai sin dagli anni cinquanta è in continuo aumento. L’attrattiva più importante dell’intera regione è sicuramente il Lago di Caldaro. Il lago balneabile più caldo delle Alpi, come lo promuo-ve l’ufficio turistico locale. La stagione balnea-re viene inaugurata sempre a inizio maggio e si protrae fino a fine settembre. A pochi chilometri di distanza si trova anche il Lago di Monticolo, che da tempo l’associazione Legambiente premia con le “Cinque Vele”, perché è uno dei laghi più puliti d’Italia. I Laghi di Monticolo sono due, ma purtroppo non sono stati scenario di una bella leggenda come quella raccontata per il Lago di Caldaro che possa spiegarcene l’origine. Ci piace pensare che Gesù, quella volta, abbia proseguito per un paio di chilometri e sia passato anche per il magnifico bosco di Monticolo chiedendo una caraffa d’acqua anche qui, ma questa è solo una semplice considerazione. Quello che veramente conta è l’altissima qualità delle acque per la bal-neazione e la qualità della vita che la zona vanta. Legambiente, la più grande associazione ambien-talista d’Italia, premia ogni anno esplicitamente la qualità dell’acqua, ma anche le strutture che sono state costruite sulle sponde del lago, le quali sono considerate strutture sostenibili e perfettamente inserite nell’ambiente. Ma il lago offre molto di più! Non importa se amate l’acqua, la bici oppure il jogging perché gli sportivi trovano tutto ciò che desiderano. Naturalmente si può anche semplice-mente oziare perché i laghi dell‘Oltradige sono il luogo ideale per trascorrere momenti di piacevole relax. Suggerimento: noleggiate una barca a remi oppure un pedalò, prendete il largo e godetevi un magnifico bagno di sole.

Patria di surfisti di successo. Nel tardo po-meriggio il Lago di Caldaro viene preso d’assalto

Il Lago di Favogna nella

Bassa Atesina è una meta

prediletta nei mesi estivi.

Dal 1977 il lago è sotto

tutela ambientale.

Ovviamente si può anche

oziare in riva al lago

2’45’’

di Peter Thalmann

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I L A G H I P I Ù C A L D I D E L L E A L P I

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MAGAZINE 2015 49

da surfisti e velisti. Il lago brulica di vita. Gli spor-tivi si lasciano trasportare dalle raffiche di vento. Da sud soffia l’Ora, una brezza che porta piace-vole refrigerio agli amanti del sole e rende felici velisti e surfisti. L‘acqua calda del lago e la brezza da sud fanno del Lago di Caldaro la meta ideale per gli amanti del surf e della vela. Questa terra è anche patria di molti campioni: Klaus Maran, ora gastronomo di successo, che negli anni ’70 è stato tre volte campione del mondo di surf. Nel 1984 ha partecipato ai Giochi Olimpici di Los An-geles. Mentre Fabian Heidegger, con la sua tavola da surf, è riuscito a partecipare ai Giochi Olimpici in Cina.

La conta dei piselli sul Lago di Caldaro. In pedalò, distesi sull’erba oppure al sole, avete for-se notato le meravigliose rovine che si innalzano sopra il Lago di Caldaro; si tratta delle rovine di Castelchiaro. Una volta il castello apparteneva ai Signori von Toggenburg e si dice che sulla col-lina sottostante il castello crescano ancora oggi delle bellissime piante di piselli. Questo è merito di Santa Notburga che un tempo lavorava come serva nel castello. Si narra che un giorno, mentre scendeva a valle, le caddero da una ciotola alcuni piselli e da allora, sulla collina crescono sempre nuove piante di questo ortaggio.

>> Tuffi e tintarella. 300 giornate di sole all’anno e ba-

gni di sole a non finire! Nei laghi balneabili, nelle piscine

divertimento e nelle piscine pubbliche che si trovano in

quasi tutte le località e altitudini comprese tra i 220 m

di Salorno ai 1211 m di Soprabolzano.

>> Laghi di montagna. Chi cerca vero refrigerio non

può non tuffarsi in uno dei tanti laghi di montagna.

Tra questi vanno ricordati il Lago di Favogna (1047

m) sopra l‘abitato di Cortaccia, il Lago Göller (1103 m)

di Aldino e il Lago di Costalovara (1204 m) sul Renon,

nonché il famoso Lago di Caldaro e i Laghi di Monticolo.

www.bolzanodintorni.info

>> Un giro intorno al lago. Un sentiero di 7,5 km permet-

te di effettuare il giro del Lago di Caldaro. In quasi tre ore

di cammino è possibile esplorare il ricco e vario paesag-

gio della zona. 14 tabelle informative lungo il percorso

consentono di prendere confidenza con le particolarità

di questo paesaggio naturale-culturale, tra cui la vege-

tazione termofila (sponda orientale), la vita nelle zone

umide (sponda meridionale) ed il rapporto tra uomo e

paesaggio (sponda occidentale). www.caldaro.info

>> Tutti nel bosco. Il bosco di Monticolo è la più grande

area relax dell’Alto Adige e una meta molto amata per

gli abitanti della zona e per i turisti. Nel bosco si trovano

sentieri per tranquille passeggiate, nonché escursioni

più impegnative, percorsi per fare jogging e piste cicla-

bili per famiglie, ma anche per ciclisti esperti. 100 ettari

sono posti sotto tutela naturale, tra queste la zona della

Valle di Primavera che già a fine febbraio/inizio marzo

esplode in un tripudio di colori e fiori. www.appiano.com

Peter Thalmann Nato a Bolzano, ma cresciuto a Caldaro.

Politologo. Libero giornalista, autore e

moderatore. Pubblica costantemente

testi sulla gastronomia e sul vino in

Alto Adige. Lavora innanzitutto in radio

(temi principali: politica e sport).

I L A G H I P I Ù C A L D I D E L L E A L P I

Amanti del sole, surfisti

e bagnanti: la stagione

balneare del Lago di Caldaro,

il lago naturale più grande

dell’Alto Adige, inizia a

maggio e si protrae fino a

ottobre.

Un tuffo dove l’acqua è

più blu: il grande Lago di

Monticolo non è solo uno

dei laghi più puliti d’Italia,

ma anche uno dei più caldi

dell’intero arco alpino.

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3 6 5 G I O R N I E V E N T I E M A N I F E S T A Z I O N I

365 giorni Eventi e Manifestazioni

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MAGAZINE 2015 51

3 6 5 G I O R N I E V E N T I E M A N I F E S T A Z I O N I

365 giorni Eventi e Manifestazioni

I principali appuntamenti in un colpo d’occhio: concerti, festival musicali, feste del vino, sagre paesane, tradizioni ed usanze vissute, eventi sportivi impegnativi e divertenti. Informazioni dettagliate presso le associazioni turistiche e su www.bolzanodintorni.info

USICA & CULTURA “Sulle tracce dell‘amore“, visite guidate a Bolzanoil 14 e 15 febbraio“Pauls Sakral”, concerti per organo nel Duomo diS. Paolo/Appiano ed in altre chiese da marzo ad ottobreMusica & Cultura nella Commenda di Longomoso/Renonda maggio a ottobre: concerti di musica da camera,escursioni da organo a organo, esposizioniConcerti al castello: a Termeno il 5 giugno; Castello di Enn a Montagna/inizio agosto; Appiano: residenza Lanserhaus; Castel Salorno “Haderburg” a SalornoConcerti Musica & Vino a Cortaccia e Niclara nei mesi estiviJunior Academy Appiano dal 21 al 23 aprile29° Bolzano Cinema in aprileCastelmusika ad Appiano il 17 maggio Giornata internazionale dei musei il 17 maggio“Rudy Giovannini’s Köfelefest” a Laives il 5 e 6 giugnoSüdtirol Jazzfestival Alto Adige a Bolzano e nei dintornidal 26 giugno al 5 luglioEstate musicale ad Appiano dal 30 giugno al 7 luglioFeste musicali a Bolzano in luglioBolzano Danza nella seconda metà di luglioPalcoscenico sul Lago di Caldaro il 21 e 28 luglio, 4 agostoBolzano Festival Bozen, concerti di musica classicain agosto e settembreFestival Ferruccio Busoni a Bolzano, fine agostoa inizio settembreFestival del Bande Musicali a Bolzano, metà settembreConcerto del coro Montanara ad Appiano a settembreTransart, festival di cultura contemporanea da metàsettembre a inizio ottobreGraziano Festival a Bronzolo il 10 ottobre Accademia di pianoforte ad Appiano dal 13 al 16 ottobreLunga Notte dei Musei a Bolzano il 27 novembre

M S AGRE PAESANE & ALTRE MANIFESTAZIONI Giornata gastronomica sulla neve, Corno del Renonil 17 gennaioFamily Festival a Bolzano dal 12 al 15 febbraio Festa del croco sul passo di Meltina il 25 aprileNotte delle streghe a Longostagno/Renon il 30 aprile127° Mercato dei fiori a Bolzanoil 30 aprile e l‘1 maggioFesta degli asparagi a Terlanoa fine aprile/inizio maggioGiornata delle mele a Laives Bronzolo Vadena, inizio maggio e fine agosto Kinderfestival a Bolzano nella seconda metà di maggio Festa dei Portoni a Salorno dal 22 al 24 maggio Festa del paese a Ora dal 28 al 30 maggio Festival del Gusto a Bolzano dal 29 al 31 maggio Castelronda, alla scoperta di sei castelli a Bolzanoed Appiano dal 5 al 7 giugnoL’alba sul Corno del Renon, a marzo e da metà luglio a settembreFesta del paese a Sarentino il 18 e 19 luglio Festa del paese a Caldaro il 25 e 26 luglioLa Tavolata enogastronomica a San Paolo/Appianoil 28 luglioFesta dei Portici a Egna a inizio agostoFesta del vino a Caldaro dal 12 al 15 agostoFesta della città Bolzano, inizio settembre “Schupfenfest” sul Salto, Meltina/San Genesioil 20 settembreGiornate d’autunno a Termeno il 2 e 3 ottobreEscursioni autunnale con castagnata ad Andriano il 2 e 9 ottobre

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S ETTIMANE GASTRONOMICHESettimane dell’erba orsina ad Andriano, inizio aprileSettimane gastronomiche a San Genesio, ad aprile/maggioSettimane degli asparagi nel triangolo degli asparagi aTerlano da inizio aprile a fine maggioFood & Flowers in vari ristoranti nel centro storico diBolzano, da fine aprile a metà maggioCorse serali gastronomiche con il trenino del Renonda maggio ad agosto“Sarnar Morgreti Essn” in sei ristoranti dellaVal Sarentino dal 3 al 12 luglioOttobre del vino, settimane enogastronomichea Termeno a ottobreAutunno dorato a Bolzano: specialità con mele, castagne,zucca e vino da inizio ottobre a metà novembreSettimane culinarie a Meltina a novembre

VENTI ENOLOGICI Mostra Vini di Bolzano dal 4 all’8 marzoGiornata del vino ad Appiano il 25 aprileUna passeggiata tra atmosfera e gusto a Caldaro il 26 aprileVino in Festa sulla Strada del Vino dal 9 maggio al 6 giugnoSimposio del Gewürztraminer a Termeno dal 14 al 16 maggio Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adigea Montagna ed Egna a metà maggioSettimana del vino “Gioia dei sensi” a Termeno dal 21 al 23 maggio e dal 22 al 24 ottobre Escursione & Gewürztraminer a Termeno il 17 maggioPresentazione dei vini Lago di Caldaro “Charta”a Caldaro il 19 maggioNotte delle Cantine il 6 giugnoIn abito bianco a Caldaro il 23 giugnovino & portici a Egna a inizio luglioLa Strada del Gewürztraminer a Termeno il10 luglioI bianchi di Monticolo a Monticolo/Appiano il 17 luglio Settimane eno-culturali a San Paolo/Appianoda fine luglio a inizio agostoNotte di San Lorenzo a Bolzano inizio agostoNotte di San Lorenzo ad Andriano il 10 agostoGiornate della degustazione dei vini della BassaAtesina ad Ora a metà agostoEstate del vino a Cornaiano/Appiano il 21 agostoGiornate del vino a Caldaro il 3 e 4 settembreVino e Cucina a Caldaro il 3 ottobreGiornata delle grapperie aperte a inizio ottobreUltimo carico d’uva a Cornaiano/Appiano il 17 ottobreIl vicolo del vino a Termeno il 17 ottobre

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3 6 5 G I O R N I E V E N T I E M A N I F E S T A Z I O N I

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E VENTI SPORTIVI Gare di pattinaggio di velocità a Collalbo/Renon fino a febbraioCoppa del mondo femminile di sciabola a Bolzano il 28–29 febbraio Mezza maratona del Lago di Caldaro il 29 marzoeppanBIKE BIKE|Expo il 25 e 26 aprileTradizionale giro ciclistico popolare ad Andriano l’1 maggioTriathlon internazionale al Lago di Caldaro il 9 maggio4° Ortles Classic Run, uscita di macchine d’epoca il 28 giugno“Almrausch & Edelbike”, giornata di MTB a Sarentino l’11 luglioSüdtirol Ultra Skyrace nei monti Sarentini dal 24 al 26 luglioGiro delle Dolomiti, tappe in bici da Bolzano nelle Dolomiti,da fine luglio a inizio agosto“La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” gara di mountain bike,partenza da Ora, inizio agostoTorneo internazionale di tennis Futures ATP a Ronco/Cornaiano,inizio/metà agostoCorsa ciclistica Gran premio Passo di Pennes in Val Sarentino il 22 agostoSupersprint-Triathlon “Montigglman“ a metà settembreGiornata senza macchine sulla strada della Mendolaa Appiano/Caldaro a metà settembreCorsa ciclistica Bolzano–San Genesio il 26 settembreMaratonina del Salto il 27 settembreCorsa della Strada del Vino a metà ottobreIcegala a Bolzano il 29 dicembreCorsa di San Silvestro Boclassic nel centro storico di Bolzano il 31 dicembre

RADIZIONE & USANZESfilata dell’Egetmann a Termeno il 17 febbraio Tinzltag (usanza carnevalesca) ad Aldino il 17 febbraioMercato di San Marco a Ora il 25 aprileSagra di San Giorgio a Terlano a fine aprileFesta di San Bartolomeo sull’Alpe di Renon il 24 agostoSagra della Val Sarentino a Sarentino dal 5 al 7 settembreRitorno a valle del bestiame a Trodena e Anterivo a settembreFesta del Ringraziamento in Piazza Walther a Bolzano a metà ottobreMercato di San Martino a Cornaiano/Appiano l’11 novembreMercato di San Martino con corsa delle oche a Cortina ssdv l’11 novembreSfilata dei ‘Krampus’ a Ora, fine novembreMercatino di Natale di Bolzano dal 26 novembre al 6 gennaioMercato di Sant’Andrea a Salorno il 30 novembreMostra di presepi a S. Paolo/Appiano dal 28 novembre al 6 gennaioAvvento Alpino in Val Sarentino il 28–29 novembre,5–8, 12–13 e 19–20 dicembreTrenatale a Soprabolzano/Renon il 28–29 novembre,5–6, 12–13 e 19–20 dicembreL’usanza del “Klöckeln” in Val Sarentino il 3, 10 e 17 dicembre

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MAGAZINE 201554

I N F O R M A Z I O N I & P R E N O T A Z I O N I

Informazioni & Prenotazioni

Per prenotazioni rivolgersi direttamente all’esercizio. In caso di difficoltà relative alle prenotazioni oppure se desiderate ulteriori informazioni, non esitate a contattare le singole associazioni turistiche.

Consorzio TuristicoBolzano Vigneti e DolomitiVia Pillhof 1I-39057 Frangarto BZTel. +39 0471 633 488Fax +39 0471 633 367www.bolzanodintorni.info

>> da pag. 63

BolzanoPiazza Walther 8, I-39100 Bolzano

Tel. +39 0471 307 000

Fax +39 0471 980 128

www.bolzano-bozen.it

>> da pag. 66

San GenesioSchrann 7, I-39050 S. Genesio

Tel. +39 0471 354 196

Fax +39 0471 363 745

www.jenesien.net

>> da pag. 68

TerlanoPiazza Dott. Weiser 2, I-39018 Terlano

Tel. +39 0471 257 165

Fax +39 0471 257 830

www.terlan.info

>> da pag. 72

AndrianoVia Wehrburg 1, I-39010 Andriano

Tel. +39 0471 510 100

Fax +39 0471 18 80 329

www.andriano.info

>> da pag. 75

AppianoPiazza Municipio 1, I-39057 Appiano s.s.d.v.

Tel. +39 0471 662 206

Fax +39 0471 663 546

www.appiano.com

>> da pag. 91

CaldaroPiazza Mercato 8, I-39052 Caldaro

Tel. +39 0471 963 169

Fax +39 0471 963 469

www.caldaro.info

>> da pag. 111

TermenoVia Mindelheim 10A, I-39040 Termeno

Tel. +39 0471 860 131

Fax +39 0471 860 820

www.tramin.com

>> da pag. 118

Bassa AtesinaCortaccia Magrè Cortina ssdvPiazza Hptm.-Schweiggl 8,

I-39040 Cortaccia s.s.d.v.

Tel. +39 0471 880 100

Fax +39 0471 880 451

www.suedtiroler-unterland.it

>> da pag. 123

CastelfederOra Montagna Egna SalornoPiazza Principale 4, I-39040 Ora

Tel. +39 0471 810 231

Fax +39 0471 811 138

www.castelfeder.info

>> da pag. 127

Laives Bronzolo VadenaVia Kennedy 88, I-39055 Laives

Tel. +39 0471 950 420

Fax +39 0471 951 226

www.leifers-info.it

>> da pag. 132

MeltinaVia Möltner 1, I-39010 Meltina

Tel. +39 0471 668 282

Fax +39 0471 667 228

www.moelten.net

>> da pag. 135

Val SarentinoPiazza Chiesa 9, I-39058 Sarentino

Tel. +39 0471 623 091

Fax +39 0471 622 350

www.valsarentino.com

>> da pag. 137

RenonVia del Paese 5, I-39054 Collalbo/Renon

Tel. +39 0471 356 100

Fax +39 0471 356 799

www.renon.com

>> da pag. 141

Aldino Redagno Passo OcliniPaese 34, I-39040 Aldino

Tel. +39 0471 886 800

Fax +39 0471 886 247

www.aldein-radein.it

>> da pag. 143

Monte CornoAnterivo San Lugano TrodenaVia K.-Pacher 9, I-39040 Trodena

Tel. +39 0471 869 078

Fax +39 0471 869 278

www.trudnerhorn.com

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MAGAZINE 2015146

Come arrivare

C O M E A R R I V A R E

I M P R E S S U M

Editore Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti

Caporedatore Hansjörg Mair

Coordinamento Roswitha Mair

Direzione inserzioni Franziska Perpmer

Testi Magazine Roberta Agosti, Florian Hofer, Hannes Kröss, Roswitha Mair, Giancarlo Riccio, Peter Thalmann, Peter Treibenreif, Thomas Tschöll, Dominik Voss, Adelheid Wanninger

Foto copertina Piazza Walther a Bolzano, Bolzano/Alex Filz

Foto Roswitha Mair (11), Luca Guadagnini (9), Tiberio Sorvillo (6), Strada del Vino/allesfoto.com (5), Appiano/allesfoto.com (5), Tappeiner (5), SMG/Alex Filz (3), SMG/Helmuth Rier (2), SMG/Frieder Blickle (2), SMG/Stefano Scatà (2), SMG/Daniel Geiger (1), SMG/Clemens Zahn (1), Renon/Tiberio Sorvillo (3), Ultra Skyrace/H. Wisthaler (2), Termeno/Antje Braito (2), Guenter Richard Wett (2), Fotolia/vege (1), Fotolia/zimmytws (1), Fotolia/A.Rochau (1), Fotolia/Gorilla (1), Shutterstock (1), Caldaro/Helmuth Rier (4), Caldaro/Tiberio Sorvillo (2), Caldaro/Manuela Tessaro (1), Reinswalder Lift GmbH/Marion Lafogler (2), Reinswalder Lift GmbH/Helmuth Rier (2), Museo Archeologico dell’Alto Adige/foto-dpi (3), Museo Archeologico dell’Alto Adige /EURAC/Samadelli/Staschitz (1), Museo Archeologico dell’Alto Adige /Oskar Verant (1), Spargelwirte.it (1), Alberto Campanile (1), Val Sarentino/Othmar Seehauser (1), Cantina Tramin/Alex Reiner (1), Dominik Voss (1), Appiano/Marion Lafogler (1), Termeno/allesfoto.com (1), archivio Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti, archivio delle associazioni turistiche associate

Concetto markenforum.com

Litografia inserzioni Fotolito Varesco, Ora

Layout e stampa Athesia, Bolzano

Cartine Mapgraphik, Appiano

Traduzioni Cizeta Studio, Merano

Pubblicazione annua, inizio novembre

megliointreno.it con DB-ÖBBA partire da 9 Euro con i treni DB-ÖBB EuroCity per l’Alto Adige. I mo-derni ed efficienti treni DB-ÖBB EuroCity dispongono di una carrozza ristorante con un’ampia scelta di cibi e bevande e in prima classe sono disponibili quotidiani gratuiti. Inoltre, i bambini fino a 14 anni compiuti viaggiano gratis se accompagnati da un genitore o un nonno. Il biglietto per il posto bici costa solo 10 Euro; la prenotazione è obbligatoria e inclusa nel prezzo. I biglietti possono essere acquistati presso le bigliet-terie di Trenitalia, le agenzie di viaggio partner DB, ÖBB e Trenitalia, i Call Center DB-ÖBB e Trenitalia oppure su www.megliointreno.it

Orari mezzi pubbliciDalla stazione delle corriere di Bolzano (di fronte alla stazione) partono autobus per tutte le località. A Terlano e Vilpiano ferma il treno Bolza-no-Merano. Il treno ferma anche ad Ora, da dove partono autobus per le località circostanti.Orario corriere Alto Adige: www.sii.bz.it

Come muoversi

Mobilcard Alto Adige. Con la Mobilcard Alto Adige (7, 3 o 1 giorno) è possibile utilizzare illimitatamente tutti i mezzi pubblici del Traspor-to Integrato Alto Adige: treni regionali fino a Trento, gli autobus del trasporto locale, le funivie di Renon, Meranza, San Genesio, Meltina e Verano, il trenino del Renon e la funicolare della Mendola.

museumobil Card. La museumobil Card (7 o 3 giorni) permette l‘u-tilizzo illimitato di tutti i mezzi di trasporto pubblico e una visita ad ognuno degli oltre 80 musei e collezioni in tutto l‘Alto Adige.

bikemobil Card. Con la bikemobil Card (7, 3 o 1 giorno) comprende una bici a noleggio per un giorno presso uno dei 22 punti di noleggio Bici Alto Adige. Disponibile da aprile a ottobre.

Informazioni dettagliate, prezzi, domande sull’utilizzo e punti vendita su www.mobilcard.info

Airport Shuttle ServiceTrasferimento in pullman da/agli aeroporti di Verona, Bergamo, Milano Malpensa, Monaco. Collegamenti, orari e prenotazione su www.altoadigebus.it e www.busgroup.eu

Informazioni meteoBollettino meteorologico e previsioni per l’Alto Adige:www.provincia.bz.it/meteo

Annotazione della redazione

Tutte le indicazioni fornite sono state elaborate accuratamente. Si declina tuttavia qualsiasi responsabilità per eventuali errori. L’utilizzo, anche solo in parte dei testi, e la ristampa sono ammessi soltanto previo consenso della redazione. Salvo modifiche.

© 2014 Consorzio Turistico Bolzano Vigneti e Dolomiti. Tutti i diritti riservati.

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Trento

Padova

Bressanone/BrixenFortezza/Franzensfeste

Kufstein

Rosenheim

Verona

Bologna

Rovereto

Bolzano/Bozen

Innsbruck

Venezia SL

Venezia ME

Brennero/Brenner

WörglJenbach

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