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Notiziario Volontari LVIA - Anno XXXX Numero 1 - Maggio 2013 Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, dcb CN Notiziario Volontari LVIA - Anno XXXX Numero 1 - Maggio 2013 Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, dcb CN ACQUA È VITA LVIA rilancia la Campagna in occasione del decennale SAHEL IN CRISI Gli interventi LVIA in Burkina Faso e Mali PROPOSTE SOLIDALI Acqua è Vita

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Page 1: LVIA rilancia la Campagna in occasione del · PDF fileNotiziario Volontari LVIA - Anno XXXX Numero 1 - Maggio 2013 Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004

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ACQUA È VITALVIA rilancia la Campagna in occasione del decennale

SAHEL IN CRISIGli interventi LVIA in Burkina Faso e Mali

PROPOSTE SOLIDALI Acqua è Vita

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Editoriale

Quadrante

SAHEL in crisi: la risposta di LVIA

Intervista a Ousmane: operatore LVIA in Mali e Burkina Faso

Acqua è Vita in Kenya: parla Maurizia Sandrini, referente LVIA per il Corno d’Africa

2003-2013: 10 anni di Acqua è Vita. La Campagna LVIA per il diritto all’acqua

Proposte solidali Acqua è Vita

Il nuovo programma100 aziende con LVIA

Italia -Burkina Faso: Giovani in rete protagonisti di democrazia

Notiziario Volontari Lvia - n. 1 - maggio 2013

Direttore responsabile: Aldo Benevelli

Redazione: Sandro Bobba, Lia Curcio, Ezio Elia, Monica Macciotta, Italo Rizzi.

Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Armando, Elena Colangelo, Catyuscya Forestello,

Nicoletta Gorgerino, Ousmane Ag Hamatou,Vanessa Marotta, Clémence Ouedraogo, Maurizia Sandrini

foto di copertina: Ousmane Ag Hamatou

Proprietà di: LVIA • Associazione Volontari Laici Corso IV Novembre 28 • 12100 Cuneo

tel 0171.696975 • fax [email protected] • www.lvia.it • CCP 14343123

Registrazione tribunale di Cuneo n. 245 del 8/10/1970

Grafica: zazì - Torino

Stampa: AGAM • Madonna dell’Olmo (CN)

Associato all’USPI Unione Stampa Periodici Italiani

Stampato in carta riciclata

ind

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LVIA • Sede centraleCorso IV Novembre, 2812100 Cuneotel. 0171.696975 fax [email protected]

Ufficio comunicazionee programmi sul territorioVia Borgosesia, 30 10145 Torinotel. 011.7412507fax [email protected]

LVIA Forlì nel mondoVia Delle Torri, 7/9 • 47121 Forlìtel. e fax 0543.33938 [email protected]

LVIA Biellac/o ACSV Centro Servizi per il VolontariatoVia Orfanotrofio, 16 • 13900 Biellatel. [email protected]

LVIA LombardiaBarbara Aiolfi Via Orfane, 8 • 26900 Loditel. [email protected]

LVIA PalermoVito RestivoVia A. Poliziano, 40 • 90145 Palermocel. 328.927.34.81 [email protected]

LVIA PiossascoDaniele LuconiVia Aleardi, 17/b10045 Piossasco (TO)cel. 328.2140544 Daniele Luconicel. 349.3410470 Adriano [email protected]

LVIA RomaMassimo PallottinoVia Vasanello, 1500189 Romatel. [email protected]

Federica Cerulli IrelliVia Dell’Acqua Traversa, 255 int.B 37 00135 Roma tel. 339.1991667

LVIA ToscanaAlessandro BelliniVia A. Francini, 4850034 Marradi (FI)tel. e fax [email protected]

LVIA VeronaVia Ippolito Pindemonte, 9 37012 Bussolengo (VR)cell. [email protected]

ALTRI RIFERIMENTI

AstiStefano e Claudia PozzettiVicolo Monticone, 314100 Astitel. 0141.355789 [email protected]

CesenaLuciano Cantonivia Assano, 5647521 Cesenatel. [email protected]

Foligno (PG)Giovanni e M.Concetta SerafiniVia I. Nievo, 34A 06034 Sant’Eraclio (PG)tel. [email protected]

GenovaIstituto S. CaterinaVia Cairoli 1int. 516124 Genovatel. e fax: 010.2466118 [email protected]

NovaraFederico RizziNovara CenterLargo Puccini, 1128100 Novaratel. 0321.661648 fax [email protected]

Olbia (SS)Marianna e Oreste MoranoVia Talenti, 2907026 Olbia (SS) tel. [email protected]

Saluzzo (CN)Bartolomeo SolaVia Villafalletto, 19 bis 12037 Saluzzo (CN) tel. [email protected]

SondrioLilli Luzzi Via Fortunato, 39823018 Talamona (SO)tel. [email protected]

NEL MONDO

LVIA AlbaniaLagjia: Vasil Shanto Rruga: BeroviqScutaritel +355 (0)[email protected] Rappresentante Paese:Andrea Lo IaconoMaria Elena Ferrario (vsc)

LVIA Burkina Faso01 BP 783 Ouagadougou 01tel. e fax [email protected] Rappresentante Paese:Marco AlbanCristina DanieleGiorgia Pianelli Jean Patrick MasquelierFabio Pierini

LVIA Burundi N° 6111 Avenue de la PlageQuartier Asiatique • B.P. 198Bujumburatel. [email protected]

LVIA EtiopiaP.O.Box 102346 House no126Country Office Bole Kefle Katama Kebele no10 Addis Abebatel. [email protected] sedi:P.O. Box 18Shashamanetel. +251.46.1103742P.O. Box 120Alabatel. +251.46.5561015Rappresentante Paese:Stefano StirpeSilvia Vanzetto

LVIA Guinea BissauAvenida Dom Settimio Arturo Ferrazzeta C.P. 585Bissautel. [email protected] sedi:Bairro di St.LuziaBissorãRua ForoyaBubaRappresentante Paese:Daniele BatostiGiovanni Maucieri

1966 • 2006

LVIA Guinea ConakryQuartier Nongo – Conteya, 030 BP 586Commune de RatomaConakrytel. +224.62609819tel. +224.67284326representantpays_guinee@consortium-lviacisv.orgAltra sede:Kankantel. [email protected] Rappresentante Paese:Valerie FrancisquetValentina Dal LagoMatteo Diambri

LVIA KenyaP.O. Box 168460200 Merutel. e fax +254 (0)64 [email protected] Paese:Enrico GorferRegional Policy Advisor:Maurizia SandriniBledar Zajmi

LVIA MaliQuartier Chateau-Rue 321 Porte 136 BP 187 Gao [email protected] Paese:Marco AlbanOusmane Ag Hamatou

LVIA Mozambicoc/o Caritas MoçambiqueRua da Resistencia 1175Maputotel. +258.21419933tel. +258.822812660fax [email protected] Paese:Katia FerrariCarla Fumagalli

LVIA SenegalR.te de KhomboleB.P. 262 A Thièstel. e fax [email protected] Paese:Mouhamed Gueye

LVIA TanzaniaP.O.Box 160Kongwa Dodoma Regiontel. e fax +255 (0)[email protected] Albertina PetroniNicla Cerrone

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editoriale

Tutti i mass media religiosi e comunque diversificati nei loro orien-tamenti politico-etico culturali hanno riempito prime, seconde,

terze ecc… pagine di cronache, commenti, servizi fotografici su unevento esploso proprio dentro le mura della capitale mondiale dellaChiesa Cattolica; un evento che ha scioccato trequarti almeno delmondo.Partiamo non tanto dallo stupore scatenato dal suaccennato eventoma piuttosto dal comportamento estremamente interessante deidue personaggi protagonisti della rarissima vicenda.Anche in questa nostra stagione, pur bizzarra, si ripetono episodi didimissioni di politici, di funzionari, di allenatori sportivi, di Presidentidi società, di Superiori e Superiore d’istituti religiosi, ecc… Ma le dimissioni di un Papa, per di più colto, socievole, laborioso,integerrimo come Joseph Ratzinger, sono state una bomba incredi-bile, inspiegabile, inaccettata dall’opinione pubblica e dal corpusintiero della stampa e del mondo ecclesiale.Così per una folla di motivazioni opposte è esploso un popolo –anch’esso intiero – davanti ai comportamenti simpatici, semplici,aformali e domestici come quelli del successore Papa Francesco.Le estesissime reazioni della stampa, TV, di qualsiasi ceto, cultura,credo ci inducano però, oltre il calibro della sorpresa, a raccogliere ilvelato, ma reale tesoro contenuto ed espresso negli inconsueti gestidei due Papi.L’umiltà e la saggezza del sapiente Papa Benedetto coltissimo bibli-sta, riconosciuto e citato da tutti i suoi colleghi studiosi del settore ela familiarità di casa del neo papa Francesco I, affacciatosi senzaquerimonie, a suo e a tuo agio come stretto parente, amico o com-pagno da sempre.Cosa dice al “Volontariato nazionale o internazionale” questa analisiraccolta, anche di corsa, su questi due maestri illustri? Cosa c’è da imparare per chi sceglie e poi assume il servizio accan-to ai “piccoli”, agli ultimi? Con quale carica umana si fa lezione, si fa stile di Dio Padre “nostro”,di Gesù fratello!Il Volontario come avvicina la persona che vive e soffre nel disagiodella povertà, della emarginazione, nell’umiliazione?Perché non si tratta di un servizio occasionale, temporaneo, aned-dotico, ma di uno stile di vita da sposare in sostituzione di altreesperienze nelle quali ci si è tuffati a mo’ di assaggio, voglia di pro-vare anch’io… libero di tornare poi nel binario di prima, magari il piùpresto possibile!

Se si tratta di un volontariato di radici cristiane profonde; basta orien-tarsi al comportamento di Pietro & C. che “chiamati” da quell’uomoche nel suo ruolo di “incaricato da Dio, unto, consacrato (= Cristòs),maestro” li investe così: “Venite con me vi farò subito cambiaremestiere. Vi farò pescatori, ma di persone!” (Matteo cap. 4,18,Marco id al cap. 1,16).La chiamata o “vocazione” dalla voce di Gesù è concentrata in duevocaboli più una congiunzione. La formazione dei dodici “vocati”sarà invece lunga, densa, affidata ad una pedagogia e didattica sin-golari di Colui che si definirà appunto “Il Maestro”.In questo contesto cito ora brevemente i Valori che i due Papi e per-ciò “Maestri” Benedetto e Francesco propongono ai “Cristiani” chevogliono seguire i due Apostoli di oggi nel servire l’umanità più dere-litta, quella del terzo mondo. Benedetto nel congedarsi dichiara chesi ritirerà nella solitudine d’una cella di convento dove pregherà estudierà e chiede a tutti di pregare per lui. Da sommo ponteficescenderà a monaco solitario, nascosto, in una cella modesta, pove-ra. Francesco, ora guida del mondo cattolico, nel suo primo incon-tro con la folla dei corrispondenti internazionali, ha dettato un suoprogramma essenziale che poggia su questi pilastri:

• siamo chiamati non a “comunicare” noi stessi, ma questi tre Valori:Verità, Bontà, Bellezza;

• come Francesco d’Assisi vorrò una chiesa povera e per i poveri;

• come Francesco io e voi dobbiamo essere uomini della Pace,amare e custodire il creato … perché in questo tempo “abbiamoun rapporto con il creato non troppo buono”.

Se ai giornalisti, nell’agitazione dei loro servizi per lettori del mondointero, i due papi hanno lasciato cadere questi loro esempi e moni-ti basilari, fortissimi nei loro Valori, il sottoscritto li trasferisce ai volon-tari rientrati, ai candidati ad un Vero servizio alle popolazioni deiPaesi ultimi, ai lettori tutti e a me stesso:• umiltà, preghiera e studio (Benedetto XVI)• essere operatori poveri per i poveri! E’ un “voto” su cui gli uomini

e le donne del Volontariato cristiano dovrebbero giurare!• I progetti delle Associazioni di Volontariato cristiano devono amare

e custodire il Creato.Ed a proposito di “servizio” del Volontariato il Papa Francesco ci invi-ta a riflettere:“Gesù Cristo ha dato un potere a Pietro, ma di quale potere si trat-ta? Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio e cheanche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più inquel servizio che apre le braccia con affetto e tenerezza all’intieraumanità specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli. Come prete ecome vescovo devo essere al vostro servizio”

(Omelia Messa del 28.3.2013.)

4 Don Aldo Benevelli - fondatore LVIA

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quadrante

Credo sia ormai evidente a tutti che la crisi che stiamo vivendo daoltre quattro anni non sia, almeno per la nostra realtà italiana,

solamente una crisi di tipo economico e finanziario ma sia diventata coltempo una crisi delle persone, dei cittadini, che credono sempre menonelle istituzioni e nella possibilità di cambiamento o che, peggio anco-ra, stanno perdendo poco a poco il desiderio di impegnarsi e di lottareper costruire un mondo migliore.

Questo atteggiamento, che il vocabolario sintetizza con il terminerassegnazione, lo possiamo riscontrare senza grossa fatica a varilivelli, parlando con il nostro vicino di casa o l’uomo comune cheincontriamo occasionalmente per strada, ma anche seguendo levicende della politica italiana che da due mesi a questa parte ci hacostretti ad assistere ad un susseguirsi di eventi che sicuramentenon ci fanno onore (per usare un eufemismo) nel panorama inter-nazionale. Ed anche oggi, che con enorme fatica siamo arrivati adavere un governo, con non poche caratteristiche positive, forse ilrisultato migliore che si poteva ottenere in questa situazione, sonosicuro che l’atteggiamento predominante in molti di noi sia quello distare a vedere cosa succederà nelle prossime settimane, quantotempo sarà in grado di sopravvivere, quali misure condivise riusciràad adottare per far fronte ad una situazione sociale ed economicache giorno dopo giorno è in netto peggioramento.

Anche l’associazionismo di varia estrazione sta subendo pesante-mente l’effetto della crisi e mi pare in termini non troppo diversi daquanto dicevo sopra, con una scarsa capacità di reazione alle diffi-coltà finanziarie che si trasforma a volte in una progressiva rassegna-zione e in una forte riduzione delle proprie capacità di essere pro-positivo e all’occorrenza contro corrente, adattandosi spesso adattendere tempi migliori e perdendo quindi per strada l’entusiasmoe la capacità di essere profetici, che anni addietro erano stati gli ele-menti catalizzatori che hanno permesso a tante persone di trovareall’interno delle associazioni forme di impegno e testimonianza cherispondevano a forti valori ed ideali.

Forse da questa forma di rassegnazione ne sta fuori il più o menorecente fenomeno del movimentismo, in particolare quello che siimpegna nell’affermazione dei beni comuni (tutela del territorio,acqua pubblica, lotta alla criminalità organizzata, ecc.) e questodovrebbe far riflettere non poco le associazioni storiche sulla lorocapacità di leggere i segni dei tempi e ritrovare quindi la loro voca-zione profetica.

Detto questo, non voglio minimamente azzardare analisi e dare giu-dizi che non mi competono sul vasto e variegato mondo del no-pro-fit, limitandomi invece ad una veloce panoramica sulla nostraAssociazione che, partendo proprio da una lettura di un mondoche cambia a ritmi velocissimi, ha sentito l’esigenza di avviareuna riflessione, in linea con quanto avvenuto alcuni anni fa e cheaveva avuto come risultato il documento laelleviachevogliamo,che molti di noi ricorderanno.

Questo lavoro, iniziato per ora a livello di Consiglio e che avrà unapprofondimento nel corso della prossima Assemblea del 15 giu-gno, si pone l’obiettivo finale di condurci a definire un docu-mento strategico associativo per i prossimi 3-5 anni attraversoanalisi ed approfondimenti su vari temi, svolti da gruppi misti di lavo-ro e poi riportati alla discussione plenaria dei consiglieri.

Dall’analisi di una Società in profonda crisi, dove è ormai evidenteche il mercato tende ad azzerare i valori di solidarietà, giustizia,uguaglianza che stanno alla base della nostra storia, con le conse-guenze che quotidianamente abbiamo sotto gli occhi come l’au-mento delle disuguaglianze, la mercificazione dei beni comuni, ladiffidenza nei confronti dei fenomeni migratori, l’interesse persona-le sovrapposto a quello collettivo, si tratta di capire come ci voglia-mo porre rispetto alle cose che facciamo, al come le facciamo e alperché le facciamo.

Ad esempio, i nostri interventi al Sud, che si svolgono in contestimolto diversi fra di loro ma comunque anch’essi in rapida evoluzio-ne; oppure la nostra presenza territoriale in Italia e l’esercizio diforme di cittadinanza attiva che coinvolgano sempre più le genera-zioni di giovani, in una situazione dove avere un lavoro è ormai unprivilegio e mettere su famiglia una meta irraggiungibile; la nostracapacità gestionale ed organizzativa nel rispondere adeguatamentealle esigenze di soci, simpatizzanti, dipendenti, volontari; con chi ecome fare alleanze e a quali reti partecipare; come comunicare effi-cacemente chi siamo, cosa facciamo e cosa proponiamo; comevalorizzare le esperienze vissute dai tantissimi volontari all’estero ein Italia e far sì che l’enorme patrimonio dei singoli diventi patrimo-nio associativo; come far fronte alle difficoltà finanziarie di questoultimo periodo e molto altro ancora.

Credo che riuscire a dare una risposta a questi ed altri interro-gativi sia fondamentale per LVIA perché ne dimostra il dinami-smo e la volontà di non essere vittima del cambiamento ma,anzi, di esserne parte e di volerlo guidare, re-impossessandosidi quella dimensione profetica che dagli anni ’60 fino ai giorninostri ha avvicinato e coinvolto migliaia di persone che ancoroggi, malgrado tutto, si impegnano a testimoniare in forme emodalità diverse, anche extra associative, che un mondo piùgiusto è possibile. w

4 Sandro Bobba - presidente LVIA

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La Campagna è stata supportata dal 14 al 20 gennaio dal Segretariato Sociale Rai e per tutto il periodo,fino al 28 gennaio, dalle reti LA7 e LA7d. Attraverso il numero 45599 messo a disposizione daFondazione Vodafone, è stato possibile donare 1 euro con un sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3,PosteMobile, CoopVoce, Nòverca e 2 euro con chiamata da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, TeleTu, TWT. Hanno inoltre collaborato alla Campagna: Sipra S.p.A, con la diffusione dello spot video presso i cinema;NovaCoop, la cooperativa di consumatori piemontese del sistema nazionale Coop e Radio GTT - GruppoTorinese Trasporti, con la diffusione dello spot audio; la cooperativa Pronto Taxi 5737, con la diffusionepresso i tassisti soci le cartoline della Campagna, da esporre nel veicolo per la pubblicizzazione.

attualità

SAHEL IN CRISI:

la risposta di LVIAA gennaio 2013, LVIA ha promosso la Campagna “LA CARESTIA NON È DIETA”: per rispondere alla crisi alimentare che si è abbattuta sul Sahel colpendo più di 18 milioni di persone e mettendo a rischio le vite di più di 1 milione di bambini.

La Campagna sui media La Campagna si è aperta il 14 gennaio. Per il periodo dal 14 al 28 gen-naio, le reti LA7 e LA7d hanno trasmesso il video spot.I passaggi su stampa, radio e televisioni sono stati importanti. Tra questi,citiamo il servizio su TG3 Piemonte, i programmi televisivi RAI Porta aPorta, Uno Mattina, Alle Falde del Kilimangiaro, Chi l’ha visto, AmbienteItalia e un’intervista in studio a Geo & Geo.Anche la radio ha dato diffusione della Campagna a livello nazionale,con un’intervista di RAI Radio 3 Mondo e passaggi dello spot su diversetrasmissioni del palinsesto RAI. Da segnalare anche interviste e passaggi dello spot su altre 5 radionazionali: RTL 102.5, Virgin Radio, Radio Monte Carlo, Radio105, Radio inBlu e la diffusione su 3 giornali nazionali, 28 tele-visioni, radio e giornali locali. L’attività di comunicazione sul web è stata notevole, anche gra-zie alla collaborazione di diversi blogger che hanno animato l’in-formazione nel periodo della Campagna ed il video spot su you-tube ha superato le 24.000 visualizzazioni.

In occasione della Campagna, a supporto delle attività dicomunicazione è stato realizzato un dossier di approfondimen-to sulla carestia in Burkina Faso con interviste all’equipe LVIAnel paese e ad alcuni partner locali.

Il dossier “LA CARESTIA NON È UNA DIETA” è consultabilesu www.lvia.it e sul portale della cooperazione italiana.

Attività realizzate: Con il sostegno ricevuto grazie alla Campagna “LA CARESTIA NON È UNA DIETA”, abbiamo completato laprima fase della campagna di individuazione e cura dei bambini affetti da malnutrizione acuta severa neiDistretti di Nanoro e Reo nella Regione Centro-Ovest del Burkina Faso, con ottimi risultati come riportato diseguito dalla Dott.ssa Compaoré. La seconda fase, che prevede l’allargamento della zona d’intervento a tutti e cinque i Distretti della Regioneè cominciata il 1° marzo e si svolgerà in 12 mesi. Inoltre, è stato dato l’avvio alla produzione delle farine mul-timix di tipo “MISOLA” attraverso l’acquisto e la distribuzione di sementi di miglio, soia e arachide a 125 agricoltori(4.7 tonnellate in tutto).

LA CARESTIA NON È UNA DIETALa carestia nel SAHEL ha colpito

18 milioni di persone, soprattutto bambini:

EPPURE NESSUNO NE PARLA

L’associazione LVIA ha curato la malnutrizione infantile e distribuito generi alimentari.

Ora dobbiamo aiutare la popolazione a riprendere le attività agricole

PER TUTELARE LA VITA OGGI E DARE SPERANZA PER IL DOMANI

DAL 14 AL 28 GENNAIO 2013INVIA UN SMS O CHIAMA DA RETE FISSA45599

Dona 1 eurocon un sms da cellulari Dona 2 eurocon chiamata da rete fissa

2006/122006/12

LVIA • Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale

CUNEO Corso IV Novembre, 28 • tel. 0171.696975

TORINO Via Borgosesia, 30 • tel. 011.7412507 • [email protected]

LVIA • Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale

CUNEO Corso IV Novembre, 28 • tel. 0171.696975

TORINO Via Borgosesia, 30 • tel. 011.7412507 • [email protected]

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www.lvia.it

LA CARESTIA

NON È UNA DIETALa carestia nel SAHEL ha colpito

18 milioni di persone, soprattutto bambini:

EPPURE NESSUNO NE PARLA

L’associazione LVIA ha curato la malnutrizione infantile e distribuito generi alimentari.

Ora dobbiamo aiutare la popolazione a riprendere le attività agricole

PER TUTELARE LA VITA OGGI E DARE SPERANZA PER IL DOMANI

DAL 14 AL 28 GENNAIO 2013

INVIA UN SMS O CHIAMA DA RETE FISSA

45599

Associazione

di solidarietà e

cooperazione

internazionale

Dona 1 euro

con un sms da cellulari

Dona 2 euro

con chiamata da rete fissa

2006/12

LVIA • CUNEO: Corso IV Novembre, 28 • tel. 0171.696975

TORINO: Via Borgosesia, 30 • tel. 011.7412507 • [email protected]

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La LVIA aderisce all’Istituto Italiano della Donazione (IID) che ne attesta l’uso chiaro, trasparente ed efficace dei fondi raccolti, a tutela dei diritti del donatore.

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2006/12

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Dopo un anno di siccità acuta, a fine 2012 il ritorno dellepiogge ha dato un po’ di sollievo alla regione sahelia-

na dell’Africa Subsahariana. I raccolti in Burkina Faso e nell’in-tera area del Sahel sono migliorati ma le conseguenze dellacarestia, che ha colpito 18 milioni di persone, non sono fini-te: la malnutrizione grave, i debiti contratti dalle famiglie percomprare del cibo e la povertà estrema confermano la gravecrisi alimentare che attanaglia l’area. Il personale di LVIA e di Medicus Mundi Italia, grazie al supportofinanziario di ECHO (Ufficio europeo per l’aiuto umanitario) e ilcontributo di UNICEF, ha individuato il 90% dei bambini malnu-triti nei villaggi dei distretti di Nanoro e Reo nella Regione Centro-Ovest del Burkina Faso.Nel corso di 10 mesi, 800 agenti di salute comunitari, sotto ladirezione degli infermieri dei centri di salute e delle equipe LVIA eMedicus Mundi, sono andati ogni due mesi di casa in casa, con-trollando ogni volta 100 mila bambini sotto i 5 anni di età, perindividuare i casi di malnutrizione.Come ci ha spiegato la dottoressa Ella Compaoré, le conse-guenze della malnutrizione sono irreversibili: “I bambini mal-nutriti gravemente avranno un ritardo nella crescita, lo sviluppointellettuale rischia di essere compromesso, non potranno rag-giungere buoni risultati a scuola, saranno adulti con forti difficoltànella vita lavorativa e si affaticheranno facilmente nella vita di tuttii giorni. Non saranno mai realmente autonomi e dovranno esse-re presi in carico dalle famiglie e dalla società. Si ammalerannospesso, saranno deboli. Le bambine che hanno sofferto di malnu-trizione, quando cresceranno e diventeranno mamme partoriran-no bambini piccoli, che cresceranno male. La malnutrizione avràquindi delle conseguenze nel futuro, passerà da una generazioneall’altra, nasceranno dei bambini meno sani. Nel caso della mal-nutrizione moderata, la presa in carico deve essere immediata perevitare che gli effetti siano irreversibili. In questa condizione, i bam-bini sono fortemente vulnerabili e spesso malati. Il sistema immuni-tario è debole e hanno difficoltà di apprendimento”.A fine intervento, oltre il 75% dei bambini presi in carico si pos-sono dire completamente guariti e fuori pericolo. L’emergenza èstata affrontata, ma non è terminata e persistono le difficoltà adavere accesso all’acqua, alle sementi e al cibo. w

Acirca un anno dalla distruzione della sede di LVIA a Gaoda parte dei ribelli che hanno costretto il personale a

fuggire dal paese e a lasciarsi alle spalle la casa e parte dellafamiglia, LVIA sta progettando delle attività per affrontare ladifficile situazione che colpisce il paese dopo la guerra. LVIA è presente in Mali dal 1985 e ha lavorato in questi quasi30 anni a fianco delle popolazioni locali per garantire pace e sta-bilità sociale attraverso interventi nel settore idrico, della sicurezzaalimentare e della salute.Oggi nel paese molti pozzi sono stati danneggiati dalle milizie oabbandonati dagli abitanti in fuga: oltre 40 in 9 comuni deidistretti di Gao e Bourem, nel nord del Mali. Il rischio è che, senzaalternative, le famiglie che abitano la zona si approvvigioninodirettamente all’acqua del fiume (il fiume Niger), con il probabilescoppio di focolai di colera. Per questo si sta progettando unacampagna di riabilitazione dei punti di accesso all'acquapotabile, a beneficio di 3.400 famiglie.“L’intervento nella regione di Gao nel Nord del Mali è un’azionecoraggiosa che LVIA vuole realizzare in partenariato con ong, isti-tuzioni e comunità locali, in una situazione non ancora completa-mente pacificata. Ripristinare l’accesso all’acqua potabile è essen-ziale per sostenere concretamente il ritorno alla normalità per lefamiglie e le comunità che sono state provate dalla situazione diinsicurezza e di crisi per oltre un anno. L’approccio che ci contrad-distingue è quello di operare nell’emergenza con uno sguardoorientato allo sviluppo. - Spiega Italo Rizzi, direttore LVIA. - Attivitàimmediate di risposta all’emergenza devono essere accompagna-te da azioni di ampio respiro per rafforzare la capacità delle comu-nità locali a sopportare lo shock delle crisi e permettere il supera-mento della povertà che ancora attanaglia il paese”.L’impegno di LVIA si unisce ad altre 3 ong della FOCSIV, federazio-ne di Ong italiane d’ispirazione cristiana: CISV, ENGIM e IPSIA. Inoccasione del 50° Anniversario dell’Enciclica “Pacem in Terris”, laFOCSIV ha lanciato la Campagna "Pacem in terris, pace in Mali"con l'obiettivo di richiamare l’attenzione sulla situazione dramma-tica che il paese sta vivendo, dove oggi le urgenze sono legateall’elevato numero di sfollati e alla carenza di viveri. w

attualità

6

LVIA PER L’EMERGENZA NEL SAHEL

CERCHIAMO SOSTENITORI

A marzo 2013, grazie ai nuovi finanziamenti

ECHO il progetto è stato rilanciato ampliando le

zone di intervento.

L’obiettivo, con il tuo aiuto, è quello di curare

10 mila bambini sotto i 5 anni colpiti da

malnutrizione.

Per aiutarci nella lotta contro la malnutrizione in

Burkina Faso:

C/C presso Banca Etica

IBAN: IT49L0501801000000000106428

Causale: Lotta alla Malnutrizione in Burkina Faso

CERCHIAMO SOSTENITORIIn Mali l’urgenza è ripristinare l’accessoall’acqua potabile, essenziale per soste-nere il ritorno alla normalità per le comu-nità provate dalla crisi per oltre un anno. L’obiettivo, con il tuo aiuto, è quello digarantire l’accesso all’acqua a 3.400famiglie. Per aiutarci nella riabilitazione di pozzi inMali:C/C presso Banca Alpi MarittimeIBAN: IT61E0845010200000170103178Causale: Acqua è Vita/Mali

Lotta alla malnutrizione infantile: curati quasi 5 mila bambini in BURKINA FASO

MALI: le attività dopo la guerra

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E proprio dai tuareg è partita la violen-ta protesta che ha portato all’indipen-denza unilaterale dell’Azauad. Protestache poi è stata cavalcata dai movimen-ti jihadisti, ben organizzati sul territorio.È vero che questi ultimi si servono anchedi bambini soldato per le loro operazio-ni militari?Purtroppo sì, i giovani sono i soggetti piùfragili e quindi più facilmente indottrinabili.Un adulto difficilmente si farebbe convince-re ad imbracciare le armi per una causa cheappare lontana dalle sue prospettive.

L’intervento della Francia e dei suoialleati ha internazionalizzato il conflitto:cosa ne pensi?L’arrivo della potenza occidentale non puòche spiegarsi con il timore francese che lasituazione di instabilità si propaghi ai paesivicini. Il Mali, come ho detto, vive di alleva-mento ed agricoltura: è vero che ha giaci-menti di oro, uranio, ferro e bauxite ma almomento sono poco sfruttati. A mio avvisola crisi è tutta politica.Dall’internazionalizzazione del conflitto, tuttii media del paese danno ampia coperturaalla vicenda: i giovani sono coinvolti inprima persona nel reperire le notizie edinformarsi.

Crisi politica e tecnologia: un binomiopossibile?I mezzi di comunicazione negli ultimidecenni hanno fatto passi da giganti: grazieai nuovi media siamo in grado, in temporeale, di rendere globale un evento naziona-le. È importante raccogliere e trasmetterequante più informazioni possibili sulla crisiin Mali affinché l’opinione pubblica prendacoscienza degli endemici problemi delSahel, in particolare della crisi alimentare. w

Come ha influito il recente conflitto sultuo lavoro?Ho dovuto lasciare il paese nel mese diaprile 2012, in seguito alla distruzione deinostri uffici a Gao: ma non ci diamo certoper vinti. Stiamo realizzando una missionericognitiva per rimettere in piedi la nostraattività: la priorità è restaurare i pozzi e leinfrastrutture idriche locali in quanto l’eco-nomia del Mali del Nord si basa sulla pasto-rizia e l’acqua è un bene prezioso non soloper quest’attività ma anche per scongiurareepidemie di colera. La guerra non ha fattoaltro che peggiorare la crisi alimentareormai endemica nel Sahel.

Parliamo delle popolazioni colpite daquesto dramma, quali sono i problemiprincipali?I rifugiati nei campi umanitari spesso sisono lasciati tutto alle spalle, non solo lacasa ma anche la famiglia in senso allarga-to, come è successo a me. Purtroppo ad oltre un anno di conflitto, iloro bisogni primari non sono ancora assi-curati. Il tasso di malnutrizione infantile èben oltre la soglia del 15% stabilita comelimite dall’Organizzazione Mondiale dellaSanità. Nei mesi addietro sono persinogiunti pastori nomadi con i loro capi dibestiame. Ma non si tratta solo di cibo eacqua: molte persone hanno abbandonatotutto dietro di sé.

Si può affermare che i rifugiati stannolentamente tornando verso le loro case?Coloro che sono ospitati nei centri di acco-glienza allestiti nei paesi vicini non ancora.Solo chi ha lasciato la propria casa perandare a rifugiarsi da un familiare all’internodel Mali lentamente sta tornando nei luoghidi origine.

A proposito di guerra e situazione politi-ca instabile, come si stanno muovendole autorità del Mali?La situazione è complicata ma è stata dapoco istituita una commissione di riconcilia-zione: spetta al presidente ed ai suoi duevice nominare dei commissari che rappre-sentino tutte le anime del Mali, Tuaregcompresi.

Intervista realizzata nell’ambito dellaCampagna FOCSIV “PACEM IN TERRIS,PACE IN MALI”. Il dossier è consultabilesu www.volontariperlosviluppo.it

le nostre afriche

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L’INTERVISTADa gennaio 2012 sono ben oltre 200 mila gli sfollati dal Mali che premono suiconfini di Niger, Mauritania e Burkina Faso. In alcuni casi il numero dei profughisupera quello delle popolazioni ospitanti come avviene nella città mauritana diBassikounou con 42.000 abitanti e 54.000 rifugiati. Ne parliamo con OUSMANE AG HAMATOU, operatore LVIA in Mali e Burkina Faso.

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in Kenya

acqua è vita

Dal 1990 ad oggi LVIA ha realizzato 16 acquedotti e unprogramma di raccolta dell’acqua piovana nelle zone semi-aride della regione di Meru. È stato così possibile garantirel’accesso all’acqua a 250 mila persone.

Abbiamo intervistato MAURIZIA SANDRINI in Kenya,

referente LVIA per il Corno d’Africa.

acquae

Meru è tra le regioni più povere delpaese. Cosa significa lavorare qui pergarantire il diritto all’acqua?

Migliorare le condizioni di vita di migliaia dipersone nelle zone aride del Kenya non ècosa da poco. Percorrere centinaia di chilo-metri nel deserto quando è stagionesecca, o nel fango durante la stagione dellepiogge, rende il nostro lavoro sempre piùdifficile e la sopravvivenza delle comunitàlocali quasi impossibile. Quando piove, lazona diventa una trappola di fango e persettimane nessun veicolo può raggiungerel’area. Il problema principale per le comu-nità è che in questa stagione il rischio dicollasso dei pozzi è alto, visto che il terrenosabbioso diventa instabi-le e può causare il crollodelle pareti di terricciodei pozzi superficiali -così importanti per l’ab-beveramento delle man-drie - e l’allagamentodella superficie circo-stante i pozzi, rendendoimpossibile la raccoltadell’acqua per l’usoumano. Il nostro attualeprogetto nella Contea diIsiolo, Distretti di Merti eGarbatulla, prevede lariabilitazione di 4 pozziche garantiranno risorsevitali per oltre 5.000 capi di bestiame e13.000 persone. Aumentando la disponi-bilità d’acqua e controllando che non siacontaminata, possiamo ridurre del 20%l’incidenza delle malattie derivate dall’usodi acqua contaminata, soprattutto i casi didissenteria tra i bambini. Avendo inoltrecoinvolto le autorità locali sia nell’identifica-zione dei pozzi da riabilitare che nello stu-dio di fattibilità degli interventi ad essi lega-ti, possiamo essere sicuri della sostenibilitàfutura dell’intervento, poiché la comunitàstessa si occuperà della manutenzionedelle fonti d’acqua e del loro controllo.

Merti, recente zona d’intervento di LVIA,è sovente colpita da forti siccità che cau-sano crisi umanitarie e conflitti tribali.Come operare efficacemente in questocontesto?

Il contesto è assai difficile, in una localitàisolata nel nord del paese dove mancal’acqua per la maggior parte del tempo ela situazione igienico-sanitaria in cui vive lapopolazione è a dir poco precaria. A que-sto si sommano gli ovvi conflitti chenascono per l’utilizzo delle scarse risorsenella stagione secca, che è necessariomitigare con delicate azioni di mediazionee prevenzione, tramite formazioni e pro-mozione del dialogo tra i diversi leader

locali. Merti è accessibile solo durante lastagione secca, poiché per arrivarci biso-gna guadare parecchi letti di fiumi; vi siarriva percorrendo una strada trasandatache attraversa una meravigliosa savanacon un viaggio di circa 5 ore da Isiolo. Sela partenza è sicura, l’arrivo non lo è altret-tanto: la prima volta che siamo partiti,dopo 3 ore di strada siamo dovuti tornareindietro poiché un pullman si era impan-tanato tra sabbia e fango rendendo inac-cessibile l’unico passaggio. Merti ci ricordail Sud Sudan, solo che qui mancano quasitotalmente sia la vegetazione che l’acqua,

cose che rendono difficile la sopravviven-za umana e anche delle mandrie.All’orizzonte vi è il deserto e l’unica fontedi vita è il fiume Ewuaso Ng’iro: è una for-tuna che certi villaggi gli siano vicini, maper quelli lontani la sopravvivenza è dav-vero difficile.Per questo abbiamo avviato delle attivitàgrazie al sostegno dell’Ufficio di Coordi -namento Affari Umanitari delle NazioniUnite, della CARITAS italiana e di altrisostenitori privati per cercare di garantireai bambini e alla popolazione locale il dirit-to all’acqua, ristrutturando alcuni pozzi eimpostando sistemi di raccolta d’acquapiovana nelle scuole; il diritto alla salute,garantendo i servizi igienici di base e distri-buendo kit per la purificazione dell’acqua;e il diritto alla pace, organizzando forma-zioni sulla gestione dei conflitti indirizzateai leader locali e alle varie associazioni chegestiscono le risorse idriche in loco.

Molti sostengono che l’Acqua sarà l’orodel XXI secolo. E che dalla sua gestionedipenderanno la pace o la guerra.Quanto è realistica questa affermazio-ne oggi in Kenya?

Dalla riflessione tra i gruppi partecipantialle formazioni nell’ambito del progettofinanziato dalle Nazioni Unite è emersoche tra le principali cause di conflitto nel-l’area a nord c’è l’accesso alle risorse natu-rali e la loro diseguale distribuzione, oltreche le differenze culturali, la corruzione ela mala gestione della politica locale.Purtroppo oggi in Kenya questa afferma-zione è già diventata realtà ed è fonda-mentale operare sui diversi livelli: migliora-re le infrastrutture per garantire l’accessoall’acqua, accompagnare le collettivitàlocali in una gestione e distribuzione equadella risorsa e responsabilizzare i leaderdelle comunità al dialogo e alla gestionenon violenta dei conflitti. w

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acqua è vita

è la Campagna di LVIA lanciata nel 2003, in occasione dell’AnnoInternazionale dell’Acqua. In Italia, migliaia di persone e centinaiadi aziende, associazioni, istituzioni hanno sostenuto la Campagnadiventando Portatori d’acqua e permettendo, in 10 anni, di garan-tire l’accesso all’acqua a 1 milione di persone in 10 paesi africani.Persone come Reima, che ci hanno raccontato la fatica di vivereprive di una fonte d’acqua facilmente raggiungibile. LVIA con i suoi partner locali ha realizzato centinaia di pozzi,acquedotti, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e servizi sanita-ri per famiglie, comunità, scuole ed ospedali; migliaia di personesono state adeguatamente formate per pianificare, realizzare egestire l’accesso all’acqua e ai servizi igienici di base.

Alessandro Bobba, presidente LVIA, spiega: “Rilanciamo la Campagna per raddoppiare il risultato raggiunto in questi10 anni e garantire accesso ad acqua pulita e servizi igienico-sanitari dibase ad ancora 1 milione di persone. L’invito a chi condivide questo impe-gno è ad unirsi alle migliaia di portatori d’acqua che ci hanno sostenuto:cittadini, imprese, istituzioni, associazioni, scuole; c’è bisogno della collabo-razione di tutti”.

COSA SIGNIFICA DIVENTARE PORTATORI D’ACQUA? Un impegno su 3 fronti: • Impegno individuale: oggi in Italia e in generale nel mondo

industrializzato utilizziamo più acqua di quanto la natura ne rie-

sca a rigenerare. Rischiamo di far diventare l’acqua un bene fini-

to e non rinnovabile.

• Impegno sociale e politico: affinché l’acqua sia un bene

comune. Negli ultimi anni siamo testimoni di un uso dell’acqua

come merce. L’acqua diventa, soprattutto nei paesi del sud del

mondo, una fonte di reddito per multinazionali e grosse azien-

de che speculano su questo bene primario.

• Impegno a sostenere le attività di LVIA: per far sì che l’Acquadiventi realmente un diritto di tutti. Dobbiamo essere convintiche non è solo un bisogno, ma un diritto umano fondamentale.Il diritto più importante.

2003-2013: 10 anni di Acqua è Vita

La Campagna LVIA per il diritto all’acqua

acquae

Acqua: diritto umano fondamentale. Negli ultimi 10 anni, grazie alla Campagna Acqua è Vita, il diritto è diventato una realtà per 1 milione di persone in 10 paesi africani.

Reima, 20 anni, vive in un villaggio dell’Etiopia.

“Da bambina, per prendere

l’acqua dovevo camminare 5ore e così non sono potuta

andare a scuola. Ma ora chec’è il pozzo qua vicino casa,

mio figlio e le mie sorellepotranno studiare perché non

perderanno più tanto tempoper avere un po’ di acqua.

CERCHIAMO SOSTENITORIIn 10 anni abbiamo fatto tanto ma c’èancora tantissimo da fare ed è per questoche rilanciamo la Campagna. Il tuo sostegno è importante per raggiun-gere altri obiettivi concreti: in Tanzania, Etiopia e Kenya per garantire l’accesso all’acquapotabile e ai servizi igieniciInfo su www.acquaevita.it Per contribuire: C/C presso Banca EticaIBAN: IT49L0501801000000000106428Causale: Acqua è Vita/......... (nome paese)

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quadrante

4 Italo Rizzi - direttore LVIA

10

A livello mondiale sono stati fatti impor-tanti progressi nel percorso per garantire

l’accesso all’acqua a milioni di persone che neerano prive. Un traguardo importante per lacomunità internazionale verso il raggiungi-mento degli Obiettivi di Sviluppo delMillennio: obiettivi di giustizia lanciati nel2000 dalle Nazioni Unite per superare con-dizioni di estrema povertà e privazione. Traquesti otto obiettivi, il settimo prevede di“dimezzare entro il 2015 la percentuale dipersone che non hanno un accesso sosteni-bile all’acqua potabile e a servizi igienici”. Le persone con accesso ad acque sicuresono 2 miliardi in più rispetto a 20 anni fa(OMS/UNICEF 2013). Un dato importante alivello globale che tuttavia, se scorporato perregioni geografiche, ci mostra che tale dirittonon è ancora equamente garantito e chealcune aree restano fortemente sfavorite. Infatti, è specialmente in Asia (India, Cina,Sud-Est asiatico) e soprattutto nelle città,che si concentra l’aumento dell’accessoall’acqua. Anche in Africa Subsahariana sisono realizzati dei progressi: dopo 20 anni,276 milioni di persone in più hanno acces-so all’acqua potabile. Tuttavia, sono circa780 milioni le persone ancora private di talediritto ed è proprio sotto il Sahara che si con-centrano i paesi con più basso livello diaccesso all’acqua. Se poi analizziamo lasituazione nelle zone rurali, il dato è impie-toso: oltre il 60% della popolazione in areerurali dell’Africa Subsahariana non ha acces-so all’acqua potabile. In queste aree, in cui ilbisogno è maggiormente accentuato, LVIApredispone i suoi interventi. E per quanto riguarda l’igiene? I dati uffi-ciali ci dicono che i risultati sono molto aldi sotto delle aspettative.Ancora oggi nel mondo le persone senzaaccesso ai servizi igienici sono più di 2miliardi, con ciò che ne consegue in terminidi rischi di malattie. L’impegno della comuni-tà internazionale in questo ambito va incre-mentato notevolmente ed è proprio la com-binazione delle attività per garantire l’acces-so all’acqua (per lavarsi e lavare i vestiti, oltreche bere e cucinare) e all’igiene (specie larealizzazione di servizi igienici migliorati) cheporta i maggiori benefici.

A distanza di 10 anni dal lancio dellaCampagna Acqua è Vita è tempo dibilanci anche per LVIA: che cosa ha pro-dotto l’impegno di migliaia di sostenito-ri, aziende e istituzioni in Italia?In cosa si è concretizzato il lavoro di centi-naia di volontari e cooperanti di LVIA inAfrica e in Italia? Il modo migliore per dirloè la voce di tanti uomini e donne chehanno visto cambiare la loro esistenza.Sono le testimonianze dirette dei responsa-bili dei tanti progetti messi in atto che cipossono raccontare in cosa consista il lavo-ro con le comunità locali per decidere, orga-nizzare, realizzare, formare e gestire le atti-vità volte a garantire l’accesso all’acqua e a

servizi igienici. Ma è anche la forza dei nume-ri a darci il quadro del lavoro realizzato da LVIAin 10 paesi africani nel corso di un decennio. Il dato complessivo di 1 milione di perso-ne circa che hanno beneficiato dellaCampagna Acqua è Vita è il risultato dicentinaia di opere realizzate e delle migliaiadi persone formate per garantire l’accesso ela gestione delle risorse idriche, degli inter-venti di emergenza nel corso di siccità e aseguito di alluvioni nel Corno d’Africa e nelSahel ed anche del supporto per realizzaredei sistemi di irrigazione. È la somma di tante iniziative servite agarantire acqua e accesso ai servizi igieniciessenziali.

SETTIMO OBIETTIVO DI SVILUPPO DEL MILLENNIO: raggiunto per la parte relativa all’accesso all’acqua potabile

Trend globale nell’accesso all’acqua potabile, 1990-2010, proiettato nel 2015

acqua è vita

La Campagnae gli impegni internazionali per il diritto all’acqua

acquae

10012

24 21 17 14 11

76 79 83 86 89 92

8

%

80

60

40

20

01990 1995 2000 2005 2010 2015

(proiezione)

ACCESSO A FONTIMIGLIORATE

MANCATO ACCESSO A FONTI MIGLIORATE

RAGGIUNGIMENTODELL’OBIETTIVO

AFRICA SUB-SAHARIANA:ha il più basso tasso di accesso all’acqua potabile di ogni altra regione

91-100%

76-90%

50-75%

<50%

dati insufficienti o non applicabili

SETTIMO OBIETTIVO DI SVILUPPO DEL MILLENNIO: i progressi nell’accesso a servizi igienico-sanitari sono al di sotto delle promesse

10025

51 48 44 40 37

49 52 56 60 63 67

33

%

80

60

40

20

01990 1995 2000 2005 2010 2015

(proiezione)

ACCESSO A SERVIZIMIGLIORATI

MANCATO ACCESSO A SERVIZI MIGLIORATI

RAGGIUNGIMENTODELL’OBIETTIVO

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attualità

Dai dati si evince che il lavoro sostenuto daLVIA, solo considerando pozzi, acquedotti esorgenti, corrisponde a circa il 4x1000 delmiglioramento in termini di accesso all’ac-qua potabile in Africa Subsahariana dell’ulti-mo decennio. Questa è la parte più tangibi-le dell’azione conseguita dalla CampagnaAcqua è Vita ma dobbiamo sottolineare chel’impegno per il diritto all’acqua come “benecomune” è un percorso condiviso nel norde nel sud del mondo. In Italia, LVIA si è operata per sensibilizzaree informare la cittadinanza e decine dimigliaia di studenti grazie all’impegno dicentinaia di volontari dal Piemonte allaSicilia; abbiamo contribuito a realizzare ediffondere testimonianze sulle difficoltà del-l’accesso all’acqua e la difesa di modellilocali di gestione delle risorse idriche, comeil film documentario: “The Well: Voci d’ac-qua dall’Etiopia”. LVIA ha coinvolto decine di

istituzioni locali, aziende ed associazioni eha partecipato ad azioni in rete di lobbyingper sostenere il diritto all’acqua (come inoccasione dell’ultimo Forum Mondialedell’Acqua a Marsiglia) e con il sostegno aireferendum per l’acqua pubblica promossidal Forum Italiano dei Movimenti perl’Acqua, a cui LVIA ha formalmente aderito,perché in un mondo sempre più globaleserve un’ampia cooperazione per rag-giungere obiettivi comuni.E, nonostante il rischio di ripiegamentodelle nostre società per le difficoltà econo-miche che viviamo, è con la consapevolez-za dell’importanza di quanto abbiamo rea-lizzato finora e con la forza delle relazioniche abbiamo stretto con tante persone ecomunità in Italia e in Africa, che rilanciamola Campagna Acqua è Vita.

LVIA EtiopiaIntervista a Stefano Stirpe, rappresentante LVIA in Etiopia

In quali aree interviene LVIA? Negli ultimi 10 anni ci siamo concentratinelle zone a sud del paese, più critiche dalpunto di vista dell’accesso all’acqua e dellecondizioni climatiche. Parliamo di zone fre-quentemente soggette a siccità, quindi col-pite da crisi ed emergenze ricorrenti.Attualmente lavoriamo in 3 regionidell’Etiopia: Oromya, Southern Nations eSomali Region.

Come si sviluppa il rapporto con lecomunità e le istituzioni locali? Il nostro approccio non è esclusivamentetecnico. Il nome della Campagna è moltosignificativo: “Acqua è Vita” significa chel’acqua ha anche una dimensione sociale,culturale, politica e religiosa. A volte, pur-troppo, gli interventi di cooperazione siconcentrano solo sull’aspetto tecnico maper noi l’accesso all’acqua ha un significa-to più grande e perciò costruiamo la rela-zione con le comunità e il governo locale.Anche qui è stata celebrata la GiornataMondiale dell’Acqua e l’Etiopia sta facendoprogressi, anche se ancora il 50% dellapopolazione non ha accesso ad acquapotabile. Il Governo spera e ha dichiaratoche nel paese si riusciranno a raggiungeregli Obiettivi di Sviluppo del Millennio perun 70%. w

I RISULTATI DEGLI INTERVENTI LVIA PER L’ACCESSO ALL’ACQUA E AI SERVIZI IGIENICI• Focus delle attività: la creazione di capa-cità locali per l’analisi delle risorse idriche;la pianificazione e la realizzazione degliinterventi; le azioni per sostenere la gestio-ne e il governo locale dell’acqua.

• Con chi operiamo: con le comunità, leimprese locali, le istituzioni tradizionali e leistituzioni governative locali.

• Modalità di approccio: il rispetto deisistemi locali di gestione verso la sostenibi-lità, garantendo il diritto di accesso all’ac-qua e il miglioramento delle condizioni diigiene con gestione comunitaria.

acqua è vita

24% POZZI

24% ACQUEDOTTI

11% SORGENTI

6% INVASI E CISTERNE

12% IGIENE

13% EMERGENZA

8% IRRIGAZIONE

2% SISTEMI POTABILIZZAZIONE

10 ANNI DI ACQUA È VITAPersone che hanno beneficiato degli interventi di LVIA per tipologia di attività

ATTIVITÀ QUANTITÀ

Pozzi: costruzione 158

Pozzi: protezione e miglioramento 132

Acquedotti 33

Sorgenti: protezione 681

Invasi 18

Cisterne 427

Igiene: scuole e centri salute 137

Igiene: famiglie 9.700

Emergenza (villaggi) 42

Irrigazione 2500 ha e 46 pozzi

Sistemi potabilizzazione 4

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Lo scrittore e poeta Erri De Luca sostiene la Campagna Acqua è Vita e dichiara: «Sono stato testimone, in Tanzania, del lavoro della LVIA per procurare acqua pulitanei villaggi. Un’immensa quantità di famiglie ne è priva e se la deve procurare lon-tano, caricandola sul collo, la schiena, i piedi delle donne. Mi dichiaro un “Portatored’acqua” e sostengo la Campagna Acqua è Vita della LVIA».

Puoi guardare lo spot Acqua è Vita realizzato con Erri De Luca sul

canale youtube LVIA ong

Il22 marzo, in occasione dellaGiornata Mondiale dell’Acqua

indetta dalle Nazioni Unite, LVIA ha rea-lizzato un seminario a Cuneo con pre-senze di operatori LVIA dal Senegal,Mali, Burkina Faso, Tanzania e dalDipartimento delle Risorse Idrichedell’Etiopia. Al seminario hannopartecipato il Sindaco di Cuneo ealtri rappresentanti delle ammini-

strazioni locali, delle imprese e delleassociazioni del territorio che hanno sostenuto la

Campagna Acqua è Vita. È stata l’occasione per condividerel’esperienza di LVIA in Africa e in Italia con la società civile che sostie-ne il diritto all’acqua come bene comune e di parlare di alcune speci-fiche iniziative. In particolare l’iniziativa lanciata dal Comitato AcquaBene Comune con la proposta di un’azienda di diritto pubblico e laproposta di legge europea per la gestione pubblica e partecipata delservizio idrico integrato. La scelta di trovarsi insieme per fare il punto sulla Campagna Acqua èVita a 10 anni dal suo lancio non ha affatto intenti di autocelebrazio-ne, bensì di rilancio sulla necessità di fare rete con il territorio per atti-

vare delle azioni partecipate e concrete quali l’iniziativa 1x100 dellebollette dell’acqua in favore della cooperazione allo sviluppo che rea-lizza il diritto all’acqua nel sud del mondo.

A Crotone: l’Associazione Bene Comune e LVIA, con il patrocinio delComune di Crotone, hanno organizzato “una due giorni” presso la Salaconsiliare del Comune con la proiezione del docufilm “The Well. Vocid’acqua dall’Etiopia” e momenti di dibattito aperti alla società civile ealle scuole

A Palermo: la giornata organizzata da LVIA Palermo e associazione Vivie lassa viviri con il patrocinio del Comune di Palermo ha visto il susse-guirsi di esibizioni delle scuole primarie e secondarie di primo gradocoinvolte nella Settimana dell’Acqua, iniziativa formativa giunta alla suadecima edizione, con la premiazione della scuola primaria Partanna-Mondello che ha presentato uno straordinario spettacolo musicale. A seguire, spettacoli di teatro, cabaret e musica per garantire il dirittoall’acqua in Kenya e la proiezione del video-testimonianza girato inTanzania nel corso dell’ultima visita condotta da LVIA Palermo e Vivi elassa viviri con alcuni insegnanti e altri sostenitori lo scorso giugno.Complessivamente sono statiraccolti 6.200 euro a soste-gno di Acqua è Vita. w

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proposte solidali

NELLA PROVINCIA DI TORINO: con il finanziamento della Fondazione CRT

Promuove il coinvolgimento di 700 giovaniper realizzare:• percorsi formativi con le scuole secondarie di

secondo grado e in contesti extrascolasticinei comuni aderenti al Co.Co.Pa. (Coordi na -mento Comuni per la Pace della provincia diTorino) con il supporto educativo del docu-film “The Well. Voci d’Acqua dall’Etiopia”;

• spot Acqua è Vita di comunicazione socialerealizzati dai giovani. Gli spot concorrerannoad un concorso finale.

2013: Anno internazionale della cooperazione idrica.Qualche esempio di impegno LVIA sui territori in Italia

Evento nazionale dedicato ad Acqua è Vita

IN SICILIA: con il finanziamento della Fondazione BNC

Nelle province di Palermo, Enna e Calta -nissetta con il coinvolgimento di 300 giovani.Le attività principali: • percorsi formativi con le scuole secondarie

di secondo grado;• stage per “water leader”: per formare i gio-

vani a diventare leader sul proprio territorionella sensibilizzazione sul diritto all’acqua;

• evento pubblico animato dai giovani waterleader;

• workshop estivo per giovani sui temi dellacittadinanza mondiale legata alla tutela deldiritto all’acqua.

L’ONU ha dichiarato il 2013 “Anno internazionale della cooperazione idrica”, invitando le isti-tuzioni e la società civile internazionale a sviluppare proposte per promuovere il dirittoall’acqua. In risposta a tale appello, LVIA ha promosso in Italia due progetti formativi “AcquaBene Comune - Acqua strumento di Pace” che vedono protagonisti i giovani e la lorocreatività.

Per il rilancio di Acqua è Vita abbiamo messo a nuovo il sito www.acquaevita.it con i principi della Campagna, le rea-lizzazioni idriche e le news sulle attività in Italia, che trovi anche su facebook alla pagina della Campagna Acqua è Vita.

Visita il nuovo sito www.acquaevita.it e segnalaci su facebook le novità e le iniziative sul tuo territorio!

acqua è vita

UNA PIANTINA

AROMATICA

per il Mali

1966 • 2006

25 • 26 maggio 2013

acquae

Page 13: LVIA rilancia la Campagna in occasione del · PDF fileNotiziario Volontari LVIA - Anno XXXX Numero 1 - Maggio 2013 Spedizione in abbonamento postale DI 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004

Per contribuire: Banca Alpi Marittime · IBAN: IT 61 E 08450 10200 000170103178 · Intestazione: LVIAOppure con bollettino postale: c/c 14343123 • Intestazione: LVIA - Associazione Internazionale Volontari LaiciCorso IV Novembre, 28 - 12100 Cuneo • Causale: Acqua è vita /………. (nome paese)

proposte solidali

TANZANIA

Con 50 eurocontribuisci a realizzare 35 metri di ACQUEDOTTO a beneficio di 15 personeCompleteremo la riabilitazione e l’estensione dello schema idrico nelvillaggio di Huzi (distretto di Chamwino) e promuoveremo con la

comunità del villaggio soluzioni efficaci e sostenibili per la gestione del-l’acquedotto.

MALI

Con 100 eurocontribuisci a riparare le STRUTTURE IDRICHEa beneficio di 4 persone A Gao, nel nord del Mali, sosterremo il ritorno alla normalità dopo laguerra: ripareremo le strutture di protezione dei pozzi, la pompa e la

fontana dell’acqua collegate e disinfetteremo l’acqua. La situazione diemergenza rende necessario completare le azioni prima dell'arrivo delle

piogge estive.

KENIA

Con 20 eurocontribuisci a costruire SERVIZI IGIENICI in una scuola a beneficio di 2 bambini Costruiremo servici igienici nella Contea di Isiolo, nel Kenya Centrale,un’area in cui la mancanza di infrastrutture adeguate costituisce una

grave carenza igienica con conseguenze nefaste sulla salute della popo-lazione, in particolare dei bambini.

Tu puoi fare la differenzaScegli uno dei progetti che ti proponiamo o impegnaticon una donazione fissa, annua o mensile, garantendouna continuità per noi preziosa.

LVIA aderisce all’Istituto Italianodella Donazione (IID) che ne attestal’uso chiaro, trasparente ed efficacedei fondi raccolti, a tutela dei diritti deldonatore.

Più dai…meno versi!Le donazioni a LVIA sono deducibili dalla dichiarazionedei redditi: basta conservare la ricevuta del versamento.(D.lgs 35/05 convertito in legge 80/05).

Dona con fiducia

2006/12

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italia solidale

Sei titolare di un’azienda? UNISCITI A NOI PER PROMUOVERE PACE, GIUSTIZIA E SOLIDARIETÀ Aderisci al nostro programma “100 aziende con LVIA”

UNA SCELTA DI RESPONSABILITÀ SOCIALEENTRARE NEL PROGRAMMA PORTA TANTI VANTAGGI

LVIA ha lanciato il nuovo programma100 aziende con LVIA nel quale contia-mo di coinvolgere almeno 100 aziende erealtà economiche che si facciano promo-trici di sviluppo e diritti operando una scel-ta etica e responsabile sostenendo le atti-vità e i progetti di LVIA in Africa e in Albania.

Adriano Olivetti già sessant’anni fa si chie-deva: “I fini dell’industria si trovano sem-plicemente nei profitti? O non vi è qualco-sa di più affascinante, una trama ideale,una destinazione, una vocazione?”

Noi crediamo che esistano spazi inclusiviin cui si possa costruire una collaborazio-ne proficua tra profit e no-profit.

Cerchiamo aziende che vogliano costrui-re con noi un progetto che si basi suobiettivi comuni e valori condivisi peressere insieme attori di cambiamentoqui come nei paesi in cui operiamo.

Varie e molteplici possono essere le forme: l’azienda può sostenere un progetto spe-cifico, contribuire con erogazioni liberalialle nostre campagne, acquistare i nostricalendari e biglietti augurali. Possiamo inoltre sviluppare insieme attivi-tà che coinvolgano clienti, dipendenti, for-nitori, studiare operazioni di co-marketingpersonalizzate che migliorino la reputazio-ne e l’immagine dell’azienda e dei suoiprodotti.

AUMENTA LA VISIBILITÀ DEL MARCHIO

MIGLIORA LA REPUTAZIONE E LA CREDIBILITÀ DELL’AZIENDA STESSA

CONTRIBUISCE A FIDELIZZARSI SUL MERCATO E A FIDELIZZARE I CLIENTI

APRE LA POSSIBILITÀ DI RAGGIUNGERE NUOVI TARGET

HA UN IMPATTO POSITIVO SU TUTTI GLI ATTORI DELL’AZIENDA

ACCRESCE LA MOTIVAZIONE DEI DIPENDENTI

OFFRE IMPORTANTI VANTAGGI FISCALI

100 aziende con LVIA

“Si avvicina il 50esimo compleanno per LVIA, fondata nel 1966 da don AldoBenevelli. Moltissime cose sono cambiate da quel lontano 1966 che vide lanascita, quasi contemporaneamente in molte città italiane, di numeroseaggregazioni giovanili che scoprivano la necessità di un impegno in primapersona per la costruzione di un mondo più giusto. In questi anni la nostra forza è cresciuta anche grazie al contributo di molte

aziende che hanno condiviso con noi l’impegno nel promuovere l'affermazionedei diritti fondamentali nel sud e nel nord del mondo. Per questo sono convinto

che la nostra passione e la nostra professionalità, unite a quelle di tanti uomini e donnedi azienda, possano fare davvero la differenza per un mondo più giusto”.

Alessandro Bobba, presidente LVIA

Le aziende aderenti riceveranno un attestato di partecipazione al program-ma 100 AZIENDE CON LVIA da esporre e pubblicare a testimonianza del-l’impegno etico dell’azienda. Le aziende potranno utilizzare il marchio delprogramma nelle proprie comunicazioni.

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Si è concluso a fine 2012 il progetto cheha visto protagonisti i giovani del gruppodi Forlì che, con un finanziamento euro-peo - bando Gioventù in Azione, hannopotuto confrontarsi con due strumenti:l’educativa di strada e il teatro. Inizialmente abbiamo realizzato attività tea-trali in strada per coinvolgere altri giovani,poi come gruppo ci siamo dedicati allacostruzione del nuovo spettacolo. È natocosì “COSTRUIAMO UNA CITTA’”: un’installa-zione animata in cui spettatore e attore siconfondono nella creazione di un’opera col-lettiva della città, sulla città, per la città.Abbiamo raggiunto nuovi e importanti risul-tati: il gruppo ha rinvigorito la collaborazionecon altre associazioni giovanili e l’ammini-strazione comunale, che ha patrocinato l’ini-ziativa e oggi fornisce uno spazio dove ilgruppo possa riunirsi. Siamo poi entrati nellarete regionale di associazioni TogethER, chesi occupa d’intercultura e, infine, il progettoha davvero permesso di valorizzare le com-petenze dei componenti del gruppo: alcunidi noi oggi sono coinvolti in un nuovo pro-getto di educativa di strada in qualità di ope-ratori, altri stanno organizzando corsi diballo, altri ancora operano con gruppi teatra-li della città.

“Gioventù in rete per la partecipazionedemocratica in Burkina Faso” è un pro-getto di LVIA con il contributo del Fondodelle Nazioni Unite per la Democrazia,iniziato a febbraio 2013 con l’obiettivo dirafforzare il processo democratico in 6località del paese.Il Burkina Faso è un paese giovane, con il70% della popolazione che ha meno di 25

anni. Promuovere un’attitudine alla citta-dinanza responsabile, rafforzando nei gio-vani la consapevolezza che possono esse-re motore di cambiamento sociale, è quipiù che altrove fondamentale per stimola-re un processo di sviluppo locale non vio-lento e partecipato.I giovani sono i protagonisti delle attività: le

associazioni giovanili stanno realizzando per-

corsi di educazione tra pari per formare altri

600 giovani e 2.400 studenti alla cittadinan-

za attiva e democratica. Parallelamente,

coinvolgeremo le neo-elette amministrazio-

ni dei 6 Comuni burkinabè in cui il progetto

opera, per una formazione sulle modalità

per rafforzare il processo democratico loca-

le. Infine, la realizzazione di sedute di dialo-

go strutturato tra giovani e politici saranno

reali e concreti esercizi di partecipazione e

inclusione. Nei percorsi di animazione giova-

nile abbiamo scelto di privilegiare l’uso delle

tecnologie web 2.0 attraverso il CitizenJournalism: una metodologia innovativa e

democratica, perché permette ai giovani di

creare informazione veicolando le proprie

idee.

“Generazione intercultura. Costruiamol’Italia che vogliamo” è un progetto delgruppo giovani IO mi ATTIVO di Torinoterminato in marzo 2013, con il contribu-to europeo del Programma Gioventù inAzione.Abbiamo sentito la necessità di stimolare la

partecipazione dei giovani sulla necessità di

un cambiamento in materia di diritti civili: sul

diritto di cittadinanza per le seconde genera-

zioni in Italia, non ancora pienamente rico-

nosciuto dalla nostra legislazione. Come

gruppo abbiamo ideato e implementato un

percorso formativo in 10 classi di 3 istituti

superiori della Circoscrizione 7 della Città di

Torino, che ha patrocinato l’iniziativa. Alcuni

studenti hanno poi seguito un corso di

Citizen Journalism per diventare “cittadini –

giornalisti” sul tema e, in parallelo, abbiamo

organizzato due incontri con le comunità di

stranieri sui servizi operanti in città per il sup-

porto giuridico nel riconoscimento della cit-

tadinanza ai minori nati in Italia da genitori di

origine straniera. Il progetto ci ha permesso

di fare rete con enti del territorio e di spro-

nare altri giovani all’impegno in azioni di cit-

tadinanza attiva. I ragazzi infatti, destinata-ri del progetto, si sono fatti promotori deltema non solo tra i propri pari ma anchenelle proprie famiglie e nella società incui vivono. Significativo l’esempio della clas-

se 5D dell’Istituto Albe Steiner, che ha idea-

to “Share your Country”: campagna web di

sensibilizzazione per stimolare la partecipa-

zione sul tema del diritto di cittadinanza delle

seconde generazioni, visibile su facebook.

Partecipazione, intercultura, cittadinanza attiva, diritti: sono i temi su cui alcuni gruppigiovanili stanno progettando per dar forma alla propria idea di sviluppo nelle società che abitano.

LVIA è promotrice e accompagnatrice di questi processi di partecipazione democratica in ITALIA ein BURKINA FASO

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ITALIA •BURKINA FASO:Giovani in rete protagonisti di democrazia

4 Vanessa Marotta, gruppo IO MI ATTIVO

Generazione INTERCULTURA...for sharing l’Italia che vogliamo

4 Clémence Ouedraogo, LVIA Burkina Faso

BURKINA FASO: animazione e nuove tecnologie per la partecipazione

4 Elena Colangelo, gruppo Giovani Intercultura Forlì

INTERCULTURAL PLAYS:Un progetto europeo peressere attivi in città

LVIA ALLA BIENNALE DELLA DEMOCRAZIATorino, venerdì 12 aprile: conferenzaCooperare con l'Africa 2.0.

LVIA ha partecipato portando all’attenzionedel numeroso pubblico in sala le attività pro-mosse con i giovani in Italia e in Africa.

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Per destinare la quota del tuo 5 per 1000 a LVIA,firma nell’apposito riquadro destinato al volontariatoe alle Onlus che figura sui modelli di dichiarazione deiredditi (Modello Unico Persone Fisiche, Modello 730,ovvero la scheda allegata al CUD) e indica nelle appo-site caselle il nostro codice fiscale 80018000044.

Porta il nostro messaggio a parenti, amici, aziende eprofessionisti, al tuo commercialista o centro di assi-stenza fiscale di riferimento, motivando anche altri acompiere come te un atto concreto di solidarietà.

2006/12

LVIA aderisce all’Istituto Italiano della Donazione(IID) che ne attesta l’uso chiaro, trasparente

ed efficace dei fondi raccolti, a tutela dei diritti del donatore. www.istitutoitalianodonazione.it

CONTINUAA SOSTENERE LA CAMPAGNA

INDICA NELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI IL CODICE FISCALE

80018000044

acquaeDESTINA IL TUO

A LVIA

LVIA Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale

CUNEO Corso IV Novembre, 28tel. 0171.696975 • [email protected]

TORINO Via Borgosesia, 30tel. 011.7412507 • [email protected]

Per conoscerci meglio: www.lvia.it

www.acquaevita.it

1966 • 2006