lo sguardo sui 5 reali siti - luglio/agosto 2014

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Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Anno XII - n°5 - Luglio/Agosto 2014

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Olio d’oliva 100% italiano e pergiunta biologico: in realtà si trattavadi olio di provenienza comunitaria. Èl’ultimo “affare” della criminalità orga-nizzata, stimato in 30 milioni di euro,scoperto dalla Guardia di Finanza diAndria che ha portato allo smantella-mento di tre associazioni per delinquere.Arrestate 16 persone, soprattutto impren-ditori pugliesi; la magistratura di Traniha ordinato anche il sequestro preven-tivo di 16 impresecoinvolte. Le indaginihanno confermato cheveniva trasformato,mediante sovrappo-sizione documentale,olio di produzionecomunitaria in “olio1 0 0 % i t a l i a n ob i o l o g i c o ” c o nl’intento di veicolarlonei confronti di altrisogge t t i pa r t ec ip iall’organizzazione,c o n f e z i o n a t o -r i / c o m m e r c i a n t iall’ingrosso di olio, alfine di collocarlo sulmercato del consu-matore finale, sfrut-tando il valore ag-giunto delle menzioniriservate ai prodottiMade in Italy e bio-logici. La Coldiretti fasapere che dall’iniziodella crisi sono qua-druplicate le frodi nel settore degli olie dei grassi con un incremento recorddel 300% dal 2008 al 2013 del valoredei sequestri di questi prodotti perchéadulterati, contraffati o falsificati.L’escalation dei sequestri preoccupa iproduttori per i gravi danni alla con-correnza e conferma la necessità di ap-plicare le importanti modifiche alla di-

sciplina introdotta dalla legge salva olioapprovata nel febbraio 2013 sotto ilpressing della Coldiretti che contienemisure di repressione e contrasto allefrodi e di valorizzazione del vero Madein Italy, ma che ancora oggi è inappli-cata per l’inerzia della pubblica ammi-nistrazione e per l’azione delle lobbyindustriali a livello nazionale e comu-nitario. Allarma i produttori anche ilbalzo record dell’import nazionale di

olio di oliva e sansa che, complice unacampagna produttiva non eccezionalein Italia, ha sfiorato nei primi quattromesi dell’anno le 227 mila tonnellate,in aumento del 34% sullo stesso periododello scorso anno sulla base dei datiIsmea. Nel dettaglio l’Italia ha più chequadruplicato gli acquisti di olio pro-veniente dalla Spagna, passati dalle 46

mila tonnellate del primo quadrimestre2013 alle 200 mila attuali. È opportunoevidenziare che l’Italia è il secondoproduttore mondiale di olio di olivadopo la Spagna. La Puglia è la primaregione produttrice a livello nazionalecon i due grandi bacini di coltivazione,il primo comprende la parte centro set-tentrionale con la provincia di Foggiae la quasi totalità della provincia diBari; il secondo è individuato con le

p r o v i n c e d i L e c c e ,Brindisi e Taranto. Unaspetto importante darilevare è la produzionedi olio di qualità. L’Italiapuò contare su un pa-trimonio di 24 Dop eduna Igp. E proprio lanostra regione ha il piùalto riconoscimento, dovela gran parte del territorioha ottenuto la protezionecomunitaria.

Ma con gli ultimi se-questri avvenuti ad An-dria torna alla ribalta ilproblema dell’olio dioliva contraffatto vendutocome italiano. Un fe-n o m e n o g r a v i s s i m opuntualmente denunciatodalle associazioni deiconsumatori che denun-ciamo da anni. Insommaa pagare i danni di talepratica sono i consu-m a t o r i , t r u f f a t i d a

un’informazione poco trasparente, non-ché le aziende italiane, quelle corrette,che producono il vero e autentico olioextravergine d’oliva di qualità che tuttoil mondo ci invidia. Una pratica inam-missibile, che va contrastata con ognimezzo: dall’azione legislativa alla di-sposizione di controlli sempre più severie frequenti.

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La grave crisi economica di questiultimi anni ha lasciato improvvisa-mente numerose famiglie prive di unreddito, e dunque nell’incapacità disostenere un affitto. In questo modoaccanto a quelle parti di popolazioneche beneficiano già dell’edilizia socialeo sono nelle liste di attesa, si stannoaggiungendo altre famiglie del cetomedio che in precedenza non eranocoinvolte nel rischio abitativo. ComeAmministrazione e come comunitànon possiamo essere indifferenti alletante richieste di aiuto che ci giungonoda diverse famiglie in stato di insolvenzae vulnerabilità sociale. Le ragioni deri-vano essenzialmente da una incertezzaeconomica dovuta alla imperante disoc-cupazione, assenza dello stato sociale,aggravata da spese per le utenze e fittoun bene primario come la casa. Siamoin piena emergenza abitativa! Stannoaumentando gli sfratti: molte famiglierimarranno senza casa e non tutte po-tranno essere sistemate in case popolari.Sono ormai 15 anni che non se ne co-struiscono di nuove nella nostra città.

È un quadro sconfortante, che nonrisparmia neppure la città di Orta Novadove, una famiglia su 4, non riesce nep-pure ad arrivare alla 3ª settimana del

mese. Un dato assai preoccupante cheviene fotografato su un campione di cit-tadini che un tempo rappresentava ilceto medio (pensionati, lavoratori auto-nomi, cassintegrati, precari e disoccupa-ti). Essi costituiscono ormai un ceto po-vero (i nuovi poveri) che non ce la faad arrivare alla fine mese. Le difficoltàdelle famiglie aumentano e non per af-frontare le spese straordinarie, ma perprovvedere all’indispensabile quotidiano:per fare la spesa, pagare l‘affitto, le bol-lette telefoniche di luce e gas. Senzaconsiderare un buon numero di personeche restano collocate al di sotto dellasoglia di povertà, vivendo con pensionial minimo, con un assegno di sostenta-mento, e sussidi assistenziali vari. Ad

Orta Nova si è aperto un periodo diemergenza sociale grave, con pesantiriflessi negativi sulle problematichesocio-assistenziali e soprattutto congravissime ricadute nel settore abitativo.

Quello della casa, sembra essere unodei settori più colpiti dalla situazioneattuale. Le richieste di un alloggiopopolare al Comune di Orta Nova sonotantissime e come detto, non vi sonodisponibilità. Altro anello debole dellacatena, la voce sfratti. Quelli permorosità colpevoli sono, infatti, au-

mentati rispetto all’anno scorso. I soste-gni all’affitto non vanno meglio, in quan-to, il sostegno della Regione Puglia, checontribuisce ogni anno con incentivi ul-teriori di circa 15 milioni di euro perrimpinguare il fondo sociale, non riescea soddisfare la richiesta dei cittadini.Le nostre risorse come è acclarato, sonoridotte notevolmente e anche con tuttala buona volontà, non riusciamo a tam-ponare tali esigenze. Urge una rispostaistituzionale per i cittadini, e in via prio-ritaria, un sollecito riscontro da partedell’ARCA - Capitanata di Foggia pervalutare concretamente il percorso ope-rativo da realizzare per soddisfare leesigenze del territorio.

* Sindaco di Orta Nova

“Mobilitiamoci nelle piazze e nelleistituzioni dei Comuni trasformati inpattumiere dai trafficanti di rifiutiper convincere Regione e Governoa finanziare le bonifiche”. È la pro-posta della vice segretario provincialedel PD foggiano Iaia Calvio e del ca-pogruppo del centrosinistra nel Con-siglio comunale di Apricena MicheleLacci avanzata con l’obiettivo di“evitare che le 300.000 tonnellate dirifiuti tombate ad Apricena, Cerignolae Ordona continuino ad inquinare ilterreno ed a spargere il loro mefitico

puzzo”. “Magistrati e Carabinieri in-dagheranno ancora, istruiranno proces-si, individueranno i responsabili ditanto scempio - continuano Calvio eLacci. Questo ci è chiaro e attendiamofiduciosi gli esiti di questa attività.Ciò che ancora non abbiamo chiaroè chi si occuperà della bonifica deiterreni inquinati dai rifiuti solidi urbanisversati illegalmente. L’on. MicheleBordo ha presentato un’interrogazioneal ministro dell’Ambiente per chiederel’intervento sinergico di Governo eRegione a sostegno dei Comuni. Pro-

poniamo che i gruppi consiliari delPartito Democratico la trasformino inordine del giorno da discutere nei Con-sigli comunali dei 61 Comuni dellaCapitanata. Ogni città e ogni paesefoggiano, purtroppo, ha la sua disca-rica abusiva - concludono Iaia Calvioe Michele Lacci. Allora utilizziamol’eclatanza dell’inchiesta Black landper favorire una più diffusa coscienzaambientale e costruire reti di solida-rietà e cooperazione tra Comuni e co-munità sul tema della tutela della sa-lute, dell’ambiente e dell’agricoltura”.

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Riaperta la villa ComunaleNonostante i tempi ristretti, l’ammi-

nistrazione Tarantino, inizia a dare segnalialla sua città. Vogliamo ridare i luoghi co-muni ai cittadini e la villa comunale è ilpolmone della città. “La sua apertura è statapresa di buon grado dalla cittadinanza, luogomolto amato per chi ha voglia di relax,ma anche, luogo per attività fisica per itanti appassionati dello sport amatoriale.”Questa, la dichiarazione del Sindaco Taran-tino. A seguire quella dell’Assessore alverde pubblico Antonio Attino, con i con-siglieri Alfredo Ballatore (delega al verde)e Luigi Guglielmo (delega alla n.u.).“Abbiamo ritenuto opportuno dare dellepriorità. Sono stati intensificati i lavori perla messa in sicurezza della villa comunale,infatti in questi giorni sono stati eseguitidei lavori per renderla fruibile a tutti i cit-tadini. Inoltre, abbiamo, tenuto una riunioneassai soddisfacente con la Sia per potenziarei servizi per Orta Nova”. “Per evitare attivandalici” sottolinea il consigliere AlfredoBallatore, “Abbiamo ripristinato una con-venzione per la vigilanza notturna. Auspicoin una presa di coscienza da parte dei van-dali dell’ultimo minuto, in quanto la villacomunale è un bene di tutti e deve esseretutelata”.

A Stornara un Master UniversitarioPromuovere la cultura anche in piccole

realtà territoriali diventa possibile grazieall'impegno di chi, affermatosi a livellonazionale con tenacia e determinazione,decide di non dimenticare la propria terranatale e di donare nuove esperienze pro-fessionali ai propri concittadini.

E così è nata l'idea di realizzare a Stor-nara, piccolo centro dei Reali Siti di nem-meno 5.000 abitanti, un Master Universi-tario di Primo e Secondo Livello inConsulenza Bioetica e Filosofica, organiz-zato dal Dipartimento di Scienze Medichedi Base, Neuroscienze ed Organi di Sensodell'Università degli Studi “Aldo Moro”di Bari.

La “folle” idea, pienamente sposata dalprimo cittadino Rocco Calamita, è venutaal prof. Rocco Carsillo, già docente di De-ontologia Professionale presso l'Universitàdegli Studi di Chieti e stornarese doc, as-sistente dell'ortese Francesco Bellino, or-dinario di Filosofia morale e Bioetica pressola facoltà di Scienze della Formazionenell'ateneo barese, che ricoprirà gli incarichidi presidente e direttore del corso.

Il master, annuale e della durata di 1500ore, è finalizzato alla formazione del con-sulente bioetico e filosofico, figura profes-sionale sempre più importante nel mondo

della globalizzazione, e si terrà presso ilplesso scolastico dell'Istituto di IstruzioneSuperiore “Olivetti”, che da un anno haaperto l'indirizzo Servizi Socio-Sanitari“Ottico”.

Il percorso formativo, che consentiràl'iscrizione all'Albo dei Counselor, è am-messo a dottori in possesso di laurea trien-nale o titolo superiore (laurea quadriennaleo specialistica) e si rivolge soprattutto aiprofessionisti del settore sanitario, ma anchead esempio a giuristi, avvocati, ingegneri,bancari, giornalisti o forze dell'ordine chevogliono introdurre la dimensione etico-filosofica nella loro professione.

La quota di iscrizione è di euro 2.500rateizzabili in due tranche, ma per gli allieviunder 35 è previsto il finanziamento regio-nale della spesa. Il titolo conseguito al ter-mine del Master sarà valutabile per le gra-duatorie del personale docente e dirigentee per i concorsi nella pubblica amministra-zione.

Per informazioni, è possibile contattarevia mail i due referenti del corso ai seguentiindirizzi di posta elettronica: france-sco .be l l ino@uniba . i t oppure roc [email protected].

L’estate dei BimbiUn’altalena per volare, il sogno di ogni

bambino... Due corde e un asse di legnosospese al ramo di un vecchio albero stanco.Questa è l’altalena nell’immaginario dimolti. Uno dei giochi più amati dai bambinima nel contempo sogno irrealizzabile peralcuni, soprattutto se affetti da disabilitàgrave. Ed è proprio per questi bambiniche nasce l’iniziativa di dare concretezzaall’ idea dell’Associazione Aps MissionePossibile di Orta Nova: favorire l’instal-lazione, in collaborazione con l’Assessoratoai Servizi Sociali, di un’altalena per diver-samente abili nella Villa Comunale di OrtaNova. Con la manifestazione del 5 luglioha preso il via ad una serie di eventi che

caratterizzeranno l’Estate Ortese ed, inquest’ottica, la neo Amministrazione diDino Tarantino ha voluto dare un occhiodi riguardo al sociale. L’associazione, perl’occasione, ha avviato una raccolta fondiper affrontare una spesa pari a 3mila europer l’acquisto di un’altalena accessibileche consenta anche ai bimbi con disabilitàdi godere dello spazio nella villa comunale.

“L’altalena” evidenzia l’Assessore aiServizi Sociali e Pari Opportunità OttaviaD’Emilio, “non vuole essere un solo mo-mento di svago, ma soprattutto di integra-zione, in modo tale da creare sin dall’in-fanzia i presupposti per una culturadell’accoglienza. Pertanto, per limitare ilpiù possibile l’insorgere di preconcetti, èfondamentale cominciare dai bambini”.Ad accendere il motore dell’iniziativa èl’Associazione Aps Missione Possibile diOrta Nova, con un appello, al qualel’amministrazione di Dino Tarantino harisposto con pronta risolutezza. “Sonodell’idea”, continua l'Assessore D'Emilio,“che anche con il gioco si possa avere lapossibilità di condividere in modo attivole relazioni con gli altri e sviluppare il piùpossibile il comportamento della persona,favorendone un senso di sicurezza, di ap-partenenza al gruppo, di riuscita, quindidi collaborazione, rispetto, autostima, so-lidarietà e gratitudine. Il treno della soli-darietà e del sociale e solo all'inizio delsuo viaggio e quale partenza migliore senon i sogni dei bambini”.

Ascoli Satriano: l’ex sindaco Antonio Rol-la assolto

L’8 luglio scorso il Collegio Giudicante,presieduto dal Giudice Protano, ha assolto“perché il fatto non sussiste l’ex sindacoAntonio Rolla e dieci componenti del Con-siglio comunale di Ascoli Satriano perl’approvazione di atti deliberativi del tuttolegittimi e riguardanti l’utilizzo dei fondidel terremoto del 1980.

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Attenti a quei due. Si potrebbe rias-sumere così, parafrasando il titolo diuna celebre serie tv degli anni Settanta,il primo consiglio della nuova ammini-strazione comunale di Orta Nova.

I due , protagonis t i indiscuss idell'assise, hanno il nome e il cognomedi Dino Tarantino, eletto sindaco delpopoloso centro dei Reali Siti, e di Pep-pino Moscarella, ex primo cittadino pertre mandati ed eletto all'unanimità dallaMaggioranza come nuovo Presidentedel Consiglio Comunale.

“Abbiamo scelto di incontrarciall'aperto in Largo Gesuitico affinchèdiventi luogo di aggregazione, di incon-tro e discussione delle scelte” spiegaTarantino nel discorso introduttivo allacittadinanza, intervenuta numerosa allariunione nell'inedito e suggestivo sce-nario del cuore storico della cultura or-tese. “È doveroso rivolgere un augurioaffinché non venga mai meno l'impegnoassunto a favore dei superiori interessidella comunità, superando steccati ide-ologici e senza seguire la strada del cie-co e inutile rancore personale. Il miomodus operandi sarà improntato su umil-tà, onestà intellettuale e materiale, con-fronto franco e diretto, aperto al dialogofattivo, pur consapevole del grave im-pegno e delle tante difficoltà che ciattendono”.

Non ci sono state sorprese nella co-municazione dei componenti della Giun-ta né nell'elezione del nuovo presidentedel consiglio comunale: la Maggioranzacompatta ha scelto Moscarella, motivan-do la decisione, con le parole di Balla-tore “per dare un segno di discontinuità,come prima volta nella storia della no-stra città: quindi vogliamo proporre unpresidente del consiglio alle minoranze”.

Astenutisi o votato contro, i cinqueconsiglieri di opposizione non hannotuttavia presentato una controproposta,decidendo all'ultimo momento di rinun-ciare alla candidatura di Maria RosaAttini: scelta interpretata dai più comeuna rigida presa di posizione che sa qua-si di resa incondizionata.

“La scelta della mia persona mi inor-goglisce, mi onora e mi dà coscienzadella stima che questo consiglio ha versodi me, per questo ringrazio in primischi mi ha proposto e votato ma anchechi si è espresso diversamente. Saròrigoroso nel far rispettare dibattiti civilitesi a trasmettere un messaggio positivoalla popolazione del ruolo e delle isti-

tuzioni cercando equilibrio e mediazionenel rispetto dei diritti di ciascun consi-gliere, secondi i dettami delle fontinormative”, sono state le sue prime pa-role, cui ha subito replicato LorenzoAnnese, consigliere all'opposizione lan-ciando la prima prevedibile bordata:“Non offendete e prendete in giro laminoranza, che siamo noi, cui la comu-nità ha chiesto di vigilare e non l'hadetto invece a Moscarella”.

C'era attesa anche per vedere la reazionedi Iaia Calvio, sconfitta al ballottaggio peruna manciata di voti e protagonista di unarecente polemica verso la riorganizzazionedegli uffici comunali che ha visto il ritornodi Maria Di Meo come vicesegretaria co-munale: ebbene, l'ex prima cittadina è do-

vuta andar via anzitempo stizzita per unimpegno personale già preso, ricordandoche inizialmente il consiglio si sarebbedovuto tenere ieri (“ma un consigliere co-munale all'ultimo momento ha dovuto fareuna visita medica” la giustificazione espres-sa dal consigliere Vece).

Sono poi seguiti gli interventi di altrimembri della nuova amministrazione(gratitudine agli elettori, fiducia al sin-daco e impegno quotidiano sono statii leitmotiv delle loro orazioni) e la lungalettura del programma elettorale del sin-daco, criticata da Francesco Sauro (elettonel Pd) in quanto “avrebbe in realtà do-vuto parlare delle linee programmatichedi inizio mandato, che è un documentoben diverso dal programma”.

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Non poteva festeggiare nel modomigliore l’Avis di Orta Nova i suoi30 anni di vita. Una due giorni diappuntamenti intesi, un convegnoha inaugurato la kermesse avisina,svoltosi nella sala convegni del Pa-lazzo Gesuitico, dove il dott. Miche-le Centra, primario del servizio diimmunologia e medicina trasfusiona-l e d e l l ’ a z i e n d a O s p e d a l i e r a -Università OO.RR. di Foggia ha evi-denziato l’importanza della donazio-ne del sangue, mentre il prof. Vin-cenzo De Sanc t i s , o r tese dok ,Primario del reparto di pediatra edadolescentologia dell’Ospedale Qui-sisana di Ferrara, premiato alcunianni fa con “l’ortese nel Mondo”,la mani fes taz ione organizza tadall’Associazione Culturale L’Ortsee dall’amministrazione comunale,nel corso della serata ha presentatoil libro: “Come vincere la sfida dallaTalassemia”. Il prof. De Sanctis nelsuo intervento ha evidenziato chele talassemie sono un gruppo di ma-lattie ereditarie caratterizzate da ane-mia cronica di gravità variabile con-seguente a un difetto quantitativonella produzione di emoglobina, lamolecola responsabile del trasportodi ossigeno e anidride carbonicanell’organismo. Sono circa 7 milai malati nel nostro Paese. Il prof.De Sanctis è nato ad Orta Nova 68anni fa, specialista in Pediatria edEndocrinologia è stato Direttore della

Uoc di Pietraia dell’Azienda Ospeda-liero-Universitaria di Ferrara; Presi-dente della Società Italiana di Medi-cina dell’Adolescenza e presidentedella Società Italiana per lo studiodelle Talassemie ed Emoglobinopatie.

È autore di numerose pubblicazio-ni su riviste scientifiche nazionalied internazionali. Due momenti inte-ressanti che hanno attirato l’atten-zione dell’intero e affollato uditorio.

Ad introdurre l’evento è stato ilpresidente della sezione ortese, Mi-chele Di Conza e moderato da Dome-

nico Sinisi, che nella sua introduzioneha evidenziato: “A piccoli passi, tragioia e sacrifici e nel rispetto dei va-lori fondamentali della solidarietà,abbiamo scritto un pezzo di storiadella nostra città. Ringraziamo tuttii donatori che si sono succeduti inquesti trenta anni, e tutti quelli cheanche non potendo donare, hannocondiviso il nostro messaggi e hannocollaborato con la nostra associazio-ne, permettendole di raggiungeregrandi risultati e di esser al fiancodi chi soffre”. Nel corso della seratasono stati premiati con targhe: lasig.ra Franca Fabbiano, moglie delprimo presidente della sezione Avisdi Orta Nova, Franco Salierno, la mo-glie di Michele Sauro decano Avis,alla memoria; la moglie di CarmineSpicci, decano avis alla memoria;S a v e r i o P a n d i s c i a p r e s i d e n t edell’A.N.F.C.D. e Annito Di Pietro,presidente ed editore dello Sguardosui 5 Reali Siti, per meriti acquisiti.

Il giorno successivo si è svolta lasfilata dei labari, rappresentati da ben15 sezioni avisini della provincia diFoggia, che accompagnati dal ConcertoBandistico di Ordona si sono recati inchiesa dove è stata celebrata la messadi ringraziamento. Dopo la celebrazionereligiosa il corteo si è diretto nella villacomunale per deporre una corona difiori ai piedi del monumento dedicatoai donatori. Un plauso doveroso agliorganizzatori della manifestazione.

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Hanno destato forte clamore, le parolepronunciate “a voce alta” da don GiacomoCirulli, parroco della Parrocchia B.V.M.Addolorata di Orta Nova, nel corso deifesteggiamenti in onore di Sant’Antonio.Il Prelato non ha usato frasi di circostanzané toni accomodanti, ma èandato a muso duro alnocciolo della questione: ladilagante piaga dei tumoriche in questi ultimi tempista “divorando” la città;tributo “inaccettabile” diinnocenti vite, versato pergarantire il business delleecomaf ie . Sono ormaiconsistenti i casi venutiormai alla luce in tutto ilterritorio di Orta Nova. Peravere un quadro chiaro diquanto questo fenomenoabbia assunto toni allar-manti, basta snocciolarequalche dato del nosocomiofoggiano, in riferimento aricoveri di alcuni ortesi chericorrono ad interventispecialist ici interventispecialistici di asportazionedelle zone tumorali ed alsostegno terapeutico efarmacologico. Ha decisoperciò di non tacere donGiacomo, di fronte alle tantefamiglie che soffrono ildramma del la lenta edinesorabile perdita di unapersona cara; un drammaquesto, vissuto nella piùtotale solitudine. “Questaè la terra che ha fatto viveregenerazioni e generazioni, di nostri fratellie sorelle: qui hanno vissuto per poi partirealla volta della terra celeste …”. Ha cosìesordito don Giacomo, prima di impartirela solenne benedizione. “E questa è laterra che ultimamente viene violentatacontinuamente. È la terra che ci fa viveretutti quanti, la terra che produce “l’oro”del nostro territorio. Sant’Antonio bene-dice, cari fedeli, ma senza la nostra col-laborazione non è che possa fare tutto.Noi dobbiamo riflettere bene, capire beneche qui è tutta la nostra vita. Dio ci hamessi qui, e la nostra fonte di vita è rap-presentata da questa terra. Dobbiamo op-porci perciò con tutta la nostra forza econ tutta la nostra decisione, allo scempioche sta avvenendo sul nostro territorio!Con tutta la nostra forza, come doveredi cristiani e devoti del nostro Santo Pa-trono. Quindi adesso benediciamo, macon un appello rivolto non solo alle au-

torità che sono qui presenti, ma destinatoa ciascuno di noi: dobbiamo opporci aqualsiasi “forza” a qualsiasi “potenza”,che sta rovinando la nostra terra e la no-stra salute. Dobbiamo essere forti e co-raggiosi! Preghiamo per chi sta commet-

tendo questo peccato, perché si convertacertamente; tuttavia noi dobbiamo farfronte comune e ci dobbiamo opporre!Penso sia questa, la volontà del nostroSanto Patrono. Allora, attraverso questabenedizione assumiamo un impegno colSignore e con Sant’Antonio: tutti attiviper difendere la nostra terra, la nostraSanta Terra!”. Parole queste, cadute comemacigni addosso ai tanti fedeli riuniti

per partecipare alla processione in onoredi Sant’Antonio, che hanno scosso pro-fondamente gli animi, contribuendo (c’èda augurarselo), a risvegliare le tante,troppe “coscienze sopite”. E già, perchécome ha lasciato ben intendere lo stesso

don Giacomo, la salvaguardia diun territorio non può essereprerogativa esclusiva di interventoda parte di Autorità e Forzedell’Ordine; al contrario si realizzapartendo invece dalla presa dicoscienza del singolo cittadino,in ordine alla denuncia degli il-leciti rilevati nonché, al diniegodi ogni forma di convivenza. Nonè infatti un segreto l’esistenza nelcomprensorio di proprietari terrierio di cave, che dietro pagamentodi denaro, consentono lo sver-samento di liquami o il sotter-ramento di materiali tossici. Bastaosservare infatti, lo strano andi-rivieni di mezzi pesanti che alcalare delle tenebre, si svolge inalcune aree. E nemmeno va tra-scurata, “la gestione politica” delterritorio. Non sono trascorsi chepochi anni dal pericolo scongiuratoconcernente la realizzazione diuna discarica in località Ferrante,ed eccoci nuovamente ad af-frontare una nuova ed insidiosaforma di inquinamento ambientale:la collocazione di un numeroimpressionante di pale eoliche.Chi può realmente dire quali sianogli effetti reali che tali impiantideterminano sul nostro territorio?E ch i ha t r a t to benef ic i daun’operazione così spregiudicata,

che addirittura non ha portato ancora in-troiti nelle casse comunali? Sono aspettiquesti, su cui le parole del Sacerdote, in-vitano di rimando a soffermarsi con moltaattenzione.

È al risveglio delle singole coscienzeche ha voluto far leva don Giacomo, ri-scuotendo la stima e l’affetto non solodei suoi parrocchiani, ma di tutta la po-polazione ortese.

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Carapelle: Don Claudio Viscontidiventa Parroco di San Giuseppe. OrtaNova: Don Angelo Festa Co-Parrocoalla B.V.M. di Lourdes. Stornara: Giu-seppe Ciarciello nuovo vicario parroc-chiale in San Rocco

Con una Notificazione al clero dio-cesano il vescovo don Felice di Mol-fetta ha determinato le nuove caricheall’intero della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano. Le novità sono arri-vate anche nelle parrocchie dei cinqueReali Siti, dove si assisterà nel mesedi settembre a un totale cambiamento,almeno per quanto riguarda Carapelle.Infatti, Don Claudio Visconti lasciala parrocchia della B.V.M. di Lourdesin Moschella (Cerignola) e diventaParroco di San Giuseppe in Carapelle;Don Angelo Festa lascia la parrocchiadi San Giuseppe in Carapelle e diventaCo-Parroco nella parrocchia dellaB.V.M. di Lourdes in Orta Nova. An-che Stornara nel ciclone del cambia-mento, il diacono Giuseppe Ciarciellodiventerà presbitero il 18 ottobre eassumerà l'incarico pastorale di Vica-rio Parrocchiale in San Rocco (Stor-nara) e Assistente Diocesano di Azio-ne Cattolica/Ragazzi. I motivi checontraddistinguono queste nomine sipossono estrapolare dalle prime righedella lettera che il vescovo ha scrittoi l 17 lug l io : «Car i ss imi , anchequest'anno, mantenendo fede a un im-pegno divenuto tradizione, sono stato

dal 7 al 12 luglio a Meta di Sorrento(Na) presso la Casa di Spiritualità“Armida Barelli" […] Sono stati gior-ni di preghiera e di riflessione, di in-contri personali e comunitari nonchédi fraterna condivisione e comunionereciproca. È un'esperienza cui tengo

tanto, perché vissuta intensamentesotto il segno della paternità sacra-mentale e della fraternità. […] Hodato tutto il tempo necessario a ognisingolo sacerdote, aprendo reciproca-mente il cuore al dialogo, alla confi-denza e alla valutazione del percorsopresbiterale in termini personali e diimpegno nelle attività pastorali affi-date. In questo contesto di franchezzae di dialogo con i singoli, sorretti dallapreghiera, sono arrivato alla determi-nazione di procedere a tali nomine»

Un lavoro pastorale promosso dal-la condivisione della preghiera e dallacomunione, una nuova rete del sinododiocesano che si sta muovendo in ter-mini di franchezza, dialogo e preghie-ra con i singoli presbiteri. Ed è pro-prio con queste parole che il vescovoscrive alle sue parrocchie. Nella let-tera è precisato anche: “Nel mese disettembre, in vista di un calendarioda determinare, avverranno i vari av-vicendamenti, predisponendosi adessi”. E termina con gli auguri di buo-ne vacanze: “Augurando a tutti eciascuno buone vacanze, assicuro lamia preghiera e tutti benedico nelSignore”.

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Si svolgerà dal 27 al 31 agosto prossimila 3ª edizione del “Deliceto Musica Festival-Francesco De Matteo”, l’evento organizzatodall’Associazione Turistica Pro Loco“Amedeo Iossa” di Deliceto e dall’Asso-ciazione Musicale Culturale “Bel Canto” diFoggia, con il patrocinio del Comune di De-liceto e della Provincia di Foggia avrà luogonel Salone del Castello Normanno-Svevo diDeliceto. La kermesse musicale delicetanaè nata con l’intento di far conoscere al grandepubblico la figura e le opere del giovane ta-lento Francesco De Matteo che sul finiredell’ottocento compose brani lirici di straor-dinaria bravura, tanto da meritare il plausodi compositori come Pietro Mascagni, Giu-seppe Verdi e J. F. Massenet. La manifesta-zione ben strutturata, dal Direttore ArtisticoMaria Gabriella Cianci, in cinque serate conun percorso eccellente; si aprirà il 27 agostocon la serata inaugurale con gli interventidel Sindaco, il dott. Antonio Montanino; delpresidente della Pro Loco, il rag. BenvenutoBaldassarro, del Direttore Artistico MariaGabriella Cianci e del Segretario GeneraleMichele Campanaro. Seguirà il Recital delpianista Nunzio Aprile. Il 28 agosto il RecitalEnsemble “I Musici di Puglia” con l’omaggioa Francesco De Matteo. Il 29 agosto il recital“La voce classica del Sassofono con FrancescoPanebianco e Claudia Samele. Il 30 agostoil Recital Ensemble: “Chiari e Netti” quartettodi clarinetti con F. Ricciardi, G. Ricciardi,M. Dorini, A. Perrella. Il 31 agosto 2014 il“De Matteo’s story… e il dramma eternocontinua” una sera a casa di Francesco con

Nunzio Aprile, con i soprani: Maria GabriellaCianci, Anna Maria Soccio, Monica Paciolla,Loredana Martino, Marisa Conte; con i bassi:Davide Longo, Antonio Perrella, con la vocerecitante di Maria Nelide Longo e la vocenarrante di Rosa d’Onofrio. Nel corso delleserate musicali sarà presentato l’incisionediscografica in prima assoluta “Gli operistidi Puglia” da Luigi Rossi ad Umberto Gior-dano e il libro “Il mistero di mr. Nessuno”della scrittrice Maria Nelide Longo edito daIl Castello. “Una edizione, quella di quest’annoancora più caratterizzata sulla figura e sulleopere di Francesco de Matteo”, ha evidenziatoil Direttore Artistico M. Gabriella Cianci,“L’obiettivo per il prossimo anno sarà mirato

alla presenza di una opera di De Matteo nelcartellone del Festival della Valle d’Itria”.Intanto il Segretario Generale del FestivalMichele Campanaro anticipa qualche eventodell’edizione del 2015: “Dal 31 luglio all’8agosto del prossimo anno si svolgeranno icorsi estivi di alto perfezionamento musicalecon gli indirizzi Canto Lirico, Barocco e daCamera con Maria Gabriella Cianci e Piano-forte e musica da Camera con Nunzio Aprile.Inoltre nel corso delle serate del Festival pre-senteremo una novità editoriale: un libro-fumetto sulla vita di Francesco De Matteo,un abbinamento fumetto-lirica grazieall’impegno del disegnatore Vito AntonioBaldassarro”.

Si sono svolti ad Acquaviva delle Fonti(Bari), presso l’istituto tecnico commercialeColamonico, le Qualificazioni ai CampionatiItaliani Juniores valevoli per l’accesso alleFinali de Campionati Italiani Juniores che sisvolgeranno il 27 e 28 settembre a d Ostia(Roma).

Straordinaria l’organizzazione di gara adopera della Fitness Center di Acquaviva delleFonti.

Protagonisti gli atleti della Gym Star diCarapelle del tecnico Francesco Perdonò. Inquesta occasione a scendere in pedana sonostati gli atleti Christian Lo Russo (cat. Under17),Iulia Ilie (cat. Under17), Laurentiu Stecko eDaniela Ilie alla loro prima esperienza nellacategoria Juniores. Nonostante il caldo torrido,che ha condizionato la prestazione di tutti gliatleti, hanno ben figurato gli atleti della società

di Capitanata. Gli atleti guidati da Perdonò,hanno portato a casa una medaglia d’oro e unad’argento regionale, e un 4° posto appena ungradino sotto al podio. L’atleta Christian LoRusso, reduce dalle Finali ai Campionati ItalianiUnder17, svoltisi nel mese di maggio ad Ostia,e nonostante una fastidiosa cisti al polso checontinua a dargli non pochi problemi, ha con-quistato il primo gradino del podio nella suacategoria e relativa medaglia d’oro regionale.Si ferma ai 75 kg nell’esercizio di strappo,sbagliando per poco gli 80 kg in seconda eterza alzata. Batte il proprio record personalenell’esercizio di slancio sollevando ben 105kg, per un totale di 180 kg. Più che discretala prova dell’atleta Daniela Ilie che, con cinquemesi di stop dagli allenamenti per motivi fa-miliari, ha ben figurato eguagliando con estremafacilità i propri passati record personali. Daniela

ha tentato di battere i propri record personalisia nell’esercizio di strappo, fallendo i 48 kg,che in quello di slancio, sollevando 60 kg (ri-tenuti nulli dagli arbitri). Daniela ha conquistatoil secondo gradino del podio e relativa medagliad’argento regionale. Soddisfacente la prova diLaurentiu Stecko, che in una condizione fisicanon ottimale, che ne hanno messo a dura provala tenuta fisica, ha concretizzato un totale di200 kg conquistando il 4° posto ad un passodal podio. L’atleta Iulia Ilie, quindicenne, allasua 4° gara ufficiale ha eguagliato i propri recordpersonali tentando in terza prova, sia nello slan-cio che nello strappo, di superarli. Iulia ha to-talizzato 60 kg conquistando la sesta posizionein classifica. La poca esperienza della giovaneatleta ha fatto si che la stessa, in fase di iscri-zione pesasse 48,250 kg, 250 gr. in più dellapropria categoria, che spostavano la giovanenella categoria superiore. Peccato perché rien-trando nella 48 kg la giovane Iulia avrebbeconquistato la medaglia d’argento regionale eaccesso facile alle finali di settembre. Ora toc-cherà aspettare le classifiche nazionali d’ufficioper scoprire chi conquisterà il pass per le ambiteFinali ai Campionati Italiani Juniores che, comegià detto, si terranno nel mese di settembre adOstia.

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Il grano duro Cappelli per pasta, panee pizza

Questo mese voglio dedicare questos p a z i o a l g r a n o d u r o “ S e n a t o r eCappelli”, grano dell’eccellenza dellaCapitanata e particolarmente adatto perla produzione di farine di alte qualitànutritive e ottime per il pane e la pasta.Questa varietà di grano è una coltiva-zione di quello duro ottenuta dal gene-tista Nazareno Strampelli, agli inizi delXX° secolo presso il Centro di Ricercaper la Cerealicoltura diFoggia.

I l s e n a t o r e d e lRegno Raffele Cap-pelli, assieme al fra-tello Antonio, avevaavviato la trasforma-zioni agraria in Pugliae a p p a s s i o n a t o d iagronomia , mise ad i s p o s i z i o n e d iStrampelli le sue tenuteagricole in provinciad i F o g g i a . Q u i , ap a r t i r e d a l 1 9 0 7Strampelli selezionò eincrociò grani duriautoctoni del Sud Italiae delle isole e prove-nienti da altri Paesi delMediterraneo ot te-nendo, nel 1915, apartire dalla varietàtunisina "Jeanh Rhe-tifah", proprio il granoCappelli, il quale ebbeun periodo di grande successo. Nel tren-tennio dagli anni ’20 agli anni ’50, finoal 60% della superficie nazionale italianaa grano duro era investita a Cappelli,che si diffuse in seguito anche in altripaesi del Mediterraneo, e venne diffu-samente utilizzato sino al 1975 per poivedere scemare drasticamente la suadiffusione sino al 1991, quando ne fugradualmente ripreso l'uso.

Il Cappelli è ancora coltivato dopoquasi un secolo, in particolare nel me-ridione d'Italia (Basilicata, Puglia, Sar-degna), per la produzione di pasta diqualità superiore e pane e pizza biolo-gici.

Panzerotti con mozzarella e pomodoroIngredienti: 150 gr. di mozzarella;

abbondante olio per friggere; 5 pomo-dori; sale. q.b.

Per la pasta: 400 gr. di farina; 20gr. di lievito di birra: sale q.b.

Ed ecco una leccornia che contrad-distingue la cucina di Capitanata.

Lavare e incidere i pomodori, poisbollentarli per 1 o 2 minuti, sgoccio-larli, pelarli, eliminare i semi. In untegame trasferire la polpa e cuocere per5 minuti a fuoco moderato, evitandodi aggiungere condimenti, portare il tuttoad addensare la salsa. Tagliare a cubettila mozzarella e porla in un colino. Su

di una spianatoia versare la farina apertaa fontana cospargere con una presa disale, poi versare nella cavità centraleil lievito sciolto in acqua tiepida, quindiimpastare con un altro goccio d'acquaper ottenere un impasto liscio ed elasti-co. Formare una palla e porla in unaterrina infarinata, coprire con un cano-vaccio e lasciare per 1 ora.

Trascorso il tempo stabilito staccaredalla pasta un pezzo dal formato diun'albicocca, stenderlo e formare undisco di circa 12 cm., procedere in que-sto modo per formare tanti dischetti.Quindi distribuite sulla metà di ciascundischetto 2 cucchiaini di salsa di pomo-doro, suddividere in parti uguali la moz-zarella.

Ripiegare la pasta formando tantemezzelune e sigillare bene i bordi. Inun tegame scaldare olio abbondante,

immergere pochi panzarotti per voltae lasciarli cuocere per 1 o 2 minuti perlato, fino a quando diventeranno dorati.

Cinqulicchije e fasule(Gnocchetti e fagioli)

Questo piatto della cucina ortese saràil piatto principe della Settimana dellaCultura che si svolgerà dal 15 al 21 set-tembre prossimi.

Ingredienti: 300 gr. di cinquilicchije;200 gr. di fagiolini; 300 gr. di pomodoripelati; foglie di alloro; 3 spicchiod’aglio; 1 cipolla; olio di oliva extra-vergine; sale e pepe q.b..

Preparazione dei Cinqulicchije(gnocchetti). Su di una spianatoia versatela farina aperta a fontana (semola digrano duro e un terzo di farina bianca).

Impastare con acquatiepida fino a quandoil composto di pastanon diventa consi-s t e n t e , e l a s t i c o ,compatto e morbido.Quindi tagliarlo ericavare dei cilidrettispessi un dito. Conun coltello tagliare icilindretti di pasta apezzettini dalle di-mensioni dell'unghiadel pollice, strasci-n a r l i c o n l e d i t a(utilizzando il medio)si ottengono i cin-quilicchije (gnoc-chetti). Si comincia met-tendo a bagno dallase ra p receden te ifagioli, in una pentolacon acqua e un piz-z i c o d i s a l e .L'indomani, scolare

l'acqua e porre i fagioli in una pentolapiuttosto capiente Coprirli nuovamented'acqua e far cuocere, a fuoco moderato.A meta cottura aggiungere un paio dispicchi d'aglio, una foglia d'alloro e sale,spegnere al punto di cottura desiderato.

Si passa alla preparazione del sughet-to: far soffriggere poco l'aglio, quindiaggiungere i pomodori pelati in prece-denza tritati grossolanamente, salare eproseguire la cottura per altri venti mi-nuti.

Contemporaneamente mettere a bol-lire, in una capace pentola l'acqua, icinquilicchije (gnocchetti). Toglierli dalfuoco quando sono al dente, quindi ag-giungere i fagioli e condire con il su-ghetto di pelati e portare subito a tavola.Per gli amanti del gusto forte condirlicon l’olio santo (olio con il peperonci-no).

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Enrichetta FatigatoAtomi e Vuoto e il Divino in me

di Carlo Gentile.pp. 304

Claudio Grenzi Editore

“Atomi e Vuoto e il Divino in me”.Il timbro verde, posto da Gentile su

ogni foglio conservato nella sua bibliotecae riproducente un’espressione di Giusep-pe Rensi, suona come un mantra e guida,al di là di ogni esegesi, biografia e, ancormeno agiografia, la ricostruzione delletessere documentali raccolte, custoditee trasmesse, come segno stigmatizzanteil proprio leit-motiv esistenziale.

«[…] la preghiera, i mantras - scrisseGentile in La parola e il silenzio sul n.11 del 1980 della Rivista italiana di Te-osofia - si alimentano ad una riviviscenzasoggettiva [...] vitalizzante all’infinito[...] portatore di un destino»”.

Carlo Gentile (Foggia, 1920-1984)è stato professore di storia e filosofiapresso il Liceo-Ginnasio Statale “V.Lanza” di Foggia. Formatosi alla scuoladi Antonio Aliotta e di Ernesto Buonaiuti,amico di Aldo Capitini, Gentile, cheTommaso Fiore annoverò tra i formiconidi Puglia, è stato partecipe di una pluralitàdi esperienze e di interessi culturali edumani pervasi da quegli ideali di fratel-lanza, tolleranza, umanità e non-violenzache furono una costante della sua esisten-za e che lo portarono nel dopoguerra adaderire alla Massoneria, dove ricoprì lacarica di Gran Maestro Aggiunto e quindidi Gran Maestro Onorario del GrandeOriente d’Italia.

Salvatore LoconteLa dieta mediterraneapreventiva anticancro

nella terra di Federico II di SveviaProgedit

Nella lunga esperienza trentennaledi nutrizionista l’autore ha verificatoche l’alimento tollerante e alcalino puòessere paragonato a un farmaco. Questaverità fu evidenziata dal dottor O. Wam-burg, il quale già nel 1931 fu insignitodel premio Nobel per le sue ricerche su“La causa pr imar ia del cancro”:un’alimentazione basata soprattuttosull’utilizzo di cibi acidi e su uno stiledi vita sedentario. Uno dei fattori chepossono acidificare il corpo è infatti ilcibo. Gli alimenti che acidificano il corpoe favoriscono l’insorgenza di molte ma-lattie tra cui il cancro sono lo zuccheroraffinato, tutti i prodotti raffinati e tra-sformati tra cui alcool, farine per la pa-nificazione, margarina, sale, zuccheri econservanti, tabacco, alimenti in scatolache contengono conservanti, coloranti,aromi; ancora, carne rossa, latte in pol-vere. Al contrario, gli alimenti che aiu-tano il nostro corpo a rimanere alcalinosono tutte le verdure cotte e crude, cheabbondano spontanee e commestibili inparticolare sulla Murgia, la frutta di sta-gione, noci, semi di lino, mandorle, ce-reali biologici normali o integrali, il mi-glio, il miele, legumi, l’olio di olivaextravergine con premitura a freddo, iformaggi di capra. Inoltre, l’attività fisicaaumenta l’ossigenazione delle cellule,mentre l’inattività produce l’effetto op-posto. In questo libro l’autore ha fusole acquisizioni della dieta mediterraneacon la riscoperta delle proprietà nutra-ceutiche delle erbe del territorio, la lororaccolta e il loro utilizzo per la prepa-razione di piatti che nascono dalla sapien-za contadina.

Loreta A. NunziataSpargi sulla terra Signore,il tuo profumo di Santità

perché l’uomo di te ha seteed. Centro Loreta di Cultura

e Solidarietà Giovanni Paolo II100 pag.

Giovanni XXIII e Giovanni PaoloII nella IIª Domenica di Pasqua, Festadella Divina Misericordia, uno elettonel 1958, l’altro vent’anni dopo, ma en-trambi santificati per storia e percorsi

personali insieme sono acclamati, cano-nizzati a gloria di Dio, della nostra futuragenerazione e della storia tutta della Chie-sa.

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