lo sguardo sui 5 reali siti - febbraio/ marzo 2013

20
ANNO XI - N. 2 - FEBBRAIO/MARZO 2013 - Poste Italiane - Spedizione in A.P. 45% art. 2 comma 20/6 legge 269/96 - Foggia Anno XI - N. 2 - Febbraio_Marzo 2013 GIORNATA DELLA MEMORIA: IN RICORDO DI GIOVANNI PALATUCCI ORTA NOVA: C.I.M. PERSONALE MEDICO CERCASI NEI REALI SITI ALLA RICERCA DEL PETROLIO

Upload: lo-sguardo-sui-5-reali-siti

Post on 17-Mar-2016

220 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/Marzo 2013 Anno 11 n° 2-3

TRANSCRIPT

Page 1: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

ANNO

XI -

N. 2

- F

EBBR

AIO/

MAR

ZO

2013

- P

oste

Itali

ane

- Sp

edizi

one

in A.

P. 45

% a

rt. 2

com

ma

20/6

legg

e 26

9/96

- F

oggia

Anno XI - N. 2 - Febbraio_Marzo 2013

GIORNATA DELLA MEMORIA:IN RICORDO DI GIOVANNI PALATUCCI

ORTA NOVA:C.I.M. PERSONALE MEDICO CERCASI

NEI REALI SITI ALLARICERCA DEL PETROLIO

Page 2: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

PUBBLICITA’

sui 5 Reali Siti2 - Febbraio/Marzo 2013

Via Pesaro, 6 - 71048 STORNARELLA (FG)Tel./Fax 0885.432616 - Cell. 348.2611060 Fabio

346.1032663 Mimmowww.dpfbike.it - [email protected]

DPF BIKEDi Palma Fabio

MONTAGGIO BICICLETTEVENDITA ALL’INGROSSO ED AL DETTAGLIO

BICICLETTE DA CORSA SU MISURA

CICLO E RICAMBIMACELLERIA MARZOGERARDO E FIGLIO

Corso Lenoci Vito Vittorio, 116Tel. 0885.787225 - ORTA NOVA (FG)

CARNE NOSTRANASALUMI STAGIONATI

Page 3: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 3sui 5 Reali Siti

PUBBLICITA’

Via A. De Gasperi, 36 - Orta Nova (FG)Tel./Fax 0885.782422 - www.autonovasf.it - [email protected]

Via E. Berlinguer Zona PIP - Lotto 26 - 71045 ORTA NOVA (FG)Tel. 0885.784288 - 329.4708449- Fax 0885.785630 - [email protected] - www.iannantuono.it

INSTALLAZIONI ASCENSORI,MONTACARICHI

E PIATTAFORME ELEVATRICIPER DISABILIELEVATORI

s.a.s.

ANNANTUONO

Via Moncenisio, 1 - 71045 ORTA NOVA (FG)Tel. 0885.782431 - Cell. 329.2056353

di Silvana CorbisieriResponsabile Tecnico:

Luigi Di Vito

Page 4: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

PUBBLICITA’

sui 5 Reali Siti4 - Febbraio/Marzo 2013

Hai dei progetti da realizzare?

DOTTORDEBITOTMha la soluzione giusta per te

Numero Verde

800-17.30.58dal lunedì al venerdìdalle 9.00 alle 19.30

e-mail: [email protected]

I nostri servizi finanziari:

• Mutui fino al 100%• Consolidamento debiti• Prestiti fino a 90 anni - anche a protestati• Prestiti a braccianti agricoli,

imprese e commercianti• Noleggio auto a lungo termine• Leasing auto con targa tedesca• Prestiti per impianti fotovoltaici

Hai difficoltà a gestire il Mutuo? Non farti pignorarela casa, rivolgiti a noi per poter richiedere alla Tua banca lasospensione dei pagamenti e/o la riduzione della rata.

Le Tue richieste di finanziamento vengono respinte e non saila motivazione? Rivolgiti a noi per visure, aggiornamento, rettifica,integrazione, cancellazione, blocco e opposizione al trattamentodei dati nelle banche dati (CRIF, EXSPERIAN, CTC, CR, CAI, RIP).

Hai troppi finanziamenti e fai fatica a pagare le rate? Rivolgitia noi per ottenere una riduzione sui finanziamenti fino al 70%.

Hai debiti di origine erariale e/o contributiva? Rivolgiti a noiper opposizioni, transazioni e rateizzazioni.

Sei sato protestato? Rivolgiti a noi per la cancellazione e perla riabilitazione.

COLLEZIONEPRIMAVERA/ESTATE

Via Papa Giovanni XXIII, 12

71045 ORTA NOVA (FG)

SCONTI 50-70%

Via Stornara, 13 - ORTA NOVA (FG)

CENTRO GOMMEdi Cassanelli Antonio

I nostri servizi:Convergenza - Equilibratura - Riparazione cerchi

Vendita pneumatici - Cambio olio

Rivenditore ufficiale di zona:Michelin - Bridgestone - Pirelli - Continental

Runway - Hankook - Sunittiac

PREZZI IMBATTIBILI!!!

Page 5: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 5sui 5 Reali Siti

SOMMARIO

pag. 17RUBRICHE

Gocce di saggezzaa cura di Annito Di Pietro

L’età non è data dal numero degli anni, ma dacome un uomo e una donna li vive.

Ciriaco De Mita

L’amore certo fuoco e fiamme per una anno,cenere per trenta.

G. Tommasi di Lampedusa

Un amante cessa di essere tale quando cominciaa stirarci le camicie.

Roberto Gervasio

Quando nel dolore si hanno compagni che locondividono, l’animo può superare molte soffe-renze.

William Shakespeare

Anche gli uomini pratici hanno i loro sogni, ivecchi hanno le loro verità

Frederichk Forsyth

La cosa davvero stancante è che io mi sentoresponsabile di tute le mie responsabilità

Philip Roth

LO SGUARDOSUI 5 REALI SITI

(Carapelle - Ordona - Orta NovaStornara - Stornarella)

PERIODICO DI INFORMAZIONE

Anno XI - n. 1Registrazione del Tribunale di Foggia

n. 9 del 8.5.03Iscrizione ROC Autorità per le garanzie

nelle Comunicazioni n. 14783 del 17.12.2003

EditoreAssociazione di Volontariato “L’Ortese”

PresidenteRag. Annito Di Pietro

Cell. 338.4579531

Direttore ResponsabileMichele Campanaro

Cell. 346.7771690([email protected])

(losguardosui5realisiti.com)

Amministrazione-Direzione-RedazioneVia XXV Aprile, 2Tel. 0885.784754

71045 Orta Nova (Fg)e-mail: [email protected]

c/c postale n. 4802949

Redazione:Alfonso Palomba - Raffaele Colucci

Annito Di Pietro - Rina Di Giorgio CavaliereAnna Trecca

Mario Gravina - Gerardo CavaliereGiovanni Scommegna - Saverio Gaeta

Maria Gonnella - Ripalta GuerrieriMassimo Beccia - Matteo Piarulli

Giuseppe Campanaro

Fotografo: Videoflash Francone

La collaborazione è aperta a tutti, ma in nessuncaso instaura un rapporto di lavoro ed è sempreda intendersi a titolo di volontariato. I lavoripubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori,i quali se ne assumono la responsabilità di frontealle legge. Il giornale viene diffuso gratuitamente.Attività editoriale di natura non commercialenei sensi previsti dall’art. 4 del D.P.R. 16.10.1972n. 633 e successive modificazioni. Le spese distampa e postali sono coperte dalla solidarietàdei lettori.Accrediti su c/c postale n. 4802949 intestato aAssociazione di Volontariato “L’Ortese” - 71045Orta Nova (Fg).

Stampa:Artigrafiche - Foggia - Tel. 0881.745200

• Taccuino Gastronomico di Michele Campanaro

pag. 16SPORT• The Tank

di Matteo Piarulli

CONTRIBUENTI BENEMERITI:DOTT. VINCENZO MUSA

DOTT. PASQUALE LAROVEREDOTT. SAVINO ROGGIA

CONTRIBUENTI SOSTENITORI:ALFREDO SANTORO (Bari)

DOTT. GIULIO LAROVERE (Milano)

• L’angolo di Calliope pag. 18

pag. 7ATTUALITA’

• L’occhio sui 5 Reali Sitidi Annito Di Pietro pag. 8

• UNITRE informa a cura di Rina Di Giorgio Cavaliere pag. 12

• Rubate le campane del Purgatoriodi Saverio Gaeta pag. 7

• La giornata della Memoriadi Annito Di Pietro pag. 9

• Pagine di classe pag. 13

• Elezioni Politiche 2013 di Michele Campanaro

pag. 6IL PUNTO

• Centro di salute mentaledi Saverio Gaeta pag. 10

• Lo Scaffale pag. 18

• I 25 anni di Strisciadi Massimo Beccia pag. 11

• Convegno d’Autunnodi Ripalta Guerrieri pag. 14

pag. 15LA MEMORIA• Tu si...

di Raffaele Colucci

• Trivelleranno Foggiadi Matteo Piarulli

• La Memoria storicadi Luigi Di Cuonzo pag. 9

• Gianluca Zefilippo una promessa del pugilato pag. 16

Page 6: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti6 - Febbraio/Marzo 2013

IL PUNTO

di Michele Campanaro

Elezioni Politiche 2013: anche in Capitanataaffluenza in calo e tsunami Grillo

ANCHE SU INTERNET: WWW.LOSGUARDOSUI5REALISITI.COM

Le elezioni 2013 resteranno come quel-le dei risultati imprevisti anche in terradi Capitanata. Le previsioni della vigiliasono state azzerate con il risultato delleurne. I grillino del M5S, pur non avendocandidati del territorio hanno raggiuntoun buon 28%. Il centro destra tiene comecoalizione e il Pdl è il primo partito alSenato, secondo alla Camera, mentre peril centrosinistra molto di sotto delle attesedella vigilia. Si stanno ancora spendendofiumi di commenti per questo evento po-litico, dove lo “tusnami” di Beppe Grilloha assottigliato la pattuglia dei deputati

Nei Reali Siti il Pdl è il primo partito

della Capitanata. Anche questa consulta-zione elettorale ha registrato una cadutalibera dell’affluenza alle urne, ben il68,16% della gente dauna è andata a vo-tare.

Nei Reali Siti il quadro rispecchial’andamento regionale. Ad Orta Nova ilPdL è il primo partito, registrando 2.968voti alla Camera, e 2.644 voti al Senato,segue il Movimento 5 Stelle con 2.160voti alla Camera e 1.762 voti al Senato.Il Partito Democratico, che guida la giuntadi Palazzo di Città, ha registrato un pesantecalo con 1.574 voti alla Camera e 1.470

preferenze al Senato. L’entusiasmo dellacoalizione Monti: Scelta Civica, Udc eFli si è tristemente attestato a 859 votialla Camera, mentre al Senato solo 617voti. Rivoluzione Civile di Ingoia racci-mola 152 voti alla Camera e 113 voti alSenato. Qualche stranezza c’è da registrarenegli altri comuni del Reali Siti, a Stor-narella il Pdl alla Camera è il primo partito,mentre la Senato il Pd supera il partitodi Berlusconi, Invece a Carapelle il Pdlsupera i grillini per 5 voti. Questi i daticomune per comune dei risultati alla Ca-mera e al Senato:

74.45%

64.33%

Page 7: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 7sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

Trivelleranno Foggia: la giunta regionale non tace, ma acconsentedi Matteo Piarulli

La ricerca di idrocarburi ad Ascoli Satriano, Carapelle, Ordona e Orta NovaIl 20 dicembre scorso la giunta regionale

ha dato il suo ok alla ricerca di gas e petrolio,in un'area di ben 155 chilometri della provincia,nei territori di Foggia, Ascoli Satriano, Cara-pelle, Ordona e Orta Nova. La concessionemineraria, denominata 'Masseria Monterozzo',è stata rilasciata dal Ministero dello SviluppoEconomico, dopo il parere favorevole del Cirm,alla Vega Oil Spa, società controllata dallacanadese Cygam Energy Inc., che opera a Romae a Tunisi. In questa zona già in passato è statasvolta una proficua ricerca mineraria durantela quale furono rinvenuti diversi giacimenti diidrocarburi. La Società - si legge nella propostadi deliberazione di giunta - ritiene che il po-tenziale minerario debba essere ugualmenteinvestigato visto l'ausilio delle nuove conoscenzegeologiche e dei moderni mezzi di indaginesismica oggi a disposizione, per ubicare meglioil pozzo esplorativo. La giunta, su propostadell'assessore Loredana Capone, ha deliberatoquindi di approvare la relazione dell'assessoreallo Sviluppo Economico, in cui si chiede dirilasciare, ai sensi dell'art.3, comma 1, lett. b)e dell'art. 5 dell'Accordo Stato Regioni del24.4.2001, intesa al conferimento del permessodi ricerca di idrocarburi 'Masseria Montarozzo',comportante l'attuazione del programma deilavori, limitatamente alle sole indagini di la-boratorio geologiche e geofisiche ed a condi-

zione di assoggettare la perforazione del pozzod'obbligo a specifica intesa, previa acquisizionedel pronunciamento di valutazione ambientalee di compatibilità del piano urbanistico territorialetematico per il paesaggio e del piano assettoidrogeologico. E di demandare, inoltre, al com-petente Servizio Attività Economiche Consuma-tori, la trasmissione al Ministero dello SviluppoEconomico del presente provvedimento. L'Ufficioambiente della Provincia di Foggia, invece, conla nota del dirigente n. 24814 del 05.04.12 hacomunicato che il Comitato per la V.i.a., durantela seduta del 27 marzo del 2012, si era cosìespresso: “Si ritiene che l'attuale fase di ricercanon coinvolge assolutamente alcun interventodi natura territoriale, ma si limita all'acquisizionee studio di indagini sismiche già effettuate. Per-tanto, anche alla luce di quanto chiarito da partedella Società con nota del 21/02/2012 assuntaal protocollo dell'Ente col n. 12560, si ritieneche la Società dovrà sottoporsi alla proceduradi V.I.A. solamente dopo aver progettato unaricerca direttamente sul territorio che possa coin-volgere eventuali impatti ambientali”. In ragionedi quanto sopra rappresentato, atteso che i lavoriprevisti dai primi due punti del programma pro-posto non impattano sul terreno, si ritiene diproporre alla Giunta il rilascio dell'intesa exart. 3, comma 1, lett. b) e art. 5 dell'AccordoStato Regioni del 24.4.2001 in merito al confe-

rimento del permesso di ricerca di idrocarburi“Masseria Montarozzo”, con la precisazioneche la perforazione del pozzo esplorativo dovràessere oggetto di specifica intesa previo assog-gettamento alla valutazione V.I.A. ed al pareredi compatibilità al PUTT/p e PAI, in quantodello stesso non sono stati forniti l'ubicazioneed il programma di perforazione”. Il programmalavori presentato dalla Società prevede invece:l'avvio delle indagini geologiche entro i primisei mesi dal conferimento del permesso di ricerca,consistenti in una nuova valutazione delle seriestratigrafiche incontrate nei pozzi perforatinell'area, per una spesa di 15.000 euro. L'iniziodel programma geofisico entro i primi dodicimesi dal conferimento, comportante l'acquistodi 50 Km di linee sismiche registrate in prece-denza da altre Società e la rielaborazione dellestesse con nuove tecniche di analisi digitale,per una spesa di 200mila euro. Entro ventiquattromesi, l'ubicazione del pozzo esplorativo sullabase dei risultati degli studi di cui ai punti pre-cedenti, con obiettivo principale le sabbie delPliocene medio-superiore poste ad una profonditàdi circa 1.000 metri e secondario la serie car-bonatica del Miocene-Cretacico prevista ad unaprofondità compresa tra i 1.100 e i 1.400 metri,per una spesa preventivata di 2,00 Ma.L'investimento complessivo assomma quindi a2,215.

Dopo mesi di atti vandalici, stavoltala Chiesa del Purgatorio, la cui facciata è inrestauro dal mese di novembre, è stata oggettoquesta volta di un grave furto verificatosi ainizio febbraio: ignoti, infatti, arrampicandosisui ponteggi esterni, sono arrivati fin su alcampanile della chiesa e hanno rubato una delletre campane in bronzo, la più piccola e risalenteal 1906: la complessità dell’azione, unita alpeso della campana di circa mezzo quintale,fa presupporre l’intervento di un gruppo dipersone adulte. Gli inquirenti stanno indagando,senza escludere alcuna pista. Feroce, comeimmaginabile, lo sdegno dei cittadini ortesi,che hanno esternato i loro malumori nella pa-gina Facebook della Parrocchia S.S. Crocifisso:il parroco don Ignazio Pedone si ritiene“mortificato, perché mentre alcuni si svenanoper trovare soldi per recuperare un bene im-mobile storico come la Chiesa del Purgatorio,altri si sforzano per distruggerla nella più totaleindifferenza dei più”. Infatti la costruzione,risalente al XVIII secolo, rappresenta per gliortesi il luogo di culto più antico e ricco disignificato artistico e religioso, anche in virtùdella collocazione nella centralissima PiazzaNenni: la sua riapertura ai devoti quattro annifa, dopo un lungo periodo di abbandono a causadi pericoli di staticità, era stata accolta congrande gioia ed entusiasmo da tutta la popo-lazione. “Rubare le cose sacre per trarneguadagno” continua il sacerdote sul socialenetwork “è un grave peccato di simonia: chi

Rubate le campane della Chiesa del Purgatoriodi Saverio Gaeta

è colpevole ne pagherà le  conseguenze dinanzia Dio: può sfuggire il giudizio degli uominima non di Dio”. La Chiesa, collocata nel cuoredella movida giovanile, sin dall’inizio dei lavoridi restauro è stata vittima di teppisti: vetraterotte, grondaie rubate, campane suonate in pienanotte e muri interni imbrattati sono alcune delle“bravate” compiute, restate senza colpevoli.

Si ripresenta quindi ad Orta Nova il problemacriminalità: poco più di un anno fa, il sindacoCalvio presentò un programma di sicurezzaurbana, finalizzato alla costituzione di una Con-sulta per la Legalità e la Sicurezza e alla rior-ganizzazione del Corpo di Polizia Municipale,ma senza successo. Da noi contattato, Don Igna-zio non nasconde la sua amarezza: “in questopaese i cittadini fingono che non ci siaun’emergenza criminalità: mi chiedo se sia peg-gio il furto in sè o l’atteggiamento di omertà edi silenzio di tante persone che vedono ma ri-nunciano a denunciare”.

Domenica 17 febbraio, in occasione delquinto anniversario della riapertura della Chiesadel Purgatorio, la comunità parrocchiale delS.S. Crocifisso ha organizzato una fiaccolatadi preghiera: un momento di riflessione ma anchedi riappropriazione di un territorio deturpatodal recente furto. Don Ignazio Pedone,dall’interno della Chiesa, ha sottolineato come“la provocazione del suono delle campane alutto sta a indicare che quando si vive nel peccatosi muore spiritualmente: in ognuno di noi cre-denti deve nascere una nuova dignità di cristiania sentirci uniti nella preghiera affinchè Dioguardi con bontà le nuove generazioni che spessovanno allo sbando; siamo quindi propositiviperché esse guardino la luce Dio” Un pensieroanche alle istituzioni: “preghiamo per chi hail compito di vigilare sulla sicurezza di ciascunodi noi”.

Page 8: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti8 - Febbraio/Marzo 2013

di Annito Di Pietro

L,OCCHIO SUI 5 REALI SITI

ATTUALITA’

Orta Nova - Raccolta differenziata rifiuti ade-guamento del Centro comunale

“La ristrutturazione e riqualificazione fun-zionale del Centro comunale per la raccoltadei rifiuti e' un tassello della più ampia strategiache stiamo elaborando per ottenere risultatiapprezzabili nella differenziata”. E' il sindacoIaia Calvio ad indicare l'orizzonte operativodell'Amministrazione comunale “pur in quadronormativo assai confuso e incerto ed in condi-zioni finanziarie certamente non ottimali”.

A supportare tecnicamente l'indirizzo ela-borato dall'assessorato comunale all'Ambientesarà la Sia, il braccio operativo del Consorziodi bacino Ato Fg/4, a cui la Regione Pugliaha recentemente assegnato un finanziamentoper migliorare, appunto, la raccolta differenziata.

“ N e l p r o g r a m m a a p p r o v a t o c ' èl'adeguamento dell'attuale Centro di raccoltaalle più recenti normative in materia di confe-rimento di plastica, vetro, cartone e quant'altrosia riciclabile”, afferma il direttore della Sia,Francesco Vasciaveo, “E coglieremo questaopportunità anche per far conoscere e compren-dere ai cittadini quale sia la funzione dellastruttura e per migliorarne la fruibilità da partedegli utenti, che ci auguriamo siano molto piùnumerosi degli attuali”.

Stornara - un monumento dedicato a S. RoccoSi è svolta, a Stornara il 9 Febbraio scorso

la cerimonia di inaugurazione del monumentodedicato a San Rocco. Il monumento, realizzatoin polvere di marmo e vetroresina su commis-sione della Confraternita di San Rocco è statoconsacrato da sua Eccellenza Mons. Felice diMolfetta, alla presenza della Confraternita diSan Rocco, del Procuratore di San Rocco, fratelCostantino De Bellis, originario di Stornara,de l p r imo c i t t ad ino Rocco Ca lami t a ,dell’Amministrazione Comunale e della citta-dinanza tutta. La cerimonia iniziata con la SantaMessa e poi proseguita con la processione al-lietata da marce sinfoniche dai musicisti delConcerto Bandistico “San Rocco” Città di Stor-nara , diretti dal M° Michele Iannantuono, sinoad arrivare al monumento, dove alla consacra-zione si sono susseguiti gli spari dei fuochiartificiali. Ancora un gesto d’amore da partedei cittadini stornaresi per il Santo di Montpel-lier.

La Corale Kodaly ha intonata il One EarthChoir nell’Aula consiliare di Palazzo di Città

L’Aula consiliare del Comune di Orta Novaè stata uno tra le migliaia di luoghi del pianetain cui il 21 febbraio scorso sono risuonate lenoti del concerto mondiale One Earth Choir.Ad eseguire la partitura, diretta in streamingda un unico maestro, è stata la Corale Kodaly,associazione culturale tra le più attive e meritoriedella città.

Sono stati solo due i comuni pugliesi chehanno aderito all’evento mondiale, nato su ini-ziativa di due aziende agricole, in Italia e Thai-landia, e pensato e organizzato per promuovere,

particolarmente tra i cittadini più giovani, lariscoperta della natura e l’uso sostenibile dellerisorse ambientali.

Premiato il Team Rdr Biker di Orta Nova

Si sono svolte, presso la sede Avis di Foggia,in presenza del delegato nazionale Csain, lepremiazioni ufficiali del “Superprestige 2012”che ha visto protagonisti gli atleti in forza al“Team Rdr Bikes” di Orta Nova, ognuno perle categorie di appartenenza, nella cat.DebuttantiGaetano Roggia si è classificato al 3° posto,nella cat. Cadetti Rocco Roggia è stato il 1°classificato, mente Vincenzo Di Felice 2° clas-sificato nella cat. Gentlemen seguito al 3° e 4°posto rispettivamente da Mario Gasbarro e Ga-etano Quarticelli.

Celebrata la Giornata del RicordoAnche Orta Nova ha reso omaggio le vittime

delle foibe. La Giornata del Ricordo, organizzatadall’ A.N..F.C.D.G. di Orta Nova, è stata celebratacon una S. Messa presso la Chiesa B.V.M. diLourdes officiata da Don Luciano Avagliano.Un momento affinché non si estirpano le radicidel ricordo e non si dimentichi la storia di unaterra e del suo popolo.

Laurea MagistralePresso l’Università degli studi di Pavia, il

26 febbraio scorso, si è brillantemente laureatocon il massimo dei voti, in Ingegneria CivileMichele Vece, discutendo la Tesi: Integrazionegius-banca dati per l’individuazione di dannida catastrofi naturali. Relatore la Prof.ssa LuciaFaravelli, correlatore il Prof. Fabio Casciati.

Felicitazioni vivissime al neo ingegnere e allasua famiglia, papà Fernando e mamma Rossella.

Sulla Notte BiancaA proposito dell’articolo “Notte Bianca Or-

tese 2012 - Bilancio positivo” di Maria CarmelaCurci, pubblicato su “Lo Sguardo” di gennaioscorso, ci permettiamo di dissentire su quantoaffermato da Francesco Volpicelli, presidentedella locale sezione Guardie Ambientali d’Italia,a proposti delle associazioni culturali. Infattinella zona arancione, ad esse riservata, era pre-sente il Circolo Culturale Borbonico “Orta diCapitanata” che, in occasione della notte bianca,si è avvalso della collaborazione di VincenzoD’Amico ed Alfonso Pergolesi della casa editrice“Ripostes” di Battipaglia, con i quali è statoallestito un banco ricco di pubblicazioni voltealla diffusione della verità storica risorgimentalee della cultura in genere, oltre che della storiadella nostra terra. Il nostro sodalizio, aderenteal Movimento Culturale Neoborbonico con sedein Napoli, si ritiene pienamente soddisfatto ditale iniziativa visto il notevole interessamentodel passanti e ringrazia l’Associazione GuardieAmbientali d’Italia - Sezione di Orta Nova perl’opportunità accordatagli.

Luigi Battaglini

LuttiE’ deceduto a Torino il nostro assiduo ed

amato lettore Angelo Ventrella, stimato e ap-prezzato fotografo della città antonelliana.L’editore Annito Di Pietro, il Direttore e laredazione tutta sono vicini al dolore della moglieOlga, del figlio e dei parenti tutti.

* * *

E’ venuto a mancare all’affetto dei suoicari Peppino Dalla Zeta, lo piangono inconso-labili la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle ei parenti tutti. Annito Di Pietro, Michele Cam-panaro si stringono intorno alla famiglia inparticolare all’amico Carlo.

* * *

Munito dei conforti religiosi è decedutoGiovanni Marchese, papà della nostra sociaFilomena. L’UNITRE e l’Ortese si associanoal dolore della Famiglia Marchese.

Page 9: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 9sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

La Giornata della Memoriadi Annito Di Pietro

La Giornata della Memoria ha avuto unaparticolarità quest’anno ad Orta Nova, è statoricordato il Questore di Fiume che salvò mi-gliaia di ebrei. La manifestazione organizzatadal Comune di Orta Nova, dall’AssociazioneGiovanni Palatucci e dalla Polizia di Statosi è svolta in due momenti, quello religiosocon la celebrazione della S. Messa, nella Chie-sa Madre B.,V.M. Addolorata, presieduta daS.E. Mons. Felice Di Molfetta e quello civilepresso il Cine Teatro Club 2000 con la par-tecipazione dell’Orchestra e Coro Polifonicodell’Accademia Musicale dei Cinque RealiSiti. Dopo l’introduzione sul tema dello Shoahdel dott. Luigi Di Cuonzo è stato presentato

di Luigi Di Cuonzo*

La memoria storica

La commemorazione nazionale perricordare, nel Giorno della Memoria2013, il Commissario Giovanni Pala-tucci, Giusto tra le Nazioni, è occasioneper affrontare un discorso sulla Memoria,un concetto del resto, un po' difficileda comunicare, se è vero, come è veroche, finanche Sant'Agostino, uno deipadri della Chiesa tra i più colti edeccelsi, si chiedeva cos’è la memoria?

“Se nessuno me lo chiede, lo so;se dovessi spiegarlo a chi ne chiedeconto, non lo so”.

E potrei piantarla qui, invitandovia non chiedermene conto concludendoquesta straordinaria Assemblea alla qualepartecipano persone diverse per età, peristruzione, per professione, per interessi cul-turali, per scelte di vita, per responsabilitàpolitiche e sociali nel nostro Paese che tantobisogno avverte, oggi, di Memoria.

Costretto, quindi, a dirvi cos'è la Memo-ria, dirò che «La Memoria è (...) la possibilitàdi conservare (...) nel nostro cervello, ricordidi esperienze compiute».

Potremmo dire, in altre parole, che nellacassaforte che è il cervello di ognuno dinoi, conserviamo dei particolari ricordi dellenostre azioni, dei nostri incontri, delle cosee degli atti che quotidianamente compiamo,che non dimentichiamo immediatamente,che durano nel tempo. Questa potrebbe esserela Memoria.

La memoria è anche, in qualche modo,l'archivio della nostra vita.

Anzi, noi siamo la nostra memoria.E se, noi vivessimo in forma solitaria,

direi che le definizioni di Memoria sin quidate potrebbero bastarci.

Il guaio è che noi siamo costretti a vivereinsieme, non possiamo fare a meno gli unidegli altri, dobbiamo necessariamente appar-tenerci.

Ci apparteniamo nella famiglia, ci appar-teniamo nella Parrocchia, nel quartiere, nella

città, nella Provincia, nella Regione, nellaNazione e, per questo, abbiamo bisogna ditante memorie diverse che concorrono tuttea costituire la nostra Memoria Collettivache è l'archivio storico del passato di unpopolo. Anzi, un popolo è la sua memoria.

Se la Memoria è cosi complicata, dob-biamo stare attenti a non cadere nel cultodella Memoria!

Attenti al... culto della Memoria!Perché, la Memoria, è selettiva e per

questo favorisce l'abbaglio e, spesso, deter-mina l'oblio, è difficile da trasmettere, tendead eroicizzare e mitizzare, è soggetta a rie-laborazioni, si inscrive essenzialmente nellospazio e per sopravvivere abbisogna delletracce materiali dei luoghi, deve percorrereitinerari di rinnovate conquiste di credibilitàper recuperare i silenzi e i quasi silenzi dellaStoria.

E, a proposito della Storia, mi sia con-sentito di ricordare, soprattutto ai Docentipresenti che Storia e Memoria non sono lastessa cosa dal momento che, la Storia con-corre a sistematizzare le esperienze umanearchiviandole, per così dire, in quel patri-monio che chiamiamo Civiltà, mentre laseconda è dinamicamente impegnata ad espe-

rire i vari itinerari di ricerca, costellatidi ipotesi, spesso contrastanti, checontribuiscono all'elaborazione dellaCultura degli individui e dei popoli. E, poi, la Memoria, si opponefondamentalmente al concetto di unitàche è, invece, il parametro fondamentaleper la costituzione stessa della Storia. Si abusa un po' troppo a mio avvisodei concetto di Unità. Diciamo, infatti, Unità della Storia,della religione, della famiglia, dellapatria, della nazione, del partito, delclan, della filosofia, perfino l'unità dellapropria vita psichica, della personalità,della cultura, della società, della scuola,

del sapere, unità dell'insegnamento, unitàdel corpo docente, unità della didattica e,ancora, credo, quell'assurda Unità delle unitàdidattiche che sono, poi, un puzzle spessoraffazzonato e, a volte, anche insensato chenulla ha a che fare con un contesto di ap-prendimento critico di ogni conoscenza.

Ma, lungi dal voler complicare ancordi più il mio discorso sulla Memoria, misembra necessario richiamare la vostra at-tenzione sul dovere di mutare una MemoriaCollettiva in Memoria Pubblica che è unpatto in cui ci si accorda su cosa tratteneree cosa lasciar cadere degli eventi del nostropassato, quegli eventi sui quali si costruiscel'albero genealogico di una nazione e chesono i pilastri su cui fondare i programmidi studio da proporre nelle scuole, i luoghidella Memoria, i criteri espositivi dei musei,i calendari delle festività civili, le prioritàda proporre nella grande arena dell'uso pub-blico della storia, le scelte sulle quali siorientano tutti i sentimenti del passato cheattraversano la nostra esistenza collettiva.

* Responsabile Archiviodella Resistenza e della Memoria

il libro “L’Ultimo Questore” di NazarenoGiusti con l’intervento del dott. Ennio DiFrancesco, già funzionario di Polizia. Gio-vanni Palatucci nacque a Montella in provinciadi Avellino il 31 maggio 1909. Avvocatonon esercitò la professione forense per intra-prendere la carriera nell’Amministrazionedella Polizia di Stato e fu assegnato a Genovacome Vice Commissario. Dal 15 novembre1937 fu Responsabile dell’Ufficio Stranieridella Questura di Fiume, operando a favoredegli Ebrei, dei perseguitati politici e razziali,dei diseredati e degli “ultimi”. Nominato suc-cessivamente Questore reggente in 7 anni,salvò da sicura morte almeno 5 mila ebrei,

Dopo l’otto settembre, nel prino anno di oc-cupazione nazista, mise in salvo ancora unmigliaio di Ebrei. il 13 settembre 1944 fuarrestato e portato nel Carcere di Trieste.Condannato a morte e poi graziato, il 22 ot-tobre 1944 fu deportato nel lager di Dachauin Germania (matricola 117826), dove morìil 10 febbraio 1945 a soli 36 anni.

Page 10: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti10 - Febbraio/Marzo 2013

ATTUALITA’

di Saverio Gaeta

Centro di Salute Mentale: personale medicodisponibile solo due giorni a settimana

Non c’è pace per il Centro di Salute Men-tale di Orta Nova: infatti la struttura, da pocotrasferitasi nella Cittadella della Sanità di viaPertini, malgrado interventi e segnalazionidell’Amministrazione Comunale e organizza-zioni sindacali, che quanto meno ne hanno scon-giurato la chiusura, denota ad oggi una gravecarenza di organico sanitario, nello specificodi medici psichiatri. Infatti il personale medicoin organico nel presidio sociosanitario constadi un infermiere e di un assistente sociale, di-sponibili ogni giorno, e di medici psichiatripresenti soltanto per due giorni settimanali, ilmartedì e il venerdì per 6 ore quotidiane: inquesti brevi momenti si accavallano appunta-menti e visite domiciliari in tutto il territorio.

Si tratta quindi di una situazione non certorosea per un bacino di utenza assai ampio, checopre non solo Orta Nova ma tutti i Comuni

dei Cinque Reali Siti, e vede costretti tre medicia lasciare il presidio di Cerignola, e quindi or-ganizzarsi per non lasciare scoperta quella strut-tura, e alternarsi per garantire un servizio socioassistenziale minimo, ma sicuramente non suf-ficiente per i tanti pazienti bisognosi di cure.

E fortunatamente finora non si è verificataalcuna situazione di intervento emergenziale,altrimenti i disagi sarebbero stati maggiori e

Chi ha detto che Orta Nova, vanta da sempreil primato mondiale nella creazione e gestionedi bar ed autolavaggi, da oggi dovrà ricredersicirca l’acume imprenditoriale di questo Paese!

Infatti, proprio da un originale quanto maiazzeccata idea imprenditoriale di squisito saporeortese, nasce il primo Bed&Breakfast nel com-prensorio dei Cinque Reali Siti.

Ne è artefice il giovane Direttore della stessaStruttura Ricettiva, ubicata in viaPuglie, 14: Vito Sasso. Inauguratolo scorso Natale, il B&B occupauna villa preesistente, sapiente-mente trasformata per l’occasionee mette al servizio della suaclientela sei camere per un totaledi ben dieci posti letto; in aggiuntaper soggiorni davvero esclusivi,la “suite prestige” con annessobagno in camera.

N o n m a n c a n o p o i ,un’attrezzata cucina ed un co-modissimo vano adibito a lavan-deria e stireria, a completa di-sposizione di tutti gli ospiti senzan e s s u n c o s t o a g g i u n t i v o ,sull’importo del soggiorno.

Dopo soli pochi mesi di at-tività l’idea è già un successo,grazie ad una politica imprendi-toriale basata su costi estremamentec o n t e n u t i e , “ p a c c h e t t ipromozionali” per invogliare iclienti, dopo il primo soggiorno, a farvi nuo-vamente ritorno.

Domanda: Cosa ti ha spinto ad investirein un’attività simile.

Risposta: Ho voluto realizzare un sogno:quello di contribuire alla crescita di questo ter-ritorio, che in tanti (quegli stessi che mi davanodel pazzo), vorrebbero già morto. Ci ho credutofortemente fin dall’inizio di quest’avventura,riuscendo man mano ad avvicinare sempre piùgente.

ben più evidenti.Il posto di medico psichiatra a Orta Nova

è quindi vuoto di personale disponibile h 24,in quanto la Direzione del Dipartimento di IgieneMentale ha trasferito il dott. Giordano, inizial-mente nominato presso la struttura ortese, pressoil Centro di Salute Mentale di Manfredonia,probabilmente bisognoso di un’ulteriore unitàin organico, ma a discapito di una comunitàcomunque numerosa e bisognosa di una presenzamaggiore di personale medico.

Lo scenario, quindi, vive di un equilibriomomentaneo da parte del Servizio Psichiatricodi Diagnosi e Cura: l’auspicio è che gli organicompetenti della sanità locale, pur vivendo undifficile periodo di tagli economici, quanto primapossa provvedere a ripristinare un servizio in-dispensabile, che danneggia centinaia di cittadinidei Cinque Reali Siti.

di Massimo Beccia

Nasce il primo B&B targato Cinque Reali Siti

Facendo il barista ho maturato negli anniuna lunga esperienza nel settore, tuttavia l’ideadi aprire il “trentunesimo” bar in zona, mi èapparsa fin dal principio davvero azzardata! Hocosì pensato alla possibilità, in completa assenzadi strutture ricettive, di garantire un servizio diaccoglienza rivolto ai tanti emigrati, che solosporadicamente fanno ritorno ad Orta Nova eche non hanno punti d’appoggio, durante i loro

piccoli soggiorni. Di lì a breve, ho rivoltol’attenzione anche ai lavoratori che vivono inzona sempre per periodi determinati, offrendoloro un soggiorno in formula residence.

D. L’ostacolo più grande, che ha dovutosuperare?

R. Direi senz’altro, la difficoltà della gentead entrare nella cultura del B&B. Qui, il clientenon è un numero! Ve ne potete accorgere facil-mente, accompagnandomi durante lo svolgimentodi una giornata lavorativa, che comincia intorno

alle sette di mattina con la colazione offerta atavola a tutti gli ospiti; per poi concludersi soloa tarda notte, sempre in compagnia dei mieiospiti.

D. Non le pesano un po’ i ritmi sostenuti,della sua attività?

R. Assolutamente no, perché il mio è prin-cipalmente un lavoro di grande passione, vicinoalla gente. A tutti i miei clienti riservo sempre

la massima disponibilità, sia chesi tratti di cenare insieme a loro,sia che si tratti di accompagnarliin visita alle aziende locali. D. A proposito di aziende locali,non abbiamo potuto fare a menodi notare la splendida vetrinettad’epoca all’ingresso, dove fannobella mostra di sé i gadget di tanteditte. Sa che lei è l’unico in questoterritorio, a sponsorizzare altrerealtà imprenditoriali? Non loritiene “ pericoloso “, per i suoiaffari? R. Tutt’altro, direi! Io punto inassenza di infrastrutture, ad unrilancio del territorio nel suocomplesso che passi attraverso laconoscenza delle realtà impren-ditoriali, esistenti. Ciò produceinevitabilmente il risultato di fartornare a girare un’economiaatrofizzata, con conseguente effettobenefico per ciascuna realtà im-

prenditoriale: nessuna esclusa!D. Direttore per concludere, qual è il pros-

simo traguardo volto a favorire la crescita dellasua attività?

R. Beh, le cose da fare sono ancora tante:prima fra tutte, la realizzazione di una segnaleticache guidi in maniera chiara, il cliente. Oggiinfatti, ci raggiungono ancora col navigatore esolo dopo aver scoperto la nostra esistenza at-traverso internet, grazie ad un interessante servizioofferto dalla Regione Puglia.

Page 11: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 11sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

In un epoca come la nostra scandita dallemode del momento e dai facili guadagni, inmolti inseguono il mito di un successo catodicoa buon mercato; affollando quotidianamentequiz, talent, show ed ogni altra variegata sortadi spazio televisivo disponibile.

In pochi naturalmente ce la fanno ad emer-gere in questo mondo, dove spente le luci deiriflettori si scopre un lavoro frutto della passionee dei tanti sacrifici giornalieri; non certo legatoall’improvvisazione di un momento.

Per capire meglio cosa si celi dietro unatrasmissione televisiva di straordinario successo,siamo volati a Milano per incontrare il core-ografo del Gruppo Mediaset, Saverio Ariemma.

Lo abbiamo intervistato in una pausa du-rante le prove con le Veline di “Striscia lanotizia”, Giulia Calcaterra e Alessia Reato.

Domanda: Maestro, quando ha scopertoil suo grande amore per la danza?

Risposta: Direi che è stata un’attrazionefatale, che ho sempre avvertito fortedentro di me, fin da piccolo. Cre-scendo poi, ho capito che se volevoinseguire questo sogno, dovevo la-sciare la mia terra. Così appenasedicenne sono partito per Roma,portando con me grandi sogni. Quiho iniziato a studiare danza alloI.A.L.S. con i più grandi insegnantidel tempo, Paul Steffen, Bob Curtise Renato Greco. Naturalmente gliinizi non sono stati tra i più facili,in particolare perché provenivo daun mondo completamente diverso,scandito da una genuina culturacontadina. Però devo dire che proprioi miei genitori, umili contadini hannorappresentato la mia forza e la miadeterminazione. In particolare lavolontà di non tradirne mai la fiducia,mi ha spinto a non mollare mai; anzia proseguire attraverso questa stradacon impegno e coraggio, rifuggendosempre dai facili compromessi.

D. E’ partito solo per la Capitale?R. No, altri due amici d’infanzia mi hanno

seguito in questo inizio, di avventura. Entrambivolevano fare gli artisti proprio come me, madopo un po’ di tempo hanno finito conl’arrendersi e, col far ritorno al Paese.

D. A proposito del suo Paese, qual’è ilsuo personale rapporto con Orta Nova?

R. Nonostante sia radicalmente mutatonegli anni che mi separano dalla mia giovinez-za, amo visceralmente questo Paese che miha visto nascere. Purtroppo gli impegni di la-voro non mi consentono di farvi ritorno cosìspesso, come invece vorrei. Tuttavia ne sonosempre in costante contatto, principalmenteattraverso mia sorella Grazia ed i tanti amicid’infanzia, con i quali continuo a mantenereun rapporto di grande affetto.

D. Cosa le manca di più, di Orta Nova?R. Senz’altro le straordinarie prelibatezze

della nostra cucina pugliese e, quel calore cosìforte delle tante persone che mi vogliono bene.

D. Maestro, lei ha avuto una vita che de-finire movimentata sarebbe alquanto riduttivo… Se non sbaglio, dopo aver iniziato a lavorarecome ballerino in alcuni varietà Rai, ha co-

di Massimo Beccia

I 25 anni di Striscia raccontatida Saverio Ariemma, il coreografo delle veline

minciato a girare il mondo con varie compagniedi danza ed affermate showgirl di successo,come Raffaella Carrà ed Heather Parisi. Tra-sferitosi poi a Milano ha iniziato la sua lungacollaborazione come coreografo per il GruppoMediaset, firmando molti programmi per letre maggiori reti: Canale 5, Italia 1 e Rete4. Volendo citare soltanto alcune delle tanteindimenticabili trasmissioni Mediaset di suc-cesso nelle quali ha lavorato, ricordiamo: Quiz-zone, Momenti di gloria, Paperissima, varieedizioni del Festivalbar, il Galà della pubbli-cità, Veline/Velone. Vogliamo ripercorrereinsieme, per i nostri lettori, gli altri principalisuccessi che hanno costellato la sua lungacarriera artistica?

R. Ad essere sinceri non amo molto farel’elenco dei miei successi artistici, che puresono davvero tanti. Posso però affermare che,di sicuro, l’avvento delle nuove Case di Pro-duzione ha rappresentato un’importante svolta,

per la mia carriera! Ciò mi ha - infatti - per-messo di firmare molti programmi in Rai e,di collaborare con prestigiosi Gruppi di Formattelevisivi, quali: Endemol, Grundy, Pearsone L.D.M. Inoltre da ormai molti anni, mi occupodella ideazione e della realizzazione di core-ografie per la presentazione di nuovi mezzi,per conto di grandi società automobilistichecome: Fiat, Citroen e Mercedes; ma la miacollaborazione si estende anche, ai motor shownazionali ed internazionali.

D. La sua passione artistica più grande?R. Direi senz’altro la musica che mi ha

portato a collaborare con numerosi artisti delpanorama nazionale ed internazionale, ed allarealizzazione di molti dischi e dvd. Tra questiartisti, ricordo con grande affetto Eros Ramaz-zotti, Mango, Paulina Rubio, Noelia, MiguelBosè, Trini Lopez e, tanti altri ancora.

D. Si dice che dietro un grande uomo, visia sempre una donna straordinaria. Lei chene dice al riguardo?

R. Non posso che confermarlo! Anzi devoammettere che, da sempre, le donne della miafamiglia rappresentano un punto fermo nellamia esistenza. In particolare, mia sorella Grazialegame inscindibile con le mie origini e la

mia terra, mia moglie Lilly Berardo che oltread essere una grande donna e una madre al-trettanto straordinaria è anche un bravissimomanager Fiat e, come dimenticare l’amore edil sostegno delle mie due figlie: Giulia e Gi-nevra?

D. Saprebbe individuare la costante cheha caratterizzato tutta la sua straordinariacarriera artistica, dagli esordi sino ad oggi?

R. Potrò sembrare banale, ma ripensandoa quelle trasmissioni che hanno fatto realmentela differenza nel panorama televisivo nazionalecome Furore, svariate edizioni del Festival diSan Remo, Striscia la notizia, direi senz’altro:la presenza costante di una grande umiltà;quell’umiltà che ti spinge a dimenticare i suc-cessi del giorno prima e, a rimetterti nuova-mente in gioco per migliorarti ed andare sempreavanti.

D. Striscia la notizia il telegiornale satiricopiù irriverente del panorama televisivo italiano,

mi corregga se sbaglio, festeggianell’anno in corso 25 anni di vita:qual è secondo lei la formula vincentedi questo programma? R. Ricordo che quando nel 1994Antonio Ricci mi propose di colla-borare al programma nato sei anniprima, accettai quasi per gioco. Maiavrei potuto immaginare che sarebbediventato un cult televisivo! Direi cheil suo successo è legato ad un cocktaildi scoop e battute, inchieste e tor-mentoni, satira, politica e società; condue comici scelti quali anchor-mena fare il verso ai mezzibusti dei tgtradizionali ed un gruppo di inviatisui generis, come il Gabibbo. Il climatuttavia è quello di un varietà, condue belle ragazze che ballano tra unanotizia e l’altra: sono le Veline, unomaggio alle veline che i centri dipotere inviavano ai giornali per tenere

l’informazione sotto controllo, nonché parodieviventi dei settimanali che da sempre utilizzanodonne poco vestite in copertina.

D. Striscia la occupa molto, dal punto divista lavorativo?

R. Non parlerei tanto in termini di lavoro,certo l’impegno è grande, quanto piuttosto dipassione. In ogni modo si, le prove con Giuliae Alessia si svolgono giornalmente e rappre-sentano una parte importante del mio lavoro;vi è poi una ricerca che investe i brani musicalie solo infine, la registrazione della puntata instudio.

D. Maestro a conclusione di questa chiac-chierata, vorrebbe condividere con i nostrilettori un suo sogno?

R. Volentieri, a breve, mi piacerebbe re-alizzare un film musicale; ho già le idee chiareal riguardo, anche se non esistono ancora igiusti presupposti per farlo.

Ripartiamo da Milano con la certezza diaver conosciuto un po’ meglio l’altro SaverioAriemma, di sicuro, meno noto al grande pub-blico: l’uomo schietto, passionale, impegnatoin un lavoro che è costante ricerca, che nonama apparire, quanto far apparire al megliogli altri.

Page 12: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

alcuni papi, tra cui Benedetto XIII.Il francescano San Leonardo da Porto

Maurizio, nella prima metà del XVIIIsecolo, favorì l’istituzione in Italia di

oltre cinquecento Vie dellaCroce e, durante l’annosanto 1750, anche quellaall’interno del Colosseo.Questa pratica ispirata adevozione è stata poi ri-presa, con il tragitto dalColosseo alle pendici delPalatino, da papa Paolo VIil venerdì santo del 1964. L’evento legato allapresenza della Presidentenazionale risulta, inoltre,occasione propizia per unincontro programmatico epropositivo con il patro-cinio dell’Associazionenazionale, riguardante lenumerose tematiche riferitealla nostra associazione e

al suo futuro. La nostra sede, perciò,promuove un convegno distudio e di conoscenza ri-volto ai ventiquattro pre-sidenti regionali per lunedì18 marzo alle ore 16,00presso i locali della sede inOrta Nova (FG). Avremo insieme unoscambio d’idee sulla pro-gettazione futura, lungo unalinea di continuità secondole indicazioni della Presi-den te naz iona le e conquanto già realizzato.

sui 5 Reali Siti12 - Febbraio/Marzo 2013

ATTUALITA’

UNITRE “Unione dei Comuni dei 5 Reali Siti”...

a cura della Presidente Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere

. . . informa

In prossimità della Santa Pasqua,anche in questo anno accademico, la no-stra sede ha programmato una seriedi iniziative legate alla visita inPuglia della presidente nazionale,Dott.ssa Irma Maria Re. Domenica17 marzo alle ore 15,30 ci re-cheremo a San Giovanni Rotondoper partecipare alla Via Crucis,accompagnati nella preghiera dadon Antonio Mottola, parrocopresso la Chiesa di San Rocco inStornara. Ci ritroveremo nei luoghi amatida Padre Pio, difatti, di fianco allachiesa della Madonna delle Graziein San Giovanni Rotondo si trovala nuova monumentale Via Crucis,in granito e bronzo, opera delloscultore sici l iano FrancescoMessina, realizzata negli anni dal1968 al 1971; mentre il percorsodell’antica Via Crucis, realizzatanel 1939, rimane lungo il Vialedei Cappuccini. La prima pietrafu consacrata da Padre Pio il 22settembre 1968, giorno precedentela morte, e una sua statua bronzeasegna il punto in cui fu collocatala pergamena ricordo.

Una lunga scalinata, formatada 152 gradini su cui sono montatealtre opere dello stesso Messina,realizza un Viale dedicato allaMadonna. I tornanti che si snodanonella pineta del monte Castellano,s’intersecano più volte con l'ampiascalinata, che volge lo sguardodirettamente al piazzale della Risurrezio-ne, dove è collocata la statua di Gesùrisorto; quasi a ricordare ai pellegriniche la preghiera non può fermarsi allamorte, ma deve guardare alla risurrezionedel Cristo. Le stazioni sono quattordicirappresentate da gruppi scultorei; nelquinto pannello è raffigurato Padre Pioche aiuta Cristo a risollevare la Croce.

La tradizione della Via Crucis ci ri-porta al medioevo e all’immagine dellaB. V. Addolorata; fino alla metà del ’600il numero delle stazioni variava da settea ventisette oppure da sette a diciannove.In Spagna, a inizio del XVII secolo, ilcarmelitano fiammingo Jan Van Paeschene il sacerdote olandese Christian VanAdrichen compendiarono la pia pratica

Momenti di religiosità pasqualedella Via Dolorosa in quattordici stazioni.In Italia tale consuetudine fu accolta da

Contribuzione al giornale

C.C.P. n. 4802949 intestato a: Associazione di Volontariato “L’Ortese” - Via XXV Aprile, 2 - 71045 ORTA NOVA (FG)

Contribuenti Simpatizzanti ¤ 50,00Contribuenti Sostenitori ¤ 100,00Contribuenti Benemeriti ¤ 250,00 (minimo)

in omaggio copia del giornale.Il Contribuente Benemerito inoltre riceverà unatessera speciale e il diploma di benemerenza.

Antonio Maffulli (Orta Nova) ¤ 25,00Luigi Barone (Lanciano) ¤ 50,00Vittorio Tumulo (Genova) ¤ 30,00Michele Ariemma (Torino) ¤ 50,00Vito Ardito (Torino) ¤ 40,00Luigi Popolo (Orta Nova) ¤ 20,00Alberto La Neve (Roma) ¤ 30,00Lucia D’Agostino (Torino) ¤ 60,00Gina Marcocci (Montepulciano) ¤ 50,00

Antonella Pagliara (Foggia) ¤50,00Giovanni Libernino (Foggia) ¤ 30,00Alberto Di Pietro (Milano) ¤ 50,00Antonio Raimondi (Foggia) ¤ 50,00Giulio Larovere (Milano) ¤ 100,00Pasquale Larovere (Milano) ¤ 100,00Ruggiero A. Torraco (Milano) ¤ 50,00Savino Roggia (Vernante - CN) ¤ 250,00

Page 13: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 13sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

Primo premio al concorso “Carrelli eco-allegorici”

Un carrello della spesa trasformato in unsorridente e azzurro trenino amico della natura.E’ con questa “opera d’arte” che gli alunni delleclassi Terze hanno trionfato alla quarta edizionedel concorso “Carrelli eco-allegorici”, organiz-zato dal Centro Commerciale Mongolfiera diFoggia e dall’agenzia Omnia Service Animation,aggiudicandosi un buono spesa di euro 200 perl’acquisto di materiale di cancelleria. Alla ma-nifestazione hanno partecipato una decina discuole della provincia con complessivamentediciotto lavori, ognuna delle quali ha decoratoun carrello con materiali di riciclo, avendo comeobiettivo educare i più piccoli al rispetto perl’ambiente. I carrelli in concorso sono stati espo-sti per una settimana lungo il corridoio centraledella Mongolfiera, ammirati con curiosità eattenzione da tutti. Il carrello vincitore raffiguraun simpatico trenino in cartone riciclato, deno-minato “Lindo il trenino ecologista, del pulitoun vero artista” che, con il sorriso, lancia inrima messaggi ecologici, come: “Raccolgo pla-stica, ferro e carte e li metto tutti da parte” o“Regalo a tutti una bicicletta perché lo smog

sparisca in fretta”. Nella sfilata conclusiva glialunni erano vestiti da cespugli e spazzini, conabiti ricavati da plastica e carta riciclate; allafesta erano presenti anche le classi secondedella stessa scuola, con il carrello “Il MagoRiciclone”, i cui alunni erano nascosti in sim-patici bidoni raffiguranti la raccolta differenziata.

La preside, dott.ssa Immacolata Conte, hafesteggiato il successo con docenti, alunni egenitori, complimentandosi con tutti loro perl’impegno profuso, sottolineando “la semprepiù spiccata sensibilità della scuola a trasmettere

alle nuove generazione il rispetto e l’attenzionealla natura”.

La commissione all’unanimità ha premiatogli alunni ortesi per la creatività e il significatoallegorico del lavoro svolto.

Ultime notizieSono cominciati per le classi di terza, quarta

e quinta i progetti PON: Matemagica; Alla sco-perta del giardino; Dal seme alla pianta; I speakenglish. Gli alunni partecipano numerosi edentusiasti alle attività pomeridiane con espertie docenti tutor, sicuri che per tutti sarà un ar-ricchimento calle attibità pomeridiani com do-centi ed esperti tuognitivo di grande qualità.

IN MEMORIA DEI CADUTIDELLE FOIBE

L’ 11 febbraio, nella Sala Teatro della Scuo-la Primaria “N. Zingarelli”, gli alunni delleclassi quarte hanno celebrato una giornata inricordo delle vittime delle Foibe, gli eccidi per-petrati dal regime jugoslavo, per motivi etnicie politici, ai danni della popolazione italianadella Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsidurante la seconda guerra mondiale e negli anniimmediatamente seguenti. Il nome deriva dallegrandi voragini carsiche dove furono gettati icorpi delle vittime, che nella Venezia Giuliasono chiamate, appunto, “foibe”.

All’incontro erano presenti il Presidentedell’Associazione Famiglie Caduti e dispersiin guerra, Saverio Pandiscia e il Segretario La

Vista. La manifestazione è stata apertadall’esecuzione dell'Inno di Mameli, cantatodagli alunni e successivamente il Dirigente sco-lastico, Dott.ssa Margherita Palma, ha salutatoi presenti ed ha introdotto il tema del convegno.Il Presidente Pandiscia ha successivamente mo-strato un breve ed eloquente filmato: successi-vamente gli alunni hanno presentato e commen-tato i cartelloni realizzati ed hanno declamatodelle poesie. A margine del convegno, gli stu-denti hanno rivolto delle domande agli inter-venuti. La manifestazione si è conclusa con ilcanto ebraico “Shalom”.

ONE EARTH CHOIR

Il consiglio comunale dei ragazzi, accom-pagnato dal baby sindaco Gabriele Acquaviva,del I° Circolo Didattico “N. Zingarelli”, ha ac-cettato l’invito del Sindaco di Orta Nova, avv.Maria Rosaria Calvio, per partecipare all’evento“One Earth Choir”, il coro più grande dellaterra, un enorme ed ideale ponte “musicale”tra le città del mondo, le persone di tutte leculture e di tutti i continenti, a difesa della madreTerra, del suo habitat e delle sue risorse. Ilcanto si è elevato contemporaneamente in tuttoil mondo e nella regione Puglia le uniche duecittà partecipanti sono state Lecce e appuntoOrta Nova. L’esecuzione, avvenuta nella salaconsiliare del Municipio, è stata ad opera dellaCorale “Zoltán Kodály”, fiore all’occhiello dellacultura ortese, diretta dalla M.ª Antonella Ta-rantino, ed è avvenuta alle ore 12, in contem-poranea col mondo intero. I componenti delConsiglio Comunale dei ragazzi sono stati ac-compagnati dal dirigente scolastico, dott.ssaMargherita Palma e dalla docente Angela Mo-riglia e tutti insieme hanno assistito con com-mozione all’evento.

Page 14: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti14 - Febbraio/Marzo 2013

ATTUALITA’

di Ripalta Guerrieri - 2ª parte

La “spiaggia di velluto” ha ospitato i poetidell’A.N.PO.S-DI. nel Convegno d’Autunno

Al termine, con nel cuore e nella mentela genialità del Poeta, si è giunti, per unabreve visita, a Loreto, dove è custodita lacasa di Nazareth: poco il tempo a disposizione,ma immensa ed incontenibile l’emozione ela commozione di tutti. Sicuramente fulcrodel convegno e momento da tutti largamenteatteso perché carico diinteresse, di sincerità, dicondivisione è ,comesempre, il “Recital diPoesie” nei vari dialettid’Italia, un suggestivoreading poetico, in cui lediverse voci dialettaliriecheggiano nelle loropeculiarità espressiveinviando un messaggiodi amicizia, di fratellanza,di armonia e di totalecondivisione. E’ questoun evento quasi certa-mente unico in Italia, peril complessivo numerodelle parlate dialettali chevi risuonano in tutta laloro bellezza di musi-calità e d’ineguagliabileefficacia espressiva. Ledeclamazioni, nel corsodei due momenti dedicatial “Recital” sono state,come sempre, intervallatedai gradevolissimi stac-chetti musicali eseguiti dal poeta-socio GiorgioBruzzese e la sua chitarra. Anche in questoconvegno, i più vari i temi e gli stili dellenumerose composizioni declamate: intime oironiche, liriche o satiriche, tutte colme disentimenti, stati d’animo, sincere riflessioniche hanno toccato il cuore e la mente degliastanti, suscitando positivi apprezzamenti escroscianti applausi. Composizioni “di altovalore poetico e di sicura espressione artistica”hanno dichiarato valenti critici letterari presential simposio, perché “La poesia dialettale èun genere di espressione letteraria particolar-mente felice, nella quale il sentire più profondo

si fa parola immergendosi nella lingua anticadei padri e utilizzandone le sonorità e glismalti, le essenze e i significati, traendo daessa la linfa per raffigurare tutti i diversi aspettidella nostra esistenza e della nostra realtàcontemporanea; per questo è importante, anziindispensabile che non muoia”. Ancor più

folto del solito il gruppo dei poeti dialettalipugliesi presenti, capeggiati dal Delegato Re-gionale Annito Di Pietro, tutti ampiamenteapprezzati ed applauditi. Di sicuro interessee gradimento anche i dopocena della tregiornidel convegno: dalla musica dal vivo di unduo straordinario vocale-stramentale di grandebravura, che ha indotto molti poeti nelle danze,all’esibizione di un brillante coro polifonicodi storica presenza nella città di Senigallia,che ha presentato brani del repertorio classicocorale e brani moderni riarrangiati per coroe, dulcis in fundo, l’ultimo appuntamento,lo sfavillante spettacolo folcloristico del tipico

ballo marchigiano “Il Saltarello” (“lusaltarellu”), che è una danza tipicamente mar-chigiana, caratterizzata da grande vivacità eritmo, ma anche da una rigorosa precisionenelle figure e posizioni dei ballerini, che siballava, ogni volta che se ne aveva occasione,dopo il completamento di lavori nei campi:

uomini e donne scen-devano in pis ta e s iscatenavano al suonodell’organetto e deltamburello. Una seratapiena di grande ritmo edi gioiosa allegria in uncontesto davvero mera-viglioso ed unico: la“ R o t o n d a a M a r e ” ,simbolo turistico pereccellenza della bellacittadina marchigiana,restituito ai suoi antichisplendori nel luglio 2006,che con la sua originaleforma “a conchiglia”, èu n m a g i c o l u o g od'incontro d’ impareg-giabile qualità sceno-grafica tra l’immensitàdi mare e la sorprendentebellezza del cielo. E conquesto si è chiuso il si-pario del bellissimoconvegno, che ha, cometutti gli altri, contribuito

in modo tangibile ad una sempre più consa-pevole presa di coscienza della necessità ditutelare e valorizzare la lingua materna, comeimpareggiabile patrimonio di cultura e diciviltà. Un grazie sincero, da parte di tutti isoci, per l’impegno e la generosità degli or-ganizzatori, primo fra tutti l’infaticabile Pre-sidente Staltari, la sua gentilissima consorteTeresa e tutto lo staff della dirigenzadell’associazione, la delegata regionale signoraEdda Baioni Iacussi e quanti, a vario titolo,hanno contribuito ad un risultato davvero ec-cellente sotto ogni profilo.

Grazie. (Fine)

Page 15: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 15sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

Padron Savino ***, quando parlava disé, si definiva “sparagnatore”, cioè rispamia-tore, ma tutti gli ortesi lo definivano avaroo taccagno.

Questo suo tratto caratteriale emergevachiaramente nei suoi rapporti con la gentee anche in famiglia, nel chiuso della sua casa.Su ogni acquisto tirava sul prezzo finoal punto che non pochi venditori, infa-stiditi, rifiutavano di vendergli la merce.

Quando doveva ingaggiare deibraccianti, per farli lavorare nei suoi fondirustici (e ne possedeva molti), egli siaggirava nei pressi della Villa Comunale,vicino alla colonna che sorregge la statuadi S. Antonio, là dove i proprietaricontrattavano l’ingaggio con i bracciantie attendeva che calassero le ombre dellasera e che le contrattazioni fossero ter-minate. Rimanevano, allora, i bracciantiche non avevano trovato un ingaggio,generalmente quelli scartati vuoi per l’età,vuoi per le condizioni fisiche, vuoi perchéconsiderati lavativi o poco abili. A quelpunto egli si avvicinava e offriva il lavoroad un prezzo ridotto e c’era sempre chi,dinanzi alla prospettiva di restare senzalavoro per l’indomani e i giorni successivi,finiva con l’accettare.

Padron Savino tornava allora a casacon passo celere, fischiettando, fregandosile mani per la contentezza, convinto di averfatto un buon affare, salvo poi a scoprireche al salario irrisorio da lui offerto corrispon-deva un rendimento molto limitato e inade-guato, per cui era costretto a protrarre le gior-nate di lavoro e, alla fine, finiva con lospendere molto più degli altri proprietari cheavevano ingaggiato, sia pure pagandoli dipiù, lavoratori più abili, più in forma fisica-mente.

Era taccagno anche quando si trattavadella spesa quotidiana e, infatti, si affacciavasolo pochi minuti prima del mezzodì dalleparti del mercato della frutta, della verdurae del pesce, che allora si svolgeva sul largomarciapiede antistante l’ala sinistra del Pa-lazzo ex Gesuitico e vicino alla fontanellaposta davanti al Carcere, scomparso insiemeal vecchio Municipio nel 1967 per far posto

Tu si’ bbune e ije so’ meglie (Tu sei bravo e io sono ancora meglio)di Raffaele Colucci - 1ª parte

a quello attuale.Era quella l’ora in cui i fruttivendoli, i

terrazzani e i pescivendoli cominciavano ametter via i loro prodotti invenduti e, piuttostoche gettarli, li cedevano a pochissimo prezzo,ma si trattava quasi sempre della merce piùscadente. Anche in questo caso Padron Savino

tornava a casa contento di aver riempito laborsa della spesa con poche lire.

A casa la moglie lo rimproverava aspra-mente per la qualità scadente delle merciacquistate, che era costretta a gettare nellaspazzatura, ma questo non scalfiva la suacontentezza e la sua convinzione di aver spesooculatamente il proprio danaro.

La sua avarizia si manifestava in tuttala sua potenza dentro le mura domestiche.Egli, che pure abitava in un ampio palazzo,consumava il pranzo o la cena nella cucina,un locale piuttosto angusto.

Piccolo era anche il tavolo da pranzo,una “buffetta” con relativo cassetto estraibiledestinato ad accogliere le tovaglie, i tovagliolidi stoffa e le posate. Egli però lo teneva vuotoper una ragione ben precisa.

Se qualcuno bussava alla sua porta, men-

tre stava pranzando o cenando, egli rispon-deva: “Un momento!” E in un momento met-teva nel tiretto i piatti con la pasta, le bracioleo il pesce fritto o la zuppa, il formaggio equalsiasi altra pietanza appetibile, lasciandosulla tovaglia solamente qualche fetta di pane,qualche oliva, qualche foglia di sedano e la

bottiglia del vino. Dopo di che andavaad aprire, faceva entrare il visitatore elo invitava a dividere con lui la sua cenae a bere un bicchiere di vino. E’ inutile dire che i bicchieri eranopiccoli, così come è inutile aggiungereche l’ospite nove volte su dieci rifiutaval’offerta perché sapeva con chi aveva ache fare. Questo è, per sommi capi, il ritrattodell’uomo che in una calda sera dei primidi giugno del 1963 si era attardato neipressi del Monumento a S. Antonio peringaggiare, al minor prezzo possibile,un paio di mietitori per far loro mietereil grano di un piccolo appezzamento diterra del quale era entrato in possessol’anno prima. Lo aveva tolto ad un bracciante che,a causa del cattivo raccolto e di unaprolungata disoccupazione dovuta allalunga convalescenza per un interventochirurgico, non aveva potuto restituireil debito contratto con lui (tanto per non

smentirsi, don Savino, quando poteva, pre-stava danaro a usura). Si erano accesi ormaii lampioni e, sotto la statua del Santo Patrono,erano rimasti solamente due braccianti dimezza età, noti per la loro indolenza e che,perciò, nessuno aveva ingaggiato, Giovannie Nicola, che tutti chiamavano “Colino”.

Erano amici inseparabili, nonché accanitigiocatori di carte e ugualmente accaniti be-vitori. Il teatro delle loro gesta era la cantinadi Maffione, in Via Duca degli Abruzzi eio li avevo visti più di una volta, passaredavanti a casa mia, a tarda ora, avvinazzati,barcollanti, litigando per gli errori commessidurante la partita di tressette o sghignazzandoper qualche aneddoto boccaccesco ascoltatodagli altri avventori. (continua 1)(n.b. La e in corsivo, nelle parole dialettali,non si pronunzia)

Page 16: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti16 - Febbraio/Marzo 2013

SPORT

“The Tank”, il carro armato ortese

Giuseppe Festa noto anche come “TheTank” è un giovane campione di Muay Thai,lui nasce e cresce ad Orta Nova e grazie asuo padre Antonio Festa, maestro 7° Dan,riesce ad appassionarsi alle arti marziali edi combattimento. Lo scorso dicembre havinto il suo sesto campionato italiano duranteuna gara internazionale a Gaeta. Lo abbiamoincontrato presso la palestra dove si allena(Ass. Nuova Aurora) in via Stornarella e loabbiamo intervistato.

Domanda: Quando nasce la tua passionee come si sviluppa?

Risposta: All’età di cinque anni praticola disciplina del Full Contact che consistenel combattere con pugni e calci dalla cinturain su con l’uso di protezioni. La mia passionenasce grazie a mio padre che dall’età di noveanni viene attratto da questo tipo di sportintraprendendo prima le arti marziali e poile arti di combattimento. Grazie a mio padresia io che mio fratello siamo riusciti a intra-prendere questa strada. Ho vinto tantissimicampionati italiani dal Full Contact alla KickBoxing al Muay Thai. Adesso mi sto cimen-tando nel Muay Thai dove ho vinto nel di-cembre scorso a Gaeta nel Lazio il mio sestocampionato italiano.

D: Qual è la tecnica migliore per fareun ko e vincere un campionato?

R: La tenacia, senza la tenacia e la vogliadi “distruggere” l’avversario non puoi fareun ko. Devi essere un po’ cattivo, è bruttodirlo ma è cosi, due sono le soluzioni o sirompono i tuoi polsi o si rompe la facciadell’avversario, questa è la verità. La MuayThai è uno sport molto cruento e proprioper questo mi chiamano “The Tank” che si-gnifica carro armato. Questo soprannome miè stato dato a Pisa durante un campionatodi Kick Boxing ed esprime la mia potenza,la mia tenacia e la mia velocità

D: Come coltiva questa passione?R: Il mio allenamento regolare è di due

volte al giorno se sono in procinto di un garaanche tre volte al giorno. Oltre all’allenamentoseguo un’alimentazione e uno stile di vitaferreo, ho degli orari da rispettare sia perquanto riguarda l’alimentazione e sia perandare a dormire e svegliarmi.

D: Cosa consiglia a un ragazzo che vuoleintraprendere la tua stessa strada?

R: Ci sono due tipi di sport, quello ago-nistico e quello amatoriale. Se uno ha sceltodi fare uno sport di tipo amatoriale può ancheperdere qualche allenamento o non associarela regolarità del regime alimentare, ma sesi sceglie di farlo in modo agonistico oltrealle lezioni obbligatorie bisogna associarela voglia, la costanza e soprattutto i sacrifici.Ci sono molti ragazzi più forti di me ma nonhanno un stimolo, al contrario io anche nellesconfitte e nei problemi nell’affrontare unmach ho sempre la capacità e la tenacia di

Giuseppe Festa: «La tenacia e i sacrifici sono ingredienti indispensabili per vincere»

di Matteo Piarulli

uscirne fuori. Ogni mach ha la sua storia, osi vince o si perde, anzi la sconfitta ti aiuta

molto di più, ti fa mettere fuori il carattere.D: Il mondo dello sport agonistico porta

un grande piaga che è quella del doping, cosaci puoi dire a riguardo?

R: Tantissimi si affidano a quelle schifezzequando il loro corpo non ce la fa più fisica-mente, purtroppo questo succede e per fortunaci sono tanti controlli. Il mio doping è man-giare lenticchie, legumi, pasta asciutta e carne.

Il problema del doping secondo me dipen-de molto da come viene inculcato lo sportal ragazzo, forse ci sono alcuni maestri checonsigliano l’uso di sostanze, in apparenzasenza danni e poi con l’andare del tempo pe-ricolose e fatali per la propria vita.

D: Senti di dover ringraziare qualcunoper aver raggiunto questo traguardo?

R: In primis mio padre, se sono arrivatoa questo livello è solo grazie a lui, sia perla passione che mi ha trasmesso e sia perchéogni volta è lui a sopportare i miei calci emiei pugni durante l’allenamento. Sento didire grazie anche alla mia ragazza che è moltoforte e mi fa anche da partner durante gliallenamenti. Ringrazio mia madre che mi sop-porta con la sua infinita pazienza.

Il buon giorno si vede dal mattino, cosi recita un andante popolare e per GianlucaZefilippo esordiente nel Campionato Regionale di Boxe è un buon inizio. Il giovanissimoatleta della Taralli di Foggia al campionato regionale organizzato dalla Polisportiva“Vivere Solidale Boxe Team Cupri” svoltasi a Taranto, in località Masseria Vaccarella,nel primo incontro con Salvatore Mangiamele della Boxe di Potenza nei tre round hadimostrato una eccellente potenzialità atletica e tecnica. Nel secondo incontro l’esordienteZefillippo ha avuto ragione su Melarossa di Monopoli. La passione del boxare delgiovanissimo Gianluca Zefilippo, la deve al papà Antonio e così dopo lo studio dedicail tempo libero a questo sport facendo il pendolare da Margherita di Savoia alla palestraTaralli di Foggia. La trasferta tarantina ha confermato la tradizionale abnegazione, nelpreparare i propri atleti, della società sportiva foggiana.

Gianluca Zefilippola giovane promessa del pugilato

Page 17: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 17sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

Via Cialdini, 26 - 71045 Orta NovaPer prenotazioni: Angela 339.23777388

RISTORANTE-PIZZERIA

Taccuino gastronomicodi Michele Campanaro

La Pasqua a TavolaAgnello, uova, verdure di stagione, uova

di cioccolato e colombe. A Pasqua, le tavoledegli italiani sono ricche di piatti tipici, cheesaltano i sapori della tradizione culinariadel Belpaese. Ricette speciali che richiamanoi simboli della festività religiosa e annuncianol’avvento della primavera.

I piatti tipici, con gli anni, si sono arric-chiti di qualche novità gustosa, subendo va-riazioni appetitose, in grado di esaltare lafantasia dei cuochi di ogni generazione. Vipropongo un viaggio goloso dedicatoall’agnello, per poi concludere con il dolcetipico della nostra Capitanata: la Squarcella.

Cardoncelli di PasquaIngredienti: 1 kg. e mezzo di carboncelli,

mezzo chilo di carne d'agnello, cinque uova,200 gr. formaggio pecorino, aglio, olio dioliva.

I cardoncelli sono un'altra verdura selva-tica tipica della Puglia. Ricordano in un certosenso i cardi, ma sono molto più teneri. Ilbrodo di cardoncelli con l'agnello è la ricettatipica delle feste pasquali. Per prima cosa icardoncelli vanno nettati, eliminando la partedura esterna e le radici. Quindi vanno lessatiin acqua abbondante e leggermente salata.Da parte preparare uno spezzatino d'agnello(per questo è importante farsi dare dal ma-cellaio carne adatta allo scopo, quando la siacquista): mettere la carne a soffriggere inun tegame con olio. Quando la carne cominciaa schiarirsi, aggiungere un po' alla voltal'acqua di cottura dei cardoncelli. A cotturaultimata il fondo dovrà restare abbastanzabrodoso. Siamo arrivati all'ultima parte dellaricetta: sbattere le uova, con una parte delpecorino. Mettete i cardoncelli nella pentoladell'agnello, assieme alle uova sbattute, por-tando ancora ad ebollizione e lasciando cuo-cere fino a quando le uova non si rassodano.Condite con il pecorino rimanente e servirein tavola.

Una variante del piatto viene dalla tradi-zione di Deliceto nel sostituire i cardoncellicon i finocchi.

Agnello agrassatoIngredienti: Nocette d'agnello g 400 -

pecorino grattugiato - caciocavallo grattu-giato - erbe aromatiche (prezzemolo, timo,maggiorana) - 8 patatine novelle - 4 carciofi- aglio - vino bianco secco - olio extravergine- sale - pepe in grani.

Insaporite le nocette condendole con unamacinata di pepe, un trito fino di erbe aro-matiche, un filo d'olio, poi arrostitele in pa-della per circa 15' sfumando con un dito divino; salate la carne alla fine, toglietela, ta-gliatela a piccoli tranci e conditela con ilsuo sughetto che avrete insaporito con unacucchiaiata di caciocavallo e altrettanto pe-corino grattugiati. Accompagnate la carnecon le patatine arrostite al forno (oppure inpadella) e i carciofi trifolati (spuntati abbon-dantemente, mondati, ridotti a spicchi e saltatiin padella in un velo d'olio, con prezzemoloe aglio tritati fini, sale, pepe e un dito divino).

Agnello con le oliveIngredienti: Una schiena d'agnello, circa

kg 1 - salvia - rosmarino - cipolla - 12 olivenere - peperoncino piccante - una faldinadi peperone dolce - origano fresco - limone- brodo vegetale - olio extravergine - sale- pepe.

Dopo aver spuntato le ossa della schiena,condite la carne con sale, pepe, olio, un tritodi salvia e rosmarino, quindi rosolatela inforno a 200° C per 25'. Intanto soffriggetein una casseruola, con un velo d'olio, mezzacipolla a spicchi, le olive snocciolate, il pe-peroncino piccante e quello dolce, a listerelle.Trasferite in questo soffritto la schienad'agnello ben rosolata e scolata dal grasso;aggiungete un mestolino di brodo, fogliolinedi origano fresco, il succo di mezzo limonee portate a cottura, coperto, in altri 40'.

Costolette di AgnelloIngredienti: Costolette d'agnello g 800

- 2 pomodori - 6 olive verdi snocciolate -peperoncino piccante - 2 grosse patate - unmazzetto di prezzemolo - 2 faldine di peperonerosso dolce - olio extravergine - sale - pepe.

Salate, pepate le costolette e arrostitele,coperte, nella padella antiaderente senza grasso.Intanto preparate un battuto con i pomodorifreschi, le olive, un peperoncino privato dei

semi e le foglioline di un mazzetto di prezze-molo, da aggiungere alle costolette già in cot-tura da 20'. Unite infine le faldine di peperonerosso a listerelle, sale, un goccio d'acqua eproseguite la cottura, a fuoco moderato, ancoraper 20'. Servite le costolette con il loro intingoloe rondelle di patate fritte in un velo d'olio.Nella classica preparazione calabrese, le co-stolette sono rosolate nell'olio bollente; peralleggerire la ricetta, si è preferito arrostirlesenza grassi nella padella antiaderente.

Le SquarcelleIngredienti: Kg. 1 di farina, n. 8 uova,

gr. 400 di zucchero, 200 gr., lievito per dolci,sale. Per la guarnizione: n. 2 uova, zuccheroa velo, limone, confettini colorati, cioccolatini.

Su di una spianatoia versate la farina aper-ta a fontana, poi mettete le uova, lo zucchero,il burro, il lievito per dolci e un pizzico disale. Lavorate la pasta fino a quanto nonavrà acquistata una consistenza elastica. Ta-gliatela a pezzi e lavorarla fino ad otteneredei taralli, al centro inserire due strisce dipasta a forma di croce. Riporli in una tegliaimburrata e metterli a forno caldo (150°).Quando le squarcelle hanno il colore doratotoglierli dal forno e farle raffreddare. Nelfrattempo preparare la glassa: in un conteni-tore versate gli albumi di uova, zucchero avelo e gocce di limone. Sbattete il tutto finoad ottenere la glassa, poi con un pennellopassarla sulle squarcelle, guarnirle infine coni confettini e i cioccolatini. Sistemarli su diuna vassoio e farli asciugare. Le squarecellehanno anche la variante a forma di cuore.

Page 18: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

sui 5 Reali Siti18 - Febbraio/Marzo 2013

L’angolo di Calliope

RUBRICHE

Invocazione a Pier Giorgio Frassati

Il tuo giovane volto a Pollone,nel Duomo,nella Consolata,dall’Europa all’America,nel mondo.La fede, la speranza, la carità,virtù predilette e praticate con gaudio,la preghiera, l’azione, il sacrificio,gli ideali della tua vita.La purezza di cuore, la generosità,l’amore infinito per il prossimo,pietre vive della tua santità.

Ti prego giorno dopo giornoe ti invoco con l’affanno e l’affetto diuna madre.Con il tuo esempio di purezza e candoreintercedi in Cielo per i giovaniche non possiedono il dono inimitabiledella fedee dell’Amore.

Rocchina Morgese

La Margherita

Ti ho vistoti ho raccolto,

eri un piccolo seme!Ti ho messo a dimora nel terrenodove il calore del soleti ha fatto germogliare.Il freddo invernoè arrivato in frettae le sue piccole foglie,aggrappate alla madre terra,aspettano ansiose la primavera.Ed ecco, le prime rondinifestose nel cielo allietanoil nuovo giorno di luce,che i tuoi boccioli vedrà fiorire.Petali bianchi come la purezza,dal profumo fresco come la primavera,gioiosi come il primo amore,bugiardi come la vita!

Giuseppe Maggio

Domanda: Gennaro, nella pubblicitàti dici ortese, ma puoi spiegare ai moltilettori della nostra rivista che non ti co-noscono le ragioni per le quali ti definiscitale?

Risposta: Sono nato a Foggia da geni-tori casertani. Mio padre era carabinieree così, come d’uso nell’Arma dei Carabi-nieri, costretto a continui trasferimenti.Ho cosi passato l’infanzia parte a Stornara,parte a Stornarella e dalla prima media adOrta Nova. Per gli studi universitari pressol’Orientale di Napoli ho fatto su e giù traNapoli e Orta Nova, fino alla laurea. Poilavoro e famiglia mi hanno portato a risie-dere definitivamente a Caserta. Ma nonho mai ‘rotto’ in modo definitivo con OrtaNova grazie ai legami con te, le famiglieGaeta, Tarantino, Iorio, Scillitani, De Lisie altre ancora.

E poi, sin dalla nascita de L’ORTESE,come sai, ho condiviso la nascita e soste-nuto la vita di una rivista che tiene legati‘i figli’ di Orta Nova al loro paese. Miposso quindi definire prima di tutto ortese,anche perché, può suonare strano, ma ora,nell’ultimo tratto della mia vita [speriamoil più lungo possibile], sogno in ortese esogno quasi sempre di passeggiare su egiù per il corso [quante ‘vasche’] con Gi-rolmino [Gaeta], Andrea [Minafro], Franco[l’ingegnere figlio del farmacista], Pasquale[ora dottore], Raffaele [Colucci]…….GiàRaffaele! Quanto mi piaceva andare nellasua cantina a respirare il profumo del mostoe allo stesso tempo invidiarlo mentre loosservavo studiare ‘sempre mezzo cecato’su i suoi libri di chimica. E poi da qualcheanno, chi sa perché, mi sono scoperto adusare l’ortese con i miei studenti universitariper concludere un discorso, inserire qual-cosa di spiritoso o significativo. Come sono

contento di essere ‘schiavo della materia’e scoprire che nulla del mio passato è an-dato perduto: è tutto lì codificato nei neu-roni della mia mente. Basta un nome nellatua rivista e tutto emerge. Fermami Annito,senno mi metto a piangere…

D.: Bene l’esame di ortese l’hai pas-sato. Veniamo al tuo lavoro. Che significasistemare la ‘grammatica inglese una voltaper tutte’. Sappiamo tutti che di gramma-tiche inglesi ce ne sono a decine. Perchéacquistare proprio la tua? Perché innova-tiva?

R.: Innovativa perché non è una gram-matica prescrittiva come lo sono tutte legrammatiche in commercio, ovvero gram-matiche che enunciano le regole da appli-care nella costruzione della frase, senzaspiegare il perché. Ad esempio per fareuna domanda inglese usiamo l’ausiliaredo ma nessuna grammatica dice il perchée che significa quel do. Un altro esempio:formiamo uno dei futuri inglesi con ilpresente progressivo, ma nessuna gramma-tica ne spiega la ragione. Questo approccioè quello che intendo per grammatica conapproccio cognitivo-contrastivo.

Redigere una grammatica come questaè stato il frutto di anni di ricerca e allostesso di sperimentazione, nel senso cheho insegnata la grammatica inglese in que-sto modo attraverso decenni di lavoroall’università e fuori. Come diceva il lin-guista Chomsky: si impara veramente unalingua straniera solo quando si capiscecome funziona e perché essa funziona inquel modo.

Ho sfogliato con interesse la tua Gram-matica e la cosa che mi ha colpito è unsenso di completezza nella presentazionedi un argomento. Mi sbaglio?

Affatto. Non ti sbagli. E’ la grammatica

più completa mai apparsa in Italia. E’ quellache gli inglesi chiamano companion o anchereference grammar, ovvero una grammaticadi studio e consultazione che ha la stessafunzione di un dizionario. E’ lì per essereconsultata, sia per completare che per con-trollare. Sappiamo che gli argomenti gram-maticali non sono mai presentati in modocompleto, ma sparsi nei vari corsi di ingleseai vari livelli, così che si è in difficoltàquando si vuole avere una visione completaed esauriente di un argomento.

D.: Tale completezza può limitare ilpubblico acquirente della tua grammaticanel senso che la si può considerare qualcosadi utile solo per studenti avanzati dellalingua inglese?

R.: Niente affatto. Dopo la scuola mediainferiore, qualsiasi studente della linguainglese può trovare utile (alle volte assolu-tamente necessario) avere uno strumentodi consultazione come questo. Lo stile èalla portata di tutti. Inoltre il Vol. II è tuttodedicato agli esercizi con ‘chiave’ annessa,così che la grammatica può essere usataautonomamente. Ciò è anche utile per in-coraggiare lo studente a ‘ricercare’ e‘imparare’ da sé.

D.: In sintesi a chi può essere utile iltuo lavoro?

R.: 1. ai docenti di lingua inglese diogni ordine e grado, che possono prenderespunti didattici ed esercizi per rinforzareaspetti della lingua che stanno insegnando;2. agli studenti delle facoltà di lingue stra-niere e di tutte le facoltà dove viene inse-gnato inglese; 3. agli studenti dei licei lin-guistici, di mediazione linguistica, perinterpreti e traduttori, del turismo, nonchédei licei scientifici etc., che nel futuro con-tinueranno a studiare l’inglese; 4. chiunqueusi la lingua per motivi professionali o scien-tifici.

Gennaro, ci possiamo fermare. Credoche quanto detto basti per dare ai nostrilettori un’idea sufficiente del tuo lavoro,che sono sicuro avrà il successo che tu tiauspichi.

Grazie.

Una grammatica inglese innovativadi Annito Di Pietro

Intervista al Prof. Gennaro Marino, Autore di una innovativa gram-matica in lingua inglese che viene pubblicizzata in questo numero

Page 19: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

Febbraio/Marzo 2013 - 19sui 5 Reali Siti

LO SGUARDO

Page 20: Lo Sguardo sui 5 Reali Siti - Febbraio/ Marzo 2013

OFFERTISSIMA!!!Porta blindata artigianale a cilindro europeoa partire da euro 650,00 e optional, serraturecon chiave elettronica, codice dieci cifre atastiera, apertura via SMS, a lettura dell’iridee dell’impronta digitale.

* * *

L’arte della sicurezza ogni mese vi offrirà unprodotto sicuro e garantito!!! Veniteci a trovarein via A. De Gasperi, 38 (via Carapelle).

di Anna Latorre

Via V. Lenoci, 43 - ORTA NOVA (FG) - Cell. 339.7738887

PERLINE - MURRINE - SVAROSKYMINUTERIA - ACCESSORI

Materiale creativo per la realizzazione artigianale di collane, bracciali, anelli,orecchini e tutto ciò che la nostra mente riesce a concretizzare