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6 PERCORSI ANTOLOGIA 3 TESTI L’INTERVISTA

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Page 1: L’INTERVISTA - GE il Capitello

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PERCORSI

ANTOLOGIA 3

TESTIL’INTERVISTA

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SCHEDA

PER ANALIZZARE IL TESTO

L’INTERVISTAL’intervista è il resoconto di una conversazione realizzata tra un giornalista e una persona ritenuta interessante per le conoscenze o le esperienze che può avere su un argomento o in un determinato settore.

Chi è l’INTERVISTATOL’intervistato può essere un personaggio pubblico (scienziato, sportivo, scrittore…) oppure una persona qualunque, di cui si vuole conoscere l’opinione su una questione di attualità e di pubblico interesse.

Di solito, dall’intervista emerge anche qualche aspet-to della figura dell’intervistato, di cui spesso viene presentata una breve biografia e vengono sottoline-ati alcuni tratti del fisico, del carattere e della perso-nalità.

Lo SCOPO dell’intervistaL’intervista ha lo scopo di far conoscere le opinioni della persona intervistata, espresse in forma chiara all’interno di ciascuna risposta.

Il LINGUAGGIO dell’intervistaSoprattutto quando si affrontano argomenti di largo interesse, viene utilizzato un linguaggio che risulti alla portata di tutti i lettori; non è escluso però, nell’af-frontare temi più specialistici, l’uso di termini precisi appartenenti ai linguaggi settoriali. Talvolta il giorna-lista registra il colloquio per poterlo riportare fedel-mente; le sue domande possono apparire insolite o provocatorie, cioè destinate a suscitare una reazione nell’intervistato, a stupire il lettore e a stimolarne la curiosità.

Spesso i caratteri grafici con cui vengono scritte le domande e le risposte dell’intervista sono diversifica-ti, per facilitarne un riconoscimento immediato.

Osserva, nella pagina che segue, una recente intervista a Ernesto Olivero, un vero “co-struttore di pace”, il fondatore del SERMIG (Servizio Missionario Giovani), un’attività fondata per sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solida-rietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace.

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L’INTERVISTASC

HEDA

Intervista a Ernesto Olivero per i trent’anni dell’Arsenale della Pace

di Marta Tondo

Era il 2 agosto 1983 quando un gruppo di giovani guidati dal fondatore Ernesto Olivero ha varcato la soglia dell’arsenale militare di Torino. Ora è l’Arsenale della Pace. Trent’anni di volti, di storie, di passi, di vite, di dolori e di preghiera. I numeri parlano da soli, raccontano la strada percorsa da quel giorno di agosto.3054 persone visitate al centro medico per un totale di 6009 visite generiche e specialistiche e 452 prestazioni dentistiche.26 752 notti di ospitalità a uomini.349 donne sole e con bambini, accolti per un totale di 14 254 giorni di ospi-talità.15 famiglie accolte nell’Ospiteria per 14 600 notti.17 275 chili di vestiti donati.Ma non bastano solo queste cifre per spiegare cosa è il Sermig.

Ernesto Olivero, qual è stata la spinta iniziale?Per me è stata illuminante la lettura di Isaia, un profeta: «Ci sarà un tem-po in cui le armi non saranno più costruite e non esisterà più l’arte delle guerra». Ho pensato che quella profezia bussasse nelle nostre vite. Poi, quando ho saputo che a Torino c’era un Arsenale militare, abbiamo de-siderato che questo diventasse un luogo di pace e abbiamo pregato tanto per questo.Dove ha trovato gli aiuti finanziari?Siamo stati aiutati dalla gente comune, da credenti e non. L’aiuto più gros-so però è stato quello del generale Renato Lodi della Regione militare Nord-Ovest che ci ha dato le chiavi in anticipo e poi della giunta comu-nale di Torino, allora guidata da Diego Novelli.Ha trovato e trova resistenze e ostacoli?Sì, ostacoli ce ne sono tanti perché bene e male ci sono sempre e il male vuole distruggere il bene. Se il bene è pulito ed è appoggiato da giovani si fa moltissimo. Noi siamo sempre stati schietti e leali e i nostri registri contabili sono pubblici, chiunque può visionarli e vedere come usiamo i nostri soldi. Siamo credenti e non, bianchi e neri, tutti figli di Dio, citta-dini del mondo.Qual è il suo sogno?Io sogno di continuare tutta la vita con i giovani al primo posto perché loro possono cambiare il mondo, la Chiesa, le istituzioni, la politica.

(Tratto da: www.nuovasocieta.it)

giornalista che conduce l’intervista

personaggio pubblico fondatore dell’Arsenale della Pace

caratteri grafici diversificati per le domande della giornalista

opinioni personali dell’intervistato

breve cenno all’opera creata da Olivero

linguaggio semplice

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competenze di letturaPercorso

I luoghi e il tempo• Al giorno d’oggi.

• Pakistan, Inghilterra,New York (Palazzo dell’ONU).

Libri e penne sono le mie armiStai per leggere un’intervista a Malala Yousafzai, una coraggiosa ragazza pachistana vincitrice del Premio Nobel per la PACE nel 2014.

L’argomento dell’intervistaIl giorno in cui ha compiuto 16 anni, il 12 luglio 2013, Malala ha pronunciato un discorso al Palazzo delle Nazioni Unite, a New York, a favore del diritto all’istruzione per tutti. Attraverso questa intervista, la giornalista ci fa conoscere meglio che cosa pensa e che cosa fa questa ragazza straordinaria.

INDIA

PAKISTAN

IRANCINA

Islamabad

MareArabico

La persona intervistataMalala Yousafzai, una ragazza nata in Pakistan e ferita dai talebani per la sua lotta per l’istruzione femminile. Malala è diventata famosa per la sua decisione di donare, a soli 11 anni, il suo diario alla BBC (l’emittente radiotelevisiva inglese). Nel diario raccontava la vita di una bambina sotto il regime talebano. Per questo suo impegno nella lotta per i diritti delle bambine in Pakistan, subì un attacco da parte di guerriglieri talebani: il 9 ottobre 2012, mentre tornava da scuola in autobus, un miliziano salì sul mezzo

e sparò due colpi che la colpirono alla testa e al collo. Malala fu trasportata d’urgenza all’ospedale di Peshawar (città del Pakistan) e poi trasferita in gravi condizioni a Birmingham, in Inghilterra, dove è stata operata e salvata. Da quel momento in poi, si è dedicata sempre più attivamente alla sua lotta per l’istruzione. È la persona più giovane ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace, nel 2014: la studentessa ha dedicato il Premio ai bambini, perché «hanno il diritto di andare a scuola e di non soffrire per il lavoro minorile».

New York

OceanoAtlantico

STATI UNITI

CANADA

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competenze di lettura Percorso

DIZIONARIO MULTILINGUE

PAROLE CHIAVE PER CAPIRE

analfabetismo: incapacità di leggere e scrivere.colloquio: conversazione amichevole.giornalista: persona che si occupa, per mestiere, della stesura

e della revisione di articoli per un giornale o per un’agenzia di stampa, oppure lavora per il servizio informazioni di una radio o di una rete televisiva.

intervista: colloquio tra una persona ritenuta importante o interessante e un giornalista o un radio-telecronista.

intervistata/ intervistato: la persona alla quale si fa l’intervista.

istruzione: la preparazione culturale dei bambini e dei giovani.

Libri e penne sono le mie armi

L’INTRODUZIONE DELLA GIORNALISTA

Anche se è diventata famosa, Malala assomiglia a una qualsiasi ragazza di sedici anni: è esuberante ma anche timida e un po’ insicura per il proprio aspetto fisico. I tanti interventi di ricostruzione facciale, per fortuna riusciti bene, le hanno restituito il volto di un tempo. A New York, Malala partecipa al colloquio dell’intervista accompagnata dal padre. Siamo nella sede della casa editrice Little, Brown and Company, dove è giunta per parlare del suo libro a favore dell’istruzione femminile.

LE DOMANDE DELLA GIORNALISTA

LE RISPOSTE DI MALALA

Perché questo impegno?Perché nel mondo ci sono ancora 57 milioni di bambini che non frequentano la scuola primaria, di cui 32 milioni femmine. Proprio il mio Paese, il Pakistan, è uno dei peggiori: 5,1 milioni di bambini che non vanno nemmeno alle elementari. Abbiamo quasi 50 milioni di adulti analfabeti, due terzi dei quali donne, come mia madre.

Chi ha scritto l’intervistaAlessandra Farkas, una giornalista corrispondente del «Corriere della Sera». È nata a Roma e da oltre trent’anni vive e lavora a New York, dove ha intervistato Malala.

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competenze di letturaPercorso

Nel tuo libro racconti che quando sei nata la gente del villaggio compativa i tuoi genitori. Perché?

Da noi, quando nasce un maschio, tutti escono in strada e sparano in aria, mentre le femmine sono nascoste dietro una tenda perché si sa già che il loro destino sarà stare in casa a cucinare e mettere al mondo dei figli. Anche a tavola si viene trattati in modo diverso. Quando papà era ragazzino, se per cena si uccideva un pollo, le bambine potevano mangiare solo ali e collo, mentre il petto se lo dividevano il nonno, mio padre e i suoi fratelli. Però papà è diverso.

In che senso?

Non ha mai accettato queste tradizioni ingiuste. Quando io sono nata mio padre era felice e ha chiesto agli amici di gettare nella mia culla frutta secca, dolci e monetine: un’usanza che vale solo per i neonati maschi. A differenza poi di tanti dei nostri uomini, adora mia madre e non ha mai alzato un dito su di lei.

Perché hanno colpito proprio te?

I talebani hanno detto di avermi colpito «per aver promosso e diffuso la cultura occidentale». Hanno detto che ero una spia americana di Obama e che avrebbero cercato di uccidermi nuovamente se fossi sopravvissuta.

Ammiri davvero il presidente Obama?

Sì, insieme a Martin Luther King, Nelson Mandela, Mahatma Gandhi e Abramo Lincoln, persone contro ogni forma di razzismo e di violenza. Ma mi ispiro soprattutto a Benazir Bhutto1: un modello per tutte le pakistane.

1. Benazir Bhutto:è stata la prima e unica donna a ricoprire per due volte la carica di primo ministro in Pakistan. Fu uccisa nel corso di un attentato nel 2007.

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competenze di lettura Percorso

Che cosa ricordi del lungo periodo di convalescenza?Gli snack al formaggio che l’infermiera Julie mi portava insieme al pollo fritto di cui andavo pazza. Quando i mal di testa cessarono, ripresi subito a leggere. Ho cominciato con Il mago di Oz: anche Dorothy nel romanzo deve superare una serie di ostacoli e difficoltà per raggiungere il suo scopo.

Quali sono i tuoi scrittori preferiti?Il mio libro preferito è L’Alchimista di Paulo Coelho che ci insegna come, se mantieni fede alle tue idee, l’intero universo ti aiuta. Mi sono appassionata a Il mondo di Sofia, un romanzo filosofico di Jostein Gaarder. Non ho mai letto nulla di Khaled Hosseini, però ho visto la versione cinematografica del romanzo Il cacciatore di aquiloni.

Tornerai mai in Pakistan?Ogni volta che lo dico a papà lui tira fuori qualche scusa: «Le tue cure non sono ancora complete», oppure: «Qui le scuole sono ottime». So che ha ragione: devo studiare ancora tanto perché solo allora sarò in grado di battermi in modo davvero efficace per la mia causa.

Hai deciso cosa farai da grande?In passato sognavo di diventare dottore. Oggi le mie aspirazioni sono cambiate. Il mio paese ha abbastanza dottori: quello di cui ha davvero bisogno è una nuova e giovane classe dirigente onesta.

Che cosa faresti se fossi presidente del Pakistan?Non voglio diventare presidente, ma primo ministro eletta dal popolo. Prima di allora mi interessa portare avanti la mia associazione Malala Fund: voglio dedicarmi alla difesa del diritto di ogni bambina, non solo pachistana, a ricevere un’istruzione.

(Tratto da: «Il Corriere della Sera»)

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competenze di letturaPercorso

1. In quale città si trova Malala quando fa questa intervista?

2. Perché è in una casa editrice?

3. Che cosa è successo a Malala nel 2012?

4. Dove è stata curata?

5. Indica se ciascuna delle seguenti affermazioni è vera (V) o falsa (F),poi correggi le frasi false. a. A differenza di molte donne pachistane,

la madre di Malala ha studiato. V F

b. Il pad re di Malala ha seguito la tradizione quando lei è nata. V F

c. Tra le persone che Malala ammira ci sono Gandhi e Bhutto. V F

d. Malala pensa che suo padre sbagli a non farla tornare in Pakistan. V F

e. Malala pensa che per lottarecontro le ingiustizie ci voglia l’istruzione. V F

6. Malala è “esuberante”. Indica, tra i seguenti, gli aggettivicon un significato simile.

vivace incerta estroversa esultante esagerata vitale

COMPRENDERE

LESSICO

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competenze di lettura Percorso

7. Che cos’è la “versione cinematografica” di un romanzo?

È il ������������������������������������� ricavato dall’adattamento per ildi un romanzo.

8. La giornalista ha letto il libro di Malala? SÌ NO Quale frase ti aiuta a rispondere? Trascrivila.

9. Trascrivi le domande che riguardano:• le opinioni e le preferenze di Malala

• le speranze e le intenzioni per il futuro

10. Immagina di essere la giornalista che intervista Malala.Hai poco tempo e puoi farle soltanto una domanda.Che cosa le chiedi?

ANALIZZARE

ESPRIMERE E VALUTARE

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ORGANIZZA LE TUE CONOSCENZE Percorso

Mappa di riepilogo: l’intervista

L’INTERVISTA

un testo che contiene il RESOCONTO DI UNA CONVERSAZIONErealizzata tra un giornalista e una persona di cui si vuole

far conoscere l’opinione su un argomento o un problema

di attualità e di pubblico interesse

è

è rivolta a una PERSONA INTERVISTATA• può essere un personaggio celebre (scrittore

scienziato, sportivo, cantante, attore…)• può trattarsi di una persona sconosciuta al pubblico

incontrata sul luogo di un avvenimento importante

presenta una STRUTTURAbasata su• domande del giornalista e risposte della person

intervistata, distinte graficamente con differentcaratteri

• a volte viene riportata una breve biografia dellapersona intervistata, per ricordare ai lettori alcunaspetti della sua personalità, del suo lavoro o dei suostudi

è scritta con un LINGUAGGIO• chiaro, alla portata del maggior numero di lettori

spesso informale• lessico preciso, con la presenza di termini specifici

dell’argomento• presenza di dati, cifre, esempi nel tes

sia delle domande sia delle risposte

ha lo SCOPO• di far conoscere le opinioni della person

intervistata riguardo a un determinato argomento• informare un pubblico di lettori riguardo a fenomen

e problemi di attualità

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MISURA LE TUE COMPETENZE

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Verso la PROVA NAZIONALE

Verifica formativa con autovalutazione

Se non fosse per il suo look, maglietta, jeans e occhiali alla moda, non diresti che è un “cervellone” di soli tredici anni. Luca abita in provincia di Perugia, esprime i suoi pensieri in un italiano perfetto, cita frasi di scrittori importanti, commenta libri e autori meglio di un critico lettera-rio. Merito della sua grande passione per la lettura: ogni anno legge in media 30 libri, molti dei quali con centinaia di pagine. Il suo è un gran-dissimo amore che riempie la vita. «Un libro ti permette di far volare la fantasia, di entrare in mondi fantastici, dà la possibilità di creare, imma-ginare. È molto diverso, ad esempio, dai videogiochi, che mi annoiano». Un ragazzo speciale che non ama vantarsi delle sue capacità. Un modo di essere e comportarsi che si allontana dall’immaginazione preconfezio-nata dai giornali dei ragazzi solo “playstation e cellulare”.

Ecco che cosa ci ha raccontato.

Che sensazione hai provato quando ti è stato consegnato il premio?Un mix di gioia infinita ma anche di grande tensione. Sono sincero: ci

speravo molto, visto che per me era un premio ambito cui stavo puntan-do parecchio. Quel giorno ero alquanto agitato, poi pian piano mi sono sciolto. Non dimenticherò mai quei momenti.

Da dove nasce questa tua grande passione per la lettura?Dall’amore per la parola. Quando leggo, vengo preso da una sensazio-

ne stranissima e bellissima, che mi riempie completamente. Fin dall’asilo leggevo moltissimo sia a scuola sia a casa, soprattutto testi sulle civiltà antiche. Sono stato sempre appassionato del mondo egizio. Con il tempo il mio interesse è andato sempre più aumentando. E non credo che si spegnerà.

I tuoi genitori hanno favorito questa passione?Sì, anche se nessuno mi ha mai spinto a leggere. Ho pescato libera-

mente dalla libreria di casa scegliendo ciò che mi piaceva. Certo, il clima familiare è quello giusto: mio padre è insegnante di matematica, e quindi

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Incontro con un vincitore delle Olimpiadi di Italiano

«Un libro fa volare la fantasia»Si chiama Luca: ha tredici anni e una grande passione per la lettura.

Patito di fantasy, divora almeno 30 libri all’anno: «Aprono la mente all’immaginazione».

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MISURA LE TUE COMPETENZE Verso la PROVA NAZIONALE

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siamo in sintonia sull’amore per la cultura anche se, sinceramente, per me i numeri non sono il massimo. Per il resto ho fatto sempre tutto da solo.

Quale genere letterario apprezzi di più?Amo moltissimo il genere fantasy, in particolar modo la trilogia del

Signore degli Anelli. È una saga avvincente, ricca di sfumature e con un universo di storie e personaggi eccezionali. Non disdegno, però, anche letture più impegnative come testi di narrativa e romanzi, o tutto quello che mi capita a tiro di curioso e interessante. Insomma, leggo un po’ di tutto.

Che cosa pensano gli amici della tua passione?Non ne parlo tanto. Loro hanno altri interessi, in particolar modo il

calcio, che rappresenta la discussione principale a scuola. Sia ben chia-ro: anche a me piace lo sport, però da semplice appassionato. Non mi arrabbio per una squadra di calcio. A parte la diversità dei gusti, sono compagni di classe fantastici. Dopo aver vinto il premio, mi hanno fatto una bellissima sorpresa appena tornato a scuola: un mega cartellone per festeggiare la mia vittoria! Mi sono molto commosso perché non me lo aspettavo.

Hai un profilo Facebook?Sì, anche se cerco di utilizzarlo in maniera intelligente. Non voglio

diventarne schiavo. Mi serve per mantenere i rapporti con i miei amici lontani di tutta Italia, per postare foto e chattare. È un modo pratico e veloce per non perdere mai il filo con l’esterno.

Sei favorevole ai nuovi strumenti di lettura, come l’e-book?Sono utili per favorire la diffusione della cultura e della lettura, so-

prattutto fra i più giovani, solitamente distanti da questo mondo. Inoltre lo sviluppo di questa tecnologia contribuirà a evitare che si distruggano foreste per ottenere la carta per stampare i libri. Certo, non nego che amo di più il profumo della carta, e la bella sensazione che dà al tatto: impagabile.

Frequenti le librerie?Continuamente, anche perché purtroppo la biblioteca del mio paese

non funziona molto bene. Ci passo interi pomeriggi. I miei autori prefe-riti sono Valerio Massimo Manfredi, perché le sue storie mi rapiscono, e Tolkien, l’autore del Signore degli Anelli e Lo Hobbit.

Altri hobby?Amo molto la musica, in particolar modo quella classica. Mi lascio

trascinare dalle note di Beethoven, Haydn e tanti altri. Apprezzo anche

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MISURA LE TUE COMPETENZEVerso la PROVA NAZIONALE

1. Il titolo «Un libro fa volare la fantasia» è scritto fra virgolette perchéA. i titoli degli articoli sono tutti scritti cosìB. è una frase particolarmente significativaC. cita una frase detta dall’intervistatoD. riporta una riflessione del giornalista 1

2. Il testo ha inizio conA. l’intervista a LucaB. un dialogo tra il giornalista e l’intervistatoC. una breve presentazioneD. alcuni commenti del giornalista 1

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molto il jazz e il blues. Seguo poco la musica commerciale, anche se devo ammettere che alcuni brani sono azzeccatissimi.

Che cosa farai dopo le medie?Mi sono iscritto al liceo classico. All’università, voglio fare scienze

politiche perché sogno di diventare un politico. Quello vero, però: vo-glio dedicarmi alle persone, senza essere preso da ambizioni di potere o economiche. Spero di contribuire a dare nuova fiducia. E poi l’etàdei nostri amministratori è troppo elevata. Mi piacerebbe ci fossero più giovani nei ruoli che contano: forse capirebbero meglio le esigen-ze di un ragazzo della mia età.

(Adatt. da: Francesco Finizio, in «Mondoerre»)

Piccoli lettori crescono• Ogni anno si svolgono le Olimpiadi di Italiano, una gara che coin-

volge tutte le scuole e che ha come obiettivo quello di incentivarstudio della lingua italiana tra gli studenti. Dal mese di gennaogni anno scolastico, i ragazzi delle scuole si cimentano in provlingua prima nelle scuole di appartenenza, poi in una finale. I par-tecipanti, circa quindicimila, si riducono via via fino a lasciare sopochi vincitori.

• Per iscriversi, è sufficiente cliccare sul sito del Ministero della Pub-blica Istruzione e seguire tutte le procedure. Un modo per dimo-strare che per essere vincitori non serve sgambettare in progratelevisivi o fare il calciatore, ma anche sapersi distinguere per intel-ligenza e capacità.

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MISURA LE TUE COMPETENZE Verso la PROVA NAZIONALE

3. Qual è il nome dell’intervistato?Perché merita un articolo?

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4. Quale espressione usa il giornalista nella presentazione, per indicare che Luca è moltointelligente?

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5. Dalla lettura di questo articolo puoi ricavare alcune notizie sull’intervistato. Completa latabella, trascrivendo dal testo le informazioni richieste.

INTERVISTATO INFORMAZIONI

a. età

b. luogo di residenza

c. abbigliamento

d. passione principale

e. altri interessi

f. progetti per il futuro: liceo e università

g. professione a cui aspira

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6. Nella frase del sommario «Patito di fantasy, divora almeno 30 libri all’anno» il verbo “divora”

a. è usato in senso letterale o figurato?

b. può essere sostituito dall’espressioneA. legge superficialmenteB. legge con smaniaC. legge troppo in frettaD. legge con avidità 2

7. Perché Luca ama tantissimo la lettura? Rispondi con le sue parole tratte dall’intervista.

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MISURA LE TUE COMPETENZEVerso la PROVA NAZIONALE

8. Da dove nasce la sua passione per la lettura?A. Dall’amore per la parola e dalla sensazione che gli provocaB. Dai suoi genitori, che gliel’hanno trasmessa sin da piccoloC. Dall’insegnante di italiano, che gli consigliava le letture giusteD. Dall’obbligo scolastico di leggere i libri più importanti 1

9. Il genere letterario che Luca dice di amare “moltissimo” èA. l’horror B. la fantascienzaC. il fantasy D. il giallo 1

10. Con quale delle seguenti espressioni potresti sostituire “Non disdegno” (riga 35)?A. Disprezzo molto B. Mi piace ancheC. Provo avversione D. Mi piace poco 1

11. Nei confronti dei suoi compagni di classe, LucaA. si sente superiore ed è contento di essere ammiratoB. è consapevole dell’importanza della sua passioneC. parla poco avendo interessi diversiD. si sente ben accettato e li trova fantastici 1

12. Completa la seguente tabella con le parole dell’intervista, scrivendo le considerazioni e lesensazioni personali di Luca riguardo agli e-book e ai libri di carta tradizionali.

E-BOOK LIBRI DI CARTA

Utili per Amo moltissimo

Si distruggeranno meno È impagabile la

13. Nell’espressione «Ci passo interi pomeriggi» (riga 62), quali parole sostituisce la particel-la “Ci”?A. In libreriaB. In bibliotecaC. Nel paeseD. A scuola 1�������

4

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MISURA LE TUE COMPETENZE Verso la PROVA NAZIONALE

• Ho trovato la lettura dell’intervistafacile di media difficoltà difficile

• Negli eserciziho capito le consegne non ho capito bene le consegneconoscevo il significato delle parole non conoscevo il significato delle parole

• Ho avuto difficoltà a risponder

AUTOVALUTAZIONE TOTALE PUNTI .../35

14. Indica il sinonimo corretto, in base al contesto, del verbo “trascinare” nella frase «Mi la-scio trascinare dalle note di Beethoven, Haydn e tanti altri» (righe 66-67).A. Trasferire B. IncantareC. Spingere D. Spostare 1�������

15. Quali tra i seguenti elementi sono caratteristici dell’intervista? Metti una crocetta perogni riga.

SÌ NO

a. L’autore è anche il protagonista

b. L’intervistato ha fatto qualcosa di speciale

c. Ci sono brevi cenni biografici dell’intervistato

d. Il giornalista riporta frasi di persone molto famose

e. Il linguaggio è chiaro e semplice

f. I caratteri grafici sono diversificati

g. Chi scrive dà un’interpretazione dei fatti narrati

h. Sono presenti opinioni personali dell’intervistato

16. In quale parte del testoa. puoi trovare informazioni dettagliate sulle Olimpiadi di Italiano?

b. Quali sono le modalità per l’iscrizione?

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