liguria autonomista

4
Anno 1 n. 1 dicembre 2011 La Liguria piange le sue vittime In meno di due settimane la Liguria è stata agellata da una doppia catastrofe: alluvioni nello spezzino (25 ottobre) e a Genova (4 novembre) che purtroppo hanno provocato vittime. A Genova ci sono stati 6 decessi, ascrivibili alla mancata messa in sicurezza dei rivi esondati pur in presenza di un commissari o preposto, il Presidente della Giunta Regionale Burlando che doveva occuparsi della messa in sicurezza del rio Ferregiano. Ancor più scellerata è stata la decisione della Giunta Comunale di tenere aperte le scuole, decisione che è stata alla base della morte di 5 delle 6 vittime, tra cui 2 bambine ed una ragazza di 19 anni. Nello spezzino invece si cita come esempio per tutti il comportamento del Sindaco di Brugnato (SP) Claudio Galante, che si è rimboccato le maniche, e ha iniziato ad aiutare i bambini a scuola e gli anziani salvando tutto il salvabile. Occorre prendere atto del fatto che se proprio nei giorni precedenti non avessero pulito tutti i rivi ed i torrenti, il bilancio dei morti sarebbe stato più alto. Il Carroccio ligure non è rimasto inerme, e sul piano istituzionale si è immediatamente attivato per evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. Infatti la Lega ha fatto approvare una modica alla Legge Regionale: per impedire che la Regione possa utilizzare per coprire altri buchi nanziari l’aumento delle accise abbiamo chiesto che questi fondi vengano dedicati esclusivamente all’alluvione del 2011. Per dovere di trasparenza è stato inoltre ottenuto che ogni spesa effettuata su questa voce verrà pubblicata sul sito internet della Regione. L’eurodeputato Matteo Salvini ha tempestivamente presentato un interrogazione con cui chiede un rapido intervento della Commissione Europea volto a destinare parte del Fondo di Solidarietà alle zone alluvionate. Da segnalare anche la grande partecipazione popolare di volontari, tra i quali vanno annoverati anche 40 membri del Movimento Giovani Padani, che sono accorsi in massa per spalare fango, rimuovere i detriti e portare viveri alle masse di volontari La Lega Nord ha stigmatizzato la pessima consuetudine di aprire una cinquantina di cantieri negli alvei dei torrenti e dei umi se poi non si portano a termine i lavori. Occorrerà cambiare completamente registro, meglio destinare risorse ad un solo alveo a rischio e terminarne la messa in sicurezza, piuttosto che disperdere risorse e mezzi in una pletora di opere incompiute. Le responsabilità politiche sono in gran parte della classe dirigente della sinistra ligure che, almeno negli ultimi trent’anni, ha governato Comuni, Province e Regione. Per quanto riguarda Genova certo è che l’attuale Giunta Comunale con il Sindaco in testa si è dimostrata assolutamente inadeguata anche nella gestione dell’emergenza e nella fase successiva ai fatti calamitosi. Sono quattro anni che il Carroccio, a seguito dell’analisi del lavoro svolto dal Sindaco di Genova e dalla sua Giunta, ne chiede le dimissioni. Ma Genova ed i Genovesi, ne siamo certi, non si lasceranno abbattere da questi eventi calamitosi. Non dimentichiamoci che già nel 1970 la Superba fu vittima di un’alluvione ancor più devastante, cioè dalla più grave alluvione della sua storia, tanto da essere diventata, nei discorsi della gente e nelle rievocazioni, «l’alluvione di Genova» e basta, senza che ci sia bisogno di precisare nemmeno l’anno. La Lega promuove il consumo dei prodotti alimentari regionali Sanità Ligure, dalla Regione una gestione fallimentare. Il Gruppo Consiliare della Lega Nord ha presentato in Regione Liguria una Proposta di Legge avente ad oggetto la Promozione dei prodotti alimentari regionali ed il loro utilizzo nella ristorazione collettiva pubblica e privata. “La proposta, che sarà prossimamente discussa in Consiglio Regionale, è tesa a conseguire numerosi e validi obiettivi a tutela del consumatore, del produttore ed a sostegno dell’economia locale” commenta Edoardo Rixi, Capogruppo leghista in Regione. “Infatti tra le nalità viene prevista l’incentivazione all’impiego, da parte delle mense pubbliche, di prodotti agricoli e ittici di origine regionale nella preparazione dei pasti favorendo altresì l’incremento della vendita diretta dei succitati prodotti locali da parte degli imprenditori tramite la realizzazione di “farmer markets” e sostenendone l’acquisto da parte dei ristoratori nell’ambito del territorio ligure creando appositi riconoscimenti a chi si impegna a farne uso. Questa Proposta di Legge intende inoltre garantire il rispetto della normativa in materia di presentazione ed etichettatura dei prodotti agricoli ed ittici freschi e trasformati attraverso idonea attività di controllo, anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici a tutela del consumatore” continua Rixi. “Non si riesce a capire come mai in Liguria, regione affacciata sul mare e che vanta una lunga tradizione nel settore della pesca, in diverse mense pubbliche venga servito il pesce pangasio il cui habitat naturale sono i umi inquinati del Vietnam. Tale consuetudine ha già procurato intossicazioni alimentari ai bambini che se lo sono ritrovati nella propria mensa, mentre al contempo i nostri pescatori lamentano il fatto di essere costretti a buttare casse e casse di pesce azzurro poichè rimasto invenduto. Se questa nostra proposta diverrà legge” conclude il Consigliere “questi danni economici e sanitari verranno drasticamente limitati”. “La riorganizzazione e l’erogazione dei servizi sanitari sono al centro dell’attività politica e deliberativa della regione liguria già dai primi mesi dall’insediamento della Giunta Burlando Bis. Spaccature palesi all’interno del Partito Democratico e tra correnti dello stesso e partiti della coalizione che sostengono la maggioranza hanno contribuito ulteriormente a sperperare tempo e risorse e a peggiorare la qualità dei servizi, i tempi di attesa il livello di efcienza ed efcacia delle prestazioni che “dovrebbero” essere erogate.” Così interviene Francesco Bruzzone consigliere regionale della Lega Nord. “I fondi ricavati dalla cartolarizzazione di una quantità ingente di patrimonio Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, MP/GENOVA – nr. 0 anno 2011 Indiscutibile vittoria della Lega Nord in approvazione del DDL 117 meglio noto come piano casa. Sono stati infatti accolti dall’aula, all’unanimità quattro emendamenti presentati dal Carroccio. Spiega il Consigliere Maurizio Torterolo, primo rmatario dei provvedimenti approvati: “si tratta di modiche di una certa rilevanza, dettate dal buon senso sulle quali abbiamo ottenuto una convergenza trasversale, che vogliono aiutare le realtà dei territori piu’ svantaggiati. L’emendamento approvato che ritengo piu’ importante è quello relativo all’ulteriore incremento, pari al 3% di cui potranno giovarsi i territori montani cercando quindi di limitare lo spopolamento degli stessi. Il nostro entroterra, infatti è, da sempre, stato vessato dalle scelte amministrative che hanno sempre teso ad avvantaggiare i comuni costieri. Ho voluto credere ancora nello sviluppo di questi territori creando una apposita premialità che consenta maggiori ampliamenti degli edici che si trovano in queste zone.” L’aula ha approvato, sempre all’unanimità, anche un altro emendamento presentato dalla Lega Nord che consentirà di ampliare i soggetti che potranno giovarsi della premialità, pari ad un ulteriore 5%, prevista per le coperture degli edici. Spiega sempre Torterolo: “prima della modica da me proposta potevano giovarsi del premio che porta l’ampliabilità al 40% degli edici, solo chi usava per le coperture l’ardesia. immobiliare delle ASL liguri, che avrebbero dovuto appianare la situazione debitoria ed impedire il lievitare dei costi, non sono stati messi correttamente e tempestivamente a sistema e quindi da mesi sulle spalle dei Liguri, per colpa dell’incapacità dell’Assessore Montaldo e del Presidente Burlando, oltre ai disagi gravano anche consistenti aumenti tariffari. Solo che negli ultimi mesi abbiamo cercato più volte di portare il dibattito e l’attenzione dell’aula del Consiglio Regionale Ligure sulla questione sanità entrando nel merito anche di questioni puntuali che però costituiscono i tasselli mancanti di un quadro sanitario regionale ormai al collasso”, continua l’esponente leghista “La riforma sanitaria che nel contempo sta elaborando la commissione europea dovrebbe essere operativa a partire dal 2013 e sarà fondamentalmente basata sulla sicurezza e la prevenzione con particolare attenzione alla rete delle emergenze. In questa riforma si fa riferimento ad aree geograche identicate in macroregioni nelle quali ci dovranno essere criteri omogenei di offerta soprattutto delle strutture di emergenza rispondenti a rischi e esigenze delle aree di riferimento. La Regione Liguria contrariamente a quanto avviene per esempio in Piemonte Lombardia (che devono fare i conti come noi della diminuzione delle risorse provenienti dal Governo centrale) sta andando esattamente in senso opposto lasciando scoperti territori importanti e strategici. LE BATTAGLIE DEI NOSTRI ELETTI SUL TERRITORIO L'Editoriale di Edoardo Rixi Siamo giunti al secondo numero di Liguria Autonomista, il giornale con cui il Gruppo Regionale della Lega Nord intende diffondere i risultati dei nostri eletti in Regione e sensibilizzare l’opinione pubblica su tutte quelle tematiche legate al territorio ed alle tradizioni liguri. Ormai è un anno e mezzo che il nuovo Consiglio Regionale si è insediato, un periodo di tempo che i nostri Consiglieri hanno speso attuando un’opposizione dura ma sempre costruttiva. Purtroppo l’attuale panorama mediatico vede la stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione fare, come si suol dire, il lo a questo o quel partito politico nella speranza di inuenzare l’elettorato o di soddisfare il potente di turno. Liguria Autonomista è nata con uno scopo diverso. Il nostro obiettivo è dare a tutti uno strumento divulgativo in più, al ne di informare il più possibile su tre argomenti che riteniamo essenziali: la situazione politica, in particolare riguardo alle realtà del territorio, il lavoro svolto dai nostri eletti in Regione Liguria, ed inne la storia e le tradizioni della nostra terra. Descriviamo il perché di questi tre obiettivi. Spiegare ai più la situazione politica, in questi tempi di incertezze e colori sfumati, è essenziale. Ricordare a tutti che in quell’eterna melma in continua evoluzione che è la politica italiana esiste un punto fermo. Una certezza fatta di uomini e donne che da 20 anni combattono sempre la stessa battaglia ascoltando le realtà locali ed i problemi concreti che interessano il territorio ed i suoi abitanti. Senza trasformismi. Senza giravolte di italico sapore e levantino atteggiamento. Con molte tattiche e strategie. Ma sempre con un unico obiettivo: la Libertà della nostra terra! E con un solo leader: Umberto Bossi! Naturalmente un gruppo politico come quello della Lega Nord, che ha espresso tre Consiglieri Regionali triplicando la sua forza rispetto alla passata legislatura, ha il dovere di condurre una sempre attenta e decisa attività istituzionale, con il ne di mantenere uno stretto controllo sull’operato della maggioranza di sinistra e di dimostrare ai nostri elettori che la loro ducia in noi è stata ben riposta. Coadiuvati dall’operato del Movimento Giovani Padani della Liguria, ormai da anni in crescita continua e sempre più presente sul territorio, con questo giornale contribuiremo ad illustrare il lavoro svolto. Inne storia e tradizioni. A parte il fatto che la Lega Nord è un movimento che ha fatto della salvaguardia del nostro retaggio un suo cavallo di battaglia programmatico, è innegabile che una comunità ha il dovere morale di preservare la propria identità. Da qui la decisione di inserire in ogni numero del presente giornale un articolo che parli della storia della nostra terra e delle persone che la fecero grande ed un traletto che tramandi una delle ricette tipiche della nostra squisita cucina. Perché chi dimentica il suo passato è destinato a non avere futuro. Padania Libera! Liguria Libera! “Piano Casa” la Lega riesce a spuntare dei miglioramenti importanti

Upload: lega-nord-liguria

Post on 19-Mar-2016

251 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

La voce della Liguria

TRANSCRIPT

Page 1: Liguria Autonomista

Anno 1 n. 1 dicembre 2011

La Liguria piangele sue vittime

In meno di due settimane la Liguria è stata fl agellata da una doppia catastrofe: alluvioni nello spezzino (25 ottobre) e a Genova (4 novembre) che purtroppo hanno provocato vittime. A Genova ci sono stati 6 decessi, ascrivibili alla mancata messa in sicurezza dei rivi esondati pur in presenza di un commissari o preposto, il Presidente della Giunta Regionale Burlando che doveva occuparsi della messa in sicurezza del rio Ferregiano. Ancor più scellerata è stata la decisione della Giunta Comunale di tenere aperte le scuole, decisione che è stata alla base della morte di 5 delle 6 vittime, tra cui 2 bambine ed una ragazza di 19 anni.Nello spezzino invece si cita come esempio per tutti il comportamento del Sindaco di Brugnato (SP) Claudio Galante, che si è rimboccato le maniche, e ha iniziato ad aiutare i bambini a scuola e gli anziani salvando tutto il salvabile. Occorre prendere atto del fatto che se proprio nei giorni precedenti non avessero pulito tutti i rivi ed i torrenti, il bilancio dei morti sarebbe stato più alto.Il Carroccio ligure non è rimasto inerme, e sul piano istituzionale si è immediatamente attivato per evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. Infatti la Lega ha fatto approvare una modifi ca alla Legge Regionale: per impedire che la Regione possa utilizzare per coprire altri buchi fi nanziari l’aumento delle accise abbiamo chiesto che questi fondi vengano dedicati esclusivamente all’alluvione del 2011.Per dovere di trasparenza è stato inoltre ottenuto che ogni spesa effettuata su questa voce verrà pubblicata sul sito internet della Regione.L’eurodeputato Matteo Salvini ha tempestivamente presentato un interrogazione con cui chiede un rapido intervento della Commissione Europea volto a destinare parte del Fondo di Solidarietà alle zone alluvionate.Da segnalare anche la grande partecipazione popolare di volontari, tra i quali vanno annoverati anche 40 membri del Movimento Giovani Padani, che sono accorsi in massa per spalare fango, rimuovere i detriti e portare viveri alle masse di volontariLa Lega Nord ha stigmatizzato la pessima consuetudine di aprire una cinquantina di cantieri negli alvei dei torrenti e dei fi umi se poi non si portano a termine i lavori. Occorrerà cambiare completamente registro, meglio destinare risorse ad un solo alveo a rischio e terminarne la messa in sicurezza, piuttosto che disperdere risorse e mezzi in una pletora di opere incompiute. Le responsabilità politiche sono in gran parte della classe dirigente della sinistra ligure che, almeno negli ultimi trent’anni, ha governato Comuni, Province e Regione. Per quanto riguarda Genova certo è che l’attuale Giunta Comunale con il Sindaco in testa si è dimostrata assolutamente inadeguata anche nella gestione dell’emergenza e nella fase successiva ai fatti calamitosi. Sono quattro anni che il Carroccio, a seguito dell’analisi del lavoro svolto dal Sindaco di Genova e dalla sua Giunta, ne chiede le dimissioni.Ma Genova ed i Genovesi, ne siamo certi, non si lasceranno abbattere da questi eventi calamitosi. Non dimentichiamoci che già nel 1970 la Superba fu vittima di un’alluvione ancor più devastante, cioè dalla più grave alluvione della sua storia, tanto da essere diventata, nei discorsi della gente e nelle rievocazioni, «l’alluvione di Genova» e basta, senza che ci sia bisogno di precisare nemmeno l’anno.

La Lega promuove il consumo dei prodotti alimentari regionali

Sanità Ligure, dalla Regione una gestione fallimentare.

Il Gruppo Consiliare della Lega Nord ha presentato in Regione Liguria una Proposta di Legge avente ad oggetto la Promozione dei prodotti alimentari regionali ed il loro utilizzo nella ristorazione collettiva pubblica e privata. “La proposta, che sarà prossimamente discussa in Consiglio Regionale, è tesa a conseguire numerosi e validi obiettivi a tutela del consumatore, del produttore ed a sostegno dell’economia locale” commenta Edoardo Rixi, Capogruppo leghista in Regione. “Infatti tra le fi nalità viene prevista l’incentivazione all’impiego, da parte delle mense pubbliche, di prodotti agricoli e ittici di origine regionale nella preparazione dei pasti favorendo altresì l’incremento della vendita diretta dei succitati prodotti locali da parte degli imprenditori tramite la realizzazione di “farmer markets” e sostenendone l’acquisto da parte dei ristoratori nell’ambito del territorio ligure creando appositi riconoscimenti a chi si impegna a farne uso.

Questa Proposta di Legge intende inoltre garantire il rispetto della normativa in materia di presentazione ed etichettatura dei prodotti agricoli ed ittici freschi e trasformati attraverso idonea attività di controllo, anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici a tutela del consumatore” continua Rixi.“Non si riesce a capire come mai in Liguria, regione affacciata sul mare e che vanta una lunga tradizione nel settore della pesca, in diverse mense pubbliche venga servito il pesce pangasio il cui habitat naturale sono i fi umi inquinati del Vietnam. Tale consuetudine ha già procurato intossicazioni alimentari ai bambini che se lo sono ritrovati nella propria mensa, mentre al contempo i nostri pescatori lamentano il fatto di essere costretti a buttare casse e casse di pesce azzurro poichè rimasto invenduto. Se questa nostra proposta diverrà legge” conclude il Consigliere “questi danni economici e sanitari verranno drasticamente limitati”.

“La riorganizzazione e l’erogazione dei servizi sanitari sono al centro dell’attività politica e deliberativa della regione liguria già dai primi mesi dall’insediamento della Giunta Burlando Bis.Spaccature palesi all’interno del Partito Democratico e tra correnti dello stesso e partiti della coalizione che sostengono la maggioranza hanno contribuito ulteriormente a sperperare tempo e risorse e a peggiorare la qualità dei servizi, i tempi di attesa il livello di effi cienza ed effi cacia delle prestazioni che “dovrebbero” essere erogate.” Così interviene Francesco Bruzzone consigliere regionale della Lega Nord.“I fondi ricavati dalla cartolarizzazione di una quantità ingente di patrimonio

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46)art. 1, comma 2 e 3, MP/GENOVA – nr. 0 anno 2011

Indiscutibile vittoria della Lega Nord in approvazione del DDL 117 meglio noto come piano casa.Sono stati infatti accolti dall’aula, all’unanimità quattro emendamenti presentati dal Carroccio. Spiega il Consigliere Maurizio Torterolo, primo fi rmatario dei provvedimenti approvati: “si tratta di modifi che di una certa rilevanza, dettate dal buon senso sulle quali abbiamo ottenuto una convergenza trasversale, che vogliono aiutare le realtà dei territori piu’ svantaggiati. L’emendamento approvato che ritengo piu’ importante è quello relativo all’ulteriore incremento, pari al 3% di cui potranno giovarsi i territori montani cercando quindi di limitare lo spopolamento degli stessi. Il nostro entroterra, infatti è, da sempre, stato vessato dalle scelte amministrative che hanno sempre teso ad avvantaggiare i comuni costieri. Ho voluto credere ancora nello sviluppo di questi territori creando una apposita premialità che consenta maggiori ampliamenti degli edifi ci che si trovano in queste zone.”L’aula ha approvato, sempre all’unanimità, anche un altro emendamento presentato dalla Lega Nord che consentirà di ampliare i soggetti che potranno giovarsi della premialità, pari ad un ulteriore 5%, prevista per le coperture degli edifi ci. Spiega sempre Torterolo: “prima della modifi ca da me proposta potevano giovarsi del premio che porta l’ampliabilità al 40% degli edifi ci, solo chi usava per le coperture l’ardesia.

immobiliare delle ASL liguri, che avrebbero dovuto appianare la situazione debitoria ed impedire il lievitare dei costi, non sono stati messi correttamente e tempestivamente a sistema e quindi da mesi sulle spalle dei Liguri, per colpa dell’incapacità dell’Assessore Montaldo e del Presidente Burlando, oltre ai disagi gravano anche consistenti aumenti tariffari.Solo che negli ultimi mesi abbiamo cercato più volte di portare il dibattito e l’attenzione dell’aula del Consiglio Regionale Ligure sulla questione sanità entrando nel merito anche di questioni puntuali che però costituiscono i tasselli mancanti di un quadro sanitario regionale ormai al collasso”, continua l’esponente leghista“La riforma sanitaria che nel contempo sta elaborando la commissione europea dovrebbe essere operativa a partire dal 2013 e sarà fondamentalmente basata sulla sicurezza e la prevenzione con particolare attenzione alla rete delle emergenze. In questa riforma si fa riferimento ad aree geografi che identifi cate in macroregioni nelle quali ci dovranno essere criteri omogenei di offerta soprattutto delle strutture di emergenza rispondenti a rischi e esigenze delle aree di riferimento.La Regione Liguria contrariamente a quanto avviene per esempio in Piemonte Lombardia (che devono fare i conti come noi della diminuzione delle risorse provenienti dal Governo centrale) sta andando esattamente in senso opposto lasciando scoperti territori importanti e strategici.

LE BATTAGLIE DEI NOSTRI ELETTI SUL TERRITORIO

L'Editoriale di Edoardo Rixi

Siamo giunti al secondo numero di Liguria Autonomista, il giornale con cui il Gruppo Regionale della Lega Nord intende diffondere i risultati dei nostri eletti in Regione e sensibilizzare l’opinione pubblica su tutte quelle tematiche legate al territorio ed alle tradizioni liguri. Ormai è un anno e mezzo che il nuovo Consiglio Regionale si è insediato, un periodo di tempo che i nostri Consiglieri hanno speso attuando un’opposizione dura ma sempre costruttiva.Purtroppo l’attuale panorama mediatico vede la stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione fare, come si suol dire, il fi lo a questo o quel partito politico nella speranza di infl uenzare l’elettorato o di soddisfare il potente di turno.Liguria Autonomista è nata con uno scopo diverso. Il nostro obiettivo è dare a tutti uno strumento divulgativo in più, al fi ne di informare il più possibile su tre argomenti che riteniamo essenziali: la situazione politica, in particolare riguardo alle realtà del territorio, il lavoro svolto dai nostri eletti in Regione Liguria, ed infi ne la storia e le tradizioni della nostra terra. Descriviamo il perché di questi tre obiettivi. Spiegare ai più la situazione politica, in questi tempi di incertezze e colori sfumati, è essenziale. Ricordare a tutti che in quell’eterna melma in continua evoluzione che è la politica italiana esiste un punto fermo. Una certezza fatta di uomini e donne che da 20 anni combattono sempre la stessa battaglia ascoltando le realtà locali ed i problemi concreti che interessano il territorio ed i suoi abitanti. Senza trasformismi. Senza giravolte di italico sapore e levantino atteggiamento. Con molte tattiche e strategie. Ma sempre con un unico obiettivo: la Libertà della nostra terra! E con un solo leader: Umberto Bossi!Naturalmente un gruppo politico come quello della Lega Nord, che ha espresso tre Consiglieri Regionali triplicando la sua forza rispetto alla passata legislatura, ha il dovere di condurre una sempre attenta e decisa attività istituzionale, con il fi ne di mantenere uno stretto controllo sull’operato della maggioranza di sinistra e di dimostrare ai nostri elettori che la loro fi ducia in noi è stata ben riposta. Coadiuvati dall’operato del Movimento Giovani Padani della Liguria, ormai da anni in crescita continua e sempre più presente sul territorio, con questo giornale contribuiremo ad illustrare il lavoro svolto. Infi ne storia e tradizioni. A parte il fatto che la Lega Nord è un movimento che ha fatto della salvaguardia del nostro retaggio un suo cavallo di battaglia programmatico, è innegabile che una comunità ha il dovere morale di preservare la propria identità. Da qui la decisione di inserire in ogni numero del presente giornale un articolo che parli della storia della nostra terra e delle persone che la fecero grande ed un trafi letto che tramandi una delle ricette tipiche della nostra squisita cucina. Perché chi dimentica il suo passato è destinato a non avere futuro.

Padania Libera! Liguria Libera!

“Piano Casa” la Lega riesce a spuntare dei miglioramenti importanti

Page 2: Liguria Autonomista

Una tragedia in due tempi, il primo dei quali si consumò dal tardo pomeriggio alla prima serata di mercoledì 7 ottobre 1970 a Voltri, la delegazione più a Ponente, poiché da ovest arrivò quel che di fatto si sarebbe poi dimostrato un ciclone di tipo tropicale. Il Leira sfondò argini e muri, piombò nelle strade, nelle case, nei negozi. Trascinò persone e auto in mare, seminò morte e distruzione. Fu la notte del panico, del buio totale, dell’attesa di soccorsi che frane e ponti crollati rendevano problematici. Attorno a mezzanotte, il nubifragio arrivò in val Polcevera, dove per fortuna non fece morti, ma allagò interi quartieri. L’indomani, mentre il Ponente tentava i primi bilanci e cominciava a spalare il fango, il tragico copione andò in replica sul bacino del Bisagno. Che ruppe, straripò, impattò con inaudita violenza nell’imbuto della copertura di Sant’Agata e delle arcate ferroviarie, portando l’apocalisse da Marassi alla Foce. Dall’enorme pioggia non si salvò il centro storico sovrastante Caricamento. La ferita alla città, lo si percepì immediatamente, fu di quelle destinate a radicarsi per sempre nella memoria collettiva.Rispetto ad allora oggi vi è tuttavia un’aggravante, cioè che l’alluvione del 2011 ha colpito grosso modo le stesse zone di quella del 1970. Questo signifi ca che in quarant’anni la situazione non è migliorata, anzi è peggiorata a causa della cementifi cazione incontrollata. Dal ’70 perché i rivi non sono stati puliti adeguatamente? Perché i tombini non hanno ricevuto l’adeguata manutenzione? Perché i letti dei fi umi sono stati sempre più coperti da colate di cemento? E perché le case sono state costruite sempre più vicine ai letti dei torrenti? Queste sono domande sensate che esigono risposte concrete da parte di quegli amministratori, in massima parte di sinistra, che hanno permesso e perpetrato nel tempo lo scempio del nostro territorio.Anche allora vi furono i pianti per i morti, le polemiche su cause e responsabilità, ma anche allora vi fu il conforto per gli infi niti gesti di eroismo e di altruismo e per la sorprendente, splendida risposta che in quei giorni seppero dare i ragazzi di Genova. Da loro, infaticabili spalatori come lo erano stati i loro coetanei fi orentini quattro anni prima, venne la spinta morale a ripartire. E una lezione non retorica di solidarietà: allora, come oggi e come sempre il popolo di Genova saprà sempre restare a testa alta, anche in mezzo alle più tragiche avversità.Più complessa la situazione dello spezzino, anche a causa della maggior estensione della zona colpita. Infatti nel Levante ligure i Comuni di più gravemente colpiti dall’alluvione sono stati i centri di Borghetto di Vara, Brugnato, Bonassola, Levanto, Monterosso al Mare e Vernazza. La catena degli eventi è tristemente nota. Nel pomeriggio del 25 ottobre una perturbazione inizia a concentrarsi sulla zona nord delle provincie della Spezia e di Massa e Carrara. Nel giro di poche ore cade un'enorme quantità d'acqua piovana. In pochissimo tempo i torrenti affl uenti dei principali fi umi diventano incontrollabili ed esondano, portando a valle ogni sorta di detrito. I maggiori fi umi, Vara e Magra, dilagano rispettivamente nelle pianure intorno ai borghi di Borghetto di Vara,

Brugnato, Ameglia e Pontremoli, Villafranca in Lunigiana ed Aulla. La catastrofe ha colpito anche le vicine Cinque Terre in provincia della Spezia con l'acqua che ha trasportato enormi quantità di fango e detriti lungo il compluvio naturale nei borghi di Vernazza e di Monterosso e le strade principali si sono trasformare in fi umi in piena portando in mare tutto ciò che trascinavano.Le comunicazioni sono subito diffi cilissime: ingenti anche i danni alle infrastrutture stradali con smottamenti e frane in diverse strade provinciali (e conseguente isolamento di alcune località dell'entroterra), chiusura dell’autostrada costiera tra i caselli di Sestri Levante e Deiva Marina per una frana sulla carreggiata sud e disagi sulla linea ferroviaria levantina. Sull’autostrada la frana coinvolge un TIR ed i soccorritori estraggono il conducente salvo per miracolo. La Via Aurelia è interrotta da molteplici frane e la ferrovia bloccata da uno smottamento a Vernazza. Decine di paesini della Val di Vara sono irraggiungibili se non con elicotteri e le telecomunicazioni interrotte. Più a sud gli effetti della piena si verifi cano nel comune di Ameglia, alla foce del fi ume Magra: in tre anni è la quarta esondazione e questa volta a farne le spese maggiori (oltre alle case totalmente invase dal fango) è il ponte della Colombiera: uno yacht viene disormeggiato dalla furia del fi ume e colpisce la campata centrale del ponte distruggendola.

E’ partendo dalla necessità di denunciare pubblicamente queste storture che abbiamo presentato interpellanze, interrogazioni con risposta scritta, ordini del giorno e mozioni che chiedevano al Consiglio Regionale e alla Giunta: di impedire la chiusura e il decentramento di alcuni ambulatori sanitari (Via Bari, Via Assarotti solo per citare gli ultimi due casi genovesi); di dar seguito alla revoca e alla sostituzione di alcune direzioni sanitarie nei tempi previsti dalle norme soprattutto per i dipartimenti DSM e SERT ( eclatante il caso della Asl 5); di far emergere le situazioni tenute sommerse relative a trasferimenti e comandi da altre Regioni di dirigenti medici e amministrativi attuati non certo per rendere maggiormente funzionale le Asl e comportanti un esborso di denaro pubblico di gran lunga superiore a quello necessario per fi gure professionali interne; denunciare gestioni particolari, prestazioni mediche e disservizi dovuti al periodo estivo e feriale; denunciare e chiedere chiarimenti in merito a interventi realizzati con denaro pubblico su immobili

ceduti a privati non più utilizzati a fi ni ospedalieri e sui rapporti tra la regione e i nuovi proprietari; chiedere conto del mancato funzionamento di ambulatori e strutture mediche inaugurate in campagna elettorale e non ancora operative a due anni dalla loro strumentale inaugurazione; denunciare la carenza di delicate strutture per particolari e delicate prestazioni (onde d’urto e fototerapia solo per citare alcuni esempi) per le quali sono stati acquistati macchinari costosissimi e all’avanguardia che sono ammassati in polverosi magazzini e non utilizzati per mancanza di personale medico abilitato o per mancata sostituzione di operatori durante ferie e malattie che costringono l’utenza a tempi d’attesa che superano anche l’anno per ottenere una seduta.“Purtroppo” conclude Bruzzone “ le risposte tardano ad arrivare e quando arrivano non sono assolutamente soddisfacenti! Questo però di certo non ci scoraggia ma anzi ci stimola a continuare sul percorso intrapreso nella convinzione di essere nel giusto e di portare avanti con tutte le energie le istanze e le necessità dei territori e dei cittadini che ci hanno e ci vorranno dare fi ducia.”

Ho voluto estendere tale vantaggio anche a chi utilizzerà per i tetti quelli che sono i materiali tipici delle varie zone della Liguria come i coppi o le lose per la Valbormida, da cui provengo o altri secondo le tradizioni edilizie delle varie aree della nostra regione.” Infi ne è stato accolto un emendamento piu’ tecnico che sarà però molto utile alle amministrazioni locali. Queste, infatti, secondo il vecchio testo avrebbero avuto solo 45 giorni le zone in cui delocalizzare gli edifi ci da demolire e ricostruire e le aree e gli immobili suscettibili di interventi di riqualifi cazione urbanistica. “Con questo emendamento ho pensato ai piccoli comuni che in un tempo così breve sarebbero riusciti con estrema fatica a realizzare ciò che la legge prevedeva. Ho ottenuto di allungare il termine a 90 giorni agevolando così’ gli uffi ci amministrativi dei comuni termina Torterolo.”La vittoria del Carroccio è ancora piu’ evidente se si considera che questi quattro emendamenti sono gli unici accolti dalla maggioranza e dalla Giunta.Purtroppo uguale disponibilità non è stata dimostrata relativamente ad altri argomenti ritenuti fondamentali dagli esponenti del Carroccio, ricorda il Consigliere Torterolo, che per la Lega ha seguito l’iter approvativo della legge in commissione, che “il nostro gruppo si è posto in modo propositivo di fronte alle necessità che sono emerse dal territori attraverso le molte audizioni, degli amministratori locali, delle associazioni di categoria e degli Ordini professionali. Dobbiamo constatare con dispiacere che la giunta ha preferito seguire alcune logiche politiche dettate dalle preclusioni preconcette dell’ala della sinistra ambientalista che compone la maggioranza di centro-sinistra in Regione la quale, anacronisticamente ha fatto prevalere la logica dell’ostruzionismo nei confronti delle attività produttive ed alberghiere che vengono pertanto molto penalizzate, aggiungo ingiustamente, con questo provvedimento. Escludere queste ultime, dalla possibilità di ampliamento edilizio

è stato a mio avviso, un enorme errore politico che spero venga opportunamente stigmatizzato. Avevo presentato a nome della Lega Nord, in veste di relatore di minoranza, un ulteriore emendamento che avrebbe consentito l’opportuno reinserimento di queste categorie, ma a nulla è purtroppo è servito e la maggioranza di sinistra ha bocciato queste opportunità che avrebbe consentito un rilancio delle attività del territorio.”Per questi motivi la Lega si è espressa negativamente sulla legge che ha mancato un’importante occasione di possibile sviluppo per l’edilizia, il suo indotto e le attività produttive ad iniziare da quelle legate al turismo.

“Piano Casa” la Lega riesce a spuntare dei miglioramenti importanti

Se i romani non pagano il raccordo anulare perché i genovesi devono pagare l’autostrada tra Genova Nervi e Genova Voltri?

Il Consigliere della Lega Nord Francesco Bruzzone ha presentato una interpellanza affi nchè la Regione Liguria, cofi rmataria dell’accordo di programma sulle acciaierie di Cornigliano, si faccia carico del rispetto dei livelli occupazionali così come previsto dalle intese. “Sono venuto a conoscenza,” spiega Bruzzone,” che ci sarebbe l’intenzione di non ripristinare i livelli occupazionali dei lavoratori come defi niti dall’accordo. Se ciò fosse vero sarebbe una gravissima violazione del contratto sottoscritto con Riva anche dalla Regione Liguria e ritengo debba essere quest’ultima, per quanto di sua competenza, a vigilare sul rispetto di quanto

pattuito”. Molti segnali, “prosegue il Consigliere”, fanno capire come Riva non abbia alcuna intenzione di riportare l’occupazione ai livelli concordati, vale a dire 1.900 lavoratori.Anche lo spogliatoio che è stato appena costruito limita la propria disponibilità a 1.200 persone. Insomma il Signor Riva ha assunto un comportamento che fa presagire di non voler riprendere in servizio 700 lavoratori i quali rischiano seriamente di essere scaricati”. Al di là del comportamento disinvolto dell’imprenditore,”conclude l’esponente leghista”, lascia perplessi il comportamento della Regione la

INFRASTRUTTURE: UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA “CARCARE – PREDOSA”

Ilva, la Lega pungola il presidente Burlando

La Liguria piange le sue vittime

“Amici della Montagna”, patto bipartisan in Regione LiguriaDa oggi la montagna ligure, patrimonio non valorizzato e difeso appieno, ha un alleato in più in Regione dove è nato il “Gruppo Amici della Montagna”. L’iniziativa è bipartisan e ha trovato aderenti fra tutti i poli e tra gli stessi assessori, presidente il leghista Edoardo Rixi.Primo atto è la presentazione di una proposta di legge regionale dal titolo:“Ordinamento della professione di Guida Alpina” che ha lo scopo di istituire un albo regionale delle guide alpine, ad oggi assente in Liguria, fatto che costringe i nostri migliori esperti ad iscriversi agli albi di Piemonte e Valle D’Aosta.

Edoardo Rixi, Capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, in aperta polemica con il sindaco Alemanno ha depositato una Mozione in Consiglio mirante a rendere gratuito il tratto autostradale tra Genova Nervi e Genova Voltri. Secondo l’esponente del Carroccio “ non si capisce perché i romani possano non pagare il raccordo anulare mentre noi genovesi per muoverci da un quartiere all’altro dobbiamo pagare la società Autostrade. Il tratto autostradale in questione è il più battuto della Liguria, inoltre rappresenta la spina dorsale della nostra viabilità sia per quanto riguarda i normali spostamenti delle persone che in merito alla nostra economia”. Continua Rixi, “per i genovesi l’autostrada è l’equivalente ad una tangenziale cittadina. Per queste ragioni chiedo alla Giunta che governa la Liguria di attivarsi per rendere gratuito il tratto tra Genova Nervi e Genova Voltri ai residenti. Del resto soluzioni del genere non sono nuove in Italia, come dimostrano gli esempi del Grande Raccordo Anulare di Roma o l’autostrada Salerno-Reggio Calabria che sono completamente gratuiti. E non sono esempi da poco, infatti” continua il Capogruppo leghista “il Grande

Raccordo Anulare è uno dei tratti maggiormente frequentato del Paese, mentre con la Salerno-Reggio Calabria parliamo di circa 450 chilometri d’autostrada completamente gratuita. Abbiamo tutti presenti le dichiarazioni poco edifi canti degli amministratori della capitale al solo accennare di mettere un pedaggio al Raccordo e non oso pensare cosa farebbero quelli campani e calabresi se si facesse pagare, anche poco, il loro tratto autostradale. Visto che da Roma hanno fatto chiaramente capire di non essere disposti a pagare per tutti i servizi di cui usufruiscono, propongo di far diventare gratuito anche il nostro tratto alleggerendo così il peso a carico dei nostri cittadini. Spero” conclude Rixi “che la Giunta di sinistra appoggi la Lega Nord in questa battaglia di buonsenso, in quanto il benessere economico non dovrebbe avere colore politico, e di giustizia, in quanto è ora di parifi care diritti e doveri tra tutte le parti del Paese smettendola di fare privilegi in base alla latitudine e ricordando che la Liguria ha bisogno di infrastrutture.”

Bisogna smetterla con i convegni ai quali non seguono impegni concreti ed atti uffi ciali. Chiedo che si attivino defi nitivamente progetti seri e che alle sterili enunciazioni seguano fatti nell’interesse dei cittadini della Valbormida ma anche e soprattutto dell’intero comprensorio Savonese. E’ dal convegno tenutosi a Cairo Montenotte il 4 ottobre 1969, che vide presenti i 18 Sindaci Valbormidesi e la Provincia di Savona durante il quale veniva citata, come già operativa, l’autostrada Carcare – Acqui Terme – Predosa ritenendone funzionale l’integrazione con la bretelle Albenga – Garessio – Ceva. A distanza di 40 anni alcuni politici odierni pare abbiano perso il senso della misura rischiando cosi’ di cadere nel ridicolo. ”Commenta Maurizio Torterolo, Consigliere Regionale della Lega Nord.”Se aspettiamo ancora qualche decennio, mi si consenta la battuta, si potrebbe rispondere che come fi nanziatori dell’opera potrebbero addirittura arrivare i marziani. I savonesi meritano ben altro rispetto e credo che i loro amministratori farebbero meglio ad occuparsi dei problemi della mobilità e dei parcheggi che da anni affl iggono la loro città invece di deviare le loro attenzioni sulla Carcare – Predosa opera che, deve interessare soprattutto i cittadini della Valbormida visto che il tracciato attraverserebbe il loro territorio. “ Continua Torterolo, alla luce di una recente delibera

Sanità Ligure, dalla Regione una gestione fallimentare

del CIPE, che sblocca i fi nanziamenti per l’inizio della realizzazione del terzo valico ferroviario tra Genova e l’Alessandrino è chiaro che non si possa tergiversare oltre e che con forza e in maniera bipartisan si debba tutti remare nella stessa direzione che è quella dell’ottenimento dei fi nanziamenti necessari ad un’opera ormai non più procrastinabile per lo sviluppo dell’intera nostra Provincia. Proprio a tal fi ne, ho discusso una interpellanza con la quale ho chiesto l’assunzione di impegni concreti e precisi alla Giunta Burlando, sperando così di ottenere un tavolo di concertazione che coinvolga tutti i soggetti amministrativi interessati veramente alla realizzazione di un opera che potrebbe, fi nalmente, portare uno sviluppo economico importante al nostro comprensorio consentendogli di porsi al centro di un asse viario fondamentale e di collegamento tra il Sud Europa e la Pianura Padana.”

quale, invece, avrebbe il dovere di far rispettare gli accordi stabiliti a suo tempo con Riva. La Giunta Burlando si faccia carico del rispetto dei livelli occupazionali così come previsto dall’intesa. Noi, comunque, faremo sentire il fi ato sul collo al Presidente della Regione affi nchè tuteli i lavoratori dell’Ilva”.

“ le risposte tardano ad arrivare e quando arrivano non sono

assolutamente soddisfacenti! ”

“ Indiscutibile vittoria della Lega Nord in approvazione del DDL 117

meglio noto come piano casa. ”

Page 3: Liguria Autonomista

Anche i Giovani Padani sono tra i volontari che sono accorsi nello spezzino per aiutare la popolazione colpita dagli eventi alluvionali."Eravamo a Brugnato, c’erano 40 ragazzi che si sono dati da fare con pale e picchi, è forse un piccolo gesto di fronte all’entità dei danni, ma abbiamo voluto lasciare da parte la politica in questo particolare momento e diventare tutti volontari” commenta Flavio Di Muro, coordinatore dei Giovani Padani della Liguria, “abbiamo portato anche un furgone carico di acqua e viveri di prima necessità. Tra i 40 volontari erano presenti Lucio Brignoli, coordinatore federale del movimento giovanile, Edoardo Rixi, capogruppo del Carroccio in Regione Liguria, e giovani provenienti da tutte le province liguri nonché da Pavia e Bergamo che ringrazio per il sostegno; mentre altri giovani liguri sono già sul posto perché impegnati con la Protezione Civile” continua Di Muro “voglio ringraziare inoltre le imprese liguri che ci hanno donato attrezzature e beni di consumo; ma la solidarietà non si ferma qui: è già attivo da una settimana un conto corrente dove poter effettuare una donazione, le coordinate sono disponibili sul sito www.giovanipadani.com”

Giovani PadaniLa Regione creascompiglio nell’entroterraed abbandona i piccoli Comuni“Ho letto con rammarico gli articoli comparsi recentemente sui quotidiani locali concernenti i disagi e le preoccupazioni sentite dalla popolazione della Valle Impero e Arroscia.” Così dichiara Alessandro Piana, Presidente del Consiglio Provinciale di Imperia. “Queste vallate stanno soffrendo la disorganizzazione che si è verifi cata in seguito all’abrogazione della Comunità Montana voluta per scelta della Regione Liguria. Noi abitanti dell’entroterra imperiese vogliamo continuare a garantire ai nostri fi gli e nipoti di poter frequentare le nostre scuole, ma senza un servizio di scuolabus ben organizzato e fi nanziato questo diventa diffi cile. I piccoli Comuni non devono spendere di tasca loro per colpa della mala

organizzazione della Regione Liguria. Forse era meglio prima di cancellare le Comunità Montane accertarsi che sul territorio gli altri enti fossero adeguatamente strutturati ed informati dagli uffi ci regionali su come comportarsi, in modo tale da non creare dei disservizi in questo momento di passaggio di competenze e di confusione legislativa. Mi chiedo anche che fi ne abbia fatto la proposta della Lega Nord, poi divenuta legge regionale, che prevede l’istituzione di “Sportelli del Territorio” che nel nostro spirito dovrebbero servire da raccordo tra popolazione ed amministrazione.”

Francesco Biamonti, Consigliere Comunale di Cogoleto, ha partecipato al sopralluogo presso l’area ex Stoppani organizzato dalla Commissione Attività Produttive della Regione Liguria. Secondo Biamonti “Le opere di messa in sicurezza dell’impianto devono ancora essere terminate e sollecito le autorità competenti affi nché i lavori vengano accelerati. Inoltre fi nita la messa in sicurezza occorrerà attuare tutta l’operazione di bonifi ca ambientale, in quanto non possiamo permettere che una vasta area adiacente al mare rimanga in questo stato di elevato inquinamento industriale, sia per motivi igienico sanitari sia perché la Rivera Ligure ha nel turismo una delle sue principali voci d’entrata.

Cogoleto: posti dilavoro e tutelaambientale, questele nostre prioritàper l’area ex Stoppani

Busalla, la sinistra chiude l’ospedale e lo riempie di immigratiSecondo l’esponente leghista Natale Gatto, Segretario della Sezione Valle Scrivia della Lega Nord e Consigliere Comunale di Ronco Scrivia, “A Busalla si è creata una situazione assurda, dove la Giunta Regionale prima ha fatto chiudere un ospedale che dava copertura sanitaria ad un bacino di circa 22mila persone, poi ha pensato bene di riempire l’edifi cio con degli immigrati clandestini. Chiedo all’Assessore competente” spiega Gatto “come mai un ospedale sia stato adibito a centro d’accoglienza e perché un edifi cio adibito a centro d’accoglienza resti di proprietà dell’ASL3 genovese, cioè della Regione Liguria. Mi pare” conclude il Segretario leghista “che in questa faccenda vi sia più di un punto da chiarire, tranne uno che è già chiarissimo a tutti: l’attuale Giunta Regionale mette le necessità dei cittadini liguri all’ultimo posto della sua lista di problemi da risolvere; conclude Gatto “lasciare l’intera Valle senza un ospedale è una scelta scellerata. Come se ciò non bastasse si scarica su una Comune di meno di 6mila abitanti il peso di un centro d’accoglienza. Questi fatti denotano da parte della Giunta di sinistra un totale abbandono del territorio e dei suoi cittadini.”

Il nuovo look del fi ume di CarcareNella prossima estate inizieranno i lavori di riqualifi cazione e messa in sicurezza del fi ume Bormida nel tratto che interessa l’abitato di Carcare. In particolare spiega l’Assessore all’ambiente Francesco Legario: “gli interventi in programma la cui progettazione è già in stato avanzato saranno diretti alla creazione di un vero e proprio “Parco Fluviale” che modifi cherà profondamente l’aspetto del fi ume nella parte che attraversa il centro abitato. L’opera che intendo realizzare avrà conseguenze sia di carattere di miglioramento estetico che strutturale dal punto di vista della sicurezza idrogeologica dell’alveo. L’obbiettivo che mi sono posto è quello di consentire alla cittadinanza una migliore fruizione del fi ume creando un ambiente adatto allo sviluppo della fauna ittica. A tal proposito uno dei progetti intergrati a quello principale l’ho ideato in collaborazione con la F.I.P.S.A.S. di Savona ed in particolare con Paolo Ghiso che ringrazio, nonché con alcune società di pesca cittadine con i quali abbiamo cercato di individuare le migliori soluzioni per migliorare il fi ume in un ottica dell’attività della pesca anche agonistica.” Conclude l’Assessore Legario: “la riqualifi cazione dell’alveo passerà attraverso il posizionamento di massi megalitici che consentiranno di creare un habitat ottimale per i pesci per i quali verranno realizzati apposite rampe di risalita, inoltre l’intero corso del fi ume sarà interessato da interventi che oltre a renderlo più sicuro in caso di piena lo miglioreranno dal punto di vista estetico. In aggiunta ciò verrà realizzata una passeggiata lungobormida che consentirà a tutti di godersi, come è abitudine fare in molti paesi europei il nostro bellissimo fi ume rinnovato. Per quanto attiene ai fi nanziamenti, grazie all’Onorevole Guido Bonino sono già arrivati 60.000,00 euro e ulteriori 140.000,00 provengono invece dalla Provincia di Savona.

I CUP di S. Stefano Magra e Vezzano Ligure dimezzano

l’orario di apertura.La Lega dice NO!

Stefania Pucciarelli, Consigliere Comunale leghista di Santo Stefano di Magra, interviene a seguito della decisione della ASL5 spezzina di dimezzare l’orario di apertura dei CUP (Centro Unico per le Prenotazioni Sanitarie) nei Comuni di Santo Stefano di Magra e di Vezzano Ligure. Secondo il Consigliere della Lega Nord: “la comunicazione della riduzione degli orari operativi dei due CUP è stata inviata ai due Sindaci senza nemmeno consultarli. Questo atteggiamento denota una mancanza di rispetto verso gli enti locali. Oggi i piccoli e medi Comuni già devono fare i salti mortali per far quadrare i conti e gli enti superiori dovrebbero quanto meno cercare di andargli incontro. Invece da parte della ASL5 spezzina, e quindi della Regione Liguria, si opera in senso opposto, cioè tagliando servizi sanitari essenziali alla cittadinanza. Tutto questo viene attuato” spiega l’esponente del Carroccio “in nome di un risparmio che in realtà è inesistente in quanto le prenotazioni in farmacia richiedono un versamento di due euro l’una e mettendo seriamente in diffi coltà gli abitanti dei due Comuni in questione, dal momento che la farmacia più vicina non è in grado di effettuare prenotazioni. Visti questi dati incontestabili chiedo che la Regione ripristini l’orario di apertura di sei giorni alla settimana dei CUP in questione al posto dei soli tre giorni del nuovo orario” e conclude Stefania Pucciarelli: “nei nostri Comuni la percentuale di popolazione anziana è particolarmente elevata, e sono proprio gli anziani a necessitare delle prenotazioni mediche. Dimezzando i tempi d’apertura del CUP si incrementano i disagi degli anziani stessi e di conseguenza delle famiglie che devono andare fuori zona per le necessarie pratiche sanitarie. Di fatto non si tutelano i diritti delle fasce più deboli da parte dell’ASL regionale che però si guarda bene dal ridurre i lauti stipendi dei tre manager a capo dell’ASL5 spezzina.”

Stazione di Rapallo in degrado, pessimo biglietto da visita per una città turisticaAlessandro Puggioni, Assessore leghista di Rapallo, ha sollecitato un’Interrogazione presso l’Aula Consiliare della Regione Liguria riguardo il grave stato di degrado ed incuria in cui versa la Stazione Ferroviaria di Rapallo. Secondo l’esponente leghista “Una città a forte vocazione turistica come Rapallo esige un biglietto da visita di qualità, non una stazione sporca e fatiscente. Quando un turista, o anche un semplice pendolare, giunge nella Stazione tigullina l’impressione non è delle migliori, e questo può provocare un danno economico sul medio e lungo periodo. Ormai è dal 2008 che è stato annunciato un vasto progetto di riqualifi cazione per l’ammontare di circa 830mila euro. E’ ora che alle parole seguano i fatti e che le realtà locali non siano più abbandonate a loro stesse” Come Comune abbiamo preso l’impegno di pedonalizzare e rifare completamente la piazza antistante alla Stazione in contemporanea al rifacimento della Stazione stessa da parte della società Centostazioni che si è aggiudicata l’appalto. Siamo in attesa che ciò avvenga. Noi come Amministrazione Comunale stiamo portando avanti la nostra parte come da accordi, e ci aspettiamo che le Ferrovie dello Stato facciano al più presto altrettanto vista l’importanza dell’infrastruttura in questione.

Silvio Scaffardi, Capogruppo leghista del Municipio Medio Ponente, relativamente al nuovo progetto del Galliera chiede che sia prevista la delocalizzazione delle strutture da Carignano al Ponente Genovese. Secondo Scaffardi “Nel Ponente Genovese vi sono molti insediamenti

Tasse Universitarie, mazzata per i giovani liguriCome studenti universitari padani riteniamo profondamente ineffi caci e particolarmente gravosi per le famiglie liguri gli aumenti voluti dalla giunta di centro-sinistra e votati in Consiglio Regionale in una recente seduta” attacca Flavio Di Muro, coordinatore nazionale del Movimento Giovani Padani della Liguria, “infatti a dispetto di quanto dichiarato da numerosi esponenti della maggioranza che sostiene Burlando questi rincari non vengono vincolati all’aumento dei servizi destinati alle fasce più deboli e agli studenti meritevoli, ma vanno genericamente all’università e non si sa come saranno poi spesi: su questo punto riteniamo che questi soldi dovrebbero essere vincolati ad aiuti economici in favore degli studenti meritevoli a basso reddito prestando particolare attenzione agli studenti fuori sede! Anche in merito all’introduzione di una indennità di mora pari al 30 % della tassa per i ritardi di pagamento da 1 a 30 giorni e del 50% per i ritardi oltre i 30 giorni riteniamo questa misura intollerabile e offensiva, poiché uno studente che risultasse in ritardo anche solo di un giorno si troverebbe costretto a pagare ben il 30% in più! Non sarebbe stato meglio adottare un sistema proporzionale che stabilisca la cifra in più da pagare in base ai giorni effettivi di ritardo come avviene per le altre tasse regionali!?!? O bisogna sempre penalizzare solo gli studenti universitari!?!?” continua l’esponente leghista.“In segno di protesta contro questa manovra che mette le mani nelle tasche dei liguri senza dare in cambio servizi concreti il Movimento Universitario Padano assieme a tutti i Giovani Padani della Liguria ha organizzato un presidio durante lo scorso Salone dell’Immatricolazione in via Balbi a Genova per informare le nuove matricole e tutti gli studenti universitari del maggior esborso a cui saranno soggetti per colpa della Giunta Burlando e per invitarli a far sentire forte la loro voce!!

Il nuovo Galliera sia posto nel Ponente Genovese

industriali e di conseguenza molti lavoratori sono a rischio infortuni, per non parlare dell’alta densità abitativa e del tratto autostradale Voltri – Aeroporto che è spesso protagonista di incidenti automobilistici. Il 28 luglio 2006 l’Assessore alla Salute Montaldo annunciò la costruzione di un “nuovo ospedale del ponente” da realizzarsi con i fondi stanziati per l’ospedale di vallata. Solo in seguito si sarebbe operato il ridimensionamento dei plessi di Sestri Ponente e Rivarolo. Sempre nel 2006 la Giunta Regionale si era pubblicamente impegnata a realizzare il nuovo ospedale del Ponente entro cinque anni. Dopo tutte queste belle promesse elettorali” continua il Consigliere della Lega Nord “i 53 milioni di euro stanziati del Ponente sono stati invece destinati alla costruzione del nuovo Galliera. Poiché come leghista credo che non debbano esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B chiediamo alla Giunta di spostare le strutture del paventato nuovo Galliera da Carignano al Ponente, onde garantire i servizi ospedalieri ad un maggior numero possibile di cittadini” conclude Silvio Scaffardi.

Tut t i i genovesi che mangiano minestrone, trenet te, trofi e, e lasagne col pesto, scommet to che conoscono ben poco le origini, o per meglio dire, i natali di questo condimento così gustoso, ormai famoso in tut te le cucine del mondo, perché anche in Patagonia ed in Groenlandia adoperano il pesto. La sua storia, almeno come la raccontava la signora Cesira di Ravecca, su per giù è questa: i primi germogli di basilico che sono spuntat i, appena Adamo li ha vist i, ne ha fat to un mazzet to e lo ha portato ad Eva, come un mazzo di violet te, e per diversi secoli il pesto ha avuto questa funzione, ma appena la Terra ha cominciato a popolarsi dopo il Diluvio, fra un terremoto e l’al tro, per passare il tempo, i popoli han cominciato a pestarsi, ed ecco che è spuntata la parola pesto, però il pesto vero doveva ancora spuntare! Ed ecco i tre soldat i Pestello, Pinolo e Testa d’aglio. L’idea felice di questa combinazione l’hanno avuta tre soldat i genovesi in Crimea, che si chiamavano: Pestello, Pinolo e Testa d’aglio, che trovandosi nello stesso campo di bat taglia vicini ad un mortaio, durante una sosta del combat t imento sono andat i a coricarsi in un campo pieno di basilico; e qui avvenne il miracolo, perché un soldato sardo, che aveva ricevuto un pacco da casa, ha t irato fuori un pezzo di formaggio, e lì tra Pestello, Pinolo, Testa d’aglio, formaggio sardo, basilico e mortaio messi insieme è spuntato il pesto per la gioia di tut to il reggimento. E da quel giorno il Comandante ha ordinato rancio sempre a base di pesto, passando di vi t toria in vi t toria, perché i suoi soldat i pestavano tut t i: in virtù del pesto, che se è ben fat to fort ifi ca, ed è ben di ffi cile che uno che ha mangiato trofi e al pesto sia cost ipato, mentre le trenet te fanno bene per la sciat ica e l’artri te, senza diment icare che le lasagne portano benessere e pace, perché una famiglia che si siede a tavola intorno ad un bel tegame di lasagne ben condi te col pesto, dopo mangiato, s’abbracciano e si baciano tut t i. Nel basilico, concordia.

La storia del pesto

Stefania Pucciarelli

Page 4: Liguria Autonomista

SEZIONE PROV LEGA LUOGO SEDE INDIRIZZO CAP TELEFONO FAX

Provinciale Genova GENOVA Genova via Macaggi 23/5 16121 010/5957699 010/530078Bogliasco GENOVA - senza sede - 16031 3402594115 010/3470433Cogoleto GENOVA - senza sede - 16016 3498421374 010/530078Centro GENOVA Genova via Macaggi 23/5 16121 010/5957699 010/530078Centro (Lagaccio) GENOVA Genova via Napoli 131/b 16127 010/214989 010/214989Golfo Paradiso GENOVA Recco via Marconi 26/c 16036 338/8182045 0185/781097Levante GENOVA Genova v.le de Geneys 2/R Canc 16166 335/7267466Montana GENOVA Mignanego via Piave 58 16018 3491825353Ponente GENOVA Genova via Pacoret de Saint Bon 3/b 16155 010/6987487 010/6987487Ronco Scrivia GENOVA Ronco Scrivia via N. Sauro 62 16019 0143/636711 0143/636711Sampierdarena GENOVA Genova via Cantore 34/1 16141 010/8686737 010/8686730Slaviero-Arenzano GENOVA - senza sede - 16011 3470304191 010/530078Val Trebbia-Bisagno GENOVA Genova via Struppa 314/r 16165 3472272328Provinciale Tigullio TIGULLIO Chiavari Via Jacopo Rocca 52 16043 0185/5313750 0185/379377Chiavari TIGULLIO Chiavari Via Jacopo Rocca 52 16043 0185/5313750 0185/379377Fontanabuona TIGULLIO Cicagna via XX settembre 20 16044 0185/971186 0185/971186Rapallo TIGULLIO Chiavari Via Jacopo Rocca 52 16044 0185/325205 0185/325205Sestri Levante TIGULLIO Sestri Levante via Dante 209 16039 0185/456015 0185/456015Provinciale Imperia IMPERIA Imperia Via XX Settembre, 9 18100 0183752737 0183/752745Arma di Taggia IMPERIA Arma di Taggia via Lercari 16 18011 3356612712 0184/448331Bordighera IMPERIA - senza sede - 18012 0184/997070Golfo Dianese IMPERIA Diano Marina Via A.Doria 10 18013 3478718400Imperia IMPERIA Imperia Via XX Settembre, 9 18100 0183/752737 0183/752745Sanremo IMPERIA San Remo via Roma 119 18038 0184/500146 0184/500146Ventimiglia IMPERIA Ventimiglia Via Vittorio Veneto 34 18039Provinciale Savona SAVONA Savona via XX settembre 4/1 17100 019/9376020 019/9376024Alassio SAVONA Alassio Viale Hanbury, 31 17021 3807011008Albenga SAVONA Albenga via Genova 79 / 81 17031 3393342534 0182/574519Andora SAVONA - senza sede - 17020 3297777487Borghetto S.Spirito SAVONA Borghetto S.Spirito Corso Europa 32 17020 3474309772Cairo Montenotte SAVONA Carcare C/O Ristorante "Il Quadrifoglio" Via XXV Aprile 17014 3322133771Cengio SAVONA Cengio via Padre Garello 17056 3283646568Ceriale SAVONA - senza sede - 17023 3208480934 0182/990791Finale Ligure SAVONA - senza sede - 17024 3384291071Laigueglia SAVONA - senza sede - 17033 3385032749Loano-Boissano SAVONA Loano via Dante 25 17025 019/6766454Pietra Ligure SAVONA Pietra Ligure via Alla Stazione 1 17027 3463775682 019/615681Savona SAVONA Savona via XX settembre 4/1 17100 019/9376020 019/9376024Varazze-Celle SAVONA - senza sede - 17019 3286383019 019/932143Provinciale La Spezia LA SPEZIA La Spezia via XXIV Maggio 115 19121 0187/20449 0187/20449La Spezia LA SPEZIA La Spezia via XXIV Maggio 115 19121 349/2954302Val di Magra LA SPEZIA - senza sede - 19121 338/1912494

La Lega Nord Liguria sul Territorio

Liguria AUTONOMISTAPeriodico di informazione della Regione

Liguria - Gruppo Consiliare LNLP

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3,

MP/GENOVA – nr. 1 anno 2011

Direttore responsabile: Pierantonio GhiglioneHanno collaborato al supplemento: Flavio Di Muro – Umberto Scovero

Cristina Farinelli - Fabio Bozzo

Grafi ca & Stampa Mail Boxes Etc. Ventimiglia - [email protected]

Prima di Colombo...Liguri alla conquista dell’Atlantico!Ogni anno con l’arrivo dell’estate molti di noi pensano alle mete balneari da raggiungere. Alcuni pensano anche a mete più lontane del solito, come per esempio le isole Canarie o le isole di Capo Verde. Però molti di coloro che vanno a godersi le meritate vacanze spesso ignorano che a scoprire quelli che oggi sono due paradisi turistici vennero scoperti secoli fa da due navigatori fi gli della Superba Repubblica di Genova. Infatti le Canarie vennero scoperte da Lanzerotto Malocello da Varazze e le isole di Capo Verde da Antonio da Noli.Procediamo con ordine. Lanzerotto Malocello nacque a Varazze nel 1270 circa e morì a Genova nel 1336 circa. Da lui prende nome l’isola di Lanzarote. Pare che abbia iniziato il suo viaggio alla ricerca dei fratelli Vivaldi (altri esploratori genovesi che sparirono misteriosamente sulla stessa rotta). Malocello raggiunse le Canarie nel 1312 e vi rimase per circa un ventennio, fi no ad essere cacciato da una rivolta degli indigeni Guanci. Si hanno poche informazioni su questa rivolta, ma il suo soggiorno sull'isola è attestato da varie fonti, tra cui le cronache della conquista delle isole ad opera del francese di Normandia Jean de Béthencourt quasi un secolo dopo. Vi si riferisce infatti che nell'isola di Teguise, sulla Montaña de Guanapay era stato ritrovato un fortino costruito dal genovese. Al momento dell'arrivo di Malocello, l'isola di Lanzarote era governata da un re di nome Zonzamas con la consorte Fayna. Tali sovrani due fi gli, Tigufaya (erede al trono, che venne deportato nel 1393 insieme alla moglie e ad altri indigeni), e Guanarame, che succedette loro sul trono. La storia vuole che il nobile spagnolo dei Paesi Baschi Martin Ruiz de Avendaño, sbarcato sull'isola nel 1377, abbia concepito con la regina Fayna una fi glia illegittima, tale Ico, che in seguito sposò il già nominato Guanarame ed ebbe un fi glio, Guardafía (ribattezzato Luis de Guardafía). Guardafi a fu il sovrano che vide l'arrivo della spedizione di Jean de Béthencourtne . Sua fi glia si chiamò Teguise e lasciò il nome alla cittadina odierna. In seguito essa sposò il nipote di Jean de Béthencourt, Maciot de Béthencourt.Antonio da Noli invece nacque a Genova il 1419 circa. E’ detto “da Noli” in quanto membro di una famiglia patrizia originaria di Noli. Nel 1449 partì da Genova con tre galee di sua proprietà e, con il fratello Bartolomeo ed il nipote Raffaele, si recò in Portogallo per ottenere l’appoggio di Enrico il Navigatore, noto fi nanziatore di esplorazioni. Su mandato della corona portoghese, tra il 1456 ed il 1460, esplorò le coste atlantiche dell’Africa, spingendosi fi no alle isole Bijagos, alle Guinea ed al fi ume Gambia. Nel 1460, navigando insieme alla spedizione (sempre portoghese) capitanata dal veneziano Alvise Cadamosto, raggiunse le Isole di Capo Verde. Questa navigazione in coppia ha fatto nascere dei dubbi sull’attribuzione dell’effettiva scoperta dell’arcipelago. Oggi per lo più si ritiene che se da un lato il primo avvistamento sia stato effettuato dal veneziano, dall’altro l’effettiva esplorazione delle isole sia stata opera del genovese. In ogni caso nel 1462 Antonio da Noli ottenne dal re portoghese Alfonso IV il riconoscimento uffi ciale di scopritore delle isole, insieme al possesso dell'isola di Santiago (conosciuta dai navigatori anche come "Isola di Antonio"). Qui viene fondata Ribeira Grande, dove i fratelli Noli si stabilirono per iniziare la colonizzazione dell’arcipelago. Nel 1472 Antonio viene nominato governatore delle isole del Capo Verde. Informazioni su Antonio da Noli, dopo essere stato sostituito nel governatorato di Capo Verde nel 1497, non esistono né a Capo Verde né in Portogallo. Si suppone che sia morto a Ribeira Grande intorno al 1497 o poco dopo. Durante il Ventennio la propaganda fascista s’appropriò della fi gura del grande navigatore genovese dandone il nome ad un cacciatorpediniere che partecipò alla Guerra Civile Spagnola ed alla Seconda Guerra Mondiale, fi no all’affondamento per opera di una mina nel settembre del 1943.