lezione 2 le entrate dei livelli inferiori di governo
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Lezione 2
Le entrate dei livelli inferiori di governo
LE ENTRATE DEI LIVELLI INFERIORI DI GOVERNO
•Trasferimenti da livelli superiori
•Tariffe e/o tasse
• Imposte
TRASFERIMENTI
Con finalità
- di finanziamento di funzioni delegate-di perequazione
Rinvio alle lezioni successive
TARIFFEUtilizzate per finanziare servizi con
caratteristiche di divisibilità (trasporti urbani, raccolta dei rifiuti, fornitura
acqua, gas ed elettricità)Nell’ottica del principio del beneficio
(o della controprestazione), rappresentano il prezzo pagato
dall’utente del servizio
TARIFFEIn Italia
Le tariffe costituiscono una componente di rilievo delle entrate
dei Comuni.Per molti servizi è stata definita a livello centrale la percentuale del
costo complessivo che deve essere coperta attraverso una tariffa
TASSE
Utilizzate per finanziare servizi che comportano esternalità di rilievo (es. scuola, servizio antincendio,
polizia locale)
IMPOSTEUtilizzate per finanziare quei servizi
pubblici locali caratterizzati da - indivisibilità dei vantaggi (viabilità,
nettezza urbana, illuminazione, ecc.)
- interesse collettivo (es. sanità)
IMPOSTE
tributi propri
sovrimpostesovrimposteaddizionaliaddizionali
compartecipazionicompartecipazioni
a imposte a imposte dei livelli dei livelli superiori superiori
di di governogoverno
Fonti di finanziamento tributario degli enti decentrati nel nostro ordinamento
Costituzione art. 119
-compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio
-tributi ed entrate proprie (in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema territoriale)
IMPOSTE
Queste diverse tipologie di Queste diverse tipologie di prelievo riconoscono agli enti prelievo riconoscono agli enti margini di margini di autonomiaautonomia molto molto
differenziatidifferenziati
IMPOSTE L’ente decentrato applica una L’ente decentrato applica una
propria aliquotapropria aliquota (generalmente (generalmente variabile entro variabile entro limiti prefissatilimiti prefissati))
all’all’imponibileimponibile ( (AddizionaleAddizionale))
al al gettitogettito ( (SovraimpostaSovraimposta) )
di un’imposta prelevata da un di un’imposta prelevata da un livello superiore di governolivello superiore di governo
IMPOSTE Sovrimposte Sovrimposte
Il riferimento al Il riferimento al gettitogettito dell’imposta ha l’inconveniente dell’imposta ha l’inconveniente
che le entrate dell’ente che le entrate dell’ente decentrato sono influenzate decentrato sono influenzate
dalle modificazioni delle aliquote dalle modificazioni delle aliquote di propria competenza, di propria competenza,
eventualmente decise dal livello eventualmente decise dal livello superiore di governosuperiore di governo
IMPOSTE EsempioEsempio
Ipotizziamo un tributo con base imponibile pari a Ipotizziamo un tributo con base imponibile pari a 100100
aliquota centrale
addizionale 2% base sovraimposta 20% gettito
15% 2 3
20% 2 4
Compartecipazioni
Quote di un’imposta di un livello di governo devolute ad un altro livello di governo sulla base di criteri che tengono conto di aspetti locali (es. base imponibile locale, gettito) o di indici a cui si vuole commisurare la ripartizione delle risorse fra gli enti compartecipanti.
Compartecipazioni
Rispetto ai trasferimenti riducono gli spazi di discrezionalità del governo centrale (e quindi danno stabilità al finanziamento)Ma non danno autonomia tributaria agli enti decentrati
Problemi- rischio “macroeconomico”- legame fra scelte tributarie centrali e finanza decentrata
AddizionaliAddizionali e e sovraimpostesovraimposte a tributi a tributi degli enti di livello superiore hanno il degli enti di livello superiore hanno il
vantaggio di non comportare vantaggio di non comportare eccessivi costi di amministrazioneeccessivi costi di amministrazione
Le Le compartecipazionicompartecipazioni possono possono aggiungersi ai tributi propri con una aggiungersi ai tributi propri con una
finalità perequativafinalità perequativa
Tributi propri
Gli enti decentrati possono accertare ed amministrare il tributo
e, entro limiti fissati dall’ente di livello superiore, possono determinare alcuni importanti parametri (aliquota, minimi
imponibili, struttura delle detrazioni, ecc.)
Sono la forma di entrata che garantisce la maggiore autonomia degli enti,
e quindi anche la fonte primaria delle possibili differenziazioni nel prelievo
Caratteristica comune: riconoscono margini di autonomia agli enti
Per le REGIONI:1) Tributi istituiti con legge dello Stato 2) Aliquote riservate sui tributi erariali3) Tributi istituiti dalle singole Regioni su materie
diverse da quelle delle imposte erariali
Caratteristiche dei tributi proprinel nostro ordinamento
Caratteristiche dei tributi proprinel nostro ordinamento
Per i COMUNI:1) Tributi istituiti con legge dello Stato ►(stabilisce soggetti passivi, base imponibile, e aliquote di riferimento)
2) Tributi comunali istituiti dalle Regioni su materie diverse da quelle delle imposte erariali
(specificano gli ambiti di autonomia riconosciuti)
3) Tributi stabiliti dai singoli Comuni in materie diverse da quelle delle imposte erariali, determinate dalle Regioni
4) Tributi introdotti con legge statale con applicazione subordinata all’entrata in vigore di una legge regionale o, in mancanza, alla delibera di un singolo Comune
QUALI IMPOSTE SONO PIU’ APPROPRIATE?
Criteri
1) Imposte coerenti con la logica della controprestazione
2) Imposte con basi non mobili e quindi non utilizzabili a fini di concorrenza fiscale
3) Imposte non esportabili (far ricadere l’onere su non residenti)
4) Imposte con base imponibile distribuita uniformemente sul territorio nazionale e in grado di garantire un livello minimo di entrata
Quali tributi rispondono a questi criteri?
1) Imposte sui redditi personali?
-basi imponibili distribuite in modo uniforme sul territorio
- basi non mobili (per evitare competizione fiscale)
Quali tributi rispondono a questi criteri?
2) Imposte sui profitti
-basi imponibili distribuite in modo uniforme sul territorio- basi non mobili (per evitare competizione fiscale)-E’ difficile distribuirle fra gli enti quando le imprese operano su più territori
Quali tributi rispondono a questi criteri?
3) Imposte generali sui consumi- basi non mobili (per evitare competizione fiscale)- non esportabilità (non devono cioè ricadere sui non residenti)
4) AcciseFacili da gestire ma gettito poco elevatoBase non uniforme
Quali tributi rispondono a questi criteri?Imposte sugli immobili
- basi imponibili distribuite in modo abbastanza uniforme- basi non mobili (per evitare competizione fiscale)- non esportabilità (non devono cioè ricadere sui non residenti)- coerenti con principio del beneficio Il valore degli immobili dipende in larga misura dalle politiche del comune (urbanizzazione, trasporti, servizi sul territorio) -gettito abbastanza stabile e prevedibile- imposta visibile, responsabilizza amministratori
Un buon motivo quindi per non depotenziare l’Ici
QUALI IMPOSTE?
Altre imposte cui si fa spesso ricorso:
- imposte reali sulle attività produttive e professionali
- imposte sui consumi
L’ IRPEF tra centro e periferia:problemi di coordinamento e di equità
E’ la maggiore imposta del nostro ordinamentoPersonale e progressiva
con la più ampia platea di contribuentiIl cui gettito è molto conteso tra i livelli di
governo…
Il sistema fiscale
Cittadino: si confronta con tributi erariali, regionali, provinciali, comunali.
Occorre che questi siano coordinati, non doppie tassazioni. Onere complessivo sostenibile.
Rispetto dei criteri di efficienza ed equità
AutonomieLe decisioni di un livello di governo non devono avere influenza sul gettito degli altri (indeducibilità, compensazioni)
Sostituti e cittadiniEvitare il proliferare degli adempimenti e la loro complessità. (Eccessivo numero di tributi, eccessiva differenziazione territoriale nelle regole applicative)
IMPOSTA PROGRESSIVA E REDISTIRBUZIONE
Coerentemente con l’opinione comune Coerentemente con l’opinione comune secondo cui la secondo cui la redistribuzioneredistribuzione è una funzione è una funzione
prevalentemente centraleprevalentemente centrale(uniformità dei criteri di equità distributiva e (uniformità dei criteri di equità distributiva e
rischi a livello locale di “migrazioni” e di rischi a livello locale di “migrazioni” e di polarizzazione della società)polarizzazione della società)
non si considera opportuno attribuire agli enti non si considera opportuno attribuire agli enti decentrati l’decentrati l’imposta progressiva sul redditoimposta progressiva sul reddito
Irpef nazionale
Compartecipazione regionale
Compartecipazione comunale
Compartecipazione provinciale
Addizionale regionale(o sovraimposta)
Addizionale comunale(o sovraimposta)
Compartecipazionecomunale
Irpef Arlecchino
Irpef nazionale
Addizionale
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIAseparazione delle decisioni fra livelli di governo
Sovraimposta
Modifica base imponibile
Modifica aliquote e detrazioni
Si modifica Si modifica
Non si modifica Si modifica
Irpef nazionale Addizionale regionale e comunale si ridurrebbero
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIAseparazione delle decisioni fra livelli di governo
Se ad esempio il governo centrale decidesse di eliminare dalla base imponibile Irpef i redditi degli immobili per tassarli ad aliquota separata del 20%
L’imposta sostitutiva andrebbe ai comuni e alle regioni?
Irpef nazionale
Addizionale
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: EQUITÀ carichi familiari
Sovraimposta
Deduzioni per carichi familiari
Detrazioni per carichi familiari
Si modifica Si modifica
Non si modifica Si modifica
Irpef nazionale
progressiva e
redistributiva
Addizionale
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: EQUITÀ effetti redistributivi del prelievo
Riduce la progressività
Aumenta l’aliquota media
Sovraimposta
Non modifica la progressività
Aumenta l’aliquota media
l’effetto redistributivo del prelievo è incerto
Aumenta l’effetto redistributivo del prelievo (più dell’addizionale)
Si può dimostrare che
l’ addizionale riduce la progressività (K)
la sovraimposta lascia inalterata la progressività
Ricorda:
RS= Gpre-Cpost = G- G – (Ctax-Gpre)*t/(1-t)== K*t/(1-t)
Quindi ?
A parità di gettito (cioè a parità di aliquota media)
l’addizionale peggiora l’effetto redistributivomentre la sovraimposta non lo modifica
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIA ED EQUITÀ
Deve essere ammessa articolazione delle
aliquote dell’addizionale?Deve essere ammessa scelta del livello di
esenzione? (legge delega richiede coerenza delle decisioni anche con riguardo alla situazione dei contribuenti a basso reddito)
Deve essere ammessa scelta di deduzioni e detrazioni differenziate?
Ma quali gli effetti complessivi? E la semplicità del prelievo?
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIA, EQUITÀ E PEREQUAZIONE
La base imponibile dell’Irpef non è distribuita in
modo omogeneo sul territorio nazionale.Essendo l’imposta progressiva, il gettito è
distribuito in modo ancora più sperequato rispetto alla base imponibile
La sovraimposta richiede uno sforzo di perequazione ancora maggiore rispetto all’addizionale (proposta Alta commissione)
La perequazione è più difficile se i tributi hanno strutture di prelievo non standardizzabili
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIA ED EQUITÀ
Più che sull’articolazione del singolo tributo
l’ente decentrato potrebbe puntare sul mix delle imposte a sua disposizione
(più di un motivo per non depotenziare l’Ici- È un tributo redistributivo- Il comune ha ampi margini di autonomia
senza interferenze con le scelte di altri livelli di governo)
Incidenza media di Ici, addizionale Irpef e Tia per quintili di ICEE
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1 2 3 4 5
quintili di ICEE
Ici
Addiz. Irpef
Tia
Totale
PROBLEMI DI COORDINAMENTO: AUTONOMIA
Si deve evitare che ad una diminuzione discrezionale del prelievo centrale faccia seguito un aumento del prelievo locale che insiste sulla stessa base?
-3.00%
-2.00%
-1.00%
0.00%
1.00%
2.00%
3.00%
1 2 3 4 5
Variazione percentuale del reddito disponibile dopo-Variazione Irpef erariale (finanziaria 2007)-Modifiche assegni familiari (finanziaria 2007)-Aumento addizionale regionale-Aumento addizionale comunale
a) imposta regionale sulle attività produttive (IRAP);b) addizionale regionale all’Irpefc) addizionale regionale all’imposta di consumo sul gas metano e relativa imposta sostitutiva; d) addizionale regionale sui canoni statali per le utenze di acqua pubblica;e) imposta regionale sulla benzina per autotrazione; f) tassa di abilitazione all’esercizio professionale; g) imposta regionale sulle concessioni statali dei beni del demanio marittimo;h) tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi;i) imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili;j) imposta regionale sulle concessioni statali per l’occupazione e l’uso dei beni del demanio e del patrimonio indisponibile;l) tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche regionali;m) tassa regionale per il diritto allo studio universitario;n) tasse automobilistiche regionali;o) tasse sulle concessioni regionali.
a) imposta comunale sugli immobili (ICI); b) imposta di scopo;c) imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni; d) tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dei comuni (TOSAP);e) tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni (TARSU); f) addizionale comunale all’Irpefg) addizionale comunale sul consumo dell’energia elettrica; h) addizionale comunale sui diritti di imbarco, limitatamente alla quota dei proventi spettante ai comuni ai sensi dell’articolo 2, comma 11, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, e successive modificazioni.