levoluzione del sistema pensionistico in italia: i problemi e le prospettive gianfranco cerea
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L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA PENSIONISTICO IN ITALIA:
I PROBLEMI E LE PROSPETTIVE
Gianfranco Cerea
LO SCENARIO ECONOMICO
• La globalizzazione dei mercati;– mobilità delle merci e dei capitali– cambia la struttura produttiva – sempre meno
industria– cambia il mercato del lavoro nella
competizione internazionale – flessibilità e qualità
– si amplia il ventaglio salariale verso l’alto e il basso
• La competizione tra stati– meno tasse– meno debito– meno spesa
LO SCENARIO SOCIALE
• Famiglie piccole e “vecchie”• Unioni fragili e “flessibili”• Le donne più occupate all’esterno• La famiglia non può mantenere la
capacità di presidio per la solidarietà:– maggiore esigenza di aiuti esterni– più domanda di servizi pubblici
• La presenza degli immigrati
LE SPESE SOCIALI IN EUROPA ANNO 2002 – INCIDENZA SUL REDDITO NAZIONALE
E.U. (15) GERMANIA SPAGNA FRANCIA ITALIA OLANDA SVEZIA
GRAN BRETAGNA
Famiglia/ bambini 2,2% 3,1% 0,5% 2,7% 1,0% 1,2% 3,0% 1,8%
Disoccupazione 1,8% 2,5% 2,7% 2,2% 0,4% 1,4% 1,7% 0,9%
Politiche abitative 0,6% 0,2% 0,2% 0,9% 0,0% 0,4% 0,6% 1,5%
Esclusione sociale 0,4% 0,5% 0,2% 0,4% 0,0% 1,4% 0,7% 0,2%
Malattia e inabilità 9,7% 10,6% 7,4% 10,3% 8,1% 11,3% 12,9% 9,8%
Pensioni 12,3% 12,5% 8,8% 12,6% 15,5% 11,0% 12,4% 12,3%
TOTALE SPESE 28,0% 30,5% 20,2% 30,6% 26,1% 28,5% 32,5% 27,6%
1. spese sociali concentrate sulle pensioni mentre il resto manca ( casa, reddito minimo, famiglia, assistenza)
2. una spesa pensionistica che è - in rapporto al Pil - la più alta d‘Europa ( del mondo);
3. una situazione demografica peggiore;4. un tasso di attività che è il più basso tra quelli
dei paesi sviluppati;5. sempre meno lavoratori dipendenti;6. molto „sommerso“, molta evasione fiscale e
contributiva
IL PROBLEMA ITALIANO
IL FINANZIAMENTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Sistema pre 1992
Rifoma Amato
Rifoma Dini Riforma Maroni
Età di pensionamento
60 uomini 55 donne65 uomini 60
donne
Ogni età superiore ai 56 anni per uomini e
donne
Ogni età superiore ai 57 anni per uomini e donne
o almeno 40 anni di contributi
Periodo di transizione
Fino al 2032 Fino al 2035
Base di calcolo della
prestazione previdenziale
Media del salario reale degli ultimi 5 anni (convertita in valore corrente con
indicizzazione ai prezzi)
Media dei salari dell'intera carriera
lavorativa (convertita in
valore corrente ai prezzi + 1%)
Contributi versati nell'intera vita
lavorativa (capitalizzati tasso di crescita del PIL
su 5 anni)
Contributi versati nell'intera vita
lavorativa (capitalizzati tasso di crescita del PIL
su 5 anni)
Prestazione previdenziale
2%*(base di calcolo)*t dove t sono gli anni di contribuzione (massimo 40)
2%*(base di calcolo)*t dove t sono gli anni di contribuzione (massimo 40)
Proporzionale al valore capitalizzato dei
contributi; il coefficiente aumenta
con l'età del pensionamento
Proporzionale al valore capitalizzato dei
contributi; il coefficiente aumenta con l'età del
pensionamento
Indicizzazione
Costo della vita+tasso di
crescita dei salari reali
Costo della vita Costo della vitaCosto della vita
Anzianità contributiva
minima15 20 5 5
Pensione d'anzianità
Ogni età, con almeno 35 anni di contributi, senza aggiustamento
attuariale
Ogni età, con almeno 35 anni di contributi, senza aggiustamento
attuariale
Nessuno schema di anzianità
Incentivi per la permanenza nella fase
di transizione
Ammontare dei contributi
previdenziali
24,5% del salario lordo
27,17% del salario lordo
32,7% del salario lordo 32,7% del salario lordo
IL NUOVO ASSETTO DELLA PREVIDENZA
1. La pensione pubblica a ripartizione calcolata – a regime - con il sistema contributivo;
2. La pensione “privata” complementare, fiscalmente incentivata, individuale e a capitalizzazione;
Tasso di sostituzione (rapporto pensione / ultimo reddito da lavoro)
Dipendente privato, 60 anni di età, 35 anni di contribuzione
2000 2010 2020 2030 2040 2050
Previdenza pubblica (obbligatoria)
67,3 67,1 56 49,6 48,5 48,1
Previdenza privata 0 4,7 9,4 14,5 16,7 16,7
Totale 67,3 71,8 65,4 64,1 65,2 64,8
Fonte: Ministero welfare 2002
Parametri Profilo di carriera Bassa Lineare Dinamica Mista Retribuzione iniziale 100 92,5 60,6 60,6 Crescita annua retribuzioni 3,0% 3,5% 6,0% 6,0% Valore scontato delle retribuzioni 2.867 2.867 2.867 2.867 Totale retribuzioni monetarie 7.540 7.821 9.379 9.379 Totale retribuzioni reali 4.868 4.989 5.653 5.653 Totale contributi versati 2.488 2.557 2.919 2.788 Totale contributi reali 1.607 1.646 1.866 1.616
Simulazione per quattro tipi di carriere lavorative nel sistema
contributivo
Pensioni contributive a 65 anni con 40 anni di contributi
A- Bassa dinamica Pubblica Complem. TotalePensione 282,4 94,0 376,4 Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 95,9% 31,9% 127,8%Ultima retribuzione 89,2% 29,7% 118,8%B- LinearePensione 286,6 94,9 378,0 Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 88,1% 29,2% 117,3%Ultima retribuzione 81,0% 26,8% 107,8%C- DinamicaPensione 310,5 99,7 386,9 Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 60,8% 19,5% 80,3%Ultima retribuzione 52,8% 17,0% 69,8%D- Collabor. e dinamicaPensione 259,8 72,7 332,5 Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 50,9% 14,2% 65,1%Ultima retribuzione 44,2% 12,4% 56,6%
Pensioni contributive D- Collabor. e dinamica a 65 anni e 40 di contributiPensione 259,8 72,7 332,5 Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 50,9% 14,2% 65,1%Ultima retribuzione 44,2% 12,4% 56,6%E- Idem D con 35 anni contributiPensione 246,4 68,0 314,4Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 48,2% 13,3% 61,5%Ultima retribuzione 41,9% 11,6% 53,5%E- Idem D con 35 anni contributi a 70 anniPensione 298,0 82,0 380,0Tasso di sostituzioneMedia ultimi cinque anni 58,2% 16,0% 74,2%Ultima retribuzione 50,7% 14,2% 64,9%
La componente assistenziale
1. L’integrazione delle pensioni al minimo– importo prefissato a 512 Euro mensili– con 20 anni di contribuzione– con 5 anni di contributi in presenza di
invalidità
2. Le pensioni sociali a 400 Euro mensili
3. La pensione di reversibilità ai superstiti 60% con riduzioni in presenza di altri redditi
Le pensioni di invalidità
• Concesse in passato secondo un duplice giudizio:– riduzione della capacità lavorativa di
almeno 1/3;– capacità di guadagno nel mercato del
lavoro locale
• Funzione assistenziale per i lavoratori del sud e per i coltivatori diretti
Le pensioni di invalidità:
• Nel 1980 il 36% delle pensioni era a favore di invalidi;
• Nel Sud erano erogate come forma di sostegno del reddito
• Il quadro è cambiato radicalmente con la riforma del 1984 – riferimento alla sola capacità lavorativa - oggi le pensioni di invalidità sono scese al 14%
La sostenibilità economica
Il peso della spesa previdenziale sul PIL dipende da:1. scelte istituzionali sull’accesso alle
pensioni;2. invecchiamento della popolazione3. tasso di attività4. sostenibilità per singolo lavoratore:
rapporto tra pensione e salario medio
EtàRiforma
1Riforma
2Riforma 3
15-19 - 59 -4 -8
20-24 -202 -15 -27
25-29 -319 -19 -33
30-34 -301 -36 -43
35-39 -217 -68 -40
40-44 -222 -52 0
45-49 -148 -55 0
50-54 -92 -64 0
55-59 -34 -101 0
60-64 -6 -8 0
> 65 -3 0 0
Variazioni della ricchezza pensionistica
in migliaia di miliardi
Fonte: D’Amato- Galasso
Anno Età votante mediano
1992 44
2002 46
2006 47
2012 49
2022 53
2032 56
Il problemadelle decisioni