levoluzione dei distretti industriali del nord est dagli anni 70 ad oggi di stefano micelli...
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L’evoluzione dei distretti industriali del Nord Est dagli anni ’70 ad oggi
di Stefano Micelli
Università Ca’ Foscari di VeneziaVenice International University
Manzano, 21 gennatio 2011
Indice della presentazione
• Il modello distrettuale e la sua evoluzione storica• L’emergere della media impresa e il “quarto
capitalismo” italiano• Gli strumenti di governance dei distretti italiani
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Dopo il fordismo
• Gli anni ‘70 e la crisi della grande impresa della produzione di massa:– La scoperta della flessibilità e le
nuove forme di organizzazione della produzione
– il passaggio dalla produzione di valore materiale alla produzione di valore immateriale
– la nuova geografia del capitalismo (fine dell’one best way)
Definizione di distretto
• Secondo Becattini il distretto industriale è una popolazione di imprese legata a una comunità di persone, focalizzata su una specifica attività manifatturiera, localizzata in un’area territorialmente delimitata con caratteristiche culturali e sociali omogenee.
• Secondo Porter il cluster è un insieme di imprese e di istituzioni attive in uno specifico campo di attività, interconnesse all’interno di uno specifico territorio, con diversi aspetti in comune e diverse complementarietà
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I distretti: una mappatura della terza Italia
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Fonte: Fiera di Milano 2008
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2000-2010: un decennio, tre fasi distinte
• 2001 – 2005: La crisi post-2000: tre shock da superare
• 2006 – 2007: Recupero di competitività a livello internazionale
• 2008 -2010: La crisi globale e le sue implicazioni
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Quote % di produzione mondiale
7Fonte: Traù, CSC, 2010
Composizione % dell’export italiano1991 2000 2007
Macchinari ed apparecchi n.c.a. 17.5 17.5 19.7Prodotti in metallo 9.0 8.5 12.8Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 8.1 8.0 8.2Sostanze e prodotti chimici 6.0 6.5 6.4Apparecchi elettrici 6.1 6.4 6.3 53.4
Alimentari, bevande e tabacco 5.3 5.2 5.5Abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) 7.1 5.7 4.8Cuoio e calzature 5.7 5.1 4.1 68.0Gomma e materie plastiche 3.4 3.8 3.8Prodotti petroliferi raffinati 2.0 2.0 3.8Computer, apparecchi elettronici e ottici 6.3 5.8 3.6Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 1.3 3.0 3.4 14.6Prodotti delle altre industrie manifatturiere 4.3 4.3 3.4Altri mezzi di trasporto 3.1 3.9 3.3Tessile 5.4 4.8 3.2Minerali non metalliferi 4.1 3.7 2.9Mobili 3.3 3.6 2.8Carta e prodotti in carta 1.5 1.8 1.6Legno e prodotti in legno 0.5 0.6 0.5
Fonte: Traù, CSC, 2010
Il successo della media impresa
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Brandolini A. e Bugamelli M. (a cura di), (2009), Rapporto sulle tendenze nel sistema produttivo italiano, Quaderno della Banca di Italia, Aprile, n.45
Fortis M. e al. (2009), ITALIA Geografia del nuovo Made in Italy, Rapporto di ricerca di Fondazione Edison e Symbola
Mediobanca - Unioncamere (2006), Le medie imprese industriali italiane, Rapporto di ricerca, Milano
La distribuzione delle nuove imprese leader riflette in buona parte la geografia dei distretti industriali tradizionali
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Fonte: Mediobanca
Più internazionale meno localeGoverno di filiere globali: delocalizzazione e accesso a
network di conoscenze globali
Più organizzazione meno tradizionePiù ICT per il coordinamento a scapito di
meccanismi informali
Più terziario meno manifatturaPiù attenzione all’innovazione e alla comunicazione
che alla produzione in senso stretto
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Corò G. e Micelli S. (2006), I nuovi distretti produttivi, Marsilio Editori, Venezia
Catene globali del valore
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L’internazionalizzazione: strategie diverse
Modello tipico nel comparto dei beni di consumo (Nord Est)
Internazion.opportunista
Open networks
Impresetradizionali
Presenza sui mercati internazionali
Geografia Della fornitura
Low High
Locale
Globale
Modello tipico del settore della meccanica e della meccatronica (Emilia- Nord Ovest)
Corò e Micelli (2009), in Sadun A., L’Italia nell’economia internazionale dal dopoguerra ad oggi, I quaderni di economia italiana
Impreseexport-oriented
“Le imprese più efficienti risultano mediamente più grandi, a più elevata intensità di capitale, meno integrate verticalmente, fortemente orientate all’export, ad alta redditività, poco indebitate”Monducci (ISTAT), 2010, Crisi e ripresa del sistema industriale italiano 14
Panel di piccole e medie imprese manifatturiere (10-249 Addetti) sempre attive dal 2001.Indicatori per classe di efficienza tecnica delle imprese - Valori mediani
Bassa Medio-bassa Medio-alta Alta Totale
Anno 2007Numero imprese 6.707 8.415 8.394 6.419 29.935Addetti medi 19,1 24,2 32,7 47,8 30,5Mediana addetti 14,0 17,0 23,0 33,0 19,0Valore aggiunto per addetto (000€) 28,6 38,7 49,6 70,4 44,3Costo del lavoro unitario (000 €) 24,7 30,5 36,2 42,4 33,0Fatturato esportato (%) 0,3 1,7 5,4 17,2 3,9Esportazioni per addetto (000€) 0,3 2,5 9,9 48,5 6,2Valore aggiunto su fatturato (%) 30,2 29,5 29,3 27,6 29,2Redditività lorda (%) 5,6 15,3 22,1 37,6 19,5Roi (%) 1,5 6,0 8,6 13,9 7,1Variazioni percentuali 2007/2001Addetti totali 0,0 4,0 6,9 11,3 6,3Addetti dipendenti -1,3 3,7 7,0 11,4 6,0Valore aggiunto per addetto 14,7 17,0 18,8 20,2 17,8Costo del lavoro unitario 20,6 22,1 23,5 24,5 22,8Redditività lorda -63,9 -33,2 -18,9 -5,7 -23,6Esportazioni -21,1 11,4 37,6 65,0 30,6Variazioni percentuali 2009/2007Addetti dipendenti -14,0 -8,8 -5,9 -2,7 -7,1Esportazioni -38,3 -32,6 -30,7 -24,2 -29,6
Fonte: Elaborazione su dati Istat, Registro statistico delle imprese, Statistiche del commercio estero, Rilevazione Oros; dati amministrativi
Una legislazione in evoluzione
• Prima fase: un impianto statistico per la rilevazione dei distretti ex post
• Seconda fase: il distretto come eredità storica e come progetto (l’esperienza del Veneto e la legge sui distretti del 2003)
• Terza fase: focus sulle reti di impresa e sulla capacità strategica dei soggetti leader
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