le rimanenze di magazzino- aspetti di audit...le componenti del rischio » il “rischio intrinseco...
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marzo 2012
Le rimanenze di magazzino
aspetti di Revisione
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Indice
Obiettivo della Revisione
Attività del revisore
Il rischio di revisione e le componenti del rischio
Obiettivo della revisione delle rimanenze
Procedure
La conta fisica
Il test di cut-off
Le conferme esterne
La valorizzazione del magazzino
Obiettivo della revisione contabile
» L'obiettivo della revisione contabile è quello di acquisire ogni elemento
necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio se il bilancio
sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo di
riferimento.
» Al termine del lavoro il revisore è chiamato ad esprimere un giudizio
professionale ossia che il bilancio sia redatto nel suo complesso con
chiarezza e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale
e finanziaria ed il risultato economico della società.
» Le fonti sono costituite dai principi di revisione e controllo qualità (ISA)
pubblicati dal International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB)
del International Federation of Accountants (IFAC) nel 2009 (tradotti in
Italiano nel dicembre 2010 dal CNDCeEC). In particolare per le Rimanenze di
magazzino si fa riferimento al ISA 500 e ISA 501 «Elementi probativi»
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Attività del revisore
» Un revisore che svolge la revisione contabile in conformità ai principi di
revisione ottiene una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo
complesso non contenga errori significativi.
» Secondo principi contabili IAS, un’informazione è significativa se la sua
mancanza o la sua imprecisa rappresentazione potrebbe influenzare le
decisioni economiche degli utilizzatori da prendere sulla base del bilancio.
» La significatività dipende dalla dimensione e dalla natura della voce in esame da
valutare nelle particolari circostanze della sua omissione o imprecisione.
» Al fine di ottenere la ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso
non contenga errori significativi, il revisore acquisisce ogni elemento
probativo ritenuto necessario.
» La ragionevole sicurezza attiene dunque all'intero processo di revisione.
» Il revisore non può ottenere una sicurezza assoluta a causa delle limitazioni intrinseche
nel processo di revisione che influenzano la capacità del revisore di individuare errori
significativi (per esempio l’utilizzo di verifiche a campione).
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Il rischio di revisione
» Il concetto di ragionevole sicurezza implica l’esistenza del rischio che il
revisore esprima un giudizio non appropriato.
» Il rischio che il revisore esprima un giudizio non appropriato nel caso in cui il
bilancio sia significativamente errato è definito “rischio di revisione”.
» Rischio di revisione = Giudizio professionale non corretto
» La ragionevole sicurezza si ottiene quando il revisore ha ridotto il rischio di
revisione ad un livello accettabilmente basso.
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Le componenti del rischio
» Il “rischio intrinseco o inerente” è la suscettibilità di un’asserzione a
contenere un errore che può essere significativo, considerato singolarmente
o in aggregato con altri errori, e ciò indipendentemente dalla presenza o
meno di controlli interni ad essa riferiti.
» Per esempio…
» Calcoli complessi hanno una maggiore probabilità di essere errati rispetto a calcoli
semplici.
» Saldi costituiti da importi che derivano da stime contabili generano un rischio più
elevato rispetto a saldi determinati in base a dati certi.
» Circostanze esterne come lo sviluppo tecnologico potrebbe rendere certi prodotti
obsoleti e quindi aumentare il rischio di sopravvalutazione delle giacenze di
magazzino.
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Le componenti del rischio
» Il “rischio di controllo” è il rischio che un errore che potrebbe essere
contenuto in un’asserzione e che potrebbe essere significativo,
considerato singolarmente o congiuntamente ad altri errori, non sia
prevenuto o individuato e corretto tempestivamente dal controllo interno
dell’impresa.
» Questo rischio è correlato all’efficacia della struttura del controllo interno e alla sua
effettiva applicazione rispetto al raggiungimento degli obiettivi dell’impresa relativi al
processo di predisposizione del bilancio della stessa.
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Le componenti del rischio
» Il “rischio di individuazione” è il rischio che il revisore non individui
un errore contenuto in un’asserzione, che potrebbe essere
significativo, singolarmente o congiuntamente ad altri errori.
» Il rischio di individuazione è correlato all’efficacia delle procedure di revisione ed alla
loro applicazione da parte del revisore.
» Il rischio di individuazione non può essere completamente eliminato in quanto:
• il revisore normalmente non esamina completamente una classe di operazioni,
• può non scegliere procedure appropriate o applicarle in modo errato o interpretarle in
modo non corretto.
• Il rischio di individuazione ed in conseguenza il rischio di revisione può essere ridotto
da un’adeguata pianificazione della revisione.
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Obiettivo della revisione contabile
» Riassumento, la conoscenza di questi rischi e la valutazione della loro
importanza è un elemento essenziale per l’approccio di revisione.
» Infatti, l’entità delle verifiche di dettaglio su operazioni e saldi si riduce in
presenza di minori livelli di rischio inerente, di controllo e di analisi
comparativa secondo il seguente schema:
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Rischio di Controllo
ALTO MEDIO BASSO
Rischio Inerente o intrinseco
ALTO ALTO ALTO ALTO ==> rischio su procedure di analisi comparativa
MEDIO ALTO ALTO MEDIO ALTO
BASSO ALTO MEDIO BASSO
ALTO ALTO ALTO MEDIO ==> rischio su procedure di analisi comparativa
MEDIO ALTO MEDIO MEDIO MEDIO
BASSO MEDIO MEDIO BASSO
ALTO MEDIO MEDIO BASSO ==> rischio su procedure di analisi comparativa
MEDIO MEDIO MEDIO BASSO BASSO
BASSO BASSO BASSO BASSO
AMPIEZZA DEL CAMPIONE
Obiettivo della revisione delle
Rimanenze
» Al fine di esprimere un giudizio sull’area Magazzino è necessario identificare
gli obiettivi di revisione a fronte delle relative asserzioni e collegarli con il
sistema di controllo interno e le procedure di revisione al fine di ottenere
sufficienti elementi probativi a supporto.
Identificazione degli obiettivi di revisione / Asserzioni (ISA 500):
» Obiettivo di esistenza/manifestazione
» Obiettivo di completezza
» Obiettivo di accuratezza
» Obiettivo di competenza
» Obiettivo di corretta valutazione
» Obiettivo di corretta esposizione/classificazione
» Obiettivo di uniformità dei principi
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Obiettivo della revisione delle
Rimanenze
Differenza tra obiettivo e asserzione:
» L’obiettivo è verificare l’attendibilità, appropriatezza, inerenza,
manifestazione completezza corretta classificazione di un operazione
contabile, in modo da consentire al revisore la sicurezza dei dati che
compongono il bilancio d’esercizio.
» L’asserzione si può definire come una dichiarazione che afferma che una
premessa è vera.
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Obiettivi
Obiettivo di esistenza:
» Il magazzino esiste fisicamente; le vendite e acquisti si riferiscono a transazioni
effettivamente avvenute ed esistenti
Obiettivo di completezza:
» Tutti gli acquisti e vendite di merci e prodotti sono stati riconosciuti e registrati; tutti i
beni di proprietà dell’impresa sono stati identificati.
Obiettivo di accuratezza:
» Le registrazioni delle transazioni sono matematicamente corrette e le registrazioni
contabili sono accurate e riflesse in contabilità.
Obiettivo di competenza:
» Tutte le operazioni sono state registrate nel corretto periodo di competenza.
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Obiettivi
Obiettivo di corretta valutazione:
» Le rimanenze sono correttamente valutate ed esposte nel bilancio secondo corretti
principi contabili (OIC.13);
Obiettivo di corretta esposizione/classificazione
» I conti sono correttamente classificati e la nota integrativa contiene tutte le informazioni;
Obiettivo di uniformità dei principi:
» In caso di modifica dei principi: motivazioni, effetti ed informativa
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Procedure
» a) Ottenere la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera, incluso
il suo controllo interno per valutare i rischi di errori significativi a livello di
bilancio e a livello di asserzioni (rilevazione procedurale);
» b) Verificare, se necessario o se il revisore lo abbia stabilito, l’efficacia
operativa dei controlli istituiti dall’impresa per la prevenzione o l’identificazione
e la correzione di errori significativi a livello di asserzioni (le procedure di
revisione da eseguirsi a questo scopo sono definite “procedure di conformità” o “test di
controllo”);
» c) individuare errori significativi a livello di asserzioni (le procedure di revisione
da eseguirsi a questo scopo sono definite “procedure di validità” o “test di sostanza” ed
includono le verifiche di dettaglio su classi di operazioni, sui saldi contabili e
sull’informativa di bilancio, nonché le procedure di analisi comparativa utilizzate come
procedure di validità)
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Schema processo
Procedure
scritte ?
Descrizione delle
procedure
Conclusione
Yes
No
No
Pianificazione
Pianificazione
Controllo
Interno
Final
Data fine ES
O
Data Succ
Yes
Tie up
Rilevazione procedure
Valutazione delle procedure
Procedure
affidabili ?
Comunicazione al
management
Partecipazioe all’inventario
fisico ?
Procedure
a) Ottenere la comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera,
incluso il suo controllo interno per valutare i rischi di errori significativi a
livello di bilancio e a livello di asserzioni;
» Il revisore deve valutare il sistema di controllo interno definito come il
processo configurato e messo in atto dai responsabili delle attività di
governance, dalla direzione e da altro personale dell’impresa al fine di fornire
una ragionevole sicurezza per il raggiungimento degli obiettivi aziendali con
riguardo all’attendibilità dell’informativa economico finanziaria, all’efficienza ed
efficacia della gestione e al rispetto delle leggi e dei regolamenti.
» Procederà pertanto a:
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Procedure
Individuare tramite documentazione procedurale ed interviste con i
responsabile e addetti della società tutti i passaggi che coinvolgono le
Rimanenze di magazzino nell’ambito dei cicli di Vendita / Acquisto; in sintesi
gli step seguiti sono:
» Emissione/ricevimento dell’ordine dal Cliente/Fornitore;
» Emissione/ricevimento del documento di trasporto e conseguente movimentazione a
magazzino;
» Contabilizzazione dei movimenti;
» Ricevimento della fattura;
» Registrazione della fattura;
» Pagamento.
» Registrazione pagamento.
» Riportiamo a titolo di esempio il flusso procedurale del Ciclo Acquisti
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Procedure Ciclo Acquisti
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» Richiesta d’acquisto
Autorizzazione all’acquisto
• Esiste una procedura di pianificazione dei fabbisogni dal quale scaturisca la richiesta di acquisto?
• La richiesta viene formalizzata su un supporto cartaceo o informatico?
• Esiste il visto del responsabile di reparto?
• Esistono altre modalità di richiesta d’acquisto direttamente gestite dei capi reparto?
• Che tipo di monitoraggio viene effettuato?
Procedure Ciclo Acquisti
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» Emissione dell’ordine
Autorizzazione • Tutte le richieste di acquisto pervengono all’Ufficio acquisti
• Esiste il visto dell’Ufficio Acquisti per l’emissione?
Completezza dell’ordine • In caso di più ordini per ogni richiesta di acquisito, vi è un controllo che
consenta di accertare che gli ordini emessi coprano la richiesta?
• Le fatture contabilizzate devono riportare gli estremi della contabilizzazione.
Accuratezza ordine • Viene effettuato un controllo di corrispondenza tra i dati della richiesta di
acquisito e quelli dell’ordine?
Scelta del fornitore più conveniente • Esiste un elenco costantemente aggiornato, per individuare i fornitori a cui
richiedere le offerte?
• Si richiedono offerte da parte di più fornitori per lo stesso ordine?
• L’offerta scelta è sempre la più conveniente in termini di prezzo qualità condizioni di pagamento?
Procedure Ciclo Acquisti
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» Ricevimento merce
Accuratezza
• E’ istituita una procedura di rilevazione della data di ricevimento della merce presso il magazzino dell’azienda ?
• Viene effettuato un controllo sulla correttezza formale dell’eventuale documento di trasporto ricevuto ?
• La scritta “da pagare” deve essere riportata sulle fatture, e solamente sul documento originale, dopo aver effettuato il confronto con le relative bolle d’entrata e gli ordini.
Procedure Ciclo Acquisti
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Ricevimento fattura
Completezza
• Esiste una procedura per il ricevimento della posta e lo smistamento delle fatture all’ufficio preposto ?
Accuratezza
• I dati della fattura corrispondono a quelli dell’ordine ?
• Esiste la spunta di controllo dei dati suddetti da parte dell’Ufficio Acquisti ?
• Esiste una procedura che segnali periodicamente la lista delle fatture e dei DDT non accoppiati rispettivamente ai DDT e fatture ?
Procedure Ciclo Acquisti
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» Registrazione della fattura
Competenza
• La fattura o il debito per la fattura da ricevere vengono registrati nello stesso
esercizio amministrativo di quello di ricevimento della merce ?
Accuratezza
• L’importo della registrazione corrisponde a quello della fattura ?
• Viene apposto un timbro di registrazione sulla fattura ?
• Viene dato un numero di protocollo ?
Correttezza
• Viene verificata la corretta movimentazione dei conti ?
Procedure Ciclo Acquisti
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» Pagamento
Autorizzazione
• Esiste il visto sull’ordine di pagamento, da parte dell’Ufficio Acquisiti?
• Chi autorizza il pagamento della fattura è un soggetto diverso da chi lo
effettua ?
Accuratezza
• L’importo del pagamento, riportato sull’ordine di pagamento e sulla contabile
bancaria di addebito, corrisponde a quello della fattura ?
Puntualità
• Esiste uno scadenziario fornitori ?
• Vengono rispettati i termini di pagamento ?
Procedure Ciclo Acquisti
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» Registrazione pagamento
Accuratezza
• L’importo della registrazione corrisponde a quello della contabile bancaria
di addebito ?
Correttezza
• Vengono movimentati i conti corretti ?
Completezza
• L’avvenuto pagamento viene evidenziato sulla fattura o, in alternativa il
programma di contabilità possiede dei controlli sulla possibilità che vengono
effettuati dei doppi pagamenti ?
Procedure
b) Verificare, se necessario o se il revisore lo abbia stabilito, l’efficacia
operativa dei controlli istituiti dall’impresa per la prevenzione o
l’identificazione e la correzione di errori significativi a livello di
asserzioni; le procedure di revisione da eseguirsi a questo scopo sono
definite “procedure di conformità” o “test di controllo”;
» (Se dopo aver compreso il sistema di controllo interno, ottieni un elevato livello
di rassicurazione, svilupperai un efficace ed efficiente lavoro attraverso
l’effettuazione di procedure di conformità mirate ad ottenere maggiori elementi
probativi sull’efficacia dei controlli interni).
» Sulla base delle indicazioni emerse in sede di rilevazione delle procedure e
con riferimento ai controlli ritenuti essenziali, predisporre tests secondo le linee
guida sotto esposte:
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Procedure
» Descrivere nell’ambito del ciclo magazzino le procedure oggetto dei test.
» Definire i controlli ritenuti essenziali su cui focalizzare i test che a titolo di esempio
potrebbero riguardare:
-carichi e scarichi di quantità di magazzino (asserzione completezza)
-sistemi di accumulo dei costi per la valorizzazione dei prodotti
-individuazione dei prodotti obsoleti, ecc.
-partecipazione all’inventario fisico
» Definire la fonte, il metodo, l’estensione del campione di voci/dati da testare per
ciascuna modalità operativa.
» Concludere sui risultati dei test, evidenziando la valutazione delle eventuali eccezioni
riscontrate, confermare l’estensione delle verifiche da effettuare sui saldi con
riferimento a quanto previsto dal programma o sintetizzare le verifiche aggiuntive.
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Procedure
c) Individuare errori significativi a livello di asserzioni; le procedure di
revisione da eseguirsi a questo scopo sono definite “procedure di
validità” o “test di sostanza” (ed includono le verifiche di dettaglio su classi
di operazioni, sui saldi contabili e sull’informativa di bilancio, nonché le
procedure di analisi comparativa utilizzate come procedure di validità)
Le verifiche riguarderanno:
» Accuratezza Analisi delle voci di magazzino per classi, delle variazioni con l’anno
precedente e registrazioni di bilancio ;
» Esistenza fisica Inventario fisico delle rimanenze e conferme esterne;
» Competenza procedura di Cut-off;
» Valutazione valorizzazione merci e prodotti finiti; obsolescenza;
» Analisi comparative: prevede la comparazione del saldo oggetto di analisi sia con i
dati di bilanci di periodi precedenti, sia con grandezze di tipo qualitativo (es. raffronto
con budget e con anno precedente, riconciliazioni magazzino-contabilità, analisi
rettifiche all’inventario, indici di rotazione delle materie)
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» ISA 501: “Quando le rimanenze di magazzino sono significative nell’ambito
del bilancio, il revisore deve ottenere sufficienti ed adeguati elementi probativi
relativamente alla loro esistenza e alla loro condizione, assistendo alla
rilevazione delle rimanenze durante l’inventario fisico a meno che tale
presenza non sia praticamente possibile”.
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Inventario fisico / conta fisica
del Magazzino
La conta fisica
» ISA 501: nel pianificare la partecipazione alla rilevazione fisica o lo
svolgimento di procedure alternative, il revisore deve considerare:
• la natura dei sistemi contabili e di controllo interno adottati per quanto
riguarda le movimentazioni del magazzino;
• la varie tipologie di rischio (intrinseco, di controllo e di individuazione) e la
significatività del magazzino;
• l’adeguatezza delle procedure e delle istruzioni per la rilevazione fisica del
magazzino;
• il periodo di svolgimento della rilevazione fisica;
• l’ubicazione delle rimanenze;
• la necessità della presenza di un esperto.
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La conta fisica
Note pratiche sulle procedure di Audit per la conta fisica delle rimanenze:
» Prima della conta - aspetti Organizzativi;
» Partecipare alla conta fisica
» Completare la conta delle rimanenze
» Conclusioni
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La conta fisica
» Prima della conta, aspetti organizzativi:
» Prima dell’inizio dell’inventario può essere necessario ottenere una serie di
documenti di controllo, ad esempio:
• Planimetria dello stabilimento
• Lista dei materiali presso terzi
• Lista merci in viaggio
• Lista merci in c/lavoro
• Copia delle circolarizzazioni ai terzisti inviate dalla società
• Lista dei materiali rottamabili
• Elenco cartellini
• Tabulati contabili utilizzati nelle conte
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La conta fisica
» … ma anzitutto è necessario che il cliente abbia implementato ed abbia
controllato la reale applicazione di una procedura di inventario
(il revisore deve cercare di rendersi conto se le squadre di conta sono sufficientemente
preparate)
» Le procedure minime per la conta fisica devono ricoprire questi aspetti:
Una dettagliata Programmazione e personale coinvolto
Nessun movimento fisico delle rimanenze durante la conta fisica (o
procedura eccezionale)
Tecniche di conta
Controllo di esistenza e completezza
Procedure di Cut off
Controllo delle conte
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La conta fisica
» Il riesame critico delle procedure di conta fisica delle rimanenze deve sempre
essere fatto tenendo presente che :
l’applicazione di queste procedure garantirà che I risultati delle conte delle
rimanenze rappresentino una base affidabile per concludere
sull’esistenza, completezza, cut-off e valutazione delle rimanenze ?
Ci sono aspetti che potrebbero essere modificati/implementati nelle
procedure che potrebbero modificare il rischio frodi o errori nei risultati
delle conte ?
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La conta fisica
» Durante le operazioni inventariali le merci non devono essere movimentate
(l’ideale sarebbe che l’inventario fosse svolto a impianti fermi); se questo non
è possibile occorre separare:
» I beni pervenuti in magazzino ma non di competenza;
» I beni da consegnare prima della fine dell’esercizio;
» I beni eventualmente ancora da usare in produzione prima della fine
dell’esercizio.
» Il revisore deve attentamente e criticamente valutare la validità della
procedura utilizzata dalla società per gestire l’inventario svolto in corso di
produzione.
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La conta fisica
» Tecniche di conta: il revisore deve comprendere se ci sono e sono utilizzati
correttamente adeguati strumenti di conta;
» Unità di misura: verificare sempre se le unità di misura utilizzate nelle
procedure di conta sono le stesse che sono riportate sui tabulati di
magazzino;
» Esempio anomalia: un’azienda che produce viti carica a magazzino le giacenze a unità;
il personale effettua l’inventario contando le scatole (ciascuna delle quali contiene
migliaia di viti).
» Assicurarsi che i conteggi vengano effettuati senza l’ausilio del dato contabile
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La conta fisica
» Esistenza e completezza:
assicurarsi che le conte inventariali coprano tutte le aree in cui si trovano
le rimanenze
assicurarsi che tutte le rimanenze siano contate e che siano contate una
sola volta
assicurarsi che tutti I luoghi da contare siano chiaramente individuati e
labellati e marcati quando le conte sono finite
assicurarsi che sia possibile seguire sequenzialmente i fogli conta per
validare la loro completezza
verificare la procedura di conta o conferma delle rimanenze presso terzi
verificare le procedure per garantire che le merci di terzi siano
chiaramente identificate
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La conta fisica
» Controllo delle conte:
Visitare il luogo in cui le rimanenze sono conservate
Osservare la conformità con le procedure delle conte fisiche
Osservare se il personale comprende il lavoro che deve fare
Osservare che non ci siano movimenti di rimanenze durante le conte
Osservare e informarsi su prodotti obsoleti o slow-moving e scarti
» Selezionare un campione per la verifica della correttezza dei conteggi
effettuati rispettivamente:
A giudizio sulla base degli items più significativi come valorizzazione finale;
A giudizio sulla base degli items che presentano la maggiore movimentazione;
Secondo tecniche di campionamento statistico con o senza variabili stratificate.
(rammentare che l’obiettivo della verifica è spesso «procedurale» e non «a copertura»
in conseguenza l’obiettivo non è la conta in quanto tale ma la validazione della
procedura).
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La conta fisica
» Effettuare sistematicamente una conta addizionale se si identifica una
differenza tra conta/foglio conta e mastro rimanenze.
» Ciò al fine di concludere se una eventuale differenza rilevata nei nostri
controlli è reale e non sia invece dovuta da una prima conta mal eseguita.
» Identificare le informazioni / l’evidenza che può essere usata nella fase
successiva alla conta :
Numero di riferimento
Luogo
Numero di etichetta
Descrizione
Fase di completamento per i work-in-progress
Unità di misura
Quantità contata dalla società
Quantità contata dal Revisore
Altri dettagli rilevanti
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La conta fisica
» Le operazioni da svolgere a conclusione dell’inventario fisico possono
riassumersi in:
Analisi della lista finale inventariale;
Validare la concordanza tra le quantità contate e le quantità incluse nelle
rimanenze;
Analisi del trattamento delle differenze inventariali identificate durante le
conte;
Osservare la conformità alla procedura del cliente per le conte addizionali
per controllare l’integrità delle differenze segnate;
Qualora la conta fisica delle rimanenze sia svolta ad una data diversa
dalla data di riferimento del bilancio effettuare una riconduzione alla data
di chiusura del bilancio;
Formalizzazione delle conclusioni.
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Il test di cut off
E’ un test procedurale effettuato per valutare la completezza e la competenza
delle registrazioni di magazzino.
» Valutare le procedure adottate dalla Società per minimizzare i possibili errori
di cut-off.
» Selezionare un campione di: ricevimento di merci, trasferimenti interni a
reparti e/o depositi e spedizioni sia prima che dopo la data di inventario, con
un criterio rigidamente cronologico (partecipare alla selezione)
» Verifica (in sede di Final) della corretta registrazione contabile per
competenza dei carichi e scarichi di cui al punto precedente, sulla base delle
schede di magazzino e di ogni altra idonea documentazione.
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Il test di cut off
» Gli elementi da riportare e da confrontare fra di loro criticamente per giungere
a una conclusione sulla correttezza o meno del cut-off sono:
Data bolla
Data presa in carico dei trasportatori (data e firma)
Timbro di entrata (uscita) merce emesso dalla Logistica, se previsto dalla
procedura
Data registrazione di carico/scarico magazzino
Clausola di trasporto
Data fattura di vendita e di registrazione a magazzino
» Attenzione ad eventuale «merce in transito»
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Clausola di trasporto: INCOTERMS
» Gli International Commercial Terms è la serie di termini utilizzati
nel campo delle importazioni ed esportazioni, valida in tutto il mondo,
che definisce in maniera univoca e senza possibilità di errore ogni
diritto e dovere competente ai vari soggetti giuridici coinvolti in una
operazione di trasferimento di beni da una nazione ad un'altra.
» Sono facoltative
» Occorre tenerne conto quando, in assenza di specifici accordi
contrattuali, si vuole identificare il momento in cui si ha il passaggio
del rischio tra compratore e venditore.
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INCOTERMS
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BEST WEcSTERN MILTON MILANO
» Gruppo E : Massima obbligazione per il compratore
EXW. Ex Works (località)
» Gruppo F : Trasporto principale a carico compratore
FCA. Free Carrier (località)
FAS. Free Alongside Ship (porto specifico di partenza)
FOB. Free On Board (porto specifico di partenza)
» Gruppo C: Trasporto principale a carico venditore; rischi a carico compratore
CFR. Cost and Freight (porto specifico di arrivo)
CIF. Cost, Insurance and Freight (porto specifico di arrivo)
CPT. Carriage Paid To (punto specifico di arrivo)
CIP. Carriage and Insurance Paid to (punto specifico di arrivo)
» Gruppo D : Massima obbligazione per il venditore
DAF. Delivered At Frontier (confine specifico)
DES. Delivered Ex Ship (porto specifico)
DEQ. Delivered Ex Quay (porto specifico)
DDU. Delivered Duty Unpaid (località)
DDP. Delivered Duty Paid (località)
Il test di cut off
» Esempio Finalizzazione del test:
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VENDITE documentazione ante data chiusura bilancio 31 dicembre …
data data data data
bolla
(proprietà)
Scarico a
magazzino
fattura
CLIENTE
coge
(cliente) note
30-dic 30-dic 30-dic 30-dic OK
30-dic 30-dic 30-dic 10-gen devo controllare registrazione in fatture da emettere
30-dic 30-dic 10-gen 10-gen devo controllare registrazione in fatture da emettere
30-dic 10-gen 10-gen 10-gen l'effetto a CE è il margine che è di dicembre ; rettifico - magazzino e + fatture da emettere (N/S)
30-dic 10-gen 10-gen 30-dic errore nel magazzino (mancato scarico)- sopravalutazione magazzino
30-dic 10-gen 30-dic 10-gen l' effetto a CE è il margine che è di dicembre ; rettifico - magazzino e + fatture da emettere/cliente (N/S)
VENDITE documentazione post data chiusura bilancio 31 dicembre …
data data data data
bolla
(proprietà)
Scarico a
magazzino
fattura
CLIENTE
coge
(cliente) note
10-gen 30-dic 30-dic 30-dic errore perchè passaggio proprietà in gennaio;fatturazione anticipata. L'effetto a CE è margine anticipato (N/S)
10-gen 30-dic 30-dic 10-gen errore perchè passaggio proprietà in gennaio;sottovalutazione del magazzino => rettifico magazzino
10-gen 30-dic 10-gen 10-gen (sistema cont. magazz. forzato o bolla emessa in anticipo) ; per società errore sottovalut. Stock =>rettifico stock
10-gen 10-gen 10-gen 10-gen OK
10-gen 10-gen 10-gen 30-dic errore in coge ; ricavo di competenza esercizio successivo (teoricamente impossibile)
10-gen 10-gen 30-dic 10-gen errore nella procedure di fatturazione (data FT ante bolla); ok in coge nessun effetto a CE
Il test di cut off
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acquisti : documentazione ante data chiusura bilancio 31 dicembre …
data data data data
bolla
(proprietà)
carico a
magazzino
fattura
fornitore
coge
(fornitore) note
30-dic 30-dic 30-dic 30-dic OK
30-dic 30-dic 30-dic 10-gen controllare che la FT sia registrata in ft da ricevere
30-dic 30-dic 10-gen 10-gen controllare che la FT sia registrata in ft da ricevere (problema fornit.)
30-dic 10-gen 10-gen 10-gen non effetto significativo a CE salvo eventuale effetto sul valore magazzino (ex costo medio)
30-dic 10-gen 10-gen 30-dic errore nel magazzino (mancato carico)- sottovalutazione magazzino => rettifica +magazzino
30-dic 10-gen 30-dic 10-gen non effetto significativo a CE salvo eventuale effetto sul valore magazzino (ex costo medio)
acquisti : documentazione post data chiusura bilancio 31 dicembre …
data data data data
bolla
(proprietà)
carico a
magazzino
fattura
fornitore
coge
(fornitore) note
10-gen 30-dic 30-dic 30-dic (impossisbile teoricamente) ; per società non effetto significativo a CE (effetto sul val magazz.)
10-gen 30-dic 30-dic 10-gen (impossisbile teoricamente) ; per società errore sopravalut. Stock => rettifico - magazzino
10-gen 30-dic 10-gen 10-gen (sistema cont. Magazz. forzato) ; per società errore sopravalut. Stock => rettifico -magazzino
10-gen 10-gen 10-gen 10-gen OK
10-gen 10-gen 10-gen 30-dic errore in coge ; costo di competenza esercizio successivo => rettifico coge storno costi
10-gen 10-gen 30-dic 10-gen OK per società (problema per fornitore - fatturazione anticipata)
Le conferme esterne
» Nell’ambito delle previsioni del ISA 505, si definisce “conferma esterna” il
processo di acquisizione e di valutazione degli elementi probativi tramite una
comunicazione diretta di una terza parte in risposta ad una richiesta di
informazioni su aspetti di una determinata voce, operazione o informazione
che incidono su asserzioni formulate dalla direzione nel bilancio.
» Nel decidere in quale misura ricorrere alle conferme esterne, il revisore valuta
le caratteristiche dell’ambiente in cui opera l’entità sottoposta a revisione e il
comportamento dei potenziali destinatari nel rispondere alle richieste di
conferma diretta.
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Le conferme esterne
» Se significative, occorre chiedere conferma ai terzisti delle giacenze presso di
loro alla data di chiusura dell’esercizio “per materiale in possesso di terze
parti presso magazzini fiduciari in conto lavorazione o deposito” (ISA 505)
» Minore è il livello accertato di rischio intrinseco e di controllo e minore sarà la
necessità di ricorrere alle procedure di validità per formulare le conclusioni su
un’asserzione di bilancio.
» (ISA 505) “Nel caso di merci presso terzi, la conferma esterna può fornire un
forte elemento probativo a sostegno della loro esistenza e dei diritti ed
obblighi in essere tra società revisionata e terzi depositari, ma potrebbe non
fornire un elemento probativo a sostegno della loro valutazione.”
47
Le conferme esterne
» (ISA 505) Nel caso in cui non si riceva risposta, il revisore deve normalmente
effettuare una seconda richiesta e, dove lo ritenga necessario, una terza
richiesta. Se anche dopo tali richieste successive il revisore non riceve
risposta, egli ricorre allo svolgimento di procedure di revisione alternative, la
cui natura varia a seconda del conto e dell’asserzione oggetto di analisi.
» Questo significa che se il terzista non provvede a rispondere, a seconda del
grado di rischio intrinseco o di controllo il revisore può valutare il ricorso a
procedure alternative, quali il test di cut off o la ricostruzione delle spedizioni
al terzista con le bolle di spedizione in conto lavoro.
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Valorizzazione del magazzino
» Valorizzazione degli acquisti: il revisore, stante l’assunto di flusso dei costi
operato dalla società , verifica la valorizzazione delle quantità presenti a
magazzino sulla base di un campione di fatture di acquisto merce ritenuto
rappresentativo;
» Verifica dell’obsolescenza: il revisore ottiene i dati relativi alle rotazioni delle
merci in magazzino ed opera opportuna svalutazione sui codici con rotazioni
talmente basse da poter essere considerati obsoleti
» Valutazione al mercato: il revisore ottiene valutazione indipendente del
prezzo di vendita di un campione rappresentativo delle merci in magazzino e,
qualora eccedesse il valore di carico iscritto in bilancio, opera opportuna
svalutazione. (art. 2426 n. 9 c.c., OIC 13 par. D.II.b)
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» La scelta del campione deve essere effettuata alternativamente:
A giudizio sulla base degli items più significativi come valorizzazione
finale;
A giudizio sulla base degli items che presentano la maggiore
movimentazione;
Secondo tecniche di campionamento statistico con o senza variabili
stratificate.
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Valorizzazione del magazzino
» Una volta selezionato il campione il revisore dovrà ripercorrere le modalità di
determinazione del costo effettuate dall’azienda e verificarne la loro
concordanza con le norme di legge ed i principi contabili (art. 2426 c.c., OIC 13),
dunque ricalcolare:
Il CMP
Il costo e gli strati LIFO o FIFO
il costo di produzione/trasformazione
adeguamento al valore di mercato
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Valorizzazione del magazzino
Grazie