le figure professionali in materia di igiene aeraulica · 2018-05-23 · l. 14 gennaio 2013 n. 4...

24
Corso di Formazione AUSL Modena – 24 Marzo 2015 LE FIGURE PROFESSIONALI IN MATERIA DI IGIENE AERAULICA DOTT. ANDREA CASA – PRESIDENTE EMERITO AIISA

Upload: others

Post on 21-Apr-2020

7 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Corso di Formazione AUSL Modena – 24 Marzo 2015

LE FIGURE PROFESSIONALI IN MATERIA DI IGIENE AERAULICA

DOTT. ANDREA CASA – PRESIDENTE EMERITO AIISA

L. 14 gennaio 2013 n. 4 "Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi"

Per professione non organizzata in ordini o collegi si intende l'attività̀ economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo.

Sono escluse le attività̀ riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività̀ e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.

La professione può essere esercitata in forma individuale, in forma associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.

Coloro che esercitano tali professioni possono costituire Associazioni a Carattere Professionale

• di natura privatistica,

• fondate su base volontaria,

• senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva,

• con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delleregole deontologiche,

• che agevolino la scelta e la tutela degli utenti, nel rispetto delle regole sullaconcorrenza.

Gli statuti e le clausole associative delle Associazioni Professionali devono garantire:

• la trasparenza delle attività̀ e degli assetti associativi,

• la dialettica democratica tra gli associati,

• l'osservanza dei principi deontologici,

• una struttura organizzativa e tecnico‐scientifica adeguata all'effettivo raggiungimento delle finalità dell'associazione.

Le Associazioni Professionali:

a) promuovono la formazione permanente dei propri iscritti;

b) adottano un codice di condotta;

c) vigilano sulla condotta professionale degli associati;

d) stabiliscono le sanzioni disciplinari da irrogare agli associati per le violazioni del medesimo codice.

e) promuovono forme di garanzia a tutela dell'utente, tra cui l'attivazione di uno Sportello di riferimento per il cittadino consumatore, presso il quale i committenti delle prestazioni professionali possano rivolgersi in caso di contenzioso, nonché ottenere informazioni relative all'attività̀ professionale in generale e agli standard qualitativi da esse richiesti agli iscritti.

L'elenco delle associazioni professionali di cui al presente articolo che dichiarano, con assunzione di responsabilità̀ dei rispettivi rappresentanti legali, di essere in possesso dei requisiti ivi previsti e di rispettare, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui agli articoli 5, 6 e 7 è pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico nel proprio sito internet.

Al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali,

le associazioni professionali possono rilasciare ai propri iscritti un'attestazione relativa:

a) alla regolare iscrizione all'associazioneb) ai requisiti necessari alla partecipazione all'associazione stessa;c) agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti

a rispettare nell'esercizio dell'attività professionale ai fini del mantenimento dell'iscrizione all'associazione;

d) alle garanzie fornite dall'associazione all'utente, tra cui l'attivazione dello sportello di cui all'art. 2, comma 4;

e) all'eventuale possesso della polizza assicurativa per la responsabilità̀ professionale stipulata dall’associato;

f) all'eventuale possesso da parte del soggetto iscritto di una certificazione, rilasciata da un organismo accreditato, relativa alla conformità̀ alla norma tecnica UNI.

La qualificazione della prestazione professionale

si deve basare sulla conformità̀ della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNI EN e UNI.I requisiti, le competenze, le modalità̀ di esercizio dell'attività̀ e le modalità̀ di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio autoregolamentato della singola attività̀ professionale e ne assicurano la qualificazione.

Le associazioni professionali collaborano all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all'ente di normazione i propri contributi nella fase dell'inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualità, democraticità̀ e trasparenza.

Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità̀ per i settori di loro competenza, • nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalit̀à previsti per

tali organismi dalla normativa vigente

• e purché accreditati presso l'organismo unico nazionale di accreditamento ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008.

In due commi significativi, poi la legge dichiara espressamente:

• che l'esercizio della professione è libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilità̀ del professionista;

• di voler promuovere l'autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell'attività dei soggetti che esercitano tali professioni, anche indipendentemente dall'adesione degli stessi ad una delle associazioni Professionali.

I tre punti di interesse per AIISA:

1. «Riconoscimento» da parte del Ministero dello sviluppo economico;

2. Collaborazione con l’UNI per l’elaborazione della normativa tecnica relativa alle singole attività professionali;

3. L’ampia libertà concessa in ambito di formazione e qualificazione professionale.

Le figure professionali attualmente previste in materia di igiene aeraulica:

Figure professionali previste dalle Leggi Regionali in materia

(Regole tecniche obbligatorie che danno origine a quella che viene chiamata Certificazione Obbligatoria)

Figure professionali previste dalle Linee Guida 5 Ottobre 2006 per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione

(Norme tecniche volontarie che danno origine a quella che viene chiamata Certificazione Volontaria)

Figure professionali previste dai riferimenti normativi sviluppati da singoli soggetti culturali ed economici di natura privatistica (NADCA ACR 2103 e Protocollo Operativo

AIISA)

(Norme tecniche volontarie che danno origine a quella che viene chiamata Certificazione Volontaria)

Quando esiste una Legge Regionale che si occupa del problema e dispone in ordine alla formazione del personale addetto all’ispezione

e alla sanificazione degli impianti aeraulici:

la disposizione regionale prevale su ogni altra e il percorso formativo cui sottoporre il personale addetto è quello da essa

indicato.

Esempio: Legge Regionale Ligure N. 24/2002

(con il relativo Decreto di Attuazione del 14/05/2003):FIGURE A e B.

Quando invece NON esiste una Legge Regionale che si occupa del problema oppure la Legge Regionale NON dispone in ordine alla

formazione del personale addetto all’ispezione e alla sanificazione degli impianti aeraulici:

Valgono le disposizioni contenute nelle norme tecniche volontarie:

•CSR 05/10/2006 “Linee guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione”;

•NADCA ACR 2103 e Protocollo Operativo AIISA.

Siamo in presenza di quattro figure tecniche, che costituiscono altrettanti elementi di due diversi sistemi formativi:

FIGURA B (Personale per operazioni semplici) – FIGURA A (Responsabili dell’igiene)

ASCS (Air Systems Cleaning Specialist) – CVI (Certified Ventilation Inspector)

Dobbiamo capire due cose, essenzialmente:

A) Chi può legittimamente organizzarne i percorsi formativi, articolati in corsi ed esami.

B) Le caratteristiche di ciascuna coppia di figure e se c’è una sovrapposizione di competenze, un’equipollenza tra di

esse.

A) Chi può organizzare i percorsi formativi?

Per quanto riguarda i percorsi ASCS – CVI la risposta è molto semplice:

NADCA, che detiene la titolarità e la proprietà intellettuale di tutti i documenti,strumenti e sistemi posti a base dei corsi e dei relativi esami.

In Italia NADCA delega ad AIISA l’organizzazione degli stessi, ma nonl’individuazione dei contenuti e la verifica dei risultati ottenuti.

Per quanto riguarda i percorsi FIGURA B ‐ FIGURA A, la risposta non è così immediata.

La norma del 5 Ottobre 2006 non reca alcuna previsione, o adempimento, in ordine alle attività di formazione e qualificazione tecnica degli operatori.Si limita a definirne la tipologia sulla base dei contenuti conoscitivi che devono possedere.

Consideriamo che:

• siamo in un ambito di Certificazione Volontaria e non in uno di Obbligatoria o Accreditata;

• la ratio e le disposizioni della L. n. 4/2013, concedono ampia libertà e autonomia in ambito di formazione e qualificazione professionale.

La qualificazione professionale non è riservata dalla Legge a nessun soggetto, eccetto le Regioni, e pertanto può essere effettuata da tutti i soggetti pubblici o privati interessati, a patto che si rispettino i contenuti delineati e ci si affidi ad un organismo abilitato ai sensi della ISO IEC 17024:2004

In altri termini, siamo in un ambito in cui, per ora, non esiste il valore legale del titolo di studio.

Possono essere molteplici i soggetti che, rispettando i contenuti previsti dalle linee guida del 2006 possono erogare i corsi di formazione relativi e, collaborando con idoneo ente abilitato, fornire un titolo valido quale certificazione volontaria.

B) Quali sono i rapporti tra i due diversi percorsi formativi? C’è sovrapposizione tra

le due coppie di figure?

Paragoniamo la Figura B con l’ASCS e la Figura A con il CVI, dal punto di vista dei contenuti che devono apprendere e che sono fatti oggetto di esame.

CONTENUTI FIGURA B ASCSNecessità e importanza dell’igiene nel funzionamento dei

sistemi di condizionamento dell’aria;X X

Problemi igienici di ogni apparecchiatura di ventilazione nei sistemi di condizionamento dell’aria;

X X

Manutenzione dei sistemi di condizionamento dell’aria, e influenza delle diverse variabili sulla definizione degli

intervalli manutentivi;

X

Procedure di misura semplici per monitorare il sistema di condizionamento dell’aria;

X X

Procedure per le sostanze pericolose per l’ambiente, incluso lo smaltimento;

X X

Misure di protezione del personale, riguardo all’igiene, durante l’esercizio e la manutenzione;

X X

Prescrizioni rilevanti (in particolare regolamentazione della prevenzione degli incidenti) standard tecnici;

X X

Metodologie di impiego degli agenti chimici per la pulizia e la disinfezione.

X X

Metodologie e tempistica di ispezione degli impianti aeraulici

X

Procedure di ingegneria ambientale per il controllo dei fenomeni di cross contamination

X

Progettazione del Piano di Pulizia X

Tecniche e procedure di pulizia di tutti gli elementi dell’impianto

X

Procedure di verifica dei risultati ottenuti X

Documentazione dei risultati ottenuti X

CONTENUTI FIGURA A CVI

Principi base d’igiene; X X

L’importanza dell’igiene nei differenti processi di trattamento dell’aria;

X X

Procedure di misura fisiche e chimiche e metodi di analisi biologiche o microbiologiche o tossicologiche;

X X

Elementi di conoscenza sulle principali disposizioni esistenti in materia;

X X

Problemi della sindrome dell’edificio malato (SBS); sintomi e possibili cause;

X X

Regolamenti igienici e regolamenti tecnici riguardanti il funzionamento dei sistemi impiantistici.

X X

Analisi degli impianti e componenti HVAC X

Operazioni e procedimenti di pre-ispezione X

Approfondimento sulle metodologie di ispezione tecnica degli impianti aeraulici

X

Metodologie di documentazione dei risultati ottenuti X

La catena di custodia dei referti analitici X

Dall’analisi comparata delle competenze si possono trarre le seguenti conclusioni:

1) Dal punto di vista quantitativo, non vi è piena sovrapposizione, perché l’ASCS appare essere una figura intermedia tra Figura B e

Figura A, mentre il CVI si pone all’apice della scala di valore.

2) Dal punto di vista qualitativo le Figure B e A appaiono appartenere al campo della manutenzione impiantistica, mentre

ASCS e CVI più propriamente a quello della sanificazione dei circuiti aeraulici.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !!!