le due italie di fronte alla crisi economica luglio 2009

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Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

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Page 1: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Le due Italie di fronte alla crisi economica

Luglio 2009

Page 2: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

PremessaPremessa

IL RILANCIO DEL SUD DA 7 ANNI CRESCE MENO CONTROTENDENZA IN EUROPA

è fondamentale per la crescita dell’economia

nazionale

il PIL ha tassi di crescita nel Sud

inferiori rispetto al Centro Nord

in questi anni gli altri paesi europei sono caratterizzati da un forte processo di convergenza

Page 3: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Alcuni dati sul MezzogiornoAlcuni dati sul Mezzogiorno

Il divario tra il Sud e il Centro Nord permane

• da sette anni consecutivi ormai il Mezzogiorno cresce meno del Centro Nord: in media d’anno circa la metà

• le regioni registrano performance differenti ma nessuna regione del Sud supera nel periodo 2000-2008 il tasso di crescita medio nazionale

• il Pil pro capite al Sud nel 2008 è stato pari al 58% di quello del Centro Nord e al 68% del dato nazionale

* Fonte SVIMEZ

Page 4: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Alcuni dati sul MezzogiornoAlcuni dati sul Mezzogiorno

30,68

17,97

26,2720,62

-

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

Centro Nord Mezzogiorno Media Italia Sardegna

PIL procapite (Rapportoe Svimez) migliaia di euro

Page 5: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Alcuni dati sul Mezzogiorno Alcuni dati sul Mezzogiorno

46,841,6

38,933,1

0

10

20

30

40

50

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiono

Produttività del lavoro (Rapporto Svimez)migliaia di euro

Page 6: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Alcuni dati sul MezzogiornoAlcuni dati sul Mezzogiorno

33,931,0 30,2

22,2

0

10

20

30

40

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiono

Costo del lavoro per dipendente (Rapporto Svimez)

migliaia di euro

Page 7: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Alcuni dati sul MezzogiornoAlcuni dati sul Mezzogiorno

50,7

36,9

45,9

0

10

20

30

40

50

60

Centro Nord Mezzogiorno Media Italia

Tasso di occupazione (ISTAT)

4,5

12,0

6,7

0

2

4

6

8

10

12

Centro Nord Mezzogiorno Media Italia

Tasso di disoccupazione (ISTAT)

Page 8: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Che cosa è successo in EuropaChe cosa è successo in Europa

Nei Paesi della UE c’è stato un efficace processo di convergenza

• Nel periodo 2000-2007 il tasso di crescita del PIL procapite (a parità di potere d’acquisto) del Mezzogiorno (2% m.a.) è stato meno della metà della Spagna (4,9%), poco più di un terzo dell’Irlanda (5,5%) e meno di un terzo della Grecia (6,2%)

• tra il 2000-2005 le aree convergenza della UE sono cresciute a un tasso medio annuo molto più sostenuto delle aree “competitività” (4,8% contro 3,7%). Germania 3% convergenza contro 2,8% competitività; Spagna 6,5% contro 5,8%

* Fonte SVIMEZ

Page 9: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Perchè non hanno funzionato Perchè non hanno funzionato le politiche di sviluppo per il Sudle politiche di sviluppo per il Sud

Punti critici• dimensione della spesa pubblica in conto capitale complessiva destinata al Sud nettamente inferiore rispetto a quella programmata (45% della nazionale) e ridimensionata negli anni (40,4% nel 2001 35,3% nel 2007); inoltre le risorse ordinarie in c/c sono state di appena il 21,4% inferiore di 16 punti rispetto al peso naturale del Sud e 9 punti rispetto a quello programmato • dispersione degli interventi (es. agevolazioni per le imprese nel 2000-2006 quasi 850 tra nazionali, decentrate e regionali)• scollamento tra i diversi livelli istituzionali • scarsa capacità di utilizzazione delle risorse• scarsa efficacia delle risorse

Beneficio di stimolo agli investimenti limitato

Page 10: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Elementi di preoccupazioneElementi di preoccupazione

Ultimo rapporto Istat

• Siamo in presenza di una crisi profonda che si manifesta con grande rapidità

•Elementi di fragilità nel contesto economico del Paese

• Prevalere della piccola e piccolissima dimensione aziendale, specializzazione manifatturiera, scarsa capitalizzazione bassa propensione al rischio imprenditoriale, mercati poco concorrenziali e rendite di posizione (soprattutto al Sud)

Page 11: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

La situazione attuale del SudLa situazione attuale del Sud

Alcuni dei principali divari:Alcuni dei principali divari:

1. Capitale umano, innovazione e ricerca

2. Dotazione infrastrutturale: acqua, energia, banda larga, infrastrutture viarie

4. Efficienza e qualità dei servizi pubblici; giustizia; sicurezza; iter autorizzativi

3. Qualità dell’Amministrazione Pubblica (pol. semplificazione, capacità di utilizzo risorse finanziarie, ecc.)

Page 12: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

IstruzioneIstruzione

OCSE PISA /Invalsi / Banca d’Italia

All’indagine OCSE PISA hanno partecipato 57 Paesi e valuta i rendimenti scolastici nella comprensione di un testo, nelle scienze e nella matematica

I risultati evidenziano ritardo dell’Italia ma soprattutto del Sud

Nel Sud è anche elevatissima la dispersione scolastica (un quarto dei ragazzi campani non va oltre la licenza media)

Pesa in misura determinante la condizione familiare

Il voto medio di un ragazzo al sud che proviene da una famiglia molto agiata è pari a quello di una famiglia disagiata del Nord

Page 13: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

OCSE /PISA 2006OCSE /PISA 2006

501

520

486

448

475

500

400

420

440

460

480

500

520

N. Ovest N. Est CentroMezzogiono Italia MediaOCSE

Scienze: Punteggio medio conseguito

Page 14: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

OCSE /PISA 2006OCSE /PISA 2006

17,212,1

19,6

33,5

40,9

0

10

20

30

40

50

N. Ovest N. Est Centro Mezzogiono Sud e isole

Scienze: studenti a un livello sufficiente (valori %)

Page 15: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

OCSE /PISA 2006OCSE /PISA 2006

487 505467 440

417462 498

0

100

200

300

400

500

600

N. Ovest N. Est Centro Sud Isole Italia MediaOCSE

Matematica: Punteggio medio conseguito

Page 16: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

OCSE /PISA 2006OCSE /PISA 2006

22,2 18,3 28,2

41,8

50,7

0

10

20

30

40

50

60

N. Ovest N. Est Centro Mezzogiono Sud e isole

Matematica: studenti a un livello sufficiente (valori %)

Page 17: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

OCSE /PISA 2006OCSE /PISA 2006

494 506

482

443425

469484

380

400

420

440

460

480

500

520

N.Ovest

N. Est Centro Sud Isole Italia MediaOCSE

Lettura: Punteggio medio conseguito

Page 18: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Altri datiAltri dati

Nel Mezzogiorno la quota di personale laureato è pari all’8,1% a fronte del 9,6% del Centro Nord

Laureati in discipline scientifiche sulla popolazione adulta: Sardegna 10,4; 10,5 Puglia; 10,8% Sicilia → solo alcune regioni della Romania e del Portogallo hanno indici più bassi → il valore più basso della Spagna è il 21%

Risorse in R&S inadeguate

Page 19: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Infrastrutture per la mobilitàInfrastrutture per la mobilità

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

121,1

91,281,2

49,4

100,0

0

20

40

60

80

100

120

140

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiono Italia

Indici sintetici infrastrutturale per la mobilità

Page 20: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Infrastrutture idricheInfrastrutture idriche

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

65,6

135,2

100,0

0

20

40

60

80

100

120

140

Mezzogiorno Centro Nord Italia

Dotazioni reti idriche rispetto alla popolazione

Page 21: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Servizi idriciServizi idrici

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

0

10

20

30

40

50

60

70

80

N. Ovest N. Est Centro Mezzogiono Italia

Indici di servizio

potabilizzazione

erogazione

dispersione

irregolarità nella distribuz.dell'acqua

Page 22: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

AmbienteAmbiente

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

80,5

145,5

51,5

116,4100,0

0

20

40

60

80

100

120

140

160

N. Ovest N. Est Centro Mezzogiono Italia

Discarica

121142,4

130,4

46,1

100,0

0

50

100

150

N. Ovest N. Est Centro Mezzogiono Italia

Trattamento rifiuti (incenerimento, compostaggio, termovalorizzazione)

Page 23: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

EnergiaEnergia

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

153,5

103,7

88,1 78,6

100,0

0

20

40

60

80

100

120

140

160

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiono Italia

Rete elettrica

159,5

117,6

91,1

67,3

100,0

0

50

100

150

200

Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiono Italia

Indice sintetico con rete secondaria trasporto gas

Page 24: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

In quale contesto nazionale: rapporto OCSE 2009In quale contesto nazionale: rapporto OCSE 2009

Aumenta il divario dell’Italia a causa della bassa produttività: Italia al 19 esimo posto su 29 ultimo tra i big europei (OCSE rapp. Obiettivo Crescita)

La recessione è forte e prolungata:

• PIL Italiano dovrebbe cadere del 5,3% (stima precedente -4,3%)

• tasso di disoccupazione potrebbe raggiungere il 10% entro il 2009

• anche se il sistema bancario italiano è “più forte” c’è una stretta del credito

• al 2010 il deficit raggiungerà il 6% del PIL

•Aumento del debito pubblico superiore al 115% del PIL

La ripresa sarà lenta

• prevista nel 2010 con il PIL +0,4%

Page 25: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Necessità di riforme strutturali Necessità di riforme strutturali

Tra le priorità indicate dall’OCSE

• miglioramento del sistema dell’istruzione: Italia 20% di laureati nella fascia di età tra i 25 e 34 anni contro l’oltre il 30% della media OCSE; scuola con alta spesa (rapporto alunno insegnante area OCSE è di 6,5 docenti ogni 100 allievi Italia 9,6) e bassi rendimenti e assenza di valutazione

•e della ricerca

• riduzione del cuneo fiscale del reddito da lavoro (Italia è al 6° posto per il peso del cuneo fiscale, cioè della differenza tra salario lordo e netto)

• diminuire le protezione nei servizi e nelle professioni

Page 26: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Aree su cui intervenireAree su cui intervenire

• Eliminare i deficit infrastrutturali

• Finalizzare gli incentivi per:- incrementare le esportazioni- supportare la R&S e le innovazioni- creare reti di imprese- promuovere politiche di assunzione di personale qualificato e interventi di

formazione continua • Spostamento della frontiera di produzione; domanda

pubblica per stimolare produzioni innovative

Politiche differenziate a seconda dell’intensità

Page 27: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Investimenti infrastrutturali e Investimenti infrastrutturali e compensazioni alle impresecompensazioni alle impreseSi è molto spesso considerato “meno sviluppo meno domanda e meno esigenze di intervento” , mentre gli svantaggi infrastrutturali creano sovra costi alle imprese minacciando la loro sopravivenza

- Obiettivo: Far competere le imprese a parità di condizioni e rendere efficiente la gestione nella fornitura dei servizi alle imprese- Interventi diretti ad aggredire le cause degli svantaggi infrastrutturali- Lo Stato deve fissare un livello standard della qualità delle infrastrutture/ servizi e i relativi costi per le imprese uniformi su tutto il territorio nazionale

Politiche differenziate a seconda dell’intensità delle diseconomie

Page 28: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Sfruttare i vantaggiSfruttare i vantaggi

• Bonifica dei siti industriali

• Riutilizzo dei cappannoni in disuso

• Energie rinnovabili per consolidare l’industria esistente e/o creare industria innovativa

• Mediterraneo

Page 29: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Incentivi automatici e selettiviIncentivi automatici e selettivi

• Capitale umano

• Ricerca e Innovazione

• Internazionalizzazione

• Reti d’impresa• Venture capital e seed capital

Page 30: Le due Italie di fronte alla crisi economica Luglio 2009

Spostamento della frontiera di Spostamento della frontiera di produzioneproduzione

La crisi cambierà strutturalmente anche la

domanda di beni e servizi:

La spesa pubblica deve fare sistema con le

imprese e stimolare nuovi ambiti e la creazione

di settori/comparti/ imprese innovative, in

diversi ambiti quali ad esempio:

• Scienza della vita e alla sanità

• Ambiente

• Beni culturali