le brecce - numero 11 - dicembre 2009

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Notiziario periodico a cura del Movimento per Chiesanuova anno 4 - n. 11 - dicembre2009 notizie da Chiesanuova www.movimentochiesanuova.it [email protected] Le BRECCE Notizie da Chiesanuova La redazione di questo numero è stata curata da: Ceregioli Piergiovanni, Cimini Daniela, Coppari Maria Luisa, Lattanzi Roberto, Marchionne Fabio, Marini Claudio, Marini Marco, Ortolani Fabrizio, Palmieri Camilla, Palmieri Fernando, Pannelli Lauretta, Pierucci Moris, Rango Tullio, Rango Romina, Sparvoli Matteo, Tobaldi Giuseppe. In questo numero Società 2-3 La questione rifiuti Sport 4-5 NewChurch Cup 2009 Memorial Pacifico Tartarelli Società 6 La Consulta Giovanile… Territorio & Società 7 Olio Extra-Vergine di Oliva Pandemia A/H1N1: di cosa si tratta? Eventi 8 Assemblea degli Associati 2009 V è qualcosa di estremamente rassicurante nell’avvicendarsi delle stagioni, nel naturale defluire dell’estate nell’inverno attraverso quella meravigliosa terra di mezzo che è l’Autunno. Una ciclica ritualità accompagnata da gesti antichi, dall’aroma caldo e intenso di una tazza di buon ciocco- lato fumante o di un timido tepore nel camino. Per vocazione, indole o disposizione del cuore ci si adagia più felicemente nell’uno o nell’altro dipinto, in quello cromatico e festoso dei mesi più lu- minosi o in quello bianco e silenzioso delle settimane più buie. Agli uni e agli altri ci piace offrire, gli inizi del tempo più freddo, un sapore d’autunno così come vive e rivive tra le nostre terre, placide e vigo- rose. E’ curioso notare come in questo Tempo le visioni si nutrano di im- magini tra le più disparate. Si percepisce una caducità latente in ogni esistenza, si appendono le proprie nebbiose malinconie sui rami scarni degli alberi, accanto alle ultime foglie rimaste. Eppure, si sperimentano anche le sensazioni limpide, fresche e vigorose di una mattina tersa e serena, ove la luce privata della più piccola goccia d’umidità accende ogni profilo, staglia ogni figura in un orizzonte sempre più distante. Tra un’alba velata di nebbia e una notte accesa da un cielo trapunto di stelle sempre più luminose, trascorrono piacevoli ore crepuscolari, innaf- fiate dalla gustosa novità del vino buono e impreziosite da qualche vecchia storia. Giocando un po’ con un paradigma oramai consolidato che identifica Primavera ed Estate con le stagioni giovani e fertili della vita, lasciando agli umori autunnali ed invernali il compito di metaforizzare le pause e le riflessioni dell’età matura, potrem- mo invece consegnare ai più piccoli la malia di un Tempo ombroso, buio, ma senz’altro ricco di fantasia. “Era una notte buia e tempestosa...”: molte tra le storie più belle sembra- no aver inizio in una sera d’autunno, quando gli animi si distendono se- dotti dalla calda dolcezza dei sapori novembrini, e i pensieri vagano e di- vagano rapiti dall’ipnotica antichità del fuoco. E’ proprio allora infat- ti che le occupazioni e preoccupazioni del giorno si disperdono nella bruma del crepuscolo, permettendo così alle creazioni più feconde di risvegliare il loro potere demiurgico e dare vita al Racconto Quoti- diano. L’aspetto più interessante del Racconto è senz’altro l’ascolto: ovunque vi sia un Cantore ci sono degli occhi attenti e delle labbra socchiuse di meraviglia, e ovunque vi sia meraviglia resta spazio a sufficienza per un barlume di Felicità. Ecco dunque che agli inizi di un nuovo anno lavorativo, accademico, scolastico, ci piace augurarvi questo: di incontrare o ricordare le vo- stre Storie e trovare il modo di raccontarle e raccontarvi, nel Tempo più fertile di fantasia, sogni e memorie che ci troviamo a condividere in una terra ricca di tradizioni e feconda semplicità. 1 Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carrol Se questo giornale ti piace, un tuo piccolo sostegno economico ci permettera’ di continuare a realizzarlo! “E quindi scende giù il silenzio. Sulle ali del pensiero la bimba sogna che percorre la terra del mistero, con gli animali che le parlano... E sembra quasi vero.” 1

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Le Brecce Notizie da Chiesanuova Numero 11 - Dicembre 2009

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Page 1: Le Brecce - numero 11 - dicembre 2009

1 | TERRITORIO Notiziario periodico a cura del Movimento per Chiesanuova

anno 4 - n. 11 - dicembre2009

notizie da Chiesanuova

www.movimentochiesanuova.it

[email protected]

Le BRECCENotizie da Chiesanuova

La redazione di questo numero è stata curata da:Ceregioli Piergiovanni, Cimini Daniela, Coppari Maria Luisa, Lattanzi Roberto, Marchionne Fabio, Marini Claudio, Marini Marco, Ortolani Fabrizio, Palmieri Camilla, Palmieri Fernando, Pannelli Lauretta, Pierucci Moris, Rango Tullio, Rango Romina, Sparvoli Matteo, Tobaldi Giuseppe.

In questo numero

Società 2-3• Laquestionerifiuti

Sport 4-5• NewChurchCup2009• MemorialPacificoTartarelli

Società 6• LaConsultaGiovanile…

Territorio & Società 7• OlioExtra-VerginediOliva• PandemiaA/H1N1:dicosasi

tratta?

Eventi 8• AssembleadegliAssociati 2009

V’è qualcosa di estremamente

rassicurante nell’avvicendarsi

delle stagioni, nel naturale defluire

dell’estate nell’inverno attraverso

quella meravigliosa terra di mezzo

che è l’Autunno.

Una ciclica ritualità accompagnata

da gesti antichi, dall’aroma caldo e

intenso di una tazza di buon ciocco-

lato fumante o di un timido tepore

nel camino.

Per vocazione, indole o disposizione

del cuore ci si adagia più felicemente

nell’uno o nell’altro dipinto, in quello

cromatico e festoso dei mesi più lu-

minosi o in quello bianco e silenzioso

delle settimane più buie. Agli uni e

agli altri ci piace offrire, gli inizi del tempo più freddo, un sapore

d’autunno così come vive e rivive tra le nostre terre, placide e vigo-

rose.

E’ curioso notare come in questo Tempo le visioni si nutrano di im-

magini tra le più disparate.

Si percepisce una caducità latente in ogni esistenza, si appendono le

proprie nebbiose malinconie sui rami scarni degli alberi, accanto alle

ultime foglie rimaste. Eppure, si sperimentano anche le sensazioni

limpide, fresche e vigorose di una mattina tersa e serena, ove la

luce privata della più piccola goccia d’umidità accende ogni profilo,

staglia ogni figura in un orizzonte sempre più distante. Tra un’alba

velata di nebbia e una notte accesa da un cielo trapunto di stelle

sempre più luminose, trascorrono piacevoli ore crepuscolari, innaf-

fiate dalla gustosa novità del vino buono e impreziosite da qualche

vecchia storia.

Giocando un po’ con un paradigma

oramai consolidato che identifica

Primavera ed Estate con le stagioni

giovani e fertili della vita, lasciando

agli umori autunnali ed invernali il

compito di metaforizzare le pause e

le riflessioni dell’età matura, potrem-

mo invece consegnare ai più piccoli

la malia di un Tempo ombroso, buio,

ma senz’altro ricco di fantasia.

“Era una notte buia e tempestosa...”:

molte tra le storie più belle sembra-

no aver inizio in una sera d’autunno,

quando gli animi si distendono se-

dotti dalla calda dolcezza dei sapori

novembrini, e i pensieri vagano e di-

vagano rapiti dall’ipnotica antichità del fuoco. E’ proprio allora infat-

ti che le occupazioni e preoccupazioni del giorno si disperdono nella

bruma del crepuscolo, permettendo così alle creazioni più feconde

di risvegliare il loro potere demiurgico e dare vita al Racconto Quoti-

diano. L’aspetto più interessante del Racconto è senz’altro l’ascolto:

ovunque vi sia un Cantore ci sono degli occhi attenti e delle labbra

socchiuse di meraviglia, e ovunque vi sia meraviglia resta spazio a

sufficienza per un barlume di Felicità.

Ecco dunque che agli inizi di un nuovo anno lavorativo, accademico,

scolastico, ci piace augurarvi questo: di incontrare o ricordare le vo-

stre Storie e trovare il modo di raccontarle e raccontarvi, nel Tempo

più fertile di fantasia, sogni e memorie che ci troviamo a condividere

in una terra ricca di tradizioni e feconda semplicità.

1 Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carrol

Se questo giornale ti piace, un tuo piccolo sostegno economico ci permettera’ di continuare arealizzarlo!

“E quindi scende giù il silenzio. Sulle ali del pensiero

la bimba sogna che percorrela terra del mistero,

con gli animali che le parlano...E sembra quasi vero.”1

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SOCIETà | 2

La questione rifiuti

Cos’è una discarica di rifiutiLa discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non se-lezionato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane (detriti di costruzioni, scarti industriali, eccetera) che non si è voluto o potuto:riciclare;inviare al Trattamento Meccanico Bio-logico (TMB) eventualmente per produrre energia tramite bio-ossida-zione a freddo;gassificare;bruciare e utilizzare come combustibile negli inceneritori (inceneritori con recupero energetico o termovalorizzatori).

La normativa italiana segue una direttiva europea che prevede tre tipo-logie differenti di discarica:1) discarica per rifiuti inerti;2) discarica per rifiuti non pericolosi (tra i quali gli RSU, Rifiuti Solidi

Urbani);3) discarica per rifiuti pericolosi (tra cui ceneri e scarti degli incenerito-

ri).Per l’Unione Europea l’uso delle discariche per il rifiuto indiffe-renziato deve essere assolutamente evitato.

Alcuni paesi come la Germania, l’Austria e la Svizzera hanno eliminato il conferimento in discarica di rifiuti non trattati e le discariche sono utilizzate principalmente per lo stoccaggio delle ceneri dei termovalo-rizzatori o dei residui degli impianti di trattamento biologico e compo-staggio. L’uso della discarica è molto intenso nei paesi poco sviluppati, mentre la tendenza generale è volta a limitare il conferimento in di-scarica applicando attivamente politiche di riduzione, riuso e riciclo, e sfruttando tecnologie quali il compostaggio e l’incenerimento per i re-sidui. Purtroppo, in Italia il principale metodo di eliminazione dei rifiuti resta attualmente la discarica. Dati del 2006 attestano ad oltre il 50% la percentuale dei rifiuti “smaltiti” in discarica.L’Unione Europea con la direttiva 99/31 CE ha stabilito che in discarica devono finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili: in altre parole, dando priorità al recupero di materia, la direttiva prevede il compostaggio e il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei rifiuti. La legge prevede che la raccolta differenziata debba raggiungere il 65% entro il 2011. Infatti, i residui

di molti rifiuti, soprattutto di RSU or-ganici, restano attivi per oltre 30 anni e, attraverso i naturali processi di de-composizione, producono biogas e nu-merosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere, per cui il conferimento sen-za preventivo trattamento di compo-staggio è da evitarsi.Dati gli enormi tempi di degradabilità dei materiali normalmente conferiti in

discarica (come le plastiche e ancor peggio i rifiuti pericolosi) è ragione-vole stimare la possibilità di rilevare tracce di queste sostanze dopo la chiusura di una discarica per un periodo che va fra i 300 e i 1000 anni.Se la discarica è progettata e costruita correttamente, i rifiuti devono comunque rimanere sorvegliati per almeno 30 anni dopo la sua chiu-sura. Ogni discarica, infatti, è progettata per accogliere un determi-nato volume di rifiuti e quindi ha una vita limitata.

Dal punto di vista dell’emissione in atmosfera di gas responsabili dei cambiamenti climatici, le discariche del tipo per rifiuti non pericolosi e quelle del tipo per rifiuti pericolosi risultano nocive se il rifiuto non vie-ne preventivamente trattato e/o differenziato (come purtroppo spesso capita).È infatti scientificamente provato dall’organizzazione internazionale sui cambiamenti climatici, IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che i rifiuti in discarica causano emissioni ad alto conte-nuto di metano e anidride carbonica, due gas serra molto attivi. Una moderna discarica deve quindi assicurare la presenza di sistemi di captazione di tali gas (in particolare il metano, che può essere usato anziché disperso in atmosfera).I problemi delle emissioni di gas possono tuttavia essere ridotti o elimi-nati con l’adozione di tecniche costruttive specifiche e con il pretratta-mento dei rifiuti: in particolare la raccolta differenziata di quanto rici-clabile e della frazione umida (responsabile delle citate emissioni liquide e gassose), e il cosiddetto trattamento a freddo mediante cui si acce-lera la decomposizione dei rifiuti prima del conferimento in discarica.Come detto, la stessa Unione Europea vieta il conferimento di mate-riale organico in discarica.

Quando la discarica è colma e deve essere chiusa inizia la fase di siste-mazione dell’area di discarica che consiste nella piantumazione, che deve essere realizzata tenendo conto, oltre che della vegetazione reale e potenziale dell’area, anche delle disagevoli condizioni del supporto. Infatti, la mortalità delle specie piantumate sulle discariche è molto alta, a causa dell’immaturità del terreno utilizzato, dell’irregolare drenaggio delle acque e del soffocamento delle radici provocato da fughe di gas non perfettamente raccolte dal sistema di aspirazione.Vi sono comunque inconvenienti come la deturpazione del paesaggio e la necessità di sorvegliare l’area per un certo periodo di tempo dopo la cessazione dell’attività, oltre all’occupazione del terreno, che diviene inutilizzabile per altri scopi dopo la dismissione della discarica, che pure può essere trasformata in un’area verde.

Struttura e gestione di una discaricaUna discarica moderna deve essere realizzata secondo una struttura a barriera geologica in modo da isolare i rifiuti dal suolo e in grado di riutilizzare i biogas prodotti come combustibile per generare energia. Se la discarica è progettata e costruita correttamente, i rifiuti devono comunque rimanere sotto osservazione per almeno 30 anni dopo la sua chiusura. Nel frattempo l’area è utilizzabile per altri scopi (in genere il terreno superficiale viene utilizzato per la piantumazione). Se la proget-tazione di una discarica è importante, non meno lo è la sua gestione. Infatti ogni discarica viene progettata per accogliere determinati rifiuti (inerti, non pericolosi e pericolosi) e quindi dovrà accogliere solo quel tipo di rifiuti. Inoltre, ogni discarica viene progettata per accogliere un determinato volume di rifiuti e quindi ha una vita limitata che non può essere protratta all’infinito. Una discarica, anche se ben gestita, produce

Continua il

viaggio del

nostro giornale

nel mondo

dell’impatto

ambientale

dell’attività

umana e di un

futuro eco-

sostenibile.

Dopo i servizi sul

riciclaggio della

carta e la raccolta

differenziata, in

questo numero

cerchiamo di

conoscere che

cosa è una

discarica. Un

argomento di

grande attualità

anche per il

nostro territorio.

1 Quando si pensa ad una discarica questa è l’immagine che ci viene subito in mente. Tuttavia non corrisponde alle caratteristiche delle moderne discariche controllate.

2 Questa è l’immagine di un’area in cui vengono raccolte le eco-balle prima di essere portate in una discarica.

1

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Il perfetto isolamento della discarica per impedire qualsiasi forma di inquinamento dell’ambiente circostante è stato ottenuto con l’utilizzo di materiali impermeabili naturali e artificiali. Alla fine del periodo di coltivazione, l’intera area sarà recuperata a verde in maniera progressiva con un’opera di inerbimento e piantumazione che verrà effettuata a mano a mano

che i settori del corpo discarica si esauriranno. I rifiuti verranno ricoperti da uno spesso strato formato da:

- 30 cm di materiale inerte;- 60 cm di argilla;- Geomembrana in HDPE;- Tessuto non tessuto;- 30 cm di ghiaia drenante;- Tessuto non tessuto;- 70 cm di terreno vegetale.

Page 3: Le Brecce - numero 11 - dicembre 2009

inquinamento, deturpazione del paesaggio e la necessità di sorvegliare l’area per un certo periodo dopo la cessazione dell’attività. Purtroppo capita spesso che le discariche vengano usate per attività criminali col-legate al lucroso traffico illegale dei rifiuti tossici e nocivi.

Cos’è una discarica controllataLa discarica controllata è un impianto complesso di alta ingegneria: la progettazione prevede un lavoro multidisciplinare che coinvolge nume-rose professionalità. Essa è paragonabile ad un grande contenitore rica-vato nel terreno, impermeabilizzato al fine di impedire che gli elementi contenuti nei rifiuti penetrino nel suolo, inquinandolo.

La progettazione di una discarica è strettamente collegata alla perico-losità dei rifiuti conferiti ed alla conseguente necessità di proteggere l’ambiente: essa deve tener conto di alcuni fattori fondamentali:fattori sociali: il riflesso della discarica sulla vita sociale non è trascura-bile poiché può essere causa di conflitti fra la popolazione e i soggetti che la gestiscono;fattori urbanistici e logistici: il posizionamento di un impianto deve te-ner conto della presenza di una adeguata rete viaria che consen-ta e faciliti lo spostamento e la movimentazione dei mezzi pre-disposti al servizio di trasporto e scarico dei rifiuti;fattori idrogeologici e fisici: il progetto della discarica deve garantire un margine elevato di protezione delle acque, dell’aria e del terreno;vincoli e fattori di rispetto: van-no rispettate le distanze di sicu-rezza da corsi d’acqua, da centri urbani;fattori economico-finanziari: il progetto deve analizzare co-sti del trasporto, dell’impianto, dell’esercizio e i vantaggi in ter-mini economici che scaturisco-no dalla scelta della posizione dell’impianto.

I rifiuti scaricati in discarica subi-scono un processo spontaneo di decomposizione che produce:biogas (emulsione gassosa ma-leodorante composta da anidri-de carbonica e metano); percolato (liquame contenente elementi inquinanti).La vasca che raccoglie i rifiuti viene - pertanto - opportuna-mente impermeabilizzata al fine di impedire che suddetti liquami penetrino nel terreno: il proces-so di impermeabilizzazione del suolo prevede l’utilizzo di argille compattate addizionate con betonite stese omogeneamente sul fondo e sulle pareti della vasca.Su questo strato argilloso vengono adagiati teli di tessuto ad alta resi-stenza (geotessile) utilizzati a loro volta come piani di posa per i teli di geomembrana (teli di gomma ad elevata resistenza ed elasticità saldati fra loro per ottenere uno strato impermeabile).

… e dalle nostre parti come siamo messi?Alle Province competono, in virtù dell’art. 4 della L.R. 28/99, “le fun-zioni amministrative concernenti la programmazione e l’organizzazione dello smaltimento a livello provinciale, attraverso il Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti, e le competenze per l’individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani, con indicazioni plurime per ogni tipo di impianto, non-ché delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti”.L’Ente Provincia ha provveduto a redigere il Piano di Gestione e alla localizzazione di aree potenzialmente idonee a localizzare impianti di discariche per RSU, con un elenco di località analizzate nel dettaglio fino a costituire una proposta plurima, con graduatoria.Il Piano per la localizzazione delle nuove discariche è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 345 del 26/10/2001.I siti idonei sono risultati essere 9 che secondo il grado di idoneità com-plessivo risultante dalla graduatoria finale sono indicati nell’elenco che segue, elaborato in relazione al grado di idoneità decrescente (prima quelli più adatti e poi quelli meno adatti):San Severino - località Rocchetta (A)San Severino - località Rocchetta (B)Cingoli - località Colli di CeresanoSan Severino - località Villa NovaTreia - località VallonicaCingoli - località Fossa MabigliaCingoli - località CervidoneMoglianoCamerinoAi Consorzi Obbligatori costituiti ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 28/99,

nella provincia di Macerata il COSMARI, compete l’attuazione dei Piani Provinciali di gestione dei rifiuti attraverso piani industriali.Il Consorzio COSMARI si è attivato già prima della trasformazione per l’attuazione del piano intermedio delle discariche di Potenza Picena e di Tolentino, procedendo per la discarica futura, come peraltro previsto nei programmi dello stesso consorzio, nell’ottica della massima concertazione con i comuni soci e la Provincia. Nel programma amministrativo votato dall’Assemblea Generale del COSMARI in data 01/03/2003, infatti, si legge per le nuove discariche:“Occorre altresì avviare le procedure per soddisfare i futuri bisogni di volumetrie con l’utilizzo di ulteriori siti di discarica, tra quelli individuati nel Piano Provinciale o di altri che si renderanno disponibili, in relazione alle necessità e privilegiando il criterio della concertazione con i comu-ni”.Ai Comuni che decidono di ospitare una discarica il COSMARI elargirà, utilizzando risorse proprie, oltre a quelle derivanti dal Piano a favore del comune ospitante, anche incentivi aggiuntivi in termini di alleggeri-mento o esenzione del pagamento della TARSU nelle aree adiacenti ol-tre i limiti dei 2 Km; non ultimo l’impegno della Provincia ad assicurare al comune ospitante le dovute provvigioni in termini di servizi diretti (es. viabilità) ed indiretti come infrastrutture, servizi sociali, ecc.

3 | SOCIETà

3 Discarica in fase di lavorazione: come si vede, il terreno in cui verranno depositate le eco balle viene completamente impermeabilizzato e trattati per ridurre i rischi di inquinamento.

4 Il rischio, nonostante l’uso di eco balle, è che il rivestimento si strappi e che il materiale organico produca percolato e gas.

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Page 4: Le Brecce - numero 11 - dicembre 2009

SPORT | 4

NewChurch Cup 2009

L’Oratorio di Chiesanuova anche quest’anno ha organizzato duran-

te il periodo estivo, precisamente nel mese di luglio, la NewChurch Cup, il torneo di beach volley chiesanovese. Giunto alla terza edizione, il torneo è aperto a tutti gli amanti della pallavo-lo e si è tenuto sulla splendida spiag-gia appositamente allestita nei pressi dell’Oratorio.L’evento, nato con l’intento di coinvol-gere quanti più ragazzi possibile e di cercare di allietare le calde serate della nostra piccola cittadina, ha visto partecipare un numero considerevole di squadre. Formazioni composte da giocatori provenienti da diversi Comuni più o meno lontani, a dimostrazione del prestigio che questa manifestazione ha raggiunto negli anni. Il seguito di spettatori gene-rato ha portato ad avere per ogni serata una calorosa ed invidiabile

cornice di pubblico.Non da meno il livello di competizione delle 20 squadre concorrenti, anche se solo una è riuscita ad aggiudicarsi il ti-tolo di campione.Sul gradino più alto del podio è salito il team No Name, mentre si sono aggiu-dicati la medaglia d’argento e di bron-zo rispettivamente i ragazzi dell’Ac-conciatore Harley e quelli del Cerqua Team.Inoltre, quest’anno per la prima volta è stato assegnato anche il premio per la

miglior giocatrice che è andato a Erika Raponi, componente del Cerqua Team.Ringraziando tutti i team e i tanti sostenitori dell’evento, gli organizza-tori danno appuntamento al prossimo anno: stessa splendida spiaggia e spettacolo di alto livello garantito come al solito!

2° ClassificatiAcconciatore Harley

1° ClassificatiNo Name

3° Classificati Cerqua Team

La tradizione calcistica chiesanovese

continua a mietere successi e a riba-

dire la qualità della propria scuola. Mat-

tia, giovanissimo difensore attualmente

in forza al Tolentino nel campionato di

Eccellenza, è stato convocato dalla Na-

zionale Under 18 Dilettanti per i Cam-

pionati Europei che si sono disputati a

Rimini dal 21 al 26 Settembre. La sua

formazione calcistica è avvenuta nelle

fila delle squadre giovanili del Chiesa-

nuova Calcio e grazie alle sue qualità si

è messo in evidenza nel campionato di

Serie D. Siamo certi che si tratta di una

Soft Dart:Memorial Sip

Si è concluso con grande suc-cesso il secondo Memorial Sip, il torneo di “freccette” dedicato a Luca Taruschio.Con oltre 80 partecipanti in gara, la manifestazione ha riscontrato una notevole affluenza conside-rando pure che questa edizione ha avuto come cornice la Festa di San Vito. Il salone parrocchiale ha visto scontrarsi diverse categorie (Master Elite, Amatori e Femmi-nile) con partite davvero entusia-smanti anche per gli spettatori.Per il prossimo anno gli organiz-zatori hanno grandi progetti, con un possibile intervento degli ami-ci udinesi del team “No Limits”, campioni nazionali e per ora unici candidati italiani per le olimpiadi di Londra.

Mattia Ortolani,un chiesanovese in Nazionale

prima importante tappa nella carriera

di Mattia, ma soprattutto ci auguriamo

che sempre più giovani seguano il suo

esempio impegnandosi a fondo in una

disciplina sportiva.

Se poi non verranno convocati in Nazio-

nale, poco importa: se la passione sarà

stata coltivata con i sani principi etici del-

lo sport, avranno acquisito un’esperien-

za nel gioco di squadra ed una maturità

che li aiuterà sicuramente ad affrontare

la vita nel migliore dei modi.

Forza Mattia!

Page 5: Le Brecce - numero 11 - dicembre 2009

5 | SPORT

Memorial

Pacifico Tartarelli

L’estate 2009 ha visto la nascita di un nuovo torneo sportivo che ha animato – alla grande – le serate chiesanovesi. Dopo quelli di cal-

cetto, beach volley e soft dart, quest’anno si è tenuta la prima edizione del Torneo di Bocce dedicato a Pacifico Tartarelli. Per l’indimenticato barista, scomparso di recente, la passione più gran-de erano le bocce e i suoi amici non potevano ricordarlo meglio se non organizzando un torneo per questo sport, hobby che Pacifico praticava con successo.La competizione, organizzata alla perfezione, ha visto la partecipazione di ben 26 giocatori (donne e uomini). La vittoria è andata a Raffaele Carbonari che in finale ha sconfitto Franco Marinsalta. Lo stesso Carbo-nari ha donato il trofeo a Maria Gianfelici, moglie di Pacifico. Si è invece piazzato terzo Silvano Fabbri che ha superato Simone Foglia nella finale per il 3° posto.In occasione del Memorial è stata inaugurata l’illuminazione della nuo-va gancia di bocce realizzata dal Comune nei pressi del circolo per an-ziani. Un nuovo spazio di incontro e di socializzazione che nei giorni seguenti alla manifestazione è stato preso letteralmente d’assalto da persone di tutte le età.

Page 6: Le Brecce - numero 11 - dicembre 2009

SOCIETà | 6

La Consulta Giovanile

non cura l’acne…

Era un venerdì di agosto quando ricevo una telefonata che non aspettavo più: «Mercoledì 19 si parte per Sofia, tu ci vieni?» era don Peppe.Devo dire che l’ipotesi di andare in Bulgaria era nell’aria da qualche tempo ma sembrava ormai sfumata. Sembrava impossibile trovare qualcuno disponibile per quella data; neanche per quelli della Consulta, i veri promotori della cosa, era possibile. Del resto metter d’accordo quattro gruppi di persone da quattro Paesi diversi non deve essere facile. Si trattava di un gemellaggio organizzato dal Comune di Treia con i comuni di Arklow (Irlanda), Groebenzell (Germania) e Rakovsky (Bulgaria).Mi ero dunque rassegnato.Poi quella telefonata!Il gruppo degli Irlandesi aveva prenotato il volo e sarebbe comunque andato, il gemellaggio ci sarebbe stato comunque e ovviamente un gruppo di Treia, per quanto sparuto, ci doveva essere se non altro perché quell’idea era nata proprio a Treia nell’estate 2008, quando nel nostro Comune sono arrivati, ospitati nelle famiglie e nelle parrocchie, un gruppo di irlandesi, un gruppo di tedeschi e un gruppo di bulgari (e non è una barzelletta).Bene, in quell’occasione era nata l’idea di rivedersi un anno dopo a Racovsky in Bulgaria.Finalmente il 19 agosto da Treia parto insieme a don Peppe, Sante e Daniele. Parecchie ore di auto, un’ora scarsa di volo e siamo a Sofia. Ad attenderci all’aeroporto c’è Giuseppe (Joseph, ma questo lo scopro dopo). Lui era già stato a Treia l’anno precedente e, riconosciuto don Peppe, si presenta a tutti noi in un ottimo italiano. Io sarò ospitato proprio nella casa di Giuseppe (dice che quando parlo in italiano lo devo chiamare così).Poche ore dopo il nostro arrivo a Rakovsky arriva anche il gruppo dall’Irlanda. I Tedeschi invece non arriveranno: per un problema di indirizzi e-mail avevano ricevuto conferma dell’incontro solo all’ultimo momento e non erano riusciti a liberarsi da impegni già presi in precedenza.Da lì in poi il tempo scorre veloce. Insieme ai miei compagni di viaggio e al gruppo dei 7 irlandesi veniamo accompagnati a conoscere la Bulgaria.Racovsky si trova praticamente al centro del Paese vicino Plondif (terza città per importanza), unica zona a maggioranza cattolica di un Paese per il resto ortodosso e con forti presenze mussulmane (soprattutto a sud), retaggio dei secoli di dominazione turca. Forti sono anche le tracce storiche dei Traci prima e dei Romani poi, con città fortificate, anfiteatri e templi. Molti di queste tracce archeologiche, pur essendo state localizzate, attendono momenti migliori per poter essere riportate alla luce.Sorprendente è la conoscenza e l’affetto dei Bulgari per l’Italia: sono in molti a parlare la nostra lingua. Una sera a cena conosciamo Pietro, non parla una parola di italiano ma conosce a memoria la formazione Italiana dell’82 e tutti i risultati delle partite degli Azzurri in quel mondiale.Veniamo anche ricevuti dal sindaco e dal vescovo; il primo ci promette il suo aiuto per portare avanti questo gemellaggio, il secondo invece ci racconta la sua storia di giovane vescovo ordinato sotto il regime comunista e del processo di liberazione di una chiesa osteggiata in tutti i modi.Dopo una settimana passata insieme, Giuseppe ci riaccompagna all’aeroporto di Sofia, dove ci salutiamo con l’augurio di incontrarci di nuovo tutti.Gioele

… anche se la sua attività è ri-volta a cercare di affrontare i

problemi dei giovani. Purtroppo di que-sta istituzione è spesso ignorata l’esisten-za e anche quello per cui si impegna. Per questo motivo Le Brecce vuole tentare di dare qualche informazione, ma so-prattutto vuole invitare i giovani di Chie-sanuova a partecipare attivamente sia candidandosi che aderendo alle iniziative organizzate!

La Consulta è stata istituita dall’Ammini-strazione Comunale nel 1997 per essere un elemento di confronto diretto tra l’Amministrazione e i giovani in merito alle politiche ed alle iniziative rivolte alle giovani generazioni.

Il “regolamento per il funzionamento della Consulta Giovanile” spiega chiaramente il campo di attività di questo organismo:

Art. 1) E’ costituita, presso il Comune di Treia, la Consulta Giovanile con funzioni di esame e di proposta in ordine ai pro-blemi emergenti dalla condizione giova-nile:• partecipazioneallavitademocratica;• cultura(arti,lettere,economia,dirit-

to, storia, ecologia, ecc.);• associazionismo;• utilizzazionedeltempolibero;• orientamentolavorativo;• emarginazioneedisagio.Nel sito internet del nostro Comune è

consultabile il regolamento completo.

I componenti della Consulta Giovanile di Treia restano in carica 3 anni. Possono candidarsi ed hanno diritto di voto tutti i giovani re-sidenti a Treia dai 12 ai 29 anni.Attualmente l’organo è composto da: Elisa Bianchi, Eleonora Cap-poni, Ludovica Capponi, Claudia Compagnoni, Fabio Filippetti, Gianluca Gagliardini, Alessandra Giannangeli, Giacomo Liberti, Marta Loi, Silvio Luchetti, Elena Merlini, Elisa Merlini, Giulia Micoz-zi, Matteo Palombari, Nicola Pettinari, Leonardo Roccetti e France-sco Soldini.

La Consulta è dunque un luogo privilegiato di confronto e dibattito democratico dove raccogliere sollecitazioni e proposte su tutto ciò che può riguardare la condizione giovanile. Infatti quanto delibera-to dalla Consulta è trasmesso all’Assessore delegato che poi riferirà alla Giunta e al Consiglio Comunale.Per questo motivo la Consulta Giovanile è il primo punto di riferi-mento dell’Amministrazione per quanto riguarda il rapporto con la realtà giovanile.

Oltre alle tante attività di tipo formativo (nonché di carattere ludico-ricreativo) la Consulta Giovanile è stata anche il motore di una serie di gemellaggi con città come Arklow (Irlanda), Lublino (Polonia), Groebenzell (Germania) e Rakovski (Bulgaria) aperte a tutti i giovani treiesi di età compresa tra i 16 e i 29 anni. Di seguito pubblichiamo il report di un ragazzo che ha partecipato allo scambio culturale con la città di Rakovski, nello scorso mese di agosto.

La CONSuLTa SI rINNOva!Nel prossimo mese di marzo scadrà il mandato triennale dell’attuale Consulta Giovanile. Possono votare e candidarsi tutti i residenti nel Comune di Treia, rappresentativi delle diverse esperienze sociali, politiche, religiose e delle differenti aree geografiche, di età compresa tra i 12 e i 29 anni.

La composizione di quest’organo prevede la seguente ripartizione:2 rappresentanti nella fascia d’età dai 12 ai 14 anni;- 4 rappresentanti nella fascia d’età dai 15 ai 17 anni;- 4 rappresentanti nella fascia d’età dai 18 ai 21 anni;- 4 rappresentanti nella fascia d’età dai 22 ai 25 anni;- 2 rappresentanti nella fascia d’età dai 26 ai 29 anni;-

equamente distribuiti tra mondo del lavoro e mondo studentesco per le fasce dai 15 ai 25 anni.

In occasione delle nuove elezioni verrà organizzato un evento durante il quale si svolgeranno le votazioni a scrutinio segreto sulla base di un elenco di candidati per ciascuna fascia di età. Si potranno esprimere due preferenze.

1 Partecipanti del gemellaggio: foto di gruppo a Rakovski.

2 Conformazione minerale tipica.

3 Plondif: ruderi romani.

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7 | TERRITORIO & SOCIETà

Olio Extra-Vergine di Oliva

l’importanza del periodo di raccolta

Pandemia A/H1N1: DI COSa

SI TraTTa?L’epoca ottimale di raccolta delle olive non è assoluta-

mente legata alla tradizione che fa riferimento al calen-dario (ad esempio dopo i Santi o dopo Santa Caterina).Ogni varietà ha una sua epoca ottimale di raccolta, variabile in relazione alla stagione (in particolare all’andamento delle temperature e delle piogge), alla zona di coltivazione ed ad altre variabili specifiche (ad esempio l’infestazione da mosca dell’olivo).L’epoca ottimale è quando la quantità (la massima resa in olio) si concilia con la qualità. Al giorno d’oggi è bene considerare prioritaria l’attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità. In passato era più che giustificabile l’impor-tanza della resa in olio per ovvi motivi ma oggi è inaccet-tabile, considerando il fatto che esistono in commercio (ad esempio nella grande distribuzione) oli di qualità discutibili a prezzi stracciati o comunque lontani dalla nostra realtà, dove la raccolta viene ancora fatta a mano o al massimo con l’ausilio di apparecchi elettrici o pneumatici.I nostri oliveti mal si adattano a sistemi di raccolta altamente meccanizzati, in particolare per le piante secolari.Le varietà più diffuse nel nostro territorio sono il Leccino e il Frantoio, ma le varietà locali sono più interessanti dal punto di vista qualitativo e organolettico. Orbetana, ulivo di Mogliano, Raggia e Mignola in pri-mis, sono varietà antiche che danno prodotti molto inte-ressanti da tutti i punti di vista, non ultimo quello estetico. Solo per fare un esempio, l’olio ottenuto dalla varietà Mi-gnola, ha un contenuto in polifenoli (sostanze antiossidanti che proteggono il nostro organismo dallo sviluppo di cellule neoplastiche) triplo rispetto all’olio ottenuto dalla varietà Leccino. Lo si potrebbe considerare come una vera e propria medicina.Infine due parole per un fenomeno spiacevole che si sta dif-fondendo in questi ultimi anni che è l’espiantazione dei no-stri alberi secolari per l’abbellimento di strutture residenziali e turistiche: è un danno recato al nostro paesaggio (tanto invidiato dagli stranieri) e una mancanza di rispetto e di sen-sibilità ecologica.Gli olivi secolari dovrebbero essere protetti, sono dei veri e propri monumenti viventi.

Cisonoduemetodidilavorazione:una Tradizionale e in Continuo.Entrambiiprocedimentihannoinizioconlaseparazio-ne delle olive dalle foglie e l’introduzione delle olive nella macina (foto 1) con un tempo di lavorazione dif-ferente a seconda della metodologia.

TradizionaleLeolivevengonomacinateperuntempominimodi30minuti, facendo attenzione che la pasta ricavata sia al punto giusto.La separazione del mosto d’olio dalle sanse (frazione solida costituita dai frammenti di nocciolo, dalle buc-cette e da frammenti di polpa) avviene attraverso una filtrazionepereffettodiunapressione.La pressione si attua in una pressa idraulica disponendo la pa-stad’olioinpilasustratisottilialternatiadiaframmifiltranti,dettifiscoli(foto 2), in una torre carrellata.Una volta caricata la pila di dischi, viene messa nella pressa (foto 3 a destra). Il ricavato viene condotto in una vasca (foto 3 in alto a sinistra) da cui scenderà in un separatore che divide l’oliodall’acqua (foto 3 in basso a sinistra).ContinuoDopountempominimodi5/10minutidimacina(foto 1) il mo-sto d’oliva passa al frangitore (foto 4 in alto) attraverso un ap-positotubo.Questomacchinariofinisceillavoroiniziatodallamacina sminuzzando per bene la poltiglia che contiene ancora parti dure come gli ossi delle olive.Dal frangitore si passa alla bivasca (foto 4 in basso) dove ci sono 2scompartimenti:quilapastavienemantenutaatemperaturacostantedi 27gradifino a quando l’olio trasuda.Attraversoun macchinario chiamato decanter si toglie una prima parte di scartoedinfineilricavatovienepassatoalseparatore (foto 5) chespartel’oliodall’acqua.

Inentrambelelavorazionil’oliocheneescenonèfiltrato:ciòpuòesserenotatodaldepositochedisolitosicreasulfondodi contenitori trasparenti come bottiglie di vetro. Se si vuole dell’olio limpidoe trasparente ilprodottopuòulteriormenteessereprocessatotramiteunapompaconfiltro.

I sintomiLa nuova influenza è un’infezione virale acuta dell’apparato respi-ratorio con sintomi sovrapponibili a quelli dell’influenza stagiona-le: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, dolori muscolari, dolori articolari, malessere generale e in alcuni casi (10-30%) an-che sintomi gastrointestinali come diarrea, nausea e vomito. Come per l’influenza stagionale, l’influenza da virus influenzale A(H1N1) nell’uomo può presentarsi in forma lieve o grave, anche se i casi gravi rappresentano una minima parte del totale. Nella maggior parte dei casi la febbre si risolve nel giro di 3-4 giorni.

Come si trasmette e come proteggersiL’influenza da virus A/H1N1 si trasmette attraverso goccioline di saliva e secrezioni respiratorie in maniera diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata), ma anche indirettamente (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).

La vaccinazione per combattere la nuova Influenza Il vaccino pandemico utilizzato in Italia è preparato con le stesse modalità dei vaccini per l’influenza stagionale e contiene gli “an-tigeni di superficie” del virus dell’influenza A/H1N1 (proteine pre-senti sulla membrana esterna del virus che l’organismo riconosce come estranee) a cui è stato aggiunto un “adiuvante” (sostanza oleosa) che serve a potenziare la risposta da parte del sistema im-munitario della persona. L’adiuvante permette, inoltre, l’utilizzo di una minore quantità di materiale virale per dose di vaccino.Come tutti gli altri vaccini, esso agisce “insegnando” al sistema immunitario come difendersi dalla malattia.Quando una persona viene vaccinata il sistema immunitario ricono-sce il virus come estraneo e produce anticorpi contro di questo.Nel caso in cui l’organismo venga esposto nuovamente al virus, il sistema immunitario sarà in grado di produrre anticorpi più rapida-mente, proteggendo l’organismo dalla malattia.Non è una vaccinazione obbligatoria.E’ fortemente raccomandata a tutti coloro che rientrano nelle ca-tegorie alle quali il vaccino è rivolto.

Chi può vaccinarsiIl Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali ha defini-to le categorie cui la vaccinazione deve essere offerta.Attualmente, nelle Marche, le categorie di cittadini che possono già vaccinarsi sono le seguenti:• operatorisanitariesociosanitari• donne al 2° e 3° trimestre di gravidanza e donne che hanno

partorito da meno di 6 mesi; • persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni con patologie

a rischio croniche nonché i bambini tra 6 e 24 mesi nati pre-termine;

• adultidietàinferioreai65anniconpatologiearischio. Le categorie di patologie croniche cosiddette “a rischio” (ordi-

nanza 11 settembre 2009) sono:• malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa

asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO;• gravimalattiedell’apparatocardiocircolatorio,compreselecar-

diopatie congenite ed acquisite;• diabetemellitoealtremalattiemetaboliche;• graviepatopatieecirrosiepatica;• malattierenaliconinsufficienzarenale;• malattiedegliorganiemopoieticiedemoglobinopatie;• neoplasie;• malattiecongeniteedacquisitechecomportinocarenteprodu-

zione di anticorpi;• immunosoppressioneindottadafarmaciodaHIV;• malattieinfiammatoriecronicheesindromidamalassorbimento

intestinale;• patologieassociateadunaumentatorischiodiaspirazionedelle

secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari;• obesitàconIndicedimassacorporea(BMI)>30egravipatolo-

gie concomitanti; • condizionedifamiliareodicontattostrettodisoggettiadalto

rischio che, per controindicazioni temporanee o permanenti, non possono essere vaccinati.

Prossimamente sulla base della disponibilità del vaccino e dell’uti-lizzo di quello già disponibile, la vaccinazione sarà offerta ad altre categorie. Dove vaccinarsi Nel sito www.salute.marche.it sono indicate, per la Zona Territoria-le 9 (Macerata) dell’ASUR Marche, le sedi di vaccinazione, gli orari e le categorie invitate alla vaccinazione.Ulteriori informazioni sulla nuova influenza potranno essere richie-ste al numero verde 1500 e al call center regionale 800.186006.

C’è posta per noi!Questo è il titolo della ru-brica che ospiterà le lettere che i lettori possono inviare a Le Brecce per esporre un problema o una soluzione di comune interesse per i cittadini di Chiesanuova, in questo senso la redazione si riserverà di pubblicare solo le lettere che riguardino gli interessi di larga parte della popolazione.Uno spazio che siamo certi sarà ricco di interventi utili!

Attendiamo i vostri inter-venti, pareri e suggerimen-ti!Scriveteci all’[email protected] oppure attraverso il nostro sito in-ternet.

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assemblea degli associati 2009

EVENTI | 8

E’ mezzanotte e mezza e siamo contenti, sì siamo contenti.L’assemblea ha visto una buona partecipazione, e, insieme agli adulti, c’erano anche i giovani.Anche nel Consiglio di Amministrazione, come lo chiamiamo ora, abbiamo quattro baldi giovani e questo ci fa sorridere pensando al futuro.Ci ha onorato della sua presenza Roberto Caloro-si, che ancora non si stanca di sistemare le nostre bozze affinché questo giornale esca sempre nel modo migliore; ci hanno tenuto compagnia par-

lando dell’olio e del vino Roberto Sancricca e Mau-rizio Palmieri che, non paghi di ciò, ci hanno pure fatto assaggiare i loro prodotti.Abbiamo nelle orecchie la colonna sonora del vi-deo preparato da Claudio, Matteo e Fabio, colon-na sonora che parla di una piccola felicità regalata ad un paese da una banda musicale: ecco, a volte basta poco per rendere la vita di chi ci sta accanto più leggera. Se qualcuno vuol provare la gioia di farlo, prego, si faccia avanti: al Movimento, come ha ricordato Piergiovanni, c’è sempre posto.

Il vino e l’olio: riscopriamo la qualità dei tesori della nostra terra• MaurizioPalmieri Insegnante di enologia presso l’Istituto Alberghiero di Tolentino• RobertoSancricca Olivicoltore ed esperto di coltivazione biologica, titolare di un’azienda

agricola a Colle S. Valentino di Cingoli

I materiali della serata (presentazione, video e foto) sono disponibili sul no-stro sito internet www.movimentochiesanuova.it