le biomasseed i biocombustibili nell’autotrazione · • recupero metanolo • purificazione...
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Le biomasse ed i biocombustibilinell’autotrazione
Prof. Vittorio Rocco
Università di Roma Tor Vergata
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Background
Ripartizione energia rinnovabile in Italia (2004)
31%
7%
3%
5%
54%
Idroelettrico
Biomasse
Geotermia
Eolico
RSU
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Background – Cos’è la biomassa?
Con il termine biomassa si intendono in particolare sostanze
di origine biologica : materiali e residui di origine agricola e
forestale, prodotti secondari e scarti dell'industria agro-
alimentare, i reflui di origine zootecnica, ma anche i rifiuti
urbani (in cui la frazione organica raggiunge mediamente il
40% in peso), le alghe e molte specie vegetali utilizzate per
la depurazione di liquami organici. In base all'origine si può
suddividere in Naturale, Residuale o Dedicata
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Background
Residui forestali e Residui forestali e
delldell’’industria del legnoindustria del legno
Residui agricoli e Residui agricoli e
agroagro--alimentarialimentari
Colture energeticheColture energetiche
ForestazioneForestazione
AlgheAlghe
Prodotti organici da Prodotti organici da
attivitattivitàà biologichebiologiche
RSURSU
Processi termoProcessi termo--chimicichimici
Processi bioProcessi bio--chimicichimici
Processi meccanici/ Processi meccanici/ chimicochimico--fisicifisici
Combustibili liquidiCombustibili liquidi
CaloreCalore
Combustibili solidiCombustibili solidi
RisorseRisorse ProcessiProcessi ProdottiProdotti
ElettricitElettricitàà
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Background
• I Paesi sottoscrittori del Protocollo di Kyoto sono chiamati a ridurre le emissioni di gas serra entro il 2012 del 8% rispetto al 1990
• L’Unione Europea indica come obiettivo vincolante la riduzione del 20% nel consumo di combustibili fossili entro il 2020, attraverso:
– miglioramento dei processi produttivi
– aumento dell’efficienza
– fonti alternative di energia
• I biocombustibili rappresentano una soluzione tecnicamente percorribile nel breve periodo
• Il Piano temporale dell’Unione Europea per l’uso dei biocombustibilinell’autotrazione prevede una sostituzione parziale dei combustibili tradizionali con biocombustibili per una quota pari al 5.75% nel 2010
• Per l’Italia significherebbe produrre circa 2.000.000 ton di biocombustibile sfruttando più del 10% dell’intera superficie agricola utilizzata (SAU = 13 milioni di ha) per colture tradizionali
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I biocarburanti rappresentano un’opportunità…
1. Per l’agricoltura: bio-etanolo e biodiesel rappresentano una opportunità concreta
per gli agricoltori per dare valore aggiunto alle commodities di loro produzione, a
patto che siano essi stessi parte integrante del processo di trasformazione
2. Per lo sviluppo dell’economia: costruire una bioraffineria significa prima offrire
lavoro alle imprese di progettazione e costruzione; poi mantenere e creare posti di
lavoro e nuove professionalità, generando indotto sul territorio; quindi, promuovere
l’attività di aziende nazionali leader nella miscelazione e distribuzione dei
carburanti, nonché delle industrie di produzione degli autoveicoli. In Brasile le auto
FFV sono oggi il 20% e la loro immissione sul mercato sta trascinando la
produzione di etanolo.
3. Per l’ambiente: produzioni agricole generano sequestro di carbonio sul territorio.
Il bioetanolo permette di ridurre le emissioni di CO2 dei gas serra, in linea con gli
obiettivi del protocollo di Kyoto, in un contesto di bilancio energetico positivo
4. Per la società: l’utilizzo di bioetanolo e biodiesel miscelato alla benzina migliora la qualità
dell’aria, specialmente nelle zone urbane dove maggiore è la concentrazione delle
emissioni dovute ai trasporti
5. Per l’auto-approvvigionamento energetico: produrre bioetanolo sul territorio da
materia prima prodotta in loco significa maggiore indipendenza dai paesi produttori
di combustibili fossili
Impiego del biodiesel nell’autotrazione
Parte I: Principali problematiche per la diffusione del biodiesel
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Capacità produttiva del biodiesel in Europa
2004 2005Capacità
produttiva
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
EU25
Germania
Francia
Italia
kt
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Tecnologia di Produzione del biodiesel
Produzione OlioPre-Trattamento
OlioProduzione Biodiesel
Recupero Glicerina
• Trattamento/Pulizia semi
• Estrazione olio
• Trattamento farine• Essiccazione Olio
• Degommazione olio• Neutralizzazione/
Deacidificazione olio
•Transesterificazione• Purificazione Biodiesel
• Separazione Glicerina
• Recupero Metanolo
• Purificazione Glicerina• Distillazione Glicerina
Olio Grezzo Olio Neutro Biodiesel Glicerina Distillata
Il Biodiesel è un combustibile ossigenato che viene ottenuto a partire da oli vegetali (anche oli di scarto da cucina o
grassi animali) sottoposti al processo di transesterificazione
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Transesterificazione
La reazione chimica
+ = +
100 kg of oil 11 kg of 100 kg of
Methyl Ester
11 kg of
1 mole
trigliceride
3 moles 3 moles 1 mole
Glycerine Methyl Alcohol
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Specifiche internazionali per il biodiesel
• Le specifiche internazionali per il biodiesel sono fissate nella norma ISO 14214; gli Stati Uniti fanno riferimento inoltre alla specifica ASTM D 6751; la Germania ad una apposita specifica DIN che identifica tre tipi di biodiesel:
• RME (esteri metilici dell'olio di colza - DIN E 51606)
• PME (esteri metilici di soli oli vegetali - DIN E 51606)
• FME (esteri metilici di grassi vegetali e animali - DIN V 51606)
• Le specifiche fissano alcuni punti importanti nei processi di produzione del biodiesel:
• completezza della reazione
• rimozione del glicerolo
• rimozione del catalizzatore
• rimozione degli alcoli
• assenza di acidi grassi liberi
• La conformità a queste caratteristiche viene generalmente verificata tramite gascromatografia.
- 13 -
Transesterificazione
Il processo
Reattore
(STR)
Distillazione
BIODIESEL
Metanolo
NaOHDistillazione
Lavaggio
Acido (H3PO4)
Acidi grassi
Catalizzatore
Raffreddamento
Distillazione
GLICERINA
Neutralizzazione
Acqua
Metanolo riciclato
Saponi
Acqua di rifiuto
Fosforo (fertilizzante)
T=60°C
1h stirring
Mixer
Olio
CaloreResidui di
processo
Metilesteri
Residui di
processo
Recupero Calore
Recupero Calore
Recupero Calore
Recupero Calore
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Confronto proprietà gasolio-biodiesel (RME)
Properties Diesel fuel
RME
Cetane number 48 52
C/H/O (molar fraction) 16:30:0 19:34:2
Density, g/cm3 (15° C) 0.83 0.89
Viscosity, cSt (37.8° C) 3.3 4.5
Net heating value, kJ/kg 43000 36000
Carbon content C (wt%) 86.5 77.4
Hydrogen content H (wt%) 13.4 12
Oxygen content O (wt%) - 10.5
Sulphur content S (wt%) 0.05 < 0.01
Stoichiometric ratio A/F 14.5 12.6
Iodine number, g I2/100g - 118
Distillation curve
10% EV. 181 332
50% EV. 255 340
90% EV. 337 350
F.B.P. 372 353
Carbon residue (wt%) 0.01 0.05
Biodegradable no yes
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Rese medie – 1 ettaro di coltura di girasoli
Residui Residui
colturalicolturali
Panello/FarinePanello/Farine
Gusci/TegumentiGusci/Tegumenti
GlicerinaGlicerina
BIODIESELBIODIESEL
3.087 kg3.087 kg
SEMISEMI
1.124 kg1.124 kg
OLIOOLIO
8.119 kg8.119 kg
2.120 kg2.120 kg
926 kg926 kg
1.013 kg1.013 kg
115 kg115 kg
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Biodiesel & emissioni di CO2 in Italia
Scenario 1: Sostituzione parziale (15% - hp conservativa) del gasolio con biodiesel da girasole
Ipotesi
• Consumo totale gasolio
24 milioni di tonnellate
• Emissioni di CO2 gasolio
(ciclo di vita)
0.294 kg/kg (produzione) + 3.19 kg/kg(combustione) = 3.484 kg/kg
83.6 milioni di tonnellate
(76.3 utilizzo 7.3 produzione gasolio)
• Emissioni CO2 da biodiesel
(ciclo di vita)
(da 0.678 kg/kg a 1.24 kg/kg)
in termini di equivalenza energetica va considerato il rapporto tra i p.c.i.)
Output
• Quantità di biodiesel equivalente al 15% di gasolio in termini energetici
4.1 milioni di tonnellate
• Ettari necessari per la coltivazione
~ 4 milioni di ettari
• Risparmio di CO2
da 7 a 10 milioni di tonnellate
Impiego del biodiesel nell’autotrazione
Parte II: Sperimentazione del biodiesel nei motori automobilistici
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L’impiego del biodiesel nel motore: evoluzione set up sperimentale
Fast Data
Acquisition
System
AVL
Test
Commander
PUMA II
Exaust
Gas
Analyser
Gas di
scarico
Engine data
acquisitions
Exhaust gas
analyzer
Electric
Brake
ECU
ECU Calibration
Software
Croma ID TDIAlfa Romeo 1.9
JTD 16V
Attività anni ‘90 Attività anni 2000
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Croma ID TDI
0.5 1.5 2.5 3.5 4.51.0 2.0 3.0 4.0
φ
20
60
100
140
180
0
40
80
120
160
200
Torq
ue,
Nm
100% Gasoil
100% RME
15 25 35 45 5510 20 30 40 50 60
α
20
60
100
140
180
0
40
80
120
160
200
Torq
ue,
Nm
100% Gasoil
100% RME
A
B
Diesel fuel
Diesel fuel
Prestazioni motore – Sperimentazione motore Croma
15 25 35 45 5510 20 30 40 50 60
α
5
15
25
35
45
55
0
10
20
30
40
50
60
Po
wer
, k
W
100% Gasoil
100% RME
0.5 1.5 2.5 3.5 4.51.0 2.0 3.0 4.0
φ
5
15
25
35
45
55
0
10
20
30
40
50
60
Po
wer
, k
W
100% Gasoil
100% RME
A
B
Diesel fuel
Diesel fuel
COPPIAPOTENZA
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Croma ID TDI
Consumo specifico di combustibile e di calore
15 25 35 45 5510 20 30 40 50 60
α
225
275
325
375
425
200
250
300
350
400
450
Fu
el C
ons.
g/k
Wh
100% Gasoil
100% RME
A
Diesel fuel
0.5 1.5 2.5 3.5 4.51.0 2.0 3.0 4.0
φ
225
275
325
375
425
200
250
300
350
400
450
Fu
el C
on
s. g
/kW
h
100% Gasoil
100% RME
B
Diesel fuel
0.5 1.5 2.5 3.5 4.51.0 2.0 3.0 4.0
φ
9000
11000
13000
15000
8000
10000
12000
14000
16000
Sp
ec.
Hea
t C
on
s. k
J/k
Wh
100% Gasoil
100% RME
C
Diesel fuel
Consumo specifico di calore
Consumo specifico di
combustibile
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Alfa Romeo 1.9 JTD
Condizioni sperimentali
Sono state analizzate le prestazioni di un motore ad accensione per compressione Alfa Romeo 1.9 JTD 16 V al variare
della composizione del combustibile. Per i test sono stati usati gasolio commerciale, RME (rapeseed methyl-ester)
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Alfa Romeo 1.9 JTD
0.8 1.2 1.6 2 2.4 2.8 3.21 1.4 1.8 2.2 2.6 3
λ
0
50
100
150
200
250
300
25
75
125
175
225
275
To
rqu
e [N
m]
2000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
0.8 1.2 1.6 2 2.4 2.8 3.21 1.4 1.8 2.2 2.6 3
λ
200
240
280
320
360
400
220
260
300
340
380
BS
FC
[g
/kW
h]
2000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
Coppia e BSFC in funzione di λλλλ (2000 rpm)
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Alfa Romeo 1.9 JTD
1 2 3 41.5 2.5 3.5
λ
0
50
100
150
200
250
25
75
125
175
225
To
rqu
e [N
m]
3000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
1 2 3 41.5 2.5 3.5
λ
200
300
400
500
600
250
350
450
550
BS
FC
[g
/kW
h]
3000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
Coppia e BSFC in funzione di λλλλ (3000 rpm)
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Alfa Romeo 1.9 JTD
0.8 1.2 1.6 2 2.4 2.8 3.21 1.4 1.8 2.2 2.6 3
λ
0
400
800
1200
1600
2000
200
600
1000
1400
1800
CO
[p
pm
]
2000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
1 2 3 41.5 2.5 3.5
λ
0
400
800
1200
1600
2000
200
600
1000
1400
1800
CO
[p
pm
]
3000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
CO in funzione di λλλλ (2000 e 3000 rpm)
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L’impiego del biodiesel nel motore:
risultati sperimentali: motore Alfa Romeo 1.9 JTD
0.8 1.2 1.6 2 2.4 2.8 3.21 1.4 1.8 2.2 2.6 3
λ
0
400
800
1200
1600
200
600
1000
1400
NO
x [p
pm
]
2000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
1 2 3 41.5 2.5 3.5
λ
0
400
800
1200
1600
2000
200
600
1000
1400
1800
NO
x [p
pm
]
3000 rpm
RME
Diesel fuel
UFO_biodiesel
NOx in funzione di λλλλ (2000 e 3000 rpm)
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Cos’è il bioetanolo
Il bioetanolo è un etanolo prodotto mediante un processo di
fermentazione delle biomasse, ovvero di prodotti agricoli ricchi di
zucchero (glucidi) quali i cereali, le colture zuccherine, gli amidacei
e le vinacce.
In campo energetico il bioetanolo può essere utilizzato come
componente per benzine o per la preparazione dell‘ETBE (etere
etilbutilico), un derivato alto-ottanico. Può essere utilizzato nelle
benzine in percentuali fino al 20% senza modificare il motore, o
anche puro nel Motore Flex (*).
Il processo di produzione del bioetanolo genera, a seconda della
materia prima agricola utilizzata, diversi sottoprodotti con valenza
economica, destinabili a seconda dei casi alla mangimistica, alla
cogenerazione,
(*) La tecnologia flex è stata studiata negli anni 90 dalla Magneti Marelli per consentire, ai motori che la utilizzano, di
rilevare in tempo reale qual è la percentuale di bioetanolo all'interno della miscela etanolo-benzina. In base alle
informazioni rilevate, la centralina corregge la carburazione secondo i valori mappati per favorire la combustione
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Principali caratteristiche bioetanolo vs. benzina
Bioetanolo Benzina
Densità (kg/l) 0.79 ~ 0.75
Formula Bruta C2H6O CnH2n+2
Potere calorifico inferiore (kcal/kg) 6400 10300
Numero di ottano 113 95 – 97
Rapporto stechiometrico 9 14.7
Tonalità termica (kcal/kg) 711,1 700,6
- 29 -
Problematiche utilizzo bioetanolo nei motori
a. vaporizzazione difficoltosa → problemi nella fase diavviamento a freddo: sistemi elettrici di preriscaldamentodel blocco motore
b. potere calorifico ridotto (40%) → aumento dei consumi:modifica del controllo dell’iniezione
c. corrosione: l’impianto di alimentazione deve essererealizzato impiegando acciaio inox e gomme compatibili
d. proprietà lubrificanti inferiori: per certi componenti (a titolodi esempio le sedi delle valvole) devono essere impiegatimateriali più resistenti
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Vantaggi utilizzo bioetanolo nei motori
Benefici ambientali: riduzione CO2 (combustibile rinnovabile)
Valida alternativa alla benzina: può essere utilizzato puro(E100) oppure miscelato (generalmente, 85 % alcol e 15 %benzina - E85)
Numero di ottano maggiore → miglioramento delleprestazioni del motore, in quanto viene a diminuire il rischiodella detonazione
Riduzione emissioni derivanti da combustione incompleta (CO, HC,particolato)
Non contiene zolfo
E’ totalmente biodegradabile
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Resa media dei terreni
Per dare un ordine di grandezza i 34 milioni di veicoli italiani che
consumano circa 1000 l/anno di carburante hanno bisogno di 5.7
milioni di ettari di suolo brasiliano coltivato a canna da zucchero.
In Italia la Superficie Agricola Utile è 13 milioni di ettari totali
- 35 -
Come utilizzare il bioetanolo….
IMMEDIATAMENTE
• come miscela 10%-85% nelle benzine per motori ad accensione comandata;
• come sostituto 0%-100% della benzina nei Motori Flex (400.000 vetture in
Brasile, 1.500.000 vetture negli USA, 15.000 vetture in Svezia)
IN FUTURO
• nei veicoli con motore ottimizzato per l’uso del bioetanolo attualmente in
sviluppo ma non ancora in commercio
• nei veicoli equipaggiati con celle a combustibile (con conversione a bordo del
bioetanolo in idrogeno)
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Gli aspetti economici del bioetanolo
I COSTI DI PRODUZIONE DEL BIOETANOLO
140 €/t in Brasile (da canna da zucchero)
500 €/t in Europa (da barbabietola/mais)
420 €/t in USA (da mais)
700 €/t da sintesi dell’etilene
Attualmente non competitivo in Europa ma nuove colture
ottimizzate come il “sorgo-zuccherino” permetterà di abbassare
il costo di produzione del bioetanolo a 250 €/t
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Conclusioni - bioetanolo
• Il bioetanolo può essere prodotto virtualmente da qualsiasi tipo di zucchero o amido attraverso un processo fermentativo: le sorgenti più comuni sono la canna da zucchero, il mais, il frumento e le barbabietole da zucchero
• Molti motori a benzina hanno migliorato le proprie prestazioni utilizzando bioetanolo, tuttavia, il combustibile può corrodere gli elastomeri e crea difficoltà di accensione a basse temperature.
• L’utilizzo di bioetanolo puro può ridurre le emissioni di gas serra dell’intero ciclo di vita dal 20 al 100%.
• Il costo di prosuzione in Europa non lo rende ancora competitivo come in Brasile. Ricerche in atto dimostrano, pero’, come in breve tale costo posta essere più che dimezzato.
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Conclusioni - biodiesel
• L’impiego del biodiesel è condizionato da:
– Scelte politiche comunitarie che favoriscano l’impiego deibiocombustibili in generale e del biodiesel in particolare cheanticipino o quantomeno rispettino le indicazioni del protocollo diKyoto;
– Scelte politiche nazionali che determinino una più estesadetassazione in attesa che, soprattutto per fattori di scala, il costodel prodotto divenga competitivo;
– Organizzazione del settore agroenergetico dedicato che, coinvolgal’intera filiera per rendere possibile uno sfruttamento ottimizzatodelle biomasse prodotte.
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Conclusioni - biodiesel
• I risultati della sperimentazione su motori di diversa generazionemostrano che:
– Le prestazioni possono considerarsi del tutto equivalenti ancheusando biodiesel al 100% (B100) sempre che si possa interveniresul sistema di controllo modificando la mappatura della centralina in relazione alla percentuale di miscelazione biodiesel-gasolio;
– Nei motori di vecchia generazione non gestiti elettronicamente siverificano inevitabili perdite di coppia e significativi incrementi delleconcentrazioni di NOx allo scarico;
– Nei motori di recente generazione le emissioni di NOx rientranonella norma qualora si agisca sulla tempistica di iniezione e sullamodulazione dell’EGR.
– Le emissioni di particolato dovranno esere più accuratamenteverificate soprattutto in termini di dimensioni delle particelle (vale anche per il gasolio) con un sistema di misura in grado di rilevarleanche durante transitori e fino ad una dimensione minima di circa 10 nm.
- 41 -
Bibliografia dell’Autore
1) V. Rocco, R. Montanari, M.V. Prati, A. Senatore “Analysis of Particulate Emitted from an IDI
Turbocharged Small Diesel Engine Fuelled with Diesel Fuel, Biofuel and their Blend” 1995 Fall Technical
Conference Volume 3 ASME, 1995.
2) Rocco V., Prati M.V., Senatore A., Cerri E., Benfenati M. “Fueling a Small Diesel Engine by Using Gasoil
and RME: Comparative Results and Particulate Characterization” 1° Convegno Internazionale su “I
Carburanti Alternativi e Biocombustibili: Produzione ed Utilizzazione” 20-21 giugno 1996;
3) Cardone M., Prati M.V., Senatore A., Rocco V. “Analisi delle prestazioni e delle emissioni di un motore
Diesel alimentato con miscele di biocombustibile e gasolio” Convegno MIS-MAC V Metodi di
Sperimentazione nella Macchine Roma 13 febbraio 1998;
4) Prati M.V., Rocco V., Senatore A. “Analisi sperimentale dell’impiego del Biofuel in un motore Diesel ad
iniezione diretta sovralimentato per applicazioni autoveicolistiche” Congresso MISMAC VI
Sperimentazione nelle macchine, Genova 1999;
5) M. Cardone, A. Senatore, M.V. Prati, V. Rocco, “A Comparative Analysis of Combustion Process in D.I.
Diesel Engine Fueled with Biodiesel and Diesel fuel“. SAE Tech. Pap. No. 2000-01-0691
6) M. Cardone, M.V. Prati, V. Rocco, M. Seggiani, A. Senatore, S. Vitolo “Brassica carinata as an Alternative
Oil Crop for the Production of Biodiesel in Italy: Engine Performance and Regulated and Unregulated
Exhaust Emissions” Environmental Science & Technology / VOL. 36, NO. 21, 2002
7) M. Cardone, M. Mazzoncini, S. Menini, V. Rocco, A. Senatore, M. Seggiani, S. Vitolo “Brassica carinata as
an alternative oil crop for the production of biodiesel in Italy: agronomic evaluation, fuel production by
transesterifcation and characterization” Biomass and Bioenergy 25 (2003) 623 – 636
8) Senatore A., Cardone M., Allocca L., Rocco V., Vitolo S. ”Experimental Characterization of a Common
Rail Engine Fuelled with Different Biodiesel“ SAE BRASIL Fuels & Lubricants Meeting & Exhibition, Rio
de Janeiro, Brazil – May 11-13, 2005
9) Senatore A., Cardone M., Buono D., Rocco V., Allocca L., Vitolo S. "Performances and Emissions
Optimization of a CR Diesel Engine Fuelled with Biodiesel” SAE paper n. 2006-01-0235, SAE 2006 World
Congress Detroit, Michigan, April 2006.
10) Senatore A., Cardone M., Buono D., Rocco V.” Combustion Study of a CR Diesel Engine Optimized to be
Fuelled with Biodiesel” Cairo International Conference on Environment and Energy 2007