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LAY - Look After Yourself : intervento
precoce sul self-management in pazienti
in fase riabilitativa dopo ictus
Stefania Fugazzaro, a nome del gruppo di ricerca LAY 2013
Il nostro BACKGROUND
Il gruppo di ricerca ha condotto uno studio su
Attività Fisica Adattata + Ed. Terapeutica dopo
ictus (EFG 2009)
Collaborato a sviluppare AFA sul territorio
(anche per neurologici) e in regione ER
Approfondito il tema dell’Ed. Terapeutica e del
Self-Management
Progettato studio in quest’area, finanziato dal
Bando Regione Università del 2012-2013
(LAY 2013)
Progetto EFG2009
A Bologna, 126 soggetti hanno frequentato
16 sessioni AFA per 2 mesi (1 ora 2 v/sett) + 3 sedute di Ed. Terapeutica
A Reggio Emilia, 103 persone con ictus hanno ricevuto (dopo il tratt. riabilitativo standard) consigli per il mantenimento di attività fisica regolare
Studio prospettico su due gruppi di pazienti con ictus, AFA 3-18 mesi dopo l’ictus, alla fine della riabilitazione individuale.
Intervento EFG 2009 AFA sec. il protocollo di esercizi dell’Empoli study (Benvenuti et al).
Allungamento paravertebrali ortostatismo
Gioco con la palla Cammino variato
nelle 3 sedute di educazione terapeutica…
6MTW= Six Minutes Walking test
SPPB= Short Physical Performace Battery
BBS= Berg Balance Scale
MI= motricity index
Barthel Index
Mobilità, equilibrio, forza e indipendenza funzionale
Punteggi medi delle differenze tra T1 e T0 (4° mesi-baseline)
* p value < 0,05
Risultati al follow-up a 4 mesi
Tempo: p=0.002
Interazione tempo X gruppo: p=0.737
Risultati al follow-up a 12 mesi
Tempo: p=0.694
Interazione tempo X gruppo: p=0.002
Al controllo a 12 mesi i pazienti del gruppo di intervento avevano:
- MANTENUTO il livello di autonomia presente a 4 mesi (mentre nel gruppo di Reggio c’era un peggioramento)
- CONTENUTO il peggioramento del tono dell’umore
SF12 Componente fisica
SF12 Componente
mentale
GDS= Geriatric Depression Scale
CSI=Caregivers
Strain Index
VAS= percezione del recupero
Punteggi medi delle differenze tra T1 e T0 (4° mesi-baseline)
Risultati al follow-up a 12 mesi
Eur J Phys Rehabil Med. 2016 Feb;52(1):72-80.
Effectiveness of adaptive physical activity combined with therapeutic
patient education in stroke survivors at twelve months: a non-
randomized parallel group study.
Calugi S, Taricco M, Rucci P, Fugazzaro S, Stuart M, Dallolio L, Pillastrini P,
Fantini MP; EFG/2009 investigators
Complicanze (%) AFA Controllo P value
tra i gruppi
Cadute 24,4% 42,9% <0,05
Fratture 2,78% 10.81% 0,08
Recidive di ictus 2,78% 8,11% 0,208
Complicanze mediche 19,72% 32,43% 0,142
Accessi in PS 29,17% 35,90% 0,46
Ospedalizzazione 19,72% 18,92% 0,92
Ricorso a visite riabilitative 18,06% 29,73% 0,164
Ricorso a trattamenti riabilitativi
23,1% 55,4% <0,001
Nel gruppo AFA STROKE a 12 mesi RIDOTTI la % di cadute e il ricorso a trattamenti riabilitativi
Concludendo, il programma AFA + ET:
- è in grado di migliorare significativamente velocità del cammino, equilibrio, QoL e di ridurre nel tempo il numero di cadute e la richiesta di trattamenti riabilitativi - Rispetto ad altri studi ha coinvolto pazienti più complessi (con afasia lieve e/o deficit cognitivo lieve-moderato) e più vicini all’evento ictus.
Sviluppare percorsi AFA ictus ha ricaduta per le persone
Migliorare il cammino, in termini di velocità, serve ad attraversare una strada finché il semaforo è verde…
Ma anche per le aziende sanitarie e le reti territoriali
Minor ricorso a trattamenti sanitari inappropriati
Promozione dell’attività fisica sul territorio
Occasioni di attività in gruppo e socializzazione
La Regione Emilia-Romagna supporta l’AFA
C’è un gruppo di lavoro regionale (che
comprende riabilitatori) per lo sviluppo di
programmi extra-sanitari dedicati a persone con
malattie croniche, anche ictus
A Reggio Emilia: dal 2011 al 2016 quintuplicate le
persone che accedono ad AFA (con 3 gruppi per
neurologici)
2011-12 2012-13 2013-14 2014-15 2015-16 2016-17
1° turno 109 212 266 353 442 534
2° turno 127 260 282 366 448 599
Nello studio EFG 2009 avevamo riscontrato
un altissimo gradimento per le sessioni di
Ed. Terapeutica
Abbiamo quindi approfondito il tema,
sviluppato il focus sull’Ed. Terapeutica,
fino ad arrivare al Self-Management.
C’erano evidenze sulla self-efficacy come importante variabile associata a diversi
outcomes post-stroke (QoL, depression, ADL, phys functioning)
Tutte le Linee Guida raccomandavano di includere l’Ed. Terapeutica nello stroke care per migliorare il self-management
Il format ottimale per le persone con stroke non era chiaro
Persone con esiti di ictus presentano caratteristiche particolari,
da considerare nell’implementazione dei programmi di SM.
C’era grande variabilità nel tipo, timing e setting degli interventi di Self-
Management (SM)
Necessari ulteriori studi
Raccomandazioni nel 2013
Il goal-setting, l’approccio individualizzato e il supporto dei professionisti erano
strategie comuni tra i programmi sul SM e i processi riabilitativi
Self-Management programmes for people post stroke: a systematic Review.
Lennon S, McKenna S, Jones F (2013) Clin Rehabil
INDICAZIONI dalla LETTERATURA
TIMING dopo lo stroke: > parte dei programmi per SM
erano per pz dimessi dall’ospedale; (min. 24 gg dopo l’ictus)
DURATA dell’intervento: tra 6 e 10 settimane
FORMAT: sessioni di gruppo / individuali
LEADERS dei programmi: operatori sanitari o peer
leaders
CONTENUTI: necessità di adattare sia i contenuti sia la
frequenza delle sessioni; raccomandata la strategia della
ripetizione dei concetti chiave.
Self-Management programmes for people post stroke: a systematic Review.
Lennon S, McKenna S, Jones F (2013) Clin Rehabil
LAY - Look After Yourself : scopo
Sviluppare un programma standardizzato di
Ed. Terapeutica in italiano per pz con stroke in fase post-
acuta
Valutarne l’impatto sul SM e la fattibilità in termini di
costi, carico di lavoro, accettabilità e compliance.
Enrica Cavalli, Paolo
Gherardi, Stefano Righi,
Chiara Masi, Giacomo
Basini, Maddalena Filippini,
Elena Magelli, Lisa Galletti,
Vincenzo Ricci, Valentina
Volenski, Viviana Franchini
Simona Calugi,
Laura Dallolio,
Paola Rucci,
Maria Pia Fantini
Roberta Bardelli, Stefania
Fugazzaro, Monia Accogli,
Monica Denti, Giovanni
Gallo, Mirco Piccinini,
Alessandra Altavilla,
Gennaro Maisto,
Claudio Tedeschi
Piera Clerici, Manuela
Faenza, Fiorella Pivetti,
Francesca Bonacini,
Katiuscia Monari,
Stefano Cavazza
Donatella Pagliacci
Principal Investigator: Dr. M. Taricco
TEAM LAY 2013:
DISEGNO dello STUDIO: Trial Clinico Controllato
• S.Orsola-Malpighi Bologna
• IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova Reggio Emilia
• Nuovo Osp. Civile S.Agostino-Estense Baggiovara
CRITERI di INCLUSIONE • primo ictus
• presenza di caregiver
• disabilità moderata-severa (modified Barthel Index <70)
• assenza di disturbi comunicativi gravi o deficit cognitivi importanti.
PROGETTO LAY: METODI
• 120 pazienti gr. controllo • 120 pazienti gr. intervento
Stroke care e
flussi simili =
FATTIBILITA’
T0 (arruolmento):
• Stroke Self-Efficacy Questionnaire
• Modified Barthel Index
• Short Physical Performance Battery
• Geriatric Depression Scale
• SF-12
• Caregiver Strain Index
T1 (dimissione dalla riabilitazione ospedaliera):
• come T0 +
• soddisfazione paziente e famigliari
• % di rientro a domicilio
• Durata degenza
T2 (2 mesi dopo la dimissione):
• come T0 +
• uso dei servizi territoriali
• opinione del pz sul programma LAY
ASSESSMENTS
Outcome primario: Stroke Self-Efficacy Questionnaire (diff. T2-T0)
Outcome secondari
• Modified Barthel Index
• Short Physical Performance Battery
• Geriatric Depression Scale
• SF-12
• Caregiver Strain Index
• uso dei servizi territoriali
• opinione del pz sul programma LAY
ANALISI STATISTICA
CONFRONTO BASELINE tra centri
La RER ci ha chiesto di raccogliere dati di USUAL CARE su pazienti
con stroke nelle 3 unità riabilitative, prima dell’inizio dell’intervento
(stessi criteri di inclusione e stesse scale di valutazione della fase di
intervento)
Risultati della Usual Care
L’analisi dei dati di Usual Care conferma l’omogeneità dei 3 centri.
Nei primi 12 mesi arruolati 56 pazienti
(BO 20; RE 21; MO15).
Descriptive Statistics
N Minimum Maximum Mean Std. Deviation
Age 56 35,00 87,00 66,98 13,11
MMSE_total_score 53 17,00 30,00 24,52 3,86
CIRS_severity_index 56 1,08 2,54 1,56 0,29
CIRS_comorbidity 56 0,00 8,00 2,25 1,75
Non differenze tra i centri per :
SSEQ (p=0.396)
Modified Barthel Index (p=0.792)
SF-12 (p=0.070)
Short Physical Perfomance Battery (p=0.561)
GDS
Stroke Recovery Perception Scale.
Confronto Ed.Terapeutica non strutturata
nella USUAL CARE nei 3 centri Elementi a supporto del SM nell’ET routinaria BO RE MO
Approccio individualizzato attraverso rieducazione precoce
task-oriented, con riunioni d’equipe programmate per stabilire
obiettivi √ √ √
Informazioni per pazienti con ictus e i loro caregivers
(attraverso colloqui con i professionisti) √ √ √
Informazioni scritte su ictus e fattori di rischio, riabilitazione,
ausili, counselling per ADL e risorse sul territorio (opuscoli
dedicati) √
Piani di cura condivisi rispetto al percorso riabilitativo e la
dimissione, con il coinvolgimento di pazienti e caregivers √ √ √
Supporto motivazionale attraverso il feedback dei
professionisti √ √ √
Goal-setting (quando possibile, goal-setting collaborativo, es:
non in fase acuta, non possibile per pazienti con problemi
cognitivi, ecc.) √ √ √
Identificazione delle barriere (valutazione delle abilità del
paziente, dei care-givers e delle barriere ambientali) √ √ √
MESSA a PUNTO INTERVENTO
TRAINING
OPERATORI
COINVOLTE ASSOCIAZIONI
PROGETTO LAY: fase 1 (primo anno)
A.L.I.CE Reggio A.L.I.CE Modena
MESSA A PUNTO dell’INTERVENTO
- Revisione della letteratura sui contenuti da affrontare nel
programma per pazienti con stroke
- Confronto con ricercatori con esperienza di SM in pz con
stroke (Teresa Damush) e con esperti italiani (Donatella
Pagliacci)
- Standardizzazione in lingua italiana per pazienti in fase
riabilitativa
- Verifica dei temi e sessioni di gruppo con ex-pazienti
(focus group)
TRAINING
- di 1°livello per i professionisti delle Unità di Riabilitazione
coinvolte nel progetto
- di 2°livello per i leaders del programma (6 ricercatori che
avrebbero condotto le sessioni)
Programma LAY
- È un adattamento del Chronic Disease Self-
Management Program di Stanford (messo a
punto con Donatella Pagliacci, leader esperta)
- Disegnato per pazienti con stroke in fase
riabilitativa ospedaliera
- Condotto da professionisti della
riabilitazione (fisiatri, fisioterapisti, infermieri).
NECESSITA’ di ADATTAMENTO
Il CDSMP è un programma comunitario per persone con
condizioni croniche “stabilizzate”.
Persone in fase precoce post ictus, prima di proiettarsi in un
futuro in cui “autogestirsi”, hanno necessità di realizzare cosa
è successo, affrontare la perdita e costruire motivazione e
speranza.
Quindi il programma LAY ha una sequenza:
prima fase contestualizzazione e supporto alla elaborazione dell’evento
seconda fase supporto all’auto-gestione dei problemi più rilevanti per la
fase in cui la persona e la famiglia si trovano;
terza fase preparazione alla dimissione.
QUALE STRUTTURA?
programma di piccolo
gruppo (media
partecipanti 10/14)
Durata: 2 ore-2 ore e
mezzo
Solo sessioni di
GRUPPO
CDSMP LAY2013
gruppo più piccolo del
CDSMP (6-8 persone, tra
pazienti e care-givers)
Durata circa 1 ora-1 ora e
mezzo
Sessioni di GRUPPO +
sedute INDIVIDUALI con
supporto degli operatori
sanitari
GRAZIE!