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L’approccio web 2.0 e le sue ricadute sulle applicazioni di E-Learning: lo sviluppo di un prototipo preliminare per l’apprendimento informale. --- Tesi presentata il 27 Novembre 2007. Voto 110/110TRANSCRIPT
L’approccio web 2.0 e le sue ricadute sulle applicazioni di E-Learning: lo sviluppo di un prototipo preliminare per l’apprendimento informale.
Candidato:Relatore:
Francesco MagagninoProf. Luigi Colazzo
Università degli studi di TrentoFacoltà di Economia
Corso di Laurea Specialistica in NetEconomy
PresentazionePresentazione
• Obiettivo: Applicare il modello Web 2.0 per l’implementazione di innovative soluzioni di E-Learning
• Ipotesi: Il web 2.0 è un ottima piattaforma naturale per la gestione e la valorizzazione della conoscenza.
• Procedimento: Studio delle caratteristiche del Web 2.0 e sviluppo di un prototipo di Personal Learning Environment (PLE).
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E-LEARNING
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E-Learning: principi generaliE-Learning: principi generali
• L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento, agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza(Commissione Europea, 2001)
• Differenti tipologie di esperienze, strumenti e metodologie definite in ambiti diversi di ricerca e sviluppo
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Virtual Learning Environment (VLE)Virtual Learning Environment (VLE)
• Termine che identifica i sistemi di E-Learning classici (Learning Management System (LMS), Course Management System (CMS), Learning Content Management System (LCMS), Managed Learning Environment (MLE), Learning Support System (LSS), Learning Platform (LP))
• Proprietà: Modello formale-istituzionale Risposta alle esigenze della
istituzione che li adotta Riproposizione dei ruoli e delle gerarchie del reale Unità base: il corso
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E-Learning: limitiE-Learning: limiti
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• Cause di tipo economico: modelli di business sbagliati eccessiva euforia dei mercati
sulle dot-com
• Inefficienza del modello pedagogico inadeguatezze dei metodi di
insegnamento inadeguatezze dei modelli
didattici
“In realtà, fino ad oggi l'e-learning non ha rivoluzionato né l'apprendimento né l'insegnamento”(OCSE 2005)
WEB 2.0
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Web 2.0Web 2.0
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Web 2.0 è un’evoluzione della struttura della rete in senso sociale.
» Collaborare» Socializzare» Condividere
Web 2.0 [..] unisce le persone online attraverso servizi aperti che favoriscono la creazione di community, ampliando esponenzialmente la capacità di trovare, utilizzare, condividere ed “espandere” contenuti. (Web 2.0 Yahoo! Vision)
Web 2.0: proprietàWeb 2.0: proprietà
Contenuti• User Generated Content (UGC)
Da utente lettore ad utente autore, Da fornitore di contenuti a fornitore di
contenitore• Mash-up
Aggregazione secondo i bisogni degli utenti (Rss/API)
Fruizione su diverse piattaforme
Classificazione• Disintermediazione della classificazione
(tags) Dalla Tassonomia alla Folksonomia Classificare l'informazione dal basso, in
modo non strutturato9
[Dion Hinchcliffe]
E-LEARNING 2.0
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E-Learning + Web 2.0 = E-Learning 2.0E-Learning + Web 2.0 = E-Learning 2.0
• Evoluzione sociale dell’ E-Learning Modello focalizzato sulla gestione e
diffusione della conoscenza informale Nuova l’idea di interattività e di
collaborazione Variano ruoli di docente e studente
• Modelli di riferimento Socratico, metodologia maieutica (vs Sofisti/monastero)
“Gli studenti non venivano considerati come obiettivi per la trasmissione della conoscenza, ma come compagni di apprendimento.”
Impostazione costruttivista (vs con comportamentista)
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Personal Learning Environment (PLE)Personal Learning Environment (PLE)
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Formal e-learningSistemi chiusi (standard)Centralizzazione potere/VerticisticoTrasmissione conoscenza pushRuoli distinti insegnante/studenteComunicazione monodirezionaleComunità chiuse. Comunità=CorsiDivisione mom. formativo/non formativoSupportare processo esistente
Informal e-learningSistemi aperti (mashup)Distribuzione potere/OrizzontaleTrasmissione conoscenza pullNon riproposizione dei ruoli del realeComunicazione multidimensionaleComunità aperte, autodefiniteLife Long LearningIntroduzione di nuovo processo formativo
PLE (Personal Learning Environments)PLE (Personal Learning Environments)VLE (Virtual Learning Environments)VLE (Virtual Learning Environments)
Non in antitesi/sostituzione ai sistemi di E-Learning tradizionali. Complementari.
APPLICAZIONE PRATICA
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1. Aggregare la conoscenza degli utenti generata sul web in luoghi virtuali diversi.
2. Creazione di comunità virtuali trasversali rispetto alla locazione fisica degli utenti e alle loro comunità nel reale.
3. Ambiente orizzontale che superi le gerarchie del reale.
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PEENV: servizi aggregatiPEENV: servizi aggregati
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PEENV: processo di aggregazionePEENV: processo di aggregazione
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PEENV: la strutturaPEENV: la struttura
• Utente ComunitàFileTag Altri Utenti
• ComunitàUtentiFileTag
• FileComunitàUtentiTag
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PEENV: relazione tra gli utentiPEENV: relazione tra gli utenti
Diretta
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Di prossimità• Tag personali• Comunità di appartenenza• File preferiti
PEEN
V: P
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ENV:
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Post dei blog aggregati
Gli utenti del sistema
Le comunitàdel sistema
File recenti
PEEN
V: P
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Pag
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unità
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Post dei blog aggregati relativi agli utenti della comunità
Dislocazione geografica degli utenti della comunità
Utenti Iscritti comunità
Dati generali della comunità
File adottatie associati
PEEN
V: P
agin
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ePE
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file
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File
Commenti
Comunità collegate
Dati file
Utentiassociati
Sviluppi futuriSviluppi futuri
• Prima versione βeta (3 mesi) Test su DISA Analisi risultati (a 6 mesi)
• Da porre attenzione Eccessiva dipendenza Relazione prossimità: Introduzione dei pesi
Caratterizzare comunità “istituzionali”
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ConclusioniConclusioni
• Primo tentativo di introdurre principi Web 2.0 nei sistemi di E-Learning
• E-Learning + Web 2.0 = Valore alla conoscenza informale
• Aspetti sociali ormai fondamentali negli ambienti virtuali
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GRAZIEFrancesco Magagnino
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