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AGRICOLTURA I lavori nell’orto a gennaio MUSICA Led Zeppelin L’ANGOLO DI PIO Grasso se ne va e il PD dimagrisce ancora AUTOMOBILI Subaru Essence Seguici su e clicca “mi piace” su e su www.ilcampanile.info

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AGRICOLTURAI lavori nell’orto a gennaio

MUSICALed Zeppelin

L’ANGOLO DI PIOGrasso se ne va e il PD

dimagrisce ancora

AUTOMOBILISubaru Essence

Seguici su e clicca “mi piace”su e su www.ilcampanile.info

Il Campanile Dicembre 20172

Il Natale 2017 è diverso dal Natale de-gli anni scorsi: la lotta contro il terrori-

smo ci ha precipitato in una situazione an-gosciosa, come al tempo della Secondaguerra mondiale. Dopo il crollo delle TwinsTowers a New York l'11 settembre 2001,

il mondo non è più quello di prima.In Italia ci sono ormai oltre due milioni di stranieri di di-verse provenienze.Se l'Occidente non è capace di integrare queste massedi popolo, nascono incomprensioni, razzismo, lotte, cri-minalità e, Dio non voglia in Italia, terrorismo! Abbiamotutti paura per il nostro futuro. È difficile in questa situa-zione porgervi gli Auguri di Buon Natale. Come affron-tare l'emergenza del terrorismo e come creare buoni rap-porti col mondo islamico? Probabilmente la vera solu-zione al nostro problema sta nel tornare a Gesù di Na-zareth, il Bambino Figlio di Dio che rinasce a Natale.

Dobbiamo recuperare il senso forte della fede e dell'iden-tità cristiana. Voi siete battezzati, il Vangelo lo conoscetetutti e lo spirito di Gesù è quello delle Beatitudini. Ogginon c'è altro da fare che rafforzare questa identità evita cristiana.Un fatto spirituale non si può combattere con mezzi uni-camente militari, finanziari, diplomatici, politici, culturali.Bisogna confrontarsi con mezzi spirituali altrimenti siamosu un'altra lunghezza d'onda e non ci capiamo più. Sel'Occidente perde la sua tradizione cristiana è sconfittodai popoli giovani che hanno una fortissima identità re-ligiosa. Per la nostra stessa sopravvivenza dobbiamodare testimonianza del Vangelo, se non vogliamo finirecome l'Impero romano decadente (nei secoli II-V), tra-volto dai barbari e dalle giovani comunità cristiane chein Gesù di Nazareth ci credevano davvero.Auguri e Buon Natale a tutti.

[email protected]

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Sommario

Periodico di informazione localeDICEMBRE 2017 - Anno XVIII, numero 10

distribuzione gratuitaEdizioni Green - Via Roma, 13 - 63082 Castel di Lama (AP)

P. IVA: 01936680444Aut. Trib. Ascoli Piceno n. 360

del 25/06/1999 - ROC n. 21084 del 11/05/2011

Sede redazione:Via Roma, 9 - 63082 Castel di Lama (AP)

Tel/Fax [email protected] - www.ilcampanile.info

Direttore Responsabile: Sandro Conti BorbonePresidente: Enzo Agostini

Stampa: Grafiche Tacconi srl - Ascoli Piceno

Collaboratori: Andrea Calvaresi, Cecilia Bellisi, Marino Felicioni,Pio Tempera, Bruno Allevi, Athos Capriotti, Francesco Petrelli,Claudia Di Battista Rodi, Marina Premici, Martina Mascetti,Cristina Ricci, Maurizio Borghi, Sara Capriotti, Alessia De Angelis.

Gli articoli inviati per la pubblicazione sono sottoposti al-l’esame del Comitato di Redazione. Le opinioni eventual-mente espresse in essi rispecchiano esclusivamente il pen-siero dell’autore non impegnando, di conseguenza, laresponsabilità del Comitato di Redazione.

il Campanileil Campanile

NATALE 2017

Editoriale - Natale 2017

Castel di Lama - Prossimo Convegno

Riconoscimenti - La Pizza Napoletana Patrimonio dell’Umanità

Sociale - Difficoltà scolastiche: ecco cosa fare a scuola e in famiglia

L’angolo di Pio - Grasso se ne va e il Partito Democratico dimagrisce ancora

Alimentazione - Un tempo era la fame, oggi la dieta

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La ricetta del mese - Carbonara bianca allo Speck

Musica - Led Zeppelin

Agricoltura - I lavori nell’orto a gennaio

Sociale - Non uccidete Babbo Natale

Sociale - Turismo per ciechi ed ipovedenti

Arte - Mara As Muse di Mario Vespasiani

Amici animali - Cosa evitare durante le Feste di Natale

Automobili - Subaru Essence

di Andrea Calvaresi

Editoriale

3Il Campanile Dicembre 2017

PROSSIMO CONVEGNO

Abreve l’Associazione Culturale “Il Campanile”, che pubblical’omonima rivista, celebrerà il 20esimo anno dalla sua fondazione

ed annuncia un convegno che si terrà nella Sala Consiliare del Co-mune di Castel di Lama, dal titolo “Mondo reale e mondo spirituale,due mondi a confronto: la morte non esiste.

Dettagli sui prossimi numeri di questa stessa [email protected]

Castel di Lamadi Enzo Agostini

7dicembre 2017: il 12° Comitatoper la Salvaguardia del Patrimonio

Culturale Immateriale dell’UNESCOdall’Isola di Jeju, nella Corea del Sud,dichiara la Pizza Napoletana Patrimo-

nio dell’Umanità, anche se da alcuni anni era già“”specialità tradizionale garantita (STG)”.Ma cosa è davvero la “Pizza Napoletana”? Nellepizzerie “storiche” di Napoli la "pizza" è essen-zialmente la famosa Margherita.La Margherita, attestata tra il 1715 ed il 1725, di-venne, poi, leggendaria nel 1889 quando il cuoco

Raffaele Esposito, dell’antica pizzeria Brandi tut-to’ora esistente, preparò per Sua Maestà la Re-gina Margherita una pizza particolare, la fece coni colori che rispecchiavano la bandiera Italiana,cioè il bianco con la mozzarella, il rosso con il po-modoro ed il verde con il basilico.La preparazione ha un ruolo importantissimonella buona riuscita della pizza napoletana: la“massa” composta da acqua, sale, farina e rigo-rosamente lievito madre con lievitazione fino a 12ore, comprende una serie di manuali passaggicome lo “staglio”, poi seguono l’”ammaccatura”,la preparazione del “cornicione” e lo “schiaffo” perla stesura a mano sul banco rigorosamente dimarmo cosparso di farina.La “pizza” deve essere “fine di pasta e ben cotta”,condita con pomodori pelati San Marzano, op-pure pomodorini freschi, mozzarella di bufalaDOP ed olio extravergine di oliva. Un cornicionemorbido, non molto alto e la pasta centrale almassimo di 3-4mm.Ma i veri segreti per fare buona una pizza napole-tana stanno, oltre che nelle mani del “pizzaiolo”,anche nel “masto fornaio” che sceglie la legna,segue la temperatura del forno (485 gradi), usa lepale a seconda del caso, di legno o di ferro e re-dige la cottura per 1 minuto, 1 minuto e mezzo.Una curiosità: Il Masto Fornaio, per vedere se ilforno è a temperatura ottimale, usa gettare nelsuddetto una manciata di farina che, se brucia amezz’aria, vuol dire che è pronto per cuocere.Secondo la Coldiretti la pizza in Italia genera unfatturato di circa 12 miliardi di euro l’anno. GliAmericani detengono il primato di consumo con13Kg. a testa annui, gli Italiani in testa alla classi-fica in Europa con 7,6Kg. annui.

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Riconoscimenti

a cura della Redazione

LA PIZZA NAPOLETANAPATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Il Campanile Dicembre 20174

DIFFICOLTÀ SCOLASTICHE:ECCO COSA FARE A SCUOLAE IN FAMIGLIA

Il 16 Novembre ad Ascoli Piceno si èparlato di tale argomento con il Pro-

fessor Piero Crispiani della Univer-sità degli Studi di Macerata, Direttorescientifico del centro italiano disles-

sia (CID), uno studioso e ricercatore della mate-ria. Ciò grazie all'interessamento della Pedagogi-sta Vanessa Comini del Centro Victor di Ascoliche porta avanti tali ricerche nella no-stra zona. Approfondire il metodo Cri-spiani, le sue basi neuroscientifiche emotorie, la sua applicazione nellepratiche rieducative per lo sviluppoglobale dei bambini e degli adole-scenti, è stato l'obiettivo dell'incontrocon il pubblico di Ascoli, Castel diLama e paesi limitrofi. La teoria allabase del metodo Crispiani, che traeorigine dagli studi neurobiologici eneurofunzionali, riconosce nella dislessia un di-sordine i cui presupposti evidenziano come siadifferente l'approccio ai disturbi dell'apprendi-mento rispetto agli orientamenti che parlano delladislessia come un problema di natura fono-se-mantica.Il paradigma teorico di riferimento è il modellobio-psico-operante che tende a dare rilievo alleattività motorie nei processi cognitivi di sviluppo

alla persona. In tale ambito si declina un approc-cio di analisi e valutazione definito Approccio Em-pirico Semeiotico (AES) che privilegia una moda-lità di lavoro centrata sull'osservazione ravvici-nata e soggettiva della persona. Questa guida alla valutazione si pone l'obiettivodi fornire uno strumento semplice ed immediatoper chi opera nella scuola, perchè è di fondamen-tale importanza riuscire a cogliere i segnali, i sin-tomi primari che rappresentano le funzioni distur-bate come la lettura, la scrittura e il calcolo. Talestrumento osservativo permetterà di elaborare unprofilo dell'allievo e delle sue possibili difficoltà.

Successivamente sarà possibile av-viare un trattamento abilitativo perso-nalizzato attraverso il SistemaCO.CLI.T.E (Cognitivo Clinico Tratta-mento Educativo) volto a lavorare su9 azioni che compongono il sistemadi apprendimento e cioè le capacitàfunzionali: Motorie, Percettive, Me-moria, linguistiche, di pensiero,grafo-motorie e quelle di lettura scrit-tura e matematica. Gli obiettivi in sin-

tesi sono quelli di migliorare sia le competenzedel leggere e scrivere e delle prestazioni mate-matiche e sia di potenziare la fluidità e l'accura-tezza delle funzioni esecutive complesse. Tal-volta è sufficiente un training breve per raggiun-gere traguardi specifici importanti.All’appuntamento ha partecipato la Dott.ssa SiviaGiorgi, dirigente scolastica e la Dott.ssa VanessaComini del Centro Itard.

di Nazzareno Quinzi

Sociale

5Il Campanile Dicembre 2017

Cari concittadioni il NATALE è vici-nissimo e prima di addentrarci

nel suo magico mondo facciamo ilpunto sulla situazione politica Nazio-

nale e locale. A livello Nazionale ha fatto scalporel’abbandono del Partito Democratico da parte delPresidente del Senato GRASSO.Le razioni sono contrastanti, al-cuni pensano che andando viaGRASSO il partito ne guada-gnerà in salute, altri invece criti-cano questo continuo dimagriredel Partito.Si vedrà come si vedrà nel Par-tito Democratico di Castel diLama dove il GRASSO sembrainvece abbondare dato che c’ègià stata la prima “PORCHET-TATA” in Località Villa Cese efin qui nulla di male, l’importanteper i Cittadini e gli eventuali Elettori è che non sitraghettino poi le “PORCHETTATE” in Municipioanche se VINCE CAMELA c’è la garanzia, chia-miamola quasi musulmana, che ciò non avvenga.E i candidati sindaci degli altri schieramenti?Stanno tutti cercando con la lanterna i CANDI-DATI PASTORI con le greggi più numerose permetterli in Lista in attesa poi dell’arrivo dei REMAGI:CI che potrebbero ORIENTARE (d’altrondei RE MAGI venivano dall’Oriente) il voto Lamensenel bene ma anche nel male. Tornando al NATALE... si sa che il nostroGRASSO cioè BABBO NATALE non ci ha abban-donato e quest’anno ha trovato di nuovo la deso-lazione nella PARTE ALTA del PAESE ad ecce-zione della riapertura del BAR ROMA PIATTONI

di MAICO ARGENTINI ubicato ora a mo’ di staf-fetta tra la Zona Fiera e la Vecchia Piattoni.Un BAR con il colore della speranza e un BBARcon la doppia B perchè ha anche il Biliardo.Per dirla tutta, in fatto di BAR, BABBO NATALEha notato un pareggio, UNO AD UNO, tra Sopra eSotto perche anche a Villa S. Antonio, con unaubicazione vicinissima al preesistente BAR, haaperto il TOMMY’S CAFFÈ sulla via Salaria, de-stinato per la sua completezza e bellezza di arre-damenti, a diventare ICONA della Vallata delTronto.Nel sotterraneo ha anche una ENOTECA feno-

menale e se è vero che il vino fasangue potremo chiamarlaEMOTECA.Quali altri novità ha trovatoBABBO NATALE a Castel diLama? Sempre in ambito com-merciale un nuovo VERNIS-SAGE per CITTÀ DELLESTELLE che ha rinnovato tan-tissimo con nuove attività e una“PIAZZA” degna di struscio.Comunque prima che le sueRenne puntassero in altre dire-

zioni BABBO NATALE ha voluto lasciare un MES-SAGGIO AUGURALE davanti al MUNICIPIO LA-MENSE... CARI TERREMOTATI QUEST’ANNOVI HO TROVATO“SPAESATI” COME UNANNO FA MA L’ANNOPROSSIMO, QUANDOTORNERÒ, SPEROTANTO CHE LE COSESIANO DAVVERO MU-TATE FINO AL PUNTODI NON DOVERVI PIÙCHIAMARE TERREMO-TATI MA TERREMU-TATI. BUON NATALE!

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di Pio Tempera

GRASSO SE NE VAE IL PARTITO DEMOCRATICODIMAGRISCE ANCORA

L’angolo di Pio

Il Campanile Dicembre 20176

UN TEMPO ERA LAFAME, OGGI LA DIETAdi Marino Felicioni

Gli studi e ricer-che sulla Dieta

Mediterranea (mo-dello nutrizionalestudiato approfondi-

tamente dal fisiologo statunitenseAncel Keys ), ci portano agli annicinquanta del secolo scorso ma al-trettanto interesse si ha nel cono-scere come mangiavano i nostriavi nel primo novecento, quandoin campagna vigeva la famosamezzadria marchigiana ed il pe-riodo era caratterizzato dallaguerra, diffusa povertà e frequentemortalità infantile.Se andiamo a leggere qualchescritto dell’epoca o anche i com-piti degli alunni con le intervisteai nonni su come vivevano e cosamangiavano da bambini, consta-tiamo che il loro problema era so-prattutto la malnutrizione, carenzedi vitamine, di proteine e sali mi-nerali mentre oggi gran parte dellemalattie sono legate allo stato diipernutrizione.Bisogna tuttavia fare attenzionepoiché molti scritti dell’epoca si li-mitano a descrivere il mangiare deiricchi mentre la maggior partedelle famiglie in difficoltà mangia-vano quello che avevano o chetrovavano.Più che pasta asciutta,la tavola era piena di minestre ezuppe, la carne era del giorno fe-stivo e limitatamente agli animalidi bassa corte (conigli e polli); leerbe trovate o dell’orto erano pre-senti a pranzo ed a cena, il panefatto in casa a partire dalla farinadel proprio grano e mais.La proteina, quasi sempre di ori-gine vegetale (fagioli, ceci, piselli,lenticchia, ecc.) era molto rappre-sentata tra gli alimenti tipici ed au-toprodotti come pure le frittate e leuova del proprio pollaio.Ma la cucina si realizzava sempre

con un occhio al piatto ed uno alportafoglio, poiché la vergara peracquistare alcuni generi di cuiaveva bisogno (sale, zucchero,sardine, ecc ), vendeva parte delleuova, pelli e conigli, polli, camo-milla, semi di sulla di crocetta e dizucca.La pasta asciutta o in brodo, eraprodotta dalle donne che così abi-tuate, erano capaci di “ammassareli taccù” senza uovo. Alla sera erafrequente un pancotto con l’uovoa volte sostituito da un fusticinodi salsiccia con tanta cicoria tro-vata per contorno.Nelle migliori famiglie non manca-vano gli insaccati realizzati dall’al-levamento casalingo del maiale,anche se in buona parte servivanoper particolari lavori (mietitura,trebbiatura, vendemmia) che so-vente impegnavano personaleesterno alla famiglia come scam-bio di manodopera. Si consuma-vano molti cibi ricchi in grassi sa-turi come il lardo di maiale mentrei dolci erano tipici delle grandi fe-ste, la frutta era quasi sempre pre-sente (mele, pere, fichi) essendospesso prodotto di stagione dellaterra che coltivavano.I nostri avi non possedevano molteconoscenze sulla salute e quindinon sapevano di soffrire di diabeteo ipertensione, all’epoca i magrierano i malnutriti che se la pas-savano male mentre i cicciottellierano quelli pieni di salute.Tante cose non andavano ma nonmancavano le positività:– si cibavano con prodotti freschi

e di stagione;– conoscevano bene la filiera del

cibo poiché loro producevano glialimenti;

– mangiavano meno di noi in con-siderazione del minore benes-sere generale;

– impegnati nel lavoro fisico,erano quasi sempre in movi-mento.

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La ricetta del mese

di Sauro Angelozzi

Ingredienti:400 gr di spaghetti;3 uova;50g. di parmigianograttugiato;200g. di mozzarella fiordi-latte50g. di speck a dadiniSale e pepe q.b.

Preparazione:Portare ad ebollizione e sa-lare l’acqua per la cotturadegli spaghetti.In una terrina, mettere leuova sgusciate,unirle al parmigiano,un pizzico di sale e pepe esbattere con una forchetta. Tagliare la mozzarella a da-dini ed unire tutto al prepa-rato di uova e parmigiano.Cuocete gli spaghetti aldente ed insieme allospeck, versateli subito nellaterrina contenente il condi-mento in modo da fonderela mozzarella e rapprenderele uova.

CARBONARA BIANCA

ALLO SPECK

Alimentazione

7Il Campanile Dicembre 2017

LED ZEPPELINdi Maurizio Borghi

ILed Zeppelin si formarono nel1968 e per tutta la loro carriera

conclusasi nel 1980 rimasero unquartetto molto stretto, compostodalla voce Robert Plant, il chitarri-

sta Jimmy Page, il bassista John Paul Jones e ilbatterista John Bonham. Nonostante siano pas-sati quasi trentotto anni dal loro scioglimento iLed Zeppelin continuano ad avere un grandis-simo successo e si stima che, dal loro esordio adoggi, abbiano venduto più di trecento milioni didischi.Nel 1995 entrarono a far parte della Rock andRoll Hall of Fame e nel 2003 la rivista RollingStone li posizionò al quattordicesimo posto tra icento musicisti più importanti di tutti i tempi. Il lorostile, un misto di heavy metal, blues, rock and rolle folk mischiato alla sapiente arte di tutti e quattroi componenti non lasciarono adito a dubbi, stavanascendo una rivoluzionemusicale e loro ne erano iprincipali artefici.Il loro primo album, l’omo-nimo Led Zeppelin uscì nel1968 e fu un immediato suc-cesso. Nel 1969 vinse un di-sco d’oro e raggiunse il de-cimo posto della classificaBillboard 200.Cavalcando l’onda dell’immediato successo,l’anno successivo al disco d’esordio uscì LedZeppelin II e anche questo trovò grande riscontronella critica. Tra i brani di maggior successo sipossono ricordare Whole Lotta Love, Heartbrea-ker, Ramble on e Moby Dick. I tempi di Moby Dicknel triplo album How the West was Won (pubbli-cato nel 2003 e contenente le registrazioni tenu-tesi al 25 giugno al Los Angeles Forum e al LongBeach Arena il 27 giugno) si allungano incredibil-

mente. Moby Dick la cui durata è di 04:21 diventadi 19:20 minuti, stessa sorte accade per WholeLotta Love che dai classici 05:31 minuti si passaai 23:08 minuti. E tutto questo senza apparire maiscontati, le melodie scorrono fluide, gli accordisembra che nascano da soli, i Led Zeppelin sem-bra non abbiano scelta, devono continuare a suo-nare come non esistesse mai una fine e non la sipotesse trovare.Nel 1970 uscì Led Zeppelin III e nel ’71 Led Zep-

pelin IV, in quest’ultimo di-sco si possono scorgere gliinteressi per l’esoterismo ele letture fantastiche di Ro-bert Plant, in parte riscontra-bili Black Dog e in The Bat-tle of Evermore.Nel 1973 per la prima voltavollero dare un vero nome alloro nuovo lavoro, nacque

Houses of the Holy. I nomi li contennero anche idischi successivi: 1975 Physical Graffiti; 1976Presence; 1979; In Through the Out Door e comeultimo disco nel 1982.Nel 1980 morì John Bonham a causa di un’ele-vata ingestione di alcool, questo fatto decretò loscioglimento della band.I rimanenti membri si rincontrarono sporadica-mente solo per varie reunion.

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Musica

Il Campanile Dicembre 20178

a cura della Redazione

Gennaio: semina, raccolto e lavorinell’orto di casa.Nel mese di gennaio, soprattutto apartire dalla seconda metà, quandoil pericolo delle gelate comincerà adallontanarsi, sarà possibile preparare

il proprio orto alla semina delle varietà di cui sivorranno raccogliere i frutti nel corso dei mesi suc-cessivi.Sarà inoltre opportuno dedicarsi alla semina in se-menzaio, soprattutto nelle regioni dal clima rigidoe per le piantine più delicate. L’orto di gennaio puòoffrire un ricco raccolto di prodotti invernali daportare sulle nostre tavole. Non bisogna inoltre di-menticare di raccogliere le erbe aromatiche da es-siccare o da utilizzare fresche in cucina.

COSA SEMINARE A GENNAIONel mese di gennaio, soprattutto se si vive in unaregione dal clima mite e se si ha la possibilità diseminare le proprie piante in ma-niera protetta, ad esempio ricorrendoad un semenzaio, è possibile proce-dere alla semina di numerose piantee ortaggi, di cui si potranno coglierei frutti nei mesi primaverili. Particolareattenzione, dal punto di vista della pro-tezione dal gelo, dovrà essere postaalla semina di peperoni, pomodori,melanzane, rucola e basilico. Se ilclima non è particolarmente rigido, èpossibile seminare direttamente inpiena terra fave, piselli e carote. Nel

mese di gennaio è inoltre possibile dedicarsi al tra-pianto dei carciofi e dei bulbi di aglio e di cipolla.A gennaio è possibile seminare:Basilico - Carote - Cavolfiori - Cavolo cappuccio -Cipolle - Fave – Lattuga - Melanzane - Meloni - Pe-peroni - Pomodori - Piselli - Porri - Prezzemolo -Radicchio - Ravanelli - Rucola - Sedano - Spinaci eZucchine. Consigli per la seminaNelle zone in cui a gennaio il gelo si farà ancora sen-tire, è bene ricorrere alla semina in semenzaio pergli ortaggi più delicati, in modo da poter eseguire illoro trapianto nell’orto quando il clima sarà più fa-vorevole. È inoltre possibile utilizzare semenzai ocassoni riscaldati, oppure tunnel di protezione in cuivi sia un corretto ricircolo dell’aria.Per chi possiede un orto casalingo, vi è la possibi-lità di costruire piccoli semenzai utilizzando conte-nitori alimentari di recupero, come piccoli barattolidi plastica di cui bucherellare il fondo.

IL RACCOLTO DEL MESE DI GEN-NAIOA seconda di quanto seminato nelcorso dei mesi precedenti, a gennaiosarà possibile raccogliere alcuni tra iseguenti ortaggi invernali: Bietole-Catalogna - Cavolfiori - Cavolini diBruxelles - avolo cappuccio - Ca-volo nero - Cavolo verza - Finocchi- Indivia - Porri - Radicchio - Rava-nelli - Spinaci.Chi ha a propria disposizione degli al-

I lavori nell’orto a gennaioI lavori nell’orto a gennaio

9Il Campanile Dicembre 2017

beri da frutto, potrà inoltre raccogliere e gustaremele, arance, mandarini, mandaranci. Da nondimenticare le erbe aromatiche: timo, rosmarino,origano, salvia e alloro.

ORTO SUL BALCONE A GENNAIOChi possiede un orto sul balcone, nel corso delmese di gennaio dovrà ricordare di proteggere lepiante dal gelo utilizzando dei teli appositi. Sarà cer-tamente possibile effettuare il raccolto delle erbearomatiche coltivate in vaso, come rosmarino, sal-via e origano. Se il balcone è protetto, se si ha a di-sposizione un semenzaio o se si vive in una regionedal clima mite, è possibile dedicarsi alla semina dierbe e ortaggi adatti alla coltivazione in vaso, comeravanelli, rucola, carote, lattuga, radicchio, basilico,erba cipollina, prezzemolo e valeriana.

I LAVORI NELL’ORTO SECONDO IL CALENDA-RIO LUNARELuna crescenteCon la luna crescente la tradizione suggerisce dieffettuare la semina di pomodori, peperoni, me-lanzane e basilico. La rucola e i ravanelli potrannoessere seminati in semenzaio o in un luogo ripa-rato, così come il radicchio e la lattuga da taglio. Igiorni di luna crescente sono la scelta preferibileper effettuare i trapianti di carciofi, bulbi di aglioe cipolla. Carote e prezzemolo possono essere se-minati in luna crescente per favorirne la crescita.La luna sarà crescente dal 1 8al 30 gennaio 2018.Luna calanteLa tradizione popolare vuole che con la luna ca-lante si dia inizio ad una nuova stagione per ilvigneto a partire dalla potatura. Essa però dovràessere rimandata al mese di febbraio nel caso incui il clima risulti particolarmente rigido, in modo danon arrecare danni alle proprie viti da uva. Nel frat-tempo si potranno preparare i supporti per le viti.Con la luna calante si consiglia di effettuare la se-mina di cavolo cappuccio, sedano, radicchio e lat-tuga. È inoltre possibile iniziare a preparare il ter-reno per la coltivazione delle fragole.La luna sarà calante dal 3 al 17 gennaio 2018.Luna pienaI giorni di luna piena rappresentano il momento mi-gliore per dedicarsi alla raccolta delle erbe aro-matiche da essiccare . L’orto di gennaio offre la pos-sibilità di dedicarsi alla raccolta non soltanto di sal-via, alloro e rosmarino, ma anche di timo e di ori-gano. La fase di luna piena è ritenuta la migliore perdedicarsi alla concimazione degli alberi da frutto.La luna sarà piena il 2 ed il 31 gennaio 2018.

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Il Campanile Dicembre 201710

Il Natale è arrivato, e molti genitorisi ritrovano a porsi le stesse do-

mande: quando dire ai propri figli cheBabbo Natale non esiste? C’è un’età

giusta? Come fare? Come reagiranno i bambiniquando scopriranno la verità?Prima di rispondere a queste domande però, èbene fare delle precisazioni.Molti genitori sono convinti che raccontare ai pro-pri figli la storia di Babbo Natale potrebbe renderlidei “creduloni”. In realtà, molti studi scientifici di-mostrano che non solo non è vero, ma che anzi,può essere addirittura utile. Fino a circa 6 anni in-fatti, il modo di vedere la realtà del bambino è ca-ratterizzato dal cosiddetto “pensiero magico”: ciòche per noi adulti può essere assurdo (come cre-dere Babbo Natale o alla Befana appunto), perloro può essere coerente e accettabile, perchè daun punto di vista cognitivo non hanno ancora svi-luppato un vero e proprio pensiero razionale.Quindi il credere a questa magica storia non puòintaccare la loro capacità di giudizio, semplice-mente perchè non è ancora sviluppata.

Inoltre, l’immagi-narsi la storia diquesto perso-naggio, l’inge-gnarsi a pen-

sare a comepossa in una solanotte consegnaretutti i regali, dicome faccia avolare ecc. ecc.,è per il bam-bino un utile

esercizio per alle-nare l’immagina-zione e la capa-cità di ragiona-mento.Solitamente finoa 5 anni i bam-bini credono in-condizionatamentea Babbo Natale, a 7sono in molti a dubitare, a 9 non ci crede quasipiù nessuno. In ogni caso però, sarebbe oppor-tuno non rivelar loro la verità, ma lasciare che lascoprano da soli. Solitamente questa scopertanon avviene mai in modo improvviso, ma è ilfrutto di una serie di sospetti precedenti (intornoai 6-7 anni). Se il bambino comincia a farvi do-mande dirette e insistenti su di lui, perché ormaicomincia a capire, forse i tempi sono maturi perconfermare i suoi sospetti. Se è ancora piccolo (edunque non pronto) e ha sentito dire che BabboNatale non esiste, rassicuratelo dicendogli chemolte persone non ci credono, ma voi si. Se in-vece comincia ad essere grandicello (intorno ai 9anni) e ancora difende il suo mito, forse è il casoche – con delicatezza – gli riveliate la verità: è im-pensabile che un uomo possa andare in giro per ilmondo su una slitta volante trainata da renne! In ogni caso, le ricerche sull’argomento dimo-strano che la maggior parte dei bambini reagiscetranquillamente a questa scoperta, e che qualoramanifesti delusione o sentimenti negativi sonocomunque di breve durata. Di solito sono piutto-sto i genitori a manifestare tristezza e nostalgia. Quindi potete stare tranquilli: alla scoperta cheBabbo Natale non esiste i vostri figli vi perdone-ranno questa “bugia bianca” piacevole… e so-prattutto conveniente!! Auguri!

[email protected]

della Dott.ssa Sara Capriotti

SocialeNON UCCIDETE BABBO NATALE!

11Il Campanile Dicembre 2017

OCCASIONI NATALE 2017

Fino ad esautimento scorte - I prezzi sono IVA esclusa

SMERIGLIATRICEBOSCH GWS 1400

A SOLI 117,00€

SMERIGLIATRICEWSG 7-115

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Il Campanile Dicembre 201712

TURISMO PER CIECHIED IPOVEDENTIdi Francesco Petrelli

ASCOLI PICENO - Oggi, semprepiù spesso, si parla di turismo

accessibile, di arte e di cultura ac-cessibile, la sezione dell'Unione Ita-liana dei Ciechi e degli Ipovedenti di

Ascoli Piceno-Fermo ha posto molta attenzioneal turismo dei propri soci con gite appropriate altipo di utenti particolari.Esse sono sempre mirate a monumenti e luoghida visitare con l'aiuto di guide esperte e formate.Le escursioni naturalistiche sono anch'esse daascrivere a questo tipo di particolare attenzione.Nei giorni scorsi, un gruppo diuna ventina di soci provenientidalle varie località delle dueprovince, hanno visitato il boscodel Cugnolo: un gioiello del pa-trimonio floristico dell'intero lito-rale marchigiano, vicinissimo alborgo medievale di Torre diPalme, frazione di Porto S.Giorgio.Si tratta di un'escursione naturalistica di circa 2ore in uno dei pochissimi lembi intatti di Macchia

Mediterranea ditutto l'Adriatico.Una foresta sem-preverde o mac-chia primaria cheproprio per la suaintegrità è inseritanelle Aree Flori-stiche Protettedella Regione.

La visita è stata possi-bile grazie al coinvol-gimento dei Carabi-nieri Forestali delgruppo di Ascoli Pi-ceno e della stazionedi San Benedetto delTronto che hanno ac-compagnato le per-sone non vedenti eipovedenti descri-vendo con compe-tenza e professiona-lità la diversità dellepiante e del particolareecosistema che si è sviluppato in tale area.

"Durante la passeggiata - ha ri-ferito il presidente dell'UICI, Cri-stiano Vittori - ci sono stati varimomenti in cui è stato possibileconoscere, attraverso il tatto, lediverse specie di alberi e ce-spugli tipici della macchia medi-terranea, riconoscerne la con-formazione del tronco e la tipo-logia delle foglie e le diverse es-

senze odorose. Alcuni non vedenti, accompa-gnati dagli studenti del corso di Tecnici per lapromozione di prodotti e servizi turistici dellaRegione Marche e gestito dalla CooperativaPapa Giovanni XXIII, hanno raggiunto la Grottadegli Amanti attraverso un percorso molto ripidoe accidentato reso possibile sono con l'aiuto dicorde.Un momento di cultura ambientale e di sana vitacampestre attraverso la riscoperta di aree natu-ralistiche immeritatamente ignorate".

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Sociale

13Il Campanile Dicembre 2017

La figura della Musa compare neiracconti mitici fin dall'origine del-

l'umanità, cercata e citata da Omeronelle prime righe sia dell'Iliade che del-l'Odissea, arriva ai giorni nostri, ma

con un significato decisamente mutato e ridimen-sionato. Un tempo intesa come complice dell'ese-cutore che la invita a guidare il "suo braccio" inun'opera composta a metà, sembra oggi essersi ri-convertita, ridimensionata al massimo nel ruolo diattrice o modella che si presta dietro compenso alruolo o al brand che è chiamata a rappresentare.Mario Vespasiani torna invece all'origine, ancheperchè la Musa è stata sempre presente nella suaopera creativa e con questo progetto non fa altroche evidenziare la naturalezza di un percorso chefonde arte e vita. Nessuna strategia, nessuna vo-glia di provocare come vogliono le attuali tendenzedell'arte contemporanea, bensì un'intenzione di te-stimoniare con decisione la parità dei ruoli pur nelledifferenze, che a volte si invertono e perfino si fon-dono, ma rimanendo salde nelle proprie caratteri-stiche.Negli ultimi decenni dopo aver visto sparire la figuradella Musa dalla pratica intuitiva degli artisti con-temporanei Vespasiani con l'imprevedibilità che gliappartiene la abbraccia donandole nuova luce.Dopo i dipinti, le immagini si manifestano in un sus-seguirsi di fotografie e disegni che si espandonoin più direzioni, fino a diventare punti di partenza di

altre opere e di infinitesuggestioni.Dal bianco e nero af-fiorano essenziali glisfondi e le dinamichetracciate dai movi-menti, conducono aduna forza ardente eviva che ferma iltempo, immortalandoun incontro, una scin-tilla, in cui uomo edonna si fondono edanno senso allacreazione, dove unabellezza spontanea intreccia la natura e il mistero.Mara as Muse è un progetto senza precedenti nellastoria dell'arte, in cui la Musa torna ad essere unadonna vera e autentica fonte di ispirazione. In 3 li-bri, 500 pagine e 250 immagini, due giovani visio-nari danno una nuova forma al presente e la pre-sentazione ufficiale alla Galleria d'Arte Modernadi Roma non fa che confermarne il valore.Mario Vespasiani è uno dei talenti più eclettici einteressanti della giovane arte italiana. Dal suo esor-dio, non ancora ventenne, ha esposto su tutto il ter-ritorio nazionale. Mara è da sempre la sua Musa edal 2016 sono uniti in matrimonio. I ritratti che lariguardano sono stati in mostra e conservati inchiese, musei e collezioni.Nel 2015 è stata la Prima Dama nel corteo storicodel Palio dell'Assunta di Fermo, il più antico d'Ita-lia e ritratta come Madonna nel drappo.

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a cura della Redazione

ArteMARA AS MUSEDI MARIO VESPASIANI

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Il Campanile Dicembre 201714

Si avvicina il Natale 2016 e i tradizio-nali banchetti: cosa è importante sa-

pere sul cibo adatto a cani e gatti, qualicibi evitare? I proprietari hanno spessola pessima abitudine di dare al propriocane avanzi o scarti di cucina oppure di

condividere con loro i propri alimenti per premiarli e coc-colarli. È però necessario fare molta attenzione perchè,in certi casi, questi alimenti non sono adatti a loro, pos-sono risultare pericolosi e provocare danni gravissimi,fino alla morte. Ecco un elenco di cibi pericolosi per icani. Per ogni alimento viene riportato il tipo di disturboche potrebbe insorgere. Cioccolato e Cacao: il cacaocontiene la teobromina, che può risul-tare tossica. Ne bastano 50 grammi perintossicare un cane di taglia piccola.Uva e uva sultanina: causano insuffi-cienza renale e nella maggior parte deicasi, la morte del cane. Possono daregli stessi problemi di cipolla e aglio non-chè dolori addominali e perdita dell’ap-petito. Alcool: il cane non possiede glienzimi adatti per metabolizzare questa sostanza. Puòintossicare i cani (e i gatti) determinando vomito, diar-rea, perdita della capacità motoria, scompensi del si-stema nervoso centrale, tremori, difficoltà respiratorie,squilibri metabolici e coma. Attenzione: grandi quan-tità di alcol possono determinare la morte dell’animaleper collasso respiratorio. Luppolo: difficoltà respirato-rie, aumento della frequenza cardiaca, temperatura ele-vata, convulsioni e morte. Caramelle e gomme: lo xili-tolo, contenuto in molti di questi prodotti come dolcifi-cante, è tossico per il cane. Provoca un abbassamentodei livelli di glucosio nel sangue, depressione del si-stema nervoso centrale, perdita di coordinazione e spa-smi dopo 30 minuti dalla sua ingestione. Macadamia:Spesso si usano negli snack per gli esseri umani. Pos-sono essere tossiche anche a basse dosi (4-5 noci perun cane di 10 kg). Debolezza, depressione, vomito, tre-mori, febbre, dolori addominali, e pallore delle mucose,problemi neurologici. Zucchero (merendine e biscotti):il cane assimila senza problemi glucosio e saccarosio,mentre ha difficoltà a digerire il lattosio, spesso presentein merendine e biscotti, nonché nel latte e nei suoi de-rivati. Può essere una causa di insorgenza di patolo-gie come il diabete mellito. Cipolle, aglio cavoli: Il loroeffetto sul metabolismo è negativo 1-4 giorni dall’inge-stione. Vomito, diarrea e urine di colore scuro sono i prin-cipali segni clinici. Casi di anemia grave dovuti a dietacomprendente dosi minime di cipolla protratta per anni.Pomodori acerbi, foglie e germogli di patate: il grado ditossicità è legato all’ambiente di produzione: conten-gono la tossina detta solanina che i cani non metabo-lizzano. Noce moscata e Semi di senape: convulsioni,tremori, problemi al sistema nervoso centrale e persino

la morte. Lievito: può produrre gas nell’apparato dige-rente, causando dolore e possibile rottura dello stomacoo dell’intestino. Può anche rilasciare etanolo, sufficientea causare avvelenamento da alcool. Avocado: foglie,frutto e semi contengono un principio tossico chiamatopersin. La varietà Guatemalteca (quella più diffusa neisupermercati) pare sia la più tossica per i cani. Semi enocciole: contengono cianuro i semi di mela, i nocciolidi ciliegia, di pesca, di albicocca e di prugna. Cibi grassi:i grassi, nella dieta del cane, non devono superare il10%. Nelle giuste quantità hanno funzione energetica,servono ad assimilare vitamine e contribuiscono anchea mantenere morbidi pelle e cuscinetti interdigitali e mi-gliorano lo stato del pelo. Gli eccessi portano solo al-l’obesità. La digestione dei grassi per il cane è la più dif-ficile e laboriosa ed è ancora più complessa se i grassisono cotti. Insaccati: gli insaccati (mortadella, salsicce,prodotti salati ed essiccati) e il prosciutto crudo con-tengono molto sale e grassi. La pelle, inoltre, è perico-

losa perchè spesso il budello è sosti-tuito da un materiale plastico. Cibi ava-riati o scaduti: disturbi all’apparato ga-stro-intestinale (vomito e diarrea).Caffè: oltre ai disturbi a livello gastroin-testinale, la caffeina può determinarealterazioni del ritmo cardiaco e, nei casipiù gravi, ictus. Soprattutto nei periodidi festa si tende ad essere più “permis-

sivi” col proprio amico a 4 zampe, concedendogli as-saggi dei nostri alimenti. Questo mette seriamente inpericolo la loro salute! Condividere la propria alimen-tazione con il gatto di casa è una cattiva abitudine an-cora abbastanza comune, anche se negli anni si è dif-fusa una cultura sull’alimentazione animale che ha ri-dotto molto i rischi per i nostri amici a quattro zampe.Consigli sulla dieta giusta per cani e gatti:Basterà seguire pochi semplici accorgimenti per poterstabilire quanto e cosa potranno mangiare nelle festenatalizie:• ridurre al minimo la tentazione di allungare sotto il

tavolo i cibi che abbiamo in tavola, sia perchè nonfanno parte della corretta alimentazione di cani e gatti,sia perchè nella gran parte dei casi si tratta di cibi pienidi grassi;

• prestare particolare attenzione all’alimentazione deigatti sterilizzati, che sono maggiormente a rischiosovrappeso;

• evitare che il cane o il gatto faccia una vita troppo se-dentaria, tendenza che nei giorni delle feste di Na-tale è abbastanza comune, soprattutto nei gatti che,complice il maltempo, si impigriscono molto.

• Si tratta di indicazioni generali che non sostituisconoil parere del veterinario.

Anche durante le feste di Natale è quindi necessario evi-tare eccessi e cibi pericolosi, consiglio che vale per noi,ma soprattutto per i nostri amici a quattro zampe. L’in-vito è quindi a goderci questo periodo di festa in com-pagnia di amici, parenti e del nostro pelosetto, magariapprofittando per fargli qualche coccola in più!Non c'e educazione senza relazione.

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di Claudia Di Battista Rodi

Amici animaliALIMENTAZIONE ANIMALE:COSA EVITARE DURANTELE FESTE DI NATALE!

Provata la WRX STI

CORRIDONIA – Subaru rinnovala sua auto simbolo: la WRX

STI. Quella che un tempo era cono-sciuta come Impreza WRX, è dispo-nibile con un solo Motore 2500 a

Benzina da 300 cv, in allestimento unico.Esternamente La quarta generazione della WRX(la prima è del 1992) rispetta in pieno la tradi-zione: anche questo nuovo modello è una vistosaberlina di medie dimensioni (460 cm la lun-ghezza) con il baule separato. Il frontale è catti-vissimo: cofano spiovente, fari trapezoidali incas-sati che seguono le linee del cofano stesso, pa-raurti muscoloso, mascherina trapezoidale,grande presa d’aria al centro del cofano, come dasportiva tutto pepe. Se il frontale è cattivissimo, ilposteriore è “perfido”: enorme alettone da corsache campeggia sulla parte alta del bagagliaio, fariche si allungano verso i passaruota, terminali discarico quadrupli accoppiati integrati nel paraurti.Nuovo da cima a fondo, l’abitacolo della cattivis-sima giapponese, ha beneficiato dell’aumento delpasso di quasi tre centimetri rispetto a quello delprecedente modello e, ora, è ancora più spazioso(specie dietro). Pure il baule è ampio (460 litri) ela sua capacità si può accrescere ripiegando il di-vano. Ottime le finiture.Ottima anche la posizione di guida (ampiamenteregolabile) e la strumentazione chiara e com-

pleta. Nello schermo in cima alla consolle si puòvisualizzare il manometro della pressione delturbo, che indica quanto si stia premendo l’acce-leratore. Ed ora il momento del test drive: la Su-baru WRX STI guidata costa 50599 ?. La Subaruaggiorna la sua stessa essenza corsaiola e spor-tiva, la WRX, nome che fino a qualche tempo faera affiancato a quello di Impreza. Su strada laberlina giapponese, se si tiene lontano il piededall’acceleratore, è una comoda e confortevolevettura media, ma se si sfiora il pedale o se si pi-gia a fondo, i 300 cv del Motore a Benzina si sca-tenano indomiti, rendendola una supercar spor-tiva con la S maiuscola, con prestazioni sbalordi-tive, cambio e sterzo sempre pronti, un sound dimotore e scarico da applausi.Infine il listino prezzi: unica versione a listino, laWRX STI 2500 Benzina 300 cv costa 44500€.Per ulteriori informazioni sul mondo dei motorivisitate il mio magazine HYPERLINK“http://www.bestmotori.it/”www.bestmotori.it

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di Bruno Allevi

AutomobiliSUBARU ESSENCE