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Intervento di Monica Fantin alla Summer School di Erice, luglio 2008

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L’ANALISI DEL CONSUMO INFANTILEDI CINEMA: UNA RICERCA INTERCULTURALE

Fare Media Education a ScuolaSummer School Siciliana sulla Media EducationErice, Luglio 2008

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01 . DA DOVE PARLO

Brasile e FlorianópolisEstenzione territoriale e Popolazione :

. Brasile : 8. 511.965 Km2 e 183,9milioni di abitanti(28% bambini dai 0 ai 14 anni)

. Santa Catarina: 95.318 km2 e5.866.487 abitanti

. Florianópolis: 433 Km2e 396.723 abitanti

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02 . ALCUNE PERCENTUALI SUL BRASILEE SU FLORIANÓPOLIS

. Tasso di alfabetizzazione: 87%(Florianópolis 96,5%). Abitazione con la radio: 91%. TV: 94%. Telefono fisso: 75%. Cellulare: 64%. Computer: 25%. Computer con Internet: 17% (Florianópolis 35%). Municipi con sale da cinemanelle città più grandi: 8%

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03 . PRODUZIONE-CONSUMO DEL CINEMAE PROFILO DEL PUBBLICO

. Film prodotti all’ anno EUA, Europa, Brasile

. Film prodotti per bambini EUA, Europa, Brasile

. Circa 50% degli abitanti della regione metropolitana non sonoandati mai al cinema

. Profilo dei frequentatori:

. frequentatore inerziale (la maggior parte sono giovani al disotto dei 22 anni che ci vanno più per il programma e perl’ambiente che per vedere un determinato film). amanti/che apprezzano il cinema (formati principalmente dallaclasse A). frequentatore distante/occazionale (preferisce il consumodomestico dei film)

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04 . LA RICERCA

. Rapporto bambini-cinema:costruzione di significati einteriorizzazione partendo daifilm (vissuto e esperienza)

. “Bambini, cinema eMedia education:sguardi e esperienzenel Brasile e in Italia”

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05 . QUESTIONI INIZIALI

1 . Quale è il ruolo del cinema nella formazione estetico-culturale dei bambini?

2 . Cosa é un film di qualità e/o esistono criteri di qualità nell’ uso e nella scelta dei film nei processi formativi?

3 . Quali rappresentazioni, usi e appropriazioni dei film i bambini di differenti classi socioculturali costruiscono?

4 . Quali possibililità di intervento educativo della scuola esiste nel rapporto tra bambino, cultura e cinema?

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QUESTIONI INIZIALI

5 . Como arricchire l’ esperienza filmica di fruizione, interpretazione/analisi e produzione ?

6 . É possibile conciliare la dimenzione trasgreditrice e trasformatrice dell’ arte con la tendenza regolatrice dell’ educazione a scuola?

7 . Come equilibrare il pensiero divergente e la particolarità (tipica dell’ arte e del pensiero infantile) con la prospettiva dell’ educazione che deve anche lavorare il consenso?

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06 . PERCORSOMETODOLOGICO EDIRETTRICI DI GUIDA

1 . Dai differenti sguardi delle teorie agli sguardi dei bambini (ricerca che avvicina questi universi)

. Lo sguardo dell’ educazione

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2 . Ricerca teorico-prammatica

. Procedimenti delle analisi concettuali,Dei contenuti, del discorso per interpretare i daticon comprenzione qualitativa dei dati quantitativi

. Interfasi: esperimento didatico x interventoeducativo x ricerca azione/intervento

. Questioni etiche e metodologiche della ricerca conbambini: identità, autore, permesso per partecipare,uso di immagini, trascrizione di dialoghi,forme di ritorno e devoluzione

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3 . Concetti principali:

. vissuto-esperienza, metodo come deviazione(W. Benjamin)

. comprensione creativa (M. Bakhtin)riproduzione interpretativa (W.Corsaro)

. appropriazione (effetti della globalizzazione sulle pratiche di appropriazione dei sensi situati partendodalle variabili; J. Thompson, M. Certeau, Barbero,H. Gadamer)

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. esperienza estetica (P. Sorlin)

. costruzione di significati (J. Bruner)

. produzione culturale del bambino e per lui(E. Perrotti)

. cinema come sintesi tra industria,arte e linguaggio(R. Stam, E. Morin, C. Metz, F. Casetti, I. Xavier)

. media education (visione ecologicadi lavorare con tutti i mezzi e tecnologie;C. Bazalgette, D. Buckingham, P.C. Rivoltella)

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07 . RICERCA EMPIRICA IN BRASILEE IN ITALIA (con bambini dai 7 ai 11 anni)

1 . II Mostra del Cinema Infantile (2003):

- visione generale- ravvicinamento bambini-cinema- particolarità

2 . III Mostra del Cinema Infantile (2004): - l’approfondimento del rapporto bambini - film- esibizione del film “Il mago di Oz” al cinema

3 . Questionari per 200 bambini di due scuole pubbliche di Florianópolis

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Ricerca Empirica

4 . Intervista con due classi (45 bambini)

5 . Gruppo extra con 20 bambini diScuola privata

6 . Qualificazione e deviazione/cambiamentodi foco:

“andare al cinema è stato comevedere-attraverssare l’ arcobaleno per questibambini, perché allora non ritornare a scuolae sviluppare una proposta per vederel’ arcobaleno a scuola?”

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Ricerca Empirica

7 . Stage all’estero UCSC (Milano 2005): studi, passaggi e nuove prospettive per la ricerca

8 . Esibizione del film allascuola pubblica di Treviglio:questionario e intervista con 60bambini di un’ altra realtà socioculturale; ritorno parziale

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Ricerca Empirica

9 . Elaborazione e sviluppo di una proposta diintervento nella scuola brasiliana:

- percorso educativo con progetto sul cinema - apprezzamento, analisi sui film- officine di fotografie e di sceneggiatura- produzione audiovisivo con bambinibrasiliani(esperienza di comunicazione e interazionetra i bambini brasiliani e italiani che hannopartecipato alla ricerca; appartenenzae appropriazione di spazi pubblici della città)

10 . Ritorno ai bambini e ai coinvolti

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08 . Voci dei bambini nella realtàbrasiliana e italiana

- rappresentazione:

. Che cos’è il cinema (luogo, divertimento,film, arte, tecnologia, storie)

“È quando si vede lo schermo e tutto quelbuio ci fa venire un brivido e un luogopieno di bambini. Questo é il cinema per me”(Prisciane, 9, CB)

“Cinema non è soltanto divertimento,ma anche un punto di vista differente, idee diverse, concentrazione, attrazione,è entrare in un mondo nuovo e fantastico”

(Valentina, 9, CI)

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• Che cosa deve avere il film per piacere ai bambini (storie fantastiche e di avventure, essere divertente, senza violenza)

• Film favoriti (visti attualmentee particolarità dell’ esperienza)

• Alcune persone pensano che i bambini debbano assistere film fatti per bambini.

• Sei d’accordo? Perché? (sensi di

protezione, provvisione e partecipazione)

• Differenze tra cinema e televisione (schermo, suoni, incontri)

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- partecipazione estetica:

• Cos’altro è piaciuto nel film (storia, personaggi, scene del ciclone e passaggio pb)

• Cosa non è piaciuto (strega, musica)

• Se fosse il regista, cambierebbe qualcosa? Che cosa?

• Passaggio dal bianco e nero a colori (sensi della rottura nel film )

• Effetti speciali (aggiornamento dell’ estetica)

• Cosa ne pensa delle musiche del film (belle, brutte)

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- appropriazione: Secondo te cosa ha imparato Dorothy ?( a non scappare da casa, non esiste un postomigliore della nostra casa, avere amici e fare nuoveamicizie, aiutare gli altri, fuggire da casa)

. Hicham: se esce da casa rimane senza famíglia

. Laura: è ma, se esce può trasformarsi inun’ altra avventura. Valentina: questa è un’ altra possibilità, tuttaviala felicità si trova a casa. È possibile un altrotipo di avventura fuori.. Giulia: Ma fare un’ esperienza da soli é anchepiacevole per scoprire cose nuove.Dipende dal posto .. Sofia: è giusto stare un po’ fuori casa per sentireche la casa non è una prigione . Chiara: é giusto uscire. Se lei non uscisse,non imparerebbe. (dialogo nel CI)

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. Credi che i film insegnino? Che cosa?(si dipende del film)

. È stato possibile imparare qualcosada questo film? Cosa? (avere amici,aiutare, credere a se stessi , esserecoraggiosi, che si è felici soltanto con la famiglia, credere ai propri sogni)

. “Quando Dorothy ha preso il camminodelle pietre gialle io ho avuto il coraggiodi andare da sola al mercato... Perchéprima io non ci andavo”(Olívia, 8, CB)

. Se una persona assiste un film sulcoraggio credi che diventi coraggiosa?E se assiste un film sulla violenza,credi che diventi violenta?

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• Quando assiste un film, cosa verrebbe voglia di fare ? (giocare, fare la stessa cosa, essere al posto del personaggio,dipende dal film)

• Questo film ha fatto venire voglia di fare qualche cosa? Che cosa?

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Riguardo la partecipazione nell’ intervista e nella ricerca:

. “Mi è piaciuto perché mai nessuno mi avevadomandato cosa ne pensavo sui film e qui abbiamoparlato di tutto questo” (João Gustavo, 9, CB)

. “Perché abbiamo parlato di amore, passione,paura e anche perché non facciamo lezione”(Gabriel, 8, CB)

. “È stato bello dire cosa si sente” (Cláudio, CI)

. “Mi è piaciuta molto questa intervista perchémi piace sapere quello che le altre personepensano e conoscere gli altri bambini” (Sara, 9, CI)

. “A me è servito per conoscere meglioi miei compagni” (Domenico, 10, CI)

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“Innanzitutto mi è piaciuto partecipare. Poi penso che

sia stata una cosa moltointelligente, perché chiederele cose ai bambini voler saperequello che loro pensano èun’ esperienza molto diversada quella di domandare agliadulti. Potevi chiedere agliadulti su che cosa i bambinipensano, invece, hai preferitodomandare a noi direttamentesu che cosa noi pensiamo”(Chiara, 9, CI)

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“Quello che mi è piaciutodi più è andare al cinema”(Gabriel, 10, CB)

“A me è piaciuta la gitasulle dune, nel “morro da cruz”e al centro”(Bruna, 9, CB)

“Mi è piaciuto parteciparedella ricerca perché ho imparatosul cinema. Adesso io socos’è un piano americano”(Vinicius, 10, CB)

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9 . Alcune Considerazioni

risposte,sintesi,contributi

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9.1 . Ruolo del cinema nella formazioneestetico-culturale:

- mediatore culturale (rapporto individuo ecultura, film attua nella ZDP)- arte, dispositivo e linguaggio: apprezzamentodi differenti estetiche, culture, storie- oggetto e strumento di conoscenza, ricerca, comunicazione, educazione- possibilità di interazione epartecipazione sociale- luogo/spazio di investimento emozionale,identificazione, negazione e costruzionedei significati e soggetivismo - diritto dei bambini

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9 . 2 . Criteri per la scelta dei film nelle realtà di formazioni

. tutti i film possono essere educativi a patto che ci sia una mediazioneadeguata. Educativo è il processo che si installa e la relazione che prendiluogo in quel processo

. alcuni film più di altri rendono un processo più ricco. “Il Mago di Oz”,per esempio, possiede vari attributi nella sua struttura narrativa e lavoracon archetipi e non stereotipi

. esercizi di ravvicinamento come una rete di criteri etici, estetici, affettivi,linguistici, pedagogici nella spirale della cultura-famiglia-midia-politica-economia-bambino- immaginario-film-scuola

. comprensione creativa, significato aperto, incerto: la scaletta può essere unostrumento per pensare alla scelta dei film e contribuire al dibattito nell’ area

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9.3 . Significati che i bambini costruiscono

1 . I significati sono molteplici e plurali, trascendono le frontiere.Dipendono da diversi fattori psicologici e socio culturali connessi al soggetto,alla storia, all’educazione e alla cultura

2 . A volte il vissuto si trasforma in esperienza partendo da diversi livellidi fruizione e appropriazione:

- ludico-evasiva: fruizione spontanea; dimenzione “in se”

- educativo-intenzionale: mediazione provocata dalla narrazionedell’ esperienza e dalla produzione; dimenzione “per se”

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9 . 4 . Ravvicinamenti e allontanamenti delle diverse realtà indagate

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4 . 1 . Bambini (punti comuni)

. interesse e soddisfazione nella participazione della ricerca, assistere ai filme parlare sul film

. preferenza per i film divertenti, temi fantastici, avventure, fiabe, fiction . identificazione con valori del film (ragione-sensibilità, intelligenza, coraggio,fiducia, solidarietà)

. esempi di situazioni della vita partendo dal rapporto con il film

. apprendimento e ispirazioni per giocare, immaginare, essere al posto di

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. questioni sulla condizione umana legate ai temicome vita-morte, sentimenti di amore, paura,conflitti e scontri (possibili dalla mediazione)Archetipi?

. comportamenti, reazioni e curiosità che vannooltre le frontiere (alcune situazioni simili trabambini brasiliani e italiani di classe mediae di classi popolari e immigranti)

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4 . 2 . Mediazione della scuola

. diverse forme di espressione e intendimento dellinguaggio cinematografico

. importanza della disciplina “Arte e linguaggio” nel curricolodella realtà italiana . analisi sofisticata e vocabolario diversificato nell’ambiente italiano

. Dopo il progetto nella scuola brasiliana, visibile cambiamento nell’ uso di terminologie especifiche, nel senso diappartenenza e di partecipazione nella scuola e nella cultura

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4 . 3 . Mediazione della cultura

. tradizione scolastica e culturacinematografica differente . possibilità di accesso a praticheculturali diferenziate. livelli di consumo diversi. diverse forme di reception eappropriazione (cinema e TV). esperienza quotidiana famigliaree scolastica e abitudini diconsumo diverse. particolarità dell’esperienza

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9 . 5 . “Dove sono gli arcobaleni”- possibilità di mediazione scolastica

5 . 1 . Dimensioni e livelli del significato dell’ esperienza:“in se” e “per se”, primo e secondo livello di appropriazione(apprezzamento/fruizione, analisi/interpretazione/narrazionee produzione)

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5 . 2 . Relazione teorico-pratica di intervenzione, analisi, riflessione e produzione nella ricerca e nella scuola.Il principio educativo della ricerca ha favorito:

- momenti per conoscere facendo, apprendere collaborando e educazione per il linguaggio

- analisi, riflessione e produzione

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- interlocuzione tra bambini e culture

- aumentare universi in diversi sensi (bambini-professori-scuola-università-cultura)

-indicatore sulla potenzialità del progetto:premiato tra i 10 migliori progetti dell’ educazionedi base del MEC 2005

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9 . 4. Triplice mediazione: film-bambini-insegnanti/scuola: formazione e sensibilità

9 . 5. Necessità di formazione nel campodella media education

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9 . 6 . Possibilità di configurare la “scuola stazione cultura”:

- incontro tra generazioni: memoria, tradizione e modernità- lavori in società- spazio di accesso ai mezzi e di valorizzazione di manifestazioni culturali della comunità- Lavori nella contro-corrente della omologazione della cultura come sostituzione cercando un intendimento della cultura comecreazione e ricreazione - partecipazione con principio e forma di vivere le dimenzionidella cittadinanza

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Questioni in sospeso:

Come il cinema deve essere presente nel curricolodella scuola? Quali legami da considerare con altrediscipline senza cadere nella enfasi strumentale?Deve essere integrato come disciplinao lavoro trasdiciplinare?

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10 . CONSUMODEL CINEMAINFANTILE

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10 . 1 . Diritto dei bambini

. 3 “p”: protezione,provvista epartecipazione

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10 . 2 . La questione del mercato e le politiche

A fianco la produzione, provvedere:

. produzione internazionale e localedei film per bambini . diversità di produzione . sceneggiatura definiti in alcuni principi:

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Principi:

Peter Moss (Consultore creativo canadese della Corus Entertainment ) e Andrzej Maleszka (

Direttore polacco del cinema infantile)

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1.Fiducia di base (Basic Trust)Fare in modo che il bambino si senta benvenuto, importante per il mondo, caro

2.Capire la comunicazione di una persona intelligente ad un’altra Parlare con il bambino all’altezza dei suoi occhi , senza giudicarlo inferiore

3.Prima rappresentazione famigliare fuori dell’ambienteIl programma deve essere come un secondo padre, preoccupato conl’ evoluzione del comportamento e del profilo socio-culturale del bambino

4.Trasmettere sicurezzaIl bambino cerca un personaggio con cui identificarsi.Questo personaggio deve essere protteto

5.Incoraggiare l’autonomiabambini con capacità di realizzazione

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6 . Stimolare l’ interazione socialeUno aiuta l’altro

7 . Celebrare l’ intendimento delle differenze

8 . Stimolare un senso di responsabilità sociale. Positività del pensiero. Gruppi uniti per il bene. Identificare il buono e il cattivo. Discussione senza violenza

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9 . Definizione precisa del pubblico principale - adeguamento di temi e abbordaggio

- Età e questione del genere:più piccoli, più realisti; più grandi, più fantasticobambini, più azione ; bambine, più dialogo

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10 . Storia

• L’ udienza è nel coinvolgimento con la storia.

• Il bambino vuole coinvolgersi, la misura non è la durazione, ma il grado di coinvolgimento. Se lui non si sente coinvolto in un programma, cerca qualcos’altro che istighi la sua attenzione.

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• Evitare il "boring": brutti dialoghi, dialoghi forzati, artificiali o argomenti inutili, chiacchiere intorno ad un tavolo (tutto quello che possa essere lungo e senza azione).

• Dare speranza al bambino è SEMPRE positivo. LUI deve essere portato ad essere capace di cambiare il mondo, e non a rassegnarsi con esso;

• Il bambino ha bisogno di vedere una soluzione per i problemi – anche se fantastica;

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• Il bambino vive l’ esperienza del film fisicamente: ha bisogno di rilassarsi tra le scene tese;

• Mito dell’ eroe: identificazione con il “giusto”, costruzione del carattere;

• Non frustrare le sue attese: lui preferisce sempre la sorpresa, anche se indovina prima di cosa si tratta .

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Dalla parte delle politiche pubbliche alcunisuggerimenti

(Alcune delle 18 proposte di azione per politiche pubbliche della cultura per l’ infanzia, Mostra del Cinema di Florianopolis, 2007):

- Destinare una percentuale del preventivo del Fondo Nazionale della Culturaper produzione ed eventi culturali per bambini

- Sostenere produzioni culturali per l’ infanzia con enfasi nellapromozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti

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-

- Sostenere iniziative che stimulino esperienze inMedia education e inclusione digitale coinvolgendo bambini,giovani ed educatori partendo da una prospettiva critica ecreativa in relazione alle diverse forme di appropriazionedella cultura (fruizione, riflessione e produzione).

-Rinforzare il dialogo tra gruppi, artisti,produttori, educatori, ricercatori, professionalidella comunicazione, agenti della società civilee gestori pubblici dell’ ambito della culturae dell’ educazione

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- Promuovere l’esibizione di cortometraggi nazionali infantiliprima dell’ esibizione dei film stranieri infantili nelle saleda cinema.

- Creare meccanismi di appoggio per il doppiaggiodei film brasiliani infantili in altri idiomi.

- Creare meccanismi di appoggio per il doppiaggio dei filminfantili di altre nazionalità nella lingua portoghese,garantendo l’ accesso alla diversità audiovisivo internazionale

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SOMEWHERE OVER THE RAINBOWWHAT A WONDERFUL WORLD

Isreal Kamakawiwo'ole

Somewhere over the rainbowWay up highAnd the dreams that you dreamed ofOnce in a lullaby ii ii iii

Somewhere over the rainbowBlue birds flyAnd the dreams that you dreamed ofDreams really do come true ooh ooooh

Someday I'll wish upon a starWake up where the clouds are far behind me ee ee eehWhere trouble melts like lemon dropsHigh above the chimney tops thats where you'll find me ohSomewhere over the rainbow bluebirds flyAnd the dream that you dare to,why, oh why can't I? i iiii

Well I see trees of green andRed roses too,I'll watch them bloom for me and youAnd I think to myselfWhat a wonderful world

Well I see skies of blue and I see clouds of whiteAnd the brightness of dayI like the dark and I think to myselfWhat a wonderful world

The colors of the rainbow so pretty in the skyAre also on the faces of people passing byI see friends shaking handsSaying, "How do you do?"They're really saying, I...I love youI hear babies cry and I watch them grow,They'll learn much moreThan we'll knowAnd I think to myselfWhat a wonderful world (w)oohoorld

Someday I'll wish upon a star,Wake up where the clouds are far behind meWhere trouble melts like lemon dropsHigh above the chimney top that's where you'll find meOh, Somewhere over the rainbow way up highAnd the dream that you dare to, why, oh why can't I? I hiii ?

Ooooo oooooo ooooooOoooo oooooo ooooooOoooo oooooo ooooooOoooo oooooo ooooooOoooo oooooo ooooooOoooo oooooo oooooo

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Grazie aCNPq . CAPES . UFSC . UCSC

Mostra de Cinema Infantil de FlorianópolisInsegnanti e bambini che parteciparono della ricerca

in Brasile e in Italia

Monica Fantin [email protected]

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