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L’amianto

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L’amianto

l’amianto … minerale naturale a struttura fibrosa appartenente alla classe chimica

dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli

Varie forme di silicati fibrosi

a) l'actinolite d'amianto,

b) la grunerite d'amianto (amosite)

c) l'antofillite d'amianto

d) il crisotilo

e) la crocidolite

f) la tremolite d'amianto

IARC e UE: cancerogeno classe 1 per l’uomo

Proprietà … L'amianto resiste

• al fuoco e al calore

• all'azione di agenti chimici e biologici

• all'abrasione e all'usura

La sua struttura fibrosa gli conferisce

• una notevole resistenza meccanica

• una alta flessibilità

• E' facilmente filabile e può essere tessuto

• E' dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti

Si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento …) e con alcuni polimeri (gomma, PVC …).

Per anni è stato considerato un materiale estremamente versatile a basso costo, con estese e svariate applicazioni industriali, edilizie e in prodotti di consumo.

Qualche dato …

• In Toscana ancora 1 milione e mezzo di

tonnellate di amianto

• Processo di fuoriuscita totale circa 140 anni

• Cemento amianto ancora “ben visibile” sul

territorio

S. Silvestri, CSPO Firenze “Esposizione ad amianto in Toscana”

Atti Conferenza Regionale Pistoia, 2005

Cosa è una fibra?

Cosa è una fibra?

Caratterizzazione dei materiali

Applicazioni varie

Applicazioni varie

La matrice, tendenza a liberare fibre

Compatto

(fibre fortemente legate)

Matrice Friabile

(fibre libere o debolmente legate)

Valori limite D.Lgs 81/08

Luoghi di lavoro: 100 ff/l (ponderato su 8

ore)

Operazioni manutenzione/bonifica …

Fibre prese in esame: Lunghezza > 5 micron, larghezza < 3 micron, rapporto > 3:1

Valori limite DM 06/09/1994

Valutazione di rischio

– 20 ff/l in MOCF – 2 ff/l in SEM

Certificazione di restituibilità degli ambienti bonificati – 2 ff/l in SEM

NB: Fibre prese in esame: Lunghezza > 5 micron, larghezza < 3 micron, rapporto > 3:1

in Toscana …

matrice compatta Sulla base di criteri epidemiologici per la valutazione

dell’impatto dell’inquinamento sulla salute…

• Rimozioni effettuate nel momento in cui si ravvisa effettiva necessità

• Non è incentivata la rimozione a tutti i costi

NB: Rischio/beneficio

(lavoratori-ambiente)

Cosa fare?

La valutazione del potenziale rilascio di fibre

Metodi bonifica

Incapsulamento

Confinamento

Rimozione, 1

Rimozione, 2

1 Considerazioni generali cemento amianto

• Il cemento-amianto (“Eternit ”

nome commerciale) è un materiale

compatto costituito da miscela di

cemento e amianto (crisotilo o

crisotilo/crocidolite circa il 15%

p/p)

• Il materiale ha un'elevata

resistenza alla corrosione, alla

temperatura e all’usura

2 Considerazioni generali cemento amianto

• La presenza di manufatti in cemento-amianto non costituisce a priori un rischio per la salute dei cittadini e/o per la tutela ambientale

• il rischio dipende dalla probabilità di una dispersione di fibre in aria e/o nel suolo

• La probabilità della cessione è connessa alla perdita di compattezza a causa di

– lunga (alcuni decenni) esposizione agli agenti atmosferici

– per danneggiamento.

• Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso è improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre.

3 Considerazioni generali cemento amianto

• il materiale sul nostro territorio ha una vetustà di almeno 20 anni, ma la maggior parte dei manufatti ha un’età superiore ai 30 anni

• per esigenza di prevenzione, dovuta alla vetustà, emerge la necessità di richiedere ai proprietari del MCA la valutazione del potenziale rilascio di fibre, correlato all'esame delle condizioni di manutenzione

• Questa valutazione, che è applicabile a qualsiasi manufatto, è obbligatoria per il proprietario dell'immobile o il titolare della attività che vi si svolge. [programma di CONTROLLO E MANUTENZIONE, v. punto 4a del D.M. 06.09.94]

Criteri valutazione delle coperture Più utilizzati in Area Vasta N.O.

• Regione Toscana

• Regione Emilia Romagna

• Regione Lombardia

Regione Toscana Delibera Consiglio RT n. 102/1997

Modello “empirico”

INDICE di VALUTAZIONE delle coperture esterne

in cemento amianto

I.V. = (A+B+C+D+E+F+G+H+I) * V

I.V. da 10 a 26, si lascia come e dove è

I.V. da 27 a 54, si incapsula

I.V. > 55, si rimuove (provvedimento suggerito)

Regione Toscana I.V. = (A+B+C+D+E+F+G+H+I) * V

A stato conservazione

B presenza di crepe

C tipo di amianto

D friabilità

E rilascio superficiale

F accessibilità

G struttura di sostegno

H distanza da finestre

I frequenza di accesso

V vetustà

Regione Emilia Romagna

Regione Emilia Romagna

Principali riferimenti normativi • Legge 27 marzo 1992, n. 257 "Norme relative alla

cessazione dell'impiego dell'amianto"

• D.M. 06.09.94 "Norme e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto"

• Delibera Consiglio Regionale Toscano n. 102 del 8 aprile 1997, ”Piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto” Bollettino della regione Toscana n. 22 del 4.6.1997

• D.Lgs 81/08 e s.m.i. “Testo Unico”

25/11/2013

Le fibre sostitutive: nuova

opportunità o nuovo rischio?

Nuovi materiali contenenti fibre

artificiali vetrose (MMVFs)

[email protected]

42

Fibre, definizione e caratteristiche

• Le particelle che presentano una lunghezza >5 micron e un diametro <3 micron, e una forma allungata con un rapporto lunghezza/diametro >3 sono definite fibre. Le MMVFs hanno struttura non cristallina, definita quindi vetrosa o amorfa

• Le MMVFs sono ampiamente diffuse per le loro proprietà: – alta stabilità chimica e fisica

– ininfiammabili

– poco attaccabili umidità e agenti corrosivi

– alto grado di isolamento acustico e termico

– non degradabili da microorganismi

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Le fibre, suddivisione dei gruppi

44

Schema di classificazione ed

etichettature (dir. 67/548/CEE)

Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione […], risultati studio nazionale - Reggio Emilia, aprile 2007

45

Nota R – Q, esonera dalla

classificazione di cancerogeno

• Nota R, esonera le fibre con diametro medio

geometrico pesato sulla lunghezza meno due

errori standard maggiore di 6 micron

• Nota Q, esonera le fibre in base a metodi prova

in laboratorio (es. persistenza biologica,

inalazione …)

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Classificazione IARC (vol. 81/2002)

47

Articoli, schede di sicurezza e

regolamento Reach

• Articolo: oggetto a cui sono dati durante la produzione una forma, una superficie o un disegno particolari che ne determinano la funzione in misura maggiore della sua composizione

• I produttori di articoli non hanno gli stessi obblighi rispetto a produttori di miscele/sostanze

• no schede di sicurezza!

• Criticità per una corretta valutazione dei rischi

48

Composizione chimica (%) di tipiche MMVFs

tradizionali e di nuova generazione

Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione […], risultati studio nazionale - Reggio Emilia, aprile 2007

49

FCR nuova generazione * in sala motori criticità: scarsa numerosità campionaria (breve durata operazioni/introduzione altri

materiali)

• *TLV-TWA: 1000 ff/l (ACGIH)

• TLV-TWA FCR: 200 ff/l ”

• NB: è necessaria maggiore numerosità campionaria

• Dati su filtro si collocano tra

• 40 ed il 55 % del VL*;

• Dati filtro + cappuccio si

• collocano tra 55 e 88 % del VL*

coibentazione FCR nuova generazione sala motori

0

200

400

600

800

1000

1200

1 2 3 4

operatori

ff/l

coibentaz FCR motori

TLV ACGIH

coibentazione FCR nuova generazione sala motori

(somma filtro + recupero cappuccio)

0

200

400

600

800

1000

1200

1 2 3 4

operatori

ff/l

coibentaz FCR motori

TLV ACGIH

50

Lana di vetro in main deck e cabina armatore

• TLV-TWA ACGIH: 1000 ff/l

• EXP << VL (crit. UNI EN 689/97)

campionamento personale, Benetti viareggio luglio 2008

0

10

20

30

40

50

60

70

operatore A, 1 giorno operatore B, 1 giorno operatore A, 2 giorno operatore B, 2 giorno operatore A, 3 giorno operatore B, 3 giorno

ff/l

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1 Misure di prevenzione • In ambienti in cui può verificarsi contemporanea presenza di più maestranze:

• Separazione temporale (orario differito delle lavorazioni) - difficilmente realizzabile

• Separazione fisica (barriere) e aspirazione

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2 Misure di prevenzione

• Pulizia area di lavoro con aspirazione

• Corretto stoccaggio dei materiali in aree dedicate (evitando luoghi di transito)

• Utilizzo DPC (aspirazione polveri / fibre), DPI (tute e mascherine tipo “P”)

• Spogliatoi/armadietti (evitare concomitante stoccaggio dei materiali)

NB: ambienti confinati!!!

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A, Il “compito”

• Conoscere tutti i rischi (NB: exp fibre) per ciascuna

mansione.

• Confidenza con appropriate soluzioni per riduzione

esposizione (DPC, DPI) …

• Collaborare per ridurre potenziali rifiuti e diffidenze dei

lavoratori (in relazione a DPC, DPI e procedure).

• Promuovere specifiche modalità di azione in azienda per

prevenire rischi da esposizione a fibre, anche per una

corretta valutazione dei rischi.

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B, Il “compito”

• chiedersi se …

• Esistono attività “a rischio” ?

• Esito della valutazione dei rischi in relazione a exp a fibre

• Qual è la politica aziendale nei confronti del problema “coibentazione”? Quali sono le procedure? Sono condivise?

• Quali sono le modalità per la sorveglianza sanitaria nel merito?

• Quali strategie informative e formative sul tema?

55

Grazie per l’attenzione