la virtù sta nel mezzo

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La virtù sta nel mezzo Laura Maffei – Firenze, 7 Maggio 2015 10 anni di eTwinning… alla Scuola Media

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Education


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Page 1: La virtù sta nel mezzo

La virtù sta nel mezzo

Laura Maffei – Firenze, 7 Maggio 2015

10 anni di eTwinning… alla Scuola Media

Page 2: La virtù sta nel mezzo

Perché eTwinning? Per gli insegnanti:

per fare meglio quel che già sappiamo fare bene

per condividere

per un aggiornamento professionale di qualità

per far parte di una comunità

per conoscere le indicazioni europee in materia di istruzione

per confrontarsi con insegnanti e sistemi di altri Paesi

…per rinnovarsi e non annoiarsi (o annoiare)

Perché «la buona scuola» è fatta di professionisti, non di missionari

Page 3: La virtù sta nel mezzo

Perché eTwinning? Per i ragazzi:

per il bisogno e il piacere di fare insieme

per condividere

per unire scuola e vita

per superare il «fai finta che…»

per scoprire un’altra faccia della tecnologia

per confrontarsi con alunni e sistemi di altri Paesi

…per rinnovarsi e non annoiarsi (o annoiare)

Perché «la buona scuola» è fatta dagli alunni e con gli alunni, non per gli alunni

Page 4: La virtù sta nel mezzo

Gli anni di mezzo

troppo grandi… troppo piccoli

nativi digitali, sì… ma a che prezzo?

senso critico e buon senso

attori o spettatori del proprio percorso di apprendimento?

incontro con gli altri e con l’Altro

stare a scuola, starci bene

Perché «la buona scuola» insegna il piacere di stare a scuola

Page 5: La virtù sta nel mezzo

Quale mezzo?

Quello informatico, sì! Ma…

per stimolare la curiosità

per esprimere la propria creatività

per stare insieme

per fare insieme

per imparare facendo

per memorizzare

… e alla fine, non solo il mezzo informatico!

Perché «la buona scuola» usa la tecnologia per l’apprendimento, non per gli effetti speciali

Page 6: La virtù sta nel mezzo

Come?

Progettando insieme ai colleghi (da soli si può, ma che fatica!)

Con l’aiuto del Dirigente

Rispettando il curricolo

Mettendosi in gioco insieme ai ragazzi

Coinvolgendo i genitori

Correggendo gli sbagli

Festeggiando i successi

Perché ne «la buona scuola» tutti gli attori prima o poi sono protagonisti

Page 7: La virtù sta nel mezzo

in praticaQuando è coinvolta una sola classe

Si propone il progetto al primo/secondo CdC dell’anno (dipende se la classe è una prima o no)

Gli insegnanti danno la propria disponibilità ad aderire, indicando in quale parte del curricolo della propria disciplina e con che tempi

Almeno due insegnanti iscritti al portale (i restanti a scelta)

Monitoraggi durante i CdC

Confronto a livello di valutazione

Perché «la buona scuola» si fa con docenti che collaborano, non concorrono

Page 8: La virtù sta nel mezzo

in praticaQuando sono coinvolte più

classi

Un coordinatore del progetto per gestire i rapporti con i partner (iscritto al portale)

Un responsabile per ogni Dipartimento (iscritto), per comunicare con i partner durante i momenti di lavoro della disciplina e per coordinare i colleghi (a scelta, iscritti o no)

Un’efficace rete di comunicazione mail (per limitare gli incontri in presenza)

Perché «la buona scuola» crea ponti, non fratture

Page 9: La virtù sta nel mezzo

e alla fine… Quel che conta, è che il progetto abbia una ricaduta didattica

e che questa ricaduta sia misurabile!

La virtù sta nel mezzo: non importa fare un progetto degno della NASA, ma fare un progetto che risponda ai bisogni dei nostri alunni

e farlo con tranquillità: quando i progetti sembrano troppo belli per essere veri, probabilmente non lo sono

In caso di bisogno, basta chiedere: in eTwinning, c’è sempre qualcuno che risponde.

Realismo, professionalità, buon senso, senso dell’umorismo, restano sempre le armi vincenti.

Perché «la buona scuola» è fare il meglio che possiamo, lì dove siamo

Page 10: La virtù sta nel mezzo

La virtù sta nel mezzo

[email protected]://twitter.com/zerolalla

www.secondagineuropa.blogspot.it