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La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I) ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info

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Page 1: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla

relativa normativa di salute e sicurezza (I)

ing Domenico Mannelli

wwwmannelliinfo

2009 280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Principali patologie Silicosi - Asbestosigrave -Pneumoconiosi da polveri inerti ndash Asma professionale - Alveoliti allergiche (polmone del contadino) ndash Bronchite cronica - Enfisema polmonare

Rischi dovuti allesposizione a particelle solide (polveri fibre fiumi) attraverso inspirazione contatto cutaneo ingestione

2009 380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria

Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni

2009 480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria

Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)

2009 580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione

Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)

2009 680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 2: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Principali patologie Silicosi - Asbestosigrave -Pneumoconiosi da polveri inerti ndash Asma professionale - Alveoliti allergiche (polmone del contadino) ndash Bronchite cronica - Enfisema polmonare

Rischi dovuti allesposizione a particelle solide (polveri fibre fiumi) attraverso inspirazione contatto cutaneo ingestione

2009 380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria

Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni

2009 480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria

Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)

2009 580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione

Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)

2009 680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 3: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione a gas e vapori per via respiratoria

Principali patologie e agenti Broncopneumopatie da irritanti come Acidi Alcali Aldeidi Isocianati Metalli Ossidi Perossidi Ozono Terpeni

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria

Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione

Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

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MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

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DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

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GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

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AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

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MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

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MUTAGENI

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ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

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2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

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Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 4: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per via respiratoria

Principali patologie e agenti intossicazioni e patologie professionali sistemiche Epatopatie (farmaci alcool CCl4 tricloroetilene CUS04 fosforo) ndash Emopatie da metalli (Pb Hg As Cd) S02 gas nitrosi HN03 Nitrati Cromati Arsina Sostanze organiche (Derivati del benzene toluene xilene e composti anilina e derivati fenolo e derivati naftalina e omologhi cloroderivati idrocarburi alifatici tricloroetilene CCI cloroderivati idrocarburi ciclici e aromatici idrocarburi tecnici quali kerosene e acqua ragia solfuro di carbonio) ndash Nefropatie acute (Pb Hg CCl4 H2S glicoli esteri fosforici) croniche (Pb Hg CCI Cd nitrofenoli) ndash Neuropatie polineuropatie (Pb As metanolo p esano MEK CS2 organofosforici tricloroetilene percloroetilene) psicosindrome organica (Pb Hg Mn CS2 cloruro di metilene tricloroetilene percloroetilene toluene xilene) encefalopatia (Hg Mn CS2) sindrome cerebellare (Hg- solventi organici)

2009 580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione

Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)

2009 680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 5: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per ingestione

Principali patologie e agenti Acute Ulcerazioni caustiche a vari livelli (acidi alcali) Gastroenteriti acute Croniche Gastriti duodeniti ulcere Colica saturnina (Pb) Epatopatie (CCI4 cloroformio trielina P As)

2009 680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 6: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allesposizione ad altri agenti chimici per contatto cutaneo

Principali patologie Dermatiti da contatto (irritante allergica mista complicata) ndash Orticaria da contatto (locale generalizzata)

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 7: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi di tumori professionali

Principali agenti e processi industriali carcinogeni per luomo (fonte IARC) Arsenico Cromo esavalente Nichel Cadmio Berillio ndash Asbesto Silice libera cristallina - Benzene - Ossido di etilene ndash Cloruro di vinile - Catrame - Nafte - Fuliggini - Radon ndash Fabbricazione di mobili - Produzione alcool isopropilico ndash Industria della gomma - Verniciatura

2009 880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 8: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a rumore

Principali patologie Ipoacusia e sorditagrave da rumore Danni extrauditivi (ipertensione disturbi gastroenterici alterazioni dellumore e del comportamento disturbi neurologici)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

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MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

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MUTAGENI

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ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 9: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a vibrazioni

Principali patologieChinetosi (frequenze di vibrazione lt 2 Hz)Whole body vibration disesases (frequenze fra 2 - 20 Hz) sulla colonna vertebrale (spondilosi artrosi degenerazioni discali) ndash sui muscoli (contrazioni ritmiche involontarie) ndash sul sistema nervoso (riduzione dei riflessi osteotendinei) ndash sugli organi interni (acidosi gastrica ipertensione alterazioni delle frequenza respiratoriadisturbi visivi)Segmental vibration (gt 20 Hz sul sistema mano-braccio) lesioni vascolari (sindrome di Reynaud) - neuropatie periferiche ndash alterazioni ossee e lesioni osteoarticolari (necrosi del semilunare) ndash lesioni tendinee (tendiniti morbo di Dupuytren) ndash lesioni neurologiche (anomalie del sistema nervoso centrale e periferico)

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 10: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a calore

Principali patologie Sincope da calore - Edema da calore ndash Tetania da calore - Crampi da calore ndash Esaurimento da calore - Colpo di calore - Ustioni

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 11: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da esposizione a freddo

Principali patologie Assideramento - Congelamenti localizzati

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 12: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI

Rischi da variazioni della pressione barometrica

Principali patologie Iperbaropatie (Otopatie Sinusopatie Colpo di ventosa Sindromi da esplosioni subacquee) ndash Intossicazioni (da azoto ossigeno anidride carbonica) ndash Malattie da decompressione MDD(Malattia dei cassoni Malattia dei palombari Malattia degli aviatori Anossia della risalita per apnea)

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 13: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn agricoltura allevamentimacelli

Principali patologie brucellosi carbonchio leptospirosilisteriosi tetano idatidosi febbre Q

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 14: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciIn attivitagrave smaltimento rifiuti

Principali patologie epatiti virali listeriosi tetano

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 15: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti ai cimiteri

Principali patologie epatiti virali tetano TBC

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 16: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti concia delle pelliindustria tessile

Principali patologie Carbonchiotetano

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

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LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

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Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

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DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

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SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

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MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

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MUTAGENI

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ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

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Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

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Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

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Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

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Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

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2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 17: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper addetti alle miniere

Principali patologie Tetano anchilostomiasi

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 18: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper operatori sanitari

Principali patologie Epatite B e C HIV TBC rosolia brucellosi salmonellosi

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 19: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 1980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper laboratori microbiologia

Principali patologie Legionellosi brucellosi tetano epatite B e C HIV TBC

2009 2080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 20: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper veterinari

Principali patologie Brucellosicarbonchio tetano morva

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

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Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

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Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 21: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper stabulari e laboratori di riscerca veterinaria

Principali patologie Infezioni erpetiche zoonosi

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 22: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione ad agenti biologiciper uffici

Principali patologie Legionellosi

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 23: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da movimenti ripetitivi (per sovraccarico biomeccanico posture incongrue sforzo eccessivo elevata ripetitivitagrave)

Principali patologie Epicondilite - Epitrocleite ndash Periartrite scapolo-omerale ndash Sindrome di De Quervain - Sindrome del tunnel carpale

egrave frequente nei musicisti nelle signore dedite al cucito e al ricamo in chi usa molto il mouse o la tastiera del computer e nelle mamme specie nellultimo periodo dellallattamento quando il bimbo diventa pesante In effetti allepoca di De Quervain questa era conosciuta

come la malattia delle balie e delle ricamatrici

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 24: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2480

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da elettrocuzione (patologia da elettricitagrave)

Folgorazione

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 25: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2580

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti

Effetti sia stocastici che graduati Leucemie ndash Danni cutanei (eritema necrosi ulcerazioni cancro della pelle) ndash Depressione immunitaria - Effetti sulle gonadi ndash Effetti gastroenterici (nausea gastriti ulcere) - Cataratta ndash Radiodermiti

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 26: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2680

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni ultraviolette

Principali effetti cutanei (abbronzatura eritema dermatite lesioni precancerose carcinoma della pelle) ndash oculari (congiuntivite cheratite cataratta)

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 27: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2780

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiazioni infrarosse

Effetti oculari (congiuntivite cataratta)

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 28: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2880

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a radiofrequenze e microonde

Principali effetti e disturbi Termici - Oculari cataratta - Disfunzioni tiroidee ndash Disturbi neurologici - Interferenza sui pacemakers

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 29: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 2980

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Rischi da esposizione a laser

Principali effetti Ustioni corioretiniche - Effetti oculari (cataratta)

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 30: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3080

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI

Rischi dovuti allutilizzo di videoterminali

Principali patologie Disturbi muscoloscheletrici (Dolori muscolari Cumulative trauma disorders (CTD) Deviazioni del polso Abduzione della spalla Sindrome del Tunnel carpale) ndash Disturbi oculari (Astenopia Fotobia irritazione oculare visione sfuocata o sdoppiata Cefalea astenia tensione vertigine Riduzione acuitagrave visiva)

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 31: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3180

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Lombalgie acute e croniche (Low back pain) ndash ArtrosiCumulative trauma disorders (CTD RSI (Repetitive Strain Injury ) WMSD (work ndash related musculoskeletal disorders)) Morbo di de Quervain - Epicondilite ndash Sindrome della cuffia dei rotatori - Sindrome del tunnel carpale

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 32: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3280

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da stress

Ansia depressione irritabilitagrave ndash Malattie psicosomatiche ndash Disturbi cardiovascolari respiratori cutanei gastroenterici

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 33: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3380

LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE NELLORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Rischi da mobbing

Ansia depressione - Malattie psicosomatiche

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

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MUTAGENI

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ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

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Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 34: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3480

LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIMI ANNI

Landamento del numero totale di malattie professionali in Italia ha mostrato una continua crescita dagli anni 50 a circa la metagrave degli anni 70 (per Industria e Servizi da 4000 denunce nel 1951 a 75000 nel 1976)

Ha seguito poi una sensibile e costante diminuzione (eccetto che nel periodo subito successivo al 1988) che ha portato il numero di denunce alle circa 25000anno attuali

Nel lungo periodo la diminuzione ha riguardato tutte le malattie tabellate eccetto l asbestosi polmonare e i tumori specie da amianto

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 35: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 8077

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 295 197 197 160 127

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave77 - asma bronchiale

25 - alveoliti allergiche

100 81 83 59 54

87 58 51 54 40

63 29 29 20 13

Malattie non tabellate 639 729 756 828 808

di cuiIpoacusiaTendinite

Sindrome del tunnel carpaleArtrosi

Bronchite cronicaDermatite da contatto

285 218 180 774 144

23 49 52 94 99

29 2 45 67 77

25 31 45 27 48

27 25 20 12 25

14 13 77 12 12

Indeterminate 10 38 76 80 95

Totale Agricoltura 944 964 1029 1068 1030

le malattie tabellate sono malattie professionali per le quali egrave valida la presunzione legale drsquoorigine

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 36: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3680

Tipo di malattia 2000 2001 2002 2003 2004

Malattie tabellate 9817 9512 7630 6064 5032

di cui26 - ipoacusia e sorditagrave42 - malattie cutanee

91 - asbestosi56 - neoplasie da asbesto

90-silicosi52-malattie osteoarticolari

40 - asma bronchiale43 - neumoconiosi da silicati

5279 4735 3558 2572 2177

1050 1077 830 657 536

629 771 673 512 495

449 625 659 635 562

664 568 452 428 312

358 373 340 264 213

272 257 190 182 176

223 176 131 104 74

Malattie non tabellate1456

316609 77680 77578 16094

di cuiIpoacusiaTendinite

Malattie apparato respiratorioSindrome del tunnel carpale

Tumori

6089 5725 3518 3509 3581

801 1059 1105 1775 1317

1167 1777 1212 706 607

835 890 660 727 864

381 458 390 404 422

Indeterminate 379 1002 2086 2002 3208

Totale Industria e Servizi7775

927123 25396 23644 77334

MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE INDUSTRIA E SERVIZI

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 37: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3780

DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL 27 APRILE 2004 ndash PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N 134 DEL 10 GIUGNO 2004

Elenco delle malattie di origine lavorativa per le quali egrave obbligatoria la denuncia alla Asl allrsquoInail e allrsquoIspettorato del lavoro ai sensi e per gli effetti dellrsquoart 139 del DPR n 1177 del 30 giugno 1965 (Testo Unico sullrsquoAssicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali)

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 38: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3880

GRUPPI DI MALATTIEIl recente d m 2742004 ha previsto lrsquoelaborazione di tre liste con sette

gruppi di malattie per cui egrave obbligatoria le denunciamiddot Malattie da agenti chimicimiddot Malattie da agenti fisicimiddot Malattie da agenti biologicimiddot Malattie dellrsquoapparato respiratorio non comprese in altre vocimiddot Malattie della pellemiddot Tumori professionalimiddot Malattie psichiche o psicosomatiche da disfunzioni dellrsquoorganizzazione del

lavoroLe tre liste sono state redatte secondo i criteri suggeriti da A B Hill

consistenti nei parametri della consistenza forza specificitagrave temporalitagrave e coerenza

Si arriva cosigrave a formulare tre elenchi di malattiemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di elevata probabilitagravemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave di limitata probabilitagrave per la quale non

sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfonditemiddot Malattie la cui origine lavorativa egrave possibile ma per le quali non egrave

definibile il grado di probabilitagrave per le scarse evidenze scientifiche

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 39: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 3980

SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE

Sono da considerare cancerogene eo mutagene tutte le sostanze che sulla base dei criteri dettati dallrsquoUnione Europea sono classificabili come cancerogene eo mutagene di categoria 1 o 2

Sono comprese non solo le sostanze classificate ufficialmente nellrsquoAllegato I alla Direttiva 67548 CEE e successivi adeguamenti cosigrave come vengono recepiti nellrsquoordinamento legislativo italiano ma anche quelle etichettate ldquoprovvisoriamenterdquo a cura del produttore (fabbricante importatore o distributore) in mancanza di una classificazione ufficiale helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 40: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4080

AGENTE CANCEROGENO

Una sostanza viene inserita nella categoria 1 di cancerogenicitagrave in base ai dati epidemiologici la collocazione nella categoria 2 si basa fondamentalmente sugliesperimenti animali

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

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Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

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VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

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valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 41: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4180

MUTAZIONE

egrave lrsquoalterazione permanente di un tratto o della struttura del materiale genetico di un organismo che provoca un mutamento delle caratteristiche fenotipiche dellrsquoorganismo stesso

FENOTIPO =complesso dei caratteri morfologici e funzionali di un organismo risultanti dallrsquointerazione del suo genotipo con lrsquoambiente

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

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Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

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2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

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valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 42: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4280

MUTAGENI

2009 4380

ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

2009 4480

DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 43: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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ESPOSIZIONE

La valutazione dellrsquoesposizione dei lavoratori deve permettere la loro classificazione in

- potenzialmente esposti- - espostiLAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI il

valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni risulta superiore a quello della popolazione generale solo per eventi imprevedibili e non sistematici

LAVORATORI ESPOSTI il valore di esposizione ad agenti cancerogeni eo mutageni potrebbe risultare superiore a quello della popolazione generale

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

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VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

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(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

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Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

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Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

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Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

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rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

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Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

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Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

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Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

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IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

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Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 44: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

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Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 45: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4580

VALORE LIMITE

se non altrimenti specificato il limite della concentrazione media ponderata in funzione del tempo di un agente cancerogeno o mutageno nellrsquoaria rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento determinato

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 46: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

ALLEGATO XLIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

Nome agente

EINECS(1)

CAS(2)

Valore limite esposizione

professionale

osservazioni

Misure transitorie

Mgm3 (3) Ppm (4)Benzene 200-753-7 71-43-2 325 (5) 1 (5) Pelle (6) Sino al 31

dicembre 2001 il valore limite egrave di 3 ppm (=975 mgm3)

Cloruro di vinile monomero

200-831 75-01-4 777 (5) 3 (5) - -

Polveri di legno

- - 500 (5) (7) - - -

2009 4680

(1) EINECS Inventario europeo delle sostanze chimiche esistenti (European Inventory of Existing Chemical Susbstances) (2) CAS Numero Chemical Abstract Service (3) mgm3 = milligrammi per metro cubo daria a 20deg e 1013 Kpa (corrispondenti a 760 mm di mercurio) (4) ppm = parti per milione nellaria (in volume mlm3) (5) Valori misurati o calcolati in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore (6) Sostanziale contributo al carico corporeo totale attraverso la possibile esposizione cutanea (7) Frazione inalabile se le polveri di legno duro sono mescolate con altre polveri di legno il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

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agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

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Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 47: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4780

Articolo 236 - Valutazione del rischio

Il datore di lavoro effettua una valutazione dellrsquoesposizione a agenti cancerogeni o mutageni

Detta valutazione tiene conto in particolare delle caratteristiche delle lavorazioni della loro durata e della loro frequenza dei quantitativi di agenti cancerogeni o mutageni

prodotti ovvero utilizzati della loro concentrazione della capacitagrave degli stessi di penetrare nellrsquoorganismo per le diverse vie di assorbimento

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

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2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 48: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 4880

Articolo 236 - Valutazione del rischio4 Il documento di valutazione del rischio o lrsquoautocertificazione

dellrsquoeffettuazione della valutazione dei rischi sono integrati con i seguenti dati

a) le attivitagrave lavorative che comportano la presenza di sostanze o preparati cancerogeni o mutageni o di processi industriali di cui allrsquo ALLEGATO XLII con lindicazione dei motivi per i quali sono impiegati agenti cancerogeni

b) i quantitativi di sostanze ovvero preparati cancerogeni o mutageni prodotti ovvero utilizzati ovvero presenti come impuritagrave o sottoprodotti

c) il numero dei lavoratori esposti ovvero potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni o mutageni

d) lesposizione dei suddetti lavoratori ove nota e il grado della stessa e) le misure preventive e protettive applicate ed il tipo dei dispositivi di

protezione individuale utilizzatif) le indagini svolte per la possibile sostituzione degli agenti

cancerogeni e le sostanze e i preparati eventualmente utilizzati come sostituti

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

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2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

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valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
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  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
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  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
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  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 49: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1 I lavoratori sono iscritti in un registro nel quale egrave riportata per ciascuno di essi lattivitagrave svolta lagente cancerogeno o mutageno utilizzato e ove noto il valore dellesposizione a tale agente Detto registro egrave istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro

4 In caso di cessazione del rapporto di lavoro il datore di lavoro invia allIstituto

superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso

5 In caso di cessazione di attivitagrave dellazienda il datore di lavoro consegna il

registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio allISPESL 6 Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle

sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dallISPESL fino a quarantanni dalla cessazione di ogni attivitagrave che espone ad agenti cangerogeni o mutageni

2009 4980

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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Page 50: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie 8 Il datore di lavoro in caso di esposizione del lavoratore ad agenti cancerogeni

a) consegna copia del registro di cui al comma 1 allISPESL ed allorgano di vigilanza competente per territorio e comunica loro ogni tre anni e comunque ogni qualvolta i medesimi ne facciano richiesta le variazioni intervenute

b) consegna a richiesta allIstituto superiore di sanitagrave copia del registro c) in caso di cessazione di attivitagrave dellazienda consegna copia del

registro allorgano di vigilanza competente per territoriod) in caso di assunzione di lavoratori che hanno in precedenza esercitato

attivitagrave con esposizione ad agenti cancerogeni il datore di lavoro chiede allISPESL copia delle annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 nonchegrave copia della cartella sanitaria e di rischio qualora il lavoratore non ne sia in possesso

2009 5080

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 51: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5180

Articolo 774 - Registrazione dei tumori

1 I medici le strutture sanitarie pubbliche e private noncheacute gli istituti previdenziali assicurativi pubblici o privati che refertano casi di neoplasie da loro ritenute causate da esposizione lavorativa ad agenti cancerogeni trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente lrsquoanamnesi lavorativa

LrsquoISPESL realizza sistemi di monitoraggio dei rischi cancerogeni di origine professionale tramite una rete completa di Centri operativi regionali (COR)

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

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LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

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Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

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PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

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VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 52: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5280

rischio chimico

Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro egrave riconducibile allrsquoinsieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute connessi con la presenza nellrsquoambito dello svolgimento delle lavorazioni di ldquoAGENTI CHIMICI PERICOLOSIrdquo

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

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valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • rischio chimico
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  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 53: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5380

agenti chimici pericolosi

bull Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che in base alle loro caratteristiche chimiche chimico-fisiche e tossicologiche sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al DLgs 5297 e al DLgs 14 marzo 2003 n 65 o che rientrano comunque nei criteri di classificazioni ivi previsti

PREPARATISOSTANZE

2009 5480

RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 54: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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RISCHIO CHIMICO

Rischi per la sicurezza(R infortunistici)

Rischi per la salute(R igienico-ambientale)

RISCHI diincendio esplosioni contatto con sostanze aggressive eo corrosive (ustioni chimiche corrosione di materiali e degrado di impianti ecc)

RISCHI da esposizioni a sostanze tossiche eo nocive e se assorbite con potenziale compromissione dellrsquoequilibrio biologico (intossicazione o malattie professionale)

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RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

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INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

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Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

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AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 55: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5580

RISCHI DA ESPOSIZIONE

ESPOSIZIONE

condizione di lavoro per la quale sussiste la possibilitagrave che agenti chimici pericolosi tal quali o sottoforma di emissioni (polveri fumi nebbie gas e vapori) possano essere assorbiti dallrsquoorganismo attraverso

INGESTIONECONTATTOCUTANEO

INALAZIONE

Assorbimentogastrico

Assorbimentotranscutaneo

Assorbimentopolmonare

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

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RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

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valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
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  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
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  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
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  • agenti chimici pericolosi
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  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 56: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5680

INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICOUn RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui sul posto di lavoro si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio

1 presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico)

2 presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo)

RISCHIO CHIMICO DERIVANTE DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI(ciclo tecnologico)

PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE(modalitagrave operative)

RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE

X=

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 57: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5780

LA NORMATIVA

Il Dlgs 252002 costituigrave recepimento della Direttiva 9877CE che era una ulteriore

emanazione della Direttiva 89391 CE o Direttiva Quadro

Il Dlgs 252002 viene aggiunto per intero al Dlgs 8108 con lrsquoinserimento del Titolo IX Sostanze pericolose capo I ndash protezione da agenti chimici

ndeg 12 articoli (da art 221 a art 232)

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 58: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5880

Articolo 221 - Campo di applicazione

1 Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare dagli effetti di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro o come risultato di ogni attivitagrave lavorativa che comporti la presenza di agenti chimici 2 I requisiti individuati dal presente capo si applicano a tutti gli agenti chimici pericolosi che sono presenti sul luogo di lavoro fatte salve le disposizioni relative agli agenti chimici per i quali valgono provvedimenti di protezione radiologica regolamentati dal decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 230 e successive modificazioni

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
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  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
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  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 59: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 5980

Articolo 221 - Campo di applicazione

3 Le disposizioni del presente capo si applicano altresigrave al trasporto di agenti chimici pericolosi fatte salve le disposizioni specifiche helliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellip 4 Le disposizioni del presente capo non si applicano alle attivitagrave comportanti esposizione ad amianto che restano disciplinate dalle norme contenute al capo III del presente titolo

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 60: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

AGENTI CHIMICI

tutti gli elementi o composti chimici sia da soli sia nei loro miscugli allo stato naturale o ottenuti utilizzati o smaltiti compreso lo smaltimento come rifiuti mediante qualsiasi attivitagrave lavorativa siano essi prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato

2009 6080

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 61: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

1) agenti chimici classificati come sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n 52 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze pericolose di cui al predetto decreto Sono escluse le sostanze pericolose solo per lrsquoambiente

2) agenti chimici classificati come preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2003 n 65 e successive modificazioni nonchegrave gli agenti che rispondono ai criteri di classificazione come preparati pericolosi di cui al predetto decreto Sono esclusi i preparati pericolosi solo per lrsquoambiente

3) agenti chimici che pur non essendo classificabili come pericolosi in

base ai numeri 1) e 2) possono comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro proprietagrave chimico-fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro compresi gli agenti chimici cui egrave stato assegnato un valore limite di esposizione professionale

2009 6180

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 62: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 6280

PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

Il DL deve effettuare la valutazione dei rischi tenendo conto delle modalitagrave di uso degli agenti chimici (es il lavoratore viene a contatto diretto con lrsquoagente chimico compiendo una determinata operazione oppure la lavorazione egrave automatica) del tipo di esposizione dei lavoratori e della sua durata (es il lavoratore viene a contatto con una grande quantitagrave dellrsquoagente chimico eo per piugrave intervalli durante il turno di lavoro)

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 63: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 6380

VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE VLPlimite della concentrazione media ponderata nel

tempo di un agente chimico nellrsquoaria allrsquointerno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un determinato periodo di riferimento

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXVIII )

VALORE LIMITE BIOLOGICO VLBil limite della concentrazione del relativo agente di

un suo metabolita o di un indicatore di effetto nellrsquoappropriato mezzo biologico

(un primo elenco di tali valori egrave riportato nellrsquoallegato ALLEGATO XXXIX)

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
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  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
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Page 64: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

ALLEGATO XXXVIIISOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE

EINECS (1) CAS (2) NOME DELLrsquoAGENTE

CHIMICO

VALORE LIMITE

NOTAZIONE(3)

8 ore (4) Breve Termine (5)

mgm3

(6)

ppm (7)

mgm3

(6)

ppm (7)

200-467-2

60-29 Dietiletere 308 100 616 200

200-662-2

67-64-1 Acetone 1210 500 - - -

200-663-8

67-66-3 Cloroformio 10 2 - - Pelle

200-756-3

71-55-6 Tricloroetano 111- 555 100 1110 200 -

200-834-7

75-04-7 Etilammina 94 5 - - -

200-863-5

75-34-3 Dicloroetano 11- 412 100 - - Pelle

200-870-3

75-44-5 Fosgene 008 002 04 01 -

200-871-9

75-45-6 Clorodifluorometano 3600 1000 - - -

201-779-0

78-93-3 Butanone 600 200 900 300 -2009 6480

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
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  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
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  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 65: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGICI OBBLIGATORI E PROCEDURE DI SORVEGLIANZA SANITARIA

1 Il monitoraggio biologico comprende la misurazione del livello di piombo nel sangue (PbB) con lausilio della spettroscopia ad assorbimento atomico o di un metodo che dia risultati equivalenti Il valore limite biologico egrave il seguente 60 mg Pb100 ml di sangue Per le lavoratrici in etagrave fertile il riscontro di valori di piombemia superiori a 40 microgrammi di piombo per 100 millilitri di sangue comporta comunque allontanamento dallesposizione

2 La sorveglianza sanitaria si effettua quando lesposizione a una concentrazione di piombo nellaria espressa

come media ponderata nel tempo calcolata su 40 ore alla settimana egrave superiore a 0075 mgm3 nei singoli lavoratori egrave riscontrato un contenuto di piombo nel sangue superiore a 40mg Pb100 ml di sangue

2009 6580

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 66: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 6680

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

FASI PROCEDURALI

Individuazione della presenza dei fattori di rischio chimico (pericoli)

Rilevazione e misurazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio chimico

I FASE

Individuazione della presenza di potenziali situazioni di esposizione ai fattori di rischio chimico (esposizione)

II FASE

Stima e valutazione dellrsquoesposizione ad agenti chimici pericolosi

III FASE

IV FASE

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 67: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

Articolo 223 - Valutazione dei rischi

6 Nel caso di unrsquoattivitagrave nuova che comporti la presenza di agenti chimici pericolosi la valutazione dei rischi che essa presenta e lrsquoattuazione delle misure di prevenzione sono predisposte preventivamente Tale attivitagrave comincia solo dopo che si sia proceduto alla valutazione dei rischi che essa presenta e allrsquoattuazione delle misure di prevenzione

2009 6780

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

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2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (7)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (8)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (9)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (10)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (11)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (12)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (13)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
  • Slide 58
  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
  • Slide 69
  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 68: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

Articolo 232 - Adeguamenti normativi

4 helliphelliphelliphelliphellipcon uno o piugrave decreti dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e della salutehelliphelliphelliphelliphelliphelliphelliphellippossono essere stabiliti entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i parametri per lrsquoindividuazione del rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori helliphelliphellip Scaduto inutilmente il termine di cui al presente articolo la valutazione del rischio moderato egrave comunque effettuata dal datore di lavoro

2009 6880

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
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  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
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  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
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  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
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  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
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  • valutazione del rischio biologico
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Page 69: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 6980

IDENTIFICAZIONE dei PERICOLIinventario sostanze processi lavorativi schede sicurezza

VALUTAZIONE PRELIMINARE dei RISCHIproprietagrave pericolose sostanze quantitagrave utilizzata misure protettive in atto valori limite esiti Sorv San livelli esposizione

VALUTAZIONEAPPROFONDITA del RISCHIO eMISURAZIONI

RISCHIO SUPERIORE al rischio basso per la sicurezza e irrilevante per la salute si applicano misure specifiche e di emergenza Sorveglianza Sanitaria cartellonistica di rischio

GIUSTIFICA-ZIONERISCHIO MODERATO

IL RISCHIO VALUTATO egrave DA CONSIDERARSI ldquoMOLTO BASSOrdquo

SINO

IL RISULTATO della VALUTAZIONE egrave BASSO e CONSENTE LA CLASSIFICAZIONE di RISCHIO MODERATO

NO

SI

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

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VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
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  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
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  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
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  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
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  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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Page 70: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7080

RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108TITOLO X

Agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni allergie o intossicazioni

Microorganismo qualsiasi entitagrave microbiologica cellulare o meno in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico

Coltura cellulare il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (3)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (5)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (6)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A (4)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (14)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (2)
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
  • Slide 36
  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • Slide 59
  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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Page 71: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7180

CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave

1048788 infettivitagrave capacitagrave di un microrganismo disopravvivere alle difese dellrsquoospite e di replicare

in esso1048788 patogenicitagrave capacitagrave di produrre malattia a

seguito di infezione1048788 trasmissibilitagrave capacitagrave di un microrganismo di

essere trasmesso da un soggetto portatore adun soggetto non infetto

1048788 neutralizzabilitagrave disponibilitagrave di efficaci misureprofilattiche per prevenire la malattia o

terapeutiche per la sua cura

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

2009 7480

ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
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  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
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  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
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  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
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  • valutazione del rischio biologico
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  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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Page 72: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7280

VIRULENZA

In microbiologia la pericolositagrave di unmicrorganismo viene spesso classificata in

base alla virulenza

la virulenza viene intesa come lrsquoinsieme delle

caratteristiche di infettivitagrave e patogenicitagrave

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
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  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
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  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
  • RISCHIO CHIMICO
  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • PRESENZA DI AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
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Page 73: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7380

Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici

Gruppo 1 - un agente che presenta poche probabilitagrave di causare malattie in soggetti umani

Gruppo 2 - possono causare malattia

rischio limitato di diffusione in comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es B pertussis C albicans Cl tetani L

pneumophila S aureus V cholerae)Gruppo 3 - altamente patogeni

serio rischio per i lavoratori possono propagarsi nella comunitagrave di norma disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Brucelle M tuberculosis HBV HCV HIV)

Gruppo 4 - altamente patogeni ed infettantiserio rischio per i lavoratorielevato rischio di propagazione in comunitagravedi norma non disponibili misure profilattiche e

terapeutiche(es Virus Ebola Virus Lassa Virus della febbre

emorragica di CrimeaCongo)

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

  • Slide 1
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI (2)
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DA ESPOSIZIONE A
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE
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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI RISCHI DOVUTI A CARENZE (3)
  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DEL
  • GRUPPI DI MALATTIE
  • SOSTANZE CANCEROGENE EO MUTAGENE
  • AGENTE CANCEROGENO
  • MUTAZIONE
  • MUTAGENI
  • ESPOSIZIONE
  • DIVIETI PER LAVORAZIONI CON ESPOSIZIONE A CANCEROGENI
  • VALORE LIMITE
  • ALLEGATO XLIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZIO
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
  • Articolo 774 - Registrazione dei tumori
  • rischio chimico
  • agenti chimici pericolosi
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  • RISCHI DA ESPOSIZIONE
  • INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO
  • LA NORMATIVA
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
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  • RISCHIO BIOLOGICO D Lgs N 8108 TITOLO X
  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
  • Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidental
  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
  • Slide 80
Page 74: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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ALLEGATO XLVIAGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI CLASSIFICATI

BATTERI e organismi simili VIRUS PARASSITI FUNGHI

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Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • LANDAMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA NEGLI ULTIM
  • MALATTIE DENUNCIATE ALLrsquoINAIL SETTORE AGRICOLTURA
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  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie
  • Articolo 243 - Registro di esposizione e cartelle sanitarie (2)
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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • Slide 63
  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
  • ALLEGATO XXXIX SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE BIOLOGI
  • VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
  • Articolo 223 - Valutazione dei rischi
  • Articolo 232 - Adeguamenti normativi
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  • valutazione del rischio biologico
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Page 75: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7580

Rischio biologico

Tutte le attivitagrave lavorative con rischio di esposizione ad agenti biologici1) USO O IMPIEGO DI AGENTI BIOLOGICI

microrganismi vengono deliberatamente introdotti nel ciclo lavorativo per esservi trattati manipolati o trasformati ovvero per sfruttarne le proprietagrave biologiche a qualsiasi titolo (materia prima)2) ATTIVITAgrave A RISCHIO POTENZIALE DI ESPOSIZIONE

la presenza di agenti biologici ha carattere di epifenomeno indesiderato ma inevitabile piugrave che di specifico oggetto di lavoro

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

scarico

2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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Page 76: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

2009 7680

valutazione del rischio biologico

Deve essere elaborato un documento contenente

una relazione sulla valutazione dei rischilrsquoindividuazione delle misure di prevenzione e

protezione da attuare a seguito dei risultati della valutazione il programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione individuate

Solo nel caso di attivitagrave con rischio potenziale di esposizione il datore di lavoro puograve essere esonerato dallrsquoadozione di alcune misure igieniche di valutazione e procedurali

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

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2009 7780

2009 7880

Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

2009 7980

Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

2009 8080

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  • AGENTI CHIMICI
  • AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
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  • ALLEGATO XXXVIII SOSTANZE PERICOLOSE - VALORI LIMITE DI ESPOSIZ
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  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
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  • ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI AT
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Page 77: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

ALLEGATO XLIV AGENTI BIOLOGICI - ELENCO ESEMPLIFICATIVO DI ATTIVITArsquo LAVORATIVE CHE POSSONO COMPORTARE LA PRESENZA DI AGENTI BIOLOGICI

1 Attivitagrave in industrie alimentari 2 Attivitagrave nellagricoltura 3 Attivitagrave nelle quali vi egrave contatto con gli animali eo con

prodotti di origine animale 4 Attivitagrave nei servizi sanitari comprese le unitagrave di

isolamento e post mortem 5 Attivitagrave nei laboratori clinici veterinari e diagnostici

esclusi i laboratori di diagnosi microbiologica 6 Attivitagrave impianti di smaltimento rifiuti e di raccolta di

rifiuti speciali potenzialmente infetti 7 Attivitagrave negli impianti per la depurazione delle acque di

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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • LE PRINCIPALI PATOLOGIE PROFESSIONALI
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  • Articolo 236 - Valutazione del rischio
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  • CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITAgrave
  • VIRULENZA
  • Articolo 268 - Classificazione degli agenti biologici
  • ALLEGATO XLVI AGENTI BIOLOGICI - ELENCO DEGLI AGENTI BIOLOGICI
  • Rischio biologico
  • valutazione del rischio biologico
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  • Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso
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Page 78: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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Articolo 280 - Registri degli esposti e degli eventi accidentali

Lrsquoistituzione di un registro dei lavoratori soggetti al rischio di esposizione ad agenti biologici e dei possibili casi di esposizione individuale egrave dovuta nel caso di attivitagrave comportanti uso di microrganismi dei gruppi 3 e 4

Il DL consegna copia del registro allrsquoIstituto superiore di sanitagrave e allrsquoIstituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza sul lavoro e allrsquoorgano di vigilanza competente per territorio comunicando ad essi ogni tre anni e comunque ogni qualvolta questi ne fanno richiesta le variazioni intervenute

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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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  • valutazione del rischio biologico
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Page 79: La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I)ing. Domenico Mannelli

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Articolo 281 - Registro dei casi di malattia e di decesso

1 Presso lrsquoISPESL egrave tenuto un registro dei casi di malattia ovvero di decesso dovuti allrsquoesposizione ad agenti biologici

2 I medici noncheacute le strutture sanitarie pubbliche o private che refertano i casi di malattia ovvero di decesso di cui al comma 1 trasmettono allrsquoISPESL copia della relativa documentazione clinica

3 Con decreto dei Ministri della sanitagrave e del lavoro e della previdenza sociale sentita la commissione consultiva sono determinati il modello e le modalitagrave di tenuta del registro di cui al comma 1 noncheacute le modalitagrave di trasmissione della documentazione di cui al comma 2

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