la terapia del dolore nel bambino roma 22 giugno 2013
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LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO ROMA 22 giugno 2013. AGENDA I principi del trattamento farmacologico del dolore secondo l’OMS Paracetamolo FANS. Oppioidi Adiuvanti. IL DOLORE NEL BAMBINO C’E’: TRATTIAMOLO!!!. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINOROMA 22 giugno 2013
AGENDA• I principi del trattamento
farmacologico del dolore secondo l’OMS
• Paracetamolo• FANS
• Oppioidi• Adiuvanti
Management del dolore da patologia in età pediatrica:
dall'analgesia in PS alle cure palliative.
IL DOLORE NEL BAMBINO C’E’:
TRATTIAMOLO!!!
IPOTRATTAMENTO DEL DOLORE: PERCHE’?• SCARSA CONOSCENZA DELLA FISIOPATOLOGIA
• PAURA DEGLI EFFETTI COLLATERALI
• PAURA DEGLI OPPIOIDI
• NON RILEVANZA DEL PROBLEMA
• SITUAZIONI DI URGENZA
Dosaggio Farmaco
Effet
to
anta
lgico
EFFETTOTETTO
ANALGESICO IDEALE
Gli analgesici non oppioidi e oppioidi deboli hanno un effetto massimo che non può aumentare anche aumentando la dose.Per questi farmaci la dose analgesica è la dose massima consigliata tenendo conto dell’età e delle condizioni generali.
Farmacologia ANALGESICI• Non effetto tetto: aumentando la dose è possibile trovare
quella sufficiente a dare sollievo da dolore.• Il limite è dato dalla comparsa di effetti tossici.
I principi del trattamento farmacologico del dolore
secondo l’OMSSOMMINISTRARE I FARMACI:
1. Secondo la scala2. Secondo l’orologio3. Secondo la via più appropriata4. Secondo il bambino
Secondo la scala
Secondo l’orologioNel dolore continuo l’analgesico va dato secondo l’orologio (a intervalli regolari) con possibilità di una dose di salvataggio (rescue dose) in caso di intensificazione del dolore, oppure in infusione continua.
NESSUN EFFETTO
EFFETTO ANTALGICO
EFFETTI COLLATERALI
ad ORARI FISSI
al BISOGNONESSUN EFFETTO
EFFETTO ANTALGICO
EFFETTI COLLATERALI
Secondo l’orologio• La somministrazione deve
cominciare prima che il dolore diventi troppo intenso e quindi difficilmente controllabile.
• La somministrazione di analgesici non deve mai essere interrotta improvvisamente.
• Solo se il dolore è lieve si può seguire il metodo a richiesta.
• Se il metodo a richiesta è utilizzato in modo non idoneo, il bambino teme un inadeguato controllo del dolore e va incontro ad ansia e paura.
Secondo la via più appropriata I farmaci vanno
somministrati secondo la via più appropriata: più semplice, più efficace, meno dolorosa.
• Le iniezioni intramuscolari vanno il più possibile evitate, perché dolorose e terrorizzanti.
• La via rettale, se possibile, è discretamente tollerata.
Secondo il bambino• Età (nel neonato esiste un diverso metabolismo
ed una variabilità interindividuale)• Peso• Malattie (respiratorie, neurologiche,
cardiovascolari)• Condizioni particolari (epatopatie, nefropatie,
allergie…)
La scala
Paracetamoloe FANS
Paracetamolo
• ha un’azione antipiretica ed analgesica principalmente mediante l’inibizione della sintesi di prostaglandine a livello centrale, senza significativa azione antinfiammatoria.
• ha efficacia sostanzialmente equivalente a quella dei FANS e resta il farmaco di prima scelta per il profilo di sicurezza
Meccanismo d’azione
Paracetamolo
Inibizione selettiva COX in SNC:• non azione sulle piastrine• non azione gastrolesiva• non azione anti-infiammatoria periferica• penetra rapidamente nel SNC
Meccanismo d’azione
Paracetamolo
Paracetamolo: sicurezza
• nell’adulto non evidenza di danno epatico in pazienti con epatopatia cronica ai dosaggi raccomandati
• non rischio danno renale
ParacetamoloFattori di Rischio
• La tossicità è legata al sovradosaggio:- Assoluto: 150 mg/Kg/die o terapia a dosaggio
massimo per oltre 48-72 ore
- Relativo: disidratazione, malnutrizione, uso di farmaci concomitanti (rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, acido valproico, alcool )
• Epatopatia pre-esistente
Quando il paracetamolo non basta :
• sicuramente quando la dose è inadeguata: 15-20 mg/kg per os, 20 mg/kg rettale, 15 mg/kg ev
• dose rettale : migliore analgesia con prima dose 30 mg/kg poi 20 mg/kg ad intervalli di 6-8 ore (dosi minori in lattanti e neonati)Paracetamolo-codeina
(associazione dimostratamente più efficace)
Fans (anche in associazione): Ibuprofene 7-10 mg/kg, Ketorolac 0.5-1 mg/kg
FANS: caratteristiche• Analgesici• Antiinfiammatori• Antipiretici• Riducono la sintesi delle PG attraverso
l’inibizione delle COX (Azione anti-prostaglandinica centrale come il paracetamolo)
• Agiscono sul dolore viscerale, osteomuscolare, post operatorio
• Risparmiatori di oppioidi
• Bassa potenza : ibuprofene (ketoprofene , maggiori effetti collaterali)
• Media potenza : naproxene, flurbiprofene (dolori reumatologici)
• Alta potenza : chetorolac, indometacina (colica renale, in genere solo tempi brevi)
USO dei FANS
Il più studiato IbuprofeneCONSIDERATO SICURO attenzione in caso di :- USO DI DIURETICI, ACE INIBITORI >> rischio di IRA- DISIDRATAZIONE (bimbo piccolo) rischio di IRA- GASTROPATIA E USO DI ANTICOAGULANTI >> rischio di gastrite e emorragia- PIU’ EFFICACE DEL PARACETAMOLO NEI DOLORI MUSCOLO-SCHELETRICI
IbuprofenePOSOLOGIA
• Accettato in pediatria come sciroppo e supposte (1 ml = 20 mg, supposte da 60 e 125 mg)
• Dose raccomandata: < 6 mesi: 5 mg/kg/6-8 h> 6 mesi: 7,5 mg/kg/6-8 h
KetorolacPossibili AMBITI di APPLICAZIONE
• Colica renale: prima scelta indometacina (1-2 mg/kg in infusione in flebo partendo veloci e rallentando in base alla risposta con infusione in 60 minuti)
Colica renale: 0.5 mg/kg anche sublinguale (rapidamente efficace)
• Qualsiasi dolore maggiore acuto (colica renale, biliare, frattura in adolescente) o con necessità di azione di risparmio di oppioide
• Considera gastroprotezione per dosi ripetute
Ketorolac• Ottima potenza analgesica, allunga un po’ il tempo di
sanguinamento ma non sembra rilevante clinicamente (poco utilizzato in ambito post-tonsillectomia ma non controindicato dalle specifiche linee guida).
• Dose ev: 0.5 mg/kg poi boli di 1 mg/kg ogni 6 ore o infusione di 0.17 mg/kg/hr, max 48 ore;
• Dose orale 0.5 mg/kg - 1 mg/kg max 7 giorni. • Potenzialmente molto gastrolesivo, assolutamente sconsigliato
oltre i 3 giorni• Off label in età pediatrica
Azione di risparmio dell’oppioide :
• FANS : riduzione dose del 40%• Paracetamolo : riduzione dose 20%
OppioidiDeboli
La terapia farmacologicaCODEINA:
• Dose: 1-3 mg/kg• Plafond di effetto (non serve aumentare la dose)• Ordine di potenza 10-15% della morfina• Farmacogenetica : 9% di little o non responder • 5-10% di super responder : rischio effetti collaterali• penetra attraverso la barriera emato-encefalica meglio della
morfina• gli effetti anti-tussivi e gastrointestinali si verificano a dosi minori
rispetto alle analgesiche
Può essere rischioso prescrivere una terapia domiciliare con codeina (e ugualmente idro- e oxycodone) in pazienti che non vengono osservati in presenza di altri fattori di rischio per apnee/depressione respiratoria come:
•Interventi sulle vie aeree specie in età prescolare (tutti i casi erano < 6 anni)•Altri motivi di alterata funzione respiratoria •Altri farmaci depressori dell’attività respiratoria•Storia di apnee •Obesità •Insufficienza renale •sciroppo paracetamolo-codeina : 1 ml ha 24 mg di paracetamolo e 1,5 mg di codeina •Bustine: 500 mg paracetamolo e 30 mg codeina• supposte : lattanti 2,5 e 60 mg, bambini 5 e 200 mg, adulti 20 e 400 mg
Come usare bene la CODEINA:
Il 14 Giugno 2013 la Commissione di Farmacovigilanza dell’EMA, il PRAC, ha espresso il proprio parere sulla
revisione dei medicinali a base di codeina, proponendo alcune raccomandazioni che coinvolgono l’utilizzo
pediatrico.
La revisione è stata avviata in seguito ad alcune segnalazioni che coinvolgono pazienti pediatrici con più fattori di rischio, ben definiti e a bassa incidenza:
bambini con apnea ostruttiva del sonno e concomitante metabolismo ultrarapido del CYP2D6.
Il PRAC raccomanda le seguenti misure di minimizzazione del rischio:• I farmaci a base di codeina dovrebbero essere utilizzati solo per il trattamento di
breve durata del dolore moderato in bambini al di sopra dei 12 anni di età, e solo se non può essere sostituito da altri antidolorifici come il paracetamolo o ibuprofene
• La codeina non deve essere utilizzata nei bambini (di età inferiore ai 18 anni) che si sottopongono a un intervento chirurgico per l'asportazione delle tonsille o adenoidi per il trattamento di apnea ostruttiva del sonno, in quanto questi pazienti sono più suscettibili a problemi respiratori.
• Le informazioni sulla prescrizione dovrebbero riportare un avvertimento che i bambini con condizioni associate a problemi respiratori non dovrebbero usare la codeina.
FOCUS – CYP2D6• Nel feto, l'attività del CYP2D6 è assente o meno dell'1% dei valori dell'adulto.
Aumenta dopo la nascita, ma si stima essere non superiore al 25% dei valori dell'adulto in bambini sotto i cinque anni. Come conseguenza, l'effetto analgesico è basso o assente nei neonati e bambini piccoli.
• Il metabolismo ultrarapido del CYP2D6 è un fenomeno che interessa una piccola percentuale della popolazione, il 5,5% circa della popolazione caucasica
• Soggetti che metabolizzano la codeina rapidamente ed estensivamente sono a rischio di tossicità da oppioidi data l'alta conversione di codeina in morfina.
• Nei metabolizzatori ultrarapidi adulti, la conversione di codeina a morfina è aumentata di 1,5 volte rispetto ai soggetti con normale metabolismo.
• La percentuale di metabolizzatori lenti può variare in gruppi etnici dal 1% al 30%, con conseguente inefficacia.
• Oppioide di sintesi (utilizza la via degli oppioidi –recettori mu)• Dose: 1-2 mg/Kg os o ev (infusione lenta) ogni 6 ore• Nausea e vomito se infusione rapida. meno effetti collaterali della morfina . non usare sotto l’anno di vita: non attivo l’enzima che lo
metabolizza (CYP2D6) • Effetto “tetto”• co e fl da 100 mg , gtt 1 gt = 2.5 mg , supp 100 mg
• Usare con cautela in convulsivi noti o nel trauma cranico• Monitorare l’attività respiratoria nei neonati in respiro
spontaneo ( tendenza all’ipercapnia)
Raccomandazioni
Tramadolo
Tramadolo
• incidenza di effetti collaterali 11% circa (nausea, vomito, prurito, rash)
• mai descritta depressione respiratoria in età pediatrica
• non interferisce con FC e PA• non azione sullo sfintere di Oddi• basso potenziale di dipendenza ed abuso
Secondo la scalaOppioidi
Forti
- Utilizzare la via di somministrazione meno invasiva- Quando possibile scegliere le formulazioni a rilascio prolungato- Introdurre un agente alla volta- Monitorare costantemente il trattamento al fine di valutarne
efficacia ed effetti avversi- Se necessario cambiare un oppiaceo con un altro.
Raccomandazioni per l’utilizzo degli oppioidi maggiori
MORFINA
OPPIOIDI FORTI PER IL DOLORE SEVERO
Alcaloide naturale dell’oppio
Agonista recettori μ e
Viene assorbita rapidamente per via orale
Subisce metabolismo epatico di primo passaggio ed ha una biodisponibilità del 30% circa.
L’eliminazione avviene essenzialmente per via urinaria
OPPIOIDI PER IL DOLORE SEVERO
Analgesico di sintesi
Agonista puro dei recettori μ
Oppioide altamente lipofilo
Subisce esteso metabolismo epatico di primo passaggio con la formazione di metaboliti farmacologicamente inattivi
L’eliminazione avviene essenzialmente per via urinaria e per via fecale
FENTANILE
• Diverse possibilità di somministrazione (IV, SC, Transdermica, Transmucosa, Intratecale, epidurale)
FENTANILETerapia farmacologica
Oppioide sintetico liposolubile
Rapida insorgenza e breve durata d’azione
50-100 volte più forte della morfina
Non rilascia istamina, meno effetti cardiovascolari della morfina
Analgesia e depressione respiratoria dose-dipendente
Terapia farmacologica
Ketamina 3-9 mg/kg
ANTAGONISTI : FLUMAZENIL E NALOXONE endonasali
Farmaci oppioidi
Alcuni pazienti possono sviluppare effetti collaterali intollerabili con un
oppioide senza ottenere un’analgesia adeguata. In questi casi è consigliabile
passare ad un oppiaceo alternativo.
Tale pratica è nota come “rotazione degli oppioidi” e consiste nel passare da
una molecola all’altra (o anche da una via di somministrazione ad un’altra) per
migliorare l’efficacia o la tollerabilità al trattamento.
Quando scegliere un oppioide piuttosto che un altro?
Oppioidi: rotazione del farmaco
Farmaci adiuvanti
Farmaci la cui indicazione primaria non è il dolore, ma capaci di importanti proprietà analgesiche in alcune condizioni: aiutano a controllare il dolore
Farmaci adiuvantiAntidepressivi Dolore neuropatico,
insonnia
Anticonvulsivanti Dolore neuropaticoNeurolettici Psicosi, nauseaAnsiolitici Ansia, spasmo muscolareAntistaminici Prurito, ansia, nauseaCorticosteroidi Edema cerebrale,
compressione nervosa
VALUTARE il BAMBINOCondurre un esame fisico
Determinare le cause primarie del doloreValutare le cause secondarie
(ambientali ed interne)
SVILUPPARE un PIANO di TRATTAMENTOFARMACI ANALGESICI ed ALTRE TERAPIE “secondo la scala” supportive
“secondo l’orologio” comportamentali “secondo vie appropriate” fisiche “secondo il bambino” cognitive
RENDERE EFFETTIVO il PIANO
VALUTARE il BAMBINO regolarmente eREVISIONARE il PIANO se necessario