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  • LA SOCIETA’

    Industrial S.p.A.

    Centro Aziendale Quercete

    81016 San Potito Sannitico (CE)

    P. iva e iscrizione al Registro Imprese di Caserta 03962030619

    R.E.A. di Caserta 287271

    Capitale sociale: Euro 2.000.000 i.v.

    ORGANI SOCIALI E D I

    CONTROLLO

    Amministratore Unico Ing. Vittorio Civitillo

    Collegio sindacale

    Presidente ANTONUCCI Alessandra Rosaria

    Sindaci effettivi BERNARDO Vincenzo

    CERCONE Lucio

    Azionisti SE.R.I. S.p.A. 100%

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    4

    RELAZIONE SULLA GESTIONE

    ai sensi dell’art. 2428 c.c.

    L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 registra ricavi per Euro 164.291 migliaia, un Margine Operativo Lordo

    pari ad Euro 19.137 migliaia ed un risultato netto consolidato pari a Euro -2.388 migliaia, dopo aver

    effettuato ammortamenti e svalutazioni per complessivi Euro 18.613 migliaia.

    Conto Economico riclassificato 2018 2017

    IAS /IFRS IAS /IFRS

    Ricavi delle vendite (Rv) 150.444.487 155.291.193

    Altri ricavi e proventi 13.846.980 7.097.949

    Totale Ricavi 164.291.467 162.389.142

    Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338.270 4.367.595

    Produzione interna (Pi) (4.819.953) 12.515.379

    A. VALORE DELLA PRODUZIONE (VP) 164.809.785 179.272.116

    Consumo materie prime, sussid. di consumo e merci (Cm) 115.605.183 132.388.164

    Altri costi operativi esterni (Coe) 1.903.781 1.254.404

    B. Costi esterni 117.508.964 133.642.568

    C. VALORE AGGIUNTO (VA) (A-B) 47.300.820 45.629.548

    D. Costi del personale (Cp) 28.163.526 27.376.717

    E. MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) (C-D) 19.137.295 18.252.831

    Ammortamenti (Amm) 13.454.544 7.919.305

    Accantonamenti e svalutazioni (Acc) 5.658.570 2.219.202

    F. Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507

    G. RISULTATO OPERATIVO (RO) (E-F) 24.180 8.114.324

    Proventi extra-caratteristici (P e-c)

    Oneri extra-caratteristici (O e-c) 0

    H. RISULTATO DELL'AREA EXTRA-CARATTERISTICA 0 0

    I. RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (ROGP) (G+H)

    24.180 8.114.324

    Proventi straordinari (Ps)

    Oneri straordinari (Os)

    L. RISULTATO DELL'AREA STRAORDINARIA (RS) 0 0

    M. RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (RGP) (I+L) 24.180 8.114.324

    Oneri finanziari (Of) 6.872.117 4.713.573

    N. FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE 6.872.117 4.713.573

    O. RISULTATO LORDO (RL) (M-N) (6.847.937) 3.400.751

    P. Imposte sul reddito (I) (3.972.655) 2.776.846

    Q.RISULTATO ATTIVITA' IN ESERCIZIO (RA) (O-P) (2.875.282) 623.905

    R.RISULTATO NETTO DI ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (13.145) (1.137.202)

    S.RISULTATO PRIMA DELLE MINORANZE (Q-R) (2.888.427) (513.297)

    RISULTATO DI PERTINENZA DELLE MINORANZE 440.107 736.990

    RISULTATO NETTO DEL GRUPPO (3.328.533) (1.250.287)

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    Osservazioni degli amministratori sull’andamento della gestione e sua evoluzione

    Ricavi e valore della produzione

    Descrizione 31/12/2018 31/12/2017

    Ricavi 150.444 155.291

    Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati -4.820 12.515

    Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338 4.368

    Altri ricavi 13.847 7.098

    TOTALE 164.810 179.272

    Si registra un lieve incremento (+Euro 1.903 migliaia) del Totale Ricavi (Ricavi + Altri Ricavi) malgrado la cessione

    della partecipata Glass Industries S.r.l. (che registrava ricavi per complessivi Euro 7.960 migliaia nel 2017) e la

    riduzione dei ricavi nella partecipata cinese Yibf, che è stata oggetto di una profonda riorganizzazione manageriale

    nel corso dell’anno 2018, completata solo a luglio 2019 (la Yibf ha registrato ricavi nel 2018 per Euro 8.030 migliaia

    rispetto a complessivi Euro 13.884 migliaia nel 2017, in linea con gli anni precedenti). A parità di perimetro e non

    considerando la riduzione dei ricavi (non ricorrente e straordinaria) registrata nella partecipata cinese, il gruppo ha

    registrato un incremento del totale ricavi per complessivi Euro 15.716 migliaia.

    Margine operativo lordo

    Descrizione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione

    SERI INDUSTRIAL 19.248 16.246 3.003

    INIZIATIVE INDUSTRIALI 297 2.283 - 1.985

    INDUSTRIAL - 408 - 276 - 133

    TOTALE 19.137 18.253 885

    Si registra un lieve incremento (+Euro 885 migliaia) del Margine Operativo Lordo Consolidato malgrado la

    cessione della partecipata Glass Industries S.r.l. (che registrava un Margine Operativo Lordo per Euro 128 migliaia

    nel 2017) oltre che per la riduzione della marginalità, per i motivi sopra evidenziati, nella partecipata cinese Yibf

    (la Yibf ha registrato un Margine Operativo Lordo nel 2018 per negativi Euro 130 migliaia rispetto a complessivi

    Euro 1.674 migliaia nel 2017) e nella partecipata Coes Company S.r.l. (d’ora in seguito “Coes”), successivamente

    posta in liquidazione, a seguito delle inefficienze registrate nello stabilimento di Levate (Bg), per il quale si è avviata

    la chiusura nel corso dell’ultimo trimestre 2018, completandola nel corso dei primi mesi del 2019 (la Coes ha

    registrato un Margine Operativo Lordo nel 2018 per negativi Euro 120 migliaia rispetto a complessivi Euro 2.171

    migliaia nel 2017, in linea con gli anni precedenti). A parità di perimetro e non considerando la riduzione registrata

    nella partecipata cinese e nella Coes, per eventi imprevedibili e non ricorrenti, il gruppo ha registrato un

    incremento del Margine Operativo Lordo per Euro 5.108 migliaia.

    Risultato di esercizio

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    6

    In riferimento al risultato di esercizio si evidenziano ammortamenti per Euro 13.455 migliaia, svalutazioni per

    Euro 5.658 migliaia ed oneri finanziari netti per Euro 6.872 migliaia:

    Descrizione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione

    Ammortamenti 13.455 7.919 5.536

    Svalutazioni/Accantonamenti 5.659 2.219 3.440

    AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 19.114 10.138 8.976

    Oneri finanziari netti 6.872 4.714 2.159

    Totale 19.114 14.852 4.262

    In riferimento agli oneri finanziari si registra un incremento per complessivi Euro 2.159 migliaia dovuti (i) agli

    interessi derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16, per complessivi Euro 685 migliaia e (ii) agli

    interessi passivi sui finanziamenti bancari erogati per gli investimenti in essere presso il sito di Teverola (Ce).

    Si registra un incremento di circa Euro 8.976 migliaia degli ammortamenti e svalutazioni per effetto di:

    − maggiori ammortamenti per complessivi Euro 5.536 migliaia, nel 2018 pari a complessivi Euro 13.455

    migliaia, in seguito agli importanti investimenti in corso nel sito di Teverola (Ce) con particolare riferimento

    alle attività di ricerca e sviluppo sperimentale ed all’applicazione del principio contabile IFRS 16 (relativo

    ai contratti di locazione degli immobili);

    − maggiori svalutazioni delle rimanenze e lo stanziamento di maggiori accantonamenti, che nel 2018 sono

    pari a complessivi Euro 5.659 migliaia.

    In riferimento alle svalutazioni e ai maggiori accontanamenti si segnala che:

    − dal gruppo SERI Industrial si rileva, tra fondi rischi accantonati e fondi rilasciati, un provento netto di Euro

    375 migliaia;

    − dal gruppo Iniziative Industriali si rileva, invece, in riferimento alla sola controllata Coes Company S.r.l. in

    liquidazione (d’ora in seguito “Coes”):

    o una svalutazione del magazzino per complessivi Euro 1.900 migliaia;

    o una svalutazione crediti per Euro 730 migliaia;

    o un accantonamento rischi per contenziosi per Euro 637 migliaia.

    Tali fondi sono stati rilevati a seguito dell’avvio del processo di liquidazione di Coes e della cessione in affitto di

    azienda del ramo operativo (di seguito anche “Affitto di Ramo”) alla società Industrie Composizione Stampati S.r.l.

    (d’ora in seguito “ICS”), controllata al 100% da SERI Industrial SpA. Il magazzino reso disponibile con il fitto di

    azienda a ICS è stato valorizzato, e per gran parte prelevato nel corso del 2019, al costo standard, non recependo

    i maggori costi effettivi rilevati da Coes. Ciò ha permesso e permetterà a ICS di registrare maggiori margini dalla

    cessione del magazzino prelevato rispetto a quelli rilevati da Coes nel corso dell’esercizio della sua attività. Al pari,

    però, nel 2018, questo maggior margine, in parte, ha determinato una svalutazione sul magazzino Coes; che ha

    dovuto, altresì, registrare, prudenzialmente, anche un minor valore di realizzo del suo magazzino residuo non

    trasferito con il contratto di affitto di azienda, che, causa mancanza di una struttura operativa, solo a partire da

    luglio è stato posto in vendita con l’ausilio di agenzie incaricate.

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    7

    Flussi di Cassa

    Nel 2018 si evidenzia un flusso di cassa operativo per Euro 6.637 migliaia, in crescita, grazia al miglioramento

    della gestione del capitale circolante netto, rispetto al precedente esercizio, in cui si era registrato un flusso di

    cassa operativo per Euro 1.118 migliaia.

    Tale maggior flusso ha finanziato i maggiori investimenti in attività materiali per Euro 16.333 migliaia, riferiti, per la

    maggior parte, al sito di Teverola (Ce).

    Posizione Finanziaria Netta Consolidata

    PFN CONSOLIDATA 31/12/2018

    Disponibilità liquide 15.609

    Crediti finanziari & Cash equivalent 43.565

    Indebitamento bancario (74.219)

    Prestito Obbligazionario (37.983)

    Leasing (incluso IFRS 16) (18.746)

    Debiti verso parti correlate (260)

    TOTALE (72.035)

    Nel 2018 si è applicato, anticipatamente, il principio contabile IFRS 16, anticipata nell’esercizio 2018 che ha

    determinato un maggior valore, nella voce Leasing, di debiti finanziari per complessivi Euro 17.840 migliaia.

    PFN CONSOLIDATA NORMALIZZATA SENZA EFFETTI IFRS 16 31/12/2018

    Disponibilità liquide 15.609

    Crediti finanziari & Cash equivalent 43.565

    Indebitamento bancario (74.219)

    Prestito Obbligazionario (37.983)

    Leasing (906)

    Debiti verso parti correlate (260)

    TOTALE (54.195)

    In riferimento ai Crediti finanziari & Cash equivalente si evidenzia che la voce accoglie i seguenti valori:

    crediti verso fondi di investimento per complessivi Euro 22.973.500, regolarmente incassati nei primi mesi del

    2019;

    disponibilità liquide in escrow account per Euro 700.000, regolarmente svincolate alla data di approvazione del

    presente bilancio;

    crediti verso banche per finanziamenti concessi a società consociata (che ha ceduto, per il tramite di altre società

    del gruppo, il relativo credito alla Industrial S.p.A.) per Euro 6.466.718, di cui abbiamo incassato, alla data di

    approvazione del presente bilancio, Euro 5.494.749;

    polizze bancarie per le quali era stato chiesto lo svincolo nel 2018, regolarmente incassate nel corso del 2019, per

    complessivi Euro 303.727,14;

    crediti finanziari verso la consociata PM Immobiliare S.r.l. per Euro 1.094.006, regolarmente incassati alla data di

    approvazione del presente bilancio;

    crediti finanziari verso la controllante SE.R.I. S.p.A., per la precedente gestione della tesoreria centralizzata, per

    complessivi Euro 12.026.435.

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    8

    STRUTTURA DEL GRUPPO

    Il Gruppo Industrial, in data 31.12.2018, è costituito dalle seguenti società:

    Denominazione Valuta Capitale sociale

    posseduto

    Sede % di Controllo

    Tramite % di Gruppo

    Controllo

    Seri Plant Division S.r.l. Euro 1.739.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00

    Seri Plast S.r.l. Euro 1.945.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00

    Industrie Composizione Stampati S.r.l.

    Euro 1.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Plast S.r.l. 100,00

    ICS EU SAS Euro 10.000,00 Peronne - Francia 100,00 Industrie Composizioni Stampati S.r.l.

    100,00

    PLASTAM EU SAS Euro 2.376.000 Arras - Francia 100,00 Industrie Composizioni Stampati S.r.l.

    100,00

    Plast Research & Development Srl

    Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrie Composizione Stampati Srl

    100,00

    FIB Srl Euro 8.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Sei Industrial SpA 100,00

    FS Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00

    FL Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00

    FIB Sud Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00

    Lithops Srl Euro 6.000,00 San Potito Sannitico (CE) 60,00 FIB Srl 60,00

    FAAM Asia Limited HKD 31.046.800,00 Hong Kong 100,00 FIB Srl 100,00

    Yixing Faam Industrial Batteries Ltd. Oppure YIBF

    USD 7.000.000,00 Yixing - Repubblica Popolare Cinese

    100,00 FAAM Asia Limited 100,00

    Carbat Srl Euro 10.000,00 Milano (MI) 100,00 Cordusio Società Fiduciaria S.p.A.: 100%

    100,00

    Repiombo Srl Euro 6.000,00 San Potito Sannitico (CE) 60,00 Seri Industrial SpA1 60,00

    Iniziative Industriali Srl Euro San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrial SpA 100,00

    Coes Company in liquidazione Euro San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrial SpA 100,00

    Altre Parteciazioni

    Sei Industrial SpA Euro 65.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00

    Tolo Energia Srl Euro 207.119,11 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00

    Kre Wind Srl In liquidazione Euro 500.000,00 Milano 100,00 Tolo Energia Srl 100,00

    FDE Srl Euro 55.000,00 Roma 55,00 Tolo Energia Srl 55,00

    Sogef Srl Euro 588.143,00 Frosinone (FR) 58,81 FDE Srl 32,35

    Si ricorda che Industrial nell’esercizio precedente, unitamente ad IMI Fondi Chiusi SGR (o “IMI”), quale società di

    gestione del fondo comune di investimento di tipo chiuso denominato “Fondo Atlante Private Equity”, ha realizzato

    un’operazione di conferimento di una partecipazione pari complessivamente al 100% del capitale sociale di Sei

    Industrial SpA (già “Seri Industrial SpA”), in esecuzione dell’Accordo Quadro sottoscritto il 21 aprile 2017 tra i due

    conferenti (Industrial e IMI) e la società Seri Industrial SpA (già “Krenergy SpA”), sottoscrivendo un Aumento di

    Capitale in natura deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti in data 25 maggio 2017.

    Sulla base dell’Accordo, Industrial ha conferito a Seri Industrial la proprietà di n. 50.000.000 di azioni pari al 76,92%

    del capitale sociale di Sei Industrial SpA del valore complessivo di euro 146.361.153,60, mentre IMI la proprietà

    di n. 15.000.000 di azioni pari al 23,08% del capitale sociale di Sei Industrial SpA del valore di complessivi euro

    43.908.346,08.

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    9

    Nel corso dell’esercizio 2018 il Gruppo, tramite la sub-holding Seri Industrial, ha concluso due importanti

    operazioni straordinarie:

    • l’offerta in opzione ai titolari di azioni ordinarie e all’ammissione alle negoziazioni di azioni ordinarie di

    nuovaemissione e la quotazione di warrant (denominati Warrant Due SERI 2018 – 2019) abbinati

    gratuitamente alle azioni ordinarie di nuova emissione; l’ammissione alle negoziazioni di azioni ordinarie

    derivanti dalla conversione delle azioni speciali emesse nel 2017 a fronte del conferimento del 100% del

    capitale di Sei Industrial S.p.A. nella Società e l’ammissione alla quotazione dei Warrant Uno SERI 2017

    – 2022;

    • La dismissione degli asset detenuti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili (o anche “il

    Ramo Energy Solutions”).

    Per quanto concerne il primo punto, a fine giugno 2018 la controllata Seri Industrial ha lanciato un’offerta in opzione

    ai titolari di azioni ordinarie e l’ammissione alle negoziazioni sul mercato telematico azionario organizzato e gestito

    da Borsa Italiana S.p.A. di azioni ordinarie, di nuova emissione, senza indicazione del valore nominale, con

    godimento regolare ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli aventi

    diritto ai sensi dell’art. 2441, comma 1, del Codice Civile, nel rapporto nel rapporto di n. 17 azioni ordinarie di nuova

    emissione ogni n. 5 azioni ordinarie possedute, ad un prezzo unitario pari ad Euro 3,71, di cui Euro 1,71 a titolo di

    sovrapprezzo, con abbinati gratuitamente warrant, denominati Warrant Due SERI 2018 –2019, nel rapporto di n.

    1 Warrant Due SERI 2018 – 2019 ogni n. 1 azione ordinaria di nuova emissione sottoscritta. Al termine del offerta

    sono state sottoscritte numero 3.949.780 azioni ordinarie per un controvalore di Euro 14.653.683,80.

    Di seguito l’attuale struttura del Gruppo Industrial, con l’indicazione delle sole partecipazioni di controllo:

    Ramo in dismissione

    100%

    100%

    100%

    100% 100% 100%

    100% 60% 100 100%

    55% 100% 100%

    58,81% 100% 100%

    99% 100%

    100% 100%

    60%

    100%

    100%

    I N D U S T R I A L S P A

    65,56%

    Iniziative Industriali Srl

    SERI INDUSTRIAL SPACoes Company Srl in liqudazione

    SERI PLANT DIVISION SRL SERI PLAST SRL FIB SRL

    KRE WIND SRL in liquidazione REPIOMBO SRL I C S S R L FAAM Asia Limited

    TOLO ENERGIA SRL

    FDE SRL ICE Eu Sas YIBF

    SOGEF SRL Plastam Eu Sas Fs Srl

    Lithops Srl

    Carbat Srl

    Faam Research Center Srl

    ICS Poland Sp. z

    o.o.Fl Srl

    Plast Research &

    Development Srl

    Fib Sud Srl

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    10

    Rispetto alla configurazione del Gruppo esistente alla chiusura dell’esercizio 2018, l’organigramma societario a

    decorrere dal 1° gennaio 2019 si è modificato in quanto le quote di partecipazione detenute nelle società

    Repiombo Srl, Seri Plant Division Srl, Seri Plast Srl e Fib Srl sono state trasferite da Sei industrial SpA direttamente

    sotto la capogruppo Seri Industrial SpA. In aggiunta, la quota di partecipazione detenuta in ICS Srl è stata trasferita

    da Sei Industrial SpA a Seri Plast Srl, con l’obiettivo di arrivare ad una aggregazione delle due realtà industriali in

    un unico complesso aziendale.

    Il Gruppo, alla fine dell’esercizio 2018, controlla:

    • con una partecipazione del 65,56%, la società Seri Industrial SpA, holding di partecipazioni quotata sul

    mercato MTA di Borsa Italiana, operante lungo l’intera filiera degli accumulatori elettrici, dalla produzione dei

    materiali plastici per il settore automotive, idrotermosanitario e delle batterie, alla realizzazione in-house del

    piombo rigenerato da batterie esauste, fino alla produzione di batterie al piombo-acido e litio-ione. Seri

    Industrial detiene partecipazioni nelle seguenti società:

    - Seri Plant Division Srl (di seguito “Seri Plant” e/o “Impianti”), attiva nella progettazione e realizzazione di

    impianti innovativi per il riciclo di batterie esauste;

    - Repiombo Srl (di seguito “Repiombo” e/o “Smelter”), attiva nella produzione di piombo secondario e scarti

    plastici dal riciclo di batterie esauste;

    - Seri Plast Srl (di seguito “Seri Plast” e/o “Recupero e riciclo di materiale plastico”), attiva nella produzione

    di granuli plastici e compound in polipropilene rigenerati da scarti plastici;

    - Industrie Composizioni Stampati Srl (di seguito “ICS” e/o “Stampaggio di materiali plastici”), attiva nello

    stampaggio di materiali plastici per il mercato della componentistica per batterie ed idrotermosanitario;

    - FIB Srl (di seguito “FIB” o“Gruppo FIB” e/o “Accumulatori Elettrici”), attiva nella realizzazione di batterie al

    piombo acido e litio ione per applicazioni Motive Power, storage e specialties.

    - Seri Industrial detiene un’ulteriore partecipazione al 100% nella società Tolo Energia Srl (di seguito anche

    “Tolo”), società con partecipazioni nel mercato delle energie rinnovabili, in fase di dismissione(già

    completata l’attività di dismissione delle partecipazioni più significative).

    Il restante azionariato è composto da Neuberger Berman AIFM S.à.r.l. per il 19,47%, da City Financial Investment

    Company Limited per il 5,39% ed il restante dal mercato.

    • Con una partecipazione del 100%, la società Iniziative Industriali Srl (già Iniziative Industriali SpA, di seguito

    “Iniziative Industriali”), sub-holding costituita nel 2014 e destinata all’acquisizione e successiva valorizzazione

    di società industriali acquisite nell’ambito di operazioni da turnaround. La società ha ceduto le proprie

    partecipazioni detenute in Omniafibre Srl e Glass Industries Srl, rispettivamente in data 4 dicembre 2017 (per

    un controvalore di Euro 9,50 milioni) ed in data 25 giugno 2018 (per un controvalore di Euro 3,21 milioni). Ad

    oggi la società detiene una partecipazione in Coes Company Srl in liquidazione (di seguito “COES”),

    attualmente in liquidazione poiché il ramo d’azienda è stato trasferito in affitto (di seguito anche “l’Affitto di

    Ramo”) alla ICS, parte del Gruppo Seri Industrial, nell’ottica di integrare le società del Gruppo attive nel

    mercato dei materiali plastici.

    Il Gruppo sta proseguendo la realizzazione del proprio piano industriale che prevede:

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    11

    • la crescita dell’attuale business, con maggiore focalizzazione all’integrazione della filiera produttiva,

    attraverso il controllo di tutti i processi, al fine di customizzare i prodotti alle esigenze della clientela;

    • lo sviluppo di progetti di ricerca e sviluppo lungo tutta la filiera finalizzati a realizzare nuovi prodotti;

    • la semplificazione della struttura societaria, in modo da rendere i processi interni più efficienti e flessibili;

    • un piano di investimenti presso il sito di Teverola (Progetto Litio) che consentirà alla controlalta Seri

    Industrial di essere il primo produttore, tramite la società FIB Srl, di celle al litio per accumulatori trazione

    e storage in Europa.

    Per quest’ultimo punto, la società ha in corso il progetto per la realizzazione del primo impianto di produzione

    europeo di celle litio-ione per applicazioni storage, motive power e specialties.

    Il gruppo intende proseguire nel suo intento di presidiare l’intera value chain (così come fatto per la filiera degli

    accumulatori al piombo), producendo in-house le celle (oggi acquistate unicamente in Asia) al fine di realizzare un

    prodotto altamente customizzato. In aggiunta la società ha in corso lo sviluppo di un nuovo processo di produzione

    della materia attiva (Litio Ferro Fosfato) a costi inferiori e senza l’utilizzo di solventi organici (con preparazione a

    base acquosa) e di materali che contengono metalli tossici (come il cobalto e/o il nickel).

    L’investimento è in corso di realizzazione nell’area cd. ex Indesit di Teverola (CE) in relazione al quale in data 5

    giugno 2017 IB, Whirlpool EMEA S.p.A. e FIOM Cgil, FIM Cisl e UILM Uil hanno sottoscritto presso la sede di

    Confindustria Caserta un verbale di accordo (l’“Accordo Whirlpool”) ai sensi del quale – nell’ambito dell’esecuzione

    dell’accordo relativo alla re-industrializzazione del sito di Teverola (in relazione al quale in data 6 marzo 2017 è

    stato siglato presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra aziende (tra cui la controllante SE.R.I), organizzazioni

    sindacali e istituzioni un verbale di incontro relativo al predetto piano di re-industrializzazione) - FIB si è impegnata,

    tra l’altro, a procedere, direttamente o per il tramite di società specializzate, alla selezione di almeno 75 unità

    lavorative da assumere tra tutti i lavoratori oggetto del piano industriale di Whirlpool. Nella voce altri ricavi sono

    iscritti benefici pari a € 3.750 migliaia ricevuti a fronte di detto impegno. In data 20 aprile 2017 FIB ha presentato

    al Ministero dello Sviluppo Economico e ad Invitalia S.p.A., tra l’altro, una richiesta di agevolazione ai sensi dell’art.

    9 del D.M. 9 dicembre 2014, successivamente modificata in data 4 maggio 2017 con l’integrazione di dati tecnici

    riguardanti il progetto, finalizzata ad ottenere un contributo pubblico (a fondo perduto e sotto forma di

    finanziamento agevolato) per il Progetto Litio. In data 11 agosto 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico, la

    Regione Campania e FIB hanno sottoscritto un accordo di sviluppo - sottoscritto altresì da Invitalia S.p.A. in data

    23 agosto 2017 - che prevede, a fronte di un investimento agevolabile complessivo di € 55.419.000, una

    agevolazione massima concedibile, tra fondo perduto e finanziamento agevolato, per complessivi € 36.696.486.

    Nel dicembre 2017 Invitalia S.p.A. ha deliberato favorevolmente in merito alla concessione delle agevolazioni

    sopra illustrate per complessivi € 36,7 milioni, di cui € 16,8 milioni a fondo perduto ed € 19,9 mutuo agevolato. Il

    relativo provvedimento è stato comunicato a FIB nel mese di gennaio 2018. In data 26 aprile 2018 FIB ha

    sottoscritto con Invitalia la determina per l’erogazione delle summenzionate agevolazioni. A fine luglio è stato

    sottoscritto il contratto di mutuo agevolato. Alla fine dell’esercizio sono state erogate anticipazioni da parte di

    Invitalia per complessivi € 11 milioni di cui € 5,03 milioni a titolo di contributo a fondo perduto e € 5,98 milioni a

    titolo di acconto sul mutuo agevolato.

    Dal punto di vista strategico sono attualmente in corso di definizione contratti con partner strategici per la

    realizzazione di accumulatori al litio per applicazioni speciali.

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    12

    Per quanto riguarda il progetto di semplificazione societaria, come già descritto in precedenza, sono in corso delle

    aggregazioni societarie che permetteranno al Gruppo di affrontare le sfide del mercato con maggiore flessibilità.

    L’affitto del Ramo d’azienda di COES e l’integrazione delle attività della plastica permetteranno di:

    - Raggiungere un volume d’affari consolidato maggiore (superiore agli Euro 100 milioni);

    - Realizzare sinergie produttive in termini di stampaggio del materiale plastico e relativo sfruttamento degli

    stampi e delle presse;

    - Realizzare sinergie in termini di R&D accentrata;

    - Approvvigionamento del compound plastico realizzato dalla consociata Seri Plast;

    - Maggiore potere contrattuale verso i primari fornitori di materiale plastico.

    Questa operazione rientra in una più ampia operazione di semplificazione della struttura, come già visto uno dei

    principali obiettivi del Gruppo, da realizzarsi attraverso la fusione di società operanti nelle medesime business unit

    e con l’accorciamento della catena di controllo. A seguito di tali operazioni, il Gruppo sarà configurato come segue:

    Un’unica partecipazione detenuta nella holding Seri Industrial, che a sua volta controllerà Seri Plast, come

    risultante della fusione tra Seri Plast Srl ed ICS Srl, incluso anche il ramo d’azienda di COES, e FIB, con

    semplificazione delle proprie partecipazioni.

    Il Gruppo sarà in grado di gestire in modo efficiente il modello di business di Economia Circolare, come di seguito

    esposto:

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    Il Gruppo e le attività

    Il Gruppo svolge le seguenti attività:

    Per il tramite di Seri Industrial SpA:

    ‐ Line di business “Impianti” – Seri Plant Division: progettazione e costruzione, su commessa, di impianti chiavi

    in mano per la produzione di piombo secondario e scarti in materiale plastico recuperati dal riciclo di batterie

    esauste. Le commesse hanno ad oggetto la realizzazione di impianti completi, disingole sezioni di essi e il c.d.

    revamping (adeguamenti alle nuove normative ambientali – incremento di capacità produttiva – realizzazione di

    nuove linee di produzione) di impianti esistenti anche in conseguenza dell’evoluzione della tecnologia.

    stabilimento in Alife (Ce)

    ‐ Linea di business “Recupero e riciclo materiale plastico” – SERI Plast: compound dal recupero e riciclo

    di scarti di materiale plastico provenienti dal recupero e riciclo delle batterie. Seri Plast è uno dei principali

    operatori in Europa in tale settore attraverso due linee di prodotti: il Serilene che viene impiegato per lo

    stampaggio di cassette e coperchi per batterie avviamento e trazione, ed il Serifill utilizzato per lo stampaggio

    di componenti nel settore automotive. La società vende i propri prodotti per una parte significativa alla

    consociata ICS e per la restante parte ai principali Tier 1 automotive;

    stabilimento in Alife (Ce)

    ‐ Linea di business “Smelter” – Repiombo: l’impianto è stato avviato ad inizio 2019 ed è costituito da una

    sezione di frantumazione e recupero di batterie esauste, da una sezione di fusione della parte metallica e da

    una sezione di raffinazione del piombo grezzo. La società ha reso definitivamente operativo lo stabilimento

    per la sezione di frantumazione e recupero delle batterie esauste ed ha in corso di avvio le due ulteriori sezioni.

    Repiombo potrà garantire l’approvvigionamento di piombo alla consociata Fib e di scarti in materiale plastico

    alla consociata SERI Plast. Allo stato attuale fornisce cliente terzi che poi forniscono il piombo raffinato alla

    consociata FIB. Entro il 2019 è prevista l’entrata a pieno regime di tutte le sezioni dell’impianto, che utilizzerà

    un innovativo processo produttivo capace di non fare ricorso ad un processo termico bensì ad un innovativo

    processo “a freddo” con notevole risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale;

    stabilimento in Calitri (Av)

    ‐ Linea di business “Stampaggio materiale plastico” – ICS, Plastam EU, ICS EU, ICS Poland: produzione,

    mediante stampaggio, di cassette, coperchi ed accessori in plastica per la produzione di batterie per uso

    automotive e industriale. La società opera a livello internazionale ed ha come principale cliente il gruppo Exide,

    uno dei primari produttori mondiali di accumulatori elettrici, a seguito dell’acquisizione dei suoi stabilimenti in Italia

    e Francia ed alla contestuale stipulazione di contratti di fornitura pluriennali e garantiti. Dallo 01.01.2019 la società

    è attiva nello stampaggio ed estrusione di turbi e raccordi per il settore navale, termo sanitario e infrastrutturale, in

    seguito all’affito del ramo d’azienda della consociata COES Company;

    stabilimenti in Canonica D’Adda (Bg), Avellino, Arras (Francia), Peronne (Francia) e Varsavia (Polonia)

    Centro di ricerca e sviluppo -Plast Research & Development

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    ‐ Linea di business “Accumulatori elettrici” – Fib – Fib Sud – Fs – Fl – Yibf –– Carbat: l’azienda è specializzta

    nella produzione di accumulatori elettrici al piombo e al litio per uso trazione, storage, truck heavy duty e

    avviamento con il marchio “FAAM”. Opera a livello internazionale, prevalentemente nel settore After Market e

    minoritariamente nell’Original Equipment. È specializzata, con prodotti altamente innovativi e performanti, nella

    realizzazione di batterie per carrelli elevatori e macchine di movimentazione (trazione elettrica), per centrali di

    accumulo come le telecomunicazioni, UPS, impianti per la produzione di energia elettrica (Stazionario/Storage),

    nelle batterie avviamento per il settore truck heavy duty e di batterie litio-ione. L’azienda opera tramite uno

    stabilimento in Cina dove si realizzano batterie piombo-acido per la trazione.

    stabilimenti in Monterubbiano (Fm), Monte Santangelo (Fg), Nusco (Av), Yixing (Cina), Torino, Teverola (CE) varie

    sedi per i FAAM Services (Puglia-Lazio-Marche-Emilia Romagna-Lombardia-Veneto-Campania)

    Centri di ricerca e sviluppo – Lithops – FAAM Research Center

    ‐ recupero e smaltimento di batterie esauste (linea di business “Smelter” – Repiombo).

    stabilimento in Calitri (Av)

    ‐ produzione di energia rinnovabile, attraverso la sub holding di partecipazioni Tolo Energia Srl (linea di business

    “Energy Solutions in corso di dismissione” – Tolo Energia Srl).

    Per il tramite di Iniziative Industriali SpA:

    ‐ produzione di tubi e raccordi in materiale plastico per il settore idrotermosanitario (divisione “building”), per il settore

    infrastrutture (acquedotti e fognature) e per il settore navale (linea di business “Tubi e Raccordi” – Coes in

    liquidazione). Attualmente questa attività è svolta da ICS, che ha affittato il ramo d’azienda, incluso il contratto di

    locazione degli stabilimenti, di COES.

    stabilimenti in Pioltello (Mi), Levate (Bg – attualmente dismesso per razionalizzare la struttura produttiva) e Gubbio

    (Pg)

    Di seguito una rappresentazione del footprint geografico del Gruppo:

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    Andamento della gestione

    Andamento economico generale

    Contesto internazionale

    Dalla lettura delle pubblicazioni economiche rilasciate periodicamente dalla Banca d’Italia (Bollettino Economico

    1/2019) emerge quanto segue.

    Sono peggiorate le prospettive del commercio mondiale

    Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell’economia mondiale, ma si sono manifestati segnali di deterioramento

    ciclico in molte economie avanzate ed emergenti; continuano a peggiorare le prospettive del commercio mondiale,

    dopo il rallentamento nella prima parte dello scorso anno. Le incertezze sul quadro congiunturale hanno avuto

    ripercussioni sui mercati finanziari internazionali, con una flessione dei rendimenti a lungo termine e la caduta dei

    corsi azionari. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi a un esito negativo del negoziato commerciale tra

    gli Stati Uniti e la Cina, al possibile riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con

    le quali avrà luogo la Brexit.

    Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito che manterrà elevato lo stimolo monetario

    Nell’area dell'euro la crescita si è indebolita; in novembre la produzione industriale è diminuita significativamente

    in Germania, in Francia e in Italia. L'inflazione, pur restando su valori ampiamente positivi, è scesa per effetto del

    rallentamento dei prezzi dei beni energetici. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito l’intenzione di mantenere

    un significativo stimolo monetario per un periodo prolungato.

    In Italia prosegue la debolezza dell’attività produttiva

    In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono

    che l’attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto. All’indebolimento dei mesi estivi ha contribuito la

    riduzione della domanda interna, in particolare degli investimenti e, in misura minore, della spesa delle famiglie.

    Secondo il consueto sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore,

    nel 2019 i piani di investimento delle imprese dell’industria e dei servizi sarebbero più contenuti a seguito sia

    dell’incertezza politica ed economica sia delle tensioni commerciali.

    Resta ampio l’attivo di parte corrente

    L’andamento delle esportazioni italiane è risultato ancora favorevole nella seconda metà dell’anno; il

    rallentamento del commercio globale ha però influenzato le valutazioni prospettiche delle imprese sugli ordinativi

    esteri. Resta ampiamente positivo il saldo di conto corrente; continua a migliorare la posizione debitoria netta

    sull’estero del Paese, che si è ridotta alla fine di settembre a poco più del 3% del PIL.

    Aumentano le ore lavorate ma non l’occupazione; prosegue la crescita moderata dei salari

    Nel trimestre estivo sono aumentate le ore lavorate mentre il numero di occupati è lievemente diminuito; secondo

    i primi dati disponibili, in autunno l’occupazione sarebbe rimasta sostanzialmente stazionaria. È proseguito

    l’incremento delle retribuzioni contrattuali in tutti i comparti.

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    L’inflazione è scesa e la componente di fondo è rimasta debole

    L’inflazione complessiva si è ridotta in dicembre all’1,2 per cento, soprattutto per effetto del rallentamento dei

    prezzi dei beni energetici; la dinamica della componente di fondo si è mantenuta debole (0,5 per cento). Sono

    state riviste lievemente al ribasso le aspettative delle imprese sull’andamento dei prezzi.

    Vi sono stati sviluppi favorevoli sul mercato dei titoli di Stato

    I premi per il rischio sui titoli sovrani sono scesi, per effetto dell’accordo tra il Governo italiano e la Commissione

    europea sui programmi di bilancio; il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e di quelli tedeschi a

    metà gennaio era di circa 260 punti base, 65 in meno rispetto ai massimi di novembre. Le condizioni complessive

    dei mercati finanziari restano tuttavia più tese di quelle osservate prima dell’estate.

    Le proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana nel triennio 2019-2021

    La proiezione centrale della crescita del PIL è pari allo 0,6 per cento quest’anno, 0,4 punti in meno rispetto a

    quanto valutato in precedenza. Alla revisione concorrono: dati più sfavorevoli sull'attività economica osservati

    nell'ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest’anno di 0,2 punti; il

    ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di

    rallentamento del commercio mondiale. Sono invece moderatamente positivi gli effetti sulla crescita dell’accordo

    raggiunto dal Governo con la Commissione europea: l'impatto favorevole della diminuzione dei tassi di interesse

    a lungo termine compensa ampiamente quello degli interventi correttivi apportati alla manovra. Le proiezioni

    centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 sono dello 0,9 e dell’1,0 per cento, rispettivamente. La dispersione della

    distribuzione di probabilità attorno a questi valori centrali è particolarmente ampia.

    L'inflazione aumenterebbe gradualmente, dall’1,0 per cento quest’anno all’1,5 nella media del biennio successivo,

    a seguito dell’incremento delle retribuzioni private e del graduale allineamento delle aspettative di inflazione.

    I rischi per la crescita sono al ribasso

    Oltre ai fattori globali di incertezza già ricordati, i rischi al ribasso per la crescita sono legati all'eventualità di un

    nuovo rialzo dei rendimenti sovrani, a un più rapido deterioramento delle condizioni di finanziamento del settore

    privato e a un ulteriore rallentamento della propensione a investire delle imprese. Un più accentuato rientro delle

    tensioni sui rendimenti dei titoli di Stato potrebbe invece favorire ritmi di crescita più elevati.

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    Andamento economico dei settori in cui operano le società controllate

    I mercati di riferimento del Gruppo sono quello delle batterie, delle componenti in plastica per l’automotive ed

    il settore idrotermosanitario. Di seguito una rappresentazione grafica dei principali mercati di riferimento:

    Fonte: Euromonitor, HIS, Avicienne Energy 2018.

    a) Mercato Accumulatori Elettrici

    Il mercato mondiale degli accumulatori elettrici nel 2017 è pari a circa 73,5 dollari/Bn (69 dollari/Bn registrato

    nel 2016) ed ha mostrato un incremento dell’8,7% tra il 2015 e 2017. Di seguito una rappresentazione del trend

    storico di crescita (Fonte: Avicienne Energy 2018):

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    La tecnologia piombo-acido nel 2017 risulta essere quella più utilizzata in termini di MWh, con volumi per circa

    390 GWh, contro i 125 GWh della tecnologia litio. Di seguito un breakdown delle vendite per settore (in MWh),

    suddivise tra tecnologia piombo-acido e litio-ione (Fonte: Avicienne Energy 2018):

    Di seguito si riporta l’andamento del mercato delle batterie valore, suddiviso per tipologia di tecnologia e

    settore (Fonte: Avicienne Energy 2018):

    A differenza delle vendite per volume, nel 2017 vi è il sorpasso della tecnologia litio-ione (attestatasi ad un

    valore di mercato di circa 37 dollari/Bn) su quella al piombo-acido (circa 36,5 dollari/Bn) per quanto riguarda il

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    valore di mercato. La crescita del litio si è avuta soprattutto nel settore degli EV (Electric Vehicles) che

    costituiscono circa il 57% dei volumi complessivi nel 2017, oltre che Industriale e Consumer. Le tecnologie litio

    e piombo-acido rappresentano gran parte del mercato complessivo delle batterie nel 2017 (circa 73,5

    dollari/Bn).

    In termini di forecast, il mercato è previsto passare a 109,5 dolalri/Bn nel 2020 (+24,5% CAGR 2015-2020) e 153,7

    dollari/Bn nel 2025 (+18,5% CAGR 2020-2025).

    In termini di volumi (MWh)il mercato mostra un outlook positivo (+10,5% CAGR 2015-2020 e +9,5% CAGR 2020-

    2025), in gran parte trainato dall’incremento del litio.

    Di seguito una rappresentazione grafica del trend (Fonte: Avicienne Energy 2018):

    In termini di MWh, il 54% del mercato complessivo nel 2025 è costituito dalla tecnologia piombo-acido, mentre

    in termini di valore (BN$) la tecnologia litio-ione rappresenta oltre il 64% del mercato, ad indicazione di prezzi

    medi di vendita più elevati.

    Come già detto, la tecnologia litio-ione sarà l’elemento trainante della crescita nel periodo 2020-2025.

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    Di seguito il forecast delle vendite:

    Il mercato del litio mostra un outlook estremamente positivo per il futuro (+24,4% CAGR 2015-2020 e +18,5%

    cagr 2020-2025), con le applicazioni Electric Vehicles a far da traino. Nelle applicazioni Others sono incluse

    applicazioni speciali come applicazioni medicali, e-bikes, ecc.

    La controllata FIB, per quanto riguarda la tecnologia litio-ione, si focalizzerà nei seguenti settori:

    - Motive Power – Industrial: applicazioni per carrelli elevatori, macchine movimentazione terra, light

    traction vehicles, e-bus;

    - Applicazioni Stazionario: telecomunicazioni, UPS;

    - Energy Storage Systems (ESS): Large e Small Systems, accumulatori per la stabilizzazione della rete,

    storage residenziale;

    - Specialties: applicazioni per il settore militare e navale.

    È pertanto utile mostrare i trendi di crescita degli end market principali:

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    I trend global nel mercato dello storage riguardano principalmente la necessità di rispetttare gli impegni

    assunti, a livello europeo, per la decarbonizzazione. Concetti come le smart-grid, smart cities e storage

    residenziale sono la base per raggiungere gli obiettivi.

    I trend globali nel mercato Militare e Difesa riguardano soprattuto la necessità di innovare in Ricerca e

    Sviluppo, tramite progetti ambiziosi in partnership con player in grado di customizzare il prodotto.

    Fonte: NATO, A&D Top Management Issues Radar 2018

    Fonte: World Industrial Truck Statistics, Market Watch

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    La produzione globale di carrelli elevatori è aumentata in modo significativo negli ultimi anni (+11,8% CAGR

    2015-2018).

    Il trend principale riguardo lo shift da Combustione Interna ad Elettrico. Tale shift è e sarà possibile grazie alle

    forti partnership tra produttori di batterie litio-ione (in grado di customizzare il prodotto) e OEM.

    Il mercato nazionale è in crescita negli ultimi anni, in termini di registrazione di nuovi veicoli. Un aspetto

    fondamentale nei prossimi anni sarà l’opportunità di revamping dei mezzi a motore termico (con installazione

    del motore elettrico), con un importante saving sul costo ed una oculata gestione dell’Economia Circolare.

    Mercato delle batterie piombo-acido: focus Italia

    Nel 2018 il mercato nazionale degli accumulatori elettrici si è attestato su un valore di 1.145 milioni di euro, in

    riduzione del 3% rispetto all'anno precedente. L'andamento del mercato è stato influenzato dal segmento delle

    batterie per avviamento, il cui giro d'affari si è ridotto dell’8,9% rispetto al 2017. Gli accumulatori per

    avviamento rappresentano la maggior parte del mercato (58,1%), seguiti da quelli per trazione (19,7%), in

    crescita del 7,1%, dagli stazionari (13,4%), in aumento del 10%, e dagli ermetici (8,8%), in crescita dell'1%.

    Le importazioni, veicolate soprattutto dalle grandi multinazionali, si sono portate a 855 milioni di euro (-2,8%

    sul 2017). L'incidenza dell'import sul mercato interno è leggermente aumentata, attestandosi sul 74,7% (74,6%

    nel 2017).

    La produzione di accumulatori elettrici ha registrato un calo dell'1% sul 2017, portandosi su un valore di 1.030

    milioni di euro, dovuto a una minore produzione di accumulatori per avviamento, a fronte di una crescita delle

    tipologie industriali e professionali. Tra i principali player che sono cresciuti nel 2018, si possono segnalare

    MIDAC, FIB, ENERSYS e NUOVA BRESCIA ACCUMULATORI. La produzione degli altri operatori è stata

    invece tendenzialmente in calo e, in alcuni casi, con riduzioni a doppia cifra.Le esportazioni, destinate

    principalmente ai Paesi Europei, si sono attestate su 740 milioni di euro, stabili sul 2017, e hanno accresciuto

    leggermente la propria incidenza sulla produzione (dal 71,2% del 2017 al 71,8% del 2018); si sono ridotti i

    Fonte: “Sintesi statistica: L’Auto 2018“ UNRAE

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

    24

    flussi verso l'Europa, il Nord America (anche se è aumentata leggermente l’incidenza sul totale export), il

    Medio Oriente e l’Oceania, mentre sono aumentati quelli verso l’America centro-meridionale, l'Africa e l’Asia

    centro-orientale.Va evidenziato che i livelli di fatturato delle singole imprese e, di conseguenza, l'andamento

    complessivo del settore sono influenzati dall'elevata competizione tra gli operatori, dall'andamento volatile del

    piombo e dal cambio euro/dollaro; in particolare, le oscillazioni dei tassi di cambio e gli aumenti del costo della

    materia prima non sempre possono essere adeguatamente compensati con una revisione dei listini di vendita.

    Dal punto di vista del posizionamento competitivo, il Gruppo Seri Industrial, tramite la controllata FIB, è un

    operatore che impiega le principali tecnologie (piombo e Li-ion) e che è presente su entrambi i segmenti

    Automotive ed Industrial.

    Mercato della Plastica: focus su Automotive e settore Idrotermosanitario

    Il mercato delle componenti in plastica per l’Automotive mostra un forecast in crescita con un CAGR 2018-2023

    del +10,9% (Fonte: Markets and Markets), come di seguito rappresentato:

  • Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018

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    Il mercato è trainato soprattutto dalla crescita in APAC. La produzione dei veicoli è in ripresa, con tassi di crescita

    pari al +2,8% CAGR 2013-2018 e +2,3% CAGR 2018-2023, più contenuti rispetto al passato, come mostrato di

    seguito (Fonte: Euromonitor):

    La crescita è trainati soprattutto dai mercati emergenti (come ad esempio Asia).

    Il mercato delle componenti in plastica per il settore idrotermosanitario vale $57,908.8 milioni nel 2017 ed è

    previsto raggiungere i $104,507 milioni nel 2025 con un CAGR 2017-2025 del +7,7%. La domanda di componenti

    in plastica per i settori building ed infrastrutture sono in rapida crescita, grazie agli investimenti nel residenziale e

    nelle infrastrutture commerciali. Di seguito una rappresentazione grafica dei trend (Fonte: Navigant Consulting,

    Bloomber, Statista, Businessweek, etc.):

    Si prevede un incremento soprattuto nell’area Rest of The world (Paesi Emergenti), dove è prevista una crescita

    2017-2025 con un CAGR del +12,3%, mercato oggetto delle politiche espansive del Gruppo.

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    Andamento del Gruppo

    a) Principali dati economici

    Il conto economico riclassificato del Gruppo è il seguente (valori in Euro):

    Conto Economico riclassificato 2018 2017

    IAS /IFRS IAS /IFRS

    Ricavi delle vendite (Rv) 150.444.487 155.291.193

    Altri ricavi e proventi 13.846.980 7.097.949

    Totale Ricavi 164.291.467 162.389.142

    Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338.270 4.367.595

    Produzione interna (Pi) (4.819.953) 12.515.379

    A. VALORE DELLA PRODUZIONE (VP) 164.809.785 179.272.116

    Consumo materie prime, sussid. di consumo e merci (Cm) 115.605.183 132.388.164

    Altri costi operativi esterni (Coe) 1.903.781 1.254.404

    B. Costi esterni 117.508.964 133.642.568

    C. VALORE AGGIUNTO (VA) (A-B) 47.300.820 45.629.548

    D. Costi del personale (Cp) 28.163.526 27.376.717

    E. MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) (C-D) 19.137.295 18.252.831

    Ammortamenti (Amm) 13.454.544 7.919.305

    Accantonamenti e svalutazioni (Acc) 5.658.570 2.219.202

    F. Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507

    G. RISULTATO OPERATIVO (RO) (E-F) 24.180 8.114.324

    Proventi extra-caratteristici (P e-c)

    Oneri extra-caratteristici (O e-c) 0

    H. RISULTATO DELL'AREA EXTRA-CARATTERISTICA 0 0

    I. RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (ROGP) (G+H)

    24.180 8.114.324

    Proventi straordinari (Ps)

    Oneri straordinari (Os)

    L. RISULTATO DELL'AREA STRAORDINARIA (RS) 0 0

    M. RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (RGP) (I+L) 24.180 8.114.324

    Oneri finanziari (Of) 6.872.117 4.713.573

    N. FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE 6.872.117 4.713.573

    O. RISULTATO LORDO (RL) (M-N) (6.847.937) 3.400.751

    P. Imposte sul reddito (I) (3.972.655) 2.776.846

    Q.RISULTATO ATTIVITA' IN ESERCIZIO (RA) (O-P) (2.875.282) 623.905

    R.RISULTATO NETTO DI ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (13.145) (1.137.202)

    S.RISULTATO PRIMA DELLE MINORANZE (Q-R) (2.888.427) (513.297)

    RISULTATO DI PERTINENZA DELLE MINORANZE 440.107 736.990

    RISULTATO NETTO DEL GRUPPO (3.328.533) (1.250.287)

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    Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2018 conseguendo ricavi consolidati per Euro 164,2 milioni; si seguito la

    suddivisione per linea di business:

    RICAVI Settore 31/12/2018 ELISIONI 31/12/2018

    Aggregato IC Consolidato

    SERI Plant Progettazione e costruzione impianti 25.537 -22.493 3.044

    SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 20.269 -11.282 8.987

    ICS Stampaggio di materiali plastici 50.831 -2.189 48.642

    FIB Accumulatori elettrici 64.996 -2.209 62.787

    Repiombo Smelter 0 0 0

    COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 40.030 -2.502 37.527

    Tolo Energy Solutions 2.353 275 2.629

    Altri servizi Corporate - altro 2.852 -2.176 676

    TOTALE 206.867 -42.576 164.291

    A livello consolidato, i ricavi 2018 hanno registrato un incremento di circa Euro 1,9 milioni. Tale incremento non

    riflette la variazione del perimetro diconsolidamento legato alla cessione della società Glass Industries Srl; a parità

    di perimetro, si evidenzia una crescita dei ricavi per Euro +9,8 milioni (+6.4%), come mostrato nella tabella di

    seguito riportata:

    RICAVI Settore 31/12/2018 31/12/2017 Delta

    SERI Plant Progettazione e costruzione impianti 3.044 1.036 2.008

    SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 8.987 10.375 -1.388

    ICS Stampaggio di materiali plastici 48.642 47.266 1.376

    FIB Accumulatori elettrici 62.787 54.874 7.913

    Repiombo Smelter 0 0 0

    COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 37.527 39.941 -2.414

    Tolo Energy Solutions 2.629 858 1.770

    Altri servizi Corporate - altro 676 79 597

    TOT.PERIMETRO COSTANTE 164.291 154.429 9.862

    Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro 0 7.960 -7.960

    TOTALE 164.291 162.389 1.903

    In termini di ricavi per area geografica si conferma il contributo della quota export pari a circa il50% dei ricavi

    complessivi.

    Ricavi per area geografica 31/12/2018 % 31/12/2017 %

    Euro/mln

    ITALIA 84 51% 77 48%

    EUROPA 58 35% 61 38%

    AFRICA 6 3% 4 2%

    ASIA 13 8% 17 10%

    AMERICA 4 2% 3 2%

    OCEANIA 0 0% 0 0%

    Totale 164 100% 162 100%

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    L’incremento a livello consolidato è stato trainato in larga parte da un aumento dei ricavi, rispetto al precedente

    esercizio, per Euro 7,91 milioni della linea di business “Accumulatori Elettrici (FIB)”, per la crescita nelle

    applicazioni per la trazione elettrica. Nell’incremento è compreso, nella voce altri ricavi, l’iscrizione del beneficio

    per Euro 3,750 milioni, ricevuti da Whirlpool nell’ambito degli accordi di reindustrializzazione del sito di Teverola.

    Nello specifico tale beneficio riguarda il reimpiego e la formazione delle 75 unità lavorative selezionate da FIB.

    Inoltre il 2018 è stato caratterizzato da un andamento negativo delle attività nel settore asiatico dove si opera

    attraverso la controllata YIBF a seguito di una riorganizzazione della struttura manageriale, completata nel primo

    trimestre 2019. Pertanto l’incremento, a parità di condizioni, risulterebbe ancor più significativo.

    In aggiunta si è registrato un incremento dei ricavi per Euro 1,4 milioni nella linea di business “Stampaggio di

    Materiali Plastici (ICS)” e per Euro 2,0 milioni nella linea di business “Progettazione e costruzione di Impianti (SERI

    Plant)”.

    Si è registrata una diminuzione per Euro 1,4 milioni nella linea di business “Recupero e riciclo di materiale plastico

    (SERI Plast)” a causa di un ordine ritardato da un cliente Tier 1 dovuto a problematiche di omologazione specifiche

    del cliente. Tale cliente è stato completamente recuperato nel corso del 2019 ed è in linea con le previsioni di

    budget. Si è registrata una contrazione anche nella linea di business “Idrotermosanitario (COES)” dovuto al ritardo

    di alcuni ordini per la linea termo sanitaria.

    Per quanto concerne la linea di business “Smelter (Repiombo)”, il 2018 è stato l’anno di avvio delle attività, pertanto

    non è significativo. Le attività sono iniziate nei primi mesi del 2019.

    Tenuto conto dell’impatto del costo delle materie prime sui ricavi segue una analisi nel dettaglio maggiormente

    esplicativa.

    − Piombo: l’andamento dei prezzi del piombo è un fattore importante per il Gruppo, sia per la linea di

    business Accumulatori elettrici, il cui prezzo di vendita è indicizzato al prezzo del piombo comunicato

    dall’LME (London Metal Exchange), sia per la linea di business Progettazione di Impianti, considerando

    che il recupero delle batterie esauste diviene sconveniente per quotazioni del piombo primario al di sotto

    di 1.700 $/ton. Il prezzo medio del piombo ha registrato una diminuzione rispetto all’esercizio 2017 (dove

    il valore si era attestato a circa 2.053 €/ton), attestandosi a 1.895 €/ton. Pertanto il Gruppo ha registrato

    un aumento delle quantità vendute rispetto al valore di fatturato.

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    Per il 2019-2020 le stime mostrano ulteriori incrementi nei livelli di prezzo come ampiamente confermato alla data

    attuale.

    ✓ Plastica (polimero polipropilene C3): le quotazioni del polipropilene C3 hanno registrato un incremento del 9% nel

    periodo dicembre 2017 – dicembre 2018. Essendo il mercato delle cassette per batterie sostanzialmente

    “indicizzato” all’andamento dell’ICIS – la cui quotazione si ottiene applicando uno spread a quelle del polipropilene

    C3 – il citato andamento del prezzo del C3 ha comportato un conseguente riallineamento dei prezzi di vendita

    delle cassette per batterie, rispetto l’esercizio precedente.

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    30

    Nella seguente tabella viene riportato il contributo al Margine Operativo Lordo (MOL) consolidato di ciascuna linea

    di business facente capo al Gruppo Industrial:

    Margine Operativo Lordo Settore 31/12/2018 31/12/2017

    Seri Plant Progettazione e costruzione impianti 2.306 624

    Seri Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 4.151 4.688

    ICS Stampaggio di materiali plastici 5.023 5.106

    FIB Accumulatori elettrici 9.210 7.846

    Repiombo Smelter - 67 - 18

    COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture - 120 2.171

    Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro - 128

    Tolo Energia Energy Solutions 687 - 1.345

    Altro Altro (holding) - 2.052 - 948

    TOTALE 19.137 18.252

    Per quanto riguarda i trend più significativi, si evidenzia quanto di seguito:

    SERI Plant, come descritto in precedenza, ha migliorato i livelli di fatturato rispetto lo scorso esercizio, mostrando

    un forte incremento della marginalità (+1.7 milioni);

    SERI Plast mostra una marginalità percentuale in aumento (pari a circa il 20%), mentre è in leggera contrazione

    in termini di valore assoluto dovuto al minor fatturato registrato;

    ICS mostra una marginalità allineata;

    FIB mostra una marginalità in miglioramento (+1,4 milioni)continuando la propria focalizzazione non soltanto

    sull’incremento dei volumi di fatturato ma ponendo anche attenzione ai livelli di marginalità;

    REPIOMBO nel corso dell’esercizio ha vissuto una fase di start-up e pertanto mostra una marginalità pari a zero;

    COES mostra una marginalità inferiore rispetto l’esercizio precedente dovuto alle inefficienze dello stabilimento di

    Levate (Bg) che è stato chiuso nel corso dei primi mesi del 2019 e non è stato trasferito a ICS.

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    31

    Principali dati patrimoniali-finanziari

    Di seguito viene esposta la situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata del Gruppo al 31 dicembre 2018:

    Stato Patrimoniale "finanziario" Anno Anno

    31/12/2018 31/12/2017

    ATTIVO

    ATTIVO FISSO (AF) 128.195 99.742

    Immobilizzazioni immateriali 7.673 7.555

    Goodwill 57.538 58.044

    Right of use 17.534

    Immobilizzazioni materiali 45.369 34.071

    Investimenti finanziari 82 71

    ATTIVO CIRCOLANTE (AC) 193.135 169.469

    Magazzino (M) 57.980 65.597

    Liquidità differite (Ld) 89.103 85.090

    Liquidità immediate (Li) 46.053 18.790

    ATTIVITA' IN CORSO DI DISMISSIONE (Adismiss) 0 39.576

    CAPITALE INVESTITO (CI) 321.331 308.787

    MEZZI PROPRI E PASSIVITA’ 0

    MEZZI PROPRI (MP) 111.056 96.034

    Capitale sociale (CS) 2.000 2.000

    Riserve (R) 109.056 94.034

    PASSIVITA’ CONSOLIDATE (Pcons) 39.313 46.694

    Finanziarie (PconsF) 18.152 39.204

    Non finanziarie (PconsNF) 21.161 7.490

    PASSIVITA’ CORRENTI (Pcorr) 170.961 134.609

    Finanziarie (PcorrF) 96.144 60.986

    Non finanziarie (PcorrNF) 74.817 73.623

    PASSIVITA’ IN CORSO DI DISMISSIONE (Pdismiss) 0 31.450

    CAPITALE DI FINANZIAMENTO (CF) 321.331 308.787

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    32

    Posizione Finanziaria Netta (PFN)

    Il valore della PFN consolidata al 31/12/2018 risulta essere a debito per un importo pari a Euro 72,0 milioni. Nelle

    seguenti tabelle i dati riepilogativi della PFN (espressa in milioni di Euro) ed il dettaglio delle poste che la

    compongono:

    Posizione Finanziaria Netta Euromln 31/12/2018 31/12/2017

    Debiti finanziari non correnti 31,8 39,2

    Debiti finanziari correnti 99,4 61,0

    Passività Finanziarie 131,2 100,2

    Attività finanziarie correnti 43,6 24,5

    Disponibilità liquide 15,6 18,8

    Attività Finanziarie 59,2 43,3

    Totale Posizione Finanziaria Netta 72,0 56,9

    L’aumento della PFN al 31 dicembre 2018 rispetto al precedente esercizio è collegato all’applicazione del principio

    contabile IFRS 16 che ha comportato l’iscrizione di una passività finanziaria al 31 dicembre pari a Euro 17,8 milioni,

    nonché ai significativi investimenti industriali per Euro 21,4 milioni relativi prevalentemente al Progetto Litio.

    Di seguito il dettaglio della PFN con separata aggregazione delle divisioni operative e delle holding:

    PFN €mln Settore 31/12/2018 31/12/2017

    SERI Plant Progettazione e costruzione impianti -11,4 3,3

    SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico -9,1 -9,1

    Repiombo Smelter 4,5 2,7

    ICS (group) Stampaggio di materiali plastici 11,0 2,1

    FIB (group) Accumulatori elettrici 51,8 13,3

    COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 10,4 13,2

    TOLO Energie Rinnovabili 0,2 0,9

    Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro 0,0 2,5

    Sub Totale Operative 57,4 28,9

    CORPORATE Altro (holding) 14,6 28,0

    TOTALE 72,0 56,9

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    33

    Rendiconto finanziario

    RENDICONTO FINANZIARIO

    Euro 31/12/2018 31/12/2017

    ATTIVITA' DI ESERCIZIO

    Risultato prima delle minoranze (2.888.427) 623.905

    Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507

    Variazione netta imposte differite e altri fondi (742.073) 909.047

    Variazione di altre attività e passività non correnti (5.678.466) (3.890.700)

    Variazione del capitale circolante netto (3.167.321) (6.662.559)

    Flusso monetario da attività operative 6.636.827 1.118.201

    ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

    (Investimenti)/Disinvestimenti in attività materiali (22.986.194) (6.480.713)

    (Investimenti)/Disinvestimenti in attività immateriali (7.942.257) (4.837.658)

    (Investimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie (11.151) 814.813

    (Acquisizioni)/Dismissioni di imprese 8.853.542 (5.224.351)

    Flusso monetario da attività di investimento (22.086.060) (15.727.909)

    ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO

    Incremento/(Decremento) debiti finanziari verso parti correlate 7.897.075 12.832.680

    (Incremento)/Decremento attività finanziarie (30.443.945)

    Incremento/(Decremento) finanziamenti a medio e lungo termine (22.497.118) (7.164.007)

    Incremento/(Decremento) dei debiti finanziari a breve 42.158.146 22.593.341

    Operazioni relative a non controlling interest 15.153.680 498.538

    Flusso monetario da attività di finanziamento 12.267.838 28.760.552

    Incremento (decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (3.181.395) 14.150.844

    Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio periodo 18.790.361 4.639.517

    Disponibilità liquide e mezzi equivalenti fine periodo 15.608.966 18.790.361

    Si evidenzia quanto segue:

    ➢ la controllata SERI INDUSTRIAL ha effettuato un’operazione di aumento del capitale sociale concluso

    con una raccolta di Euro 15 milioni;

    ➢ sono stati dismessi asset del settore delle energie rinnovabili per circa Euro 13,0 milioni;

    ➢ sono stati effettuati investimenti per circa Euro 31,0 milioni.

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    34

    INFORMATIVA SULLA PRIVACY

    In relazione agli adempimenti previsti dal D. Lgs. 196/2003 e successive modifiche si precisa che il documento

    programmatico della sicurezza, già redatto al momento della prima applicazione della normativa, è stato oggetto

    di revisione e adeguamento.

    ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

    Ai sensi del comma 5 dell'art. 2497-bis del Codice Civile si attesta che la capogruppo non è soggetta ad attività di

    direzione e coordinamento.

    COMPOSIZIONE DEL PERSONALE

    Di seguito viene riportato il numero dei dipendenti del Gruppo Industrial al 31 dicembre 2018:

    Descrizione 2018 2017

    Dirigenti 3 6

    Quadri 47 47

    Impiegati 237 249

    Operai 374 438

    Totale 661 740

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    35

    RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

    I rapporti con le parti correlate sono avvenutI a normali condizioni di mercato.

    Sono di seguito esposte le tabelle riepilogative dei rapporti economici e patrimoniali, rimandando alle note

    esplicative per maggiori dettagli.

    Nella seguente tabella sono esposti i rapporti di natura economica:

    Rapporti economici con parti correlate (importi in Euro Migliaia) Ricavi Costi

    AZIENDA AGRICOLA QUERCETE A.R.L. 6 20

    ELEKTRA SRL 23 521

    FINVANVITELLI s.r.l. 4 0

    PMIMMOBILIARE 89 1.492

    RENTAL SRL 0 126

    RISE SPA 0 100

    SE.R.I. SPA 1.931 789

    SERI GREEN ENERGY & REAL ESTATE 42 0

    SERI GREEN ENERGY SRL 2 0

    SERI INNOVAZIONE DEVELOPMENT SRL 10 288

    SERI LAB SRL 1 12

    TOTALE 2.109 3.348

    Nella seguente tabella sono esposti i rapporti di natura patrimoniale:

    Rapporti patrimoniali con parti correlate (importi in Euro Migliaia) CREDITI DEBITI

    AZIENDA AGRICOLA QUERCETE ARL 1 400

    COES AUSTRALIA 169 0

    ECOPIOMBO SRL 2.707 463

    ELEKTRA SRL 4 183

    FAAM RESEARCH CENTER SRL 0 10

    FINVANVITELLI SRL 1 0

    ICS POLAND Z.O.O. 0 0

    PMI SRL 2.691 16.527

    RENTAL SRL 0 0

    RISE SPA 62 141

    SE.R.I. SPA 14.532 1.838

    SERI GREEN ENERGY & REAL ESTATE SRL 13 0

    SERI GREEN ENERGY SRL 1 0

    SERI INNOVAZIONE DEVELOPMENT SRL 3 94

    SERI LAB SRL 194 1

    TOTALE 20.377 19.657

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    36

    GESTIONE DEI RISCHI

    Di seguito si riportano i rischi ritenuti prioritari dalla Società e dal Gruppo, che vengono monitorati per cercare di anticiparne i potenziali effetti negativi e intraprendere le opportune azioni per mitigarli.

    Rischi finanziari

    Preliminarmente si forniscono informazioni in relazione all’uso da parte della Società e del Gruppo di strumenti

    finanziari, rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico di periodo

    della stessa, fornendo indicazioni sulle politiche della Società e del Gruppo in materia di gestione del rischio

    finanziario, comprese le politiche di copertura, per ciascuna categoria di operazione prevista. Si forniscono altresì

    indicazioni sull’esposizione della Società e del Gruppo al rischio di prezzo, al rischio di credito e al rischio di

    liquidità.

    I principali strumenti finanziari del Gruppo comprendono i finanziamenti bancari sia a breve che a medio lungo

    termine. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha diversi

    altri strumenti finanziari, come debiti e crediti commerciali, derivanti dall’attività operativa.

    I rischi principali generati dagli strumenti finanziari del Gruppo sono il rischio di credito, il rischio di mercato e il

    rischio di liquidità. Il rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute non è significativo per il

    Gruppo, in quanto la quasi totalità delle transazioni è condotta in Euro, fatta eccezione per la società che opera in

    Cina.

    In particolare:

    o il rischio di credito, sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti, sia alle attività di

    finanziamento evidenzia la possibilità di insolvenza (default) di una controparte o l’eventuale

    deterioramento del merito creditizio assegnato;

    o il rischio di mercato deriva dall’esposizione alla fluttuazione dei tassi di interesse;

    o il rischio di liquidità e di mancato reperimento di risorse finanziarie, fa riferimento alle disponibilità di risorse

    finanziarie presenti ed all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari.

    Nelle note al bilancio sono illustrate le attività e passività finanziarie richieste dall’IFRS 7 nell’ambito delle categorie

    previste dallo IAS 39, e indicazioni qualitative e quantitative sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo. I dati quantitativi

    non hanno valenza previsionale, in particolare la sensitivity analysis sui rischi di mercato non può riflettere la

    complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato. Si rimanda

    alle relative note illustrative al bilancio in relazione agli importi iscritti nelle singole voci di rischio.

    Rischio di credito

    La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività

    finanziarie rappresentate in bilancio. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali si rileva

    un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare delle svalutazioni tiene conto di una stima

    dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri.

    Per le valutazioni in merito ai rischi di credito si rimanda ad apposita sezione del bilancio, ove sono indicati i crediti

    scaduti separati per singola attività sia essa finanziaria, commerciale o di altra natura.

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    I crediti di natura commerciale maturati dalle società sono ripartiti tra un elevato numero di clienti fatta eccezione

    per alcuni settori, quale quello dello produzione di cassette per batterie dove la clientela è concentrata su un

    numero molto limitato di clienti, aventi una classe di merito creditizio elevata.

    I crediti commerciali scaduti sono oggetto di costante monitoraggio e gli stessi sono stati espressi al valore di

    presumibile realizzo.

    Per le “attività finanziarie a breve”, quali depositi bancari, il rischio massimo di esposizione è pari al valore

    contabile.

    Rischio di mercato

    Le passività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari connessi a variazioni nei tassi di interesse. Variazioni nei

    livelli di tassi d’interesse di mercato influenzano il costo delle varie forme di finanziamento, incidendo pertanto sul

    livello degli oneri finanziari del Gruppo.

    Il Gruppo valuta se fare ricorso a strumenti derivati, per gestire il rischio di fluttuazione del tasso di interesse, che

    rientrano nella categoria contrattuale degli “Interest Rate Swap”. In particolare è politica del Gruppo verificare se

    convertire una parte dei suoi debiti a base variabile in tasso fisso al fine di normalizzare gli esborsi finanziari. Tali

    strumenti sono designati come strumenti “cash flow hedges”.

    Come stabilito dallo IAS 39 gli strumenti derivati, qualora siano adottati, sono misurati al fair value, corrispondente

    al valore mark to market valutato dal mercato di riferimento e attraverso modelli e strumenti di valutazione, se ne

    verifica la congruità e l’efficacia. I contratti derivati sono stipulati con primarie controparti bancarie al fine di ridurre

    il rischio di inadempienza contrattuale. Per quegli strumenti derivati dove la strategia di stabilizzazione del tasso

    variabile è stata fissata fino ad un livello prefissato e non si prevede copertura su livelli di tassi sopra tali soglie il

    fair value del derivato non garantendo l’integrale copertura dal rischio di tasso viene imputato a conto economico.

    Rischio di liquidità

    Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, risorse finanziarie

    sufficienti a coprire tutti gli obblighi in scadenza.

    I due fattori principali che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate

    o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito

    o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato. Il Gruppo opera una diversificazione delle proprie

    fonti di finanziamento, e si adopera per aver accesso a fonti di finanziamento in grado di soddisfare i fabbisogni

    programmati.

    Nelle note illustrative al bilancio sono illustrati il profilo temporale delle passività finanziarie del Gruppo sulla base

    dei piani di pagamento contrattuali non attualizzati.

    Le passività finanziarie includono debiti connessi a contratti di finanziamento, mutuo e di leasing, alla cui copertura

    sono destinati i flussi finanziari derivanti dalla vendita di prodotti e servizi.

    I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestite

    centralmente sotto il controllo della tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un efficace ed efficiente gestione

    delle risorse finanziarie.

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    Il management del Gruppo ha in essere una serie di politiche e processi di monitoraggio delle condizioni

    prospettiche della liquidità in relazione al processo di pianificazione aziendale ed al reperimento delle risorse

    finanziarie che consentano di prevedere i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale

    circolante e di rimborso dei debiti in essere, tenuto conto dei piani previsionali elaborati.

    Rischi di cambio

    Il Gruppo opera sui mercati internazionali concludendo operazioni in valute diverse dall’Euro, in particolare in

    Dollari USA e in Renminbi e pertanto esposto al rischio di fluttuazioni dei tassi di cambio tra le diverse divise che

    potrebbero causare condizioni economiche più onerose. In particolare, l’esposizione al rischio deriva dalla

    distribuzione geografica delle attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati e, più

    specificamente, dal fatto che l’acquisto e vendita di beni e servizi siano effettuati in divise diverse dall’Euro, valuta

    funzionale del Gruppo (cosiddetto rischio di cambio economico), così come i debiti e i crediti commerciali in valuta

    possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati con effetti sul risultato economico (cosiddetto rischio di

    cambio transattivo). In generale, il Gruppo può contenere il rischio relativo alle fluttuazioni dei tassi di cambio

    connesso all’acquisto e alla vendita di beni e servizi fissando, solo ove possibile, in Euro il prezzo di acquisto di

    alcuni componenti dai fornitori, ove il prodotto finito sia destinato all’Europa e, limitatamente, mediante strumenti

    finanziari derivati di copertura del rischio di cambio quali contratti a termine od opzioni in valuta.

    Con riferimento alle vendite effettuate dal Gruppo sul mercato cinese e denominate in valuta locale (Renminbi), il

    Gruppo risulta esposto a un rischio di prezzo dovuto all’andamento del tasso di cambio con il Dollaro statunitense

    (moneta di acquisto delle materie prime). Considerato che la Società predispone il proprio bilancio consolidato in

    Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle società controllate

    originariamente espressi in valuta estera potrebbero influenzare i risultati del Gruppo.

    Rischi esterni, di processo e strategici

    Si segnalano i seguenti rischi esterni, di processo e di natura strategica.

    Rischi esterni:

    - Rischi connessi ai rapporti con partner strategici;

    - Rischi connessi all’approvvigionamento e all’andamento dei prezzi delle materie prime;

    - Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo relativo ai settori in cui il Gruppo Opera;

    Rischi di processo:

    - Rischi connessi a problematiche ambientali;

    - Rischi connessi alla responsabilità da prodotto e servizi e rischi reputazionali;

    - Rischi connessi ad eventuali interruzioni o ritardi dei cicli produttivi;

    Rischi strategici:

    - Rischi connessi all’operativa internazionale del Gruppo;

    - Rischi connessi alla competizione;

    - Rischi connessi all’evoluzione tecnologica.

    Tali rischi vengono monitorati costantemente in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed

    intraprendere le opportune azioni per mitigarli.

    RISCHI ESTERNI

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    Rischi connessi ai rapporti con partner strategici

    Alcune Società del Gruppo, nello svolgimento delle loro attività di impresa, hanno come clienti uno o pochi soggetti

    con i quali hanno sottoscritto contratti per la fornitura di specifici prodotti. L’eventuale cessazione di tali accordi, ivi

    incluso l’inadempimento di una delle parti, e/o il mancato rinnovo di tali accordi potrebbero incidere sull’attività del

    Gruppo e sulla sua situazione economica e finanziaria. Nello svolgimento della propria attività di impresa il Gruppo

    ha, inoltre, come principali clienti, nel settore della progettazione e realizzazione di impianti, aziende che operano

    quali “smelters”. L’attività di impresa prevede la sottoscrizione di contratti “chiavi in mano” per la realizzazione di

    impianti per il recupero di batterie esauste al piombo che necessitano di complesse e articolate autorizzazioni per

    l’esercizio della propria attività. L’eventuale mancata esecuzione dei contratti con i clienti per il ritardo nel rilascio

    di tali autorizzazioni potrebbe determinare, anche se temporaneamente, una riduzione dei ricavi e delle marginalità

    che potrebbero incidere sull’attività del Gruppo.

    Rischi connessi all’approvvigionamento e all’andamento dei prezzi delle materie prime

    L’incremento dei prezzi delle merci e delle materie prime utilizzate dal Gruppo ovvero la mancanza di adeguati

    strumenti a copertura delle fluttuazioni di prezzo di tali materiali sui mercati finanziari potrebbero comportare per il

    Gruppo un incremento dei costi sostenuti per l’attività produttiva. I costi di produzione del Gruppo sono influenzati

    dall’andamento dei prezzi delle seguenti materie prime: litio e piombo; come pure delle materie plastiche, in quanto

    direttamente trasformate dal Gruppo, che potrebbero subire rilevanti oscillazioni a causa di diversi fattori non

    controllabili dal Gruppo stesso. Il Gruppo valuta se porre in essere, seppur limitatamente, politiche di hedging del

    rischio di oscillazione del prezzo del piombo mediante impiego di strumenti derivati di copertura. Non è possibile

    escludere che significative oscillazioni dei prezzi delle materie prime, utilizzate direttamente dal Gruppo possano

    generare decrementi del fatturato e riduzione conseguente del margine in valore assoluto.

    Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo relativo ai settori in cui il Gruppo opera

    Il Gruppo opera in un settore di attività altamente regolamentato e è soggetto a normative europee, nazionali e

    locali che incidono sulle modalità di svolgimento della propria attività industriale. In particolare, per quanto riguarda

    l’operatività del Gruppo, assume particolare rilevanza la normativa in materia di accumulatori elettrici.

    Il Gruppo ritiene di operare nello svolgimento della sua attività in conformità alla normativa vigente, fermo restando

    e dovendosi comunque tenere presente che l’applicazione delle norme primarie e regolamentari è soggetta a

    costante evoluzione giurisprudenziale ed evoluzione sia nell’applicazione, sia nell’interpretazione anche da parte

    delle Autorità di Vigilanza. In particolare, modifiche legislative e regolamentari che incidono, inter alia, sulle

    modalità di produzione di accumulatori di energia (ad esempio vietando l’utilizzo di un determinato componente,

    ad oggi utilizzato) potrebbero comportare limitazioni all’operatività del Gruppo (ad esempio riconsiderando alcune

    delle linee produttive attualmente sviluppate) o un incremento dei costi.

    RISCHI DI PROCESSO

    Rischi connessi a problematiche ambientali

    Il settore della produzione degli accumulatori elettrici è esposto a rischi ambientali quali, a titolo esemplificativo,

    inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque, derivanti da smaltimento dei rifiuti, emissioni tossico-nocive e

    versamenti di materiali tossico-nocivi. Peraltro, eventuali irregolarità e/o violazioni di prescrizioni stabilite in base

    alle autorizzazioni o alla normativa in materia ambientale (incluse le disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)

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    possono portare a sanzioni tanto di carattere amministrativo che penale. Sebbene le società del Gruppo pongano

    in essere i necessari adempimenti al fine di conformarsi ai provvedimenti di legge e regolamentari applicabili non

    si può escludere che possano essere rinvenute irregolarità e che il Gruppo possa essere chiamato a sostenere

    costi o investimenti significativi per sanare tali situazioni. Non si può escludere che in futuro il Gruppo possa essere

    chiamato a sostenere costi o investimenti significativi o essere assoggettato a responsabilità di natura ambientale

    in relazione alle attività svolte, per eventuale inosservanza delle suddette disposizioni e/o in ragione di ogni

    eventuale modifica normativa che si traduca in vincoli più stringenti, con possibili effetti sull’attività, nonché sulla

    situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo.

    Rischi connessi alla responsabilità da prodotto e servizi e rischi reputazionali

    Con particolare riferimento all’attività di produzione e commercializzazione di cassette e coperchi per batterie (per

    i produttori di accumulatori avviamento) e di accumulatori di energia, nonché di costruzione di impianto per il

    recupero di batterie esauste, il Gruppo, come tutti gli operatori del settore, è esposto al rischio di azioni di

    responsabilità da prodotto nei Paesi in cui sono commercializzati i propri prodotti.

    Al fine di coprire eventuali rischi derivanti da responsabilità da prodotto e professionale, il Gruppo ha

    cautelativamente stipulato apposite polizze assicurative con primarie compagnie di assicurazione. Tuttavia, se la

    Società fosse tenuta a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto da tali polizze, per

    responsabilità da prodotto e per responsabilità professionale, - evento possibile anche in considerazione

    dell’eventuale ricorso ad azioni collettive promosse da consumatori (le c.d. “class actions”) – si potrebbero

    determinare effetti sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della Società e del Gruppo.

    In aggiunta, il coinvolgimento del Gruppo in questo tipo di eventi o di controversie e l'eventuale soccombenza

    nell'ambito di queste ultime potrebbero esporre il Gruppo a danni reputazionali, che potrebbero intaccare la

    percezione dell’immagine di mercato e del marchio del Gruppo presso gli attuali o potenziali nuovi clienti

    pregiudicandone la commercializzazione dei prodotti, con conseguenti effetti sull'attività, le prospettive e la

    situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

    Rischi connessi ad eventuali interruzioni o ritardi dei cicli produttivi

    Qualora attività sindacali, eventi naturali o altri eventi di forza maggiore non prevedibili pregiudichino la piena

    operatività dei cicli produttivi, è possibile che il Gruppo si trovi a dover sostenere oneri aggiuntivi dovuti, ad

    esempio, al maggior costo della manodopera derivante dalla necessità di ricorrere alla forza lavoro al di fuori degli

    orari contrattualmente stabiliti. Inoltre qualora l’interruzione dei cicli produttivi avesse durata rilevante, si potrebbero

    verificare ritardi nella produzione, dai quali potrebbero conseguire inadempimenti contrattuali e,

    conseguentemente, costi ulteriori derivanti da obblighi di pagamento di penali o di risarcimenti.

    RISCHI STRATEGICI

    Rischi connessi all’operatività internazionale del Gruppo

    La presenza e