la settimana n. 36 del 13 ottobre 2013
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Settimanale della Diocesi di LivornoTRANSCRIPT
Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]
Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli
Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo
Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983
13 ottobre 2013
Penso a tanti che sentono la Parola del Signore durante la Liturgia,ma non l’ascoltano per portarla dentro di sé; essi aprono gli orec-
chi ma non cuore e memoria; non ascoltano insomma. Penso a tantiche sentono la Parola di Dio e della Chiesa ma non le capiscono. For-se perché raramente sono state spiegate, o perché l’abitudine, senzal’approfondimento, le ha rese insignificanti. Anche questi non ascol-tano, odono solamente. Penso a tanti che hanno ascoltato nel passa-to; ma a forza di sentire le stesse cose, senza approfondirle mai, nel-l’abitudine noiosa soffocano l’ascolto.Penso a tanti che da piccolihanno ascoltato il Signore e le Sue Verità; ora però continuano adascoltare tanti altri, ma Lui no. Sono gli adulti che debbono accorger-si come, non ascoltandolo, ormai il Signore non è più presente in lo-roRicchi di parola ma poveri d’ascolto? Quaresima 1980- Una missio-ne d’accoglienza
Arriva a Livorno l’urna di San Giovanni Bosco: ad accoglierlo la comunitàSalesiana e tanti giovani
Ecco il programma delle iniziative: il clou della manifestazione sarà sabato 19 ottobre
Don Bosco è qui!Il senso di una vita«sprecata» per gli altri
DI BENEDETTA AGRETTI
n grandeapostolo deigiovani è inarrivo nella
nostra città. Infaticabilein vita come dopomorto, l’urna di donBosco continua ilpellegrinaggio inpreparazione albicentenario della suanascita, nel 2015,attraverso lecongregazioni Salesianesparse in tutto ilmondo, facendo tappaa Livorno il prossimo19 ottobre. Un eventodecisamenteimportante per iSalesiani ma non solo:parliamo infatti delSanto fondatore di unacongregazione la cuiattenzione verso igiovani risulta più chemai attuale.Appassionato di un Dioche trovava negli occhidei giovani, speciequelli più poveri edisagiati, ancora oggidon Bosco cammina perle strade del mondo incerca dei suoi ragazzi,per donare loro unasperanza, per cercare difar alzare lo sguardooltre le inevitabilidifficoltà della vita. Piùche maestro, un padreideatore di unapedagogia affascinante,attraente perchéimperniata sulladolcezza e su unareligiosità autentica.Molti sono gli incontriche accompagnerannol’attesa di questo padree amico: iniziati il 4ottobre al CinemaTeatro dei Salesiani conil Musical su MadreMazzarello “Sei connoi”, per la regia diMarco Mazzi e con lemusiche di MatteoPantani, le iniziativeproseguono il 9 ottobrealle ore 21 sempre al
U
Cinema Teatro doveverrà proiettato il film“Don Bosco”interpretato da FlavioInsinna.L’11 OTTOBRE ALLE ORE21 AL CINEMA TEATROun incontro veramenteda non perdere: “Viracconto don Bosco …”,con don Bruno Ferrero,sacerdote salesiano escrittore di storie dinatura etica e religiosa.Introduce l’incontro ilsindaco dottorAlessandro Cosimi.Il giorno seguente, 12OTTOBRE ALLE ORE 17NELLA CHIESA SACROCUORE si terràl’inaugurazione dellamostra “Una storiafeconda: Don Bosco”, acui sarà presente ilpresidente dellaprovincia dottorGiorgio Kutufà. Nellastessa giornata si terrà IN CHIESA, ALLE ORE21, una veglia dipreghiera con latestimonianza di suor
Sonia e suor Lisa, daltitolo esplicativo:“Vocazione: una vitasprecata per Dio e pergli altri”.IL 13 OTTOBRE ALLE10.30, NELLA CHIESASACRO CUORE si terrà lasolenne celebrazioneeucaristica, con laprofessione perpetua disuor Sonia e suor Lisa,che legheranno persempre il loro destinoalle Figlie di MariaAusiliatrice.DAL 16 AL 18 OTTOBREALLE ORE 18 si svolgeràil triduo dipreparazione all’arrivodell’urna, presiedutodal nuovo responsabiledell’oratorio salesiano:don Francesco Galante.IL 19 OTTOBRE L’urnaarriverà finalmente incittà, scortata dai VigiliUrbani. Giunta inpiazza DamianoChiesa, verrà accolta daigiovani, i qualiaccompagneranno donBosco fino alla chiesa,
insieme allora comeadesso. Per tutta lagiornata si avrannomomenti di preghieraanimati da gruppi eassociazioni. ALLE 18 siterrà la solennecelebrazione eucaristicapresieduta dal vescovomonsignor Giusti. Aseguire, ALLE 22.30,comincerà la veglia dipreghiera animata daigiovani, fino ad arrivarealla MESSA CHE SITERRÀ ALLE 24. Unacelebrazione che ha ilsapore del Natale, unNatale particolare,festeggiato nel ricordodella nascita di un santosognatore, capace dibuttare il cuore sempreoltre gli ostacoli, pur diaiutare i suoi ragazzi.Un santo che non si èrisparmiato mai, che haspeso o, nella nostraottica, "sprecato" la suavita per ciò che ritenevapiù importante: chetutti fossero felici neltempo e nell’eternità.
PROGETTO CULTURALE
DI NICOLA SANGIACOMO
peranza e lavoro sono le due parolecardine attorno alle quali si realiz-
zerà la riflessione del Progetto Cultura-le diocesano nei prossimi mesi.In coerenza con quanto sviluppato ne-gli ultimi anni e in sintonia con le que-stioni fondamentali proposte dal servi-zio nazionale del Progetto Culturale, aLivorno saranno proposti nei prossimimesi alcuni confronti pubblici riguar-danti le realtà produttive più impor-tanti del territorio nei quali sarannocoinvolti i protagonisti locali. Questoimpegno, ispirato e voluto con deter-minazione dal Vescovo, monsignorGiusti, vuole evidenziare le potenzia-lità dell’economia cittadina e provaread indicare, insieme a chi ne è quoti-dianamente protagonista, le soluzioniper realizzarle già nel prossimo futuro.Si parte con la questione porto chesarà affrontata nell’incontro pubblicodi venerdì 25 ottobre presso l’audito-rium dell’Istituto Mascagni. E’ questasenza dubbio l’industria più importan-te della città, quella dalla quale riparti-re per far crescere le opportunità di la-voro in città e l’intera economia locale.Non sarà però un convegno nel sensoclassico del termine, ma un vero incon-tro nel quale saranno coinvolti tutti iprincipali protagonisti del mondo por-tuale livornese che, sollecitati da pro-vocazioni molto dirette secondo lo sti-le del talk show televisivo, dovrannomettere in luce le potenzialità reali delporto livornese e, possibilmente, indi-care quali sono i nodi da sciogliere esuggerire come poter fare.L’impressione infatti è quella di averdavanti un “gigante” dalle possibilitàenormi che rimane imbrigliato da tantilacci di origine diversa per sciogliere iquali sia necessario la collaborazionedi tanti. Con questo incontro pubblicosi vorrebbe dare l’opportunità a tutti di
prendere coscienza di questa realtà eprogettare come poter rilanciare tuttiinsieme l’attività portuale.La crisi economica di questi anni nondeve diventare un ulteriore alibi pernon muoversi ma, anzi, deve far risco-prire le opportunità enormi che, giànel passato, Livorno ha colto solo inparte.Nelle ultime settimane, sia su questepagine che, più ampiamente, nel quo-tidiano on line diocesano, abbiamosviluppato la questione con l’interven-to di protagonisti della realtà portualeche hanno portato il loro punto di vi-sto competente e hanno contribuito aconoscere meglio la realtà attuale, oltrei luoghi comuni che si tramandano dadecenni. Lo continueremo a fare finoad arrivare al 25 ottobre per arrivare al-l’incontro pubblico con una serie dicontributi utili a rendere più efficace ilconfronto.Al talk, che sarà guidato dal giornalistatelevisivo Antonello Riccelli e sarà tra-smesso in diretta streaming sul sitodiocesano, sono stati invitati il presi-dente dell’Autorità Portuale Gallanti,l’assessore all’urbanistica del Comunedi Livorno Picchi e il presidente dellaPorto 2000 Piccini. Oltre a loro saran-no presenti in sala, disponibili a porta-re il loro contributo competente, nu-merosi altri protagonisti della realtàportuale. Il dibattito sarà poi ripropo-sto, in forma sintetica, anche in servizitelevisivi successivi trasmessi da Gran-ducato TV.Tutto questo impegno del ProgettoCulturale sulla questione lavoro, a par-tire dal porto, si colloca nella dimen-sione cristiana della speranza che vuo-le andare oltre le difficoltà oggettivedel presente e si propone di suscitarela collaborazione di tanti per raggiun-gere risultati preziosi per il bene comu-ne del territorio e delle persone che loabitano.
S
PROMUOVERE LAVOROIN QUESTO TEMPO DI CRISIAlla scoperta delle potenzialità dell’economiacittadina: si comincia dal Porto
IL GRANELLOdi senape
di mons. Alberto Ablondi
LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI13 ottobre 2013II
La parola alla... CARITAS DIOCESANA
Un sostegno alimentare per le famiglie
ercoledì 2 ottobre, giorno in cuila Chiesa ricordava i santi angeli
custodi, si è svolto presso laparrocchia di San Giovanni Bosco inCoteto, un pomeriggio intero di festain onore dei nonni, gli angeli custodidelle famiglie. Questo feliceaccostamento fu concepito in Italiauna decina di anni fa, con l’intento dicelebrare l’importanza del ruolo deinonni all’interno della famiglia edella società.Molti nonni, genitori e nipoti si sonoradunati nel teatro parrocchiale peruna vera e propria festa comunitaria.Lo spettacolo, offerto dai nipoti ainonni, ha avuto luogo fra canti,
poesie,immaginicommuoventie intervistesimpaticissimeai nonni sullemarachelledella loroinfanzia. Tuttihanpartecipatocon grandesentimento: èuna cosadeliziosavedere i proprinipoti recitaree sentirsirivolgereparoledolcissime! Lafesta si è poiconclusa conun vero eproprio
“trenino” formato dai bambini,ognuno dei quali portava in bracciouno strumento musicale differente,creato per l’occasione: apparivadavvero come una bellissima bandamusicale! Al termine dello spettacolo,prima che i bambini si lanciasserosulla lauta merenda che mai puòmancare in queste occasioni, ilparroco don Luciano, ha donato atutte le nonne presenti un vasetto difiori rossi. Mi sembra bello qui coglierl’occasione per ricordare le bellissimeparole che recentemente papaFrancesco, durante la Giornatamondiale della gioventù in Brasile, hadedicato ai nonni. Il Papa ritieneinfatti centrali le figure dei nonni“nella vita della famiglia percomunicare quel patrimonio diumanità e di fede che è essenziale perogni società”.
S.B.
M
PRESENTAZIONE DELL' ENCICLICA LUMEN FIDEI NELLA LIBRERIA PAOLINA
«La fede nell’orizzonte della luce»Cooperatori Paolini e le Figlie di SanPaolo, alla ripresa delle attività diocesanehanno ritenuto quanto mai opportunopresentare l’ultima Enciclica del Papa
"Lumen Fidei" uscita Il 5 Luglio scorso inVaticano, definita "a quattro mani", inquanto Papa Benedetto ne aveva quasicompletato una prima stesura e papaFrancesco ha assunto il suo prezioso lavoro"nella fraternità in Cristo, aggiungendo altesto alcuni ulteriori contributi" (Lf7). Apresentare questa Enciclica è venuto ilgiovanissimo don Guido Colombosacerdote paolino della comunità di Romadirettore delle riviste "Insieme nella Messa" e"Benessere" , che davanti ad un pubblicofitto e molto attento ha sottolineato comenell’introduzione della LF troviamo lemotivazioni poste alla base del documento:"innanzitutto, recuperare il carattere di luceproprio della fede, capace di illuminare tuttal’esistenza dell’uomo, di aiutarlo adistinguere il bene dal male, in particolare inun’epoca, come quella moderna, in cui ilcredere si oppone al cercare e la fede è vistacome un’illusione, un salto nel vuoto cheimpedisce la libertà dell’uomo. In secondoluogo, la LF - proprio nell’Anno della fede, a50 anni dal Concilio Vaticano II, un"Concilio sulla fede" - vuole rinvigorire lapercezione dell’ampiezza degli orizzonti chela fede apre per confessarla in unità eintegrità".
UNA STORIA DELLA FEDEPassando quindi a presentare il contenutodell’Enciclica, essa consta di quattro parti: laprima, presenta come una storia della fede,dalla chiamata rivolta ad Abramo, allapienezza della fede cristiana che ha in sanPaolo le coordinate per una professioneecclesiale; essa si confessa dall’interno delcorpo di Cristo, come comunione concretadei credenti. "E’ da questo luogo ecclesialeche essa apre il singolo cristiano verso tuttigli uomini. La parola di Cristo, una voltaascoltata e per il suo stesso dinamismo, sitrasforma nel cristiano in risposta e diventaessa stessa parola pronunciata, confessionedi fede. San Paolo scrive: Con il cuore infatti
Isi crede […] e con la boccasi fa professione difede..(Rm10,10), (Lf 22). Lafede non è un fatto privato,un’opinione soggettiva, manasce da un ascolto ed èdestinata a farsi annuncio.La fede si fa allora operantenel cristiano a partire daldono ricevuto,"dall’Amore" che attiraverso Cristo, e rendepartecipi del camminodella Chiesa, pellegrinanella storia verso ilcompimento: " per chi èstato trasformato in questomodo, si apre un nuovomodo di vedere la fede, lafede diventa luce per i suoiocchi" (Lf 22). Papa Francesco nella secondaparte cerca quindi di dipanare i nodi delrapporto tra fede e verità, fede e amore, fedee ragione per concludere che l’umiltà è allabase di questa ricerca. La teologia stessainfatti non è "soltanto parola su Dio, maprima di tutto accoglienza e ricerca diun’intelligenza più profonda di quella parolache Dio ci rivolge, parola che Dio pronunciasu se stesso, perché è un dialogo eterno dicomunione e ammette l’uomo all’interno diquesto dialogo. Fa parte allora della teologial’umiltà che si lascia toccare da Dio,riconosce i suoi limiti di fronte al Mistero e sispinge ad esplorare, con la disciplina propriadella ragione, le insondabili ricchezze diquesto Mistero" (Lf 36). ).
L’EVANGELIZZAZIONETutto il terzo capitolo è incentratosull’importanza dell’evangelizzazione: chi siè aperto all’amore di Dio, non può tenerequesto dono per sé. Questo comporta illegame tra fede e memoria perché l’amore diDio mantiene uniti tutti i tempi e ci rendecontemporanei a Gesù. Inoltre, diventa"impossibile credere da soli", perché la fedenon è "un’opzione individuale", ma apre l’ioal "noi" ed avviene sempre "all’interno dellacomunione della Chiesa". Per questo, come
nella Trinità, "chi crede non è mai solo":perché scopre che gli spazi del suo ’io’ siallargano e generano nuove relazioni chearricchiscono la vita. C’è, però, "un mezzo speciale" con cui lafede può trasmettersi: sono i Sacramenti, incui si comunica "una memoria incarnata".L’ultimo quadro, presenta un tema assai caroa Papa Francesco: l’impegno del cristiano nelmondo. Significativa l’espressione: " La fedeillumina il vivere sociale, essa possiede unaluce creativa per ogni momento della storia"(Lf 55). I cristiani hanno il dovere dicostruire un "città affidabile (Lf 50) e nehanno la piena responsabilità perché crederefa comprendere l’architettura dei rapportiumani, perché ne coglie il fondamentoultimo e il destino definitivo in Dio, nel suoamore, e così illumina l’artedell’edificazione, diventando un servizio albene comune, della giustizia e della pace.L’enciclica si conclude con l’ invito aguardare a Maria, "icona perfetta" della fede,perché, in quanto Madre di Gesù, haconcepito "fede e gioia". A Lei innalza la suapreghiera il Pontefice affinché aiuti la fededell’uomo, ci ricordi che chi crede non è maisolo e ci insegni a guardare con gli occhi diGesù.
Mo.C.
Alla parrocchia di San GiovanniBosco
I nonni,angeli custodidelle famiglie DI FABIO FIGARA
a mancanza di lavoro el’aumento dei costi (tracui l’Iva proprio dal 1°ottobre) continuano a
pesare sulle famiglie italiane,creando giorno dopo giornonuove situazioni di indigenzache si ripercuotonoimmancabilmente anchesull’approvvigionamento deibeni primari. Per affrontarequesta realtà la Caritasdiocesana ha elaborato ilprogetto “Pane Quotidiano”,che si configura come unarisposta urgente e temporaneaal fabbisogno alimentare dellefamiglie facenti parte di contestiad alto tasso di povertà, perintegrare e affiancare l’operatodi comunità parrocchiali eCentri Ascolto Caritas presentisul territorio; l’iniziativaprevede il coinvolgimento dinumerosi esercizi commerciali,che aderiscono così a una retedi solidarietà tramitemeccanismi di incentivazionefiscale.Il progetto integra gli aiutieuropei dell’AGEA, che propriodal mese di settembre hainiziato la fase di distribuzioneautunnale per quanto riguarda ibeni di prima necessità.«Sin dall’inizio sono statecoinvolte ben 19 parrocchie -spiega Dario Vannozzi,responsabile della gestione delservizio per la Caritas diocesana- e molte di queste hanno giàricevuto alimenti, soprattuttofarina, pasta, legumi, sale, olio,cibi in scatola e molto altro,alcune addirittura per ben duevolte. Dopo un periodo disospensione, proprio questasettimana ripartirà il ciclo didistribuzione, che ci vedrà
L
impegnati fino allafine dell’anno.»Nonostante ledifficoltà iniziali, il“Pane quotidiano” èadesso attivo a tuttigli effetti. «All’inizionon è stato semplicepartire, in quanto leparrocchie hannofatto un po’ di fatica a riempirela modulistica necessaria, inparticolare il Censimento, conil quale vengono richiesti inominativi delle personecoinvolte, ma adesso che ilquadro dell’emergenzaalimentare è più chiaro, saremoin grado addirittura dipotenziare il servizio». Infatti,per ottenere l’aiuto, leParrocchie devono inoltrareesplicita richiesta per i “GeneriAlimentari Mancanti”utilizzando i file scaricabili dalsito della Caritas diocesanawww.caritaslivorno.it, in cuisono indicati i beni primari peri quali è possibile faredomanda, da inoltrare
all’indirizzo [email protected] da consegnare a manoagli ufficia della Caritasdiocesana, in Via delleCateratte 15. Il Censimento AssistitiParrocchie, che deve essereobbligatoriamente compilato,deve invece riportare l’elencodelle persone assistite conindicazione del numero deicomponenti il nucleo familiare(indicando anche quantiminori) e la consistenza delreddito familiare, al fine di unavalutazione approfondita perattuare un’equa distribuzioneda parte degli operatori. Il Coordinamento della Rete
Territoriale poi raccoglie evaluta le richieste,predisponendo un calendariomensile di consegne. Ladistribuzione viene poieffettuata nei locali delmagazzino di Piazza delCastello 3, in localitàAntignano, inaugurato proprionel gennaio di quest’anno. «Purtroppo il progetto nonriesce a soddisfare tutte le
esigenze delleparrocchie -continua Dario -ma è stato pensatoproprio per cercaredi sostenerle e diconcentrare il focussu quelle piùbisognose, sullepiù povere o suquelle i cuioperatori si
interfacciano con un’utenza piùampia e composta da situazionidi estrema difficoltà, che sonoin notevole aumento.Fortunatamente nel corsodell’anno abbiamo potutoeffettuare anche consegnestraordinarie di beni ricevuti davari donatori: in particolare,abbiamo distribuito circa 1tonnellata di tonno e 400kg difunghi in scatola in più.Considerato l’aumentaredell’emergenza sociale,probabilmente il progettocontinuerà anche nel 2014, inquanto senza questo aiutomolti Centri Caritas nonriuscirebbero ad affrontare unasimile situazione.»
Continua il progetto della Caritas diocesana«Pane quotidiano» per affrontare la povertàalimentare delle famiglie, in collaborazionecon la Parrocchia di S. Lucia ad Antignanoe la Fondazione Livorno, che vede coinvoltela maggior parte delle parrocchie cittadine.
I nonni, figure centrali«nella vitadella famiglia percomunicarequelpatrimonio di umanità e di fede che èessenziale per ognisocietà»PapaFrancesco
LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI13 ottobre 2013 III
DI CHIARA DOMENICI
ottor Palumbo,presidente della Palumbogroup, aziendaimpegnata nella
logistica, nelle spedizioni, da unavita su Livorno, riesce a farci unquadro della situazione delnostro porto e anche un po’ dellanostra città? «Per il porto èpresto detto:bisogna prima ditutto definirel’assetto delle areeportuali eapprontare idragaggi, questisono i due puntiprincipali per laripresa del porto.Inoltre occorre unpo’ di più faresquadra tra glioperatori portualialtrimenti è unaguerra fra poveri. Cisono aziende storiche chestanno diminuendo il lavorooppure addiritturachiudendo…questo è davveroincredibile.Soluzione importante èsicuramente creare nuove aree:lo si sta facendo per la
cellulosa, ma ad esempio quia Livorno manca un’areamulti purpose perl’impiantistica. La nostraazienda lavora molto conquesti traffici: abbiamo apertoa Durban, a Dubai, al Cairo eapriremo in Australia…un’area del genere servirebbesicuramente.
Abbiamo un centrointermodalenotevole, laDogana dovrebbeaprire all’internodell’Interporto inmodo che glioperatori possanofare dogana lì e poitrasferire le merci inimport o in exportsul porto. La crisiha toccato tutti, lebanche nonaiutano gliimprenditori (so diaziende che paganointeressi
esorbitanti), aziende chelavorano con gli enti pubblicie che sono in difficoltà perchégli Enti in questione nonpagano.Quello che però fa piùtristezza è che la crisi haattanagliato tutti, ma tutti
“aspettano la ripresa”! Sveglia!Il mondo è cambiato non sipuò “aspettare”, bisognapuntare sulla tecnologia, sullespecializzazioni persviluppare la propria attività.Abbiamo la fortuna a Livornodi avere l’Università dellaLogistica, abbiamo ilprofessor Dari, abbiamo laWass, con l’ingegner Franzoniche sta collaborando con altrerealtà cittadine, abbiamo laKayser con l’ingegner Zolesi,che è uno scienziato… questeaziende non hanno problemiperché hanno puntato suquesti aspetti. Fin quandocontinueremo a guardare nelnostro pollaio e non faremosquadra e sinergia o faremoinvestimenti di questo tipo,sarà difficile una ripresa perLivorno.Perché le compagnie scelgonoGenova? Perché lì hanno ifondali e possono accoglierenavi più grandi, piùimportanti; perché hannoservizi migliori… questoconsente di creare più lavoro,di fare più assunzioni… ètutto collegato! Certo, qui aLivorno alcune aziendedovrebbero un po’ cambiarementalità, dovrebbero
lavorare più in sinergia…
Certo la politica non aiuta inquesta ripresa…«Davvero! Abbiamo fattofigure magre davanti agliinvestitori stranieri, facciamoridere il mondo, l’incertezzadella politica non aiuta certoil lavoro. Abbiamo bisogno dipersone che ragionino con latesta e con il cuore, invecesiamo governati da chi pensasolo a conservare la poltrona!»
Come lo vorrebbe il prossimosindaco?«Bella domanda! Innanzituttomi piacerebbe una donna epoi che non fosse una personamera espressione dellapolitica… ad esempio laprofessoressa Colombini,potrebbe essere un ottimosindaco: ha l’eta giusta, è unapersona preparata,competente e con un carattereforte. Purtroppo qui a Livornoè il partito che sceglie…»
Per vedere l’intervistaintegrale:http://www.diocesilivorno.it/news/articoli/avere-un-futuro-bisogna-investire-nella-tecnologia
DIl mondoè cambiatonon si puòpiù «aspettare»,bisogna puntaresulla tecnologia,sullespecializzazioniper svilupparela propriaattività
Fondatore e attuale presidente del gruppoPalumbo, società che opera nel settoredella logistica integrata dal 1974, oggicon sedi in tutto il mondo, il cavaliere del lavoro Andrea Palumbo, offre unospaccato della realtà portuale e cittadina
uando si affronta il tema moltoscottante e al tempo stesso assai
delicato dei Media e del mondo cattolico, nonci si può assolutamente sganciare dal discorsoeconomico, in quanto siamo “tutti consapevoliche per tenere il passo con i grandi colossi, laraccolta pubblicitaria è quella che consente dipoter reggere il mercato. Ma come fare senzavenire meno ai valori e ai principi?” Questo ilquesito al quale si sono cercate delle risposte,durante l’intensa e vivace conferenza tenutadal livornese Luca Collodi, giornalistaaffermato che dopo i trascorsi nella RadioLivorno della Diocesi e poi nella notaemittente Tele Granducato, è passato adirigere il canale italiano della RadioVaticana.Collodi, partendo dalla descrizione dellasituazione televisiva monitoratasemestralmente e che vede un lento, macostante calo pubblicitario e di ascolto,passando a presentare il mercato radiofonico,ha evidenziato come questo abbia avuto ilminor calo pubblicitario e di ascolto e dalpunto di vista tecnologico stia subendo delletrasformazioni perchè oltre a essere sentitaattraverso la tv sta passando dall’analogico alsistema digitale e wi-fi per cui avremo l’FMdigitale. Considerando poi i dati di ascolto alivello nazionale, sui primi quindici canali piùascoltati, Radio1 è quinta, Radio 2 è sesta,Radio 3 è sedicesima. Radio Maria,l’emittente radiofonica cattolica più ascoltataè al quattordicesimo posto a significare che ilmondo cattolico nel panorama mediatico checonta non c’è o è poco significante.Guardando alla storia, soprattutto agli anni’70, molto era stato fatto e la nostra radiolivornese a cui Collodi stesso avevacollaborato aveva avuto buoni risultati. Madagli anni ‘80 un poco alla volta, molte radiodiocesane hanno chiuso perché molti vescovihanno avuto paura di investire per gli alticosti, che comprendevano anche personalecompetente e non più solo volontari. C’èanche da considerare come la radio
potenzialmente raggiunga 40 milioni diascoltatori al giorno, al punto ch insieme allatv riesce a influenzare la classe medio-altadel Paese.Purtroppo l’informazione cattolica nonostanteil Concilio Vaticano II, Paolo VI che ha voluto ilquotidiano Avvenire, la Cei con Tv 2000, fafatica a competere, nonostante gliinvestimenti. Siamo davanti allaglobalizzazione che ci chiede di unire le forzee di superare vecchi ordinamenti e dipreparare professionisti che siano all’altezza esiano alla pari delle altre testate quando tuttol’ambito giornalistico radio-televisivo saràmesso a regime. In questo clima che dà moltapreoccupazione, uno spiraglio viene dallarete, Facebook,Twitter ecc. Il ciclone PapaFrancesco è assai seguito; è infatti moltorichiesto anche dalla pubblicità quando cisono eventi con lui presente. Ad esempioquando c’è stata la Preghiera per la Pace perla Siria, il 5% degli italiani era sintonizzato suTV 2000 e New Vatican e Vatican.Va che sonoi media vaticani che registrano giornalmente130 milioni di contatti. Così pure Famigliacristiana, a fronte di un lieve calo di venditadi copie cartacee vede un aumentoesponenziale di contatti sul sito web. Questoperché i giovani e la ricerca di notizie semprepiù immediate e in tempo reale richiedono unnuovo modo di fare informazione che porteràad un uso delle comunicazioni dove le tvsaranno tematiche e non più generaliste.Guardando a Papa Francesco, uomo dicomunicazione, la Chiesa deve avere menotimore perché investire nella comunicazionefa parte della pastorale e nell’opinionepubblica forte è la richiesta di informazionialternative. La Chiesa deve saper intercettarequeste nuove richieste e diventare capace di“fare opinione”, deve entrare nei problemisenza guardare alla RAI, ma fidarsi e affidarsiai propri uomini: questa è la sfida. La Chiesapuò far pensare far riflettere consapevoleanche di “dar noia a qualcuno”.
Mo.C.
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Al Serra Club ilcaporedattore di RadioVaticana Luca Collodi
La Chiesae i Media
Non tutto è da buttare: ecco il Rigiocattoloal 12 Ottobre al 23 Novembresarà possibile portare i proprigiocattoli usati al laboratoriodella Comunità di Sant’Egidio
dove saranno trasformati in Rigiocattolie poi venduti il 30 Novembre ed il 1Dicembre per sostenere progetti disostegno in favore di bambini africani.Il principio è semplice: non tutto ciò chenon si usa più è da buttare, basta unsemplice ritocco e un vecchio giocattolopuò essere riciclato.Il giocattolo va riutilizzato perché imateriali plastici con cui è costruitosono in genere inquinanti, per questobisogna farlo vivere il più a lungopossibile!I giocattoli usati vengono raccolti,controllati, riparati, puliti...e infine“venduti” in molte città italiane edeuropee per sostenere i programmi disolidarietà che la Comunità diSant’Egidio porta avanti in Africa. Neglianni passati il Rigiocattolo ha sostenutoil programma DREAM che permette difar nascere bambini sani da madrisieropositive in 10 paesi africani ed ilprogramma BRAVO per la registrazione
anagrafica gratuita di tanti bambiniafricani "invisibili".Il CENTRO DI RACCOLTA GIOCATTOLIsi trova in Via Carraia 2 a Livorno; è
possibile portare i giocattoli ogni sabatodalle ore 17.00 alle ore 18.30 oppurechiamare il numero 0586-211893 perconcondare ulteriori appuntamenti.
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Dobbiamoinvestire
sulle nostreeccellenze
A COLLOQUIO CONAndrea Palumbo
LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI13 ottobre 2013IV
VENERDÌ 11 OTTOBRE Nella mattina, udienze laici in vescova-do18.00 incontro con la comunità neocate-cumenale a San Vincenzo
SABATO 12 OTTOBRE11.30 in vescovado, incontro con i re-sponsabili AGESCI18.00 S. Messa e ingresso del nuovo par-roco alla chiesa di SS. Pietro e Paolo, pa-dre Gabriele Bezzi20.00 in vescovado, incontro con i pelle-grini del viaggio in Terra Santa del 2013
DOMENICA 13 OTTOBRE9.00 S. Messa per la giornata dei cadutisul lavoro, in cattedrale11.00 S. Messa e ingresso del nuovo par-roco alla chiesa di S. Stefano (Castelnuo-vo della Misericordia), don Gabriel Cor-nea16.00 S. Messa e cresime alla chiesa delSacro Cuore (Salesiani)
LUNEDÌ 14 OTTOBRENella mattina, udienze clero in vescova-do11.00 incontro con l’equipe educativadel seminarioNel pomeriggio alla CEI a Roma
MARTEDÌ 15 OTTOBREAlla CEI a Roma
MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE18.30 in vescovado, consiglio diocesanoaffari economici
GIOVEDÌ 17 OTTOBRE9.30 ritiro spirituale del clero a Villa Tir-rena
VENERDÌ 18 OTTOBRENella mattina, udienze laici in vescova-do12.00 saluto al congresso della Federa-zione Autonoma Bancari Italiana all’Ho-tel Palazzo16.00 S. Messa in ospedale, in occasionedella festa di San Luca18.30 incontro con i cresimandi, i geni-tori, i catechisti e i parroci in vescovado21.15 incontro con i vicari episcopali e idirettori degli uffici pastorali a seguitodel convegno diocesano
SABATO 19 OTTOBRE8.00 pellegrinaggio mensile diocesanoal Santuario di Montenero, a seguire S.Messa13.00 pranzo alla Villa Alma Pace18.00 S. Messa alla presenza dell’urna didon Bosco alla chiesa dei Salesiani (vedipag.1)
DOMENICA 20 OTTOBRE11.15 S. Messa in occasione della festapatronale a San Luca a Stagno16.00 S. Messa e cresime alla chiesa delSacro Cuore (Salesiani)21.00 processione in occasione della fe-sta patronale a Castelnuovo della Miseri-cordia
Agenda del VESCOVO
BREVI DALLA DIOCESIPaolini,Amicizia EbraicoCristiana di LivornoDOMENICA 13 OTTOBRE ALLE 16.00Presso il Salone degli specchi diVilla Mimbelli I Cooperatori Paoli-ni, l’Amicizia Ebraico Cristiana diLivorno, col Patrocinio del Comu-ne di Livorno presentano“Cassiodoro e i Salmi dell’Hallel” In-tervengono: Don Antonio TarziaDirettore Rivista Jesus Joseph LeviRabbino di Firenze Introduce Dr. Guido Guastalla
Serra Club
LUNEDÌ 14 OTTOBRE ALLE 17.30Presso la Parrocchia della Rosa, viaMachiavelli n° 32, il Dott. Massi-mo Mannucci, sostituto procurato-re della Repubblica, terrà una con-ferenza sul tema: “Giustizia e Ca-rità, binomio incociliabile?”.L’ incontro, aperto a tutta la città, èorganizzato dal Serra Club, presie-duto da Paolo Lugetti.
Libri da LEGGEREdi Mo.C.
Ciotti L., Mazzi A., Sciortino A., - Cambiare noi.- Ed. San Paolo, pp. 140, euro 10,00
Cambiare noi, è un progetto che vede coinvolte treimportanti personalità del mondo ecclesiale, unite dallacapacità di rivolgersi anche al pubblico laico, grazieall’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascunodi loro, firma un saggio che affronta problemi sociali epolitici di oggi, in una prospettiva al tempo stessocritica e costruttiva. " Sarebbe un errore pensare cheper uscire dalla crisi bastino contromisure economiche.E’ certo necessario accorciare le distanze tra il mondodella ricchezza e il mondo sempre più vasto dellapovertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede diripensare e ricostruire le basi stesse della nostraconvivenza" ( Luigi Ciotti). "Il vero guaio dei nostrigiovani, siamo noi adulti, che non siamo mai diventatiadulti.Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostrifigli, andrebbero appiccicati a noi". (Antonio Mazzi). " E’vero che la famiglia oggi ha tanti problemi, ma va dettocon estrema chiarezza che non è il problema del Paese.Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisognacominciare a considerarla come una risorsa, anzi laprincipale risorsa del Pese" (Antonio Sciortino).
proprio un anno della Fede ricco di avvenimenti, quello che stiamo vivendo aLivorno, infatti dopo l’arrivo, nelle nostre parrocchie, della statua della Madon-
na di Fatima, l’inaugurazione della statua della Madonna dei Popoli all’ingresso delporto, ecco che arriva via etere la Madonna diMedjugorie. Ieri pomeriggio infatti alla chiesa dellaMadonna, si sono svolte le prove tecniche di RadioMaria. Una troupe dell’emittente di Erba, diretta dapadre Livio Fonzaga, si è presentata in via della Ma-donna nella chiesa omonima, per provare le appa-recchiature ed i tempi di una trasmissione che fra seisettimane irradierà in tutto il mondo la celebrazionedella S. Messa da una parrocchia livornese. RadioMaria, che a Livorno la si può ascoltare sulle fre-quenze FM 88.800/89.600, trasmetterà infatti in di-retta la S. Messa delle ore 8.00 di domenica 10 no-vembre celebrata da don Placido Bevinetto e tra-smessa da Nicola D’Archi e dalla sua assistente Rosi-ta. Nicola D’Archi, oggi pensionato quale ex Finan-ziere presso la caserma del Comando di Gruppo inpiazza della Fortezza Vecchia, è attualmente il coor-dinatore dello Studio Mobile Radio Maria di Riotor-to che opera nelle province di Grosseto e Livorno.L’emittente cattolica è già stata presente a Livorno
nel corso degli ultimi sette anni: presso la cappella della Guardia di Finanza nel cor-so della Messa celebrata dall’allora Cappellano delle Fiamme Gialle padre GabrieleBezzi, alla chiesa di San Ferdinando dei padri Trinitari alla presenza dell’allora par-roco padre Lorenzo Moretti, al Santuario di Montenero con don Luca Giustarini edalla parrocchia Nostra Signora di Lourdes.
Roberto Olivato
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Dal 13 al 20 OTTOBRE
La festa di San Luca EvangelistaProgrammaDOMENICA 13 OTTOBRE11.15 Santa Messa e Mandato catechisti eanimatori (Vendita torte)14.30“ 1°TORNEO A GO GO” Dalla palla-volo , calcio a 5, al basket, squadre misteper bambini e ragazziIscrizioni sul posto 2 euroPomeriggio merendaPer informazioni ed iscrizioni: VOLIANIALESSIO 3393223871 / MARCO TURELLI3206220569
MARTEDI 15 OTTOBRE19.30 “Alla ricerca dell’essenziale” Cenacondivisa e visione dello slide del campeg-gio “Cerreto Alpi 2013”Per informazioni ed iscrizioni: CALVARUSO MONICA 3288726433
GIOVEDI 17 OTTOBRE21.00 TORNEO DI BURRACOPremi gastronomiciIscrizioni sul posto: 3 euro a persona
VENERDI 18 OTTOBRE18.00 Santa Messa di S. Luca ev “Accendia-mo un lumino per S. Luca”21.15 Processione: chiesa S. Luca, via Marx,via Curiel, via Gobetti, via Alighieri, viaCuriel, via Marx, chiesa S.Luca
SABATO 19 OTTOBRE15.00 - 20.00 GIOCHIAMO A S.LUCATORNEO DI PING PONG E BILIARDINOTorneo di Ping-Pong singolo, quota iscri-zione 5 euro.Torneo Biliardino under 14, quota iscrizione 3 euro.Torneo Biliardino over 14, quota iscrizione 5 euro.Termine iscrizioni: VENERDI’ 18 OTTO-BRE 2013 Per informazioni ed iscrizioni: SCOMPA-RIN MICHELA 338-23791400586-942636
20.00- 23.45 PIZZATA E KARAOKE pergrandi e piccini.Per informazioni ed iscrizioni chiamareMichela al 3382379140 oppure0586942636 entro venerdì 18 ottobre
DOMENICA 20 OTTOBRE11.15 Santa Messa Con la partecipazionedel vescovo Mons. Simone Giusti13.00 “Mercatino degli animatori”“La comunità insieme a tavola” Pranzosu prenotazioneA seguire “Tombola gastronomica”Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi adon Pietro oppure chiamare l’ufficio parroc-chiale al 0586 942387 entro venerdì 18 ot-tobre
Per maggiori informazioni rivolgersi a:don Pietro Grajper 0586942387Michela Scomparin 3382379140Monica Calvaruso 3288726433
Una settimana ricca di eventi rivolta a tutta la Diocesi
Radio Maria da LIVORNO
Diocesiinforma
LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI13 ottobre 2013 V
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■ SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE sul futuro delle famiglie e dei giovani
«I giovani tendono ad essere un bene raro»
PER UNA POLITICADELLA FAMIGLIA
L’intervento del prof. StefanoZamagni
“Altro che luogo di affetti ebasta”, la famiglia è “ilmassimo generatore di capitaleumano, capitale sociale,capitale relazionale”. Aribaltare una concezionediffusa che vede “la famigliasolamente come una delle vocidi spesa del bilancio pubblicoe non anche come risorsastrategica per lo sviluppoumano integrale” è statoStefano Zamagni, ordinario dieconomia politicaall’Università di Bologna, chevenerdì 13 è intervenuto ailavori della 47ª SettimanaSociale dei cattolici italiani.Secondo Zamagni, “sicontinua a considerare lafamiglia variabile dipendenteche, in quanto tale, deveadeguarsi a quanto vienedeciso per gli altri attorisociali”. E soprattutto, haaggiunto, “non riesce adessere accettata l’idea che lafamiglia, prima ancora diessere soggetto di consumo, èsoggetto di produzione”.Mentre “è ormai ampiamentediffusa la consapevolezza delruolo decisivo che la famigliasvolge come soggetto sociale ecome produttore di importantiesternalità positive che vanno abeneficio dell’intera società”,ha denunciato il docente, “nonprocede con egualeconsapevolezza la messa incantiere di provvedimenti e dimisure volti ad una politicadella famiglia in sostituzionedelle inadeguate politiche perla famiglia”. Nella societàodierna, infatti, si continua “adavanzare con politichesettoriali per età (bambini,giovani, anziani nonautosufficienti, etc.), anzichépassare a politiche del corso divita aventi per fine un sistemaintegrato per la promozionedel benessere familiare”. Apartire da “unaarmonizzazione responsabile”tra famiglia e lavoro, utile a“superare la diffusafemminilizzazione dellaquestione conciliativa a favoredi un approccio reciprocitariotra famiglia e lavoro” e a“provocare un ripensamentoradicale circa il modo in cuiavviene l’organizzazione dellavoro nell’impresa di oggi”. “La famiglia mai puòdimenticare che la sua
missione è anche quella direndere lo Stato più civitas emeno polis”, ha ricordatoZamagni sottolineando che“poiché è la civitas che generala civilitas, si può comprendereperché, oggi più che mai, c’èdisperato bisogno dellafamiglia”. Che però, haconcluso, “deve sforzarsi di piùdi coltivare quella chel’antropologo indiano ArijunAppadurai ha chiamato lacapacità di aspirare, cioè lacapacità che chiama in causa lapartecipazione delle personealla costruzione dellerappresentazioni sociali esimboliche che danno forma alfuturo, ai progetti di vita”.http://www.settimanesociali.it/settimane_sociali_dei_cattolici_italiani/news/00012158_Per_una_politica_della_famiglia.html
I GIOVANI, UN BENE RARO
La relazione del prof. GianCarlo Blangiardo
Entro il 2031 il numero dipersone sole arriverà asuperare gli 8,2 milioni difamiglie (un milione in piùrispetto ad oggi), le coppiesenza figli aumenteranno finoa 6,4 milioni, le coppie configli, dopo un decennio dileggero incremento
imboccheranno il sentierodella decrescita che le porterà,nell’arco dei 10 annisuccessivi, ad una perdita dicirca 400 mila unità. Anche ilnumero dei nucleimonogenitore tenderà adaumentare, raggiungendo circa2,5 milioni di unità.È la fotografia scattata da GianCarlo Blangiardo, ordinario discienze statisticheall’Università di Milano-Bicocca, che venerdì 13 èintervenuto alla 47°Settimana Sociale dei cattoliciitaliani. I numeri e i graficipresentati ai convegnisti che sisono ritrovati a Torino perriflettere sulla famigliadelineano uno scenariocomplesso e ne mostrano unorizzonte non troppo roseoper il futuro.Nonostante l’importantecontributo dell’immigrazionestraniera, “la più grande sfidadella popolazione italiana neiprossimi decenni saràl’accentuarsidell’invecchiamentodemografico”. Un fenomeno,ha spiegato Blangiardo, “che siè già fortemente accresciutonel recente passato e troverànel futuro una formidabilespinta non solo per viadell’ulteriore prevedibile calodelle nascite (effettofecondità) e della conquista di
una vita più lunga (effetto disopravvivenza), ma anche aseguito dell’ingresso tra glianziani dei prossimi decennidi generazioniparticolarmente numeroseformatesi nel periodo che vadal termine della secondaguerra mondiale sino alla finedegli anni ’60 (effettostrutturale)”. Tale fenomeno,ha aggiunto il docente, non è“affatto neutrale sul pianodella spesa pubblica”. Essoinfatti “avrà problematichericadute sul sistema di welfaredei prossimi decenni, inquanto sembra verosimileipotizzare che questa nuovacategoria di anziani potràavere grosse difficoltà sulfronte pensionistico”.“In una società dove i giovanitendono sempre più ed essereun bene raro”, ha sottolineatoBlangiardo, si aggiunge la“fuga dei (giovani) cervelli”.“L’Italia è ormai diventata atutti gli effetti un paese diimmigrazione. Tuttavia – haconcluso - mentre migliaia dipersone si spostano verso ilsuo territorio, un importanteflusso di italiani, per lo piùgiovani, percorre il camminoinverso, cercando altrove quellavoro e quella valorizzazioneche il Paese sempre piùdifficilmente è in grado dioffrire”.
Proseguiamo in questonumero con lapresentazionedelle relazioniche il prof.Stefano Zamagnie del prof. GianCarlo Blangiardohanno propostoalla SettimanaSociale deicattolici italiani
LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI13 ottobre 2013VI
ella chiesa diS. Andrea si èaperto ilConvegno
diocesano incentratosull’Anno della fede esul Primo Annuncio,ma è stato anche ilmotivo di celebrare laGiornata MissionariaMondiale sul tema:“Sulle strade delmondo”. La VegliaMissionaria è stataguidata dal diaconoFulvio Falleni che, inapertura dell’incontro,ha sottolineato che ilmomento di preghieravoleva coniugarel’esperienza dellaGiornata Mondialedella Gioventù di Riocon il percorso dellaPastorale diocesanabasata quest’annoappunto sul PrimoAnnuncio. L’incontro,presieduto dal Vescovomonsignor SimoneGiusti è stato animatodal coro dei giovanidella parrocchia di S.Andrea che hannointonato i canti: “Cometu mi vuoi”, “Ogni miaparola”, “Laudateomnes gentes”. Dopo lalettura del brano delVangelo (Lc.8. 1-8) ilVescovo ha iniziato la
sua riflessioneinvitando tutti ipresenti a “rimeditare”le parole di PapaFrancesco: come Chiesabisogna “curare le feritee rinsaldare il cuore deifedeli”, una Chiesa chenon è solo fatta peraccogliere e ricevere,ma deve esseresoprattutto una Chiesa“che sperimenta nuovestrade”. Si tratta alloradi andare “con audaciae coraggio” versocoloro che non lafrequentano più o chenon l’hanno maifrequentata. Nellenostre parrocchie -hasottolineato monsignorGiusti- ci sono tantigiovani e adulti nonbattezzati: ma chi licerca?. CitandoGiovanni Paolo II ilVescovo ha aggiuntoche la Chiesa si accrescedonandola, comecristiani la dobbiamotestimoniare con leopere, ma questo non èsufficiente se non c’èl’annuncio e lamissionarietà. Laproposta che ci vieneda Papa Francesco -hacontinuato- è quella diuna Chiesa piùsemplice, che tutti
possono capire, maanche più profonda neicontenuti, e piùirradiante come i raggidel sole, spetta a noidunque testimoniarel’amore di Dio conl’attenzione verso lapersona, che deveessere sempre posta alcentro di tutto,ponendoci in mezzoalla gente e in mezzoagli ultimi. Nel suoviaggio ad Assisi, PapaFrancesco ha detto cheSan Francesco avevafatto la scelta di imitareCristo, per questo si erafatto povero perarricchire noi, nelcrocefisso infatti losguardo di Gesù parlaal cuore, al nostrocuore, e chi si lasciaguardare da lui vienericreato, e tuttidobbiamo portarel’esperienza della paceche Gesù ci ha donato.Quando si è missionari-ha aggiunto- non si hapaura di nulla, bisognaagire “con mitezza eumiltà di cuore” perchéè l’amore che sempreconverte. Il Vescovo haterminato la riflessionericordando duecompiti: creare centri diascolto della Parola di
Dio, creare dei cristianiadulti nella fede, infattila fede non è mai unfatto privato ma èascolto che devediventare annuncio. Ildiacono Falleni ha poiinvitato alcuni giovaniche avevanopartecipato allaGiornata Mondialedella Gioventù di Rio araccontare la propriaesperienza: cosìFrancesco ha rinverditoi giorni di felicità e veraamicizia trascorsiinsieme alla moglie e aifigli con personeaffabili e sempredisponibili, Giovanniha messo in rilievol’entusiasmo di vederecome si vive la fede“nell’altra parte delmondo”, una fedeaccompagnatadall’accoglienza, dallaspontaneità, dallalibertà e dalla gioia,anche Renzo, uno deitanti volontari, haraccontatodell’accoglienzameravigliosa edell’amicizia che hasubito unito i giovaniprovenienti da tutto ilmondo. E’ poi seguitoil mandato missionariocon il quale -ha detto
Falleni- viene rinnovatol’impegno personale edella nostra Chiesa afarsi annunciatori diCristo sulle strade delmondo. L’impegno hariguardato i lavoratori, ibambini, le mamme e iloro figli appena nati,le donne, gli immigrati,coloro che hanno lettole intenzioni hannoportato vicino all’altarele scarpe di un operaio,le scarpe di unbambino, quelle di unneonato, le scarpe diuna donna e quelle diun immigrato, tuttoquesto a dimostrazionedel “cammino sullestrade del mondo”.Dopo il canto finale iconvegnisti hannoproseguito i lavoripartecipando ai“laboratori di ricerca ediscernimento” che sisono tenuti nelle Saledel Vescovado e nelTeatro della parrocchiadi Sant’Andrea.Gianni Giovangiacomo
DURANTE IL CONVEGNOE LA VEGLIAMISSIONARIA, SONOSTATI RACCOLTI 537,81EURO A FAVORE DELLEMISSIONI
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ella Chiesa di san Ferdinando per ilsecondo anno consecutivo, gli insegnanti
appartenenti all’AIMC, hanno volutocelebrare la Giornata Mondialedell’Insegnante giunta alla quarta edizione. Iltema scelto: “L’impegno degli insegnanti peril futuro del Paese” si pone un tripliceintento: quello di evidenziare quanto siacomplessa la professione degli insegnantiche non sono solo “mediatori” di unprogramma da svolgere, ma ogni giornohanno a che fare con una realtà complessa e,insieme ad altri soggetti, impegnatidirettamente e indirettamentenell’educazione delle giovani generazioni,costruiscono il futuro del Paese. Il secondo
intento è quello diesortare gliinsegnanti a nonrinunciare al loroimpegno; insegnarenon è un mestiere,ma una professioneche impegnaquotidianamente aformare persone, icittadini di domani,pur nellacomplessità deicontesti e nelledifficolta dellesituazioni. Infine viè l’essereconsapevoli chesenza la scuola ilPaese non ha futuro.Rimettere la scuola e
l’educazione al centro degli obiettivistrategici del nostro Paese deve esserel’imperativo di tutti. Anche l’AIMC diLivorno, ha voluto richiamare l’attenzione suqueste finalità, proponendo delle letture emusiche, accompagnate dalla CantanteRosalia Gallardo Gonzalez impegnata damolti anni come mediatrice culturale e dallagiovane insegnante di musica StellaD’Armento che ha suonato il flauto. La
Presidente dell’AIMC di Livorno, la Dr.Enrica Talà che dirige l’Ufficio Scuola dellaDiocesi, ha sottolineato l’importanza dellapassione che ciascuno deve avere perl’educare e nella scuola, pur attraversandodisagi, gli insegnanti devono esserestrumenti di pace . Ricordando don Milaniha citato un suo pensiero che dice: “ Lascuola siede tra passato e futuro e deve averlipresenti entrambi: Il maestro deve essere perquanto può un profeta; scrutare i segni deitempi, indovinare negli occhi dei ragazzi lecose belle che essi vedranno chiare domani eche noi vediamo solo in modo confuso”. Haanche esternato il lutto e la vicinanza per levittime di Lampedusa e il dolore per glisbarchi criminali. Durante la celebrazioneeucaristica è stata ricordata la mamma diEnrica: Giovanna Talà, recentementescomparsa, anche lei insegnante che contanta generosità si è spesa perché ai giovanifosse trasmessa quella sete del sapere equella passione per diventare persone ecittadini, lavoratori responsabili, attivi ecompetenti.
Mo.C.
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L’impegno degli insegnanti per il futuro del paese
Cento Piazze 2013
n risposta al desiderio del Santo Pa-dre Francesco, la statua della Madon-
na del Rosario di Fatima venerata nellaCappellina delle Apparizioni sarà a Ro-ma in Piazza San Pietro il 12 /13 otto-bre alla Giornata Mariana promossadal Pontificio Consiglio per la promo-zione Nuova Evangelizzazione .Il 13 ottobre ai piedi della Statua dellaMadonna di Fatima , il Papa Francescoconsacrerà il mondo al Cuore Immaco-lato di Maria .Il Presidente del Pontificio Consiglioper la promozione della Nuova Evange-lizzazione , Mons. Rino Fisichella, nel-la lettera indirizzata al Vescovo di Lei-ria-Fatima Mons. Antonio Marto, co-munica che “tutte le realtà ecclesiali dispiritualità Mariana” sono invitate apartecipare alla Giornata Mariana, unincontro che prevede il giorno 12 unpellegrinaggio alla tomba dell’ApostoloPietro e altri momenti di preghiera e dimeditazione , e il giorno 13 la celebra-zione eucaristica presieduta da PapaFrancesco in Piazza San Pietro.Mons. Rino Fisichella scrive : «E’ desi-derio vivo del Santo Padre che la Gior-nata Mariana possa avere come specialesegno una delle Icone Mariane tra le piùsignificative per i cristiani di tutto ilmondo e, per questo motivo, abbiamopensato alla amata Statua originale
della Madonna di Fatima».
La Statua della Madonna lascerà il San-tuario di Fatima in Portogallo la matti-na del 12 ottobre e ritornerà in Santua-rio nel pomeriggio del giorno 13 .Due giorni significativi per l’umanità ,specialmente il giorno 13 ottobre , incui anche il Movimento del Messaggiodi Fatima è stato chiamato ad unirsi aquesto evento mondiale ,e per questo èstato organizzato un pellegrinaggio re-gionale che coinvolgerà diverse Diocesidella Toscana , grazie ai nostri collabo-ratori regionali del Movimento chehanno fatto si che questa notizia rag-giungesse tutte le Diocesi della regione.Il Movimento è felice di constatare an-cora una volta l’attaccamento di PapaFrancesco all’Immagine della Madonnadi Fatima e al Suo Messaggio anche do-po la consacrazione del suo Pontificatoavvenuta il 13 maggio scorso presso ilSantuario di N.S. Di Fatima ad operadel Patriarca di Lisbona e di tutti i Ve-scovi del Portogallo .I Pellegrini partiranno da Livorno , daMontecatini Terme ,e da Firenze , con laBenedizione del Vescovo Mons. SimoneGiusti , Presidente del Movimento delMessaggio di Fatima .
Alessandra e Silvia M.M.F
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Notizie dal Movimento del MESSAGGIO DI FATIMA
In San Pietro la statua della Madonna di Fatima
■ IL CONVEGNO diocesano e la veglia missionaria
«Insegnare non è un mestiere, ma una professioneche impegnaquotidianamente a formare persone,i cittadini di domani, pur nellacomplessità dei contesti e nelledifficolta dellesituazioni»
Una Chiesache sperimenta nuove strade
Fotografia: Roberto Olivato
Un momento di riflessione,preghiera e lavoroper il futuro della Chiesalivornese
LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI13 ottobre 2013 VII
SHINE!Una notteper i ricercatori
DI FABIO FIGARA
a ben nove annila CommissioneEuropea per laRicerca e
l’innovazione promuovela “Notte deiRicercatori” ogni quartovenerdì di settembre,coinvolgendo ben 300città di tutto ilContinente con eventispeciali dedicati allavoro degli scienziati.In Italia hanno aderitoall’iniziativa ben 31capoluoghi, tra cui 4toscani (Livorno, Pisa,Lucca e Massa Carrara),organizzandoconferenze e visiteguidate in poliscientifici di alto livello.Nella nostra città laprima parte dellarassegna si è svolta neltardo pomeriggio neilocali del PoloUniversitario per iSistemi Logistici “VillaLetizia”, in via deiPensieri 60: hannoaperto il ciclo diconferenze previsteAlessandra Guidi,Prorettore perl’Internazionalizzazionedell’Università di Pisa, eMarco Malvaldi, notoautore dei romanzi giallidel “ Bar Lume” editi daSellerio e assegnista diricerca, che ha esorditoponendo il problemasul modo in cui unricercatore affronta lostudio scientifico. Lamolla che fa scattare ilmeccanismo, la vogliadi scoprire, non è altroche “l’ignoranza”, cioè
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quel cercare unaspiegazione “a ciò cheancora non si riesce aspiegare”. Tuttaviadev’essere possibilegestire questa “non-conoscenza”, eapprofondire la ricerca,soprattutto in unmondo come quelloattuale, in cui internetrischia di darci una“conoscenza apparente”.A seguire gli interventidi Leonardo Vanni delConsorzio Polo
tecnologico “Magona”di Cecina, che haillustrato i risultati della“new Basalt Boat”(simpaticamente detta"barca vulcanica"), laprima imbarcazione infibra di basalto, diVeronica Zoppé, biologadel CNR di Pisa, con ilvideo delle animazioni3D dei processimolecolari, e di EnzaPellecchia, docente dellaFacoltà diGiurisprudenza di Pisa,
che ha tenuto unalezione sui problemilegati alla Privacy e alleinformazioni checircolano su di noi ininternet. Contemporaneamente,in altre sale messe adisposizionedall’Università,l’Associazione ItineraProgetti e Ricerche hacoinvolto numerosibambini in semplicilaboratori, per farscoprire loro il mondo
della scienza attraversoil gioco. Fino a sera ècontinuata l’esposizionedi numerosi progetti diricerca: il robot“Octopus”, la cuistruttura è ispirata alpolpo, per attività direcupero, esplorazione estudio dei fondalimarini nell’ambito deiprogetti PoseiDRONE Ie II, sviluppato dairicercatori del Centro diRicerca “Scoglio dellaRegina” con lacollaborazione dellaFondazione Livorno edella Scuola Superiore“S.Anna” di Pisa; i videosugli studi diCosmologia dellaScuola SuperioreNormale di Pisa; ilveicolo subacqueo V-Fides della fabbricaWass, che puòraggiungere grandiprofondità senza pilota
a bordo, e cheverrà testatonelle acquelivornesi agliinizi del 2014;l’androide delprogetto“FACE”, unsistemaintegratoideato dairicercatoripisani grazieallacollaborazionetra Centro “E.Piaggio’’ e laFondazione“Stella Maris’’,per aiutare ibambini e gliadulti affetti daautismo. E soloper citarne
alcuni. La manifestazione èproseguita in serata conle visite guidate alplanetario e alle sale delmare e dell’Uomo delMuseo di StoriaNaturale delMediterraneo “VillaHenderson”, in viaRoma, con la direttriceAnna Roselli e ilconservatore AntonioBorzatti. Per essere aggiornatisulle attività di Shine! èpossibile consultare ilsito www.ricercatori.eu
LA FRASE“Un paese che vogliarimanere ricco deveinvestire su scienza,tecnologia e disciplineumanistiche e sociali”Giuseppe Iannaccone -
Coordinatore diSHINE! - La Notte
dei Ricercatori in Toscana - 2013
(dal sito ufficiale)
Presentato il nuovomacchinario per la lotta ai tumori
LA TAC-PET
ella struttura dell’ospedale cittadino, il sindaco,Alessandro Cosimi ha inaugurato mediante il
tradizionale taglio del nastro la nuova apparecchiaturaTac-Pet che verrà utilizzata dalla Medicina Nucleare. Ildottor Nicola Mazzuca, direttore dell’Unità Operativadi Medicina Nucleare ha spiegato ai visitatori che sitratta di una apparecchiatura “ibrida” in quantoaccoppia le funzioni della Tac con quelle della Pet, leimmagini vengono sovrapposte simultaneamente cosìda ottenere una visione completa e precisadell’attività cellulare del paziente. La nuovaapparecchiatura viene utilizzata soprattutto in campooncologico, infatti la migliore definizione delleneoplasie consente l’uso di terapie più puntuali,verifica la presenza di eventuali metastasi, determinao meno l’uso di trattamenti di radioterapia o dichemioterapia. Le immagini ottenute sono perciò unvalido aiuto per le decisioni cliniche che saranno preseriguardo ai pazienti, limitando il numero delleprocedure diagnostiche invasive e contribuendo adeffettuare le scelte terapeutiche migliori. Dopo lapresentazione del macchinario si è tenuta laconferenza stampa rivolta alle autorità e alla stampa,nel corso della quale il dottor Mazzuca ha avutooccasione di chiarire che la nuova Tac-Pet si muove suuna struttura mobile, arriva e parte su un camionparticolarmente attrezzato della “Mobile Diagnostic” esi ferma a Livorno per un giorno alla settimana, è peròprevista per il futuro una presenza di due o tre giorni.Il paziente è sottoposto a 50/60 minuti di attesadurante i quali gli viene iniettata per via endovenosala dose minima di una sostanza radioattiva, l’esamedura dai 10 ai 15 minuti. La diagnosi finale provienedalla collaborazione stretta con gli altri medici cliniciche valutano insieme la risposta da dare al paziente. Ilsindaco Cosimi facendo poi riferimento alla tragedia diLampedusa ha sottolineato la disparità incredibile cheesiste tra i popoli, ha messo in rilievo che le nuovetecnologie impegnano molto l’intero personale e tuttociò spinge a riflettere su cosa si può fare di meglio perla sanità toscana. Ha poi concluso dicendo che unospedale a padiglioni non è più sufficiente e che c’èbisogno di dare ai cittadini una prestazione che è laconseguenza di un loro diritto, bisogna perciò ricercareelementi di compromesso con il privato per poterfornire delle prestazioni integrate. Il direttore generaledell’Azienda Usl 6, Eugenio Porfido, ha chiaramentedetto che ci troviamo di fronte ad una rivoluzione, adun cambiamento epocale, per cui innovare vuol direanche ripensare il ruolo dei professionisti all’internodel sistema, c’è perciò la necessità di collaborazione edi integrazione fra tutti. La rete permette di usciredalla logica del confine e bisogna sempre accettare lesfide che introducono qualità nei servizi. Non bisognaallontanarci -ha concluso- da dove il bisogno nasce,cioè dai pazienti, ed è necessario comprendere i nuovibisogni con una rinnovata capacità di ascolto. Ladottoressa Valeri, direttrice amministrativa dell’Usl 6,ha rilevato, riferendosi al nuovo macchinario,“che sispende di meno e e che si da un servizio migliore alterritorio”. Ha ricordato che in questo caso l’Usl hafatto un percorso insieme al Comune riuscendo a dareun servizio che evita alle persone di spostarsi verso iterritori limitrofi. E’ stato noleggiato -ha aggiunto-questo servizio mobile in completa sicurezza riguardoalle sostanze radioattive che vengono usate. Riguardoalla spesa, grazie alla forma del noleggio, l’Usl puòrisparmiare circa un milione di euro e lo scopo rimanequello che “il cittadino deve sentire la sua sanitàvicina”. Il direttore sanitario dottor Giustarini haconcluso l’incontro evidenziando che la Tac-Pet èmolto utile anche in altri settori, soprattutto incardiologia, e che, grazie alla tecnologia, i rami dellamedicina sono ora strettamente collegati, ha finitodicendo che “siamo dei cittadini al servizio deicittadini”.
Gianni Giovangiacomo
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Un approfondimentoall’interno del convegno scientifico
La legge sulla privacy: problemi e normative
nostri dati sono dappertutto, ma che fine fan-no?» Inizia così il proprio intervento Enza Pel-
lecchia, docente di diritto privato e ricercatrice sullatutela della privacy della Facoltà di Giurisprudenzadi Pisa. «Bisogna studiare in modo approfondito icambiamenti che stiamo vivendo. Lo scopo dellanostra ricerca è proprio di poter valutare quali rego-le necessitino ai giudici e agli organi di tutela perpoter intervenire in caso di abuso e di lesioni delladignità umana, in un mondo che si evolve veloce-mente.»Indubbiamente i nostri dati ci appartengono, macon lo sviluppo di nuove tecnologie e dei mezzi dicomunicazione, dal pagamento con il bancomat aisocial network, lasciamo dietro di noi una scia di“briciole” che vengono raccolte da aziende, societàe operatori, che le riutilizzano per ricerche di mer-cato o, nei casi più estremi, per abusarne in altromodo.«Viene così a crearsi una doppia immagine di ciò
che in realtà siamo perché, ad esempio, non è dettoche andare spesso su un sito che parla del Buddi-smo mi categorizza come aderente a quella religio-ne. Sono quindi informazioni tolte da un contestospecifico solo per fini fuori dal nostro controllo». Ilpericolo è creare così una sorta di discriminazionedi categorie o di persone. E per non parlare dei pro-blemi di bioetica come il testamento biologico. L’I-talia è stato il primo Paese ad aver avuto una nor-mativa specifica su tali questioni, con giuristi di li-vello internazionale come Stefano Rodotà. Ma, adesempio, in paesi come gli Stati Uniti, in cui è natala concezione di trattamento dei “dati personali”,non troviamo un complesso di norme che tuteli ilcittadino sotto questo punto di vista: addirittura «leassicurazioni chiedono la mappatura del patrimo-nio genetico per valutare l’esposizione e l’eventualeincidenza di certe malattie, al fine di aumentare larata per le cure mediche, mentre ci sono stati casi dialcuni lavoratori licenziati perché “predisposti ge-neticamente” a contrarre determinate patologie.» Quindi è importante ricercare una soluzione nor-mativa maggiormente efficace, ma porre anche per-sonalmente l’attenzione su questo problema, ognigiorno. «Come cittadini - conclude - abbiamo il di-ritto al controllo dei nostri dati, perché siamo noistessi la frontiera della nostra tutela.»
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Nelle sale di Villa Letizia e del Museo di Storia Naturale di via Roma, si è svolta la rassegna «Scientists are Humans.Interactive Night of Entertainment!»,una serata interamente dedicata alla ricerca scientifica
LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI13 ottobre 2013VIII