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LA RICERCA DELL’EFFICIENZA INTERNA E LA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA:

LE PROPOSTE DI ANDAF - IL RUOLO DEL CFO

XXXIV Congresso Nazionale ANDAF

Sabato 31 ottobre 2009

TAVOLA ROTONDA COMITATI TECNICI

Paola Bosso coordina

• Giulio Carone

• Alberto Tron

• Piergiorgio Valente

• Roberto Mannozzi

• Paolo Bertoli

“… Non già che mancassero leggi e pene...

…Le leggi anzi diluviavano; i delitti erano

enumerati, e particolareggiati, con minuta

prolissità; le pene, pazzamente esorbitanti

e, se non basta, aumentabili …

…le procedure, studiate soltanto a liberare

il giudice da ogni cosa che potesse essergli

d'impedimento a proferire una condanna…

… Con tutto ciò, anzi in gran parte a cagion

di ciò, quelle gride, ripubblicate e rinforzate

di governo in governo, non servivano ad

altro che ad attestare ampollosamente

l'impotenza dei loro autori …”

“I promessi sposi “- capitolo I

Alessandro Manzoni

Giulio Carone

XXXIV Congresso Nazionale ANDAF - Tavola Rotonda Comitati Tecnici - Sabato 31 ottobre 2009

COMITATO TECNICO

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO

DIAGNOSI DELLE PROBLEMATICHE IN TEMPO DI CRISI

• Report non tempestivi e con scarso focus sugli aspetti gestionali ed operativi

• Scarsa propensione alle analisi previsionali (“forward-looking analysis” e “what if”)

• Staticità dei piani strategici ed operativi

COMITATO TECNICO


SOLUZIONI PRATICABILI. LE PROPOSTE ANDAF

• Sviluppo di modelli di reporting business-oriented accompagnati da fast closing(managerial emphasis), rolling forecast e revisione periodica dei target

• Sviluppo di processi di pianificazione basati su piani di gestione operativi e KPI,aggiornabili con il variare degli scenari

• “Manutenzione” periodica degli scenari e “stress test” sulle possibili variabilichiave/sensibili

• Qualificare il controllo di gestione come supporto/consulenza alla “ line”

• Guidare il cambiamento con la creazione di team interfunzionali

COMITATO TECNICO


Alberto Tron


COMITATO TECNICO INFORMATION &

COMMUNICATION TECHNOLOGY

Il ruolo del “Direttivo Amministrativo” ha avuto in Italia, negli anni, profonde modifiche: da “notaiodei numeri” è oggi un “analista di eventi” con una responsabilità principale: trasformare dati ininformazioni utili per il governo dell’impresa.

L’evoluzione del ruolo e delle responsabilità del CFO nasce anche dalla straordinaria evoluzionetecnologica di questi ultimi anni ed, in particolare, di quella tecnologia che ha trasformato lacomunicazione ed il trasferimento delle informazioni aziendali.

Fenomeni evidenti di questo cambiamento sono: 1) l’evoluzione dimensionale delle imprese chedevono dotarsi di strumenti e mezzi tecnologici adeguati, 2) l’evoluzione dei processi produttivi egestionali, 3) le esigenze finanziarie necessarie per garantire lo sviluppo economico dell’azienda

Da una survey sulla gestione finanziaria delle imprese italiane è emersa la seguente situazione:

La maggioranza delle imprese italiane opera nel breve termine, facendo affidamento sull’elasticità di cassa

Solo in un terzo delle imprese vi è una gestione puntuale dei flussi di cassa

Solo in un decimo delle imprese è stata istituita un’apposita funzione autonoma delegata alla gestionefinanziaria

Le imprese, oltre a doversi dotarsi di strutture organizzative di pianificazione e controllo,soprattutto economico e finanziario, dovranno mettere a punto strumenti di monitoraggiodella situazione produttiva, organizzativa e finanziaria dell’impresa, con una particolareattenzione alla liquidità disponibile, alla gestione dei crediti, all’andamento economico dellediverse linee business/prodotti, ai finanziamenti ed alla previsione delle necessità di ricorrerea capitale di terzi.



L’analisi economico-finanziaria e gli indici di bilancio possono aiutare a comprenderel’emersione e la gestione delle crisi d’impresa con due obiettivi distinti:

- cercare di prevedere l’eventuale insorgere di una crisi attraverso l’utilizzo di modelli

finanziari complessi sui dati di bilancio storici, sino al presente

- verificare l’effetto di determinati strumenti di risanamento sulla base dei possibili risultati

futuri dell’impresa, onde misurare la sostenibilità finanziaria di determinate scelte. Per fare

questo occorre stimare l’evoluzione dei risultati in ottica prospettica

Come noto, però,l’informazione storica dei bilanci non è adatta a comprendere l’andamento futuroe la sostenibilità finanziaria di un eventuale progetto di risanamento d’impresa

A tale ultimo fine, oltre all’analisi di bilancio, occorre avere a disposizione piani economici finanziariprospettici (a 3 – 5 anni) in ipotesi di prosecuzione di attività, onde esaminare la possibilegenerazione di cassa dell’impresa. Per fare ciò, bisogna che l’impresa si doti di adeguatistrumenti informativi gestionali che consentano di effettuare opportune previsioni tridimensionali(patrimoniali, economiche e finanziarie) e “worst scenario”



PROPOSTE DEL COMITATO TECNICO ICT:

1. Presentazione di un position paper, destinato alla comunità economica e finanziaria, volto aidentificare, rispetto alle attuali “practice” e regole scritte che governano il mondo dell’informativa ereporting aziendale, quali tecnologie possono asservire al meglio le esigenze del CFO per ilmonitoraggio delle dinamiche aziendali e relative performance, in particolare, con specifico riguardoalle analisi di bilancio (predittive della crisi aziendale) e di quelle di tipo prospettico (di scelta deglistrumenti più idonei per il risanamento aziendale). In tale documento si terrà presente delle recentievoluzioni (“fast closing”, “bilancio on line”, sistemi informativi e business intelligence”, ecc.) chepossono migliorare il monitoraggio delle performance aziendali ed il sistema di reporting .

2. Implementare un position paper sulla nuova tecnologia digitale XBRL attraverso cui comunicaredati economico-finanziari: tale nuovo “linguaggio” dei bilanci è chiamato a migliorare larappresentazione, attraverso la sinergia fra tecniche informatiche e logiche ragionieristiche, dellacomplessa dinamica del sistema d’azienda affinché gli stakeholder possano decidere dei propriinteressi.

3. Collaborare con AIDEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale) ed XBRL ITALIA per ladefinizione delle tassonomie per tutte le imprese, tassonomie per le piccole e medie imprese,utilizzo di XBRL e analisi on line.




COMITATO TECNICO FISCALE

Piergiorgio Valente

STATO DELL’ARTE DELLE MISURE ANTICRISI: “OPEN ISSUES”

• Aliquota d’imposta IReS e IRAP e base imponibile

• Agevolazione “Tremonti-ter”

• Rivalutazione immobili

• Tassazione agevolata degli aumenti di capitale

• Interessi passivi

• Riporto delle perdite fiscali



STATO DELL’ARTE DELLE MISURE ANTICRISI: PROPOSTE DI RAFFORZAMENTO/MIGLIORAMENTO (1/2)

• Aliquota d’imposta IReS e IRAP e base imponibile:

– Riduzione aliquote fiscali

– Allineamento ai Paesi membri dell’UE

– Attrazione degli investimenti esteri

• Agevolazione “Tremonti-ter”:

– Ampliamento beni agevolabili

• Rivalutazione immobili:

– Modalità, tempi e benefici fiscali in rapporto alle passate edizioni

• Tassazione agevolata degli aumenti di capitale

– Ampliamento degli importi agevolabili all’intero importo oggetto diaumento, soprattutto in rapporto con fondi scudati


STATO DELL’ARTE DELLE MISURE ANTICRISI: PROPOSTE DI RAFFORZAMENTO/MIGLIORAMENTO (2/2)

• Interessi passivi:

– Ampliamento della deducibilità fiscale (riduzione dei limiti di deducibilità),portando il limite dell’EBITDA almeno al 50%

• Riporto delle perdite fiscali

– Ampliamento dei limiti temporali di riportabilità oltre i 5 anni

Roberto Mannozzi


COMITATO TECNICO FINANCIAL

REPORTING STANDARDS


REPORTING STANDARDS

Negli ultimi anni tanti nuovi provvedimenti normativi hanno impattato direttamente l’areaamministrativa delle imprese (es.: Riforma Vietti, Transizione agli IAS/IFRS, Legge262/2005/Dirigente Preposto, Direttiva UE sulla “transparency”) effetto direttosull’ambito applicativo dei Financial Reporting Standards e, quindi, sulla “scrivania” delCFO (Annual Report, bilanci interinali, operazioni straordinarie, ecc.)

Gli stessi provvedimenti normativi sono stati spesso determinati da “reazioni emotive” adeventi patologici e distorsivi del mercato senza che da parte di nessuno - istituzioni e“standard setters” per primi - siano stati anticipatamente valutati gli impatti sostanzialidelle diverse iniziative, al fine di armonizzarne gli effetti, anche in termini diregole/obblighi di informativa

Di fronte ad un momento di crisi globale quale quello che stiamo vivendo, c’è il rischioche il fenomeno possa aggravarsi (chiari segnali in tal senso vengono dall’evoluzionerecente delle “regole” riferite all’area degli strumenti finanziari - IFRIC 9, “impairment test”e ”fair value” - o alle modifiche dell’art. 2427 cc e della dottrina relativa alle “Particorrelate” e alle “Operazioni fuori bilancio”)

Da quanto sopra, inevitabilmente Annual Report sempre più complessi da redigere (ilCFO è ormai alle prese con un vero e proprio “ginepraio” dell’informativa) e sempre piùlontani da obiettivi fondamentali di leggibilità e chiarezza del documento, anche per gli“addetti ai lavori” (esperienza personale recente in Commissione “Oscar del Bilancio”)


REPORTING STANDARDS

LA PROPOSTA DEL CT FRS:

Presentazione entro l’anno di un primo documento di ricerca, destinato alla comunitàeconomica e finanziaria, volto ad identificare, rispetto alle attuali “practice” e regole scritte chegovernano il mondo della informativa obbligatoria di bilancio, aree di semplificazione dellastessa con l’obiettivo di migliorarla riducendo in parallelo i tempi di predisposizione e il volumedelle informazioni; il tutto sviluppato attraverso focus per business ed aree di bilancio, conanalisi riferite sia al mondo delle imprese che adottano gli IAS/IFRS che alle imprese cheredigono il bilancio in base ai principi contabili nazionali


COMITATO TECNICO CORPORATE

GOVERNANCE E COMPLIANCE

Paolo Bertoli

WORL

D

WIDE

WEB

Reputa-zionali

Opera-tivi

Norma-tivi

Strate-gici

Conta-bili

Finan-ziari

Risk

LEHMAN BROTHERS

1234

Azionisti

Consiglio di Amministrazione

Presidente

Comitati interni

Amministratore delegato

Direttore generale

Dirigente preposto

Presidi di controllo

Monitoraggio

Strumenti e mezzi

Valori

Principi

Modelli

Idee

Capitaleumano

ControlliOrgani socialiCultura Regole

Norme

Codiceetico

Linee guida

Auto-regolamen-tazione

Processi

Organizza-zione

Procedure interne

Deleghe di funzione

Separatezza

Comunica-zione economica e finanziaria

Semplificazione degli organi di controllo

Semplificazione dell’impianto normativo in favore della autoregolamen-tazione

Integrazione del codice di autodisciplina

Indipendenza Definizione dei

ruoli Ruolo attivo nei

confronti delle istituzioni

Assistenza al DP e agli organi e funzioni di controllo

Semplificare (e così responsabilizzare di più) gli organi di controllo

Adottare misure di protezione dei soggetti che hanno responsabilità di controllo

Sviluppare maggiormente una politica di autoregolamentazione

Integrare la normativa interna con policy (linee guida) aziendali

Sensibilizzare gli imprenditori sui temi del governo d’impresa

Prevedere concrete azioni per comportamenti censurabili

Adottare modelli organizzativi, presidi di controllo e sistemi informativi adeguati

Concentrare in un’unica figura aziendale le responsabilità di tutta la “filiera” AFC

L’ARABESCO

In Italia, la via più breve tra due punti:

DIAGNOSI

PROPOSTA

Tutti quanti, nel nostro pensare ed agire quotidiano come CFOs

………………… facciamo diventare la

RETTA la via più breve tra due punti!

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