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LA MAPPA DI QUESTO LIBROLE UNITÀIl volume è composto da sei Unità. La prima introducegli strumenti della geografia. Le Unità 2, 3, 4 e 5 presentano il continente europeo dal punto di vista della geografia fisica, umana, economica e politica. Particolare risalto viene dato all’Italia, di cui si affrontano gli aspettigeomorfologici, umani,economici e politici.La sesta Unità presenta le Regioni geopolitiche europee con una descrizionedettagliata dei singoli Stati.

LE LEZIONILe sei Unità sono articolate in 75 Lezioni. Ogni Lezione occupa una doppia paginaorganizzata su tre livelli: nella colonna di sinistra il testoprincipale, accanto a esso gli approfondimenti dei temi più importanti svolti attraversola rubrica Studia con la carta o Studia con le immagini. Esse si avvalgono di cartetematiche, grafici e fotoaccompagnate da didascalie. La Lezione è completata da esercizi che permettono di operare un controlloimmediato della comprensionedegli argomenti svolti.

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Unità 6 - Gli Stati europeiLEZIONE 45

Una penisola «quadrata»L’immagine satellitare mostra molto bene la caratteristica forma della Penisola Iberica,simile a un massiccio quadrato. A questaforma si devono le notevoli differenzeclimatiche fra aree costiere e aree interne,differenze che si ripercuotono sull’economia e sulle diverse forme di vita presenti.

Il territorioLa Penisola Iberica si estende per 581.908 km2. È circondata peril 90% dal mare e collegata alla terraferma per il restante 10%dalla catena dei Pirenei; le sue coste sono lunghe circa 4100km. Gran parte del territorio continentale della Regione Ibericaè occupato da un vasto altopiano, la Meseta, che presentaun’altitudine media di 600 m slm. Questo altopiano è delimita-to da varie catene montuose: a nord-est la catena dei Pirenei,che segna il confine tra la Francia e la Penisola Iberica, separan-do la regione dal resto d’Europa; a nord la Cordillera Cantabri-ca; a sud la Sierra Morena e il Sistema Betico a ridosso dellacosta mediterranea, a sua volta costituito da una serie di catenefra le quali la Sierra Nevada, con il massimo rilievo dellaRegione, il Cerro Mulhacén (3478 m). Altri sistemi montuosiinterrompono il vasto corpo dell’altopiano della Meseta: ilSistema Iberico e il Sistema Centrale, che corre dalla Serrada Estrela, nel centro del Portogallo, verso est. Le principali pia-nure della regione sono quella dell’Andalusia a sud, attraversa-ta dal fiume Guadalquivir e chiusa fra il Sistema Betico e la Sier-ra Morena, e la pianura dell’Alentejo, a sud della Serra daEstrela. La Penisola Iberica è attraversata da numerosi fiumi, frai quali vanno ricordati il Tago, fiume più lungo della regione(1007 km), e l’Ebro, massimo bacino idrografico (83.093 km2).Altri importanti fiumi sono il Guadalquivir, a sud della SierraMorena, e la Guadiana, a nord: entrambi sfociano nell’OceanoAtlantico. Scarseggiano invece i laghi: il maggiore è l’Abufera,una laguna nei pressi di Valencia, sulla costa mediterranea.Quattro gli arcipelaghi: le Canarie nell’Oceano Atlantico e leBaleari nel Mar Mediterraneo appartengono alla Spagna; l’arci-pelago di Madeira e quello delle Azzorre, entrambi nell’Ocea-no Atlantico, sono territori portoghesi.

Il climaIl clima della Regione Iberica presenta differenze accentuate. A nord e lungo le coste occidentali è di tipo atlantico, con fre-quenti e copiose precipitazioni e vegetazione caratterizzata davaste foreste; nell’interno, sulla Meseta, è di tipo continentale,caratterizzato da scarsa piovosità; lungo le coste meridionali equelle orientali è di tipo mediterraneo, con temperature inver-nali miti ed estati calde.

La storiaIl nome della regione deriva dagli Iberi, deno-minazione attribuita dallo storico greco Ero-doto (V secolo a.C., nell’immagine) agli an-tichi abitanti di queste terre, giunti forse dal-l’Africa in tempi remoti. Gli Iberi ebberointensi rapporti commerciali sia con i Cel-ti, a nord (i Romani, quando occuparonola Penisola Iberica, parlavano infatti diCeltiberi), sia con i Fenici del Nord Africa.Le vicende storiche comuni all’intera Re-gione sono state: la dominazione romana(III secolo a.C.-V secolo d.C.); l’insedia-mento dei Visigoti (V secolo); la domina-zione araba, con la grande civiltà che fiorì apartire dall’VIII secolo, che tuttavia non siestese all’intero territorio. La Reconquista (Riconquista) della Regione daparte dei regni cristiani va dal IX al XV secolo: nell’XIsecolo sorsero il Regno d’Aragona e di Castiglia; nel XII seco-lo il Regno di Portogallo; nel XV secolo Castiglia e Aragona siriunirono nel Regno di Spagna. Nel XV e nel XVI secolo Spa-gna e Portogallo furono protagonisti delle grandi esplorazio-ni marittime: entrambi hanno avuto possedimenti coloniali inAmerica e in Africa. Nel XX secolo Spagna e Portogallo hanno vissuto l’esperien-za della dittatura, in Portogallo con il regime di Salazar dal1932; in Spagna con il regime di Francisco Franco, insedia-tosi alla guida del Paese nel 1939, a seguito di una sanguino-sa guerra civile che rovesciò l’esito delle elezioni del 1931,alle quali era seguita la proclamazione della repubblica. Alletruppe di Franco, appoggiate da nazisti e fascisti, si opposerointellettuali di tutto il mondo. La dittatura in Portogallo ebbefine nel 1974, quella in Spagna un anno dopo.

La MesetaNella foto, il profilo del vasto altopiano che occupa quasi per intero il territorio della Penisola Iberica: la Meseta.

L’EbroL’Ebro è il maggior fiume

della Penisola Iberica perportata d’acqua. Nella foto,

la città di Saragozza, chesorge lungo il suo corso.

L’AlentejoL’Alentejo, tra Lisbona e l’Algarve, in Portogallo,è fra le più estesepianure della Regione.

La guerra civilespagnola

George Orwell (a sinistra)ed Ernest Hemingway (a destra) furono fra

gli intellettuali stranieriche parteciparono allaguerra civile spagnola.

Geo-record

• Fiume più lungo Tago 1007 km• Massimo bacino idrografico Ebro 83.093 km2

• Massima altitudine Cerro Mulhacén 3478 m• Maggiore isola Majorca 3640 km2

C o s t a d e l S o l

Co s t a D o r a d a

C o s t a B

ra

va

C o s t a B l a n

ca

G o l f o

d i C a d i c e

G o l f o

d i B i s c a g l i a

Stretto di Gibilterra

OCEANOATLANTICO

MAR MEDITERRANEO

MADRID

ANDORRALA VELLA

Almería

Cartagena

Huelva

Badajoz

Alicante

Albacete

Bilbao

Santander

GijónOviedo

León

Vigo

Valladolid

Salamanca

BurgosPamplona

Lérida

Tarragona

Cadice

Granada

Palma

Murcia

Córdoba

Valencia

Saragozza

Siviglia

Málaga

Barcellona

C a n t a b r i a

P r o v .B a s c h e

G a l i z i a A s t u r i e

N a v a r r a

A r a g o n a C a t a l o g n a

C a s t i g l i a - L e ó n

C a s t i g l i a - L a M a n c h a

E s t r e m a d u r a

M u r c i a

L a R i o j a

A n d a l u s i a

Va

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Duero

Duero

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Guadiana

Guadalquivir

Tago

Ebro

Ebro

Minorca

Ibiza

Formentera

MaiorcaB

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S I E R R A N E V A D A

S I E R R A M O R E N A

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M O N T I C A N T A B R I C I

Sierra de Gata

Sierra de Gredos Sierra de Guadarrama

M e s e t aS e t t e n t r i o n a l e

M e s e t aM e r i d i o n a l e

Mulhacén3478

2430Peñalara

2592Almanzor

Picos de Europa2648

Pico de Aneto3404

Vignemale3303

Guadalajara

Segovia

Logroño

Figueres

Castelló de la Plana

Candia

Cuenca

Zamora

LugoSantiago deCompostela

Toledo

Mérida

Algeciras

Linares

Cáceres

Ceuta (Sp.)

Jerez dela Frontera

Porto

SetúbalAlmada

Coimbra

Braga

Beja

Évora

Amadora

Santarém

Fátima

Leiria

Odemira

Portalegre

Aveiro

Sines

Vila Real

Bragança

Viana do Castelo

Guarda

Castelo Branco

Faro

LISBONA

Douro

Tejo (Tago)

Mondego

Serra da Estrela 1991

Malhão da Estrela

A l g a r v e

M i n h o

Al

en

te

jo

A R C I P E L A G O D E L L E A Z Z O R R E

2351Pico Alto

CorvoFlores

Graciosa

TerceiraFaial

Pico

São Jorge

São Miguel

Santa Maria

La Regione IbericaDov’è?

A R C I P E L A G O

D I M A D E I R A

Pico Ruivo1862

Madeira

Porto Santo

Tra Atlantico e MediterraneoLa Regione Iberica è collocata all’estremità sud-occidentale del continente europeo. Sipresenta come un’unica grande penisola protesa verso il Mar Mediterraneo nella parteorientale, verso l’Oceano Atlantico nella parte occidentale e delimitata, a nord-est, dallacatena montuosa dei Pirenei. Il suo territorio è diviso fra tre Stati: la Spagna, che occupapiù dell’80% della penisola, il Portogallo e la piccolissima Andorra.A differenza delle altre penisole europee, che si allungano sui mari che le circondano,la Penisola Iberica ha una forma tozza, simile a un grande rettangolo: una buona partedel suo territorio è dunque lontana dal mare e ciò determina le nette differenze clima-tiche fra le regioni costiere e quelle più interne.Le popolazioni che abitano la Penisola Iberica, anche se con particolarità e differenze, sonolegate da vicende storiche, cultura e tradizioni in gran parte comuni. Al di là delle etnieche si sono avvicendate nel corso dei secoli, delle varie lingue che caratterizzano in modomolto profondo le diverse regioni, delle usanze che spesso risentono delle dominazioni stra-niere, la Penisola Iberica presenta una sua identità che la distingue dal resto d’Europa.

Clicca su Madrid per visualizzare una carta che mostra la distribuzione e la densità della popolazione spagnola sul territorio.

Q

WE

I Paesi dellaRegione Iberica1. Spagna2. Portogallo3. Andorra

Unità 6

Gli Stati europei

Abbiamo visto che il continente europeo non occupa un’estensione di terra deli-mitata in modo netto, ma è parte del grande blocco di terre emerse definito Eura-sia. L’Europa è comunque considerata un continente a sé per molti elementi incomune che le varie aree presentano, dal punto di vista storico e culturale. Percomodità di trattazione possiamo identificare all’interno dell’Europa sette grandiRegioni caratterizzate da storia, cultura e lingue comuni, oltre che da caratteristi-che territoriali omogenee: la Regione Iberica, la Regione Franco-germanica, laRegione Britannica, la Regione Scandinava e Baltica, la Regione Centro-orientale,la Regione Mediterraneo-balcanica e la Regione Russa.Questa unità presenterà prima ciascuna Regione, mettendone in luce gli ele-menti storici, culturali e territoriali, per passare poi a occuparsi dei singoli Stati.

RegioneIberica

Regione Franco-germanica

Regione Mediterraneo-balcanica

Regione Britannica

Regione Scandinava e Baltica

Regione Russa

Regione

Centro-orientale

Questa unità affronta lo studio del continente europeo dal punto di vista poli-tico: dopo aver presentato i 45 Stati indipendenti che lo compongono, ci soffer-miamo sull’Unione Europea, descrivendone le origini, l’organizzazione e leprospettive future.L’ultima lezione è dedicata allo Stato italiano: vengono descritti i suoi organiprincipali e gli articoli fondamentali della Costituzione.

Unità 5

Europa e Italia La dimensione politica

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Unità 2 - Europa e Italia. Il profilo fisico

Cambiamenti ambientaliNel corso della propria esistenza, in più di 4 miliardi di anni, il nostro pianeta ha subìto numerosi cambiamenti.Le forze che in lunghissimi periodi ne hanno modellato e modificato l’aspetto non hanno esaurito la propria azione:esse continuano ad alterare la conformazione, l’aspetto e le caratteristiche del paesaggio e dell’ambiente, rendendoli differenti da un luogo all’altro, ma anche trasformando, con il passare del tempo, lo stesso luogo. Le forze naturali che agiscono trasformando il volto del Pianeta possono essere distinte in due tipi: endogene (dal greco: «che nascono all’interno»), come terremoti e vulcani, ed esogene («che nascono all’esterno»), come le piogge.

Struttura del pianeta TerraLa scienza che studia la struttura della Terra è la geologia(dal greco gèo=Terra e logìa=studio). Osservando e classificando i tipi di rocce che compongono la crosta terrestre e studiando i materiali che risalgono in superficiecon i fenomeni vulcanici, la geologia è riuscita a ricostruirela struttura del globo terrestre: è costituita da più strati, alcuni dei quali solidi e altri liquidi.

Tettonica delle placcheLe forze endogene (interne alla Terra) che modificano il nostro pianeta sono riconducibili alla dinamica della superficie terrestre, descritta dalla teoriageologica della tettonica delle placche. La superficiedella Terra non è uno strato ininterrotto: essa è costituita da vaste placche, o zolle, di materialerigido, che «galleggiano» e si spostano sullo stratoinferiore della superficie terrestre, che invece è fluido.Questi spostamenti originano una serie di fenomeni: sismici, vulcanici, orogenetici.

TerritorioIl territorio è una parte del mondo che gli esseri umanidelimitano, definendola con nome e confini. I confinipossono avere riferimenti soltanto personali, affettivi, oppure assumere una rilevanza politico-amministrativa.Spesso, nel corso della storia, gli esseri umani hanno delimitato i confini dei loro territori riferendosi a barriere fisiche (fiumi, montagne ecc.); sempre più spesso però, nel progredire della storia, i confinipolitico-amministrativi hanno assunto natura astratta:una semplice linea tracciata sulla carta geografica. A volte gli esseri umani costruiscono confini artificiali: è il caso dell’immensa Muraglia cinese, o del muro che divideva la città tedesca di Berlino.

Le parole della geografia fisica

34

La Terra si trasformaNel disegno a fianco è

raffigurato un ambiente moltovario: esso non è immutabile,

ma è in continua trasformazione.

La litosferaLa litosfera comprende i duestrati rocciosi e più esterni

della struttura del nostropianeta: la crosta terrestre

e l’astenosfera.

Il mantelloIl mantello è costituito da due strati: quello superioreè l’astenosfera, rocciosae fluida; quello inferiore è la mesosfera, liquida.

La crosta terrestreLa crosta terrestre è la partesuperficiale della litosfera,

costituita da rocce allostato solido.

L’astenosferaL’astenosfera è la parte

inferiore della litosfera, ecoincide con la parte

superiore del mantello. Ècostituita da rocce

parzialmente fuse e ha unaconsistenza fluida.

Forze esogeneLe onde che si infrangono

sugli scogli erodono con il tempo la costa:

esse rappresentano unaforza esogena demolitiva.

Oltre all’acqua, forzeesogene sono i ghiacci, il vento e i mutamenti

di temperatura, che determinano

fenomeni di erosione e sedimentazione.

I fenomeni vulcaniciQuando una placca sprofonda verso

il basso, spinge in alto le roccecontinentali, frantumandole.

I vulcani si originano incorrispondenza di queste

spaccature della crosta terrestre, acausa della risalita in superficie dimagma, roccia fusa incandescenteper via delle elevate temperature

degli strati interni della Terra.

I fenomeniorogenetici

Si tratta di eventi che danno origine

alla formazione di montagne: quando

due placche siscontrano, la superficie

della crosta terrestre si innalza e forma dei rilievi. Questoprocesso è detto

«di corrugamento».

I fenomeni sismiciI movimenti delle placche creano tensionefra gli strati rocciosi. La tensione deformale rocce che accumulano energia. Quandola tensione si rompe, le rocce si muovonoper cercare un nuovo equilibrio e liberanol’energia, sotto forma di onde sismiche: ha così origine il terremoto. I punti da cui si propagano le onde si chiamano«ipocentro» ed «epicentro»: il primo è sottoterra, il secondo è in superficie.

ConfiniartificialiLa Muragliacinese, o GrandeMuraglia, fuedificata a partiredal 230 a.C. perseparare la Cinadel Nord dallaMongolia. È lungacirca 6000 km.

La mesosferaLa mesosfera è la parte inferiore del mantello. A causa delle altetemperature, la mesosfera è liquida.

Il nucleo internoIl centro della Terra è costituito dal nucleo interno.Anch’esso, come il nucleo esterno, è composto di ferro e nichel e presenta temperature molto elevate.Tuttavia il nucleo interno è solido, a causa dell’altissima pressione.

Il nucleo esternoIl nucleo esterno è composto di ferro e nichel allo stato liquido, per via delle elevatissime temperature.

EpicentroIpocentro

LE PAROLE DELLA GEOGRAFIAI termini più importanti delladisciplina affrontata all’internodi ciascuna Unità (geografiafisica, umana, economica,politica) vengono introdotti nella rubrica «Le parole dellageografia...». Essa costituisceun’introduzione e, allo stessotempo, un indispensabilestrumento per rendere piùaccessibile lo studio delle Unità. In questa rubrica sono spiegateparole come ambiente,demografia, Prodotto InternoLordo, Stato, nazione ecc.,fondamentali per per le successive Lezioni.

SPECIALIAll’interno delle sei Unità sono presenti pagine specialiche con grandi illustrazioni, fotografie e carte tematicheapprofondiscono i temi trattati nelle Lezioni.Particolare attenzione è riservata all’Italia e alle suespecificità regionali,negli aspetti paesaggistici,umani edeconomici.Altre schedespecialiriguardano eventio fenomenisignificativi delpassato recente odell’attualità(globalizzazione,integrazioneeuropea ecc.).

SPECIALE

Il turismo culturale in Italia

166

L’origine del termine «turismo» si ricollega al fenomeno settecentesco del GrandTour. «Tour», in francese, significa viaggio: il Grand Tour era il «grande viaggio» chei giovani europei di buona famiglia, specie inglesi e tedeschi, compivano in Europa,come passaggio fondamentale della loro formazione umana e intellettuale. Una dellemete privilegiate del Grand Tour era l’Italia: i giovani europei vi giungevano attrattidalle innumerevoli testimonianze storiche e artistiche che arricchiscono le città dellanostra penisola. Oggi in Italia, primo Paese in Europa per siti dichiarati patrimoniodell’Umanità UNESCO e quinto al mondo per ingressi di stranieri, il turismo cul-turale è una voce fondamentale dell’economia: ogni anno aumenta il numero di visi-tatori presso gli istituti d’antichità e d’arte; a fronte di una lieve flessione del turismoin Italia, le città d’arte continuano a richiamare ogni anno milioni di turisti.

VeneziaVenezia è una città dal fascino incredibile, che ha suggestionato nei secoli decine di artisti,scrittori e cineasti. L’intera città, che sorge su unalaguna ed è attraversata da canali e piccole e caratteristiche vie, le «calli», è patrimonio UNESCO. È impossibile enumerare tutti i monumenti che la cittàospita; sulla sua piazza più famosa, San Marco, siaffacciano due edifici come il Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco, che testimoniano leinfluenze orientali che hanno plasmato il volto antico della città.

FirenzeFirenze richiama ogni anno turisti da tutto il mondo,attratti dall’incredibile quantità di testimonianzeartistiche legate alla grande epoca del RinascimentoItaliano. Anche nel caso di Firenze è impossibileenumerare tutti i monumenti fiorentini: di certol’edificio più celebre è la cattedrale di Santa Maria del Fiore (nella foto), iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296 e completata dal Brunelleschi nel 1436,accompagnata dall’antistante Battistero di San Giovanni e dal Campanile progettato da Giotto. A Firenze ha sede la Galleria degli Uffizi, nei pressi diPalazzo Vecchio, che raccoglie un’enorme collezione digrandi opere dell’arte rinascimentale fiorentina eitaliana.

BolognaCittà dall’inconfondibili volto medievale,

Bologna fu sede della prima università del mondo,istituita nell’XI secolo. L’intero centro storico è caratterizzato da un’ininterrotta serie di vie

porticate, per un totale di quasi mille campate di portici. Innumerevoli i monumenti di età

medievale: sulla Piazza Maggiore si affacciano il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà

e la basilica di San Petronio; nell’attigua Piazza del Nettuno, su cui si affaccia il Palazzo di Re Enzo,

si trova la famosa fontana del Giambologna, del1565, che dà nome alla piazza (nella foto).

RomaLa capitale italiana raccoglie testimonianze

che attraversano tutte le epoche storiche. I monumenti che risalgono all’antichità

sono numerosi: i Fori Romani, il cui primo nucleoappartiene al VI secolo a.C.; il Pantheon

(ca.126 d.C.); l’Anfiteatro Flavio (nella foto), notocome Colosseo (80 a.C). Roma ospita

inoltre la più grande basilica della Cristianità, SanPietro, la cui ricostruzione fu iniziata nel 1505,

assieme a mirabili esempi di architettura barocca.

CagliariCagliari, capoluogo della Sardegna, è una bellissima città il cui centro storico, il quartiere di Castello, è una grande cittadellafortificata che si sviluppa verticalmente, con una successione di piani e terrazzerisalenti al 1200, periodo della dominazionepisana sulla città.

TorinoTorino fu capitale del neonato Stato italiano fra il 1861 e il 1865: è proprio all’Ottocento che risalgono i monumentipiù caratteristici della città, fra cui i portici monumentali di Piazza Vittorio Veneto, Piazza Statuto e Piazza Carlo Felice,e la Mole Antonelliana, costruita fra il 1863 e il 1889.

167

Bolzano

Trento

VicenzaVerona

Padova

TrevisoTrieste

UdineSondrio

BergamoLeccoComo

VareseBrescia

Cremona

Alessandria

Monza

Aosta

VercelliNovara

Asti

Cuneo

Pavia

Savona

ImperiaSanremo

La SpeziaMassa

PisaLivorno

Belluno

Pordenone

ParmaReggioEmilia

Modena BolognaFerrara

Rovigo

FaenzaForlì

RiminiRavenna

PesaroLucca

Arezzo

Siena

Ancona

Perugia

AscoliPiceno

FolignoTerni

Macerata

GrossetoViterbo

Civitavecchia Rieti

ROMA

Latina

L’Aquila

Frosinone

Pescara

Chieti

CampobassoFoggiaManfredonia

TraniBariAndria

Cosenza

Potenza Matera

Taranto

Brindisi

Lecce

Messina

BeneventoAvellino

Salerno

PozzuoliCaserta

Torre del Greco

Catanzaro

CrotoneLamezia Terme

Vibo Valentia

ReggioCalabria

SiracusaRagusa

Acireale

EnnaCaltanissetta

GelaAgrigento

Palermo

TrapaniMarsala

Mazaradel Vallo

Piombino

Carrara Pistoia

Sassari

Oristano

Cagliari

Nuoro

IserniaAprilia

Torino

Napoli

Genova

Firenze

VeneziaLodi

Prato

Gorizia

Catania

Barletta

Milano

NapoliPrima vicereame spagnolo, sotto la dinastia aragonese, poi capitale del Regno delle Due Sicilie, sotto i Borbone, Napoli è stata nel Settecento una delle grandi capitali europee insieme a Parigi e Londra. L’intero centro storico napoletano è dichiarato patrimonio UNESCO; innumerevoli i monumenti da visitare, dai grandi castelli reali all’enorme complesso di catacombe che si sviluppa sotto la città.

LecceAncora oggi è visibile in Piazza Sant’Oronzo,nel centro di Lecce, un anfiteatro risalente al II secolo d.C. Tuttavia i monumenti che rendono famosa Lecce sono quelli del suo centro storico, costruiti in uno stileunico che prende il nome di Barocco leccese.Fra questi vanno citati la Chiesa del Gesù, la Chiesa del Carmine, la Chiesa di Sant’Irene,quella di Santa Croce (nella foto) e quella di San Matteo, a fianco di decine di edificinobiliari privati, tutti risalenti al XVII-XVIII secolo, che conferiscono alla città un fascino unico.

PalermoCittà fondata dai Fenici, Palermo ha vissuto

la dominazione bizantina, quella araba e infine quella normanna, e porta impressaquesta mistura di influenze nelle facciate

inconfondibili dei suoi monumenti medievali,fra cui la famosa Cattedrale.

SPECIALE

Lingue e dialettiin Italia

116

Come si parla in Italia?In Italia ci sono molti dialetti, anche diversissimi tra loro. La varietà dei modi diparlare degli Italiani risente della divisione in tanti Stati del nostro territorio, unifi-cato solo a partire dal 1861, quando su 25.000.000 di abitanti ben 22.000.000 par-lavano esclusivamente i dialetti locali. I numerosissimi dialetti si possono riunire,sulla base delle vicende storiche e culturali delle varie aree geografiche della Peni-sola, in un gruppo che comprende l’area relativa all’Italia settentrionale, in un al-tro che riguarda l’Italia centrale e in un terzo relativo all’Italia meridionale. Entro i confini nazionali ci sono anche varie minoranze linguistiche. I numerosi dia-letti della Sardegna appartengono al sardo, un sistema linguistico autonomo. Un’al-tra lingua autonoma, di origini neolatine, è il ladino, parlato in alcune aree alpine. In alcune zone di frontiera è diffuso l’uso di due lingue (bilinguismo). È il caso del-lo sloveno, parlato da una parte della popolazione del Friuli-Venezia Giulia; del te-desco, lingua ufficiale insieme all’italiano della Provincia di Bolzano; del francese,anch’esso riconosciuto come lingua ufficiale in Valle d’Aosta, insieme all’italiano. Ci sono anche minoranze linguistiche sparse in varie zone d’Italia che derivano daantiche migrazioni: per esempio il franco-provenzale, l’occitano, l’albanese, ilgreco, il croato e il catalano.

La questione della linguaQuando nel 1861 nacque il Regno d’Italia fu adottata la Legge Casati, che stabilival’obbligo di frequentare la scuola elementare. Il primo problema fu come insegnarel’italiano a milioni di bambini e bambine che quotidianamente parlavano solo il dialet-to della loro zona. Si discusse a lungo della «questione della lingua» da parte di politici,linguisti, educatori e scrittori come, per esempio, Alessandro Manzoni.La scelta che prevalse fu quella di imporre l’italiano sui dialetti. Fu una scelta sba-gliata: lo disse subito, ma non fu ascoltato, un grande linguista di nome GraziadioAscoli. L’italiano doveva essere insegnato non contro, ma a fianco dei dialetti, i qualiracchiudevano e racchiudono ancora culture e tradizioni locali assai preziose.

Le lingue dei Rom e dei SintiIn Italia vivono circa 80.000 persone fra Sinti (soprattutto nel Nord Italia) e Rom (diffusi nelCentro-Sud). Sono chiamati spesso «zingari» conun valore dispregiativo. Parlano lingue di origineindoeuropea; pur essendo molti di loro cittadiniitaliani, le loro lingue non sono inserite fra quelle delle minoranze linguistiche tutelate dalle leggi dello Stato italiano.

La questionedella linguaFu discussa da scrittori e linguisti. Nel ritratto a sinistra, AlessandroManzoni; nella foto a destra, Graziadio Isaia Ascoli.

Un patrimonio da tutelareIn Italia, accanto alla lingua nazionale, c’è un

ricco patrimonio linguistico costituito da linguediverse (dal franco-provenzale sulle Alpi

Piemontesi al catalano in Sardegna, dallo slovenonelle Alpi Giulie allo slavisano o croato-molisano)

e da un vasto numero di dialetti, risultato delladivisione storica del nostro territorio, degli

spostamenti interni di popolazione, delle traccelasciate da altri popoli. I vari dialetti d’Italia

racchiudono testimonianze di importantitradizioni storiche e culturali della Penisola.

La nostra Costituzione, all’articolo 6, afferma: «La Repubblica tutela con apposite leggi

le minoranze linguistiche».

occitanopiemontese

ligure

franco- provenzale

lombardooccidentale

lombardoorientale

emiliano

toscano

umbro

romagnolo

veneto croato

slovenoladino

dolomitico

tedesco sudtirolese

ladinofriulano

marchigiano

slavisano (o croato-molisano)

molisano

laziale

romanescociociaro

gallurese

abruzzese

campano

foggiano

barese

salentinolucano

sassarese

logodurese

campidanese

catalano

tabarchino

cosentino

calabrese

greco-salentino

greco-calabro

siciliano

albanese

albanese

albanese

albanese

Radio e televisioneNel Novecento la radio prima e la televisione poi hanno contribuito in maniera importante alla diffusione dell’italiano in tutta la Penisola, anche attraverso programmidivulgativi. Famoso, per l’alfabetizzazionedegli adulti negli anni Sessanta, fu il programma Non è mai troppo tardicondotto dal pedagogo Alberto Manzi.

La carta dei dialettiLa carta qui di fianco mostra quanti sono e dove sono localizzati i dialetti italiani, e qualisono e dove si trovano le principali minoranzelinguistiche presenti in Italia.

Unità 3 - Europa e Italia. La popolazione

117

177

Unità 5 - Europa e Italia. La dimensione politica

PoliticaIl termine «politica» è stato usato per la prima volta dal filosofo greco Ari-stotele nel IV secolo a.C. per indicare l’amministrazione della comunità:politica deriva da pòlis, che per i Greci indicava una comunità che si au-togoverna, cioè una comunità autonoma che compie scelte e si dà regoleper organizzarsi al proprio interno (politica interna) e per entrare in rela-zione con altre comunità (politica estera).

StatoIl concetto di «Stato» sifonda su tre elementi: ter-ritorio, popolo e sovra-nità. Lo Stato è l’organizza-zione politica e giuridi-ca di una comunità u-mana che vive stabil-mente in un territorio.Attraverso i suoi organi,esercita sui membri del-la comunità (popolo) unpotere chiamato sovra-nità: a essa è legata lapossibilità dell’uso dellaforza per far rispettare leregole dello Stato.

SovranitàIl termine «sovranità» indica l’insieme dei poteri digoverno riconosciuti a una persona oppure a deter-minati organismi, individuali o collegiali. Nelle mo-derne democrazie, la sovranità appartiene al popolostesso, cioè all’insieme dei cittadini di uno Stato. Ilpopolo esercita la sovranità eleggendo i suoi rappre-sentanti per il governo dello Stato.

Le parole della geografia politica

176

GeopoliticaIl termine «geopoliti-ca» fu introdotto nel1904 dal geografo sve-dese Rudolf Kjellen Lageopolitica è la disci-plina che studia la sto-ria, le vicende politi-che e i rapporti tra gliStati, tenendo conto inmodo particolare deifattori di geografia fi-sica, umana ed eco-nomica e della loro in-terazione. Spesso nelle analisi digeopolitica ci si servedi rappresentazioni car-tografiche tematiche osimboliche per sche-matizzare le relazionitra gli Stati e le dinami-che che possono se-guirne.

PopoloIl termine «popolo»indica l’insieme ditutti gli abitanti chevivono all’interno diun territorio.

Geografia politicaLa geografia politica è la disciplina chestudia e descrive gli Stati del Pianeta, in-dicandone i confini, gli ordinamenti poli-tici e le relazioni reciproche. Secondo lostudioso Norman John Greville Pounds«oggetto di studio della geografia politicasono i territori organizzati politicamente,le loro risorse e la loro estensione, e i mo-tivi per cui essi assumono quelle particola-ri forme geografiche. In particolare, essastudia la più significativa di tutte questearee, lo Stato».

NATO

PATTODI VARSAVIA

REPUBBLICA CECA

SLOVACCHIA

Territorioll termine «territorio»indica una porzionedella superficie terre-stre delimitata daconfini naturali (fiu-mi, catene montuo-se, coste ecc.) o poli-tici (frontiere). Essapuò comprendere ter-raferma e acque ed ègovernata da un’u-nica autorità sovra-na.

Accordi internazionaliWashington, 13 settembre 1993: il premier israeliano Yitzhak Rabin e il leader palestineseYasser Arafat si stringono la mano alla presenza del presidente Usa, Bill Clinton.

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AMBIENTEUna serie di doppie pagine è dedicata agli ecosistemi del nostro continentee ai problemi che troppo spessosono provocati dall’interventoumano. Lo scopo è anche quellodi comprendere la necessità di uno sviluppo sostenibile. Fra gli argomenti trattati:la presentazione dei biomieuropei più diffusi, la presenzaumana sul mare, il futuro delle fonti energetiche ecc.

37

AMBIENTE

36

L’intervento umano sull’ambienteCirca 400.000 anni fa cominciarono le prime forme di intervento umano sull’am-biente, soprattutto grazie all’uso del fuoco. Ma è attorno a 11.000 anni fa che laspecie umana iniziò a cambiare le forme del Pianeta, trasformando in pianurecoltivate gli acquitrini melmosi, costruendo porti dov’erano coste selvagge e fon-dando città dove c’erano foreste. L’essere umano è un «animale» che interviene continuamente sul proprio am-biente di vita: non può farne a meno, se vuole sopravvivere; la capacità di inter-venire e modificare l’ambiente è anzi la caratteristica distintiva della nostra spe-cie. L’intervento umano sulla natura è stato determinante per lo sviluppo del-l’umanità; tuttavia dobbiamo interrogarci sui limiti da porre a certi interventi echiederci quali scelte sono corrette e sostenibili, cioè alla lunga sopportabilidall’ambiente e dall’umanità stessa, che è la prima a essere danneggiata daglisquilibri ambientali. Il rischio che stiamo correndo è di rendere, con le nostreazioni, insostenibile la nostra presenza nell’ecosistema mondo.

Paesaggio antropizzatoI disegni sottostanti mostrano lo stesso paesaggio in tre diversi periodi: nel suo stato naturale; dopo un intervento umano moderato; nella situazione in cui la presenza e l’azione della nostra specie èparticolarmente elevata (si parla allora di paesaggio antropizzato, dal greco ànthropos=uomo).

FabbricheCampi coltivati

1300 17002000

Lo sfruttamentoIl terreno lavorato dagli aratri rimane stabile e dà buoni raccolti fino a quando nella regionecadono piogge regolari.

Il degrado del suoloIl suolo è degradato quando, per

effetto dello sfruttamento umano edella produzione di rifiuti, non è più

in grado di generare risorse e disvolgere funzioni quali il filtraggio

dell’acqua. La carta a destra mostra in quali aree del mondo

il suolo è degradato.

L’abbandonoIl suolo, non più trattenuto dalle radici e dall’umidità, viene sollevato dal vento e crea tempeste di polvere. I primi a essere spazzati via sono gli stratisuperficiali, più fertili: i campi, non piùcoltivabili, vengono abbandonati.

L’Earth Overshoot DayL’impronta ecologica umana è un indice che

calcola quanta acqua e quanta terra sononecessarie a ognuno di noi per assorbire i nostri

rifiuti e produrre nuove risorse. Quandol’umanità sfrutta gli ecosistemi eccedendo la

loro capacità di rigenerarsi, si raggiunge ilsovracconsumo ecologico. Su queste basi, ognianno si calcola l’Earth Overshoot Day: il giorno

in cui l’umanità ha già utilizzato tutte le risorsee va in sovracconsumo. Nel 2009 questo si è

verificato il 29 agosto, con circa un mesed’anticipo rispetto al 2008.

Uno sfruttamento eccessivo del suoloL’intervento umano può aggravare una situazione già difficile per motivi naturali. Ne è un esempio il fenomeno del cosiddetto «Dust Bowl» («catino

di polvere») che colpì le pianure del centro degli Stati Uniti dal 1934 al 1938, pianure un tempo

ampie e fertili praterie che erano state trasformate in terreni coltivati. Le continue arature avevano

privato il terreno dello strato d’erba che lo proteggevadurante i periodi di siccità, uno dei quali iniziò

proprio nel 1934. I forti venti sollevavano tonnellatedi polvere, privando così i campi arati dello strato

fertile. Conseguenze: raccolti distrutti, morte del bestiame e tre milioni e mezzo di persone che

dovettero abbandonare le loro terre.

L’ambiente intattoLe radici dell’erba proteggono dal vento il terreno sabbioso anche nei periodi di siccità.

Che cos’è l’ecologia?L’ecologia (dal greco òikos=casa e logìa=studio) è la scienza che studia le relazionitra gli organismi viventi, esseri umani compresi, e l’ambiente di cui fanno parte econ il quale interagiscono. Il termine fu inventato dal biologo tedesco Ernst Ha-eckel nell’Ottocento. È una scienza giovane, sviluppatasi soprattutto nel XX seco-lo, in conseguenza della presenza e dell’azione umana (sotto forma di sfruttamentodelle risorse, di inquinamento ecc.), sempre meno sostenibile per il pianeta Terra. La novità dell’ecologia è che studia non singoli organismi o oggetti (gli animali, lepiante, l’essere umano, i fiumi, il clima ecc.), ma le relazioni fra tutti gli elementie l’ambiente in cui si trovano. Al centro dell’attenzione dell’ecologia ci sono gli ecosistemi, cioè sistemi di tipo am-bientale dove convivono, grazie a equilibrate relazioni, elementi di natura diversa. Alla base di un ecosistema ci sono fenomeni di scambio (ogni specie prende edà qualcosa alle altre), di adattamento (ciascuna specie sopravvive in quanto rie-sce ad adattarsi all’ambiente), di biodiversità (cioè varietà delle forme viventi), disostenibilità (cioè capacità di comportarsi in maniera che l’ecosistema nel com-plesso mantenga il proprio equilibrio e che le generazioni future ricevano in ere-dità un pianeta non impoverito).

estremamentedegradato

moltodegradato

pocodegradato

nondegradato

degradato

Come l’umanitàcambia l’ambiente

Unità 2 - Europa e Italia. Il profilo fisico

LE VERIFICHEAlla fine di ogni Unità ci sono tre pagine destinate alle verifiche, che permettono sia un controllo delle conoscenzeacquisite che la possibilità diesercitarsi con carte mutedell’Europa. Fanno eccezione laprima Unità (con una pagina diverifiche) e la sesta Unità,dedicata agli Stati europei, doveciascuna Regione geopolitica siconclude con una doppia paginadi verifiche.

VERIFICHEUnità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

Attenzione! Puoi continuare a verificare on line la tua preparazione, svolgendo gli web test.

196 197

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 1. Oggi l’Unione Europea è la seconda potenza economica

del mondo dopo i Paesi definiti «BRIC».❏ a. Vero ❏ b. Falso

2. I Paesi che fanno parte del gruppo chiamato BRIC sono:❏ a. Brasile, Russia, Indonesia, Cina❏ b. Belgio, Russia, India, Cina❏ c. Brasile, Russia, India, Cina

3. Che cosa ha caratterizzato l’andamento economico dell’Italia a partire dal 2008? .................................................................................................................................................................................

4. Da che cosa dipende lo sviluppo economico? ........................................................................................................................................

5. Si chiama popolazione attiva quella parte di popolazione in età lavorativa che comprende gli occupati e le persone in cerca di occupazione.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Cancella il termine sbagliato 6. In Italia attualmente si registra [una diminuzione] [un aumento]

degli occupati nel settore terziario. Risulta invece [in crescita] [incalo] il settore primario che impiega il [4%] [10%] degli occupati. Ilsettore secondario impiega il 30,1% [della popolazione in età lavo-rativa] [degli occupati]. Aumenta [l’occupazione] [la disoccupazio-ne], il cui tasso ha superato il [7%] [10%]. La maggioranza deinuovi occupati è formata da [giovani sotto i 25 anni] [immigrati] eda coloro che hanno un contratto a tempo determinato.

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 7. Quante sono e quali sono le grandi aree agricole che possiamo

individuare in Europa? ..........................................................................................................................................................................

8.Tra le produzioni più diffuse in Europa ci sono: ❏ a. cereali, riso, patate, cacao, zucchero ❏ b. cereali, foraggio, cotone, caffè, tè❏ c. cereali, foraggio, barbabietola da zucchero,

patate, olio

9. Che cosa si intende per meccanizzazione dell’agricoltura? .........................................................................................................................................................................................................................

10. Quali sono i prodotti principali dell’agricoltura italiana?..........................................................................................................................................................................................................

11. Con il termine vinificazione si intende: ❏ a. la produzione di vini tipici❏ b. l’insieme delle trasformazioni con le quali dalle uve

si ottiene il vino❏ c. tutto ciò che è relativo al vino e alla sua produzione

12. Che cos’è la zootecnia? ...................................................................................................................................................................

13. La transumanza è:❏ a. il trasferimento del bestiame su terreni più favorevoli

a seconda delle stagioni❏ b. l’applicazione di metodi scientifici all’allevamento e

allo sfruttamento degli animali❏ c. un importante sviluppo nel campo dell’allevamento

avvenuto nel XIX secolo

14. I principali prodotti ittici dei mari italiani sono: alici, sarde, tonni, sgombri, molluschi, crostacei.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

15. Pesca e acquicoltura sono due termini che indicano lo stesso tipodi attività.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Completa opportunamente: non tutti i termini proposti sono corretti 16. In Europa presentano la ..................................... disponibilità di ri-

sorse ....................... la ......................................., ricca di ferro, el’area centro-orientale fino alla fascia che va dalla catena ..................................... al .............................. In questa parte dell’Europaorientale sono infatti presenti grandi riserve di .................... e di car-bone e una grande varietà di minerali come ............................,................................, piombo. I giacimenti di petrolio sono ..............................................: sono presenti soltanto nel ............................e ...................................

Mar Caspio - oro - energetiche - uranio - degli Urali - Mare del Nord - zinco - Germania - rame - maggiore -

minore - argento - scarsi - minerarie - numerosi - Scandinavia - Mar Nero - del Caucaso - ferro

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 17.Tra le fonti energetiche rinnovabili rientrano:

❏ a. sole, vento, energia nucleare❏ b. acqua, sole , vento ❏ c. acqua, sole , gas naturale

18. L’attività estrattiva italiana è particolarmente rilevante? ............................................................................................................................................................................................................................

19. Il nostro Paese è autosufficiente dal punto di vista minerario ed energetico? Perché? ............................................................................................................................................................................................................................................................................

20. Una centrale geotermica è:❏ a. un impianto per la produzione di energia elettrica

ottenuta dalla combustione di gas naturale❏ b. un impianto per la produzione di energia elettrica

ottenuta sfruttando il calore interno della Terra

21. Qual è l’area più industrializzata del continente europeo? Quale area invece si presenta più arretrata per quanto riguarda lo sviluppo delle industrie? ...............................................................................................................................................................

Cancella il termine sbagliato 22. In Europa gli occupati nel settore industriale sono [in crescita] [in

diminuzione]. Questo fenomeno è dovuto a diversi fattori: l'intro-duzione del lavoro [automatizzato] [artigianale], soprattutto insettori come [le telecomunicazioni] [quello siderurgico], il tessi-le e l’automobilistico; la delocalizzazione, cioè il trasferimento[della produzione] [della progettazione] spesso in Paesi extraeu-ropei nei quali il costo [del lavoro] [dei prodotti finiti] è minore;la deindustrializzazione, dovuta alla scelta di investire capitali nelsettore [primario] [terziario].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 23. Con l’espressione «delocalizzazione delle industrie» si intende:

❏ a. il luogo dove si trovano le industrie❏ b. il trasferimento della produzione industriale❏ c. le fasi del lavoro automatizzato

24. In Italia l’industria è presente in maniera omogenea? ..........................................................................................................................

Cancella il termine sbagliato 25. Negli anni [Cinquanta e Sessanta] [Cinquanta] del Novecento nel

triangolo [Torino-Milano-Venezia] [Torino-Milano-Genova] si con-centrarono [grandi] [grandi e medie] industrie. Verso quest’area si ve-rificò una grande emigrazione di lavoratori [dal Sud d’Italia] [dall’Eu-ropa orientale]. Ci fu perciò un [calo] [aumento] dell’occupazionenel settore agricolo e la nascita dei cosiddetti [triangoli industriali][distretti industriali].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 26. Come si chiama anche il settore economico terziario? Perché?

.....................................................................................................

.....................................................................................................

27. Perché in Europa si parla di terziarizzazione dell’economia?..........................................................................................................................................................................................................

28. Con il termine globalizzazione si intende il crearsi di un mercatounico su scala mondiale che ha prodotto come conseguenzamodifiche profonde anche nel mondo finanziario, dei trasporti e del commercio.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

29. L’Italia è stata interessata da una crescita notevole del settoreterziario come altri Paesi dell’Europa occidentale? La terziarizzazione dell’economia quale tipo di societàcontraddistingue? ......................................................................................................................................................................................

30. In Italia è impiegato nel settore terziario il:❏ a. 47% degli occupati❏ b. 57% degli occupati❏ c. 67% degli occupati

31. Da che cosa è stato provocato l’aumento del tempo libero nelcorso del XX secolo? .......................................................................................................................................................................................................................................................................................

32. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2009 ci sonostati in tutto il Pianeta:

❏ a. quasi 500 milioni di turisti❏ b. 700 milioni di turisti❏ c. quasi un miliardo di turisti

33. Nel 2009 l’Europa è stata una delle mete turistiche più frequentate.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

34. Che cosa si intende con l’espressione «turismo responsabile»?....................................................................................................................................................................................................................

35. Il Paese europeo più visitato nel 2009 è stato: ❏ a. la Spagna❏ b. l’Italia❏ c. la Francia❏ d. la Grecia

36. In Europa esiste una rete stradale e autostradale molto sviluppata? ..........................................................................................................................................................................................................

37. Che cos’è l’auto ibrida? ................................................................ ..........................................................................................................................................................................................................

38. Attualmente per quanto riguarda il trasporto ferroviario in Europasi sta investendo in particolar modo sui TAV, treni ad alta velocità.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Cancella il termine sbagliato 39. L’Europa è all’avanguardia nel settore dell’informatica e delle te-

lecomunicazioni insieme a [America] [America settentrionale] e[Giappone] [Cina]. L’informatica consente di trasmettere le infor-mazioni attraverso [l’elaborazione elettronica] [Internet]. Le tele-comunicazioni permettono di comunicare informazioni [a di-stanza] [con il telefono cellulare].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 40. Quali sono le tre modalità di trasmissione televisiva? ...................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

41. Internet è stato inventato: ❏ a. nel 1980❏ b. negli anni Sessanta del Novecento❏ c. negli anni Settanta del Novecento

42. Si calcola che attualmente gli utenti di Internet siano più di 700milioni. In particolare, in Italia l’80% dei giovani fra i 15 e i 17 annilo utilizza regolarmente.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

a CONTROLLA LE TUE CONOSCENZE

VERIFICHEb LAVORA CON LA CARTA

CartaZoom1. Utilizzando la carta n. 1 posiziona correttamente i Paesi

fondatori dell’Unione Europea con le relative capitali.

2. Utilizzando la carta n. 2 localizza Maastricht, Nizza e Lisbona,

le città dove sono stati firmati importanti trattati per

l’integrazione europea.

on line

1. Localizza opportunamente sulla carta muta dell’Europa

i seguenti Sati:1. Repubblica Ceca - 2. Croazia - 3. Estonia - 4. Bosnia-Erzegovina -

5. Serbia - 6. Repubblica d’Irlanda - 7. Paesi Bassi - 8. Islanda -

9. Federazione Russa - 10. Repubblica Slovacca - 11. Moldavia.

• Quali fra questi Paesi si sono formati dopo il 1990? ..........................

........................................................................................................

........................................................................................................

2. Osserva la carta sull’Unione Europea a p. 184

e localizza opportunamente sulla carta muta dell’Europa

i Paesi entrati nell’Unione nel 2004 e nel 2007.

Colloca poi i nomi dei Paesi candidati all’ingresso nell’Unione.

3. Osserva la carta che mostra i Paesi che hanno adottato l’euro a p. 185

e localizza opportunamente sulla carta muta dell’Europa gli Stati

membri che adottano l’euro e gli Stati membri che non adottano

l’euro. • Le tre Repubbliche Baltiche appartengono a uno di questi due

gruppi? ..........................................................................................

......................................................................................................

4. Osserva la carta della Regione Franco-germanica a p. 204

e colloca correttamente sulla carta muta dell’Europa

le città di Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo, dove hanno sede

le principali istituzioni dell’Unione Europea. 5. Osserva la carta sulla produzione di energia da fonti rinnovabili

a p. 191, poi colora:• in rosso i Paesi che presentano una percentuale inferiore al 5%;

• in giallo i Paesi che presentano una percentuale inferiore al 20%;

• in verde i Paesi che presentano una percentuale superiore al 40%.

• In quale gruppo rientra l’Italia? .......................................................

......................................................................................................

198

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Utilizza lepossibilità del web per ampliarele tue conoscenze imparando a localizzare i toponimi e acollegare opportunamente le immagini proposte.

CartaZoom

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IndiceUNITÀ 1 - GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 13

L’orientamento geografico 14Il Sole come riferimento, 14 - La bussola come riferimento, 15

Le regole per la localizzazione 16Meridiani e paralleli, 16 - Longitudine e latitudine, 17

Costruire una carta geografica 18Le fasi della progettazione, 18 - Altezza e profondità, 18 - Il linguaggio cartografico, 19

La rappresentazione cartografica 20I caratteri della rappresentazione cartografica, 20 - Rappresentazione simbolica, 20 - Rappresentazione ridotta, 21 - Rappresentazione approssimata, 21

Le carte tematiche 22La scala di riduzione, 22 - Tanti tipi di carte, 23

La cartografia digitale 24Il telerilevamento, 24 - Il sistema GPS, 24 - Rielaborare i dati con programmi di grafica, 25

Particolari tipi di carte 26

I fusi orari 27

Indicatori, grafici e tabelle 28

Verifiche 30 Web testControlla le tue conoscenze, 30

UNITÀ 2 - EUROPA E ITALIA. IL PROFILO FISICO 31

Le parole della geografia fisica 32Paesaggio, 32 - Ambiente, 32 - Clima 33 - Cambiamenti ambientali, 34 - Tettonica delle placche, 34 - Struttura del pianeta Terra, 35 - Territorio, 35

Ambiente - Come l’umanità cambia l’ambiente 36L’intervento umano sull’ambiente, 36 - Che cos’è l’ecologia?, 37

Lezione 1 - Europa: lo spazio fisico 38 carta attivaDov’è l’Europa nel globo terrestre?, 38 - Come si presenta l’Europa?, 38 -Quanto è estesa l’Europa?, 38 - Studia con la carta, 38 - Capire Geografia, 39

Lezione 2 - Italia: lo spazio fisico 40 carta attivaDov’è l’Italia in Europa?, 40 - Come si presenta l’Italia?, 40 - Perché l’Italia si chiama così?, 40 - Studia con la carta, 40, - Capire Geografia, 41

Lezione 3 - Europa: la struttura geologica 42 carta attivaCome si è formata l’Europa?, 42 - Quando si è formata l’Europa?, 42 - Studia con la carta, 42 - Capire Geografia, 43

Lezione 4 - Italia: la struttura geologica 44 carta attivaCome si è formata l’Italia?, 44 - Perché l’Italia è ad alto rischio sismico?, 44 - Studia con la carta, 44 - Capire Geografia, 45

Lezione 5 - Europa: il clima 46 carta attivaChe cosa significa fascia climatica?, 46 - Quale clima c’è in Europa?, 46 - Studia con la carta, 46 - Capire Geografia, 47

Lezione 6 - Italia: il clima 48 carta attivaCom’è il clima in Italia?, 48 - Quali sono le regioni climatiche italiane?, 48 - Studia con la carta, 48 - Capire Geografia, 49

Ambiente - Il cambiamento climatico in Europa 50Il riscaldamento globale, 50 - Il riscaldamento in Europa, 51 - L’Europa e il buco dell’ozono, 51

Ambiente - I biomi europei 52Climi e ambienti naturali, 52

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Lezione 7 - Europa: i mari e le coste 54 carta attivaQuali sono i mari d’Europa?, 54 - Come sono le coste europee?, 54 - Studia con la carta, 54 - Capire Geografia, 55

Lezione 8 - Europa: le isole e le penisole 56Quali sono le principali isole europee?, 56 - Quali sono le principali penisole europee?, 56 -Studia con la carta, 56 - Capire Geografia, 57

Lezione 9 - Italia: i mari e il profilo costiero 58 carta attivaQuali sono i principali mari italiani?, 58 - Come si presentano le coste italiane?, 58 - Studia con la carta, 58 - Capire Geografia, 59

Ambiente - La presenza umana sul mare 60Quali attività umane sono legate al mare?, 60 - Quali problemi sui mari d’Europa?, 60

Speciale - Parco Nazionale Arcipelago Toscano 62

Lezione 10 - Europa: i fiumi e i laghi 64 carta attivaQuali sono i principali fiumi d’Europa?, 64 - Quali sono i principali laghi d’Europa?, 64 - Studia con la carta, 64 - Capire Geografia, 65

Ambiente - L’ecosistema lacustre 66Proteggere la natura, 66

Lezione 11 - Italia: i fiumi e i laghi 68 carta attivaQuali sono le caratteristiche dei fiumi italiani?, 68 - Quali sono le caratteristiche dei laghi italiani?, 68 - Studia con la carta, 68 - Capire Geografia, 69

Ambiente - La presenza umana sui fiumi e i laghi 70Qual è il rapporto degli Europei con fiumi e laghi?, 70 - Una presenza sostenibile?, 70

Speciale - Il parco del Delta del Po 72

Lezione 12 - Europa: le pianure 74Quali sono le pianure in Europa?, 74 - Come si sono formate le pianure?, 74 - Studia con la carta, 74 - Capire Geografia, 75

Lezione 13 - Italia: le pianure 76Qual è la principale pianura italiana?, 76 - Quali sono le altre pianure italiane?, 76 - Studia con la carta, 76 - Capire Geografia, 77

Ambiente - La presenza umana nelle pianure 78Quale rapporto fra popolazione e pianure?, 78 - Quali problemi presenta l’intervento umano?, 78

Lezione 14 - Europa: le colline e le montagne 80 carta attivaQuali sono le regioni collinari europee?, 80 - Quali sono le montagne d’Europa?, 80 - Studia con la carta, 80 - Capire Geografia, 81

Lezione 15 - Italia: le colline e le montagne 82 carta attivaCome si presenta l’Italia collinare?, 82 - Quali sono i principali rilievi italiani?, 82 - Studia con la carta, 82 - Capire Geografia, 83

Ambiente - La presenza umana sui rilievi 84Quale intervento su montagne e colline?, 84 - Quali problemi comporta tale presenza?, 84

Speciale - Parco Nazionale del Vesuvio 86

Verifiche 88 Web testControlla le tue conoscenze, 88 - Lavora con la carta, 90 CartaZoom

UNITÀ 3 - EUROPA E ITALIA. LA POPOLAZIONE 91

Le parole della geografia umana 92Demografia, 92 - Densità della popolazione, 93 - Urbanizzazione. Conurbazioni. Megalopoli, 93 - Migrazioni, 94 - Culture ed etnie, 95

Lezione 16 - Il popolamento dell’Europa 96Dall’Antichità al XVII secolo, 96 - Dal XVIII al XX secolo, 96 - La situazione oggi, 96 - Studia con le immagini, 96 - Capire Geografia, 97

Lezione 17 - La popolazione europea rispetto a quella mondiale 98 carta attivaLa crescita della popolazione europea, 98 - Il calo della popolazione europea, 98 - geo datiStudia con la carta, 98 - Capire Geografia, 99

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Lezione 18 - Europa: la popolazione 100 carta attivaCome si presenta la popolazione europea?, 100 - Quale andamento ha la popolazione?, 100 - geo datiStudia con la carta, 100 - Capire Geografia, 101

Lezione 19 - Italia: la popolazione 102 carta attivaCome si presenta la popolazione italiana?, 102 - L’apporto degli immigrati, 102 - geo datiQuale andamento ha la popolazione?, 102 - Studia con la carta, 102 - Capire Geografia, 103

Lezione 20 - I flussi migratori in Europa 104 carta attivaDall’Antichità al dopoguerra, 104 - Dal dopoguerra ai giorni nostri, 104 -Studia con la carta, 104 - Capire Geografia, 105

Speciale - Emigrazione e immigrazione in Italia 106Tendenze dei fenomeni migratori in Italia, 106

Lezione 21 - Europa: le città 108 carta attivaCome sono le città europee?, 108 - Le conurbazioni europee, 108 - geo datiChe cosa si intende per megalopoli?, 108 - Studia con la carta, 108 - Capire Geografia, 109

Lezione 22 - Italia: le città 110 carta attivaCom’è il sistema urbano italiano?, 110 - Quali sono le metropoli italiane?, 110 - geo datiStudia con la carta, 110 - Capire Geografia, 111

Lezione 23 - Europa: culture ed etnie 112Razze o etnie?, 112 - Le caratteristiche dei popoli europei, 112 - Verso un’Europa multietnica, 112 - Studia con la carta, 112 - Capire Geografia, 113

Lezione 24 - Europa: le lingue 114Quali lingue si parlano in Europa?, 114 - Dove si parlano lingue europee nel mondo?, 114 - Studia con la carta, 114 - Capire Geografia, 115

Speciale - Lingue e dialetti in Italia 116Come si parla in Italia?, 116 - La questione della lingua, 116

Lezione 25 - Europa: le religioni 118Qual è il ruolo della religione in Europa?, 118 - Quali le altre presenze religiose?, 118 -Studia con la carta, 118 - Capire Geografia, 119

Verifiche 120 Web testControlla le tue conoscenze, 120 - Lavora con la carta, 122 CartaZoom

UNITÀ 4 - EUROPA E ITALIA. LA DIMENSIONE ECONOMICA 123

Le parole della geografia economica 124Economia, 124 - Geografia economica, 124 - Geografia e storia, 124 - Fattori dell’economia, 125 - Prodotto Interno Lordo (PIL), 125 - Prodotto Interno Lordo pro capite (PIL pro capite), 125 - Indice di Sviluppo Umano (ISU), 125 - Economia di mercato, 126 - Economia socialista o di Stato, 126 - Globalizzazione economica, 126 - Crisi economica, 127 - Deficit pubblico, 127 – Inflazione, 127 - Borsa, 127

Speciale - I settori dell’economia 128La classificazione delle attività economiche, 128

Lezione 26 - Europa e Italia: la condizione economica 130Dalla Comunità Economica all’Unione Europea, 130 - La forza economica di UE e Russia, 130 - Italia: la situazione economica, 130 - Studia con la carta, 130 - Capire Geografia, 131

Lezione 27 - Europa e Italia: lavoro e occupazione 132 geo datiIl ruolo del lavoro nello sviluppo economico, 132 - La situazione del lavoro in Europa, 132 - La situazione del lavoro in Italia, 132 - Studia con le immagini, 132 - Capire Geografia, 133

Lezione 28 - Europa: l’agricoltura 134 geo datiLe grandi regioni agricole europee, 134 - Le caratteristiche dell’agricoltura, 134 -Studia con la carta, 134 - Capire Geografia, 135

Lezione 29 - Italia: l’agricoltura 136 geo datiLe caratteristiche dell’agricoltura italiana, 136 - Quali sono i principali prodotti agricoli italiani?, 136 -Studia con la carta, 136 - Capire Geografia, 137

Ambiente - Modi di coltivare di ieri e di oggi 138L’origine dell’agricoltura, 138 - Agricoltura biologica e integrata, 139 - Che cosa sono le biotecnologie, 139

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Lezione 30 - Europa: l’allevamento e la pesca 140 carta attivaLo sviluppo dell’allevamento, 140 - L’importanza della pesca, 140 - Studia con la carta, 140 - Capire Geografia, 141 geo dati

Lezione 31 - Italia: l’allevamento e la pesca 142 carta attivaIl ruolo dell’allevamento in Italia, 142 - Il ruolo della pesca in Italia, 142 - Studia con la carta, 142 - Capire Geografia, 143 geo dati

Speciale - Il mercato del pesce a Catania 144

Lezione 32 - Europa: le risorse minerarie ed energetiche 146 carta attivaLe risorse minerarie in Europa, 146 - geo datiQuali sono e dove sono localizzate le principali fonti energetiche europee?, 146 - Le fonti energetiche alternative, 146 - Studia con la carta, 146 - Capire Geografia, 147

Ambiente - Il futuro delle risorse 148Il petrolio: una fonte di energia in esaurimento, 148 - Verso nuove fonti di energia, 149

Lezione 33 - Italia: le risorse minerarie ed energetiche 150 carta attivaL’attività mineraria italiana, 150 - Quali sono le fonti energetiche in Italia?, 150 - geo datiStudia con la carta, 150 - Capire Geografia, 151

Speciale - La globalizzazione in Europa 152Una definizione di globalizzazione, 152, Effetti della globalizzazione in Europa, 152

Lezione 34 - Europa: l’industria 154 carta attivaI caratteri dell’industria europea, 154 - Produzione industriale e occupazione, 154 - geo datiStudia con la carta, 154 - Capire Geografia, 155

Lezione 35 - Italia: l’industria 156Le fasi di sviluppo dell’industria italiana, 156 - L’industria italiana oggi, 156 - Studia con la carta, 156 - Capire Geografia, 157

Speciale - Deruta: la lavorazione della ceramica 158

Lezione 36 - Europa e Italia: il settore terziario 160Il settore dei servizi, 160 - Il terziario in Italia, 160 - Studia con le immagini, 160 - Capire Geografia, 161

Speciale - La società della conoscenza 162Cosa vuol dire «società della conoscenza», 162 - Memorandum europeo per l’educazione permanente, 163

Lezione 37 - Tempo libero e turismo 164 geo datiLe attività del tempo libero, 164 - L’industria del turismo, 164 - Il turismo responsabile, 164 - Studia con le immagini, 164 - Capire Geografia, 165

Speciale - Il turismo culturale in Italia 166

Lezione 38 - Europa: le reti stradali e ferroviarie 168 geo datiLa rete stradale europea, 168 - La rete ferroviaria europea, 168 - Studia con la carta, 168 - Capire Geografia, 169

Lezione 39 - Europa: le telecomunicazioni 170Cosa sono le telecomunicazioni?, 170 - Perché quella attuale viene chiamata «era delle telecomunicazioni»?, 170 - Studia con le immagini, 170 - Capire Geografia, 171

Verifiche 172 Web testControlla le tue conoscenze, 172 - Lavora con la carta, 174 CartaZoom

UNITÀ 5 - EUROPA E ITALIA. LA DIMENSIONE POLITICA 175

Le parole della geografia politica 176Politica, 176 - Geografia politica, 176 - Geopolitica, 176 – Stato, 177 - Sovranità, 177 – Territorio, 177 - Popolo, 177 - Nazione, 178 - Stato federale, 178 - Stato nazionale, 178 - Costituzione, 178 - Ordinamento dello Stato, 179 - Divisione dei poteri, 179

Speciale - La storia degli Stati europei 180

Lezione 40 - Gli Stati europei 182 geo datiUna divisione geopolitica dell’Europa, 182 - L’ordinamento degli Stati europei, 182 - Studia con la carta, 182 - Capire Geografia, 183

Speciale - La storia dell’integrazione europea 184Quando nasce l’idea di unità europea?, 184 - Come si arriva all’Unione Europea?, 184

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Lezione 41 - Come funziona l’Unione Europea 186Le competenze dell’Unione Europea, 186 - La formazione delle «leggi» europee, 186 - Come si vota nell’Unione Europea, 186 - Studia con le immagini, 186 - Capire Geografia, 187

Speciale - La seduta plenaria al Parlamento Europeo di Strasburgo 188La sede della democrazia europea, 188

Lezione 42 - Le politiche comunitarie 190 carta attivaL’Unione Europea nel mondo, 190 - Le politiche interne dell’Unione Europea, 190 - geo datiStudia con la carta, 190 - Capire Geografia, 191

Lezione 43 - Verso la Federazione Europea 192 geo datiLa crisi internazionale, 192 - Le prospettive dell’Unione Europea, 192 - Studia con le immagini, 192 - Capire Geografia, 193

Lezione 44 - Lo Stato italiano 194Qual è l’ordinamento politico italiano?, 194 - Quali sono i suoi organi principali?, 194 - Studia con le immagini, 194 - Capire Geografia, 195

Verifiche 196 Web testControlla le tue conoscenze, 196 - Lavora con la carta, 198 CartaZoom

UNITÀ 6 - GLI STATI EUROPEI 199

Carta - Europa fisica 200

Carta - Europa politica 202

Carta - Regione Iberica 203

Carta - Regione Franco-germanica 204

Carta - Regione Britannica 206

Carta - Regione Scandinava e Baltica 207

Carta - Regione Mediterraneo-balcanica 208

Carta - Regione Centro-orientale 210

Carta - Regione Russa 211

Lezione 45 - La Regione Iberica 212 carta attivaTra Atlantico e Mediterraneo, 212 - Il territorio, 213 - Il clima, 213 - La storia, 213

Lezione 46 - Spagna 214 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 214 - La popolazione e le città, 214 - L’economia, 215

Lezione 47 - Portogallo 216 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 216 - La popolazione e le città, 216 - L’economia, 216

- AndorraIl territorio, l’ordinamento, l’economia, 217

- GibilterraIl territorio, l’ordinamento, l’economia, 217

Verifiche 218 Web testControlla le tue conoscenze, 218 - Lavora con la carta, 219 CartaZoom

Lezione 48 - La Regione Franco-germanica 220 carta attivaUn comune antenato, 220 - Il territorio, 221 - Il clima, 221 - La storia, 221

Lezione 49 - Francia 222 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 222 - La popolazione e le città, 222 - L’economia, 223

Lezione 50 - Germania 224 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 224 - La popolazione e le città, 224 - L’economia, 225

Lezione 51 - Belgio 226 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 226 - La popolazione e le città, 226 - L’economia, 227

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- LussemburgoIl territorio, l’ordinamento, l’economia, 227

Lezione 52 - Paesi Bassi 228 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 228 - La popolazione e le città, 228 - L’economia, 229

Lezione 53 - Austria 230 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 230 - La popolazione e le città, 230 - L’economia, 231

- LiechtensteinIl territorio, lo Stato, l’economia, 231

Lezione 54 - Svizzera 232 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 232 - La popolazione e le città, 232 - L’economia, 233

- MonacoIl territorio, l’ordinamento, l’economia, 233

Verifiche 234 Web testControlla le tue conoscenze, 234 - Lavora con la carta, 235 CartaZoom

Lezione 55 - La Regione Britannica 236 carta attivaLe Isole Britanniche, 236 - Il territorio, 237 - Il clima, 237 - La storia, 237

Lezione 56 - Regno Unito 238 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 238 - La popolazione e le città, 238 - L’economia, 239

Lezione 57 - Irlanda 240 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 240 - La popolazione e le città, 240 - L’economia, 241

Verifiche 242 Web testControlla le tue conoscenze, 242 - Lavora con la carta, 243 CartaZoom

Lezione 58 - La Regione Scandinava e Baltica 244 carta attivaIl Nord Europa tra il Mar Baltico e l’Oceano Atlantico, 244 - Il territorio , 245 - Il clima, 245 - La storia, 245

Lezione 59 - Norvegia 246 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 246 - La popolazione e le città, 246 - L’economia, 247

Lezione 60 - Svezia 248 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 248 - La popolazione e le città, 248 - L’economia, 248

- DanimarcaIl territorio e l’ordinamento, 248 - La popolazione e le città, 248 - L’economia, 248

Lezione 61 - Finlandia 250 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 250 - La popolazione e le città, 250 - L’economia, 251

- IslandaIl territorio e l’ordinamento, 251 - La popolazione e le città, 251 - L’economia, 251

Lezione 62 - Estonia 252 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 252 - La popolazione e le città, 252 - L’economia, 252

- LettoniaIl territorio e l’ordinamento, 252 - La popolazione e le città, 253 - L’economia, 253

- LituaniaIl territorio e l’ordinamento, 253 - La popolazione e le città, 253 - L’economia, 253

Verifiche 254 Web testControlla le tue conoscenze, 254 - Lavora con la carta, 255 CartaZoom

Lezione 63 - La Regione Centro-orientale 256 carta attivaUn crocevia di popoli, 256 - Il territorio, 257 - Il clima, 257 - La storia, 257

Lezione 64 - Polonia 258 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 258 - La popolazione e le città, 258 - L’economia, 258

- Repubblica CecaIl territorio e l’ordinamento, 259 - La popolazione e le città, 259 - L’economia, 259

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Lezione 65 - Slovacchia 260 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 260 - La popolazione e le città, 260 - L’economia, 260

- UngheriaIl territorio e l’ordinamento, 261 - La popolazione e le città, 261 - L’economia, 261

Lezione 66 - Romania 262 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 262 - La popolazione e le città, 262 - L’economia, 262

- BulgariaIl territorio e l’ordinamento, 263 - La popolazione e le città, 263 - L’economia, 263

Verifiche 264 Web testControlla le tue conoscenze, 264 - Lavora con la carta, 265 CartaZoom

Lezione 67 - La Regione Mediterraneo-balcanica 266 carta attivaUna regione «difficile», 266 - Il territorio, 267 - Il clima, 267 - La storia, 267

Lezione 68 - Slovenia 268 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 268 - La popolazione e le città, 268 - L’economia, 268

- CroaziaIl territorio e l’ordinamento, 269 - La popolazione e le città, 269 - L’economia, 269

Lezione 69 - Bosnia-Erzegovina 270 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 270 - La popolazione e le città, 270 - L’economia, 270

- SerbiaIl territorio e l’ordinamento, 271 - La popolazione e le città, 271 - L’economia, 271

Lezione 70 - Albania 272 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 272 - La popolazione e le città, 272 - L’economia, 272

- MontenegroIl territorio e l’ordinamento, 273 - La popolazione e le città, 273 - L’economia, 273

- MacedoniaIl territorio e l’ordinamento, 273 - La popolazione e le città, 273 - L’economia, 273

Lezione 71 - Grecia 274 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 274 - La popolazione e le città, 274 - L’economia, 275

Lezione 72 - Cipro 276 geo datiIl territorio, l’ordinamento, la popolazione, 276 - L’economia, 276

- MaltaIl territorio, l’ordinamento, la popolazione, 276 - L’economia, 276

- San MarinoIl territorio, l’ordinamento, la popolazione, 277 - L’economia, 277

- Città del VaticanoIl territorio, l’ordinamento, la popolazione, 277 - L’economia, 277

Verifiche 278 Web testControlla le tue conoscenze, 278 - Lavora con la carta, 279 CartaZoom

Lezione 73 - La Regione Russa 280 carta attivaTra Europa e Asia, 280 - Il territorio, 281 - Il clima, 281 - La storia, 281

Lezione 74 - Russia 282 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 282 - La popolazione e le città, 282 - L’economia, 283

Lezione 75 - Ucraina 284 geo datiIl territorio e l’ordinamento, 284 - La popolazione e le città, 284 - L’economia, 284

- BielorussiaIl territorio e l’ordinamento, 285 - La popolazione e le città, 285 - L’economia, 285

- MoldaviaIl territorio e l’ordinamento, 285 - La popolazione e le città, 285 - L’economia, 285

Verifiche 286 Web testControlla le tue conoscenze, 286 - Lavora con la carta, 287 CartaZoom

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EconomiaIn origine la parola «economia» (dal greco anticoòikos=casa e nòmos=regola) indicava la gestione della casa e dei beni personali. Nel Settecentoquesto termine ha assunto il significato attuale:scienza che studia il funzionamento e le relazioniche riguardano la produzione, la distribuzionee il consumo di beni e servizi. Si può anche direche l’economia è la scienza che studia le forme e gli effetti del lavoro umano: in che modo è organizzato, quali prodotti si ottengono, come sono distribuiti e consumati.

Geografia e storiaLa geografia è legata alla storia da rapporti strettissimi: tutto ciò che avviene nel mondo per essere compreso va collocato nel tempo (di ciò si occupa la storia) e nello spazio (di ciò si occupa la geografia). Il tempo («quando») e lo spazio («dove») sono entrambi indispensabili per comprendere quanto avviene. Per comprendere la geografia economica è indispensabile conoscere gli aspetti principali della storia economica di una comunità e del suo territorio: un esempio molto importante è rappresentato dal fatto che su un determinato territorio sia stato introdotto o meno il sistema di produzione industriale.

Geografia economicaLa geografia economica è uno dei settori specializzati della geografia. Essa descrive le attività economiche di ciascun luogo del Pianeta, cioè i modi nei quali ciascuna comunità umana si organizza per produrre, distribuire e consumare i propri beni. La geografia economica cerca di comprendere le caratteristiche della vita economica di ciascuna comunità, esaminando i rapporti tra i fenomeni economici e gli aspetti di geografia fisica: per esempio studia l’influenzadel clima, della tipologia del territorio, della disponibilità di risorse naturali. Inoltre la geografia economica studia le relazioni tra i fenomeni economici e le caratteristiche di geografia umana della popolazione di un territorio, come la quantità di persone in età lavorativa, l’età media di una popolazione ecc.

Le parole della geografia economica

Adam SmithNell’immagine, un ritratto di Adam Smith (1723-90):

filosofo scozzese, autoredell’opera Sulla ricchezza

delle nazioni, è considerato il fondatore dell’economia

moderna. Sostenne fra l’altro che lo Stato non deveintervenire in materiaeconomica, partendo dal presupposto che

la tendenza di ciascun individuo a ottenere unguadagno costituisca il

meccanismo naturale perconseguire il benessere

dell’intera società.

Differenti attività economiche in luoghi diversiNella foto, una veduta aerea del distretto industriale della città di Seattle, negli Stati Uniti. Seattle sorge su un braccio di terra che separa l’Oceano Pacifico dal Lago Washington: questaposizione, e quindi le caratteristiche del territorio in cui la cittàsi sviluppa, ne hanno influenzato il modello economico.

Storia, geografia ed economia

Per comprendere ledifferenze economiche che

separano le varie regionidel mondo, è

indispensabile impiegareanche gli strumenti forniti

dalla storia. Molte dellecaratteristiche dei sistemi

economici africani, peresempio la scarsa

diffusione di industrie di trasformazione

e la diffusione di coltureintensive di proprietà di

grandi imprese estere, sonoriconducibili al passato

coloniale del continente.

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

Fattori dell’economiaSono fattori dell’economia le risorse che permettono il suo funzionamento: il lavoro umano; le materie prime; i mezzi finanziari che consentono di avviare e sviluppare le attività; gli strumenti, le macchinee le conoscenze che permettono la produzione e la distribuzione di beni e servizi.

Prodotto Interno Lordo (PIL)Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è l’espressione numerica del flusso complessivo di beni e serviziprodotti da un sistema economico, cioè da una comunità umana, come per esempio la popolazione di uno Stato, in un particolare periodo di tempo, normalmente un anno. Lo si ottiene valutandole quantità prodotte di beni e servizi ai prezzi di mercato e poi sommando i valori così ottenuti. Il PIL di uno Stato indica la ricchezza complessiva di quelloStato. Il PIL si calcola normalmente in dollari statunitensi.

Prodotto Interno Lordo pro capite (PIL pro capite)Dividendo il PIL di uno Stato per il numero dei suoiabitanti otteniamo il PIL pro capite: esso indica numericamente la ricchezza o il reddito mediodi ciascun abitante. Il PIL pro capite dipende dunquedalla ricchezza complessiva di un Paese e dal numerodei suoi abitanti. Pertanto è l’indicatore che rivela con maggiore precisione la condizione economica di un Paese, anche se non va mai dimenticato che esso esprime un dato medio, che non tiene conto delle differenze interne a ciascun Paese per quello cheriguarda la distribuzione della ricchezza. Il PIL pro capite si calcola normalmente in dollari statunitensi.

Indice di Sviluppo Umano (ISU)L’Indice di Sviluppo Umano (ISU) è un indicatoreper misurare la qualità della vita di una popolazione.È utilizzato dalle Nazioni Unite. Tiene conto, oltre che del reddito (rappresentato dal Prodotto Interno Lordopro capite), anche di altri fattori che influenzano le condizioni di vita, come il livello delle condizioni sanitarie (rappresentate dalla speranza di vitadi ogni persona che nasce in un determinato anno in un Paese) e il livello di istruzione (rappresentato dall’indice di alfabetizzazione degli adulti e dalle iscrizioni scolastiche). La media aritmetica di questi tre fattori dà un valore che può variare da 0 a 1. La media mondiale è di 0,722 (sotto la quale non scende nessun Paese europeo), quella europea è di 0,857.

PIL e PIL pro capiteNella tabella sonoindicati i primi dieciPaesi al mondo in base al Prodotto Interno Lordo(PIL). Viene indicatoanche il PIL pro capite: è possibile rendersi conto di come questo dipendadal numero complessivodegli abitanti. Giappone e Cina, che hanno un PILsimile, presentano un’accentuata differenzaper quanto riguarda il PILpro capite: il secondoPaese, infatti, è il piùpopoloso al mondo e la ripartizione del PILnazionale fra tutti i suoiabitanti determina un PIL pro capite basso.

Il lavoroIl lavoro umano è uno dei fattori dell’economia.

Il PIL e il PIL pro capite dei primi dieci Paesi del mondo

Paese PIL PIL/ab. in milioni di $ in $ USA

Mondo 60.689.812 -Stati Uniti 14.264.600 46.859Giappone 4.923.761 38.559Cina 4.401.614 3315Germania 3.667.513 44.660Francia 2.865.737 46.016Regno Unito 2.674.085 43.785Italia 2.313.893 38.996Russia 1.676.586 11.807Spagna 1.611.767 35.331Brasile 1.572.839 8197Unione Europea 18.394.115 33.775

L’ISU in Europa

meno di 0,722

da 0,722a 0,857

da 0,857a 0,925

più di 925

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SPECIALE

I settori dell’economiaLa classificazione delle attività economicheLe attività economiche sono strettamente legate fra loro: sarebbe poco utile,per esempio, produrre beni che nessuno vuole vendere o che è impossibile tra-sportare altrove. Per comprendere il funzionamento di un’economia si partedalla tradizionale divisione delle attività in tre settori: il settore primario, cheriguarda i beni forniti dalla natura e comprende l’agricoltura, l’allevamento, lapesca, l’acquicoltura, lo sfruttamento dei boschi e le attività minerarie; il set-tore secondario, che riguarda la trasformazione di materie prime o di altri be-ni in prodotti diversi, effettuata dall’industria e dalle attività artigianali; il set-tore terziario, che riguarda il trasporto, il commercio, le varie forme di distri-buzione e i servizi necessari alla vita di una comunità.

EdiliziaL’attività edilizia

riguarda laprogettazione

e la realizzazione di edifici e impianti

industriali.

Componentistica e meccanica di precisione

L’industria meccanica di precisioneproduce i componenti necessari

per la realizzazione di altri macchinari.

Industria tessile e dell’abbigliamento

L’industria tessile si occupa della produzione di filati,

della realizzazione di tessuti e del confezionamento di abiti.

Industria alimentareL’industria alimentaretrasforma e conserva i prodotti agricoli e dell’allevamento.

Industria del petrolio

Gli stabilimenti di raffinazione del

petrolio forniscono icombustibili necessari

per il funzionamento dei motori dei veicoli

e per la produzione di energia elettrica.

Settore primario

Settore

AgricolturaIl settore agricolo vedel’impiego di macchinari

in aziende ad altameccanizzazione accanto

ad altre più piccole spesso a conduzione familiare.

AcquicolturaL’allevamento di pesci

e molluschi è detto «acquicoltura». Viene realizzato in vasche d’acqua dolce o in bracci di mare prossimi

alla costa.

PescaLe attività di pesca

riguardano quella in mare e, in

misura minore, quella nei fiumi

e nei laghi.

Patrimonio boschivo e forestale

Boschi e foreste sonosfruttati principalmente

per il legname.

Estrazioni minerarie Le attività minerarie

riguardano l’estrazione di materie prime, dal carboneal sale, ai minerali metallici,

oltre a gas naturale e petrolio.

Allevamento Gli allevamenti sono adesso

realizzati con criteri industriali e di alta produttività.

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

Settore terziario

Produzione di energiaL’energia vieneprodotta da fonti nonrinnovabili (carbone,petrolio) o rinnovabili(energia idroelettrica,solare, eolica).

Metallurgia e siderurgiaLe industrie siderurgiche si occupano della lavorazione del ferro e dell’acciaio, quelle metallurgiche della lavorazione di altri metalli.

IndustriemetalmeccanicheLe industrie metalmeccanicheriguardano la produzione di automobili, mezzi di trasporto in generale e macchine utensili.

Industria elettrotecnica ed elettronicaLe industrie elettrotecniche edelettroniche forniscono componentiindispensabili per gran parte delle nostreattività e per prodotti come telefoni,computer, televisori.

Servizi variIl progresso tecnologico ha creato una serie di attività che vanno dalla telefoniaall’assistenza tecnica,all’istruzione a distanza,all’aggiornamentoprofessionale.

IntrattenimentoL’industria

dell’intrattenimento spazia dalla produzione

di film, documentari,trasmissioni

televisive, al settore della musica e

degli spettacoli in genere.

CommercioLa vendita

al dettaglio eall’ingrosso

fa parte del settore

del commercio.

Scuola e ricercaLa scuola è un fattoredecisivo dellosviluppo di una società.La ricerca scientifica permette di progredire in vari campi del sapere umano.

Cultura e turismo

Lo sfruttamentoeconomico del

patrimonio culturale e turistico, dai musei

al paesaggio, è uno dei settori

più importantidell’economia

italiana.

BancheLe banche e in genere il settoredel credito sonoindispensabili per lo sviluppodell’economia.

TelecomunicazioniL’industria delletelecomunicazioni è un settore ad altatecnologia che includeanche i satelliti.

Industria chimicaL’industria chimica si occupa della produzionee trasformazione di sostanze indispensabiliper gli altri settoriindustriali, come le sostanze necessarieall’industria farmaceutica, le materie plastiche,i concimi chimici.

secondario

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Dalla Comunità Economica all’Unione EuropeaDopo la Seconda Guerra Mondiale l’Europa occidentale si av-viò verso la ricostruzione e l’integrazione in un mercato uni-co: nel 1957 nacque la Comunità Economica Europea(CEE) che è stata il nucleo dell’attuale Unione Europea (UE).Dopo il 1989, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, al-tri Paesi dell’est europeo adottarono l’economia di mercato,entrando successivamente nell’UE.L’Unione Europea è oggi composta da 27 Stati, e comprendeormai una parte rilevantissima del continente. Al suo internovive la gran parte dell’intera popolazione europea: 500 milio-ni di persone, con storie, lingue e culture differenti, hanno in-fatti scelto di agire di comune accordo, soprattutto nelle mate-rie economiche e finanziarie.

La forza economica di UE e RussiaL’Unione Europea non è ancora una federazione sovrana-zionale con una politica unica, ma è già la prima potenzaeconomica del mondo: produce infatti il 30% del ProdottoInterno Lordo (PIL) mondiale e sviluppa poco meno del 20%del commercio mondiale, cioè degli scambi fra tutti i Paesi.Il PIL europeo, cioè la ricchezza prodotta in un anno dal-l’Unione Europea, si aggira sui 16 mila miliardi di dollari (11mila miliardi di euro) con un PIL pro capite (a testa) stimatointorno a 31.000 dollari (20.000 euro).La recente crisi finanziaria ed economica mondiale, inizia-ta nel 2008, ha arrestato i ritmi di crescita europei (passatidal 2,7% del 2007 al 1,4% del 2008). Il più significativo dei Paesi europei non aderente all’Unio-ne Europea è la Federazione Russa, che da sola produceun PIL di 2300 miliardi di dollari e che fa parte del ristret-to gruppo di Paesi detto «BRIC» (dalle iniziali di Brasile,Russia, India, Cina), che comprende quegli Stati che stannovivendo uno sviluppo economico che li porterà rapida-mente nelle condizioni dell’America del Nord, Europa oc-cidentale, Australia e Giappone.

Italia: la situazione economicaAnche l’Italia ha registrato un andamento economico similea quello dei Paesi della zona dell’euro: dopo due anni di cre-scita sostenuta, fra il 2006 e il 2007, nel 2008 l’economia ita-liana ha subito un sensibile rallentamento, dovuto agli effet-ti della crisi globale iniziata proprio in quell’anno.Gli effetti della crisi, assieme ad altri fattori, hanno inciso an-che sulle finanze dello Stato: Il debito pubblico, che erastato ridimensionato nel corso del biennio precedente, ètornato a crescere.

Studia con la cartaDue potenze economiche in Europa: UE e RussiaTutti i Paesi aderenti all’Unione Europea hanno tratto vantaggiodall’unione economica, in particolare quelli di più recente adesione, i Paesi dell’Est europeo, il cui reddito è cresciuto negli ultimi anni a una media del 5,5% annua, superiore di tre o quattro punti alla crescita degli anni precedenti.Nella carta sono evidenziati in giallo i 27 Paesi aderenti all’Unione Europea e in verde la Federazione Russa (o Russia). Nel planisfero in basso, invece, la Russia e gli altri tre Paesi definiti «BRIC».

Europa e Italia:la condizione economica

LEZIONE 26

Belgio 1957Francia 1957Italia 1957Germania (ex Rep Fed. Tedesca) 1957Lussemburgo 1957Paesi Bassi 1957Danimarca 1973Irlanda 1973Regno Unito 1973Grecia 1981Portogallo 1986Spagna 1986Austria 1995

Finlandia 1995Svezia 1995Cipro 2004Estonia 2004Lettonia 2004Lituania 2004Malta 2004Polonia 2004Rep. Ceca 2004Slovacchia 2004Slovenia 2004Ungheria 2004Bulgaria 2007Romania 2007

Paese anno di adesione

all’UE

Paese anno di adesione

all’UE

Brasile

India

Cina

Russia

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

Capire Geografia

Guida allo studio1) CEE è il nome che assumerà

l’Unione Europea, quando diverrà una federazione di Stati.❒ a. vero ❒ b. falso

2) Nel 2008 la crescita economicaeuropea è aumentata.❒ a. vero ❒ b. falso

3) I Paesi del BRIC, di cui la Russia faparte, raggiungeranno presto livelli di elevato sviluppo economico.❒ a. vero ❒ b. falso

4) L’economia italiana mostra tendenzeeconomiche differenti dal resto dell’UE.❒ a. vero ❒ b. falso

CartaZoomOsserva la carta politica dell’Europa (p. 202). Dove si trovano i Paesi chehanno fatto ingresso nell’UE nel 2007?Sapresti dire perché?

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Il ruolo del lavoro nello sviluppo economicoLo sviluppo economico dipende da molti fattori ma, allasua base, c’è soprattutto il lavoro umano, cioè la capacitàdegli esseri umani di svolgere una gamma di attività che per-mettono di produrre beni e servizi. L’Unione Europea indica nei propri documenti le risorse uma-ne (il lavoro, l’intelligenza e la creatività della popolazione)come il primo fattore del proprio sviluppo.

La situazione del lavoro in EuropaIn Europa, in media, l’età lavorativa, cioè il periodo della vi-ta destinato al lavoro, è compresa fra i 15 e i 64 anni di età. Sichiama popolazione attiva quella parte della popolazione inetà lavorativa che comprende gli occupati e coloro che cerca-no un’occupazione. Nell’Unione Europea attualmente risul-ta disoccupato il 9,3% della popolazione attiva, che rappre-senta circa il 66% della popolazione in età lavorativa.Le principali tendenze del lavoro in Europa sono: • la predominanza del settore terziario (quasi i 3/4 del to-

tale degli occupati); • la diminuzione del numero delle persone in età lavora-

tiva a causa dell’invecchiamento della popolazione; • l’aumento del tasso di disoccupazione (che nel biennio

2007-2009 è cresciuto di quasi 2 punti percentuali) anchea causa della crisi economica iniziata nel 2008;

• la crescita della quota di lavoratori immigrati;• l’esigenza di un continuo aggiornamento professionale

che valorizzi le nuove opportunità offerte dalla tecnologia.

La situazione del lavoro in ItaliaIl nostro Paese rispecchia le tendenze in atto nel resto d’Euro-pa. In particolare vanno rilevati due fenomeni:• In primo luogo, l’incremento della percentuale di occupa-

ti del terziario, a scapito degli altri due settori: attualmente iservizi impiegano il 65,9% degli occupati, contro il 4% delprimario, che negli ultimi 5 anni ha perso 1/5 degli occupa-ti, e il 30,1% del secondario (di cui ben il 67% lavora nellepoche grandi imprese, che costituiscono meno dell’1% deltotale). Il fenomeno è legato a molti fattori: i principalisono il progresso tecnologico, che ha ridotto l’esigenza dimanodopera del primario e del secondario, e le accresciu-te esigenze della popolazione, che ha raggiunto alti livellidi benessere, incrementando la domanda di servizi.

• In secondo luogo, l’aumento della disoccupazione, le-gato alla recente crisi: il tasso di disoccupazione ha supe-rato il 7% (nel 2006 si registrava il 6,3%); la maggioranzadi nuovi occupati è costituita da immigrati, o da coloroche hanno un contratto di lavoro a tempo determinato.

Studia con le immaginiI cambiamenti degli ultimi cinquant’anni Negli ultimi cinquant’anni, in Europa, si sono registrati molticambiamenti nella distribuzione degli occupati nei tre diversisettori economici.Nel 1950, nei Paesi europei occidentali a più alto sviluppo industriale, il settore primario continuava a occupare la maggiorquota di lavoratori, mentre gli occupati nel settore secondarioerano più di quelli del terziario. Negli anni Settanta il settoreprimario, in par ticolare l’agricoltura, comprendeva molti menooccupati degli altri due settori; in quel mo mento le industrieoccupavano più del 40% dei lavoratori. Nel 2007 il settore primario risultava ancora in diminuzione, mentre i lavoratori del settore terziario avevano raggiunto la quota del 70% degli occupati.

Europa e Italia: lavoro e occupazione

LEZIONE 27

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

I cambiamenti nella suddivisione degli addetti ai tresettori in Europa occidentale negli ultimi cinquant’anniConfrontando i tre grafici puoi osservare che dal 1950 in poi si èaccentuato lo spostamento dei lavoratori dal settore primario al settore secondario e soprattutto al settore terziario.

45%

15%

5,2%

30%

41%

24,8

%25%

44%

70%

Guida allo studio1) L’Unione Europea

indica nelle risorseumane: ❒ a. il proprio principalefattore di sviluppo❒ b. uno dei vari fattori di sviluppo economico

2) In Europa il numero di persone in etàlavorativa: ❒ a. è in costanteaumento❒ b. è in costantediminuzione

3) In Italia la maggiorparte degli occupati del settore secondariolavora per le grandiimprese. ❒ a. vero❒ b. falso

Capire Geografia

Geo-recordL’occupazione in Europa• Occupazione totale 65,9% della popolazione

in età lavorativaOccupazione femminile* 59,1% in età lavorativaOccupazione maschile 72,8% in età lavorativa

• Disoccupazione totale 9,3% della popolazione attiva

Disoccupazione femminile 9,2% della popolazione attiva

Disoccupazione maschile 9,5% della popolazione attiva

* (Le attività domestiche, cioè il lavoro di casalinga, non sonoriconosciute come un lavoro vero e proprio e quindi le casalinghenon sono conteggiate nelle statistiche che esaminano il tasso di occupazione e di disoccupazione)

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AMBIENTE

Modi di coltivaredi ieri e di oggi

L’agricoltura modernaNella foto accanto vediamo una

mietitrebbiatrice, cioè una macchina agricolache effettua contemporaneamente le operazioni

di mietitura, cioè di taglio del grano, e ditrebbiatura, ossia di separazione delle varie parti

del grano. Le attività agricole, soprattutto nei Paesi sviluppati, utilizzano mezzi

di alta tecnologia che permettono di aumentare il raccolto riducendo

il numero delle persone da impiegare nel lavoro.Gli sviluppi della chimica, l’uso di

insetticidi e la selezione di coltivazioni piùresistenti hanno da una parte moltiplicato i prodotti e dall’altra contaminato terreni

e falde acquifere e ridotto la varietà delle specie coltivabili.

L’origine dell’agricolturaL’agricoltura ha avuto origine in Asia circa 10.000 an-ni fa (Prima Rivoluzione Agricola) e si è diffusa in Eu-ropa nei millenni successivi: per molto tempo la mag-gioranza della popolazione mondiale ha vissuto nellecampagne, lavorando la terra con tecniche rimaste so-stanzialmente uguali per secoli, nonostante alcune im-portanti innovazioni come la rotazione «Norfolk».Nel XIX secolo, con lo sviluppo dell’industria, si è as-sistito in Europa contemporaneamente al trasferimentodi un numero crescente di persone dalle campagne al-le città e all’avvio della meccanizzazione dell’agricol-tura con l’utilizzo di prodotti dell’industria chimica perrendere più fertili i campi e per proteggere i raccoltidai parassiti e dagli insetti (Seconda RivoluzioneAgricola). Si è così passati da un’agricoltura esten-siva (praticata su appezzamenti di grandi dimensio-ni con l’impiego di molti addetti e un modesto sfrut-tamento produttivo) a un’agricoltura intensiva (cioèsfruttando al massimo il terreno, anche di piccole di-mensioni, con un minor numero di lavoratori).

Un’importante innovazione: la rotazione «Norfolk»In Gran Bretagna, durante la seconda metà del Settecento, si diffuse la rotazionechiamata «Norfolk»: su uno stesso appezzamento di terra, diviso in quattro parti, in un ciclo della durata di quattro anni, venivano alternate colture da rinnovo (rape, mais, patate, canapa, pomodori), colture foraggere che rinvigorivano la fertilità del terreno (trifoglio) e colture da sfruttamento (grano, orzo).

Frumento

Trifoglio

RapeOrzo

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

Modificazioni geneticheNella foto accanto, due piante di riso fatte crescere in uno stato disimulata siccità. La pianta a destra, modificata geneticamente, ha

opposto maggiore resistenza alle condizioni climatiche avverse e mostra una crescita maggiore rispetto alla pianta

così come si trova in natura.

Agricoltura biologica e integrataL’uso di sostanze chimiche ha dato dei vantaggi dalpunto di vista produttivo, ma non mancano le preoccupa-zioni sulla nocività dei prodotti per la salute degli agricol-tori e dei consumatori. Per questo da qualche anno c’è una crescente tenden-za verso un’agricoltura basata sull’uso di concimi, ferti-lizzanti e fitofarmaci di origine naturale, e quindi nonchimico-industriale. Questo tipo di agricoltura si chiamaagricoltura biologica. La conferma che si va facendo strada un modo di colti-vare più compatibile con la salvaguardia dell’ambiente edella salute viene dall’agricoltura integrata che, purnon essendo rigidamente biologica, fa un uso moderatodi prodotti chimico-industriali e li integra con prodotti etecniche biologiche.

Che cosa sono le biotecnologieLe biotecnologie, in particolare una loro branca chiama-ta ingegneria genetica, si occupano tra l’altro dellacreazione in laboratorio di vegetali originati dalla mo -dificazione delle loro caratteristiche genetiche: le piantecosì ottenute sono chiamate Organismi Geneticamen-te Modificati (OGM). Rispetto agli organismi di partenza, gli OGM sono studia-ti appositamente per offrire rese più elevate, una maggio-re resistenza agli sbalzi di clima e agli attacchi di parassitie malattie: sono perciò organismi più facilmente produci-bili e commerciabili. Per questo in alcune parti del mon-do si tende a produrre, per esem pio, mais e soia genetica-mente modificati. Questo tipo di agricoltura desta dubbi e preoccupazioniin Europa (negli Stati Uniti invece è ormai diffusa). Nonsi conoscono ancora le conseguenze sull’ambiente (gliOGM ten dono a con ta minare, modificandoli ge ne ti ca -mente, anche i prodotti na turali) e sulla salute umana,perché non si sa con certezza quali conseguenze, con iltempo, il loro utilizzo – per esem pio, a scopi alimenta -ri – possa avere. La legislazione dell’Unione Europea prevede che ogninuovo OGM possa essere immesso sul mercato solo sespecificatamente autorizzato, con una procedura di rigi-do controllo.

Coltivazioni rispettose degli equilibri ambientaliL’agricoltura biologica si prefigge di favorire la fertilità del suolo,evitando lo sfruttamento intensivo e praticando l’alternanza delle colture, e di rispettare gli equilibri e la biodiversità,considerando quest’ultima come un indispensabile strumento di tutela della salute delle coltivazioni. Limita al minimo l’impiego di sostanze di sintesi e si oppone alle coltivazioni geneticamentemodificate.

Le biotecnologieLa ricerca nel campo delle biotecnologie permette di selezionare organismi dalle caratteristiche particolari che possono essere sfruttate in campo industriale o alimentare. Questa selezione, tuttavia, potrebbe avere conseguenze negative per la salute e l’ambiente che ancora non sappiamo prevedere. Nell’immagine, alcuni germogli vengono osservati in uno speciale contenitore chiamato «capsula petri».

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VERIFICHEAttenzione! Puoi continuare a verificare on line la tua preparazione, svolgendo gli web test.

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 1. Oggi l’Unione Europea è la seconda potenza economica

del mondo dopo i Paesi definiti «BRIC».❏ a. Vero ❏ b. Falso

2. I Paesi che fanno parte del gruppo chiamato BRIC sono:❏ a. Brasile, Russia, Indonesia, Cina❏ b. Belgio, Russia, India, Cina❏ c. Brasile, Russia, India, Cina

3. Che cosa ha caratterizzato l’andamento economico dell’Italia a partire dal 2008? .................................................................................................................................................................................

4. Da che cosa dipende lo sviluppo economico? ........................................................................................................................................

5. Si chiama popolazione attiva quella parte di popolazione in età lavorativa che comprende gli occupati e le persone in cerca di occupazione.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Cancella il termine sbagliato 6. In Italia attualmente si registra [una diminuzione] [un aumento]

degli occupati nel settore terziario. Risulta invece [in crescita] [incalo] il settore primario che impiega il [4%] [10%] degli occupati. Ilsettore secondario impiega il 30,1% [della popolazione in età lavo-rativa] [degli occupati]. Aumenta [l’occupazione] [la disoccupazio-ne], il cui tasso ha superato il [7%] [10%]. La maggioranza deinuovi occupati è formata da [giovani sotto i 25 anni] [immigrati] eda coloro che hanno un contratto a tempo determinato.

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 7. Quante sono e quali sono le grandi aree agricole che possiamo

individuare in Europa? ..........................................................................................................................................................................

8. Tra le produzioni più diffuse in Europa ci sono: ❏ a. cereali, riso, patate, cacao, zucchero ❏ b. cereali, foraggio, cotone, caffè, tè❏ c. cereali, foraggio, barbabietola da zucchero,

patate, olio

9. Che cosa si intende per meccanizzazione dell’agricoltura? .........................................................................................................................................................................................................................

10. Quali sono i prodotti principali dell’agricoltura italiana?..........................................................................................................................................................................................................

11. Con il termine vinificazione si intende: ❏ a. la produzione di vini tipici❏ b. l’insieme delle trasformazioni con le quali dalle uve

si ottiene il vino❏ c. tutto ciò che è relativo al vino e alla sua produzione

12. Che cos’è la zootecnia? ...................................................................................................................................................................

13. La transumanza è:❏ a. il trasferimento del bestiame su terreni più favorevoli

a seconda delle stagioni❏ b. l’applicazione di metodi scientifici all’allevamento e

allo sfruttamento degli animali❏ c. un importante sviluppo nel campo dell’allevamento

avvenuto nel XIX secolo

14. I principali prodotti ittici dei mari italiani sono: alici, sarde, tonni, sgombri, molluschi, crostacei.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

15. Pesca e acquicoltura sono due termini che indicano lo stesso tipodi attività.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Completa opportunamente: non tutti i termini proposti sono corretti 16. In Europa presentano la ..................................... disponibilità di ri-

sorse ....................... la ......................................., ricca di ferro, el’area centro-orientale fino alla fascia che va dalla catena ..................................... al .............................. In questa parte dell’Europaorientale sono infatti presenti grandi riserve di .................... e di car-bone e una grande varietà di minerali come ............................,................................, piombo. I giacimenti di petrolio sono ..............................................: sono presenti soltanto nel ............................e ...................................

Mar Caspio - oro - energetiche - uranio - degli Urali Mare del Nord - zinco - Germania - rame - maggiore

minore - argento - scarsi - minerarie - numerosi - Scandinavia Mar Nero - del Caucaso - ferro

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 17. Tra le fonti energetiche rinnovabili rientrano:

❏ a. sole, vento, energia nucleare❏ b. acqua, sole , vento ❏ c. acqua, sole , gas naturale

18. L’attività estrattiva italiana è particolarmente rilevante? ............................................................................................................................................................................................................................

19. Il nostro Paese è autosufficiente dal punto di vista minerario ed energetico? Perché? ............................................................................................................................................................................................................................................................................

20. Una centrale geotermica è:❏ a. un impianto per la produzione di energia elettrica

ottenuta dalla combustione di gas naturale❏ b. un impianto per la produzione di energia elettrica

ottenuta sfruttando il calore interno della Terra

a CONTROLLA LE TUE CONOSCENZE

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Unità 4 - Europa e Italia. La dimensione economica

21. Qual è l’area più industrializzata del continente europeo? Quale area invece si presenta più arretrata per quanto riguarda lo sviluppo delle industrie? ...............................................................................................................................................................

Cancella il termine sbagliato 22. In Europa gli occupati nel settore industriale sono [in crescita] [in

diminuzione]. Questo fenomeno è dovuto a diversi fattori: l'intro-duzione del lavoro [automatizzato] [artigianale], soprattutto insettori come [le telecomunicazioni] [quello siderurgico], il tessi-le e l’automobilistico; la delocalizzazione, cioè il trasferimento[della produzione] [della progettazione] spesso in Paesi extraeu-ropei nei quali il costo [del lavoro] [dei prodotti finiti] è minore;la deindustrializzazione, dovuta alla scelta di investire capitali nelsettore [primario] [terziario].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 23. Con l’espressione «delocalizzazione delle industrie» si intende:

❏ a. il luogo dove si trovano le industrie❏ b. il trasferimento della produzione industriale❏ c. le fasi del lavoro automatizzato

24. In Italia l’industria è presente in maniera omogenea? ..........................................................................................................................

Cancella il termine sbagliato 25. Negli anni [Cinquanta e Sessanta] [Cinquanta] del Novecento nel

triangolo [Torino-Milano-Venezia] [Torino-Milano-Genova] si con-centrarono [grandi] [grandi e medie] industrie. Verso quest’area si ve-rificò una grande emigrazione di lavoratori [dal Sud d’Italia] [dall’Eu-ropa orientale]. Ci fu perciò un [calo] [aumento] dell’occupazionenel settore agricolo e la nascita dei cosiddetti [triangoli industriali][distretti industriali].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 26. Come si chiama anche il settore economico terziario? Perché?

.....................................................................................................

.....................................................................................................

27. Perché in Europa si parla di terziarizzazione dell’economia?..........................................................................................................................................................................................................

28. Con il termine globalizzazione si intende il crearsi di un mercatounico su scala mondiale che ha prodotto come conseguenzamodifiche profonde anche nel mondo finanziario, dei trasporti e del commercio.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

29. L’Italia è stata interessata da una crescita notevole del settoreterziario come altri Paesi dell’Europa occidentale? La terziarizzazione dell’economia quale tipo di societàcontraddistingue? ......................................................................................................................................................................................

30. In Italia è impiegato nel settore terziario il:❏ a. 47% degli occupati❏ b. 57% degli occupati❏ c. 67% degli occupati

31. Da che cosa è stato provocato l’aumento del tempo libero nelcorso del XX secolo? .......................................................................................................................................................................................................................................................................................

32. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2009 ci sonostati in tutto il Pianeta:

❏ a. quasi 500 milioni di turisti❏ b. 700 milioni di turisti❏ c. quasi un miliardo di turisti

33. Nel 2009 l’Europa è stata una delle mete turistiche più frequentate.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

34. Che cosa si intende con l’espressione «turismo responsabile»?....................................................................................................................................................................................................................

35. Il Paese europeo più visitato nel 2009 è stato: ❏ a. la Spagna❏ b. l’Italia❏ c. la Francia❏ d. la Grecia

36. In Europa esiste una rete stradale e autostradale molto sviluppata? ..........................................................................................................................................................................................................

37. Che cos’è l’auto ibrida? ................................................................ ..........................................................................................................................................................................................................

38. Attualmente per quanto riguarda il trasporto ferroviario in Europasi sta investendo in particolar modo sui TAV, treni ad alta velocità.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

Cancella il termine sbagliato 39. L’Europa è all’avanguardia nel settore dell’informatica e delle te-

lecomunicazioni insieme a [America] [America settentrionale] e[Giappone] [Cina]. L’informatica consente di trasmettere le infor-mazioni attraverso [l’elaborazione elettronica] [Internet]. Le tele-comunicazioni permettono di comunicare informazioni [a di-stanza] [con il telefono cellulare].

Rispondi opportunamente alle seguenti richieste 40. Quali sono le tre modalità di trasmissione televisiva? ...................

.....................................................................................................

.....................................................................................................

41. Internet è stato inventato: ❏ a. nel 1980❏ b. negli anni Sessanta del Novecento❏ c. negli anni Settanta del Novecento

42. Si calcola che attualmente gli utenti di Internet siano più di 700milioni. In particolare, in Italia l’80% dei giovani fra i 15 e i 17 annilo utilizza regolarmente.

❏ a. Vero ❏ b. Falso

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LEZIONE 45

Una penisola «quadrata»L’immagine satellitare mostra molto bene la caratteristica forma della Penisola Iberica,simile a un massiccio quadrato. A questaforma si devono le notevoli differenzeclimatiche fra aree costiere e aree interne,differenze che si ripercuotono sull’economia e sulle diverse forme di vita presenti.

C o s t a d e l S o l

Co s t a D o r a d a

C o s t a B

ra

va

C o s t a B l a n

ca

G o l f o

d i C a d i c e

G o l f o

d i B i s c a g l i a

Stretto di Gibilterra

OCEANOATLANTICO

MAR MEDITERRANEO

MADRID

ANDORRALA VELLA

Almería

Cartagena

Huelva

Badajoz

Alicante

Albacete

Bilbao

Santander

GijónOviedo

León

Vigo

Valladolid

Salamanca

BurgosPamplona

Lérida

Tarragona

Cadice

Granada

Palma

Murcia

Córdoba

Valencia

Saragozza

Siviglia

Málaga

Barcellona

C a n t a b r i a

P r o v .B a s c h e

G a l i z i a A s t u r i e

N a v a r r a

A r a g o n a C a t a l o g n a

C a s t i g l i a - L e ó n

C a s t i g l i a - L a M a n c h a

E s t r e m a d u r a

M u r c i a

L a R i o j a

A n d a l u s i a

Va

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Duero

Duero

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Guadiana

Guadalquivir

Tago

Ebro Ebro

Minorca

Ibiza

Formentera

MaiorcaB

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S I E R R A N E V A D A

S I E R R A M O R E N A

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M O N T I C A N T A B R I C I

Sierra de Gata

Sierra de Gredos Sierra de Guadarrama

M e s e t aS e t t e n t r i o n a l e

M e s e t aM e r i d i o n a l e

Mulhacén3478

2430Peñalara

2592Almanzor

Picos de Europa2648

Pico de Aneto3404

Vignemale3303

Guadalajara

Segovia

Logroño

Figueres

Castelló de la Plana

Candia

Cuenca

Zamora

LugoSantiago deCompostela

Toledo

Mérida

Algeciras

Linares

Cáceres

Ceuta (Sp.)

Jerez dela Frontera

Porto

SetúbalAlmada

Coimbra

Braga

Beja

Évora

Amadora

Santarém

Fátima

Leiria

Odemira

Portalegre

Aveiro

Sines

Vila Real

Bragança

Viana do Castelo

Guarda

Castelo Branco

Faro

LISBONA

Douro

Tejo (Tago)

Mondego

Serra da Estrela 1991

Malhão da Estrela

A l g a r v e

M i n h o

Al

en

te

jo

A R C I P E L A G O D E L L E A Z Z O R R E

2351Pico Alto

CorvoFlores

Graciosa

TerceiraFaial

Pico

São Jorge

São Miguel

Santa Maria

La Regione IbericaDov’è?

A R C I P E L A G O

D I M A D E I R A

Pico Ruivo1862

Madeira

Porto Santo

Tra Atlantico e MediterraneoLa Regione Iberica è collocata all’estremità sud-occidentale del continente europeo. Sipresenta come un’unica grande penisola protesa verso il Mar Mediterraneo nella parteorientale, verso l’Oceano Atlantico nella parte occidentale e delimitata, a nord-est, dallacatena montuosa dei Pirenei. Il suo territorio è diviso fra tre Stati: la Spagna, che occupapiù dell’80% della penisola, il Portogallo e la piccolissima Andorra.A differenza delle altre penisole europee, che si allungano sui mari che le circondano,la Penisola Iberica ha una forma tozza, simile a un grande rettangolo: una buona partedel suo territorio è dunque lontana dal mare e ciò determina le nette differenze clima-tiche fra le regioni costiere e quelle più interne.Le popolazioni che abitano la Penisola Iberica, anche se con particolarità e differenze, sonolegate da vicende storiche, cultura e tradizioni in gran parte comuni. Al di là delle etnieche si sono avvicendate nel corso dei secoli, delle varie lingue che caratterizzano in modomolto profondo le diverse regioni, delle usanze che spesso risentono delle dominazioni stra-niere, la Penisola Iberica presenta una sua identità che la distingue dal resto d’Europa.

Clicca su Madrid per visualizzare una carta che mostra la distribuzione e la densità della popolazione spagnola sul territorio.

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I Paesi dellaRegione Iberica1. Spagna2. Portogallo3. Andorra

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Unità 6 - Gli Stati europei

Il territorioLa Penisola Iberica si estende per 581.908 km2. È circondata peril 90% dal mare e collegata alla terraferma per il restante 10%dalla catena dei Pirenei; le sue coste sono lunghe circa 4100km. Gran parte del territorio continentale della Regione Ibericaè occupato da un vasto altopiano, la Meseta, che presentaun’altitudine media di 600 m slm. Questo altopiano è delimita-to da varie catene montuose: a nord-est la catena dei Pirenei,che segna il confine tra la Francia e la Penisola Iberica, separan-do la regione dal resto d’Europa; a nord la Cordillera Cantabri-ca; a sud la Sierra Morena e il Sistema Betico a ridosso dellacosta mediterranea, a sua volta costituito da una serie di catenefra le quali la Sierra Nevada, con il massimo rilievo dellaRegione, il Cerro Mulhacén (3478 m). Altri sistemi montuosiinterrompono il vasto corpo dell’altopiano della Meseta: ilSistema Iberico e il Sistema Centrale, che corre dalla Serrada Estrela, nel centro del Portogallo, verso est. Le principali pia-nure della regione sono quella dell’Andalusia a sud, attraversa-ta dal fiume Guadalquivir e chiusa fra il Sistema Betico e la Sier-ra Morena, e la pianura dell’Alentejo, a sud della Serra daEstrela. La Penisola Iberica è attraversata da numerosi fiumi, frai quali vanno ricordati il Tago, fiume più lungo della regione(1007 km), e l’Ebro, massimo bacino idrografico (83.093 km2).Altri importanti fiumi sono il Guadalquivir, a sud della SierraMorena, e la Guadiana, a nord: entrambi sfociano nell’OceanoAtlantico. Scarseggiano invece i laghi: il maggiore è l’Albufera,una laguna nei pressi di Valencia, sulla costa mediterranea.Quattro gli arcipelaghi: le Canarie nell’Oceano Atlantico e leBaleari nel Mar Mediterraneo appartengono alla Spagna; l’arci-pelago di Madeira e quello delle Azzorre, entrambi nell’Ocea-no Atlantico, sono territori portoghesi.

Il climaIl clima della Regione Iberica presenta differenze accentuate. A nord e lungo le coste occidentali è di tipo atlantico, con fre-quenti e copiose precipitazioni e vegetazione caratterizzata davaste foreste; nell’interno, sulla Meseta, è di tipo continentale,caratterizzato da scarsa piovosità; lungo le coste meridionali equelle orientali è di tipo mediterraneo, con temperature inver-nali miti ed estati calde.

La storiaIl nome della regione deriva dagli Iberi, deno-minazione attribuita dallo storico greco Ero-doto (V secolo a.C., nell’immagine) agli an-tichi abitanti di queste terre, giunti forsedall’Africa in tempi remoti. Gli Iberi ebbe-ro intensi rapporti commerciali sia con iCelti, a nord (i Romani, quando occuparo-no la Penisola Iberica, parlavano infatti diCeltiberi), sia con i Fenici del Nord Africa.Le vicende storiche comuni all’intera Re-gione sono state: la dominazione romana(III secolo a.C.-V secolo d.C.); l’insedia-mento dei Visigoti (V secolo); la domina-zione araba, con la grande civiltà che fiorì apartire dall’VIII secolo, che tuttavia non si este-se all’intero territorio. La Reconquista (Riconquista) della Regione daparte dei regni cristiani va dal IX al XV secolo: nell’XIsecolo sorsero il Regno d’Aragona e di Castiglia; nel XII seco-lo il Regno di Portogallo; nel XV secolo Castiglia e Aragona siriunirono nel Regno di Spagna. Nel XV e nel XVI secolo Spa-gna e Portogallo furono protagonisti delle grandi esplorazio-ni marittime: entrambi hanno avuto possedimenti coloniali inAmerica e in Africa. Nel XX secolo Spagna e Portogallo hanno vissuto l’esperien-za della dittatura, in Portogallo con il regime di Salazar dal1932; in Spagna con il regime di Francisco Franco, insedia-tosi alla guida del Paese nel 1939, a seguito di una sanguino-sa guerra civile che rovesciò l’esito delle elezioni del 1931,alle quali era seguita la proclamazione della repubblica. Alletruppe di Franco, appoggiate da nazisti e fascisti, si opposerointellettuali di tutto il mondo. La dittatura in Portogallo ebbefine nel 1974, quella in Spagna un anno dopo.

La MesetaNella foto, il profilo del vasto altopiano che occupa quasi per intero il territorio della Penisola Iberica: la Meseta.

L’EbroL’Ebro è il maggior fiume

della Penisola Iberica perportata d’acqua. Nella foto,

la città di Saragozza, chesorge lungo il suo corso.

L’AlentejoL’Alentejo, tra Lisbona e l’Algarve, in Portogallo,è fra le più estesepianure della Regione.

La guerra civilespagnola

George Orwell (a sinistra)ed Ernest Hemingway (a destra) furono fra

gli intellettuali stranieriche parteciparono allaguerra civile spagnola.

Geo-record

• Fiume più lungo Tago 1007 km• Massimo bacino idrografico Ebro 83.093 km2

• Massima altitudine Cerro Mulhacén 3478 m• Maggiore isola Majorca 3640 km2

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Spagna

Il territorio e l’ordinamentoLa Spagna, con 505.957 km2 di superficie, è il secon-do Paese più vasto dell’Unione Europea dopo laFrancia. Confina a nord-est con la Francia e con ilPrincipato di Andorra e a ovest con il Portogallo. È bagnata a nord, nord-ovest e sud-ovest dall’Ocea-no Atlantico; a est e a sud-est dal Mar Mediterra-neo. Il territorio è occupato prevalentemente dalvasto altopiano della Meseta, che si estende nellaparte centrale del Paese. L’altopiano è delimitatoda importanti catene montuose: i Pirenei a nord-este la Sierra Nevada a sud. La Spagna è ricca di fiumi:il più lungo, l’Ebro, è anche il più grande della Regio-ne Iberica per bacino idrografico. Il Paese è povero di la-ghi. Dei circa 4000 km di coste, quelle atlantiche appaionorocciose, mentre le meridionali sono basse e in parte palu-dose. Sulla costa mediterranea tratti bassi si alternano a trat-ti scoscesi. Dal 1975 la Spagna è una monarchia costituzio-nale e dal 1986 fa parte dell’Unione Europea. La nuova Costi-tuzione affida il potere legislativo alle Cortes (Congresso dei de-putati con 350 membri, Senato con 259 membri); fu approva-ta nel 1978. Lo Stato è articolato in 50 province raggruppatein 17 Regioni autonome. Ceuta e Melilla, sulla costa nord delMarocco, sono territori di sovranità spagnola.

La popolazione e le cittàIn Spagna vivono più di 45 milioni di persone, con una den-sità di 90 ab/km2. Le regioni interne sono poco abitate, men-tre sulle aree costiere si concentrano i 2/3 degli abitanti. I centri urbani sono in espansione continua: in Spagna 77persone su 100 vivono in città. Il castigliano è la lingua uffi-ciale, sono però riconosciuti anche il catalano, parlato in Ca-talogna, il basco nelle Province Basche e il gallego in Galizia.La maggioranza della popolazione è cattolica, con un’impor-tante minoranza musulmana. Madrid (6,2 milioni di abitanti),la capitale, Barcellona (7 milioni di abitanti), capoluogo del-la Catalogna, e Valencia (5 milioni di abitanti) sono rispettiva-mente la prima, la seconda e la terza città del Paese per nu-mero di abitanti. Tutte e tre ricchissime di opere d’arte, sonosimboli della secolare tradizione culturale del Paese.

C o s t a d e l S o l

C o s t aB

l an

ca

G o l f o

d i C a d i c e

G o l f o

d i B i s c a g l i a

Stretto di Gibilterra

OCEANO

TLANTICO

M A R M E D I T E R R A N E O

MADRID

Almería

Cartagena

Huelva

Badajoz

Alicante

Albacete

Bilbao

Santander

GijónOviedo

León

Vigo

Valladolid

Salamanca

La Coruña

Burgos Pamplona

Cadice

Granada Murcia

Córdoba

Valencia

Saragozza

Siviglia

Málaga

C a n t a b r i a

P r o v .B a s c h e

G a l i z i a A s t u r i e

N a v a r r a

A r a g o n a

C a s t i g l i a - L e ó n

C a s t i g l i a - L a M a n c h a

M u r c i a

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S i e r r a M o r e n a

S i e r r a N e v a d a

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M O N T I C A N T A B R I C I

Sierra de Gata

Sierra de Gredos Sierra de Guadarrama

M e s e t aS e t t e n t r i o n a l e

M e s e t aM e r i d i o n a l e

Mulhacén3478

2430Peñalara

2592Almanzor

Picos de Europa2648

Guadalajara

Segovia

Logroño

Castelló de

Candia

Cuenca

Zamora

LugoSantiago deCompostela

Toledo

Mérida

Algeciras

Linares

Cáceres

Ceuta (Sp.)

Jerez dela Frontera

S I S T E M A B E T I C O

S I S T E M A C E N T R A L E

Vitoria-Gasteiz

G o

d i V a

G o l f od i A l m e r i a

Cerro MulhacénNella Sierra Nevada, il Cerro

Mulhacén (3478 m) è lavetta più alta della Spagna.

La MesetaLa Meseta è il vasto altopiano

che occupa buona parte del territorio spagnolo.

L’EbroL’Ebro

è il maggiorfiume del

paese (910 km).

BarcellonaNella foto a sinistra, Casa Milá: gli edifici progettatidell’architetto Gaudí rendonoinconfondibile il volto del capoluogo catalano.

MadridNella foto a destra,

Plaza Major, la piazza piùscenografica di Madrid.

LEZIONE 46

Geo-dat i• Superficie 505.957 km2

• Popolazione 45.453.685 ab• Densità 90 ab/km2

• Capitale Madrid• Ordinamento dello Stato Monarchia costituzionale• Lingua Spagnolo (castigliano),

catalano, gallego, basco• Religione Cattolica• Moneta Euro• PIL/ab 35.331 $ USA• ISU 0,949 (16°)• Fa parte dell’UE

Clicca per avere l’aggiornamentodei dati

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Santiago de Compostela

La Coruña

Vigo

Cáceres

Badajoz

SevillaHuelva

Jerez de la Frontera

Cádiz

Algeciras

MarbellaMalaga

Oviedo

LeónBurgos

Guadalajara

ValladolidZamora

SalamancaAvila

Bilbao

Vitoria

San Sebastián

Pamplona

Barcellona

TarragonaTortosa

MadridCuenca

Teruel

ValenciaIbiza

Palma

Mahón

Saragossa

Albacete

Alicante

Cartagena

Orihuela

Lorca

Linares

Córdoba

Granada

Almería

Gerona

Manacor

Lérida

Logroño

Vinaroz

Figueras

Manresa

Aguilas

Jaén

Ronda

Aranjuez

Trujillo Villarrobledo

Almendralejo

Alcaraz

Sagunto

Valdepeñas

Manzanares

Toledo

Segovia

Villalba

Villablino

La Gudina

Baltar

HoyosBéjar

Finisterre

Ibiza

Mallorca

Menorca

Formentera

Unità 6 - Gli Stati europei

L’economiaL’economia spagnola ha avuto un grande sviluppo do-

po la morte del dittatore Franco (1975), il ritornoalla democrazia e l’ingresso nell’Unione Eu-

ropea (1986). Il settore primario impie-ga oggi il 4,3% circa degli occupati.

In agricoltura sono stati operati va-ri interventi per un’efficace mec-canizzazione e per migliorare isistemi di irrigazione, perché

gran parte del suolo spagnolo èarido. Il paesaggio agrario presentadue diversi aspetti: le aree ben ir-rigate e coltivate in modo intensi-vo, sulle coste, e le colture

estensive, poco produttive, soprat-tutto nelle zone centrali. Tra le col-

tivazioni principali ci sono: agrumi(primo produttore europeo); ulivo (primoproduttore mondiale); vite (terzo pro-

duttore mondiale di vino). Nelle colti-vazioni estensive, tra i cereali, il piùcoltivato è l’orzo. Molto sviluppatonelle zone centro-meridionali l’al-levamento di ovini (famosa per lalana pregiata la razza merinos).

Nelle zone nord-occidentali prevalel’allevamento di bovini. Il Paese è tra

i primi produttori mondiali di sughero.La pesca, specie nelle acque atlantiche, è

un settore rilevante. Numerose le risorse delsottosuolo: mercurio (la Spagna ne è primo produt-

tore mondiale), zinco, ferro, carbone, piombo, tungsteno.Il settore secondario impiega il 27,3% degli occupati. Lo svilup-po industriale ha interessato principalmente aree che disponeva-no di risorse energetiche e minerarie. Notevole importanza rive-stono i settori siderurgico, metallurgico, automobilistico, chimi-co, farmaceutico e agroalimentare (oleifici, aziende vinicole ezuccherifici). L’artigianato offre lavorazioni di pregio nel campodella ceramica e della lavorazione del cuoio e del sughero. La crisi economica internazionale scoppiata nel 2008 ha col-pito duramente la Spagna, a partire dal settore delle costruzioni,molto importante per il Paese, dove circa l’84% della popolazio-ne vive in case di proprietà. La crisi ha prodotto gravi perditenell’occupazione.Nel settore dei servizi lavora il 68,4% degli occupati. Il turi-smo, in continua espansione, è elemento di punta dell’economiaspagnola. Sono circa 58 milioni i turisti che ogni anno visitanoil Paese, attratti dalle città d’arte, dalle località balneari e dallebuone strutture alberghiere e di ristorazione, per un volume d’af-fari di oltre 65 miliardi di dollari. Molto sviluppata la rete autostradale, a fronte di una rete ferro-viaria inadeguata. Attivo il traffico portuale: Barcellona è il prin-cipale porto sul Mediterraneo. Il settore commerciale registrauna crescita costante, così come i settori ad alta tecnologia (tele-comunicazioni e informatica).

Co s t a

D o r a d a

C o s t aB

ra

va

Lérida

Tarragona

Palma

Barcellona

C a t a l o g n a

Minorca

Ibiza

Formentera

MaiorcaBA

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A R I

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EN

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Pico de Aneto3404

Vignemale3303

Figueres

e la Plana

o l f o

l e n c i a

MaiorcaMaiorca, con 3640 km2, è lamaggiore isola della Spagna.

Port VellUna veduta del porto di Barcellona, Port Vell, il primo del Mediterraneo

per volume di traffico.

Attività economiche e uso del suolo

Colture, allevamento

Suolo incolto, improduttivo

Pascoli, foreste

Aree industriali

Porti

Porti pescherecci

Località turistiche

Aeroporti

Santiago de CompostelaIl santuario di Santiago

de Compostela, dove si dice siano custodite le spoglie

di san Giacomo, è fra le meteturistiche più visitate della Spagna.

Scala 1 : 5 200 000

0 100 20050 150 250 km

1000

2000

3000

100

200

4000

5000

2000

1500

1000

ghiacciai

4000

3000

500

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100