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LA MALATTIA REUMATICA LA MALATTIA REUMATICA G.Weber

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Page 1: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

LA MALATTIA REUMATICALA MALATTIA REUMATICA

G.Weber

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definizione

Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come sequela di un’infezione del faringe da parte dello Streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus Pyogenes) non trattata o trattata in modo non adeguato.

Coinvolgimento:

•ARTICOLARE artrite (80%) autolimitantesi

•CARDIACO cardite (40-75%) possibile evoluzione in cardiopatia cronica

•NEUROLOGICO corea (10%) autolimitantesi

•CUTANEO eritema marginato e noduli sottocutanei (5-10%) autolimitantesi

Page 3: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

•Stagionalità: autunno, inverno e inizio primavera, in rapporto a calendario scolastico

•Età tipica d’insorgenza: tra i 5 e i 15 anni

Primo episodio: prima dell’adolescenza (picco intorno agli 8 anni)

Ricadute :età adolescenziale e giovane adulta

Prevalenza di cardite reumatica: aumenta con l’età (picco 25-35 anni) 

epidemiologia (1)

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epidemiologia (2)

Paesi industrializzati: In Europa e in USA è oggi una malattia rara. Incidenza: 0.2-0.5 casi /100.000/anno. Migliori condizioni di via, miglioramento dell’accesso alle cure mediche, uso degli antibiotici.

Paesi in via di sviluppo: Endemica e tuttora una delle cause principali di patologia cardiovascolare acquisita. Incidenza in India: da 0.2 a 0.75/1000/anno. Prevalenza di cardite reumatica:da 0.4 a 21 /1000

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patogenesi

Esagerata risposta immunitaria a specifici epitopi batterici in un soggetto predisposto

A determinare la malattia concorrono:

•le carattestiche dell’agente patogeno: ceppi “reumatogeni”

•la predisposizione

•la risposta immunitaria

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patogenesi

Fattori ambientali,spt sovraffollamento

Evento precipitante: infezione con un ceppo di streptococco di gruppo A

con specifici fattori di virulenza

Soggettopredisposto

Mimetismo molecolare tra antigeni dello streptococco di gruppo A e tessuti dell’ospite

Esagerata risposta immunitaria mediata dalle

cellule T

Fattori dell’ospite geneticamente

determinati

Primo episodio di febbre reumatica

Cardite reumatica

Episodi ricorrenti di malattia reumatica

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sintomatologia

Esordio ACUTO a distanza di 2-4 settimane da una faringite streptococcica (infezione

primaria)

Le manifestazioni cliniche della febbre reumatica sono variabili da individuo a

individuo

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criteri di Jones per la diagnosi di malattia

reumatica

MAGGIORI

Cardite

Artrite

Eritema marginato

Noduli sottocutanei

Corea

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criteri di Jones per la diagnosi di malattia

reumatica MINORI

Febbre

Artralgie

Aumento indici infiammatori

Allungamento intervallo PR all’ECG

Precedente attacco reumatico

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2 o più criteri maggiori

oppure

1 criterio maggiore e 2 o più criteri minori

+

segni di una pregressa infezione da streptococco di gruppo A

DIAGNOSI:

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In 3 circostanze la diagnosi può essere posta SENZA aderire ai criteri di Jones:

1. se si manifesta unicamente come COREA;

2. riscontro tardivo di una CARDITE rimasta sintomatologicamente silente;

3. in caso di recidiva.

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E’ importante per avvalorare la diagnosi :

1. ANAMNESI POSITIVA per faringite o faringotonsillite 1-3 settimane prima dell’esordio dell’artrite

2. titolo antistreptolisinico (TAS): si deve dimostrare un AUMENTO del titolo a distanza di 2-3 settimane dalla prima titolazione

3. isolamento dello streptococco dal faringe: è meno importante ai fini diagnostici in quanto raramente risulta positivo (20% nei bambini più piccoli) al momento dell’attacco di reumatismo articolare acuto;

NB: un tampone positivo non permette di distinguere tra infezione in atto o stato di portatore sano (10% dei soggetti trattati in modo adeguato)

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DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELLE PIÙ COMUNI PRESENTAZIONI DELLA MALATTIA REUMATICA

Presentazione 

Poliartrite e febbre Cardite Corea 

Diagnosi differenziale

Artrite settica Soffio innocente LES

  Connettivopatia o altra malattia autoimmune¹ Prolasso valvola mitrale Intossicazione da farmaci

  Artropatia virale² Cardiopatia congenita Malattia di Wilson

  Artropatia reattiva Endocardite infettiva Tic³

  Malattia di Lyme Cardiomiopatia ipertrofica Paralisi cerebrale coreoatetosica

  Anemia drepanocitica Miocardite virale o idiopatica Encefalite

  Endocardite infettiva Pericardite virale o idiopatica Corea familiare (malattia di Huntington)

  Leucemia o linfoma   Tumore cerebrale

  Gotta o pseudogotta   Malattia di Lyme

      Ormoni*

¹Incluse artrite reumatoide, artrite cronica giovanile, malattie intestinali croniche, LES, vasculiti sistemiche, sarcoidosi²Micoplasma, CMV, EBV, parvovirus, epatiti, vaccinazioni rosolia, Yersinia e altri patogeni intestinali³PANDAS*Contraccettivi orali, gravidanza, ipertiroidismo, ipoparatiroidismo

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artrite (80%)

•Poliartrite

•Migrante e sostitutiva

•Autolimitantisi

•Tutte articolazioni

(spt caviglie e ginocchia, gomiti e polsi)

•Tumor, rubor, calor, funtio lesa

•Risponde ad ASA

Page 15: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

cardite (40%-75%)

Lesioni dell’endocardio e miocardio , più raro pericardio

Valvolite mitrale, aorta (rara tricuspide polmonare)

•tachicardia eccessiva rispetto entità della febbre

•soffio sistolico apicale, provocato dall’insufficienza mitralica

•soffio proto/meso-diastolico, al 3° spazio intercostale destro, se coinvolgimento valvola aortica

•sfregamenti e toni cardiaci ovattati, dolore toracico (se pericardite )

•segni scompenso: tosse, dispnea, epatomegalia

Page 16: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

corea di Sydenham (5-10%)

•smorfie faciali, fascicolazioni della lingua, perdita di controllo della motilità fine, disartria e eloquio improvviso

•alterazioni della scrittura, difficoltà nel vestirsi e nel prendersi cura di sé o addirittura nel camminare e nel mangiare dovuto a movimenti involontari e incoordinati

•possono scomparire durante il sonno o aggravarsi a causa di stress o di affaticamento

•movimenti improvvisi, involontari, aritmici, clonici e afinilistici

Page 17: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

eritema marginato e noduli sottocutanei

Presenti nel 5-10% dei pazienti.Patognomonici ma rari (più frequentemente con interessamento cardiaco).

I noduli sottocutanei sono tardivi; sulle superfici estensorie delle grandi articolazioni, indolori, transitori

L’eritema marginato è un rash cutaneo serpiginoso, piano, indolore e che non lascia cicatrici. E’ transitorio e dura a volte meno di un giorno.

Page 18: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

esami di laboratorio

•aumento di VES e PCR

•leucocitosi neutrofila

•ECG: allungamento del tratto PR

•Ecocardio: può evidenziare la presenza di un coinvolgimento valvolare anche in assenza di soffio all’auscultazione

esami strumentali

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terapia (1)ARTRITE

ACIDO ACETILSALICILICO (ASA):80-100 mg/Kg/die in 4 somministrazioni

per almeno 2-6 settimane fino a regressione dei sintomi e normalizzazione degli esami di laboratorio

DIFFICOLTA’ trattamento a lungo termine con ASA ad alte dosi:

1. effetto gastrolesivo: utile ASA microcapsulato in etilcellulosa (=cemirit cp da 200 e 800 mg)

2. tossicità da salicilati (tinniti, cefalea, nausea, vomito, tachipnea)

3. aumento di LDH,AST, ALT (Monitorare prima e durante terapia)

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CARDITE

 PREDNISONE per os (=Deltacortene cp da 5 e 25 mg):

1-2 mg/Kg/die in 2-3 dosi

per almeno 2 settimane, con successiva graduale riduzione fino alla sospensione (1/4 o 1/5 della dose ogni

settimana)

•durante la riduzione dello steroide introdurre ASA per evitare il rebound

•se insufficienza cardiaca: vasodilatatori periferici (ACE-inibitori) per ridurre il postcarico, diuretici.

•riposo per almeno 4 settimane

terapia (2)

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terapia (3)

COREA

•nella maggior parte dei casi NON NECESSITA DI

TRATTAMENTO

•trattamento solo per forme moderate-gravi con

sintomatologia disturbante per il paziente

Patogenesi della corea disfunzione biochimica del corpo striato in risposta ad un’infezione streptococcica. Squilibrio tra

sistema dopaminergico e colinergico che determina una iperattività dopaminergica

•Aloperidolo (inibitore recettore della dopamina)

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profilassi primaria (1)

DIAGNOSTICARE E TRATTARE i casi di faringite streptococcica con terapia antibiotica specifica

(anche se quasi la metà degli attacchi malattia reumatica è la conseguenza di infezioni faringee subcliniche o asintomatice)

DIAGNOSI importante ai fini terapeutici:

TAMPONE FARINGEO (coltura + test rapidi)

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diagnosi di faringite streptococcica

Sintomi aspecifici:•mal di gola ad esordio improvviso•dolore alla deglutizione•febbre•adenopatia laterocervicale dolente

Sintomi specifici:•eritema tonsillo-faringeo anche con essudato purulento raccolto in corrispondenza delle cripte (angina lacunare)•petecchie sul palato•escoriazioni a livello delle narici

lo standard aureo per la diagnosi è il TAMPONE FARINGEO

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profilassi primaria (2)

Da 50 anni la PENICILLINA è il trattamento di scelta della faringite streptococcica anche perché non sono stati ancora isolati ceppi penicillino-resistenti in nessuna parte del mondo.

•BENZATIN PENICILLINA G (Diaminocillina, Wycillina AP)

in unica somministrazione im

•600.000 UI se < 6 anni

•1.2000.000 UI se > 6 anni

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profilassi primaria (3)

•PENICILLINA V (Fenospen cp da 1.000.000 U)

(poco usata scarsa compliance)

• AMOXICILLINA: 50 mg/Kg/die in 3 sommin. per 10 gg per os

AMOXICILLINA + ACIDO CLAVULANICO: 50 mg/Kg/die in 2 sommin per 10 gg per os)

CEFPODOXIMA: 8 mg/Kg/die in una somministrazione per 5 giorni)

nei soggetti allergici a penicillina:

• ERITROMICINA: 40-50 mg/Kg/die in 3 somministrazioni per 10 giorni per os

• AZITROMICINA: 10 mg/Kg/die in un'unica somministrazione per 3-5 giorni

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prognosi (1)

•Un episodio acuto di malattia reumatica si risolve in genere entro un periodo di 3 mesi nell’80% dei pazienti, entro 4 nel rimanente 20%

•La prognosi è condizionata dalle alterazioni tardive della cardiopatia reumatica cronica e dalle recidive.

•Le ricadute sono più frequenti nei primi 3-5 anni che seguono il primo attacco.

Page 27: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

rischio cardite cronica

•0 al 12% nei pazienti che non hanno avuto cardite al primo episodio.

•18% nei pazienti con cardite iniziale lieve

•70% nei pazienti con cardite grave (scompenso, pericardite)

•se iniziale grave cardiomegalia e insufficienza cardiaca: facile l’evoluzione verso insufficienza o stenosi permanenti (trattamento chirurgico)  

Page 28: LA MALATTIA REUMATICA G.Weber. definizione Patologia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata che insorge in soggetti predisposti come

profilassi secondaria (1)

A TUTTI i soggetti che hanno avuto un attacco di malattia reumatica (indipendentemente dal coinvolgimento

cardiaco o meno) per evitare le recidive.

BENZATIN PENICILLINA G (Diaminocillina, Wycillina AP)

ogni 3-4 settimane im

•600.000 UI se < 6 anni

•1.2000.000 UI se > 6 anni

ERITROMICINA

•250 mg per 2 somministrazioni giornaliere per os

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profilassi secondaria (2)

Durata del trattamento:

•Nei soggetti senza cardite per 5 anni dall’attacco e fino i 18 anni (qualunque sia l’età)

•Se cardite lieve o guarita per 10 anni dall’attacco e fino ai 25 anni (qualunque sia l’età)

•Per tutta la vita nei soggetti con cardite grave

NB: PROFILASSI PER L’ENDOCARDITE BATTERICA NEI SOGGETTI CON CARDIOPATIA

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Profilassi endocardite batterica (manovre al cavo orale e alte vie

respiratorie)•REGIME STANDARD:

AMOXICILLLINA per os: 50 mg/Kg 1 ora prima della manovra

25 mg/Kg 6 ore dopo la prima dose

•Pz non in grado di assumere tp per os:

AMPICILLINA: 50 mg/Kg im o ev 30’ prima della manovra

25 mg/Kg im o ev 6 h dopo la dose iniziale

•Pz ad elevato rischio

30’ prima della manovra: ampicillina 50 mg/Kg im o ev + gentamicina 2 mg/Kg (max 80 mg) im o ev (flebina)

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Profilassi endocardite batterica (manovre app gastroenterico e

genito urinario)•Pz a basso rischio:

AMOXICILLINA: 50 mg/kg per os 1 ora prima della manovra

25 mg/Kg per os 6 ore dopo la 1° somministrazione

Se non è possibile somministrazione per os:

AMPICILLINA im o ev allo stesso dosaggio e per la stessa durata dell’amoxicillina

PROFILASSI STANDARD-30’ prima della manovra: ampicillina 50 mg/Kg im o ev

+ gentamicina 2 mg/Kg (max 80 mg) im o ev (flebina)

-Ogni 8 ore dopo la dose iniziale e per le prime 24 ore:

ampicillina 50 mg/Kg im o ev

+ gentamicina 1 mg/Kg (max 80 mg) im o ev (flebina)