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La legge 13.7.2015 n. 107

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La legge 13.7.2015 n. 107

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di che cosa parliamo oggi

• Il piano triennale dell’offerta formativa

• Alternanza scuola-lavoro

• Scuola e territorio

• Varie 1

• Dirigente scolastico

• Piano di assunzioni

• Comitato di valutazione del servizio

• Premialità

• Varie 2

• Deleghe al Governo 2

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Il piano triennale dell’offerta formativa

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività Il Piano triennale dell’Offerta Formativa [14]

• Si tratta di una programmazione che, sviluppandosi nell’arco del triennio, deve corrispondere alla visione strategica della scuola.

• Rappresenta l’area di ricerca e di sviluppo dell’identità nel reciproco rapporto tra mission istituzionale e realtà specifica del contesto nel quale si opera

• E’ predisposto entro il mese di ottobre precedente il triennio di riferimento ed è

rivedibile annualmente

• Contiene tutte le attività programmate dalla scuola, compreso il piano formativo per il personale docente e ATA

• Definisce le risorse occorrenti e la loro utilizzazione all’interno della quantificazione assegnata

• L’a.s. 15-16 sarà un anno di transizione, poiché non sarà immediatamente disponibile tale quantificazione. Sarà possibile dare comunque un’impostazione corretta, almeno di tipo metodologico, ma sarà necessaria una revisione nell’anno scolastico successivo.

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività

Procedura di elaborazione e di approvazione

• Il Dirigente Scolastico individua le linee di indirizzo • Gli elementi da “tenere insieme” sono:

• risultanze del RAV, in termini di cose che “devono” migliorare; • richieste del territorio e dell’utenza, in termini di “priorità”, cioè cose che si

ritengono più importanti; • risorse dell’organico dell’autonomia (parte delle quali, soprattutto a regime,

potranno essere individuate dalle scuole stesse entro limiti generali dati); • assunzione di un’identità o missione coerente sul territorio (intesa come quadro di

coerenza delle diverse priorità adottate, che non possono essere divergenti o casuali).

• previsione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (DLgs. 77/05) • previsione azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale (comma 57)

• Il Dirigente Scolastico esprime gli indirizzi generali

• Il Collegio dei Docenti elabora il POF sulla base di tali indirizzi

• Il Consiglio d’Istituto approva

• Il Dirigente Scolastico effettua le conseguenti scelte di gestione e di amministrazione

• Il Piano e le eventuali revisioni sono pubblicate sul sito della scuola e sul Portale Unico

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività Il potenziamento dell’offerta formativa

• Le Istituzioni Scolastiche, nei limiti delle risorse disponibili,

individuano il fabbisogno di posti in relazione al Piano Triennale dell’offerta formativa, ai curricoli, alla quota di autonomia e degli spazi di flessibilità, al potenziamento, alle attività progettuali

• Sono riprese e ribadite le forme di flessibilità didattica e organizzativa, già previste dal DPR 275/99, ma ancora non molto praticate.

• Nel comma 7 della legge sono indicati gli obiettivi formativi tra i quali la scuola deve scegliere le sue priorità.

• Già dall’a.s. 15-16 le scuole potranno utilizzare i docenti immessi in ruolo sui posti di potenziamento per la loro realizzazione (Tabella 1)

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività

obiettivi prioritari [7] a. Competenze linguistiche in italiano e lingue straniere (anche mediante CLIL) b. Competenze matematico-logiche e scientifiche c. Competenze nella pratica e cultura musicale e nell’arte e storia dell’arte d. Competenze di cittadinanza, anche in senso interculturale; potenziamento delle

conoscenze giuridico-economiche e. Sviluppo di comportamenti responsabili (legalità, sostenibilità, rispetto) f. Alfabetizzazione all’arte e alla produzione di immagini g. Potenziamento discipline motorie e sviluppo di comportamenti per uno stile di vita sano h. Competenze digitali (pensiero computazionale, uso critico dei social) i. Didattica laboratoriale l. Contrasto alla dispersione; inclusione scolastica anche in relazione ai BES m. Aumento e sviluppo interazione con le famiglie e la comunità locale n. Apertura pomeridiana e riduzione numero alunni per classe o. Alternanza scuola-lavoro p. Percorsi formativi individualizzati q. Valorizzazione del merito degli studenti r. Italiano L2 s. Sistema di orientamento

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività

Le opzioni

• Viene data la possibilità di introdurre insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell’ultimo anno del secondo ciclo

• La possibilità di introdurre insegnamenti opzionali è condizionata dalla disponibilità dell’organico e della dotazione finanziaria e deve essere indicata nel piano triennale dell’offerta formativa

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Alternanza scuola-lavoro

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività L’alternanza scuola – lavoro [33-44] • Dal prossimo anno scolastico le scuole secondarie di secondo grado devono attivare percorsi

di alternanza scuola-lavoro in ragione di: • 400 ore negli istituti tecnici e professionali • 200 ore nei licei complessive nel secondo biennio e nell’ultimo anno

• L’attivazione parte dalle classi terze dell’ a.s. 2015-16 e i relativi percorsi devono essere inseriti nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa. Può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattiche, con le modalità dell’impresa formativa simulata ed anche all’estero. Possibili anche convenzioni con musei, biblioteche, istituzioni culturali, artistiche e musicali nonché con ordini professionali ed enti attivi nell’ambito del patrimonio ambientale;

• Previsto un decreto MIUR di adozione del regolamento di definizione della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza, con specificata la possibilità per lo studente di esprimere una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studi

• In relazione al nuovo obbligo di alternanza, le scuole secondarie di secondo grado

organizzano corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi d lavoro, come disposto dal D.Lgs. 81/2008.

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività L’alternanza scuola – lavoro

• Dall’a.s. 2015/16 è istituito presso le camere di commercio il registro per l’alternanza scuola-lavoro, che consta di due sezioni: area aperta e consultabile con imprese ed enti disponibili all’accoglienza

di studenti e con indicazione del numero massimo di studenti ammissibili e dei periodi dell’anno in cui è possibile l’inserimento;

sezione speciale alla quale sono iscritte le imprese disponibili e da cui si evincono informazioni sull’attività, l’anagrafica, i soci, i collaboratori, il fatturato, il patrimonio netto, il sito internet, i rapporti con gli altri operatori della filiera dei percorsi in alternanza.

• Il Dirigente individua all’interno di tale registro le imprese e gli enti pubblici

e privati disponibili ad accogliere gli studenti e stipula apposite convenzioni. Al termine di ogni anno il Dirigente redige una scheda di valutazione della struttura ospitante

• Per la realizzazione dei percorsi di alternanza sono stanziati 100 milioni annui a partire dal 2016, ripartiti secondo criteri definiti da un decreto del MIUR da emanarsi entro 90 giorni. Non possiamo fare previsioni sui tempi di riparto e di assegnazione delle risorse finanziarie

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Le azioni di programmazione e di pianificazione delle attività Laboratori per l’occupabilità [60]

• Stanziati 90 milioni per il 2015 (utilizzando quota parte del Fondo per il funzionamento del 2014) e 30 milioni annui dal 2016

• Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le scuole possono dotarsi di laboratori per l’occupabilità con la partecipazione di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private

Obiettivi:

1. Orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del Made in Italy

2. Fruizione di servizi per collocamento e riqualificazione di giovani non occupati

3. Apertura della scuola al territorio

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I rapporti con i soggetti del territorio e l’apertura della scuola • Si afferma l’idea di scuola – comunità, aperta al territorio ed al contributo di tutti i

soggetti interessati al miglioramento del servizio scolastico

• Il dirigente «promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti» [14]

• Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, le scuole e gli Enti Locali possono promuovere attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive, senza nuovi oneri per lo Stato, anche in collaborazione con le famiglie e il terzo settore [22]

• I soggetti esterni sono responsabili della sicurezza e del decoro degli edifici [61]. Si ritiene che in questo caso si parli di sicurezza in senso lato, poiché non è modificato alcun articolo del TU 81/2008. Sarà necessario quantomeno stipulare convenzioni con un articolato molto preciso per definire i reciproci obblighi e le specifiche responsabilità

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Piano nazionale per la Scuola Digitale

• Il MIUR adotta il Piano nazionale per la scuola digitale in sinergia con la programmazione europea e il piano per la banda ultralarga [56-59]

• Dall’ a.s. 2016/17 le scuole prevedono azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale, i cui obiettivi sono:

1. Sviluppo delle competenze digitali dello studente

2. Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali atti a sostenere processi di innovazione

3. Adozione di strumenti organizzativi per favorire la governance, la trasparenza, la condivisione di dati, lo scambio di informazioni

4. Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale

5. Formazione dei DSGA e degli Assistenti amministrativi e tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione

6. Potenziamento delle infrastrutture di rete con particolare riguarda alla connettività

7. Valorizzazione delle migliori esperienze attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione

8. Definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di materiali anche autoprodotti

• Il coordinamento nelle scuole delle azioni relative al Piano per la scuola digitale può essere affidato ad un docente dell’organico dell’autonomia, al quale può essere affiancato un insegnante tecnico pratico

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Disabilità • Sono riconosciute, all’interno del contesto dell’insegnamento

agli studenti con disabilità, le differenti modalità di comunicazione rese oggi possibili dalle nuove tecnologie [24]

• E’ ribadito che tutte le attività della scuola, compresa l’alternanza, debbano prevedere anche modalità compatibili con la disabilità e che, quindi, non sia preclusa la loro fruizione [24]

• L’organico dei posti di sostegno è determinato dalla legislazione vigente, ferma restando la possibilità di istituire posti in deroga [14] [65]

• Il Dirigente può ridurre il numero di studenti per classe, anche per migliorare la qualità didattica e la massima inclusione degli studenti con disabilità. Resta, però, fermo l’organico dell’autonomia assegnato e le risorse, anche logistiche, disponibili [84] 17

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Istruzione degli adulti

• Il MIUR, in collaborazione con INDIRE, effettuerà un monitoraggio annuale dei percorsi e delle attività di ampliamento dell’offerta formativa dei CPIA

• Trascorso un triennio dal completo avvio del sistema di Istruzione degli adulti, gli esiti del monitoraggio saranno valutati al fine di apportare modifiche al relativo regolamento [23]

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Piano di assunzioni

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Gli ambiti territoriali

• Dall’ a.s. 2016/17 i ruoli del personale docente sono regionali, divisi in ambiti territoriali con sezioni separate per gradi di scuola, classi di concorso, tipologia di posti [66]

• Entro il 30 giugno 2016 gli UUSSRR definiscono gli ambiti inferiori alla provincia o alla città metropolitana, con i seguenti criteri: • la popolazione scolastica; • la prossimità delle istituzioni scolastiche e le caratteristiche del

territorio, • la specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, • la presenza di scuole nelle carceri, • ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto

e ripartiscono l’organico dell’autonomia tra gli ambiti territoriali.

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Piano di Assunzioni • Non tutte le previsioni relative agli ambiti territoriali, alle attribuzioni della sede e al piano di

assunzioni saranno operative dal prossimo anno scolastico. Gli ambiti territoriali, per esempio, saranno definiti e, quindi, inizieranno ad avere efficacia operativa solo dall’a.s. 2016/17

• Per il prossimo anno si prefigura una disciplina transitoria, che vedrà applicate norme diverse ai docenti già in ruolo, a quelli assunti secondo le modalità definite dall’art. 399 del Testo Unico, a quelli assunti secondo il Piano straordinario di Assunzioni

Assunzioni e posti disponibili [63-77]

Dall’a.s. 2015/16 è autorizzato un piano straordinario di assunzioni per la copertura dei posti comuni e di sostegno e di quelli indicati nella Tabella 1, divisi per regione, e destinati alle finalità del comma 7 (obiettivi prioritari) e del comma 85 (copertura supplenze temporanee fino a 10 giorni)

Per la ripartizione dei posti tra le classi di concorso gli USR emanano apposito decreto sulla base del fabbisogno espresso dalle ISA. C’è da attendersi, quindi, che a breve gli USR chiedano alle scuole di indicare il loro fabbisogno, anche in termini di classi di concorso richieste.

Dall’a.s. 2016/17 i posti della Tabella 1 confluiscono nell’organico dell’autonomia e costituiscono i posti per il potenziamento.

Dal 2015/16 i posti per il potenziamento non possono essere coperti con contratti di supplenza breve e saltuaria.

Solo per l’a.s. 2015/16 detti posti non possono essere coperti neanche da contratti di supplenza fino al termine delle attività didattiche in attesa degli aventi diritto (comma 9 dell’art. 40 della L.449/97).

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Piano di Assunzioni Destinatari

• Nel limite dei posti disponibili sono assunti:

• I docenti iscritti a pieno titolo nelle graduatorie del concorso bandito nel 2012 e precedenti

• I docenti iscritti nelle GAE con il punteggio , le preferenze e le precedenze possedute alla data dell’ultimo aggiornamento per il triennio 14-17

• I docenti sia inclusi nelle graduatorie del concorso sia iscritti alle GAE scelgono per quale delle due categorie essere trattati.

• E’ escluso il personale già assunto qualunque sia il grado di istruzione e la classe di concorso

• E’ escluso il personale che non scioglie la riserva per il conseguimento del titolo abilitante entro il 30 giugno 2015.

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Fasi di assunzione Assunzioni con procedure ordinarie [95 sgg.]

• Fase a)

entro il 15 settembre nel limite dei posti vacanti e disponibili (posti comuni e di sostegno) in organico di diritto secondo le procedure ordinarie di cui all’art. 399 del TU (di competenza degli USR)

Posti disponibili: 21.880 per il turn-over

14.747 sostegno

al termine sono soppresse le graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente al 2012

Assunzioni del piano straordinario [98 sgg.]

• Fase b)

dopo il 15 settembre (quando?), ma con decorrenza giuridica 1 settembre 2015, nel limite dei posti vacanti e disponibili dell’organico di diritto che residuano dalla fase a), con procedura nazionale, nelle varie province indicate a domanda

Posti disponibili oltre fase a) 10.849

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Fasi di assunzione • Fase c) successivamente (quando?), ma con decorrenza giuridica 1

settembre 2015, nel limite dei posti della tabella 1, con la procedura nazionale nelle varie province , in base alla domanda

Quindi, per l’assunzione i docenti esprimono:

1. se in possesso della relativa specializzazione, l’ordine di preferenza tra posti di sostegno e posti comuni.

2. l’ordine di preferenza tra tutte le province, a livello nazionale.

3. se inclusi sia nella graduatoria del concorso che nelle GAE, la scelta per quale delle due si preferisce concorrere all'assunzione

• L'ordine di assegnazione avviene, sulla base del punteggio posseduto nelle varie graduatorie, in base all'ordine di priorità delle province indicate e nell'ambito di ciascuna provincia nell'ordine della tipologia di posto a cui si è data la priorità. In tutte le fasi, gli inclusi nelle graduatorie dei concorsi precedono gli inclusi nelle GAE.

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Attribuzione della sede

L’assegnazione della sede provvisoria [99] avviene al termine della fase all’interno della quale si è assunti, ma:

1. Se già impegnati in supplenze annuali avviene al 1° settembre 2016

2. Se già impegnati in supplenze fino al termine delle attività didattiche avviene al 1° luglio 2016 o al termine degli esami di stato.

La proposta di assunzione deve essere accettata entro 10 giorni dalla sua ricezione. Se il docente rifiuta la proposta, non può partecipare a nessuna delle fasi di assunzione ed è espunto dalle relative graduatorie. I termini e le modalità per le comunicazioni, incluse la domanda di assunzione e l’espressione delle preferenze, la proposta di assunzione, l’accettazione o la rinuncia saranno oggetto di apposito avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

I posti rimasti vacanti per rinuncia nell’ambito di ciascuna fase di operazioni non possono essere assegnati in altra fase.

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Attribuzione della sede Personale immesso in ruolo prima dell’entrata in vigore della legge Il personale di ruolo già assunto prima dell’entrata in vigore della legge conserva la titolarità della cattedra nella scuola di appartenenza. Personale assunto secondo l’art. 399 del Testo Unico Al personale assunto nell’a.s. 2015-2016 mediante le procedure dell’art. 399 del TU (articolo sostituito dall’art. 1 comma 1 della legge 124/99) si applica la norma ivi contenuta per l’assegnazione della sede con il conseguente divieto di essere trasferiti in altra sede prima di due anni, in altra provincia prima di tre, fatta eccezione per beneficiari dell’art. 21 della Legge 104 (titolarità nella provincia di assunzione e una sede provvisoria) Personale assunto in ruolo secondo il piano straordinario di Assunzioni Il personale assunto ai sensi del comma 98 lettere b e c è assegnato agli ambiti territoriali a decorrere dall’a.s. 2016-17 Il personale soprannumerario o in esubero nell’a.s. 2016-17 è assegnato all’ambito territoriale Nell’a.s. 2015/16 per le fasi b) e c) viene assegnata una sede in via provvisoria al termine di ciascuna delle due fasi. Mobilità a regime Dall’a.s. 2016-17 la mobilità avviene tra ambiti territoriali

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Piano straordinario di mobilità • Nell’a.s. 2015/16 per l’a.s. 2016/17 è avviato un piano

straordinario di mobilità su tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia, rivolto ai docenti assunti entro l’a.s. 2014/15 e a quelli immessi in ruolo con procedura ordinaria [108 sgg.]

• Tale personale partecipa a domanda alla mobilità per tutti gli ambiti nazionali, anche per assegnazione provvisoria interprovinciale ed anche in deroga all’obbligo di permanenza triennale nella stessa sede

• Sono disponibili per la mobilità i posti vacanti e quelli assegnati in via provvisoria ai docenti provenienti dalle GAE, assunti nelle fasi b) e c)

• Successivamente si procede all’attribuzione dell’incarico triennale ai docenti assunti con sede provvisoria nelle fasi b) e c)

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Il comitato di valutazione

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Il comitato di valutazione

• Dall’a.s. 2015/16 il comitato di valutazione, di durata triennale, avrà la seguente composizione [129]

• il dirigente, che lo presiede

• tre docenti, di cui due scelti dal collegio uno dal consiglio d’istituto

• due genitori (o uno studente e un genitore, nel secondo ciclo), scelti dal consiglio d’istituto

• un esterno individuato dall’USR tra docenti, dirigenti, ispettori

Compiti • Elabora i criteri per la valorizzazione del merito sulla base:

a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

• Alla fine del triennio 2016-18 gli USR invieranno al Ministro una relazione sui criteri adottati dalle scuole. Sulla base di tali relazioni un Comitato tecnico scientifico appositamente nominato elaborerà le linee guida per la valorizzazione del merito.

• Esprime parere sul periodo di prova dei docenti immessi in ruolo. Per questa attribuzione la composizione è ristretta al Dirigente, alla componente docenti ed è integrata dal tutor.

• Formula , a richiesta dei docenti interessati, la valutazione di cui all’art. 448 del Testo Unico 297/94

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competenze del dirigente

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Nuove competenze del dirigente Conferimento Incarichi [78 sgg.] • Il dirigente individua il personale da assegnare ai posti dell’organico dell’autonomia

• Dall’a.s. 2016/17, per la copertura dei posti dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone

gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili: • tiene anche conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza

nell’assegnazione della sede ai sensi degli articoli 21 e 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;

• può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l’insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purché non siano disponibili nell’ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di concorso

• Il dirigente formula la proposta di incarico di durata triennale, che è rinnovato se coerente con il piano dell’offerta formativa. Deve essere assicurata la trasparenza e la pubblicità dell’intera procedura

• Sono valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui, previa dichiarazione di assenza di cause di incompatibilità derivanti da rapporti di coniugio, parentela o affinità, entro il secondo grado, tra dirigente e docenti stessi.

• L’incarico è assegnato dal dirigente scolastico e si perfeziona con l’accettazione del docente. Il docente che riceva più proposte di incarico opta tra quelle ricevute. L’ufficio scolastico regionale provvede al conferimento degli incarichi ai docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e comunque in caso di inerzia del dirigente scolastico.

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I collaboratori del dirigente

• Il dirigente scolastico può individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica.

• La nuova disposizione sostituisce il vincolo contrattuale dei due collaboratori [83]

• L’organico dell’autonomia utilizzabile per attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento offre la possibilità di esonerare in tutto o in parte i docenti dall’insegnamento

• Problematico è l’anno scolastico 2015 – 2016 per possibili ritardi nelle nomine del personale sui posti indicati nella tabella 1.

• Le assegnazioni del personale della tabella 1 per il 2015 – 2016 saranno fatte su ”indicazione” delle scuole? Al comma [95] si parla di “fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche medesime”

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Nuove competenze del dirigente: l’organizzazione l’organico dell’autonomia

• E’ istituito l’organico dell’autonomia, funzionale alle attività della scuola

• Le attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento sono considerate complementari e interconnesse per la piena realizzazione del Piano Triennale dell’offerta formativa e delle condizioni che concorrono al successo formativo degli studenti

• L’organico dell’autonomia comprende: • posti comuni • posti di sostegno • posti per il potenziamento, organizzazione, progettazione, coordinamento, incluso

fabbisogno per progetti nazionali

• Dall’a.s. 2016-17 ogni tre anni il MIUR, d’intesa con il MEF e il Ministero per la

semplificazione e la pubblica amministrazione, emana decreti per la ripartizione dell’organico a livello regionale.

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Nuove competenze del dirigente: l’organizzazione l’organico dell’autonomia

• Criteri per il riparto dell’organico tra le regioni: [65] • numero di classi per i posti comuni • numero alunni per i posti di potenziamento • numero alunni disabili per i posti sostegno • presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità

demografica o a forte processo immigratorio, nonché di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione scolastica.

• Il riparto, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione organica assegnata,

considera anche il fabbisogno per progetti e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale

• Il personale è utilizzato in via prioritaria per coprire i posti vacanti e disponibili

• Per far fronte ad esigenze ulteriori di personale (ex organico di fatto) dall’a.s. 2016-17 il MIUR emana un decreto di costituzione di un contingente di posti non disponibili per immissioni in ruolo e per mobilità da coprire con supplenze annuali, conferite sulla base delle graduatorie previste dalla normativa vigente, o con utilizzazioni annuali del personale a tempo indeterminato.

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Nuove competenze del dirigente: il merito

E’ stanziato un apposito fondo di 200 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 per la valorizzazione del merito dei docenti [126].

Il fondo sarà ripartito tra le scuole in proporzione al numero dei docenti e ai fattori di complessità. La ripartizione avverrà attraverso un decreto del MIUR

Il Dirigente, sulla base dei criteri individuati dal comitato di valutazione, assegnerà, con motivata valutazione, annualmente al personale docente una somma del fondo. [127]

Tale somma è definita bonus ed ha natura di retribuzione accessoria. [128]

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Il periodo di formazione e prova dei docenti • Per la validità dell’anno di prova è necessario lo svolgimento del servizio

per almeno 180 giorni dei quali almeno 120 per attività didattiche [116]

• La valutazione del personale docente ed educativo è rimessa al Dirigente, sentito il comitato di valutazione, nella composizione relativa ai soli docenti (due scelti dal Collegio dei docenti e uno designato dal Consiglio d’Istituto) integrata dal docente tutor, che predispone l’istruttoria [117]

• E’ prevista da parte del MIUR l’emanazione di un decreto per individuare gli obiettivi, le modalità di valutazione, le attività formative e i criteri per detta valutazione [118]

• In caso di valutazione negativa, il periodo di prova viene prorogato di un anno, non rinnovabile [119]

• Continuano ad applicarsi gli articoli dal 437 a 440 del D.Lgs. 297/94 in quanto compatibili con i commi dal 115 al 119 della legge.

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Il piano di formazione del personale

Aggiornamento e formazione individuale • è istituita la Carta elettronica del docente di importo di 500 euro per

spese legate alla formazione e all’aggiornamento. Non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile [121]

Aggiornamento e formazione sistemica • la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria,

permanente e strutturale ed è connessa alla funzione docente. Già dall’a.s. 15-16 sarà necessario predisporre un Piano di formazione del personale, che deve essere coerente con il Piano dell’Offerta Formativa Triennale, con gli esiti del RAV e del conseguente piano di miglioramento. [124]

Il MIUR dovrà emanare un decreto per le modalità d’uso della Carta e un decreto con l’indicazione delle priorità individuate a livello nazionale (Piano nazionale di Formazione). Per tali finalità sono stanziati 40 milioni annui a decorrere dal 2016

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la valutazione della scuola • Viene ribadita, in varie parti del testo, la piena vigenza del DPR

80/2013 e quindi degli adempimenti ivi previsti, dalla elaborazione ed implementazione del RAV all’individuazione dei piani di miglioramento.

• Da ricordare che la valutazione del dirigente rientra in questa stessa ottica.

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la valutazione del dirigente • Nell’individuazione degli indicatori si tiene conto del contributo del DS ai risultati del Piano di

miglioramento del RAV [93]

• Criteri generali:

• competenze gestionali e organizzative, correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia

nell’azione dirigenziale

• valorizzazione dell’impegno e dei meriti del personale sotto il profilo individuale e collegiale

• apprezzamento del proprio operato all’interno della comunità professionale e sociale

• contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico e dei processi organizzativi e

didattici, nell’ambito dei sistemi di valutazione, autovalutazione, rendicontazione sociale

• direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e collaborazione

• Il nucleo della valutazione dei dirigenti è composto come da art. 25 c.1 del D.Lgs. 165/01 (nucleo

istituito presso l’amministrazione regionale composto da un dirigente e da esperti anche esterni

all’ amministrazione). La valutazione è coerente con l’incarico triennale ed è legata alla

retribuzione di risultato. [94]

• Possono essere attribuiti incarichi dirigenziali triennali per le funzioni ispettive con procedura

pubblica mediante valutazione del curricolo [94]

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Graduatorie

• La prima fascia delle graduatorie d’istituto continua ad essere efficace per chi è già iscritto alla data di entrata in vigore della legge [106]

• Dal 2016/17 l’inserimento nelle graduatorie di istituto potrà avvenire solo a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione [107]

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Supplenze

• Il Dirigente utilizza l’organico dell’autonomia anche per le supplenze fino a 10 giorni [85]

• Un docente può essere impiegato anche in gradi di istruzione inferiori, conservando lo stesso livello stipendiale dl grado di istruzione di appartenenza [85]

• Dal 1° settembre 2016 i contratti a tempo determinato per coprire posti vacanti e disponibili non possono superare i 36 mesi anche non continuativi [131]

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Erogazioni liberali • Riconosciuto un credito d’imposta del 65% per l’anno 2015 e 2016 e 50%

per l’anno 2017 per erogazioni liberali per la realizzazione di nuove strutture e manutenzione e potenziamento di quelle esistenti, per attività di sostegno all’occupabilità degli studenti [145-149]

• Il credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni ed è ripartito in tre quote annuali. Quota massima ammissibile 100.000 euro. Per le imprese si può procedere a compensazione

• Le somme andranno versate in un apposito capitolo del bilancio dello Stato secondo modalità che saranno definite con decreto del MIUR in accordo con il MEF

• Le somme saranno riassegnate al bilancio del MIUR per essere riversate alle scuole destinatarie, ma il 10% sarà trattenuto dal MIUR per compensare le scuole che ricevono erogazioni sotto la media nazionale

• Le scuole beneficiarie dovranno dare comunicazione pubblica

dell’ammontare delle somme ricevute e della loro destinazione nel proprio sito e nel portale del MIUR

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il fondo per il funzionamento • A partire dall’a.s. 2015-16 il fondo per il funzionamento sarà così

erogato: [11]

• Entro settembre, erogazione 4/12

• Entro settembre comunicazione della previsione dell’ammontare presunto degli 8/12

• Entro febbraio, erogazione 8/12

• E’ prevista l’emanazione entro 90 giorni di un decreto MIUR per la definizione dei criteri di riparto del Fondo stesso

• Entro 180 giorni il MIUR, di concerto con il MEF, dovrà emanare un decreto di modifica del DI 44/2001 anche la fine di incrementare i livelli di programmazione pluriennale delle attività delle scuole

• Il Fondo per il Funzionamento è incrementato di 123,9 milioni di euro per l’anno 2016 e di 126 milioni annui dal 2017 al 2021

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Le reti • Gli USR promuovono reti di scuole dello stesso ambito territoriale. [70]

• Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono finalizzate alla:

• Valorizzazione delle risorse professionali

• Gestione comune di funzioni e attività amministrative

• Realizzazione di progetti e iniziative didattiche

• I rapporti tra le scuole della rete sono regolati dall’ ”accordo di rete” che individua:

• Criteri e modalità di utilizzo dei docenti della rete, anche con funzione di insegnamento, coordinamento, progettazione

• Piani di formazione del personale

• Risorse da destinare alla rete per il suo funzionamento

• Forme di trasparenza e pubblicità delle decisioni assunte e dei rendiconti delle attività

• Specifici accordi possono prevedere che l’istruttoria sugli atti relativi a cessazioni dal servizio, pratiche in materia di contributi e pensioni, progressioni e ricostruzioni di carriera, trattamento di fine rapporto del personale della scuola, nonché sugli ulteriori atti non strettamente connessi alla gestione della singola istituzione scolastica, sia svolta dalla rete di scuole.

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Portale Unico

• Attraverso l’attivazione di un Portale Unico saranno resi disponibili in formato aperto tutti i dati relativi al sistema nazionale di istruzione, nonché i curricula degli studenti e dei docenti e i documenti e le informazioni utili a valutare l’avanzamento didattico, tecnologico e d’innovazione del sistema scolastico [136-140]

• I dati presenti nel Portale non potranno più essere oggetto di richiesta alle istituzioni scolastiche

• Sarà gestito dal MIUR e saranno previste azioni di supporto alle segreterie. Sono stanziati fondi specifici. 46

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Deleghe al Governo

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Deleghe al Governo Entro 18 mesi il Governo, attraverso decreti legislativi interverrà su diverse materie del sistema di istruzione: [180-181] a) redazione di un nuovo Testo Unico

b) riordino del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria

c) promozione dell’inclusione scolastica degli alunni disabili

d) revisione dei percorsi dell’istruzione professionale

e) istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni

f) garanzia dell’effettività del diritto allo studio

g) valorizzazione della cultura umanistica

h) revisione e riordino scuole italiane all’estero

i) revisione disciplina certificazione delle competenze

Ciascun decreto potrà essere corretto entro 24 mesi dalla propria emanazione.

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