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La contraccezione by Bernasconi Paola

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La contraccezione

by Bernasconi Paola

La contraccezione

• Storia della contraccezione

• 1843 il progresso tecnologico e, in particolare, la scoperta della vulcanizzazione della gomma da parte di Goodyear ha portato alla sostituzione dei preservativi in budello di vitello con dei preservativi in gomma.

• 1953 In Italia si comincia ad affrontare il problema della contraccezione e quello demografico

by Bernasconi Paola

La contraccezione

• L’obiettivo di attuare una regolamentazione delle nascite è, però, ancora molto lontano, dal momento che esistono delle precise norme del Codice Penale (in particolare l’art. 553), le quali vietavano allora l’uso e la propaganda dei mezzi contraccettivi.

• 1971. Questi divieti scompaiono, a seguito di numerose battaglie condotte dall’Aied, che otteneva -nel marzo dello stesso anno-l’abrogazione del suddetto articolo da parte della Corte Costituzionale.

by Bernasconi Paola

La contraccezione

• Contraccezione: da che parte si

comincia?

• Scegliere la contraccezione significa fare

una scelta consapevole di vita, per sé, per

il partner e per il futuro di entrambi. Ma

come si sceglie il metodo più adatto?

by Bernasconi Paola

La contraccezione

I requisiti oggettivi ai quali un metodo contraccettivo deve ottemperare sono:

• efficacia: sicurezza che non si verifichino gravidanze indesiderate

• innocuità: per chi la utilizza e per il concepito, alla sospensione del contraccettivo

• reversibilità: ritorno alla fertilità preesistente una volta sospeso l’utilizzo del contraccettivo

• praticità: semplicità d’uso e costo contenuto

• accettabilità: valutazione soggettiva.

by Bernasconi Paola

La contraccezione

L’efficacia dei c. è misurata dall’indice di Pearl,

che indica il numero di gravidanze in un anno su

100 donne che usino quel singolo c. L’indice di

Pearl è tanto più basso quanto minore è il

rischio (R) di gravidanze del metodo

considerato. Il c. ideale dovrebbe avere R = 0,

cioè un’efficacia del 100%; in realtà anche

senza contraccezione R non è mai 100, ma circa

80 a causa di fattori di infertilità naturali, e a tale

valore va paragonato.

by Bernasconi Paola

La contraccezione

Quali sono i contraccettivi oggi a disposizione?Si dividono in tre categorie:

1) i metodi ormonali: la pillola, l’anello vaginale, il cerotto, pillola del giorno dopo

2) i metodi meccanici, chimici e di barriera: la spirale, il diaframma, il profilattico (o preservativo o condom), sterilizzazione maschile o femminile

3) i metodi naturali: coito interrotto, Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings, ecc

by Bernasconi Paola

Metodi ormonali:la pillola

Metodi ormonali

• La pillola

È composta da due sostanze simili agli ormoni prodotti normalmente dalla donna (estrogeno e progesterone) e che regolano tutta l’attività del suo apparato genitale.

Agisce bloccando l’ovulazione e va assunta quotidianamente con regolarità per tre settimane al mese, a cui fa seguito una settimana di pausa. Prima di iniziarne l’uso, bisogna sottoporsi ad una visita ginecologica che comprenda anche l’esame del seno. Esistono, infatti, alcune controindicazioni all’uso di questo prodotto.

La pillola non provoca né cancro, né vene varicose, né riduzione della fertilità dopo la sua sospensione, né parti gemellari e non fa ingrassare, diversamente da quanto affermano le campagne allarmistiche che ripetono vecchi pregiudizi e inesattezze scientifiche a proposito di questo contraccettivo.

La pillola è praticamente sicura al 100% purché assunta secondo le dovute indicazioni.

Se ci si dimentica di prendere una pillola, bisogna assumerla entro 12 ore dall’ora in cui si sarebbe dovuto farlo.

Se invece sono trascorse più di 12 ore, la protezione contraccettiva può diminuire e, pur continuando a prendere regolarmente le rimanenti pillole della confezione, è necessario utilizzare per tutto il ciclo un metodo contraccettivo di supporto.

Stesso atteggiamento di cautela va adottato quando, nelle prime ore seguenti l’assunzione della pillola (3-4 ore), si hanno episodi di vomito o delle scariche di diarrea.

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Metodi ormonali:l’anello vaginale

Metodi ormonali

• L’anello vaginale

È un contraccettivo ormonale ad uso vaginale. Ha lo stesso meccanismo d’azione della pillola e dunque anche la stessa efficacia, solo che gli ormoni, invece di essere assunti per via orale, vengono assorbiti attraverso la mucosa vaginale.

Ha la forma di un anello, trasparente e flessibile, di materiale biocompatibile, che si adatta naturalmente alle caratteristiche anatomiche di ciascuna donna.

L’anello rilascia quotidianamente una bassissima dose di ormoni, il che riduce al minimo gli effetti indesiderati. In più l’assorbimento trans-mucoso elimina uno dei passaggi metabolici a carico del fegato, riducendo ulteriormente l’impatto del metodo sull’organismo. Nonostante questo valgono anche per l’anello le controindicazioni all’uso già elencate per la pillola. Altrettanto vale per la contemporanea assunzione di farmaci, che possono comprometterne l’efficacia, mentre non influiscono su questa eventuali episodi di vomito o diarrea.

Va inserito in vagina direttamente dalla donna, una sola volta al mese e rimosso dopo tre settimane (esattamente come i 21 giorni di assunzione della pillola). Le modalità di applicazione e rimozione sono semplici e non occorre verificarne la posizione: per il corretto funzionamento è sufficiente che l’anello si trovi all’interno della vagina. Dopo una settimana di pausa, durante la quale comparirà la mestruazione, si inserirà il nuovo anello.

by Bernasconi Paola

Metodi ormonali:il cerotto

Metodi ormonali

• Il cerotto

È anche questo un metodo ormonale: si tratta di un cerotto quadrato, sottile e flessibile, di colore beige, che va applicato sulla pelle (in alcune zone consigliate) una volta alla settimana per tre settimane al mese. Fa seguito, come negli altri casi, una settimana di intervallo, prima di riprendere un nuovo ciclo di applicazione.

Anche il cerotto libera quotidianamente un minimo dosaggio di ormoni che bloccano l’ovulazione, garantendo un’efficacia sovrapponibile a quella della pillola.

I vantaggi dell’assorbimento transdermico sono gli stessi già elencati per l’anello vaginale.

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Metodi ormonali:il pillolo

Metodi ormonali

• Il pillolo

Sono in sperimentazione, ormai anche in Italia, dei farmaci ormonali che permettano, con un meccanismo simile a quello della pillola, di controllare la fertilità maschile.

Il processo è stato più lungo e complesso per la diversa fisiologia dell’apparato genitale maschile.

Mentre nella donna infatti l’ovulazione avviene una sola volta al mese, ed è quindi stato possibile bloccarla mantenendo inalterata la funzionalità dell’apparato genitale, nell’uomo la spermatogenesi (cioè la produzione di spermatozoi) è continua, ed era risultato difficile finora arrestarla senza alterare la produzione degli ormoni sessuali.

Ci vorrà ancora del tempo, però, perché questo metodo sia disponibile, ma sembra ormai vicino l’obiettivo di un anticoncezionale maschile che unisca la completa sicurezza del metodo all’assenza di effetti collaterali indesiderati.

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Metodi ormonali:la pillola del giorno

dopo

Metodi ormonali

• pillola del giorno dopo.

Non si tratta di un metodo anticoncezionale, né abortivo, bensì di un farmaco che si adopera soltanto in caso di emergenza, ossia dopo un rapporto non protetto.

Consiste in una compressa, contenente un ormone progestinico, senza ormone estrogeno associato, e pertanto con minori effetti collaterali rispetto alla p.g.d. di vecchia generazione. Le compresse vanno prese preferibilmente entro le 48 ore, ma non oltre le 72 oredal rapporto ritenuto a rischio di gravidanza, in unica somministrazione.

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Metodi meccanici, chimici e di

barriera:la spirale

Metodi meccanici, chimici e di barriera

• La spirale

La spirale (o IUD) è un dispositivo di plastica di forma varia, lungo circa 4 cm, su cui è avvolto un filo di rame. Deve essere applicata all’interno della cavità uterina dal medico. Non occorre anestesia.

Gli ultimi giorni del periodo mestruale sono il periodo migliore per l’applicazione, sia perché il collo dell’utero è dilatato, sia perché la donna è certa di non essere incinta.

L’azione della spirale è collegata a modeste modificazioni della mucosa uterina, capaci -insieme a variazioni funzionali delle tube- di disturbare il processo di fecondazione e/o di annidamento dell’uovo.

Può essere usata per diversi anni, e va sostituita, a seconda del tipo, ogni 2, 3, o 5 anni.

Prima di inserire la spirale è necessario fare una visita ginecologica accurata e un pap-test.

Dopo la pillola lo IUD è il metodo contraccettivo più sicuro con una percentuale pari al 98-99%.

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Metodi meccanici, chimici e di

barriera:il diaframma

Metodi meccanici, chimici e di barriera

• Il diaframma

È una coppa di gomma morbida con il bordo più spesso. La misura del diaframma da usare deve essere stabilita caso per caso dal medico, perché è molto importante che sia quella giusta.

La funzione del diaframma è quella di costituire una barriera meccanica tra vagina e utero.

Spalmato con crema spermicida va introdotto in vagina prima del rapporto, e non deve essere tolto prima che siano trascorse 6 ore dall’ultimo rapporto sessuale.

Il diaframma è senz’altro un ottimo metodo a disposizione della donna che non voglia o non possa ricorrere ad altri metodi contraccettivi.

Il suo uso è anche indicato durante eventuali periodi di interruzione dell’uso della pillola.

Per raggiungere il massimo di sicurezza il diaframma deve essere:1) della misura giusta; 2) ogni volta bene inserito in vagina; 3) sempre adoperato

insieme ad una crema o gelatina spermicida; 4) usato tutte le volte che si ha un rapporto sessuale, anche se incompleto.

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Metodi meccanici, chimici e di

barriera:il preservativo

Metodi meccanici, chimici e di barriera

• Il preservativo

È una sottile guaina di gomma ad uso maschile che viene calzata sul pene eretto, prima di iniziare il rapporto sessuale, per impedire che lo sperma penetri in vagina

Va adoperato in ogni rapporto sessuale, anche se incompleto

È l’unico contraccettivo che protegge dalle malattie sessualmente trasmesse (AIDS, epatite, ecc.).

Dati i numerosi e crescenti casi di allergia al lattice, le maggiori case produttrici hanno immesso in commercio i profilattici di poliuretano, che riducono la frequenza di reazioni sgradevoli.

by Bernasconi Paola

Metodi meccanici, chimici e di barriera

• La sterilizzazione

Per sterilizzazione si intende un intervento chirurgico che, attraverso l’interruzione delle tube nella donna o dei deferenti nell’uomo, procura una permanente incapacità alla procreazione.

È un metodo contraccettivo ancora irreversibile, la cui scelta deve essere, pertanto, attentamente meditata. Non sono del tutto sicure, infatti, le tecniche in sperimentazione per attuare interventi che consentano di ripristinare la fertilità.

L’approvazione della legge sull’aborto (legge n.194 del 22 maggio 1978) ha cancellato il divieto legale alla sterilizzazione.

by Bernasconi Paola

Metodi meccanici, chimici e di barriera

• STERILIZZAZIONE FEMMINILE

L’intervento consiste nella chiusura delle tube, ottenuta con varie metodiche, in maniera da rendere impossibile l’incontro tra ovulo da fecondare e spermatozoo. L’ovulo non fecondato muore e viene riassorbito dall’organismo.

La sterilizzazione femminile, attuata con le moderne metodiche poco traumatizzanti, si risolve con un ricovero di un solo giorno.

La chiusura delle tube non influenza negativamente i caratteri del ciclo mestruale, né la restante funzionalità dell’apparato genitale.

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Metodi meccanici, chimici e di barriera

• STERILIZZAZIONE MASCHILE

L’intervento (vasectomia) consiste nell’interruzione dei deferenti in prossimità dei testicoli in maniera da impedire agli spermatozoi di arrivare alI’esterno; si raggiunge, in tal modo, una condizione di sterilità per assenza degli spermatozoi nell’eiaculato.

La vasectomia può essere effettuata ambulatoriamente, in anestesia locale; I’intervento dura circa 15-20 minuti.

L’interruzione dei deferenti, che nell’apparato genitale maschile rappresentano soltanto una via di transito per gli spermatozoi, non ha alcuna ripercussione sulle normali funzioni sessuali (erezione, eiaculazione) che sono regolate da strutture nervose completamente indipendenti.

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• I metodi naturali (Ogino-Knaus, Billings e

Temperatura basale) sono gli unici metodi

permessi dalla Chiesa cattolica e

consistono nell’astenersi dai rapporti

sessuali nei giorni fecondi, cioè in quei

giorni in cui avviene l’ovulazione.

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• Il metodo Ogino-Knaus si basa sul

calcolo matematico dei giorni fecondi,

tenendo conto che l’ovulazione avviene

circa a metà del ciclo (quindi è necessario

astenersi dai rapporti dall’8° al 18° giorno

in un ciclo di 28 giorni).

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• Il metodo Billings consiste

nell’individuazione di perdite trasparenti

filamentose, tipo “chiara d’uovo”, presenti

nei giorni fecondi.

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• Il metodo della Temperatura basale si riferisce alla rilevazione quotidiana della temperatura vaginale con un normale termometro per individuare appunto qual è la propria temperatura di base: dopo l’ovulazione si ha un aumento della temperatura di circa mezzo grado.

Il vantaggio di tali metodi è l’assoluta innocuità, ma gli svantaggi non sono pochi, come la loro scarsa efficacia e l’imposizione di periodi di astinenza sessuale relativamente lunghi.

Inoltre, individuare quali siano i giorni fecondi è abbastanza difficile e in alcune situazioni (infezioni, malattie, stress di varia origine, ecc.) è del tutto impossibile.

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• Gli spermicidi

Un discorso a parte va fatto per i prodotti spermicidi che sono consigliati se abbinati al diaframma o al preservativo, ma non vanno usati da soli perché in questo modo non danno nessuna garanzia contraccettiva.

Questi prodotti -che possono avere la consistenza di schiuma, gelatina, crema, ovuli, ecc.- hanno il compito di rendere inefficaci gli spermatozoi.

Vanno inseriti in vagina prima del rapporto con l’apposito dosatore che si trova nella stessa confezione.

Tutti gli spermicidi hanno un’efficacia di circa 2 ore, nel caso in cui si abbia più di un rapporto bisogna rinnovare la dose di spermicida.

by Bernasconi Paola

Metodi naturali

• Il coito interrotto

Infine il coito interrotto, che non è un metodo contraccettivo, consiste nell’estrarre il pene dalla vagina prima della eiaculazione. È il metodo più diffuso, ma la sua efficacia è molto scarsa: 30% e più di fallimento ed è quindi sconsigliabile.

Il motivo delle gravidanze indesiderate che si verificano adottando il coito interrotto, non sta tanto nel fatto che l’uomo non riesce a controllare il momento dell’eiaculazione, quanto nel fatto che qualche goccia di liquido contenente spermatozoi fuoriesce dal pene prima dell’eiaculazione vera e propria. Ciò può accadere in qualsiasi momento del rapporto sessuale.

Il metodo è sconsigliabile anche perché provoca nella coppia una notevole tensione nervosa con riflessi negativi sulla sessualità.

by Bernasconi Paola