la conservazione della quantità di moto caterina petrucci & luca grimaldi
TRANSCRIPT
La conservazione della quantità di moto
Caterina Petrucci&
Luca Grimaldi
2
I principio della dinamicaUn corpo libero che ad un certo istante ha una velocità , mantiene indefinitamente (fino a che resta libero) il suo stato di moto rettilineo ed uniforme ( si mantiene costante).v
v
II principio della dinamica: dt
è una formulazione più generale rispetto a amdt
vdmF
in meccanica relativistica.
vmp
quantità di moto:
perché resta inalterata
3
Forze impulsive: hanno effetto per un tempo molto piccolo rispetto a quello su cui viene osservato il fenomeno
l’impulso che la forza trasmette al corpo tra gli istanti t1 e t2 è uguale alla variazione che la quantità di moto del corpo subisce nello stesso intervallo di tempo.
teorema dell’impulso: 12
t
tt,t vmvmpdt
dt
pdI
2
1
21
impulso della forza: 2
1
21
t
tt,t dtFI
4
III principio della dinamica
2112 FF
Le forze che agiscono su un corpo derivano dall’interazione di questo con altri corpi.
Se un corpo 1 esercita su un corpo 2 una forza anche il corpo 2 esercita su 1 una forza
21F
di uguale intensità e verso opposto.
5
Sistema isolato: insieme di corpi sui quali non agiscono forze esterne (forze non di mutua interazione) oppure queste hanno risultante nulla o trascurabile rispetto a quelle interne.
Conservazione della quantità di moto
i
i
jiij
jij
i
0dt
pd
FF
Fdt
pd
in un sistema meccanicamente isolato laquantità di moto totale si conserva
6
APPLICAZIONI
In alcuni casi (tipicamente quando sono in gioco forze impulsive) il principio di conservazione della quantità di moto consente di dedurre alcune proprietà del moto senza conoscere il dettaglio delle interazioni in gioco.
7
Vvw
Sistemi di riferimento
'OOOPP'Ocon
dt
P'Odw
dt
OPdv
sistema del centro di massa
i
iii
i 0wmq
tetancos
V2
m
iabilevar
w2
mv
2
m 2CM
ii
i
2i
i
i
2i
i
per un sistema isolato di corpi vale il teorema di Koening:
ii
iii
CM m
vmVV
wmqvmp
quantità di moto:
8
ESEMPI DI APPLICAZIONE
Carrello su binario liscioAll’inizio m+M in moto con v. Quindi m acquista w rispetto al carrello, opposta a v.
Quanto vale V ?
Uomo e carrello interagiscono con forze di attrito delle quali non conosciamo nessun dettaglio.
wMm
mvV
MVVwmvMm
binariairispettovelocità
V > v per compensare la spintadovuta alla variazione del moto dell’uomo.
9
Esplosioni: eventi in cui da un corpo monolitico si separano, a causa di forze interne, uno o più frammenti
se v1 è la velocità con cui il proiettile esce dalla canna del fucile, la velocità di rinculo v2 è data dalla relazione:
2
1
1
2
m
m
v
v
cioè i corpi si respingono con velocità inversamente proporzionali alle loro
masse.
10
Indichiamo con M(t) la massa e con V(t) la velocità del razzo ad un certo istante t.
Il gas viene espulso a velocità w costante rispetto al razzo, e pari a (–w+V) rispetto al suolo, in quantità –dM (dM è negativa) per ogni intervallo di tempo dt.
All’istante t+dt la massa del razzo sarà M+dM e la sua velocità V+dV.
Motore a razzo
Il sistema razzo – gas espulso è isolato vale il principio di conservazione della quantità di moto
razzoespulsogasgasrazzo
sistema
dVVdMMwVdMMV
trascurando il prodotto di due differenziali si ottiene: wdMMdV
Integrando tra l’istante in cui la massa del razzo è M0 e la sua velocità V0 si ricava:
M
MlnwVV 0
0
L’espulsione del gas prodotto dalla combustione crea una reazione di spintasul razzo che ne fa aumentare la velocità.
11
URTO: interazione di durata tanto breve da rendere ininfluente il contestuale effetto di eventuali forze esterne rispetto all’evoluzione del fenomeno, cioè nella quale intervengano soltanto forze di tipo impulsivo.
le esplosioni possono essere considerate urti in cui tutte le velocità iniziali sono nulle.
i
2i
i v2
m
Urto centrale: urto tra due corpi con velocità iniziali dirette lungo la congiungente i loro centri.
Esempio di due sfere che si urtano rotolando sul piano di un
biliardo attrito trascurabile (in realtà è necessario perché le sfere rotolino) peso compensato dalla reazione vincolare del piano il sistema è isolato.
e gli urti sono detti elastici. In questi urti i corpi rimbalzano senza subire deformazioni permanenti e senza generare calore.
Se le forze di interazione sono conservative si mantiene costante
12
le due incognite v’1 e v’2 si ricavano dalle due equazioni di
conservazione:
2'2
22'1
122
221
1
'22
'112211
)v(2
m)v(
2
mv
2
mv
2
m
vmvmvmvm
il moto risulta completamente definito.
URTI ELASTICI
13
URTI ELASTICI CENTRALI
sono monodimensionali
2'2
22'1
122
221
1
'22
'112211
)v(2
m)v(
2
mv
2
mv
2
m
vmvmvmvm
21
11212'2
21
22121'1
mm
vm2v)mm(v
mm
vm2v)mm(v
Urto elastico centrale di due biglie di massa uguale:
m1= m2
1'2
2'1
vv
vv
14
Urto elastico centrale di una biglia contro una ferma (v1>0, v2=0):
m1 > m2
0v
0v'2
'1
m1 < m2
0v
0v'2
'1
in particolare se m1 >> m2
1'2
1'1
v2v
vv
in particolare se m1 << m2
0v
vv'2
1'1
15
v v v
v v v1 1 2
1
2
1
2
2
2
' '
' '( ) ( )
URTI ELASTICI NON CENTRALI
m1 = m2, v2= 0
m1 << m2
in ogni caso nel sistema del centro di massa:
prima dopo
q -q q’ -q’
16
Urti totalmente anelastici
21
2211
mm
vmvmv
si ha la massima dissipazione di energia cinetica
poiché, essendo wi’=0 nel sistema del centro di massa 2CM
ii
i
2'i
i V2
mv
2
m
il moto dopo l’urto è completamente definito con
i
2i
i v2
mquando non si conserva urti
anelastici
17
conservazione quantità di moto relazione
di Einstein
Il sistema S vede il sistema S’ muoversi con velocità di modulo V << c
il corpo è fermo sia prima sia dopo l’assorbimento dei due pacchetti d’onda di energia E=h
il corpo si muove con la stessa velocità (v=V) sia prima sia dopo l’assorbimento dei due pacchetti d’onda
i due pacchetti d’onda presentano una componente longitudinale dell’impulso pari a Ev/2c2
è valida la conservazione della quantità di moto totale: q + Ev/c2 =q’
q = q’-q = v·m = Ev/c2
c
hhkconkp
impulso di un fotone:
se un corpo assorbe un’energia E la sua massa
aumenta di m = m’-m = E/c2
kV
18
grandezze cinematiche relativistiche
20
0 cmE
2
22
0202
0
cineticaenergia
ccv
0cv c2
v1cmv
2
mcmEEE
energia di riposo:
energia non relativistica:
2
2
2
20 cm
cv
1
cmE
2
2
0
cv
1
mm
20
2
2
200c cm
cv
1
cmEEE
energia:
massa:
energia cinetica:
p mvm v
v
c
0
2
21
quantità di moto:
19
Effetto Compton
2
20'2
0
2
0'
c
v1
cmhcmh
c
v1
vmkk
conservazione della quantità di moto
conservazione dell’energia
tre equazioni scalari nelle quattro incognite ’, v, e tipicamente si assume come parametro e si ricavano ’, v e .
cos1cm
h'
0