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La causa risiede nel nostro attuale stile di vita, in La causa risiede nel nostro attuale stile di vita, in particolare quello delle aree più ricche e particolare quello delle aree più ricche e

sviluppate del mondo, come l’Unione europea. Il sviluppate del mondo, come l’Unione europea. Il nostro sistema di trasporti, le centrali elettriche nostro sistema di trasporti, le centrali elettriche che riscaldano e forniscono elettricità alle nostre che riscaldano e forniscono elettricità alle nostre case, le fabbriche che producono gli oggetti che case, le fabbriche che producono gli oggetti che

compriamo e l’agricoltura che ci fornisce compriamo e l’agricoltura che ci fornisce nutrimento producono enormi quantità di gas nutrimento producono enormi quantità di gas sera. Sono questi i principali responsabili del sera. Sono questi i principali responsabili del

cambiamento climatico. Dobbiamo individuare cambiamento climatico. Dobbiamo individuare soluzioni efficaci per ridurre drasticamente le soluzioni efficaci per ridurre drasticamente le

emissioni.emissioni.

LE CAUSE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

LE CAUSE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

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L’acqua è una delle risorse più preziose. Senza di essa, non potremmo vivere. Anche se tendiamo a darne per scontata la disponibilità, dobbiamo ricordare che essa è un bene scarso. Quasi un quinto della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile. L'acqua copre circa i 2/3 della superficie terrestre, ma la maggior parte di essa è troppo salata per essere utilizzata dall'uomo per fini alimentari o agricoli.Solo il 2,5% dell'acqua, in tutto il mondo, non è salata, ed i 2/3 di essa si trovano ai Poli e nei ghiacciai e sono, quindi, inutilizzabili

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Pré de Bar (Courmayeur, Val Ferret)

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• il protocollo di Kyoto

• le conclusioni del consiglio europeo di marzo 2007

• le decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU

• le conclusioni dell’IPCC in materia di conseguenze del cambiamento climatico

• Il Premio Nobel per la pace assegnato ad Al Gore e all’IPCC

• vertice del G8 di Heiligendamm del 7 giugno 2007 , “Climate change, Energy Efficiency and Energy Security – Challenge for World Economic Growth”

• la conferenza di Bali che ha avviato una corsa contro il tempo per arrivare alla riunione della Convenzione ONU sul cambiamento climatico di Copenaghen del prossimo anno con un accordo vincolante, condiviso da tutti i paesi, sia quelli di vecchia industrializzazione che le economie emergenti.

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L’accordo Onu prevede una riduzione delle emissioni di CO2 fino

a portarli nel periodo 2008-2012 a -5,2% rispetto alle emissioni rilevate nell’anno 1990.

Il Protocollo di Kyoto non è ratificato dagli Stati Uniti, ma essi

saranno a fianco delle economie emergenti come

INDIA e CINA contro i gas serra.

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Bruxelles ha imposto:L’obbiettivo della riduzione del 20% del

gas effetto serra entro il 2020.

L’obbiettivo vincolante del 20% di energie rinnovabili nel mix energetico

europeo.

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Le aziende che non riescono

a scendere sotto il tetto obbligatorio

devono acquistare crediti di anidride carbonica

delle aziende che invece

rispettano il limite di emissioni.

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COSÌ VENGONO DEFINITE LE FONTI DI ENERGIA NON SOGGETTE AD ESAURIMENTO:

•ENERGIA EOLICA

•ENERGIA GEOTERMICA

•ENERGIA IDROELETTRICA

•ENERGIA FOTOVOLTAICA

•ENERGIA MARINA

•ENERGIA DELLE ALGHE MARINE

•ENERGIA DELLE BIOMASSE

•ENERGIA DELL’IDROGENO

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VENIVA UTILIZZATA PER

NAVIGARE ED AZIONARE MULINI A VENTO.

IMPIEGATA PER PRODURRE ELETTRICITÀ ATTRAVERSO

LE PALE EOLICHE.

LA PRODUZIONE DI ENERGIA VARIA IN BASE ALLA GRANDEZZA DELL’ IMPIANTO E ALLA VELOCITÀ DEL

VENTO.

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Il mare è una fonte di energia meccanica e

termica. L'energia prodotta dalle onde si ottiene

sfruttando il movimento di galleggianti ancorati al

fondo del mare con dei cavi che si avvolgono e svolgono sull'asse di un alternatore,

oppure sfruttando il movimento dell'aria al di sopra delle onde, ma si è

ancora in fase sperimentale.

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L’ENERGIA DELLE ALGHE MARINE CONSISTE NEL

CREARE DELLE COLTURE DI ALGHE CHE RIESCANO A SFRUTTARE IN MODO Più

EFFICIENTE LA LUCE SOLARE, DI MODO DA

AUMENTARE DI 3 VOLTE LA PRODUZIONE DI IDROGENO

CHE AVVIENE NORMALMENTE NEL

PROCESSO DI FOTOSINTESI.

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L’idrogeno è l’elemento più diffuso in natura, è una fonte di energia pulita che non produce né anidride carbonica né polveri Pm10 causa

dell’inquinamento.Secondo Marcello Contestabile, pioniere della ricerca sull’idrogeno, nel

giro di trenta o quarant’anni, quando le risorse petrolifere saranno probabilmente esaurite, l’elettricità sarà prodotta autonomamente in casa

e nelle aziende attraverso fonti di energia alternative quali pannelli fotovoltaici e trattamento dei rifiuti. In caso di surplus, idrogeno ed

elettricità viaggeranno in internet e saranno condivisi da utenti di tutto il mondo.

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Lotta ai cambiamenti climatici

Energie rinnovabili

Efficienza energetica

Sono obiettivi da perseguire congiuntamente, a livello europeo, di singoli Stati membri, di Regioni e Comuni.

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LA SOGLIALA SOGLIA. La CO2 nell’aria deve restare sotto le 450 parti per milione: oggi siamo a 385

Ban-ki MoonBan-ki Moon: i nostri sistemi energetici vanno cambiati SUBITOSUBITO!!!!

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TAPPA SIMBOLICAMENTE IMPORTANTE E’ IL PREMIO NOBEL PER LA PACE ASSEGNATO AD AL GORE E ALL’ IPCC

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DISCORSO DI AL GORE 15.06.2007Non penso che ci sia necessariamente un conflitto tra crescita e sostenibilità ambientale. Dipende dal modello di crescita e dalla sua natura. Se ci dovessero essere investimenti, per esempio rimpiazzando vecchie con nuove tecnologie non inquinanti, molto più efficienti, questa sarebbe una forma di crescita. Dovremmo evitarlo perché rappresenta crescita? Certamente no, ma è un esempio dei tanti cambiamenti politici che sono necessari per introdurne di nuovi, più efficienti: meno modi inquinanti di viaggiare, di costruire, di lavorare, di perseguire una qualità di vita più alta senza produrre inquinamento che sta causando un grande danno all’abitabilità del nostro pianeta.

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LA CONFERENZA DI BALILA CONFERENZA DI BALI: l’Europa si è presentata ai negoziati con la proposta di tagliare unilateralmente le emissioni del 20%.

Stati Uniti ed economie emergenti, in particolare India e Cina

per la prima volta si uniscono contro i gas serra.

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Come pioniera nella ricerca Come pioniera nella ricerca di stili di consumo e di stili di consumo e produzioni “leggeri”, produzioni “leggeri”,

fondati sull’uso massiccio fondati sull’uso massiccio di energie rinnovabilidi energie rinnovabili

Come modello di sviluppo Come modello di sviluppo sostenibile per i Paesi sostenibile per i Paesi

emergenti (Cina e India in emergenti (Cina e India in particolare)particolare)

Come costruttrice di Come costruttrice di sinergie tra i vari attori sinergie tra i vari attori

dell’economia mondiale in dell’economia mondiale in materia di uso di energie materia di uso di energie

rinnovabilirinnovabili

Come leader della nuova Come leader della nuova rivoluzione tecnologica rivoluzione tecnologica dell’economia a bassa dell’economia a bassa emissione di carbonioemissione di carbonio

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A. GROETHUYSEN

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Il Parlamento europeo,- viste le conclusioni della tredicesima Conferenza delle parti (COP 13) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e la terza Conferenza delle parti agente come riunione delle parti del protocollo di Kyoto (COP/MOP 3), che si sono tenute a Bali dal 3 al 15 dicembre 2007, e il “Piano d’azione di Bali”,- viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio Europeo dell’ 8 e 9 Marzo 2007, concernenti l’adozione da parte del Consiglio Europeo di un “Piano d’azione del Consiglio Europeo (2007-2009)-Politica energetica per l’Europa”,- vista la Dichiarazione del Vertice del G-8 di Heiligendamm, del 7 giugno 2007, - visto il dibattito svoltosi in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 17 aprile 2007 sull'impatto del cambiamento climatico sulla pace e la sicurezza,- vista la sua decisione del 25 aprile 2007 sulla costituzione di una commissione temporanea sul cambiamento climatico, approvata in conformità dell'articolo 175 del regolamento,- viste le proposte di risoluzione e le conclusioni presentate dalla Commissione CLIM,- viste le conclusioni della quarta relazione di valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), e la validità scientifica delle stesse,- visto il Libro verde della Commissione intitolato “L'adattamento ai cambiamenti climatici in Europa: quali possibilità di intervento per l'UE” (COM(2007)0354),- vista la riunione parlamentare congiunta sul cambiamento climatico tra il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali, che si è tenuta l'1 e 2 ottobre 2007,- viste le sue precedenti risoluzioni sul cambiamento climatico,- visto le motivazioni del conferimento del premio Nobel per la pace ad Al Gore e agli scienziati dell’IPCC,- vista la comunicazione della Commissione intitolata “Una politica energetica per l’Europa” (COM(2007)0001),- vista la comunicazione della Commissione intitolata “ Una tabella di marcia per le energie rinnovabili” (COM(2006)0848),- vista la sua risoluzione del 14 Dicembre 2006 su una strategia Europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura- Libro Verde,- vista la sua risoluzione del 14 Febbraio 2006 sul riscaldamento e raffreddamento da fonti energetiche rinnovabili,

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A. considerando che i cambiamenti climatici rappresentano la principale sfida del 21° secolo, minacciando la sopravvivenza della nostra civiltà con potenziali effetti catastrofici che potrebbero minacciare la pace e la sicurezza internazionali,B. considerando che i cambiamenti climatici sono fondamentalmente una questione di diritti umani e di equità a livello mondiale,C. considerando che le fonti energetiche convenzionali si stanno esaurendo, mentre esiste una situazione di dipendenza crescente dalle importazioni e di cambiamento climatico; che una politica efficace sui cambiamenti climatici e’ indissolubilmente legata alla tutela dell’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità, D. considerando fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici la decisione, adottata dal Vertice di Primavera 2007, di raggiungere l’ obiettivo del 20%, entro il 2020, per la riduzione di emissioni di CO2, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza energetica,E. considerando che i venticinque paesi che producono maggiore inquinamento rappresentano l’83% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra,F. considerando che un approccio dal basso verso l’alto, nelle comunità colpite negativamente dalle conseguenze del cambiamento climatico, consentirebbe all’UE di assumere un ruolo fondamentale di organizzazione nel promuovere nuove strategie,G. considerando che i cambiamenti climatici hanno un impatto maggiore sui paesi in via di sviluppo,H. considerando l’obiettivo dell’IPCC di dimezzare, entro il 2050, le emissioni di gas ad effetto serra, che è stato approvato dal vertice del G8, I. considerando che il piano d'azione di Bali avalla le conclusioni della quarta relazione di valutazione dell'IPCC, secondo cui il surriscaldamento globale è inequivocabile,J. considerando che i paesi e le popolazioni più poveri saranno i più gravemente colpiti dall'instabilità del clima, a causa dei paesi industrializzati che sono ampiamente responsabili dell'accumulo delle emissioni di gas a effetto serra nell'atmosfera,K. considerando che le fonti rinnovabili sono strettamente legate al cambiamento climatico, e costituiscono un antidoto al riscaldamento del Pianeta,

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L. considerando che il Parlamento Europeo ha chiesto obiettivi settoriali vincolanti e ambiziosi, consistenti in una quota del 25% di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’energia primaria entro il 2020,M. considerando che la promozione di un mercato delle energie rinnovabili contribuirà al conseguimento degli obiettivi rivisti di Lisbona aumentando l’occupazione e rafforzando gli sforzi degli stati membri e dell’Unione Europea nel settore della ricerca e dell’innovazione, N. considerando che si dovrebbero promuovere i programmi di ricerca e tecnologia dell’Unione europea nel settore delle energie rinnovabili, ed in particolare la solare, l’eolica, la geotermica, la biomassa, l’energia mareomotrice, l’energia del moto ondoso, l’energia solare concentrata, l’energia eolica di altitudine e al largo delle coste, l’energia generata da movimento rotatorio (laddermill) e l’energia generata dalle alghe, O. considerando che i carburanti per i trasporti sono una fonte rilevante e crescente di emissioni di CO2, oltre ad essere la causa principale di inquinamento atmosferico nei centri urbani,P. considerando che il settore del riscaldamento e del raffreddamento offre un’opportunità unica per utilizzare non solo fonti rinnovabili ma anche il calore in eccedenza risultante dalla produzione di energia elettrica, dall’industria e dell’incenerimento dei rifiuti e per ridurre così il ricorso ai combustibili fossili e limitare le emissioni di CO2,Q. considerando che l’attuale quadro legislativo della Comunità per il settore energetico non è soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda le energie rinnovabili, e che questa situazione non aiuta a mantenere a lungo termine fiducia degli investitori,R. considerando la necessità di semplificare tutte le procedure di autorizzazione in materia di energie rinnovabili,S. considerando che la mancanza di chiare salvaguardie ambientali e sociali, specialmente nel caso dei biocarburanti, potrebbe determinare notevoli effetti negativi,T. considerando che gli sforzi per far fronte al cambiamento climatico non dovrebbero compromettere quelli volti a tutelare la biodiversità e gli ecosistemi,

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1. evidenzia come il cambiamento climatico, la dipendenza dai carburanti fossili e l’aumento del costo dell’energia siano strettamente legati e rendano estremamente vulnerabili le società e le economie;2. sottolinea che i risultati scientifici indicano chiaramente l’evoluzione del cambiamento climatico nel futuro, dimostrando che le persone povere e i paesi in via di sviluppo sono i più vulnerabili;3. condanna il settore dei trasporti come il responsabile di una grande parte delle emissioni di CO2 ed auspica una direttiva sull’abbassamento dei limiti di velocità in tutti gli Stati – membri, nonché tasse sui veicoli ad alto tasso di inquinamento nelle città;4. si rammarica del fatto che nessun provvedimento sia stato preso per ridurre l’inquinamento del trasporto aereo;5. sottolinea che le energie rinnovabili possono contribuire fortemente alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e dell’inquinamento, al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona e di quelli relativi alla crescita, all’occupazione e alla sostenibilità;6. plaude quindi alla decisione adottata dalle parti contraenti nella Conferenza di Bali di lanciare un processo negoziale formale relativo a un accordo internazionale sul clima per il periodo successivo al 2012, e al calendario chiaro fissato a Bali e alla scadenza del 2009 per la conclusione dell'accordo;7. sottolinea il ruolo guida e costruttivo svolto dall'UE alla Conferenza di Bali e fondamentale la svolta dei negoziati; incoraggia l'Unione a continuare in questa azione, con il coinvolgimento fondamentale del Parlamento Europeo;8. auspica un ruolo guida dei paesi industrializzati a livello mondiale nella lotta al cambiamento climatico;9. apprezza l 'approccio costruttivo ai negoziati della maggioranza dei paesi in via di sviluppo e il loro impegno negli interventi di mitigazione nell'ambito dello sviluppo sostenibile, con l’aiuto finanziario dell’Unione Europea e con il trasferimento di tecnologie pulite;10. incoraggia i paesi avanzati a realizzare con urgenza grandi partenariati climatici con le grandi economie emergenti come la Cina e l'India, il Brasile e la Russia; 11. chiede che la politica sul clima diventi una priorità e una componente fondamentale in tutte le relazioni esterne dell'UE con i paesi terzi, le convenzioni regionali e le organizzazioni economiche, plaude all’assegnazione del Premio Nobel per la pace ad Al Gore e all’IPCC;12. si compiace dell'iniziativa adottata dall'Amministrazione USA di convocare altri cinque incontri dei principali produttori di emissioni del mondo;

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13. è convinto che, per raggiungere questi obiettivi, sarà necessario coinvolgere i mezzi di informazione, il cui ruolo sarà indispensabile per creare la necessaria sensibilizzazione di massa in merito ai cambiamenti climatici che avverranno a breve e medio termine; a tal fine incentiva, anche attraverso il ricorso ad un apposito Fondo da istituire ad hoc, la diffusione di pubblicità progresso sui quotidiani, sulle riviste, nei palinsesti delle televisioni e delle radio nelle ore di maggiore ascolto, sulla rete internet; 14. ritiene inoltre necessari cambiamenti degli stili di vita individuali attraverso azioni educative destinate a far conoscere le cause e gli effetti del riscaldamento globale; a tal fine incoraggia politiche locali di risparmio energetico, sulla falsariga delle numerose esperienze pilota realizzate in tutti gli Stato - membri; “lezioni di educazione ambientale nelle scuole, preferibilmente tenute da “moltiplicatori di coscienza ambientale” scelti tra gli studenti delle scuole secondarie e universitari; invita gli Stati membri a incoraggiare, con sovvenzioni e defiscalizzazioni, sperimentazioni di indirizzo in economia ambientale e a prevedere, nei piani di studio e nei programmi scolastici, corsi di educazione ambientale; incoraggia sinergie tra atenei universitari, gruppi di ricerca e mondo industriale per l’utilizzo di nuove tecnologie o per destinare tecnologie già mature verso nuove applicazioni;15. sottolinea l’importanza delle città e delle regioni nella lotta contro i cambiamenti climatici e chiede inoltre di mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile, incidendo con direttive e regolamenti da attuare localmente sui trasporti su gomma e incentivando il trasporto di merci su rotaia e su nave e l’uso di bike sharing, il car sharing, car pooling, mezzi pubblici alimentati con energie rinnovabili, l’utilizzo di lampadine a risparmio energetico, e l’abbandono delle lampadine a tungsteno, la promozione del riscaldamento e del raffreddamento mediante energie rinnovabili;16. auspica come imprescindibile e necessario un programma di attuazione, predisposto dalla Commissione, per la diffusione su vasta scala nell’Unione europea di edifici e case ad energia passiva e ad energia positiva netta, con incentivi a proprietari e costruttori;17. sottolinea l’importanza di istituire e attuare dei PAR (Piani di azione per le energie rinnovabili) a livello comunitario e nazionale;18. incoraggia le ong e le imprese che producono beni nei Paesi in via di sviluppo ad investire in ricerca e formazione in materia ambientale e nello sviluppo di tecnologie pulite, anche attraverso defiscalizzazioni e sovvenzioni. A tal fine sollecita gli Stati membri e le autorità regionali a ricorrere agli strumenti finanziari dell’Unione;

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19. auspica che le politiche energetiche europee in materia di energie rinnovabili e lotta al cambiamento climatico trovino grande spazio nei piani di spesa dei Fondi strutturali e nel Fondo di coesione;20. esprime la sua contrarietà a considerare il nucleare un’energia – ponte, con riferimento alla natura non rinnovabile dell’uranio e al problema dello smaltimento delle scorie radioattive;21. confida che la tabella di marcia per le energie rinnovabili incoraggi gli investitori a partecipare a questa grande impresa e che siano incoraggiati la produzione di auto elettriche, lo studio di auto all’idrogeno, l’utilizzo di biocarburanti prodotti in modo sostenibile nel settore dei trasporti, tenendo presente che occorre ricercare il giusto equilibrio tra la produzione alimentare e quella energetica, anche attraverso incentivi alle imprese;22. ribadisce la necessità dello sviluppo di una politica energetica comune, attraverso la revisione della direttiva sull’elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili, della direttiva sui biocarburanti e la proposta di una direttiva per l’energia rinnovabile nel settore del riscaldamento e del raffreddamento;23. ritiene essenziale, assegnare alla Commissione compiti di coordinamento, garanzia della qualità e monitoraggio degli sforzi realizzati dai vari Paesi in materia di utilizzo di energie rinnovabili, con possibilità di sanzionare i paesi inadempienti e di pretendere che per ciascun bene o servizio prodotto all’interno dell’Unione sia indicato quanto consumo di anidride carbonica è stato necessario a produrlo;24. individua la necessità di mettere a punto un sistema di certificazione che incoraggi le migliori tecnologie nel settore dei biocarburanti (bilancio energetico, bilancio delle emissioni di CO2 e valutazione di impatto ambientale); esorta la Commissione ad abolire tutti i sussidi a favore dei combustibili fossili; invita ad incoraggiare con un Fondo apposito gli studi per lo stoccaggio dell’anidride carbonica;25. auspica la creazione di un regime di quote di emissioni individuali e negoziabili che coinvolga i cittadini, accanto al sistema di scambio di quote e di emissioni per gli Stati membri (cap and trade);26. sottolinea che una politica energetica comune in materia di energie rinnovabili potrà creare nuove opportunità di crescita e posti di lavoro anche nelle regioni periferiche e povere e ciò contribuirà alla sostituzione di alcuni dei posti di lavoro scomparsi a causa della delocalizzazione in paesi terzi della produzione industriale di massa (esempio della Germania: 160.000 nuovi posti di lavoro creati con le energie rinnovabili nel 2003 – dato tratto dalla rivista “Valori”);27. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al Segretariato dell'UNFCCC, con richiesta di trasmetterla a tutte le parti contraenti che non sono membri dell'UE e alle ong ambientaliste.

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RELATRICI:

Francesca Gagliardi

Denise Sergio

Soukaina Tiken

Sharon Baruffaldi

Eleonora Rai

UFFICIO STUDI LEGISLATIVI:

Mariangela Ottolini

Silvia Dilucca

Stefania Chirico

Eleonora Rai

TEAM LEADERS:

Sara Marsico

Adele Livelli

SI RINGRAZIA:

Prof. Sergio Gallea

Prof. Ornella Bergamaschi

Prof. Riccardo Cairati

Assistente tecnico Roberto Contardi

e la Preside Adriana Abriani

STAFF:Chiara Freschi

Roberta GrandeElisa Astolfi

Sabah El IdrissiOlga Stefinka

Jola QukaVirginia Sala

Sara CentanniAnna Dalba

Jessica La Vecchia

REGIA DI:Silvia Corrado

&Marika Santi